Oli vegetali esausti

Transcript

Oli vegetali esausti
Oli vegetali esausti
Il recupero per la produzione
di biodiesel
Aldo Abenavoli Itabia
OLI ESAUSTI
ƒ Residuano dalla frittura degli oli e grassi vegetali ed
animali.
ƒ Il consumo di oli alimentari in Italia è di circa
1.400.000 tonnellate di cui circa il 20%(280.000 ton)
diventa esausto.
™ Oli residui dalla ristorazione: 60.000 ton annue di
cui 45.000 ton vengono raccolte.
™ Oli della utenza domestica: 150.000 ton.
™ Oli della industria alimentare: 50.000 ton
Sono molto dannosi per l’ambiente
Normativa europea
• A livello europeo le norme da tenere presenti
sono
• Il Regolamento CE 1774/2002 che vieta
l’impiego degli oli esausti nella alimentazione
animale
• La Direttiva CE 2008/98 sui rifiuti che privilegia
la prevenzione e il recupero dei rifiuti
• La direttiva sulle fonti rinnovabili che prevede
l’obbligo, entro il 2020, di impiegare i
biocarburanti nella misura del 10% del totale
dei carburanti.
Normativa nazionale
• Il Dlgs 22 del 5 febbraio 1997, confluito
nel Dlgs 3 Aprile 2006 n 152, prescrive
l’obbligo della raccolta, del recupero e del
riciclaggio degli oli e grassi vegetali e
animali esausti.
• I produttori di oli esausti possono
adempiere alla norma direttamente o
tramite il Consorzio Obbligatorio.
Il CONOE
Consorzio: proposta
governativa
• Nel disegno di legge (Senato 1102) si
propone di ripristinare il testo
originario del Dlgs 152 che prevede
• la facoltà di costituire più consorzi
• la eventualità del contributo ambientale
Contributo ambientale
• Il Consorzio pur essendo operativo non
può esprimere le sue potenzialità in
quanto non può ancora beneficiare del
contributo ambientale a carico dei
produttori di oli e grassi alimentari.
• La vicenda è stata oggetto di una lunga
e tormentata vertenza che ora è in
procinto di risolversi.
Ruolo dei produttori di oli e
grassi alimentari
• I produttori con un ricorso al TAR hanno
ritenuto che il principio in base al quale chi
inquina paga dovesse applicarsi al
produttore dell’olio esausto.
• Il Consiglio di Stato ha sancito invece che,
in base al principio “ chi inquina paga”
l’obbligo è a carico di chi immette il prodotto
in consumo.
• Si attende a breve il decreto che istituisce il
contributo di riciclaggio
Caratteristiche degli oli esausti
Le caratteristiche standard stabilite dal
Conoe prevedono:
• MIU ( umidità,insaponificabilità e prodotti
insolubili:max 3%
• Acidità:5%
• Assenza corpi estranei
Recupero degli oli esausti
• Gli oli esausti sono rifiuti speciali non pericolosi
(codice CER 200125: “oli e grassi commestibili”)
• Le imprese che raccolgono oli esausti sono iscritte
all’albo nazionale dei gestori ambientali e al registro
provinciale per lo stoccaggio.
• I produttori di biodiesel che utilizzano un rifiuto
come l’olio esausto sono autorizzati come
recuperatori.
• Gli oli esausti trattati, entro il quantitativo di 4000
ton/an, possono beneficiare delle procedure
semplificate di cui al DM 5.2.98 e successive
modifiche.
Sanzioni
•
Art. 256 - Attività di gestione di rifiuti non autorizzata
•
Comma 7
Sanzioni: chiunque viola gli obblighi di stoccaggio e conferimento di cui agli
articoli 233 commi 12 e 13 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da €.
260,00 a €. 1.550,00.
Comma 8
Sanzioni: i soggetti di cui all’articolo 233 che non adempiono agli obblighi di
partecipazione sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria da €.
8.000,00 a €. 45.000,00 fatto salvo comunque l’obbligo di corrispondere i
contributi pregressi.
•
STATUTO C.O.N.O.E. DM 5 aprile 2004
Art. 6 - Obblighi dei consorziati
Comma 2
Il Consorzio verifica il corretto adempimento degli obblighi attraverso i propri
Organi, ovvero avvalendosi delle competenti autorità locali e nazionali per
promuovere le azioni opportune al fine di accertare e reprimere le violazioni agli
obblighi stessi.
BIODIESEL
•Può essere utilizzato come additivo nel gasolio in percentuali
inferiori al 5% e come componente di miscele gasolio/biodiesel in
rapporto 70/30 o 80/ 20.
•Consente di ottenere 2,5 unità di energia a fronte di 1 unità di energia
dispersa.
• E’ più biodegradabile del gasolio (95% in 28 giorni contro il 40%) ed
ha maggiore capacità di lubrificazione.
•Non contiene zolfo ne benzene ne aromatici;
•Le emissioni di particolato sono ridotte del 50%
•L’unico inconveniente è dato dall’ NOx (+ 7-15%)
•Il potere calorifero è inferiore al gasolio per la presenza di ossigeno
(11%) che tuttavia consente una combustione completa
Filiera biodiesel
Estrazione
Semi
oleosi
Panelli
Miscele
20% o
100%
in gasolio
usi termici
Metanolo
( o etanolo)
Olio
vegetale
Esterificazione
Biodiesel
Miscele
20% o 30%
in gasolio
autotrazione
(flotte)
Lubrificanti
Miscele
< 5%
in gasolio
autotrazione
Olii vegetali
esausti
Trattamento
da raccolta
Glicerina
o
Olii tecnici
Combustione
diretta
Dati aggiornati Assocostieri
(000 tonn)
Anno
2007
Produzione Capacità
produttiva
470
1.366
2008
658
2009
1.916
2.257
BIOCARBURANTI
Il regime di incentivi a favore dei
biocarburanti è fondato su:
• l’obbligo di incorporare una percentuale del
biocarburante nei carburanti fossili
• una accisa ridotta come segue
-Biodiesel: applicazione di una accisa del
10% entro un contingente di 250.000 ton di
cui 70.000 derivante da accordi di filiera
-Bioetanolo: riduzione della accisa entro un
importo di 73 milioni di euro.
Direttiva sulle Fonti
Rinnovabili
• La direttiva prevede l’obbligo di utilizzare
biocarburanti in una percentuale pari al 10% dei
carburanti fossili
• I criteri di sostenibilità dei biocarburanti sono fissati
nella direttiva. I suddetti criteri devono favorire la
coltivazione nei terreni incolti e la tutela dei terreni
ad alto valore di biodiversità.
• La riduzione iniziale di CO2 derivante dai
biocarburanti deve essere pari almeno al 35% per
arrivare progressivamente al 50% e al 60% 2017.
• I biocarburanti prodotti da rifiuti residui materiale
non cellulosico e lignocellulosico sono conteggiati 2
volte rispetto agli altri biocarburanti
Misure applicative
• Sono previste dai Decreti Ministeriali
• 29 Aprile 2008 n 110 relativo alla attuazione
dell’obbligo di incorporazione dei biocarburanti
nella benzina e del gasolio
• 3 Settembre 2008 n 156. Regolamento sulle
modalità di applicazione dell’accisa agevolata
sul biodiesel