I capi di cinque religioni siglano un patto anti
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I capi di cinque religioni siglano un patto anti
20 IL SECOLO XIX LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015 SAVONA Il proverbio A San Martino il grano va al mulino Alcuni proverbi: “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pocolino”. “A San Martino si sposa la figlia del contadino”. “A San Martino il grano va al mulino”. “Da San Martino l’inverno è in cammino”. “A San Martino si lascia l’acqua e si beve il vino”. “Per San Martino si buca la botte del miglior vino”. GLI ATTENTATI DI PARIGI. DOCUMENTO STORICO PER LE COMUNITÀ DELLA PROVINCIA I capi savonesi di cinque religioni siglano un patto anti-terrorismo L’appello del vescovo Lupi e dei leader di metodisti, ortodossi, ebrei e islamici GIOVANNI CIOLINA SAVONA. Nella centrifuga di emozioni, commenti, pareri, ipotesi e possibili soluzioni provocate dai terribili attentati nel cuore di Parigi, arriva un punto fermo importante e forte dalla chiesa savonese. Non solo quella cattolica. Il vescovo Vittorio Lupi ha firmatoieriunacondannaaifatti in terra francese, insieme ai rappresentanti locali della chiesa Ortodossa, della chiesa Valdese metodista, ebraici ed islamici della Liguria. «Le radici della nostra fede comune sono basate sull’amore e sulla dignità dell’uomo - di ogni uomo a prescindere dal sesso, dall’etnia, dalla nazionalità o da quello in cui crede, o non crede - e non sull’odio e sulla violenza» scrivono Giorgio Andronic, Franco Becchino, Vittorio Lupi, Giuseppe Momigliano e Zahoor Zargar nel loro comunicato connesso. «Questo è il significato della nostra comune testimonianza che abbiamo voluto condividere in un momento cosìtragico-aggiungono -Un forte messaggio a tutti, credenti e non, di totale condannaperigravifattidiParigi,ma soprattutto un forte messaggio di amore e di pace!». E in un momento in cui s’incrociano i sentimenti più disparati sulle possibili cause che hanno portato ad un crimine simile, la decisione di unione che proviene dalle cinque chiese che vivono nel savonese non può che essere accolta in maniera positiva. Cristiani, Ebrei e Musulmani: la condanna per i fatti di Parigi è comune e univoca e per la prima volta i rappresentanti delle principali comunità religiose di Savona stilano un documento condiviso. Un messaggio di ferma condanna e fratellanza fra fedi. «Come rappresentanti del- Il vescovo di Savona Vittorio Lupi e il leader della comunità islamica Zahoor Zargar le principali comunità religiose presenti a Savona ci sentiamo in dovere di dare un segnale forte e condiviso alla luce dei gravissimi e inaccettabili fatti verificatisi l’altro ieri sera a Parigi - si legge nel comunicato diramato dalla diocesi di Savona e Noli - Innanzitutto manifestiamo la NOTA ECUMENICA Messaggio firmato da Andronic, Becchino, Momigliano e Zargar nostra piena solidarietà a tutto il popolo francese per questo vile attacco e siamo vicini, con l’affetto e la preghiera, alle famiglie delle persone uccise e ferite». Le chiese locali «accomunati e non divisi dalla nostra fede» condannano poi i fatti di Parigi definendoli «depre- cabili e inumani atti di terrore». Giorgio Andronic, parroco Chiesa Ortodossa Rumena di Savona; Franco Becchino, presidente Consiglio della Chiesa Valdese Metodista di Savona; Vittorio Lupi, Vescovo di Savona-Noli; Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo delle Comunità Ebraiche della Liguria e Zahoor Zargar, presidente della Comunità Islamica della Liguria non hanno paura ad usare toni duri di condanna a conclusione del loro messaggio di pare e amore: «Chi uccide si macchia di un peccato gravissimo, chi per giunta sostiene di farlo “in nome di Dio” - a Parigi come in Siria, in Europa come in Africa, in Occidente come in Medio Oriente - a qualsiasi credo appartenga, commette una bestemmia atroce che non conosce giustificazione alcuna». Bestemmia: parola usata proprio ieri mattina all’Angelus da Papa Bergoglio, per esprimere il proprio pensiero. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA INIZIO DELLA STAGIONE MUSICALE AL TEATRO CHIABRERA Inedito minuto di raccoglimento dopo la marcia funebre dell’Eroica Il direttore della Sinfonica della Rai, Smith, ferma gli orchestrali SAVONA. Un inconsueto minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime delle stragi parigine tra il secondo e il terzo movimento dell’Eroica di Beethoven. Si è registrato ieri pomeriggio in occasione del concerto d’apertura dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai al teatro Chiabrera. Al termine del secondo movimento, una delle più classi- che marce funebri il giovane direttore australiano Daniel Smith ha fermato gli orchestrali per quell’insolito stop. E la commozione ha pervaso le centinaia di savonesi presenti allo spettacolo. «Una delle azioni più terribili del massacro di Parigi si è svolto in un teatro, luogo per antonomasia della crescita intellettuale e civile - ha spiegato l’assessore Elisa Di padova - E dal nostro teatro dunque e’ partita una piccola, ma significativa risposta». Dopo la manifestazione spontanea di sabato in piazza Mameli, Savona torna ad evidenziare la propria condanna al terrorismo e la vicinanza alle famiglie delle vittime. Vicinanza manifestata anche da tutte le chiese savonesi, come scritto dalla dio- Giuseppe Momigliano Franco Becchino cesi di Savona e dagli stessi fedeli islamici, come evidenziato già nelle scorse ore dall’imam di Albenga, Abdejalil Elalami che si augura che «Allah protegga questo paese dal virus del terrorismo. Questi sono dei pazzi, non degli islamici». Condanna che è arrivata da tutte le comunità, compresa quella valdese metodista che raggruppa circa 100 membri e 50 tra bimbi e simpatizzanti. G. CIO.