01 settembre 2012 - Il Giornale dell`Altopiano
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01 settembre 2012 - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 380 - ANNO XIV - EURO 1,50 SCUOLA Non arrivano i nuovi presidi Spagnolo: “Così si uccidono le scuole di montagna” GALLIO Pagina 4 Pagina 12 “Le suore non devono lasciare la scuola materna” I genitori protestano e il sindaco rilancia SABATO 01 SETTEMBRE 2012 Se fossi un turista TURISMO di Silvana Bortoli Un agosto da favola salva la stagione Pagina 2 I mercatini della discordia Pagina 6 ASIAGO Don Federico se ne va e saluta la comunità, arriva don Erik Commercianti locali contro gli ambulanti estivi Bisticci tra Gallio e Asiago sulle attrazioni stagionali Pagina 2 Pagina 9 LUSIANA S’inaugura l’asilo nido integrato “Una risposta concreta alle esigenze delle famiglie” Grafica Altopiano Pagina 10 SCI D’ERBA Edoardo Frau vince la Coppa del Mondo Pagina 22 I SAPORI DELLA TRADIZIONE Se fossi un turista sceglierei Asiago e l’Altopiano per le mie vacanze! E me le godrei fino in fondo. In questo agosto meraviglioso, quando ho potuto, ho indossato i panni del turista. Senza dover andar troppo lontano dal centro del paese, ho camminato su stradine e sentieri tra i prati, respirato il profumo dell’erba mentre venivano sfalciati i campi, ammirando come, con il lavoro del contadino, si trasformino in grandi opere d’arte in cui campeggiano alternati gli “antoni”, le “marele” e i “baloni” di fieno. Un quadro meraviglioso, arricchito dalla vista quotidiana del nutrito gruppo di cicogne fermatesi quassù. Vederle “pascolare” tra l’erba, appoggiarsi sulle rotoballe, spiccare maestose il volo, è stata una continua emozione. Lungo il percorso dell’ex ferrovia che ti porta in un attimo fuori dai centri in una dimensione stupenda, ho incontrato nelle varie ore del giorno tanta gente che passeggia, corre, va in bicicletta. Continua a pagina 3 RUBBIO Mille cespi di sedano per la tradizionale sagra Pagina 21 Pagina 10 Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 2 La voce degli 8 Comuni Restano i timori per i prossimi mesi, ma l’assessore Rigoni invita ad essere fiduciosi Agosto da favola, stagione salva a cura di Silvana Bortoli Tutti abbastanza soddisfatti, tutti concordi nell’asserire che le alte temperature e le belle giornate hanno salvato la stagione estiva sull’Altopiano. Si è dovuto aspettare che passasse ferragosto per sentire gli operatori turistici sbilanciarsi nel dirsi contenti dei risultati, ma c’era già chi ad inizio del mese diceva di aver lavorato come non faceva da anni. Nel globale, i più affermano che pur dovendo ancora fare i conti definitivi più o meno è andata come lo scorso anno, perché se di gente ne è arrivata davvero molta, la crisi ha frenato le spese. Ma ad ogni modo, per tutti o quasi, è andata molto meglio delle aspettative, piuttosto spente dopo un inverno senza neve, una primavera con il brutto tempo puntuale ad ogni week-end, e con l’apertura festiva pressoché continua dei negozi e dei centri commerciali della pianura. Il costo dei beni primari e dei carburanti, la poca possibilità di spesa, se da una parte han fatto ridurre il periodo di vacanza se non addirittura fatto rinunciare alle ferie, dall’altra han favorito la riscoperta dell’Altopiano da parte dei turisti che quassù hanno una casa che non sfruttavano da tempo, e di coloro che con un breve viaggio in auto han scelto di scappare dall’afa dei loro paesi e città, godendo di giornate meravigliose e di posti stupendi. Avremo modo prossimamente di riportare dati precisi, di sentire commenti specifici dei diretti interessati. Per ora, nonostante i timori per i mesi futuri siano comuni e piuttosto forti, pensiamo che valga la pena di raccogliere l’invito dell’assessore al Turismo di Asiago Roberto Rigoni, che nella nostra intervista esorta gli operatori commerciali ad essere un po’ più ottimisti, guardando al futuro con fiducia, convinto che i margini di una crescita turistica in Altopiano ci siano tutti. PROGRAMMA RELIGIOSO - Sabato 1 settembre ore 20.30 concerto in onore di Maria Bambina con don Gaetano Borgo - Domenica 2 settembre ore 16.00 catechesi Mariana - Da lunedì 3 a venerdì 7 settembre ore 20.30 recita del Santo Rosario - Giovedì 6 settembre ore 20.30 adorazione e confessioni VENERDI’ 7 SETTEMBRE Ore 20.00: serata della porchetta&sedano Ore 20.30: 4° Torneo di calcio balilla Ore 21.00: Serata giovani con festa della birra e musica con Baly McFly dj set commercial house SABATO 8 SETTEMBRE Ore 9.00: esposizione della 25^ Mostra del Sedano di Rubbio Ore 9.30 S. Messa Ore 12.00: apertura stand gastronomico con piatti a base di Sedano Ore 15.00: S.S. Messa con processione storica in onore a Maria Bambina, accompagnata dalla banda musicale “Attilio Borsato” di Fontanelle di Conco Ore 17.00: premiazione del miglior Sedano di Rubbio Ore 18.00: apertura stand gastronomico con piatti a base di Sedano Ore 20.30: serata danzante con l’orchestra spettacolo “Chiara & Magic Music” DOMENICA 9 SETTEMBRE Ore 9.00: 7° Torneo di Calcio RUBBIOSPORT Ore 12.00: apertura stand gastronomico Ore 17.00: premiazione del torneo di calcio Ore 17.00: APERITIVO LEONE – un aperitivo direttamente dal Leon Bar di Bassano del Grappa che farà riscoprire la gioia di stare insieme Ore 18.00: apertura stand gastronomico Ore 20.30: serata a 360° con LUCIO E RAFFAELLA che proporranno liscio, balli di gruppo, latino americano e karaoke su grande schermo… una serata ricca di sorprese e puro divertimento! Sorprendente stagione estiva 2012! Presentatasi come la più problematica degli ultimi anni a causa della crisi economica e della grande scarsità di fondi disponibili, ha invece riservato grandi soddisfazioni per Asiago, come ci riferisce Roberto Rigoni, assessore alla Cultura e al Turismo e presidente del Consorzio Turistico “Asiago 7 Comuni”. “Da nove anni copro questo ruolo – esordisce - e questo è il primo in cui sento così tanti commenti entusiasti di persone che hanno vissuto con gran piacere la propria vacanza ad Asiago. Testimonianze che mi sono arrivate attraverso numerose lettere di soddisfazione giunte da tutta Italia, ma che ho soprattutto sentito durante una costante presenza personale presso l’Ufficio del Turismo. Tra gli ospiti molta gente che, tornata qui dopo anni trascorsi in altre località montane, Trentino compreso, ha potuto godere di un’offerta variegata e qualificata, incomparabile con qualsiasi altro luogo. Il caldo e il bel tempo hanno fatto sicuramente la loro parte, ma il riscontro più che positivo deriva soprattutto da un lavoro che da anni stiamo portando avanti con una serie di iniziative impegnative, delle quali stiamo raccogliendo i primi frutti. Abbiamo avuto conferma di quanto d’estate Asiago sia appetibile e competitiva, grazie a un territorio in cui ci si muove con facilità, alla cura del centro del paese ma anche del verde dei dintorni, a una programmazione di pregio e variegata. Tutto questo grazie anche alla sensibilità dei residenti”. Immaginiamo siano molti i problemi che si devono affrontare nel programmare ed allestire un calendario di eventi. “E’ immensamente impegnativo gestire una stagione turistica con il forte ridimensionamento delle risorse a disposizione e il taglio dei contributi regionali, è stato necessario un lavoro imponente. Tuttavia grazie all’ottima collaborazione instaurata con organizzatori e fornitori di eventi nonché con gli operatori del commercio locali , siamo riusciti a proporre manifestazioni prestigiose a costo zero per l’amministrazione comunale. Spettacoli ed eventi continua a pagina 3 Hai i capelli rossi? Entri gratis al cinema Siamo agli sgoccioli per l’uscita del nuovo film della Pixar Animation Studios: “Ribelle – The Brave”. Fortunatamente per gli altopianesi la prima nazionale del film sarà mercoledì 5 settembre al Cinema Lux Asiago. Ancora più fortunate saranno le ragazze dai capelli rossi, le quali entreranno gratis dal 5 al 10 settembre! Proprio per celebrare l’arrivo in Italia del film in Disney Digital 3D™, la Walt Disney (che si è occupata della distribuzione cinematografica) darà la possibilità a chi ha la chioma dai capelli rossi fluenti, proprio come la protagonista del nuovo film, Merida, di assistere alla proiezione al cinema gratuitamente. Proprio un’occasione da non perdere; chissà se qualcuno si tingerà i capelli… La protagonista del nuovo capolavoro è Merida, coraggiosa e ribelle principessa di Scozia. Figlia di re Fergus e della regina Elinor, la giovane non ha certo intenzione di sottostare alle secolari tradizioni del suo paese. Merida desidera avere una propria vita e continuare ad essere un’arciera; ma questo scatena il caos nel regno. Rivolgendosi, quindi, ad una vecchia strega, la nostra piccola protagonista dovrà ricorrere a tutto il suo coraggio per sconfiggere la maledizione inflitta. l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 continua a pagina 2 anche a pagamento ai quali ha assistito un pubblico molto numeroso. Penso a manifestazioni che sicuramente hanno qualificato la nostra offerta turistica e culturale: l’Asiago Extreme all’aeroporto, la serata con i Solisti Veneti in Duomo, l’Asiago Festival, la rassegna teatrale, lo spettacolo “Stars on Ice” con Evgeni Plushenko, la serata con i campioni del pattinaggio a rotelle in centro, il Company Contatto, la lunga carrellata sul palco centrale di scrittori famosi partecipanti alla rassegna “Aperitivi con l’autore”, la Notte Nera, riuscitissima. Particolare attenzione è stata data alla valorizzazione di tutte le nostre 3 La voce degli 8 Comuni eccellenze, come l’astronomia con le serate dedicate, le serate naturalistiche, le escursioni con guide professioniste. Molto positivo è stato l’esperimento della “Città del bambino” incentrato sulla famiglia, che è il nostro principale punto di riferimento, così come grande risposta hanno avuto i laboratori per bambini presso il Museo Le Carceri. A proposito del Museo, la mostra “I Capolavori dell’arte” con opere di artisti per qualcuno impensabili per una piccola realtà come la nostra, ha avuto un successo straordinario, con più di 4.000 passaggi fino ad oggi. Importantissimo è stato poi il contorno dato dall’iniziativa privata degli esercenti, che hanno proposto all’ora dell’aperitivo e la sera gruppi musicali dal vivo. Il contributo operativo dei commercianti è stato fondamentale, la collaborazione tra amministrazione e operatori del commercio non era mai stata così forte, abbiamo lavorato con uno spirito costruttivo che aiuta la crescita di tutto il comparto. Tutti insieme, siamo riusciti ad offrire un’immagine di località vivace, anche per i giovani, molto presenti quest’anno. I nostri ospiti hanno potuto godere di giornate attive e dinamiche “. Succede però che le esigenze del turismo si scontrino con quelle di altre realtà economiche locali, come per la sera del 16 agosto quando si è dovuto spostare il luogo da cui parte lo spettacolo pirotecnico. “A volte, si sviluppano dei con- flitti fra le varie economie locali, penso all’agricoltura ed il turismo, conflitti che con la sensibilità di tutti si possono superare. Abbiamo dovuto rinunciare alla zona del Lumera per i problemi che il rumore dei fuochi artificiali causava all’”equilibrio” degli animali presenti nella zona e per i danni causati dai residui lasciati dai fuochi artificiali sull’erba, fortunatamente, la soluzione di passare al Millepini si è rivelata ottima. Il settore agricolo è una risorsa molto importante per noi poiché è in grado di garantire, attraverso la manutenzione dei pascoli, una bella immagine anche per il turista rappresentando un biglietto da visita ancora più importante per il territorio. Una cosa alla quale stiamo lavorando e di cui stiamo discutendo con la Coldiretti di SAPOR D’ACQUA NATIA l teorema della pizza e le Pussy Riots Chi di loro s’è innamorato fino a difenderle in mondovisione, probabilmente soffre della “sindrome della pizza”: c’è chi la pizza ama mangiarla tutta d’un gusto e chi ama mangiarla a spizzichi. A mangiarla in un modo o nell’altro non cambia poi tanto: è dai tempi dei latini che circa i gusti non è bene disputare. Ma qualora al posto della pizza ci mettessimo il pensiero dell’uomo – ovverosia ciò che ha il potere di rendere l’uomo e la società più o meno umana – allora la questione cambia: il pensiero dell’uomo, magari espresso con una provocazione, non può essere disgiunto dalla sua totalità. Sarebbe come se un uomo amasse una donna che esiste solo nella sua fantasia o, tutt’al più, realizzabile con photoshop: il volto di Naomi Campbell con le gambe di Alena Seredova, impreziosito dai fianchi di Irina Shayk e contornato dal seno di Miranda Kerr per finire con gli occhi di una donna saudita. Impossibile in natura, oltrechè poco rispettoso, unire parti di donne diverse e crearne una che ne sia la somma. E’ un po’ quello che sta succedendo in Russia ad opera delle Pussy Riote, tre donne che hanno fatto della blasfemia e della provocazione il loro biglietto da visita e che hanno raccolto la solidarietà di cantanti e personaggi dello spettacolo che non hanno tardato ad ergersi a loro difesa. Le “cattive ragazze di Mosca” sono state tacciate d’essere contro Putin e la sua politica. In realtà queste donne sono andate oltre, fino a definire “puttana” il patriarca ortodosso della Chiesa di Mosca e irridendo la liturgia ortodossa ripetendo il ritornello “la merda, la merda, la merda del Signore”. Gridata e osannata in faccia al mondo, nella cattedrale di Mosca, uno dei luoghi più santi dell’ortodossia russa. La sensazione non troppo velata è che queste tre ragazze vogliano qualcosa di più di una semplice scomparsa dello zar Putin: vogliono il distacco da una società patriarcale, dal capitalismo, dalla religione e dalla morale convenzionale. E’ la risposta di una Russia che si sta svegliando di colpo e vuole recuperare il tempo perduto sotto la pesante dittatura del pensiero e dell’immaginazione. Con un forte accento di cristianofobia: non per nulla alcune delle loro sostenitrici – “le contestatrici in topless” Femen – non hanno tardato ad abbattere quella che non era una semplice croce, ma un crocifisso con l’immagine di Gesù Cristo gettato nella polvere sotto il grido di slogan anti-religiosi. La provocazione e il dissenso nel corso della storia hanno fatto fare passi da gigante al pensiero e alla dignità della società. La Russia stessa annovera tra i suoi figli gente che ha pagato forte il prezzo delle loro idee: Pasternak, Sakharov, Sharansky, Solgenitsyn. Con una colossale differenza: costoro, armati di ben altro spessore culturale e levatura morale, nutrivano profondo rispetto per la tradizione russa e un amore sincero per il loro paese. Aspetti che, a ben vedere, sono lungi dall’animare questa specie di provocatrici incapaci di mostrare che il loro pensiero è una sfaccettatura di una rivoluzione più grande e organizzata finalizzata al bene di un intero popolo. Nulla impedisce che qualcuno si levi in loro difesa. A patto che non le si prenda “a spizzichi”. Chi accetta di sposare la loro causa e le loro battaglie accetti non solo il femminismo divertente, pseudo-democratico e ostile a Putin ma anche le provocazioni sessuali (nel 2008 una delle tre, al nono mese di gravidanza, ha partecipato ad un’orgia pubblica in un museo di Mosca), l’anarchismo incendiario e le oscenità esibite. Altrimenti quella che potrebbe sembrare una battaglia di civiltà e di sano femminismo finirebbe – come l’ha descritta in questi giorni un giornalista russo, Vadim Nikitin – col diventare “la morale ipocrita dell’Occidente”. Quello che dopo aver inventato la pizza, ha reso di moda il mangiarla “a spizzichi”. Esportando lo stile anche fuori dalle pizzerie. Don Marco Pozza Asiago, è la rimozione dei molti reticolati ancora presenti attraverso la sensibilizzazione dei titolari dei fondi, questo rappresenterebbe sicuramente un ulteriore ottimo segnale di accoglienza”. C’è chi dice che la crisi ha favorito una maggiore presenza di proprietari di seconde case, che sono tornati ad aprire abitazioni spesso chiuse da anni. “Può essere, ma quelle chiuse sono sempre moltissime, per questo è necessario cercare di fidelizzare di più questa fascia di turisti, stimolandoli a sfruttare in diversi periodi dell’anno la loro proprietà. Dobbiamo mettere a punto una serie di strategie di richiamo, come può essere quella della vacanza wellness, che potremmo offrire con il centro benessere al Millepini”. “Volendo fare un primo bilancio della stagione che sta terminando – conclude l’assessore Rigoni – possiamo dire che il calo generalizzato dei consumi è stato superato dalla maggiore presenza di turisti, attirati da un’offerta molto ricca data dalla collaborazione tra amministrazione, commercianti ed esercenti, che ringrazio unitamente ai ragazzi della Pro Loco Asiago-Sasso. Un ringraziamento grande va inoltre agli sponsor, sempre sensibili e presenti: Rigoni di Asiago, Gemmo, Consorzio Tutela Formaggio Asiago. Infine vorrei esortare tutti i nostri operatori ad avere un po’ di più di ottimismo, a guardare positivamente al futuro: le risorse ci sono, così come esiste un buon margine di crescita, il salto di qualità che aspettiamo è possibile”. Se fossi un turista Continua da pagina 1... Ho potuto fare ruotare lo sguardo contemplan- do paesaggi semplici ma capaci sempre di lasciare a bocca aperta, ammirando contrade, campanili, boschi e monti, e sopra a tutto ciò un cielo limpido e azzurro. Un insieme di sensazioni di pace e tranquillità, ma con un sottofondo vivace e gioioso. Sempre arrivandoci a piedi, ho “scoperto” il golf, altro luogo che sembra uscito da un quadro meraviglioso, quasi indescrivibile, grazie a strutture che dir bellissime è poco! E ho riscoperto il centro di Asiago: la nuova piazza dei giardini tinteggiata di fiori rossi e gialli, colori della città, bella e aperta, tanto che spinge anch’essa ad alzare lo sguardo verso i palazzi caratteristici. Costruzioni stupende, un tripudio di delicati colori e decorazioni, tanto più ora che sono arricchite da fiori meravigliosi. Mi ha stupito la ricchezza dei nostri locali, il valore aggiunto dato da alcune nuove aperture in centro, curate anche nella diversità delle proposte. Ho gustato appieno il ritorno del concorso di sculture in legno, una magia che si rinnova ogni anno, fosse anche soltanto per quel profumo sano e buono che si sprigiona ad ogni tocco degli artisti al lavoro e che si sente non appena si arriva nei pressi del centro. Mi ha ammaliato la Notte Nera, con tutte le sue suggestioni: il centro illuminato da lumini, gli spettacoli degli artisti, la magia delle lanterne in volo, e tutta quella gente che ha reso viva la città come noi mai. Se fossi un turista di sicuro penserei di tornare quassù anche in altre stagioni per ammirare la natura che si trasforma, come a primavera, quando i campi si tingono di giallo e intorno sui monti si notano le cime ancora innevate, o in autunno quando tutto si veste nei toni del rosso, del giallo, del ruggine. Se fossi un turista non perderei l’occasione di lasciare a casa pensieri e nervosismo, e venir quassù a ritemprarmi godendo di questi luoghi incantevoli, cercando un po’ alla volta di scoprirli tutti. S.B. l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 4 La voce degli 8 Comuni Settembre con le stars della musica In un Millepini blindato, Celentano & friends preparano l’evento musicale dell’autunno Transenne, teloni che nascondono la vista dell’ingresso, uomini della sicurezza: è un Millepini blindato quello in cui da qualche giorno si sta organizzando l’evento musicale dell’autunno, il ritorno dal vivo di Adriano Celentano che con i suoi ospiti terrà un concerto-spettacolo all’Arena di Verona l’8 e il 9 ottobre. Asiago ospita al Millepini, come già ampiamente annunciato, le prove dello show. “Il Millepini – commenta l’assessore al Turismo Roberto Rigoni – pensato principalmente come struttura a ser- vizio della popolazione, oltre che votato ad ospitare eventi turistici e culturali, si conferma poliedrico spazio di eccellenza, tornando agli antichi splendori. Si tratta di un’altra importante occasione di rilancio di questo sito dove si sono scritte numerose pagine di storia del turismo di Asiago, e che dopo aver ospitato grandi musicisti classici e importanti artisti teatrali, accoglie ora protagonisti di spessore della musica leggera italiana, oltre a Celentano, anche Morandi, Jovanotti, Battiato e Sangiorgi”. “A questo – continua Rigoni – siamo arrivati dopo anni in cui si tentava di riallacciare i rapporti con la famiglia Celentano, ed ora grazie an- che alla collaborazione di Gianmarco Mazzi, siamo riusciti ad attivare il progetto, ristabilendo un contatto che si era annacquato nel tempo, dopo che Celentano aveva dato tanto ad Asiago parecchi anni orsono. Intanto delle prove del Clan ad Asiago continuano a parlare giornali e televisioni, e questo non può che essere positivo per noi”. Già nei giorni scorsi qualche gruppetto di persone è stato visto appostarsi nei dintorni del Millepini, lungo le transenne, nell’attesa di vedere arrivare qualcuno dei loro beniamini e magari strappare un autografo. Sembra comun- Un Galà sotto le stelle nel ricordo di Lilly Tessari Il desiderio di ricordare una carissima amica che non c’è più realizzando quello che insieme avevano coccolato come sogno. Con grande emozione e immancabile commozione, Daniele Basso, residente a San Vito di Leguzzano ma di origini asiaghesi, conosciuto come Dido Dj, ex atleta del pattinaggio artistico a rotelle, ha portato in piazza ad Asiago uno spettacolo incantevole: il Galà sotto le stelle. Sulla pista montata ad hoc nel piazzale del duomo, incorniciata da un pubblico numeroso e caloroso (stimata la presenza di 2500 persone), sabato 11 agosto si sono esibiti alcuni dei campioni europei e mondiali del pattinaggio artistico a rotelle. Un evento da annoverare certo tra i più belli di quest’estate che Daniele ha realizzato quasi interamente con le proprie forze mettendoci anzitutto tanta passione. Lo abbiamo visto montare e smontare la pista, provare l’audio, dirigere le prove e vestire i panni del presentatore girando sulla pista, anch’egli sui pattini, con il microfono in mano. “Posso dire davvero che quella sera per me si è realizzato un sogno e sono orgoglioso di quel che ho fatto – ci racconta Daniele – e in quel momento più che mai ho sentito vicino a me la presenza di Lilly (dj e speaker que che le prove entreranno nel vivo tra qualche giorno e al momento non è dato sapere se ci sarà la possibilità di assistervi. Smentito al momento quanto ipotizzato da alcuni media, ovvero che possa esserci spazio per un evento per residenti ed ospiti. “Non sap- piamo ancora nulla di come effettivamente si svolgeranno le prove – conclude l’assessore Rigoni – se non che il Clan intende lavorare in tutta tranquillità, e che proprio per questo la scelta è caduta sulla nostra città”. Silvana Bortoli Gemellaggio tra gli Alpini di Sasso e di Covalo Un incontro tra Alpini a Sasso di Asiago. Martedì 14 agosto si sono ritrovati il gruppo Alpini Sasso (capogruppo Stefano Rossi) e il gruppo “Covalo” di Valle di Sopra (capogruppo Claudio Garzotto). Un gemellaggio che avrà una sua replica in prossimo futuro con il già concordato ritrovo in quel di Lusiana. Nella piccola, ma sempre suggestiva, manifestazione, organizzata dal gruppo Alpini di Sasso, c’è stata la commemorazione al Monumento ai caduti, nella piazza di Sasso, poi tutti in sfilata per le vie del paese e la conclusione al Museo dei Tre Monti con lo scambio dei gagliardetti e un piccolo rinfresco. Immancabile l’intrattenimento con i tradizionali canti degliAlpini. Un bel momento di condivisione con qualche istante di commozione specie nel ricordo delle vittime della Guerra. Molti gli Alpini presenti. In rappresentanza del Comune c’era il consigliere con delega allo sport Santino Rossi. radiofonica locale, scomparsa improvvisamente lo scorso 28 ottobre, ndr) con la quale ho animato tantissime serate. Lilly è stata tra le stelle di quella sera. Realizzare il tutto è stata una gran sfida, una faticaccia, ma sono soddisfatto”. Tanto di cappello a Daniele dunque per essere riuscito a portare nella splendida cornice del centro storico asiaghese lo stile e l’eleganza di campioni del calibro di Alice Rodeghiero (atleta della nazionale azzurra), Matteo Pallaro e Giorgia Nanni (terzi ai Campionati italiani); i pluricampioni regionali Arianna Zerbato e Filippo Gasparoni, i New dream, le Pleiadi, i New Age, i Nemesi, i Rolling Dance e i Renovatio. Quasi tutti atleti del vicentino: la nostra provincia è infatti leader in questa disciplina. Visto il gran successo del Galà sotto le stelle, la volontà di ripetere l’esperienza il prossimo anno facendo diventare questo spettacolo un punto fisso e qualificante della programmazione estiva ad Asiago. S.L. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 5 La voce degli 8 Comuni Camminare in Altopiano Tutto pronto per il Festival del muoversi in montagna Tre giorni per scoprire l’Altopiano, tre giorni per camminare, vedere, giocare, assaporare e discutere. Si chiama Cammin@ltopiano, è il Festival del muoversi in montagna che si terrà il 28-29-30 settembre 2012 sull’Altopiano. Coinvolgerà le scuole, le associazioni, gli appassionati della montagna, gli operatori del turismo e quelli dell’informazione: una grande occasione per conoscere meglio il nostro territorio e per ragionare sul suo futuro. “Cammin@ltopiano”, nato da un’idea degli architetti Chiara Stefani e Diego Morlin, direttori artistici dell’evento, è sostenuto da: Regione Veneto, GAL Montagna Vicentina, Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, gli otto Comuni altopianesi, Consorzio Turistico Asiago7Comuni, Museialtovicentino e Pedemontana vicentina. Il media partner territoriale è il nostro quindicinale “L’Altopiano”. Il Festival è patrocinato dal Gruppo Italiano Stampa Turistica. Il programma è ormai definitivo e si è arricchito con nuove ed importanti adesioni. Venerdì 28 settembre “Incontrarsi camminando”: dalle 8.30 alle 12.30 i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori dell’Altopiano partiranno, a piedi, dalle sedi scolastiche per incontrare i coetanei degli altri paesi e conoscere il territorio, con il motto “Camminare è bello!”. Inaugurazione ufficiale del Ricchissimo il programma di iniziative per tutto l’ultimo weekend di settembre f e s t i v a l “Cammin@ltopiano”: alle 20,.45 al Palazzo del Turismo “Millepini” di Asiago. “L’Altopiano in cammino: il futuro, le opportunità”: alle 21, scambio di idee con i giornalisti dell’Altopiano. Parteciperanno Gian Antonio Stella (Corriere della Sera). Massimo Fracaro (Corriere della Sera), Sergio Frigo (Il Gazzettino), Stefania Longhini (L’Altopiano), Giovanni Stefani (Rai). L’incontro sarà coordinato da Piero Brazzale (Studio 1). Sabato 29 settembre “L’Altopiano delle meraviglie”: dalle 9 alle 12.30, una mattinata di scoperta del territorio. Tre itinerari a piedi in zone di particolare interesse naturalistico, storico ed artistico, scelti tra le tante meraviglie dell’Altopiano. “Mobilità dolce, una viabilità per tutti”: alle 11 all’Hotel Gaarten di Gallio ci sarà la presentazione degli Atti del seminario “Mobilità dolce, una viabilità per tutti: esempi - proposte - esperienze” svoltosi nel Giugno 2011 a Gallio. La pubblicazione raccoglie gli interventi degli esperti e relatori che hanno partecipato al seminario. Presenterà l’architetto Diego Morlin. “Muoversi in montagna”: è il titolo del convegno che inizierà alle 14.30 al Palazzo del Turismo “Millepini” di Asiago. Metterà a confronto varie personalità ed esperti del mondo del “muoversi senz’auto” che porteranno esperienze e progetti. Parteciperanno Andrea Gios (sindaco di Asiago), Albano Marcarini (presidente Confederazione per la Mobilità Dolce), Francesca Martin (giornalista della testata www.disabili.com), Tarcisio Bellò (scalatore), Gianni Bodini (fotografo e pubblicista), Chiara Stefani (architetto paesaggista), Paolo Merlini (scrittore), Simone Salvagnin (non vedente). “Divertirsi all’aria aperta”: per tutto il pomeriggio al Parco Brigata Regina di Asiago, accanto al Palazzo del Turismo, ci saranno prove pratiche e di abilità per avvicinarsi per la prima volta a nuove tecniche sportive; ci saranno inoltre laboratori a tema per adulti e bambini, dall’archeologia al- La commemorazione della Resistenza nell’Alto Vicentino Si terrà domenica 2 settembre in località Monte Corno – Granezza l’annuale cerimonia, nel ricordo dei Caduti di tutte le guerre, per commemorare, nell’Anniversario del combattimento di Granezza, i Caduti della “Divisione Alpina Monte Ortigara” e delle altre formazioni partigiane, del C.I.L. e dei Deportati ed ex Internati nei campi di prigionia. Il programma stilato dal Comitato permanente per la commemorazione della resistenza dell’Alto Vicentino formato dai sin- daci dei comuni di Asiago, Lugo di Vicenza, Lusiana e dal presidente dell’AVL di Vicenza, avrà inizio alle ore 9.30 a Monte Corno per rendere omaggio al Caduto Ignoto per la Libertà, prose- guirà poi a Bocchetta Granezza di Lugo per gli onori al Cippo ai Caduti per concludersi a Granezza di Asiago con la S. Messa e il discorso commemorativo presso il sacello votivo. Accompagnerà la cerimonia la Banda Musicale di Lugo e il Coro “Monte Pasubio” di Schio. Inoltre vicino al Sacello sarà allestita una mostra di rilevamenti fotografici dei luoghi, formazioni, uomini oggetto del rastrellamento del 6-7 settembre 1944 curata da Romeo Covolo dell’Associazione Volontari per la Libertà. l’astronomia, dalle tracce degli animali del bosco all’incontro con gli gnomi. “Camminare al buio”: alle 21 una serata a piedi con le fiaccole nei dintorni di Asiago e spettacolo finale con le lan- terne luminose. Domenica 30 settembre “In giro per l’Altopiano”: dalle 9 in poi, a piedi, in bicicletta, a cavallo, su percorsi guidati per tutti, di varia difficoltà e durata. Le guide naturalistiche e numerose associazioni del territorio si metteranno a disposizione per far conoscere l’Altopiano attraverso 11 uscite per tutti i gusti e le capacità; sono passeggiate facili ed escursioni impegnative a piedi, uscite in mountain-bike, a cavallo, con tecnica nordicwalking e orienteering. Tutte guidate da personale esperto, per avvicinarsi alla natura, alla storia e alla cultura locale. “L’Altopiano in vetrina”: dalle 10 alle 18 nelle piazze di Asiago, più di 30 stands informativi di cultura, sport e tempo libero. E poi ancora prodotti tipici, turismo e pubblicazioni; il tutto per scoprire le diverse opportunità di vivere il tempo libero e la vacanza muovendosi sull’Altopiano dei 7 Comu- ni. Artemusica Cultura di Roana proporrà intermezzi musicali. Alle 17 in Piazza Carli di Asiago, chiusura ufficiale del Festival. Mostre e musei Alle 18 di venerdì al Municipio di Roana a Canove verrà inaugurata la mostra “I percorsi dell’Altopiano dei 7 Comuni” con i percorsi esistenti e di progetto relativi a tutto il territorio altopianese che sarà aperta sia sabato che domenica “ dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Sabato e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18, i maggiori musei dell’Altopiano saranno aperti per conoscere i molteplici aspetti del territorio. “Menù a tema”: i ristoranti proporranno menù a tema per gustare i sapori della cucina; gli alberghi proporranno prezzi convenzionati con l’evento. Ulteriori dettagli e le modalità di partecipazione alle uscite guidate nel sito www.camminaltopiano.it. Il giardino delle Carceri ospita “Il week end dell’arte” Proprio nel periodo in cui l’affluenza turistica comincia a scarseggiare, la Pro Loco Asiago & Sasso, ha deciso di realizzare un’iniziativa di richiamo volta a un’ulteriore promozione della Mostra “I Capolavori dell’Arte” ospitata nella storica struttura del Museo Le Carceri. A tal proposito, nelle giornate dell’ otto e del nove settembre verrà organizzato nel giardino adiacente al museo “Il week end dell’Arte”: due giornate culturali che avranno inizio alle 16 del sabato con termine alle 13 della domenica, in cui si susseguiranno diversi incontri: da quello letterario con racconti, poesie e romanzi, a quello musicale con diversi generi, intervallato da visite guidate alla mostra, coronato dall’incontro serale dedicato alla danza. Le esibizioni saranno a cura di artisti locali, che si sono particolarmente distinti nel panorama delle arti, ai quali la Pro Loco vuole rendere omaggio con questo evento. Il tutto sarà poi, accompagnato da un Wine Bar all’aperto a cura del Gran Caffè Adler, che servirà una selezione dei migliori vini, abbinati a stuzzicanti prelibatezze. A partire dalle ore 20.00, ora di cena verrà servita inoltre una deliziosa pasta fredda o in alternativa un altro primo piatto preparato dall’ Hotel Milano, da gustare in compagnia della musica dal vivo. Domenica 9, il tutto proseguirà dalle 10 fino alle ore 13 con incontri culturali, visite e nuovamente il rito dell’aperitivo in giardino. Un evento in cui il sapore dell’arte internazionale si mescola al gusto in un clima raffinato ed elegante. Giulia Rossi Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 6 La voce degli 8 Comuni ISTRUZIONE “Così si uccide la scuola di montagna” “Hanno decretato la morte della scuola in montagna”. E’ questo, tra l’incazzato e il preoccupato, il primo commento del presidente della Spettabile Reggenza Lucio Spagnolo appena ha saputo della mancata nomina di ben tre presidi per altrettanti posti disponibili nelle scuole altopianesi. “Quando è troppo è troppo – sbotta Spagnolo – Stiamo prendendo in giro la gente e giocando con il futuro della montagna!”. “A dicembre – spiega - ci fu chiesto di razionalizzare ulteriormente il servizio scolastico in Altopiano. Ed ancora una volta, in maniera generosa e responsabile, provvedemmo in tempi strettissimi ad una serrata discussione tra enti in modo da trovare una soluzione per una terra così vasta e con le peculiarità tipiche del territorio montano”. La soluzione concordata prevedeva che i 5 istituti scola- stici del territorio diventassero 4. Un istituto per tutte le scuole superiori e 3 istituti comprensivi per riunire le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie degli 8 Comuni dell’Altopiano. “Una soluzione che fu elogiata e definita saggia e responsabile nelle sedi istituzionali di controllo ed approvazione; una terra di quasi 500 km quadrati non poteva fare certo di più – continua nel suo sfogo Spagnolo – Ma cosa sono servite tanti sforzi per razionalizzare ancora dopo che pochi anni prima c’è stato chiesto “un piccolo sacrificio” e decidemmo di porta- re da 8 a 4 i dirigenti scolastici. Poi abbiamo ridotto gli istituti scolastici. E come ricompensa un territorio così articolato, vasto e complesso trova il vuoto delle nomine dei dirigenti. Ma allora cosa abbiamo ridotto a fare se poi i dirigenti vanno tutti in pianura?” Ad oggi l’unica sede per la quale è prevista la dirigenza è quella di Asiago che comprende la scuola d’infanzia, la primaria e le medie). Rimangono scoperti l’istituto comprensivo delle scuole superiori di Asiago (che raccoglie tutti gli indirizzi e tutti gli studenti delle scuole superiori), il comprensivo di Lusiana - Conco e il nuovo comprensivo di Gallio che conta scuole elementari e medie che spaziano da Rotzo ad Enego. “È evidente che, se le sedi disponibili per l’intera Regione sono 144 e si nominano “solo” 115 nuovi dirigenti la montagna soffre la contingenza e si rivela terra di “seconda scelta” – conclude Spagnolo a nome di tutti gli amministratori locali - Diffi- cile trovare chi sale ad Asiago, Gallio o Lusiana quando sono a disposizione sedi più comode in pianura. Situazione che diventa particolarmente insostenibile per l’istituto comprensivo di Gallio appena costituito dove scuole distanti tra loro anche 50 chilometri dovranno essere organizzate pianificando progetti e predisponendo soluzioni alle problematiche che necessariamente si porranno vista la nuova istituzione”. Gerardo Rigoni Alfredo Paiola lascia Asiago e va in pensione Unificati i plessi scolastici della scuola superiore, inaugurato il nuovo liceo, affrontata, con il corpo docente, la riforma scolastica nella maniera meno dolorosa possibile. Dal 2008 i cambiamenti nel mondo scuola dell’altopiano sono stati tanti. E a dirigerli, in qualità di preside, è stato Alfredo Paiola che da quest’anno va a godersi il meritato riposo della pensione. Arrivato dal Polesine il prof. Paiola si è subito inserito nell’ambiente altopianese distinguendosi con i genitori come grande ascoltatore mentre con gli scolari ha sempre mostrato grande disponibilità alle loro richieste. “Asiago e l’Altopiano costituiscono un territorio complesso perché presenta diverse realtà e diverse tradizioni – commenta – Questo a fronte di un bacino ristretto di scolari con indirizzi scolastici ciascuno con pochi studenti che comporta anche poco confronto interno”. La soluzione individuata da Paiola, assieme al corpo docente e con la collaborazione delle amministrazioni comunali, è improntare il confronto verso l’esterno coinvolgendo nel processo educativo gli attori del territorio: dalla coldiretti agli artigiani alle imprese. “Ho cerato di portare avanti due cose che ritengo fondamentali – spiega –la centralità dell’alunno all’interno del lavoro scolastico e il radicamento della scuola nel territorio cercando di dare la miglior risposta di formazione dei giovani perché possano rimanere sul territorio. In questo la riforma scolastica ha aiutato privilegiando la specificità del territorio piuttosto di programmi unitari uguali per tutte le scuole”. “L’intento è rendere i ragazzi prima consapevoli e poi corresponsabili del mondo che li circonda – prosegue – E così dare loro la possibilità di programmare parte del loro curriculum e del loro futuro. Con originalità e specificità, si è cercato di dare ai ragazzi le redini del loro futuro lasciando loro spazio perché predispongano il loro percorso”. Una scelta che ha permesso alle scuole dell’Altopiano di distinguersi, di acquisire un’identità culturale propria del territorio. Perché la scuola non deve essere un’entità al di fuori del mondo che la circonda, bensì parte integrante del suo sviluppo. “Abbiamo portato il territorio nella scuola per chiudere un gap tra l’una e l’altra – continua Paiola – Una sfida ritenuta difficile ed invece la disponibilità del tessuto economico e sociale l’ha resa molto stimolante per tutti, me compreso”. Ora il prof. Paiola, finite le meritate vacanze, deciderà cosa fare da grande. Da degno figlio di insegnanti, vede il suo futuro non lontano dal mondo della scuola e dei ragazzi. “Voglio intanto leggere i libri che non ho avuto il tempo di leggere e rileggere; i libri che mi hanno accompagnato nel mio percorso – conclude – Poi mi dedicherò al volontariato dove c’è molto da fare, anche a fianco della scuola. Vorrei contribuire ad aiutare i ragazzi ad uscire dalle loro difficoltà, a ridurre una fragilità sempre più presente in questi nostri giovani. E la strada è quella tracciata qui sull’Altopiano, che lo stesso territorio ha indicato: dare valore all’eticità, a quello che si fa, alla propria cultura e alla propria storia personale. Una strada che percorre quella dell’autonomia scolastica, autonomia che è nel dna dell’Altopiano e che qui è stato facile perseguire. Speriamo che l’Altopiano possa fungere da modello per altri. Io continuerò a indicarla come tale; spetta ora ai ragazzi far di questa scommessa una realtà”. Gerardo Rigoni l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 ATTUALITA’ L’artista spagnola Inma Garcia Arribas vince il Concorso sculture in legno diAsiago Ha sbaragliato tutta la pur qualificatissima concorrenza e si è portata a casa entrambi i premi in palio: quello della giuria tecnica e quello della giuria popolare istituito in ricordo dello scultore asiaghese Joe Dalle Ave. L’artista spagnola Inma Garcia Arribas, con l’opera “Casa dolce casa”, è la vincitrice assoluta della trentesima edizione del Concorso Internazionale Sculture in legno di Asiago, con un primato: mai prima d’ora aveva vinto una donna. Tutte splendide e meritevoli le opere realizzate dai tredici artisti in una settimana di lavoro sotto gli occhi curiosi dei passanti in postazioni all’aperto sparse in tutto il centro storico. Da un ceppo o un pannello di cirmolo si doveva ricavare una scultura interpretando al meglio il tema del concorso ovvero “Natura e fauna dell’Altopiano”. Inma Garcia Arribas ne ha ricavato un bellissimo alveare, abitato da laboriose api. 7 La voce degli 8 Comuni “La particolarità di questa scultura – è il parere della giuria tecnica – sta nell’aver saputo condensare un’idea di figurazione e di contemporaneità sul tema “natura e fauna” in un equilibrio condensato di linee e forme. Il tema così sapientemente trattato è quello della casa che diventa rifugio, con in suoi intimi spazi, con i suoi misteri accuratamente celati. E’ una casa in continuo divenire, come dimostrano le api che la abitano. E’ il simbolo di questo Altopiano e di tutti quei luoghi in cui ci si sente ben accolti , protetti, coccolati e, perché no, anche viziati. Al contempo l’estrema delicatezza e precarietà derivante dai ripetuti tagli “inferti” al materiale trasmette un senso di fragilità, una fragilità che esige rispetto, attenzione e cura!”. Sono state 239 le schede per la votazione del pubblico consegnate al SIT (Sportello informazioni al turista), 53 le preferenze espresse per “Casa dolce casa”. S.L. Regine e reginette dell’estate In chiusura della Festa di San Rocco, tradizionale appuntamento asiaghese interamente dedicato al turista, dopo i fuochi d’artificio, sul palco del “Company contatto”, che ha animato l’intera serata, è stata ufficialmente incoronata la Reginetta del bosco 2012 accompagnata dalle due damigelle. Assegnato per acclamazione popolare, a conclusione del pomeriggio di giochi e divertimento alla piana del Prunno, il titolo è andato alla veneziana Annette Vaccaroni (16 anni). Asiaghesi entrambe le damigelle: Sofia Paganin (18 anni) ed Emma Girardello (17 anni). Alla reginetta è andato un diadema di perle messo in palio dalla gioielleria Roverato&Martini. foto Paolo Basso Altra regina della serata è stata l’imprenditrice vicentina Irene Gemmo alla quale è stato consegnato il Premio Turismo 2012 intitolato all’indimenticata Anna Rasotto, per anni direttrice dell’APT di Asiago poi diventata IAT. Questa la motivazione del premio andato alla presidente del Golf Club Asiago: “Per l’impegno e la professionalità che hanno contraddistinto in questi due anni di presidenza un’azione instancabile e determinata nell’implementazione di servizi a favore del turista. Una politica di rilancio turistico condotta con grande passione e sensibilità verso la valorizzazione dell’immagine turistica di Asiago e di tutto il comprensorio”. foto Paolo Basso Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 8 TURISMO Tra concorsi di moda, laboratori per bambini, aperitivi con noti autori, la calda stagione turistica asiaghese, con un bilancio positivo, è ormai agli sgoccioli. Una stagione graziata dalle accoglienti temperature e dal tempo generalmente bello e soleggiato, che ha spinto migliaia di turisti a trascorrere le loro vacanze nel nostro bell’Altopiano. Tra quelle di lunghe passeggiate, di bagni di sole e di divertimento, ci resteranno impresse le immagini delle varie manifestazioni offerte dalla programmazione estiva. Ecco alcuni flash dei momenti più significativi di questa calda estate ad Asiago. Foto Verona Fotogrammi di una calda estate Foto Verona “Stars on Ice”, tradizionale iniziativa del ferragosto asiaghese (che vede tra i suoi promotori le associazioni Sportivi Ghiaccio Asiago e Circolo Pattinatori Asiago), è una delle manifestazioni più prestigiose. Uno stadio da tutto esaurito ha fatto sentire il suo calore a suon di applausi e acclamazioni per quella che è stata l’interpretazione del musical “Tributo a Broadway”, interpretato da diversi artisti della Compagnia Ghiaccio Spettacolo. Hanno fatto seguito le esibizioni della pluricampionessa Italiana Valentina Marchei, della coppia Stefania Berton e Ondrej Hotarek, dei simpatici “Acrobats” leggendario duo acrobatico ucraino e dell’accoppiata Lorenza Alessandrini e Simone Vaturi. Ma ad irrompere al Pala Hodegar è stata la splendida presenza di uno degli idoli mondiali del pattinaggio artistico: il russo Evgeni Plushenko, Il suo celebre “nome” ha quest’anno valorizzato ancor di più quella che per è stata un’ ideazione, vent’anni fa, dell’ex atleta e presentatore Alessandro De Leonardis, prematuramente scomparso. A sostituire Alessandro, Andrea Valturi, coordinatore di una splendida tournée di eventi dal tocco dinamico e raffinato. Degna di nota la serata del 24 Agosto presso il Duomo San Matteo dedicata al consueto ritorno dell’orchestra “I Solisti Veneti” ad Asiago. Una combinazione di musicisti d’alto livello, diretti dal maestro Claudio Scimone, che già da qualche anno omaggia la nostra cittadina con un autentico evento artistico e culturale dedicato agli amanti della musica classica. Quest’anno l’ospite d’eccezione è stata la mezzosoprano Olga Balashova Lehmann, che ha stupito i numerosi presenti con i suoi virtuosismi sulle note di Vivaldi, Broschi, Mascagni e Rossini. Un evento realizzato quest’anno grazie alla collaborazione del Comune di Asiago, dell’Assessorato alla Cultura e della Fondazione Antonveneta che ha coinvolto la partecipazione di oltre seicento persone, registrando anch’esso un tutto esaurito inaspettato. La “Notte Nera” di Asiago, nella serata del 25 Agosto, organizzata dal Comune in collaborazione con i Commercianti, ha mostrato un’Asiago dall’atmosfera magica e seducente. Tanti gli eventi legati all’astronomia, promossi dal dipartimento dell’ Osservatorio di Padova con sede ad Asiago. Numerosi gli ospiti, protagonisti delle conferenze dapprima in Piazza Duomo con un maxi schermo, proseguite poi al grazioso Palazzo del Turismo Millepini dove si è tenuta l’osservazione diretta del cielo grazie al collegamento con il telescopio Copernico di Cima Ekar. Per le vie del centro, inoltre, numerosi artisti di strada, dai costumi variopinti, si sono esibiti nella “Parata luminosa” intrattenendo l’eterogeneo pubblico. Al Museo Le Carceri, si è svolta inoltre l’iniziativa “Il salotto dell’Arte”, un Wine Bar con prelibatezze locali accompagnato dalla musica jazz del trio “A bassa voce”, in aggiunta alla visita della mostra d’eccellenza “I Capolavori dell’Arte”. Momenti all’insegna del gusto e dell’eleganza. Suggestivo il lancio delle lanterne luminose dai Giardini Pubblici. Il superbo tocco finale è stato dato dal funambolo Lorenzo Loreni, tra i più arditi artisti di questa disciplina al mondo, il quale si è cimentato in una passeggiata notturna dal Campanile alla Torre Civica sopra le migliaia di teste che popolavano le due Piazze. Sbalordito dall’insolita e straordinaria performance, conclusasi con un lungo e caloroso applauso, il pubblico alla volta della mezzanotte, ha abbandonato il centro portando con sé la bella e singolare esperienza trascorsa, nella speranza che tutto ciò possa ripetersi nelle future programmazioni. Giulia Rossi l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 9 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Don Federico lascia Asiago (e stavolta è proprio vero!) Questa volta non è uno scherzo ben architettato, come il pesce d’aprile organizzato quest’anno dai ragazzi del patronato, con la complicità del nostro giornale: don Federico se ne va davvero. Lascia la parrocchia di Asiago, nella quale ha reso servizio per cinque anni, per assumere l’incarico di responsabile diocesano dell’Azione Cattolica Ragazzi.Ad Asiago arriva don Erik Xausa (trent’anni, originario della parrocchia di Salcedo), divenuto sacerdote nel giugno scorso. Primo di due fratelli, ha frequentato l’istituto professionale commerciale Garbin di Thiene. Dopo aver lavorato per tre anni in uno studio professionale, nel 2005 è entrato nella comunità vocazionale di Casa Sant’Andrea. Durante la formazione in seminario ha prestato servizio nelle parrocchie di Crespano del Grappa e Fratte di Santa Giustina in Colle. Nel terzo anno di teologia, ho svolto il servizio di carità in Casa Santa Chiara di Padova e ha svolto poi il suo ministero diaconale nella parrocchia di Valdobbiadene, nel Trevigiano. Per riassumere i 5 anni di don Federico Meneghel ad Asiago, ci piace riportare quanto i giovani del patronato avevano ben scritto sempre in occasione di quel pesce d’aprile. Parole veritiere, che tornano ora simpaticamente utili: “Quella di don Federico sull’altopiano è stata una grande avventura cominciata nel settembre del 2007. Era subito saltato agli occhi degli asiaghesi che il giovane sacerdote aveva qualcosa di speciale: prima di tutto un grande carisma con i giovani, vera anima del “suo” patronato. Negli anni ha organizzato pellegrinaggi indimenticabili nella grandi città della fede e campi scuola in montagna, dove sfoggiava la sua grande abilità di raccoglitore di funghi, ed anche al mare dove faceva Scout di Asiago, quarant’anni insieme Gli scout di Asiago festeggiano il 40° di fondazione. Fedeli al motto: “Scout una volta, scout per sempre”, si è pensato per l’occasione di radunare tutti coloro che in questi quarant’anni hanno fatto parte di questo gruppo. Due giorni insieme, sabato 8 e domenica 9 settembre, in uno speciale campo al Bellocchio di Asiago. Alle 14 di sabato il raduno muniti di sacco a pelo, gavetta, bicchiere, posate, tenda (chi ce l’ha), divisa e fazzolettone. Si comincerà col montare le tende, ci saranno poi varie attività e laboratori, alle 18.30 cambusa e cena per squadriglia e l’immancabile bivacco. Al mattino di domenica, sveglia al campo e colazione. Alle 9.30 tutti in duomo per partecipare insieme alla Messa. Alle 11 al Bellocchio l’inizio del torneo di Roverino che si protrarrà anche nel pomeriggio. Intorno alle 15.30, le premiazioni e i saluti. Iscrizioni presso pizzeria Wunderbar entro domenica 2 settembre. Quota campo 20 euro. Per informazioni [email protected] facebook: 40simo gruppo scout asiago1° “ANGOLO ALZHEIMER” SI E’ COSTITUITO IL GRUPPO VOLONTARI A.M.A.D DELL’ALTOPIANO DI ASIAGO 7 COMUNI A conclusione del corso “Malati e famigliari tra le necessità, i diritti e la qualità della vita” tenutosi ad Asiago nel mese di maggio e promosso dal Rotary club Asiago-Altopiano dei 7 Comuni in collaborazione con l’Associazione Malattia Alzheimer e altre demenze Onlus, l’ULSS n. 3 - Distretto Socio-Sanitario n. 2 di Montagna e i medici di base, si è costituito un gruppo di volontari residenti sull’Altopiano iscritti all’associazione A.M.A.d di Bassano con l’obiettivo di sviluppare anche sull’Altopiano forme di supporto ai familiari di persone con demenze e spazi di condivisione per gli operatori che assistono tali persone. L’Associazione A.M.A.d di Bassano opera infatti dal 2004 come punto di riferimento per le famiglie e gli operatori che assistono persone colpite da Alzheimer e da altre forme di demenze, fornendo un supporto attraverso l’attività di uno sportello informativo, una linea telefonica dedicata, la gestione di un gruppo di auto mutuo aiuto e l’organizzazione di eventi informativi e formativi in stretta collaborazione con l’ULSS n.3. Vista la difficoltà logistica per familiari e operatori dell’Altopiano di poter usufruire dei servizi A.M.A.d a Bassano, il gruppo volontari A.M.A.d. dell’Altopiano intende adoperarsi per attivare tali servizi anche in montagna. Dal mese di ottobre, familiari e operatori potranno contare su questi servizi: sportello telefonico attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 11 chiamando il 342 6979235; sportello informativo presso il Distretto Sanitario di Asiago aperto il primo e il terzo mercoledì di ogni mese dalle ore 9.30 alle ore 11.00. Attraverso questi due servizi verranno fornite informazioni :sulla malattia; sui servizi sociosanitari e assistenziali esistenti sul territorio; sulle provvidenze previste dalla legge a favore dei malati; sulle iniziative di sensibilizzazione e formazione per famigliari e operatori; E’ possibile anche ricevere informazioni scrivendo all’indirizzo email: [email protected] Domenica 23 settembre il gruppo volontari A.M.A.d. dell’Altopiano sarà presente in piazza ad Asiago per sensibilizzare sulla malattia di Alzheimer e presentare i servizi che saranno attivati sul territorio (in occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer che cade il 21 settembre). E’ prevista anche la vendita di ciclamini il cui ricavato servirà a sostenere l’attività del gruppo. mostra delle sue abilità di pilota alla guida del suo motoscafo. Il patronato con don Federico è cresciuto molto, diventando un vero ponte tra la strada e il territorio. E’ riuscito a creare attorno a lui un gruppo di persone che lo hanno seguito nel suo impegno pastorale e portato una ventata di freschezza in parrocchia. Impegnato anche nella difesa delle tradizioni don Federico ha partecipato attivamente a varie manifestazioni del folklore locale. Anima di Shella marz con tutta la combriccola del patronato è stato anche premiato con la Shella d’oro e addirittura le chiavi della città! Memorabili poi le sue partecipazioni alla “Kopa Karrukola” dove ha sempre dato spettacolo con la sua grande abilità teatrale. Ma don Federico non è stato solo questo. Le sue grandi doti di manualità lo hanno fatto diventare un mentore per tanti giovani che frequentano il patronato e che da lui hanno imparato ad usare la motosega oppure ad aggiustare un rubinetto che perde o a fugare un pavimento. Non era raro infatti trovarlo in patronato con la sua tuta da lavoro e la cassetta degli attrezzi intento ad aggiustare qualcosa o a risolvere problemi con la sua straordinaria abilità…meno male che c’è Meneghel! Altra sua caratteristica la particolare sensibilità per lo sport. Ha promosso la nascita della squadra di volley del patronato, organizzato partite con la nazionale candon Erik Xausa tanti a scopo benefico ma soprattutto ha ricoperto per anni il prestigioso ruolo di “spiritual manager” dell’hockey club Asiago. Un ruolo che l’ha portato ad essere preziosa guida spirituale per gli atleti, aiutandoli ad avere un giusto atteggiamento verso la rivalità sportiva e a ricercare il vero significato dello sport. Don Federico si è rivelato anche un appassionato ultrà dell’AsiagoHockey”. Sappiamo però che ha fatto ed è stato molto di più per la nostra comunità. Il saluto e il ringraziamento a don Federico sono programmati in parrocchia per domenica 9 settembre alla messa delle 9.30 con il contemporaneo benvenuto a don Erik. Seguirà un rinfresco in patronato. Per venerdì 7 a partire dalle19.30 ci sarà una festa in suo onore allo stadio del ghiaccio alla quale tutta la cittadinanza è invitata. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni 10 LUSIANA Alla scuola materna San Giacomo s’inaugura l’asilo nido integrato S’inaugura domenica 9 settembre alle 11 a Lusiana l’Asilo Nido integrato alla Scuola Materna San Giacomo. Il servizio rappresenta una risposta concreta alle esigenze di tante giovani famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano. Una scelta coraggiosa da parte della Scuola dell’infanzia San Giacomo in questo momento di crisi economica e di prospettive incerte per il futuro. “La decisione di investire nell’apertura di un servizio per la prima infanzia - dice Marzio Xausa, Presidente del Comitato di Gestione della Scuola dell’Infanzia - nasce dalla fiducia nelle potenzialità del nostro paese e nella necessità di investire nelle nuove generazioni”. L’apertura di questo nuovo servizio rivolto ai bambini dai 12 ai 36 mesi nasce da un progetto condiviso tra Parrocchia, Regione e Amministrazione Comunale che punta a creare nuovi servizi per le famiglie volti a favorire le donne e soprattutto le mamme che lavorano. Investire sui bambini e sulle famiglie significa investire nel futuro e credere nella possibilità che anche i piccoli comuni di montagna possano avere le stesse possibilità dei vicini comuni di pianura. “Il progetto di apertura del nido ha dato vitalità e nuovo ossigeno anche alla scuola dell’infanzia, -continua Marzio Xausa - e ha permesso di sistemare un’intera ala della struttura dedicata a questo nuovo servizio insieme alla riqualificazione e sistemazione dei locali dell’attuale scuola dell’infanzia”. L’apertura del nido è stata possibile grazie all’impegno della Parrocchia, con il Parroco Don Valentino, al contributo della Regione Veneto, Assessorato ai servizi sociali, e all’Amministrazione comunale che, come per la scuola dell’infanzia, attiverà una convenzione anche CONCO Rubbio: torna la Sagra del Sedano Giornata clou sabato 8 settembre, ricorrenza della patrona Maria Bambina Più di mille cespi di sedano saranno utilizzati per la tradizionale sagra di Rubbio in programma dal 7al 9 settembre. Il paese è pronto a vivere quello che è il suo più importante appuntamento annuale ovvero la Sagra del Sedano abbinata ai festeggiamenti per la Patrona Maria Bambina; un evento che arriva a conclusione di una stagione estiva che per la piccola frazione di Rubbio, è stata vivace e affollata. E’ al lavoro da tempo il gruppo organizzatore “ Insieme per Rubbio” rivitalizzato anche dalla presenza di un nuovo gruppetto di giovani pronto a fare tesoro dell’esperienza di chi da tempo si dedica attivamente all’organizzazione della sagra, nella continuità di una tradizione che dura da moltissimi anni. I festeggiamenti per la Patrona Maria Bambina, uniti alla sagra che valorizza il sedano bianco che solo negli orti del paese cresce e matura con le caratteristiche che lo contraddistinguono, si ripetono da tempo immemorabile. Ricorre invece quest’anno il 25° anniversario della mostra del sedano sostenuta dalla Comunità Montana, che propone l’esposizione del sedano dei diversi produttori locali, con la premiazione finale dei cespi migliori. La novità di quest’anno è stato l’invito rivolto ai partecipanti di presentare qualche campione di sedano in più, con l’intenzione di offrire a chi dovrà scegliere il sedano migliore anche la possibilità di degustarlo. La valutazione infatti si basa sull’aspetto esteriore: lo sbiancamento, la qualità delle foglie, la profumazione e il gusto. Ad Conco, inaugurata la “Cava teatro” Sabato 18 agosto a Conco, in località Val Biancoia, ex Cava Buso del Giasso, il Teatro Stabile di Innovazione La piccionaia I carrara ha presentato lo spettacolo “RACCONTI DI ANIMALI” Organizzato dal Comune di Conco, in collaborazione con la Provincia Di Vicenza Assessorato alla Cultura progetto Teatroincontri 2012, lo spettacolo è stato apprezzato da circa 200 persone. Armando Carrara, voce narrante, ha letto testi di Mauro Corona e Mario Rigoni Stern con una rappresentazione grafica degli animali trattati nei racconti. A rendere ancora più emozionante lo spettacolo han- no contribuito le musiche eseguite dal vivo di Thomas Sinigaglia. Con questo spettacolo l’amministrazione comunale ha voluto inaugurare la “Cava Teatro”, una vecchia cava che, data la buona acu- stica e la conformazione ad anfiteatro, bene si presta ad ospitare spettacoli. E’ un esempio di come un degrado ambientale possa essere recuperato. Giulia Crestani essere premiati con un cesto di prodotti tipici e una targa ricordo saranno i primi tre classificati, e a tutti gli altri concorrenti andrà una targa ricordo. Finite le premiazioni i cespi della mostra andranno all’asta, come d’abitudine, e il ricavato servirà a sostenere l’organizzazione dell’evento. Il sedano utilizzato per i piatti proposti dallo stand gastronomico – dicono gli organizzatori - deriva esclusivamente dalla produzione locale, che è a livello famigliare: ogni paesano, nel proprio orto, coltiva il sedano per consumo proprio ma soprattutto per la tradizionale sagra. Inoltre il gruppo degli organizzatori dispone da qualche anno di una piantagione, gestita da volontari, che produce 300/400 cespi di sedano in aggiunta alla produzione degli orti paesani, arrivando cosi alla quantità ragguardevole che è di oltre mille piante. Nonostante la stagione secca, la qualità del sedano si presenta anche quest’anno piuttosto buona. Il programma della sagra si sdoppia in due: quello religioso dedicato alla natività di Maria Bambina prevede tra l’altro il 1° settembre alle 20.30 il concerto con don Gaetano Borgo. Tra gli eventi in programma, venerdì 7 settembre, serata della porchetta e sedano, festa della birra e musica giovane; sabato 8 esposizione della mostra del sedano, stand gastronomico mezzogiorno e sera con piatti a base di sedano, serata danzante con l’orchestra spettacolo Chiara e i Magic Music. Domenica 9 infine Torneo di Calcio Rubbio Sport con stand gastronomico e serata a 360° con Lucio e Raffaella. Silvana Bortoli per il nido. Un ringraziamento particolare a tutte le ditte che hanno lavorato per portare a termine i lavori nei tempi utili per l’apertura con professionalità e impegno e a tutti i volontari che in questi mesi hanno seguito i lavori e contribuito alla buona riuscita del progetto. Il servizio sarà attivo dal 10 settembre e aprirà con 10 bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi, il personale educativo del nido insieme al personale della scuola dell’infanzia sarà coordinato da una pedagogista che si occuperà della supervisione dell’andamento didattico di tutta la struttura. Per informazioni contattare la scuola materna al numero 0424/406081 o via mail all’indirizzo [email protected] Al Rubens dopo un’estate speciale si apre il mese dedicato al sedano bianco di Rubbio I Cortese del Rubens di Rubbio una pensano … cento ne fanno!Dopo una stagione estiva ricca di iniziative e soddisfazioni, ora l’attenzione è concentrata sulla proposta di piatti degustazione a base di sedano, il prezioso ortaggio tipico del posto che si celebra con la tradizionale sagra paesana. Per tutto il mese di settembre, oltre alle favolose e rinomate pizze a base di sedano con una scelta impareggiabile, in menù ci saranno zuppe, pasticci, sformati, risotti, gnocchi e secondi piatti preparati per celebrare l’ortaggio tipico. Ceci, la fantasiosa cuoca, sfornerà un mix di piatti già collaudati e apprezzati negli anni dalla numerosa clientela. Le variazioni sul tema del sedano bianco, gioiello di Rubbio che viene celebrato annualmente con un’apposita sagra abbinata ai festeggiamenti per la patrona, qui raggiungono livelli che riescono sempre a sorprendere, in ogni portata, dall’antipasto al dessert. E anche in questo mese di settembre il Rubens saprà dare il meglio di sé, come fatto del resto durante tutta la stagione estiva, quando tra le varie novità introdotte c’è stata la produzione e vendita di pane fresco di vari tipi cotto nel forno a legna. E che dire dell’idea di creare il Camomilla Club II, una spiaggia con sabbia vera, l’amaca, le palme, le sdraio e gli ombrelloni? Un’ambientazione che ha riscosso grande successo, in particolare al momento degli aperitivi. Settembre, oltre a proporre per tutto il mese menù degustazione con piatti a base di sedano, continuerà a riservare momenti spensierati e allegri. Tra gli eventi in programma ricordiamo la serata del Burlesque Show del 15 settembre, e l’appuntamento con il rally Città di Bassano che transiterà per Rubbio nell’ultimo week-end di settembre. Lo scorso luglio il Rubens ha festeggiato il 13° compleanno, consolidando così un periodo fatto di continue evoluzioni e proposte, grazie all’inventiva e creatività di questa vivace famiglia sempre pronta a dare il proprio contributo per arricchire l’offerta turistica altopianese. Il Rubens Stube Festa vi aspetta a Rubbio, in contrà Rossi. Info allo 0424 709012, o s u www.rubensfest.com. Servizio redazionale l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 LUSIANA FESTA PER GLI ALPINI E PER L’AIDO È in programma a Lusiana, per la metà del mese di settembre, la festa del 60° di fondazione del Gruppo Alpini “Cantele Gabriele” e del 30° di fondazione del Gruppo Comunale AIDO. Per l’occasione è stata organizzata anche l’adunata sezionale degli alpini della Sezione di Marostica, a cui parteciperanno gli alpini della Sezione di Germania, che proprio quest’anno compie 40 anni, e una rappresentanza delle altre sezioni d’Europa. Il calendario prevede per venerdì 14, alle 20,30 presso la Sala Consiliare, la serata dell’AIDO dal titolo: “Uno dono per la Vita”, i cui relatori saranno: il Comm. Bruno Zamberlan (Presidente Provinciale AIDO), il dott. Marco Baiocchi (coordinatore trapianti a Bassano), don Cristiano Don Valentino Grigiante e don Lino Cecchetto In contrada Bose si è svolta a Ferragosto l’annuale festa del capitello, giunta quest’anno alla 16° edizione. Hanno concelebrato la messa don Valentino Grigiante arciprete di Lusiana e don Lino Cechetto della parrocchia di San Sebastiano in Cà Pajella di Thiene, dedicata ai defunti delle famiglie Zampese e Polga, in particolare Alfonso Zampese spentosi prematuramente a Genova all’inizio dell’anno. Per l’occasione, come ogni anno, è stata avviata una sottoscrizione che ha permesso la raccolta di 1.540 euro che sono stati così suddivisi: 1000 euro sono stati riservati all’asilo parrocchiale di Lusiana e 540 euro sono stati inviati in Emilia Romagna per aiutare i terremotati. La festa del capitello, eretto in via Bose, è iniziata 16 anni orsono come ringraziamento per una grazia ricevuta dalle famiglie Polga e Zampese e la generosità dei partecipanti è sempre stata consistente e un aiuto economico per l’asilo parrocchiale di Lusiana; quest’anno gli organizzatori hanno ritenuto importante anche destinare una parte dei fondi raccolti per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. E.Z. Escursioni tra storia e letteratura e postazioni e letture di brani di soldati e ufficiali che furono presenti all’epoca, e una passeggiata letteraria lungo il sentiero del Monte Corno, che si snoda all’interno del bosco, con lettura di brani selezionati dall’opera di Mario Rigoni Stern. Le escursioni, guidate da An- drea Vollman, hanno avuto un ottimo riscontro, con oltre duecento partecipanti, a conferma che nonostante il pur modesto impegno fisico e la necessaria concentrazione per l’ascolto dei brani presentati, cresce l’interesse e la partecipazione per questo tipo di iniziative, rivolte a tutti e ca- paci di coniugare la visita ad ambienti naturali, con l’apprendimento di vicende storiche e non solo. Le escursioni continueranno anche nel mese di settembre. Per informazioni e prenotazioni: informazioni @museo dilusiana.it telefono 333 4115120 Gli scacchi in piazza a Lusiana con il trofeo “Lampi di mezzaestate” Archiviata la seconda edizione del Trofeo Scacchistico “Lampi di Mezzaestate” tenutasi nella serata dell’8 agosto scorso a Lusiana in Piazzetta Marchi e che ha visto la partecipazione di 26 scacchisti. La manifestazione è stata organizzata dal CSA7C, in collaborazione con il Comitato Genitori Scuole Lusiana e con il Patrocinio del Comune di Lusiana. In questa edizione, grazie al buon numero di giovani iscritti, è stato possibile attivare due tornei: uno fino agli Under 14 (con classifiche separate per gli Under 10 e per gli Under 14) ed uno Assoluto (con classifiche separate per gli Under 20 ed Assoluto). Sette i turni previsti per ogni torneo con 5 minuti di riflessione a testa in ogni turno. Nel primo torneo ben 12 i partecipanti con la piacevole presenza di 4 ragazze e di 8 ragazzi. Ricostruito il ponte sul torrente Stencre Arduini (docente di bioetica), mentre il moderatore sarà il dott. Giandomenico Cortese (scrittore e giornalista). Per sabato 15 pomeriggio il programma ufficiale dell’A.N.A. prevede: alle ore 16,00 l’ammassamento dei partecipanti a Vitarolo quindi, a seguire, la sfilata fino alla Piazza IV Novembre con alzabandiera e onore ai caduti, gli interventi delle autorità e alle ore 18 la S. Messa. La serata sarà allietata con una rassegna corale cui parteciperanno il Coro di Breganze, il Coro ANA di Marostica e il Coro L’Eco delle Valli di Lusiana. Domenica pomeriggio alle 17 in Piazza IV Novembre si terrà il concerto della “Fanfara Congedati Brigata Alpina Orobica” di Bergamo. Egidio Zampese Il Ferragosto in Contrada Bose Nel mese di agosto sono state proposte dall’associazione “Lusaan Ar Spilar Natura”, che si occupa del “Museo Diffuso di Lusiana”, due nuove iniziative, oltre a quelle tradizionali; l’escursione dalle prime linee, tenute dai Britannici nel 1918 durante la Prima Guerra Mondiale, al Comando di Divisione di Granezza, con visita a trincee 11 La voce degli 8 Comuni Tutto lusianese il podio Under 10: al 3^ posto con 1,5 punti su 7 si è classificato Nicola Villanova; al 2^ posto con 2,5 punti su 7 si è classificato Zakaria El Kaam mentre al 1^ posto con 4 punti su 7 si è classificato Leonardo Scarsella. Nella sezione Under 14 questi i risultati: al 3^ posto con 5 punti su 7 Gianluca Broglio di Lusiana, al 2^ posto con 5,5 punti su 7 Andrea Basso di Gallio ed al 1^ posto con un eccellente 6,5 punti su 7 Mohammed Rabih di Gallio. Nel Torneo Assoluto ben 14 i partecipanti con una nutrita rappresentanza di giovani. Il podio della classifica Under 20 è stato ancora tutto lusianese: al 3^ posto assoluto con 3 punti su 7 si è classificato Giacomo Broglio; al 2^ posto assoluto con 4,5 punti su 7 si è classificato Lorenzo Scarsella ed al 1^ posto con 4,5 punti su 7 (ma migliore Bucholtz) si è classificato Thomas Porro. Questa invece la Gli eventi alluvionali del novembre 2010 avevano lesionato il ponte sulla strada che collega via Bose all’antica contrada Ronzani. Con un intervento predisposto dall’ufficio tecnico comunale, è stata progettata la ricostruzione del ponte che è stato rifatto dalla ditta locale “Pozza Nerio” con marmo a faccia vista sia nel lato sud che in quello a nord e la viabilità lungo la strada di accesso alla contrada, interrotta per qualche giorno, è stata ripristinata. La contrada Ronzani, una delle più antiche dell’Altopiano, è frequentata, oltre che dagli abitanti, che tornano in parte anche dall’estero dove sono emigrati, anche dagli appassionati di storia e di natura in quanto lambisce il caseggiato secolare il corso d’acqua del torrente Isora che richiama uccelli migratori e animali selvatici tutto il tempo dell’anno. E.Z. Estate a Lusiana dei secoli, testimone di dolore e tragedia. Strade affollate di vita e di musica. Gente che vaga fra valli ingiallite dove l’acqua scorre silenziosa come lagrima di una vecchia ferita. Grida di pargoli, cani che abbaiano, anziani che riposano all’ombra degli alberi. Amori che nascono e muoiono senza rumore, come foglie sospinte da una brezza lieve. E intanto il tempo se ne va, a Lusiana tornerà il silenzio e scenderà la neve. di Renzo Capozzo Estate che illumini i clivi coperti di selva e di vecchie case di pietra sul davanzale dell’altopiano. Armenti sparsi sui pascoli levigati dal tempo. Macchie di latta lucente, sparpagliate fra borgate ove l’antico e il nuovo si tocca ma non si mesce, come l’anima di chi vive una vacanza effimera con quella degli emigranti, dei vecchi e di chi non c’e più. Auto che passano intorno alla muta campana Nella foto, il ponte rifatto sulla strada di contrada Ronzani classifica assoluta del 2^ Trofeo “Lampi di Mezzaestate”: al 3^ posto con 4,5 punti su 7 il giovane cesunese Daniele Zerilli, al 2^ posto con 5 punti su 7 il lusianese Ettore Maino ed al 1^ posto assoluto sempre con 5 punti su 7 (ma migliore bucholtz) il galliese Vinicio Rigoni. Sono d’obbligo due riflessioni: una agonistica ed una socio-culturale. La prima vuole evidenziare il buon livello di gioco raggiunto oramai anche dai giovani soci del Circolo, visto che tra i primi sette classificati vi è stata una differenza di mezzo punto e che la classifica è stata redatta “praticamente” in base al Bucholtz. La seconda riguarda l’elevato numero di curiosi e di spettatori che hanno assistito all’iniziativa chiedendo spiegazioni o curiosità sul gioco degli scacchi. Grande è stata la soddisfazione degli organizzatori visto che l’obiettivo principale della serata è stato pienamente conseguito. Un grazie doveroso va ai commercianti che ci sono stati vicini, all’Amministrazione Comunale che ha patrocinato la manifestazione ed al Comitato Genitori Scuole Lusiana che non ci ha fatto mancare il suo appoggio. Giacomo Scarsella SETTINO – Il Master del barbiere Al rifugio Monte Corno si è giocato il “Master del barbiere”, torneo di settino riservato ai singoli giocatori, che si svolge con il sistema ideato dal barbiere Sergio Pesavento di Lusiana. Ha vinto Fabio Maino di Lusiana che ha battuto Cristiano Mosele di Asiago. Terzo posto per Gian Paolo Grazian e quarta posizione per Aldo Pozza, entrambi di Lusiana. Sfide di settino in scena anche in via Roma a Lusiana per il trofeo “Etinc friends bar locanda Centrale” riservato a 16 coppie .Si è imposta una coppia formata da padre e figlio: Danilo e Alessandro Villanova”. Seconda piazza per Franco Boscardin e Delio Broglio. In quarta fila si è piazzato il duo formato da Ruggero Ronzani e Fabio Maino. E.Z. Le prime coppie classificate I primi quattro classificati con il barbiere Sergio Pesavento e le vallette in servizio nel locale. l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 12 La voce degli 8 Comuni GALLIO Mercati e mercatini infastidiscono i commercianti …e fanno “bisticciare” Gallio ed Asiago Troppi mercati e mercatini occasionali, e i commercianti locali non gradiscono e protestano. Niente da dire per quelli a tema, specializzati in prodotti tipici, d’antiquariato o di artigianato di qualità. Prodotti che non si trovano in zona e che possono arricchire l’offerta generale. Ma se tra questi spuntano puntualmente merci che niente hanno a che vedere con quella che dovrebbe essere la specificità delle bancarelle, allora ci si ribella. Succede soprattutto a Gallio, dove, ad esempio, tra le bancarelle del mercatino del buongusto ce n’erano di tutt’altro genere, e dove in particolare a dar fastidio, anche a negozianti asiaghesi, è stata la presenza per tre lunedì di seguito del cosiddetto “mercato del Forte”. “Non crediamo sia giusto nei confronti di chi, come noi, lavora e paga le tasse qui tutto l’anno, ospitare questi ambulanti occasionali, proprio in un periodo in cui c’è tanta gente, togliendoci una fetta di potenziale clientela. Perché, soprattutto in tempi di spese ridotte, se il turista spende al mercato il budget previsto per lo shopping vacanziero, certo non spende poi anche in negozio. Gli ambulanti intascano, e si portano via il guadagno, senza benefici per il territorio, e noi ci troviamo in periodi in cui c’è possibilità di guadagnare a dover far i conti con questi concorrenti occasionali”questo in sintesi il commento di numerosi commercianti. “Ho raccolto diverse lamentele a questo riguardo – conferma Corrado Finco, presidente dei commercianti di Gallio, nonché presidente mandamentale dell’associazione – lamentele che ritengo giuste. E’ l’amministrazione comunale a concedere lo spazio per il mercato, in merito noi non siamo stati interpellati da nessuno. I mercati a tema vanno bene in determinati periodi, ma devono essere controllati per garantire la qualità e la tipologia dei prodotti. Ho visitato personalmente queste esposizioni di merci per capire di cosa si trattasse: a parte qualche eccezione data da capi e marchi di pregio che comunque si possono acquistare nei negozi di Asiago, mi sembra che siano sulla falsariga dei mercati settimanali dell’Altopiano, già più che sufficienti. Ho in programma delle riunioni con i presidenti dei commercianti degli altri paesi, per mettere a punto delle proposte da fare ai comuni. Chiederemo che sia concesso spazio solo a mercati qualificati di generi mancanti sull’Altopiano, che possono aiutare a destagionalizzare l’offerta, senza opprimere i negozi che già esistono, sono aperti tutto l’anno e pagano le tasse tutto l’anno. Troppo facile venire qua in piena stagione, quando i negozianti del posto si aspettano di raccogliere il frutto del loro lavoro, incassare e andarsene. Personalmente ho fatto un piccolo sondaggio tra gli esercenti di Gallio, la quasi totalità di coloro con cui ho parlato, compresi alcuni gestori di locali pubblici, si è detta non favorevole a questi mercati. Ritengo inoltre fondamentale sopperire alla mancanza di dialogo tra amministratori, Asiago e Gallio in questo caso, che devono imparare a comunicare anche per l’organizzazione di questi eventi”. Sentito in merito, Pino Rossi sindaco di Gallio taglia corto sul discorso del mercato, ma sottolinea la mancanza di sinergia con Asiago. “Inizialmente era stata prevista una sola giornata – dice riferendosi al mercato del Forte – poi ne sono state aggiunte due. Personalmente sono state poche le lamentele che ho sentito a Gallio, anzi panifici, bar e negozi di alimentari dicono di aver abbondantemente beneficiato dalla presenza di gente che il mercato ha favorito. Gli amministratori di Asiago invece mi hanno espresso il proprio disappunto, a tutela dei propri negozianti. Sono disposto a discutere se sia o meno il caso di dare spazio in futuro ad eventi simili, ma ciò può esistere solo in un’ottica di organizzazione generale e condivisa, sia di mercatini che di servizi. Posso riconoscere il ruolo di leadership di Asiago, che però non può pretendere di aver tutto per sé, portare avanti le proprie iniziative senza curarsi degli altri, e protestare se noi ci inventiamo qualcosa per portare un po’ di gente in paese, oltre che copiare le nostre idee, come fatto quest’anno con i gonfiabili”. Roberto Rigoni, assessore al Turismo di Asiago, conferma la divergenza di idee con Gallio, riferendoci quanto già detto al sindaco Rossi. “Sarebbe bello che il Comune di Gallio, invece di biasimare la programmazione turistica di Asiago – dice Rigoni investisse soltanto un quarto di quanto spendiamo noi per il turismo. Da anni organizziamo eventi di altissimo livello in grado di attrarre turisti e di fornire l’intrattenimento turistico anche agli ospiti dei Comuni vicini che accorrono ad Asiago proprio per la qualità dei moltissimi appuntamenti proposti. Ritengo troppo comodo che gli investimenti per l’organizzazione di notti bianche, notti nere, manifestazioni aeree, fiocchi di luce, concerti, mostre con i capolavori dell’arte e tante altre iniziative vengano sostenuti soltanto dal Comune di Asiago, anche a vantaggio dei Comuni limitrofi, alcuni dei quali incamerano più soldi di IMU di Asiago. La programmazione condivisa, sotto il profilo turistico, deve essere supportata da investimenti equamente distribuiti tra i Comuni che dal turismo traggono i maggiori benefici. Fino ad oggi, mi pare che Asiago continui a fare la parte del leone proprio per i maggiori investimenti stanziati a favore di questo importante settore della nostra economia”. Silvana Bortoli Gli antichi mestieri in piazza Scuola materna: con o senza suore? Far conoscere alle nuove generazioni tradizioni e modi di vita di qualche decennio fa, e allo stesso tempo lanciare un monito a residenti e ospiti, ricordando come al turismo siano legati anche gli antichi mestieri e i lavori “nascosti” di chi coltiva la terra o alleva gli animali, rendendo vivibile grazie al proprio operato l’intero territorio montano. Tra gli obiettivi che, nel pensare al programma di eventi da proporre nella stagione estiva, si erano prefissati il presidente della Pro Loco Gallio, Stefano Sartori e i suoi collaboratori, c’era quello di trovare un giusto spazio per appuntamenti che rievocano e celebrano le tradizioni della nostra terra. Obiettivo raggiunto con successo, anche grazie alle testimonianze attive raccolte tra i “nonni” del paese. Dopo l’incontro del 29 luglio durante il quale, tra l’altro, in piazza su una stufa a legna è stata cotta la polenta data poi in assaggio a tutti gli ospiti, secondo appuntamento venerdì 24 agosto in occasione della festa del patrono San Bartolomeo. Sempre in piazza Italia, in collaborazione con il gruppo A.U.S.E.R di Gallio, i presenti hanno potuto sentire raccontare come si svolgeva la giornata tipo dei nostri nonni, partendo da ciò che avveniva in cucina, fulcro della convivialità e del ritrovo giornaliero. “Per circa un’ora – commenta Stefano Sartori – si è parlato di come si viveva una quarantina d’anni fa, con testimonianze attive, ricordi, e l’analisi di oggetti recuperati nei granai. In particolare, visto che il tema ufficiale della giornata era quello della pastorizia, lavoro importantissimo per l’economia galliese di quegli anni, è stato analizzato l’intero ciclo di lavorazione della lana, che i nostri nonni hanno ben spiegato, descrivendo tutti i passaggi necessari fino alla consegna del lavoro finito”. Ciliegina sulla torta è stata la transumanza ovina, organizzata grazie alla collaborazione delle aziende agricole di Stefano e Salvatore Gianesini, che in due giornate hanno condotto le loro greggi da Malga Fiara fino al centro di Gallio, dando vita a una bella sfilata gremita di spettatori, che hanno applaudito le oltre mille pecore e i pastori durante il passaggio, impedendo anche che gli ovini si mangiassero i fiori dei vasi del centro! In conclusione assaggio finale di ricotta di pecora acquistata alla Malga Slapeur, che la Pro Loco ha offerto a tutti i presenti. “Desidero esprimere un grande ringraziamento –dice infine Stefano Sartori – alla famiglia Gianesini e ai collaboratori per la buona riuscita dell’evento, in particolare a Stefano, Sonia, Daniele, Chiara, Salvatore, Morgan, Nicole, Luca e tutti gli altri”. S.B. Si è concluso con un rinnovato invito alle suore a rimanere il dibattito pubblico, seguito da un consiglio comunale urgente, chiesto per capire la situazione della scuola materna di Gallio. La volontà dell’amministrazione comunale era quella di portare una sezione statale alla scuola materna ritenendo la scelta importante per mantenere basse le quote d’iscrizione pur garantendo un servizio di qualità. Scelta rispettata ma non condivisa dalle consorelle dell’Istituto Piccole Figlie di San Giuseppe che hanno ritenuto che la compresenza di una sezione statale e una paritaria sia, come spiega la Superiora Generale Suor Angelberta Agnoli, “ingestibile oltre a comportare la perdita di qualsiasi ruolo della comunità religiosa”. “Riteniamo – continua la Superiora - che le religiose siano una presenza significativa per i valori cristiani che professano e annunciano, ma anche per gli indirizzi educativi e pedagogici di cui sono garanti. Ora la nuova situazione giuridica, per sua natura, richiede indirizzi diversi nella stessa realtà. E’ quindi chiaro che, in questa situazione, la presenza della comunità religiosa si vede svuotata di qualsiasi utilità”. Un addio arrivato dopo che da 104 anni le pie sorelle dell’Istituto Piccole Figlie di San Giuseppe hanno educato, cresciuto e amato i bambini di Gallio nella scuola materna fondata nel 1904 dal beato Carlo Liviero allora parroco di Gallio. La scuola, di gestione comunale, ospita dai 40 ai 50 bambini, 45 nell’ultimo anno scolastico, suddivisi in due sezioni con tre insegnanti. Le suore svolgevano attività sia di insegnamento e custodia dei bambini sia di supporto alle varie attività della scuola. Questo fino all’arrivo della sezione statale, giunta dopo l’associazione dei servizi con Foza. E siccome Foza ha la scuola materna statale questo spettava anche a Gallio diventando l’unica in tutta la Regione ad essere avviata ex novo. La preoccupazione dei genitori è nata quando a gennaio non era stata rinnovata la convenzione con le suore. “Da quando monsignor Liviero ha fondato l’asilo, le suo- re ne fanno parte attiva contribuendo alla crescita della comunità galliese – rimarca amareggiato Emanuele Munari - Disconoscere questa storicità mi sembra irriverente verso coloro che invece tanto hanno dato all’asilo. Io non voglio giudicare la decisione, ma sollecitato da tanti genitori ho deciso di intervenire chiedendo all’amministrazione di rivalutare la scelta, magari usando l’occhio e il pensiero di un genitore”. “Noi avevamo insistito, con tutte le garanzie del caso, con le suore al rinnovo della convezione ma il consiglio generale dell’istituto ha deciso altrimenti – illustra Rossi - Secondo l’istituto religioso con la gestione doppia la comunità religiosa perde qualsiasi ruolo e quindi ritiene inutile la permanenza della suore. Io non sono d’accordo. In seguito al consiglio comunale urgente abbiamo rinnovato la proposta di rinnovo per altri tre anni della convezione. Ci impegniamo a mantenere la scuola materna così come è stata fino ad adesso con le stesse maestre e struttura completamente indipendente dalla scuola statale”. Gerardo Rigoni Sabato 01 Settembre 2012 Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago l’Altopiano 13 La voce degli 8 Comuni Al Milleluci di Rubbio, con la nuova gestione di Elvis Pilati Si scorgono il mare e la laguna veneta anche ad occhio nudo quando arriviamo a Rubbio di Conco per questo nostro viaggio tra i ristoranti altopianesi: sembra infinito il panorama su cui domina lo sguardo dalle vetrate e dal terrazzo del Milleluci, il locale che ci ospita stavolta. Qui troviamo Elvis Pilati, tornato ad indossare i panni dello chef dal 21 giugno scorso, quando ha preso in gestione il bar ristorante in Contrà Rossi. Diplomato alla scuola alberghiera di Asiago, dove ha vissuto dieci anni, dopo aver lavorato in diversi locali ad Asiago, Marostica e Bassano, aveva scelto di occuparsi di gastronomia, alimentari e vini di qualità nel suo negozio in centro a Conco, dove risiede, distinguendosi per l’offerta qualitativa che spesso ha richiamato gente anche da fuori paese. Mesi fa l’idea di tornare attivamente tra i fornelli, ora che i figli sono diventati più grandi ed è più facile affrontare l’impegno che la Sedano di Rubbio e formaggio dei Pennar: abbinamento riuscito! Al momento di aprire il suo locale, Elvis non ha avuto dubbi su quali formaggi scegliere per i suoi piatti, quelli dei Pennar li apprezza da molto tempo, proponendoli nel suo negozio di Conco e raccogliendo sempre il favore della clientela. Vogliamo nominare come d’abitudine alcuni dei piatti con formaggi Pennar che si possono gustare al Milleluci? Un antipasto delizioso è il Tortino di porcini e Asiago dei Pennar, tra i primi grande successo riscuotono il Risotto con piselli e Gallio (Pennarone affumicato), e gli Gnocchi di latte e formaggio Asiago dolce su salsa di sedano. Il sedano di Rubbio, altro protagonista della cucina del Milleluci, soprattutto in questo periodo e fino al 16 settembre con la proposta di piatti tipici leggermente rivisitati. Anche la ricetta delle capesante che Elvis ci propone, abbina formaggio e sedano, in un’esaltazione di sapori che regala un grande piacere al palato. Nominando altri piatti tra i più apprezzati al Milleluci ci sono le Chips di melanzane (antipasto fresco ed estivo che è una versione più leggera delle melanzane alla parmigiana), i Fusilli mantecati con zucchine e tonno affumicato al profumo di arancio, il semicarpaccio di Polipo, il classico Baccalà alla Vicentina, le Fettine di cervo marinate al vino rosso, la tagliata con sale affumicato delle Hawai, e i dolci, tutti fatti in casa. Infine merita una citazione quello che è diventato il Burro Milleluci: ispirato alla tradizione francese è un tripudio di gusti e profumi sprigionati dal burro dei Pennar al quale vengono aggiunti oltre 30 ingredienti tra aromi e spezie: davvero eccezionale il tocco che sa dare a molti piatti! conduzione di un locale comporta. Un ritorno subito salutato con favore da chi già conosceva l’estro e le capacità culina- Per questa ricetta si utilizzano i molluschi delle capesante, senza le conchiglie. E’ un antipasto, per cui vanno calcolate due capesante a persona. Si mescolano in parti uguali del pangrattato e del Gran Pennar grattugiato, aggiungendo un po’ di sale e pepe e qualche foglia di basilico tritata. In un pentolino si fa sciogliere un po’ di burro senza farlo dorare. I molluschi dopo essere stati lavati ed asciugati si passano un attimo nel burro fuso e quindi nel composto di pangrattato e Gran Pennar. Nel pentolino del burro si aggiunge un po’ d’olio di oliva e si fa scaldare sul fuoco, facendo poi saltare i molluschi impanati per pochi minuti. Per comporre il piatto si fa una base con un po’ di rie di Elvis, tanto che le prime prenotazioni erano arrivate ancora prima dell’inaugurazione e apertura del locale! E’ un creativo Elvis, la sua è una cucina basata sulla rivisitazione di quella tipica del territorio, a base soprattutto di prodotti tipici e di stagione. Menù anche particolari e ricercati, che si possono gustare a prezzi comunque contenuti. L’offerta culinaria del Milleluci è divisa in due settori: l’Osteria è pensata più per la gente di passaggio che vuole mangiare in velocità e spendere poco, gustando magari il formaggio fuso o il tagliere di formaggi del Pennar. Il ristorante è basato su una proposta e un servizio più ricercati, ma sempre a prezzi buonissimi. Al Milleluci ad aiutare Elvis c’è suo figlio Giacomo, 17enne, e una mano quando possibile arriva anche da Paola, sua moglie. A completare la bella famiglia ci sono anche Camilla, 12 anni e Ginevra, 7 anni. Parlando di un primo bilancio al Milleluci, Elvis ci dice che luglio è andato bene, agosto benissimo… ora non rimane che proseguire sulla strada intrapresa, con proposte che si pensa di rinnovare di stagione in stagione. LA RICETTA Capesante gratinate con Gran Pennar, gel di sedano e Mezzano dolce dei Pennar burro aromatizzato e scaldato, Elvis usa il burro Milleluci che come detto è composto da Burro dei Pennar al quale si uniscono molti aromi e sapori, ma una valida alternativa meno impegnativa è un burro con l’aggiunta di prezzemolo e poco aglio. Sopra si mettono le capesante che si completano con un filo di gel di sedano, preparato con il solo succo centrifugato di circa mezzo chilo di sedano, scaldato e fatto addensare con un cucchiaino misto di maizena e amido di riso. Si coprono le capesante con un po’ di Mezzano dolce dei Pennar tagliato a julienne, infine non può mancare il tocco di qualche fogliolina di sedano velocemente fritta in olio: diventa croccante per poi sciogliersi in bocca e offrire un’ amalgama di sapori davvero straordinari! CREMA DI FORMAGGIO PENNAR Formaggio cremoso ottimo per condire primi piatti, ma si può anche spalmare sul pane per un buonissimo spuntino Flan di patate e Gran Pennar SERVIZIO REDAZIONALE Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 14 La voce degli 8 Comuni Sguardi innamorati, grandi emozioni Premiati i vincitori del concorso fotografico indetto dal GAL Montagna Vicentina Oltre 200 le fotografie giunte al GAL Montagna Vicentina per il concorso “Il mondo rurale dell’Alto Vicentino: sguardi ed emozioni”. Immagini che riguardavano ambiente rurale, turismo e antichi mestieri (queste le tre categorie previste) di ben 44 comuni del vicentino. “Realtà molto diverse fra loro – ha specificato durante la premiazione, il presidente della giuria Enzo Benetti – s’immagini dunque l’enorme difficoltà nello scegliere i vincitori”. Erano ammesse foto a colori e in bianco e nero. Nella categoria “Turismo” ha vinto Denis Lunardi con lo scatto intitolato “Inverno colorato”. Per quanto riguarda gli antichi mestieri, con la foto dal intitolata “Ricorrenze estive” si è aggiudicato il primo premio Gianluca Schivo. La categoria “ambiente rura- le” è stata appannaggio di Giorgio Girondi con “Luci d’autunno”. Visto l’alta qualità delle immagini, la giuria ha ritenuto opportuno segnale altre due foto per ogni categoria. Per il turismo sono state ritenute degne di menzione “La bella e la bestia” di Cristina Callegari e “Palio delle Zattere” di Ettore Visentin. “I campanari” di Giada Savio e “Un piccolo aiuto” di Giorgio Girondi sono i segnalati sul tema antichi mestieri. Infine, per le foto relative all’ambiente rurale, omaggio a “Verso sera” di Vittorio Poli e “Ritorno alle vecchie origini” d i D i e g o L u n a rd i . L e foto vincitrici, insieme a quelle ritenute più significative (24 scatti in tutto) sono rimaste esposte per una settimana nella Sala delle Maschere della Comunità Montana, in una mostra molto apprezzata. Sarà ora cura del Gal realizzare un’apposita pubblicazione che racconti attraverso le bellissime immagini del concorso le particolarità dell’area della Montagna Vicentina. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 15 La voce degli 8 Comuni Agenzia – Tour Operator GIRARDI VIAGGI: il miglior modo di vedere viaggiando Tra le proposte più recenti anche nuove affascinanti mete, come l’Armenia, l’Uzbekistan e le Cascate di Ignaçu, nominate recentemente tra le 7 nuove meraviglie del mondo Non ha certo bisogno di presentazioni l’Agenzia - Tour Operator GIRARDI VIAGGI di Asiago, azienda nata nel 1954 e che nel 2014 festeggerà i 60 anni di attività. “60 anni di crescita continua nel mondo dei viaggi”, in particolare quelli di gruppo guidati, che portano ovunque: in Italia, in Europa e nel Mondo. Oggi, con una rete di vendita di circa 130 agenzie partner sparse in tutto il Triveneto, la GIRARDI VIAGGI risulta essere una delle aziende più competitive del settore, che grazie anche alle moderne tecnologie di divulgazione riceve e accontenta prenotazioni da tutta Italia. Da più di 20 anni GIRARDI VIAGGI realizza un catalogo annuale che propone oltre 200 partenze per viaggi da 1 a 15 giorni, in pullman, in aereo o in abbinata, di tutti i tipi e per tutte le tasche (le Giornate Intelligenti partono da 38,00 euro a persona). Un catalogo che nasce da una ricerca sempre più attenta, che richiede una scrupolosa documentazione, esperienza e professionalità, attingendo informazioni di vario genere e facendo tesoro delle esperienze di chi ama viaggiare, vedere, visitare. “Alla fine di ogni anno – spiega Antonio Girardi – dedichiamo circa due mesi di studi per la preparazione e l’organizzazione degli itinerari per l’anno successivo. Il 70% delle destinazioni viene proposto secondo viaggi consolidati e collaudati da tempo, ma un 30% circa viene riservato a nuoIl lago Sevan (Armenia) ve destinazioni, prestando attenzione in anticipo a quelli che possono essere avvenimenti particolari”. Anche per pianificare e proporre un viaggio serve una buona dose di creatività e conoscenza dei posti, per dare risposte soprattutto a coloro per i quali una vacanza o un viaggio non vengono intesi solo come divertimento e distrazione, bensì come momento di conoscenza e arricchimento culturale. Sfogliando il catalogo di GIRARDI VIAGGI, saltano all’occhio e incuriosiscono soprattutto alcuni viaggi di un certo spessore, verso zone particolari, ricche di fascino. Solo due anni fa erano stati proposti dieci giorni in Perù a Machu Picchu “la città perduta”, per la visita della famosa cittadella inca, Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, eletta come una delle sette meraviglie del mondo, mentre nei giorni scorsi è partito un gruppo con destinazione Armenia, meta di viaggio abbastanza recente, visto che si tratta di luoghi che si possono visitare in sicurezza solo da pochi anni. Il viaggio in Armenia verrà riproposto dal 6 al 13 ottobre prossimo, portando a visitare luoghi affascinanti, ricchi di chiese, monasteri, monumenti, musei, il tutto tra paesaggi molto particolari. Tra l’altro si salirà fino al lago Sevan, a 2000 metri sul livello del mare, così come si potrà godere della splendida vista del biblico Monte Ararat, durante la visita al famoso monastero di Khor Virap che sorge nel luogo di prigionia di San Gregorio Illuminatore, a cui si deve la conversione dell’Armenia. Altro interessante viaggio di ottobre è quello che dal 12 al 19 porterà in Uzbekistan, lungo la via della seta, passando tra l’altro per la meravigliosa Samarcanda. Tra le prossime destinazioni a cui sta lavorando la GIRARDI VIAGGI ci sono anche le celebri Cascate di Ignaçu, in Sudamerica, nominate recentemente tra le nuove 7 meraviglie del mondo. Si tratta di un semicerchio di cascate formate dall’omonimo fiume, che si trovano in mezzo a due parchi naturali, al confine tra Brasile e Argentina. Tra le destinazioni più vicine meritano di essere menzionati i viaggi in Irlanda o in Scozia con l’Isola di Skye, che mirano a far conoscere soprattutto l’anima di questi Cascate di Ignaç stupendi luoghi, proponendo itinerari e tappe che si allontano dagli standard classici. “Oltre a quanto proponiamo nel nostro catalogo, sono numerosi anche i viaggi extra catalogo che organizziamo e proponiamo ogni anno – dice ancora Antonio Girardi – ad esempio è stato previsto un 4 giorni a Londra per il ponte dei Santi, un 3 giorni a Parigi dal 30.11, un week-end alle Terme di Portorose in ottobre oppure giornate dedicate al divertimento dei più giovani, come il Concerto di Alessandra Amoroso ed Emma Marrone o una giornata negli studi di Pomeriggio 5 con Barbara D’Urso o il “November Porc” a Zibello o il tradizionale Gardaland (prevendita biglietti a 25,00 euro o servizio di Linea dedicato che include il trasporto e l’ingresso da 38,00 euro). Per chi volesse invece godersi la tipica vacanza rilassante al mare, da quest’anno proponiamo Soggiorni mare e Crociere ai prezzi più bassi garantiti, grazie ad una speciale convenzione con Agenzie associate Bravonet che ci permette di vendere un prodotto conosciuto e di qualità al minimo prezzo. Attraverso il nostro sito arrivano richieste da persone anche molto lontane, attirate proprio dalla particolarità di alcuni viaggi. A livello lavorativo devo dire che abbiamo le nostre piccole soddisfazioni, grazie al riscontro positivo di chi ci sceglie, infatti nel report dei questionari che raccogliamo al termine di ogni viaggio, il grado di soddisfazione ha raggiunto nel 2011 il 96%, e alla domanda “Perché ha scelto un viaggio GIRARDI VIAGGI?” il 70% ha risposto perché consigliato da conoscenti”. Le iniziative programmate, comprese quelle fuori catalogo, si possono visionare sul sito www.girardiviaggi.it o su Facebook. Servizio redazionale Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 16 La voce degli 8 Comuni Le Radure dell’Altopiano Passeggiando per i monti, le zone più belle non sono necessariamente le vette in cui spaziano orizzonti da sogno; c’e’ molto di più. Ci sono le strette gole scavate dai torrenti, ghiaioni sui bastioni di una cima, i boschi lussureggianti, poi ci sono le radure: isole formate da prati e fiori, contornate da grandi alberi che, solenni e ieratici, vigilano su questi piccoli giardini. Mete predilette degli animali del bosco, permettono loro ristoro e riparo, per cui si incontrano facilmente decine di uccelli diversi, piccole lepri, guizzanti caprioli. Alcune di queste radure sono attraversate da sentieri e permettono anche la sosta a tutti coloro che vogliono trascorrer- vi qualche ora di pace. Per esempio ricordiamo la piana del Lazzaretto e del Prunno a Sud di Asiago, la Billa-hert dietro il Monte Mosciagh, oppure il Pian della Futa a Foza. Le più belle però sono quelle che si scoprono girovagando per i boschi, dove si ha l’impressione di essere il primo essere umano a mettervi piede. Subito nascono sentimenti come lo stupore, la meraviglia ed il rispetto per questo angolo del Creato. Sensazioni che ti fanno sentire piccolo: soprattutto per non disturbare gli uccelli che dai rami degli abeti o mimetizzati tra le sterpaglie cantano la loro armonia, i piccoli scoiattoli indaffarati a fare scorte di cibo per l’inverno e tutta la vita che li si svolge. Si rimarrebbe ore ed ore a contemplare ora questo fiore, ora quell’insetto. Ma da dove trovano origine queste radure? Alcune sono naturali, si possono creare a causa della geologia del luogo oppure per l’avvento di trombe d’aria che hanno schiantato qualche decina d’alberi. In condizioni particolari può essere la temperatura la causa: l’inversione termica è un fenomeno che permette ad alcune conche di raggiungere temperature talmente basse, che solo poche specie erbacee riescono a sopravvivere. La causa più comune comunque resta l’attività antropica. Molte radure altro non sono che i resti di antichi pascoli, lentamente rioccupati dal bosco. È il caso del Prunno, il cui nome indica la sorgente (dal cimbro prünno, pründe) in cui gli antichi coloni Tedeschi venivano ad abbeverare loro stessi ed il loro bestiame. Con la Grande Guerra tutto è stato sconvolto, divelto, modificato. Il Prunno, dopo la bonifica dai reperti bellici, è diventato quel che ancor oggi vediamo, ed è meta di molti Asiaghesi e non, per ri- storarsi e divertirsi. La ricorrenza più famosa è stata qualche giorno fa: la festa del Prunno, dove dopo un pomeriggio con giochi per famiglie e amici è stata eletta la Reginetta del Bosco che, a differenza degli altri concorsi, non premia per forza la più bella, ma bensì colei che sa ingraziarsi il maggior numero di amici che da sotto il palco la voteranno. Ancora una volta, tanne e pecci hanno guardato dall’alto la festosa adunata ed hanno salutato la nuova regina, chissà però quanti dal prato avranno alzato gli occhi per contemplare, anche solo per un attimo, alle meraviglie che la Natura ci dà. Monica & Massimiliano Gnesotto delle Guide Altopiano Concorso “Patrizio Rigoni”: si premiano i vincitori Sabato 1 settembre, alle 17, nella sala consiliare del Comune di Asiago si terrà la premiazione del concorso fotografico indetto dall’Associazione Guide Altopiano. L’iniziativa, dedicata al ricordo del maestro Patrizio Rigoni, aveva come tema “La natura dell’Altopiano di Asiago. Dopo la premiazione, s’inaugurerà la relativa mostra allestita nella Sala della Reggenza in Comunità Montana che rimarrà aperta fino 23 settembre. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni FOZA UN’ESTATE PIENA DI FESTE E DI CULTURA Chi arriva a Foza magari per caso o perché sta percorrendo la provinciale da Asiago ad Enego e viceversa resta subito affascinato dal bellissimo centro che sembra abbracciarti ed invitarti ad una sosta. E’ tutto così raccolto: un dignitoso Municipio, con di fronte il nuovo Museo, circondato da 4 alberghi e due file di abitazioni che salgono fino alla chiesa che racchiude una soluzione urbanistico-religiosa post prima guerra mondiale indovinatissima. Ogni anno Foza prepara, per l’estate, una serie di manifestazioni ed eventi di prima qualità grazie alla fattiva collaborazione fra il Comune, la Pro Loco e gli albergatori. Anche quest’anno si è iniziato alla grande con la Rievocazione storica della 2^ Battaglia delle Melette (30 giugno) per poi proseguire con la Festa Al- Orientamento, uso di radio e di attrezzature, cosa fare e non fare durante un’emergenza, l’uso delle unità cinofile, come comportarsi durante un incendio: sono alcune delle attività che hanno visto impegnati durante l’estate ragazzi e ragazze provenienti da tutta la Regione. Sessantaquattro in tutto i partecipanti, suddivisi in due gruppi da 32 (uno composto da ragazzi dai 7 ai 10 anni e uno da ragazzi dagli 11 ai 13 anni), saliti in Altopiano per imparare come si diventa volontari in un progetto di cittadinanza partecipata che ha visto impegnate le associazioni di volontariato di protezione civile, la protezione civile regionale, i servizi forestali regionali e la cooperativa Terra di Mezzo. Un percorso che ha raggiunto il suo culmine giovedì 30 agosto a Cesuna dove i ragazzi hanno dato prova di quanto appreso nei campus allestiti quest’estate (dal 10 giugno al 25 agosto. Ad applaudirli tantissime associazioni di Protezione Civile (compresi Roana ed Enego oltre all’associazione carabinieri dell’Altopiano), gli assessori alla protezione civile comunali di Roana e Asiago, pina in località Ronchetto e l’inaugurazione delle Mostre (15 luglio); il 5 agosto si è celebrata la Festa dell’emigrante; il 6° raduno dei mezzi agricoli e forestali ha visto una grossa partecipazione il 12 ago- sto; il 15 agosto si è celebrata la solenne Festa Patronale dell’Assunta con la presenza di don Alessandro Omizzolo nella ricorrenza del 25° di sacerdozio per poi arrivare al 16 settembre alla inaugurazione delle recuperate trincee della grande Guerra sul Monte Fior e Monte Castelgomberto. Questi sono solo gli eventi più significativi dell’estate 2012 di Foza e, come si può notare, la cultura, unita alla tradizione, la fa da padrone. A Foza la cultura trova casa nel nuovo Museo Civico dove troviamo tre mostre tematiche temporanee di alto valore artistico-culturale ossia: al primo piano, “Il tuo volto io cerco” mostra di icone contemporanee che chiuderà il 15 ottobre con inseriti dei corsi base di iconografia. La presenza costante di Maria e Giovanni, due laici francescani, che ti seguono con affabilità, gentilezza e competenza nel percorso della mostra ti fa gustare le bellissime icone che ti parlano si di cultura ma soprattutto della “nostra Salvezza”. Al piano terra un bella mostra fotografica a cura dei fotografi di Foza dove don Valentino Miotto lascia una marcata impronta. Poi si sale al terzo piano-sottotetto con una interessante mostra di bambole. Bellissime quelle regionali italiane vestite dei costumi tradizionali della loro terra. Altre bambole dei vari pa- A Cesuna giovani da tutta la regione a scuola di Protezione Civile Elvio Schivo e Giampaolo Rigoni e l’assessore regionale Daniele Stival. “Questo è il primo passo di un progetto da avviare nelle scuole, “La Protezione Civile e la Scuola”, realizzato con l’Università Cà Foscari di Venezia per creare attività formative e didattiche sui temi della sicurezza – spiega l’assessore Stival – Ognuno può rendersi utile dal ragazzo all’anziano ma bisogna prima sapere come agire”. “Auspichiamo che manifestazioni così – commenta l’assessore con delega alla protezione civile per Roana Elvio Schivo – Con il coinvolgimento di giovani e giovanissimi, possa favorire un maggior coordinamento tra le associazioni di pc anche sull’Altopiano; attual- mente sono 4, segno della grande volontà di aiutare della nostra gente, ma che necessita di una direzione unitaria” Gerardo Rigoni esi e continenti, seppur artisticamente belle, qualche volta ti lasciano perplesso perché paiono più dei feticci tribali, quasi a contrapporsi alla spiritualità “sacra” delle icone viste al primo piano. In ogni caso bisogna complimentarsi con Foza che nonostante sia un “piccolo” dei Sette Comuni sa offrire agli ospiti villeggianti, agli emigranti che rientrano, ai paesani un’estate viva, gioiosa e piena di cultura. Amerigo Baù CAMPOROVERE 2° Memorial Ennio Vescovi La Pro Loco di Camporovere organizza per domenica 9 settembre il 2° Memorial Ennio Vescovi, presso il campo sportivo. Il programma prevede alle ore 15.00 la tombola per i bambini, alle 16.30 una gara di bocce e alle 19 l’apertura dello stand gastronomico. Infine alle 22.30 si terrà l’estrazione della sottoscrizione a premi. Anche Asiago tra gli “ospiti” dell’Antica Fiera del Soco Grisignano di Zocco in festa dal 7 al 13 settembre per l’edizione 2012 dell’Antica Fiera del Soco. Una Fiera che guarda al futuro, senza, però, mai dimenticare le proprie radici, la propria identità. Un appuntamento per tutti. Senza distinzione di età, status e attitudine all’acquisto. Una festa di popolo nella sua accezione più bella, per le tante famiglie ed i bambini che vi prendono parte così come per chi decide di trascorrere una giornata all’insegna di un sano divertimento in compagnia di amici. Ed è pure una Fiera per tutti i gusti. La sintesi perfetta è racchiusa in “ghe ze de tuto come aea Fiera del Soco”. Una vetrina a cielo aperto sul piccolo, grande mondo di questa Fiera, da ammirare lungo un percorso di 10.000 metri scandito da circa 500 bancarelle. Protagoniste indiscusse, sempre e comunque. Una Fiera che ha i “numeri” per essere considerata tra le più importanti in assoluto della Regione Veneto: 2500 metri quadri di aree spettacoli, 3000 metri quadri dedicati agli stand gastronomici, Luna Park con oltre 70 attrazioni ed una mostra espositiva che conta 4500 metri quadri di superficie e 150 espositori. Solo alcuni numeri per dare un’idea di dimensioni e potenzialità di questa Fiera, che prosegue il suo percorso di crescita fatto anche di una sempre più marcata apertura al mondo, mediante legami di amicizia e collaborazione con altre realtà del territorio (e non solo). Di tutto ciò farà parte quest’anno anche il Comune di Asiago che sarà presente con uno stand espositivo nell’ambito di “Sistema Veneto”, un’area dedicata all’interno della 29° mostra espositiva promossa in sinergia con il Comune di Grisignano di Zocco e con il patrocinio della Regione Veneto, con l’intento di creare una rete di collaborazione tra le tante realtà locali. Il progetto aveva avuto una fase embrionale già l’anno scorso e, visto il successo ottenuto, è stato implementato. Asiago, insieme ad altri comuni, ha scelto Grisignano e la sua Fiera come vetrina per promuovere le peculiarità locali, il territorio, sia da un punto di vista culturale che turisti- co, gli eventi e le manifestazioni popolari. Passeggiando lungo via Ungaretti e nelle aree dedicate sarà possibile ammirare in varie declinazioni il mondo della campagna: dagli animali (cavalli, bovini, rapaci, …) ai mezzi per la lavorazione della terra, anche quelli di un tempo; dagli antichi mestieri al tuffo nel passato con la Fiera Franca del bestiame, il tradizionale “Luni del Soco”. Importante novità per l’edizione 2012 sono i giorni di presenza (dal sabato al lunedì) del “mercato a km zero”, in collaborazione con Coldiretti e CIA, che, in una vera e propria agorà dedicata all’interno di via Ungaretti, offre a tutti i visitatori la possibilità di acquistare prodotti agricoli provenienti dalle aziende del territorio. E le novità non finiscono qui. In collaborazione con l’Associazione “Terra degli Asini”, infatti, si svolgerà un convegno finalizzato all’utilizzo del latte d’asina nei prodotti di cosmesi e per il benessere delle persone. Non mancherà poi “Lo Borgo de lo soco”, un antico villaggio, fedelmente ricostruito nei suoi “tratti somatici” grazie al certosino lavoro di recupero delle memorie svolto con passione e professionalità dal “Gruppo Voci dal Medioevo di Trambaque”, nato nel 1993 e negli anni diventato punto di riferimento nel campo delle animazioni teatrali legate a questo filone storico. Un villaggio pronto a mostrarsi con tutto il suo fascino, i suoi colori e sapori, le sue atmosfere soffuse, popolato ed animato da decine di personaggi in costume, proprio come all’epoca. l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 18 La voce degli 8 Comuni Un successo lusinghiero per la mostra “Quello che le donne non dicono” “Quello che le donne non dicono”: una mostra tramite la quale tre donne, (Valeria Lobbia, fotografa, Giulia Rigoni, pittrice, e Francesca Chiesa, curatrice), hanno espresso un mondo interiore troppo spesso tralasciato o dimenticato. Un universo in cui perdersi e ritrovarsi, magari più forti di prima! Un’esposizione che ha saputo mettere a nudo il nostro vero “io”, analizzando paure, ossessioni, l’amore, l’altro, la società, insomma tutto ciò che concerne il mondo esteriore. Un filo rosso che lega ogni nostra mossa e da cui non possiamo liberarci, un elemento che ci attanaglia, che ci colpisce, ma che ci può anche tenere unite. Due artiste che sembrano essere le metà della stessa mela, due mondi di uno stesso universo che si compenetrano e si completano. Il mondo della pittura: esso rappresenta una donna che decide di combattere, di uscire dal proprio cosmo dissimulato. E quello della fotografia, che invece rappresenta una donna che vorrebbe svuotare la propria testa dai pensieri funesti che la attorcigliano. Insieme hanno rappresentato un incontro di sentimenti che urlano di essere espressi. “Un anno fa – dicono le tre donne - non sapevamo dove saremmo arrivate, ma adesso abbiamo varcato il punto del non ritorno. Dopo questa prima azione non possiamo fermarci, dobbiamo proseguire e dimostrare di cosa siamo capaci! Siamo contente ed orgogliose per il successo che ha ricevuto la nostra prima esperienza insieme!” Per raggiungere tutto questo, c’è stato l’aiuto di molte persone. Pertanto, ringraziamo tutti coloro che hanno dato un sostegno enorme a far partire il progetto: Stefano Fracaro, Mariano Stefani, Pino Barolo, Lorenzo Puppo, Leandro Scaggiari Federico Canalia, Andrea Mosele, il Club Fotografico 7 Comuni e tutti gli sponsor. Un abbraccio e un omaggio vanno anche a tutte le persone che si sono prodigate per la buona riuscita, per averci supportate e per averci regalato un sogno che sta divenendo realtà. In ultimo, ma non per questo meno importante, ringraziamo Giulio Pesavento che è stato la nostra guida all’esposizione, facendo un ottimo lavoro e permettendoci di sognare sulle note della sua voce. Il giorno dell’inaugurazione, le persone presenti erano ben oltre 350, tra cui critici e galleristi del Triveneto. La mostra infatti, nonostante toccasse delle tematiche molto forti e rappresentasse delle immagini molto potenti, a volte tragiche, è stata qualcosa d’importante, che non è passato inosservato. “Siamo consapevoli del fatto che sia stata una rassegna emozionale, a tratti sconvolgente, diretta ai sentimenti, ma l’aver utilizzato uno strumento assolutamente soggettivo, come l’arte, è stato un modo per amplificare le emozioni, per farci attraversare lo spirito, lasciandoci un ricordo dentro.” D’altronde cos’altro avrebbe potuto rappresentare così a perfezione l’essere femminile? “L’idea ora è quella di proseguire e di vedere dove ci condurranno le strade intraprese”. F.C. L’alba sull’altopiano: un libro I racconti e i sogni di Walter Tumino di Ermanno Roberto Tura Il giorno di San Bartolomeo, festa patronale di Gallio, è stato presentato il nuovo libro di Ermanno Roberto Tura sui suoi ricordi di infanzia a Gallio e sull’altopiano. La sala Bartolomea era gremita di paesani. Dopo il saluto del sindaco, il parroco don Lauderio ha precisato che non si tratta di un libro di nostalgia, ma di attualità, rivolto al futuro. Il prof. Danillo Finco ha messo in evidenza tra l’altro come il libro è dedicato a cinque giovani di Gallio (Emanuele, Antonio, Lisa, Silvia e Roberta) che hanno perso la vita negli anni recenti per vari incidenti. Il prof. Sergio Bonato ha poi puntualizzato alcuni aspetti di vivo interesse dell’opera, come essa fonde bene la storia locale con la grande storia della seconda Guerra Mondiale, della Resistenza, della Liberazione e del primo Dopoguerra. Sono ricordati con precisa evidenza i lavori della legna, della lissia, della filatura, della malga, il rito triste dei mendicanti, i giochi, le feste, le forme di solidarietà. Straordinario l’aiuto alla famiglia ebrea rifugiatasi durante la guerra in malga Boscosecco e l’aiuto ai piccoli mutilatini nella casa in Piazza Italia. Straordinarie le figure dell’arciprete don Marco Zen e del Prete Polacco…Viene ricordata la desolata povertà del Dopoguerra, la disperata emigrazione in Italia, in Europa e oltre gli oceani, l’entusiasmo per le possibilità del turismo, specialmente di quello invernale legato allo sviluppo sportivo del Packstall…Forse la parte finale del libro, sempre realistico e pensoso, è la più importante, come quando accenna al progresso dei nostri giorni e alla necessità di “freno e retromarcia, indispensabili qualora alla vista si profili un rischio e addirittura un precipizio”. Viene fatta sentire la necessità di superare “atteggiamenti distruttivi verso la natura creata orientando a una vita più sobria e solidale e a uno sviluppo sostenibile nel terzo millennio”. L’autore ricorda i tre alfabeti che hanno guidato la sua esistenza: l’alfabeto cosmico (il gusto per la natura), l’alfabeto umano (l’attenzione per la vita delle persone ), l’alfabeto biblico (la dimensione religiosa e la relazione con il Signore Gesù) e fa sentire l’esigenza di superarli, specialmente in riferimento ai giovani. In campo religioso egli indica come “tutti i credenti dovrebbero mostrarsi capaci di ricominciare sempre da capo, con altri, in un lungo avvento corale, prima che sia troppo tardi e scenda la notte sul mondo”. Un libro particolare, fatto di speranza e di preghiera, perché dopo la notte spunti l’alba, sul mondo e sull’altopiano. Il prof. Pierantonio Gios, presente all’incontro a Gallio, scherzosamente ha dichiarato che l’autore Don Roberto sarà ricordato non per i suoi libri di teologia, ma per questo libro di storia e di ricordi. Sergio Bonato Non sembra che ti guardi veramente, perché Walter ti degna a stento di rapide occhiate. Eppure nessuno più di lui vede davvero. Gli bastano pochi istanti per memorizzare il colore dei tuoi occhi, l’incertezza del tuo sorriso e, sono certa, quella piccola ruga comparsa stamattina. Per restituirti il tutto, inaspettatamente, magari sotto forma di poesia o all’interno di un suo racconto. Walter Tumino, giovane diversabile a causa di un vaccino (è in carrozzina e non parla) è l’autore del libro “Racconti e sogni” presentato a Treschè Conca a fine agosto. Leggendo quelle pagine, ci si rende conto che si tratta di un talento naturale. Bravo, in tutte le accezioni in cui si possa intendere il termine. La sua parola è performante, le immagini si stagliano nitide dalla pagina e si imprimono dentro di te con forza. Ciò che mi tormenta, fin dalle prime righe, è una scomoda verità: siamo portati a pensare, a priori, che ad una disabilità fisica ne corrisponda una mentale. Pertanto molto spesso nemmeno consideria- mo l’ipotesi di rivolgerci direttamente alle persone come Walter. Parliamo solo con i genitori o, al limite, degnamo loro di frasi senza profondità. Diciamoci la verità: li trattiamo da stupidi. Quanta bellezza, quanta meraviglia ci precludiamo con i nostri pregiudizi! E quanta pazienza deve aver portato Walter con gente come me...Quindici lunghi anni di osservazione, senza poter far uscire la sua luce. Ecco, Walter è un forziere che in questi anni si è riempito di tesori, del quale finalmente, grazie alla caparbietà dei genitori e degli insegnanti, sono state recuperate le chiavi. Altra scomoda verità: chi si aspetta di trovare dell’amaro in questo libro, dei toni scuri tramite i quali aggiungere del dolce alla propria fortunata esistenza resterà deluso. Lo sfortunato di turno, che può rendere possibile la nostra katarsis, non è Walter. Il suo entusiasmo per la vita rende quella del 99% dei comuni mortali... meschina e povera. C’è tanta luce in questo libro, troppa. Può succedere che, come per le ragazze che sembrano meravigliose in discoteca, se le vedi il mattino dopo sembrano degli orsi, anche le nostre esistenze vengano smascherate. In tal caso saranno fortunati solo coloro che sapranno far tesoro dei consigli di Walter, che, essendo una persona comprensiva e generosa, ha voluto rivelarmi il segreto della felicità. “Il segreto è guardare il mondo e vedere tutti i raggi del sole e le gocce d’acqua del temporale e gli occhi di tuo figlio, bellissimi! Basta vedere...è facile!” Monica Panozzo Comprendere il senso della vita e della morte Il Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scienze Tradizionali dell’India, ha organizzato per domenica 16 settembre una conferenza sul tema “L’Amore che libera”. Orizzonte e senso della Vita: Nascita, Morte, Immortalità” relatore Marco Ferrini. “Il viaggio della vita – si legge sul volantino di presentazione dell’appuntamento - è destinato a rimanere ai nostri occhi privo di senso se non viene accolto e compreso il senso della nascita e della morte, poiché l’esistenza incarnata prevede sia l’una che l’altra. Neanche i grandi imperatori possono sfuggire alla decadenza del corpo fisico e alla sua distruzione, dunque nessuno può trascurare di dare un senso alla morte, perché altrimenti perderebbe di senso la vita stessa. Se non comprendiamo la funzione e lo scopo della morte, sarà difficile comprendere anche la funzione e lo scopo della vita che ci sfuggirà, inevitabilmente, come sabbia tra le mani. Ciascuno di noi ricerca la libertà e l’amore, ma spesso con le nostre azioni ci incateniamo invece che liberarci e soffriamo invece di amare. L’amore e la libertà sono una conquista, che si realizza se ascoltiamo e seguiamo quella voce che risuona nel profondo di ciascuno di noi: la voce innata della coscienza. L’inizio della conferenza è alle 16,00 all’Hotel Belvedere in Piazzale Giardino a Bassano del Grappa. L’ingresso è libero. E’ comunque gradita la prenotazione. Seguirà un seminario di approfondimento programmato per il 29 e 30 settembre alla Casa Sant’Antonio in Via Valgiardini ad Asiago. Per informazioni rivolgersi a Natalina Morlin 3498652896 . Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 19 GallioFilmFestival Opere Prime: il punto dopo 16 anni di vita Ultima settimana di luglio 2012; come da 16 anni, questa parte dell’anno sull’altopiano, in particolare a Gallio, a Cesuna e a Tresché Conca e ad Asiago stesso, è stata dedicata ad un festival cinematografico sempre più impegnativo. Oso un confronto apparentemente audace. A Cannes, Berlino, Venezia ci sono i grandi festival, dove vanno i film “vip”, molti dei quali sono già sul mercato internazionale. Da quei luoghi mitici, essi dominano e impongono la loro presenza in ogni regione del mondo. Gallio, paese dell’altopiano, anch’esso ha un festival, ma sarebbe assai fuori luogo, non dico presuntuoso, se volesse assomigliare a quelli del mercato. Fuori luogo sì, perché il GallioFilmFestival – Cinema Italiano Opere prime, si pone nel mondo del cinema come scopritore di giovani talenti, che mai o quasi mai hanno assaporato il successo anche commerciale dell’incontro col grande pubblico. Presuntuoso no, però, perché questo ruolo che Gallio si attribuisce è eticamente superiore al ruolo dei grandi festival, che basano il loro successo sul divismo, sul “red carpet”, il tappeto rosso steso sotto i piedi delle star che entrano nella sala di proiezione, osannati dai gesticolanti fans, che verso di essi stendono le mani e le fotocamere. Se qualche film non soddisfa nella programmazione dei grandi eventi festivalieri, il problema che ne nasce non è determinante sul successo complessivo dell’evento; si direbbe semplicemente che il direttore artistico e i suoi collaboratori non hanno avuto perspicacia nella scelta dei prodotti ed essi si difenderebbero rispondendo che anche nel mondo del cinema ci sono le cattive annate. Difetti e problemi delle opere prime La programmazione dei piccoli festival tematici, come Gallio appunto, è sempre e assolutamente rischiosa, perché è noto che spesso le opere prime dei giovani cineasti possono avere grandi difetti. Questi, ad elencarli, sono i pochi soldi di cui i film godono per essere dignitosamente realizzati. Ma, come afferma l’ormai famoso motto del festival nato a Gallio, “Non contano i soldi; contano le idee”. Ecco allora il secondo difetto d’un certo cinema dei giovani: la debolezza delle idee, la scarsità di apertura culturale ed esperienziale, anche se, magari, quella specifica c’è: tanti cineasti hanno frequentato corsi di formazione cinematografica e hanno realizzato tanti documentari, ma una visione aperta del mondo rimane loro lontana. Da qui, spesso, nasce la loro presunzione di voler dire grandi cose senza possedere un’adeguata maturità culturale, frutto anche di espeUna scena di “Io sono Li” di Andrea Segre rienze di vita, Quanto pesano, a volte, le loro storie raccontate con so- di uomini e animali. vrabbondanza di intellettualismi e di simboli, che non giun- I film nominati hanno aperto la strada al grande pubblico a gono al pubblico se non per disorientarlo! questi registi. Altro difetto è quello di attingere soprattutto alla periferia Piccoli importanti film di cui più non esiste memoria della nazione, alla provincia. Il film così stenterà a diven- Veramente gradevoli però anche altri film, ma pressoché tare un interessante racconto di respiro universale. spariti nel nulla. Tra essi ci sono racconti affascinanti. Ci Ma qui sta anche la bravura, che alcuni hanno, di sono poi i cosiddetti piccoli film, perfetti, meditati, ricerche sprovincializzare le storie facendole incontrare col patri- profonde nello spirito e nel mondo del lavoro, capaci a volte monio culturale, artistico, ludico di un popolo. di scoprire situazioni, personaggi, valori che rischiano di avLe ottime eccezioni vicinarsi ad una vita in estinzione. Li rende validi pure un Ogni anno a Gallio si assiste alla nascita di opere pur pro- appropriato uso del complesso linguaggio cinematografico, vinciali nell’ambientazione, ma aperte, condivisibili, ric- che rende formalmente ed esteticamente attraente anche il che di preziosi apporti contenutistici, etici, universali. piccolo film. Prendiamo, per esempio, un film presentato nel 2012, Io Arriviamo a una conclusione sono Li di Andrea Segre ambientato nel ristretto spazio Quale conclusione si può trarre dopo questa pur parziale ridi una chiusa e litigiosa città veneta, Chioggia, tra pesca- cerca all’interno di molte edizioni del GallioFilmFestival? Si tori, comunità cinese ostile ad ogni apertura, dialetto tipi- potrebbe dedurre che accanto a buoni e ottimi film troppo camente chioggiotto, tanto da dover ricorrere ai sottotitoli spesso dimenticati dalla distribuzione cinematografica, sono per farsi comprensibile. Dove però l’apertura ai temi della emersi registi, attori, sceneggiatori e altri cineasti, che hanno contemporaneità sono abbondantemente proposti attra- continuato a dare nobiltà all’arte del cinema, senza farsi asverso il racconto di una storia e le preziose immagini-simbo- sorbire dal richiamo delle sirene del facile successo impostalo che la esaltano vieppiù; e così le riflessioni proposte dai to sull’ormai diffusissimo impiego di strabilianti effetti spesuoi personaggi più sensibili. ciali, spesso solo specchio per allodole disabituate al bello Il tema forte dell’identità è qui presente come discrimine tra della vera creazione artistica, che si dilettano a narrazioni un suo essere consapevolezza di sé o invece muro contro solamente banali e gratuitamente volgari. muro di fronte al diverso, allo sconosciuto. Si capisce quindi quanto sia meritevole seppur rischioso per Lo stesso tema è il lite-motiv conduttore di un altro film visto una manifestazione quale il GallioFilmFestival- Cinema Itain una precedente edizione del festival e da qui lanciato al liano Opere prime ospitare film e cineasti presentati molte pubblico, Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti. volte a scatola chiusa. Quando questa si apre, non mancano E ancora Respiro di Emanuele Crialese; in questo film tutto di venire alla luce sorprese anche impensabili, nelle quali è si svolge a Lampedusa, l’isola dei tragici sbarchi di Africani, evidente l’impegno artistico, narrativo e umano, pur accanto l’isola di una piccola comunità di residenti con tutti i limiti a prodotti frutto di presunzione e di superficialità o di chiusudovuti per motivi geografici alla mancanza di confronti cultu- ra dentro a incomunicabili confini regionali. rali con altre comunità, ma dove si riscontrano respiri di universalità, che toccano aspetti affettivi e di rispetto per la vita Michele Serra [email protected] Incontri con la musica: “Un successo che speriamo di poter ripetere” Più che gli applausi, è il silenzio, che la musica riesce a creare, il metro con cui misurare la riuscita di un concerto. Quel silenzio che si crea quando un brano è riuscito a coinvolgere ed emozionare, quei pochi attimi che precedono l’applauso e che lo rendono ancora più speciale. E il silenzio attento e concentrato di una chiesa sempre più gremita un appuntamento dopo l’altro, è la dimostrazione del vero successo di questa prima edizione degli “Incontri con la musica”. Nella splendida cornice della chiesa di Treschè Conca, col soffitto affrescato, quadri e statue alle pareti, l’organo Zordan in cantoria installato nel 1927, e soprattutto l’ottima acustica che permette alla musica di risuonare chiara in ogni angolo, si sono avvicendati in tre serate diversi musicisti che ci hanno fatto apprezzare quasi ogni tipo di musica, dal barocco al contemporaneo, dalle opere strumentali alle cantate di J.S. Bach, dai brani solistici alla musica da camera. “Senza entusiasmo non si fa nulla di grande” diceva Schumann, e di entusiasmo in queste serate se ne è sentito molto, con esecuzioni ricche di passione. Certo, le note sbagliate non sono mancate, le condizioni dell’organo sono abbastanza critiche (si spera di poter fare un intervento entro il prossimo anno, fondi permettendo) e anche gli esecutori, benché già ad ottimi livelli, hanno biso- gno di maturare e perfezionarsi, ma sono tutte cose che si dimenticano facilmente, se sono state in grado di trasmetterci emozioni. “Spero davvero che questi Incontri con la musica si possano ripetere anche il prossimo anno - dice Marco Primultini, organista della chiesa e artefice di questa prima rassegna musicale - magari invitando più musicisti e cercando di variare ancora di più i programmi musicali. La soddisfazione più grande di queste serate, oltre all’orgoglio di essere riusciti a realizzare tutto questo, che per un paesino di montagna come Treschè Conca non è certo facile, è stata la soddisfazione nel vedere la chiesa piena, un pubblico sempre più numeroso ed entusiasta, a dimostrazione del fatto che la musica classica ha ancora molto da dire e da trasmettere, e soprattutto che i giovani d’oggi sanno ancora impegnarsi, emozionare ed emozionarsi. È d’obbligo quindi ringraziare il numeroso pubblico, che con il suo entusiasmo ci sostiene e non può che spronarci a fare sempre di più e sempre meglio. Ringrazio il parroco, don Stefano, per l’accoglienza e la disponibilità e la Pro Loco, che ha reso possibile la realizzazione di queste serate.” I molti turisti che vengono sul nostro Altopiano per un periodo di vacanza, a volte più che il corpo sentono il bisogno di far riposare la mente, per recuperare quella serenità che ci fa fermare davanti a uno dei tramonti di questa terra, o che ci fa apprezzare i colori di un paesaggio o di un fiore. “Se siete tornati a casa soddisfatti, contenti di aver dedicato qualche ora alla musica, ma soprattutto emozionati – conclude Marco Primultini - allora vuol dire che siamo riusciti nel nostro intento. Ancora grazie, quindi, a tutti quanti hanno partecipato e aiutato a realizzare questa rassegna, un grazie che spero sia un arrivederci alla prossima estate”. P.M. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 20 La voce degli 8 Comuni CALCIO Trofeo Veneto di seconda categoria: prima uscita ufficiale del Canove Si è conclusa con una bella partita e un pareggio per 2 a 2 la prima uscita ufficiale del Canove Calcio targato 2012. Contro il Recoaro nell’esordio dei gialloblu nel Trofeo Veneto di Seconda Categoria buona prestazione della squadra di mister Luca Terzo con due gol di buona fattura sia di Fontana sia di Dal Santo. Una partita giocata a buoni livelli ma con la pesantezza nelle gambe, dovuta al lavoro pre campionato, che si è fatta sentire. Il Canove nel finale ha lasciato troppa libertà ai recoaresi che al 25’ del secondo tempo hanno agguantato il pareggio. Soddisfatto comunque il presidente Rebeschini visto che con la società si è trovato a dover ridisegnare la squadra dopo il campionato altalenante dell’anno scorso. E che fa sperare di potersi togliere qualche soddisfazione durante il campionato prossimo in un girone ritenuto competitivo dove spicca il Poleo Aste, squadra con cui il Canove ha più volte incrociato le armi negli anni scorsi. “La nostra è una buona squadra con un giusto mix di giovani e “vecchietti” – commenta Rebeschini – Ma nonostante la presenza di molti giovani della juniores inseriti in prima per la mancanza della quest’anno della loro, causa il basso numero di giocatori) l’esperienza non manca. Già l’anno scorso abbiamo inserito molti giocatori dalle giovanili e la nostra juniores è sempre stata considerata la squadra più forte”. Tra i nuovi arrivi, tra i pali giunge dal TreC Matteo Zordan mentre l’attacco gialloblu si arricchisce con Diego Dal Santo che sostituisce Michele Dal Santo approdato ad altri lidi, mentre rimpiazza in avanti Fioretto che ha appeso le scarpette al chiodo. Altri nuovi volti o graditi ritorni sono Claudio Frigo e Roberto Dal Zotto. Gerardo Rigoni Asiago Calcio Altopiano La panchina resta a Lorenzi E’ iniziata a fine agosto la preparazione della prima squadra dell’Asiago Calcio Altopiano. Il campionato di terza categoria inizierà il 23 settembre e quest’anno la formazione giallorossa, a differenza della passata stagione in cui ha giocato nel girone bassanese, dovrebbe essere inserita in uno dei due gironi del vicentino. Riconfermatissimo l’allenatore Lorenzo Lorenzi. Per quanto riguarda la rosa a sua disposizione, pur restando ferma e più che mai fattiva la collaborazione avviata nella scorsa stagione con il Gallio e il Lusiana Conco, ci sono stati dei cambiamenti: al- cune cessioni avvenute per esigenze personali o tecniche, ma anche qualche ritorno. Sicuramente importante è il rientro dopo un anno in prima categoria con il San Giorgio di Perlena di Francesco Mosele, ritenuto dalla dirigenza asiaghese una pedina fondamentale. Promossi tra i più grandi anche sei giocatori Juniores (classe 1993). L’obiettivo dichiarato a inizio stagione è quello di fare meglio dello scorso anno (l’Asiago aveva chiuso il campionato con la sesta posizione in classifica). “Il gruppo mi sembra già bene amalgamato – dice il presidente Federico Longhini – nelle sedute di allenamento fin qui svolte ho visto entusiasmo e tanta voglia di fare. E’ già un buon segnale che mi induce ad essere ottimista”. Continua la collaborazione tra le tre società Asiago, Gallio e Lusiana-Conco anche per quanto concerne il settore giovanile. La Junior Altopiano iscriverà la squadra al campionato Giovanissimi nel quale risulta campione distrettuale di Bassano in carica. Il Gallio si occuperà di Juniores, Allievi ed Esordienti, mentre per i pulcini ci sarà una squadra per ciascuna società. Questa collaborazione, oltre a garantire un numero adeguato di giocatori per ciascuna formazione, permette di affrontare più serenamente il problema di allenamenti e partite durante la stagione invernale: avendo a disposizione più campi da gioco a quote più basse (a Lusiana e a Conco in particolare) si possono evitare (o quasi) le sedute in palestra e le lunghe trasferte in pianura anche per le partite casalinghe. l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 21 La voce degli 8 Comuni HOCKEY SU GHIACCIO La Migross Asiago tra novità e conferme Fervono i preparativi in casa Asiago per il 79° Campionato Italiano di ( serie “A” di hockey su ghiaccio che inizierà giovedì( 20 settembre e terminerà entro sabato 6 aprile 2013. Il primo turno vedrà la Supermercati Migross Asiago Hockey 1935( impegnata nell’incontro casalingo contro il Val Pusteria. Per la nuova avventura i giallorossi ripartono da una doppia, graditissima conferma: saranno John Parco e il suo vice Franco Vellar a guidare la prima squadra continuando il lavoro iniziato lo scorso anno. Da qualche anno stabilmente nello staff tecnico della nazionale italiana, Parco avrà dunque la possibilità di guidare gli stellati fin dall’inizio della stagione. Al suo fianco opererà ancora il fidato ed esperto Franco Vellar secondo a nessuno in fatto di abnegazione al lavoro, fedeltà ai colori giallorossi e passione per l’hockey. Dopo la conferma al timone della squadra, giorno dopo giorno si stanno posando i vari mattoni per la costruzione di una formazione il più possibile competitiva. A difendere la gabbia giallorossa è stato chiamato Josh Tordjman. Si tratta di un estremo difensore nel pieno della sua carriera essendo nato a Montreal (Canada) l’11 gennaio 1985 e dal fisico longilineo (185 cm per 70 kg). E’ alla sua seconda esperienza europea dopo aver ben figurato nei più prestigiosi campionati nordamericani; scorrendo le statistiche di Tordjman, infatti, balzano subito all’occhio le 2 presenze in NHL con la casacca dei Phoenix Coyotes nella stagione 2008/ 2009 e le quasi 200 partite giocate in AHL. L’anno scorso ha giocato nel Salzburg (Austria) dove però trova tanta concorrenza dovendosi giocare il posto con il connazionale Marty Turco (tornato a fine stagione in NHL con i Boston Bruins). La stagione è per lui comunque molto positiva con una media parate del 91,2% e 2,94 gol subiti a partita. Nel reparto arretrato della Supermercati Asiago Migross ci sarà il difensore italo-canadese Daniel Sullivan. Nato a Scarborough (Ontario - Canada) il 26 aprile 1987, Sullivan è un difensore destro di stecca sinistra di 183 cm per 85 kg di peso forma. Può contare già su un’esperienza triennale nel nostro campionato maturata con le casacche di Cortina e Fassa. Dopo gli inizi della carriera con la formazione universitaria di Niagara, nel 2008/2009 disputa 5 partite in ECHL (East Coast Hockey League) con i Reading Royals. La stagione successiva inizia per Sullivan l’avventura europea grazie alla chiamata del Cortina: la sua prima stagione italiana sotto le Tofane, complice qualche infortunio, non è delle più fortunate; in 30 partite con gli scoiattoli mette a segno 2 gol e serve 6 assists, 59 i minuti di penalità. Nel 2010/ 2011 passa al Fassa dove ha giocato anche lo scorso anno (45 incontri, 7 gol, 19 assists e 48 minuti di penalità). A irrobustire la difesa arriva Davide Nicoletti proveniente dal Pontebba. In realtà si tratta di una sorta di ritorno, considerato che il giocatore era già passato da Asiago al termine della stagione 2009/2010 per un breve periodo di prova. Un ritorno anche da un altro punto di vista: i suoi genitori hanno entrambi radici venete, papà Jim è originario di Castelfranco Veneto, mamma Patrizia di Bassano del Grappa. Nato a Toronto (Ontario – Canada) il 22 marzo 1986, Nicoletti è un difensore che ha nella prestanza fisica il suo principale punto i forza (191 cm per 97 kg) e che svolge la fase difensiva con ordine, grinta e determinazione, dotato di un tiro molto potente dalla linea blu, a Pontebba è riuscito a dare un concreto aiuto anche in fase d’attacco: la sua prima stagione in Friuli ha registrato 43 presenze con 3 gol e 6 assists, mentre l’anno scorso i suoi numeri sono leggermente migliorati con 47 presenze con 5 gol e 14 assists. Confermato il difensore asiaghese Enrico Miglioranzi che, dopo aver valutato altre possibilità, ha deciso di rimanere in casacca stellata anche per( la prossima stagione. Difensore di grande talento, ha decisamente dalla sua la giovane età essendo nato a Padova l’8 ottobre 1991. Miglioranzi è dotato di buon dinamismo e pattinaggio e non disdegna le incursioni in zona d’attacco. Nonostante non si possa definire un veterano, ha già alle spalle( cinque stagioni nella massima serie e negli ultimi anni è divenuto punto di( forza del reparto arretrato degli stellati. La sua crescita è tutt’altro che( terminata e la prossima stagione potrebbe essere una tappa importante di un processo di crescita che ha ancora moltissimo margine di sviluppo. Dopo aver( vestito tutte le maglie delle rappresentative giovanili azzurre, più ( recentemente è entrato nel giro della Nazionale senior ed è reduce dal ritiro( che la Nazionale Olimpica ha svolto a Pinerolo. La stagione 2012/2013 segna il gradito ritorno in giallorosso dell’attac- cante Luca Rigoni dopo ( le esperienze di Milano (dove si era trasferito dopo tredici stagioni in giallorosso) e Pontebba (dove è( rimasto per altri cinque anni, gli ultimi tre giocati con la “C” di( capitano sul petto) che lo hanno confermato come uno degli attaccanti più duttili e generosi del nostro campionato. Nato ad Asiago l’1 gennaio 1975, ha fatto il suo esordio in serie “A” a soli 18 anni nella lontana stagione 1993/1994. Fisicamente integro, nonostante le 37 primavere, potrà dare alla squadra un equilibrio tattico che, soprattutto quando ci sarà da stringere ( i denti come ad esempio nelle fasi di inferiorità numerica, riesce a garantire come pochi altri giocatori. La sua grande esperienza sarà fondamentale anche( all’interno dello spogliatoio. Per quanto concerne l’attacco, ci sono poi le conferme dei canadesi David( Borrelli e Layne Ulmer e dell’oriundo Sean Bentivoglio. Capitan Dave Borrelli, 31 anni compiuti il 14 gennaio,( vestirà la casacca stellata per la sesta stagione consecutiva; nelle stagioni( trascorse ad Asiago ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e voglia di( esserci a tutti i costi, stringendo i denti in più di qualche occasione. Inizierà la stagione da straniero, ma il tanto( inseguito passaporto italiano potrebbe finalmente arrivare nel corso dell’anno. Un anno in più all’anagrafe (festeggerà i 32 il prossimo 14( settembre) per il canadese Layne Ulmer, che si appresta ad iniziare la sua ( quarta stagione in giallorosso. Durante la sua militanza ad Asiago, Ulmer si è( dimostrato un giocatore essenziale e concreto, tatticamente ineccepibile sia in( fase difensiva sia in fase d’attacco, grazie anche a mezzi tecnici e fisici al( di sopra della media. Un particolare curioso lo riguarda in termini statistici:( finora con l’Asiago ha giocato qualcosa meno di 180 incontri, impreziositi da( un punto tondo tondo a partita, un vero e proprio record di regolarità. Per Sean Bentivoglio, invece, quella che va ad iniziare sarà la seconda stagione ad Asiago. Sean è un attaccante italo-canadese di 26 anni che ha dimostrato l’anno scorso di essere in possesso di notevoli doti tecniche; nonostante non sia riuscito ad esprimere appieno il suo grande( potenziale, è riuscito comunque ad essere sempre fra i migliori marcatori( asiaghesi. Nuovo nuovo è invece Chris DiDomenico attaccante ( canadese di stecca destra che può indifferentemente giocare da ( centro o da ala destra. Nato a Woodbridge (Ontario, Canada) il 20 febbraio 1989, può contare su un buon fisico (180 cm per( 80 kg) ma soprattutto su una tecnica, un gioco di stecca e un( pattinaggio che ne fanno un giocatore estroso e in grado di inventarsi la giocata vincente in ogni momento dell’incontro. QuellaadAsiago sarà la sua prima esperienza europea dopo, tra le altre, 74 partite in AHL e 54 in ECHL e l’importante esperienza con la nazionale canadese. Nelle due stagioni dal 2010 al 2012 si( divide fra ECHL con i Toledo Walleye e AHL con Rockford IceHogs senza( riuscire però ad ottenere la chiamata dalla NHL. (N.B. Questi sono i giocatori arruolati fino a giovedì 30 agosto, giorno di chiusura del giornale) l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni SPORT - SCI D’ERBA A Gallio un weekend di salto e combinata nordica Edoardo Frau vince la sua seconda Coppa del Mondo Dopo quella del 2008 Edoardo Frau fa sua anche la Coppa del Mondo 2012. E’ accaduto la scorsa settimana in Iran dove, sulla pista di Dizin, era in programma la penultima tappa del circuito con molti punti in palio viste le tre gare in calendario. Alla vigilia della lunga trasferta iraniana l’asiaghese aveva 130 punti di ritardo sul campione ceko Jan Nemec ma, alla fine, la sua tenacia, la sua voglia di farcela ed il suo talento ricevono il giusto premio. Nel paese arabo il big azzurro, nato e cresciuto sulle piste altopianesi, è riuscito a dare il meglio di sé nonostante la pressione psicologica derivante dal non dover fallire in nessun caso visto il margine da recuperare. Dopo il primo e secondo posto nei due supergiganti d’apertura, l’asiaghese del Cs Esercito si è ripetuto con un altro successo nel gigante maschile che chiudeva la due giorni di appuntamenti sul pendio iraniano. Ad aprirgli le porte verso il successo finale l’infortunio in cui è incorso Jan Nemec nella prima giornata, guai ad un ginocchio, ma resta indiscutibile che nella tre-giorni iraniana Edoardo Frau ha dimostrato di meritare a pieno titolo la sua seconda “sfera di cristallo”. Con l’uscita di scena del suo più temibile avversario, peraltro già superato in stagione, l’altopianese del Cs Esercito è ora matematicamente irraggiungibile per tutti gli altri avversari e, quindi, nella tappa finale, da sabato 1 settembre sulla pista austriaca di Rettenbach, è chiamato a festeggiare, magari vincendo ancora, questo suo prestigioso risultato che, a trentadue anni, lo contraddistingue come sciatore “verde” da battere. “Questa volta sono stato un pizzico fortunato perchè non si può mai gioire per l’infortunio di un avversario - spiega il trentaduenne “slegar” trasferitosi ormai da tempo in Valle D’Aosta - tuttavia credo di essermelo meritato e lo stesso Jan Nemec mi ha fatto i complimenti. Questo titolo è il premio alla mia costanza, il mio vero punto di forza. Ci ho sempre creduto e in questa stagione l’ho dimostrato con una grande serie di piazzamenti. Dedico la mia vittoria – ha proseguito – a nonno Franco. E’ mancato pochi mesi fa. Gli avevo promesso che avrei conquistato la Coppa del Mondo. Un pensiero anche a mia moglie Tiziana che nei prossimi giorni mi renderà padre una seconda volta, di Diletta. Una gioia immensa per tutti noi e per la sorellina Camilla”. Nei sei mesi invernali Edoardo Frau riveste un duplice ruolo: istruttore militare ed allenatore di sci club, negli altri è lo sci d’erba a coinvolgerlo in pieno. Qual è allora il segreto delle tue vittorie? “Un’enorme passione. Amo sciare in tutte le salse perchè mi consente di essere sempre agonista. Si tratta - prosegue di una sfida giornaliera in una disciplina che non ha molti punti in comune con lo sci invernale e non solo perchè utilizziamo i cingoli anzichè gli sci, ma perchè non esiste la frenata e ti ritrovi fra i piedi un mezzo meccanico”. Tanto che lui passa molte ore a costruirsi personalmente i propri “attrezzi da lavoro”. “Acquisto uno sci grezzo, lo smonto totalmente e poi lo rimonto adattandolo alle mie 22 caratteristiche”. Sabato 1 e domenica 2 settembre Edoardo cercherà di allungare ulteriormente la striscia vincente nella supercombinata e nello slalom di chiusura a Rettenbach, poi pianificherà il 2013 che lo vedrà protagonista, oltrechè in Coppa del mondo, anche nei Mondiali giapponesi. “Cercheremo di rimanere al top, mi piacerebbe superare l’altro altopianese Stefano Sartori (condivide con Frau il record di due vittorie nella generale di Coppa del mondo, ndr) e aggiungere una medaglia iridata alla mia collezione che ne conta già undici...”. Lo sci d’erba azzurro potrà quindi contare ancora per parecchio sulle prestazioni ad altissimo livello che la penna nera asiaghese è in grado di sfornare sulle piste estive in attesa che qualche giovane si faccia avanti in termini di risultati simili. Renato Angonese Due giornate di gare, una “nazionale giovani” in apertura, i “tricolori” aspiranti e quelli giovanili per le ragazze, riportano alla ribalta i trampolini del Pakstall grazie all’impegno organizzativo dello Sc Gallio sostenuto dagli sponsor e dall’amministrazione comunale. La prima tornata di prove, valida per la Coppa Comune di Gallio, registra il predominio degli atleti trentini e gardenesi anche se quelli di casa, impegnati nelle categorie d’avviamento, cominciano a difendersi con un certo successo. Fra i “pulcini”, trampolino Hs 21, prevale nettamente (165,4 punti) Gabriele Monte Leone (Dolomitica) ma Giada Tommaselli (Monte Giner) si fa supereare solo dal fiemmese, mentre precede tutti gli altri a partire da Samuele Comazzi dello Sc Gallio. Sempre per la società organizzatrice quinto Eros Consolati seguito da Camilla Comazzi. Nei “ragazzi” vince Giovanni Bresadola (Monte Giner) su Daniel Moroder (Sc Gardena) e sul suo compagno di squadra Guido Flessati. Miglior galliese Emanuele Campregher, nono. Tra gli aspiranti lotta punto su punto fra Giulio Bezzi (Monte Giner) e Joy Senoner (Gardena). A prevalere per 1,1 è il saltatore trentino. Terzo Luca Giammoena (Lavazè). Nella gara di corsa, valida per stabilire la classifica di combinata, il “pulcino” Gabriele Monte Leone centra la doppietta, il galliese Samuele Comazzi sale al secondo posto. Conserva la sua precedente leadership anche Giovanni Bresadola, scivola in sesto rango Daniel Moroder , sale al secondo Giulio Flessati. Marco Longo è terzo. “Abbiamo ripreso l’attività quasi da zero – precisa Daniele Munari tecnico della pattuglia galliese – per cui ci vuole tempo però sono certo che si andrà avanti raccogliendo soddisfazioni. Ora in società ci aiuta anche Stefano Lunardi e, nonostante il momento difficile, possiamo contare sul sostegno dei genitori e dell’amministrazione comunale. Un “grazie” particolare va però riconosciuto a Roberto Lunardi: in questi ultimi anni ha saputo tener duro perché questa grande tradizione di cui disponiamo non venisse a sparire”. Per quanto riguarda i titoli italiani in palio nelle giornata conclusiva gli “scudetti” vanno ai gardenesi Alex Insam e Manuela Malsiner. “Siamo soddisfatti – commenta il presidente dello Sc Gallio Paolo Pertile – essendo riusciti a garantire una manifestazione di successo. A valorizzare il nostro impegno, il buon numero di partecipanti data la consitenza del nostro settore ed il momento generale in cui ci si trova. La collaborazione con l’Amministrazione Comunale e gli sponsor ci fornisce motivi per continuare con impegno lungo la strada fin qui seguita”. R.A. Foto: Paolo Basso l’Altopiano Sabato 01 Settembre 2012 23 La voce degli 8 Comuni Ritiro estivo ad Asiago per il Montichiari Volley Per la squadra, che milita in serie A2, un bel momento di accoglienza in piazza. Grande il clima di affetto e interesse dimostrato al Montivolley durante tutta la settimana, con diverse ragazze del volley giovanile locale che hanno assistito assiduamente agli allenamenti In ritiro per una settimana ad Asiago. E’ la prima volta che la nostra cittadina ospita una squadra di Volley di serie A. Il Montichiari Volley, che milita nel campionato di A2, è stato accolto con grande ospitalità dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore Franco Sella, e da tutta la comunità. Alloggiate all’hotel Orthal, con la palestra comunale dell’Ipsia come sede per gli allenamenti, le belle ragazze della formazione rosso blu, sono anche state accolte nella piazza centrale e presentate sul palco, insieme a tutto lo staff nel pomeriggio di giovedì 23 agosto. Una presentazione che ha visto la presenza in prima fila delle ragazze del Volley Asiago Altopiano con le loro divise e anche di alcuni rappresentanti dello Slegar Volley e del Volley Cesuna. E’ toccato al presidente Samuele Zambon far conoscere un po’ la storia del Montichiari Volley Femminile, mentre l’allenatore Giorgio Nibbio e il capitano Giorgia Tanturli hanno invitato le giovani pallavoliste dell’altopiano a praticare questo bellissimo sport soprattutto con l’obiettivo di sta- re insieme e divertirsi. “Per le nostre ragazzine del settore giovanile - ha sottolineato nel suo saluto l’assessore Sella - è un’emozione poter vedere da vicino atlete che militano in un campionato tanto prestigioso. Il Montichiari Volley Femminile rappresenta un sogno per le nostre giovani atlete, che per il momento si accontentano di vedere da vicino le loro beniamine”. Grande il clima di affetto e interesse dimostrato al Montivolley durante tutta la settimana, con diverse ragazze del volley giovanile locale che hanno assistito assiduamente agli allenamenti. Insomma tra Asiago e Montichiari si è subito instaurato un legame importante basato anzitutto sulla condivisione dei nobili valori sportivi. In programma per il prossimo campionato di serie A2 c’è già l’ipotesi di organizzare una spedizione sportiva dall’Altopiano al PalaGeorge per seguire una partita del Montichiari. VOLLEYASIAGO ALTOPIANO Direttivo al lavoro nel ricordo di Petronio Sul sito web della società attiva una pagina per le preiscrizioni di atleti vecchi e nuovi Non sarà facile ripartire quest’anno. La malinconia regna sovrana negli spogliatoi dell’IPSIA, palestra teatro delle sue lezioni di sport e di vita; nei volti delle sue Under 13, quel gruppetto che aveva plasmato e lui stesso battezzato “ragazzine terribili”; e nei volti di tutti i soci e di tutti i genitori che lo avevano conosciuto e ne avevano apprezzato le capacità tecniche, ma soprattutto relazionali, con cui spendeva le sue quattro ore settimanali a istruire pallavolo. Petronio ha appeso la tuta da volley nello spogliatoio e ha indossato quella dei condannati, dei braccati, braccati da un male che non da tregua, da un male che ti consuma e ti estrae la vita piano piano come la sabbia di una clessidra che passa dall’ampolla superiore a quella inferiore. Ma in quella tuta appesa vi sono ancora dentro, impregnati nelle fibre del tessuto, intatti, tutto lo spirito e la sua voglia di dare, di spendersi, di trasmettere, di crescere e di far crescere, di vincere e di perdere, perché anche una sconfitta è un insegnamento. E lo sanno bene le “ragazzine terribili” che in quel duomo gremito erano li, in prima fila, a battere l’ultimo “cinque” al Petro. Lo sanno bene anche tutti gli altri atleti del Volley Asiago che bene o male, due paroline da Petronio se le erano comunque sentite dire. Lo sanno bene Lucio, Loris, Alessandro e Ulisse, gli altri allenatori che si sono fatti le fotocopie delle “istruzioni per l’uso”, perché quel bene prezioso non poteva e non doveva essere sconfitto anche lui. Grazie Petronio, senza di te non sarà facile, ma sappiamo che se tu fossi qui ci diresti di provarci, sempre, finche’ la palla non tocca terra. E così noi faremo. E all’indomani di questo triste capitolo, il direttivo é già al lavoro per organizzare al meglio l’attività agonistica del Volley Asiago Altopiano. Le iniziative avviate già nel corso di questa estate hanno iniziato a dare i loro frutti. Un cospicuo gruppo di 10/12 aspiranti allenatori, tra genitori e atleti della 3a DIV, stanno seguendo il corso interno organizzato dalla società. L’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco non mancano e i presupposti per lavorare a fianco di allenatori già tesserati in Federazione ci sono tutti. L’iniziativa messa a punto e interamente gestita dalla società asiaghese mira proprio a rimpolpare il parco allenatori che, con la crescita del numero di atleti avutosi in questo ultimo paio d’anni, iniziava ad essere estremamente risicato. Gli obiettivi che la società si è posta con questo corso sono proprio quelli di coinvolgere il più possibile i genitori degli atleti iscritti, di gettare le prime basi sull’insegnamento della pallavolo agonistica, di avere un maggior numero di allenatori per ogni categoria in modo che tutte le squadre siano seguite al meglio sia sotto il profilo tecnico che educativo. Mossa che dovrebbe portare alla società un team di tre allenatori per categoria composto da un head coach di Federazione più due assistant coach. Altri ottimi frutti stanno maturando sul piano delle pre-iscrizioni. Ricordiamo infatti che sul sito web della società (www.volleyasiago.it) è attiva una pagina che consente di fare una preiscrizione, non vincolante, alla società per la prossima stagione agonistica. Non vincolante significa che non c’è al momento nessuna quota da versare e che l’atleta, a Settembre, potrà scegliere se iscriversi definitivamente pagando la quota annuale oppure lasciare la società. Ma in tal modo la società è in grado di farsi un’idea dei numeri con cui avrà a che fare il prossimo anno, e delle categorie che potrà iscrivere a questo o a quel campionato. Tutti possono pre-iscriversi, anche chi non è mai stato iscritto al Volley Asiago ma mira a farne parte. Con le continue richieste da parte della Federazione di iscrivere le squadre ai campionati ogni anno in anticipo rispetto all’anno precedente (quest’anno il termine ultimo é il 13 Settembre!) è fondamentale per la società avere un quadro il più possibile verosimile di quelli che saranno gli atleti iscritti per la prossima stagione. I numeri per ora farebbero presupporre la composizione delle seguenti categorie: 3a DIV Fipav, Under 16 Fipav, Under 14 Fipav e due Under 13 Aics, ma, naturalmente, tutto è in itinere e la società si augura di avere un sempre maggior numero di atleti per creare vivaio e risorse per la squadra di punta del sodalizio altopianese, ovvero la 3a DIV Fipav, che già da un paio d’anni insegue l’obiettivo promozione in seconda Divisione. Quindi la società vi aspetta su www.volley-asiago.it per iniziare a far parte di questo meraviglioso mondo che é la Pallavolo. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni Corsa in Montagna – Trofeo Stalder al Maddarello In gara sui sentieri della storia Luca Panzavolta (Commentry Athletisme) e Maria Pia Chemello (Schio Bike-Valli Sport), entrambi alla loro prima partecipazione, firmano il 4° Trofeo Stalder organizzato domenica 26 agosto dallo Sci Club 2 A Asiago Altopiano. Partenza e arrivo in Val Maddarello. Una sessantina i senior al via su un percorso portato a dieci chilometri e mezzo, dagli otto precedenti, cui vanno aggiunti una pattuglia di giovani e giovanissimi impegnati su un tracciato ridotto. La novità 2012 era rappresentata dal passaggio dei concorrenti proprio all’interno di due trincee fra quelle restaurate nel contesto del progetto noto come “Ecomuseo della Grande Guerra” e dal successivo transito dal cimitero della Brigata Sassari prima del rientro finale su Val Maddarello. Intatto invece l’avvio con la salita al Bivacco Stalder dov’era in palio un riconoscimento per chi avesse ritoccato il record della tratta stessa un tempo utilizzata quale percorso-test dai mezzofondisti azzurri in allenamento sull’altopiano così come da atleti locali. “Quando il nostro sci club stava per compiere vent’anni – racconta Franco Frigo – ci siamo chiesti come meglio festeggiarli. Abbiamo scelto di organizzare una gara di corsa in montagna per ricordare un giovane, Alberto Stalder, che, a metà degli anni ’30, era rimasto vittima di un incidente con gli sci proprio nella zona ed ora stiamo cercando di rendere questa manifestazione sempre più completa”. Di certo l’inserimento dei passaggi in trincea si è rivelato elemento apprezzato da tutti per la sua unicità così come il ricordo dei caduti di quasi un secolo fa ha accompagnato i concorrenti l’Altopiano Sabato 1 settembre 2012 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Giulia Rossi, Paola Miot, Francesca Chiesa, Renato Angonese, Alessandro Siviero, Michele Serra, Monica Panozzo, Amerigo Baù, Giacomo Scarsella, Monica e Massimiliano Gnesotto, Giulia Crestani Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 31 agosto alle ore 00.30 durante le loro fatica. Il “film” della gara vede subito protagonista il futuro vincitore perché Luca Panzavola, triathleta padovano in vacanza in montagna, ma attualmente domiciliato in Francia per lavoro, se ne va subito a tutta anche per attaccare il record di salita. Lo fa con successo transitando dal Bivacco Stalder dopo 22’14" seguito da Lucio Spanevello, recoarese del Puro Sport, nonché dal fratello minore Marco. Il battistrada mantiene la testa sino in fondo vincendo per distacco mentre alle sue spalle, nella parte intermedia e lungo la discesa conclusiva, le variazioni non mancano. C’è il recupero del trevigiano Samuele Tosan (Atletica Vittorio Veneto), ottimo secondo ed altrettanto fa Giovanni Bidese (Gsa Vicenza), già vincitore della gara, alla fine terzo. Posizioni immutate invece nella gara femminile con la “solita” Maria Pia Chemello a dominare la scena. Del resto la scledense è vice-campionessa mondiale 2012 “master” di categoria mentre lo scorso anno, a Paluzza in Carnia, fu addirittura prima. Insostenibile il suo passo per le avversarie che, comunque, hanno cercato di fare la loro gara alle spalle di un’atleta che potrà regalarsi altre soddisfazioni anche su percorsi più impegnativi in quanto intende cominciare con le gare in quota. Seconda piazza per Marta Fabris di Rotzo seguita da Alessia Terzo (AAA Malo). Dalla pattuglia dei giovani, il futuro della specialità, sono emerse buone indicazioni che però solo il tempo potrà confermare. Per ora l’importante è che si dedichino a questa specialità in grado di regalare fatica ma anche soddisfazioni ed emozioni. Come quando, come in questo caso, si corre sui “sentieri della storia”. Renato Angonese 24 Pierantoni - Chemello di forza nella Pedescalandorotzo Quando sei in forma tutto riesce con relativa facilità così Davide Pierantoni sfrutta il suo gran momento andando a vincere, di forza e per distacco, la Pedescalandorotzo. Per parte sua, Maria Pia Chemello centra, in replica, l’ennesima vittoria stagionale. Il ventunenne del Gsa Vicenza taglia il traguardo di Rotzo mostrando ancora la sua abituale falcata sciolta nonostante la parte conclusiva della gara, in aperta campagna, abbia messo a dura prova un po’ tutti per il gran caldo. In quasi trecento hanno risposto all’invito lanciato, per la sesta volta, dalle Pro Loco di Pedescala e Rotzo molto brave a “far squadra” per valorizzare i territori sui quali operano. Ammessi alla manifestazione anche parecchi praticanti di nordic - walking specialità in netta crescita anche a livello agonistico. Il vincitore, scattando in testa quando la gara era ancora da giocare, non subisce più di tanto i calori della giornata altrimenti, in condizioni difficili come quelle in cui si è corso, non avrebbe sfiorato il record di Stefano Benincà (Puro Sport), secondo al traguardo, stabilito nel 2010 in 38’27", mentre lo sci-alpinista scledense ha impiegato appena 1"9/ 10 in più. Questo risultato dà il segno del tasso tecnico di cui dispone Davide Pierantoni atleta “a tutto tondo” in quanto d’inverno è fra i migliori sci-alpinisti a livello regionale e non solo. Terzo posto, con prestazione notevole, per Piero Panozzo (Runners Team Zanè) staccato di 2’53"9 dal vincitore. A seguire Denis Grasselli (Gsa Vicenza) e Fabio Pergher (Runners Team Zanè). Bene anche i veterani sempre determinati quando si tratta di non mollare compresi parecchi altopianesi. “Non pensavo di potermi permettere un finale del genere – questo il commento del vincitore – invece stavo bene. Meglio così”. Di rimando il rammarico di Stefano Benincà: “Quando l’ho visto andarsene ho calcolato di poterlo andare a riprendere strada facendo. Invece…bravo Davide”. Come suo solito, Maria Pia Chemello (Schio Bike Valli Sport) non ha avuto difficoltà nel dominare la corsa in rosa, una quarantina al via, ritrovandosi solitaria vincitrice. Nei suoi progetti futuri c’è ora anche qualche gara a quote più elevate ma vincere sul traguardo di Rotzo resta pur sempre una soddisfazione notevole. Marta Fabris (Avis Altopiano), atleta di casa, si conferma sul podio con il suo secondo posto consecutivo. Rosanna Costa (Sci Cai Schio), fondista “prestata” alla corsa in montagna, chiude terza davanti a Michela Facchin del Cus Trieste seguita da Maria Elena Mattana (La Fulminea Running Team). Il percorso di 8,4 km, con salita in altopiano tramite l’antico sentiero “delle Banchette”, l’attraversamento della zona del Bostel è ormai collaudato ed apprezzato dalla crescente schiera dei praticanti la specialità per cui il futuro della PedescalandoRotzo non può che presentarsi positivo nonostante le difficoltà nel reperire di sponsor cui si fa fronte con un rinnovato impegno delle due Pro Loco capaci di mettere in campo volontari e risorse adeguate ad una manifestazione rapidamente divenuta una classica del calendario provinciale. R.A. A SETTEMBRE IL PRIMO “SPEED DOWN ASIAGO” Un appuntamento fatto di sport, un po’ di pazzia (o forse tanta!) e spettacolo assicurato. E’ quello al quale potremo assistere domenica 16 settembre in località Kaberlaba di Asiago. Si tratta del primo “Speed down Asiago”. Organizzata da Skate Art e M- Trike con il Patrocinio Comune di Asiago, la manifestazione dimostrativa non competitiva prevede la spericolata discesa in velocità con careti, tricicli, mountainboard, freebord lungo la strada del Kaberlaba per un totale di 2,5 chilometri. Sconsigliata a quanto pare, visto le condizioni dell’asfalto, la partecipazione dei longboard inizialmente compresi tra i “mezzi” ammessi all’appuntamento. L’inizio è fissato per le 9. Funzionerà un ricco stand enogastronomico presso “La Baitina” Informazioni ed iscrizioni: Daniele Basso, tel. 348 2265594; [email protected]. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano “L’intitolazione ad Aldo Moro ben si addiceva a quella via” Essendo cittadino non residente ma, tuttavia, contribuente molto legato al territorio dell’Altopiano di Asiago, ho molto apprezzato i tentativi di abbellimento di Gallio, come le nuove fioriere, la cui struttura particolare ben si inserisce nell’ambiente circostante. La mia affezione per Gallio e dintorni mi porta anche a considerare favorevolmente l’unione con Foza, auspicando però un’unione più vasta e, soprattutto, coincidente con gli altri sette Comuni, favorendo così una dimensione territoriale di maggior consistenza in grado di affrontare meglio le nuove difficoltà che si presentano all’orizzonte. Sul piano della viabilità, mi permetto di riproporre la messa in sicurezza di via Ech, la cui pericolosità intrinseca potrebbe essere concausa (con l’eccesso di velocità) di eventuali incidenti – anche tragici – in quel passaggio obbligato per numerosi cittadini che a piedi vanno e vengono dal centro cittadino, ancorchè sotto la protezione della Madonnina che purtroppo è rimasta coinvolta nell’ennesimo pauroso incidente di fine luglio. Come prima misura di emergenza – in attesa dei grandi lavori – credo si debba e si possa ridurre efficacemente la velocità degli automezzi che transitano per la suddetta via Ech. Sempre sul piano stradale 25 La voce degli 8 Comuni adiacente alla stessa via Ech, nobilitato da un lembo di terra che dovrebbe conservare ancora un’aura di sacralità per aver ospitato a suo tempo il cimitero militare “di qui non si passa”, nel quale hanno riposato 5000 caduti italiani (2000 dei quali alpini) ed 800 austriaci, quel sito (ora destinato ad area PEEP), ben si riteneva adatto al ricordo di un’altra vita, quella di Aldo Moro, spezzata nel 1978 dagli uomini delle brigate rosse, al quale fu inizialmente indicato dall’Amministrazione Comunale di Gallio con tanto di Delibera mai attuata per fluttuanti ulteriori cambiamenti, fino all’ultimo tassello della toponomastica locale che lo assegna al nome di Mons. Beniamino Schivo deceduto il 30 gennaio scorso. Riguardoso di tutto e di tutti, come cittadino mi sento molto più vicino alla simbolica iniziale decisione dell’Amministrazione di Gallio. Rimane comunque ancora il tempo di ricordare adeguatamente in quel sito (una stele, un ciuffo di stelle alpine ) gli anonimi figli della nostra terra che bagnarono col loro sangue il valore degli ideali ai quali si offrirono interamente. Luigi Ferrari Un bell’esempio di collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale Il 10 agosto 2008, 39 abitanti proprietari sia con stabile residenza che stagionalmente a Canove di Roana, in Via Ortigara e vie collaterali, sottoscrissero e presentarono al Sindaco di Roana una petizione per sollecitare una soluzione per la viabilità di Via Monte Ortigara. Essi rappresentarono queste constatazioni: la via pur essendo strada secondaria con limitata ampiezza subiva il traffico di auto provenienti da Cesuna e dai nuovi insediamenti urbanistici; l’illuminazione stradale in orario notturno privilegiava le cime degli alberi rispetto alla sede stradale; le famiglie che percorrevano la via con carrozzine e passeggini dei propri bimbi dovevano con- tinuamente preoccuparsi del rischio di non essere investiti dalle autovetture in transito nei due sensi di marcia in quanto inesistente qualsiasi traccia di marciapiede; I sottoscrittori concludevano la loro istanza nella considerazione che l’Amministrazione avrebbe provveduto al meglio a quanto segnalato. Ebbene nel 2009 furono abbattuti gli alberi in previsione dell’allargamento della strada e nel 2012, grazie allo stanziamento di 80.000 euro, si stanno concludendo i lavori per la costruzione dei marciapiedi e la nuova illuminazione con grande soddisfazione di tutti coloro che potranno ora percorrere serenamente Via Monte Ortigara. Stefano Busi Nessuno Nessuno muore muore sulla sulla terra terra finchè finchè vive vive nel nel cuore cuore di di chi chi resta resta In ricordo di Maria Antonietta Rebeschin Il 19 luglio scorso abbiamo accompagnato nel suo ultimo viaggio Maria Antonietta Rebeschin, 60 anni, originaria di Roana e deceduta a Mons (Belgio) dove abitava, che aveva espresso il desiderio di essere traslata nel cimitero di Mezzaselva, paese di origine di parte della sua famiglia, in cui è sepolto anche il padre, storico panettiere roanese a cui era particolarmente legata. Aveva trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita in Belgio dove aveva insegnato nelle scuole per gli italiani all’estero organizzate dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dove era rimasta anche dopo il pensionamento per stare vicino alla figlia Veronica che in quel Paese lavorava, tanto da sentire di far parte ormai anche un po’ della “francophonie” di cui amava la lingua e l’eleganza formale. Ciò non aveva impedito a Maria Antonietta di rimanere legata all’Altopiano dove conservava molti amici e dove, soprattutto ultimamente, tornava spesso. Aveva lottato a lungo Maria Antonietta contro il male che l’aveva colpita. Non le era stato facile nemmeno trovare la propria via alla realizzazione personale, ma era comunque sempre riuscita, anche nei momenti più bui, a trarre profitto da un insegnamento prezioso che i nostri “vecchi” ci avevano trasmesso come toccasana contro amarezze, tensioni, delusioni e cioè il ricorso, quando ci si incontrava, alla risata catartica con gli amici, una sorta di sberleffo al destino avverso. Di risate ne avevamo fatte molte anche una volta che avevamo fatto incontrare un amico ed una amica ormai non più giovanissimi e desiderosi di trovare un’unione per la vita, organizzando una cenetta alla buona a base di focaccia; la cosa funzionò a tal punto che in poco tempo i due si sposarono e misero su famiglia tra la nostra incredula ilarità per avere, con una semplice focaccia, dato una spintarella a Cupido. Ed è in un momento di allegria come questo che vogliamo ricordarla. Ci piace immaginare ora Maria Antonietta mentre tiene per mano il suo nipotino Louis, nato pochi giorni prima della sua scomparsa, e lo accompagni nel percorso della vita insegnandogli ad affrontare gli ostacoli e ad aiutarlo, se cade, a rialzarsi, perché, come lei ben sapeva, essenziale non è non cadere mai ma arrivare al traguardo del proprio percorso. SUSANNA BUSA Ved.Pangrazio (Ciano Ungherese) di anni 82 Lascia nel dolorela cognata Mariarosa, i nipoti e parenti tutti Camporovere, 17 Agosto 2012 MICHELA RIGONI di anni 39 Lascia nel dolorela la mamma Annamaria, il fratello Nicola, il compagno Alessandro, gli zii, i cugini e gli amici tutti. Puos d’Alpago, 28 Agosto 2012 MARIO RIGONI (Perlio) di anni 76 Lascia nel dolorela i nipoti, i pronipoti, la cognata, i parenti, gli amici e quanti gli volevano bene Asiago, 27 Agosto 2012 GASPARINO RELA di anni 63 Lascia nel dolore la moglie Norma, le figlie Sara e Michela, le sorelle, il fratello, le cognate, i cognati, i nipoti, i parenti e amici tutti Asiago 22 Agosto 2012 LICIA PAGANIN FRACARO di anni 89 Lascia nel dolore i figli Gigliola, Carlo, Riccardo, Cristiano, le nuore, i nipoti e i parenti tutti Asiago, 18 Agosto 2012 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite) Hockey Inline Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 26 a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 1 a venerdì 14 settembre Il 1° settembre è il 245º giorno del calendario gregoriano. Mancano 121 giorni alla fine dell’anno. Sabato 1 S. Egidio Domenica 2 S. Elpidio Lunedì 3 S. Gregorio Martedì 4 S. Rosalia Mercoledì 5 S. Lorenzo G. Giovedì 6 S. Zaccaria Venerdì 7 S. Grato Sabato 8 Nativ. B. V. M. Domenica 9 S. Pietro C. Lunedì 10 S. Pulcheria Martedì 11 S. Proto Mercoledì 12 SS. nome di Maria Giovedì 13 S. Giocanni Cris. Venerdì 14 Esaltaz. S. Croce Il 1° settembre a Roma il sole sorge alle 05:37 e tramonta alle 18:42 (ora solare) A Milano il sole sorge alle 05:45 e tramonta alle 19:00 (ora solare). Luna: 6.29 (tram.) 18.49 (lev.) Proverbio di questo periodo: “Settembre bello, sole e venticello”. Il mese di Settembre: in questo mese inizia la scuola. Il nome deriva dal latino september, a sua volta da septem, “sette”, perché era il settimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. Nel 37 l’imperatore Caligola mutò il nome del mese in “Germanico” in onore dell’omonimo padre, ma alla morte dell’imperatore il nome tornò quello originale. Nell’89 il nome fu nuovamente cambiato in “Germanico”, questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore Domiziano sui Chatti, ma anche Domiziano fu assassinato e il nome del mese ripristinato. Destino breve ebbe anche la riforma del calendario operata da Commodo, nella quale il mese di settembre prendeva il nome di Amazonius. Nel calendario rivoluzionario francese l’anno terminava a cavallo del mese di settembre: fino al 16/17 di settembre si era nel mese di Fruttidoro, poi c’erano cinque giorni detti “Sanculottidi”, sei negli anni bisestili, infine, dal 22 settembre alla fine del mese si cadeva nel primo mese del calendario rivoluzionario, Vendemmiaio. Il 15 agosto il sole sorge 06:06 tramonta 20:25. Durata del giorno 14:19 Che tempo avremo nei prossimi giorni? Per il periodo considerato nei primi giorni di settembre si attende un nuovo aumento della pressione atmosferica con tempo stabile e ampiamente soleggiato, salvo instabilità sulle Alpi e lungo la catena appenninica. Un probabile peggioramento del tempo è atteso dal 10-11 settembre a opera di perturbazioni atlantiche. Le temperature in nuovo aumento resteranno comunque vicine alla media del periodo con caldo debole anche sulle pianure interne, sotto i 30° C lungo le coste interessate da brezze vivaci. I temporali violenti dal Nord verso il Centrosud che hanno caratterizzato il fine mese d’agosto, rappresentano le avvisaglie della vera crisi estiva. Nonostante le temperature più accettabili, prossimamente avremo cieli sereni o poco nuvolosi salvo addensamenti irregolari al Nordovest, specie in prossimità dei rilievi e ancora sulle Alpi orientali e lungo l’Appennino. È possibile peggioramento entro l’11 settembre al Nord. Dunque, stando ai meteorologi, avremo qualche rovescio o temporale tra Alpi e Prealpi come sull’Appennino, specialmente nelle ore centrali delle giornate. Aumento del rischio di pioggia al Nord dal 10 settembre. Dopo questa data, probabile ripresa delle temperature ma con valori intorno alla media stagionale. Clima pertanto caldo ma sopportabile, previste massime anche inferiori ai 30 °C su diversi settori di costa e di poco superiori sulle pianure interne. Alcuni santi del periodo: 1 S. Egidio (protettore degli storpi). La leggenda racconta di lui che intorno alla seconda metà del settimo secolo giunse in Francia, nei pressi della città di Arles, dalla Grecia, conducendo esistenza da anacoreta. Per alleviare la durezza della sua vita di stenti Dio gli mandò una cerva che lo nutrisse con il suo latte. Il re, che stava cacciando da quelle parti, cercò di colpire l’animale ma, per errore colpì, il sant’ uomo e per farsi perdonare gli regalò le terre e costruì per lui un’abbazia. Lì sorse anche la città francese di Saint Gilles. Protettore Dalle ore 8.45 di sabato 1 alle ore 8.45 di sabato 8 settembre ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23 FOZA: Farmacia della dr.sssa Gilda Scaffidi Militone – Via Roma, 7 Dalle ore 8.45 di sabato 8 alle ore 8.45 di sabato 15 settembre GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura – Via Roma, 9/a degli storpi. Viene invocato contro febbre, pazzia, attacchi di panico, paura, coliche. Il giorno 4 si ricorda S. Rosalia (viene invocata a protezione dai terremoti). Nobildonna di Palermo. La leggenda narra che liberò la sua città dalla peste. Vissuta intorno alla metà del dodicesimo secolo, il suo corpo, che venne ritrovato nel 1624 in una grotta sul Monte Pellegrino, riposa oggi nella Cattedrale di Palermo. Viene festeggiata a Palermo il 4 settembre. E poi il 12 S. Guido, patrono di agricoltori, campanari, cocchieri, sagrestani, stallieri. In questo mese prepariamo il liquore con l’erba luigia. Sicuramente ci sono tante versioni di questo liquore. E’ veramente semplice, si potrebbe definire anche una sorta di limoncino leggero. Se si ha la fortuna di avere una pianta di Erba Luigia nel proprio giardino, il periodo migliore per raccogliere le foglie per fare questo liquore è in piena estate, nella maggiore espressione della sua fioritura, ma quest’anno, le calde temperature di questo lungo e bellissimo autunno ci permetteranno di fare un’ultima raccolta di foglie profumate per un’ultimissima bottiglia di liquore, pronta da gustare o regalare a Natale. Ingredienti: 150 foglie di erba luigia, la buccia di tre limoni non trattati, 800gr di zucchero, 1 litro di acqua, 1 litro di alcool 95°. Fare lo sciroppo con l’acqua e lo zucchero sciogliendolo dolcemente sul fuoco. Lasciarlo raffreddare bene e poi, in un grande vaso, unirlo all’alcool, alle foglie di erba luigia e alle bucce dei limoni, lasciando il tutto in infusione per 40 giorni. Quindi filtrare e imbottigliare. Conservare in frigo (meglio freezer) per poterlo gustare ben freddo. L’Erba Luigia (nome scientifico Lippia Citriodora, il suo nome è dovuto al medico e naturalista francese A. Lippi), detta anche cedrina o limoncina, è un arbusto di qualche metro di altezza, originario dell’America del Sud, ramoso e profumato. Presenta foglie opposte e lanceolate. I fiori bianchi o azzurrini all’interno sono piccoli e riuniti in spighe. La fioritura avviene in estate e la raccolta delle foglie si effettua quando la pianta è in fiore. Può essere coltivata all’aperto nei climi ad inverni miti, altrimenti la si coltiva in vasi per poterla ricoverare in aranciera da novembre ad aprile. Spieghiamo i modi dire: «Restare sull’albero a cantare» che significa essere vittima di un raggiro spesso a causa della propria ingenuità. Le origini del detto risalgono infatti a una favola di Fedro, quella della volpe e del corvo, in cui quest’ultimo si lascia sedurre dal furbissimo rivale e, per far sentire che voce stupenda nasconde, lascia cadere dal becco il pezzo di formaggio con cui doveva nutrirsi. -«Fare questioni di lana caprina» dal significato ben noto, cioè: cavillare, discutere di minuzie di scarso valore. Ebbene la locuzione è antichissima e testimoniata anche nelle «Epistole» di Orazio, «de lana caprina rixari», con un riferimento allo scarsissimo pregio della lana di capra a differenza invece di quella più pregiata della pecora. Da qui il senso di qualcosa di infimo. Tra i tanti esempi che si possono citare, anche il detto «Pescare nel torbido» in riferimento a chi si approfitta di situazioni ambigue o poco chiare per trarne un guadagno o un vantaggio. Il significato è collegato al comportamento dei pesci che, in acque tutt’altro che cristalline, si rifugiano vicino agli argini per sottrarsi alle correnti ma diventano più facilmente preda del pescatore Tra i detti con celebri paternità non si può dimenticare l’espressione «Dare perle ai porci» nel senso di consegnare qualcosa di prezioso a chi non è in grado di apprezzarlo. L’origine del la frase è attestata perfino nel Vangelo di Matteo dove si legge testualmente «Non gettate le cose sante ai cani e le perle ai porci». Ma suggestiva è anche un’altra breve storia legata al modo di dire «Fare il portoghese» significando con questo la partecipazione a qualcosa o l’uso di qualche servizio senza pagare il dovuto. L’espressione nasce nel Settecento quando la rappresentanza del governo del Portogallo a Roma organizzò uno spettacolo pubblico in piazza al quale non era necessario pagare il biglietto d’ingresso se, appunto, portoghesi. E, per averne diritto, era sufficiente qualificarsi come tali nell’accedere all’area davanti al palco. (Fonte: Dizionario dei modi di dire della lingua italiana» Newton Compton) ARIETE Se in questo periodo di fine estate siete in attesa di eventi epocali, dovrete avere pazienza, senza però trascurare di porre le premesse per i cambiamenti che desiderate. Nell’amore è possibile un incontro determinante, che potrebbe anche valere un cambiamento di vita. Incontrerete degli ostacoli: raccogliete le forse, e superateli. TORO Potete sostenere con coraggio le vostre opinioni, anche se sono un po’ trasgressive, sia con chi non è d’accordo con voi, sia con chi dissente, però vi apprezza. In amore farete bene a puntare al rinnovamento, che non vuole per forza dire un cambiamento di partner, in qualche caso basterà modificare l’equilibrio del rapporto. Nel lavoro siate fermi, ma non testardi. GEMELLI Tenete conto di un saggio consiglio da parte di qualcuno che stimate. Potrete così avviare un rinnovamento negli affetti, o anche nel lavoro, organizzandovi meglio ed eliminando quello che ormai non è più utile. Si tratta, in sostanza, di saper riconoscere le cose importanti, scartando quello che, nella vostra gerarchia dei valori, ha ormai fatto il suo tempo. CANCRO Prendete un’iniziativa coraggiosa, offrendovi un lusso insolito, che vi consoli di qualche passata rinuncia. Nell’amore avrete la possibilità di iniziare un buon rapporto, o di addolcire quello esistente. Oppure potrete puntare sul potenziamento delle comodità del quotidiano, migliorando la qualità della vita con un’organizzazione tecnologica ultra moderna. LEONE Sarete in grado di assumere l’atteggiamento più adatto per realizzare un progetto al quale tenete, se riuscirete a basarvi sui fatti e non sulle voci di corridoio. Favoriti nuovi assestamenti sul lavoro, che può diventare più redditizio, e nell’amore, dove se davvero ci interessa, potrete passare a qualcosa di più impegnativo. VERGINE Potrete soddisfare il vostro bisogno di equilibrio e giustizia, grazie agli astri favorevoli, che vi rendono consiglieri apprezzati da chiunque. L’amore potrà diventare più stabile con un matrimonio o una convivenza. Nel lavoro e nei rapporti con amici e parenti vi sarà possibile migliorare il rapporto tra il dare e l’avere. BILANCIA Ancora per poco avrete la strada spianata o comunque potrete superare gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dei vostri desideri. In amore, le incomprensioni potranno essere superate con un atteggiamento più conciliante. Nel lavoro occorrono parole, ma soprattutto fatti, oltre che pazienza. SCORPIONE Fate leva sul vostro entusiasmo e sui vostri principi, cominciando a esaminare il modo più costruttivo per affrontare il progetto che vi sta a cuore. Nell’amore, se è questo il settore nel quale aspirate a un equilibrio più armonico, esistono parecchi piccoli accorgimenti in grado di migliorare il rapporto, prima di metterlo in crisi con una critica drastica e severa. SAGITTARIO In attesa di segni sicuri e positivi, avete già capito in quale direzione vi conviene muovervi. In amore, se non siete soddisfatti, la cosa più facile da fare è eliminare inutili sacrifici per chi non ringrazia nemmeno. Non trascurate le questioni pratiche, mettendo a punto una migliore organizzazione materiale. CAPRICORNO Ancora per poco potete contare su un periodo ottimo che favorisce anzitutto l’amore, il che può risvegliare in voi l’entusiasmo per una vita di relazione non soltanto felice, ma anche eccitante. Cogliete il favore del destino senza preoccuparvi troppo delle spese: siete in grado di affrontarle senza destabilizzare il vostro equilibrio finanziario. ACQUARIO Con il favore temporaneo degli astri potete puntare con energia a tutto ciò che vi sta più a cuore. In amore evitate però di rendere instabile il rapporto con inutili chiarimenti: di solito servono solo a peggiorare le incomprensioni. Adattatevi con eleganza a quello che il destino vi offre. PESCI La tranquillità si fa attendere, almeno dal punto di vista affettivo, settore a rischio di incomprensioni ed equivoci, dovuti all’eccessiva bellicosità che giova alla vostra carica di simpatia, ma crea anche problemi nei rapporti. Se proprio non potete rinunciare all’azione, mettetevi alla prova in uno sport che vi piaccia e vi permetta di scaricare energia. Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Domenica 2 settembre CANOVE: Q8 – Via Roma 105 Domenica 9 settembre CONCO: S.MARCO – Via Cappellari MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma, indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 27 La voce degli 8 Comuni A Marcesina rubano il profumo dai boschi “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, i raggi B balenare nel buio vicino a Tannhauser…”. È la mitica battuta che l’attore Rutger Hauer pronuncia nel film cult Blade Runner. Ma per avvistare cose inverosimili e strabilianti non occorre uscire dal nostro vecchio pianeta, basta farsi un giretto fino a Marcesina, precisamente lungo la strada sterrata che da Campomulo porta all’omonima piana. Poco oltre un tornante, sulla sinistra, si nota un abete i cui Tanti auguri a Diomira Baù che domenica 19 agosto ha festeggiato con orgoglio i suoi 80 anni svolgendo con fierezza il ruolo di mamma, nonna e bisnonna LOTTERIA ALPINI: ECCO I BIGLIETTI VINCENTI rami adombrano la carreggiata, sui bassi spuntoni lignei qualcuno ha appeso degli “arbre magique”, e alcune boccette di deodorante, accessori solitamente posizionati sugli specchietti delle automobili per profumare l’abitacolo. Un fatto inspiegabile, vien da dire contro natura, che apre il dibattito sulle motivazioni del gesto. Che si tratti di una ricarica “fai da te” di aromi resinosi? Di un tentativo di profumare il bosco? O di un pegno d’amore tra innamorati sul modello dei lucchetti ancorati ai lampioni romani o ai ponti veneziani. Difficile interpretare le intenzioni dell’umano responsabile. È certo che se la notizia giunge a qualche agente pubblicitario, lo spot è garantito: “Vieni a Marcesina, la ricarica di fragranze è gratis!” Giovanni Dalle Fusine Buon ritorno in Canada Fedeli e puntuali, ogni anno tornano dal Canada per trascorrere l’estate ad Asiago: Irma Basso, classe 1924 (zia del Toni e dell’Eusebio) e il marito Gastone Dalle Ave, classe 1923 (fratello del Plinio) non hanno mancato all’appuntamento neanche in questo 2012. La coppia vive in Canada dal lontano 1953, prima a Thunder Bay ed ora a Oakville , vicino a Toronto. A volte tornano qui con i figli Anthony e George e le loro famiglie, altre volte, come quest’anno, affrontano il viaggio da soli. Parenti e amici che li accolgono sempre con piacere, colgono l’occasione per augurare un buon viaggio di ritorno in Canada, dando l’arrivederci qui all’anno prossimo! Sabato 01 Settembre 2012 l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni Pagina 10