L`intervento riabilitativo logopedico
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L`intervento riabilitativo logopedico
L’INTERVENTO RIABILITATIVO LOGOPEDICO: STRATEGIE E TECNICHE Logopedista Elisabetta Cattaneo Riassumendo...: Lo screening: • E’ un processo veloce • Effettuato generalmente da personale sanitario specificamente istruito • Comprende l’utilizzo di una sola consistenza • È un insieme di semplici metodologie i cui riferimenti diagnostici sono rappresentati dai segni di disfagia La valutazione clinico-funzionale (BSE) • • • • E’ un processo più lungo Effettuato generalmente dal logopedista Richiede la verifica della capacità deglutitoria del paziente Effettuato con tutte le consistenze La valutazione Strumentale • • Effettuata generalmente dal medico foniatra radiologo Otorino in collaborazione con il logopedista. Utile per valutare con strumenti l’integrità delle strutture Coinvolte nella deglutizione ed il fisiologico funzionamento degli effettori Steps Fondamentali Impostazioni trattamento logopedico Obiettivo del trattamento Raggiungimento di una deglutizione funzionale • • Garantire adeguata nutrizione, idratazione ed assunzione di farmaci per bocca. Con minor/nullo rischio possibile di aspirazione Che caratteristiche presentano i “NOSTRI PAZIENTI”? Disabilità (di gravità variabile) Deficit del controllo del tronco/capo Deficit Sensoriali Deficit cognitivi (Memoria,attenzione,Funzioni esecutive) Deficit emotivo/comportamentali (inerzia, abulia, distraibilità, iperfagia,depressione,etc.) Fluttuazioni (nella settimana,nella giornata, dipendenti dal contesto) Inoltre.. I familiari e/o care givers spesso non sono adeguatamente informati riguardo al problema-disfagia e, se non “entrano a far parte del team riabilitativo” rischiano di complicare la situazione…!!! Informare da subito sui rischi!! Dalla valutazione effettuata cosa può emergere: Disfagia neurogena per i liquidi: Il paziente è in grado di alimentarsi per OS con dieta libera ma la disfagia per i liquidi gli impedisce di idratarsi a causa di un deficit della lingua nel mantenere l’acqua raccolta prima di dare inizio al riflesso della deglutizione; per un riflesso lento ed incoordinato o di difficile elicitazione (torbido). TRATTAMENTO: Addensare i liquidi Prassie bucco-linguali Stimolazioni termiche e vibratorie (effettuate con specchietto laringeo raffreddato sui pilastri palatini e sulla lingua per favorire l’elicitazione del riflesso e spazzolino elettrico) Postura consigliata: capo flesso in avanti Preferire cibi freddi Disfagia neurogena per i Solidi Il paziente è in grado di alimentarsi per OS solo con dieta semisolida e liquida: per difficoltà di formazione del bolo a partire da consistenze solide TRATTAMENTO: Preferire cibi densi ed omogenei e, in progressione, consistenze soffici, senza bucce dure; Evitare cibi secchi, crudi, fibrosi o friabili; Prassie (linguali, labiali, mandibolari etc.) per riabilitare la capacità masticatoria; Esercizi di masticazione(ad es. con pezzetti di cibi in una garza) Capo flesso in avanti e progressivamente esteso Disfagia neurogena mista: Il paziente è in grado di nutrirsi in sicurezza utilizzando un solo tipo di consistenza media TRATTAMENTO: Usare Consistenze: Semisolide se prevale un difficoltà digestione a parte della lingua e si vuole evitare la caduta Eccessivamente rapida verso il piano glottico Semiliquide se prevale il deficit propulsivo della lingua verso la parte posteriore (è necessario un riflesso della deglutizione molto competente e rapido). Evitare cibi a doppia consistenza Rieducare motricità linguale e/o riflesso deglutizione Disfagia neurogena “cognitivo/comportamentale” In pazienti che presentano disturbi comportamentali (in eccesso o in difetto); In pazienti che presentano deficit cognitivi (deficit attentivi,distraibilità, esauribilità etc.) In pazienti con deficit specifici (ad es. aprassia buccofacciale e/o afasia) rischio di inalazione non costante e inaspettato !! Disfagia neurogena nello stato vegetativo Non sono possibili una serie di attività volontarie coscienti quali il raschio, la tosse volontaria, la deglutizione su richiesta, il mantenimento di una postura sicura,la coordinazione pneumo-fonica indispensabili per la sicurezza. pazienti tutti potenzialmente disfagici Riassumendo… Il Trattamento si basa su: TECNICHE INDIRETTE modificazione consistenza dei cibi “intervento sull’”ambiente- setting” TECNICHE DIRETTE stimolazione strutture orali e faringee Tecniche dirette: RESTITUZIONE: esercizi di recupero di pattern di movimento per migliorare la forza muscolare COMPENSAZIONE: esercizi per compensare deficit strutturali o funzionali FONDAMENTALE E’ L’INTEGRAZIONE DELLE TECNICHE !! TECNICHE INDIRETTE/ASPECIFICHE Consistono in provvedimenti adattivi che intendono ridurre le difficoltà riscontrate durante il transito oro-faringeo del bolo e la sua preparazione TECNICHE DIRETTE- RESTITUZIONE Accornero, Di Rosa, Miletto,2001 Cancialosi, 2007 Consistono in esercizi di TRATTAMENTO ATTIVO o PASSIVO delle strutture oro-facciali Modalità di esecuzione: – 3-5 cicli – Almeno 8/10 movimenti per ogni ciclo – Pausa di 10 sec. tra un ciclo e l’altro – Trattamento ripetuto nell’arco della giornata Importante la collaborazione con il fisioterapista !! Contenimento del dolore e del disagio (es. di respirazione, detensione e rilassamento muscolare) Scelta della postura più adatta e confortevole per il paziente Adattamento alle difficoltà del paziente Mobilizzazione del tratto facio-orale, del tratto cervicale e del cingolo scapolo-omerale Mobilizzazione della gabbia toracica Cambi posturali Respirazione (anche per migliorare il meccanismo della tosse) Es. di percezione corporea Di miglioramento del tono muscolare (se in difetto o in eccesso) Gestione dei riflessi arcaici posturali (se iperattivi) Esempi di esercizi Di solito proposti dal logopedista in collaborazione e sinergia con il fisioterapista ESERCIZI DI CONTROLLO DEL RESPIRO E’ necessario impostare nel paziente un CONTROLLO VOLONTARIO del proprio respiro per prevenire inspirazioni durante l’atto deglutitorio. inspirare lentamente dal naso e gonfiare la pancia, buttare fuori lentamente dalla bocca sgonfiando la pancia. inspirare lentamente dal naso e gonfiare la pancia, soffiare fuori forte tutta l’aria. inspirare lentamente dal naso, buttare fuori l’aria con 2/ 3 soffietti con 1 sec di pausa tra uno e l’altro. Esercizi per le labbra Apertura, chiusura, protrusione, stiramento Prensione di piccoli oggetti Vibrazione labiale, soffio, aspirazione da una cannuccia Richiamo del gatto Articolazione di fonemi bilabiali (P, B, M) e labio-dentali (F, V) Esercizi di diadococinesia (es. PA,PA,PA) e sequenzialità (PA, BA, MA) Gestione dei riflessi (ad es. grugno o suzione):se in eccesso, cercare di non elicitarli con detensione muscolare; stimolarli, se in difetto,ma solo se è l’unica possibilità di alimentazione (ad es. riflesso di suzione) Esercizi mandibola e gote • Apertura, chiusura, protrusione, retrazione, lateralizzazione, rotazione mandibolare • Battere i denti Esercizi con alimenti di varia consistenza da masticare in una garza (pezzetti di mela...), ghiaccioli da masticare • Esercizi di masticazione a dx/sx • Gonfiare, succhiare le gote • Nelle lesioni periferiche: tecniche di facilitazione della contrazione muscolare secondo il metodo Kabath, o di stimolazione con ghiaccio(crioterapia), allungamento del muscolo e succesiva contrazione o successivo movimento contro resistenza (per aumento della forza); manipolazione passiva(per aumentare il tono ) e biofeedback Esercizi per la lingua Protrusione e retrazione, innalzamento e abbassamento, lateralizzazione all’interno e all’esterno del cavo orale; scorrimento lungo il solco labiodentale, movimenti Rotatori Inarcamento del dorso linguale verso il palato tenendo la punta dietro gli incisivi inferiori Contare i denti con la lingua o accarezzare le gengive Esercizi per la lingua Schiocco Sequenze composte da più movimenti Movimento della lingua dall’avanti all’indietro accarezzando il palato duro e mantenimento della posizione più arretrata per qualche secondo Articolazione di fonemi apico-alveo-dentali (T, D, N) Esercizi di diadococinesia e sequenzialità (L, R) Esercizi con lecca lecca o bastoncini di liquirizia Stimolazioni gustative con piccolissime quantità di alimenti e sapori diversi. Punti della lingua in cui vengono percepiti i gusti Dolce Acido Amaro Salato Punta Bordi Base Tutta la superficie Esercizi per il velo Esercizi di inspirazione con labbra ad “U” Esercizi di scoppio labiale a gote gonfie Esercizi di soffio (soffiare dentro l’acqua con una cannuccia, spostare pezzetti di carta, spegnere una candela) Fischiare Vocalizzi prolungati ed a scatto (A, E) Articolazione di fonemi dorso-velari (K, Gh) Esercizi di diadococinesia e sequenzialità (Ka- Ga ripetuti) Esercizi per la faringe Stimolazione dei pilastri tonsillari con specchietto ghiacciato per 510 volte da ciascun lato Idem toccando la base della lingua Stimolazione della parete faringea con specchietto ghiacciato Articolazione di fonemi dorsovelari (K, Gh) Esercizi per la laringe Movimenti deglutitori incompleti a secco, associati a induzione manuale di movimenti di innalzamento effettuati con pollice e indice “a pinza” a livello dello scudo laringeo Movimenti per allenare la base della lingua ad es. es. di chiusura glottica con apnea a bocca aperta, come per voler urlare; colpi di glottide o di Push, articolazione di fonemi dorso-velari Esercizi per la laringe Mantenimento dell’apnea a bocca aperta Vocalizzi, con attacchi duri, prolungati ed a scatto Attacchi duri in unica espirazione Spinta contrastata del capo in apnea ed a bocca aperta Spinta contrastata del capo emettendo un suono vocalico Esercizi per lo SES Paziente in decubito supino, con spalle ed arti inferiori ben aderenti al piano d’appoggio, deve flettere il capo mantenendo la posizione per 1 minuto e poi rilasciare per 1 minuto. Ripetere la sequenza per 3 volte. Ripetere il movimento per 30 volte rapidamente Tosse guidata Espirazione rapida attiva a glottide aperta ma contro la chiusura delle labbra (secrezioni bronchiali) Rapide espirazioni ripetute a bocca aperta precedute da rapide e profonde inspirazioni Espirazione energica pronunciando la vocale “A” TECNICHE DIRETTE-COMPENSAZIONE Consistono in strategie (tecniche deglutitorie e posture di compenso) migliorano il meccanismo fisiologico della deglutizione senza eliminare il meccanismo causale. migliorano l’efficienza del transito oro-faringeo del bolo per ottenere una deglutizione senza inalazione nelle vie aeree ALTERAZIONI POSTURE Ridotta elev. laringea Ridotto movimento base lingua Ritardo riflesso degl. Capo flesso Paralisi faringea unil. Paralisi laringea unil. Capo ruotato verso il lato leso Tecniche deglutitorie Due esempi ALTERAZIONI TECNICA Ridotta o ritardata chiusura delle c.v. Deglutizione sopraglottica Ritardo innesco riflesso deglutizione Ridotta peristalsi Faringea Limitata escursione laringea Manovra di Mendelsohn Tecniche deglutitorie Due esempi Deglutizione Sopraglottica Manovra di Mendelsohn Trattenere il fiato prima di iniziare la deglutizione, mantenere l’apnea; eseguire un colpo di tosse alla fine della deglutizione Deglutire mantenendo manualmente l’elevazione per pochi secondi, fino al termine della deglutizione successiva Tavola 1 Tecniche posturali relative ai principali disordini della deglutizione e loro razionale (Logemann 1995) Disordini osservabili Posture Razionale trasporto orale inefficace capo esteso utilizza la gravità per spostare il bolo nella cavità orale ritardo nell'innesco del riflesso della capo flesso deglutizione apre le vallecole glossoepiglottiche impedendo il bolo di entrare nelle vie aeree movimento posteriore della base lingua ridotto capo flesso spinge la base lingua all'indietro verso la parete faringea posteriore disfunzione laringica unilaterale capo ruotato verso il lato leso determina aumento della pressione sulla cartilagine tiroidea aumentando la chiusura delle corde vocali ridotta chiusura laringea capo flesso capo ruotato verso il lato leso pone l'epiglottide in posizione più protetta; restringe l'entrata leringea; aumenta la chiusura delle corde pareso faromgea inilaterale capo ruotato verso il lato leso elimina il lato leso dal passaggio del bolo debolezza unilaterale capo inclinato verso il lato sano direziona il bolo verso il lato migliore sfruttando la gravità ridotta contrazione faringea bilaterale sdraiato su un lato elimina l'effetto gravitazionale sul residuo faringeo disfunzione ericofaringea capo ruotato sposta la cartilagine ericoidea dalla parete faringea posteriore, riducendo la pressione a livello dello sfintere ericofaringeo Tavola 2 Strategie di compenso specifiche della deglutizione (Logemann 1995) Compensi Disordine della deglutizione Razionale Deglutizione sopraglottica Ridotta o ritardata chiusura delle corde vocali, ritardo di innesco del riflesso della deglutizione Mantenendo un respiro volontario si chiudeno le corde vocali prima e durante la deglutizione chiude le corde vocali durante il ritardo faringeo Deglutizione super sopraglottica Ridotta chiusura dell0entrata alle vie aeree Tenendo un respiro forzato si inclinano in avanti le cartilagini aritenoidee chiudento l'entrata delle vie aeree prima e durante la deglutizione; eleva le vie aeree precocemente Deglutizione forzata Ridotto movimento posteriore Lo sforzo aumenta il movimento della bassa della base lingua lingua e aumenta la pressione faringea Manovra di Mendelsohn Ridotto escursione laringea Il movimento laringeo apre lo sfintere cricofaringeo, prolungando l'elevazione laringea si prolunga l'apertura dello sfintere cricofaringeo Descrizione della manovra o della postura e suo razionale Segno clinico Manovra o postura Difficlotà di propulsione orale Capo in estenzine Estendere il capo verso l'alto in modo da favorire il trasporto del bolo all'istmo delle fauci ritardo di innesco del riflesso Postura a capo flesso anteriormente Flettere il capo verso il basso, in modo che il mento tocchi il torace, allargando le vallecule e spostando indietro l'epiglottide Penetrazione perdeglutitoria Manovra sovraglottica Aspirazine perdeglutitoria Manovra supersovraglottica Trattenere il respiro, doppia deglutizione, espirazione forzata, in modo da chiudere le corde vocali ed espellere eventuali residui intralaringei Apnea piena con spinta addominale, doppia deglutizione, tosse post-deglutitoria, in modo da chiudere il vestibolo laringeo ed espellere eventuali residui intralaringei Ristagno faringeo unilaterale Postura a capo ruotato omolateralmente al ristagno Ruotare il capo dal lato in cui ristagna il cibo, in modo da convogliare il bolo dal lato opposto a quello della rotazione Ristagno faringeo unilaterale Postura a capo fleso controlatermalmente al ristagno Flettere il capo dal lato opposto a quello del cibo, in modo da convogliare il cibo sul lato della flessione Ristagno retrocricoide Manovra di Mendelsohn Prolungamento dell'esecuzione laringea, sostenura anche manualmente, in modo da prolungare la durata di apertura dello sfintere esofageo superiore DISFAGIA Valutazione funzione deglutitoria Accorgiment i compensatori Programma riabilitativo Informazione Coinvolgimento Paziente e familiari Riabilitazion e specifica Conclusioni RIABILITAZIONE DELLA DEGLITIZIONE ARTICOLATA RISCHIOSA FONDAMENTALE TEAM INTERDISCIPLINARE Fine, grazie per l’attenzione