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Camera di Commercio Italiana per il Portogallo PARTE PRIMA 1. L'economia portoghese nel 2004: bilancio e prospettive Una buona partenza ed un arrivo in frenata L'anno 2004, apertosi – per il Portogallo come per il resto dell'Europa – con prospettive favorevoli, supportate da risultati che giustificavano un fondato ottimismo, ha invertito la rotta a partire da metà anno, finendo col ridimensionare in gran parte i buoni auspici iniziali. Fortunatamente, questa inversione non ha impedito che l'anno si chiudesse ugualmente con il segno positivo (si calcola che il PIL sia cresciuto all'incirca dell'1,1%), risultato questo che acquista maggior significato ove si tenga presente che nel 2003 la ricchezza prodotta aveva accusato una flessione pari a -1,3%. Si è trattato tuttavia di una crescita che non ha lasciato soddisfatti, considerato che le previsioni puntavano più in alto (il documento di programmazione economica collocava la crescita sul 2,4%) e soprattutto che all'interno della zona Euro/12 la crescita è stata superiore (2% secondo le stime più recenti, con punte del 3,8% della Grecia, del 3,1% della Gran Bretagna, del 2,7% della Spagna, del 2,3% della Francia). Ancora una volta, quindi, il cammino lungo la strada della "convergenza" verso le medie europee si è allungato ulteriormente; molti degli ostacoli che lo hanno finora rallentato (le riforme di cui si parla da sempre: giustizia, istruzione, pubblica amministrazione, sanità, previdenza sociale) non sono stati ancora rimossi, mentre l'ingresso di nuovi attori sulle scene di una economia sempre più globalizzata proietta non poche ombre su una competitività-paese già su livelli sfavorevoli. Come è noto, l'economia mondiale ha vissuto un anno che potremmo definire incerto e contraddittorio, in cui fattori positivi si sono alternati – o scontrati – con fattori negativi e nel corso del quale, al tirar delle somme, l'eccessiva valorizzazione della nostra moneta nei confronti del dollaro (oltre il 30% nel biennio 2003/2004) ha finito col giocare un ruolo decisivo, almeno per quanto riguarda l'economia europea, rallentandone la crescita. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 9 In Portogallo, in particolare, alla "ripresa" dei primi mesi, sostenuta dal favorevole clima creatosi in coincidenza con gli Europei di calcio (e ovviamente dalle entrate turistiche) ma soprattutto dall'aumento della domanda interna (prevalentemente consumi ed investimenti privati), ha fatto seguito, a partire dall'estate, un graduale raffreddamento di questa dinamica, accompagnato dall'andamento negativo delle esportazioni (in controtendenza rispetto all'aumento dell'indice mondiale della domanda esterna) e dal ricordato apprezzamento dell'Euro. Un cammino ancora in salita Tra l'altro, ci pare di poter dire che proprio nel mancato o ritardato avvio delle riforme (che pur rappresentano l'impegno prioritario iscritto nelle agende di tutti i Governi succedutisi nel tempo) vada ricercata la spiegazione del comportamento difforme dell'economia portoghese, nel fisiologico alternarsi dei cicli economici, rispetto a quella degli altri partners europei, soprattutto negli anni più recenti: in presenza di una fase recessiva, infatti, gli indicatori macro-economici (PIL, deficit, inflazione, commercio estero, ecc.) denunciano quasi sempre flessioni più accentuate, e di questo andamento non vediamo altra causa se non quella della maggiore vulnerabilità (e di una minore reattività) della sua struttura produttiva, non sempre pronta ad erigere argini e contrapporre altre difese; quando il ciclo è favorevole, poi, l'apparato produttivo sconta le disfunzioni e le strettoie del sistema-paese, per cui fa fatica a liberarsi da questi "nodi" e raramente riesce a raggiungere indici di crescita allineati a quelli delle economie con cui si trova a dover competere. E per concludere su questo punto, guardando al più immediato futuro, dobbiamo aggiungere che non vediamo un cammino meno accidentato, non solo perché l'allargamento dell'Unione Europea ha introdotto nuove "variabili" e creato situazioni non sempre favorevoli al Portogallo, ma anche a causa dei tempi lunghi con cui le iniziative riformatrici hanno dovuto finora confrontarsi, vuoi per le resistenze di tipo corporativo, sempre in agguato e sempre difficili da superare, vuoi per la eccessiva morosità dell'iter legislativo (ricordiamo, a titolo di esempio, che la nuova normativa sui rapporti di lavoro – forse l'unica importante riforma introdotta recentemente se si eccettuano alcune modifiche di minor conto nell'area della sanità e delle pensioni – ha richiesto oltre 2 anni di sofferta gestazione prima di giungere in porto). CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 10 L'andamento economico attraverso i dati principali Soffermarci su un'analisi più dettagliata, su uno o l'altro dei fattori che maggiormente incidono sul quadro d'insieme (sulla produttività in generale, ad esempio, oppure su quella che si registra presso le aziende a capitale straniero, sui costi dei fattori di produzione ovvero sugli indici dell'assenteismo, sui livelli di formazione e specializzazione della forza-lavoro o sulla professionalità dei quadri dirigenti) ci pare a questo punto superfluo, anche perché finiremmo col ripetere considerazioni già fatte in più occasioni. Ci limitiamo quindi ad una citazione dei principali dati macro-economici, peraltro ancora provvisori, ma che riferiamo ugualmente non solo in quanto gli scostamenti rispetto a quelli definitivi non alterano, di norma, significativamente il quadro di fondo, ma anche perché l'informativa che accompagna queste "note" di commento ha delle scadenze di trasmissione da rispettare. Della crescita del P.I.L. abbiamo già detto; quello "pro-capite" risulta essere adesso pari al 67,7% della media UE/15; l'incidenza del deficit sul prodotto si è riusciti a tenerla al di sotto del fatidico 3% (è stata del 2,8%) grazie, ancora una volta, ad operazioni di ingegneria finanziaria a cui molti paesi stanno ricorrendo da quando sono cominciate le difficoltà e le contestazioni per l'eccessiva rigidità di questo parametro del Patto di stabilità (ed infatti, il Portogallo non solo è in buona compagnia … quanto è stato preceduto, sulla strada delle misure straordinarie, da paesi ben più "pesanti"). L'inflazione è diminuita sensibilmente rispetto al 2003 (2,4% a fronte del 3,3%) approssimandosi alla media dell'UE/12, stimata al 2,3%. La domanda interna è stata, nella prima parte dell'anno, il "motore" della ripresa e pur frenando, a partire dal secondo semestre, ha chiuso con un +1,9%. I consumi privati hanno messo a segno un +2,2% e quelli pubblici un +0,6%. Le noti dolenti riguardano invece, come anticipato in apertura, la domanda esterna (di cui diremo dettagliatamente nel capitolo che segue sul commercio estero), gli investimenti (rimasti, secondo stime non ufficiali, più o meno sugli stessi livelli del 2003, uno degli anni più negativi: -9,8%, e con quelli stranieri ancora in diminuzione) ed il tasso di disoccupazione (salito al 6,7%). CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 11 Il debito pubblico, infine, che in passato si era riusciti a mantenere quasi sempre al di sotto della soglia del 60%, ha toccato invece il 63,1%, come inevitabile conseguenza del progressivo peggioramento dei conti con l'estero. Ci rendiamo conto che dai dati che compongono il quadro dell'economia portoghese nel 2004 sia difficile estrarre conclusioni positive, peraltro già note a tutti, per essere la conseguenza, abbastanza scontata, di una struttura amministrativa e produttiva che non ha ancora reciso completamente i suoi legami con il passato, per cui sarebbe forse più opportuno soffermarsi sui rimedi e sulle priorità. Riteniamo, tuttavia, che ciò esorbiti dai nostri compiti e sia preferibile non oltrepassare i limiti di una informazione – e delle connesse deduzioni sui singoli aspetti – che abbiamo il dovere di dare agli associati ed ai nostri interlocutori in genere. E prima di concludere questo capitolo, non possiamo fare a meno di ricordare che, ad accrescere le preoccupazioni espresse sulle prospettive più immediate, è sopraggiunta la fine anticipata della legislatura, occorsa nell'ultima parte dell'anno: la sospensione dell'attività legislativa rinvia al "dopo elezioni" la ripresa di ogni iniziativa riformatrice e c'è solo da augurarsi che il Governo che uscirà dalle elezioni si impegni a recuperare il tempo perduto. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 12 2. La bilancia commerciale portoghese e gli scambi con l'Italia Il ruolo dell'export Il bilancio di previsione per il 2004, un bilancio che prefigurava risultati migliori di quelli con cui, purtroppo, l'esercizio si è chiuso, affidava alla componente estera e ad una sostenuta crescita delle esportazioni un ruolo trainante (+5,5% sul 2003), mentre attribuiva ai movimenti in entrata un aumento più contenuto (+4,1%). Conseguenza ovvia di queste aspettative disattese è stato l'ulteriore aggravamento del cronico deficit commerciale ed il peggioramento dei conti pubblici. E qui ci sia consentito aprire una parentesi, anche a costo di ripeterci: il ruolo affidato a questa componente, in altre parole, si è rivelato superiore al suo attuale potenziale e vi è il rischio che ciò possa ripetersi anche per l'anno che si è appena iniziato (il bilancio preventivo del 2005 ha inscritto un +6,2%, a fronte del +5,6% dell'import). E' evidente che se i fatti dovessero smentirci saremmo i primi a rallegrarcene, ma riesce difficile ipotizzare una crescita consistente e stabile delle esportazioni prima che la soluzione dei problemi che stanno a monte coinvolga una parte più consistente del frammentato microcosmo produttivo: la produttività lavorativa, in primo luogo (a cui non è estranea, naturalmente, una migliore organizzazione e gestione aziendale), la competitività esterna in termini di qualità, design, innovazione, l'immagine del "made in Portugal" come "valore aggiunto", l'apertura di efficienti canali distributivi, per citare quelli di maggior peso. Ma a questo punto il discorso rimarrebbe incompleto (e teorico) se non richiamassimo una circostanza o, meglio, un dato di fatto: quello delle ridotte dimensioni della stragrande maggioranza delle unità produttive. Queste, infatti – fatta salva qualche eccezione – non solo non dispongono quanto non appare ipotizzabile che possano creare, al loro interno, quelle funzioni indispensabili per rendere più competitivo il prodotto; per affermare il marchio; controllare la qualità presso l'utilizzatore; effettuare ricerche di mercato; istituire circuiti per l'esportazione, ecc. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 13 E fino ad oggi sono risultati purtroppo carenti – quando non del tutto assenti – sia i supporti tradizionali (quelli delle associazioni settoriali e non solo …) che le alternative più attuali (consorzi, raggruppamenti ed altre similari). L'auspicio di tutti coloro che, come noi, hanno a cuore un deciso miglioramento del quadro economico è che cresca il numero delle aziende decise a seguire lo stesso cammino intrapreso, solo per fare qualche esempio, da quelle che producono tessuti e biancheria per la casa, da quelle del settore degli stampi, dei vini, delle ceramiche sanitarie e per rivestimenti (nonché dalle tante altre che, in vari settori, stanno percorrendo questa strada piuttosto che nascondere le loro carenze gestionali, la bassa produttività, ecc. dietro le inefficienze del contesto pubblico). Settori ed aziende, in altre parole, che si stanno affermando sui mercati esteri in virtù dei contenuti qualitativi dei loro prodotti e, circostanza non meno importante, che si presentano come portoghesi. Anche perché, da questo punto di vista, le esportazioni delle varie Volkswagen, Ford, Citröen, Siemens, Nestlè, Bosch, Continental, Bayer, ecc., fondamentali sotto vari aspetti, non contribuiscono all'affermazione di una positiva percezione del "made in Portugal", tenuto conto che nell'immaginario del compratore la scelta di questi prodotti avviene in funzione del marchio (e dei contenuti ad esso associati) piuttosto che del paese dove è prodotto (del resto, l'esperienza spicciola di ognuno di noi ci insegna che l'origine di tali prodotti è spesso ignorata, per essere ininfluente nella scelta). I principali dati statistici Nel momento in cui stendiamo queste note (fine gennaio) non sono ovviamente disponibili i dati definitivi, ma riteniamo che quelli di 11/12 consentano ugualmente di trarre conclusioni più che attendibili, alla luce di una constatazione: il peggioramento della situazione economica (e della bilancia commerciale) è iniziato nella seconda parte dell'anno e l'andamento dello scorcio finale dell'anno non lascia ragionevolmente supporre che gli scambi con l'estero abbiano avuto un'inversione di tendenza (esiste semmai il timore opposto, quello di un ulteriore aggravamento). Ricordiamo, anzitutto, che le importazioni sono cresciute, in percentuale, più del doppio delle esportazioni (+ 10% a fronte del +4,9%) e trattandosi, per sovrappiù, di percentuali riferite ad ordini di grandezza accentuatamente diseguali, ne CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 14 consegue che l'aumento delle esportazioni è stato, in valuta, di circa 1.220 milioni di Euro (dai quasi 25.323 milioni del corrispondente periodo del 2003 ai 26.552 di fine novembre 2004), mentre le importazioni hanno più che triplicato questa crescita (da 36.813 a 40.494 milioni). Il deficit è così cresciuto del 21,3% e dai poco meno di 11.500 milioni del 2003 si è passati ad un saldo negativo di circa 14.000 milioni a fine novembre 2004. Sempre elevata si è confermata la quota del commercio intra-comunitario in rapporto al totale: quasi l'80% in uscita ed il 76% in entrata (la differenza in meno ha la sua spiegazione nelle importazioni petrolifere, extra-comunitarie). E per una volta questa circostanza ha avuto risvolti vantaggiosi dal lato delle esportazioni, dal momento che le penalizzanti conseguenze dell'apprezzamento dell'Euro sono state inferiori a quelle dei paesi dell'UE/12 i cui scambi extra-UE hanno tradizionalmente un'incidenza maggiore. La Spagna, come è naturale, si conferma il primo partner commerciale ed il divario tra entrate ed uscite – in questo caso più che con altri partners – assume dimensioni rilevanti: oltre 11.880 milioni di Euro l'ammontare delle prime e poco meno di 6.600 quello delle seconde. Percentualmente, la Spagna copre più del 38% delle importazioni di provenienza UE mentre l'incidenza delle vendite portoghesi ai vicini iberici supera di poco il 31%, di questo stesso sub-totale. Le posizioni relative dei principali altri partners sono rimaste invariate: Francia, Germania, Regno Unito, USA e Italia seguono, nell'ordine, come mercati di destinazione delle merci portoghesi, mentre la graduatoria dei paesi da cui provengono quelle in entrata vede la Germania al secondo posto, seguita da Francia, Italia, Olanda e Regno Unito. Anche dal punto di vista merceologico la situazione è rimasta sostanzialmente stabile, nel senso che si consolidano i settori "forti" (macchinari ed apparecchi elettrici, autoveicoli ed altro materiale di trasporto, in ambedue i sensi) e non si arresta il lento, inevitabile declino di quelli che in passato hanno svolto il ruolo di "colonne portanti" dell'export portoghese: tessuti/confezioni e calzature, che occupano oggi, congiuntamente, poco più del 20%, mentre ancora negli anni '90 si ritagliavano quote del 30% ed oltre. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 15 Le relazioni Portogallo-Italia sui livelli abituali I dati di dettaglio del commercio estero portoghese sono, comunque, riportati nella seconda parte di questa esposizione, mentre in questa sede rimarrebbe ancora da dire degli scambi e, più in generale, dei rapporti economici che intercorrono tra Portogallo ed Italia. Il condizionale ha una sua ragion d'essere, in quanto traduce le nostre perplessità, se non la difficoltà, di dire qualcosa che non sia la ripetizione di considerazioni già fatte in passato. La situazione è rimasta pressoché immutata in questi ultimi 12 mesi e non vi sono aspetti di questo rapporto – un rapporto sfuggente, in cui i risultati pratici dimostrano quanto siano ingannevoli le premesse della reciproca, immediata empatia – che non siano già passati al filtro di una analisi. Tra l'altro, né queste disamine né, più concretamente, i ripetuti tentativi di approssimazione messi in atto sia presso i nostri interlocutori italiani che presso quelli portoghesi sono riusciti a modificare il quadro delle nostre relazioni ed è quindi comprensibile che ci si chieda a cosa può servire soffermarsi ancora una volta a ricordare la comunanza di radici, di cultura, di stili di vita o a riferirsi alle affinità caratteriali e di comportamento, alla non comune capacità di "capirsi" e di sintonizzarsi, quando poi tutto questo non si traduce in una spinta a cercarsi, ad avvicinarsi. E l'unica verità che emerge, nonostante tutto ciò che di positivo si può dire sui rapporti interpersonali, è che nel campo delle relazioni di business l'operatore italiano non dimostra di essere interessato a conoscere meglio il paese e le opportunità che questo mercato offre, così come il mondo imprenditoriale portoghese non si dimostra interessato a farsi conoscere in Italia (e soprattutto mostra di non credere alla riuscita di un tentativo in tal senso). Questo spiega, in fondo, perché lo stato delle relazioni italo-portoghesi continui ad essere accentuatamente squilibrato a favore dell'Italia: il Portogallo, infatti, ha acquistato dall'Italia, nei primi 11 mesi del 2004, merci per oltre 2.464 milioni di euro, con un incremento del 5,1% rispetto al periodo analogo del 2003, e ne ha vendute per 1.141 milioni, in diminuzione sul 2003 (-4,9%), ossia meno della metà. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 16 A ciò si accompagna una presenza molto marginale di investimenti industriali italiani (nel 2004 l'unico meritevole di citazione è stato quello effettuato a Batalha, località in prossimità di Coimbra, dalla Fassa Bortolo, azienda veneta produttrice di materiale di costruzione, per un ammontare di 25 milioni di euro) tale marginalità – dicevamo – comporta ovviamente minori possibilità di stabilire legami più solidi e scambi più equilibrati, nonché di contribuire, per questa via, all'aumento dei flussi verso l'Italia (come è il caso dei tanti investimenti produttivi di aziende tedesche, francesi, inglesi, olandesi, ecc.). E per finire, non si può passare sotto silenzio un altro dato di fatto: le merci portoghesi dirette in Italia non hanno finora modificato, e soprattutto migliorato, l'immagine del paese, per essere concentrate da sempre su prodotti tradizionali (frutta e pesce fresco, conserve, vino Porto, marmo, sughero, pasta di cellulosa), per di più appartenenti – gli ultimi 3 – alla categoria dei beni intermedi, cioè di quelli che non vengono direttamente in contatto con l'utilizzatore finale (per quanto riguarda i prodotti dei settori più avanzati – prevalentemente autoveicoli ed apparecchi elettrici – valgono le considerazioni fatte più sopra). Tra l'altro, ad avvalorare questa interpretazione, sono giunte le conclusioni di uno studio del Banco del Portogallo, divulgato appunto agli inizi di gennaio, che dice testualmente che "la specializzazione produttiva portoghese, basata sui settori definiti tradizionali, ha contribuito significativamente alla perdita di quote di mercato delle esportazioni dirette verso l'Unione Europea". Non vorremmo, per concludere, che queste considerazioni finali facciano sorgere – in coloro che hanno avuto la perseveranza di leggere fino in fondo queste note – il dubbio che, come Camera di Commercio, abbiamo cessato di impegnarci per cercare di contribuire a far modificare questo stato di cose: continueremo, per quanto è possibile farlo autonomamente, a porre in atto ogni iniziativa diretta a questo scopo; per ciò che implica, invece, anche la collaborazione dei nostri interlocutori "in loco", non ci rimane che auspicare una maggiore attenzione per quello che abbiamo ripetutamente proposto e soprattutto che il mercato italiano (ed una più stretta partnership con l'Italia) venga considerato meritevole di maggior attenzione. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 17 PARTE SECONDA 1. La bilancia commerciale portoghese Periodo: gennaio/dicembre 2004 (dati provvisori). Valori: 106 €uro, CIF per le importazioni e FOB per le esportazioni. Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal. TOTALE PAESE Totale Importazioni C.I.F. 2003 Gennaio-dicembre 39.954,3 2004 Gennaio-dicembre 44.146,9 Differenza % 10.5 Esportazioni F.O.B. 27.412,6 28.754,1 4.9 Saldo Tasso di copertura (%) -12.541,7 68.6 -15.392,8 65.1 22.7 La bilancia intracomunitaria Importazioni C.I.F. Totale di cui per: Spagna Germania Francia Italia Regno Unito Olanda Belgio Svezia Irlanda Austria Danimarca Polonia Finlandia Lussemburgo Rep. Ceca Grecia Estonia Ungheria Lettonia Lituania Slovacchia Slovenia Malta Cipro 2003 gen-dic. % 31.086,6 100.0 11.653,5 5.883,8 3.941,3 2.548,4 1.939,8 1.815,8 1.166,8 473,6 291,0 308,7 221,9 197,2 215,7 115,2 81,9 84,2 31,9 46,1 8,2 22,1 16,4 13,6 4,9 4,4 37.5 18.9 12.7 8.2 6.2 5.8 3.8 1.5 0.9 1.0 0.7 0.6 0.7 0.4 0.3 0.3 0.1 0.1 0.0 0.1 0.1 0.0 0.0 0.0 2004 gen-dic. 33.798,9 12.930,1 6.312,2 4.121,9 2.688,4 2.036,5 2.032,5 1.231,3 568,3 348,7 330,6 278,3 238,4 222,8 121,8 90,6 76,2 46,8 42,7 27,6 21,9 18,3 10,3 1,6 1,0 % 100.0 38.3 18.7 12.2 8.0 6.0 6.0 3.6 1.7 1.0 1.0 0.8 0.7 0.7 0.4 0.3 0.2 0.1 0.1 0.1 0.1 0.1 0.0 0.0 0.0 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 Differenza % 8.7 11.0 7.3 4.6 5.5 5.0 11.9 5.5 20.0 19.8 7.1 25.4 20.9 3.3 5.7 10.6 -9.5 46.7 -7.4 236.6 -0.9 11.6 -24.3 -67.3 -77.3 21 Esportazioni F.O.B. Totale di cui da: Spagna Francia Germania Regno Unito Italia Olanda Belgio Svezia Danimarca Finlandia Irlanda Austria Grecia Polonia Ungheria Rep. Ceca Lussemburgo Slovacchia Slovenia Cipro Estonia Malta Lituania Lettonia 2003 gen-dic % 21.915,0 100.0 6.299,6 3.557,1 4.122,5 2.869,1 1.298,3 1.033,2 1.254,2 366,3 245,6 126,1 147,5 166,9 108,7 103,8 65,2 49,7 24,9 17,3 7,0 10,2 4,5 10,8 6,7 3,5 28.7 16.2 18.8 13.1 5.9 4.7 5.7 1.7 1.1 0.6 0.7 0.8 0.5 0.5 0.3 0.2 0.1 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 2004 gen-dic 22.841,3 7.170,2 4.013,7 3.869,5 2.756,9 1.223,3 1.150,4 1.146,7 330,2 235,2 197,8 170,4 162,4 116,6 83,6 52,0 49.9 32,1 21.3 10,3 9,6 5,5 5,3 4,6 4,4 % 100.0 Differenza % 4.2 31.4 17.6 16.9 12.1 5.4 5.0 5.0 1.4 1.0 0.9 0.7 0.7 0.5 0.4 0.2 0.2 0.1 0.1 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 13.8 12.8 -6.1 -3.9 -5.8 11.3 -8.6 -9.9 -4.2 56.9 15.5 -2.7 7.3 -19.5 -20.2 0.4 28.9 23.1 47.1 -5.9 22.2 -50.9 -31.3 25.7 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15) Importazioni C.I.F. Totale di cui da: Stati Uniti Brasile Nigeria Giappone Russia Norvegia Algeria Cina Libia Turchia Arabia Saudita Svizzera Corea del Sud Sud Africa Messico 2003 gen-dic % 8.867,8 100,0 789,8 660,6 666,2 669,6 519,0 554,7 218,3 371,5 361,0 283,2 316,4 348,8 227,2 121,6 128,6 1.9 1.6 1.6 1.6 1.2 1.3 0.5 0.9 0.9 0.7 0.8 0.8 0.5 0.3 0.3 2004 gen-dic 10.348,0 1.046,5 854,5 682,2 651,4 614,8 530,8 489,8 458,5 355,6 350,1 302,4 302,2 247,5 203,9 158,4 % 100,0 2.4 1.9 1.5 1.5 1.4 1.2 1.1 1.0 0.8 0.8 0.7 0.7 0.6 0.5 0.4 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 Differenza % 16.7 32.5 29.4 2.4 -2.7 18.5 -4.3 124.3 23.4 -1.5 23.6 -4.4 -13.4 8.9 67.7 23.2 22 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15) Esportazioni F.O.B. Totale di cui per: Stati Uniti Angola Svizzera Singapore Canada Turchia Brasile Marocco Capo Verde Malasia Australia Cina Norvegia Giappone Messico 2. 2003 gen-dic % 5.497,6 100.0 1.599,9 651,6 294,7 230,9 166,6 148,7 129,0 129,2 136,7 28,1 117,6 149,6 229,0 94,2 58,4 5.7 2.3 1.0 0.8 0.6 0.5 0.5 0.5 0.5 0.1 0.4 0.5 0.8 0.3 0.2 2004 gen-dic 5.912,9 1.740,1 672,0 274,9 243,0 175,1 173,8 154,5 143,9 139,5 129,8 106,0 101,0 95,8 90,3 71,0 % 100.0 Differenza % 7.6 6.1 2.3 1.0 0.8 0.6 0.6 0,5 0.5 0.5 0.5 0.4 0.4 0.3 0.3 0,2 8.8 3.1 -6.7 5.2 5.1 16.9 19.8 11.4 2.0 360.5 -9.9 -32.5 -58.1 -4.1 21.4 Interscambio commerciale Portogallo – Italia Periodo: gennaio/dicembre 2004 (dati provvisori). Valori: €uro Fonte: I.N.E. – Instituto Nacional de Estatística – Portugal. Principali prodotti italiani esportati in Portogallo Cap. 84 87 85 39 72 41 30 73 94 61 52 Descrizione Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi Plastica e manufatti di plastica Ghisa, ferro ed acciaio Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio Prodotti farmaceutici Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate Abbigliamento ed accessori a maglia Cotone CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 Valore 550.378.556 171.944.145 145.784.902 131.342.218 128.816.584 99.069.124 96.848.189 96.117.419 94.474.598 82.339.171 74.766.124 23 62 90 27 51 71 83 54 64 76 48 34 55 33 32 29 18 42 40 59 74 38 82 60 70 19 21 56 96 69 44 68 58 22 09 02 95 08 53 Abbigliamento ed accessori, diversi da quelli a maglia Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete Manufatti vari di metalli comuni Filati artificiali o sintetici Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti Alluminio e manufatti di alluminio Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso Fibre artificiali o sintetiche Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; preparati cosmetici Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri Prodotti chimici organici Cacao e sue preparazioni. Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti di viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella Gomma e manufatti di gomma Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico Rame e suoi manufatti Prodotti vari dell’industria chimica Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni Tessuti a maglia Vetro e suoi manufatti Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria Preparazioni alimentari varie Feltri e falsi tessuti Lavori vari Prodotti ceramici Legno, carbone di legna e lavori di legno Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili Tessuti speciali Bevande, liquidi alcolici ed aceti Caffè, tè, mate e spezie Carni e frattaglie commestibili. Giocattoli, giochi, oggetti per divertimento o sport; loro parti e accessori Frutta; scorze di agrumi o di meloni Altre fibre naturali; filati di carta e tessuti di filati di carta CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 69.536.617 62.496.784 51.947.922 42.131.977 40.975.941 39.089.972 37.706.761 36.936.376 36.369.464 34.307.830 32.129.211 32.077.617 29.805.991 24.756.590 23.912.066 22.205.224 21.430.284 20.056.795 18.923.691 18.651.951 18.195.618 16.682.312 16.655.930 16.114.618 14.618.221 14.270.390 14.121.102 12.340.244 12.211.510 10.710.657 10.679.443 10.286.133 9.963.909 9.918.734 9.558.142 9.548.665 8.936.041 8.434.846 24 49 23 93 03 63 12 91 28 25 45 20 89 Prodotti dell’editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti o dattiloscritti e piani. Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali. Armi, munizioni loro parti ed accessori Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante industriali o medicinali; paglia e forraggio Orologeria. Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi. Sale; zolfo; gesso; calce; cemento Sughero e manufatti di sughero Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante. Navigazione marittima o fluviale. 8.050.631 7.999.513 6.881.820 5.334.908 5.240.543 4.536.861 4.370.550 4.258.473 4.178.169 3.579.917 3.561.862 3.312.457 Principali prodotti portoghesi importati in Italia Cap. 87 85 61 48 84 24 45 39 62 16 22 55 47 40 08 69 52 44 63 03 Descrizione Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi Abbigliamento ed accessori a maglia Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti Tabacco Sughero e manufatti di sughero Plastica e manufatti di plastica Abbigliamenti ed accessori , diversi da quelli a maglia Preparazioni di carne, pesci o crostacei, di molluschi e di altri invertebrati acquatici Bevande, alcolici ed aceti Fibre artificiali o sintetiche discontinue Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone per riciclaggio Gomma e manufatti di gomma Frutta; scorze di agrumi o di meloni Prodotti ceramici Cotone Legno, carbone di legna e lavori di legno Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 Valore 196.650.289 150.954.101 120.883.053 71.349.655 62.155.637 60.181.343 51.359.365 40.761.763 34.308.310 25.943.791 23.739.532 23.448.279 22.140.532 21.855.266 21.620.713 19.074.379 18.703.675 16.556.753 16.403.999 15.997.907 25 64 90 94 73 20 25 29 70 99 27 32 04 68 72 38 33 19 58 74 17 51 54 34 43 56 59 76 30 82 Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l’illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante. Sale; zolfo; gesso; calce; cemento Prodotti chimici organici Vetro e suoi manufatti Oggetti d’arte. Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti commestibili di origine animale non nominati né compresi altrove Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili Ghisa, ferro ed acciaio Prodotti vari dell’industria chimica Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; preparati cosmetici Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria Tessuti speciali; superfici tessili tufted; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami. Rame e suoi manufatti Zuccheri e prodotti a base di zuccheri. Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine Filati artificiali o sintetici Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, “cere” e composti per dentisti a base di gesso Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali Feltri e falsi tessuti Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico Alluminio e manufatti di alluminio Prodotti farmaceutici Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 15.466.195 10.800.263 10.451.541 9.436.405 9.310.413 8.148.032 8.115.511 8.114.133 7.975.826 7.868.447 7.181.332 7.082.140 7.035.936 6.803.136 5.072.759 4.927.521 4.887.422 4.487.303 4.062.269 3.920.952 3.898.875 3.701.105 3.611.792 3.598.845 3.337.911 3.316.846 3.179.066 3.032.469 2.987.116 26 28 88 57 60 65 07 41 35 71 96 21 Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi. Navigazione aerea o spaziale. Tappeti ed altri rivestimenti del suolo, di materie tessili. Tessuti a maglia Cappelli e manufatti per uso simile e sue parti Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi, mangerecci. Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio Materie albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete Lavori vari Preparazioni alimentari varie CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 2.693.762 2.054.210 2.013.835 1.760.651 1.728.512 1.702.696 1.640.811 1.625.012 1.538.153 1.479.734 1.440.136 27 PARTE TERZA ATTIVITÀ DELLA CAMERA Commento al bilancio consuntivo dell’esercizio 2004 Avevamo previsto di conseguire nell’anno 2004 il pareggio tra i ricavi e le spese: questo risultato non è stato possibile per i fattori che indicheremo di seguito, ma il disavanzo si è mantenuto ad un livello notevolmente ridotto e cioè di Euro 3.612,55, contro i deficit di Euro 125.389 nel 2002 e di 35.037 nel 2003. Il co-finanziamento governativo, a causa delle ridotte disponibilità di bilancio del Ministero delle Attività un’aspettativa di 214.000: Produttive, è stato di Euro 150.772,79 contro abbiamo fatto fronte a questa riduzione mediante il contenimento delle spese e l’incremento delle entrate dei servizi. Entrando nel dettaglio delle principali voci che compongono il bilancio, segnaliamo, nell’ambito delle entrate, un leggero aumento dell’ammontare delle quote associative riscosse (€ 61.778,94 contro 59.254,64 del 2003) e un importo di € 25.968,42 iscritto alla voce “Sopravvenienze attive”, costituito da differenze a credito di ammortamenti fiscali e da crediti riconosciuti a posteriori nell’ambito della formazione professionale. Il volume totale dei servizi a pagamento, non tenendo conto della formazione professionale, ha raggiunto l’importo di € 253.327 contro € 218.563 nel 2003, con un aumento del 16,2%. I maggiori aumenti si sono verificati nelle voci “introiti pubblicitari” (+100%), “corsi di lingua italiana” (+12%), “servizi di informatica” (+50%), meritando una menzione a parte i “servizi di segreteria”, passati da €142 a € 5.535, grazie ad un “cliente” che ha optato per questo servizio, e gli introiti per il recupero dell’IVA che, grazie ad una migliore divulgazione di questo servizio, sono passati da € 61 nel 2003 a € 9.763 nel 2004. L’unica flessione degna di segnalazione concerne la voce “traduzioni ed interpretariato” scesa da € 38.217 nel 2003 a € 22.817 nel 2004, in conseguenza anche della congiuntura sfavorevole. Per quanto concerne l’importo delle spese, anche in questo caso senza tener conto della formazione professionale, abbiamo registrato una lieve diminuzione, da € 530,992 a € 521.429, grazie soprattutto al minore importo degli interessi passivi. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 31 Come si verifica dalla lettura del bilancio, in questo campo non ci sono state variazioni degne di nota. Gli importi sia in entrata che in uscita relativi alla formazione professionale, finanziata dallo Stato portoghese e dal Fondo Sociale Europeo, registrano alcune diminuzioni, dovute non ad un volume meno intenso dei corsi realizzati, ma ai momenti cronologici in cui avvengono i pagamenti ed i rimborsi, tenendo conto che la maggior parte dei corsi si svolgono a cavallo di due anni. Consideriamo dunque positivo l’andamento dell’esercizio e confidiamo già nel 2005 di conseguire saldi positivi che permettano la riduzione dell’esposizione bancaria e la ricostituzione delle riserve. Movimento associativo Il perdurare della crisi economica che il Portogallo attraversa e l’assenza di sintomi di ripresa, ha avuto naturalmente riflessi negativi sulle adesioni associative, per cui dobbiamo registrare una diminuzione, sia pur lieve, di 9 soci, passando il totale da 396 a 387. Ci auguriamo che nel prossimo futuro il clima migliori e ci permetta di recuperare l’adesione di molte imprese oggi in difficoltà. Assistenza alle imprese Segnalazione di possibili controparti : in questo capitolo comprendiamo le richieste pervenute da imprese e singoli operatori dei due paesi che, per la prima volta, intendono rivolgersi all’altro mercato o, nel caso in cui abbiano già relazioni d’affari, intendono ampliarle ad altri possibili interlocutori. I servizi prestati dalla Camera consistono nella segnalazione di potenziali agenti, rappresentanti, distributori o fornitori di beni o servizi, con i quali è possibile allacciare rapporti d’affari. D’accordo con le procedure della certificazione ISO 9001:2000, ogni richiesta pervenuta è stata previamente analizzata per individuare con maggiore precisione gli obiettivi che l’impresa richiedente si prefiggeva. La selezione dei nominativi forniti è stata realizzata mediante il ricorso alle fonti più qualificate ed affidabili in conformità alle categorie merceologiche dei prodotti/servizi richiesti, con utilizzo di data base sia interni che esterni, verificando altresì l’eventuale esistenza di richieste in senso inverso per poter effettuare, in caso affermativo, un incontro tra domanda ed offerta. In totale, le imprese assistite nel corso dell’anno sono state 448, di cui 222 italiane e 226 portoghesi. Tra queste distacchiamo 4 CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 32 azioni di Direct Marketing, 3 utilizzi di videoconferenza e l’organizzazione di 11 incontri diretti tra operatori dei due paesi, assistiti da nostro personale. Informazioni commerciali sull’attuale o la possibile controparte : nel 2004 sono state evase 21 richieste di informazioni commerciali, di cui 15 sul conto di imprese portoghesi e 6 sul conto di imprese italiane. Le informazioni fornite comprendono le visure ufficiali dei registri delle imprese mantenuti presso le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura in Italia, i certificati emessi in Portogallo dalle Conservatorie del Registro Commerciale esistenti nei capoluoghi di provincia, nonché, ove disponibili, i bilanci e l’indicazione di eventuali procedure concorsuali in atto. Su specifica richiesta, sono state altresì fornite informazioni elaborate da Agenzie specializzate con le quali la Camera ha accordi di collaborazione. Recupero crediti : questo servizio comprende sia le richieste di intervento relative a crediti in sofferenza che il recupero degli importi di IVA addebitati ad imprese italiane non residenti per servizi prestati in Portogallo da imprese locali, come è il caso dei costi di partecipazione a fiere o di montaggio di impianti. Per quanto concerne i crediti in contenzioso, abbiamo ricevuto 23 richieste di intervento, di cui una è stata risolta positivamente, mentre per le altre, una volta esauriti i tentativi di composizione pacifica, sono stati segnalati i nominativi di studi legali di fiducia sia in Italia che in Portogallo. Nell’ambito del recupero IVA, sono stati realizzati 5 recuperi corrispondenti a richieste pervenute nel 2003 ed aperte 6 nuove pratiche, di cui quattro già concluse e due da concludere nel 2005. Assistenza per gare ed appalti : nel 2004, un’impresa italiana ha richiesto la nostra collaborazione per partecipare ad una gara per la fornitura di materiali per zootecnia. Da parte portoghese, abbiamo assistito tre imprese che hanno partecipato in Italia a gare per la fornitura di uniformi militari. Consulenza giuridica e fiscale : nel corso dell’anno, sono state evase 14 richieste di informazioni per l’esercizio di attività nel campo della ristorazione e della vendita al dettaglio, soprattutto di articoli di abbigliamento. Abbiamo inoltre assistito, per le pratiche di costituzione, due aziende operanti nei settori, rispettivamente, delle carrozzerie auto e dei materiali per isolamento termoacustico. GLOBUS, PLA.NET, CHAMBERS.COM : nel 2004, l’addetto allo sportello ha registrato – al netto di duplicazioni e spam – 1.517 e-mail in entrata, tutti relativi a richieste di informazioni. Le richieste concernenti i servizi elencati nei capitoli precedenti, sono state smistate al personale competente, ed alle altre è stata data CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 33 risposta in reply to sender. Evidenziamo in questo campo, l’abbondanza e la qualità delle informazioni rese disponibili on line dalla nostra Camera, mediante l’inserimento di dati nella struttura informativa di Assocamerestero. Missioni commerciali Nonostante la congiuntura sfavorevole, è stato possibile realizzare quattro missioni commerciali: Macef : su incarico della Segreteria Operativa di questa fiera, integrata in Fiera Milano International, abbiamo organizzato due missioni di buyers portoghesi: una, composta da 6 imprese, che ha visitato l’edizione Primavera della fiera ed un’altra, composta da 5 imprese, che ha visitato l’edizione Autunno. MIWINE : per questa fiera svoltasi dal 14 al 16 giugno a Milano, abbiamo organizzato, su incarico di Fiera Milano Rete Estera, una missione di 5 importatori portoghesi di vini e liquori. Centro Estero delle Camere di Commercio Lombarde : su incarico di questo Centro, abbiamo organizzato gli incontri a Lisbona per una missione di otto imprese di quella Regione, appartenenti ai settori: tessuti per arredamento, accessori metallici per abbigliamento e pelletteria, calze ed abbigliamento intimo per donna, accessori di moda e ombrelli, occhiali da sole e montature per occhiali, abbigliamento per donna e macchine per saldatura. Abbiamo effettuato la selezione delle controparti portoghesi potenzialmente interessate ai settori indicati, e curato tutta la parte logistica. Nei giorni 24 e 25 maggio, presso la sede dell’Associazione Commerciale di Lisbona, sono stati realizzati 51 incontri, con una media di 6/7 incontri per ogni azienda italiana. L’iniziativa si è chiusa con risultati molto soddisfacenti secondo l’opinione sia degli operatori che del Centro Estero, che ci ha affidato un incarico simile da realizzare nel 2005 nella città di Porto. Pubblicazioni della Camera Il programma editoriale della Camera per il 2004 ha compreso le seguenti pubblicazioni: A Câmara … informa : è una news letter bimestrale, edita in lingua portoghese, inviata ai soci ed alle principali associazioni imprenditoriali, ad enti e istituzioni pubbliche e private ed alla stampa specializzata. I contenuti spaziano da commenti sulla congiuntura alle statistiche sull’interscambio commerciale ed in particolare a quelle sugli scambi tra l’Italia ed il Portogallo, alla segnalazione di CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 34 iniziative degne di rilievo, concernenti imprese sia italiane che portoghesi, oltre che alla divulgazione di notizie sull’attività della Camera. Opportunità d’affari – Oportunidades de Negócios : queste due pubblicazioni, edite rispettivamente in lingua italiana ed in lingua portoghese, riportano le richieste ed offerte di beni, di servizi e di collaborazione industriale, pervenute alla Camera da imprese dei due paesi, nonché pagine divulgative delle manifestazioni fieristiche, relativamente alle quali la Camera ha un rapporto di collaborazione , oltre che a ospitare saltuariamente inserzioni pubblicitarie di imprese associate. Le due pubblicazioni hanno cadenza bimestrale, per un totale di sei esemplari annuali per ognuna di esse. Relazione del Presidente sull’attività svolta dalla Camera nel 2003 : questa pubblicazione, edita sia in lingua italiana che in lingua portoghese, è stata, come di consueto, divisa in tre parti: la prima è costituita da un’analisi della situazione economica portoghese corredata dai dati macro-economici disponibili, seguita da commenti sulle relazioni e gli scambi con l’Italia. La seconda parte riporta i dati sulla bilancia commerciale del Portogallo, l’indicazione delle principali voci merceologiche sia in importazione che in esportazione e di quelle relative alla composizione degli scambi con l’Italia. La terza parte costituisce il resoconto dell’attività svolta dalla Camera nel 2003. Calendari delle fiere : nel mese di gennaio sono stati pubblicati il “Calendario delle fiere internazionali che si realizzano in Portogallo nel 2004” ed il “Calendário das feiras internacionais que se realizam na Itália em 2004”. I calendari sono stati inviati non solo alle imprese associate, ma anche alle principali associazioni imprenditoriali ed alle agenzie di viaggio specializzate in tale settore. Vademecum EURO 2004 : questa pubblicazione è stata realizzata in occasione dei Campionati Europei di Calcio, che si sono svolti in Portogallo nel 2004, ed era destinata ai visitatori italiani di cui era stato previsto un congruo afflusso. Lo scopo della pubblicazione era quello di presentare in una veste originale ed attrattiva una realtà “paese” che gli italiani conoscono ancora poco, a fornire tutte le informazioni utili sui Campionati e le città ove erano previste la partite che impegnavano la Squadra Azzurra, nonché a divulgare i servizi che la Camera di Commercio Italiana per il Portogallo mette a disposizione degli operatori economici. Contestualmente al Vademecum è stato stampato un flyer che ne annunciava l’esistenza ed i locali ove lo stesso poteva essere ritirato: il flyer è stato distribuito presso i principali tour operators in Italia, tramite la loro associazione di categoria (ASTOI), presso i banchi delle Compagnie Aeree che CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 35 assicurano i voli tra l’Italia ed il Portogallo e le principali stazioni di servizio lungo le autostrade portoghesi e nel contempo l’Alitalia lo ha riprodotto nella rivista ULISSE. Il Vademecum è stato distribuito fin dalla settimana precedente all’inizio dei Campionati presso l’Ambasciata d’Italia a Lisbona ed il Consolato a Porto, la Camera di Commercio, l’Ufficio ICE, l’Istituto Italiano di Cultura, la Casa Azzurri a Lisbona ed i desk turistici delle città coinvolte nelle partite. Un congruo numero è stato affidato agli assistenti della Fan Embassy, presenti all’entrata degli stadi, mentre 300 copie sono state inviate alla CCIE di Bruxelles, su richiesta della stessa, per la distribuzione ai rispettivi associati. Purtroppo, l’inatteso mancato superamento da parte della squadra italiana del primo turno delle eliminatorie e, di conseguenza, il suo prematuro allontanamento dai Campionati, hanno ridotto drasticamente il numero di visitatori italiani. L’iniziativa, comunque, ha goduto dell’apprezzamento generale ed è stata abbondantemente segnalata dalla stampa specialistica italiana. Web-site www.ccitalia.pt : il nostro sito è stato mantenuto costantemente aggiornato grazie alla possibilità di poter operare on line. Oltre a riportare i testi di tutte le pubblicazioni riferite in questo capitolo, sono stati inseriti i press release ed altre notizie relative alle manifestazioni fieristiche per le quali collaboriamo e gli eventi realizzati dalla Camera nel corso dell’anno. L’interesse che il nostro sito suscita è dimostrato dall’aumento del numero di visitatori rispetto all’anno precedente: 12.040 visite contro 6.151 registrate nel 2003, ovvero quasi il 100% in più. Corsi di lingua italiana I corsi di lingua italiana sono stati realizzati, come abitualmente, presso la Delegazione della Camera a Porto. Ricordiamo che la struttura dei corsi segue la falsariga di quelli a suo tempo impartiti dalla Sezione di Porto dell’Istituto Italiano di Cultura: sono suddivisi in 9 “livelli”, ciascuno della durata di un trimestre, e si svolgono in tre periodi dell’anno: gennaio/marzo, aprile/giugno e ottobre/dicembre, in orario post-lavorativo ed in turni che vanno dalle 17.30 alle 19.00 e dalle 19.00 alle 20.30 nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì. Nel 2004 abbiamo realizzato 3 corsi intensivi a frequenza giornaliera, meno i festivi, nel mese di luglio e 4 nel mese di settembre. I corsi sono retti da insegnanti laureati di madre lingua italiana, con la supervisione del lettore di lingua e letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Porto. La Camera rilascia attestati di frequenza e diplomi, che sono riconosciuti negli ambienti locali come un titolo importante nel curriculum dei candidati ad un CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 36 impiego presso aziende che hanno rapporti con l’Italia. Anche nel 2004 i corsi hanno registrato grande interesse, come è dimostrato dalle iscrizioni, passate da 272 nel 2003 a 404 nel 2004. Formazione professionale Nel 2004, l’Istituto per l’Impiego e la Formazione Professionale, del Ministro del Lavoro portoghese, ci ha confermato per il triennio 2004/2006 l’abilitazione a realizzare corsi di formazione professionale co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Governo portoghese, attività che abbiamo iniziato nel 1999. I programmi che abbiamo presentato per l’anno 2004 sono stati approvati nella totalità, per un importo di circa un milione di Euro. I corsi si sono svolti nella quasi totalità presso la Delegazione di Porto ed hanno avuto come materia di insegnamento la conservazione ed il restauro di opere di pittura, ceramica, scultura e di documenti storici. Il successo dei nostri corsi, unici in Portogallo nel campo della formazione professionale, è stato ancora una volta confermato nel 2004 da diversi fattori: la facilità di inserimento nel mondo del lavoro di coloro che li hanno frequentati, la qualità delle opere che ci è stata affidata come materia di restauro da parte di Musei, Municipi, Fondazioni ed altri enti prestigiosi, oltre che da privati ed i riconoscimenti ricevuti. Prevediamo che il volume della formazione da realizzare sarà ancora superiore il che ci ha indotto fin da ora a cercare collaborazione altrove a causa delle limitazioni degli spazi disponibili. Promozione fiere Un comparto importante dell’attività che la Camera svolge è costituito dalla promozione delle fiere specializzate che si svolgono in Italia e che maggiormente interessano alle imprese portoghesi e la partecipazione con un desk ad una selezione delle fiere che si realizzano in Portogallo. Fiera Milano : nell’ambito delle attività previste dal contratto di rappresentanza che FIERA MILANO, S.p.A. ha sottoscritto con la nostra Camera e che è stato rinnovato per il periodo luglio 2004/giugno 2005, abbiamo realizzato quanto segue: a) Il Calendario delle fiere che si realizzano nel recinto di Fiera Milano, è stato tradotto in lingua portoghese ed inserito nel sito web della Camera nella sezione “Eventos-Feiras”; b) E-comunicazioni: a seguito della ristrutturazione dei canali di diffusione di Fiera Milano, realizzata nel 2003, durante il 2004 abbiamo inviato 6 comunicazioni via e-mail ai 1200 nominativi inclusi nel Data Base appositamente elaborato nell’anno CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 37 precedente. Le comunicazioni, concernenti notizie su Fiera Milano, sono state redatte secondo le linee guida ricevute dall’Ufficio Rete Estera e previamente approvate dallo stesso; c) Giornale Fiera Today : si è proceduto all’invio in formato elettronico per e-mail dei 3 esemplari editi nel 2004 ai nominativi di cui al punto precedente. Il giornale è stato inviato in supporto cartaceo tramite posta ad altri 60 nominativi sprovvisti di posta elettronica; altre copie sono state distribuite in occasione delle fiere portoghesi ove la Camera è stata presente con un desk sia in nome proprio (Europaper, Tektonica, Ceranor e Portojoia) che come rappresentante di Fiera Milano (Expojardim, In’Nova); d) Desk informativo : il nostro desk informativo aperto nel sito web ha registrato una media mensile di 40 contatti. Le richieste concernevano le manifestazioni fieristiche relative ai settori di maggiore interesse: moda, mobili/arredamento, articoli da regalo, bigiotteria, macchine utensili, materiale elettrico; e) Servizio Hospitality : facendo seguito a quanto concordato in occasione della Convention Uffici Esteri di Fiera Milano, realizzata a gennaio 2004, abbiamo realizzato un flyer informativo dei servizi di accoglimento che Fiera Milano ha predisposto per i visitatori stranieri. Il suddetto foglio è stato distribuito in tutte le manifestazioni in cui la Camera è stata presente ed è stato allegato a tutta la corrispondenza riguardante richieste di informazioni sulle fiere. Nel mese di maggio abbiamo spedito a tutti gli associati una comunicazione in formato front page per la divulgazione di tale servizio di accoglimento. Macef Primavera – Macef Autunno : abbiamo provveduto alla divulgazione di materiale informativo – costituito da una lettera promozionale, da una scheda di pre-adesione e da un pacchetto viaggio – destinato sia alla promozione di visitatori che alla vendita di spazi espositivi, ampliando il mailing da 1.033 nominativi a 1.132. Sono stati venduti spazi espositivi per un totale di 589 metri quadrati per l’edizione Primavera e 266 per l’edizione Autunno. Modaprima : abbiamo divulgato sia l’edizione di giugno che l’edizione di dicembre di questa manifestazione fieristica, mediante un mailing di 664 nominativi per la prima edizione e di 974 per la seconda. È stato altresì acquisito un espositore per ciascuna delle due manifestazioni. Miflor / Flormart : abbiamo realizzato un’azione promozionale per l’incremento dei visitatori portoghesi alle due edizioni di questa fiera con un risultato lusinghiero: all’edizione di febbraio il numero di visitatori portoghesi è raddoppiato rispetto al 2003, passando da 8 a 16 e quello relativo all’edizione di CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 38 settembre è addirittura triplicato, passando da 12 a 38, grazie anche alla nostra presenza nella fiera Expojardim, realizzata in Portogallo nel mese di marzo. Miwine : oltre alla missione di buyers , citata nel capitolo “Missioni”, abbiamo provveduto a dare la massima divulgazione alla 1º edizione di questa fiera biennale. XILEXPO 2004 : l’ente organizzato, EFIMALL, ci ha affidato la promozione visitatori. All’uopo, abbiamo aggiornato il data base elaborato per l’edizione 2002, riducendolo a 1.500 nominativi, selezionati in base all’effettivo potenziale interesse per la manifestazione. Fluidtrans-Compomac (Padova) : l’ente organizzatore di questa fiera ha richiesto per la prima volta la nostra collaborazione che è consistita nell’elaborazione di un mailing di 700 nominativi, ai quali è stato inviato materiale informativo. SEP Pollution (Padova) : anche per questa fiera abbiamo collaborato per la prima volta con un’azione di divulgazione presso le imprese portoghesi che operano nel settore. Abbiamo realizzato un mailing di 700 nominativi, ai quali è stato inviato materiale informativo. Partecipazione a fiere portoghesi: durante il 2004 abbiamo partecipato a 6 fiere portoghesi, in ciascuna di esse con uno stand di 9 metri quadrati e la presenza a turno di nostri collaboratori. Abbiamo distribuito materiale divulgativo delle manifestazioni fieristiche italiane relative ai medesimi settori e fornito assistenza sia agli espositori che ai visitanti: a) EXPOJARDIM : Batalha, dall’11 al 14 marzo. Salone Internazionale della floricoltura, dell’arredamento e degli articoli per giardini e piscine; attrezzature ed utensili per giardinaggio. b) EUROPAPER : Lisbona, dal 18 al 21 marzo. Salone Internazionale di articoli di cartoleria e da regalo, del materiale didattico, delle arti decorative e festive. c) TEKTONICA : Lisbona, dal 19 al 23 maggio. Fiera internazionale dell’edilizia e dei lavori pubblici. d) CERANOR : Porto, dal 2 al 6 settembre. Salone della ceramica, del vetro, degli articoli per arredamento e casalinghi. e) IN’NOVA : Lisbona, dal 9 all’11 settembre. Salone internazionale delle soluzioni innovative per la tavola e per la casa. f) PORTOJÓIA : Porto, dal 22 al 26 settembre. Fiera internazionale della gioielleria, dell’oreficeria e dell’orologeria. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 39 REGIONE LAZIO La Regione Lazio ha patrocinato il viaggio di un veliero che, sotto l’insegna di “Lisbona 2004 – Atene 2004”, ha voluto divulgare le realtà turistiche e le produzioni di vini e di prodotti alimentari tipici della Regione, partendo da Lisbona, sede dei Campionati Europei di Calcio, fino ad arrivare ad Atene, sede delle Olimpiadi. Nel percorso, iniziato a Lisbona il 24 giugno e terminato ad Atene il 26 agosto, il veliero ha toccato diversi porti del Mediterraneo. In occasione di ogni sosta, era prevista una presentazione della Regione, con distribuzione di materiale divulgativo delle sue attrazioni turistiche, ed una degustazione eno-gastronomica. La Camera ha curato quella realizzata a Lisbona, selezionando 51 invitati, scelti tra esponenti della stampa specializzata, tour operators, proprietari di ristoranti italiani ed importatori di vini e di prodotti alimentari. La manifestazione ha riscosso molto successo ed ha avuto un ampio riscontro presso i media locali. Progetto “Trasferimento di professionalità” La Camera di Commercio Italiana di Nizza ha organizzato nel 2004 un progetto di rete, denominato “Il trasferimento delle professionalità per la promozione sui mercati esteri”, al quale ha partecipato la nostra Camera, unitamente a quelle di Città del Messico, Madrid, New York, Parigi e Salonicco. Lo scopo del progetto è stato quello di consentire lo scambio di esperienze tra le Camere coinvolte, mediante visite in loco della durata di due/tre giorni per approfondire i contatti tra i Segretari Generali ed i responsabili delle varie funzioni all’interno delle strutture. Ogni Camera ha potuto mostrare in dettaglio le attività che costituiscono i rispettivi punti di forza e usufruire delle esperienze altrui per le aree in cui si sente la necessità di trovare nuove soluzioni per eliminare punti di debolezza. Nell’esecuzione del progetto, sono stato altresì effettuati incontri in gruppo con Consorzi Export e Delegazioni della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Bologna, Firenze e Rovigo, al fine di portare a conoscenza delle PMI italiane l’ assistenza che le Camere di Commercio Italiane all’Estero possono loro prestare nei mercati di competenza. In tale ambito, la nostra Camera ha ricevuto presso la sede e la Delegazione di Porto le Camere di Nizza e Zurigo ed ha visitato, unitamente con la Camera di Nizza, quella di New York. Abbiamo altresì partecipato a tutte le riunioni in Italia con gli enti sopra indicati. Questo scambio di esperienze è stato utilissimo ed abbiamo deciso di aderire alla seconda fase del progetto che sarà realizzata nel 2005. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 40 Attività della rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero Nell’ambito delle attività di rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, abbiamo effettuato l’aggiornamento annuale del “Business Atlas”, la realizzazione di un’inchiesta sulla “Percezione del made in Italy all’estero” ed abbiamo partecipato a due riunioni dell’Area Europa ed alla Convention Mondiale delle CCIE, mentre il Segretario Generale ha frequentato il Seminario informativo per la categoria. Business Atlas : questa pubblicazione comprende le schede di tutti i paesi in cui sono presenti le Camere di Commercio Italiane all’estero, nonché i dati relativi alle singole Camere, con l’indicazione dei servizi messi a disposizione delle imprese e delle principali attività programmate. L’aggiornamento della scheda concernente il Portogallo è stato da noi effettuato nel mese di marzo. Inchiesta sul made in Italy : in luogo dell’abituale ricerca di mercato che ogni anno ci veniva dato carico da Assocamerestero, quest’anno ci è stata assegnata la realizzazione di un’inchiesta destinata a mettere in evidenza come un panel di testimoni selezionati vede e giudica il Made in Italy, con particolare riguardo per i seguenti aspetti: a) Percezione dell’Italia; b) Conoscenza dell’espressione “Made in Italy”; c) Delimitazione del concetto di “Made in Italy”; d) Fattori di successo e punti di debolezza del “prodotto Italia”; e) Distintività e riconoscibilità del “Made in Italy” rispetto ad altre “marche Paese”. Abbiamo effettuato 10 interviste di profondità ad un campione di operatori economici selezionato in modo da rappresentare le seguenti categorie (due esponenti per ogni categoria): a) buyers ed altri soggetti di intermediazione commerciale; b) responsabili c) uffici rappresentanti di acquisti enti della fieristici Grande locali; Distribuzione d) Organizzata; rappresentanti di associazioni imprenditoriali; e) giornalisti. I risultati sono stati trasmessi ad Assocamerestero nei tempi previsti. Riunioni d’Area e Convention annuale : nel 2004 abbiamo partecipato alla riunione d’area realizzata a Roma nel mese di febbraio, mentre il Segretario Generale ha partecipato a quella realizzata a Nizza alla fine di maggio. Ambedue abbiamo partecipato alla Convention Mondiale delle CCIE, realizzato a Bologna dal 6 al 12 novembre. L’edizione di quest’anno ha registrato la presenza di ben 4 Ministri ed altri esponenti di rilievo del mondo politico ed economico italiano, con interventi di grande interesse per tutti noi. Seminario formativo per i Segretari Generali : il Segretario della Camera ha partecipato al seminario formativo che quest’anno è stato realizzato presso il CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 41 centro residenziale “Il Ciocco”, in provincia di Lucca. Nel corso del seminario sono stati trattati temi di grande attualità per il funzionamento delle Camere, oltre a permettere un ampio dibattito tra colleghi e scambi di esperienze. ****** Prima di chiudere questa relazione, desidero esprimere, a nome personale, del Consiglio Direttivo e di tutti gli Associati, i più vivi ringraziamenti all’Ambasciatore d’Italia, Dott. Emilio Barbarani, che sin dal primo momento del suo arrivo a Lisbona ha dimostrato un concreto interesse per la nostra attività, ed alla Dott.ssa Gaia Danese, responsabile dell’Ufficio Commerciale presso l’Ambasciata, che ha assicurato la sua collaborazione con la nostra Camera, partecipando assiduamente alle nostre riunioni. Un ringraziamento finale ai membri del Consiglio, al Segretario Generale ed al personale della Camera per la loro collaborazione che ha reso possibile la realizzazione dell’attività svolta nel 2004. Lisbona, 31 dicembre 2004 Il Presidente (Dr. Filippo Montera) CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER IL PORTOGALLO/Relazione del Presidente 2004 42