01 settembre 2012 - Il Giornale dell`Altopiano

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01 settembre 2012 - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 380 - ANNO XIV - EURO 1,50
SCUOLA
Non arrivano
i nuovi presidi
Spagnolo:
“Così si
uccidono
le scuole di
montagna”
GALLIO
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“Le suore non devono
lasciare la scuola materna”
I genitori protestano
e il sindaco rilancia
SABATO 01 SETTEMBRE 2012
Se fossi un turista
TURISMO
di Silvana Bortoli
Un agosto da
favola salva
la stagione
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I mercatini della discordia
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ASIAGO
Don Federico
se ne va e
saluta la
comunità,
arriva don Erik
Commercianti locali contro gli ambulanti estivi
Bisticci tra Gallio e Asiago sulle attrazioni stagionali
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LUSIANA
S’inaugura l’asilo
nido integrato
“Una risposta
concreta alle
esigenze delle
famiglie”
Grafica Altopiano
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SCI D’ERBA
Edoardo Frau
vince la
Coppa del
Mondo
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I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Se fossi un turista sceglierei Asiago e l’Altopiano
per le mie vacanze! E me
le godrei fino in fondo. In
questo agosto meraviglioso, quando ho potuto, ho
indossato i panni del turista. Senza dover andar
troppo lontano dal centro
del paese, ho camminato su
stradine e sentieri tra i prati, respirato il profumo dell’erba mentre venivano
sfalciati i campi, ammirando come, con il lavoro del
contadino, si trasformino
in grandi opere d’arte in
cui campeggiano alternati
gli “antoni”, le “marele” e
i “baloni” di fieno. Un quadro meraviglioso, arricchito dalla vista quotidiana
del nutrito gruppo di cicogne fermatesi quassù. Vederle “pascolare” tra l’erba, appoggiarsi sulle
rotoballe, spiccare maestose il volo, è stata una continua emozione. Lungo il
percorso dell’ex ferrovia
che ti porta in un attimo
fuori dai centri in una dimensione stupenda, ho incontrato nelle varie ore del
giorno tanta gente che
passeggia, corre, va in
bicicletta.
Continua a pagina 3
RUBBIO
Mille cespi
di sedano
per la
tradizionale
sagra
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Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
Restano i timori per i prossimi mesi, ma l’assessore Rigoni invita ad essere fiduciosi
Agosto da favola, stagione salva
a cura di Silvana Bortoli
Tutti abbastanza soddisfatti, tutti concordi nell’asserire che le
alte temperature e le belle giornate hanno salvato la stagione
estiva sull’Altopiano. Si è dovuto aspettare che passasse ferragosto per sentire gli operatori turistici sbilanciarsi nel dirsi contenti dei risultati, ma c’era già chi ad inizio del mese diceva di
aver lavorato come non faceva da anni. Nel globale, i più affermano che pur dovendo ancora fare i conti definitivi più o meno
è andata come lo scorso anno, perché se di gente ne è arrivata
davvero molta, la crisi ha frenato le spese. Ma ad ogni modo, per
tutti o quasi, è andata molto meglio delle aspettative, piuttosto
spente dopo un inverno senza neve, una primavera con il brutto
tempo puntuale ad ogni week-end, e con l’apertura festiva pressoché continua dei negozi e dei centri commerciali della pianura.
Il costo dei beni primari e dei carburanti, la poca possibilità di
spesa, se da una parte han fatto ridurre il periodo di vacanza se
non addirittura fatto rinunciare alle ferie, dall’altra han favorito
la riscoperta dell’Altopiano da parte dei turisti che quassù hanno
una casa che non sfruttavano da tempo, e di coloro che con un
breve viaggio in auto han scelto di scappare dall’afa dei loro
paesi e città, godendo di giornate meravigliose e di posti stupendi. Avremo modo prossimamente di riportare dati precisi, di sentire commenti specifici dei diretti interessati. Per ora, nonostante i
timori per i mesi futuri siano comuni e piuttosto forti, pensiamo
che valga la pena di raccogliere l’invito dell’assessore al Turismo
di Asiago Roberto Rigoni, che nella nostra intervista esorta gli
operatori commerciali ad essere un po’ più ottimisti, guardando
al futuro con fiducia, convinto che i margini di una crescita turistica in Altopiano ci siano tutti.
PROGRAMMA RELIGIOSO
- Sabato 1 settembre ore 20.30 concerto in onore
di Maria Bambina con don Gaetano Borgo
- Domenica 2 settembre ore 16.00 catechesi Mariana
- Da lunedì 3 a venerdì 7 settembre ore 20.30
recita del Santo Rosario
- Giovedì 6 settembre ore 20.30 adorazione
e confessioni
VENERDI’ 7 SETTEMBRE
Ore 20.00: serata della porchetta&sedano
Ore 20.30: 4° Torneo di calcio balilla
Ore 21.00: Serata giovani con festa della birra
e musica con Baly McFly dj set commercial house
SABATO 8 SETTEMBRE
Ore 9.00: esposizione della 25^ Mostra del Sedano di Rubbio
Ore 9.30 S. Messa
Ore 12.00: apertura stand gastronomico con piatti
a base di Sedano
Ore 15.00: S.S. Messa con processione storica in
onore a Maria Bambina, accompagnata dalla banda musicale “Attilio Borsato” di Fontanelle di Conco
Ore 17.00: premiazione del miglior Sedano di Rubbio
Ore 18.00: apertura stand gastronomico con piatti
a base di Sedano
Ore 20.30: serata danzante con l’orchestra spettacolo “Chiara & Magic Music”
DOMENICA 9 SETTEMBRE
Ore 9.00: 7° Torneo di Calcio
RUBBIOSPORT
Ore 12.00: apertura stand gastronomico
Ore 17.00: premiazione del torneo di
calcio
Ore 17.00: APERITIVO LEONE – un
aperitivo direttamente dal Leon Bar di
Bassano del Grappa che farà
riscoprire la gioia di stare insieme
Ore 18.00: apertura stand gastronomico
Ore 20.30: serata a
360° con LUCIO E
RAFFAELLA che
proporranno liscio,
balli di gruppo, latino americano e
karaoke su grande
schermo… una serata ricca di sorprese e puro divertimento!
Sorprendente stagione
estiva 2012! Presentatasi
come la più problematica
degli ultimi anni a causa
della crisi economica e
della grande scarsità di
fondi disponibili, ha invece riservato grandi soddisfazioni per Asiago, come
ci riferisce Roberto
Rigoni, assessore alla Cultura e al Turismo e presidente del Consorzio Turistico “Asiago 7 Comuni”.
“Da nove anni copro questo
ruolo – esordisce - e questo è
il primo in cui sento così tanti commenti entusiasti di persone che hanno vissuto con
gran piacere la propria vacanza ad Asiago. Testimonianze che mi sono arrivate
attraverso numerose lettere
di soddisfazione giunte da
tutta Italia, ma che ho soprattutto sentito durante una
costante presenza personale presso l’Ufficio del Turismo. Tra gli ospiti molta gente che, tornata qui dopo anni
trascorsi in altre località
montane, Trentino compreso, ha potuto godere di
un’offerta variegata e qualificata, incomparabile con
qualsiasi altro luogo. Il caldo e il bel tempo hanno fatto sicuramente la loro parte,
ma il riscontro più che positivo deriva soprattutto da un
lavoro che da anni stiamo
portando avanti con una serie di iniziative impegnative,
delle quali stiamo raccogliendo i primi frutti. Abbiamo
avuto conferma di quanto
d’estate Asiago sia appetibile e
competitiva, grazie a un territorio in cui ci si muove con facilità, alla cura del centro del
paese ma anche del verde dei
dintorni, a una programmazione di pregio e variegata. Tutto
questo grazie anche alla sensibilità dei residenti”.
Immaginiamo siano molti i
problemi che si devono affrontare nel programmare
ed allestire un calendario di
eventi.
“E’ immensamente impegnativo gestire una stagione turistica con il forte ridimensionamento delle risorse a disposizione e il taglio dei contributi
regionali, è stato necessario un
lavoro imponente. Tuttavia grazie all’ottima collaborazione instaurata con organizzatori e
fornitori di eventi nonché con
gli operatori del commercio locali , siamo riusciti a proporre
manifestazioni prestigiose a costo zero per l’amministrazione
comunale. Spettacoli ed eventi
continua a pagina 3
Hai i capelli rossi?
Entri gratis al cinema
Siamo agli sgoccioli per l’uscita del nuovo film della Pixar
Animation Studios: “Ribelle – The Brave”. Fortunatamente per gli altopianesi la prima nazionale del film sarà mercoledì 5 settembre al Cinema Lux Asiago. Ancora più fortunate saranno le ragazze dai capelli rossi, le quali entreranno
gratis dal 5 al 10 settembre! Proprio per celebrare l’arrivo in
Italia del film in Disney Digital 3D™, la Walt Disney (che si
è occupata della distribuzione cinematografica) darà la possibilità a chi ha la chioma dai capelli rossi fluenti, proprio
come la protagonista del nuovo film, Merida, di assistere alla
proiezione al cinema gratuitamente. Proprio un’occasione
da non perdere; chissà se qualcuno si tingerà i capelli… La
protagonista del nuovo capolavoro è Merida, coraggiosa e
ribelle principessa di Scozia. Figlia di re Fergus e della regina Elinor, la giovane non ha certo
intenzione di sottostare alle secolari tradizioni del suo paese.
Merida desidera avere una propria vita e continuare ad essere
un’arciera; ma questo scatena
il caos nel regno. Rivolgendosi, quindi, ad una vecchia
strega, la nostra piccola
protagonista
dovrà ricorrere
a tutto il suo coraggio per sconfiggere la maledizione inflitta.
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
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anche a pagamento ai quali ha
assistito un pubblico molto numeroso. Penso a manifestazioni
che sicuramente hanno qualificato la nostra offerta turistica e culturale: l’Asiago
Extreme all’aeroporto, la serata con i Solisti Veneti in Duomo, l’Asiago Festival, la rassegna teatrale, lo spettacolo
“Stars on Ice” con Evgeni
Plushenko, la serata con i campioni del pattinaggio a rotelle in
centro, il Company Contatto,
la lunga carrellata sul palco centrale di scrittori famosi partecipanti alla rassegna “Aperitivi
con l’autore”, la Notte Nera,
riuscitissima. Particolare attenzione è stata data alla
valorizzazione di tutte le nostre
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La voce degli 8 Comuni
eccellenze, come l’astronomia
con le serate dedicate, le serate
naturalistiche, le escursioni con
guide professioniste. Molto positivo è stato l’esperimento della
“Città del bambino” incentrato
sulla famiglia, che è il nostro
principale punto di riferimento,
così come grande risposta hanno avuto i laboratori per bambini presso il Museo Le Carceri. A proposito del Museo, la
mostra “I Capolavori dell’arte”
con opere di artisti per qualcuno impensabili per una piccola
realtà come la nostra, ha avuto
un successo straordinario, con
più di 4.000 passaggi fino ad
oggi. Importantissimo è stato
poi il contorno dato dall’iniziativa privata degli esercenti, che
hanno proposto all’ora dell’aperitivo e la sera gruppi musicali
dal vivo. Il contributo operativo dei commercianti è stato
fondamentale, la collaborazione tra amministrazione e operatori del commercio non era
mai stata così forte, abbiamo
lavorato con uno spirito
costruttivo che aiuta la crescita di tutto il comparto. Tutti insieme, siamo riusciti ad offrire
un’immagine di località vivace,
anche per i giovani, molto presenti quest’anno. I nostri ospiti
hanno potuto godere di giornate
attive e dinamiche “.
Succede però che le esigenze
del turismo si scontrino con
quelle di altre realtà economiche locali, come per la sera del
16 agosto quando si è dovuto
spostare il luogo da cui parte
lo spettacolo pirotecnico.
“A volte, si sviluppano dei con-
flitti fra le varie economie locali,
penso all’agricoltura ed il turismo, conflitti che con la sensibilità di tutti si possono superare.
Abbiamo dovuto rinunciare alla
zona del Lumera per i problemi
che il rumore dei fuochi artificiali
causava all’”equilibrio” degli animali presenti nella zona e per i danni causati dai residui lasciati dai
fuochi artificiali sull’erba, fortunatamente, la soluzione di passare al Millepini si è rivelata ottima.
Il settore agricolo è una risorsa
molto importante per noi poiché
è in grado di garantire, attraverso
la manutenzione dei pascoli, una
bella immagine anche per il turista rappresentando un biglietto da
visita ancora più importante per il
territorio. Una cosa alla quale stiamo lavorando e di cui stiamo discutendo con la Coldiretti di
SAPOR D’ACQUA NATIA
l teorema della pizza e le Pussy Riots
Chi di loro s’è innamorato
fino a difenderle in
mondovisione, probabilmente soffre della “sindrome della pizza”: c’è chi
la pizza ama mangiarla
tutta d’un gusto e chi ama
mangiarla a spizzichi. A
mangiarla in un modo o
nell’altro non cambia poi
tanto: è dai tempi dei latini
che circa i gusti non è bene
disputare. Ma qualora al
posto della pizza ci mettessimo il pensiero dell’uomo – ovverosia ciò che ha il potere di rendere l’uomo e
la società più o meno umana – allora la questione cambia: il
pensiero dell’uomo, magari espresso con una provocazione,
non può essere disgiunto dalla sua totalità. Sarebbe come se
un uomo amasse una donna che esiste solo nella sua fantasia o, tutt’al più, realizzabile con photoshop: il volto di Naomi
Campbell con le gambe di Alena Seredova, impreziosito dai
fianchi di Irina Shayk e contornato dal seno di Miranda Kerr
per finire con gli occhi di una donna saudita. Impossibile in
natura, oltrechè poco rispettoso, unire parti di donne diverse
e crearne una che ne sia la somma. E’ un po’ quello che sta
succedendo in Russia ad opera delle Pussy Riote, tre donne
che hanno fatto della blasfemia e della provocazione il loro
biglietto da visita e che hanno raccolto la solidarietà di cantanti e personaggi dello spettacolo che non hanno tardato ad
ergersi a loro difesa. Le “cattive ragazze di Mosca” sono
state tacciate d’essere contro Putin e la sua politica. In realtà queste donne sono andate oltre, fino a definire “puttana” il
patriarca ortodosso della Chiesa di Mosca e irridendo la liturgia ortodossa ripetendo il ritornello “la merda, la merda, la
merda del Signore”. Gridata e osannata in faccia al mondo,
nella cattedrale di Mosca, uno dei luoghi più santi dell’ortodossia russa. La sensazione non troppo velata è che queste
tre ragazze vogliano qualcosa di più di una semplice scomparsa dello zar Putin: vogliono il distacco da una società patriarcale, dal capitalismo, dalla religione e dalla morale convenzionale. E’ la risposta di una Russia che si sta svegliando
di colpo e vuole recuperare il tempo perduto sotto la pesante dittatura del pensiero e
dell’immaginazione.
Con un forte accento
di cristianofobia: non
per nulla alcune delle
loro sostenitrici – “le
contestatrici
in
topless” Femen – non
hanno tardato ad abbattere quella che non
era una semplice croce, ma un crocifisso
con l’immagine di Gesù Cristo gettato nella polvere sotto il
grido di slogan anti-religiosi. La provocazione e il dissenso
nel corso della storia hanno fatto fare passi da gigante al
pensiero e alla dignità della società. La Russia stessa annovera tra i suoi figli gente che ha pagato forte il prezzo delle
loro idee: Pasternak, Sakharov, Sharansky, Solgenitsyn. Con
una colossale differenza: costoro, armati di ben altro spessore culturale e levatura morale, nutrivano profondo rispetto
per la tradizione russa e un amore sincero per il loro paese.
Aspetti che, a ben vedere, sono lungi dall’animare questa
specie di provocatrici incapaci di mostrare che il loro pensiero è una sfaccettatura di una rivoluzione più grande e organizzata finalizzata al bene di un intero popolo.
Nulla impedisce che qualcuno si levi in loro difesa. A patto
che non le si prenda “a spizzichi”. Chi accetta di sposare la
loro causa e le loro battaglie accetti non solo il femminismo
divertente, pseudo-democratico e ostile a Putin ma anche le
provocazioni sessuali (nel 2008 una delle tre, al nono mese di
gravidanza, ha partecipato ad un’orgia pubblica in un museo
di Mosca), l’anarchismo incendiario e le oscenità esibite.
Altrimenti quella che potrebbe sembrare una battaglia di
civiltà e di sano femminismo finirebbe – come l’ha descritta in questi giorni un giornalista russo, Vadim Nikitin
– col diventare “la morale ipocrita dell’Occidente”. Quello
che dopo aver inventato la pizza, ha reso di moda il mangiarla “a spizzichi”. Esportando lo stile anche fuori dalle
pizzerie.
Don Marco Pozza
Asiago, è la rimozione dei molti
reticolati ancora presenti attraverso la sensibilizzazione dei titolari
dei fondi, questo rappresenterebbe sicuramente un ulteriore ottimo segnale di accoglienza”.
C’è chi dice che la crisi ha favorito una maggiore presenza
di proprietari di seconde case,
che sono tornati ad aprire abitazioni spesso chiuse da anni.
“Può essere, ma quelle chiuse
sono sempre moltissime, per questo è necessario cercare di
fidelizzare di più questa fascia di
turisti, stimolandoli a sfruttare in
diversi periodi dell’anno la loro proprietà. Dobbiamo mettere a punto una serie di strategie di richiamo, come può essere quella della
vacanza wellness, che potremmo
offrire con il centro benessere al
Millepini”.
“Volendo fare un primo bilancio
della stagione che sta terminando
– conclude l’assessore Rigoni –
possiamo dire che il calo generalizzato dei consumi è stato superato dalla maggiore presenza di
turisti, attirati da un’offerta molto
ricca data dalla collaborazione tra
amministrazione, commercianti
ed esercenti, che ringrazio
unitamente ai ragazzi della Pro
Loco Asiago-Sasso. Un ringraziamento grande va inoltre agli sponsor, sempre sensibili e presenti:
Rigoni di Asiago, Gemmo, Consorzio Tutela Formaggio Asiago.
Infine vorrei esortare tutti i nostri
operatori ad avere un po’ di più di
ottimismo, a guardare positivamente al futuro: le risorse ci sono,
così come esiste un buon margine di crescita, il salto di qualità che aspettiamo è possibile”.
Se fossi un turista
Continua da pagina 1... Ho potuto fare ruotare lo sguardo contemplan-
do paesaggi semplici ma capaci sempre di lasciare a bocca aperta, ammirando contrade, campanili, boschi e monti, e sopra a
tutto ciò un cielo limpido e azzurro.
Un insieme di sensazioni di pace e tranquillità, ma con un
sottofondo vivace e gioioso. Sempre arrivandoci a piedi, ho
“scoperto” il golf, altro luogo che sembra uscito da un quadro
meraviglioso, quasi indescrivibile, grazie a strutture che dir
bellissime è poco! E ho riscoperto il centro di Asiago: la nuova piazza dei giardini tinteggiata di fiori rossi e gialli, colori
della città, bella e aperta, tanto che spinge anch’essa ad alzare lo sguardo verso i palazzi caratteristici. Costruzioni stupende, un tripudio di delicati colori e decorazioni, tanto più
ora che sono arricchite da fiori meravigliosi. Mi ha stupito la
ricchezza dei nostri locali, il valore aggiunto dato da alcune
nuove aperture in centro, curate anche nella diversità delle
proposte. Ho gustato appieno il ritorno del concorso di sculture in legno, una magia che si rinnova ogni anno, fosse anche soltanto per quel profumo sano e buono che si sprigiona
ad ogni tocco degli artisti al lavoro e che si sente non appena
si arriva nei pressi del centro. Mi ha ammaliato la Notte Nera,
con tutte le sue suggestioni: il centro illuminato da lumini, gli
spettacoli degli artisti, la magia delle lanterne in volo, e tutta
quella gente che ha reso viva la città come noi mai. Se fossi
un turista di sicuro penserei di tornare quassù anche in altre
stagioni per ammirare la natura che si trasforma, come a primavera, quando i campi si tingono di giallo e intorno sui monti si notano
le cime ancora innevate, o in autunno quando tutto si veste nei toni
del rosso, del giallo, del ruggine. Se fossi un turista non perderei
l’occasione di lasciare a casa pensieri e nervosismo, e venir quassù
a ritemprarmi godendo di questi luoghi incantevoli, cercando un po’
alla volta di scoprirli tutti.
S.B.
l’Altopiano
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Settembre con le stars della musica
In un Millepini blindato, Celentano & friends
preparano l’evento musicale dell’autunno
Transenne, teloni che nascondono la vista dell’ingresso, uomini della sicurezza: è
un Millepini blindato quello in
cui da qualche giorno si sta
organizzando l’evento
musicale dell’autunno, il ritorno dal vivo
di
Adriano
Celentano che
con i suoi ospiti
terrà un concerto-spettacolo
all’Arena di Verona l’8 e il 9
ottobre. Asiago ospita al
Millepini, come già ampiamente annunciato, le prove dello
show. “Il Millepini – commenta l’assessore al Turismo Roberto
Rigoni – pensato principalmente
come struttura a ser-
vizio della popolazione, oltre
che votato ad ospitare eventi
turistici e culturali, si conferma poliedrico spazio di eccellenza, tornando agli antichi
splendori. Si tratta di un’altra
importante occasione di
rilancio di questo sito dove si
sono scritte numerose pagine
di storia del turismo di Asiago,
e che dopo aver ospitato grandi
musicisti classici e importanti artisti teatrali, accoglie ora
protagonisti di spessore
della musica leggera italiana, oltre a Celentano, anche Morandi, Jovanotti,
Battiato e Sangiorgi”. “A
questo – continua Rigoni –
siamo arrivati dopo anni in
cui si tentava di riallacciare
i rapporti con la famiglia
Celentano, ed ora grazie an-
che alla collaborazione
di Gianmarco Mazzi,
siamo riusciti ad attivare il progetto, ristabilendo un contatto che si
era annacquato nel tempo, dopo che Celentano
aveva dato tanto ad
Asiago parecchi anni
orsono. Intanto delle
prove del Clan ad
Asiago continuano a
parlare giornali e televisioni, e questo non
può che essere positivo per
noi”. Già nei giorni scorsi qualche gruppetto di persone è stato visto appostarsi nei dintorni
del Millepini, lungo le transenne, nell’attesa di vedere arrivare qualcuno dei loro
beniamini e magari strappare
un autografo. Sembra comun-
Un Galà sotto le stelle nel ricordo di Lilly Tessari
Il desiderio di ricordare una carissima
amica che non c’è più realizzando quello che insieme avevano coccolato
come sogno. Con grande emozione e
immancabile commozione, Daniele
Basso, residente a San Vito di
Leguzzano ma di origini asiaghesi, conosciuto come Dido Dj, ex atleta del
pattinaggio artistico a rotelle, ha portato in piazza ad Asiago uno spettacolo incantevole: il Galà sotto le stelle.
Sulla pista montata ad hoc nel piazzale
del duomo, incorniciata da un pubblico
numeroso e caloroso (stimata la presenza di 2500 persone), sabato 11 agosto si sono esibiti alcuni dei campioni
europei e mondiali del pattinaggio artistico a rotelle.
Un evento da annoverare certo tra i più belli di quest’estate che Daniele ha realizzato quasi interamente con le
proprie forze mettendoci anzitutto tanta passione. Lo abbiamo visto montare e smontare la pista, provare l’audio, dirigere le prove e vestire i panni del presentatore
girando sulla pista, anch’egli sui pattini, con il microfono
in mano.
“Posso dire davvero che quella sera per me si è realizzato un sogno e sono orgoglioso di quel che ho fatto – ci
racconta Daniele – e in quel momento più che mai ho
sentito vicino a me la presenza di Lilly (dj e speaker
que che le prove entreranno
nel vivo tra qualche giorno e
al momento non è dato sapere se ci sarà la possibilità di
assistervi. Smentito al momento quanto ipotizzato da alcuni
media, ovvero che possa esserci spazio per un evento per
residenti ed ospiti. “Non sap-
piamo ancora nulla di come effettivamente si svolgeranno le
prove – conclude l’assessore
Rigoni – se non che il Clan intende lavorare in tutta tranquillità, e che proprio per questo
la scelta è caduta sulla nostra
città”.
Silvana Bortoli
Gemellaggio tra gli Alpini
di Sasso e di Covalo
Un incontro tra Alpini a Sasso di Asiago. Martedì 14 agosto si
sono ritrovati il gruppo Alpini Sasso (capogruppo Stefano Rossi) e
il gruppo “Covalo” di Valle di Sopra (capogruppo Claudio Garzotto).
Un gemellaggio che avrà una sua replica in prossimo futuro con il
già concordato ritrovo in quel di Lusiana. Nella piccola, ma sempre suggestiva, manifestazione, organizzata dal gruppo Alpini di
Sasso, c’è stata la commemorazione al Monumento ai caduti,
nella piazza di Sasso, poi tutti in sfilata per le vie del paese e la
conclusione al Museo dei Tre Monti con lo scambio dei gagliardetti
e un piccolo rinfresco. Immancabile l’intrattenimento con i tradizionali canti degliAlpini. Un bel momento di condivisione con qualche istante di commozione specie nel ricordo delle vittime della
Guerra. Molti gli Alpini presenti. In rappresentanza del Comune
c’era il consigliere con delega allo sport Santino Rossi.
radiofonica locale, scomparsa improvvisamente lo scorso 28 ottobre, ndr) con la quale ho animato tantissime
serate. Lilly è stata tra le stelle di quella sera. Realizzare il tutto è stata una gran sfida, una faticaccia, ma
sono soddisfatto”.
Tanto di cappello a Daniele dunque per essere riuscito
a portare nella splendida cornice del centro storico
asiaghese lo stile e l’eleganza di campioni del calibro
di Alice Rodeghiero (atleta della nazionale azzurra),
Matteo Pallaro e Giorgia Nanni (terzi ai Campionati
italiani); i pluricampioni regionali Arianna Zerbato e Filippo Gasparoni, i New dream, le Pleiadi, i New Age, i
Nemesi, i Rolling
Dance e i Renovatio.
Quasi tutti atleti del
vicentino: la nostra
provincia è infatti leader in questa disciplina.
Visto il gran successo
del Galà sotto le stelle, la volontà di ripetere l’esperienza il
prossimo anno facendo diventare questo
spettacolo un punto
fisso e qualificante
della programmazione
estiva ad Asiago.
S.L.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
Camminare in Altopiano
Tutto pronto per il Festival del muoversi in montagna
Tre giorni per scoprire
l’Altopiano, tre giorni per camminare, vedere, giocare, assaporare e discutere. Si chiama
Cammin@ltopiano, è il
Festival del muoversi in montagna che si terrà il 28-29-30
settembre
2012
sull’Altopiano. Coinvolgerà le
scuole, le associazioni, gli appassionati della montagna, gli
operatori del turismo e quelli
dell’informazione: una grande
occasione per conoscere meglio il nostro territorio e per ragionare sul suo futuro.
“Cammin@ltopiano”, nato da
un’idea degli architetti Chiara
Stefani e Diego Morlin, direttori artistici dell’evento, è sostenuto da: Regione Veneto,
GAL Montagna Vicentina,
Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, gli otto Comuni
altopianesi, Consorzio Turistico
Asiago7Comuni,
Museialtovicentino
e
Pedemontana vicentina. Il
media partner territoriale è il
nostro
quindicinale
“L’Altopiano”. Il Festival è
patrocinato dal Gruppo Italiano Stampa Turistica.
Il programma è ormai definitivo e si è arricchito con nuove ed importanti adesioni.
Venerdì 28 settembre
“Incontrarsi camminando”: dalle 8.30 alle 12.30 i
ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori
dell’Altopiano partiranno, a
piedi, dalle sedi scolastiche per
incontrare i coetanei degli altri paesi e conoscere il territorio, con il motto “Camminare
è bello!”.
Inaugurazione ufficiale del
Ricchissimo il programma di iniziative per tutto l’ultimo weekend di settembre
f e s t i v a l
“Cammin@ltopiano”: alle
20,.45 al Palazzo del Turismo “Millepini” di Asiago.
“L’Altopiano in cammino: il futuro, le opportunità”: alle 21, scambio di
idee con i giornalisti
dell’Altopiano. Parteciperanno Gian Antonio Stella
(Corriere della Sera). Massimo Fracaro (Corriere della Sera), Sergio Frigo (Il
Gazzettino), Stefania
Longhini (L’Altopiano), Giovanni Stefani (Rai). L’incontro sarà coordinato da Piero Brazzale (Studio 1).
Sabato 29 settembre
“L’Altopiano delle meraviglie”: dalle 9 alle 12.30,
una mattinata di scoperta del
territorio. Tre itinerari a piedi in zone di particolare interesse naturalistico, storico ed
artistico, scelti tra le tante meraviglie dell’Altopiano.
“Mobilità dolce, una viabilità per tutti”: alle 11 all’Hotel
Gaarten di Gallio ci sarà la presentazione degli Atti del seminario “Mobilità dolce, una viabilità per tutti: esempi - proposte - esperienze” svoltosi nel
Giugno 2011 a Gallio. La pubblicazione raccoglie gli interventi degli esperti e relatori che
hanno partecipato al seminario. Presenterà l’architetto Diego Morlin.
“Muoversi in montagna”: è
il titolo del convegno che inizierà alle 14.30 al Palazzo del
Turismo “Millepini” di Asiago.
Metterà a confronto varie personalità ed esperti del mondo
del “muoversi senz’auto” che
porteranno esperienze e progetti. Parteciperanno Andrea
Gios (sindaco di Asiago),
Albano Marcarini (presidente
Confederazione per la Mobilità Dolce), Francesca Martin
(giornalista della testata
www.disabili.com), Tarcisio
Bellò (scalatore), Gianni Bodini
(fotografo e pubblicista), Chiara Stefani (architetto
paesaggista), Paolo Merlini
(scrittore), Simone Salvagnin
(non vedente).
“Divertirsi all’aria aperta”:
per tutto il pomeriggio al Parco Brigata Regina di Asiago,
accanto al Palazzo del Turismo, ci saranno prove pratiche
e di abilità per avvicinarsi per
la prima volta a nuove tecniche sportive; ci saranno inoltre laboratori a tema per adulti
e bambini, dall’archeologia al-
La commemorazione della
Resistenza nell’Alto Vicentino
Si terrà domenica 2
settembre in località
Monte Corno –
Granezza l’annuale
cerimonia, nel ricordo
dei Caduti di tutte le
guerre, per commemorare, nell’Anniversario del combattimento di Granezza, i
Caduti della “Divisione Alpina Monte
Ortigara” e delle altre
formazioni partigiane,
del C.I.L. e dei Deportati ed ex Internati nei
campi di prigionia.
Il programma stilato dal
Comitato permanente per
la commemorazione della
resistenza
dell’Alto
Vicentino formato dai sin-
daci dei comuni di Asiago,
Lugo di Vicenza, Lusiana e
dal presidente dell’AVL di
Vicenza, avrà inizio alle ore
9.30 a Monte Corno per rendere omaggio al Caduto
Ignoto per la Libertà, prose-
guirà poi a Bocchetta
Granezza di Lugo per
gli onori al Cippo ai
Caduti per concludersi a Granezza di
Asiago con la S. Messa e il discorso
commemorativo presso il sacello votivo.
Accompagnerà la cerimonia la Banda Musicale di Lugo e il Coro
“Monte Pasubio” di
Schio. Inoltre vicino al
Sacello sarà allestita
una mostra di rilevamenti fotografici dei luoghi, formazioni, uomini oggetto del rastrellamento del 6-7 settembre
1944 curata da Romeo
Covolo dell’Associazione
Volontari per la Libertà.
l’astronomia, dalle tracce degli animali del bosco all’incontro con gli gnomi.
“Camminare al buio”: alle
21 una serata a piedi con le
fiaccole nei dintorni di Asiago
e spettacolo finale con le lan-
terne luminose.
Domenica 30 settembre
“In giro per l’Altopiano”:
dalle 9 in poi, a piedi, in bicicletta, a cavallo, su percorsi guidati per tutti, di varia difficoltà
e durata. Le guide
naturalistiche e numerose associazioni del territorio si metteranno a disposizione per far
conoscere l’Altopiano attraverso 11 uscite per tutti i gusti e le
capacità; sono passeggiate facili ed escursioni impegnative
a piedi, uscite in mountain-bike,
a cavallo, con tecnica nordicwalking e orienteering. Tutte
guidate da personale esperto,
per avvicinarsi alla natura, alla
storia e alla cultura locale.
“L’Altopiano in vetrina”:
dalle 10 alle 18 nelle piazze di
Asiago, più di 30 stands informativi di cultura, sport e tempo libero. E poi ancora prodotti tipici, turismo e pubblicazioni; il tutto per scoprire le diverse opportunità di vivere il tempo libero e la vacanza muovendosi sull’Altopiano dei 7 Comu-
ni. Artemusica Cultura di
Roana proporrà intermezzi
musicali.
Alle 17 in Piazza Carli di
Asiago, chiusura ufficiale del
Festival.
Mostre e musei
Alle 18 di venerdì al Municipio di Roana a Canove verrà
inaugurata la mostra “I percorsi dell’Altopiano dei 7
Comuni” con i percorsi esistenti e di progetto relativi a
tutto il territorio altopianese che
sarà aperta sia sabato che domenica “ dalle 10 alle 12 e
dalle 15 alle 18.
Sabato e domenica, dalle 10
alle 12 e dalle 14.30 alle 18, i
maggiori musei dell’Altopiano
saranno aperti per conoscere
i molteplici aspetti del territorio.
“Menù a tema”: i ristoranti
proporranno menù a tema per
gustare i sapori della cucina;
gli alberghi proporranno prezzi convenzionati con l’evento.
Ulteriori dettagli e le modalità
di partecipazione alle uscite
guidate
nel
sito
www.camminaltopiano.it.
Il giardino delle Carceri
ospita “Il week end dell’arte”
Proprio nel periodo in cui l’affluenza turistica comincia a scarseggiare, la Pro Loco
Asiago & Sasso, ha deciso di realizzare un’iniziativa di richiamo volta a un’ulteriore
promozione della Mostra “I Capolavori dell’Arte” ospitata nella storica struttura del
Museo Le Carceri. A tal proposito, nelle giornate dell’ otto e del nove settembre verrà
organizzato nel giardino adiacente al museo
“Il week end dell’Arte”: due giornate culturali che avranno inizio alle 16 del sabato con
termine alle 13 della domenica, in cui si susseguiranno diversi incontri: da quello letterario con racconti, poesie e romanzi, a quello musicale con diversi generi, intervallato
da visite guidate alla mostra, coronato dall’incontro serale dedicato alla danza. Le esibizioni saranno a cura di artisti locali, che si
sono particolarmente distinti nel panorama
delle arti, ai quali la Pro Loco vuole rendere
omaggio con questo evento. Il tutto sarà poi,
accompagnato da un Wine Bar all’aperto a
cura del Gran Caffè Adler, che servirà una
selezione dei migliori vini, abbinati a stuzzicanti prelibatezze. A partire dalle ore 20.00,
ora di cena verrà servita inoltre una deliziosa pasta fredda o in alternativa un altro primo
piatto preparato dall’ Hotel Milano, da gustare in compagnia della musica dal vivo. Domenica 9, il tutto proseguirà dalle 10 fino alle ore 13 con incontri culturali, visite e nuovamente il rito dell’aperitivo in giardino. Un evento in cui il sapore dell’arte internazionale
si mescola al gusto in un clima raffinato ed elegante.
Giulia Rossi
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
6
La voce degli 8 Comuni
ISTRUZIONE
“Così si uccide la scuola di montagna”
“Hanno decretato la morte
della scuola in montagna”. E’
questo, tra l’incazzato e il
preoccupato, il primo commento del presidente della
Spettabile Reggenza Lucio
Spagnolo appena ha saputo
della mancata nomina di ben
tre presidi per altrettanti posti disponibili nelle scuole
altopianesi.
“Quando è troppo è troppo –
sbotta Spagnolo – Stiamo
prendendo in giro la gente e
giocando con il futuro
della montagna!”.
“A dicembre – spiega
- ci fu chiesto di
razionalizzare ulteriormente il servizio scolastico in Altopiano. Ed
ancora una volta, in
maniera generosa e responsabile, provvedemmo in tempi strettissimi
ad una serrata discussione
tra enti in modo da trovare
una soluzione per una terra
così vasta e con le peculiarità tipiche del territorio montano”.
La soluzione concordata prevedeva che i 5 istituti scola-
stici del territorio diventassero 4. Un istituto per tutte le
scuole superiori e 3 istituti
comprensivi per riunire le
scuole dell’infanzia, primarie
e secondarie degli 8 Comuni
dell’Altopiano.
“Una soluzione che fu
elogiata e definita saggia e responsabile nelle sedi istituzionali di controllo ed approvazione; una terra di quasi 500
km quadrati non poteva fare
certo di più – continua nel suo
sfogo Spagnolo – Ma cosa
sono servite tanti sforzi per
razionalizzare ancora dopo
che pochi anni prima c’è stato chiesto “un piccolo sacrificio” e decidemmo di porta-
re da 8 a 4 i dirigenti
scolastici. Poi abbiamo
ridotto gli istituti scolastici. E come ricompensa un territorio così articolato, vasto e complesso trova il vuoto
delle nomine dei dirigenti. Ma allora cosa
abbiamo ridotto a fare
se poi i dirigenti vanno tutti
in pianura?”
Ad oggi l’unica sede per la
quale è prevista la dirigenza
è quella di Asiago che comprende la scuola d’infanzia,
la primaria e le medie). Rimangono scoperti l’istituto
comprensivo delle scuole superiori di Asiago (che raccoglie tutti gli indirizzi e tutti gli
studenti delle scuole superiori), il comprensivo di Lusiana
- Conco e il nuovo comprensivo di Gallio che conta scuole elementari e medie che
spaziano da Rotzo ad Enego.
“È evidente che, se le sedi
disponibili per l’intera Regione sono 144 e si nominano
“solo” 115 nuovi dirigenti la
montagna soffre la contingenza e si rivela terra di “seconda scelta” – conclude
Spagnolo a nome di tutti gli
amministratori locali - Diffi-
cile trovare chi sale ad
Asiago, Gallio o Lusiana
quando sono a disposizione
sedi più comode in pianura.
Situazione che diventa particolarmente insostenibile per
l’istituto comprensivo di
Gallio appena costituito dove
scuole distanti tra loro anche
50 chilometri dovranno essere organizzate pianificando
progetti e predisponendo soluzioni alle problematiche
che necessariamente si porranno vista la nuova istituzione”.
Gerardo Rigoni
Alfredo Paiola lascia Asiago e va in pensione
Unificati i plessi scolastici della scuola superiore, inaugurato il nuovo liceo, affrontata, con il corpo docente, la riforma scolastica nella maniera meno dolorosa possibile. Dal 2008 i cambiamenti nel mondo scuola dell’altopiano sono stati tanti. E a dirigerli, in qualità di preside, è stato Alfredo
Paiola che da quest’anno va a godersi il
meritato riposo della pensione.
Arrivato dal Polesine il prof. Paiola si è
subito inserito nell’ambiente altopianese distinguendosi con i genitori come grande
ascoltatore mentre con gli scolari ha sempre mostrato grande disponibilità alle loro
richieste.
“Asiago
e
l’Altopiano costituiscono un territorio complesso
perché presenta
diverse realtà e
diverse tradizioni
– commenta –
Questo a fronte di
un bacino ristretto di scolari con
indirizzi scolastici
ciascuno con pochi studenti che
comporta anche
poco confronto
interno”.
La soluzione individuata da Paiola, assieme al corpo docente e con la collaborazione delle amministrazioni comunali, è improntare il
confronto verso l’esterno coinvolgendo
nel processo educativo gli attori del territorio: dalla coldiretti agli artigiani alle imprese.
“Ho cerato di portare avanti due cose che
ritengo fondamentali – spiega –la
centralità dell’alunno all’interno del lavoro scolastico e il radicamento della scuola nel territorio cercando di dare la miglior risposta di formazione dei giovani perché possano rimanere sul territorio. In questo la riforma scolastica ha aiutato privilegiando la specificità del territorio piuttosto
di programmi unitari uguali per tutte le
scuole”.
“L’intento è rendere i ragazzi prima consapevoli e poi corresponsabili del mondo
che li circonda – prosegue – E così dare
loro la possibilità di programmare parte del
loro curriculum e del loro futuro. Con originalità e specificità, si è cercato di dare ai
ragazzi le redini del loro futuro lasciando
loro spazio perché predispongano il loro percorso”.
Una scelta che ha permesso alle scuole
dell’Altopiano di distinguersi, di acquisire
un’identità culturale propria del territorio. Perché la scuola non deve essere
un’entità al di fuori del mondo che la circonda, bensì parte integrante del suo sviluppo.
“Abbiamo portato il territorio nella scuola per chiudere un gap tra l’una e l’altra
– continua Paiola
– Una sfida ritenuta difficile ed
invece la disponibilità del tessuto
economico e sociale l’ha resa
molto stimolante
per tutti, me compreso”.
Ora il prof.
Paiola, finite le
meritate vacanze,
deciderà cosa
fare da grande.
Da degno figlio di
insegnanti, vede
il suo futuro non
lontano dal mondo della scuola e dei ragazzi.
“Voglio intanto leggere i libri che non ho
avuto il tempo di leggere e rileggere; i
libri che mi hanno accompagnato nel mio
percorso – conclude – Poi mi dedicherò
al volontariato dove c’è molto da fare,
anche a fianco della scuola. Vorrei contribuire ad aiutare i ragazzi ad uscire dalle
loro difficoltà, a ridurre una fragilità sempre più presente in questi nostri giovani. E
la strada è quella tracciata qui
sull’Altopiano, che lo stesso territorio ha
indicato: dare valore all’eticità, a quello che
si fa, alla propria cultura e alla propria storia personale. Una strada che percorre quella dell’autonomia scolastica, autonomia che
è nel dna dell’Altopiano e che qui è stato
facile perseguire. Speriamo che l’Altopiano
possa fungere da modello per altri. Io continuerò a indicarla come tale; spetta ora ai
ragazzi far di questa scommessa una realtà”.
Gerardo Rigoni
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
ATTUALITA’
L’artista spagnola Inma Garcia Arribas
vince il Concorso sculture in legno diAsiago
Ha sbaragliato tutta la pur
qualificatissima concorrenza
e si è portata a casa entrambi i premi in palio: quello della
giuria tecnica e quello della
giuria popolare istituito in ricordo dello scultore
asiaghese Joe Dalle Ave.
L’artista spagnola Inma
Garcia Arribas, con l’opera
“Casa dolce casa”, è la
vincitrice assoluta della
trentesima edizione del Concorso Internazionale Sculture in legno di Asiago, con un
primato: mai prima d’ora
aveva vinto una donna. Tutte splendide e meritevoli le
opere realizzate dai tredici
artisti in una settimana di lavoro sotto gli occhi curiosi
dei passanti in postazioni all’aperto sparse in tutto il centro storico. Da un ceppo o un
pannello di cirmolo si doveva
ricavare una scultura interpretando al meglio il tema del concorso ovvero “Natura e
fauna dell’Altopiano”. Inma Garcia Arribas ne ha ricavato un
bellissimo alveare, abitato da laboriose api.
7
La voce degli 8 Comuni
“La particolarità di questa scultura – è il parere della giuria tecnica – sta nell’aver saputo condensare un’idea di figurazione
e di contemporaneità sul tema
“natura e fauna” in un equilibrio condensato di linee e forme. Il tema così sapientemente
trattato è quello della casa che
diventa rifugio, con in suoi intimi spazi, con i suoi misteri accuratamente celati. E’ una
casa in continuo divenire,
come dimostrano le api che la
abitano. E’ il simbolo di questo
Altopiano e di tutti quei luoghi
in cui ci si sente ben accolti ,
protetti, coccolati e, perché no,
anche viziati. Al contempo
l’estrema delicatezza e
precarietà derivante dai ripetuti tagli “inferti” al materiale
trasmette un senso di fragilità,
una fragilità che esige rispetto, attenzione e cura!”.
Sono state 239 le schede per
la votazione del pubblico consegnate al SIT (Sportello informazioni al turista), 53 le preferenze espresse per “Casa dolce casa”.
S.L.
Regine e reginette dell’estate
In chiusura della Festa di
San Rocco, tradizionale
appuntamento asiaghese
interamente dedicato al
turista, dopo i fuochi
d’artificio, sul palco del
“Company contatto”, che
ha animato l’intera serata,
è stata ufficialmente
incoronata la Reginetta
del
bosco
2012
accompagnata dalle due
damigelle. Assegnato per
acclamazione popolare, a
conclusione
del
pomeriggio di giochi e
divertimento alla piana
del Prunno, il titolo è
andato alla veneziana
Annette Vaccaroni (16
anni). Asiaghesi entrambe
le
damigelle:
Sofia
Paganin (18 anni) ed
Emma Girardello (17
anni). Alla reginetta è
andato un diadema di perle messo in palio dalla gioielleria
Roverato&Martini.
foto Paolo Basso
Altra
regina della serata è stata l’imprenditrice vicentina Irene
Gemmo alla quale è stato
consegnato il Premio Turismo
2012 intitolato all’indimenticata
Anna Rasotto, per anni direttrice
dell’APT di Asiago poi diventata
IAT. Questa la motivazione del
premio andato alla presidente del
Golf Club Asiago: “Per l’impegno
e la professionalità che hanno
contraddistinto in questi due anni
di
presidenza
un’azione
instancabile
e
determinata
nell’implementazione di servizi a
favore del turista. Una politica di
rilancio turistico condotta con
grande passione e sensibilità verso
la valorizzazione dell’immagine
turistica di Asiago e di tutto il
comprensorio”.
foto Paolo Basso
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
8
TURISMO
Tra concorsi di moda, laboratori per bambini, aperitivi con
noti autori, la calda stagione turistica asiaghese, con un
bilancio positivo, è ormai agli sgoccioli. Una stagione graziata dalle accoglienti temperature e dal tempo generalmente bello e soleggiato, che ha spinto migliaia di turisti a
trascorrere le loro vacanze nel nostro bell’Altopiano. Tra
quelle di lunghe passeggiate, di bagni di sole e di divertimento, ci resteranno impresse le immagini delle varie manifestazioni offerte dalla programmazione estiva. Ecco
alcuni flash dei momenti più significativi di questa calda
estate ad Asiago.
Foto Verona
Fotogrammi di una calda estate
Foto Verona
“Stars on Ice”, tradizionale iniziativa del ferragosto asiaghese (che
vede tra i suoi promotori
le associazioni Sportivi
Ghiaccio Asiago e Circolo Pattinatori Asiago), è
una delle manifestazioni
più prestigiose. Uno stadio da tutto esaurito ha fatto sentire il
suo calore a suon di applausi e acclamazioni per quella che è
stata l’interpretazione del musical “Tributo a Broadway”, interpretato da diversi artisti della Compagnia Ghiaccio Spettacolo. Hanno fatto seguito le esibizioni della pluricampionessa
Italiana Valentina Marchei, della coppia Stefania Berton e Ondrej
Hotarek, dei simpatici “Acrobats” leggendario duo acrobatico
ucraino e dell’accoppiata Lorenza Alessandrini e Simone Vaturi.
Ma ad irrompere al Pala Hodegar è stata la splendida presenza di uno degli idoli mondiali del
pattinaggio artistico: il russo Evgeni Plushenko, Il suo celebre “nome” ha quest’anno valorizzato
ancor di più quella che per è stata un’ ideazione, vent’anni fa, dell’ex atleta e presentatore Alessandro De Leonardis, prematuramente scomparso. A sostituire Alessandro, Andrea Valturi, coordinatore di una splendida tournée di eventi dal tocco dinamico e raffinato.
Degna di nota la serata del 24 Agosto presso il
Duomo San Matteo dedicata al consueto ritorno
dell’orchestra “I Solisti Veneti” ad Asiago. Una
combinazione di musicisti d’alto livello, diretti dal
maestro Claudio Scimone, che già da qualche
anno omaggia la nostra cittadina con un autentico evento artistico e culturale dedicato agli amanti
della musica classica. Quest’anno l’ospite d’eccezione è stata la mezzosoprano Olga Balashova
Lehmann, che ha stupito i numerosi presenti con
i suoi virtuosismi sulle note di Vivaldi, Broschi,
Mascagni e Rossini. Un evento realizzato quest’anno grazie alla collaborazione del Comune
di Asiago, dell’Assessorato alla Cultura e della Fondazione Antonveneta che ha coinvolto
la partecipazione di oltre seicento persone, registrando anch’esso un tutto esaurito inaspettato.
La “Notte Nera” di Asiago, nella serata del 25
Agosto, organizzata dal Comune in collaborazione con i Commercianti, ha mostrato
un’Asiago dall’atmosfera magica e seducente. Tanti gli eventi legati all’astronomia, promossi dal dipartimento dell’ Osservatorio di Padova con sede ad Asiago.
Numerosi gli ospiti, protagonisti delle conferenze dapprima in Piazza Duomo con un maxi
schermo, proseguite poi al grazioso Palazzo del Turismo Millepini dove si è tenuta l’osservazione diretta del cielo grazie al collegamento con il telescopio Copernico di Cima Ekar. Per le
vie del centro, inoltre, numerosi artisti di strada, dai costumi variopinti, si sono esibiti nella
“Parata luminosa” intrattenendo l’eterogeneo pubblico. Al Museo Le Carceri, si è svolta
inoltre l’iniziativa “Il salotto dell’Arte”, un Wine Bar con prelibatezze locali accompagnato
dalla musica jazz del trio “A bassa voce”, in aggiunta alla visita della mostra d’eccellenza “I
Capolavori dell’Arte”. Momenti all’insegna del gusto e dell’eleganza. Suggestivo il lancio
delle lanterne luminose dai Giardini Pubblici. Il superbo tocco finale è stato dato dal funambolo Lorenzo Loreni, tra i
più arditi artisti di questa
disciplina al mondo, il quale si è cimentato in una
passeggiata notturna dal
Campanile alla Torre Civica sopra le migliaia di
teste che popolavano le
due Piazze. Sbalordito
dall’insolita e straordinaria performance, conclusasi con un lungo e caloroso applauso, il pubblico alla volta della mezzanotte, ha abbandonato il centro portando con sé la bella e singolare esperienza trascorsa, nella speranza che
tutto ciò possa ripetersi nelle future programmazioni.
Giulia Rossi
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
9
La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Don Federico lascia Asiago
(e stavolta è proprio vero!)
Questa volta non è uno scherzo
ben architettato, come il pesce
d’aprile organizzato quest’anno
dai ragazzi del patronato, con la
complicità del nostro giornale:
don Federico se ne va davvero.
Lascia la parrocchia di Asiago,
nella quale ha reso servizio per
cinque anni, per assumere l’incarico di responsabile diocesano
dell’Azione Cattolica Ragazzi.Ad
Asiago arriva don Erik Xausa
(trent’anni, originario della parrocchia di Salcedo), divenuto sacerdote nel giugno scorso. Primo di due fratelli, ha frequentato
l’istituto professionale commerciale Garbin di Thiene. Dopo aver
lavorato per tre anni in uno studio
professionale, nel 2005 è entrato
nella comunità vocazionale di Casa
Sant’Andrea. Durante la formazione in seminario ha prestato servizio nelle parrocchie di Crespano
del Grappa e Fratte di Santa
Giustina in Colle. Nel terzo anno
di teologia, ho svolto il servizio di
carità in Casa Santa Chiara di Padova e ha svolto poi il suo ministero diaconale nella parrocchia di
Valdobbiadene, nel Trevigiano. Per
riassumere i 5 anni di don Federico Meneghel ad Asiago, ci piace riportare quanto i giovani del
patronato avevano ben scritto
sempre in occasione di quel
pesce d’aprile. Parole veritiere,
che tornano ora simpaticamente
utili: “Quella di don Federico
sull’altopiano è stata una grande avventura cominciata nel
settembre del 2007. Era subito
saltato agli occhi degli asiaghesi
che il giovane sacerdote aveva
qualcosa di speciale: prima di
tutto un grande carisma con i
giovani, vera anima del “suo”
patronato. Negli anni ha organizzato pellegrinaggi indimenticabili nella grandi città della fede
e campi scuola in montagna,
dove sfoggiava la sua grande
abilità di raccoglitore di funghi,
ed anche al mare dove faceva
Scout di Asiago, quarant’anni insieme
Gli scout di Asiago festeggiano il 40° di fondazione. Fedeli al motto: “Scout una volta, scout per
sempre”, si è pensato per l’occasione di radunare tutti coloro che in questi quarant’anni hanno fatto
parte di questo gruppo. Due giorni insieme, sabato 8 e domenica 9 settembre, in uno speciale campo
al Bellocchio di Asiago. Alle 14 di sabato il raduno muniti di sacco a pelo, gavetta, bicchiere, posate,
tenda (chi ce l’ha), divisa e fazzolettone. Si comincerà col montare le tende, ci saranno poi varie
attività e laboratori, alle 18.30 cambusa e cena per squadriglia e l’immancabile bivacco. Al mattino di
domenica, sveglia al campo e colazione. Alle 9.30 tutti in duomo per partecipare insieme alla Messa.
Alle 11 al Bellocchio l’inizio del torneo di Roverino che si protrarrà anche nel pomeriggio. Intorno alle
15.30, le premiazioni e i saluti. Iscrizioni presso pizzeria Wunderbar entro domenica 2 settembre. Quota
campo 20 euro. Per informazioni [email protected] facebook: 40simo gruppo scout asiago1°
“ANGOLO ALZHEIMER”
SI E’ COSTITUITO IL GRUPPO VOLONTARI
A.M.A.D DELL’ALTOPIANO DI ASIAGO 7 COMUNI
A conclusione del corso “Malati e famigliari tra le necessità, i diritti e la qualità della vita”
tenutosi ad Asiago nel mese di maggio e promosso dal Rotary club Asiago-Altopiano dei 7
Comuni in collaborazione con l’Associazione Malattia Alzheimer e altre demenze Onlus, l’ULSS
n. 3 - Distretto Socio-Sanitario n. 2 di Montagna e i medici di base, si è costituito un gruppo di
volontari residenti sull’Altopiano iscritti all’associazione A.M.A.d di Bassano con l’obiettivo di
sviluppare anche sull’Altopiano forme di supporto ai familiari di persone con demenze e
spazi di condivisione per gli operatori che assistono tali persone. L’Associazione A.M.A.d di
Bassano opera infatti dal 2004 come punto di riferimento per le famiglie e gli operatori che
assistono persone colpite da Alzheimer e da altre forme di demenze, fornendo un supporto
attraverso l’attività di uno sportello informativo, una linea telefonica dedicata, la gestione di un
gruppo di auto mutuo aiuto e l’organizzazione di eventi informativi e formativi in stretta collaborazione con l’ULSS n.3. Vista la difficoltà logistica per familiari e operatori dell’Altopiano di
poter usufruire dei servizi A.M.A.d a Bassano, il gruppo volontari A.M.A.d. dell’Altopiano intende adoperarsi per attivare tali servizi anche in montagna.
Dal mese di ottobre, familiari e operatori potranno contare su questi servizi: sportello telefonico attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 11 chiamando il 342 6979235; sportello informativo presso il Distretto Sanitario di Asiago aperto il primo e il terzo mercoledì
di ogni mese dalle ore 9.30 alle ore 11.00.
Attraverso questi due servizi verranno fornite informazioni :sulla malattia; sui servizi sociosanitari e assistenziali esistenti sul territorio; sulle provvidenze previste dalla legge a favore dei
malati; sulle iniziative di sensibilizzazione e formazione per famigliari e operatori; E’ possibile
anche ricevere informazioni scrivendo all’indirizzo email: [email protected]
Domenica 23 settembre il gruppo volontari A.M.A.d. dell’Altopiano sarà presente in piazza ad Asiago
per sensibilizzare sulla malattia di Alzheimer e presentare i servizi che saranno attivati sul territorio (in
occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer che cade il 21 settembre). E’ prevista anche la vendita di
ciclamini il cui ricavato servirà a sostenere l’attività del gruppo.
mostra delle sue abilità di pilota alla guida del suo motoscafo. Il patronato con don Federico è cresciuto molto, diventando un vero ponte tra la strada e il territorio. E’ riuscito a
creare attorno a lui un gruppo
di persone che lo hanno seguito nel suo impegno pastorale e
portato una ventata di freschezza in parrocchia. Impegnato
anche nella difesa delle tradizioni don Federico ha partecipato attivamente a varie manifestazioni del folklore locale.
Anima di Shella marz con tutta
la combriccola del patronato è
stato anche premiato con la
Shella d’oro e addirittura
le chiavi della città! Memorabili poi le sue partecipazioni alla “Kopa
Karrukola” dove ha sempre dato spettacolo con la
sua grande abilità teatrale. Ma don Federico non
è stato solo questo. Le sue
grandi doti di manualità lo
hanno fatto diventare un
mentore per tanti giovani che
frequentano il patronato e che
da lui hanno imparato ad usare
la motosega oppure ad aggiustare un rubinetto che perde o
a fugare un pavimento. Non era
raro infatti trovarlo in patronato con la sua tuta da lavoro e la
cassetta degli attrezzi intento ad
aggiustare qualcosa o a risolvere problemi con la sua straordinaria abilità…meno male
che c’è Meneghel! Altra sua caratteristica la particolare sensibilità per lo sport. Ha promosso la nascita della squadra di
volley del patronato, organizzato partite con la nazionale candon Erik Xausa
tanti a scopo benefico ma soprattutto ha ricoperto per anni
il prestigioso ruolo di “spiritual
manager” dell’hockey club
Asiago. Un ruolo che l’ha portato ad essere preziosa guida
spirituale per gli atleti, aiutandoli ad avere un giusto atteggiamento verso la rivalità sportiva e a ricercare il vero significato dello sport. Don Federico
si è rivelato anche un appassionato
ultrà
dell’AsiagoHockey”. Sappiamo
però che ha fatto ed è stato
molto di più per la nostra comunità. Il saluto e il ringraziamento a don Federico sono programmati in parrocchia per
domenica 9 settembre alla
messa delle 9.30 con il contemporaneo benvenuto a
don Erik. Seguirà un rinfresco in patronato. Per venerdì 7 a partire dalle19.30 ci
sarà una festa in suo onore
allo stadio del ghiaccio alla
quale tutta la cittadinanza è
invitata. Stefania Longhini
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
La voce degli 8 Comuni
10
LUSIANA
Alla scuola materna San Giacomo
s’inaugura l’asilo nido integrato
S’inaugura domenica 9 settembre alle
11 a Lusiana l’Asilo Nido integrato alla
Scuola Materna San Giacomo. Il servizio rappresenta una risposta concreta alle
esigenze di tante giovani famiglie nelle
quali entrambi i genitori lavorano. Una
scelta coraggiosa da parte della Scuola
dell’infanzia San Giacomo in questo
momento di crisi economica e di prospettive incerte per il futuro.
“La decisione di investire nell’apertura di un servizio per la prima
infanzia - dice Marzio Xausa, Presidente del Comitato di Gestione
della Scuola dell’Infanzia - nasce dalla fiducia nelle potenzialità del
nostro paese e nella necessità di investire nelle nuove generazioni”. L’apertura di questo nuovo servizio rivolto ai bambini dai 12
ai 36 mesi nasce da un progetto condiviso tra Parrocchia, Regione e Amministrazione Comunale che punta a creare nuovi servizi
per le famiglie volti a favorire le donne e
soprattutto le mamme che lavorano. Investire sui bambini e sulle famiglie significa investire nel futuro e credere nella
possibilità che anche i piccoli comuni di
montagna possano avere le stesse possibilità dei vicini comuni di pianura. “Il progetto di apertura del nido ha dato vitalità
e nuovo ossigeno anche alla scuola dell’infanzia, -continua Marzio
Xausa - e ha permesso di sistemare un’intera ala della struttura
dedicata a questo nuovo servizio insieme alla riqualificazione e
sistemazione dei locali dell’attuale scuola dell’infanzia”. L’apertura del nido è stata possibile grazie all’impegno della Parrocchia,
con il Parroco Don Valentino, al contributo della Regione Veneto,
Assessorato ai servizi sociali, e all’Amministrazione comunale che,
come per la scuola dell’infanzia, attiverà una convenzione anche
CONCO
Rubbio: torna la Sagra del Sedano
Giornata clou sabato 8 settembre, ricorrenza della patrona Maria Bambina
Più di mille cespi di sedano
saranno utilizzati per la tradizionale sagra di Rubbio in
programma dal 7al 9 settembre. Il paese è pronto a
vivere quello che è il suo più
importante appuntamento
annuale ovvero la Sagra del
Sedano abbinata ai
festeggiamenti per la
Patrona Maria Bambina; un
evento che arriva a conclusione di una stagione estiva
che per la piccola frazione
di Rubbio, è stata vivace e
affollata. E’ al lavoro da tempo il gruppo organizzatore
“ Insieme per Rubbio” rivitalizzato anche dalla presenza di un nuovo gruppetto di
giovani pronto a fare tesoro
dell’esperienza di chi da tempo
si dedica attivamente all’organizzazione della sagra, nella
continuità di una tradizione che
dura da moltissimi anni.
I festeggiamenti per la Patrona
Maria Bambina, uniti alla sagra
che valorizza il sedano bianco
che solo negli orti del paese
cresce e matura con le caratteristiche
che
lo
contraddistinguono, si ripetono
da
tempo
immemorabile.
Ricorre invece quest’anno il
25° anniversario della mostra
del sedano sostenuta dalla
Comunità Montana, che propone l’esposizione del sedano dei diversi produttori locali, con la premiazione finale dei cespi migliori. La novità di quest’anno è stato l’invito rivolto ai partecipanti di
presentare qualche campione di sedano in più, con l’intenzione di offrire a chi dovrà scegliere il sedano migliore anche la possibilità di
degustarlo. La valutazione infatti si basa sull’aspetto esteriore: lo sbiancamento, la qualità delle foglie, la
profumazione e il gusto. Ad
Conco, inaugurata la “Cava teatro”
Sabato 18 agosto a Conco,
in località Val Biancoia, ex
Cava Buso del Giasso, il Teatro Stabile di Innovazione
La piccionaia I carrara ha
presentato lo spettacolo
“RACCONTI DI ANIMALI”
Organizzato dal Comune di
Conco, in collaborazione
con la Provincia Di Vicenza
Assessorato alla Cultura
progetto Teatroincontri
2012, lo spettacolo è stato
apprezzato da circa 200 persone. Armando Carrara,
voce narrante, ha letto testi
di Mauro Corona e Mario
Rigoni Stern con una rappresentazione grafica degli
animali trattati nei racconti.
A rendere ancora più emozionante lo spettacolo han-
no contribuito le musiche
eseguite dal vivo di Thomas
Sinigaglia. Con questo spettacolo l’amministrazione comunale ha voluto inaugurare
la “Cava Teatro”, una vecchia
cava che, data la buona acu-
stica e la conformazione ad
anfiteatro, bene si presta ad
ospitare spettacoli. E’ un
esempio di come un degrado ambientale possa essere
recuperato.
Giulia Crestani
essere premiati con un cesto
di prodotti tipici e una targa
ricordo saranno i primi tre
classificati, e a tutti gli altri
concorrenti andrà una targa
ricordo. Finite le premiazioni
i cespi della mostra andranno
all’asta, come d’abitudine, e
il ricavato servirà a sostenere
l’organizzazione dell’evento.
Il sedano utilizzato per i piatti
proposti dallo stand gastronomico – dicono gli organizzatori - deriva esclusivamente
dalla produzione locale, che è
a livello famigliare: ogni paesano, nel proprio orto, coltiva il sedano per consumo
proprio ma soprattutto per la
tradizionale sagra. Inoltre il
gruppo degli organizzatori dispone da qualche anno di una
piantagione, gestita da volontari, che produce 300/400
cespi di sedano in aggiunta alla
produzione degli orti paesani,
arrivando cosi alla quantità
ragguardevole che è di oltre
mille piante. Nonostante la
stagione secca, la qualità del
sedano si presenta anche quest’anno piuttosto buona. Il
programma della sagra si
sdoppia in due: quello religioso dedicato alla natività di
Maria Bambina prevede tra l’altro il 1° settembre alle 20.30 il
concerto con don Gaetano Borgo. Tra gli eventi in programma,
venerdì 7 settembre, serata della
porchetta e sedano, festa della
birra e musica giovane; sabato 8
esposizione della mostra del sedano, stand gastronomico mezzogiorno e sera con piatti a base
di sedano, serata danzante con
l’orchestra spettacolo Chiara e i
Magic Music. Domenica 9 infine Torneo di Calcio Rubbio Sport
con stand gastronomico e serata
a 360° con Lucio e Raffaella.
Silvana Bortoli
per il nido. Un ringraziamento particolare a tutte le ditte che hanno
lavorato per portare a termine i lavori nei tempi utili per l’apertura
con professionalità e impegno e a tutti i volontari che in questi mesi
hanno seguito i lavori e contribuito alla buona riuscita del progetto. Il
servizio sarà attivo dal 10 settembre e aprirà con 10 bambini di età
compresa tra i 12 e i 36 mesi, il personale educativo del nido insieme
al personale della scuola dell’infanzia sarà coordinato da una pedagogista
che si occuperà della supervisione dell’andamento didattico di tutta la
struttura. Per informazioni contattare la scuola materna al numero
0424/406081 o via mail all’indirizzo [email protected]
Al Rubens dopo un’estate
speciale si apre il mese dedicato
al sedano
bianco di
Rubbio
I Cortese del
Rubens
di
Rubbio una pensano … cento
ne fanno!Dopo
una stagione
estiva ricca di iniziative e soddisfazioni, ora l’attenzione è concentrata sulla
proposta di piatti degustazione a base di sedano, il prezioso ortaggio tipico del posto che si celebra con la tradizionale sagra paesana. Per tutto il mese di settembre,
oltre alle favolose e rinomate pizze a base di sedano
con una scelta impareggiabile, in menù ci saranno zuppe, pasticci, sformati, risotti, gnocchi e secondi piatti preparati per celebrare l’ortaggio tipico. Ceci, la fantasiosa
cuoca, sfornerà un mix di piatti già collaudati e apprezzati negli anni dalla numerosa clientela. Le variazioni sul
tema del sedano bianco, gioiello di Rubbio che viene
celebrato annualmente con un’apposita sagra abbinata
ai festeggiamenti per la patrona, qui raggiungono livelli
che riescono sempre a sorprendere, in ogni portata, dall’antipasto al dessert. E anche in questo mese di settembre il Rubens saprà dare il meglio di sé, come fatto
del resto durante tutta la stagione estiva, quando tra le
varie novità introdotte c’è stata la produzione e vendita
di pane fresco di vari tipi cotto nel forno a legna. E che
dire dell’idea di creare il Camomilla Club II, una spiaggia
con sabbia vera, l’amaca, le palme, le sdraio e gli ombrelloni? Un’ambientazione che ha riscosso grande successo, in particolare al momento degli aperitivi. Settembre, oltre a proporre per tutto il mese menù degustazione con piatti a base di sedano, continuerà a riservare
momenti spensierati e allegri. Tra gli eventi in programma ricordiamo la serata del Burlesque Show del 15 settembre, e l’appuntamento con il rally Città di Bassano
che transiterà per Rubbio nell’ultimo week-end di settembre. Lo scorso luglio il Rubens ha festeggiato il 13°
compleanno, consolidando così un periodo fatto di continue evoluzioni e proposte, grazie all’inventiva e creatività di questa vivace famiglia sempre pronta a dare il
proprio contributo per
arricchire l’offerta turistica altopianese.
Il Rubens Stube Festa
vi aspetta a Rubbio,
in contrà Rossi. Info
allo 0424 709012, o
s
u
www.rubensfest.com.
Servizio redazionale
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
LUSIANA
FESTA PER GLI ALPINI E PER L’AIDO
È in programma a Lusiana, per la metà del mese di settembre, la
festa del 60° di fondazione del Gruppo Alpini “Cantele Gabriele” e
del 30° di fondazione del Gruppo Comunale AIDO. Per l’occasione è stata organizzata anche l’adunata sezionale degli alpini
della Sezione di Marostica, a cui parteciperanno gli alpini della
Sezione di Germania, che proprio quest’anno compie 40 anni, e
una rappresentanza delle altre sezioni d’Europa. Il calendario prevede per venerdì 14, alle 20,30 presso la Sala Consiliare, la serata
dell’AIDO dal titolo: “Uno dono per la Vita”, i cui relatori saranno:
il Comm. Bruno Zamberlan (Presidente Provinciale AIDO), il dott.
Marco Baiocchi (coordinatore trapianti a Bassano), don Cristiano
Don
Valentino
Grigiante e
don Lino
Cecchetto
In contrada Bose si è svolta a Ferragosto l’annuale festa del capitello, giunta quest’anno
alla 16° edizione. Hanno concelebrato la messa don Valentino Grigiante arciprete di
Lusiana e don Lino Cechetto della parrocchia di San Sebastiano in Cà Pajella di Thiene,
dedicata ai defunti delle famiglie Zampese e Polga, in particolare Alfonso Zampese spentosi prematuramente a Genova all’inizio dell’anno. Per l’occasione, come ogni anno, è
stata avviata una sottoscrizione che ha permesso la raccolta di 1.540 euro che sono stati
così suddivisi: 1000 euro sono stati riservati all’asilo parrocchiale di Lusiana e 540 euro
sono stati inviati in Emilia Romagna per aiutare i terremotati. La festa del capitello, eretto
in via Bose, è iniziata 16 anni orsono come ringraziamento per una grazia ricevuta dalle
famiglie Polga e Zampese e la generosità dei partecipanti è sempre stata consistente e un
aiuto economico per l’asilo parrocchiale di Lusiana; quest’anno gli organizzatori hanno
ritenuto importante anche destinare una parte dei fondi raccolti per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. E.Z.
Escursioni tra storia e letteratura
e postazioni e letture di brani
di soldati e ufficiali che furono presenti all’epoca, e una
passeggiata letteraria lungo il
sentiero del Monte Corno, che
si snoda all’interno del bosco,
con lettura di brani selezionati
dall’opera di Mario Rigoni
Stern.
Le escursioni, guidate da An-
drea Vollman, hanno avuto un
ottimo riscontro, con oltre
duecento partecipanti, a conferma che nonostante il pur
modesto impegno fisico e la
necessaria concentrazione per
l’ascolto dei brani presentati,
cresce l’interesse e la partecipazione per questo tipo di
iniziative, rivolte a tutti e ca-
paci di coniugare la visita ad
ambienti naturali, con l’apprendimento di vicende storiche e non solo. Le escursioni continueranno anche nel
mese di settembre.
Per informazioni e prenotazioni: informazioni @museo
dilusiana.it telefono 333
4115120
Gli scacchi in piazza a Lusiana con il trofeo “Lampi di mezzaestate”
Archiviata la seconda edizione
del
Trofeo
Scacchistico “Lampi di
Mezzaestate” tenutasi nella
serata dell’8 agosto scorso
a Lusiana in Piazzetta Marchi e che ha visto la partecipazione di 26 scacchisti.
La manifestazione è stata
organizzata dal CSA7C, in
collaborazione con il Comitato Genitori Scuole
Lusiana e con il Patrocinio
del Comune di Lusiana. In
questa edizione, grazie al
buon numero di giovani
iscritti, è stato possibile attivare due tornei: uno fino
agli Under 14 (con classifiche separate per gli Under 10 e per gli Under 14) ed uno
Assoluto (con classifiche separate per gli Under 20 ed Assoluto). Sette i turni previsti per ogni torneo con 5 minuti di riflessione a testa in ogni turno. Nel primo torneo ben 12 i partecipanti con la piacevole presenza di 4 ragazze e di 8 ragazzi.
Ricostruito il ponte
sul torrente Stencre
Arduini (docente di bioetica), mentre il moderatore sarà il dott.
Giandomenico Cortese (scrittore e giornalista). Per sabato 15
pomeriggio il programma ufficiale dell’A.N.A. prevede: alle ore
16,00 l’ammassamento dei partecipanti a Vitarolo quindi, a seguire, la sfilata fino alla Piazza IV Novembre con alzabandiera e onore ai caduti, gli interventi delle autorità e alle ore 18 la S. Messa.
La serata sarà allietata con una rassegna corale cui parteciperanno il Coro di Breganze, il Coro ANA di Marostica e il Coro L’Eco
delle Valli di Lusiana. Domenica pomeriggio alle 17 in Piazza IV
Novembre si terrà il concerto della “Fanfara Congedati Brigata
Alpina Orobica” di Bergamo.
Egidio Zampese
Il Ferragosto in Contrada Bose
Nel mese di agosto sono state
proposte dall’associazione
“Lusaan Ar Spilar Natura”,
che si occupa del “Museo
Diffuso di Lusiana”, due nuove iniziative, oltre a quelle tradizionali; l’escursione dalle
prime linee, tenute dai Britannici nel 1918 durante la Prima Guerra Mondiale, al Comando di Divisione di
Granezza, con visita a trincee
11
La voce degli 8 Comuni
Tutto lusianese il podio Under
10: al 3^ posto con 1,5 punti
su 7 si è classificato Nicola
Villanova; al 2^ posto con 2,5
punti su 7 si è classificato
Zakaria El Kaam mentre al 1^
posto con 4 punti su 7 si è
classificato
Leonardo
Scarsella. Nella sezione Under
14 questi i risultati: al 3^ posto
con 5 punti su 7 Gianluca
Broglio di Lusiana, al 2^ posto
con 5,5 punti su 7 Andrea Basso di Gallio ed al 1^ posto con
un eccellente 6,5 punti su 7
Mohammed Rabih di Gallio.
Nel Torneo Assoluto ben 14 i
partecipanti con una nutrita
rappresentanza di giovani. Il
podio della classifica Under 20 è stato ancora tutto lusianese: al
3^ posto assoluto con 3 punti su 7 si è classificato Giacomo
Broglio; al 2^ posto assoluto con 4,5 punti su 7 si è classificato
Lorenzo Scarsella ed al 1^ posto con 4,5 punti su 7 (ma migliore Bucholtz) si è classificato Thomas Porro. Questa invece la
Gli eventi alluvionali del novembre 2010 avevano
lesionato il ponte sulla strada che collega via Bose all’antica contrada Ronzani.
Con un intervento predisposto dall’ufficio tecnico comunale, è stata progettata la
ricostruzione del ponte che
è stato rifatto dalla ditta locale “Pozza Nerio” con marmo a faccia vista sia nel lato
sud che in quello a nord e la
viabilità lungo la strada di
accesso alla contrada, interrotta per qualche giorno, è
stata ripristinata. La
contrada Ronzani, una delle
più antiche dell’Altopiano, è
frequentata, oltre che dagli
abitanti, che tornano in parte anche dall’estero dove
sono emigrati, anche dagli
appassionati di storia e di
natura in quanto lambisce il
caseggiato secolare il corso
d’acqua del torrente Isora
che richiama uccelli
migratori e animali selvatici
tutto il tempo dell’anno. E.Z.
Estate a Lusiana
dei secoli, testimone di
dolore e tragedia.
Strade affollate di vita e di
musica. Gente che vaga fra
valli ingiallite dove l’acqua
scorre silenziosa
come lagrima di una vecchia
ferita. Grida di pargoli, cani
che abbaiano, anziani che
riposano all’ombra degli
alberi.
Amori che nascono e
muoiono senza rumore,
come foglie sospinte da una
brezza lieve.
E intanto il tempo se ne va,
a Lusiana tornerà il silenzio
e scenderà la neve.
di Renzo Capozzo
Estate che illumini
i clivi coperti di selva
e di vecchie case di pietra
sul davanzale dell’altopiano.
Armenti sparsi sui
pascoli levigati dal tempo.
Macchie di latta lucente,
sparpagliate fra borgate
ove l’antico e il nuovo
si tocca ma non si mesce,
come l’anima di chi vive
una vacanza effimera
con quella degli emigranti,
dei vecchi e di chi non c’e
più. Auto che passano
intorno alla muta campana
Nella foto, il ponte rifatto
sulla strada di contrada
Ronzani
classifica assoluta del 2^ Trofeo “Lampi di Mezzaestate”: al 3^
posto con 4,5 punti su 7 il giovane cesunese Daniele Zerilli, al
2^ posto con 5 punti su 7 il lusianese Ettore Maino ed al 1^
posto assoluto sempre con 5 punti su 7 (ma migliore bucholtz)
il galliese Vinicio Rigoni. Sono d’obbligo due riflessioni: una
agonistica ed una socio-culturale. La prima vuole evidenziare il
buon livello di gioco raggiunto oramai anche dai giovani soci del
Circolo, visto che tra i primi sette classificati vi è stata una differenza
di mezzo punto e che la classifica è stata redatta “praticamente” in
base al Bucholtz. La seconda riguarda l’elevato numero di curiosi e di
spettatori che hanno assistito all’iniziativa chiedendo spiegazioni o curiosità sul gioco degli scacchi. Grande è stata la soddisfazione degli
organizzatori visto che l’obiettivo principale della serata è stato pienamente conseguito. Un grazie doveroso va ai commercianti che ci
sono stati vicini, all’Amministrazione Comunale che ha patrocinato la
manifestazione ed al Comitato Genitori Scuole Lusiana che non ci ha
fatto mancare il suo appoggio.
Giacomo Scarsella
SETTINO – Il Master del barbiere
Al rifugio Monte Corno si è giocato il “Master del barbiere”, torneo di
settino riservato ai singoli giocatori, che si svolge con il sistema ideato
dal barbiere Sergio Pesavento di Lusiana. Ha vinto Fabio Maino di
Lusiana che ha battuto Cristiano Mosele di Asiago. Terzo posto per
Gian Paolo Grazian e quarta posizione per Aldo Pozza, entrambi di
Lusiana. Sfide di settino in scena anche in via Roma a Lusiana per il
trofeo “Etinc friends bar locanda Centrale” riservato a 16 coppie .Si è
imposta una coppia formata da padre e figlio: Danilo e Alessandro Villanova”. Seconda piazza per Franco Boscardin e Delio
Broglio. In quarta fila si è piazzato il duo formato da Ruggero
Ronzani e Fabio Maino.
E.Z.
Le prime coppie classificate
I primi quattro classificati con il barbiere Sergio
Pesavento e le vallette in servizio nel locale.
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
12
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
Mercati e mercatini infastidiscono i commercianti
…e fanno “bisticciare” Gallio ed Asiago
Troppi mercati e mercatini occasionali, e i commercianti locali non gradiscono e protestano. Niente da
dire per quelli a tema, specializzati in prodotti tipici,
d’antiquariato o di artigianato di qualità. Prodotti che
non si trovano in zona e che possono arricchire l’offerta generale. Ma se tra questi spuntano puntualmente merci che niente hanno a che vedere con quella che dovrebbe essere la specificità delle bancarelle,
allora ci si ribella. Succede soprattutto a Gallio, dove,
ad esempio, tra le bancarelle del mercatino del buongusto ce n’erano di tutt’altro genere, e dove in particolare a dar fastidio, anche a negozianti asiaghesi, è
stata la presenza per tre lunedì di seguito del cosiddetto “mercato del Forte”. “Non crediamo sia giusto
nei confronti di chi, come noi, lavora e paga le tasse
qui tutto l’anno, ospitare questi ambulanti occasionali, proprio in
un periodo in cui c’è tanta gente, togliendoci una fetta di potenziale clientela. Perché, soprattutto in tempi di spese ridotte, se il
turista spende al mercato il budget previsto per lo shopping
vacanziero, certo non spende poi anche in negozio. Gli ambulanti
intascano, e si portano via il guadagno, senza benefici per il territorio, e noi ci troviamo in periodi in cui c’è possibilità di guadagnare a dover far i conti con questi concorrenti occasionali”questo in sintesi il commento di numerosi commercianti. “Ho
raccolto diverse lamentele a questo riguardo – conferma Corrado
Finco, presidente dei commercianti di Gallio, nonché presidente
mandamentale dell’associazione – lamentele che ritengo giuste.
E’ l’amministrazione comunale a concedere lo spazio per il mercato, in merito noi non siamo stati interpellati da nessuno. I mercati a tema vanno bene in determinati periodi, ma devono essere
controllati per garantire la qualità e la tipologia dei prodotti. Ho
visitato personalmente queste esposizioni di merci per capire di
cosa si trattasse: a parte qualche eccezione data da capi e marchi
di pregio che comunque si possono acquistare nei negozi di Asiago,
mi sembra che siano sulla falsariga dei mercati settimanali
dell’Altopiano, già più che sufficienti. Ho in programma delle riunioni con i presidenti dei commercianti degli altri paesi, per mettere a punto delle proposte da fare ai comuni. Chiederemo che sia
concesso spazio solo a mercati qualificati di generi mancanti
sull’Altopiano, che possono aiutare a destagionalizzare l’offerta,
senza opprimere i negozi che già esistono, sono aperti tutto l’anno
e pagano le tasse tutto l’anno. Troppo facile venire qua in piena stagione, quando i negozianti del posto si aspettano di raccogliere il frutto del
loro lavoro, incassare e andarsene. Personalmente ho fatto un piccolo
sondaggio tra gli esercenti di Gallio, la quasi totalità di coloro con cui
ho parlato, compresi alcuni gestori di locali pubblici, si è detta non
favorevole a questi mercati. Ritengo inoltre fondamentale sopperire
alla mancanza di dialogo tra amministratori, Asiago e Gallio in questo
caso, che devono imparare a comunicare anche per l’organizzazione
di questi eventi”. Sentito in merito, Pino Rossi sindaco di Gallio taglia
corto sul discorso del mercato, ma sottolinea la mancanza di sinergia
con Asiago. “Inizialmente era stata prevista una sola giornata – dice
riferendosi al mercato del Forte – poi ne sono state aggiunte due.
Personalmente sono state poche le lamentele che ho
sentito a Gallio, anzi panifici, bar e negozi di alimentari
dicono di aver abbondantemente beneficiato dalla presenza di gente che il mercato ha favorito. Gli amministratori di Asiago invece mi hanno espresso il proprio
disappunto, a tutela dei propri negozianti. Sono disposto a discutere se sia o meno il caso di dare spazio in
futuro ad eventi simili, ma ciò può esistere solo in
un’ottica di organizzazione generale e condivisa, sia di
mercatini che di servizi. Posso riconoscere il ruolo di
leadership di Asiago, che però non può pretendere di
aver tutto per sé, portare avanti le proprie iniziative
senza curarsi degli altri, e protestare se noi ci inventiamo qualcosa per portare un po’ di gente in paese, oltre
che copiare le nostre idee, come fatto quest’anno con
i gonfiabili”. Roberto Rigoni, assessore al Turismo di Asiago, conferma la divergenza di idee con Gallio, riferendoci quanto già detto al
sindaco Rossi. “Sarebbe bello che il Comune di Gallio, invece
di biasimare la programmazione turistica di Asiago – dice Rigoni investisse soltanto un quarto di quanto spendiamo noi per il turismo.
Da anni organizziamo eventi di altissimo livello in grado di attrarre
turisti e di fornire l’intrattenimento turistico anche agli ospiti dei Comuni vicini che accorrono ad Asiago proprio per la qualità dei moltissimi appuntamenti proposti. Ritengo troppo comodo che gli
investimenti per l’organizzazione di notti bianche, notti nere, manifestazioni aeree, fiocchi di luce, concerti, mostre con i capolavori dell’arte e tante altre iniziative vengano sostenuti soltanto dal Comune di
Asiago, anche a vantaggio dei Comuni limitrofi, alcuni dei quali incamerano più soldi di IMU di Asiago. La programmazione condivisa,
sotto il profilo turistico, deve essere supportata da investimenti equamente distribuiti tra i Comuni che dal turismo traggono i maggiori
benefici. Fino ad oggi, mi pare che Asiago continui a fare la parte del
leone proprio per i maggiori investimenti stanziati a favore di questo
importante settore della nostra economia”.
Silvana Bortoli
Gli antichi mestieri in piazza Scuola materna: con o senza suore?
Far conoscere alle nuove generazioni tradizioni e modi di vita di qualche decennio
fa, e allo stesso tempo lanciare un monito
a residenti e ospiti, ricordando come al
turismo siano legati anche gli antichi mestieri e i lavori “nascosti” di chi coltiva la
terra o alleva gli animali, rendendo vivibile
grazie al proprio operato l’intero territorio
montano. Tra gli obiettivi che, nel pensare al programma di eventi da proporre nella stagione estiva, si erano prefissati il presidente della Pro Loco
Gallio, Stefano Sartori e i suoi collaboratori, c’era
quello di trovare un giusto spazio per appuntamenti che rievocano e celebrano le tradizioni della nostra terra. Obiettivo raggiunto con successo, anche grazie alle testimonianze attive raccolte
tra i “nonni” del paese. Dopo l’incontro del 29
luglio durante il quale, tra l’altro, in piazza su una
stufa a legna è stata cotta la polenta data poi in
assaggio a tutti gli ospiti, secondo appuntamento
venerdì 24 agosto in occasione della festa del
patrono San Bartolomeo. Sempre in piazza Italia,
in collaborazione con il gruppo A.U.S.E.R di
Gallio, i presenti hanno potuto sentire raccontare
come si svolgeva la giornata tipo dei nostri nonni, partendo da ciò che avveniva in cucina, fulcro della convivialità e del ritrovo giornaliero. “Per
circa un’ora – commenta Stefano Sartori – si è
parlato di come si viveva una quarantina d’anni
fa, con testimonianze attive, ricordi, e l’analisi di
oggetti recuperati nei granai. In particolare, visto che il tema ufficiale della giornata era quello
della pastorizia, lavoro importantissimo per l’economia galliese di quegli anni, è stato analizzato
l’intero ciclo di lavorazione della lana, che i nostri nonni hanno ben spiegato, descrivendo tutti i
passaggi necessari fino alla consegna del lavoro
finito”.
Ciliegina sulla torta è stata la transumanza ovina,
organizzata grazie alla collaborazione delle aziende agricole di Stefano e Salvatore Gianesini, che
in due giornate hanno condotto le loro greggi da
Malga Fiara fino al centro di Gallio, dando vita a
una bella sfilata gremita di spettatori, che hanno
applaudito le oltre mille pecore e i pastori durante
il passaggio, impedendo anche che gli ovini si mangiassero i fiori dei vasi del centro! In
conclusione assaggio finale di ricotta di pecora acquistata alla Malga
Slapeur, che la Pro Loco ha offerto a
tutti i presenti. “Desidero esprimere
un grande ringraziamento –dice infine Stefano Sartori – alla famiglia
Gianesini e ai collaboratori per la
buona riuscita dell’evento, in particolare a Stefano, Sonia, Daniele,
Chiara, Salvatore, Morgan, Nicole,
Luca e tutti gli altri”.
S.B.
Si è concluso con un
rinnovato invito alle
suore a rimanere il
dibattito pubblico,
seguito da un consiglio comunale urgente, chiesto per capire la situazione della
scuola materna di Gallio.
La volontà dell’amministrazione comunale era quella di portare una sezione statale alla
scuola materna ritenendo la
scelta importante per mantenere basse le quote d’iscrizione pur garantendo un servizio di qualità. Scelta rispettata
ma non condivisa dalle
consorelle dell’Istituto Piccole
Figlie di San Giuseppe che
hanno ritenuto che la
compresenza di una sezione
statale e una paritaria sia, come
spiega la Superiora Generale
Suor Angelberta Agnoli,
“ingestibile oltre a comportare la perdita di qualsiasi ruolo
della comunità religiosa”.
“Riteniamo – continua la Superiora - che le religiose siano
una presenza significativa per
i valori cristiani che professano e annunciano, ma anche
per gli indirizzi educativi e pedagogici di cui sono garanti.
Ora la nuova situazione giuridica, per sua natura, richiede
indirizzi diversi nella stessa
realtà. E’ quindi chiaro che,
in questa situazione, la presenza della comunità religiosa si
vede svuotata di qualsiasi utilità”. Un addio arrivato dopo che
da 104 anni le pie sorelle dell’Istituto Piccole Figlie di San
Giuseppe hanno educato, cresciuto e amato i bambini di
Gallio nella scuola materna fondata nel 1904 dal beato Carlo
Liviero allora parroco di Gallio.
La scuola, di gestione comunale,
ospita dai 40 ai 50 bambini, 45
nell’ultimo anno scolastico, suddivisi in due sezioni con tre insegnanti. Le suore svolgevano attività sia di insegnamento e custodia dei bambini sia di supporto
alle varie attività della scuola. Questo fino all’arrivo della sezione
statale, giunta dopo l’associazione dei servizi con Foza. E siccome Foza ha la scuola materna statale questo spettava anche a Gallio
diventando l’unica in tutta la Regione ad essere avviata ex novo.
La preoccupazione dei genitori è
nata quando a gennaio non era
stata rinnovata la convenzione con
le suore. “Da quando monsignor
Liviero ha fondato l’asilo, le suo-
re ne fanno parte
attiva contribuendo
alla crescita della comunità galliese –
rimarca amareggiato Emanuele Munari
- Disconoscere questa storicità mi sembra irriverente verso coloro che
invece tanto hanno dato all’asilo. Io non voglio giudicare la
decisione, ma sollecitato da tanti
genitori ho deciso di intervenire
chiedendo all’amministrazione
di rivalutare la scelta, magari
usando l’occhio e il pensiero di
un genitore”.
“Noi avevamo insistito, con tutte le garanzie del caso, con le
suore al rinnovo della
convezione ma il consiglio generale dell’istituto ha deciso altrimenti – illustra Rossi - Secondo l’istituto religioso con la gestione doppia la comunità religiosa perde qualsiasi ruolo e
quindi ritiene inutile la permanenza della suore. Io non sono d’accordo. In seguito al consiglio
comunale urgente abbiamo rinnovato la proposta di rinnovo
per altri tre anni della
convezione. Ci impegniamo a
mantenere la scuola materna
così come è stata fino ad
adesso con le stesse maestre
e struttura completamente indipendente dalla scuola statale”.
Gerardo Rigoni
Sabato 01 Settembre 2012
Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago
l’Altopiano
13
La voce degli 8 Comuni
Al Milleluci di Rubbio, con la nuova gestione di Elvis Pilati
Si scorgono il mare e la laguna veneta anche ad occhio nudo quando arriviamo a
Rubbio di Conco per questo nostro
viaggio tra i ristoranti altopianesi:
sembra infinito il panorama su cui
domina lo sguardo dalle vetrate e
dal terrazzo del Milleluci, il locale
che ci ospita stavolta. Qui troviamo
Elvis Pilati, tornato ad indossare i panni dello chef dal 21
giugno scorso, quando ha preso in gestione il bar ristorante in Contrà Rossi. Diplomato alla scuola alberghiera
di Asiago, dove ha vissuto dieci anni, dopo aver lavorato
in diversi locali ad Asiago, Marostica e Bassano, aveva
scelto di occuparsi di gastronomia, alimentari e vini di
qualità nel suo negozio in centro a Conco, dove risiede,
distinguendosi per l’offerta qualitativa che spesso ha richiamato gente anche da fuori paese. Mesi fa l’idea di
tornare attivamente tra i fornelli, ora che i figli sono diventati più grandi ed è più facile affrontare l’impegno che la
Sedano di Rubbio e
formaggio dei Pennar:
abbinamento riuscito!
Al momento di aprire il suo locale, Elvis non ha avuto dubbi
su quali formaggi scegliere per i suoi piatti, quelli dei Pennar
li apprezza da molto tempo, proponendoli nel suo negozio di
Conco e raccogliendo sempre il favore della clientela. Vogliamo nominare come d’abitudine alcuni dei piatti con formaggi Pennar che si possono gustare al Milleluci? Un antipasto delizioso è il Tortino di porcini e Asiago dei Pennar, tra
i primi grande successo riscuotono il Risotto con piselli e
Gallio (Pennarone affumicato), e gli Gnocchi di latte e formaggio Asiago dolce su salsa di sedano. Il sedano di Rubbio,
altro protagonista della cucina del Milleluci, soprattutto in
questo periodo e fino al 16 settembre con la proposta di piatti
tipici leggermente rivisitati. Anche la ricetta delle capesante
che Elvis ci propone, abbina formaggio e sedano, in un’esaltazione di sapori che regala un grande piacere al palato.
Nominando altri piatti tra i più apprezzati al Milleluci ci sono
le Chips di melanzane (antipasto fresco ed estivo che è una
versione più leggera delle melanzane alla parmigiana), i Fusilli
mantecati con zucchine e tonno affumicato al profumo di
arancio, il semicarpaccio di Polipo, il classico Baccalà alla
Vicentina, le Fettine di cervo marinate al vino rosso, la tagliata con sale affumicato delle Hawai, e i dolci, tutti fatti in
casa. Infine merita una citazione quello che è diventato il
Burro Milleluci: ispirato alla tradizione francese è un tripudio
di gusti e profumi sprigionati dal burro dei Pennar al quale
vengono aggiunti oltre 30 ingredienti tra aromi e spezie: davvero eccezionale il tocco che sa dare a molti piatti!
conduzione di un locale comporta. Un ritorno subito salutato
con favore da chi già conosceva l’estro e le capacità culina-
Per questa ricetta si utilizzano i molluschi delle
capesante, senza le conchiglie. E’ un antipasto, per cui
vanno calcolate due
capesante a persona. Si mescolano in parti
uguali del pangrattato e del
Gran Pennar
grattugiato, aggiungendo un
po’ di sale e pepe
e qualche foglia
di basilico tritata.
In
un
pentolino si fa
sciogliere un po’
di burro senza
farlo dorare. I
molluschi dopo
essere stati lavati ed asciugati si
passano un attimo nel burro
fuso e quindi nel composto di
pangrattato e Gran Pennar.
Nel pentolino del burro si aggiunge un po’ d’olio di oliva
e si fa scaldare sul fuoco,
facendo poi saltare i molluschi impanati per pochi minuti. Per comporre il piatto
si fa una base con un po’ di
rie di Elvis, tanto che le prime prenotazioni erano arrivate
ancora prima dell’inaugurazione e apertura del locale! E’ un
creativo Elvis, la sua è una cucina basata sulla rivisitazione
di quella tipica del territorio, a base soprattutto di prodotti
tipici e di stagione. Menù anche particolari e ricercati, che si
possono gustare a prezzi comunque contenuti. L’offerta culinaria del Milleluci è divisa in due settori: l’Osteria è pensata
più per la gente di passaggio che vuole mangiare in velocità
e spendere poco, gustando magari il formaggio fuso o il tagliere di formaggi del Pennar. Il ristorante è basato su una
proposta e un servizio più ricercati, ma sempre a prezzi buonissimi. Al Milleluci ad aiutare Elvis c’è suo figlio Giacomo,
17enne, e una mano quando possibile arriva anche da Paola,
sua moglie. A completare la bella famiglia ci sono anche
Camilla, 12 anni e Ginevra, 7 anni. Parlando di un primo bilancio al Milleluci, Elvis ci dice che luglio è andato bene,
agosto benissimo… ora non rimane che proseguire sulla strada intrapresa, con proposte che si pensa di rinnovare di stagione in stagione.
LA RICETTA
Capesante gratinate con Gran Pennar,
gel di sedano e Mezzano dolce dei Pennar
burro aromatizzato e scaldato, Elvis usa il burro Milleluci
che come detto è composto
da Burro dei Pennar al quale
si uniscono molti aromi e sapori, ma una valida alternativa meno impegnativa è un
burro con l’aggiunta di prezzemolo e poco aglio. Sopra
si mettono le capesante che
si completano con un filo di
gel di sedano, preparato con
il solo succo centrifugato di
circa mezzo chilo di sedano,
scaldato e fatto addensare
con un cucchiaino misto di
maizena e amido di riso. Si
coprono le capesante con un
po’ di Mezzano dolce dei
Pennar tagliato a julienne,
infine non può mancare il
tocco di qualche fogliolina di
sedano velocemente fritta in
olio: diventa croccante per
poi sciogliersi in bocca e offrire un’ amalgama di sapori
davvero straordinari!
CREMA DI FORMAGGIO PENNAR
Formaggio cremoso ottimo per
condire primi piatti, ma si può
anche spalmare sul pane per un
buonissimo spuntino
Flan di patate e Gran Pennar
SERVIZIO REDAZIONALE
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
14
La voce degli 8 Comuni
Sguardi innamorati, grandi emozioni
Premiati i vincitori del concorso fotografico indetto dal GAL Montagna Vicentina
Oltre 200 le fotografie giunte al
GAL
Montagna
Vicentina per il concorso “Il mondo rurale
dell’Alto
Vicentino: sguardi
ed emozioni”. Immagini che riguardavano ambiente
rurale, turismo e
antichi
mestieri
(queste le tre categorie previste) di
ben 44 comuni del
vicentino. “Realtà
molto diverse fra
loro – ha specificato
durante
la
premiazione, il presidente della giuria Enzo
Benetti – s’immagini dunque l’enorme difficoltà
nello scegliere i vincitori”. Erano ammesse foto
a colori e in bianco e
nero. Nella categoria
“Turismo” ha vinto Denis
Lunardi con lo scatto intitolato “Inverno colorato”. Per quanto riguarda
gli antichi mestieri, con la
foto dal intitolata “Ricorrenze estive” si è aggiudicato il primo premio
Gianluca Schivo. La categoria “ambiente rura-
le”
è
stata
appannaggio di
Giorgio Girondi
con “Luci d’autunno”.
Visto l’alta qualità delle
immagini, la giuria ha ritenuto opportuno segnale altre due foto per ogni
categoria.
Per il turismo sono state
ritenute degne di menzione “La bella e la bestia”
di Cristina Callegari e
“Palio delle Zattere” di
Ettore Visentin.
“I campanari” di Giada
Savio e “Un piccolo aiuto” di Giorgio Girondi
sono i segnalati sul tema
antichi mestieri. Infine,
per le foto relative all’ambiente
rurale,
omaggio a “Verso sera”
di Vittorio Poli e “Ritorno alle vecchie origini”
d i D i e g o L u n a rd i . L e
foto vincitrici, insieme a
quelle ritenute più significative (24 scatti in
tutto) sono rimaste
esposte per una settimana nella Sala delle
Maschere della Comunità Montana, in una mostra molto apprezzata.
Sarà ora cura del Gal
realizzare un’apposita
pubblicazione che racconti attraverso le bellissime immagini del
concorso le particolarità dell’area della Montagna Vicentina.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
15
La voce degli 8 Comuni
Agenzia – Tour Operator GIRARDI VIAGGI:
il miglior modo di vedere viaggiando
Tra le proposte più recenti anche nuove affascinanti mete, come l’Armenia, l’Uzbekistan
e le Cascate di Ignaçu, nominate recentemente tra le 7 nuove meraviglie del mondo
Non ha certo bisogno di presentazioni l’Agenzia - Tour
Operator GIRARDI VIAGGI di Asiago, azienda
nata nel 1954 e che nel 2014 festeggerà i 60 anni
di attività. “60 anni di crescita continua nel mondo dei
viaggi”, in particolare quelli
di gruppo guidati, che
portano ovunque: in Italia, in Europa e nel Mondo. Oggi, con una rete di
vendita di circa 130 agenzie partner sparse in tutto il
Triveneto, la GIRARDI VIAGGI risulta essere una delle
aziende più competitive del settore, che grazie anche alle
moderne tecnologie di divulgazione riceve e accontenta
prenotazioni da tutta Italia. Da più di 20 anni GIRARDI
VIAGGI realizza un catalogo annuale che propone oltre
200 partenze per viaggi da 1 a 15 giorni, in pullman, in
aereo o in abbinata, di tutti i tipi e per tutte le tasche (le
Giornate Intelligenti partono da 38,00 euro a persona).
Un catalogo che nasce da una ricerca sempre più attenta,
che richiede una scrupolosa documentazione, esperienza e professionalità, attingendo informazioni di vario genere e facendo tesoro delle esperienze di chi ama viaggiare, vedere, visitare. “Alla fine di ogni anno – spiega
Antonio Girardi – dedichiamo circa due mesi di studi per la
preparazione e l’organizzazione degli itinerari per l’anno
successivo. Il 70% delle destinazioni viene proposto secondo viaggi consolidati e collaudati da tempo, ma un 30%
circa viene riservato a nuoIl lago Sevan (Armenia)
ve destinazioni, prestando
attenzione in anticipo a quelli
che possono essere avvenimenti particolari”. Anche per
pianificare e proporre un
viaggio serve una buona
dose di creatività e conoscenza dei posti, per dare risposte soprattutto a coloro
per i quali una vacanza o un
viaggio non vengono intesi
solo come divertimento e distrazione, bensì come momento di conoscenza e arricchimento culturale. Sfogliando il catalogo di
GIRARDI VIAGGI, saltano all’occhio e incuriosiscono soprattutto alcuni viaggi di un certo spessore, verso zone particolari, ricche di fascino. Solo due anni
fa erano stati proposti dieci giorni in
Perù a Machu
Picchu “la città perduta”, per la visita della famosa cittadella inca, Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, eletta come una delle
sette meraviglie del mondo, mentre nei giorni scorsi è partito un gruppo con destinazione Armenia, meta di viaggio
abbastanza recente, visto che si tratta di luoghi che si possono visitare in sicurezza solo da pochi anni. Il viaggio in
Armenia verrà riproposto dal 6 al 13 ottobre prossimo,
portando a visitare luoghi affascinanti, ricchi di chiese, monasteri, monumenti, musei, il tutto tra paesaggi molto particolari. Tra l’altro si salirà fino al lago Sevan, a 2000 metri
sul livello del mare, così come si potrà godere della splendida vista del biblico Monte Ararat, durante la visita al famoso monastero di Khor Virap che sorge nel luogo di prigionia di San Gregorio Illuminatore, a cui si deve la conversione dell’Armenia. Altro interessante viaggio di ottobre
è quello che dal 12 al 19 porterà in Uzbekistan, lungo la
via della seta, passando tra l’altro per la meravigliosa
Samarcanda. Tra le prossime destinazioni a cui sta lavorando la GIRARDI VIAGGI ci sono anche le celebri Cascate di Ignaçu, in
Sudamerica, nominate
recentemente tra le nuove 7 meraviglie del mondo. Si tratta di un semicerchio di cascate formate dall’omonimo fiume,
che si trovano in mezzo a
due parchi naturali, al confine tra Brasile e Argentina. Tra le destinazioni più
vicine meritano di essere
menzionati i viaggi in Irlanda o in Scozia con
l’Isola di Skye, che mirano a far conoscere soprattutto l’anima di questi
Cascate di
Ignaç
stupendi luoghi, proponendo itinerari e tappe che si allontano dagli standard classici. “Oltre a quanto proponiamo
nel nostro catalogo, sono numerosi anche i viaggi extra
catalogo che organizziamo e proponiamo ogni anno – dice
ancora Antonio Girardi – ad esempio è stato previsto un 4
giorni a Londra per il ponte dei Santi, un 3 giorni a Parigi
dal 30.11, un week-end alle Terme di Portorose in ottobre oppure giornate dedicate al divertimento dei più giovani, come il Concerto di Alessandra Amoroso ed Emma
Marrone o una giornata negli studi di Pomeriggio 5 con
Barbara D’Urso o il “November Porc” a Zibello o il tradizionale Gardaland (prevendita biglietti a 25,00 euro o servizio di Linea dedicato che include il trasporto e l’ingresso
da 38,00 euro). Per chi volesse invece godersi la tipica
vacanza rilassante al mare, da quest’anno proponiamo Soggiorni mare e Crociere ai prezzi più bassi garantiti, grazie ad una speciale convenzione con Agenzie associate
Bravonet che ci permette di vendere un prodotto conosciuto e di qualità al minimo prezzo. Attraverso il nostro sito
arrivano richieste da persone anche molto lontane, attirate proprio dalla particolarità di alcuni viaggi. A livello
lavorativo devo dire che abbiamo le nostre piccole soddisfazioni, grazie al riscontro positivo di chi ci sceglie,
infatti nel report dei questionari che raccogliamo al termine di ogni viaggio, il grado di soddisfazione ha raggiunto nel 2011 il 96%, e alla domanda “Perché ha scelto un viaggio GIRARDI VIAGGI?” il 70% ha risposto perché consigliato da conoscenti”.
Le iniziative programmate, comprese quelle fuori catalogo, si possono visionare sul sito www.girardiviaggi.it o su
Facebook.
Servizio redazionale
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
16
La voce degli 8 Comuni
Le Radure dell’Altopiano
Passeggiando per i monti, le
zone più belle non sono necessariamente le vette in cui
spaziano orizzonti da sogno;
c’e’ molto di più. Ci sono le
strette gole scavate dai torrenti, ghiaioni sui bastioni di una
cima, i boschi lussureggianti,
poi ci sono le radure: isole formate da prati e fiori, contornate da grandi alberi che, solenni
e ieratici, vigilano su questi piccoli giardini. Mete predilette
degli animali del bosco, permettono loro ristoro e riparo, per
cui si incontrano facilmente decine di uccelli diversi, piccole
lepri, guizzanti caprioli.
Alcune di queste radure sono
attraversate da sentieri e permettono anche la sosta a tutti
coloro che vogliono trascorrer-
vi qualche ora di pace. Per
esempio ricordiamo la piana del
Lazzaretto e del Prunno a Sud
di Asiago, la Billa-hert dietro il
Monte Mosciagh, oppure il
Pian della Futa a Foza.
Le più belle però sono quelle
che si scoprono girovagando
per i boschi, dove si ha l’impressione di essere il primo essere umano a mettervi piede.
Subito nascono sentimenti
come lo stupore, la meraviglia
ed il rispetto per questo angolo
del Creato. Sensazioni che ti
fanno sentire piccolo: soprattutto per non disturbare gli uccelli che dai rami degli abeti o
mimetizzati tra le sterpaglie cantano la loro armonia, i piccoli
scoiattoli indaffarati a fare
scorte di cibo per l’inverno e
tutta la vita che li si svolge. Si
rimarrebbe ore ed ore a contemplare ora questo fiore, ora quell’insetto.
Ma da dove trovano origine queste radure? Alcune sono naturali, si possono creare a causa
della geologia del luogo oppure
per l’avvento di trombe d’aria
che hanno schiantato qualche
decina d’alberi. In condizioni
particolari può essere la temperatura la causa: l’inversione termica è un fenomeno che permette ad alcune conche di raggiungere temperature talmente
basse, che solo poche specie
erbacee riescono a sopravvivere. La causa più comune comunque resta l’attività
antropica. Molte radure altro
non sono che i resti di antichi
pascoli, lentamente rioccupati
dal bosco.
È il caso del Prunno, il cui nome
indica la sorgente (dal cimbro
prünno, pründe) in cui gli antichi coloni Tedeschi venivano ad
abbeverare loro stessi ed il loro
bestiame. Con la Grande Guerra tutto è stato sconvolto, divelto, modificato. Il Prunno,
dopo la bonifica dai reperti
bellici, è diventato quel che
ancor oggi vediamo, ed è meta
di molti Asiaghesi e non, per ri-
storarsi e divertirsi. La ricorrenza più famosa è stata qualche giorno fa: la festa del
Prunno, dove dopo un pomeriggio con giochi per famiglie
e amici è stata eletta la
Reginetta del Bosco che, a differenza degli altri concorsi, non
premia per forza la più bella,
ma bensì colei che sa ingraziarsi
il maggior numero di amici che
da sotto il palco la voteranno.
Ancora una volta, tanne e pecci
hanno guardato dall’alto la festosa adunata ed hanno salutato la nuova regina, chissà però
quanti dal prato avranno alzato
gli occhi per contemplare, anche solo per un attimo, alle meraviglie che la Natura ci dà.
Monica & Massimiliano
Gnesotto delle Guide
Altopiano
Concorso “Patrizio Rigoni”: si premiano i vincitori
Sabato 1 settembre, alle 17, nella sala consiliare del Comune di Asiago si terrà la premiazione del
concorso fotografico indetto dall’Associazione Guide Altopiano. L’iniziativa, dedicata al ricordo
del maestro Patrizio Rigoni, aveva come tema “La natura dell’Altopiano di Asiago. Dopo la
premiazione, s’inaugurerà la relativa mostra allestita nella Sala della Reggenza in Comunità Montana che rimarrà aperta fino 23 settembre.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
17
La voce degli 8 Comuni
FOZA
UN’ESTATE PIENA DI FESTE E DI CULTURA
Chi arriva a Foza magari
per caso o perché sta percorrendo la provinciale da
Asiago ad Enego e viceversa resta subito affascinato dal bellissimo centro
che sembra abbracciarti
ed invitarti ad una sosta.
E’ tutto così raccolto: un
dignitoso Municipio, con
di fronte il nuovo Museo,
circondato da 4 alberghi
e due file di abitazioni che
salgono fino alla chiesa
che racchiude una soluzione urbanistico-religiosa
post prima guerra mondiale
indovinatissima. Ogni anno
Foza prepara, per l’estate,
una serie di manifestazioni ed
eventi di prima qualità grazie
alla fattiva collaborazione fra
il Comune, la Pro Loco e gli
albergatori. Anche quest’anno si è iniziato alla grande
con la Rievocazione storica
della 2^ Battaglia delle
Melette (30 giugno) per poi
proseguire con la Festa Al-
Orientamento, uso di radio
e di attrezzature, cosa fare
e non fare durante
un’emergenza, l’uso delle
unità cinofile, come comportarsi durante un incendio: sono alcune delle attività che hanno visto impegnati durante l’estate ragazzi e ragazze provenienti
da tutta la Regione.
Sessantaquattro in tutto i
partecipanti, suddivisi in due
gruppi da 32 (uno composto da ragazzi dai 7 ai 10
anni e uno da ragazzi dagli
11 ai 13 anni), saliti in
Altopiano per imparare
come si diventa volontari in
un progetto di cittadinanza
partecipata che ha visto
impegnate le associazioni di
volontariato di protezione civile, la protezione civile regionale, i servizi forestali regionali e la cooperativa Terra di
Mezzo. Un percorso che ha
raggiunto il suo culmine giovedì 30 agosto a Cesuna dove
i ragazzi hanno dato prova di
quanto appreso nei campus
allestiti quest’estate (dal 10
giugno al 25 agosto. Ad applaudirli tantissime associazioni di Protezione Civile
(compresi Roana ed Enego
oltre all’associazione carabinieri dell’Altopiano), gli assessori alla protezione civile
comunali di Roana e Asiago,
pina in località Ronchetto e
l’inaugurazione delle Mostre
(15 luglio); il 5 agosto si è
celebrata la Festa dell’emigrante; il 6° raduno dei mezzi
agricoli e forestali ha visto una
grossa partecipazione il 12 ago-
sto; il 15 agosto si è celebrata
la solenne Festa Patronale dell’Assunta con la presenza di
don Alessandro Omizzolo nella
ricorrenza del 25° di sacerdozio per poi arrivare al 16 settembre alla inaugurazione delle
recuperate trincee della grande Guerra sul Monte Fior e
Monte Castelgomberto.
Questi sono solo gli eventi più
significativi dell’estate 2012
di Foza e, come si può notare, la cultura, unita alla tradizione, la fa da padrone.
A Foza la cultura trova casa
nel nuovo Museo Civico
dove troviamo tre mostre
tematiche temporanee di alto
valore artistico-culturale ossia: al primo piano, “Il tuo volto io cerco” mostra di icone
contemporanee che chiuderà il 15 ottobre con inseriti dei
corsi base di iconografia. La
presenza costante di Maria
e Giovanni, due laici
francescani, che ti seguono
con affabilità, gentilezza e competenza nel percorso della
mostra ti fa gustare le bellissime icone che ti parlano si di
cultura ma soprattutto della
“nostra Salvezza”. Al piano
terra un bella mostra fotografica a cura dei fotografi di Foza
dove don Valentino Miotto lascia una marcata impronta. Poi
si sale al terzo piano-sottotetto
con una interessante mostra di
bambole. Bellissime quelle regionali italiane vestite dei costumi tradizionali della loro terra. Altre bambole dei vari pa-
A Cesuna giovani da tutta la regione a scuola di Protezione Civile
Elvio Schivo e Giampaolo
Rigoni e l’assessore regionale Daniele Stival.
“Questo è il primo passo di
un progetto da avviare nelle
scuole, “La Protezione Civile e la Scuola”, realizzato
con l’Università Cà Foscari
di Venezia per creare attività formative e didattiche sui
temi della sicurezza – spiega
l’assessore Stival – Ognuno
può rendersi utile dal ragazzo all’anziano ma bisogna
prima sapere come agire”.
“Auspichiamo che manifestazioni così – commenta
l’assessore con delega alla
protezione civile per Roana
Elvio Schivo – Con il
coinvolgimento di giovani e
giovanissimi, possa favorire
un maggior coordinamento
tra le associazioni di pc anche sull’Altopiano; attual-
mente sono 4, segno della
grande volontà di aiutare
della nostra gente, ma che
necessita di una direzione
unitaria”
Gerardo Rigoni
esi e continenti, seppur artisticamente belle, qualche volta ti
lasciano perplesso perché paiono più dei feticci tribali, quasi a contrapporsi alla spiritualità “sacra” delle icone viste al
primo piano.
In ogni caso bisogna complimentarsi con Foza che nonostante sia un “piccolo” dei Sette
Comuni sa offrire agli ospiti villeggianti, agli emigranti che
rientrano, ai paesani un’estate viva, gioiosa e piena di cultura.
Amerigo Baù
CAMPOROVERE
2° Memorial
Ennio Vescovi
La Pro Loco di
Camporovere organizza
per domenica 9 settembre il 2° Memorial Ennio
Vescovi, presso il campo
sportivo.
Il programma prevede
alle ore 15.00 la tombola per i bambini, alle
16.30 una gara di bocce e alle 19 l’apertura
dello stand gastronomico.
Infine alle 22.30 si terrà
l’estrazione della sottoscrizione a premi.
Anche Asiago tra gli “ospiti” dell’Antica Fiera del Soco
Grisignano di Zocco in festa dal 7 al 13 settembre
per l’edizione 2012 dell’Antica Fiera del Soco. Una
Fiera che guarda al futuro, senza, però, mai dimenticare le proprie radici, la propria identità. Un
appuntamento per tutti. Senza distinzione di età,
status e attitudine all’acquisto. Una festa di popolo
nella sua accezione più bella, per le tante famiglie
ed i bambini che vi prendono parte così come per
chi decide di trascorrere una giornata all’insegna
di un sano divertimento in compagnia di amici. Ed
è pure una Fiera per tutti i gusti. La sintesi perfetta
è racchiusa in “ghe ze de tuto come aea Fiera del
Soco”. Una vetrina a cielo aperto sul piccolo, grande mondo di questa Fiera, da ammirare lungo un
percorso di 10.000 metri scandito da circa 500
bancarelle. Protagoniste indiscusse, sempre e comunque. Una Fiera che ha i “numeri” per essere
considerata tra le più importanti in assoluto della Regione
Veneto: 2500 metri quadri di aree spettacoli, 3000 metri quadri dedicati agli stand gastronomici, Luna Park con oltre 70
attrazioni ed una mostra espositiva che conta 4500 metri quadri di superficie e 150 espositori. Solo alcuni numeri per dare
un’idea di dimensioni e potenzialità di questa Fiera, che prosegue il suo percorso di crescita fatto anche di una sempre
più marcata apertura al mondo, mediante legami di amicizia
e collaborazione con altre realtà del territorio (e non solo). Di
tutto ciò farà parte quest’anno anche il Comune di Asiago
che sarà presente con uno stand espositivo nell’ambito di
“Sistema Veneto”, un’area dedicata all’interno della 29°
mostra espositiva promossa in sinergia con il Comune di
Grisignano di Zocco e con il patrocinio della Regione Veneto,
con l’intento di creare una rete di collaborazione tra le tante
realtà locali. Il progetto aveva avuto una fase embrionale già
l’anno scorso e, visto il successo ottenuto, è stato implementato. Asiago, insieme ad altri comuni, ha scelto Grisignano e
la sua Fiera come vetrina per promuovere le peculiarità locali, il territorio, sia da un punto di vista culturale che turisti-
co, gli eventi e le manifestazioni popolari. Passeggiando lungo via Ungaretti e nelle aree dedicate sarà possibile ammirare in varie declinazioni il mondo della campagna: dagli animali (cavalli, bovini, rapaci, …) ai mezzi
per la lavorazione della terra, anche quelli di un tempo;
dagli antichi mestieri al tuffo nel passato con la Fiera
Franca del bestiame, il tradizionale “Luni del Soco”.
Importante novità per l’edizione 2012 sono i giorni di
presenza (dal sabato al lunedì) del “mercato a km zero”,
in collaborazione con Coldiretti e CIA, che, in una vera
e propria agorà dedicata all’interno di via Ungaretti,
offre a tutti i visitatori la possibilità di acquistare prodotti agricoli provenienti dalle aziende del territorio. E
le novità non finiscono qui. In collaborazione con l’Associazione “Terra degli Asini”, infatti, si svolgerà un
convegno finalizzato all’utilizzo del latte d’asina nei prodotti di cosmesi e per il benessere delle persone.
Non mancherà poi “Lo Borgo de lo soco”, un antico villaggio, fedelmente ricostruito nei suoi “tratti somatici” grazie al
certosino lavoro di recupero delle memorie svolto con passione e professionalità dal “Gruppo Voci dal Medioevo di
Trambaque”, nato nel 1993 e negli anni diventato punto di
riferimento nel campo delle animazioni teatrali legate a questo filone storico. Un villaggio pronto a mostrarsi con tutto il
suo fascino, i suoi colori e sapori, le sue atmosfere soffuse,
popolato ed animato da decine di personaggi in costume, proprio come all’epoca.
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
18
La voce degli 8 Comuni
Un successo lusinghiero per la mostra
“Quello che le donne non dicono”
“Quello che le donne non dicono”: una mostra tramite la
quale tre donne, (Valeria Lobbia, fotografa, Giulia Rigoni,
pittrice, e Francesca Chiesa, curatrice), hanno espresso
un mondo interiore troppo spesso tralasciato o dimenticato. Un universo in cui perdersi e ritrovarsi, magari più
forti di prima! Un’esposizione che ha saputo mettere a
nudo il nostro vero “io”, analizzando paure, ossessioni,
l’amore, l’altro, la società, insomma tutto ciò che concerne il mondo esteriore. Un filo rosso che lega ogni nostra mossa e da cui non possiamo liberarci, un elemento
che ci attanaglia, che ci colpisce, ma che ci può anche
tenere unite.
Due artiste che sembrano essere le metà della stessa mela,
due mondi di uno stesso universo che si compenetrano e
si completano. Il mondo della pittura: esso rappresenta
una donna che decide di combattere, di uscire dal proprio cosmo dissimulato. E quello della fotografia, che
invece rappresenta una donna che vorrebbe svuotare la
propria testa dai pensieri funesti che la attorcigliano. Insieme hanno rappresentato un incontro di sentimenti che
urlano di essere espressi.
“Un anno fa – dicono le tre donne - non sapevamo dove
saremmo arrivate, ma adesso abbiamo varcato il punto del non
ritorno. Dopo questa prima azione non possiamo fermarci,
dobbiamo proseguire e dimostrare di cosa siamo capaci! Siamo contente ed orgogliose per il successo che ha ricevuto la
nostra prima esperienza insieme!”
Per raggiungere tutto questo, c’è stato l’aiuto di molte persone. Pertanto, ringraziamo tutti coloro che hanno dato un sostegno enorme a far partire il progetto: Stefano Fracaro, Mariano
Stefani, Pino Barolo, Lorenzo Puppo, Leandro Scaggiari
Federico Canalia, Andrea Mosele, il Club Fotografico
7 Comuni e tutti gli sponsor. Un abbraccio e un omaggio vanno anche a tutte le persone che si sono prodigate per la buona riuscita, per averci supportate e per
averci regalato un sogno che sta divenendo realtà. In
ultimo, ma non per questo meno importante, ringraziamo Giulio Pesavento che è stato la nostra guida all’esposizione, facendo un ottimo lavoro e permettendoci di sognare sulle note della sua voce.
Il giorno dell’inaugurazione, le persone presenti erano
ben oltre 350, tra cui critici e galleristi del Triveneto.
La mostra infatti, nonostante toccasse delle tematiche
molto forti e rappresentasse delle immagini molto potenti, a volte tragiche, è stata qualcosa d’importante,
che non è passato inosservato.
“Siamo consapevoli del fatto che sia stata una rassegna emozionale, a tratti sconvolgente, diretta ai sentimenti, ma l’aver utilizzato uno strumento assolutamente
soggettivo, come l’arte, è stato un modo per amplificare le emozioni, per farci attraversare lo spirito, lasciandoci un ricordo dentro.”
D’altronde cos’altro avrebbe potuto rappresentare così a perfezione l’essere femminile?
“L’idea ora è quella di proseguire e di vedere dove ci condurranno le strade intraprese”.
F.C.
L’alba sull’altopiano: un libro I racconti e i sogni di Walter Tumino
di Ermanno Roberto Tura
Il giorno di San Bartolomeo, festa
patronale di Gallio, è stato presentato
il nuovo libro di Ermanno Roberto
Tura sui suoi ricordi di infanzia a Gallio
e sull’altopiano.
La sala Bartolomea era gremita di paesani. Dopo il saluto del sindaco, il
parroco don Lauderio ha precisato che
non si tratta di un libro di nostalgia,
ma di attualità, rivolto al futuro. Il prof.
Danillo Finco ha messo in evidenza
tra l’altro come il libro è dedicato a
cinque giovani di Gallio (Emanuele,
Antonio, Lisa, Silvia e Roberta) che
hanno perso la vita negli anni recenti per vari incidenti. Il prof. Sergio Bonato ha poi puntualizzato
alcuni aspetti di vivo interesse dell’opera, come essa
fonde bene la storia locale con la grande storia della
seconda Guerra Mondiale, della Resistenza, della Liberazione e del primo Dopoguerra. Sono ricordati
con precisa evidenza i lavori della legna, della lissia,
della filatura, della malga, il rito triste dei mendicanti,
i giochi, le feste, le forme di solidarietà. Straordinario l’aiuto alla famiglia ebrea rifugiatasi durante la
guerra in malga Boscosecco e l’aiuto ai piccoli
mutilatini nella casa in Piazza Italia. Straordinarie le
figure dell’arciprete don Marco Zen e del Prete
Polacco…Viene ricordata la desolata povertà del
Dopoguerra, la disperata emigrazione in Italia, in
Europa e oltre gli oceani, l’entusiasmo per le possibilità del turismo, specialmente di quello invernale legato allo sviluppo sportivo del
Packstall…Forse la parte finale
del libro, sempre realistico e pensoso, è la più importante, come
quando accenna al progresso dei
nostri giorni e alla necessità di
“freno e retromarcia, indispensabili qualora alla vista si profili un
rischio e addirittura un precipizio”.
Viene fatta sentire la necessità di
superare “atteggiamenti distruttivi verso la natura creata orientando a una vita più sobria e solidale e
a uno sviluppo sostenibile nel terzo millennio”. L’autore ricorda i
tre alfabeti che hanno guidato la sua esistenza:
l’alfabeto cosmico (il gusto per la natura), l’alfabeto umano (l’attenzione per la vita delle persone
), l’alfabeto biblico (la dimensione religiosa e la
relazione con il Signore Gesù) e fa sentire l’esigenza di superarli, specialmente in riferimento ai
giovani. In campo religioso egli indica come “tutti
i credenti dovrebbero mostrarsi capaci di ricominciare sempre da capo, con altri, in un lungo
avvento corale, prima che sia troppo tardi e scenda la notte sul mondo”. Un libro particolare, fatto
di speranza e di preghiera, perché dopo la notte
spunti l’alba, sul mondo e sull’altopiano. Il prof.
Pierantonio Gios, presente all’incontro a Gallio,
scherzosamente ha dichiarato che l’autore Don
Roberto sarà ricordato non per i suoi libri di
teologia, ma per questo libro di storia e di ricordi.
Sergio Bonato
Non sembra che ti guardi veramente, perché Walter ti degna a stento di rapide occhiate.
Eppure nessuno più di lui
vede davvero. Gli bastano
pochi istanti per memorizzare il colore dei tuoi occhi,
l’incertezza del tuo sorriso e,
sono certa, quella piccola
ruga comparsa stamattina.
Per restituirti il tutto, inaspettatamente, magari sotto forma di poesia o all’interno di
un suo racconto.
Walter Tumino, giovane
diversabile a causa di un vaccino (è in carrozzina e non
parla) è l’autore del libro “Racconti e sogni” presentato a
Treschè Conca a fine agosto.
Leggendo quelle pagine, ci si
rende conto che si tratta di un
talento naturale. Bravo, in tutte
le accezioni in cui si possa intendere il termine. La sua parola è performante, le immagini si stagliano nitide dalla pagina e si imprimono dentro di te
con forza. Ciò che mi tormenta, fin dalle prime righe, è una
scomoda verità: siamo portati
a pensare, a priori, che ad una
disabilità fisica ne corrisponda
una mentale. Pertanto molto
spesso nemmeno consideria-
mo l’ipotesi di rivolgerci direttamente alle persone come
Walter. Parliamo solo con i genitori o, al limite, degnamo loro
di frasi senza profondità. Diciamoci la verità: li trattiamo da
stupidi. Quanta bellezza, quanta meraviglia ci precludiamo
con i nostri pregiudizi!
E quanta pazienza deve aver
portato Walter con gente come
me...Quindici lunghi anni di osservazione, senza poter far
uscire la sua luce. Ecco, Walter
è un forziere che in questi anni
si è riempito di tesori, del quale
finalmente, grazie alla caparbietà
dei genitori e degli insegnanti,
sono state recuperate le chiavi. Altra scomoda verità: chi
si aspetta di trovare dell’amaro in questo libro, dei toni
scuri tramite i quali aggiungere del dolce alla propria
fortunata esistenza resterà
deluso.
Lo sfortunato di turno, che
può rendere possibile la nostra katarsis, non è Walter.
Il suo entusiasmo per la vita
rende quella del 99% dei
comuni mortali... meschina
e povera. C’è tanta luce in
questo libro, troppa. Può
succedere che, come per le
ragazze che sembrano meravigliose in discoteca, se le
vedi il mattino dopo sembrano
degli orsi, anche le nostre esistenze vengano smascherate.
In tal caso saranno fortunati
solo coloro che sapranno far
tesoro dei consigli di Walter,
che, essendo una persona comprensiva e generosa, ha voluto
rivelarmi il segreto della felicità.
“Il segreto è guardare il mondo
e vedere tutti i raggi del sole e
le gocce d’acqua del temporale e gli occhi di tuo figlio, bellissimi! Basta vedere...è facile!”
Monica Panozzo
Comprendere il senso della vita e della morte
Il Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scienze Tradizionali dell’India, ha organizzato
per domenica 16 settembre una conferenza sul tema “L’Amore che libera”. Orizzonte e
senso della Vita: Nascita, Morte, Immortalità” relatore Marco Ferrini. “Il viaggio della vita
– si legge sul volantino di presentazione dell’appuntamento - è destinato a rimanere ai nostri
occhi privo di senso se non viene accolto e compreso il senso della nascita e della morte,
poiché l’esistenza incarnata prevede sia l’una che l’altra. Neanche i grandi imperatori possono sfuggire alla decadenza del corpo fisico e alla sua distruzione, dunque nessuno può
trascurare di dare un senso alla morte, perché altrimenti perderebbe di senso la vita stessa.
Se non comprendiamo la funzione e lo scopo della morte, sarà difficile comprendere anche
la funzione e lo scopo della vita che ci sfuggirà, inevitabilmente, come sabbia tra le mani.
Ciascuno di noi ricerca la libertà e l’amore, ma spesso con le nostre azioni ci incateniamo
invece che liberarci e soffriamo invece di amare. L’amore e la libertà sono una conquista,
che si realizza se ascoltiamo e seguiamo quella voce che risuona nel profondo di ciascuno
di noi: la voce innata della coscienza. L’inizio della conferenza è alle 16,00 all’Hotel Belvedere in Piazzale Giardino a Bassano del Grappa. L’ingresso è libero. E’ comunque gradita
la prenotazione. Seguirà un seminario di approfondimento programmato per il 29 e 30
settembre alla Casa Sant’Antonio in Via Valgiardini ad Asiago. Per informazioni rivolgersi
a Natalina Morlin 3498652896 .
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
19
GallioFilmFestival
Opere Prime: il punto
dopo 16 anni di vita
Ultima settimana di luglio 2012; come da 16 anni, questa parte dell’anno sull’altopiano, in particolare a Gallio, a Cesuna e
a Tresché Conca e ad Asiago stesso, è stata dedicata ad un
festival cinematografico sempre più impegnativo. Oso un
confronto apparentemente audace. A Cannes, Berlino, Venezia ci sono i grandi festival, dove vanno i film “vip”, molti
dei quali sono già sul mercato internazionale. Da quei luoghi
mitici, essi dominano e impongono la loro presenza in ogni
regione del mondo. Gallio, paese dell’altopiano, anch’esso
ha un festival, ma sarebbe assai fuori luogo, non dico presuntuoso, se volesse assomigliare a quelli del mercato. Fuori luogo
sì, perché il GallioFilmFestival – Cinema Italiano Opere
prime, si pone nel mondo del cinema come scopritore di giovani talenti, che mai o quasi mai hanno assaporato il successo anche commerciale dell’incontro col grande pubblico. Presuntuoso no, però, perché questo ruolo che Gallio si attribuisce è eticamente superiore al ruolo dei grandi festival, che
basano il loro successo sul divismo, sul “red carpet”, il tappeto rosso steso sotto i piedi delle star che entrano nella sala di
proiezione, osannati dai gesticolanti fans, che verso di essi
stendono le mani e le fotocamere.
Se qualche film non soddisfa nella programmazione dei
grandi eventi festivalieri, il problema che ne nasce non è
determinante sul successo complessivo dell’evento; si direbbe semplicemente che il direttore artistico e i suoi collaboratori non hanno avuto perspicacia nella scelta dei
prodotti ed essi si difenderebbero rispondendo che anche
nel mondo del cinema ci sono le cattive annate.
Difetti e problemi delle opere prime
La programmazione dei piccoli festival tematici, come
Gallio appunto, è sempre e assolutamente rischiosa, perché è noto che spesso le opere prime dei giovani cineasti
possono avere grandi difetti.
Questi, ad elencarli, sono i pochi soldi di cui i film godono
per essere dignitosamente realizzati. Ma, come afferma
l’ormai famoso motto del festival nato a Gallio, “Non contano i soldi; contano le idee”. Ecco allora il secondo difetto d’un certo cinema dei giovani: la debolezza delle
idee, la scarsità di apertura culturale ed esperienziale,
anche se, magari, quella specifica c’è: tanti cineasti hanno frequentato corsi di formazione cinematografica e hanno realizzato tanti documentari, ma una visione aperta del
mondo rimane loro lontana.
Da qui, spesso, nasce la loro
presunzione di voler dire
grandi cose senza possedere un’adeguata maturità culturale, frutto anche di espeUna scena di “Io sono Li” di Andrea Segre
rienze di vita,
Quanto pesano, a volte, le loro storie raccontate con so- di uomini e animali.
vrabbondanza di intellettualismi e di simboli, che non giun- I film nominati hanno aperto la strada al grande pubblico a
gono al pubblico se non per disorientarlo!
questi registi.
Altro difetto è quello di attingere soprattutto alla periferia Piccoli importanti film di cui più non esiste memoria
della nazione, alla provincia. Il film così stenterà a diven- Veramente gradevoli però anche altri film, ma pressoché
tare un interessante racconto di respiro universale.
spariti nel nulla. Tra essi ci sono racconti affascinanti. Ci
Ma qui sta anche la bravura, che alcuni hanno, di sono poi i cosiddetti piccoli film, perfetti, meditati, ricerche
sprovincializzare le storie facendole incontrare col patri- profonde nello spirito e nel mondo del lavoro, capaci a volte
monio culturale, artistico, ludico di un popolo.
di scoprire situazioni, personaggi, valori che rischiano di avLe ottime eccezioni
vicinarsi ad una vita in estinzione. Li rende validi pure un
Ogni anno a Gallio si assiste alla nascita di opere pur pro- appropriato uso del complesso linguaggio cinematografico,
vinciali nell’ambientazione, ma aperte, condivisibili, ric- che rende formalmente ed esteticamente attraente anche il
che di preziosi apporti contenutistici, etici, universali.
piccolo film.
Prendiamo, per esempio, un film presentato nel 2012, Io Arriviamo a una conclusione
sono Li di Andrea Segre ambientato nel ristretto spazio Quale conclusione si può trarre dopo questa pur parziale ridi una chiusa e litigiosa città veneta, Chioggia, tra pesca- cerca all’interno di molte edizioni del GallioFilmFestival? Si
tori, comunità cinese ostile ad ogni apertura, dialetto tipi- potrebbe dedurre che accanto a buoni e ottimi film troppo
camente chioggiotto, tanto da dover ricorrere ai sottotitoli spesso dimenticati dalla distribuzione cinematografica, sono
per farsi comprensibile. Dove però l’apertura ai temi della emersi registi, attori, sceneggiatori e altri cineasti, che hanno
contemporaneità sono abbondantemente proposti attra- continuato a dare nobiltà all’arte del cinema, senza farsi asverso il racconto di una storia e le preziose immagini-simbo- sorbire dal richiamo delle sirene del facile successo impostalo che la esaltano vieppiù; e così le riflessioni proposte dai to sull’ormai diffusissimo impiego di strabilianti effetti spesuoi personaggi più sensibili.
ciali, spesso solo specchio per allodole disabituate al bello
Il tema forte dell’identità è qui presente come discrimine tra della vera creazione artistica, che si dilettano a narrazioni
un suo essere consapevolezza di sé o invece muro contro solamente banali e gratuitamente volgari.
muro di fronte al diverso, allo sconosciuto.
Si capisce quindi quanto sia meritevole seppur rischioso per
Lo stesso tema è il lite-motiv conduttore di un altro film visto una manifestazione quale il GallioFilmFestival- Cinema Itain una precedente edizione del festival e da qui lanciato al liano Opere prime ospitare film e cineasti presentati molte
pubblico, Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti.
volte a scatola chiusa. Quando questa si apre, non mancano
E ancora Respiro di Emanuele Crialese; in questo film tutto di venire alla luce sorprese anche impensabili, nelle quali è
si svolge a Lampedusa, l’isola dei tragici sbarchi di Africani, evidente l’impegno artistico, narrativo e umano, pur accanto
l’isola di una piccola comunità di residenti con tutti i limiti a prodotti frutto di presunzione e di superficialità o di chiusudovuti per motivi geografici alla mancanza di confronti cultu- ra dentro a incomunicabili confini regionali.
rali con altre comunità, ma dove si riscontrano respiri di universalità, che toccano aspetti affettivi e di rispetto per la vita Michele Serra [email protected]
Incontri con la musica: “Un successo che speriamo di poter ripetere”
Più che gli applausi, è il silenzio, che la musica riesce a creare, il metro con cui misurare la riuscita di
un concerto. Quel silenzio che si crea quando un
brano è riuscito a coinvolgere ed emozionare, quei
pochi attimi che precedono l’applauso e che lo rendono ancora più speciale. E il silenzio attento e concentrato di una chiesa sempre più gremita un appuntamento dopo l’altro, è la dimostrazione del vero
successo di questa prima edizione degli “Incontri
con la musica”. Nella splendida cornice della chiesa di Treschè Conca, col soffitto affrescato, quadri
e statue alle pareti, l’organo Zordan in cantoria installato nel 1927, e soprattutto l’ottima acustica che
permette alla musica di risuonare chiara in ogni
angolo, si sono avvicendati in tre serate diversi
musicisti che ci hanno fatto apprezzare quasi ogni
tipo di musica, dal barocco al contemporaneo, dalle opere
strumentali alle cantate di J.S. Bach, dai brani solistici alla
musica da camera. “Senza entusiasmo non si fa nulla di
grande” diceva Schumann, e di entusiasmo in queste serate se ne è sentito molto, con esecuzioni ricche di passione.
Certo, le note sbagliate non sono mancate, le condizioni
dell’organo sono abbastanza critiche (si spera di poter fare
un intervento entro il prossimo anno, fondi permettendo) e
anche gli esecutori, benché già ad ottimi livelli, hanno biso-
gno di maturare e perfezionarsi, ma sono tutte cose che si
dimenticano facilmente, se sono state in grado di trasmetterci emozioni. “Spero davvero che questi Incontri con la
musica si possano ripetere anche il prossimo anno - dice
Marco Primultini, organista della chiesa e artefice di questa
prima rassegna musicale - magari invitando più musicisti
e cercando di variare ancora di più i programmi musicali. La soddisfazione più grande di queste serate, oltre
all’orgoglio di essere riusciti a realizzare tutto questo,
che per un paesino di montagna come Treschè
Conca non è certo facile, è stata la soddisfazione nel vedere la chiesa piena, un pubblico
sempre più numeroso ed entusiasta, a dimostrazione del fatto che la musica classica ha ancora molto da dire e da trasmettere, e soprattutto
che i giovani d’oggi sanno ancora impegnarsi, emozionare ed emozionarsi. È d’obbligo
quindi ringraziare il numeroso pubblico, che con
il suo entusiasmo ci sostiene e non può che spronarci a fare sempre di più e sempre meglio. Ringrazio il
parroco, don Stefano, per l’accoglienza e la disponibilità e la Pro Loco, che ha reso possibile la realizzazione di queste serate.”
I molti turisti che vengono sul nostro Altopiano per un
periodo di vacanza, a volte più che il corpo sentono il
bisogno di far riposare la mente, per recuperare quella serenità che
ci fa fermare davanti a uno dei tramonti di questa terra, o che ci fa
apprezzare i colori di un paesaggio o di un fiore. “Se siete tornati a
casa soddisfatti, contenti di aver dedicato qualche ora alla
musica, ma soprattutto emozionati – conclude Marco Primultini
- allora vuol dire che siamo riusciti nel nostro intento. Ancora
grazie, quindi, a tutti quanti hanno partecipato e aiutato a
realizzare questa rassegna, un grazie che spero sia un arrivederci alla prossima estate”.
P.M.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
20
La voce degli 8 Comuni
CALCIO
Trofeo Veneto di seconda categoria:
prima uscita ufficiale del Canove
Si è conclusa con una bella partita e un pareggio per 2 a 2 la
prima uscita ufficiale del Canove Calcio targato 2012. Contro il Recoaro nell’esordio dei gialloblu nel Trofeo Veneto di
Seconda Categoria buona prestazione della squadra di mister
Luca Terzo con due gol di buona fattura sia di Fontana sia di
Dal Santo. Una partita giocata a buoni livelli ma con la pesantezza nelle gambe, dovuta al lavoro pre campionato, che
si è fatta sentire. Il Canove nel finale ha lasciato troppa libertà ai recoaresi che al 25’ del secondo tempo hanno agguantato il pareggio.
Soddisfatto comunque il presidente Rebeschini visto che con
la società si è trovato a dover ridisegnare la squadra dopo il
campionato altalenante dell’anno scorso. E che fa sperare di
potersi togliere qualche soddisfazione durante il campionato
prossimo in un girone ritenuto competitivo dove spicca il Poleo
Aste, squadra con cui il Canove ha più volte incrociato le
armi negli anni scorsi.
“La nostra è una buona squadra con un giusto mix di giovani
e “vecchietti” – commenta Rebeschini – Ma nonostante la
presenza di molti giovani della juniores inseriti in prima per la
mancanza della quest’anno della loro, causa il basso numero
di giocatori) l’esperienza non manca. Già l’anno scorso abbiamo inserito molti giocatori
dalle giovanili e la nostra
juniores è sempre stata considerata la squadra più forte”.
Tra i nuovi arrivi, tra i pali giunge dal TreC Matteo Zordan
mentre
l’attacco
gialloblu si arricchisce
con Diego Dal Santo
che sostituisce Michele Dal Santo approdato
ad altri lidi, mentre rimpiazza in avanti Fioretto che ha appeso le scarpette al chiodo. Altri nuovi volti o graditi ritorni sono
Claudio Frigo e Roberto Dal Zotto.
Gerardo Rigoni
Asiago Calcio Altopiano
La panchina resta a Lorenzi
E’ iniziata a fine agosto la
preparazione della prima
squadra dell’Asiago Calcio Altopiano. Il campionato di terza categoria inizierà il 23 settembre e quest’anno la formazione
giallorossa, a differenza
della passata stagione in
cui ha giocato nel girone
bassanese, dovrebbe essere inserita in uno dei due
gironi del vicentino.
Riconfermatissimo l’allenatore Lorenzo Lorenzi.
Per quanto riguarda la
rosa a sua disposizione,
pur restando ferma e più
che mai fattiva la collaborazione avviata nella scorsa stagione con il Gallio e
il Lusiana Conco, ci sono
stati dei cambiamenti: al-
cune cessioni avvenute per
esigenze personali o tecniche, ma anche qualche ritorno. Sicuramente importante è il rientro dopo un
anno in prima categoria
con il San Giorgio di
Perlena di Francesco
Mosele, ritenuto dalla dirigenza asiaghese una pedina fondamentale. Promossi tra i più grandi anche sei giocatori Juniores
(classe 1993). L’obiettivo
dichiarato a inizio stagione è quello di fare meglio
dello
scorso
anno
(l’Asiago aveva chiuso il
campionato con la sesta
posizione in classifica).
“Il gruppo mi sembra già
bene amalgamato – dice il
presidente
Federico
Longhini – nelle sedute di
allenamento fin qui svolte
ho visto entusiasmo e tanta voglia di fare. E’ già un
buon segnale che mi induce ad essere ottimista”.
Continua la collaborazione tra le tre società Asiago,
Gallio e Lusiana-Conco
anche per quanto concerne il settore giovanile. La
Junior Altopiano iscriverà
la squadra al campionato
Giovanissimi nel quale risulta campione distrettuale
di Bassano in carica. Il
Gallio si occuperà di
Juniores,
Allievi
ed
Esordienti, mentre per i pulcini ci sarà una squadra
per ciascuna società.
Questa collaborazione, oltre a garantire un numero
adeguato di giocatori
per ciascuna formazione, permette di affrontare più serenamente il
problema di allenamenti
e partite durante la stagione invernale: avendo
a disposizione più campi da gioco a quote più
basse (a Lusiana e a
Conco in particolare) si
possono evitare (o quasi) le sedute in palestra
e le lunghe trasferte in
pianura anche per le
partite casalinghe.
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
21
La voce degli 8 Comuni
HOCKEY SU GHIACCIO
La Migross Asiago tra novità e conferme
Fervono i preparativi in casa
Asiago per il 79° Campionato
Italiano di ( serie “A” di hockey su ghiaccio che inizierà
giovedì( 20 settembre e terminerà entro sabato 6 aprile 2013.
Il primo turno vedrà la Supermercati Migross Asiago Hockey 1935( impegnata nell’incontro casalingo contro il Val
Pusteria. Per la nuova avventura i giallorossi ripartono da
una doppia, graditissima conferma: saranno John Parco e il
suo vice Franco Vellar a guidare la prima squadra continuando il lavoro iniziato lo scorso
anno. Da qualche anno stabilmente nello staff tecnico della
nazionale italiana, Parco avrà
dunque la possibilità di guidare
gli stellati fin dall’inizio della stagione. Al suo fianco opererà
ancora il fidato ed esperto
Franco Vellar secondo a nessuno in fatto di abnegazione al
lavoro, fedeltà ai colori
giallorossi e passione per l’hockey. Dopo la conferma al timone della squadra, giorno dopo
giorno si stanno posando i vari
mattoni per la costruzione di
una formazione il più possibile competitiva. A difendere la gabbia
giallorossa è stato
chiamato
Josh
Tordjman. Si tratta
di un estremo difensore nel pieno della
sua carriera essendo
nato a Montreal (Canada) l’11 gennaio 1985 e dal
fisico longilineo (185 cm per
70 kg). E’ alla sua seconda
esperienza europea dopo aver
ben figurato nei più
prestigiosi campionati
nordamericani; scorrendo le
statistiche di Tordjman, infatti, balzano subito all’occhio le 2 presenze in NHL
con la casacca dei Phoenix
Coyotes nella stagione 2008/
2009 e le quasi 200 partite giocate in AHL. L’anno scorso ha
giocato nel Salzburg (Austria)
dove però trova tanta concorrenza dovendosi giocare il posto con il connazionale Marty
Turco (tornato a fine stagione
in NHL con i Boston Bruins).
La stagione è per lui comunque molto positiva con una
media parate del 91,2% e 2,94
gol subiti a partita.
Nel reparto arretrato della Supermercati Asiago Migross ci
sarà il difensore italo-canadese
Daniel Sullivan. Nato a
Scarborough (Ontario - Canada) il 26 aprile 1987, Sullivan è
un difensore destro di stecca
sinistra di 183 cm per 85 kg di
peso forma. Può contare già su
un’esperienza triennale nel nostro campionato maturata con
le casacche di Cortina e Fassa.
Dopo gli inizi della carriera con
la formazione universitaria di
Niagara, nel 2008/2009 disputa 5 partite in
ECHL (East
Coast Hockey
League) con
i Reading
Royals. La stagione
successiva inizia per
Sullivan l’avventura
europea grazie alla
chiamata del Cortina:
la sua prima stagione
italiana sotto le
Tofane, complice
qualche infortunio,
non è delle più fortunate; in 30 partite con
gli scoiattoli mette a
segno 2 gol e serve 6
assists, 59 i minuti di
penalità. Nel 2010/
2011 passa al Fassa
dove ha giocato anche lo scorso anno
(45 incontri, 7 gol, 19
assists e 48 minuti di
penalità).
A irrobustire la difesa arriva Davide Nicoletti proveniente dal
Pontebba. In realtà si tratta di
una sorta di ritorno, considerato che il giocatore era già passato da Asiago al termine della
stagione 2009/2010 per un breve periodo di prova. Un ritorno
anche da un altro punto di vista: i suoi genitori hanno entrambi radici venete, papà Jim
è originario di Castelfranco
Veneto, mamma Patrizia di
Bassano del Grappa. Nato a
Toronto (Ontario – Canada) il
22 marzo 1986, Nicoletti è un
difensore che ha nella prestanza fisica il suo principale punto
i forza (191 cm per 97 kg) e
che svolge la fase difensiva con
ordine, grinta e determinazione,
dotato di un tiro molto potente
dalla linea blu, a Pontebba è riuscito a dare un concreto aiuto
anche in fase d’attacco: la sua
prima stagione in Friuli ha registrato 43 presenze con 3 gol e
6 assists, mentre l’anno scorso i suoi numeri sono leggermente migliorati con 47 presenze con 5 gol e 14 assists.
Confermato il difensore
asiaghese Enrico Miglioranzi
che, dopo aver valutato altre
possibilità, ha deciso di rimanere in casacca stellata anche
per( la prossima stagione. Difensore di grande talento, ha
decisamente dalla sua la giovane età essendo nato a Padova
l’8 ottobre 1991. Miglioranzi è
dotato di buon dinamismo e pattinaggio e non disdegna le incursioni in zona d’attacco. Nonostante non si possa definire
un veterano, ha già alle spalle(
cinque stagioni nella massima
serie e negli ultimi anni è divenuto punto di( forza del reparto arretrato degli stellati. La sua
crescita è tutt’altro che( terminata e la prossima stagione potrebbe essere una tappa importante di un processo di crescita che ha ancora moltissimo
margine di sviluppo. Dopo
aver( vestito tutte le maglie delle
rappresentative giovanili azzurre, più ( recentemente è entrato nel giro della Nazionale
senior ed è reduce dal ritiro( che
la Nazionale Olimpica ha svolto a Pinerolo. La stagione
2012/2013 segna il gradito ritorno in giallorosso dell’attac-
cante Luca Rigoni
dopo ( le esperienze di Milano (dove
si era trasferito
dopo tredici stagioni in giallorosso) e
Pontebba (dove è(
rimasto per altri cinque anni, gli ultimi
tre giocati con la
“C” di( capitano sul
petto) che lo hanno
confermato come
uno degli attaccanti
più duttili e generosi del nostro campionato. Nato ad
Asiago l’1 gennaio
1975, ha fatto il suo
esordio in serie “A”
a soli 18 anni nella lontana stagione 1993/1994. Fisicamente
integro, nonostante le 37 primavere, potrà dare alla squadra un equilibrio tattico che, soprattutto quando ci sarà da
stringere ( i denti come ad
esempio nelle fasi di inferiorità
numerica, riesce a garantire come
pochi altri giocatori. La sua grande esperienza sarà fondamentale
anche( all’interno dello spogliatoio. Per quanto concerne l’attacco, ci sono poi le conferme
dei canadesi David( Borrelli e
Layne Ulmer e dell’oriundo
Sean Bentivoglio. Capitan Dave
Borrelli, 31 anni compiuti il 14
gennaio,( vestirà la casacca
stellata per la sesta stagione consecutiva; nelle stagioni( trascorse ad Asiago ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e
voglia di( esserci a tutti i costi,
stringendo i denti in più di qualche occasione. Inizierà la stagione da straniero, ma il tanto( inseguito passaporto italiano potrebbe finalmente arrivare nel corso
dell’anno. Un anno in più all’anagrafe (festeggerà i 32 il prossimo
14( settembre) per il canadese
Layne Ulmer, che si appresta ad
iniziare la sua ( quarta stagione in
giallorosso. Durante la sua militanza ad Asiago, Ulmer si è( dimostrato un giocatore essenziale
e concreto, tatticamente ineccepibile sia in( fase difensiva sia in
fase d’attacco, grazie anche a
mezzi tecnici e fisici al( di sopra
della media. Un particolare curioso lo riguarda in termini statistici:( finora con l’Asiago ha giocato qualcosa meno di 180 incontri, impreziositi da( un punto tondo tondo a partita, un vero e proprio record di regolarità.
Per Sean Bentivoglio, invece, quella che va ad iniziare sarà la seconda stagione ad Asiago. Sean è un
attaccante italo-canadese di 26
anni che ha dimostrato l’anno
scorso di essere in possesso di
notevoli doti tecniche; nonostante non sia riuscito ad esprimere
appieno il suo grande( potenziale,
è riuscito comunque ad essere
sempre fra i migliori marcatori(
asiaghesi. Nuovo nuovo è invece
Chris DiDomenico attaccante (
canadese di stecca destra che può
indifferentemente giocare da (
centro o da ala destra. Nato a
Woodbridge (Ontario, Canada) il
20 febbraio 1989, può contare su
un buon fisico (180 cm per( 80
kg) ma soprattutto su una tecnica, un gioco di stecca e un( pattinaggio che ne fanno un giocatore
estroso e in grado di inventarsi la
giocata vincente in ogni momento dell’incontro. QuellaadAsiago
sarà la sua prima esperienza europea dopo, tra le altre, 74 partite
in AHL e 54 in ECHL e l’importante esperienza con la nazionale canadese. Nelle due stagioni
dal 2010 al 2012 si( divide fra
ECHL con i Toledo Walleye e
AHL con Rockford IceHogs
senza( riuscire però ad ottenere la chiamata dalla NHL.
(N.B. Questi sono i giocatori arruolati fino a giovedì 30 agosto,
giorno di chiusura del giornale)
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
La voce degli 8 Comuni
SPORT - SCI D’ERBA
A Gallio un weekend di
salto e combinata nordica
Edoardo Frau
vince la sua seconda
Coppa del Mondo
Dopo quella del 2008 Edoardo
Frau fa sua anche la Coppa del
Mondo 2012. E’ accaduto la
scorsa settimana in Iran dove,
sulla pista di Dizin, era in programma la penultima tappa del
circuito con molti punti in palio viste le tre gare in calendario. Alla vigilia della lunga trasferta iraniana l’asiaghese aveva 130 punti di ritardo sul campione ceko Jan Nemec ma, alla
fine, la sua tenacia, la sua voglia di farcela ed il suo talento
ricevono il giusto premio.
Nel paese arabo il big azzurro,
nato e cresciuto sulle piste
altopianesi, è riuscito a dare il
meglio di sé nonostante la pressione psicologica derivante dal
non dover fallire in nessun caso
visto il margine da recuperare.
Dopo il primo e secondo posto
nei due supergiganti d’apertura, l’asiaghese del Cs Esercito
si è ripetuto con un altro successo nel gigante maschile che
chiudeva la due giorni di appuntamenti sul pendio iraniano. Ad
aprirgli le porte verso il successo finale l’infortunio in cui è incorso Jan Nemec nella prima
giornata, guai ad un ginocchio,
ma resta indiscutibile che nella
tre-giorni iraniana Edoardo
Frau ha dimostrato di meritare
a pieno titolo la sua seconda
“sfera di cristallo”. Con l’uscita di scena del suo più temibile
avversario, peraltro già superato
in stagione, l’altopianese del Cs
Esercito è ora matematicamente irraggiungibile per tutti gli altri avversari e, quindi, nella tappa finale, da sabato 1 settembre sulla pista austriaca di
Rettenbach, è chiamato a festeggiare, magari vincendo ancora, questo suo prestigioso
risultato che, a trentadue anni,
lo contraddistingue come sciatore “verde” da battere.
“Questa volta sono stato un
pizzico fortunato perchè non si
può mai gioire per l’infortunio
di un avversario - spiega il
trentaduenne “slegar” trasferitosi ormai da tempo in Valle
D’Aosta - tuttavia credo di
essermelo meritato e lo stesso
Jan Nemec mi ha fatto i complimenti. Questo titolo è il premio alla mia costanza, il mio
vero punto di forza. Ci ho sempre creduto e in questa stagione l’ho dimostrato con una
grande serie di piazzamenti.
Dedico la mia vittoria – ha proseguito – a nonno Franco. E’
mancato pochi mesi fa. Gli avevo promesso che avrei conquistato la Coppa del Mondo. Un
pensiero anche a mia moglie
Tiziana che nei prossimi giorni
mi renderà padre una seconda
volta, di Diletta. Una gioia immensa per tutti noi e per
la sorellina Camilla”.
Nei sei mesi invernali Edoardo
Frau riveste un duplice ruolo:
istruttore militare ed allenatore
di sci club, negli altri è lo sci
d’erba a coinvolgerlo in pieno.
Qual è allora il segreto delle tue
vittorie?
“Un’enorme passione. Amo
sciare in tutte le salse perchè
mi consente di essere sempre
agonista. Si tratta - prosegue di una sfida giornaliera in una
disciplina che non ha molti punti
in comune con lo sci invernale
e non solo perchè utilizziamo i
cingoli anzichè gli sci, ma
perchè non esiste la frenata e ti
ritrovi fra i piedi un mezzo meccanico”. Tanto che lui passa
molte ore a costruirsi personalmente i propri “attrezzi da lavoro”. “Acquisto uno sci grezzo, lo smonto totalmente e poi
lo rimonto adattandolo alle mie
22
caratteristiche”. Sabato 1 e domenica 2 settembre Edoardo
cercherà di allungare ulteriormente la striscia vincente nella
supercombinata e nello slalom
di chiusura a Rettenbach, poi
pianificherà il 2013 che lo vedrà protagonista, oltrechè in
Coppa del mondo, anche nei
Mondiali giapponesi. “Cercheremo di rimanere al top, mi piacerebbe superare l’altro
altopianese Stefano Sartori
(condivide con Frau il record
di due vittorie nella generale di
Coppa del mondo, ndr) e aggiungere una medaglia iridata
alla mia collezione che ne conta già undici...”.
Lo sci d’erba azzurro potrà
quindi contare ancora per parecchio sulle prestazioni ad altissimo livello che la penna nera
asiaghese è in grado di sfornare
sulle piste estive in attesa che
qualche giovane si faccia avanti
in termini di risultati simili.
Renato Angonese
Due giornate di gare, una “nazionale giovani” in apertura, i “tricolori” aspiranti e quelli giovanili per le ragazze, riportano alla
ribalta i trampolini del Pakstall grazie all’impegno organizzativo
dello Sc Gallio sostenuto dagli sponsor e dall’amministrazione
comunale. La prima tornata di prove, valida per la Coppa Comune di Gallio, registra il predominio degli atleti trentini e
gardenesi anche se quelli di casa, impegnati nelle categorie d’avviamento, cominciano a difendersi con un certo successo. Fra
i “pulcini”, trampolino Hs 21, prevale nettamente (165,4 punti)
Gabriele Monte Leone (Dolomitica) ma Giada Tommaselli (Monte Giner) si fa supereare solo dal fiemmese, mentre precede
tutti gli altri a partire da Samuele Comazzi dello Sc Gallio. Sempre per la società organizzatrice quinto Eros Consolati seguito
da Camilla Comazzi. Nei “ragazzi” vince Giovanni Bresadola
(Monte Giner) su Daniel Moroder (Sc Gardena) e sul suo compagno di squadra Guido Flessati. Miglior galliese Emanuele
Campregher, nono. Tra gli aspiranti lotta punto su punto fra
Giulio Bezzi (Monte Giner) e Joy Senoner (Gardena). A prevalere per 1,1 è il saltatore trentino. Terzo Luca Giammoena
(Lavazè). Nella gara di corsa, valida per stabilire la classifica di
combinata, il “pulcino” Gabriele Monte Leone centra la doppietta,
il galliese Samuele Comazzi sale al secondo posto. Conserva la
sua precedente leadership anche Giovanni Bresadola, scivola
in sesto rango Daniel Moroder , sale al secondo Giulio Flessati. Marco Longo è terzo.
“Abbiamo ripreso l’attività quasi da zero – precisa Daniele Munari
tecnico della pattuglia galliese – per cui ci vuole tempo però sono
certo che si andrà avanti raccogliendo soddisfazioni. Ora in società ci
aiuta anche Stefano Lunardi e, nonostante il momento difficile, possiamo contare sul sostegno dei genitori e dell’amministrazione comunale. Un “grazie” particolare va però riconosciuto a Roberto Lunardi:
in questi ultimi anni ha saputo tener duro perché questa grande tradizione di cui disponiamo non venisse a sparire”.
Per quanto riguarda i titoli italiani in palio nelle giornata conclusiva
gli “scudetti” vanno ai gardenesi Alex Insam e Manuela Malsiner.
“Siamo soddisfatti – commenta il presidente dello Sc Gallio Paolo Pertile – essendo riusciti a garantire una manifestazione di successo. A valorizzare il nostro impegno, il buon numero di partecipanti data la consitenza del nostro settore ed il momento generale
in cui ci si trova. La collaborazione con l’Amministrazione Comunale e gli sponsor ci fornisce motivi per continuare con impegno lungo la strada fin qui seguita”.
R.A.
Foto: Paolo Basso
l’Altopiano
Sabato 01 Settembre 2012
23
La voce degli 8 Comuni
Ritiro estivo ad Asiago per il Montichiari Volley
Per la squadra, che milita in serie A2, un bel momento di accoglienza in piazza. Grande il clima di affetto e interesse dimostrato al
Montivolley durante tutta la settimana, con diverse ragazze del volley giovanile locale che hanno assistito assiduamente agli allenamenti
In ritiro per una settimana
ad Asiago. E’ la prima volta che la nostra cittadina
ospita una squadra di Volley
di serie A. Il Montichiari
Volley, che milita nel campionato di A2, è stato accolto con grande ospitalità
dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore Franco Sella, e da
tutta la comunità. Alloggiate
all’hotel Orthal, con la palestra comunale dell’Ipsia
come sede per gli allenamenti, le belle ragazze della formazione rosso blu,
sono anche state accolte
nella piazza centrale e presentate sul palco, insieme a
tutto lo staff nel pomeriggio di giovedì 23 agosto.
Una presentazione che ha
visto la presenza in prima
fila delle ragazze del Volley
Asiago Altopiano con le loro
divise e anche di alcuni rappresentanti dello Slegar
Volley e del Volley Cesuna.
E’ toccato al presidente
Samuele Zambon far conoscere un po’ la storia del
Montichiari Volley Femminile, mentre l’allenatore
Giorgio Nibbio e il capitano
Giorgia Tanturli hanno invitato le giovani pallavoliste
dell’altopiano a praticare
questo bellissimo sport soprattutto con l’obiettivo di sta-
re insieme e divertirsi. “Per
le nostre ragazzine del settore giovanile - ha sottolineato nel suo saluto l’assessore Sella - è un’emozione
poter vedere da vicino atlete che militano in un campionato tanto prestigioso. Il
Montichiari Volley Femminile rappresenta un sogno
per le nostre giovani atlete,
che per il momento si accontentano di vedere da vicino le loro beniamine”.
Grande il clima di affetto e
interesse dimostrato al
Montivolley durante tutta la
settimana, con diverse ragazze del volley giovanile
locale che hanno assistito
assiduamente agli allenamenti. Insomma tra Asiago
e Montichiari si è subito instaurato un legame importante basato anzitutto sulla
condivisione dei nobili valori sportivi.
In programma per il prossimo campionato di serie
A2 c’è già l’ipotesi di organizzare una spedizione
sportiva dall’Altopiano al
PalaGeorge per seguire una
partita del Montichiari.
VOLLEYASIAGO ALTOPIANO
Direttivo al lavoro nel ricordo di Petronio
Sul sito web della società attiva una pagina per le preiscrizioni di atleti vecchi e nuovi
Non sarà facile ripartire quest’anno. La malinconia regna sovrana negli spogliatoi dell’IPSIA, palestra teatro
delle sue lezioni di sport e di vita; nei volti delle sue Under
13, quel gruppetto che aveva plasmato e lui stesso battezzato “ragazzine terribili”; e nei volti di tutti i soci e di
tutti i genitori che lo avevano conosciuto e ne avevano
apprezzato le capacità tecniche, ma soprattutto relazionali,
con cui spendeva le sue quattro ore settimanali a istruire
pallavolo. Petronio ha appeso la tuta da volley nello spogliatoio e ha indossato quella dei condannati, dei braccati,
braccati da un male che non da tregua, da un male che ti
consuma e ti estrae la vita piano piano come la sabbia di
una clessidra che passa dall’ampolla superiore a quella
inferiore. Ma in quella tuta appesa vi sono ancora dentro,
impregnati nelle fibre del tessuto, intatti, tutto lo spirito e
la sua voglia di dare, di spendersi, di trasmettere, di crescere e di far crescere, di vincere e di perdere,
perché anche una sconfitta è un insegnamento. E lo sanno bene le “ragazzine terribili” che
in quel duomo gremito erano li, in prima fila, a
battere l’ultimo “cinque” al Petro. Lo sanno
bene anche tutti gli altri atleti del Volley Asiago
che bene o male, due paroline da Petronio se le
erano comunque sentite dire. Lo sanno bene
Lucio, Loris, Alessandro e Ulisse, gli altri allenatori che si sono fatti le fotocopie delle “istruzioni per l’uso”, perché quel bene prezioso non
poteva e non doveva essere sconfitto anche lui.
Grazie Petronio, senza di te non sarà facile, ma
sappiamo che se tu fossi qui ci diresti di provarci, sempre, finche’ la palla non tocca terra.
E così noi faremo. E all’indomani di questo
triste capitolo, il direttivo é già al lavoro per organizzare al meglio l’attività agonistica del
Volley Asiago Altopiano. Le iniziative avviate
già nel corso di questa estate hanno iniziato a
dare i loro frutti. Un cospicuo gruppo di 10/12 aspiranti allenatori, tra genitori e atleti della 3a DIV, stanno seguendo il
corso interno organizzato dalla società. L’entusiasmo e la
voglia di mettersi in gioco non mancano e i presupposti per
lavorare a fianco di allenatori già tesserati in Federazione ci
sono tutti. L’iniziativa messa a punto e interamente gestita
dalla società asiaghese mira proprio a rimpolpare il parco
allenatori che, con la crescita del numero di atleti avutosi in
questo ultimo paio d’anni, iniziava ad essere estremamente
risicato. Gli obiettivi che la società si è posta con questo
corso sono proprio quelli di coinvolgere il più possibile i genitori degli atleti iscritti, di gettare le prime basi sull’insegnamento della pallavolo agonistica, di avere un maggior numero di allenatori per ogni categoria in modo che tutte le squadre siano seguite al meglio sia sotto il profilo tecnico che
educativo. Mossa che dovrebbe portare alla società un team
di tre allenatori per categoria composto da un head coach
di Federazione più due assistant coach. Altri ottimi frutti
stanno maturando sul piano delle pre-iscrizioni. Ricordiamo infatti che sul sito web della società (www.volleyasiago.it) è attiva una pagina che consente di fare una preiscrizione, non vincolante, alla società per la prossima stagione agonistica. Non vincolante significa che non c’è al
momento nessuna quota da versare e che l’atleta, a Settembre, potrà scegliere se iscriversi definitivamente pagando
la quota annuale oppure lasciare la società. Ma in tal modo
la società è in grado di farsi un’idea dei numeri con cui
avrà a che fare il prossimo anno, e delle categorie che potrà iscrivere a questo o a quel campionato. Tutti possono
pre-iscriversi, anche chi non è mai stato iscritto al Volley
Asiago ma mira a farne parte. Con le continue richieste da
parte della Federazione di iscrivere le squadre ai campionati ogni anno in anticipo rispetto all’anno precedente (quest’anno il termine ultimo é il 13 Settembre!) è fondamentale per la società avere un quadro il più possibile verosimile di quelli che
saranno gli atleti iscritti per la prossima stagione. I numeri per ora farebbero presupporre la composizione delle seguenti categorie: 3a DIV Fipav, Under 16 Fipav, Under
14 Fipav e due Under 13 Aics, ma, naturalmente, tutto è in itinere e la società si
augura di avere un sempre maggior numero di atleti per creare vivaio e risorse
per la squadra di punta del sodalizio
altopianese, ovvero la 3a DIV Fipav, che
già da un paio d’anni insegue l’obiettivo
promozione in seconda Divisione. Quindi la
società vi aspetta su www.volley-asiago.it
per iniziare a far parte di questo meraviglioso mondo che é la Pallavolo.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
Corsa in Montagna – Trofeo Stalder al Maddarello
In gara sui sentieri della storia
Luca
Panzavolta
(Commentry Athletisme) e
Maria Pia Chemello (Schio
Bike-Valli Sport), entrambi
alla loro prima partecipazione, firmano il 4° Trofeo
Stalder organizzato domenica 26 agosto dallo Sci Club 2
A Asiago Altopiano. Partenza e arrivo in Val Maddarello.
Una sessantina i senior al via
su un percorso portato a dieci chilometri e mezzo, dagli
otto precedenti, cui vanno
aggiunti una pattuglia di giovani e giovanissimi impegnati
su un tracciato ridotto. La
novità 2012 era rappresentata dal passaggio dei concorrenti proprio all’interno di due
trincee fra quelle restaurate
nel contesto del progetto
noto come “Ecomuseo della
Grande Guerra” e dal successivo transito dal cimitero
della Brigata Sassari prima
del rientro finale su Val
Maddarello.
Intatto invece l’avvio con la
salita al Bivacco Stalder dov’era in palio un riconoscimento per chi avesse ritoccato il record della tratta
stessa un tempo utilizzata
quale percorso-test dai
mezzofondisti azzurri in allenamento sull’altopiano così
come da atleti locali.
“Quando il nostro sci club
stava per compiere vent’anni – racconta Franco Frigo –
ci siamo chiesti come meglio
festeggiarli. Abbiamo scelto
di organizzare una gara di
corsa in montagna per ricordare un giovane, Alberto
Stalder, che, a metà degli anni
’30, era rimasto vittima di un
incidente con gli sci proprio
nella zona ed ora stiamo cercando di rendere questa manifestazione sempre più completa”. Di certo l’inserimento dei passaggi in trincea si è
rivelato elemento apprezzato da tutti per la sua unicità
così come il ricordo dei caduti di quasi un secolo fa ha
accompagnato i concorrenti
l’Altopiano
Sabato 1 settembre 2012
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 31 agosto alle ore 00.30
durante le loro fatica.
Il “film” della gara vede subito protagonista il futuro vincitore
perché
Luca
Panzavola, triathleta padovano in vacanza in montagna,
ma attualmente domiciliato in
Francia per lavoro, se ne va
subito a tutta anche per attaccare il record di salita. Lo
fa con successo transitando
dal Bivacco Stalder dopo
22’14" seguito da Lucio
Spanevello, recoarese del
Puro Sport, nonché dal fratello minore Marco. Il battistrada mantiene la testa sino
in fondo vincendo per distacco mentre alle sue spalle,
nella parte intermedia e lungo la discesa conclusiva, le
variazioni non mancano. C’è
il recupero del trevigiano
Samuele Tosan (Atletica Vittorio Veneto), ottimo secondo ed altrettanto fa Giovanni
Bidese (Gsa Vicenza), già
vincitore della gara, alla fine
terzo. Posizioni immutate invece nella gara femminile
con la “solita” Maria Pia
Chemello a dominare la scena. Del resto la scledense è
vice-campionessa mondiale
2012 “master” di categoria
mentre lo scorso anno, a
Paluzza in Carnia, fu addirittura prima. Insostenibile il suo
passo per le avversarie che,
comunque, hanno cercato di
fare la loro gara alle spalle di
un’atleta che potrà regalarsi
altre soddisfazioni anche su
percorsi più impegnativi in
quanto intende cominciare
con le gare in quota. Seconda piazza per Marta Fabris
di Rotzo seguita da Alessia
Terzo (AAA Malo).
Dalla pattuglia dei giovani, il
futuro della specialità, sono
emerse buone indicazioni che
però solo il tempo potrà confermare. Per ora l’importante è che si dedichino a questa specialità in grado di regalare fatica ma anche soddisfazioni ed emozioni. Come
quando, come in questo
caso, si corre sui “sentieri
della storia”.
Renato Angonese
24
Pierantoni - Chemello
di forza nella
Pedescalandorotzo
Quando sei in forma tutto riesce con relativa facilità così
Davide Pierantoni sfrutta il suo gran momento andando a
vincere, di forza e per distacco, la Pedescalandorotzo. Per
parte sua, Maria Pia Chemello centra, in replica, l’ennesima vittoria stagionale. Il ventunenne del Gsa Vicenza taglia il traguardo di Rotzo mostrando ancora la sua abituale
falcata sciolta nonostante la parte conclusiva della gara, in
aperta campagna, abbia messo a dura prova un po’ tutti
per il gran caldo. In quasi trecento hanno risposto all’invito
lanciato, per la sesta volta, dalle Pro Loco di Pedescala e
Rotzo molto brave a “far squadra” per valorizzare i territori sui quali operano. Ammessi alla manifestazione anche
parecchi praticanti di nordic - walking specialità in netta
crescita anche a livello agonistico.
Il vincitore, scattando in testa quando la gara era ancora
da giocare, non subisce più di tanto i calori della giornata
altrimenti, in condizioni difficili come quelle in cui si è corso, non avrebbe sfiorato il record di Stefano Benincà (Puro
Sport), secondo al traguardo, stabilito nel 2010 in 38’27",
mentre lo sci-alpinista scledense ha impiegato appena 1"9/
10 in più. Questo risultato dà il segno del tasso tecnico di
cui dispone Davide Pierantoni atleta “a tutto tondo” in quanto d’inverno è fra i migliori sci-alpinisti a livello regionale e
non solo. Terzo posto, con prestazione notevole, per Piero
Panozzo (Runners Team Zanè) staccato di 2’53"9 dal vincitore. A seguire Denis Grasselli (Gsa Vicenza) e Fabio
Pergher (Runners Team Zanè). Bene anche i veterani
sempre determinati quando si tratta di non mollare compresi parecchi altopianesi.
“Non pensavo di potermi permettere un finale del genere
– questo il commento del vincitore – invece stavo bene.
Meglio così”. Di rimando il rammarico di Stefano Benincà:
“Quando l’ho visto andarsene ho calcolato di poterlo andare a riprendere strada facendo. Invece…bravo Davide”. Come suo solito, Maria Pia Chemello (Schio Bike Valli Sport) non ha avuto difficoltà nel dominare la corsa in
rosa, una quarantina al via, ritrovandosi solitaria vincitrice.
Nei suoi progetti futuri c’è ora anche qualche gara a quote
più elevate ma vincere sul traguardo di Rotzo resta pur
sempre una soddisfazione notevole.
Marta Fabris (Avis Altopiano), atleta di casa, si conferma
sul podio con il suo secondo posto consecutivo. Rosanna
Costa (Sci Cai Schio), fondista “prestata” alla corsa in
montagna, chiude terza davanti a Michela Facchin del Cus
Trieste seguita da Maria Elena Mattana (La Fulminea
Running Team). Il percorso di 8,4 km, con salita in altopiano
tramite l’antico sentiero “delle Banchette”,
l’attraversamento della zona del Bostel è ormai collaudato ed apprezzato dalla crescente schiera dei praticanti la
specialità per cui il futuro della PedescalandoRotzo non
può che presentarsi positivo nonostante le difficoltà nel
reperire di sponsor cui si fa fronte con un rinnovato impegno delle due Pro Loco capaci di mettere in campo volontari e risorse adeguate ad una manifestazione rapidamente divenuta una classica del calendario provinciale. R.A.
A SETTEMBRE IL PRIMO “SPEED DOWN ASIAGO”
Un appuntamento fatto di sport, un po’ di pazzia (o forse tanta!) e spettacolo assicurato. E’
quello al quale potremo assistere domenica 16
settembre in località Kaberlaba di Asiago. Si
tratta del primo “Speed down Asiago”. Organizzata da Skate Art e M- Trike con il Patrocinio Comune di Asiago, la manifestazione dimostrativa non competitiva prevede la spericolata
discesa in velocità con careti, tricicli,
mountainboard, freebord lungo la strada del
Kaberlaba per un totale di 2,5 chilometri. Sconsigliata a quanto pare, visto le condizioni dell’asfalto, la partecipazione dei longboard inizialmente compresi tra i “mezzi” ammessi all’appuntamento.
L’inizio è fissato per le 9. Funzionerà un ricco
stand enogastronomico presso “La Baitina”
Informazioni ed iscrizioni: Daniele Basso, tel.
348 2265594; [email protected].
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
“L’intitolazione ad Aldo Moro ben si addiceva a quella via”
Essendo cittadino non residente ma, tuttavia, contribuente
molto legato al territorio
dell’Altopiano di Asiago, ho
molto apprezzato i tentativi di
abbellimento di Gallio, come le
nuove fioriere, la cui struttura
particolare ben si inserisce nell’ambiente circostante.
La mia affezione per Gallio e
dintorni mi porta anche a considerare favorevolmente l’unione con Foza, auspicando però
un’unione più vasta e, soprattutto, coincidente con gli altri
sette Comuni, favorendo così
una dimensione territoriale di maggior consistenza in grado
di affrontare meglio le nuove difficoltà che si presentano
all’orizzonte.
Sul piano della viabilità, mi permetto di riproporre la messa in
sicurezza di via Ech, la cui pericolosità intrinseca potrebbe
essere concausa (con l’eccesso di velocità) di eventuali
incidenti – anche tragici – in quel passaggio obbligato per
numerosi cittadini che a piedi vanno e vengono dal centro
cittadino, ancorchè sotto la protezione della Madonnina
che purtroppo è rimasta coinvolta nell’ennesimo pauroso
incidente di fine luglio. Come prima misura di emergenza
– in attesa dei grandi lavori – credo si debba e si possa
ridurre efficacemente la velocità degli automezzi che transitano per la suddetta via Ech. Sempre sul piano stradale
25
La voce degli 8 Comuni
adiacente alla stessa
via Ech, nobilitato da
un lembo di terra che
dovrebbe conservare
ancora un’aura di
sacralità per aver ospitato a suo tempo il cimitero militare “di qui
non si passa”, nel quale
hanno riposato 5000
caduti italiani (2000 dei
quali alpini) ed 800 austriaci, quel sito (ora
destinato ad area
PEEP), ben si riteneva adatto al ricordo di
un’altra vita, quella di Aldo Moro, spezzata nel 1978 dagli uomini delle brigate rosse, al quale fu inizialmente indicato dall’Amministrazione Comunale di Gallio con tanto
di Delibera mai attuata per fluttuanti ulteriori cambiamenti,
fino all’ultimo tassello della toponomastica locale che lo
assegna al nome di Mons. Beniamino Schivo deceduto il
30 gennaio scorso. Riguardoso di tutto e di tutti, come
cittadino mi sento molto più vicino alla simbolica iniziale
decisione dell’Amministrazione di Gallio. Rimane comunque ancora il tempo di ricordare adeguatamente in quel
sito (una stele, un ciuffo di stelle alpine ) gli anonimi figli
della nostra terra che bagnarono col loro sangue il valore
degli ideali ai quali si offrirono interamente.
Luigi Ferrari
Un bell’esempio di
collaborazione tra cittadini
e amministrazione comunale
Il 10 agosto 2008, 39 abitanti
proprietari sia con stabile residenza che stagionalmente a
Canove di Roana, in Via
Ortigara
e
vie
collaterali, sottoscrissero
e presentarono al Sindaco di
Roana una petizione per sollecitare una soluzione per la
viabilità di Via Monte
Ortigara.
Essi rappresentarono queste constatazioni: la via pur
essendo strada secondaria
con
limitata
ampiezza subiva il traffico
di auto provenienti da
Cesuna e dai nuovi
insediamenti urbanistici; l’illuminazione stradale in orario notturno privilegiava le
cime degli alberi rispetto alla
sede stradale; le famiglie
che percorrevano la via con
carrozzine e passeggini dei
propri bimbi dovevano con-
tinuamente preoccuparsi del
rischio di non essere investiti dalle autovetture in
transito nei due sensi di
marcia in quanto inesistente qualsiasi traccia di marciapiede;
I sottoscrittori concludevano la loro istanza nella considerazione che l’Amministrazione avrebbe provveduto al meglio a quanto segnalato. Ebbene nel 2009
furono abbattuti gli alberi in
previsione dell’allargamento della strada e nel 2012,
grazie allo stanziamento di
80.000 euro, si stanno concludendo i lavori per la costruzione dei marciapiedi e
la nuova illuminazione con
grande soddisfazione di tutti
coloro che potranno ora
percorrere serenamente
Via Monte Ortigara.
Stefano Busi
Nessuno
Nessuno muore
muore sulla
sulla terra
terra finchè
finchè
vive
vive nel
nel cuore
cuore di
di chi
chi resta
resta
In ricordo di Maria Antonietta Rebeschin
Il 19 luglio scorso abbiamo accompagnato nel
suo ultimo viaggio Maria
Antonietta Rebeschin,
60 anni, originaria di
Roana e deceduta a
Mons (Belgio) dove abitava, che aveva espresso il desiderio di essere
traslata nel cimitero di
Mezzaselva, paese di
origine di parte della sua
famiglia, in cui è sepolto
anche il padre, storico
panettiere roanese a cui
era particolarmente legata.
Aveva trascorso gli ultimi
trent’anni della sua vita in
Belgio dove aveva insegnato nelle scuole per gli
italiani all’estero organizzate dal Ministero degli
Affari Esteri italiano e
dove era rimasta anche
dopo il pensionamento per
stare vicino alla figlia
Veronica che in quel Paese lavorava, tanto da sentire di far parte ormai anche un po’ della
“francophonie” di cui
amava la lingua e l’eleganza formale. Ciò non aveva impedito a Maria
Antonietta di rimanere legata all’Altopiano dove conservava molti amici e dove,
soprattutto ultimamente,
tornava spesso.
Aveva lottato a lungo Maria Antonietta contro il male
che l’aveva colpita. Non le
era stato facile nemmeno
trovare la propria via alla
realizzazione personale, ma
era comunque sempre riuscita, anche nei momenti
più bui, a trarre profitto da
un insegnamento prezioso
che i nostri “vecchi” ci avevano trasmesso come
toccasana contro amarezze, tensioni, delusioni e cioè
il ricorso, quando ci si incontrava, alla risata
catartica con gli amici, una
sorta di sberleffo al destino avverso.
Di risate ne avevamo fatte molte anche una volta
che avevamo fatto incontrare un amico ed una amica ormai non più giovanissimi e desiderosi di trovare un’unione per la vita,
organizzando una cenetta
alla buona a base di focaccia; la cosa funzionò a tal
punto che in poco tempo i
due si sposarono e misero
su famiglia tra la nostra incredula ilarità per avere, con
una semplice focaccia, dato
una spintarella a Cupido. Ed
è in un momento di allegria
come questo che vogliamo
ricordarla.
Ci piace immaginare ora
Maria Antonietta mentre tiene per mano il suo nipotino
Louis, nato pochi giorni prima della sua scomparsa, e lo
accompagni nel percorso
della vita insegnandogli ad
affrontare gli ostacoli e ad
aiutarlo, se cade, a rialzarsi,
perché, come lei ben sapeva, essenziale non è non cadere mai ma arrivare al traguardo del proprio percorso.
SUSANNA BUSA
Ved.Pangrazio
(Ciano Ungherese)
di anni 82
Lascia nel dolorela cognata
Mariarosa, i nipoti
e parenti tutti
Camporovere,
17 Agosto 2012
MICHELA RIGONI
di anni 39
Lascia nel dolorela la
mamma Annamaria, il
fratello Nicola, il compagno
Alessandro, gli zii, i cugini
e gli amici tutti.
Puos d’Alpago,
28 Agosto 2012
MARIO RIGONI
(Perlio)
di anni 76
Lascia nel dolorela i nipoti,
i pronipoti, la cognata, i
parenti, gli amici e quanti
gli volevano bene
Asiago,
27 Agosto 2012
GASPARINO RELA
di anni 63
Lascia nel dolore la moglie
Norma, le figlie Sara e
Michela, le sorelle, il
fratello, le cognate, i
cognati, i nipoti, i parenti e
amici tutti
Asiago 22 Agosto 2012
LICIA PAGANIN
FRACARO
di anni 89
Lascia nel dolore i figli
Gigliola, Carlo, Riccardo,
Cristiano, le nuore, i nipoti
e i parenti tutti
Asiago,
18 Agosto 2012
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
Hockey Inline
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
26
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 1 a venerdì 14 settembre
Il 1° settembre è il 245º giorno del calendario gregoriano. Mancano 121 giorni alla fine dell’anno.
Sabato 1 S. Egidio
Domenica 2 S. Elpidio
Lunedì 3 S. Gregorio
Martedì 4 S. Rosalia
Mercoledì 5 S. Lorenzo G.
Giovedì 6 S. Zaccaria
Venerdì 7 S. Grato
Sabato 8 Nativ. B. V. M.
Domenica 9 S. Pietro C.
Lunedì 10 S. Pulcheria
Martedì 11 S. Proto
Mercoledì 12 SS. nome di Maria
Giovedì 13 S. Giocanni Cris.
Venerdì 14 Esaltaz. S. Croce
Il 1° settembre a Roma il sole sorge alle 05:37 e tramonta alle 18:42 (ora
solare)
A Milano il sole sorge alle 05:45 e tramonta alle 19:00 (ora solare).
Luna: 6.29 (tram.) 18.49 (lev.)
Proverbio di questo periodo: “Settembre bello, sole e venticello”.
Il mese di Settembre: in questo mese inizia la scuola. Il nome deriva
dal latino september, a sua volta da septem, “sette”, perché era il
settimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo.
Nel 37 l’imperatore Caligola mutò il nome del mese in “Germanico” in
onore dell’omonimo padre, ma alla morte dell’imperatore il nome tornò quello originale. Nell’89 il nome fu nuovamente cambiato in
“Germanico”, questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore
Domiziano sui Chatti, ma anche Domiziano fu assassinato e il nome
del mese ripristinato. Destino breve ebbe anche la riforma del calendario operata da Commodo, nella quale il mese di settembre prendeva
il nome di Amazonius. Nel calendario rivoluzionario francese l’anno
terminava a cavallo del mese di settembre: fino al 16/17 di settembre si
era nel mese di Fruttidoro, poi c’erano cinque giorni detti
“Sanculottidi”, sei negli anni bisestili, infine, dal 22 settembre alla fine
del mese si cadeva nel primo mese del calendario rivoluzionario,
Vendemmiaio.
Il 15 agosto il sole sorge 06:06 tramonta 20:25. Durata del giorno 14:19
Che tempo avremo nei prossimi giorni? Per il periodo considerato
nei primi giorni di settembre si attende un nuovo aumento della pressione atmosferica con tempo stabile e ampiamente soleggiato, salvo
instabilità sulle Alpi e lungo la catena appenninica. Un probabile peggioramento del tempo è atteso dal 10-11 settembre a opera di
perturbazioni atlantiche. Le temperature in nuovo aumento resteranno comunque vicine alla media del periodo con caldo
debole anche sulle pianure interne, sotto i 30° C lungo le coste
interessate da brezze vivaci. I temporali violenti dal Nord verso
il Centrosud che hanno caratterizzato il fine mese d’agosto,
rappresentano le avvisaglie della vera crisi estiva. Nonostante
le temperature più accettabili, prossimamente avremo cieli sereni o poco nuvolosi salvo addensamenti irregolari al Nordovest,
specie in prossimità dei rilievi e ancora sulle Alpi orientali e
lungo l’Appennino. È possibile peggioramento entro l’11 settembre al Nord. Dunque, stando ai meteorologi, avremo qualche rovescio o temporale tra Alpi e Prealpi come sull’Appennino,
specialmente nelle ore centrali delle giornate. Aumento del rischio di pioggia al Nord dal 10 settembre. Dopo questa data,
probabile ripresa delle temperature ma con valori intorno alla
media stagionale. Clima pertanto caldo ma sopportabile, previste massime anche inferiori ai 30 °C su diversi settori di costa e
di poco superiori sulle pianure interne.
Alcuni santi del periodo: 1 S. Egidio (protettore degli storpi).
La leggenda racconta di lui che intorno alla seconda metà del
settimo secolo giunse in Francia, nei pressi della città di Arles,
dalla Grecia, conducendo esistenza da anacoreta. Per alleviare
la durezza della sua vita di stenti Dio gli mandò una cerva che lo
nutrisse con il suo latte. Il re, che stava cacciando da quelle
parti, cercò di colpire l’animale ma, per errore colpì, il sant’ uomo
e per farsi perdonare gli regalò le terre e costruì per lui un’abbazia. Lì sorse anche la città francese di Saint Gilles. Protettore
Dalle ore 8.45 di sabato 1
alle ore 8.45 di sabato 8 settembre
ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia
Passuello – Piazza S. Giustina, 23
FOZA: Farmacia della dr.sssa Gilda Scaffidi Militone
– Via Roma, 7
Dalle ore 8.45 di sabato 8
alle ore 8.45 di sabato 15 settembre
GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano
Dalla Valle – Via Prestinari, 34
ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura
– Via Roma, 9/a
degli storpi. Viene invocato contro febbre, pazzia, attacchi di
panico, paura, coliche. Il giorno 4 si ricorda S. Rosalia (viene
invocata a protezione dai terremoti).
Nobildonna di Palermo. La leggenda narra che liberò la sua
città dalla peste. Vissuta intorno alla metà del dodicesimo secolo, il suo corpo, che venne ritrovato nel 1624 in una grotta sul
Monte Pellegrino, riposa oggi nella Cattedrale di Palermo. Viene festeggiata a Palermo il 4 settembre. E poi il 12 S. Guido,
patrono di agricoltori, campanari, cocchieri, sagrestani, stallieri.
In questo mese prepariamo il liquore con l’erba luigia. Sicuramente ci sono tante versioni di questo liquore. E’ veramente
semplice, si potrebbe definire anche una sorta di limoncino leggero. Se si ha la fortuna di avere una pianta di Erba Luigia nel
proprio giardino, il periodo migliore per raccogliere le foglie per
fare questo liquore è in piena estate, nella maggiore espressione della sua fioritura, ma quest’anno, le calde temperature di
questo lungo e bellissimo autunno ci permetteranno di fare
un’ultima raccolta di foglie profumate per un’ultimissima bottiglia di liquore, pronta da gustare o regalare a Natale. Ingredienti: 150 foglie di erba luigia, la buccia di tre limoni non trattati,
800gr di zucchero, 1 litro di acqua, 1 litro di alcool 95°. Fare lo
sciroppo con l’acqua e lo zucchero sciogliendolo dolcemente
sul fuoco. Lasciarlo raffreddare bene e poi, in un grande vaso,
unirlo all’alcool, alle foglie di erba luigia e alle bucce dei limoni,
lasciando il tutto in infusione per 40 giorni. Quindi filtrare e
imbottigliare. Conservare in frigo (meglio freezer) per poterlo
gustare ben freddo. L’Erba Luigia (nome scientifico Lippia
Citriodora, il suo nome è dovuto al medico e naturalista francese A. Lippi), detta anche cedrina o limoncina, è un arbusto di
qualche metro di altezza, originario dell’America del Sud,
ramoso e profumato. Presenta foglie opposte e lanceolate. I
fiori bianchi o azzurrini all’interno sono piccoli e riuniti in spighe. La fioritura avviene in estate e la raccolta delle foglie si
effettua quando la pianta è in fiore. Può essere coltivata all’aperto nei climi ad inverni miti, altrimenti la si coltiva in vasi
per poterla ricoverare in aranciera da novembre ad aprile.
Spieghiamo i modi dire: «Restare sull’albero a cantare» che
significa essere vittima di un raggiro spesso a causa della propria ingenuità. Le origini del detto risalgono infatti a una favola
di Fedro, quella della volpe e del corvo, in cui quest’ultimo si
lascia sedurre dal furbissimo rivale e, per far sentire che voce
stupenda nasconde, lascia cadere dal becco il pezzo di formaggio con cui doveva nutrirsi. -«Fare questioni di lana caprina»
dal significato ben noto, cioè: cavillare, discutere di minuzie di
scarso valore. Ebbene la locuzione è antichissima e testimoniata anche nelle «Epistole» di Orazio, «de lana caprina rixari»,
con un riferimento allo scarsissimo pregio della lana di capra a
differenza invece di quella più pregiata della pecora. Da qui il
senso di qualcosa di infimo. Tra i tanti esempi che si possono
citare, anche il detto «Pescare nel torbido» in riferimento a chi
si approfitta di situazioni ambigue o poco chiare per trarne un
guadagno o un vantaggio. Il significato è collegato al comportamento dei pesci che, in acque tutt’altro che cristalline, si rifugiano
vicino agli argini per sottrarsi alle correnti ma diventano più facilmente preda del pescatore Tra i detti con celebri paternità non si
può dimenticare l’espressione «Dare perle ai porci» nel senso di
consegnare qualcosa di prezioso a chi non è in grado di apprezzarlo. L’origine del la frase è attestata perfino nel Vangelo di Matteo
dove si legge testualmente «Non gettate le cose sante ai cani e le
perle ai porci». Ma suggestiva è anche un’altra breve storia legata
al modo di dire «Fare il portoghese» significando con questo la
partecipazione a qualcosa o l’uso di qualche servizio senza pagare
il dovuto. L’espressione nasce nel Settecento quando la rappresentanza del governo del Portogallo a Roma organizzò uno spettacolo pubblico in piazza al quale non era necessario pagare il
biglietto d’ingresso se, appunto, portoghesi. E, per averne diritto, era sufficiente qualificarsi come tali nell’accedere all’area
davanti al palco. (Fonte: Dizionario dei modi di dire della lingua
italiana» Newton Compton)
ARIETE
Se in questo periodo di fine estate siete in
attesa di eventi epocali, dovrete avere pazienza, senza però trascurare di porre le premesse
per i cambiamenti che desiderate. Nell’amore è possibile un incontro determinante, che potrebbe anche valere un cambiamento di
vita. Incontrerete degli ostacoli: raccogliete le forse, e superateli.
TORO
Potete sostenere con coraggio le vostre opinioni, anche se sono
un po’ trasgressive, sia con chi non è d’accordo con voi, sia con
chi dissente, però vi apprezza. In amore farete bene a puntare al
rinnovamento, che non vuole per forza dire un cambiamento di
partner, in qualche caso basterà modificare l’equilibrio del rapporto. Nel lavoro siate fermi, ma non testardi.
GEMELLI
Tenete conto di un saggio consiglio da parte di qualcuno che
stimate. Potrete così avviare un rinnovamento negli affetti, o anche nel lavoro, organizzandovi meglio ed eliminando quello che
ormai non è più utile. Si tratta, in sostanza, di saper riconoscere le
cose importanti, scartando quello che, nella vostra gerarchia dei
valori, ha ormai fatto il suo tempo.
CANCRO
Prendete un’iniziativa coraggiosa, offrendovi un lusso insolito,
che vi consoli di qualche passata rinuncia. Nell’amore avrete la
possibilità di iniziare un buon rapporto, o di addolcire quello esistente. Oppure potrete puntare sul potenziamento delle comodità
del quotidiano, migliorando la qualità della vita con un’organizzazione tecnologica ultra moderna.
LEONE
Sarete in grado di assumere l’atteggiamento più adatto per realizzare un progetto al quale tenete, se riuscirete a basarvi sui fatti e
non sulle voci di corridoio. Favoriti nuovi assestamenti sul lavoro,
che può diventare più redditizio, e nell’amore, dove se davvero ci
interessa, potrete passare a qualcosa di più impegnativo.
VERGINE
Potrete soddisfare il vostro bisogno di equilibrio e giustizia, grazie
agli astri favorevoli, che vi rendono consiglieri apprezzati da chiunque. L’amore potrà diventare più stabile con un matrimonio o una
convivenza. Nel lavoro e nei rapporti con amici e parenti vi sarà
possibile migliorare il rapporto tra il dare e l’avere.
BILANCIA
Ancora per poco avrete la strada spianata o comunque potrete
superare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dei
vostri desideri. In amore, le incomprensioni potranno essere superate con un atteggiamento più conciliante. Nel lavoro occorrono
parole, ma soprattutto fatti, oltre che pazienza.
SCORPIONE
Fate leva sul vostro entusiasmo e sui vostri principi, cominciando
a esaminare il modo più costruttivo per affrontare il progetto che vi
sta a cuore. Nell’amore, se è questo il settore nel quale aspirate a
un equilibrio più armonico, esistono parecchi piccoli accorgimenti
in grado di migliorare il rapporto, prima di metterlo in crisi con una
critica drastica e severa.
SAGITTARIO
In attesa di segni sicuri e positivi, avete già capito in quale direzione vi conviene muovervi. In amore, se non siete soddisfatti, la
cosa più facile da fare è eliminare inutili sacrifici per chi non ringrazia nemmeno. Non trascurate le questioni pratiche, mettendo a
punto una migliore organizzazione materiale.
CAPRICORNO
Ancora per poco potete contare su un periodo ottimo che favorisce anzitutto l’amore, il che può risvegliare in voi l’entusiasmo per
una vita di relazione non soltanto felice, ma anche eccitante. Cogliete il favore del destino senza preoccuparvi troppo delle spese:
siete in grado di affrontarle senza destabilizzare il vostro equilibrio
finanziario.
ACQUARIO
Con il favore temporaneo degli astri potete puntare con energia a
tutto ciò che vi sta più a cuore. In amore evitate però di rendere
instabile il rapporto con inutili chiarimenti: di solito servono solo a
peggiorare le incomprensioni. Adattatevi con eleganza a quello
che il destino vi offre.
PESCI
La tranquillità si fa attendere, almeno dal punto di vista affettivo,
settore a rischio di incomprensioni ed equivoci, dovuti all’eccessiva bellicosità che giova alla vostra carica di simpatia, ma crea anche problemi nei rapporti. Se proprio non potete rinunciare all’azione, mettetevi alla prova in uno sport che vi piaccia e vi permetta di scaricare energia.
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Domenica 2 settembre
CANOVE: Q8 – Via Roma 105
Domenica 9 settembre
CONCO: S.MARCO – Via Cappellari
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano
e-mail: [email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe
preferibile riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma, indirizzo e
numero di telefono del mittente.
La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre,
modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto.
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
27
La voce degli 8 Comuni
A Marcesina rubano il profumo dai boschi
“Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento
in fiamme al largo dei
bastioni di Orione, i raggi
B balenare nel buio vicino
a Tannhauser…”. È la
mitica battuta che l’attore
Rutger Hauer pronuncia nel
film cult Blade Runner. Ma
per avvistare cose inverosimili e strabilianti non occorre uscire dal nostro vecchio
pianeta, basta farsi un giretto
fino a Marcesina, precisamente lungo la strada
sterrata che da Campomulo
porta all’omonima piana.
Poco oltre un tornante, sulla
sinistra, si nota un abete i cui
Tanti auguri a Diomira Baù che domenica 19 agosto ha festeggiato con orgoglio
i suoi 80 anni svolgendo con fierezza il ruolo di mamma, nonna e bisnonna
LOTTERIA
ALPINI:
ECCO
I BIGLIETTI
VINCENTI
rami adombrano la carreggiata, sui bassi spuntoni lignei
qualcuno ha appeso degli
“arbre magique”, e alcune
boccette di deodorante, accessori solitamente posizionati sugli specchietti delle
automobili per profumare
l’abitacolo. Un fatto
inspiegabile, vien da dire contro natura, che apre il dibattito sulle motivazioni del gesto. Che si tratti di una
ricarica “fai da te” di aromi
resinosi? Di un tentativo di
profumare il bosco? O di un
pegno d’amore tra innamorati sul modello dei lucchetti
ancorati ai lampioni romani o
ai ponti veneziani. Difficile
interpretare le intenzioni dell’umano responsabile. È certo che se la notizia giunge a
qualche agente pubblicitario,
lo spot è garantito: “Vieni a
Marcesina, la ricarica di fragranze è gratis!”
Giovanni
Dalle Fusine
Buon ritorno in Canada
Fedeli e puntuali, ogni anno tornano dal Canada per trascorrere l’estate ad Asiago: Irma
Basso, classe 1924 (zia del
Toni e dell’Eusebio) e il marito Gastone Dalle Ave, classe
1923 (fratello del Plinio) non
hanno mancato all’appuntamento neanche in questo 2012.
La coppia vive in Canada dal
lontano 1953, prima a Thunder
Bay ed ora a Oakville , vicino
a Toronto. A volte tornano qui
con i figli Anthony e George e
le loro famiglie, altre volte,
come quest’anno, affrontano il
viaggio da soli. Parenti e amici che li accolgono sempre con
piacere, colgono l’occasione
per augurare un buon viaggio
di ritorno in Canada, dando
l’arrivederci qui all’anno prossimo!
Sabato 01 Settembre 2012
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
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