test cayman hf 100 - Pescasub e Pesca in Apnea
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test cayman hf 100 - Pescasub e Pesca in Apnea
TEST CAYMAN HF 100 Ho seguito il progetto di questo fucile, ringrazio Marco Ciceri per avermi reso partecipe, molto tempo prima che uscisse in commercio e poi successivamente le varie prove fatte dagli atleti della OMER SUB. Quando finalmente si e’ reso disponibile, Marco mi manda una e-mail dicendomi che voleva farmelo provare e chiaramente per me è stata una sorpresa incredibile. Poco tempo dopo mi è arrivato il pacco con il fucile e come norma da un po’ di tempo il fucile e’ accessoriato di tutto, pronto all’uso e compresa un’impugnatura sagomata e altri pezzi di ricambio (nylon e sleeves e piombi per l’equilibratura). La cosa che mi ha sorpreso di piu’ , come ho aperto il pacco, e’ la sua forma a osso di seppia ed il guida asta integrale che conferiscono al fucile un’estetica accattivante. Anche l’impugnatura e la testata sono molto belle con rifiniture di primo livello. Il fusto, in alluminio anticorodal, è stato realizzato con una nuova tecnologia (H.F.) Hydro Forming. Questa tecnologia consiste nel mandare un liquido (olio caldo) ad alta pressione (circa 1600 BAR) dentro il fusto e mediante uno stampo si realizza la forma ad “Osso di Seppia” ed il guida asta integrale. La sagomatura “Osso di Seppia” è stata studiata per conferire all’arma maggiore volume (maggiore stabilità e precisione), miglior brandeggio, rigidità del fusto (superiore ad un fusto circolare in carbonio) e leggerezza complessiva ( contiene piu’ aria). L’impugnatura è stata completamete ridisegnata (la mano che la impugna risulta piu’ alta rispetto il fusto) ed è stato creato un nuovo sistema di sgancio più sensibile e con una meccanica innovativa. Questa nuova meccanica ha una resistenza maggiore allo sforzo sotto la trazione degli elastici e nel contempo mantiene una sensibilità e morbidezza del grilletto eccellente. Tutto questo serve per aumentare la precisione nel tiro ed a facilitare il brandeggio. Il meccanismo di sgancio inoltre è stato trattato con un sistema di indurimento del metallo diverso, aumentando lo spessore (minor consumo nei punti di attrito) così da mantenere nel tempo la morbidezza dello sgancio. E’ possibile inoltre cambiare l’impugnatura montando quella ergonomica e sostituire anche l’appoggio sternale con uno più lungo. Il Cayman monta una testata aperta molto piccola (ottima visibilità) con un doppio foro per ospitare anche un secondo elastico. Sopra la testata c’e’ inserito un ponticello inox (smontabile) dove passa l’asta, comodo per chi non vuole fermare l’asta con il classico giro di sagola. Il Cayman viene equipaggiato con l’ormai collaudato mulinello Match 50 completo di sagolino pronto per essere montato sull’asta tramite il nylon nero che si trova nella confezione. L’asta è il modello America da 6,5 mm lunga 140 cm. equipaggiata di 3 pinnette inox saldate al posto delle classiche tacche per renderla più robusta. Sopra l’aletta è montato un cono in tecnopolimero che ne aumenta la penetrazione e l’idrodinamicità. Prova in mare e impressioni Prima di scrivere questo test, sono passati circa 6 mesi, ho fatto varie prove di configurazione cambiando gli elastici e l’ogiva, lasciando invariata l’asta. In questo modo ho effettivamente provato come si comporta questo fucile (solo con un utilizzo prolungato si può dare un giudizio oggettivo) e quale sia, secondo il mio modesto parere, la configurazione ottimale. - Prova con un Circolare da 18 Omer la prima volta che ho portato in mare questo fucile l’ho provato con un solo elastico circolare della OMER da 18 mm. nel primo foro utilizzando l’ogiva snodata con protezioni in silicone. Mentre armavo il fucile ho notato che prima dell’impugnatura sulla sinistra c’è una comoda sagomatura che permette di posizionare il nylon per non intralciare il caricamento. Infatti il nylon/sagola deve passare obbligatoriamente sopra l’asta per via del guida asta integrale. Carico l’elastico e noto che non e’ tiratissimo e con l’aiuto delle 3 pinnette è un gioco da ragazzi portare l’ogiva in massima potenza. Al primo impatto trovo il fucile così com’e’ assettato leggermente positivo (nella confezione ci sono i piombi per regolarlo) in punta e noto che ha un brandeggio a dir poco perfetto! Purtroppo nella prima pescata non ho molto da sparare e faccio una prova di tiro mirando ad una salpona. Il tiro non ha storia e colpisce il pesce al centro del corpo immobilizzandolo. Tornato a casa ho subito modificato l’assetto aumentando il peso in punta togliendo la testata. Ho aggiunto due dischetti da 13 gr. e poi con cura ho riposizionato il tutto come prima. Per la seconda pescata ho provato anche a spostare l’elastico da 18 nel buco piu’ lontano per avere una maggiore estensione. Infatti ho notato subito nel caricare il fucile che lo sforzo di caricamento è aumentato e che in acqua il fucile è finalmente perfetto per i miei gusti. Il brandeggio è migliorato ancora ed in acqua il fucile è un gioiello, con pochissimo sforzo riesco a spostarlo tranquillamente. Il tiro in questo caso è aumentato e ne hanno fatto le spese un bel sarago ed una corvina. Che dire, assettato in questo modo il fucile e’ preciso e si carica senza fare sforzi disumani. - Prova con due Circolari da 18 Omer Marco Ciceri mi aveva detto di provarlo anche con due elastici ed io l’ho fatto immediatamente. Il resto e’ rimasto lo stesso, ho solo aggiunto un secondo elastico di pari lunghezza con un’ogiva snodata. Caricato in acqua il fucile ho notato che gli elastici si posizionano in modo perfetto senza accavallarsi e che il fusto non risente minimamente dell’ aumento di carico, non imbarca assolutamente. La cosa che mi ha colpito di più la maneggevolezza del fucile che nonostante il secondo elastico non peggiora perchè gli elastici si incorporano nel fusto e cosa molto importante sta nel fatto che non ha nessun tipo di vibrazioni (elastici e asta). Anche l’assetto non cambia, è rimasto come l’avevo personalizzato precedentemente. Qualcosa però è cambiato…… il tiro è veramente potente, anche troppo, ed il fucile ha bisogno della seconda passata per non avere un forte strattone. Chiaramente aumentando la potenza aumenta il rinculo, vi posso però assicurare che è gestibile e non crea problemi di precisione. Ho fatto qualche tiro di prova sul bersaglio fisso e devo dire che la potenza non manca assolutamente, secondo me è anche troppa specialmente se peschiamo all’agguato al pesce bianco. Con questa configurazione ho preso un bel sarago maggiore con un tiro intorno ai 4 mt. dalla punta ed ho insagolato il pesce tranquillamente. - Prova con due Circolari da 16 nero/ambra al mt. L’ultima prova che ho fatto è stata con un doppio elastico da 16mm. estruso, tagliato con fattore 3.5, con ogive totemizzate. Su un elastico ho montato il dyneema e sull’altro un’ogiva articolata Smooby. Chiaramente è ancora più facile da caricare con due elastici da 16mm. e devo dire che il rapporto potenza/rinculo e’ sicuramente migliore. L’ho provato per alcune pescate in Sardegna, quando non riuscivo caricare l’altro fucile lungo per problemi alla mano, e devo dire che con poco sforzo il Cayman era pronto per pescare. Anche in questo caso l’assetto non è cambiato ed ho notato che sparando l’asta e’ molto veloce e potente ed anche il sarago piu’ smaliziato e sospettoso difficilmente si salva. Che dire, secondo il mio parere l’assetto migliore per pescare all’agguato e aspetto è quello di un solo elastico da 18/20 mm. (ci permette anche qualche tiro in tana) se vogliamo avere qualcosa di più potente e specifico (aspetto puro) allora un doppio elastico da 16 mm. è da provare. Claudio Basili Pesca Sub & Apnea www.pescasubapnea.forumfree.net