A000314 Da IO DONNA del 26/7/03, pag. 148 DONNE

FONDAZIONE INSIEME onlus
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Da IO DONNA del 26/7/03, pag. 148 <<PERCHE DONNE COLTE ED ARRIVATE
CERCANO IL’LUI’ CON ANNUNCI SUI GIORNALI>> di Lucetta Scaraffia, storica.
Per la lettura completa dell’articolo si rimanda al settimanale citato.
Ci sono annunci “personali” anche su una delle riviste più eleganti del mondo, la NEW
YORK REVIEW OF BOOKS: le donne che cercano un simpatico “compagno di giochi sessuali”.
Non un amante superdotato, ma un uomo gentile, che, magari le corteggi un po’,
disposto ad un rapporto leggero, senza futuro.
<<Non voglio progettare una vita di coppia>> scrivono, infatti, molte per chiarire
subito che non hanno in mente sogni matrimoniali. <<Sono già stata sposata>> aggiunge
per essere chiara una <<Elisabetta che cerca il suo conte di Essex>>, riferimento colto che
chiarisce subito chi avrà il ruolo dominante.
Si tratta di donne ricche, professionalmente affermate, probabilmente anche di
gradevole aspetto –una si descrive come <<una via di mezzo fra Uma Thurman e lady
Diana>> -fra i trenta e i cinquantacinque anni, a cui manca nella vita solo un’aggiunta leggera
e gradevole, un uomo che le gratifichi e le faccia un po’ divertire.
Ci si domanda come mai signore così fortunate si rivolgano ad annunci e non trovino
uomini con cui flirtare nel loro ambiente: forse hanno già esaurito quelli disponibili nel loro
raggio d’azione e non hanno tempo e voglia di fare anche una minima fatica per avviare una
relazione.
Certo, gli incontri attraverso gli annunci sono più facili: si può scegliere e non c’è la
fatica di farsi capire perché tutto è già chiarito all’origine.
Se pure con più eleganza e leggerezza, queste donne si comportano come molti uomini
“arrivati” che vogliono divertirsi senza affaticarsi in un rapporto impegnativo con una donna.
Anche perché molto spesso questi uomini una moglie ce l’hanno e se la tengono stretta per i
momenti duri della vecchiaia.
Le signore che scrivono questi annunci, invece, sembrano affrontare con coraggio la
propria solitudine.
Preferiscono questa alla fatica d’inventarsi un amore e di pensare ad
incontri del destino, sapendo bene che, se non ci pensano, non ci sarà nessuno a farlo al loro
posto.
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