23 spettacoli 1
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23 La Cronaca di Piacenza SPETTACOLI [email protected] G IOVEDÌ 28 Qui a fianco, la locandina di “A Natale mi sposo”, dal 26 novembre nelle principali sale italiane Sotto, Anna Galoppo, presentatrice dell’incontro di ieri all’Uci e Massimo Boldi in posa con le quattro “Babbe Natale” C on Massimo Boldi è davvero già Natale. Una banalità? Dovevate esserci, ieri sera, all’Uci Cinema cittadino. Il buon pubblico che ha abbracciato Massimo se n’è accorto subito. Boldi ha aperto bocca ed era già Natale: le battute, l’atmosfera rilassata, la simpatia di una maschera che pare eterna, di un attore che fa ridere tutti, dai più piccoli ai più grandi. Massimo Boldi è arrivato a Piacenza a capo di un’allegra e disponibile ciurma: un ufficio stampa composto da ragazze sorridenti e preparate, quattro splendide “Babbe Natale” e un manipolo di attenti collaboratori. Ciliegine sull’abbondante torta, la figlia Micaela (figlia e collega di lavoro) e, ultima ma non ultima, Anna Galoppo, autorevole professionista, volto di MotoTv (canale 237 di Sky) e brillante presentatrice di questo tour “ostinatamente provinciale” di Boldi. E sì, perché per presentare “A Natale mi sposo”, Massimo Boldi ha preso tutti in contropiede, spiazzando i grandi network e le grandi testate specializzate, nonché i centri di consenso metropolitani. No, Boldi non fa Torino, Bologna, Milano, Roma, Napoli e Bari. Bensì Curno, Beinasco, Mestre, Corciano e Casoria. Alcuni posti non sappiamo neppure esattamente dove siano. Ma lo sa il suo pubblico, eccome se lo sa. Lo sanno i “boldologi”, quelli che di Boldi sanno tutto o quasi, fans fedeli e affettuosi che dal loro attore del cuore vogliono una pacca sulla spalla, una parolina sincera, un autografo che profuma di souvenir prima ancora di prender forma. Nella sala 5 dell’Uci arriva il momento del trailer di “A Natale mi sposo” (dal 26 novembre nelle principali sale italiane), il nuovo cinepanettone boldiano a firma di Paolo Costella. Un’opera prima per il regista e una pellicola che vedrà Massimo Boldi nei panni di un cuoco invischiato in un vertiginoso pasticciaccio interfamigliare. Insieme a Massimo, un cast vario e affiatato: da Nancy Brilli a Massimo Ceccherini, da Enzo Salvi a Vincenzo Salemme. Senza dimenticare Teresa Mannino, Elisabetta Canalis e l’ido- TEATRO GIOCO VITA Le ombre piacentine il 28 gennaio 2011 all’Opera di Liegi Le ombre di Teatro Gioco Vita per l’Opera di Liegi: saranno del nostro teatro, infatti, gli interventi di teatro d’ombre nell’opera lirica “L’inimico delle donne” su musiche di Baldassarre Galuppi, direzione musicale Rinaldo Alessandrini, regia di Stefano Mazzonis di Pralafera. Il debutto il 28 gennaio 2011 al Palais Opéra di Liegi. “L’inimico delle donne” è la storia di un imperatore cinese conosciuto per la sua misoginia che si rifiuta ostinatamente di sposarsi, nonostante le leggi e le usanze locali lo impongano. Ma un giorno una violenta tempesta provoca il naufragio di una bella italiana… OTTOBRE 2010 TEATRO DEI FILODRAMMATICI “Brazil” del Monty Python Gilliam chiude domani “Progetto Orwell” Si conclude domani con “Brazil” di Terry Gilliam (Monty Python), presentazione a cura di Riccardo Anselmi, il progetto “Orwell 2010. Cinema – Teatro–Incontri” organizzato da Teatro Gioco Vita in collaborazione con “cittàcomune”, una riflessione sulla prima metà del Novecento a partire dalla vita e dall’opera di George Orwell che si è articolata per tut- to il mese di ottobre al Teatro Comunale Filodrammatici mettendo a confronto letteratura, grande schermo e teatro. L’appuntamento, alle 21, è inserito nel programma “InFormazione Teatrale” proposto dal Teatro Stabile di Innovazione diretto da Diego Maj con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’ingresso è gratuito. Con Boldi è già Natale Il comico milanese ieri sera ospite dell’Uci Cinema per una frizzante presentazione del suo nuovo cinepanettone lo delle ragazzine Jacopo Sarno. Una produzione Marifilm (distribuzione Medusa) che vede la truppa rincorrersi su e giù per St. Moritz fra neve fresca, amorazzi, equivoci e gag assortite. Un Boldi che, come accade da qualche anno, f a da chioccia, il capocomico che attira sulla sua bocca le battute migliori e le smorfie più esilaranti. Ieri all’Uci una discreta parte del pubblico di Boldi c’era. L’ha toccato, l’ha salutato come se incontrasse il parente più simpatico. Quello che purtroppo, a causa del suo mestiere, possono vedere solo al cinema e, ben più raramente, ospite di qualche contenitore televisivo. Ieri questo parente guascone è sceso dal set e ha stretto la mano a Piacenza, quasi fosse uscito da una scena della “Rosa purpurea del Cairo”. Del resto ce l’aveva detto Micaela Boldi prima che suo padre andasse in sala a presentare il nuovo film: «Mio padre, nonostante il lavoro che fa, per noi c’è sempre stato. E’ splendido lavorare con lui, anche se questo significa a volte, in nome del nostro legame, essere disponibili anche di domenica. Ma forse (sorride, nda) alberga ancora in me una vecchia “antipatia” per il mestiere di attore. Alle scuole elementari, proprio come compito natalizio, scrissi un tema su mio padre in cui mi sfogai: «Non mi va che il mio papà vada in giro a fare lo scemo». Con gli anni Micaela ha cambiato idea. Le scemenze di papà donano risate a tanti italiani. Sono scemenze che alleviano lo spirito a persone che magari, durante il giorno, hanno sputato sangue e raccolto filo spinato. E così Micaela ora è figlia, collaboratrice e fan. Massimo Boldi posa per le foto e dispensa battute. E’ gentile, disponibile. I fans lo abbracciano e gli promettono che il suo cinepanettone sarà un altro devastante successo. Emiliano Raffo L’Oscar del dialetto, la proposta di Parma e Dosi alle compagnie teatrali Dopo il taglio del nastro, al President, del primo teatro stabile del dialetto piacentino, la Provincia ha in cantiere l’“Oscar del dialetto”. L'iniziativa è firmata dagli assessori Maurizio Parma, Massimiliano Dosi ed è stata accolta anche dalla Famiglia Piasinteina, l’associazione impegnata nella valorizzazione della cultura locale presieduta da Danilo Anelli. L’assessore Dosi da consigliere provinciale ha sempre seguito la tematica del vernacolo e oggi mette a disposizione il suo bagaglio di esperienza per la realizzazione della kermesse. Il progetto prevede un concorso «che abbia lo scopo di premiare chi mantiene in vita la nostra lingua locale». «Il dialetto – hanno spiegato gli assessori – porta con sé la cultura, la storia e le tradizioni del nostro territorio. E’ un patrimonio della nostra terra, la lingua che dice chi siamo e da dove veniamo e come tale va salvaguardata e mantenuta». Proprio con questo obiettivo il teatro stabile President a breve metterà a disposizione locali per la raccolta dei copioni, un archivio per i “cartacei” delle commedie dialettali. Tra le altre esigenze emerse anche un coordinamento delle rassegne – per evitare la concomitanza o la vicinanza di eventi – e una mappa dei teatri della provincia disponibili ad accogliere le rappresentazioni. E guai a chi dice che il teatro dialettale è riservato solo agli adulti. All’incontro di questo pomeriggio anche il 20enne Andrea Braghieri, da Pianello. Da quattro anni collabora con la compagnia locale ed è il segno, tangibile, di una passione per il vernacolo che serpeggia anche tra i giovani. Per la compagnia filodrammatica Il Dumascar la scena è anche un mezzo per fare beneficenza. «Dall’89 – spiega la presidente Mara Cammi – abbiamo devoluto complessivamente quasi 200milioni di vecchie lire per opere di bene. Recentemente abbiamo scelto di inviare ad Haiti 2mila euro. Si tratta dei ricavi dei nostri spettacoli». «Grazie alla Filo – rivela Cammi – posso dire di essermi accorta di poter esprimere sentimenti che prima non conoscevo». L’assessore Parma (a destra) ieri a confronto con le 35 compagnie teatrali piacentine. L’iniziativa “L’Oscar in dialetto” ha ricevuto l’ok anche della Famiglia Piasinteina E al President, a breve, un luogo per la raccolta dei copioni