Scoperto arsenale della mala
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Scoperto arsenale della mala
FOGGIA 12 Sabato 12 Ottobre 2002 TORNANO GLI ECOINCENTIVI. OPEL LI MOLTIPLICA PER TRE. Sconto fino a € 1.665,00 ROMANO S. SEVERO Tel. 0882/223962 PBX S A N S E V E RO A LTO TAVO L I E R E & TORNANO GLI ECOINCENTIVI. OPEL LI MOLTIPLICA PER TRE. Sconto fino a € 1.665,00 ROMANO S. SEVERO Tel. 0882/223962 PBX UNA FASE DEGLI SCAVI IN VIA FORTORE, dove la polizia ha ritrovato armi e munizioni seppellite dalla malavita; nelle immagini a lato parte del materiale ritrovato dagli investigatori in quattro mesi di attività con l’auslio di rilevatori elettronici e ruspe SAN SEVERO Bombe a mano e detonatori fabbricati nell’Est Europa e conservati in un’area di via Fortore a ridosso di case e fino a poco tempo fa utilizzata da luna park e circhi.Nascosta forse in attesa di essere rivenduta Scoperto arsenale della mala Armi,munizioni ed esplosivi in pieno centro.Quattro mesi di scavi SAN SEVERO - Per anni luna park e circhi avevano fatto di quello spazio il plateatico ideale per le loro soste in città. Per anni migliaia di bambini e genitori ignari hanno calpestato quel terreno per spostarsi da un’attrazione all’altra del parco divertimento, per anni palazzi e case limitrofe hanno convissuto col pericolo. Perché nessuno sapeva, tutti ignoravano che sotto quel vasto appezzamento di terreno - spesso luogo di sosta per tribù di rom - gli uomini della mala avevano seppellito il loro arsenale con 43 bombe a mano, due chili di esploisvo, 297 detonatori, 300 cartucce, una pistola calibro 22 e circa 5 metri di miccia a lento combustione. Materiale nascosto perché qualcuno si sentiva braccato o forse in attesa di rivenderlo. Ecco perché non è escluso che armi e munizioni sia state occultato su commissione forse di esponenti malavitosi di San Marco in Lamis o Sannicandro Garganico Sull’argomento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo ma è ormai certo che il punto esatto di quella vasta distesa tra via Fortore e viale 2 Giugno sia stato indicato da un confidente, qualcuno che ha passato la «dritta» ai poliziotti e che forse ha collaborato all’interramento, se è vero che gli agenti sono andati a colpo sicuro. Per quattro mesi, con l’ausilio di rilevatori e ruspe, la squadra di polizia giudiziaria e gli artificieri della hanno setacciato un’area di circa 5.500 metro quadri scavando a una profondità di 80 centimetri mentre in città si diffondevano voci - poi rivelatesi infodnate - di preusnti ritrovamenti di cadaveri. I dettagli dell’operazione, denominata "San Barbara", è stata illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal vicequestore Giuseppe Solimne, dirigente del locale commissariato di polizia. I ritrovamenti sono stati registrati a più riprese. «Più di 4 mesi di lavoro ininterrotto ha detto Solimene - effettuato con discrezione e senza alimentare inutili ma comprensibili allarmismi nella popolazione. hanno premiato la pazienza dei miei collaboratori e in particolare del nucleo artificieri antisabotatori chiamati dal questore. Anche il lavoro meccanico delle ruspe è stato supportato e guidato costantemente dalla squadra di polizia giudiziaria ancora una volta in prima linea in una realtà dove la criminalità vuole sempre dimostrare di essere attiva e presente». La conferenza stampa svoltasi in commissariato Dai carabinieri Spaccio in casa arrestate 2 persone SAN SEVERO - Due presunti spacciatori sono stati arrestati dal nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di San Severo. Si tratta di Leonardo Marinelli, 47 anni, ed Ernesto Ficca, 28 anni, entrambi del centro dell’Alto Tavoliere. I militari hanno notato un giovane uscire dall’abitazione di Marinelli in via Fortore e fuggire dopo essersi disfatto di un involucro contenente circa un grammo di eroina. Un altro presunto acquirente è stato fermato e identificato: addosso aveva un altro grammo di erina. A quel punto i militari hanno fatto irruzione nella casa dove si trovavano Marinelli e Ficca; sequestrata anche una somma di denaro ritenuta provente dello spaccio. I due sono stati trasferiti nel carcere di Foggia. Le bombe a mano, del tipo "ananas", sono venute alla luce il 4 luglio insieme ai primi Gli artificieri della polizia Forse un collegamento con il bazooka ritrovato nel cimitero il 31 luglio scorso. Non è escluso un traffico internazionale di armi Il luogo dove era nascosto l’arsenale 100 detonatori, mentre il 19 luglio veniva scoperto un primo quantitativo di polvere sparo. Sei giorni dopo, il 25, veniva ritrovata la miccia e altri 55 detonatori. Il 7 agosto, a poca distanza dalla prima buca, spuntavano 73 cartucce, due giorni dopo altri 52 proiettili per armi di vario calibro. Dopo la pausa estiva, il 5 settembre venivano ritrovate altre 100 capsule, il 26 il rimanente esplosivo. Totto il materiale accuratamente conservato in cassette metalliche di quelle utilizzate dalle forze armate o in più strati di plastica in modo da scongiurare l’azione dell’umidità e dell’acqua. Gli inquirenti non escludono che possa esserci un collegamento con il bazooka ritrovato il 31 luglio dalla polizia nel cimitero di San Severo; vince da che portò all’arresto di un operaio, il 33enne Antonio Fatone, nella cui auto venne anche ritrovata una pistola. Il lanciarazzi di recente fabbricazione (anche quersdt’arma proveniva dall’Es Europa) e funzionante, secondo gli inquirenti era stato nascosto nel camposanto in attesa di essere venduto. Tesi avvalorata dalla vicinanza tra il cimitero e il casello au- tostradale. San Severo crocevia di un traffico internazionale di armi? Gli investigatori non escludono. Per il momento continuano le indagini coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Dentamaro. La caccia continua: si cerca chi ha nascosto l’arsenale della mala. Le piste non mancano, gli inquirenti le stanno già setacciando.