AAA moglie cercasi. Breve storia degli annunci

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AAA moglie cercasi. Breve storia degli annunci
A.A.A. moglie cercasi. Breve storia degli annunci per cuori solitari
Lunedì 02 Aprile 2012 16:34
"E’ verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio
debba essere in cerca di moglie”. Così Jane Austen inizia la sua rilettura in chiave satirica della
legge universale che spinge un cuore solitario alla ricerca di un compagno ideale.Ma una volta
dominati “orgoglio” e “pregiudizio”, la donna che capitola – pur continuando a sognare l’uomo
giusto – deve sapersi accontentare di quel che trova. Infatti, come la divina Jane scriveva alla
propria nipote: “Le donne sole hanno una spaventosa tendenza a essere povere e questo è un
fortissimo argomento a favore del matrimonio”. Naturalmente, il sogno di una ragazza borghese
come Elizabeth Bennet, non più giovane e con una dote modesta, di sposare un proprietario
terriero come il signor Darcy, latifondista da 10.000 sterline all’anno, non era che una fantasia
impossibile.
Da qui il fascino duraturo che il romanzo esercita a livello mondiale. Gli annunci per cuori
solitari – introdotti in Inghilterra nel 1695 – hanno sempre dovuto la loro popolarità alla
sensazione che danno di far parte della trama di un romanzo, quando in realtà si è assimilati
alla pubblicità di un apparecchio domestico o una carta di credito. Come la stessa Elizabeth
Bennet chiede: “Che differenza c’è, in ambito matrimoniale, tra l’interesse e la prudenza? Dove
finisce la cautela e inizia l’avidità?”.Ogni matrimonio rappresenta un’opportunità. Dr. Johnson
dichiarava 250 anni fa: “Gran parte dei matrimoni avrebbe lo stesso successo se le coppie
fossero scelte dal Gran cancelliere”, considerando invece le seconde nozze “il trionfo della
speranza sull’esperienza”. Tuttavia, osservando i mutamenti sociologici rivelati dagli annunci
per cuori solitari nel corso degli ultimi tre secoli, una costante deve essere “universalmente
riconosciuta” in relazione al corteggiamento: gli uomini cercano giovinezza e offrono sicurezza
finanziaria, mentre per le donne è esattamente il contrario.Gli uomini vogliono donne sotto la
trentina che siano “sane”, di “bell’aspetto” o con un “fisico gradevole” e “dolci”, caratteristiche
che in termini evolutivi sono sinonimo di fertilità. Le donne ambiscono a un marito – qualunque
marito – che soddisfi il loro bisogno evolutivo di assistenza e supporto per i figli. I loro annunci
sottolineano quindi aspetti quali “reddito”, “proprietà” o “patrimonio”.Gli annunci per cuori solitari
risalgono alla Gloriosa Rivoluzione inglese (1688-9), che – oltre a dare origine a una monarchia
costituzionale con il Bill of Rights di Locke – vide anche la nascita della Banca d’Inghilterra,
della Borsa e delle assicurazioni Lloyd’s. In altre parole, la Rivoluzione commerciale, la cui linfa
vitale era l’inchiostro tipografico, che nel 1695 – con l’abolizione della censura statuita dal
Licensing Act – contribuì alla diffusione di una stampa popolare destinata alle fiorenti classi
medie commerciali in possesso di un’istruzione. Il 19 luglio 1695, a pagina tre di uno dei
numerosi giornaletti settimanali, tra inserzioni riguardanti un apprendista calzolaio, la vendita di
uno stallone arabo e l’offerta di un letto usato, apparve il seguente annuncio: “Gentiluomo sui
30 anni, che si professa in possesso di un’ottima proprietà (benestante), sposerebbe giovane e
brava gentildonna con un patrimonio di 3.000 sterline circa, cui darà soddisfazione tramite
accordo” (cui assegnerà un reddito concordato). Nella stessa pagina compariva: “Giovane sui
25 anni, con un’attività avviata e la promessa di una rendita di 1.000 sterline dal padre, cerca
anima gemella. Educato da dissidente, come i genitori, è un uomo serio”.Entrambi sono alla
ricerca di una moglie giovane, bella, brava nella gestione domestica e benestante. Il secondo
inserzionista si dichiara dissidente (puritano o protestante non anglicano), come gran parte
degli uomini d’affari londinesi di successo, e “serio”, a dimostrazione che si tratta di un annuncio
“onorevole”. Compare in “A Collection for Improvement of Husbandry and Trade” (una sorta di
guida per migliorare nella ricerca di un marito e in altre attività, ndt), pubblicazione fondata da
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John Houghton, diplomato a Cambridge, farmacista e commerciante in tè, caffè e cioccolata, e
ufficialmente riconosciuto come creatore della pubblicità redditizia. Commercializzando
l’organizzazione di incontri, Houghton rese il matrimonio un’attività da pubblicizzare
esattamente come un lavoro, una proprietà o un nuovo prodotto: si trattava semplicemente di
un nuovo servizio da fornire ai cittadini di una Londra abitata da 500.000 stranieri e in rapida
espansione.
La doppia monarchia di Guglielmo e Maria, seguita alla Gloriosa Rivoluzione del 1688-9, non
governò per patriarcato di diritto divino, ma grazie a un contratto a termine emanato dal
Parlamento: per Locke si trattò di una svolta nell’autorità sociale, politica e morale, che si
rifletteva in una famiglia nata da un matrimonio inteso come contratto reciproco.Già nel 1710
venivano pubblicati 53 giornali con una diffusione di due milioni di copie, ma nel corso del XVIII
secolo l’alfabetizzazione (1.740: uomini 60 per cento, donne 40 per cento) e la lettura dei
romanzi di massa “sentimentalizzarono” progressivamente il sesso opposto e la scelta
personale, così che il matrimonio d’amore assurse a ideale sociale, scalzando i matrimoni
combinati, come si evince dai conflitti interiori dei romanzi di Jane Austen.
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