Calendario Aggiornato Esposizioni Dicembre 2014

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Calendario Aggiornato Esposizioni Dicembre 2014
BRESCIA
ESPOSIZIONI
DICEMBRE
DICEMBRE 2014
Infopoint Turismo Bresciatourism
MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE NEI MUSEI CIVICI
& NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI BRESCIA
MUSEO SANTA GIULIA
L’ospite eccellente, le opere della Pinacoteca Tosio Martinengo in Santa Giulia
L’esposizione “L’ospite eccellente” presenta una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della
Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai
visitatori provenienti da altre città attraverso un criterio espositivo che valorizza le opere, ponendo in luce gli
autori più significativi – tra i quali Raffaello, Moretto, Romanino, Savoldo e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto
– e importanti artisti di interconnessione sulla via maestra dell’intenso realismo che ha caratterizzato la pittura
bresciana ed il collezionismo locale.
La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura
bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino
al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta
cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e
l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo
dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello.
Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche i Profeti del Moretto, il ciclo dipinto da Giulio e Antonio
Campi per palazzo della Loggia, e notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e
nature morte). Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni
temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e
italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a
ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di
Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da
Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino. Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto
accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo
Martinengo – sono stati destinati a deposito.
“D’importanza grande e d’eccezionale rarità…”
Collezioni d’arte applicata dei Civici Musei di Brescia
Il percorso espositivo consente di ammirare esemplari di rara bellezza provenienti dalla civiche raccolte di arti
applicate, la cui formazione si deve ai generosi lasciti di illuminati collezionisti e mecenati come Gabriele
Scovolo, Paolo Tosio, Camillo Brozzoni e Leopardo Martinengo da Barco.
Avori medievali, oreficerie sacre del Quattrocento, bronzetti rinascimentali, cammei di età neoclassica, il
prezioso medagliere sono espressione di creatività artistica e di sapienza tecnica, oltre che testimonianze di storia
del gusto. Per rarità, qualità e quantità degli esemplari, meritano particolare attenzione la serie delle maioliche
“istoriate”, in grado di documentare l’attività dei maggiori centri ceramici italiani del Cinquecento, e il gruppo
dei vetri di produzione muranese, straordinaria esemplificazione delle tecniche e delle tipologie dal XV al XVIII
secolo. Gli “oggetti d’arte” selezionati per questa occasione, insieme ai molti altri conservati da alcuni anni nei
depositi, costituiscono un patrimonio di straordinaria importanza che trova pochi confronti nei musei italiani.
Dal 20 novembre 2014 al 18 gennaio 2015.
“Fra Bartolomeo. Sacra famiglia a modello.”
Protagonista della seconda esposizione è Fra Bartolomeo, maestro del Rinascimento fiorentino, con La Vergine
che adora il Bambino con San Giuseppe, capolavoro che per la prima volta lascia la National Gallery di Londra.
Il confronto con opere dello stesso periodo provenienti da Pinacoteca Tosio Martinengo e Galleria Borghese di
Roma sottolinea il ruolo che il frate domenicano esercitò nel rinascimento.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 12 settembre all’11 gennaio 2014
“Svelare l’arte. Scoperte e restauri per la nuova Pinacoteca Tosio Martinengo”
In mostra 29 dipinti della Pinacoteca Tosio Martinengo, alcuni mai esposti al pubblico, recentemente oggetto di
un’importante campagna di studio e restauro. Il percorso espositivo si avvale di pannelli interattivi che
permettono di indagare a fondo le opere, confrontando le immagini pre e post restauro, analizzando le nuove
proposte attributive e ricostruendo le vicende storiche dei lavori provenienti dalla città e dal territorio.
Dal 10 ottobre 2014 al 6 gennaio 2015
“Capo/Lavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana del Novecento”
Il Museo di Santa Giulia, nell’anno in cui ricorre il quarantesimo della strage di Piazza Loggia, ospita la mostra
Capo/Lavoro. Arte e impegno sociale nella cultura italiana del Novecento, che presenta un’attenta selezione di
opere appartenenti alla collezione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, a cui si aggiunge un
significativo apporto dalla Galleria del Premio Suzzara.
La raccolta, formatasi lungo il corso del Novecento, è costituita da opere donate dagli stessi artisti, accomunate,
pur nella diversità di linguaggi e stili, dalla rappresentazione del medesimo tema: il lavoro, descritto nelle sue
molteplici forme.
Nel clima di grave difficoltà che l’Italia e il mondo stanno attraversando, il tema del lavoro è certamente centrale
e la mostra Capo/Lavoro rappresenta quindi un'interessante occasione per riflettere sul suo ruolo e sulla
posizione che sta assumendo la cultura nel sistema economico e produttivo italiano di oggi.
Orari: da martedì a domenica: 9.30-17.30 (chiusura biglietteria ore 16.30). Chiuso tutti i lunedì non festivi.
Ingresso: Intero € 10,00 - Ridotto € 7,50 (gruppi da 10 a 30 persone e convenzioni) - Ridotto € 5,50 (da 14 a 18
anni e sopra i 65 anni) - Scuole € 3,00 - Scuole con didattica € 4,50
MUSEO SANTA GIULIA, Via Musei 81/B, tel. 030 2977833/834, [email protected],
www.bresciamusei.com, www.rinascimento.bresciamusei.com
CAPITOLIUM
Il Capitolium riapre le porte del tempo
Impossibile perdere una emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all’interno del loro
Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove riapre il Capitolium, uno degli
edifici di età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale.
A rendere eccezionale questa riapertura è non solo la bellezza, l’imponenza e l’importanza intrinseca del
monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso museale che Francesca Morandini, curatore per
l’archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l’edilizia monumentale del Comune di Brescia, in
team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato. Ad
accompagnare il visitatore all’interno dell’antico Tempio, al cospetto di Giove, Giunone e Minerva saranno luci,
suoni e atmosfere ricreate da Studio Azzurro.
Varcati i nuovi portali in bronzo, il visitatore sarà accolto nella Cella Orientale del Tempio, da una installazione
di profonda suggestione evocativa, un vero e proprio racconto, fatto di voci, suoni e immagini.
L’installazione multimediale permetterà ai visitatori di conoscere ed esplorare il sito così come doveva
presentarsi in origine, valorizzando l’ambiente e consentendo di comprendere meglio il significato del tempio e
rendendo la visita indimenticabile. Ma a stupire ancora di più saranno gli ambienti restaurati e soprattutto ciò
che durante i restauri qui è emerso. Le novità sono infatti numerose e rilevanti; dai pavimenti originali in marmi
colorati del I secolo d. C., agli arredi dell’antico tempio, alla dettagliata sequenza stratigrafica, alla cronologia del
tempio stesso. Il Capitolium era il tempio principale di ogni città romana ed era il simbolo stesso della cultura di
Roma; in esso era attribuito il culto alla “triade capitolina” e cioè le principali divinità del pantheon latino: i già
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
citati Giove, Giunone e Minerva. Nello spazio antistante il tempio si radunavano i fedeli per le principali
cerimonie e venivano compiuti i sacrifici. I pavimenti originali in pregiati marmi policromi, le statue e gli arredi
di culto – che rientrano dopo un lungo periodo nella loro antica sede - godranno di nuove visuali e nello stesso
tempo saranno protetti e conservati. Nuovi portali in bronzo infatti, altamente tecnologici, permetteranno di
rivivere l’atmosfera sacrale e solenne delle antiche aule di culto, garantendo anche un’ottimale situazione
microclimatica per la conservazione delle parti originarie del tempio. I resti archeologici di questo straordinario
complesso vennero portati in luce tra il 1823 e il 1826 quando i membri dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti,
grazie a una sottoscrizione pubblica, poterono affrontare scavi estensivi nell’area, partendo da un capitello che
affiorava in un giardino privato. La campagna di indagini fu di tale successo da indurre l’amministrazione ad
aprire all’interno del tempio, parzialmente ricostruito, il primo museo civico di Brescia, il Museo Patrio. Aveva,
in particolare, creato un’immensa emozione la scopertura di un tesoro occultato da una parete del tempio. Un
deposito di opere bronzee magnifiche qui nascoste forse per salvarle da scempi o per sottrarle alla fusione per
battere moneta. Erano i cosiddetti “grandi bronzi” di Brescia, esposti oggi in Santa Giulia: un insieme unico di
statue ed elementi di arredo in bronzo dell’edificio. Tra essi, oltre a ritratti di imperatori, cornici decorate,
frammenti di statue, emerge per bellezza e rarità la statua della Vittoria alata, capolavoro della bronzistica del
primo secolo dopo Cristo. Questa apertura costituisce la prima tappa di un intervento complessivo di recupero
dell’area, che includerà anche con successive aperture i recenti scavi archeologici e il santuario di età
repubblicana. L’intervento si pone in continuità con il recupero delle domus dell’Ortaglia e l’inserimento di
questo contesto nei percorsi di visita del Museo della città del marzo 2003, nel solco della tradizione
archeologica bresciana che, a partire dai provvedimenti del 1480 - per i quali vennero murate negli edifici
rinascimentali in piazza della Loggia le “lapidi iscritte” di età romana trovate in città-, dimostra la precoce
sensibilità della città nei confronti del suo antico passato.
Orari: tutti i giorni, escluso martedì, ore 10.00-17.00 (ultimo ingresso 16.30). Chiuso tutti i martedì non festivi.
Ingresso: Intero € 4,00 - Ridotto € 3,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni; gruppi da 10 a 25 persone)
Area archeologica del Capitolium, Via Musei 57, tel. 030 2977833/834, [email protected],
www.bresciamusei.com
MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA
Dal 6 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Ramona Zordini," Changing time"
La sua ricerca nasce utilizzando il mezzo fotografico, imponendo però fin da subito la necessità di eliminare le
delimitazioni spaziali e mentali di opera fotografica quadrata e bidimensionale; Lavora principalmente sul
concetto di mutamento, di trasformazione psico-fisica, attratta più da un divenire scandito e modificato dal
tempo che dal processo compiuto. Spesso attrice del suo lavoro, esplora le sue scatole chiuse e tenta di
scoperchiarle. Ha iniziato Changing Time quasi per caso. Cercava di cambiare qualcosa nella sua vita e ha
iniziato a parlare di questo soggetto con un amico.
Decise di iniziare scattando delle fotografie di corpi umani usando l’acqua come teatro. Ha cercato di creare
qualcosa di nuovo, dando alle immagini una terza dimensione. Ha provato differenti materiali e ha scelto il
tessuto elastico perché era la strada migliore per mettere in pratica il progetto. Quindi ha iniziato a cucire sul
tessuto elastico con le sue immagini stampate le parti del corpo fuori dall’acqua facendole uscire materialmente.
L’evoluzione fisica proviene da uno stato mentale, il cambiamento della memoria e dello stato emotivo sono
fondamentali nella determinazione del sé. Ma, anche quando l’essenza dell’istante nel fluire del tempo sembra
essere colta con certezza, ecco che diviene passato e ogni pezzo del puzzle va riposizionato;quest’operazione si
conforma in un ciclo interminabile, una ruota decorata da illusioni di cui abbiamo bisogno per non vedere che
ogni verità è anche una menzogna a seconda del suo divenire nel tempo, perché siamo sul ciglio del maelstrom e
non vogliamo guardare giù. L’acqua è l’elemento mutevole, il liquido amniotico del mondo, il corpo prende vita
in essa e muta per un istante eterno e muto io che mi lascio trasportare in nuove incognite, perché prendano
forma. Nessuno dei suoi corpi così è uguale all’altro o al suo prossimo, uno giace sul fondo di una piscina, un
altro si adagia su un cuscino per stare più comodo, un altro ancora vive del sangue del suo compagno, ognuno
di essi è la conseguenza del mutamento del proprio microcosmo in relazione con gli altri e con il suo.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 6 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Luca La via, "(In)Esistenze”
E’ un viaggio per immagini dentro e fuori se stessi. E’un viaggio tra i colori da una parte e le sfumature del
grigio dall’altra; è un viaggio per trovare e cancellare se stessi. Un viaggio per perdersi e per poi ritrovarsi.
Si inizia con un ritratto in bianco e nero, ma il volto è coperto dai capelli come mossi dal vento, gli occhi, punto
focale della personalità non sono visibili, sono celati, nascosti. Come se solo quel sorriso bastasse a dare il senso
della propria presenza. E questa presenza, a mano a mano che si susseguono le fotografie, diventa
impalpabile,come se tentassimo di afferrarla e ogni volta ci sfuggisse dalle mani. Ma si dissolve lentamente, in un
tempo sospeso di una stazione, tra il caos e brusio di mille voci e mille volti, lo fa come una silhouette nera
stagliata sul marmo bianco di una chiesa, lo fa in una prospettiva audace dall’alto, schiacciandosi e nascondendo
il volto.
La vita sembra venirci incontro nella corsa di un bambino, si riflette in una pozzanghera o cammina veloce
lasciando solo il segno del suo passaggio. La vita scorre in queste immagini ma si blocca in un tempo sospeso,
immobile. Ed è allora che scompare sempre di più, lasciando il posto ai luoghi, alla poesia della solitudine, dove
lo scheletro di una fabbrica dismessa ci riporta al rumore e al lavoro di tutte quelle persone che qui ci hanno
trascorso parte della loro esistenza; diventa una sfumatura nera davanti ad un susseguirsi di colori, fino a
diventare frammento, ricordo. La protagonista delle ultime immagini è l’assenza, ma l’assenza con il suo peso, la
sua carica emotiva, la forza della meditazione e della riflessione. La poesia del quotidiano, del tempo immobile
metallico, dove non sembra accadere nulla ma in cui tutto accade. Quel silenzio carico di vita che porta a
riflettere noi spettatori di fronte al grande teatro dell’esistenza. (L.Bondoni)
Luca La Via nasce a Brescia nel 1976, dove vive e lavora. Da alcuni anni ha intrapreso un percorso personale nel
mondo della fotografia. Utilizza come strumenti di lavoro una fotocamera Canon EOD 5D MarkII e una
Contax 139 Quartz del 1985 per i suoi lavori in bianco e nero, della cui stampa si occupa personalmente. Ha
realizzato diverse mostre personali e le sue opere sono disponibili presso la Galleria Piniarte Moderna
Contemporanea di Pontevico (Bs).
Mostra nel cassetto: “I Bruzafer”
Orari: martedì-mercoledì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 / sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso: gratuito
Sala Mostre e Conferenze del Museo Nazionale della Fotografia, Via S. Faustino 11D, tel. 03049137,
[email protected] - www.museobrescia.net.
MUSEO DIOCESANO
La maniera grande – Dipinti del XVI secolo dalla Pinacoteca Tosio Martinengo
In occasione della chiusura per restauri della Pinacoteca Tosio Martinengo sono stati depositati presso il Museo
Diocesano diciassette dipinti di grandi dimensioni, per lo più destinati alle chiese della città e rappresentanti della
grande stagione della pittura bresciana del Cinquecento. Un percorso che dall’ultima maniera di Vincenzo Foppa
conduce alle prime prove di Moretto e Romanino, fino ai risultati della maturità dei due artisti, segnati
dall’incontro con i grandi del Rinascimento italiano, da Raffaello a Tiziano.
Dal 25 ottobre 2014 al 26 aprile 2015.
“Brescia nella cartografia”
La mostra raccoglie un nutrito gruppo di planimetrie e incisioni di vedute di Brescia dal XV al XX secolo. Il
percorso espositivo, organizzato in ordine cronologico, guida il visitatore attraverso i secoli, mostrando
l’evoluzione e l’espansione della città, delle mura e degli edifici con i mutamenti che sono intervenuti e che ne
hanno determinato il riutilizzo o la distruzione.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
I pannelli didattici sono stati pensati come approfondimento delle diverse sezioni, facilitando la lettura del
materiale esposto, talvolta non facile da interpretare, anche a causa dei molti interventi sul tessuto urbano che
hanno caratterizzato la vita della città di Brescia.
Sono in mostra anche alcuni dipinti inediti con le ipotesi ricostruttive delle principali piazze della città tra il XV e
il XVII secolo.
Orario: tutti i giorni, escluso mercoledì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso: intero € 5, ridotto € 3, rid. over 60 € 2. Ingresso gratuito per scolaresche. Laboratori didattici € 3.50
Museo Diocesano, Via Gasparo da Salò 13, tel. 03040233
www.diocesi.brescia.it/museodiocesano - [email protected]
BIBLIOTECA QUERINIANA
Dal 2 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015.
“Gli artisti bresciani e la grande guerra”
Mostra a cura di Luigi Capretti e Francesco de Leonardis. L’esposizione rientra nelle iniziative promosse dal
Comitato provinciale di coordinamento per il centenario della Grande Guerra.
Dal 2 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015.
“La mé Brèssa”, Pietro Manenti.
Orari: da martedì a venerdì dalle 8.45 alle 18.00; sabato dalle 8.30 alle 12.30
Biblioteca Civica Queriniana, Via Mazzini 1, tel. 0302978200/1
SALONE VANVITELLIANO
Dal 15 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015
“L’arte della memoria”
Qualunque istruzione si fonda sula memoria, sulla ricostruzione della storia che l’ha generata. L’identità dipende
da questi avvenimenti, che poi si traducono in simboli. La memoria unisce il presente al passato e diventa
auspicio per il futuro: perché si rinnovi la speranza o, al contrario, non si debbano ripetere gli stesi errori. Per
questo non posiamo dimenticare ciò che accade quarant’ani fa, in piazza della Loggia.
L’uomo ben sa quanto potrebbe costare dimenticare un passato di sangue, di violenza, di errori. Dimenticare
costa. Ed è un costo che riguarda tutti: in particolare le nuove generazioni.
E’ una ferita che ancora sanguina, priva com’è di colpevoli dal punto di vista giuridico, ma non storico, quella
aperta quarant’ani fa in un piovigginoso mattino di maggio, coperto di ombrelli che nascondevano il cielo. Il
nostro tempo e la nostra storia si divisero in maniera ineluttabile: di colpo, come un pugno nello stomaco, ci
accorgemmo che il male non era un’astrazione, ma era vicino a noi con tuta la sua ferocia.
E chi meglio dell’artista, senza turbare il silenzio doloroso e attrito, può strapare quel’evento definitivamente
dal’archivio dei ricordi che ingialliscono, riproporlo nella sua brutalità e insieme sublimarlo per il sacrifico
dell’innocenza inerme?
L’estetica risarcisce la totale mancanza di etica che caratterizzò quel’incancellabile mattino e il tempo che lo
precedete e seguì, di favoreggiamenti e depistaggi; il caos dei valori ritrova nella forma artistica un suo ordine.
Scriveva Benjamin: “Nulla di ciò che si è verificato va dato perduto per la storia, ma solo al’umanità redenta
tocca interamente il suo passato”. Redenta, dunque liberata.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Pier Angelo Arbosti, Enzo Archeti, Dino Belini, Angelo Bordiga, Tiziana Cherubini, Roberto Formigoni, Laura
Gasparini, Domenico Gabia, Mario Gilberti, Giancarla Lafranchi, Giusi Lazari, Eugenio Mombeli, Pinucia
Nicolosi, Giani Quegia, Gianfranco Roveta, Luciano Salodini, Wiliam Vezoli, Laura Zani, Luigi Bertoli, Remo
Bombardieri, Pierluigi Concheri, Angelo Faustini, Lino Sanzeni
Orari: da Lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00. Sabato dalle 9.00 alle 12.30
Salone Vanvitteliano, Palazzo Loggia, agenda.comne.brescia.it
URBAN CENTER
Dal 10 ottobre al 19 dicembre 2014
“Segni sull’acqua”
Nelle sale dove si svolgono le riunioni, i laboratori e le assemblee del progetto sono esposte quaranta tavole che
descrivono i luoghi di progetto: fotografie dei singoli siti, sintesi delle analisi territoriali e urbanistiche risultanti
dai piani regionale, provinciale e comunale, elementi relativi alla storia del sito e ai progetti del passato, alle
caratteristiche ambientali e naturalistiche. Cinque tavole rappresentano i progetti e le proposte che in questa fase
sono state inviate al Gruppo di Progetto dai portatori di interesse. Sui tavoli nelle sale sono messi a disposizione
dai visitatori, documenti, dossier, progetti elaborati dai portatori di interesse nei mesi e negli anni passati.
Orari: da lunedì a venerdì 9.00-12.30 e 14.00-18, sabato 15.00-20.00
Urban Center, Via San Martino della Battaglia 18, Tel 030.297.8772, [email protected],
segnisullacqua.org
SPAZIO “LA SCUOLA IN MOSTRA”
Dall’11 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015.
“Le stelle di Natale”
Prosegue il ciclo di esposizioni artistiche delle scuole bresciane presso l’Atrio espositivo “La scuola in mostra.
Arte dalla scuola” allestito presso l’Assessorato alla Scuola in piazza Repubblica 1, a Brescia.
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno scolastico, la Galleria d’arte delle scuole bresciane ha accolto una
nuova serie di prenotazioni, da parte delle scuole che esporranno, nei periodi concordati con l’Assessorato, i
lavori artistici degli studenti.
Il mese di dicembre è riservato alla mostra “Le stelle di Natale” realizzata dalle classi seconde della scuola
secondaria di 1°grado “De Filippo” e “Tovini”, a cura del professor Marco Furri che descrive l’obiettivo
didattico:
“La simbologia delle stelle attraversa tutte le culture come segno di unione e di speranza per tutti i popoli. I
ragazzi hanno “scelto” le loro stelle realizzandole con il proprio gusto e la propria personalizzazione.
Ogni stella è un loro pensiero, un loro ricordo, un loro sogno, una loro speranza e, perché no, una loro
preghiera.
La tecnica utilizzata è un assemblaggio di materiali: tele, cartoni, vassoi da pasticceria, decorati con colori
acrilici.”
Orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.45, mercoledì dalle 9 alle 15.45 e venerdì
dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 15.30.
Spazio “LA SCUOLA IN MOSTRA”, Piazzale Repubblica, 1, tel. 030 2978923 – 030 2978913.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
AMBIENTE PARCO
Mate.Land. - La palestra della matematica
Sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Studiato per ogni ordine e grado scolastico, Mate.land offre uno stimolo divertente alla matematica, un
percorso accompagnato dai nostri operatori scientifici dove ognuno ci mette la testa e... le mani, vietato NON
toccare!
Un laboratorio scientifico che rapisce alunni e famiglie da cui è difficile andare via.
Dopo avere ospitato MateFitness, uno dei progetti del CNR-PSC di Genova, ecco per l'anno 2014-15
questo nuovo e stimolante percorso matematico
Natur.acqua
Sabato e domenica dalle 16.30 alle 17.30
Percorso guidato: l'acqua in tutte le sue forme, l'uso consapevole dell'acqua, uso l'acqua risparmiando, il
trasporto dell'acqua... e al interno c’è anche la sala gioco.lab "gioca con l'acqua e il sapone" per i più piccoli!
Casa Eco.logica – Abitare Smart
Sabato e domenica dalle 15.15 alle 16.15
Abitare Smart/la casa Eco.logica è un progetto educativo che vuole sensibilizzare i cittadini sul tema dell’abitare
sostenibile, in edifici a misura d’uomo e d’ambiente, intelligenti nella struttura, negli impianti e nei
comportamenti d’uso, progettati e realizzati per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e aumentare il comfort di
chi li abita.
Il percorso si apre con il Villaggio degli Eco.cubi, un luogo dove scoprire come la corretta costruzione
dell’involucro di un edificio possa contribuire sensibilmente non solo al risparmio energetico, ma anche ad
aumentare il benessere abitativo. Cinque casette colorate, prototipi di abitazioni poste in sequenza tra la meno e
la più attenta ai consumi e tra la meno e la più confortevole per l’uomo.
TARIFFE DI INGRESSO VALIDE PER TUTTE LE ESPOSIZIONI:
Intera: € 7
Ridotta: € 5 per convenzioni, minori di 25 anni e maggiori di 65 anni e convenzioni
Famiglia con due genitori con bambini: €14 due genitori con figli (max. 14 anni)
Famiglia con un genitore con bambini: € 7 un genitore con figli (max 14 anni)
Ambiente Parco, Largo Torrelunga, 7, Tel. 030 361347, www.ambienteparco.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE NELLE GALLERIE DI BRESCIA
MOSTRE INAUGURATE
INAUGURATE A OTTOBRE 2014
CHIESA DI SAN GIORGIO
Dal 4 ottobre al 20 dicembre 2014
Gio Batta Tiepolo, “Pictor Caeli”
La mostra Pictor Caeli. Rare visioni di pittura da ponte giunge a Brescia. La fortunata esposizione è alla sua terza
tappa: i natali a Padernello, subito accolta con grande entusiasmo, poi a Verolanuova, dove si naturalizza
attraverso la possibilità di confrontarsi a pochi passi con il genio tiepolesco, che dimora nella Basilica Romana
Minore di S. Lorenzo, ora in S. Giorgio con la quale si auspica i consolidare il naturale rapporto tra la Città e la
sua provincia.
Sono i primi anni Quaranta del Settecento, gli anni in cui il pittore veneziano Giambattista Tiepolo approda ad
un linguaggio artistico maturo che si esprime attraverso pennellate libere, colore fluido e rapidità di esecuzione.
Siamo al cospetto di un grande, non solo del panorama nazionale, ma dell’intera storia dell’arte: la vocazione
espressiva che gli appartiene e la straordinaria sua cognizione spaziale, lo spingono ad architettare suggestive
composizioni pittoriche che si inseriscono indelebili nel percorso di sperimentazione artistica che è patrimonio
dell’umanità.
Concepita a Padernello, in quell’officina di idee che ha trovato sua naturale sede nel quattrocentesco Castello,
dove attualmente opera la Fondazione Nymphe.
L’elegante dimora patronale, storica abitazione della famiglia Martinengo, si presentava all’inizio del nuovo
millennio gravemente danneggiata dopo oltre quarant’anni di abbandono e fatiscenza. Agli uomini di Padernello
fu subito chiaro che non di mera azione fisica si trattava e che la missione a cui erano chiamati attingeva da
un’esigenza più profonda e autentica. La rinascita dell’antico maniero coincideva con un ripensamento generale
della terra che lo accoglie e quell’impresa sarebbe stata il punto di partenza per riappropriarsi di una tradizione
secolare, della propria storia.
Queste piccole mostre impossibili a Padernello nascono dalla voglia di riscoprire insieme un patrimonio artistico
locale di straordinaria bellezza affinchè la consapevolezza di questi tesori porti con sé il desiderio di essere
testimoni attivi.
Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Chiesa di San Giorgio, Piazzetta San Giorgio, tel. 030 9408766, www.castellodipadernello.it,
info@castellodipadernello
GALLERIA DELL’INCISIONE
Dal 29 novembre 2014 al 10 gennaio 2015
Gao Xingjian, “Sull’orlo della vita”
Sabato 29 novembre 2014 alle ore 18.00 la Galleria dell’Incisione presenta l'edizione italiana di “Sull’orlo della
vita”, opera teatrale scritta nel 1993 da Gao Xingjian, scrittore e artista di origini cinesi insignito nel 2000 del
Nobel per la Letteratura. Il libro sarà introdotto dallo storico dell'arte Sandro Parmiggiani e sarà esposto in
galleria per tutto il mese di dicembre insieme ad alcuni inchiostri dell'artista.
“Sull'orlo della vita” è il monologo di una donna che confessa in terza persona lo sfacelo della sua vita, ed
include nell'edizione italiana suggestive immagini dell'autore in un connubio tra letteratura e pittura che
rappresenta una costante nel suo lavoro. Edito in Italia nel novembre 2014 dai Cento amici del libro e realizzato
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
dalla stamperia veronese di Anna Ziliotto, il libro è tradotto da Simona Polvani. La pittura di Gao,
esclusivamente monocroma, coniuga l'eco della tradizione orientale con le esperienze europee, in un risultato
evocativo di grande raffinatezza.
BIOGRAFIA Nato il 4 gennaio 1940 a Ganzhou, nella provincia cinese orientale del Jiangxi, Gao Xingjian è il
primo cittadino di origini cinesi ad essere stato insignito del premio Nobel per la letteratura, assegnatogli nel
2000 per “La montagna dell’anima”, racconto in gran parte autobiografico di uno scrittore perseguitato dal
regime. Esiliato politico dal 1987 in Francia e dichiarato persona non grata in territorio cinese dopo la
pubblicazione del testo teatrale “La fuga”, ispirato agli avvenimenti drammatici di piazza Tienanmen, Gao
Xingjian è oggi cittadino naturalizzato francese ed è considerato figura fondamentale di riferimento all’interno
dei processi culturali che negli ultimi decenni hanno traghettato la Cina verso la modernità.
Scrittore, drammaturgo, critico, traduttore e regista, Gao Xingjian ha svolto, parallelamente al lavoro letterario,
quello di artista visivo e ha avuto anche in questo campo importanti conferme e riconoscimenti internazionali.
Dal 10 dicembre 2014 al 30 gennaio 2015
Alessandro Gottardo, “OnShout”
Alessandro Gottardo, illustratore italiano tra i più affermati e apprezzati in Italia e all’estero, sarà ospite della
galleria il giorno dell’inaugurazione per raccontare il suo lavoro.
Saranno esposte alcune stampe inedite dal suo ultimo libro, OnShout, realizzato nel 2014 da 279 Editions,
accompagnate da alcuni schizzi preparatori, oltre a una selezione di tavole dal volume Mono Shout (ora esaurito
e ricercato dai collezionisti, specialmente americani) e dalla serie di ritratti espressionisti Jetlag, già premiata dalla
critica USA.
Attraverso un’operazione di sottrazione, di sintesi dell’immagine, Gottardo rende le sue illustrazioni piccole
opere concettuali. I suoi lavori evocano più che raccontare, alludono, giocano con lo spettatore, lo invitano a
osservare e a leggere tra le righe, senza svelare mai troppo.
Nato a Pordenone nel 1977, ma milanese di adozione, Alessandro Gottardo (in arte Shout) lavora con
importanti quotidiani e magazine internazionali tra cui The New York Times, The New Yorker, The
Washington Post, Le Monde, The Economist e Time, mentre in Italia collabora in modo regolare con la rivista
Internazionale e con la casa editrice minimum fax. Ha realizzato tutte le nuove copertine dei romanzi di
Raymond Carver per Einaudi. Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui tre Gold
e tre Silver medals dalla Society of Illustrators NY e la Gold medal dalla Society of Publication Designers.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 17.00 alle 20.00.
Galleria dell’Incisione, Via Bezzecca 4, tel. 03030469, www.incisione.com, [email protected]
ab/arTE GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Dal 25 ottobre al 22 dicembre 2014
“Realismo e simbolismo nella pittura d’espressione”
Il realismo come idea di ricerca e il simbolismo che tende all’espressione di nuovi stili e rappresentazioni
pittoriche, in un alternarsi di scene reali della vita quotidiana e forme dalle potenzialità allusive. Una importante
rassegna che annovera artisti come Antonio Asturi, Edgardo Fangaresi, Eliano Fantuzzi, Renzo Margonari,
Pippo Oriani, Riccardo Scweizer, Roland Tapì, Vlada.
Orari: da giovedì a sabato: 9.30-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria d’arte moderna e contemporanea ab/arTE, Vicolo San Nicola 6, tel. 030 3759779, [email protected],
www.abarte.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
VIAGGI MOLESKINE
Dal 17 ottobre 2014 al 31 gennaio 2015
Roberto Cavalli, “A journey is waiting for you”
Visione artistico / fotografica da una delle città più straordinarie del pianeta, New York City.
Orari: dal lunedi al giovedì dalle 9.00 alle 12.45 e dalle 15.00 alle 18.45 e venerdì dalle 9.00 alle 17.00.
Viaggi Moleskine, Via Fratelli Lechi, 22/24, Tel. 030 294 2231, [email protected]
PACI CONTEMPORARY
Dal 13 dicembre 2014 al 21 febbraio 2015
Group show: 2 mostre in 1. “Small size” Collection + Ralph Gibson “L’anticlassico”
Paci Contemporary presenta il Group show “Small Size” Collection, un’occasione per ammirare capolavori in
piccolo formato di grandi maestri del Novecento, artisti della galleria e non solo, allestiti per l’occasione accanto
alle opere già in esposizione del Solo show di Ralph Gibson. Le sale della galleria diventano il luogo di sorprendenti
percorsi creativi, vedendo così un intreccio continuo tra l’eleganza e la grazia delle immagini di Ralph Gibson, e i
capolavori in piccolo formato di grandi nomi quali Leslie Krims, Maggie Taylor, Jerry Uelsmann, Arthur Tress,
Mario Cravo Neto, Phil Borges, Nicola Civiero, Clark & Pougnaud, Paolo Conti, Nicola Evangelisti, Teun
Hocks, Michal Macku, Lori Nix, Eric Rondepierre, Sandy Skoglund… Una curata raccolta di immagini
attentamente selezionate che, riunendo e facendo dialogare tra loro diversi grandi maestri della fotografia,
suggerisce un percorso creativo stimolante e coinvolgente all’interno dello stesso spazio espositivo.
Orari: da martedì a sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
Paci Contemporary, Via Trieste 48, tel. 030.290635, www.pacicontemporary.com, [email protected]
GALLERIA AGNELLINI ARTE MODERNA
Dal 27 ottobre 2014 al 21 febbraio 2015
Dominique Stella e Floriano De Santi, “La bella Italia”
L’esposizione offre un percorso attraverso la pittura italiana del Novecento, presentando 34 opere dai primi anni
del secolo fino al 1970. Il titolo sottolinea l'importanza degli artisti italiani del secolo scorso, che seppero
imporre il proprio stile e le proprie idee in un panorama internazionale, conservando quella sensibilità che lega la
pittura italiana al mondo della poesia e dell'immaginario e privilegiando l'arte piuttosto che decretando teorie.
Seppero, infatti, mantenere un legame profondo e radicato con la tradizione, pur integrando nella loro poetica le
proteste e le rabbie di generazioni in cerca di rinnovamento. È in questo spirito che operano gli artisti legati al
Futurismo, come quelli della Metafisica o ancora Giorgio Morandi e più tardi Fontana e Burri.
Tutti appartengono a quest'epoca che scopre la modernità, caratterizzando lo spirito di un tempo.
Dei primi anni del 1900 i futuristi Balla e Depero illustrano un movimento che fu determinante in una storia che
si affermò a livello europeo al pari delle tendenze dadaiste o cubiste dominanti in Francia. Balla, Depero come
Severini e Sironi, essi stessi membri effimeri del Futurismo, sono gli esempi di artisti che seppero creare ponti
con le correnti storiche europee.
La mostra propone alcune opere di Balla degli anni 1917-1920 e di Depero dal 1914 al 1930, segnate dallo
spirito del dinamismo e dall'idea di progresso. Il quadro Dinamismo di una figura (1915) di Sironi resta fedele a
questa tendenza mentre i successivi, di un periodo posteriore, adottano uno spirito neoclassico con echi
metafisici che lo avvicinano a de Chirico. Questa vena che riprende i fondamenti della pittura è ricorrente
nell'arte italiana a partire dagli anni '20 ed è illustrata da una tendenza maggiore, il Novecento, di cui Sironi
(Gigante rosso con scure, 1920/21, Auto in periferia, 1930) è uno dei primi rappresentanti. Severini stesso,
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
abbandonando il Futurismo in questi anni, dopo un periodo cubista rinnova con il classicismo per tornare a
un'astrazione dinamica negli anni '50. La sua opera Zeus (1954) testimonia questa vivacità e questo slancio
nuovo. La Metafisica, altra fonte maggiore di irraggiamento dell'arte italiana della prima metà del secolo, è
rappresentata nell'esposizione dalle due figure principali del movimento, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio.
Morandi, vicino a de Chirico in un primo momento della sua produzione pittorica, se ne allontana e si concentra
sulle variazioni del colore e sulle forme dando vita a quella che De Chirico denominava “metafisica degli oggetti
comuni”. Nature morte (1942), testimonia questa produzione così particolare, simbolo di una forza creativa
individuale che ricevette un riconoscimento internazionale.
Non meno determinante è la forza al tempo stesso iconoclasta e quasi mistica dell'arte di Fontana, Burri o
Manzoni. Fontana serve da immagine emblematica di questa esposizione. Artista di transizione, già affermato
in una pratica artistica notata a partire dagli anni '30, il suo lavoro trova uno slancio nuovo negli anni successivi
alla guerra dopo la pubblicazione dei suoi Manifesti sullo Spazialismo. Quattro delle sue opere sono in mostra,
di cui tre Tagli (uno verde, uno bianco, uno rosso) che servono da bandiera a questo omaggio all'arte italiana. La
sua immaginazione creativa e la forza delle sue teorie segnano gli artisti della generazione degli anni '60 come
Manzoni, di cui due opere (Fiato d’artista, 1960 e Achrome, 1961-62) illustrano la genialità. Burri, come
Fontana, è uno dei punti di riferimento dell'arte italiana del dopoguerra. La sua opera si definisce per la durezza
della sua materia e delle sue composizioni; le tre opere in mostra esprimono il suo rifiuto dell'estetismo e la sua
ricerca di una verità delle coscienze attraverso l'utilizzo di materiali grezzi ed evocatori di un'impronta umana. In
contrappunto alle ricerche di questi artisti iconoclasti si è sviluppata in Italia, nell'immediato dopoguerra, un'arte
legata all'astrazione, spesso gestuale, retaggio del futurismo come in Dorazio, tinta di un'influenza
dell'espressionismo informale americano legato a Rothko o Pollock che si può percepire nel lavoro di Vedova
(Visione contemporanea, 1954) o Tancredi (Senza titolo, 1955). Altri due artisti concludono questo percorso
ricco di eterogeneità, Sanfilippo riconoscibile per il suo segno astratto quasi puntinista (Estensione arancio,
1962) e infine Umberto Mastroianni che rappresenta una via indipendente. Le sue sculture, inizialmente di
ispirazione post-cubista evolvono verso un vocabolario di forme dalle allusioni figurative (Maternità, 1949), per
riaccostarsi a un'astrazione costruttivista di cui testimonia l'opera Enigma 1971-72.
Orari: da martedì a sabato, 10.00-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria Agnellini Arte Moderna, Via Soldini 6/A, tel. 0302944181, [email protected]
www.agnelliniartemoderna.it
GALLERIA AplusB
Dal 13 dicembre 2014 al 10 febbraio 2015.
Marco Gobbi, Nicola Melinelli, Sebastiano Sofia, “One Minute of Truth”.
“One Minute of Truth” è una mostra collettiva con lavori pittorici, installativi e scultorei di Marco Gobbi,
Nicola Melinelli, Sebastiano Sofia. La mostra, che presenta opere inedite, indaga quella relazione che una parte
della cultura visiva contemporanea intrattiene con il concetto di reale.
La patina di flussi digitali che inquadra l’esperienza quotidiana scardina il presente, e quindi il futuro e il passato,
e ci colloca in una passeggiata il cui paesaggio non ha confini. Gli artisti coinvolti in One Minute of Truth, anche
essi sottoposti a tale sguardo prospettico, agiscono per la ricerca di un equilibrio all’interno di questa
complessità temporale e percettiva al fine di trarre delle soluzioni, delle risposte temporanee, ossessive, delle
verità presenti.
Orari: da giovedì a sabato, dalle ore 15.00 alle 19.00.
AplusB Contemporary Art, Via Gabriele Rosa, 22, tel. 3381324177 / 030 5031203, [email protected]
aplusbcontemporaryart.wordpress.com
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE INAUGURATE
INAUGURATE A NOVEMBRE 2014
CHIESA SAN CRISTO
Dall’8 novembre 2014 al 1 marzo 2015
“Warega, i Signori della Foresta congolese”
In questa nuova edizione della mostra dei Missionari Saveriani verrà presa in considerazione la Repubblica
Democratica del Congo, grande nazione africana composta da circa 400 etnie, dotata di immense risorse naturali
e minerarie.
L’arte africana, e in particolare quella del Congo, misteriosa e affascinante, è rappresentata soprattutto da
maschere, feticci, amuleti, insegne del potere, etc, oggetti che non sono da ammirare solo per i loro valore
estetico ma costituiscono parte integrante del fatto religioso e sono mezzi o luoghi di passaggio e di contatto
degli uomini verso la Trascendenza. Nel percorso sono esposti preziosi ed autentici manufatti di avorio antico,
osso e legno pregiato. Le statue e le maschere sono strumenti usati nei riti di associazione per insegnare e
trasmettere le leggi e i valori della tradizione tribale che reggono le relazioni sociali. Attualmente, a contatto col
mondo moderno e attraverso la presenza dei missionari, la cultura Warega si sta evolvendo, liberandosi dalla
paura della magia atavica.
Orari: feriali 9-12.30 e 14.30-17.00, domenica e festivi 14.30-18.30. Ingresso libero
Chiesa San Cristo, Via Piamarta, 9, Cell. 349 3624217, [email protected], www.saverianibrescia.it
LAC LAGORIO ARTE CONTEMPORANEA
Dal 15 novembre 2014 al 15 febbraio 2015.
“Sergio Bertelli. Percorsi”
“Autodidatta cultore dell’arte, sospinto dalle esperienze maturate tra progettazione architettonica e funzionalità
industriale, Bertelli si muove tra pittura e scultura sviluppando un dialogo persistente tra il perimetro canonico
della superficie e l’allusione ambientale dei nuclei plastici, con equilibrata misura nel distribuire il divenire delle
forme e dei colori.
A quest’importante appuntamento espositivo l’artista giunge con tutto il carico di percorsi operativi e mentali
che hanno caratterizzato la sua attività nel passato, accrescendo la consapevolezza che l’arte astratta è viva e
vitale, linguaggio interminabile che comunica una visione profonda che si espande all’infinito.
Visione utopica dell’illimitato, dunque, processo di conoscenza basato su valori primari, alfabeti elementari,
segni essenziali capaci di suscitare una complessità di percorsi visivi animati dalla sensazione tattile dei
materiali.”
Orari: da martedì a sabato: 9.30-12.30 e 14.00-17.30.
Lagorio Arte Contemporanea, Via Soldini 9/11, tel. 030 3759408, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
GALLERIA KANALIDARTE
Dal 15 novembre al 31 dicembre 2014.
Enrico T. De Paris, “25 years of selected works”
La mostra a visionary man - 25 years of selected works, raccoglie opere scelte (1990 - 2014) che Enrico
Tommaso De Paris ha dedicato al tema della trasformazione del pianeta operata dall’uomo, dalle biotecnologie
all’elettronica, dalle migrazioni sociali alla medicina.
Verranno presentate alcune opere dedicate alla metropoli Smart-City, i dipinti della serie Flussi, un polittico della
serie Good news composto da 40 tele, l’installazione Laboratory, l’installazione >chromosoma<, un gruppo di
light-box dalla serie Bio-landscape, i lavori su carta della serie Cosmic map e la nuova serie di opere Pezzi di
universo.
L’uso di diversi linguaggi, l’installazione, il dipinto e opere digitali è funzionale a raccontare il mondo ri-costruito
dall’uomo e la necessità di un approccio non lineare alla comprensione del fitto sistema di simboli che
caratterizza la contemporaneità. Dice l’artista: “Nella mia ricerca si possono individuare alcuni temi costanti
quali l’interesse ad altre discipline - biologia – poesia – sociologia – storia – geopolitica - design - questa è la mia
visione del mondo che ci circonda e che verrà, tutto sta diventando così poco probabile - imprevedibile”.
La ricognizione sull’opera di Enrico Tommaso De Paris vede la galleria Kanalidarte di Brescia aprire i propri
orizzonti sul mondo del contemporaneo attraverso un nuovo spazio dedicato con la denominazione di
Kanalidarte Up che va ad accostarsi al lavoro si qui svolto e dedicato all’astrattismo degli anni ’60 e ’70.
Al centro del pensiero artistico di Enrico T. De Paris c’è l’uomo, colto nella sua innata tensione al futuro,
attraverso il bisogno di stabilizzare diritti, sogni e bisogni all’interno della fragile dimensione della realtà i cui
confini sono ristabiliti e riscritti dalla manipolazione biologica ed elettronica.
Il futuro è un territorio in costruzione e le mappe per decifrarlo vengono dalle stesse tecnologie che lo
trasformano.
Enrico T. De Paris, attraverso microambienti e contesti alternativi, invita lo spettatore a riflettere sulle
condizioni sociali, ma anche politiche ed economiche che governano la nostra epoca.
Il suo è lo sforzo di “percepire la realtà” come ha scritto l’artista stesso: “come un mosaico di mezze realtà”, di
“percepire varie dimensioni come un multi-universo” possiamo anche così comprendere lo sforzo sperimentale
della sua ricerca dove le diverse tecniche espressive e la molteplicità di materiali usati esaltano la sua poetica.
“L’artista - dichiara De Paris - deve esaltare nella sua immaginazione i contenuti della vita contemporanea e
portare positività assoluta… segnali illuminanti, costruire così opere in-progress, strutture riconfigurabili
otticamente e aperte all’interpretazione, non vi è inizio o fine ma una galassia di significati. Non si potrà dare
una chiave di lettura univoca, definitiva, soddisfacente…”
Orari: martedì – sabato dalle 15.30 alle 19.30.
Galleria Kanalidarte, Via Alberto Mario, 55, tel. 030 5311196, cel. 333 3471301, [email protected],
www.kanalidarte.com
ATELIER DEGLI ARTISTI
Dal 20 novembre al 31 dicembre 2014
Antonio De Martino, “Passaggi”
In vetrina, per accompagnare una serie di nuovi “marciapiedi” di Antonio De Martino dal cui schermo appaiono
alcune meraviglie della natura e dell’arte come un sogno a metà tra ragione e desiderio, campeggia un’opera
anch’essa in bilico tra pulsione e riflessione dove si rende pubblica la sinergia tra pittura e parola.
Non una semplice poesia visuale ma l’atto del comporre scaturito da due entità, come fanno il musicista ed il
paroliere nel dare vita ad una canzone.
La morbida e flessuosa armonia dello sfondo che sembra scaturire dall’eccesso accoglie per incanto una sorta di
grido di dolore che l’artista ha recepito accanto a sé e trasformato in un’epigrafe dove il 2 novembre del 1975
diventa un discrimine comune a quanti hanno vissuto con il rifiuto all’ “omologazione” desunto dal suo
insegnamento laico e civile di cui ancora oggi avrebbero bisogno.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Un ulteriore omaggio ad un “Eroe” del Novecento carico di una poesia senza compromessi ed invasa dalla luce
del mondo.
Piero Cavellini
Orari: dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30.
Contrada del Carmine, 5, tel. 030 37 53 027, [email protected], www.antoniodemartino.com
GALLERIA MININI
Dal 22 novembre 2014 al 17 gennaio 2015
Stanley Brouwn
Stanley Brouwn, uno degli artisti più radicali dell'arte concettuale, persegue dai primissimi anni Sessanta una
forma d'arte legata alle sue (e altrui) misure corporali.
Celebri i suoi This way Brouwn disegni dove domandava ai passanti informazioni su percorsi in Amsterdam.
I suoi libri recenti hanno tutti lo stesso formato e identica impostazione. Di formato quadrato, caratteri in
Helvetica, anche il libro che pubblichiamo in occasione della nostra prima mostra con Stanley, elenca i passi che
Brouwn ha fatto a cavallo tra 2005 e 2006, esattamente dal 12.12.2005 ed il 1.1.2006.
Ogni giorno di questi, Brouwn ha contato i passi. Curioso capire quanti ogni giorno. Una nota che non poteva
sfuggire: il giorno di Natale (25.12.2005) Stanley ha camminato poco, meno del solito. Anche la scelta delle date
è sintomatica: due cifre tonde 12.12 come inizio e 1.1 come data finale.
Piccoli indizi, per un lavoro non privo di una sottile ironia, per chi la sa cogliere...
Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 19.30; sabato dalle ore 15.30 alle 19.30.
Galleria Minini, Via Apollonio 68, tel. 030383034, www.galleriaminini.it - [email protected]
WAVE PHOTOGALLERY
Dal 22 novembre 2014 al 7 gennaio 2015.
“Collezione italiana”
Amore per la fotografia. Sostegno all'arte. Collezionismo.
La wavegallery corsini per la prima volta apre il suo archivio e presenta il 22 novembre una mostra interamente
dedicata alla sezione italiana della sua collezione, costruita nel corso degli anni grazie alla partecipazione e
condivisione del progetto da parte degli autori esposti.
Fotografia storica, fotografia giovane; fotografia tradizionale, sperimentale, in bianco e nero e a colori; fotografia
di ricerca, di impegno, di denuncia e di documentazione. Comun denominatore: Fotografia, con l'obbligo di “f”
maiuscola.
Dai grandi nomi storici (Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Uliano Lucas, Giorgio Lotti, Ugo Mulas,
Tazio Secchiaroli, Gian Paolo Barbieri, Francesco Cito, Pepi Merisio, Federico Garolla, Joe Oppedisano, Gianni
Pezzani) fino alla nuova generazione più o meno sperimentale (Yossi Loloi, Mario Noto, Antonella Monzoni,
Giovanna Magri, Alberto Frigoli, Alessandro Sicco): una collezione di ampio respiro, in grado di offrire un
panorama nazionale sull'evolversi della fotografia a partire dall'analogico per arrivare fino al digitale. Un esempio
di mecenatismo e un'indicazione di come strutturare una collezione da vedere, su cui riflettere e fare
considerazioni.
Orari: da martedì a venerdì, 10.00-12.00 e 15.00-19.30; sabato 15.00-19.30
Wave Photogallery, Via Trieste 32, tel. 0302943711, www.wavephotogallery.it, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
SPAZIO AREF
Dal 22 novembre 2014 all’ 11 gennaio 2015
“La figura femminile nella pittura di Cesare Monti”
Uno dei temi prediletti nella pittura di Monti è quello delle figure: quelle familiari, di adolescenti raffigurati in
costume carnevalesco, di giovani modelle in posa con strumenti musicali e fiori. I soggetti sono dipinti con la
consueta immediatezza, rapidamente abbozzati con caldi tratti pittorici, in pose accattivanti che creano un
legame intrigante con l'osservatore.
L’esposizione rimarrà aperta a ingresso libero fino all’ 11 gennaio 2015, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle
19.30, chiusa il 25 e il 26 dicembre 2014 e dal 1° al 4 gennaio 2015. Bresciano di nascita, Cesare Monti si
trasferisce ben presto a Milano godendo dei benefici derivanti dal contatto con una realtà ricca di opportunità e
stimoli artistici. Partecipa costantemente alla esposizioni dell’Accademia di Brera e della Società per le Belle Arti
ed Esposizione Permanente, oltre che a quelle organizzate dalle galleria più prestigiose che gravitano intorno
all’Accademia stessa. Pur non presenziando ai primi momenti di costituzione di Novecento, Monti ne segue la
nascita e vi aderisce senza esitazioni, esponendo infatti alla Permanente nel 1926, all’interno di quella che viene
considerata la mostra ufficiale di presentazione del gruppo, e partecipando a quasi tutte le manifestazioni
milanesi ed estere del movimento.
Alla fine degli anni ’20 la sua pittura manifesta segni di cambiamento, che determinano la sua uscita
dall’esperienza di Novecento. Ovunque accettato e amato come onesto e amato professionista, riesce a superare
indenne anche la sperimentazione degli anni ’30 e ’40 e ad esser rispettato per la serietà, l’assiduità della ricerca e
il coraggio manifestato negli anni precedenti.
La pittura è un’arte silenziosa. L’artigiano che l’ama, coglie il suo ritmo misterioso, e fa della vita un tutto armonioso.
(Cesare Monti, da un’intervista del 1949)
Orari: da giovedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30. Chiuso 25 e 26 dicembre 2014 e dal 1 al 4 gennaio
2015.
Aref – Associazione Artistica e Culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari, Galleria di Spazio Aref, Piazza Loggia,
11f, tel. 0303752369, www.aref-brescia.it - [email protected]
ASSOCIAZIONE FOR-ART
Dal 22 novembre al 20 dicembre 2014
Matteo Biatta, “Una luce per gli ultimi”
Afagnan e Tanguiéta sono divise da 700 chilometri e si trovano in due stati diversi dell’Africa occidentale, Togo
e Benin, ma c’è un filo che le unisce: gli Ospedali costruiti sul finire degli anni sessanta dal Fatebenefratelli.
L’ospedale di Afagnan venne inaugurato nel 1968, quello di Tanguiéta solo due anni più tardi, e da allora nelle
due strutture vengono curati centinaia di pazienti all’anno; costituiscono gli unici punti di riferimento per
popolazioni che, in alternativa, non avrebbero altra soluzione che affidarsi a stregoni di villaggio.
Vedremo il caso di Rashid, bambino idrocefalo, su cui è stato eseguito un intervento per l’impianto di una
valvola all’età di quattro mesi, mentre in Europa quest’intervento viene eseguito in tempi molto più rapidi.
Insieme a lui incontreremo pazienti che vengono operati e curati per patologie che in Europa sono state
debellate da decenni o, addirittura, non sono mai esistite. Le apparecchiature ospedaliere sono spesso obsolete,
scarti provenienti da strutture europee e già mantenere un’accettabile condizione igienica tra i pazienti è una
sfida quotidiana.
I grandi giardini che caratterizzano entrambe le strutture non sono un ornamento, ma una necessità: i pazienti
accompagnano al pronto soccorso il loro familiare e gli vivono accanto per tutto il periodo della degenza.
Arrivando, spesso, da villaggi distanti centinaia di chilometri con mezzi di fortuna e trovandosi in condizioni di
povertà assoluta, questa è l’unica soluzione disponibile.Tra loro ci sono cristiani e musulmani che convivono
senza nessun attrito, affratellati dalla situazione di estrema difficoltà in cui vivono, condizione spesso
inimmaginabile nel nostro continente. Ho trascorso tra queste persone ventisei giorni, fotografando interventi
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
chirurgici, reparti di degenza, terapie intensive e trascorrendo del tempo con i parenti che vivevano sotto un
folto gruppo di manghi, nel cortile dell’Ospedale di Tanguiéta. Attraverso le immagini faremo un viaggio per
scoprire l’incredibile dignità con la quale affrontano la malattia, senza cedere alla rabbia ma cercando una
sempre nuova speranza di un domani senza dolore. Matteo Biatta.
Orari: dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 11:00, mercoledì e venerdì dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 15:00 alle 17:00.
Associazione For-Art, Via Casazza, 34, www.unalucepergliultimi.com, [email protected]
INSTUDIO
Dal 6 al 20 dicembre 2014.
Mostra personale di Claus Laus.
Lo spazio aprirà su appuntamento: Massimo Migliorati, tel. 339 7724991
InStudio Via Calatafimi, 20/c – 25122 Brescia, tel. 335 52 80 646, [email protected]
ASSOCIAZIONE ARTISTI BRESCIANI AAB
Dal 29 novembre 2014 al 7 gennaio 2015
“Gli artisti bresciani e la grande guerra”
Progetto scientifico
La mostra, che si inaugura presso l’AAB il 29 novembre e presso la Queriniana il 2 dicembre, si inserisce nella
serie dedicata allo studio e alla presentazione di singole figure di artisti o di particolari aspetti dell’arte bresciana
tra Ottocento e Novecento. La mostra viene organizzata nell’ambito delle iniziative programmate dal Comitato
provinciale di coordinamento delle iniziative commemorative nel centenario della Grande Guerra.
In occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale l’AAB intende ricordare con una mostra gli artisti
bresciani che, chiamati alle armi, hanno documentato dal fronte episodi e momenti di vita militare; ma vuole
anche allargare il campo d’indagine a quanti hanno testimoniato con le loro opere una partecipazione ideale o si
sono adoperati, soprattutto a partire dal 1917 dopo Caporetto, nell’attività di propaganda. Si vuole inoltre dar
conto, in maniera sintetica, dell’impegno posto da molti, negli anni del dopoguerra, nel ricordo dei caduti. Punto
di partenza del lavoro di ricerca sono state le mostre organizzate a Brescia dalla Società per l’Arte in Famiglia nel
1916 allo scopo di aiutare gli artisti nel difficile periodo della guerra, nel gennaio 1919 a beneficio
dell’Associazione Mutilati e Invalidi di guerra e nel giugno 1919 con le opere di artisti bresciani soldati e degli
artisti defunti. Nel percorso espositivo avranno uno spazio particolare Angelo Landi (Salò, 1879-1944) e Mario
Lucini (Brescia, 1889-1919). Landi, richiamato tra il 1916 e il 1918 come caporale motociclista con il compito di
addetto all’Ufficio Stampa e Propaganda del Comando Supremo Militare, ha realizzato infatti centinaia di opere
(tra disegni, pastelli e olii) relative ai diversi fronti della guerra; Lucini, dopo una presenza come corrispondente
del giornale «La Provincia» sul fronte francese tra il 1915 e il 1916, ha lavorato intensamente a Brescia alla
propaganda producendo una serie di manifesti, vignette e disegni. Verranno inoltre esposte opere di Battista
Barbieri, Paolo Cassa, Arturo Castelli Eliodoro Coccoli, Giuseppe Denti, Giovanni Fasser. Giuseppe e Tita
Mozzoni, Giovan Battista Nodari, Emilio Rizzi, Teobaldo Roggero, Romolo Romani. Angelo Sala, Giacomo
Sottini, Vittorio Trainini e Virgilio Vecchia, che saranno presentati in mostra con olii, disegni e acquerelli. Presso
la Biblioteca Queriniana saranno esposti le opere a stampa e i giornali di trincea.
Nel catalogo sarà inoltre raccolta documentazione fotografica anche di altri artisti che hanno prodotto opere
nell’ambito tematico della mostra, suddivisa in quattro sezioni: dipinti e disegni, opere a stampa e giornali, opere
di Mario Lucini e la decorazione della Casa del Combattente.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30
Associazione Artisti Bresciani AAB, Vicolo delle Stelle 4, tel. 03045222, www.aab.bs.it - [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
PALAZZO MARTINENGO
Dal 30 novembre al 30 dicembre 2014
“I nostri piccoli supereroi”
Occhio clinico e occhio pittorico- Mostra pittorica e fotografica.
Artisti interpretano e sostengono la disabilità infantile.
Orari: giovedì e venerdì dalle 15,30 alle 19 – sabato domenica e festivi infrasettimanali dalle 10,30 alle 13 e dalle
15,30 alle 19.
Palazzo Martinengo, Via Musei, 32
MOSTRE INAUGURATE
INAUGURATE A DICEMBRE 2014
GALLERIA COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Dal 6 dicembre 2014 al 28 gennaio 2015
Leonardo Rota Gastaldi, “Rainbows”
Quello che viene percepito è un effetto tridimensionale dato dalle infinite sfumature cromatiche della luce che
vengono intrappolate nei variegati patterns d'onde luminose. Catturare le radiazioni luminose in una forma
tangibile, esprimere artisticamente come essa viene filtrata dalle particelle dell'atmosfera e la sua capacità di
diventare elemento di partecipazione emotiva di un contesto è, da sempre, una delle principali aspirazioni degli
artisti: dalla luce diffusa di Piero della Francesca alla luce “divina” e atmosferica di Caravaggio, fino alle ricerche
sulla luce dell'arte cinetica e programmata degli anni '60 che puntava a creare con essa effetti ottici illusori,
destinati a sconvolgere la percezione. L'artista si pone come l'ideale prosecutore di queste ricerche, dell'intento
di sperimentare e catturare le radiazioni luminose e i loro effetti. L'intento di Rota Gastaldi è quello di sondare il
fenomeno di scomposizione della luce: l'artista vuole stimolare visivamente lo spettatore portandolo a
sperimentare effetti inaspettati di luce, improvvise variazioni di colore che si creano spostandosi di fronte
all'opera, veri e propri “arcobaleni” fatti di scie iridescenti.
Con la padronanza della tecnologia delle onde interferenti di luce create con il laser per realizzare ologrammi
dalle texture fantasiose oppure utilizzando il vetro-plexiglas fluorescente, l'artista studia il fenomeno della
percezione della luce, in ideale continuità con le ricerche dell'arte programmata degli anni '60; il suo intento è
quello di analizzare i fenomeni della realtà attraverso il progresso scientifico, ispirandosi alle ricerche di Bruno
Munari sulla proiezione di diapositive a luce polarizzata. Proprio come Gastaldi, Munari utilizzava un ritrovato
della tecnologia come le lenti polarizzate per scomporre la luce in infinite vibrazioni cromatiche nei suoi
Polariscopi (1954), ma sempre all'interno di una strutturazione di forme studiata e predefinita, come la griglia
geometrica che scandisce le forme nelle opere dell'artista, per intraprendere un contatto analitico e disciplinato
con l'arte, in grado di inglobarla nelle dinamiche sociali, in grado di unire artista e spettatore in una comune
esperienza percettiva. Se l'industria è in grado di produrre ciò che fa vibrare le volumetrie dei pattern in
scomposizioni cromatiche, che trasformano il materiale usato dall'artista in un mezzo per intrappolare la luce e
studiarne le infinite variazioni, in un fenomeno che può ripetersi all'infinito – ogni volta che lo spettatore cambia
la sua posizione di fronte all'opera – la creatività deve andare di pari passo col progresso scientifico che deve
mettersi al servizio della creatività dell'uomo.
Orari: Da martedì a sabato 10-12 e 15-19. Domenica su appuntamento.
Galleria Colossi Arte Contemporanea, Corsia del Gambero, 13, tel. 030 3758583, cell. 338 9528261,
[email protected], www.colossiarte.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
EN PLEIN ART
Dall’11 dicembre 2014 al 15 gennaio 2015
En plein art
Il tempo della contemporaneità è un tempo in dinamico, costante mutamento, un flusso in continuo divenire. In
questo fluire costante di eventi e cose, le nostre città si trasformano sotto lo sguardo severo delle architetture del
passato, testimoni statici, fissi e mai muti dei cambiamenti in atto. Il progetto Fastweb prova a rompere questi
schemi della consuetudine, provando a raccontare un innovativo sistema di comunicazione tra oggetti di arredo
urbano e distribuzione della città.
Le esperienze più contemporanee dell'arte, suggeriscono sempre di più la possibilità che le sue espressioni si
raccontino quasi casualmente in dimensioni potremmo dire accidentali, basti pensare alle istallazioni o alle
performance: gli spazi dell'arte divengono cioè, sempre di più, quelli del vivere, dell'esistere, dell'agire e operare
in un quotidiano solo apparentemente banale, che diviene sostanziale nella misura in cui ospita proprio la
complessità dei processi umani nel loro divenire. Vera e propria sfida è divenuta quella di costruire nella città la
dinamica complessa, suggestiva e assolutamente soggettiva della contemplazione dell'arte. Fastweb
comunicazioni per la prima volta si sperimenta una nuova forma di comunicazione, quella tra strumento
tecnologico e cultura.
Un museo en plein air quindi, dove gli artisti possano esprimersi in piena libertà, niente di più vicino all'arte di
strada che però, collocandosi in punti e supporti precisi non determina più caos, ma si inserisce in maniera
controllata nel contesto urbano.
La mostra espositiva delle opere originali è stata intesa come momento conclusivo e sintesi, nato dalla volontà di
raccontare una esperienza che rappresenta indubbiamente un unicum, una sfida che vuole suggerire, al di là di
tutto, un nuovo metodo d'approccio al problema dell'inserimento della tecnologia moderna nei nostri nuclei
antichi, ancora rigidi e impreparati a tali intrusioni.
Gli artisti che hanno donato le loro opere alla città di Brescia sono: Maurizio Arcangeli, Francesco Arecco,
Fabio Bix, Maurizio Bonfanti, Clara Bonfiglio, Pino Campanelli, Alessandro Capozzo, Roberto Casti, Pietro
Coletta, Annalisa Di Meo, Arianna Ferrari, Raul Gabriel, Armida Gandini, Marco La Rosa, Donata Lazzarini,
Igino Legnaghi, Gianfranco Milanesi, Eugenio Moi, Patrizia Novello, Luciano Pea, Paolo Nicola Rossini,
Giovanni Sabatini, Giovanna Strada, Nicolò Tedeschi.
Info: agenda.comune.brescia.it
TRIP GALLERY
Dal 13 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015
“Draz VS Bhawl”
Con la mostra “Draz VS Bhawl”, la Trip Gallery affida l'apertura della stagione 2014/2015 agli artisti Dorothy
Bhawl e Francesco “Draz” Rinaldi.
Unione tra il celebre artista poliedrico bresciano Dorothy Bhawl, , scultore, perfrormer, fotografo, scenografo e
molto altro, ed il giovane pittore, sempre bresciano, Francesco Rinaldi, in arte Draz.
I due sono accomunati dai loro lavori artistici ricchi di contrasti e significato, questo farà si che la mostra sarà di
grande impatto visivo/emotivo, che lascerà lo spettatore appagato.
Orari: Tutti i giorni dalle 12.00 alle 22.00 su appuntamento.
Trip Gallery, Galleria al Duomo, 7, cell. 328 7748047, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
L’Infopoint Turismo Comune di Brescia non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda eventuali
variazioni di programma.
Per segnalazioni di mostre da inserire nel Calendario, Vi preghiamo di contattarci entro il 12 e il 28 del mese.
Infopoint Turismo Stazione
Piazzale Stazione, 25122 Brescia
Tel. +39 030 8378559
[email protected]
Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
Infopoint Turismo Piazza Duomo
Via Trieste 1, 25121 Brescia
Tel. +39 030 2400357
[email protected]
Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
17.30
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