OFT_RESPIRI mag2014_Com st - Orchestra Filarmonica di Torino

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OFT_RESPIRI mag2014_Com st - Orchestra Filarmonica di Torino
S T A G I O N E
2013-2014
martedì 13 maggio 2014
Torino, Conservatorio “G. Verdi”
ore 21
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino
Sergio Lamberto maestro concertatore
Ivano Battiston fisarmonica
RESPIRI
Gustav Holst
Brook Green Suite per archi
Fabrizio Festa
Concerto per fisarmonica e archi
commissione Oft – prima esecuzione assoluta
George Antheil
Serenade n. 1 per archi
Astor Piazzolla
Violentango, Tristango e Libertango
(versione per fisarmonica e archi di Ivano Battiston)
Prova generale aperta al pubblico: domenica 11 maggio 2014 - Torino, Conservatorio “G. Verdi” - ore 17 (Intero:
10 euro – Ridotto: 8 euro)
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A maggio l’Orchestra Filarmonica di Torino presenta un concerto da ascoltare a pieni polmoni!
Solista della serata Ivano Battiston, fisarmonicista straordinario e profondissimo interprete, che
approda sul palcoscenico dell’Oft dopo i successi con le più stimate istituzioni della musica colta e le
prestigiose collaborazioni con orchestre come I Solisti di Mosca di Yuri Bashmet, l’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, l’Orchestra d’Archi Italiana, i Pomeriggi Musicali di Milano, l’Opera de Lyon.
A Battiston è dedicato il Concerto per fisarmonica e archi di Fabrizio Festa, compositore, direttore
d’orchestra, critico musicale, docente, pianista di matrice jazz che torna per la terza volta a scrivere su
commissione dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Il suo Concerto, eseguito in prima assoluta, mette
in luce le qualità espressive della fisarmonica e il sorprendente virtuosismo di Battiston, inserito in una
più ampia dialettica con gli archi. La partitura è strutturata in cinque movimenti: a quelli direttamente
ispirati alla natura si alternano due adagi dall’andamento meditativo, caratterizzati da un dialogo molto
intenso tra solista e orchestra.
Lo scambio avvincente tra fisarmonica e archi proseguirà con le trascrizioni di tre celeberrimi brani di
Astor Piazzolla – Violentango, Tristango e Libertango – elaborate dallo stesso Ivano Battiston proprio
per esaltare l'energia ritmica e lo struggimento melodico di queste pagine, caratteristiche valorizzate dal
continuo gioco di rimandi che fa emergere ora l'orchestra ora la fisarmonica o il violino solista in una
stretta interazione tra le parti.
Incorniciano la serata due rarità attraversate dal vento: la Brook Green Suite di Gustav Holst – un
piacevole brano per archi ispirato alle melodie tradizionali inglesi – e la vivace Serenade n. 1 di George
Antheil, contraddistinta da una forte componente ritmica e dal mood jazzistico.
Biglietti in vendita presso la sede dell’Orchestra Filarmonica di Torino (via xx settembre 58 – lun-mec-ven ore 9.3013.30 mar-gio ore 14-18) e mezz’ora prima del concerto presso il Conservatorio “G. Verdi”, a euro 21, 15, 8.
Per informazioni tel. 011 533387 – [email protected]
Ufficio stampa - Orchestra Filarmonica di Torino
Da conoscere
In questo mio Concerto per fisarmonica e orchestra d’archi – scrive Fabrizio Festa – convergono due
sodalizi artistici: da un lato quello con Ivano Battiston, dall’altro quello con l’Orchestra Filarmonica di
Torino, che già mi ha commissionato in passato altre opere. Una felice convergenza, dunque, che trova in
questo nuovo lavoro un esito particolare.
La collaborazione con Ivano Battiston, infatti, oltre ad essersi concretizzata su terreni diversi, ha avuto
come frutto recente la commissione di un brano per il Quartetto Italiano di Fisarmoniche, dal titolo
Pioggia, Vento, Luce. Si è trattato di un’occasione per me importante per approfondire ulteriormente lo
studio della composizione per fisarmonica, strumento al quale in questi ultimi anni ho dedicato una
specifica attenzione, sollecitata peraltro da molti esecutori diversi.
A quel Quartetto s’ispira anche questo nuovo Concerto. Diviso in cinque movimenti, la scrittura della
parte solistica è spesso giocata più sulle qualità espressive della fisarmonica, che non sul virtuosismo,
sebbene a quest’ultimo, poiché si tratta in ogni caso di un concerto per solista e orchestra, ho lasciato un
suo spazio. La dialettica tra solista e archi è molto accentuata, l’uno e gli altri contribuendo a tessere sia
la trama, sia l’ordito della composizione. I cinque movimenti sono legati tra loro da un motivo ispiratore
extramusicale: quelli dispari hanno carattere naturalistico (Presto al mattino, Corrono le nuvole, Mattino),
mentre i due pari sono indicati come Preghiera Prima e Preghiera Seconda. Dunque, anche nella
titolazione c’è un riferimento al già citato Quartetto per fisarmoniche, questo Concerto costituendo
intenzionalmente un ulteriore sviluppo di quanto già realizzato in quel precedente lavoro.
Fabrizio Festa, compositore e direttore d'orchestra, dopo una lunga attività professionale come pianista,
in particolare in ambito jazzistico, il suo impegno si è incentrato sulla composizione, colta e applicata. I
suoi lavori, sia cameristici sia sinfonici, sono stati eseguiti negli Stati Uniti (dove tra l’altro è stato ospite
della Juilliard School of Music e del Brooklyn College of Music, e suoi brani sono stati eseguiti alle
Carnegie Hall ed in altre importanti sale concertistiche statunitensi), in Canada, Cile, Argentina, Brasile,
Perù, Russia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Francia, Svezia, Belgio, Repubblica Ceca, Svizzera,
Lituania, Grecia, Turchia, Cina, Azerbajan e Libano, oltre che in Italia. Alcuni tra i più importanti teatri
italiani (Opera di Roma, Massimo di Palermo, Comunale di Bologna, Valli di Reggio Emilia, ecc.) gli hanno
commissionato pagine sia sinfoniche, sia operistiche, sia per il balletto. Si esibisce regolarmente con
diversi ensemble, con i quali ha compiuto tour in Sud America, ed Europa, esibendosi, tra l’altro, anche al
Teatro Colòn di Buenos Aires nell’ambito del Festival “Encuentros”, e al Museo Guggenheim di Bilbao per
il BBK Festival e in Messico al Festival Cervantino. In Italia è stato ospite tra l’altro del Cantiere d’Arte di
Montepulciano, del Festival della Filosofia di Modena, del Festival Internazionale Santo Stefano, del
Festival delle Nazioni, e di molte tra le principali istituzioni teatrali nazionali. Tra le più recenti,
segnaliamo “Vite”, dramma musicale su testo di Eugenio Baroncelli, pubblicato da Sonzogno, prodotto nel
2012 dal Lugo Opera Festival.
Tra i suoi lavori in ambito jazzistico segnaliamo la collaborazione con il chitarrista e compositore Al Di
Meola, avviatasi nel 2000 con la registrazione del cd “The Grande Passion” (Telarc, 2000), dove ha
collaborato in veste di orchestratore e direttore d’orchestra alla testa della Toronto Symphony Orchestra.
Tra le sue pubblicazioni, segnaliamo: “Musica: usi e consumi” (Pendragon, Bologna, 2009) e “Musica.
Suoni, segnali, emozioni” (Editrice Compositori, Bolong,a 2010).
È direttore artistico del Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto” e consulente della
Fondazione Musica Insieme.
È membro dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali.
Presso il Conservatorio di Ferrara insegna Composizione per la Musica Applicata alle Immagini all’interno
del Biennio di Specializzazione in Musica Applicata, del quale è coordinatore.
I protagonisti
Ivano Battiston ha studiato fisarmonica con Salvatore di Gesualdo diplomandosi con il massimo dei
voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio di Castelfranco Veneto. Nel 1978 ha vinto il primo premio
al XXVIII Trophée Mondial de l’Accordeon e successivamente ha conseguito anche i diplomi di musica
corale e di fagotto, approfondendo anche lo studio della composizione con Bruno Coltro.
Si è esibito per prestigiose istituzioni musicali italiane (Amici della Musica di Firenze, Padova e Vicenza,
Nuove Sincronie e Serate Musicali di Milano, Nuovi Spazi Musicali di Roma, Società del Quartetto di
Vercelli, G.O.G. di Genova, Unione Musicale di Torino, Biennale Musica di Venezia, Accademia Chigiana di
Siena, Bologna Festival…) e straniere in tutta Europa, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Russia e in
Sudamerica.
Come solista di fisarmonica ha suonato con alcune tra le più importanti orchestre: I Solisti di Mosca di
Yuri Bashmet, l’Orchestra della Radiotelevisione Slovena di Ljubljana, la Quad City Symphony Orchestra
Filarmonica di Torino (Stati Uniti), l’Orchestra della Rai di Torino, l’Orchestra d’Archi Italiana, le Orchestre
Milano Classica e I Pomeriggi Musicali di Milano, la Sinfonica di San Remo. Si è esibito inoltre con
l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna "Arturo Toscanini" e con l'Orchestra del Teatro Comunale di
Bologna in occasione del concerto finale della settima e diciassettesima edizione del Concorso
Internazionale di Composizione "2 Agosto" e con l'Orchestra da Camera di Krasnojarsk, Russia, in
occasione del Festival Siberia - Italia (edizioni 2004, 2005 e 2007) e nel 2011.
Ha collaborato con le orchestre dell’Opera de Lyon e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma,
con l’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, l’Orchestra Giovanile Italiana e l’Ensemble Musica /
Realtà di Reggio Emilia. Sono suoi partner abituali musicisti del calibro di David Bellugi, Mario Brunello,
Pamela Hebert, Vinko Globokar, Umberto Clerici, Vittorio Ceccanti, Alexander Lonquich, Daniela De
Santis, Marina Popadić, Ivano Paterno, Luca Provenzani, Faye Nepon, Eugenia Amisano, Avi Avital, Enzo
Caroli.
La sua discografia comprende incisioni per le editrici Belumat, Warner Fonit, P.A., Velut Luna ed Ema
Records in collaborazione con i musicisti Mario Brunello e l’Orchestra d’Archi Italiana, David Bellugi, Faye
Nepon, Avi Avital e Stefano Malferrari.
Pubblica per la Berbén di Ancona.
È titolare della cattedra di fisarmonica al Conservatorio di Firenze e ha tenuto masterclass in Italia,
Germania, Finlandia, Croazia, Albania, Serbia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti.
Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell’Oft e animatore
indiscusso della formazione, Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno ormai raggiunto
una meritata autonomia, pur senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell’intera orchestra. I
solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la
fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza
ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica.
Nelle scorse stagioni, gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino hanno suonato, oltre che a Torino, in
numerosi centri piemontesi e italiani, tra i quali Napoli, Venezia, Trieste, L’Aquila, Ferrara, Bari, Bergamo,
Campobasso, La Spezia, Pescara, Pinerolo, Salò, Viterbo, Monforte d’Alba, Venaria Reale, Sulmona,
Savona, Messina e in Svizzera, insieme a solisti come Anna Kravtchenko, Giampaolo Pretto, Chloë
Hanslip, Leticia Moreno, Liza Ferschtman, Mihaela Martin, David Geringas, Isabelle van Keulen, Robert
Cohen, Filipp Kopachevsky, Filippo Gamba, Emanuele Arciuli, Enrico Bronzi, Simonide Braconi, Giuseppe
Albanese.
Sergio Lamberto è stato primo violino solista dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, dell’Orchestra
da Camera di Torino, dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese e dal 1991 ricopre lo stesso ruolo nell’Orchestra
Filarmonica di Torino. È il violinista del Trio di Torino (con Giacomo Fuga e Umberto Clerici), con cui ha
vinto il primo premio di musica da camera al Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli nel 1990, il
secondo premio all’International Chamber Music Competition di Osaka e al Concorso Internazionale di
Trapani.
Con il Trio di Torino ha suonato nell’ambito dei più importanti festival e per le più prestigiose associazioni
musicali in Italia, Austria, Germania, Svizzera e Giappone, effettuando inoltre incisioni discografiche per
l’etichetta RS.
È primo violino concertatore de Gli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino, formazione con la quale ha
tenuto concerti nelle più prestigiose sedi concertistiche italiane, collaborando con solisti di fama
internazionale. Dal 1982 è docente di violino presso il Conservatorio di Torino.Recentemente ha ricoperto
il ruolo di preparatore dei primi violini presso l'Orchestra Giovanile Italiana a Fiesole e dal settembre
2013, su invito di Enrico Dindo, collabora con I Solisti di Pavia nel ruolo di primo violino.