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Sponsorizzata da IG Markets N°80 del 02 giugno 2008 COME PROTEGGERSI DAL BALZO DELL’INFLAZIONE Dalla scorsa estate l'inflazione si è risvegliata spinta al rialzo dall’incremento dei prezzi petroliferi e delle materie prime agricole. Un trend che si è diffuso a macchia d’olio: il tasso medio dell’inflazione mondiale ad aprile è aumentato al 5,5%, livello più alto da dieci anni a questa parte, mentre nell’Eurozona è balzato al 3,5% un livello mai registrato dall’introduzione della moneta unica. Una soglia che preoccupa la Bce visto che il tasso di inflazione gradito dalla banca centrale europea si attesta al 2%. L’istituto guidato da Jean-Claude Trichet è l’erede della Bundesbank tedesca, la cui missione consisteva proprio nella difesa del potere d'acquisto del marco, per cui non esitava a rialzare i tassi ad ogni segnale inflattivo. Gli economisti evidenziano che se il trend INFLAZIONE inflattivo dovesse proseguire anche nei prossimi mesi sarà difficile assistere a tagli dei tassi di interesse europei sulla scia di quelli effettuati dalla Federal Reserve negli Usa. Secondo i vertici della Bce anche per il 2009 non e' affatto sicuro che l'inflazione si collochi sull'obiettivo perseguito del 2 per cento e solo alla fine del prossimo anno l’indice dei prezzi al consumo tornerà su livelli più consoni. A spingere in alto i prezzi sarà ancora la prolungata corsa del greggio e delle materie prime agricole. Lo scenario di base è di un aumento dei prezzi causato da fattori esogeni che non si traduce in recessione globale. Ovviamente se il petro- lio raggiungesse i 200 dollari tra due mesi l’economia rischierà di avvicinarsi a uno scenario di stagflazione da anni Settanta. Il peggiore dei mondi possibili dove non si salva nessuna asset class. In questo contesto al risparmiatore conviene coprirsi contro il rischio che l’inflazione eroda i rendimenti dei suoi investimenti. Come fare? Le strade sono diverse. Nell’azionario sono da privilegiare i titoli legati all’energia, e in particolare i produttori puri, quasi tutti targati Usa, o quelli sul cui utile la produzione prevale sulla raffinazione. Ad esempio Eni in Italia o la spagnola Repsol. Le società dell’oil offrono oltretutto un hedge naturale in un momento in cui l’inflazione è in larga parte dipendente dal volo del greggio. Quanto ai fondamenta- IN EUROPA NEGLI ULTIMI 10 ANNI FONTE: Bloomberg Calendario settimanale dei dati macro DATA ORA PAESE DATO PERIODO PRECEDENTE Lunedi 2 Martedi 3 Martedi 3 Mercoledì 4 Mercoledì 4 Mercoledì 4 Mercoledì 4 Mercoledì 4 Mercoledì 4 Giovedi 5 Giovedi 5 Giovedi 5 Giovedi 5 Venerdi 6 Venerdi 6 16.00 11.00 16.00 10.00 11.00 14.15 14.30 14.30 16.00 12.00 13.00 13.45 14.30 12.00 14.30 USA EUR USA EUR EUR USA USA USA USA GER GB EUR USA GER USA Indice ISM (manifatturiero) PIL (2a stima) a/a Ordinativi industriali m/m PMI (composito) Vendite al dettaglio m/m Nuovi occupati: stima ADP Costo unitario del lavoro Produttività (escl. Agricoltura) Indice ISM (non manif.) composito Ordini all'industria m/m Tassi di interesse Boe Tassi di interesse Bce Richieste di sussidio Produzione industriale m/m Tasso di disoccupazione Maggio 1 trim. Aprile Maggio Aprile Maggio 1 trim. 1 trim. Maggio Aprile --settim. Aprile Maggio 48,6 2,2 1,3 51,9 -0,4 10 2,2 2,2 52 -0,6 5% 4% 372 -0,5 5 li sul comparto energia le stime di crescita degli utili aziendali continuano ad essere riviste al rialzo, da parte del consenso. Le elevate quotazioni petrolifere influenzano positivamente i profitti aziendali e controbilanciano le contrazioni dei volumi. Tra le principali compagnie petrolifere Chevron ha registrato nel corso del primo trimestre utili per azione in crescita del 33%, a cui si aggiungono quelli di Conoco Phillips, che sono risultati in aumento del 23%. Tra i settori da evitare invece ci sono quelli legati alla produzione di beni di consumo come quelli alimentari dall’italiana Parmalat al colosso svizzero Nestlé poiché oltre ad avere una domanda anelastica, fanno fatica a scaricare sui prezzi finali un aumento del 20% delle materie prime. Per chi guarda oltre al mercato azionario, le materie prime sono il primo strumento difensivo contro la corsa folle dei prezzi. Tra le commodity meglio il petrolio che è sostenuto da fattori strutturali di lungo periodo. Secondo gli esperti anche l’oro va bene con il vantaggio di reggere in una fase di turbolenza che eventualmente dovesse condurre a uno scenario di stagflazione. Da tenere presente infine che le materie prime sono investimenti molto volatili. È importante la diversificazione su diverse commodity e nel complesso non dovrebbero superare il 20% del portafoglio. Tutti i numeri dell’indice Dj Stoxx 600 Titoli sui minimi dell’ultimo mese Titoli sui massimi dell’ultimo mese Roche Sodexo Linde Marfin Fresenius Medical Care A2A FLSmidth & Co E.ON Synthes Lonza Group Prezzo Rsi (14gg) Volatilità Perf %08 185,5 44,95 96,91 6,58 35,94 2,61 575,0 137,3 146,6 144,7 55,19 63,92 60,57 77,16 61,74 69,09 67,15 66,70 61,17 64,77 26,53 29,12 18,74 54,54 20,77 25,85 42,25 27,21 6,85 22,23 -5,16 7,02 7,14 10,77 -2,04 -16,91 10,15 -5,67 4,27 5,31 Prezzo Volatilità Rsi Beta 81,7 36,02 88,25 5,79 151,5 82,25 16,94 229,75 2,7 144 91,05 89,19 88,19 81,54 79,36 75,93 73,70 73,20 70,04 66,68 54,35 47,68 15,89 44,09 40,87 17,31 40,29 54,80 45,00 54,42 1,64 1,37 1,01 1,19 1,32 1,22 1,23 1,13 0,99 1,12 Prezzo P. % un mese p/e08 p/bv 16,32 0,103 176,5 376,3 88,250 222,3 82,25 65,56 21,18 8,40 2,44 3,69 3,98 4,18 4,44 4,46 4,90 5,07 5,26 5,26 1,94 0,78 0,21 0,64 0,45 0,49 0,26 0,84 0,78 1,58 I titoli più volatili Q-Cells Solarworld Bradford & Bingley Infineon Renewable Energy Taylor Wimpey Air France-KLM British Airways Ryanair Aker Solutions Rsi Volatilità Perf %08 25,23 17,60 25,52 35,32 17,31 25,69 30,66 43,88 24,08 25,69 38,40 17,46 21,06 46,31 75,93 28,22 36,59 24,98 31,23 34,01 -48,81 -61,25 -28,13 -38,39 -59,53 -41,03 -26,70 -40,66 -41,68 -47,43 Tele Atlas NV Neuf Cegetel Valiant Holding Synthes Inc Union Fenosa Mediaset Glitnir Banki Banco Bilbao Landsbanki Islands Banco Popular Espanol Prezzo Volatilità Rsi Beta 29,93 35,95 194,9 146,6 41,79 5,205 17,3 14,26 25,2 10,35 2,38 4,53 6,37 6,85 8,91 9,61 10,16 10,43 10,45 10,68 70,27 69,49 47,24 61,17 46,97 33,00 49,10 37,45 23,27 29,54 0,47 n.d. 0,40 0,70 0,88 0,84 0,89 1,07 1,01 0,99 I titoli con il p/e più alto 12,17 -15,66 -34,45 -24,07 -47,47 -29,11 -35,36 -6,57 -11,08 -7,90 Il Forex Cintra Infineon Tullow Oil Tele Atlas Hermes International Faes Farma Inmarsat Randgold Resources Derwent London Cairn Energy Prezzo P. %un mese p/e08 p/bv 10,01 5,79 892 29,93 106,37 7,9 469,5 2153 1168 3345 -1,28 -8,24 17,37 5,87 19,99 -1,37 2,79 -5,36 -13,80 8,85 1001 75,20 46,70 43,07 34,13 33,33 30,26 28,98 28,84 28,21 6,49 1,42 9,21 5,33 7,71 8,37 5,77 5,33 0,66 6,49 I futures Prezzo Var% 1 mese BRITISH POUND SPOT EURO SPOT SWISS FRANC SPOT JAPANESE YEN SPOT AUSTRALIAN DOLLAR SPOT NEW ZEALAND DOLLAR SPOT HONG KONG DOLLAR SPOT Prezzo 376,25 176,5 362,25 399,25 82,25 471,8 611,0 121,5 222,3 24,5 I titoli meno volatili I titoli con il p/e più basso Ericsson Seat Pagine Gialle Barratt Developments Hbos Bradford & Bingley Royal Bank Scotland Taylor Wimpey Renault Hypo RE Holding Anglo Irish Bank HBOS Barratt Developments Barclays Alliance & Leicester Taylor Wimpey Persimmon Bellway Premier Foods Royal Bank of Scotland UBS 1,965 1,554 1,042 105,08 0,952 0,784 7,804 -0,39 0,76 1,40 0,13 1,86 0,39 -0,12 Max Min 2,000 1,602 1,062 105,87 0,965 0,803 7,807 1,937 1,529 1,000 102,58 0,928 0,754 7,788 Elaborazione su dati Bloomberg aggiornati alle ore 10.00 del 02/06/2008 DJIA INDEX FUTURE S&P 500 FUTURE NASDAQ 100 FUTURE DJ EURO STOXX 50 CAC40 10 EURO FUT DAX INDEX FUTURE S&P/MIB IDX FUT Prezzo Var 1 mese 12597 1396,3 2031,25 3769 4998 7097 33145 -3,55 -1,38 2,06 -1,52 0,38 0,23 -1,60 Max Min 13060 12471 1429,8 1373,4 2035,75 1895 3865 3661 5083 4766 7253,5 6776,5 33789 32623 Analisi operativa Alleanza Assicurazioni Segnali di timido rimbalzo per Alleanza Assicurazioni che nella passata ottava ha testato il fondamentale supporto statico posizionato a quota 7,75 euro, livello da cui ha intrapreso una reazione che per in momento non è stata capace di riportare le quotazioni oltre la soglia degli 8 euro. L’analisi grafica mostra comunque l’importanza di area 7,95 euro dove transitano sia la media mobile a breve, sia quella a medio periodo. In questo scenario una decisa violazione di area 8 euro fornirebbe il segnale di inversione del trend di fondo ponendo le basi per ulteriori allunghi verso area 8,30 e poi eventualmente verso 8,50 euro. Negatività sotto quota 7,75 euro. La perdita di tale supporto statico proietterebbe le quotazioni verso area 7,60 e poi eventualmente verso i 7,40 euro. Prysmian Nuovo massimo relativo per Prysmian che nella passata ottava ha raggiunto il target del trend rialzista in atto posizionato a quota 17 euro. L'analisi grafica mostra una tendenza di fondo sana con una sequenza ininterrotta di massimi e minimi crescenti. Il titolo ha inoltre raggiunto la parte superiore del canale rialzista di medio periodo che caratterizza il trend dalla metà di gennaio. In questo scenario i prossimi target rialzisti sono identificabili a 17,50 e poi a 18,40 euro. Al ribasso da monitorare il supporto statico posizionato a quota 15,90 euro. Solo sotto tale livello infatti si avrebbe un deterioramento del trend in atto, evento che potrebbe porre le basi per un'inversione del trend di fondo con possibile accelerazione verso il successivo target a 15 euro. L'analisi della forza relativa rispetto all'S&P Mib conferma la bontà del trend rialzista in atto. Spread: long Saipem, short Saras Protagonisti dell’operazione di pair-trading di questa settimana sono due utility del comparto petrolifero italiano. In particolare il grafico a lato è costruito da una posizione lunga su Saipem e uno short su Saras. L'incrocio ribassista della media mobile di breve periodo su quella di medio ha fornito nelle passate settimane il segnale short (short Saipem, long Saras) e ha generato un buon gain scendendo da area 8,15 agli attuali 7,45. In ottica di trading lo spread potrebbe accelerare ulteriormente verso quota 7, mentre eventuali ritorni in area 7,60/7,70 potrebbero essere sfruttati per aprire nuove posizioni short sullo spread stesso. Per invertire lo spread è consigliabile attendere l'inversione del trend di fondo che sarebbe segnalato dall'incrocio rialzista delle medie sopra citate. Ricordiamo che l’operazione è indifferente rispetto all’andamento del mercato di riferimento puntando esclusivamente sulla forza relativa tra i due titoli. Per informazioni sui CFD S&P/Mib: Forza relativa Long Nome A2A AUTOGRILL ATLANTIA UBI BANCA BULGARI ENI FASTWEB FIAT FINMECCANICA FONDIARIA SAI LOTTOMATICA LUXOTTICA MEDIASET INTESA SAN PAOLO STMICROELECTRONICS TENARIS TERNA UNICREDITO UNIPOL LEVA LAST SET LAST VAR sett % LAST CFD VAR CFD % 10 10 20 10 10 20 10 20 10 10 10 20 20 20 20 20 10 20 20 2,51 9,52 22,58 16,29 7,37 26,33 19,89 14,37 19,43 24,18 18,07 17,31 5,23 4,16 8,03 19,05 2,91 4,34 1,63 2,61 9,46 23,10 16,56 7,43 26,18 20,35 14,32 19,48 24,35 18,35 17,94 5,24 4,22 8,39 19,68 2,92 4,49 1,72 3,98 -0,68 2,30 1,66 0,75 -0,57 2,31 -0,35 0,26 0,70 1,55 3,64 0,29 1,32 4,48 3,31 0,52 3,45 5,02 2,61 9,455 23,1 16,56 7,425 26,18 20,35 14,32 19,48 24,35 18,35 17,94 5,24 4,215 8,39 19,68 2,92 4,4925 1,716 39,84 -6,83 46,06 16,57 7,46 -11,39 23,13 -6,96 2,57 7,03 15,50 72,79 5,74 26,44 89,66 66,14 5,16 69,08 100,37 LAST SET 0,56 7,88 18,41 2,02 7,26 13,78 7,17 2,10 26,29 13,22 3,54 12,00 4,95 1,89 0,54 29,22 0,11 4,23 1,42 LAST 0,49 7,91 18,87 2,05 7,07 12,89 7,23 1,97 26,73 12,99 3,70 11,95 4,69 1,86 0,53 29,52 0,10 4,27 1,42 VAR sett % -12,60 0,38 2,50 1,49 -2,62 -6,46 0,77 -5,92 1,67 -1,74 4,53 -0,42 -5,30 -1,43 -2,02 1,03 -10,41 0,89 -0,42 LAST CFD 0,489 7,91 18,87 2,05 7,065 12,89 7,225 1,971 26,73 12,99 3,695 11,95 4,6875 1,864 0,5335 29,52 0,1024 4,27 1,415 VAR CFD % -126,01 3,81 24,99 29,70 -26,19 -129,17 15,34 -59,19 33,47 -17,40 45,26 -8,33 -53,03 -14,28 -20,20 20,53 -104,11 8,86 -8,44 FORZA RELATIVA Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long Long S&P/Mib: Forza relativa Short Nome LEVA ALITALIA 10 ALLEANZA 10 BUZZI UNICEM 10 BANCA MONTE PASCHI 20 BANCA POP MILANO 10 BACO POPOLARE 20 ENEL 20 G ED LESPRESSO 10 GENERALI 20 ITALCEMENTI 10 MEDIOLANUM 10 MEDIOBANCA 20 MONDADORI 10 PARMALAT 10 PIRELLI 10 SAIPEM 20 SEAT PAG. GIALLE 10 SNAM RETE GAS 10 TELECOM ITALIA 20 FORZA RELATIVA Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Short Come leggere la tabella La tabella è uno degli strumenti messi a disposizione degli utenti per impostare le proprie strategie di investimento. E' composta dai 40 titoli dell'S&P/Mib suddivisi in due gruppi a seconda della maggiore o minore forza relativa del titolo rispetto all'indice. Per ciascun titolo vengono riportate varie informazioni. LEVA: si tratta di un moltiplicatore del capitale investito. Aprire una posizione con leva 20 significa vedere il capitale investito nell'operazione moltiplicarsi per 20. Se per esempio si intende esporsi sul mercato per 5.000 euro, basterà disporre di un capitale di 250 euro. LAST SET: prezzo di chiusura settimanale del titolo, relativo alla settimana precedente. LAST: è l'ultimo prezzo di chiusura del titolo, relativo al giorno di chiusura precedente la pubblicazione della newsletter (venerdì). VAR sett %: rappresenta la performance del titolo rispetto alla chiusura della settimana precedente. LAST CFD: è l'ultimo valore quotato del CFD sul titolo cor- rispondente. VAR CFD %: performance realizzata dal CFD rispetto alla chiusura della settimana precedente comprensiva dell'effetto leva. Riprendendo l'esempio con effetto leva 20, la performance viene moltiplicata per tale cifra. FORZA RELATIVA: è la colonna ai nostri fini più significativa. Rappresenta la forza di un titolo rispetto all'indice di riferimento. Il colore della cifra nella colonna serve a distinguere i titoli che stanno facendo meglio dell'indice (verde) da quelli che stanno facendo peggio (rosso). Due semplici utilizzi della tabella possono essere: aprire posizioni lunghe sui titoli con una forza relativa in verde e corte sui titoli con una forza relativa di colore rosso oppure tentare operazioni incrociate con titoli appartenenti allo stesso comparto che presentino una forza relativa in contrasto, l'uno sensibilmente meno forte dell'S&P/Mib (short) e l'altro sensibilmente più forte (long). Note legali La presente newsletter CFD Weekly ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore), Sede Legale Viale Mazzini, 31/L 36100 Vicenza, in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. Brown Editore si dichiara legittimo proprietario del marchio Finanza.com apposto sulla prima pagina di questa newsletter. 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