Art 14022014 - Frattura dente e conseguenze

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Art 14022014 - Frattura dente e conseguenze
La frattura dentale e le sue conseguenze.
dott. Umberto Ghiddi (Peschiera Borromeo - [email protected])
dott. Fabio Colombelli (Casirate d'Adda - [email protected])
A seguito di traumi facciali più o meno importanti, o anche semplicemente durante la
masticazione, è possibile che si possa rompere una porzione più o meno estesa di un dente.
La frattura dentale può avere conseguenze più o meno gravi a seconda dell'entità e della
tipologia stessa del tipo di rottura cui l'elemento dentale va incontro.
Innanzitutto se la porzione fratturata del dente coinvolge anche parte della radice in genere
la prognosi è sfavorevole e nella maggior parte dei casi prevede l'estrazione del dente
coinvolto; se la frattura invece coinvolge soltanto la corona del dente (ovvero la parte
visibile al di fuori della gengiva), a seconda dell'entità e della porzione persa, in genere il
dente può essere recuperato con diverse tipologie di cura
Quando un dente fratturato deve essere per forza tolto?
Il dente non può essere recuperato con delle cure conservative o protesiche quando la
rottura interessa una parte della radice al di sotto della gengiva tale da rendere impossibile
ricostruire la porzione persa, oppure quando la frattura del dente è completa e coinvolge il
dente per tutta la sua lunghezza (quella che viene definita "frattura verticale").
In tali situazioni il dente deve essere estratto perché mantenerlo in bocca in queste
condizioni crea un focolaio infiammatorio che può facilmente dare adito ad infezioni che
potrebbero coinvolgere anche i denti vicini. Va anche tenuto conto del fatto che in
condizioni cliniche di questo tipo diventa impossibile masticare sopra il dente che risulta
estremamente dolente al contatto, tanto da rendere spesso difficile persino parlare o
semplicemente chiudere i denti tra loro, anche senza interposizione di cibo.
Un dente con fratture meno estese deve comunque sempre essere ricoperto per essere
salvato?
Il tipo di cure conservative con cui recuperare la funzionalità di un dente fratturato dipende
molto dalla tipologia del danno, che può essere veramente molto variabile; si può andare
dalla piccola scheggiatura dello smalto fino a perdita di porzioni che rappresentano oltre la
metà del dente.
Molto spesso le fratture coronali interessano denti che hanno già subito in passato cure
odontoiatriche e quando a rompersi è una porzione residua del dente la corretta anatomia
del dente si ripristina ricostruendo il dente ed includendo anche la porzione persa. Nella
maggior parte dei casi, quindi, una ricostruzione del dente è sufficiente a "rimetterlo in
sesto" e renderlo nuovamente funzionale.
La ricopertura protesica con la classica capsula dentale diventa necessaria quando la
porzione del dente ricostruita è troppo estesa per garantire una valida resistenza meccanica
durante la masticazione, fatto questo che esporrebbe il dente ad aumentato rischio di
frattura verticale con conseguente necessità di estrarre il dente. In tali casi si preferisce
quindi proteggere l'integrità del dente con una ricopertura protesica.
Un dente fratturato va comunque sempre devitalizzato?
Non è necessario procedere alla devitalizzazione del dente se la frattura non coinvolge
porzioni profonde del dente fino ad interessare la polpa dentaria. Quando invece viene
coinvolta la porzione profonda dell'elemento la devitalizzazione diventa inevitabile per
qualunque tipo di ricostruzione o ricopertura.
Quando la frattura interessa elementi dentari di ragazzi giovani, in genere a seguito di
traumi sportivi (argomento già trattato in un precedente articolo), si cerca di evitare la
devitalizzazione, anche in caso di forte vicinanza con la polpa dentale, per mezzo di
medicazioni che tendono ad aiutare il tessuto pulpare a non subire conseguenze
irreversibili dal suo danneggiamento. Tali terapie sono un giustificato tentativo in
considerazione della giovane età del paziente, ma il successo è strettamente dipendente
dall'entità della lesione iniziale della frattura dentale.
In ogni caso, quando ci si trova in situazioni di questo tipo e ci si accorge che "qualcosa si
è rotto" nella propria bocca, è fondamentale recarsi subito in studio dal proprio dentista per
un controllo che evidenzi il problema, evitando così che eventuali situazioni al limite
vengano lasciate senza cura e peggiorino, compromettendo del tutto la prognosi di un
dente con una frattura già grave ed estesa, ma ancora recuperabile dal punto di vista
conservativo.