Richiesta di congedo entro il 2°, 3° grado con disabilita grave

Transcript

Richiesta di congedo entro il 2°, 3° grado con disabilita grave
Richiesta di congedo straordinario per assistenza ad un soggetto con il quale
sussiste un rapporto di parentela di 2° e 3° grado / affinità entro il 3° grado
con disabilità grave
(art. 42 comma 5 del D. Lgs. n. 151/2001, come modificato dalla Legge n. 350/2003 e dal D.lgs. 18.07.2011, n° 119)
Al Direttore Generale
Azienda ULSS 21
Legnago
Richiedente
Cognome _____________________ Nome____________________MATR. _________
Nato
a
________________
il
______________
Codice
Fiscale
_____
Via
____________________________________
Residente
a
______________________________
Prov.
__________________________________ civ. n. _______ cap. __________ Recapito
telefonico __________________
Dipendente
a
tempo
indeterminato/determinato
in
qualità
di
Sede
di
_______________________________
Presso
l’U.O.C./Servizio
______________________________
___________________
preso atto della normativa prevista per il congedo straordinario di cui all’art. 42 del D.
Lgs 151/2001 s.m.i.
CHIEDE
di usufruire del congedo straordinario spettante e della relativa indennità per
l’assistenza al parente/affine in condizioni di disabilità grave
sig./ra _________________________________ nato/a a ______________________
il _____________ Codice Fiscale ______________________________ residente a
_____________________________
Prov.
_________
Via
_________________________________________civ. n. _______ cap. ________
con il quale è nel seguente rapporto di parentela di 2° - 3° grado / affinità entro il 3°
grado
(vedi note esplicative su rapporto parentela/affinità) :
_________________________;
nei seguenti periodi:
dal _____________ al ______________ dal _____________ al ______________
dal _____________ al ______________ dal _____________ al ______________
dal _____________ al ______________ dal _____________ al ______________
si precisa che il suddetto soggetto:
Pg. 1
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
non è coniugato;
è vedovo/a;
è coniugato ma il coniuge ha compiuto 65 anni di età;
è coniugato ma il coniuge è affetto da patologie invalidante (nota 2);
è separato legalmente o divorziato;
è coniugato ma in situazione di abbandono;
ha uno o entrambi i genitori deceduti;
ha uno o entrambi i genitori con più di 65 anni di età;
ha uno o entrambi genitori affetti da patologia invalidante (nota 2);
non ha avuto figli;
tutti i figli sono deceduti
tutti i fratelli/sorelle sono deceduti;
non ha fratelli/sorelle;
ha tutti i fratelli/sorelle con più di 65 anni di età;
ha tutti i fratelli/sorelle affetti da patologia invalidante (nota 2);
A tal fine il/la sottoscritt_________________________________, consapevole, ai
sensi dell’art. 76 del d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000, delle responsabilità
amministrative civili e penali previste per dichiarazioni false dirette a procurare
indebitamente le prestazioni richieste
DICHIARA
1. di essere convivente con il sig. __________________ parente di ____grado/affine
di ______ grado1;
2. che il sig. ___________________ è stato riconosciuto in condizione di disabilità
grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104/1992;
3. che nessun altro familiare fruisce del congedo straordinario retribuito per assistere
il medesimo soggetto;
4. di aver già fruito di periodi di congedo straordinario retribuito per lo stesso
soggetto per un numero di giorni pari a N° ________ presso:
|_| questa Azienda
|_| altro ente/società _______________________________________;
5. di aver fruito nell’arco della propria vita lavorativa, per assistere altri familiari
disabili di periodi di congedo straordinario retribuito per un numero di giorni, pari a
N° _________.;
6. che per assistere la stessa persona in condizione di disabilità grave hanno già fruito
del predetto congedo i seguenti familiari:
- nome………………………………….……………………. cognome………………………………………………
C.F……………………………………………………………………………………dipendente
presso
…………………………………………..) per n..…. giorni;
- nome………………………………………………………... cognome……………..………………………………..
C.F……………………………………………………………………..…………. dipendente presso
………………………………………..) per n…… giorni;
7. di aver già usufruito di periodi di congedo straordinario non retribuito “per gravi e
documentati motivi familiari” (art. 4, comma 2, legge n. 53 dell’8 marzo 2000)
nell’arco della propria vita lavorativa per n ……….…..giorni;
8. che il soggetto disabile si trova in una delle seguenti situazioni:
1
Il requisito della convivenza può ritenersi soddisfatto quando colui che presta assistenza e il disabile assistito hanno
la medesima residenza anagrafica ovvero, in caso contrario, quando uno dei due soggetti abbia fissato la propria
dimora temporanea presso la residenza dell’altro e quindi risulti iscritto, ai sensi dell’art.32 del d.p.r. n.223 del 30
maggio 1989, nello schedario della popolazione temporanea del comune.
Pg. 2
|_| non è ricoverato a tempo pieno;
|_| è un minore ricoverato a tempo pieno e necessita di assistenza (allegare
documentazione sanitaria);
|_| è ricoverato in stato vegetativo persistente e/o in situazione terminale;
|_| è ricoverato ma deve recarsi al di fuori della struttura sanitaria per effettuare
prestazioni specialistiche;
|_| è ricoverato ma la struttura sanitaria ha richiesto l’assistenza del familiare;
9.
di impegnarsi a comunicare qualsiasi variazione di notizia o situazione dichiarata
nel presente modulo, di essere altresì consapevole che l’Amministrazione è tenuta a
controllare la veridicità delle autocertificazioni e che, in caso di dichiarazioni false,
potrà subire un procedimento penale e decadere da eventuali benefici ottenuti.
Informativa sul trattamento dei dati personali
(art.13 del d.lgs. n.196 del 30 giugno 2003 recante“Codice in materia di protezione
dei dati personali)
Il sottoscritto/a dichiara di essere stato informato/a che l’Amministrazione, in qualità di
Titolare del trattamento, tratterà tutti i dati raccolti con le presenti dichiarazioni nel
rispetto delle norme contenute nel Codice, della legge e dei regolamenti al fine di
espletare la funzione in materia amministrativa su base sanitaria. Il trattamento dei dati
avverrà ad opera di dipendenti dell’Istituto opportunamente incaricati attraverso logiche
strettamente correlate alle finalità per le quali sono raccolti. Il conferimento dei dati è
obbligatorio e la mancata fornitura potrà comportare l’impossibilità o ritardi nella
definizione del procedimento che la riguarda. L’amministrazione la informa infine che è
nelle sue facoltà esercitare il diritto di accesso
previsto dall’art.7 del Codice in
argomento , rivolgendosi direttamente al dirigente responsabile competente all’istruttoria
della presente domanda.
Allego alla presente istanza i seguenti documenti:
- certificato rilasciato dalla competente ASL che attesta lo stato di gravità dell’handicap;
- autocertificazione dello stato di famiglia e convivenza;
- dichiarazione dell’assistito
- copia dei documenti di identità
- __________________________________________________________________
Data ______________
Firma ____________________
Note:
-
per tutte le dichiarazioni rese deve essere prodotta relativa attestazione da parte
del soggetto con disabilità grave.
VISTO:
IL DIRETTORE / RESPONSABILE UOC
………………………………………………………………….
Pg. 3
NOTE
ESPLICATIVE
Richiesta di congedo straordinario per assistenza ad un parente/affine di 3°
grado con disabilità grave
(art. 42 comma 5 del D. Lgs. n. 151/2001, e successive modifiche ed integrazioni)
Art. 42 D. Lgs 151/2001 “Riposi e permessi per i figli con handicap grave(legge 8 marzo 2000, n.
53, articoli 4, comma 4-bis, e 20)
1. Fino al compimento del terzo anno di vita del bambino con handicap in situazione di gravità e
in alternativa al prolungamento del periodo di congedo parentale, si applica l'articolo 33, comma
2, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, relativo alle due ore di riposo giornaliero retribuito.
2. Il diritto a fruire dei permessi di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n.
104, e successive modificazioni, è riconosciuto, in alternativa alle misure di cui al comma 1, ad
entrambi i genitori, anche adottivi, del bambino con handicap in situazione di gravità, che possono
fruirne alternativamente, anche in maniera continuativa nell'ambito del mese. (42)
[3. Successivamente al raggiungimento della maggiore età del figlio con handicap in situazione di
gravità, la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre hanno diritto ai permessi di cui
all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Ai sensi dell'articolo 20 della legge 8
marzo 2000, n. 53, detti permessi, fruibili anche in maniera continuativa nell'àmbito del mese,
spettano a condizione che sussista convivenza con il figlio o, in assenza di convivenza, che
l'assistenza al figlio sia continuativa ed esclusiva. (43) ]
4. I riposi e i permessi, ai sensi dell'articolo 33, comma 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
possono essere cumulati con il congedo parentale ordinario e con il congedo per la malattia del
figlio.
5. Il coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi
dell'articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ha diritto a fruire del congedo di cui
al comma 2 dell'articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, entro sessanta giorni dalla richiesta. In
caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente, ha diritto
a fruire del congedo il padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza
di patologie invalidanti del padre e della madre, anche adottivi, ha diritto a fruire del congedo uno
dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli
conviventi, ha diritto a fruire del congedo uno dei fratelli o sorelle conviventi. (41) (45)
5-bis. Il congedo fruito ai sensi del comma 5 non può superare la durata complessiva di due anni
per ciascuna persona portatrice di handicap e nell'arco della vita lavorativa. Il congedo è
accordato a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno, salvo che, in
tal caso, sia richiesta dai sanitari la presenza del soggetto che presta assistenza. Il congedo ed i
permessi di cui articolo 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992 non possono essere riconosciuti a
più di un lavoratore per l'assistenza alla stessa persona. Per l'assistenza allo stesso figlio con
handicap in situazione di gravità, i diritti sono riconosciuti ad entrambi i genitori, anche adottivi,
che possono fruirne alternativamente, ma negli stessi giorni l'altro genitore non può fruire dei
benefici di cui all'articolo 33, commi 2 e 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e 33, comma 1, del
presente decreto. (44)
Pg. 1
5-ter. Durante il periodo di congedo, il richiedente ha diritto a percepire un'indennità
corrispondente all'ultima retribuzione, con riferimento alle voci fisse e continuative del
trattamento, e il periodo medesimo è coperto da contribuzione figurativa; l'indennità e la
contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo di euro 43.579,06 annui
per il congedo di durata annuale. Detto importo è rivalutato annualmente, a decorrere dall'anno
2011, sulla base della variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati. L'indennità è corrisposta dal datore di lavoro secondo le modalità previste per la
corresponsione dei trattamenti economici di maternità. I datori di lavoro privati, nella denuncia
contributiva, detraggono l'importo dell'indennità dall'ammontare dei contributi previdenziali
dovuti all'ente previdenziale competente. Per i dipendenti dei predetti datori di lavoro privati,
compresi quelli per i quali non è prevista l'assicurazione per le prestazioni di maternità, l'indennità
di cui al presente comma è corrisposta con le modalità di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30
dicembre 1979, n. 663, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33. (44)
5-quater. I soggetti che usufruiscono dei congedi di cui al comma 5 per un periodo continuativo
non superiore a sei mesi hanno diritto ad usufruire di permessi non retribuiti in misura pari al
numero dei giorni di congedo ordinario che avrebbero maturato nello stesso arco di tempo
lavorativo, senza riconoscimento del diritto a contribuzione figurativa. (44)
5-quinquies. Il periodo di cui al comma 5 non rileva ai fini della maturazione delle ferie, della
tredicesima mensilità e del trattamento di fine rapporto. Per quanto non espressamente previsto dai
commi 5, 5-bis, 5-ter e 5-quater si applicano le disposizioni dell'articolo 4, comma 2, della legge 8
marzo 2000, n. 53. (44)
6. I riposi, i permessi e i congedi di cui al presente articolo spettano anche qualora l'altro genitore
non ne abbia diritto".
- Cosa spetta
Nel periodo di congedo, coperto da contribuzione figurativa, spetta un’indennità corrispondente
all’ultima retribuzione percepita in un limite massimo annuo, rivalutabile periodicamente,
comprensivo della contribuzione figurativa. I periodi di congedo non sono utili ai fini della
maturazione della 13^ mensilità.
- Decorrenza, durata, frazionabilità del congedo
Il lavoratore ha diritto ad usufruire del congedo entro 60 giorni dalla richiesta, nel limite massimo
complessivo di due anni (tra tutti gli aventi diritto) per ogni familiare disabile assistito e nel limite
di due anni per ogni singolo lavoratore dipendente.
I periodi di congedo possono essere fruiti in modo frazionato. Se non c’è ripresa dal lavoro tra un
periodo e l’altro di congedo, il sabato (in caso di settimana corta) e la domenica compresi tra i due
periodi saranno conteggiati come congedo straordinario.
Prima della fruizione del congedo straordinario devono essere fruite le ferie e gli eventuali recuperi
ore maturati fino a quella data.
- Comunicazioni di variazioni
E’ obbligo per il richiedente comunicare tempestivamente le eventuali variazioni delle notizie o
situazioni dichiarate al momento della domanda, e in particolare:
- il ricovero a tempo pieno della persona in condizione di handicap grave
- la revisione del giudizio di gravità della condizione dell’handicap da parte della Commissione
ASL o comunque la cessazione della validità del riconoscimento dell’handicap grave
- le modifiche ai periodi di permesso richiesti
- morte del disabile.
Pg. 2
- Incompatibilità
Durante il periodo di congedo straordinario gli altri familiari non possono usufruire dei permessi
orari e giornalieri (art. 33 Legge n. 104/1992 e art. 42 D. Lgs. n. 151/2001) per l’assistenza alla
persona con disabilità.
RAPPORTI DI PARENTELA E AFFINITA’:
La parentela è il vincolo che unisce le persone che discendono dalla stessa persona o, come il
codice
civile
afferma,
dallo
stesso
stipite
(art.
74
cod.
civ.).
Ai fini della determinazione del vincolo si distinguono:


la linea retta unisce le persone di cui l’una discende dall’altra (ad es. padre e figlio, nonno
e nipote);
la linea collaterale unisce le persone che, pur avendo un uno stipite comune, non
discendono l’una dall’altra (ad es. fratelli, zio e nipote).
I gradi si contano calcolando le persone e togliendo lo stipite:tra padre e figlio c’è parentela di
primo grado; tra fratelli c’è parentela di secondo grado (figlio, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2);
tra nonno e nipote, parentela di secondo grado (nonno, padre, figlio = 3; 3 – 1 = 2); tra cugini
parentela di quarto grado e così via.
L’affinità è il vincolo che unisce un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge. Sono affini, perciò, i
cognati, il suocero e la nuora, ecc.. Per stabilire il grado di affinità si tiene conto del grado di
parentela con cui l’affine è legato al coniuge; così suocera e nuore sono affini in primo grado; i
cognati sono affini di secondo grado, ecc.
PARENTELA
AFFINITA'
è il vincolo tra persone che
è il vincolo tra un coniuge e i parenti
discendono da uno stesso stipite
dell'altro coniuge
Grado Rapporto di parentela con l’assistito Grado
Rapporto di affinità con l’assistito
suocero o suocera
padre e madre
1
1 figlio o figlia del coniuge
figlio o figlia
patrigno/matrigna
2
nonno/ nonna
nipote (figlio del figlio o della figlia)
fratello o sorella (germani e/o unilaterali)
3
bisnonno o bisnonna
pronipote
(figlia o figlio del nipote)
nipote
(figlia o figlio del fratello o della sorella)
zio e zia
(fratello o sorella del padre o della madre)
2
3
nipote del nonno/nonna del coniuge
nonno/nonna (figlio del figlio del coniuge)
cognato o cognata (devono intendersi solo i
fratelli/sorelle del proprio coniuge)
bisnonno o bisnonna del coniuge
pronipote
(figlio del nipote del coniuge)
nipote
(figlio del cognato o della cognata)
zio o zia del coniuge
Tra marito e moglie non vi è rapporto di parentela o affinità ma una relazione detta di coniugio
che implicitamente ammette la collaborazione familiare nell'impresa.
I coniugi di tutti i parenti e gli affini del titolare rilevano, ai fini dell'iscrizione come familiari
coadiuvanti ART/COM al pari del parente o affine cui sono coniugati, ma i loro familiari sono
per il titolare degli estranei
Pg. 3
DICHIARAZIONE DELL’ASSISTITO
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’
(Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n° 445)
Il/la sottoscritto/a _________________________________________________________
nato/a il _____________________ a ________________________________________
residente a ______________________ in Via ___________________________ n° _____
Consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di
dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR n° 445 del
28.12.2000, sotto la propria responsabilità
DICHIARA QUANTO SEGUE
-
-
di essere convivente con il parente/affine entro il 2° o 3° grado richiedente
___________________________
di essere in condizione di disabilità grave (art. 3, comma 3 Legge 104/1992) accertata
dalla commissione ASL di _______________________
di non essere ricoverato a tempo pieno
di essere nella seguente condizione:
 ricoverato in stato vegetativo persistente e/o in situazione terminale;
 ricoverato ma deve recarsi al di fuori della struttura sanitaria per effettuare
prestazioni specialistiche;
 ricoverato ma la struttura sanitaria ha richiesto l’assistenza del familiare
di non essere impegnato in attività lavorativa
di essere assistito con carattere di sistematicità e adeguatezza del/della richiedente
informato che il trattamento dei dati personali, compresi quelli sensibili, ai sensi del D.
Lgs. 196/2003, avverrà solo nei limiti strettamente pertinenti agli obblighi, ai
compiti e alle finalità del presente procedimento, dichiara di dare il proprio consenso al
trattamento dei predetti dati.
Il dichiarante
______________________________
Lì _______________________
(Allegare copia fotostatica di documento di identità)
§§§§§§§§§§§§§§§§§
INFORMATIVA (art. 13 D.Lgs. 196/2003)
L’Azienda Ulss 21 di Legnago (VR) informa che il trattamento a cui saranno sottoposti i dati richiesti o acquisiti è diretto
esclusivamente all’assolvimento da parte dell’Azienda medesima delle finalità che le competono istituzionalmente, nel
rispetto del D.Lgs. 196/2003. Titolare del trattamento dei dati è l’Azienda Ulss 21 di Legnago (VR).
Pg. 4