La figlia del capitano

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La figlia del capitano
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La figlia del capitano
Vancouver: the cool city
N
atura ed ecologia, un
binomio
importante per Vancouver. Città verde per eccellenza, la
bella metropoli sull’oceano Pacifico
racchiude il parco-gioiello Stanley, a
poca distanza dal quartiere degli affari,
una business city di importanza vitale
per i mercati mondiali che va a braccetto con efficaci dinamiche ecologiste.
La posizione geografica di Vancouver,
sulla costa Ovest degli USA, si è rivelata strategica nel corso degli ultimi
decenni, diventando una sorta di ponte
ideale tra America e Asia. Omaggiata
dal Pacifico e circondata di montagne,
Vancouver si è sviluppata in altezza e
vanta numerosi edifici che superano i
cento metri. La scarsità di suolo dispo-
nibile alla costruzione ne ha determinato
l’aspetto urbanistico prettamente verticale.
A dare il nome alla città, dopo che gli
Spagnoli scoprirono la bella baia per
primi, fu l’esploratore George Vancouver, valoroso capitano della Royal Navy
britannica, autore di avventurosi viaggi
e scoperte geografiche. Nel 1794, quando Vancouver giunse nella regione, gli
abitanti più numerosi erano gli indiani
Squamish. Una forte comunità Squamish
esiste ancora oggi, a North Vancouver,
sostenuta dalle politiche sociali del Canada, molto più attento all’importanza
culturale delle società dei nativi rispetto
ai vicini Stati Uniti.
Un momento cruciale per lo sviluppo
della città fu il 1885.
25 settembre ottobre Life club
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In questo anno venne inaugurata la
linea ferroviaria che attraversa il Canada da est a ovest, la stessa di cui i
viaggiatori approfittano ancora oggi,
per godere dei paesaggi meravigliosi,
dalle Rocky Mountais alle sconfinate
foreste di aceri, che attirano ogni anno
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milioni di visitatori da ogni parte del
mondo.
Se nel XIX secolo era importante
aprirsi ai territori interni e alla costa
atlantica e il supporto della ferrovia
fu di importanza vitale, nel nostro
secolo Vancouver guarda al Pacifico.
L’Asia è l’Eldorado per la metropoli.
Basti pensare che la Chinatown della
città è la terza più importante del Nord
America, dopo New York e San Francisco. Ben il 40% della popolazione di
Vancouver è di origine asiatica. Questo la dice lunga sui frenetici e proficui traffici commerciali instaurati fra
la città canadese e l’Estremo Oriente.
Qualcuno chiama la città Hong Kouver...Ecco quindi business in puro stile
asiatico e quel po’ di atmosfera british
che sarebbe probabilmente piaciuta al
suo scopritore, quel George Vancouver che riposa quasi dimenticato in
un paesino del Surrey, a cui una dura
e ingrata Inghilterra per oscuri motivi
non concesse onori postumi. Niente o
ben poco a Petersham, la minuscola
località inglese che ospita le spoglie
del grande navigatore, ricorda infatti
le sue imprese e tantomeno il fatto di
essere stato il padre di una delle più
importanti metropoli moderne. La
storia sa essere distratta.
Tornando alla nostra pupilla canade-
se, due accessori sono indispensabili
per visitarla in tutto comfort: scarpe
sportive, per il continuo saliscendi
delle vie, e un impermeabile, per le
frequenti piogge. Vancouver è facile
da visitare in lungo e in largo. Grazie
all’avveniristico skytrain, la rigogliosa natura dei dintorni è a portata di
mano e si raggiunge con estrema facilità dalla downtown. Il ferry lungo
la costa può costituire una simpatica
alternativa ai bus per raggiungere i
diversi quartieri. E mentre vi avventurate nella città, non è raro che vi imbattiate in qualche star di Hollywood,
essendo Vancouver un set molto apprezzato dai registi della Mecca del
cinema. Oltre a Hong Kouver, un
altro nomignolo della città è infatti
Brollywood. E non è difficile capirlo, durante le sere di mezza stagione,
quando il sole scende e si riflette in
mille nuance multicolori sulla nostra
“city of glass”.
Cyrille Milgram
18 aprile maggio Life club
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