Little sister

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Little sister
Cineforum G. Verdi
www.cineverdi.it
41°° anno
Latitudini - 3° film
nali; materia già affrontata dal cineasta
giapponese nella pellicola precedente
Father and Son (2013), che gli valse il
premio della giuria a Cannes.
Little sister
(Umimachi’s diary)
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia
Hirokazu Kore-eda
Sceneggiatura
Hirokazu Kore-eda
Fotografia
Mikiya Takimoto
Scenografie
Keiko Mitsumatsu
Costumi
Sacico Ito
Distribuzione
BIM distribuzione
Paese
Giappone 2015
Durata
128’
PERSONAGGI E INTERPRETI
Sachi
Haruka Ayase
Yoshino
Masami Nagasawa
Chika
Kaho
Suzu asano
Suzu Hirose
Sakashita
Ryô Kase
Hamada
Takafumi Ikeda
Mia cara, sai bene quanto me qual è il valore
dell'affetto reciproco tra sorelle: non v'è nulla
di simile in questo mondo.
Nel suo nuovo progetto, il regista
focalizza la sua indagine antropologica
sull'universo femminile, servendosi di
una struttura espositiva tanto lineare
quanto efficace: nella piccola cittadina
giapponese di Kamakura, le sorelle
Kōda (Sachi, Yoshino e Chika) apprendono della morte del padre, che quindici
anni prima le abbandona per costruirsi
una nuova famiglia.
Charlotte Brontë
Cinema ed introspezione: un connubio
certo non sconosciuto nel nostro
paradigma culturale; la Settima Arte si è
più volte miscelata con sociologia e
psicologia, in un conturbante cocktail di
narrativa e coscienza.
Ed ecco che ogni personaggio diegetico
abitante il racconto, non si riduce a mera
funzione narrativa, veicolando invece
una più profonda analisi dell'Io.
Fervente sostenitore di questo approccio
socio-artistico, il regista Kore-Eda che,
con il suo Little Sister, torna ad esplorare
i meccanismi della psiche umana e delle
(spesso intricate) dinamiche interperso-
Durante il funerale, le tre vengono a
conoscenza di Suzu, loro sorellastra già
orfana di madre, rimasta ora completamente sola. Sarà l'inizio di una nuova
convivenza, e la costruzione di un
nucleo familiare, davvero poco convenzionale: quattro sorelle, troppo grandi
per definirsi ragazzine, troppo giovani
per sembrare adulte, pronte ad affrontare l'indipendenza ed il definitivo
Little sister
distacco parentale.
Il regista, nella stesura della sceneggiatura, trae libera ispirazione dalla
graphic novel di Akimi Yoshida Umimachi's Diary, mantenendo le linee
guida della story-line, ma malleando ad
hoc la materia narrativa e risemantizzandola, per un risultato assolutamente
originale.
Una pellicola all'insegna della verve
introspettiva, a tratti psicanalitica: tra il
dossier sociale ed un'allegoria dei buoni
sentimenti.
Delle quattro sorelle, saran-no due le
vere protagoniste: Sachi, la maggiore, e
la piccola Suzu; significativa la scelta di
dar maggior risalto proprio ad i due
estremi della catena familiare: da una
parte la più matura del gruppo che, dalla
scomparsa del capofamiglia, si sente
investita di una nuova responsa-bilità;
dall'altra la più giovane, in balia
dell'abbandono paterno (e materno).
Kore-Eda, si dimostra sensibile osservatore, oltre che regista sapiente,
capace di cogliere ogni sfaccettatura
della psiche femminile, dipingendo
quattro caratteri tanto diversi quanto in
perfetta armonia tra loro.
Ed ogni scelta tecnica adottata in Little
Sister risulta in perfetto pendant con in
nucleo narrativo-emotivo: dal ritmo
disteso e sobrio, ai dialoghi conven-
lunedì 7 marzo 2016
zionali, ma mai banali.
Si abbandona dunque ogni ambizione
estrosa, ogni tecnicismo lezioso, in
favore di una marca stilistica più moderata; perfetta cornice per un ritratto
idilliaco. Nota di merito alla fotografia: la
grande nitidezza delle immagini, unita ad
una predilezione per inquadrature corali,
trasforma molte sequenze in quadri
viventi.
Un perfetto esempio di raffinatezza
formale ed emozionale: poliedrico sunto
di sentimentalismo, cliché relazionali ed
introversione, pronto a catturare e
(com)muovere l'animo dello spettatore.
Delicato.
Simone Filippini
[email protected]
Cineforum G. Verdi
www.cineverdi.it
Il regista
Hirokazu Koreeda
nato il 6 giugno 1962
a Tokio (Giappone)
41°° anno
Latitudini - 3° film
L’attr
L’attrice
Haruka Ayase
nato il 24 marzo 1985
a Hiroshima (Giappone)
alcuni tra i film più importanti
alcuni tra i film più importanti
(2013) Father and son
(2009) Air doll
(2008) Aruitemo aruitemo
(2006) Hana yori mo naho
(2013) Real
(2010) The incite mill
(2009) Oblivion Island
(2008) Ichi
da una intervista al regista
Ci sono molte scene di funerali e cerimonie
funebri buddhisti. Le sorelle sono spesso mostrate mentre pregano di fronte alla tomba
del defunto, qualcosa che ci ricorda le persone che non ci sono.
Il film è anche la storia del padre delle sorelle,
della madre di Suzu, della nonna, di persone
che non ci sono più. E’ stato difficile rappresentarle attraverso il comportamento e i
dialoghi delle protagoniste – o cose come il
toast di acciughe – anziché usare i flashback,
mostrando come hanno influenzato la vita
delle sorelle. Ho incluso la scena della frittura
di sgombro perché volevo mostrare come
certe cose si tramandino anche dopo la
Little sister
morte. Credo che un elemento importante del
film sia che lascia intravedere un futuro
possibile.
Il suo discorso sulle cose che si tramandano
sembra
ra riflettere le parole di Sachi e di sua
madre Miyako.
Questa è anche la storia di Sachi e di come
acquista il senso materno. Quando Suzu va a
vivere con loro, Sachi si stacca gradualmente
dalle altre due sorelle e viene a trovarsi nella
posizione della madre
adre che non ha mai avuto.
Solo allora potrà finalmente accettare la
madre che, fino ad allora, non era riuscita a
perdonare.
lunedì 7 marzo 2016
La locandina
Premi e riconoscimenti
Festival di Cannes
in concorso, grande successo sia da
parte della critica che dal pubblico
Il prossimo film
di Jayro Bustamante
Guatemala – drammatico – 93’
Ambientato in Guatemala, nel cuore di comunità di etnia maya, Vulcano racconta un mondo
sospeso tra credenze ancestrali ed echi lontani
di modernità. Protagonista del film è la giovanissima María, che vive e lavora con la sua famiglia in una piantagione di caffè alle pendici
di un vulcano. Sogna di andare a vivere nella
grande città ma il suo destino sembra diverso.
Donne dell’altro mondo
Il cortometraggio abbinato
lunedì 8 febbraio
Notte Sento
MUSTANG
voto 4,64
di Deniz Gamze Ergüven - TURCHIA
lunedì 22 febbraio
DIFRET
IFRET
voto 4,42
di Zeresenay Berhare - ETIOPIA
lunedì 7 marzo
LITTLE SISTER
di Hirokazu Koreeda - GIAPPONE
lunedì 21 marzo
VULCANO
di Jayro Bustamante - GUATEMALA
di Daniele Napolitano - ITALIA durata 7’
Come Little Sister anche il corto abbinato è un
delicato omaggio alle donne e alla femminilità. Notte Sento inizia in una sera qualsiasi
alla Stazione Termini di Roma con un treno
cancellato e una ragazza che solitaria aspetta
l’arrivo del prossimo treno comunicando
soltanto attraverso segni visivi. L’attesa
viene interrotta dallo scontro con un giovane
ragazzo … Girato con una Canon EOS in stop
motion questo corto ha vinto molti festival
importanti e ottenuto un successo incredibile.
Un ringraziamento al Festival Alto Vicentino