articolo uscito su L`Arena - Monteverde
Transcript
articolo uscito su L`Arena - Monteverde
Sport 43 L'ARENA Sabato 7 Gennaio 2017 PianetaDilettanti G C Lafinale dellaCoppa Italia I F Slitta lapartita colCartigliano Ambrosianae Clodiense, che hannogiocatoieripomeriggio, la finaleregionaledellaCoppa ItaliaaRosà,hannochiesto e ottenutodi posticiparelepartite inprogramma domenica8 gennaioper laprima giornatadi ritorno.I rossonerigiocheranno conilCartigliano mercoledì11 gennaioalle14.30 mentrei venezianiche hanno conquistatoiltitolo regionale recupererannolapartita con ilLeodariVicenza sempre mercoledì11 alle14.30 ATESTA ALTA. Lacorsadi Pangrazioecompagnisi fermaaRosà, fa festalaClodiense Ambrosiana,chebeffa Sfumailgrandesogno Amarezza Chiecchi «Condannati daunepisodio sfortunato» Secondacategoria Scolarisalutal’Illasi «Porterònelmiocuore leemozionibiancazzurre» Primotempo senzagrandiemozioni, all’iniziodella ripresa lasvolta Unapunizione diAbrefah deviatadalla barriera condanna irossoneri Ambrosiana Clodiense 0 1 Ambrosiana: Cecchini, Savoia, Perinelli, Andreis (39' st Cecco), Sabaini, Filippini, Oliboni (22' st Vecchione), Lonardi, Avesani, Pangrazio, Testi. Allenatore: Tommaso Chiecchi. Clodiense:Bastianello,Arthur,Boscolo Nata, Abrefah (32' st Conti), Nnamani, Abcha, D'Inca 48' st Boscolo Sale), Malagò, Ravi, Pradolin, BoscoloGioachina(26'stCacurio). Allenatore:DeMozzi. Arbitro:Schiavon diTreviso. Rete:13'stAbrefah (C) TommasoChiecchi Luca Mazzara ROSÀ Niente da fare, il sogno dell'Ambrosiana svanisce proprio sul più bello solo per una punizione deviata nella ripresa. Si ferma solo in finale la corsa dei rossoneri della Valpolicella che si arrendono alla Clodiense, nuova vincitrice della fase regionale della Coppa Italia dilettanti nonostante una gara intensa e giocata alla pari per tutti i novanta minuti. Alla fine Pangrazio e compagni si prendono comunque gli applausi dei tanti tifosi sugli spalti del campo di Rosà per sostenere la squadra di Tommaso Chiecchi, che oltre ad essere arrivata fino ad un passo dalla vittoria della coppa guida anche la classifica dell'Eccellenza proprio davanti alla Clodiense. Per risolvere la partita ci vuole una deviazione della barriera rossonera sul tiro dal limite di Abrefah che condanna ingiustamente l'Ambrosiana. Tutto il primo tempo regala pochissime emozioni, con tutte e due le squadre molto attendiste con la paura di scoprirsi: Pangrazio, Testi e Avesani non rie- Laformazione dell’Ambrosianacheha giocato lafinaleregionale diCoppaItalia FOTO MAZZARA Ilportiere dell’Ambrosiana,Federico Cecchini, sventaun’incursione dellaClodiense scono ad essere decisivi come in altre occasioni, dall'altra parte comunque gli avversari in maglia rossa non diventano mai pericolosi. Cecchini blocca senza problemi le conclusioni di Pradolin e Boscolo alla mezzora poi si deve allungare per deviare ancora su Pradolin poco dopo il 35'. Dalla parte opposta al 47' Pangrazio prova l'azione solitaria tra la difesa dei lagunari, cade in area ma l'arbitro non fischia. Nel secondo tempo al 13' l'episodio che decide la partita: Abrefah calcia una punizione dal limite, il tiro sembra innocuo ma con la deviazione della barriera la palla si impenna e inganna l'incolpevole Cecchini. L'Ambro- siana gioca la carta Vecchione e subito il fantasista sfiora la rete su tiro da fermo deviato, poi l'arbitro ferma un'azione dei veronesi per un fuorigioco dubbio. Ci prova anche Avesani ma il tiro debole finisce tra le braccia del numero uno avversario, poi arrivano altri calci piazzati e corner ma sen- «Condannatidaun’episodio, dispiaceperdere così». TommasoChiecchi fatica a nasconderela delusione dopo lasconfitta contro laClodiense arrivatasolo peruna deviazionefortuita.«Non siamostati capacidi riprenderlainmano anche perchélorosierano chiusi bene.Èstata unapartita strana,moltodiversa dal campionato:dalorovista la qualitàdellarosa mi sarei aspettatodipiù», continua il tecnicodell'Ambrosiana, «purtroppouna deviazione sfortunataci toglieuna gioia chevolevamocon tuttinoi stessi,dispiace davvero perché iragazzidavvero hanno dato tuttoquellocheavevano dall'iniziodiquestopercorso. Oraperòpensiamo subito al campionato,dove vogliamo continuareunastagione finora straordinaria». L.M. za mai diventare davvero pericolosi. Con i veronesi all'attacco gli uomini di De Mozzi si fanno vedere in contropiede ma nell'occasione migliore il giovane Perinelli riesce a fermare il pericolo. Al triplice fischio sul campo di Rosà esplode la gioia dei giocatori della Clodiense, con l'Ambrosiana delusa che deve accontentarsi degli applausi per un percorso comunque straordinario in coppa: non solo, perché in Eccellenza continua la sua splendida avventura, proprio davanti alla formazione veneziana con cui magari prendersi la rivincita in campionato. • DanieleScolarilascial’Illasie passa alMontebello Anchei grandi amori spesso finiscono.Inuncalcio, dove nullaèscontato,dopotredici stagioni,cinquantagol e quattrocentopartitedisputate, giungeal capolinea anche quellotra l’Illasi eDaniele Scolari.La «storica bandiera» delclubbiancazzurrogiocherà coni vicentini delMontebello.Il Capitanolasciala nave«doveil navigarmi èstato tantodolce» conal timone ilgrande condottieroRenato Cengia.«il presidentecheognisocietà vorrebbeavere-ammette Scolari-digrandecaratteree personalità,cheporterò semprenelcuore come resterannosempre neimiei ricordipiù bellii tantigiocatori chemihanno accompagnatoe chehannocondivisocon me tuttoilmio percorso calcistico».Arrivatoa vent’anni dallaVirtus sotto lapresidenza diCarluccioBergamini -«un presidentechemiha trasmessotantivalori,non solo sportivima ancheumani», ricorda- DanieleScolari èstato interpreteeprotagonistadi tantestagionida incorniciare coni rgazzidellaVal d’Illasi. «Sonocresciuto a fiancodi giocatoriimportanti -racconta -impossibile citarlitutti, ma ricordocon affetto Rossetto, Gambaretto,Castagnini, Crema,ragazzispeciali dai qualimoltohoimparato». Comenonricordare le due splendidestagioniinPromozione, maanchel’amarezza diundeclino forseinevitabile, qualcosanon ha funzionato,mail Capitanoè semprerimastoal suo posto. «Sonograto all’Illasi,anche se pensodiaver datotanto a questi colori,lascioa malincuorecon la vogliadimettermialla prova in un’altrasocietà, ambiziosa, a33 anninonpensodigiocare ancora moltestagioniequestaèuna nuovasfida chevogliovincere. Ho vissutotredici stagionidellamia carrieratra gioie, tante, sofferenze,poche, momenti di grandecondivisioneesono ancora moltigliex chesi ricordano dimee diquestonesono fiero.Mi rimetto indiscussione,la societàhacapito edèstata unagrandeemozione il primoallenamentocon il Montebello,nelnuovo club,con altricolori». Rimpianti? «Unosolo -continua il capitano-non essere riuscitoa riportarel’Illasi inPrima categoriaperchéquella sarebbe la giustadimensioneche merita questasocietàedèl’auguriopiù sincerocherivolgo alpresidente Cengiaper la passione cheha sempremostratoinquestianni». Sempreinprimafila, anchenelle sfidepiù calde.«Legare più sentite?I storiciderby con il Tregnago- concludeScolari- siain casacheintrasferta,con i fumogenieitanti coricheci accompagnavano.Elì hofatto ancheil golpiù bellodellamia carriera,sotto la neve,dove abbiamovintoproprio graziead unadellemie migliori partite». briele Viviani, «i ragazzi inizialmente hanno assistito ad un filmato sulla diversita’, molto toccante e molto sincero. Poi pero’ si sono divisi in gruppi ed e’ iniziata la vera fase di inclusione. Si sono appianate tutte le differenze come per magia. Alcuni hanno giocato una partitella a basket in palestra», una delle attività in programma. «Altri invece» prosegue l'elenco, «si sono esercitati con i lavori manuali. Chi aiutando con la carta riciclata e chi invece con piccoli lavori di falegnameria. Attività banali, ma davvero utili alla causa. Ore spese in condivisione. Fra emozioni e valori che non si dovrebbero mai accantonare. Anche i nostri Giovanissimi hanno apprezzato. Al ter- mine hanno riflettuto sull’esperienza e ne sono uscite tutte sensazioni positive. Come Caldiero ne siamo davvero orgogliosi. E’ un appuntamento fisso cui teniamo particolarmente». Nel prossimo futuro la collaborazione con la Cooperativa Monteverde di Badia Calavena potrebbe anche estendersi. «Probabilmente si», conclude Viviani. «E’ un’eventualita’ da valutare in societa’. Magari con allenamenti congiunti o con esperienze di condivisione da ripetere con maggiore frequenza. Sono tutte idee al vaglio. Intanto pero’ godiamoci ancora una volta questa mattinata pienamente riuscita. Grazie di cuore a tutta la Cooperativa Monteverde». • A.F. Piero Corsato L’INIZIATIVA. Blitz ,come tradizione,dei Giovanissimi2003 allaCooperativa sociale Monteverdedi BadiaCalavena IlCaldierovaingolgrazieallasolidarietà Viviani: «Sono degli incontri cheoltre afardelbene aiutanoi nostriadolescenti acrescerecomepersone» Ancora Caldiero in prima fila con un progetto sociale. Non una novita’, ma ormai una piacevole tradizione. Anche quest’anno infatti una squadra del settore giovanile termale e’ stata ospite della Cooperativa sociale Monteverde di Badia Calavena, che si occupa di soggetti diversamente abili. L’idea e’ ormai radicata. La prima volta tocco’ alla Prima squadra nel mese di Gennaio del 2014. Da allora pero’ tutte le formazioni del Caldiero sono state coinvolte. L’ultima in ordine di tempo quella dei Giovanissimi 2003, appena pochi giorni fa. Il target nel tempo infatti e’ cambiato. Ora si cerca di veicolare quest’esperienza alla fascia pre-adolescenziale, nell’eta’ per certi versi piu’ critica ma anche maggiormente predisposta alle sollecitazioni esterne. «Il nostro intento e’ proprio quello di trasmettere messaggi di crescita ai nostri giovani atleti», racconta il dirigente termale, nonche’ responsabile marketing della societa’ Gabriele Viviani. «Per loro e’ fondamentale comprendere anche le difficoltà della vita. Non e’ tutto rosa e fiori. I nostri ragazzi vivono in simbiosi con play-station e cellulare, ma la vita e’ un’altra cosa, e’ composta di innumerevoli sfaccettature . Mattinate così servono per ricordarcelo sempre». E i Giovanissimi 2003 lo hanno effettivamente compreso. Hanno collaborato concretamente con gli ospiti della struttura Monteverde, fra giochi e attivita’. «Tutto si e’ svolto nella maniera piu’ vera e semplice possibile», va avanti Ga- IGiovanissimi delCaldieroalla CooperativaMonteverde