Lighting Magazine PDF - Disano Illuminazione spa
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NUMERO 2/2014 EDIZIONE ITALIANA ben david_merlini design & visual communication ANNO XI - DISANO LIGHTING MAGAZINE - ANNO XI - NUMERO 2/2014 PERIODICO DEL GRUPPO Mossa brillante LED Pannel www.disano.it EDITORIALE Viene dalla LUCE l’ENERGIA per la CITTÀ DEL FUTURO Gran parte di questo numero di Lighting è dedicata a un tema più che mai d’attualità: l’efficienza energetica e l’opportunità offerta dalle nuove tecnologie di illuminazione per realizzare una vera svolta in questo settore. La nostra inchiesta parte dagli obiettivi su risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2 fissati dall’Unione Europea per il 2030. L’Ue punta a una riduzione del 40 per cento dei consumi. L’illuminazione, pubblica e privata, può dare un contributo fondamentale al raggiungimento di questo obiettivo, considerato cruciale per il futuro del vecchio continente. Del ruolo centrale dell’illuminazione nel processo di avanzamento tecnologico delle nostre economie sono convinte anche le società di erogazione dell’energia (le cosiddette utilities). Lo conferma il responsabile Area Reti Energia di Federutility che, nella nostra intervista, ricorda come la rete di illuminazione pubblica possa diventare l’infrastruttura per i nuovi servizi al cittadino nella futura smart city. Il risparmio energetico è anche il punto di partenza di chi realizza un nuovo progetto di luce, come ci spiega Roger Narboni, lighting designer di fama internazionale, che sottolinea come la luce possa sempre di più contribuire alla costruzione di una città più vicina ai bisogni e ai desideri dei suoi abitanti. La strada del risparmio energetico e della qualità della luce è oggi percorribile grazie ai prodotti a LED, già disponibili sul mercato, e ormai in grado di fornire eccezionali performance. Nel nostro speciale ne segnaliamo alcuni scelti tra le tante novità proposte dalla Disano illuminazione. Infine, il nostro speciale su “luce ed energia” si conclude con due significativi esempi di aziende italiane che hanno scelto di rinnovare l’illuminazione con impianti a Led. Il risparmio ottenuto, calcolabile raffrontando i consumi con quelli del vecchio impianto illuminotecnico e il sensibile miglioramento qualitativo dell’illuminazione non lasciano dubbi sui vantaggi di un aggiornamento tecnologico che è anche un investimento sul futuro. Giorgio Sottsass PERIODICO DEL GRUPPO DISANO LIGHTING MAGAZINE Anno XI • numero 2 maggio-agosto 2014 NEWS dall’Italia 4 MILANO Invito a palazzo con luci di gala Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale e culturale nel settore illuminotecnico Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale Posta Target Magazine Direttore Giorgio Sottsass Direttore responsabile Alessandro Visca Impaginazione Elda Di Nanno Traduzioni MT Languages, Milano Comitato Scientifico Giancarlo Marzorati, Architetto Aldo Cingolani, Architetto Raffaella Mangiarotti, Designer Massimo Marzorati, Lighting Designer Deborah Burnett, Designer Chiara Dynys, Artista Vladimir Kocet, Lighting Designer Zrinko Simunic, Lighting Designer Realizzazione editoriale Newton EC srl, Milano Hanno collaborato a questo numero Chiara Bellocchio, Greta La Rocca, Costanza Rinaldi Iconografia Shutterstock (copertina), Beatrice Arenella (pp. 42-47, 48-55), Claudia Bertola (pp. 4-10) Editore Newton Ec srl, Milano Stampa Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG) Per ricevere una copia rivolgersi a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano Tel. 024693838 - Fax 0239400289 e-mail [email protected] I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore “Newton Ec srl” per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge 675/96 è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano 2 70 COMO Il Museo Rifugi Antiaerei riporta alla luce la città dimenticata NEWS dal Mondo 12 GELEEN - PAESI BASSI Più sicurezza nel parco industriale 16 EINDHOVEN - PAESI BASSI Design e ottime performance per nuovi progetti urbani 18 REGNO UNITO Showroom illuminati ad arte 20 SINJ - CROAZIA La luce della storia nella corte dei cavalieri 56 SHARJA - EMIRATI ARABI Tecnologia e sostenibilità per il nuovo ospedale infantile 62 KALININGRAD - RUSSIA Brilla nella notte la chiesa dell’eroe russo 66 KAIKOHE - NUOVA ZELANDA Il nuovo campo da Hockey nella terra dei Maori SOMMARIO SPECIALE 24 LUCE & ENERGIA 26 30 34 36 42 44 Un futuro sostenibile per l’Europa EUROPA 2030: i tre obiettivi del pacchetto clima-energia e il contributo dell’illuminazione ENERGIA: la smart city comincia dalle reti di illuminazione Intervista a Mattia Sica LIGHTING DESIGN: la progettazione e la nuova idea di città Intervista a Roger Narboni NUOVI PRODOTTI: le tecnologie che fanno risparmiare e migliorano la qualità della luce INDUSTRIA: illuminazione sostenibile per il rilancio della produttività METALSIGMA LED, energia solare e geotermia nei capannoni autosufficienti SPORT 48 PALAWHIRPOOL DI VARESE A canestro con i LED INCONTRI 77 GIANNI DRISALDI - MARGHERITA SUSS Comunicare la luce 3 news DALL’ITALIA di Alessandro Visca foto di Claudia Bertola MILANO Invito a palazzo con LUCI di gala UN NUOVO PROGETTO ILLUMINOTECNICO, CON PROIETTORI LED, CREA UN’INDIMENTICABILE SCENOGRAFIA SERALE NEGLI SPLENDIDI CORTILI DI PALAZZO BAGATTIVALSECCHI. È considerata la casa-museo più bella d’Europa. Un luogo raro, in cui si incontrano storia, arte e buon gusto. Palazzo Bagatti Valsecchi si trova proprio al centro del cosiddetto quadrilatero della moda di Milano, ossia la zona delimitata da via Montenapolene, via Manzoni, via della Spiga e corso Venezia. Un’area simbolo del glamour internazionale, meta di turisti, appassionati di moda e di shopping provenienti tutto il mondo. 4 La zona che divide i due cortili interni di Palazzo Bagatti Valsecchi con la nuova illuminazione a Led. Nella foto piccola della pagina accanto, l’ingresso da via Gesù a Milano. 5 news DALL'ITALIA I proprietari del Palazzo, i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, alla fine dell’Ottocento decisero di ristrutturarlo con lo stile delle case signorili della Milano quattrocentesca, creando l’ambientazione ideale per le ricchissime collezioni di dipinti, armi, gioelli e altri manufatti di epoca rinascimentale. La casa e il suo prezioso contenuto rimasero alla famiglia proprietaria fino al 1974 quando l’ultimo figlio di Giuseppe cedette le collezioni all’omonima Fondazione e il palazzo alla Regione Lombardia. Vent’anni dopo, nel 1994, veniva aperto al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi. LA NUOVA ILLUMINAZIONE DEI CORTILI Entrando nel Palazzo da via Gesù, una traversa di via Montenapoleone, ci si trova in due raffinati cortili interni, divisi da un androne sorretto da colonne, con un’elegante soffitto di legno. Sul secondo cortile si affaccia il ristorante di una storica gastronomia di Milano, che nella bella stagione dispone anche di tavoli all’aperto. L’illuminazione di cortili e androni è stata di recente completamente rinnovata. “È un progetto che ho costruito sul campo – ci racconta Vittorio Marano titolare di STM impianti, che ha disegnato e realizzato il progetto illuminotecnico – sulla base Sopra, i tavoli del ristorante che affaccia su uno dei cortili e, a lato, Vittorio Marano, autore del progetto illuminotecnico, accanto a una delle statue presenti nei cortili. 6 Sopra, la vetrina di un negozio nel cortile interno e, a lato, il monumentale pozzo di marmo che campeggia nel primo cortile. Sotto, una vista d’insieme dei due cortili, con un particolare dell’illuminazione dal basso delle facciate interne del palazzo. 7 OGGETTI e ARREDI raccontano il RINASCIMENTO lombardo Più casa che museo. Il particolare fascino del Museo Bagatti Valsecchi sta nel progetto dei collezionisti proprietari, che hanno voluto collocare le preziose raccolte di opere d’arte e manufatti del XV e XVI secolo in una dimora della stessa epoca, ricostruita con l’apporto di valenti artigiani sulla base di una rigorosa documentazione storica. Ogni ambiente è stato progettato attentamente, con l’inserimento negli arredi di elementi di epoca rinascimentale, come fregi, decorazioni, soffitti lignei. Il visitatore si trova così a scoprire opere di pittori importanti come Giovanni Bellini, Bernardo Zenale, il Giampietrino accanto ad arredi lignei, oggetti preziosi in vetro o in ceramica. Tutti collocati in modo da costituire un insieme coerente e di grande suggestione. Il Museo Bagatti Valsecchi con Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli fa parte del circuito delle case museo di Milano, che riunisce una parte importante del patrimonio storico artistico milanese ed è visitabile con un biglietto unico. Il Museo è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì dalle 13.00 alle 17.45. Nelle foto, alcune stanze del Museo. Dall’alto: la galleria delle armi con una raccolta di armature rinascimentali. La biblioteca con la decorazione pittorica, ispirata ad affreschi di Bergognone e realizzata nel 1887 da Luigi Cavenaghi. Un’installazione luminosa per il Salone del Mobile 2014 e, qui sotto, un particolare del soffitto ligneo della cosidetta “sala del letto valtellinese” con lo stemma della famiglia Bagatti Valsecchi. 8 news DALL’ITALIA delle esigenze che avevo individuato, conoscendo bene il contesto, dopo una serie di prove ho collocato i corpi illuminanti e affinato via via posizione e puntamenti per avere il risultato migliore.” Obiettivi della nuova illuminazione? “L’impianto preesistente – spiega Marano – era del tutto insufficiente. Una decina di proiettori ad alogenuri e una trentina di faretti creavano uno scarso illuminamento, appena sufficiente ad attraversare i cortili. Rimanevano nell’ombra le facciate storiche e soprattutto i tanti particolari architettonici di pregio nel cortile: le statue nelle nicchie, le colonne, i cornicioni decorati. L’obiettivo del progetto era di dare il giusto risalto a tutto questo, creando anche un ambiente gradevole, un vero e proprio salotto all’aperto.” Il nuovo progetto utilizza una serie di faretti a Led, con diverse funzioni. “Ho utilizzato in tutto 42 proiettori (modello Koala, Punto ed Elfo, Disano) solo in minima parte – specifica Marano – collocati nei punti luce già esistenti. I faretti disposti nell’androne centrale creano una luce d’ambiente adeguata alle dimensioni dell’area, altri faretti sottolineano statue nelle nicchie, il pozzo in marmo nel primo cortile e altri particolari interessanti. Ho voluto anche un’illuminazione dal basso sui cornicioni per evidenziare le belle facciate storiche che delimitano il perimetro del cortile. Ci sono volute diverse prove per mettere a punto anche i particolari, per esempio evitare qualsiasi effetto di abbagliamento per chi è seduto ai tavolini all’aperto del ristorante.” Il risultato finale? “Siamo riusciti a creare una vera e propria quinta. Uno scenario serale davvero indimenticabile per chi si trova a transitare nel cortile o siede ai tavoli per un aperitivo o una cena”. RISPARMIO ENERGETICO “Per quanto riguarda gli aspetti tecnici del nuovo impianto – conclude Marano – il principale è certamente il risparmio energetico. Anche per la mia esperienza professionale nel settore del fotovoltaico sono abituato a fare calcoli sui tempi di rientro di un investimento. Nel caso di un impianto di illuminazione a Led i numeri parlano da soli. In questo impianto abbiamo sostituito 11 proiettori a ioduri da 250 W e 30 faretti da 22 W con 14 proiettori Punto Led da 25 W, 26 Koala Led da 14 W e 2 Elfo Led da 36 W. Il risparmio sulla bolletta è tale che nel giro di tre anni l’investimento si può Sotto, le statue di stile neoclassico poste in nicchie decorate sono uno degli elementi più scenografici del cortile, messi in evidenza dal nuovo impianto di illuminazione. 9 news DALL’ITALIA A lato, uno scorcio del cortile con la nuova illuminazione. Sotto, un confronto tra il vecchio e il nuovo impianto. La differenza di potenza assorbita determina un notevole risparmio sui costi. considerare ripagato, in più il nuovo impianto assicura una lunga durata di vita e azzera i costi di manutenzione. Sono tutti argomenti molto convincenti per rifare un impianto luci. Anche se in questo caso l’effetto finale, il colpo d’occhio che offrono questi meravigliosi cortili con le nuove luci va sicuramente al di là di qualsiasi calcolo.” VECCHIO IMPIANTO Corpi illuminanti sostituiti Pot kW Numero Ore gg Giorni kWh/anno Proiettore alogenuri metallici 0,25 11 10 365 10037,5 Faretti a spot 0,022 30 10 365 2409 Totale 12446,5 € /kWh Costo annuo energia 0,15 € 1.866,98 Costo anno manut. € 250,00 Totale costi anno € 2.116,98 NUOVO IMPIANTO A LED Nuovi corpi illuminanti 10 Pot kW Numero Ore gg Giorni kWh/anno Disano Punto 0,025 14 10 365 1277,5 Disano Koala 0,014 26 10 365 1328,6 Disano Elfo 0,037 2 10 365 270,1 € /kWh Costo annuo energia Totale 2876,2 0,15 € 431,43 Costo anno manut. 0 Risparmio annuo € 1.685,55 Spettacolo notturno Cripto LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication di Greta La Rocca news DAL MONDO GELEEN - PAESI BASSI Più sicurezza nel parco industriale CHEMELOT È IL NOME DI UN VASTO COMPRENSORIO CHIMICO INDUSTRIALE CHE SI TROVA NEL LIMBURG, PROVINCIA MERIDIONALE DEI PAESI BASSI. UN’AREA DEDICATA A LAVORAZIONI DI BASE E ALLO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, IN CUI OPERANO IMPORTANTI MULTINAZIONALI. Situato nel cuore di una regione altamente industrializzata, confinante con Belgio e Germania, la zona industriale di Geleen è stata battezzata Chemelot, un nome che unisce le parole chimica (“chemo”) e destino (“lot” in olandese) con un evidente riferimento alla mitica Camelot, la fortezza di Re Artù. Fino al 1988 tutti gli impianti del complesso chimico sono stati di proprietà della società DSM, una grande multinazionale olandese che opera nel settore della salute e dei materiali. Nel 2000, tutte le attività petrolchimiche, che fino ad allora rappresentavano quasi la metà delle attività di DSM a Geleen, sono passate alla società saudita SABIC. In seguito sono arrivate altre società. Nel 2013 nel parco industriale sono stati costruiti due nuovi impianti di cracking per il gasolio (il cracking è un processo chimico utilizzato principalmente nella lavorazione dei prodotti petroliferi). Oggi Chemelot è la sede di molteplici attività, dalla chimica di base alla chimica fine, dalle lavorazioni di base delle materie prime allo sviluppo di prodotti innovativi. Il comprensorio dispone di un’efficiente rete di collegamenti ferroviari e marittimi indispensabili per società che operano su mercati globali. Nella cartina le province dei Paesi Bassi Chemelot 13 news DAL MONDO 14 In queste pagine, alcune immagini del complesso chimico-industriale di Chemelot. Per garantire la massima sicurezza dei lavoratori impegnati sui binari ferroviari, con turni di lavoro che coprono le 24 ore, sono stati montati proiettori Disano che generano un’illuminazione uniforme e assicurano un’ottima visibilità. L’ILLUMINAZIONE DELLO SCALO MERCI Nello scalo di smistamento di Chemelot i convogli merci provvedono ai trasporti su rotaia verso l’Europa dell’Est o il Mare del Nord, tramite il porto interno di Stein, piccolo centro urbano. Allo scalo si lavora 24 ore su 24: per questo è fondamentale una buona illuminazione. Lungo i binari ferroviari sono collocati 6 piloni alti 35 metri e dotati di circa 12 apparecchi di illuminazione ciascuno. Dei 6 piloni, 4 montano i proiettori Mini-Olympic (Disano). Gli apparecchi che illuminano parallelamente i binari emanano una luce profonda e radiante mentre quelli perpendicolari ai binari hanno un ampio angolo di illuminazione. Nel suo complesso, l’impianto illumina in modo uniforme e permette una buona visibilità, importante per garantire massima sicurezza ai lavoratori che operano nel sito. La società olandese Ziut, responsabile della manutenzione dell’impianto di illuminazione da molti anni, ha scelto le luci Disano per l’eccellente qualità e la capacità di distribuire la luce in modo uniforme. 15 news DAL MONDO di Greta La Rocca EINDHOVEN - PAESI BASSI Design e ottime performance per nuovi progetti urbani PER VALORIZZARE UNA NUOVA AREA COMMERCIALE, COSTRUITA IN UNA ZONA RESIDENZIALE DEI PAESI BASSI, È STATO REALIZZATO UN PROGETTO ILLUMINOTECNICO CHE UNISCE OTTIME PERFORMANCE TECNICHE A UN DESIGN DALLE LINEE MODERNE. A Meerhoven, nella zona occidentale della città di Eindhoven, nel 2013 sono iniziati i lavori per la progettazione del Meerrijk Shopping Centre, un centro commerciale che si estende per 10mila metri quadrati. Lo sviluppo urbano di Meerhoven è iniziato nel 1990 per far fronte alla carenza di case in città. È nato un quartiere residenziale, dove sono state progettate abitazioni private, case vacanze, uffici, oltre a servizi di vario genere. Il Centro 16 SCHEDA TECNICA Illuminazione esterna del Meerrijk shopping centre ◗ Committente Municipalità di Eindhoven ◗ Installatore Hak ◗ Fornitore Attiva B.V. ◗ Apparecchi utilizzati Clima (Disano) Commerciale Meerrijk risponde a tutti i bisogni del quartiere, all’interno ospita due grandi supermercati, Jumbo e Albert Heijn; piccoli negozi di alimentari, boutique di abbigliamento, negozi per la cura personale, articoli per la casa, oltre a ristoranti, bar, gelaterie e una banca. Il Comune di Eindhoven aveva la necessità di realizzare un progetto che illuminasse il nuovo centro commerciale e il quartiere, e che fosse in grado di valorizzare l’intero lavoro inserendosi in modo armonioso nel contesto. La società locale Huisman & Van Muijen, consulente tecnico del municipio di Eindhoven e responsabile del progetto di iluminazione ha proposto gli apparecchi Clima (Disano), ideali per l’arredo urbano e il residenziale, con sorgenti di ultima generazione che garantiscono ottime performance e risparmio energetico. I Clima, forniti dalla società olandese Attiva Lichtprojecten, sono stati scelti di colore grigio per il migliore inserimento nel complesso residenziale e commerciale. Obiettivo principale dell’illuminazione è la vivibilità nelle ore serali della zona, creando percorsi sicuri per lo shopping e il rientro a casa, ma anche offrendo un ambiente favorevole a momenti di ritrovo e aggregazione urbana. In queste pagine, immagini del Meerrijk Shopping Centre a Meerhoven, nella zona occidentale di Eindhoven. L’intera area è stata illuminata con apparecchi Clima (Disano) con lo scopo di valorizzare il quartiere, renderlo più sicuro di sera e creare degli spazi di aggregazione urbana. 17 news DAL MONDO REGNO UNITO Showroom illuminati ad arte LA CATENA INGLESE DI ARREDAMENTO D’INTERNI BOHEN SI QUALIFICA PER IL DESIGN INTELLIGENTE, LA CURA NELLA SCELTA DEI MATERIALI E LA LAVORAZIONE ARTIGIANALE. PRESENTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE DEL REGNO UNITO, NASCE COME DISTRIBUTORE COMMERCIALE E SOLO DOPO AVER CONSOLIDATO LA SUA POSIZIONE SUL MERCATO DECIDE DI RIVOLGERSI ANCHE AL PUBBLICO, CON LA VENDITA AL AL DETTAGLIO. In quest’ottica ha cominciato ad aprire showroom che mostrassero il meglio della sua produzione: dalle cucine alle camere da letto, fino ai bagni personalizzati. Vengono proposti per ogni ambiente diversi stili per presentare 18 SCHEDA TECNICA Illuminazione punti vendita catena arredamento Bohen ◗ Committente: Bohen ◗ Progetto Illuminotecnico: Principal Lighting Ltd ◗ Progetto Elettrico: Electricbase (Stockton on Tees) ◗ Prodotti: LED Panel (Disano), Euroma 3 (Fosnova), Energy 2000 (Fosnova) di Costanza Rinaldi Euroma e Energy recentemente rinnovati a LED, rappresentano infatti un’ottima soluzione sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista del risparmio energetico. Tutti i progetti illuminotecnici pensati per i 13 showroom Bohen inglesi hanno comportato un consumo medio sensibilmente inferiore rispetto ad un impianto tradizionale, senza contare l’assenza di manutenzione e la lunga durata di vita che caratterizza le sorgenti a LED. In queste pagine. L’illuminazione crea un contesto comfortevole, simile a quello di un ambiente domestico. Nell’intera area della vendita la luce sottolinea le caratteristiche dei mobili esposti nei singoli ambienti. un’offerta il più possibile allargata alle diverse fasce di mercato. Design ispirato, qualità e artigianalità: queste le parole d’ordine intorno alle quali ruota il mondo Bohen e sono anche i criteri che hanno guidato, alla fine dell’anno scorso, la realizzazione di nuovi impianti illuminotecnici in 13 store della catena inglese. L’illuminazione assolve a due compiti fondamentali: creare un contesto comfortevole, simile a quello di un ambiente domestico, per l’intera area della vendita e sottolineare con allestimenti puntuali le caratteristiche dei mobili esposti nei singoli ambienti, che riproducono le diverse stanze dell’abitazione. Con questi obiettivi sono stati scelti LED Panel di Disano Illuminazione, i faretti ad incasso Euroma ed Energy entrambi Fosnova. I primi si sono rivelati idonei per fornire un’illuminazione generale che racchiudesse la ricostruzione dell’ambiente casalingo. Questo apparecchio, caratterizzato dalla tecnologia LED, offre un comfort eccellente anche per l’ottimale diffusione della luce. Per quanto riguarda invece l’illuminazione d’accento, voluta dai progettisti per enfatizzare alcuni dettagli del prodotto esposto, o per aumentare la visibilità di una zona, gli incassi Fosnova sono perfetti per creare una luce personale e con la possibilità di essere modificata nel tempo a seconda delle esigenze. 19 news DAL MONDO SINJ - CROAZIA La luce della storia nella corte dei cavalieri 20 di Costanza Rinaldi NEL SUD DELLA CROAZIA, NELL’ENTROTERRA A POCHI CHILOMETRI SPALATO, IN UN PARADISO NATURALE DI ACQUE, CAMPI E PIETRE SI TROVA SINJ, AL CONFINE TRA LE MONTAGNE BALCANICHE E LA ZONA COSTIERA. La città sorge nel bacino del fiume Cetina e dei suoi numerosi affluenti, in un’area dalla storia tormentata. Sebbene sia stata vittima di terremoti e più volte distrutta e bruciata dai conquistatori, la città è sempre rinata più forte e arricchita dalle tante culture che si sono intrecciate in questo luogo. Per quanto riguarda la storia più antica, un altare vo- tivo di epoca romana menziona un insediamento, chiamato Osinium, poco distante dal fiume Cetina. Nel 1513 Sinj cadde in mano turca fino al 1686 quando passò sotto il dominio veneziano. I Turchi con un grande esercito tentarono di riprendersi la città nel 1715, ma furono eroicamente respinti da poche centinaia di difensori. Il seguito la città ha fatto parte dei regni Serbi, Croati e Sloveni, poi del Regno di Jugoslavia, e, dopo la guerra e l’occupazione italiana, della Jugoslavia comunista. Oggi Sinj è finalmente parte della Repubblica Indipendente e sovrana della Croazia. LA CORTE DEI CAVALIERI ALKA Il nome Kvartiri (alloggio, campo militare) indica lo scopo originario del forte. La fortezza fu costruita infatti per la cavalleria croata nel 1760. Dalla pianta quadrata si può evincere un complesso costituito da due edifici, comprendente due torri quadrate e due cortili interni separati dalle stalle. In totale, il complesso riusciva ad ospitare fino a quattro compagnie di cavalieri insieme ai loro cavalli. Nel corso della storia, il forte è stato usato da tutti gli eserciti presenti a Sinj, in particolare da quello france- SCHEDA TECNICA Illuminazione esterna ed interna - Alka Halls ◗ Committente: Alkom ◗ Progetto illuminotecnico: Telektra ◗ Progetto elettrico: Ferocommerce ◗ Prodotti utilizzati: Torcia, Sicura, Koala, Box (illuminazione esterna), Energy, Euro, Store, Office, Ghost, Hydro, Omnitrack, Soft (illuminazione interna) 21 news DAL MONDO In questa pagina e nelle precedenti. Viste esterne ed interne dell’Alka Halls. L’illuminazione valorizza i lavori di restauro e le nuove scoperte architettoniche. All’esterno, è stata data grande attenzione all’atmosfera notturna, mentre nelle sale interne l’illuminazione è regolabile anche per piccoli eventi. IL TORNEO ALKA PATRIMONIO DELL’UNESCO Nel 1715 come voto alla Madonna che li aveva aiutati a respingere i Turchi gli abitanti di Sinj istituirono il torneo cavalleresco di Alka, che continua tutt’ora a svolgersi ogni anno la prima domenica di agosto. Una tradizione rimasta intatta che oggi è sotto la protezione dell’UNESCO come patrimonio immateriale mondiale. Il Torneo Alka di Sinj è una tradizionale gara equestre in cui i cavalieri (alkars) a cavallo, al galoppo, in possesso di una lunga lancia di tre metri, cercano di infilzare l’anello di ferro (alka) appeso a una corda all’interno dell’arena. La leggenda vuole che il nome Alka (anello, cerchio) derivi dalla staffa della sella del cavallo (Edek) che venne sequestrato dal Pascià Ottomano Čelić. La festa di Alka dura tre giorni, ha inizio il venerdì, e prosegue fino alla domenica, momento nel quale prende vita la processione dei Cavalieri, guidata dal Harambasa il comandante e dagli scudieri Alka. se nel XIX secolo e da quello austriaco (dal quale è stata aggiunta un’ulteriore ala a tre piani di altezza). Oggi la Corte è sotto la tutela del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e ospita il Museo della Regione del Cetina. L’apertura del Museo ha spinto l’amministrazione locale a compiere grandi lavori di scavo e di restauro che hanno salvato molti reperti e parti fondamentale della storia del luogo. Sono state rinvenute le fondamenta architettoniche della torre sud, il serbatoio dell’acqua e il sistema di drenaggio della pioggia, così come resti di pavimentazione, marciapiedi e ciottoli. Inoltre, tra i reperti, spiccano monete veneziane, vari oggetti di metallo del tardo Medioevo, frammenti di vetro e ceramiche. IL PROGETTO ARCHITETTONICO I primi interventi di restauro sull’intera costruzione sono del 1927, quando il Consiglio della Società di Gestione cominciò a cercare fondi finanziari per ricostruire le sale della fortezza. A questa azione parteciparono anche artisti locali, come lo scultore Ivan Mestrovic e il famoso architetto sloveno Vinko Glanza, che sviluppò un progetto preliminare. Nel 1954 i lavori divennero più consistenti, ma è nel 1980 che il Consiglio Direttivo della Società dei Cavalieri Alka in collaborazione con l’Istituto di Restauro Croato ha fondato un comitato e ha dato il via alla costruzione e ri-costruzione dell’architettura. Sono passati comunque ancora molti anni prima di arrivare all’annuncio, nel 2001, dell’apertura del Museo. Il progetto architettonico doveva coniugare le attività del Museo e la conservazione il luogo come centro di interesse nazionale. Il complesso delle sale è uno spazio unificato e armonioso, mentre la piazza esterna definita dagli stessi edifici rimane un luogo pensato per le necessità della Società dei Cavalieri, ancora oggi attiva. Lo spazio interno è stato ricostruito coi materiali tradizionali: travatura reticolare visibile di legno, finestre con cornici di pietra, in facciata porta di legno e finestre di pietra. 22 IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Un così profondo restauro e la conseguente riprogettazione degli spazi sia interni che esterni ha portato anche a un nuovo progetto illuminotecnico affidato a Telektra. Le diverse esigenze del progetto hanno spinto i progettisti verso i prodotti della Disano illuminazione che si sono rivelati idonei sia per la parte esterna che per l’illuminazione dedicata delle aree interne. w ILLUMINAZIONE ESTERNA All’esterno, per un’illuminazione generale sono stati installati gli apparecchi Torcia nella versione a palo con un’altezza pari a 5 metri, per i percorsi pedonali e per scandire i volumi delle architetture gli apparecchi Sicura, mentre per il verde i proiettori Koala, Elfo e Box creano la giusta atmosfera notturna senza modificare la percezione dello spazio. w ILLUMINAZIONE INTERNA All’interno, il progetto di lighting design si è diviso in più zone: il ristorante ad esempio, nel quale sono stati scelti apparecchi down light, come Energy ed Euro ai quali sono stati aggiunti diffusori per coprire meglio tutta l’area interessata; nella zona caffetteria invece, gli apparecchi downlighter sono orientabili (Store) così da potersi adattare alle diverse esigenze e a piccoli eventi. Nelle sale, nei corridoi e per le scale, il progetto è molto diversificato. Anche qui si trovano dei downlighters (Energy e Office con diffusore), ma anche delle sospensioni (Ghost), degli apparecchi a muro (Soft) e da soffitto (Hydro) a seconda dell’altezza e della distribuzione degli ambienti. Uno studio a parte per la Galleria d’Arte Stipe Sikirica, dedicata al famoso scultore accademico Stipe Sikirica, nato a Jabuka, vicino a Trilj che ha donato tutte le sue opere alla città di Sinj. Qui oltre ad alcuni degli apparecchi sopra citati si trovano anche alcuni piccoli proiettori, come Omnitrack (Fosnova) e Trial-One che creano giochi di ombra e luce sulle sculture esposte. 23 SPECIALE LUCE & ENERGIA UN FUTURO SOSTENIBILE PER L’EUROPA L’Unione Europea ha fissato gli obiettivi per il 2030 in tema di energia e clima. Dall’illuminazione può venire un contributo importante per consumare meno e ridurre le emissioni di CO2. Led e reti intelligenti possono essere l’infrastruttura su cui far viaggiare la città del futuro 24 26 EUROPA 2030: i tre obiettivi del pacchetto clima-energia e il contributo dell’illuminazione 30 ENERGIA: la smart city comincia dall’illuminazione Intervista a Mattia Sica 34 LIGHTING DESIGN: la progettazione e la nuova idea di città Intervista a Roger Narboni 36 NUOVI PRODOTTI: le tecnologie che fanno risparmiare e migliorano la qualità della luce 42 INDUSTRIA: illuminazione sostenibile per il rilancio della produttività 25 SPECIALE EUROPA 2030: i tre obiettivi del pacchetto clima-energia e il contributo dell’illuminazione L’aggiornamento tecnologico dell’illuminazione pubblica e privata GLI OBIETTIVI DELL’EUROPA PER IL 2030 può dare un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi UE su efficienza energetica ed emissioni inquinanti. Migliorare la luce significa migliorare la qualità di vita. Per questo la strategia europea per riduzione del 40% delle emissioni di CO2 aumento del 30% della quota delle energie rinnovabili aumento del 40% dell’efficienza energetica incentivare lo svecchiamento degli impianti si basa sul coinvolgimento diretto dei cittadini. Il Parlamento europeo ha recentemente votato una risoluzione in cui si definiscono per il 2030 ambiziosi obiettivi sul fronte dell’energia e della lotta al riscaldamento globale. L’assemblea UE chiede una riduzione del 40% delle emissioni di CO2, un aumento del 30% della quota delle energie rinnovabili ed un obiettivo del 40% per il miglioramento dell’efficienza energetica. Questa risoluzione si aggiunge e in parte modifica il pacchetto clima-energia già adottato dalla Commissione Europea, che appariva meno vincolante per i governi nazionali. I punti in discussione sono ancora molti, anche per la complessità del meccanismo con il quale le decisioni prese in sede europea diventano operative nelle singole nazioni. In ogni caso le linee guida sono chiare, nessuno mette in discussione che la 26 40% + 30% + 40% LUCE & ENERGIA riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 siano obiettivi strategici fondamentali per il futuro dell’Europa. Su questo fronte l’illuminazione può dare un contributo importante. Lo svecchiamento degli impianti di illuminazione pubblica, l’adozione delle nuove tecnologie a risparmio energetico nell’edilizia residenziale e commerciale possono far rispamiare e aumentare l’efficienza in modo significativo. Le evidenze non mancano. Il rapporto “Lighting the cities” pubblicato dalla Commissione europea nel giugno 2013, propone una strategia per incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie di illuminazione nelle città europee. Nell’introduzione Neelie Kroes vice presidente della Commissione per l’Agenda digitale europea scrive: “Oggi, la tecnologia di illuminazione a LED ha raggiunto la maggiore età ed è in grado di offrire benefici concreti alle città e ai cittadini. La nuova tecnologia offre luce più controllabile e di qualità superiore, una maggiore performance visiva e migliora l’ambiente e la sicurezza delle città. Inoltre, l’illuminazione a LED rende le nostre città più ‘verdi’ facendo risparmiare fino al 70% di energia e riducendo i costi delle infrastrutture.” In Europa ci sono più di 90 milioni di vecchi apparecchi di illuminazione, oltre il 75% degli impianti ha più di 25 anni di vita I SOGGETTI DA COINVOLGERE Cittadini, commercianti Amministrazione municipale Produttori di apparecchi Compagnie energetiche Associazioni commerciali 27 SPECIALE Cambiamento nella percezione dei cittadini del loro ambiente quotidiano Aumento della sicurezza per i cittadini Miglioramenti ambientali nei posti di lavoro, scuole, sanità Il report si apre con un dato che basta da solo a delinare lo scenario complessivo. In Europa ci sono più di 90 milioni di apparecchi per l’illuminazione stradale e oltre il 75 % degli impianti ha più di 25 anni. Considerata l’evoluzione tecnologica che c’è stata negli ultimi decenni appare evidente il margine che c’è per incrementare l’efficienza e ridurre i costi. La strategia di fondo indicata dal report ( che trovate riassunta nelle tabelle di queste pagine) punta innanzitutto al coinvolgimento dei diversi stakeholder: amministrazioni pubbliche, aziende energetiche, produttori di apparecchi, e soprattutto i cittadini, quali destinatari ultimi di questi interventi. Il cambiamento tecnologico infatti va vissuto dagli utenti degli impianti, ossia dagli abitanti delle città, come un miglioramento significativo per la sicurezza, l’estetica, la vivibilità delle città. Un miglioramento che in più fa risparmiare sulla bolletta energetica. Su questo tema abbiamo raccolto le opinioni dei produttori e distributori di energia in Italia e di un noto lighting designer. 28 I VANTAGGI DEL PASSAGGIO AI LED Valorizzazione estetica e per i beni culturali Aumento del turismo e dello shopping Fonte: Lighting the Cities, European Commission, 2013 LUCE & ENERGIA PERCHÉ SCEGLIERE L’ILLUMINAZIONE INTELLIGENTE NELLE AREE URBANE ❱ Necessità di ridurre i costi dei servizi pubblici ❱ Risparmio energetico importante (70%) e durata di vita superiore ❱ Migliore visibilità e qualità della luce, diminuzione dell’inquinamento luminoso ❱ Maggiore funzionalità e design più creativo ❱ Incremento della sicurezza e della sicurezza stradale ❱ L’urbanizzazione crescente richiede maggiori livelli di sostenibilità ❱ Le reti di illuminazione sono parte integrante delle future smart cities Fonte: Lighting the Cities, European Commission, 2013 PERCHÉ PASSARE AI LED ORA ❱LED è una tecnologia matura e apparecchi di alta qualità sono disponibili in commercio ❱Gli impianti a LED sono economicamente vantaggiosi a un calcolo del costo pieno per tutta la durata dell’impianto di illuminazione ❱All’interno di un sistema di illuminazione digitale, i LED sono la migliore fonte di luce disponibile, per la durata di vita(superiore a 50.000 ore) e il risparmio fino al 70% rispetto sorgenti luminose convenzionali ❱Esperienze con i LED esistono già. Molte città europee stanno adottando gradualmente soluzioni di illuminazione SSL (Solid State Lighting) intelligenti ❱L’implementazione di SSL offre opportunità per stimolare l’economia locale attraverso l’impegno con le imprese locali ❱Un contesto della politica europea favorevole è già in atto per agevolare la transizione verso SSL Fonte: Lighting the Cities, European Commission, 2013 29 SPECIALE ENERGIA: la smart city comincia dalle reti di illuminazione Le utilities puntano a una nuova collaborazione con le amministrazioni municipali per fornire ai cittadini un servizio che migliora la qualità della vita urbana e diventa il fulcro di una nuova urbanizzazione. L’importanza del piano regolatore della luce Intervista a Mattia Sica direttore Area Reti Energia di Federutility LIGHTING MAGAZINE L’illuminazione pubblica è uno di quei settori dove l’evoluzione tecnologica consente in linea teorica di realizzare un modello di sviluppo sostenibile, ovvero miglioramento del servizio e, allo stesso tempo, risparmio energetico. Quale contributo possono dare le utilities in questo senso? MATTIA SICA È vero. L’illuminazione pubblica può sensibilmente contribuire al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati per il nostro Paese. E tale risultato si consegue con la massima diffusione e applicazione di tecnologie innovative in grado di garantire una qualità del servizio equivalente se non superiore e costi di esercizio inferiori. BOLLETTA ELETTRICA IN ITALIA: L’EVOLUZIONE DELLE COMPONENTI DAL 2011 AL 2013 5,72% 4,96% 34,09% 23,92% OTTOBRE 2011 9,12% Quota energia Fonte: energiacorrente.it 30 5,70% 56,00% 39,31% OTTOBRE OTTOBRE 2012 2013 46,10% 50,41% 9,78% Perdite e dispacciamento 8,89% Quota oneri di rete + oneri di sistema Imposte LUCE & ENERGIA IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA IN EUROPA NEI DIVERSI SETTORI (Dati in GWh) AGRICOLTURA 50.483 INDUSTRIA 1.145.952 RICHIESTA 3.142.453 PVR = 6,1% -193.114 Perdite di rete TERZIARIO 910.241 DOMESTICO 842.663 Fonte: Eurostat Proprio per verificare lo stato del servizio della Illuminazione pubblica, nel corso del 2013 Federutility ha svolto una rilevazione su un Campione rappresentativo delle maggiori città italiane, corrispondente ad oltre 14.000 km di strade illuminate e i risultati che emergono descrivono un quadro sufficientemente lusinghiero del panorama delle tecnologie in uso. In particolare, tutte le tecnologie per il risparmio energetico sono state impiegate già dagli anni ’90, mentre vi è un massiccio utilizzo della tecnologia a LED solo negli ultimi anni. Appare diffuso il telecontrollo della rete e dei corpi illuminanti per rispondere ai sempre più pressanti impegni sulla qualità del servizio, previsti dai Capitolati e dalle Carte dei Servizi, mentre la parzializzazione dell’illuminazione in alcune ore notturne appare poco diffusa – per inciso, su questo aspetto Federutility condivide le scelte dei gestori e delle amministrazioni. In definitiva, il settore non è impermeabile allo sviluppo tecnologico ma anzi ha dovuto fare di necessità virtù, tenuto conto della progressiva contrazione delle risorse messe a disposizione da parte dei committenti del servizio – ovvero gli Enti locali. Per cui, ad oggi, possiamo dire che le correnti pratiche tecnologiche impiegate dai gestori del servizio consentono di conseguire una “illuminazione intelligente” basata su un modello che integra diverse tecnologie di controllo, diagnostica e monitoraggio in funzione delle diverse condizioni climatiche e del grado di funzionalità degli impianti, oltre ad utilizzare tecniche informatiche per l’ottimizzazione illuminotecnica ed energetica. Non da ultimo, un ulteriore aspetto che emerge dall’indagine è da mettere in relazione all’applicazione delle Leggi regionali che, a partire dall’anno 2000, hanno imposto un contenimento dell’inquinamento luminoso. Tutti i gestori si sono adeguati e ciò dimostra che una legislazione che identifichi gli obiettivi comuni aiuta gli Enti locali a percorrere soluzioni virtuose e ambientalmente sostenibili. LM L’evoluzione del mercato dell’energia e delle aziende come ha cambiato i rapporti con i comuni nel settore dell’illuminazione pubblica e qual è secondo voi il modello di relazione ottimale tra aziende dei servizi pubblici ed enti locali? SICA L’illuminazione urbana è stata storicamente considerata solo come un obbligo di tipo funzionale dell’Ente locale, mirata a salvaguardare l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Il nuovo concetto di IP (illuminazione pubblica) deve spingersi a valorizzare il contesto urbano, sostenendo un ambiente adeguato per Con i Led e le nuove tecnologie di controllo i gestori delle reti stanno costruendo un modello di “illuminazione intelligente” che fa risparmiare e migliora il servizio 31 SPECIALE promuovere l’identità del territorio e le relative risorse. La IP è un servizio legato alla qualità della vita che percepiscono quotidianamente i cittadini. Il modello che sosteniamo è quello della stretta collaborazione tra gestore ed ente locale per costruire insieme e gestire nel tempo il Piano regolatore dell’illuminazione pubblica, rendendo il Gestore responsabile e partecipe della evoluzione delle infrastrutture e della qualità del servizio. Questo processo comune darebbe modo all’Ente locale non solo di definire le direttrici generali per la pianificazione di costi e degli investimenti ma anche per la pianificazione dello sviluppo urbano. Esperienze dove la gestione esula da tale livello di coinvolgimento ci convincono poco e il solo criterio della aggiudicazione del servizio con il principio dell’offerta al massimo ribasso ci danno l’idea di non creare le adeguate condizioni per una sostenibilità nel tempo della qualità del servizio al cittadino e al territorio. LM Uno degli aspetti cruciali per il rinnovo dell’illuminazione pubblica è sicuramente il finanziamento degli interventi. Si parla di nuovi strumenti che possono coinvolgere enti locali, banche e anche utilities, quali ritenete possano essere le strade percorribili? SICA Il sostegno dello sviluppo tecnologico del servizio di IP passa necessariamente attraverso investimenti che non possono, ragionevolmente, trovare spazi di finanziamento solo sulle risorse pubbliche. È indubbio tuttavia, che un percorso concordato di pianificazione dello sviluppo e della gestione del servizio potrebbe anche dare modo di definire strumenti in grado di correlare i costi sostenuti dall’Ente affidatario ai risultati conseguiti dal gestore, secondo un modello di regolazione economica noto nel sistema energetico italiano e che fa riferimento alle disposizioni tariffarie dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Una visione chiara e stabile del flusso economico reso disponibile per il gestore darebbe modo anche di sostenere la cosiddetta bancabilità di investimenti che non possono trovare ritorni in tempi compatibili con logiche industriali. E in questo percorso il settore finanziario non dovrebbe tirarsi indietro. In ogni caso, e parallelamente al percorso suggerito, riteniamo anche che sia necessario e possibile integrare il flusso economico messo a disposizione del settore valorizzando l’infrastruttura a servizio della illuminazione pubblica. Il riferimento è a tutti quei servizi informativi e gestionali che possono utilizzare la rete dell’illuminazione come supporto e garantire un’integrazione economica utile a rivitalizzare un comparto che tanto può dare al territorio. LM Reti di distribuzione intelligenti e nuovi strumenti tecnologici che ruolo possono avere in particolare nell’illuminazione pubblica? SICA Noi vediamo l’illuminazione pubblica non solo come ricettore delle nuove tecnologie – già oggi per gran parte adottate, come abbiamo potuto rilevare -10 Fonte: Eurostat 32 Regno Unito Svezia Finlandia Cecoslovacchia Slovenia Romania Portogallo Polonia Austria Ungheria Lussemburgo Lituania Lettonia Cipro Italia Croazia Francia Spagna Grecia Malta Olanda Estonia Irlanda Germania Danimarca Repubblica Ceca Bulgaria 0 Belgio 10 Unione Europea DIMINUZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA IN EUROPA TRA IL 2006 E IL 2012 LUCE & ENERGIA dalla nostra indagine - ma anche come mezzo abilitante di nuove tecnologie. La rete di illuminazione pubblica ha una pervasività unica sul territorio comunale e può avere un ruolo molto significativo nella gestione di una serie di servizi urbani che vanno oltre la stessa illuminazione pubblica. Molte funzioni tipiche della Smart City possono appoggiarsi alla rete di illuminazione. A servizi tipicamente rivolti alla collettività come i controlli di sicurezza, il monitoraggio della qualità dell’aria, il controllo del traffico, si possono aggiungere servizi rivolti a soggetti industriali che possono utilizzare l’infrastruttura della IP per strutturare o migliorare l’efficienza di alcuni servizi – ci riferiamo al potenziale impiego dei pali della IP per ospitare concentratori per la trasmissione dei dati di misura di smart meter o anche all’uso, ad alcune condizioni tecniche, dei cavidotti della IP per la diffusione della banda larga. In sostanza, un modello di Smart City di agevole sviluppo può fare affidamento su Servizi Smart integrati nella rete della illuminazione pubblica, che in base alle esigenze degli utenti vengono erogati e commisurati dinamicamente alla richiesta. Concretamente si tratta di integrare sensoristica, trasmissione, intelligenza in modo da costituire un’unica rete che crea lo scheletro digitale della città; una volta creata questa ossatura digitale, si apre un mercato del tutto nuovo di applicazioni, di servizi smart per il cittadino che fanno uso dei dati provenienti in tempo reale da questi sensori. IL CONSUMO DI ENERGIA DEI PAESI DELL’UE 163.053 Italia 202.294 Regno Unito 739.741 258.393 Francia Germania 319.451 Altri Fonte: Eurostat ll Piano regolatore dell’illuminazione pubblica, permette all’Ente locale di definire le direttrici generali per la pianificazione di costi e degli investimenti e anche di pianificare lo sviluppo urbano 33 SPECIALE LIGHTING DESIGN: la progettazione e la nuova idea di città Il risparmio energetico è il punto di partenza del nuovo modo di progettare la luce. Una visione della città che parte dai bisogni e dai desideri dei suoi abitanti, all’interno di una nuova geografia della notte Intervista a Roger Narboni Lighting designer LIGHTING MAGAZINE Nei suoi progetti, quale importanza rivestono l’efficienza e il risparmio energetico? ROGER NARBONI L’efficienza e il risparmio energetico unitamente alle questioni di budget sono fattori decisivi nella realizzazione di progetti illuminotecnici. In alcuni bandi recenti, il consumo energetico è stato persino un criterio di selezione. Inoltre, in un mio intervento sulle nuove strategie d’illuminazione spiegavo come la questione energetica dovrebbe essere il punto di partenza di ogni progetto di luce. Ritengo che noi lighting designer abbiamo una grande responsabilità in tal senso e dobbiamo essere i primi a proporre approcci nuovi e progetti innovativi incentrati su questo fattore importante. LM Può parlarci di un suo progetto dove questo nuovo approccio è evidente? NARBONI Negli ultimi 3 anni, nell’ambito di un 34 LUCE & ENERGIA piano regolatore sull’illuminazione pubblica, abbiamo elaborato quello che definiamo lo “studio delle infrastrutture del buio” (un piano regolatore per la salvaguardia del buio) nelle città francesi di Renne, Lille e Lorient. Il nostro obiettivo è stato quello di ridurre il consumo energetico dell’illuminazione pubblica e, al contempo, controllare l’inquinamento luminoso e preservare la biodiversità notturna. A Parigi stiamo praticamente rinnovando i sistemi di illuminazione architetturale cittadina nell’ambito del Pacchetto Clima (riduzione del 30% del consumo energetico dell’illuminazione pubblica e architetturale entro il 2020) adottando una strategia d’illuminazione molto innovativa. L’idea è di sostituire i vecchi sistemi di illuminazione dei palazzi storici con apparecchi moderni utilizzati solitamente per palazzi contemporanei (soprattutto scuole e siti culturali) che consumano 800W di picco ciascuno per un massimo di 600 ore all’anno rispetto alla media di 4kW consumati per l’illuminazione di un palazzo storico per 2.000 ore all’anno. Per l’illuminazione di un parcheggio di 45.000 metri quadri a Parigi (Martin Luther King Park) siamo riusciti a realizzare l’intero progetto con un consumo energetico di soli 0,2 W/m². LM Nelle politiche energetiche europee relative soprattutto al risparmio, quale può essere il ruolo dell’illuminazione pubblica? NARBONI Ritengo che il ruolo dell’illuminazione pubblica sia molto importante soprattutto per le politiche e il bilancio delle città. Sappiamo tutti che le spese sostenute dai comuni per il consumo energetico sono molto elevate (ad esempio, a Parigi si è speso circa 12 milioni di euro solo nel 2012). Queste spese sono destinate ad aumentare considerevolmente se non si decide di affrontare in maniera totalmente diversa la questione del risparmio energetico (il prezzo dell’energia in Francia dovrebbe aumentare dal 5 al 7% ogni anno nei prossimi decenni). Ma la nostra lotta si sta concentrando sullo sviluppo di nuove strategie senza intaccare la qualità della luce ma, al contrario, cercando di migliorare la qualità della vita notturna nelle nostre città con una maggiore cura nei confronti dell’illuminazione delle aree pedonali. Il risparmio energetico oggi deve essere il punto di partenza di un progetto di luce sono veramente all’avanguardia nell’adozione di nuovi approcci, mentre altri pensano ancora che fare quasi niente o garantire semplicemente la qualità di luce minima sia la soluzione migliore. Penso che questi ultimi stiano facendo un grosso errore perché urge rinnovare i vecchi sistemi di illuminazione urbana dato che consumano e inquinano parecchio. Ma allo stesso tempo dobbiamo abbassare il più possibile il livello luminoso delle nostre strade (illuminamento e luminanza) in linea con le norme europee, soprattutto per quanto riguarda le strade a scorrimento lento, come quelle con un limite di 30km/h. È necessario utilizzare la luce urbana e architetturale solo dove e quando serve. Questo significa lanciare studi dettagliati per capire meglio dove serve la luce e tracciare quello che si definisce la “geografia della notte” delle nostre città. Occorre anche sviluppare nuove ricerche sui materiali più adatti per abbassare il consumo energetico mantenendo allo stesso tempo una buona percezione dell’ambiente urbano notturno. Occorre, inoltre, sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani affinché possano scoprire e conoscere il piacere del buio in città. La pedagogia sociale sarà un tema chiave nell’illuminazione urbana del futuro. Nella pagina accanto lo studio per l’illuminazione di un parco urbano a Valencia e, qui sotto, uno studio dell’illuminazione pubblica a Parigi. (courtesy Roger Narboni - Agence Concepto) LM Secondo lei, negli uffici pubblici, l’atteggiamento sta veramente cambiando? NARBONI Alcuni uffici municipali 35 SPECIALE NUOVI PRODOTTI: le tecnologie che fanno risparmiare e migliorano la qualità della luce La grandi potenzialità di risparmio energetico dei Led si possono realizzare a pieno solo con apparecchi di illuminazione tecnologicamente avanzati, appositamente progettati per sfruttare al meglio i vantaggi delle nuove sorgenti luminose. In queste pagine presentiamo una selezione delle principali novità nella produzione della Disano illuminazione in diversi settori, dall’illuminazione stradale agli interni commerciali e industriali. Eccezionali performance tecniche unite a un design futuristico fanno di questi apparecchi i veri protagonisti della nuova città intelligente. COME SI CALCOLA IL RISPARMIO RIPAGARE L’INVESTIMENTO CON I RISPARMI SULLA BOLLETTA Con un semplice calcolo si può quantificare il risparmio energetico ottenibile con un impianto a Led, confrontato con un impianto con sorgenti luminose tradizionali. I principali fattori da considerare sono: • numero di lampade dell’impianto nuovo e di quello vecchio; • la potenza media di ogni lampada; • principali caratteristiche tecniche (alimentazione, durata di vita, manutenzione); • numero medio di ore quotidiane di accensione delle lampade; • numero medio di giorni annui in cui l’impianto di illuminazione è in funzione. Moltiplicando i dati dell’energia assorbita dal nuovo impianto rispetto al vecchio si può quantificare il risparmio sulla bolletta e proiettandolo negli anni successivi verificare in quanto tempo si può recuperare l’investimento iniziale per il nuovo impianto. QUAL È IL COSTO REALE DI UN APPARECCHIO? Il consumo energetico ha un’incidenza diretta sul costo reale del prodotto. Un apparecchio che genera la stessa quantità di luce con un minore assorbimento di energia ha, di fatto, un costo inferiore. Per esempio, se consideriamo un apparecchio con un funzionamento medio di 8 ore al giorno, nell’arco di dieci anni, al costo attuale dell’energia, abbiamo un costo di circa 6,2 euro per ogni Watt. Questo significa che, a parità di prezzo, un apparecchio che consuma meno avrà un costo reale di 6,2 euro in meno per ogni Watt risparmiato. ILLUMINAZIONE STRADALE Larghezza (m) Distanza (m) D/h N. pali/km Luminanza media (Cd/m2) Potenza apparecchio (W) Potenza/ km (W) Risparmio % Disano Mini Stelvio 36 Led 8 26 3,25 38,5 0,76 59,7 2296 78,7 Apparecchio Lampada Mercurio 250W 8 26 3,25 38,5 0,76 280 10769 Apparecchio ILLUMINAZIONE INTERNI INDUSTRIALE Apparecchio Apparecchio stagno 2x58 W Disano Echo Led 36 Reattore Illuminamento (lux) Potenza (W) Numero apparecchi Potenza totale (W) Ferromagnetico 324 140 50 7000 Elettronico 361 51,9 50 2595 Risparmio % 63 LUCE & ENERGIA Loto LED design A. Pedretti La nuova frontiera dell’illuminazione al servizio della città. Con LOTO l’innovazione si armonizza perfettamente con le più avanzate tecnologie in termini di qualità ed emissione della luce. Prodotto in 4 versioni (Diffondente, Attacco centrale, Stradale asimmetrico, Ciclabile) dispone della tecnologia LED di ultima generazione con potenze da 93, 71, 35 e 47 W. Un prodotto all’avanguardia per qualità e forma, con un design originale, che gli permette di inserirsi in ogni contesto urbano, sia storico che contemporaneo, così come nelle aree verdi, pedonali e di traffico veicolare. È dotato di un sistema di dissipazione del calore e appositamente studiato per permettere il migliore rendimento dei LED e la maggiore durata di vita. 37 SPECIALE Metropolis LED design Studio Dal Lago Nuova versione Led per un apparecchio da esterni di grande successo della Disano, con ottiche studiate per ottenere la migliore illuminazione dei diversi percorsi urbani: strade, zone pedonali e aree verdi. Gestibile con vari sistemi di controllo della luce. ILLUMINAZIONE STRADALE E ARREDO URBANO ARRIVANO LE NUOVE VERSIONI A LED ❱ Studiati per i diversi percorsi urbani (stradali, pedonali, ciclabili) ❱ Tecnologia LED di ultima generazione ❱ Risparmio energetico e riduzione delle emissioni di CO2 ❱ Gestibili con sistemi Smart per il controllo e la programmazione della potenza ❱ Design innovativo con dimensioni ridotte ❱ Antinquinamento luminoso 38 Un design dalla forma classica, nella versione aggiornata con la tecnologia LED ad alta efficienza. Apparecchio ideale per un arredo urbano esteticamente perfetto con luce di alta qualità. Clima LED Metropolis è perfettamente utilizzabile in strade di grande comunicazione, come le vie residenziali. La vasta esperienza e l’eccellente qualità della produzione Disano si riflettono nella scelta dei materiali, nella tecnologia e nella facilità di installazione. I moduli Led di ultima generazione creano una luce confortevole ed evitano sprechi energetici. La qualità dei materiali si accompagna a soluzioni tecnologiche studiate per aumentare la durata di vita dell’impianto. Progettato in base alle più severe norme antinquinamento luminoso Polar LED 39 SPECIALE Astro LED Progettato per i Led di ultima generazione, leggero ed elegante Astro può essere scelto sia per l’illuminazione di esterni che di interni, nella versione a sospensione oppure montato su staffa come i classici proiettori. Grazie alle ottiche simmetriche e asimmetriche si propone come soluzione conforme e adattabile a qualsiasi esigenza. Con Astro si può scegliere la corrente di pilotaggio dei LED per disporre sempre della potenza adeguata ad una specifica condizione progettuale. Dotato di sistemi Wi-Fi e sensori all’avanguardia, rivela presenza e andamento della luce naturale, così da autoregolarsi durante l’arco della giornata. Con una potenza pari a 250 Watt, Astro è in grado di raggiungere circa 35 000 lumen e, pertanto, può sostituire un apparecchio simile da 400 Watt, con un risparmio energetico importante. ESEMPIO DI RISPARMIO: capannone 75 m x 40 m - sostituzione impianto esistente Apparecchio di illuminazione Alimentatore Illuminamento (lux) Potenza apparecchio (W) Numero apparecchi Potenza totale (W) Risparmio Disano Astro 32 Led 250W elettronico 310 269,6 32 8627,2 60% ferromagnetico 327 430 50 21500 Riflettore industriale con lampada a Ioduri metallici 400 W 40 ❱ Classe di isolamento I ❱ Echo LED Connessione rapida con presa-spina: non è necessario aprire l’apparecchio ❱ Classificazione rischio fotobiologico: Gruppo esente Il meglio della tecnologia Led in un prodotto da anni leader di mercato per l’eccezionale qualità dei materiali, la robustezza e l’affidabilità. Echo LED, le armature stagne della Disano, nelle due nuove versioni Energy Saving e High Performance assicurano prestazioni straordinarie in termini di risparmio energetico e qualità della luce ❱ Installazione possibile anche a basse e bassissime temperature (accensione immediata e nessun decadimento del flusso). Una diminuzione dei consumi che va dal 50 al 70 % rispetto alle vecchie tecnologie, unita ad assenza di manutenzione e a un’eccezionale durata di vita garantiscono un vantaggio economico importante. Il risparmio è incrementato dalle nuove tecnologie di controllo della luce, come i sensori di presenza, che con i Led aumentano le performance senza diminuire la durata della sorgente. IL RISPARMIO ENERGETICO ECHO LED ENERGY SAVING ECHO LED HIGH PERFORMANCE - 52% - 56% rispetto a lampada alogena 2x58 W (alimentatore elettronico) rispetto a lampada alogena 2x58 W (alimentatore elettronico) - 63% - 65% rispetto a lampada alogena 2x58 W (alimentatore ferromagnetico) rispetto a lampada alogena 2x58 W (alimentatore ferromagnetico) 41 SPECIALE INDUSTRIA: illuminazione sostenibile per il rilancio della produttività L’ orientamento dell’industria verso modelli produttivi a minore consumo energetico è ormai una necessità, che sta portando a una nuova concezione delle strutture per il lavoro. Il classico capannone industriale viene oggi progettato o riqualificato secondo criteri che mettono ai primi posti il risparmio energetico e il benessere dei lavoratori. L’illuminazione è un elemento fondamentale di questa trasformazione. La luce nei capannoni industriali è un fattore di grande importanza. Gli elementi da valutare nelle scelte illuminotecniche sono diversi. Innanzitutto, va garantito un livello di illuminazione adeguato alle esigenze delle lavorazioni o del magazzino. Inoltre occorre assicurare la sicurezza e il benessere di chi ci lavora e considerare il consumo energetico in impianti che devono illuminare per molte ore superfici vaste. La disponibilità di apparecchi a LED consente oggi di migliorare la qualità dell’illuminazione abbattendo significativamente i consumi. Il risparmio energetico assicurato dalla minore quantità di energia assorbita dai Led è aumentato dai sistemi di controllo. Oggi è possibile controllare l’illuminazione nelle diverse zone di produzione e variare la luce artificiale in relazione alla presenza e al movimento, mantenendo un grado di illuminazione costante che è la condizione migliore per un ambiente di lavoro. L’illuminazione artificiale viene integrata con la luce naturale, alla quale viene dato sempre più spazio perché direttamente collegata al benessere generale, alla reattività e alla capacità di concentrazione. C’è un altro fattore da considerare, la sicurezza. I sistemi di illuminazione in ambito industriale devono essere studiati per permettere ai lavoratori un’ottima visione per svolgere le proprie mansioni nel miglior modo possibile. I led riducono il rischio di incidenti, evitano l’abbagliamento e i segni di affaticamento visivo. Nelle pagine che seguono, vi presentiamo due esempi di aziende italiane che hanno sostituito i vecchi impianti d’illuminazione e hanno scelto i Led. 42 Nuova illuminazione a Led nel capannone della Metalsigma di LUCE & ENERGIA Arluno. 43 SPECIALE METALSIGMA Led, energia solare e geotermia nei capannoni autosufficienti METALSIGMA TUNESI SPA È UN’AZIENDA ITALIANA, FONDATA NEL 1979, CHE OPERA NEL SETTORE DELLE FACCIATE CONTINUE E DEI SERRAMENTI IN ALLUMINIO. L’AZIENDA ESPORTA IN TUTTA EUROPA E HA ANCHE UN COMPARTO NAVALE CHE PRODUCE PER LE NAVI DA CROCIERA. DI RECENTE NEL SITO PRODUTTIVO DI ARLUNO, A CIRCA 20 KM DA MILANO, HA INAUGURATO UN NUOVO CAPANNONE. INSIEME ALLE ALTRE STRUTTURE, L’AREA COPERTA OCCUPATA COMPLESSIVAMENTE È DI CIRCA 11.000 MQ. 44 Le nuove strutture sono state progettate con criteri improntati alla sostenibilità. I capannoni, infatti, sono autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie a un impianto a fotovoltaico integrato da 145 kW di potenza di picco, installato sui tetti. L’impianto è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di questi reparti e anche di produrre energia da cedere alla rete pubblica, quando si consuma meno o l’azienda è in pausa, come nei giorni festivi o per le ferie. A questo si aggiunge un impianto geotermico per il riscaldamento dell’acqua. L’obiettivo dell’autosufficienza energetica è stato raggiunto anche grazie a un impianto di illuminazione interamente a Led, realizzato con apparecchi Astro di Disano illuminazione. “L’impianto luci – spiega l’architetto Paolo Branca, responsabile della produzione di Metalsigma – deve rispondere a due esigenze principali: il risparmio energetico e una qualità dell’illuminazione, che ci consenta di lavorare al meglio. In questi capannoni assembliamo le lastre di vetro con i serramenti in alluminio. Dobbiamo verificare attentamente l’integrità del vetro e la perfetta omogeneità dei diversi componenti di alluminio. Ci serve perciò un alto grado di uniformità dell’illuminazione e una resa cromatica che ci consenta di distinguere bene tutte le sfumature di colore. I Led hanno risposto in pieno a queste esigenze, sia in queste strutture nuove sia in altri comparti dove abbiamo sostituito le vecchie lampade.” SCHEDA TECNICA Illuminazione capannoni industriali Metalsigma di Arluno (MI) w Progetto Illuminotecnico: Disano illuminazione w Installatore: Massimo Sansottera, Arluno (MI) w Apparecchi utilizzati: Astro Led, Stelvio Powerled (Disano) All’interno dei capannoni sono montati 132 Astro Led. Ad aumentare il risparmio energetico ci sono le ampie vetrate progettate per lasciare spazio alla luce solare e la possibilità di dimmerare tutti gli apparecchi. Il progetto illuminotecnico d’avanguardia comprende anche l’illuminazione dell’area esterna ai capannoni, in cui sono stati montati 16 apparecchi Stelvio Powerled da 173W. LUCE & ENERGIA 45 La luce che ti segue The light that follows you around 01 02 03 When a sensor node detects occupancy of a space, it turns on its luminaire to a predetermined light level and It simultaneously communicates this occupancy to its neighbouring luminaires (level1) On receipt of the level 1 signal, the neighbouring sensor node switches its own luminaire to a predetermined light level, which is appropriate to the occupant standing in that space (level 2). This communication propagates rapidly throughout the floor with each sensor node receiving a signal indicating how close a occupant is to it, adjusting its light level accordingly (level 3). Appena un nodo del sensore rileva la presenza di una persona, accende l’apparecchio luminoso impostandolo ad un livello di luce predeterminato e comunica questa presenza agli apparecchi vicini (livello 1). sm.indd 1 Appena ricevono il segnale di livello 1, i nodi del sensore più vicino accendono a loro volta l’apparecchio impostandolo sul livello luminoso adeguato (livello 2). Questa comunicazione si propaga rapidamente in tutta l’area: ciascun nodo riceve un segnale che indica la prossimità dell’occupante e regola di conseguenza la luminosità necessaria (livello 3). 10/2/2014 4:30:07 PM Pannello Luminoso Smart Sensor Multisensore - Multisensor Il cuore del sistema è il nodo del sensore che è integrato in ciascun apparecchio: contiene un sensore di movimento, un trasmettitore ad infrarossi, un ricevitore ad infrarossi, un sensore di luminosità ambientale e un microprocessore intelligente. LIGHT LEVEL FOR OCCUPANCY ONLY ENERGY SAVING L M AST O TR V IG EM G E ER N T 0 % OF LIGHT EMITTED 1 20 40 60 80 00 P D RES ET E EC N TE CE D At the heart of the system is the sensor node, which is integrated into each luminaire: contains a motion sensor, infrared transmitter, infrared receiver, ambient light sensor and intelligent microprocessor. LIGHT LEVEL FOR OCCUPANCY AND DAYLIGHT HARVESTING START HOLD TIME DIMMING BEHAVIOUR Regolazione della luce - Dimming behaviour La tabella illustra come si comportano gli apparecchi luminosi nel caso in cui la stanza sia occupata. La linea blu mostra il livello di luminosità quando viene rilevata la presenza di una persona: il livello di luminosità aumenta fino al 100%. The chart illustrates how the fixtures would behave in normal occupancy conditions. The blue line shows the light level for occupancy when presence is detected, making the luminaires increase their light level to 100%. www.fosnova.it sm.indd 2 10/2/2014 4:30:09 PM SPORT A canestro con i LED Lo storico palazzetto dello sport di Varese è il primo campo da basket in Italia con illuminazione interamente a LED Il primo maggio di quest’anno è stato inaugurato il nuovo impianto luci del Palawhirpool di Varese. Sul parterre del palazzetto si sono incontrate in una partita amichevole la squadra di basket locale, il Cimberio Varese, e il CSKA di Mosca. Un match che riporta alla memoria sfide leggendarie del passato, quando in questo stesso palazzetto giocavano l’Ignis Varese e la squadra dell’Armata Rossa di Mosca. Nel 2014 la squadra varesina conquista un nuovo primato, questa volta tecnologico. Il palazzetto di Varese è, infatti, il primo in Italia con un impianto luci interamente a Led. Il nuovo impianto, come ci spiega Cecco Vescovi, presidente della Pallacanestro Varese con alle spalle una prestigiosa carriera da giocatore, è una realizzazione che segna una tappa importante per il basket varesino. “Nel 2011 – spiega Vescovi - la Pallacanestro Varese ha preso in gestione dal Comune il palazzetto dello sport della nostra città. Con il sostegno del consorzio di aziende “Varese nel cuore” abbiamo preso l’impegno 48 › PALAWHIRPOOL DI VARESE 49 SPORT Nelle pagina seguente alcune immagini riprese con la nuova illuminazione a Led sono messe a confronto diretto con il vecchio impianto. Le nuove luci garantiscono un illuminamento superiore al precedente con una temperatura di colore (luce bianca 5000° K) particolarmente adatta alle riprese televisive. 50 PALAWHIRPOOL DI VARESE › di rinnovare e gestire al meglio una struttura che occupa un posto importante nella storia del basket italiano. Abbiamo quindi dato il via a lavori di ristrutturazione che hanno rinnovato spogliatoi, tribuna e sala stampa, parte dell’impiantistica e hanno reso il palazzetto più accessibile ai disabili. A completamento del restyling è stato totalmente rinnovato anche l’impianto di illuminazione.” “Il progetto del nuovo impianto luci – precisa Vescovi – è stato avviato grazie alla collaborazione di alcune aziende che fanno parte del consorzio: il gruppo Fogliani forniture elettriche la PRM Service e l’impresa di costruzioni Albini & Castelli. Abbiamo poi trovato nella Disano illuminazione la qualità tecnica e la disponibilità per realizzare un impianto luci assolutamente all’avanguardia, interamente a Led, con prestazioni eccellenti”. “La nuova tecnologia ci ha consentito di raggiungere due obiettivi importanti: un considerevole risparmio energetico (circa il 70% di riduzione dei consumi) e una qualità superiore della luce. Questo significa poter offrire un maggior comfort per il pubblico e gli atleti e una qualità molto superiore delle riprese fotografiche e televisive. Il nuovo impianto luci è sicuramente un sostegno importante per i progetti della pallacanestro Varese, oltre che un vantaggio tangibile nella gestione della struttura”. L’esperienza positiva del palazzetto di Varese, secondo Vescovi potrebbe estendersi anche ad altre realtà in Italia. “Molti palazzetti dello sport in Italia hanno impianti luci ormai insufficienti e poco sostenibili sotto il profilo del consumo energetico. Dalle nuove tecnologie di illuminazione potrebbe venire una spinta utile a tutto il movimento cestistico italiano.” Vecchio e nuovo a confronto IMPIANTO PREESISTENTE 44 proiettori a ioduri metallici da 1000 W 16 proiettori a ioduri metallici da 400 W Potenza totale 54,0 kW NUOVO IMPIANTO 60 proiettori modello Astro (Disano) con 32 LED da 264 W 15,9 kW Temperatura di colore 5000° K Potenza totale Livelli di illuminamento 1600 lux orizzontali e 1000 lux verticali 51 SPORT L’IMPIANTO LUCI Il nostro palazzetto – ci racconta Massimo Parmigiani della PRM service, che ha installato il nuovo impianto luci – alla fine di quest’anno compie settant’anni. Oltre agli interventi strutturali era necessario intervenire sugli impianti tecnici. L’impianto luci, in particolare, era ormai obsoleto, sia per la quantità e qualità di luce erogate, sia per i consumi energetici, che sono una voce molto rilevante dei costi di gestione. Il palazzetto, infatti, viene utilizzato per le partite e gli allenamenti della prima squadra e delle giovanili. Quindi l’impianto è acceso tutti i giorni per 10-12 ore. La luce incide per il 75-80 % sui costi di gestione. Sostituendo i proiettori a ioduri metallici con quelli a LED abbiamo abbattuto i consumi del 70 % (vedi tabelle della pagina seguente) ottenendo un livello di illuminamento molto alto, anche superiore a quello calcolato nel progetto. Inoltre la Disano ci ha fornito un prodotto speciale, con una temperatura di colore (5000° K) ottimale per le riprese televisive in alta definizione. I proiettori sono dotati di ottiche differenziate: quelli posti a circa 30 metri di altezza nell’anello centrale hanno ottiche diffondenti, mentre la luce è più concentrata in quelli sul binario sopra il campo. Va ricordato che questo impianto presenta vantaggi anche sulla durata di vita di apparecchi e sorgenti luminose e per l’assenza di manutenzione. Inoltre ci sono importanti vantaggi per la sicurezza: alcuni proiettori sono installati con gruppo di continuità e quindi rimagono accesi in caso di black-out. In ogni caso tutti i proiettori a LED sono a riaccensione immediata, a differenza dei vecchi apparecchi a ioduri che necessitano di un periodo di riscaldamento. Nell’installazione abbiamo cercato di mantenere invariata la posizione dei proiettori per utilizzare le strtture di alloggio già esistenti, pur dovendo rifare il cablaggio. Molto importante, infine, l’accurato lavoro di puntamento dei proiettori, con la collaborazione dei tecnici Disano, che ci ha permesso di ottenere l’illuminazione ottimale di ogni zona”. L’impianto luci del PalaWhirlpool di Varese è costituito da 60 proiettori Astro (Disano) con 32 LED da 264 W ciascuno. Il consumo energetico è ridotto del 70 % 52 PALAWHIRPOOL DI VARESE Riduzione dei consumi e vantaggi per l’ambiente La valutazione economica mostra come il costo totale dell’impianto (TCO) anche considerando l’investimento iniziale sia sensibilmente sceso. Tra i vantaggi della nuova tecnologia c’è l’assenza di manutenzione e la lunga durata di vita (50mila h) delle sorgenti. Il vantaggio in termini di consumo energetico, sommato all’assenza di costi di manutenzione, è tale che il ritorno dell’investimento iniziale (ROI) si può collocare a 1,2 anni dall’installazione del nuovo impianto. 1.000.000 Energia consumata (kWh) 500.000 Nei grafici qui a lato il confronto tra il nuovo impianto di illuminazione con proiettori a Led e l’impianto preesistente con proiettori a ioduri metallici. Le proiezioni si riferiscono a un periodo di 10 anni con una media di accensione di 3000 ore all’anno. La sensibile differenza di potenza assorbita dalle sorgenti luminose a Led rispetto agli ioduri comporta una riduzione dei consumi energetici fino al 70%. Notevole anche la riduzione della CO2 prodotta. Il ritorno dell’investimento in tempi rapidi -70,00% 1.500.000 0 800.000 CO2 prodotta (Kg) 600.000 400.000 200.000 0 Vecchio impianto Nuovo impianto a Led VALUTAZIONI ENERGETICHE Soluzioni progettuali Potenza Energia CO2 prodotta VECCHIO IMPIANTO 53.752 W 1.612.560 kWh 806.280 kg NUOVO IMPIANTO A LED 15.920 W 477.600 kWh 238.800 kg Differenza -70% Periodo di valutazione 10 anni TCO (costo) -65,00% 300.000 Investimento iniziale 200.000 Costo energia 100.000 Costo manutenzione 0 Vecchio impianto Nuovo impianto a Led ROI (costo/anni) 300.000 200.000 Vecchio impianto Nuovo impianto a Led 100.000 0 0 10 VALUTAZIONI ECONOMICHE Soluzioni progettuali VECCHIO IMPIANTO NUOVO IMPIANTO A LED Investim. iniziale Costo energia Costo manut. TCO totale ROI 0,00€ 290.260,80€ 30.000,00€ 320.260,80€ 0,0 anni 26.977,28 € 85.968,00€ 0,00€ 112.945,28€ 1,2 anni Differenza -207.315,52€ -65% Periodo di valutazione 10 anni 53 SPORT PASSIONE PER IL BASKET E SFIDE MEMORABILI I l 6 dicembre 1964 si inaugurava a Varese il Palazzetto dello sport, intitolato a Lino Oldrini, sindaco promotore dell’iniziativa prematuramente scomparso nello stesso anno. La struttura progettata dallo Studio di architettura Brusa Pasquè divenne poi PalaIgnis, negli anni dei grandi successi della squadra varesina, sponsorizzata dalla fabbrica di frigoriferi. Giovanni Borghi, patron dell’industria varesina riuscì a costruire una squadra di livello internazionale entrata nella leggenda del basket italiano. Il palazzetto fu teatro di indimenticabili sfide con le squadre di Milano e Cantù, le altre grandi dell’epoca. Alla fine degli anni Ottanta la struttura fu ampliata fino a raggiungere la capienza attuale di 5300 spettatori. Nel 2011 il palazzetto, che oggi si chiama Palawhirpool è stato affidato in gestione alla Pallacanestro Varese. Il PalaWhirlpool è un impianto multifunzionale in grado di ospitare anche eventi extrasportivi quali concerti, convention, mostre/fiere ecc. Il nuovo impianto luci è stato inaugurato con un’amichevole di lusso tra l’attuale Cimberio Varese e il CSKA Mosca. Il Palmares della pallacanestro Varese 1 supercoppa italiana 4 coppe Italia 10 campionati italiani 54 3 coppe intercontinentali 5 coppe dei campioni 2 coppe delle coppe PALAWHIRPOOL DI VARESE DI LA PLANIMETRIA DEL PALAZZETTO VARESE ASTRO POWERLED riassume tutte le qualità dei nuovi proiettori progettati per utilizzare al meglio la tecnologia Led. ASTRO è disponibile con diverse combinazioni di Led (16, 24, 32, 48 e 72) tutte con consumi ridotti da 2,1 a 8 W per Led. Grazie alle ottiche simmetriche e asimmetriche si propone come soluzione adattabile a qualsiasi esigenza di installazione. ASTRO è stato progettato con un sistema di dissipazione del calore che permette il funzionamento ottimale dei Led. ASTRO offre la possibilità di scegliere la corrente di pilotaggio dei Led che consente di disporre sempre della potenza adeguata ad una specifica condizione progettuale. Dotato di sistemi Wi-Fi e sensori all’avanguardia, rivela presenza e andamento della luce naturale, così da autoregolarsi durante l’arco della giornata. Con una potenza pari a 188 Watt ASTRO è in grado di sostituire un apparecchio a ioduri da 400 Watt, apportando un risparmio energetico importante. 55 news DAL MONDO di Costanza Rinaldi SHARJA - EMIRATI ARABI Tecnologia e sostenibilità per il nuovo ospedale infantile SHARJA È UNO DEI SETTE EMIRATI ARABI UNITI, IL TERZO IN ORDINE DI GRANDEZZA. LA SUA PARTICOLARITÀ È AVERE UN AFFACCIO SU DUE MARI DIVERSI: IL GOLFO PERSICO A NORD E IL GOLFO DI OMAN VERSO EST. La città di Sharja, capitale dell’omonimo emirato, con il patrocinio dell’UNESCO è stata designata nel 1998 Capitale Culturale del mondo arabo, grazie all’impegno dimostrato in campo artistico e culturale. Qui, ha preso il via ormai da un anno la 56 costruzione del nuovissimo Al Qassimy Maternity Hospital, parte integrante del già esistente General Hospital: questa nuova ala, che sarà completata e operativa entro quest’anno, aumenterà le strutture ospedaliere esistenti con tecnologie più moderne così da diventare un modello architettonico high-tech, con un occhio ai temi delicati della sostenibilità. Progettato da UPA (Urbanism Planning Architecture) studio di architettura internazionale, l’ospedale si presenta come un insieme di edifici dalla forma diversa, disposti su un’area di oltre 43.500 mq per un totale di 200 posti letto. La progettazione ha seguito scrupolosamente gli standard di riferimento americani avvalendosi delle più moderne attrezzature tecnologiche. Al progetto hanno collaborato anche due società di ingegneria italiane, la General Planning e Progetto MCK. La nuova costruzione include anche un pronto soccorso, collocato a cavallo tra il vecchio e il nuovo edificio. Una struttura che funge da collegamento fra i reparti. L’intero complesso è stato progettato per essere autosufficiente dal punto di vista sanitario e operativo, salvo alcuni servizi che possono essere appaltati all’esterno. Nella pagina precedente e nella foto sotto. Le facciate e lo spazio intorno all’edificio sono caratterizzati dall’illuminazione che serve a segnare i percorsi, le aree di sosta e gli ingressi, ma anche a delimitare il perimetro dell’ospedale. IL PROGETTO ARCHITETTONICO Gestione razionale dello spazio e netta separazione tra i vari reparti: il progetto architettonico di UPA ha seguito questi due macro concetti, rendendo tutta la struttura esterna e interna - lineare, proporzionata e con un ottimo equilibrio tra pieni e vuoti. La suddivisione degli ambienti corrisponde alle necessità operative. Le diverse zone comprendono tre reparti principali (ginecologia, ostetricia e pediatria), le aree dedicate ai pazienti, quelle dedicate ai trattamenti medici, il reparto riservato ai solventi (6 suite e 3 royal suite), denominato Royal Ward, con ingresso privato. Il complesso, concepito come una vera 57 news DAL MONDO e propria cittadella, si rapporta armoniosamente sia con l’edificio preesistente sia con l’ambiente circostante. Infatti, le aree verdi costituite da giardini, fontane, cortili sono state enfatizzate e rappresentano un aspetto molto importante in riferimento all’equilibrio citato. Le facciate ventilate e gli infissi, di ultimissima generazione, sono concepiti per proteggere l’edificio dall’azione di calore, vento, pioggia ed agenti inquinanti conferendo anche molti vantaggi in termini d’isolamento termo-acustico. Le scelte cromatiche interamente indirizzate verso il bianco, sicuramente si differenziano dalla tradizione araba, ma attribuiscono all’intera struttura un’immagine pulita. Nell’insieme dunque si può definire come un’architettura molto armonica, pur essendo composta da singoli volumi e da un’intera area preesistente. IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Il progetto di illuminazione è stato seguito da UPA con la collaborazione di diverse aziende, tra cui Disano Illuminazione, che è stata scelta per 58 In queste pagine. Nella progettazione delle aree interne non è stata sottovalutata la gestione della luce naturale trovando in ampie vetrate e lucernari la soluzione ottimale sia per un risparmio energetico, sia per creare un’atmosfera più piacevole. l’illuminazione esterna e di alcune aree interne. Le aree pubbliche esterne, usate per la creazione di grandi paesaggi verdi, sono arricchite da fontane di fronte all’ingresso principale o da dettagli architettonici che rendono le facciate e lo spazio intorno all’edificio più caratterizzato. In questo caso l’illuminazione serve a segnare i percorsi, le aree di sosta e gli ingressi, ma anche a delimitare il perimetro dell’ospedale. Per questo sono stati installati apparecchi Faro e Punto, mentre l’illuminazione generale a palo è data dagli apparecchi Brallo installati su tutta l’area. Nella progettazione delle aree interne non è stata sottovalutata la gestione della luce naturale trovando in ampie vetrate e lucernari la soluzione ottimale sia per un risparmio energetico, sia per creare un’atmosfera più piacevole a pazienti, medici e parenti in visita. Proprio a questo scopo, le corsie dei diversi reparti sono orientare da est a ovest in modo da sfruttare al meglio la luce solare e avere una percezione più efficace del flusso temporale durante la giornata. 59 news DAL MONDO Prevalentemente sono stati scelti apparecchi con ottica wall washer per i corridoi delle degenze, oppure gli incassi per i corridoi generali, per la caffetteria e per alcune stanze (Office, Comfort, Ermetic). Il concept alla base del progetto illuminotecnico, che riprende quello architettonico, si è concentrato sulla sensazione di pulizia e semplicità, contrastando in parte le tradizioni architettoniche che appartengono agli Emirati. Inoltre, essendo una nuova ala del precedente ospedale lo studio di architettura ha fatto in modo che non ci fossero interferenze visive tra le due strutture, ma che fossero in relazione pur rimanendo indipendenti. 60 Sotto. Il progetto illuminotecnico segue l’impostazione di quello architettonico basato sulla sensazione di pulizia e semplicità, che si distacca in parte dalle tradizioni architettoniche degli Emirati. SCHEDA TECNICA Al Qassimi Marternity Hospital and Emergency Extension ◗ Committente: Ministero dei Lavori Pubblici Emirati Arabi Uniti ◗ Progetto architettonico ed illuminotecnico: UPA - Urbanism Planning Architecture, General Planning ◗ Progetto impianto: Egec ◗ Prodotti utilizzati: Rigo, Ermetica, Cosmo, Brallo, Comfort Series 8, Faro, Hydro, Minicomfort (Disano) Energy 2 Office (Fosnova). In orbita Astro LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication news DAL MONDO di Greta La Rocca - Foto di Vladislav Furmanov KALININGRAD - RUSSIA Brilla nella notte la chiesa dell’eroe russo 62 LA STORIA DELLA CITTÀ DI KALININGRAD RIFLETTE LE VICENDE COMPLESSE E DRAMMATICHE DI QUESTA REGIONE EUROPEA. LA CITTÀ SI TROVA ATTUALMENTE IN UNA ENCLAVE TRA POLONIA E LITUANIA. IN PRATICA SI TRATTA DI UN PORTO RUSSO AFFACCIATO SUL BALTICO CHE NON È DIRETTAMENTE COLLEGATO AL TERRITORIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA. La città fondata nel 1256 dall’Ordine dei Cavalieri Teutonici, fino al 1946 si chiamava Konisberg e nel corso dei secoli è appartenuta alla Polonia, alla Prussia e alla Germania. Il suo cittadino più illustre è sicuramente il grande filosofo Emmanuel Kant (1724-1804) che qui nacque e morì. Ampiamente distrutta dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale la città fu poi ricostruita nello stile dell’architettura sovietica e ribattezzata con il nome di Mikhail Kalinin, presidente del Soviet supremo. Nell’era post sovietica, è stata avviata la costruzione di alcuni edifici di culto della Chiesa Ortodossa. Nel 1995 è stata posta la prima pietra della Cattedrale di Cristo il Salvatore, nelle cui fondamenta si trova terra dell’omonima cattedrale di Mosca. La cattedrale fu consacrata nel 2006. L’anno scorso il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill ha consacrato la piccola chiesa dedicata al principe Alexander Nevskij, santo ed eroe nazionale russo. La chiesa è costruita con uno stile tradizionale, La chiesa di Kaliningrad dedicata al principe Alexander Nevskij è stata consacrata dal patriarca ortodosso di Mosca 63 news DAL MONDO IL PORTO SUL BALTICO Nel cartina si vede la collocazione geografica dell’Oblast di Kaliningrad, una fetta di territorio russo affacciata sul Baltico, stretta tra Polonia e Lituania. Il territorio ha un’estensione di circa 15mila chilometri quadrati e meno di un milione di abitanti per la maggior parte di etnia russa, la metà dei quali vive nel capoluogo, che è un importante porto commerciale. 64 Sotto, un’immagine notturna della piccola chiesa del santo Alexander Nevskij. L’illuminazione notturna è stata realizzata con 32 proiettori Star (Disano) dotati di ottiche concentranti e diffondenti, collocati intorno alla chiesa. con una caratteristica copertura a forma di piramide che raggiunge l’altezza di 43 metri. Altri elementi della tradizione ortodossa sono le cupole, le torri campanarie e il tipico porticato. I materiali prevalenti sono pietra e legno. La forma a tenda, tipica dell’architettura tradizionale russa, rimpiazza la cupola, tecnicamente difficile da realizzare nelle costruzioni in legno. Le coperture a tenda poggiano sulla pianta ottagonale della chiesa in modo da convergere sul grande pilastro centrale, conferendo alla costruzione un caratteristico dinamismo. Questa architettura risponde all’antica concezione russa, per cui gli edifici simbolo della città dovevano essere ben visibili da lontano. A questo scopo la chiesa è collocata su un piano rialzato al quale s’accede da una lunga scala. La chiesa del Santo principe Alexander Nevsky è illuminata da 32 proiettori Star (Disano) con ottiche concentranti e diffondenti, collocati intorno alla chiesa. Il progetto dell’illuminazione esterna e la supervisione dell’installazione è stata realizzata dalla società Lux (Igor Gilev) in collaborazione con Ardena (Marek Limanowski) insieme allo studio di architettura e design Concept Home, con i designers Svetlana Vlasenko e Olga Nazarova. Il progetto è partito da una precisa richiesta del Rettore della Chiesa, Alexander Sokolov che ha chiesto ai progettisti: di illuminare la chiesa “come una stella che brilla nella notte”. ALEXANDER NEVSKIJ EROICO DIFENSORE DEI CONFINI OCCIDENTALI Il principe di Novgorod, Kiev e Vladimir, Aleksandr Yaroslavich (1220-1263) è entrato nella leggenda e nella tradizione russa per alcune epiche battaglie, nelle quali respinse diversi tentativi di invasione delle città russe poste agli estremi confini occidentali. Nel 1240 sulla Neva, il grande fiume che attraversa San Pietroburgo e sfocia nel Golfo di Finlandia, sconfisse un esercito di invasori svedesi, guadagnadosi l’appellativo Nevskij (che significa “della Neva”). Nel 1242 guidò i russi alla vittoria contro i cavalieri teutonici in una battaglia sul lago gelato di Peipus vicino alla città di Pskov, passata alla storia come “il massacro sul ghiaccio”. Alexander Nevskij che combattè numerose battaglie contro svedesi, tedeschi e altri nemici della città russe occidentali come lituani e finnici, fu canonizzato nel 1547 ed è il santo patrono di San Pietroburgo. La battaglia contro i cavalieri teutonici è rievocata in un celebre film del 1938 del grande regista russo Ejzenštejn, con musica di Sergej Prokof’ev. 65 news DAL MONDO KAIKOHE - NUOVA ZELANDA Il nuovo campo da Hockey nella terra dei Maori UN MODERNO COMPLESSO SPORTIVO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI TUTTA LA COMUNITÀ LOCALE, PER RILANCIARE LO SVILUPPO E FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE. La cittadina di Kaikohe si trova a Nord della Nuova Zelanda, nella zona dove è presente la tribù Ngapuhi, la più grande tribù Maori. Negli ultimi decenni in questa area si è 66 registrato un forte declino economico: molte aziende hanno chiuso o si sono trasferite. Diversi abitanti hanno lasciato la zona per trasferirsi a Bay of Islands, una zona più ricca e accogliente. Per cercare di invertire questa tendenza, di recente sono stati avviati diversi progetti, tra i quali una pista ciclabile da costa a costa, destinata a diventare un’importante attrazione di Chiara Bellocchio turistica. In città sono previsti, nei prossimi anni interventi urbani e nuove proposte culturali. Su tutti spicca l’hub sportivo regionale. Si tratta di un complesso intorno a un campo per l’Hockey su prato che è nato grazie all’impegno di tutta la comunità locale che ha raccolto un milione di dollari neozelandesi e ha realizzato il complesso in gran parte grazie al volontariato di imprenditori e lavoratori locali. › Richard Edmondson Sopra, un’immagine dell’illuminazione nottuna del campo da hockey di Kaikohe, realizzata con proiettori Olympic (Disano), montati su pali alti 18 metri. A lato, una partita fra ragazzi del luogo e, sotto, una festa rituale della popolazione Maori. 67 news DAL MONDO SCHEDA TECNICA ◗ Committente: Bay of Islands Hockey Association ◗ Progetto illuminotecnico: SUN Illumination, Murray Phipps-Black ◗ Progetto elettronico: CORYS Electrical ◗ Installatore: Laser Electrical Kaikohe & Top Energy ◗ Prodotti utilizzati: Disano Olympic › 68 L’obiettivo principale è quello di creare un luogo di aggregazione per i giovani e la possibilità di avviare un’attività sportiva di una squadra che potesse risvegliare sentimenti di unità e di orgoglio della comunità locale. Lo sport ha un ruolo molto importante nel processo di integrazione tra questa popolazione, che rappresenta gli antichi abitanti dell’arcipelago e i discendenti degli inglesi arrivati qui dopo lo sbarco dell’esploratore James Cook nel 1769. I giocatori Maori nella squadra di rugby neozelandese, i mitici All Blacks, sono il simbolo delle possibilità di riscatto di una popolazione che in gran parte ha un livello socio-economico inferiore al resto dei neozelandesi. Un apporto decisivo alla realizzazione del progetto del nuovo campo sportivo è venuto quando il District Council Far North e la compagnia elettrica Top Energy hanno unito le forze per la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione del campo di hockey. Particolare impegno è stato messo nella realizzazione dell’impianto di illuminazione, per il quale sono stati impiegati 40 proiettori Disano Olympic con lampade a ioduri metallici (4200°K) installati lungo tutto il perimetro su otto pali alti 16 metri. Il progetto richiedeva un livello d’illuminamento che arrivasse almeno a 500 lux e una volta installati tutti gli apparecchi, sono stati registrati 600 lux di media. “Il progetto – afferma il District Far North Council – segue il Piano distrettuale locale per un rigoroso controllo dell’abbagliamento e della dispersione della luce. La precisione dei proiettori Disano ha garantito il pieno rispetto dei parametri, oltre a fornire ai giocatori di hockey un ottimo impianto di illuminazione.” Sopra, la squadra degli All Blacks impegnata nella danza rituale di origine Maori e, sotto, una veduta della regione all’estremo Nord della Nuova Zelanda dove si trova la cittadina di Kaikohe. I MAORI E LO SPORT La celebre squadra nazionale neozelandese di rugby degli All Blacks è quasi completamente composta da Māori. All’inizio di ogni partita cantano e danzano l’haka, momento originariamente nato come un’invocazione al Dio Sole, che oggi si è evoluto in un rituale più complesso di gioia, o di dolore, o perfino di forza e aggressività tanto da poter essere considerata una danza di guerra. Ci sono più versioni dell’haka: la Ka Mate, la più comune che viene attribuita a Te Rauparaha, guerriero della tribù Ngati Toa dell’Isola del Nord, la Peruperu e la Kapa o Pango. Solo quest’ultima è quella più esplicitamente riferita, nel testo, alla squadra di rugby neozelandese. Ci sono poi altre versioni eseguite dai cosiddetti Baby Blacks (squadra nazionale under 20 neozelandese di rugby), dai New Zealand Maori, selezione formata esclusivamente da giocatori di discendenza Maori, senza quindi giocatori “bianchi” o provenienti da altre zone della Polinesia, e dalla nazionale femminile. 69 di Greta La Rocca - foto Beatrice Arenella COMO Il Museo Rifugi Antiaerei riporta alla luce la città dimenticata 70 news DALL’ITALIA NEGLI ULTIMI DRAMMATICI MESI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, CON L’ITALIA DIVISA IN DUE DALLA LINEA GOTICA, IL SUONO DELLA SIRENA ANNUNCIAVA INCURSIONI AEREE CHE POTEVANO SIGNIFICARE UN DEVASTANTE BOMBARDAMENTO. IN QUEI GIORNI LA SEDE DELLA CROCE ROSSA DI COMO DIVENNE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE CIVILE OFFRENDO IL RIPARO DI UN RIFUGIO ANTIAEREO. Questo luogo, carico di memorie, è divenuto oggi un museo. Si chiama Mu.R.A.C., Museo Rifugi Antiaerei di Como ed è stato inaugurato lo scorso mese di giugno presso la sede della Croce Rossa Italiana, nella cittadina comasca in concomitanza con il centocinquantesimo anniversario della fondazione. Una città sotterranea dimenticata, riportata alla luce attraverso centinaia di documenti, immagini, reperti e testimonianze che ora sono in mostra nelle stanze del nuovo museo. Uno sguardo da un singolare punto di vista su un drammatico momento storico da consegnare alla memoria attraverso un percorso suggestivo e articolato. › A lato due suggestive immagini del museo. A destra il lungo corridoio che portava nel cuore del rifugio: una stanza blindata, progettata in cemento armato, in grado di proteggere dalle bombe e anche da un eventuale attacco chimico. Oggi i visitatori del Mu.R.A.C. possono rivivere i drammatici giorni della guerra, grazie a testimonianze audio e video. 71 72 news DALL’ITALIA › Una piccola porta metallica, con un grande ‘maniglione’, anticipa l’atmosfera di un ambiente surreale: il volume semplice e geometrico di un rifugio antiaereo riporta ad un particolare momento della storia della città intenta a difendersi dalla guerra. La presenza di una ricca ed articolata documentazione, trovata presso gli archivi comunali, testimonia il ruolo centrale di questo luogo per la protezione dei civili nella Seconda Guerra Mondiale: qui aveva sede, insieme alla Croce Rossa Italiana, anche il Comitato provinciale della Protezione Antiaerea. LA GUERRA ENTRA NELLA VITA QUOTIDIANA. La grande mole di documenti d’archivio, insieme alle numerose testimonianze orali, permette di entrare in contatto con la quotidianità della città nei primi decenni del ‘900, cogliendola nella sua stretta relazione con gli eventi bellici. L’organizzazione di questo materiale originale ha permesso la realizzazione di un suggestivo percorso espositivo. › Le foto in queste pagine mostrano la sala principale del museo, dove sono stati esposti i numerosi documenti e le testimonianze cartacee reperite in città sulla Seconda Guerra Mondiale. I pannelli sono illuminati da faretti Black Spot (Fosnova) con sorgenti Led, montati su binari per non disperdere il fascio di luce e per evitare ombre causate dalla presenza dei visitatori davanti ai pannelli stessi. Il Museo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00, sabato e domenica dalle10.00 alle 12.30, l'entrata è a offerta libera. 73 news DALL’ITALIA › 74 I visitatori entrano in una grande sala, dove sono esposti su diversi pannelli tutti i documenti e le testimonianze cartacee reperite in città; alle spalle una parete bianca diventa lo spazio dove proiettare i video con le parole e i ricordi dei cittadini di Como; si attraversa poi un piccolo corridoio dove sono esposte le maschere anti gas, uno dei simboli più forti del difficile momento storico. Questa parte di storia della città di Como e dei suoi abitanti è raccontata anche attraverso la documentazione delle ordinanze, dei regolamenti, delle attività di propaganda, delle esercitazioni, sino ai fenomeni di costume che l’hanno caratterizzata. Si compone così il racconto di cosa › news DALL’ITALIA IL PROGETTO ARCHITETTONICO E LA LUCE “Siamo entrati la prima volta in questo stabile della Croce Rossa di Como tempo fa – racconta l’architetto Gianmarco Martorana che insieme all'architetto Marco Castiglioni ha seguito il progetto – e siamo rimasti colpiti dalla documentazione ritrovata quasi per caso. È stato naturale pensare di catalogare e archiviare questo importante patrimonio storico, progettando un museo per la città e i turisti”. Continua l’architetto Martorana: “Abbiamo lavorato quattro anni per poter realizzare questo importante progetto. Prima è stato necessario mettere in sicurezza lo stabile, poi abbiamo reperito, archiviato e documentato tutti i faldoni trovati negli uffici comunali e in questo edificio, dove abbiamo avuto la fortuna di reperire anche interessanti oggetti storici come le maschere anti-gas”. “Abbiamo chiesto a Disano, un’illuminazione puntuale che facesse luce sui pannelli esposti nelle sale e che non creasse ombre qualora i turisti si fossero avvicinati per leggere i documenti o vedere un’immagine più da vicino” racconta l’Arch. Martorana. E precisa: “Abbiamo dipinto le pareti del Mu.R.A.C di nero, volevamo che le sale rimanessero in penombra proprio per far vivere l’atmosfera di allora”. Per soddisfare queste particolare richieste da parte del committente, la scelta illuminotecnica è caduta su faretti a Led Black Spot (Fosnova) da 15 watt: illuminano dall’alto i pannelli espositivi, senza disperdere il fascio di luce. Sono stati montati su binari neri, per garantire omogeneità di colore con l’ambiente. 75 news DALL’ITALIA Nella foto in basso, (da sx.) Gianmarco Martorana, Marco Castiglioni e Matteo Fois, presidente del Comitato Provinciale CRI di Como. A lato, uno dei pannelli esposti: ai cittadini veniva ordinato di coprire le lampade accese nelle proprie case con della stoffa di colore blu, in modo da impedire che l'illuminazione si vedesse dall'esterno. Sotto, una delle sale del museo: sono esposte le maschere anti gas dell'epoca. › 76 accadde a Como in quegli anni. Si spazia dalla costruzione dei grandi rifugi pubblici all’istallazione delle sirene d’allarme in tutta la città, dall’oscuramento delle attività all’aperto alla protezione delle facciate del Duomo di Como. Di grande impatto, infine, l’ultima sala del Mu.R.A.C., pensata per far vivere in questo particolare ambiente l'esperienza di chi vi aveva trovato rifugio durante i bombardamenti. Chiusi nella stanza e seduti su lunghe panche in legno, a ricordo delle panchine che caratterizzavano i rifugi, i visitatori hanno la possibilità di rivivere quei drammatici momenti grazie a filmati multimediali che ripropongono anche il rumore sinistro delle bombe. INCONTRI INCONTRI di Alessandro Visca Comunicare la luce Un concorso video di Aidi invita a riflettere sull’importanza dell’illuminazione nella vita di tutti i giorni. I promotori commentano i risultati dell’iniziativa, di cui è in fase di lancio la seconda edizione L’innovazione tecnologica, come spesso accade, è più veloce dei cambiamenti culturali. I nuovi strumenti tecnici a disposizione dei progettisti della luce per disegnare paesaggi urbani, per ripensare gli spazi comuni, i luoghi di lavoro e la vita domestica comportano un cambiamento profondo nell’approccio alla luce artificiale, che riguarda in primo luogo gli utenti. Nel caso dell’illuminazione pubblica, per esempio, sono innanzitutto i cittadini che devono essere coscienti del valore della luce, non solo per l’aumento della sicurezza, ma soprattutto per i miglioramenti estetici e di vivibilità che derivano da un’illuminazione corretta. Diventa così cruciale la comunicazione. Occorre comunicare in modo efficace la nuova cultura della luce, ossia l’importanza dell’illuminazione nel vissuto quotidiano di tutti. Un esperimento interessante in questo senso è il concorso lanciato da AIDI l’anno scorso, battezzato “Riprendi-ti la città”. Il tema della prima edizione, conclusa a marzo di quest’anno, era l’illuminazione degli spazi urbani, descritta da video della durata massima di 60 secondi, con l’obiettivo di “svelare le intime relazioni che la luce ha saputo con il proprio fascino intrecciare con il tessuto urbano”. Abbiamo chiesto a Gianni Drisaldi, presidente dell’Aidi e a Margherita Suss, architetto lighting designer, responsabile del concorso, di spiegarci meglio le motivazioni di questa iniziativa. 77 INCONTRI GIANNI DRISALDI: “è importante far capire i vantaggi non solo tecnici delle nuove tecnologie” Gianni Drisaldi Presidente Associazione Italiana d’illuminazione LIGHTING MAGAZINE Presidente Drisaldi, il concorso di AIDI “Riprenditi la città. Riprendi la luce” utilizza linguaggi e modalità non usuali per un’associazione come la vostra, abituata a una comunicazione più specialistica. Come è nata l’idea di parlare di luce in questo modo? Gianni Drisaldi I periodi di crisi non necessariamente portano negatività, ma spesso aiutano a riflettere ed a guardarsi intorno, riprendendo in considerazione tutta una serie di situazioni che, in tempi in cui tutto è facile, si danno per scontate. Conseguentemente la nostra associazione ha avviato da tempo una necessaria riflessione sul come proporsi oggi nei confronti del mondo esterno, per perseguire al meglio il proprio fine, ossia divulgare la cultura della luce, ed ha ritenuto che fosse arrivato il momento di avvicinare le giovani generazioni al tema dell’illuminazione. Naturalmente, utilizzando solo i canali di comunicazione classici e un po’ troppo specialistici, che ci hanno accompagnato fino ad oggi, sarebbe stato più difficile far cogliere il nostro messaggio al pubblico che volevamo incontrare, per cui abbiamo cercato di stimolare la creatività dei giovani con questa iniziativa molto innovativa, che sfrutta anche 78 le potenzialità fornita dai moderni sistemi elettronici di ripresa e montaggio di immagini, oggi molto utilizzati. LM Hanno partecipato alla prima edizione del concorso oltre 150 video. Guardando queste creazioni che idea si è fatta del rapporto delle giovani generazioni con la luce? Drisaldi Innanzitutto tengo a sottolineare che il successo dell’iniziativa è andato ben al di là delle nostre previsioni e soprattutto ha gratificato molto chi ha operato per la sua riuscita e per primi gli sponsor, che hanno tutti manifestato la propria soddisfazione. Per quanto riguarda il contenuto specifico della domanda, ho riportato varie sensazioni: la prima, che definirei tipica, è che i giovani ci stupiscono sempre quando li coinvolgiamo in qualche iniziativa, perché sono migliori di come noi spesso li vogliamo descrivere, secondariamente ho avuto conferma dell’approccio giusto che i giovani hanno con la luce, cogliendone, in particolare, gli aspetti emozionali. In definitiva, e questo e ciò che più mi ha soddisfatto, la luce non viene vista solo come semplice strumento funzionale, ma anche come elemento di valorizzazione degli oggetti illuminati per fornire delle sensazioni. LM Come presidente di un’associazione che riunisce imprenditori, progettisti ed esponenti del mondo accademico pensa che il mondo della luce italiana dovrebbe fare di più per comunicare gli effetti della rivoluzione tecnologica in corso? Drisaldi Senz’altro, soprattutto dovrebbe fornire degli elementi chiari e corretti di quelli che sono i risultati che le nuova tecnologie possono consentire, mettendo in guardia l’utilizzatore da quelle proposte che vengono millantate come soluzioni rivoluzionarie tese al risparmio energetico che, invece, se non eseguite con professionalità, finiscono con dei risultati deludenti che si concretizzano in risparmi effimeri. Qualità della luce scadente e quantità della stessa ridotta ed al di sotto dei minimi che la normativa prevede a tutela della salute degli utilizzatori. Credo che occorra far passare un messaggio che sta fra il «non spegnere la luce» e l’utilizzo di apparecchi e sistemi di scarsa qualità e cioè che l’attuale tecnologia, in particolare quella legata ai LED, consente dei consistenti risparmi energetici, ma, nel contempo, permette anche di migliorare la qualità della luce. Noi riassumiamo questo concetto in una frase: ILLUMINIAMO MEGLIO E CONSUMIAMO DI MENO e questo è possibile solo utilizzando prodotti di qualità ed affidando le scelte a chi è competente. La prima edizione del concorso “RIPRENDITI LA CITTÀ. RIPRENDI LA LUCE” si è conclusa lo scorso 28 marzo con la cerimonia di premiazione a Venezia. Sul sito www.riprenditilacittà.it si trovano i video vincitori e tutte le informazioni sulla seconda edizione. INCONTRI MARGHERITA SUSS: “il concorso ha rivelato l’importanza dell’illuminazione per la qualità della vita di tutti i giorni” Margherita Suss architetto, lighting designer LM Nel concorso “Riprenditi la città.Riprendi la luce” si utilizzano nuovi linguaggi mediatici per comunicare l’importanza dell’elemento luce nel vissuto quotidiano. Cosa sta ricavando, come docente e come progettista, da questa esperienza? LIGHTING MAGAZINE Architetto Suss, il nuovo ruolo assunto della luce in ogni ambito progettuale corrisponde a una effettiva crescita della “cultura della luce”? L’evoluzione tecnologica può aiutare in questo senso? Margherita Suss Certamente si incomincia ad intravedere un certo ruolo che viene riconosciuto alla luce anche dai progettisti non esperti del settore quale strumento immateriale ed al contempo rivelatore di forme, geometrie, funzioni, spazi, luoghi. L’evoluzione tecnologica, che da sempre interessa l’ambito progettuale, ha probabilmente contribuito ad avvicinare le potenzialità tecnologiche disponibili attualmente nel campo del Lighting design con quello tradizionale dell’interior decoration o della composizione architettonica. L’auspicio è comunque che tale nuova interazione si affidi ad un approccio qualitativo della progettazione, sostenuto da conoscenza dei materiali, riconoscimento delle necessità manutentive e di installazione... ovvero che finalmente si possa consolidare la giusta collaborazione tra progettisti e Lighting designer, così come avviene ormai all’estero. Suss L’esperienza fatta con questo concorso di AIDI è stata davvero rivelatrice di quanto alla luce siano affidati molteplici significati che attingono alla sfera della socialità: sicurezza, qualità e decoro urbano, ma anche stretta connessione con i temi dell’amore, del sentimento in generale. Ci si è rivolti ad un «pubblico» under 30 ...ovvero si è voluto analizzare un pensiero assolutamente spurio dai condizionamenti delle tematiche più prettamente professionalizzanti ...e questo approccio ci ha regalato ciò che forse spesso si dimentica: una buona luce, una illuminazione di qualità appaga lo spirito, colpisce la mente, stimola il pensiero positivo, esalta il buon vivere quotidiano. LM Comunicare la luce, ossia utilizzare vecchi e nuovi media, per far crescere la consapevolezza del ruolo dell’illuminazione pensa possa essere un obiettivo importante anche per i produttori di sorgenti e apparecchi di illuminazione? Suss Tutto ciò che aiuta a meglio comprendere è da considerare mezzo virtuoso. Soprattutto in un ambito in cui la luce rappresenta e deve rappresentare non solo il ruolo funzionale ma anche quello più suggestivo, legato alle emozioni e agli stimoli visivi che di volta in volta vengono rappresentati. LM Che importanza ritieni che abbia la capacità di comunicare nella professione del lighting designer? Suss Come in tutti gli ambiti la corretta comunicazione di ciò che si produce, di ciò che si propone restituisce con maggior vigore intenti ed obiettivi prefissati. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di uno strumento di lavoro, la luce, davvero «immateriale», i cui effetti attingono all’immaginazione di ciascuno ...comunicazione potrebbe dunque anche essere possibile visualizzazione predittiva di quell’effetto che comunque mai potrà essere riprodotto come percepibile nella sua realtà ...ma questo è proprio, a mio giudizio, il bello della nostra professione! 79 Mossa brillante LED Pannel www.disano.it ben david_merlini design & visual communication