A fari spenti e «annebbiato» dall`hashish provoca un incidente

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A fari spenti e «annebbiato» dall`hashish provoca un incidente
NOVA MILANESE
A fari spenti e «annebbiato» dall'hashish
provoca un incidente, 22enne condannato Xxx
Quattro mesi di arresto, pena sospesa, non menzione nel casellario giudiziale, e mille euro di multa.
Questa la pena inflitta dal giudice
Simona Caronni del Tribunale di Desio a
Gioacchino Limardo, 22 anni residente in città . Il giovane nella serata del 23 novembre del 2009
era stato sorpreso dai carabinieri alla guida di un'auto che transitava in via Veneto a fari spenti.
All'alt della pattuglia il giovane conducente della vettura anzichè fermarsi aveva scansato la
gazzella invadendo la carreggiata opposta. Ne era nato un inseguimento. Giunto alle quattro strade
il novese era passato con il semaforo rosso andandosi a schiantare contro una vettura che aveva la
precedenza. Nello schianto l'auto del ragazzo era finita fuori strada. Immediati i soccorsi dei
Carabinieri e dei sanitari del 118. Nell'incidente erano rimasti feriti lo stesso giovane, il conducente
e il passeggero dell'altro mezzo. Trasportato all'ospedale di Monza al novese era stato effettuato un
test per verificare la presenza di sostanze stupefacenti. L'esame dell'urina era risultato positivo alla
cannabinoidi.Giovedì scorso il giudice Simona Caronni prima di comminare la sentenza ha
ascoltato la testimonianza del militare del Norm di Desio in servizio quella sera del 23 novembre.
«Abbiamo visto questa vettura transitare in via Veneto a luci spente - ha spiegato - il collega ha
fatto segno di fermarsi, ma il conducente che aveva una condotta di guida pericolosissima ha
forzato il posto di blocco. Lo abbiamo inseguito. All'altezza della Caserma dei Carabinieri è passato
con il semaforo rosso ed è andato a sbattere contro un'autovettura. Siamo corsi a soccorrere gli
occupanti delle auto. Il ragazzo era cosciente, ma non riusciva a uscire dall'abitacolo. Aveva gli
occhi lucidi e lo sguardo fisso. Abbiamo pensato avesse assunto sostanze stupefacenti».