Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian

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Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian
Ambasciata d’Italia
CANBERRA
Bollettino della Comunità
Scientifica in Australasia
Marzo 2003
Ufficio dell’Addetto Scientifico
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Introduzione
Introduction
La globalizzazione dei mercati ha
reso l’innovazione di processo e di
prodotto tra i temi prioritari
d’impegno dei Paesi piu’ sviluppati.
Diventa
quindi
indispensabile
promuovere
l’innovazione
ed
orientarla all’esigenza di mercato.
Un paese competitivo che considera
l’innovazione
come
elemento
prioritario per la propria politica
necessita soprattutto di ricercatori
dotati di capacita’ immaginative in
grado di trasferire un risultato di
ricerca in prodotti e processi di
interesse per il mercato. In Europa,
l’ambizioso obiettivo di creare uno
spazio comune della Ricerca e’
perseguito dal VI Programma
Quadro, che prevede una nuova fase
della
Politica
dell’innovazione.
Infatti, nella nuova strategia della
ricerca Europea non c’e’ piu’ un
programma
distinto
dedicato
esclusivamente all’innovazione; le
attivita’ a favore dell’innovazione,
invece, sono integrate in tutto il
tessuto del VI Programma Quadro,
dando ulteriore rilievo al profilo
dell’innovazione
nei
singoli
programmi di ricerca.
La politica europea dell’innovazione
entra quindi in una nuova fase ed
impone
come
requisito
imprescindibile uno stretto contatto
fra ricercatori ed imprenditori.
Il VI Programma Quadro, presentato
lo scorso novembre a Bruxelles, ha
una dotazione complessiva di 17.500
milioni di euro per il periodo 20022006, e mira a sostenere azioni di
ricerca
strategica
di
grandi
The globalization of markets has
made the innovation of processes
and products among the major
themes of commitment for the most
developed countries. It is therefore
essential to promote innovation and
shape it according to market’s
demand.
A competitive country, which
considers innovation as a primary
element for its own policy, needs
mainly researchers with imagination,
who can turn a research result into
products and processes of interest for
the market. In Europe, the ambitious
goal to create a common ground for
Research is pursued by the Fourth
Programma Quadro, which provides
for a new phase of Policy of
innovation. In the new strategy of
European research, there is no longer
a specific program entirely devoted
to innovation; the activities for
innovation, on the contrary, are
integrated in the whole network of
Fourth Programma Quadro, giving
more importance to the profiles of
innovation in the single programs of
research.
The
European
policy
of
innovation therefore enters a new
phase and considers a close
contact between researchers and
entrepreneurs as an unavoidable
requirement.
The Fourth Programma Quadro,
which
was
presented
last
November in Bruxelles, has a
total endowment of 17.500
million Euros for the period
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dimensioni, piu’ durature rispetto ai
precedenti Programmi Quadro e
dotate di maggiore coerenze che in
passato.
2002-2006 and aims to encourage
actions of strategic research on a
large scale, more durable in
comparison
with
previous
Programmi Quadro and more
consistent than in the past.
Il VI Programma Quadro ha cinque
programmi specifici, due dei quali
hanno precisi obiettivi miranti a
incrementare lo spazio europeo della
ricerca: Integrare e rafforzare lo
spazio europeo della ricerca e
Strutturare lo Spazio Europeo della
Ricerca.
The Sixth European Framework
Programme has five specific
programs, two of which have
precise goals aiming to increase
the European ground of research:
To integrate and to strengthen the
European ground for research
and To structure the European
Space for Research.
In
particolare
il
programma
“Strutturare lo Spazio Europeo della
Ricerca” si concentra sui punti deboli
del sistema europeo delle ricerca e
dell’innovazione. Il sostegno sara’
assegnato allo sviluppo delle risorse
umane, delle infrastrutture per la
ricerca, e della considerazione per i
temi relativi al rapporto tra scienza e
societa’.
Tutte queste attivita’ incideranno
sull’innovazione. Ma oltre a cio’ vi
saranno cinque azioni gestite dalla
Direzione Generale Imprese che
saranno dedicate all’innovazione:
incoraggiare l’interazione e il
collegamento tra i principali soggetti,
per promuovere il cambiamento di
mentalita’
e
cultura,
e
per
incoraggiare
l’innovazione
imprenditoriale;
incoraggiare
le
politiche
di
innovazione
regionale
e
la
cooperazione tra regioni;
sperimentare nuovi strumenti e nuovi
metodi per stimolare l’innovazione;
costituire e consolidare i servizi di
The program “To structure the
European Space for Research”
focuses on the weak points of the
European system for research and
innovation. Support will be given to
the
development
of
human
resources, infrastructures for
research and consideration of issues
concerning the relationship between
science and society.
All these activities will affect
innovation, but there will also be five
actions managed by the Companies’
General Direction, which will be
dedicated to innovation:
to encourage the interaction and
connection between the main
subjects, to promote the change in
mentality and culture and to favor
entrepreneurial innovation;
to encourage the policies of regional
innovation and the cooperation
between regions;
to experiment new instruments and
methods to stimulate innovation;
II
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to build and consolidate services of
support such as CORDIS (see “Una
nuova era per l’informazione, il
Servizio informazioni sui diritti di
proprieta’ intellettuale, e il Servizio
informazioni per l’accesso ai
finanziamenti (Gate2Growth))
to analyze the impact of measures of
promotion of innovation in the
Fourth Programma Quadro projects,
in order to better integrate the
innovation into the projects of
research.
sostegno: come CORDIS (v.”Una
nuova era per l’informazione, il
Servizio informazioni sui diritti di
proprieta’ intellettuale, e il Servizio
informazioni per l’accesso ai
finanziamenti (Gate2Growth))
analizzare l’impatto delle misure di
promozione dell’innovazione nei
progetti del VI Programma Quadro,
allo scopo di integrare meglio
l’innovazione nei progetti di ricerca.
Come si evince dalle principali azioni
del VI Programma Quadro appaiono
strategiche le parole “integrazioni”,
“collegamenti” e “cooperazioni” e
queste non sono solo destinate agli
stati membri dell’Unione Europea ma
anche ad altre nazioni che, come
l’Australia,
hanno
interesse
nell’individuare
e
sviluppare
programmi di Ricerca con l’Europa.
As we deduce from the main actions
of Fourth Programma Quadro, words
such as “integration”, “connection”
and “cooperation” are essential, and
they are not just destined to the
countries belonging to The European
Union, but also to other nations that,
like Australia, are interested in the
location and development of
Research programs with Europe.
Questo si e’osservato gia’ dal IV e V
Programma
Quadro
con
rispettivamente 37 e 43 progetti di
Ricerca approvati nei quali sono stati
coinvolti centri Australiani, e diventa
piu’ che auspicabile nel VI
Programma Quadro, nel quale
Bruxelles finanziera’ direttamente
centri di ricerca di Paesi extra-UE.
Infatti, nel Sesto Programma Quadro
i partners dei paesi terzi, parte
integrante di un progetto approvato,
possono ricevere un contributo
finanziario comunitario se tale
partecipazione è essenziale per la
realizzazione dell’attività di ricerca
(saranno proprio i referees esterni dei
progetti a valutare tale essenzialità).
This was observed in the Fourth and
Fifth Programmi Quadro, with
respectively 37 and 43 approved
Research programs in which
Australian centers were involved.
And it becomes more than desirable
in the Fourth Programma Quadro,
where Bruxelles will provide
financial support to research centers
of countries outside the European
Union.
In the Sixth Programma Quadro the
partners of “third countries”, which
are part of an approved project, can
receive community financial support
if such participation is essential for
the accomplishment of research
activity (indeed the referees outside
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the projects will evaluate such
essentiality).
Today, in the same way, the “Marie
Curie” Scholarships are also
accessible to young Australian
researchers,
both
as
home
Institutions and as researchers
towards European Institutions.
Allo stesso modo, le Borse di Studio
“Marie Curie” sono da oggi
accessibili
anche per giovani
ricercatori Australiani, sia come
Istituzioni ospitanti che come
ricercatori verso Istituzioni europee.
Il nuovo Programma Quadro Europea
diventa, quindi, uno strumento
indispensabile per la cooperazione
Scientifica
e
Tecnologica
internazionale che l’Australia deve
cogliere e sfruttare al meglio.
Therefore, the new European
Programma Quadro becomes an
essential
instrument
for
the
international
Scientific
and
Technological cooperation, which
Australia ought to pick up and make
good use of.
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
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Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
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Direttore responsabile:
ing. Nicola Sasanelli
Responsabile e coordinamento editoriale:
dott.ssa Alessandra Iero
Comitato di Redazione:
dott. Tomaso Aste
dott.ssa Paola Bernard
dott. bob Brockie
dott Antonio Cerone
dott.ssa Daniela Rubatto
dott. Massimiliano Tani
Traduzioni a cura di: Enrico Zorzella
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Ambasciata d’Italia in Canberra
Ufficio dell’Addetto Scientifico
Comitato di Redazione
12 Grey Street
DEAKIN ACT 2600
Tel. (+61) (2) 6273 3333
Fax (+61) (2) 6273 2406
http://www.scientific.ambitalia.org.au/
[email protected]
ISSN 1446 - 9588
Il Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia si basa sul libero apporto dei ricercatori. Per
tale motivo gli autori se ne assumono interamente la responsabilità.
The Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia is based on the free contribution of
researchers. For this reason, the authors take on full responsibilities.
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EVENTI
PROMOSSI DALL’UFFICIO SCIENTIFICO
DELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN CANBERRA
[email protected]
April 2003, Brisbane
NeTRail, A workshop on the New Technologies for the Rail Industry
The workshop intends to be the meeting point and a market place for those who
are at the forefront of rail technologies in Italy and Australia. NeTRail aims to
enable practical transfer of world class technologies in both directions; the
exchange of technical information; the identification of potential collaborative
activities and the promotion of existing innovations. The workshop will
concentrate on the following themes: Computer vision systems for automatic
inspection and quality control; Simulation, Modeling and Derailment
Investigation; Determination of Train/Track Health and Speed Restriction
Decision Support; Adoption of e-Business Systems in the Australian Rail
Industry: Impediments and Likely Benefits; Track Analysis & Performance
System (TRAPS) to Benchmark Maintenance Activities; Signatures from
Wheel-Rail Interaction for the Development of Strategic Decision Support
Systems; Rail Corrugation Control; On-Board Wheel-wear Monitor for the
direction of maintenance of track.
8-10 July 2003, Cairns, Queensland
10th International Symposium on temporal representation and
reasoning, and 4th international conference on temporal logic (TIMEICTL-2003)
In the year 2003 the TIME symposium and ICTL will be held as a combined
event. The idea is to bring together active researchers from distinct research
areas involving representation of, or reasoning with, time. As with previous
meetings in these respected series, one of the main goals of this conference will
be to bridge the gap between theoretical and applied research in temporal
representation and reasoning. Thus, we especially encourage submissions
concerning temporal aspects within areas such as Artificial Intelligence,
Temporal/Spatial Databases and Applications of Temporal Logic in Computer
Science in order to achieve a multi-disciplinary perspective on the topic and to
benefit from cross-fertilisation of ideas. There are four tracks in the symposium
with separate program committees, all overseen by the program chairs. The
conference is planned as a three-day event, and will be organised as a
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combination of technical paper presentations, an extended poster session, and
four keynote talks.
13th to 26th July, 2003, Sydney
25th Assembly of the International Astronomical Union
The Twenty-fifth General Assembly of the International Astronomical Union
will be held at the Sydney Convention and Exhibition Centre in Darling Harbour
from 13th to 26th July, 2003. Six Symposia are planned to be held during the
Assembly: Maps of the Cosmos; Recycling Intergalactic and Interstellar Matter;
Young neutron stars and their Environment; Stars and Suns: Activity, Evolution
and Planets; Dark Matter in Galaxies; Star Formation at High Angular
Resolution. Moreover, there will be twenty-one joint discussions, covering all
aspects of Astronomy, special sessions, invited discourses and public talks.
There will be a Welcome Reception and Opening Ceremony at the Sydney
Opera House on the evening of Tuesday July 15. A wide program of
astronomical public events and other outreach activities is being planned around
the Assembly, across Australia. More information is available in the website
http://www.astronomy2003.com.
22-27 September 2003, Brisbane
International Conference on Software Engineering and Formal
Methods (SEFM 2003)
The objective of the workshop is to bring together practitioners and researchers
from academia and industry to exchange views on the theoretical foundations
and application of formal methods in software engineering. Particular emphasis
will be given to the use of formal methods in verifying control software used by
small and medium enterprises and to its impact on the socio-economic
development of such enterprises and of the geographical areas where they
operate. The workshop has originated from a cooperation between Australian
and Italian Universities and Research Centres and aims to involve other
countries from Australasia, Europe and America. The proceedings of the
workshops will be published by the IEEE Comp. Society. Topics include but are
not limited to: precise design, formal specification, refinement, model checking,
theorem proving, real time constraints, object-orientation, formalisation of reuse,
validation, verification, test case generation, prototyping, analysis, visualisation,
formalisation of informal requirements, safety, security, applications to control
software, socio-economic implications of the use of formal methods.
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September 2003
Scientific and Technological Parks: comparison of experiences and
methodologies between the two Countries
The aim of the Conference is to compare and contrast the approaches adopted
for the transfer of technology in the two Countries, and the role of key players
such as Government, public research organisations, tertiary institutions, industry,
financial institutions and Science and Technology Parks. A major input to this
conference will come from consideration of the national research priorities and
support programs. In a global market, research and innovation constitutes the
most important element for industry and as a result, is the only way to drive back
competition especially from emerging economies. Applied research in Italy and
Australia is in a phase of great development and the Scientific and
Technological Parks play a very decisive and important role. In fact the
relationship between industries and research centres within the two countries are
often developed through Scientific and Technological Parks. Clearly, if such
relationships are encouraged and developed on an international level, the result
can be a significant increase in economic wellbeing for participating nations.
3-9 November 2003, Kioloa, NSW
Material, Surfaces and Complexity
The purpose of this workshop is to get together Italian and Australian scientists
and researchers to discuss scientific achievements and common innovative
projects of research and development in the following fields: New Materials;
Surfaces; Nano-technologies and nano-manipulation; Complex systems. These
research topics are of great scientific wolrd-wide significance and cover two of
the four priority areas defined by the Australian Government. Moreover,
Australian and Italian research centres are among the world-leaders in these
fields. The scientific committee of the workshop will be formed by well-known
Australian and Italian scientists. The workshop venue is in a complex that
belongs to the Australian National University in Kioloa (Edith and Joy London
Foundation, see http://ejlf.anu.edu.au/). It is in the wishes of the organizers to
promote the foundation of common bases that will promote long-term
collaborations and common scientific and technological development projects.
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Sommario
La cooperazione transnazionale per attività di ricerca scientifica e tecnologica tra
Australia e Unione Europea: i Programmi Quadro di ricerca, sviluppo
tecnologico e dimostrazione
Transnational cooperation for scientific and technological research between
Australia and the European Union: the Framework Programmes for research,
technological development and demonstration
pag. 1
Dott Massimo Ferri
Collaborazione internazionale e legislazione sulla riservatezza : implicazioni dei
diversi sistemi di protezione dei dati in australia, italia e nell’ unione europea per
la ricerca collaborativa sanitaria
International cooperation and privacy law: Implications of Australian, Italian
and European union data protection systems for collaborative health research
pag. 17
Dr Concetta Tania Di Iorio
Lotta biologica alla flora infestante mediante l’uso di funghi fitopatogeni
Biological control of weeds using fungal pathogens
pag. 27
Dr Maurizio Vurro and Dr Bruce Auld
Un’overview sulla Medicina Preventiva
An overview of Preventive Medicine
pag. 37
Dr Anthony F Mariani
Analisi metaboliche urbane
Urban metabolic analysis
pag. 45
Dott. Alessandro Costa
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Interferenza dell'RNA (RNAi) in Ceanorhabditis elegans
RNA interference in Ceanorhabditis elegans
pag. 53
Dr Flavia Pellerone
Una ricerca di supernovae nel cielo australe
Looking for supernovae in the southern sky
pag. 57
Dott.ssa Marilena Salvo
Eliminazione di mammiferi stranieri dalle isole della Nuova Zelanda
Eradicating alien animal pests from New Zealand islands
pag. 61
Dr Bob Brockie
La Chimica “Verde” in Italia
Green Chemistry in Italy
pag. 65
Prof David StClair Black
Presentazione alla comunita’ scientifica dell’Australian Capital Territory della
Prima Associazione australiana senza fine di lucro per la ricerca con l’Italia
Presentation to the Australian Capital Territory Scientific Community of the first
non-profit Australian Association for research activity with Italy
pag. 71
Ing Nicola Sasanelli
Hindmarsh, R. & Lawrence, G. Altered genes II – The future?
pag. 75
Prof Piero Giorgi
Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio
dell’Australasia:
Australian National University
pag. 85
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Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio italiano:
Politecnico di Milano
pag. 109
Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane
9 Attualità
pag.123
•
Nuovi spin-offs dall’Universita’ del Queensland
•
Australia in favore della ricerca sulle cellule staminali.
•
Nuova regolamentazione delle acque
9 Ricerca, Sviluppo e Innovazione
pag.125
•
Analisi di anelli di crescita per scopi ambientali
•
Scoperta una varieta’ di grano che puo’ crescere in terreni ad alta
salinita’
•
Il giusto trattamento per gli infortuni al collo
•
Pecore geneticamente modificate
•
Datazione dei sedimenti per rivelare i movimenti europei nell’interno
dell’Australia
9 Nuove Tecnologie e Nuovi materiali
pag. 127
•
Una nuova sonda per problemi ambientali
•
Chirurgia virtuale
•
Nuovo nanomateriale potrebbe rivoluzionare i sensori molecolari
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9 Information Technology
pag. 129
•
Nuovo centro di eccellenza in Quantum Computer Technology.
•
Melbourne: rilancio di ricerca e sviluppo in sicurezza del software.
•
Le smart cards potrebbero essere vulnerabili.
9 Sanità
pag. 131
•
Ingenti fondi per la ricerca renale
•
Nuovo trattamento per il diabete
•
Mappato il genoma del topo
•
Scoperta una nuova via di infezione della malaria
9 Ambiente
pag. 133
•
Nuova mappa della corrosione in Australia.
•
Effetto serra: una soluzione locale?
•
Scoperto il primo tartufo australiano
•
Scoperto il gene che regola i segnali nei germogli di soia
•
Meduse pericolose tutto l’anno
9 Spazio
pag. 135
•
Lancio del satellite FEDSAT
•
Iniziano le osservazioni del cielo meridionale
Programma delle Conferenze scientifiche in Australasia
pag. 137
Principali siti Web
pag. 143
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“Con le terre unite alla massa centrale sotto il nome comune di
Australasia, dalla Nuova Guinea alla Nuova Zelanda, la superficie
emersa in questa parte dell’Oceano Pacifico e’ di pochissimo inferiore a
quella dell’Europa”
Il geografo Elisee Reclus, Parigi 1889
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i)
THE VENETO REGION
Veneto Region is one of the most dynamic areas in Italy and Europe. Its
unemployment rate amounts to 3,7% while the European average rate is 7,5 %.
The regional economy is based on a very special entrepreneurial attitude and, in
consequence, on a large number of Small and Medium Enterprises: about
447.000 companies, that is 1 company every 10 inhabitants
Veneto Region produces about 15% of total Italian export while its GDP and population are near
8%.
There are many industrial clusters such as:
Textile & clothing, Wood & furniture, Shoes (elegant and sporty), Tanning industry,
Electro-mechanics, Eyeglasses, Marble working, Gold and silver working, Artistic
glass, Wine and Agro – food, Industrial machinery, and many others.
R&D and Innovation are basic for regional economic growth.
To foster these factors Veneto Government set up Veneto Innovazione in 1991.
Veneto Innovazione is the regional agency promoting the collaboration between
Research and Enterprises.
Its stockholders are the Veneto Region, the Regional Enterprise Unions, the Veneto Union of the
Chambers of Commerce, and the four Veneto Universities.
Veneto Innovazione is also in charge to promote and to co-ordinate the regional
participation in the Sixth European Framework Programme on Research and
Technological Development. So it will be considered very important to find
international partnerships, both scientific and economic, with third countries in
Australia and Asia.
For further information please contact:
VENETO INNOVAZIONE SPA
REGIONE DEL VENETO
c/o VEGA SCIENCE & TECHNOLOGY
SEGRETERIA REGIONALE AFFARI GENERALI
PARK
Via della Libertà 5/12
Cannaregio, 168 Palazzo Sceriman
30175 MARGHERA VE - ITALIA
Tel. + 39 041 5093023
Fax +39 041 5093078
30123 VENEZIA - ITALIA
Tel. + 39 041/2792701
Fax +39 041/2792785
e-mail:
[email protected]
http://www.regione.veneto.it
e-mail: [email protected]
http://www.venetoinnovazione.it
XVII
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THE VENETO RESEARCH & INNOVATION SYSTEM
High educational system
4 Universities
–2 in Venice, Padua, Verona;
24 Faculties
–Economics, Law, Medicine and Veterinary Medicine, Literature and Foreign
Languages, Chemistry, Science & Mathematics, Pharmacy, Agricultural Science,
Engineering, Architecture, Psychology, Political Sciences, Statistics;
University Centres:
Venice International University – studies on management, learning , and environment.
University Consortium for Chemistry in the Environment
Consorzio Venezia Ricerche - projects on new materials, ICT, and cultural heritage.
Consorzio Padova Ricerche - projects on industrial automation, ICT, and
telecommunication.
Public Research structures
CNR - National Research Council;
ENEA - Italian National Agency for
New Technology, Energy&
Environment;
INFM - National Institute for the
Physics of Matter;
INFN - National Institute for Nuclea
Physics;
GLASS EXPERIMENTAL STATION.
VENETO AGRICOLTURA – Regional
Agency for Innovation &
Agriculture
ARPAV - Regional Agency for
Environment
CORILA – Centre for Venice
Lagoon
Science and Technology
parks
VEGA - Venice STP;
Galileo - Padua STP;
STAR - Verona SP.
Industrial SMEs and
handcrafts Associations
Confindustria del Veneto;
FederVeneto API;
Confartigianato del
Veneto;
CNA Veneto.
Politecnico Calzaturiero for the shoe
industry
Certottica for the eyeglasses industry
Ritex for Proofs for textile
Thetis for marine technology
Venezia Tecnologie
Eurobic Dolomiti – business innovation
centre
Eurobic Adriatico - business innovation
centre
Chambers of Commerce Special Agencies
Polesine Innovazione
Tecnologia & Design for Rapid prototyping
CERT for proofs on wood and textile for
furniture
Treviso Tecnologia
Centro Produttività for patent searches
Verona Innovazione for training courses
Tecnopadova for design
VENETO IS ALL THAT AND MUCH MORE………………
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La cooperazione
transnazionale per attività di
ricerca scientifica e
tecnologica tra Australia e
Unione Europea: i
Programmi Quadro di
ricerca, sviluppo tecnologico e
dimostrazione
Transnational cooperation
for scientific and
technological research
between Australia and the
European Union: the
Framework Programmes for
research, technological
development and
demonstration
Massimo Ferri
Massimo Ferri
The OECD benchmarking (a.) on
scientific and technological policies
in industrialized countries reports
firstly “A renewed effort in the
public financing of scientific
research, in the perception that
investments in “science” are crucial
for economic innovation and growth,
and that scientific and technological
progress is essential in solving largescale social problems, such as those
of environment and health”.
The importance of notable financial
commitment to research is totally
obvious, both for basic and applied
research: in fact while basic (or
fundamental) research is carried out
principally in Universities or in
Public Research Bodies, with
financing normally coming from the
State, applied research – which is
aimed at furthering economic interest
– is carried out more or less by
various industries or by Public
Institutions linked to them, with
public and private financing.
I risultati del benchmarking OCSE
(a.) sulle politiche scientifiche e
tecnologiche nei paesi industrializzati
riportano in primis “Un rinnovato
impegno nel finanziamento pubblico
della ricerca scientifica, nella
percezione che gli investimenti nella
“scienza”
sono
cruciali
per
l’innovazione e per la crescita
economica, e che il progresso
scientifico e tecnologico è essenziale
per risolvere problemi sociali di
grande rilevanza, quali l’ambiente e la
salute”.
E’ assolutamente chiara l’importanza
di impegni finanziari importanti nella
ricerca, tanto in quella di base quanto
in quella applicata: mentre infatti la
ricerca di base (o fondamentale) viene
principalmente
effettuata
nelle
Università o negli Enti Pubblici di
Ricerca,
con
finanziamenti
generalmente provenienti dallo Stato,
quella applicata – finalizzata a
problematiche di interesse economico
– viene portata avanti per lo più da
industrie o da Istituzioni pubbliche a
queste collegate, con finanziamenti
pubblici e privati.
Purtroppo però i finanziamenti per la
Unfortunately, however, scientific
research funding on a national level
are subject to frequent reductions:
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ricerca scientifica a livello nazionale
sono soggetti a frequenti contrazioni:
diventa
quindi
assolutamente
indispensabile rivolgersi a fonti
esterne, in primis a carattere
transnazionale, attivando importanti
cooperazioni con partners da tutto il
mondo.
Una delle principali fonti di
finanziamento in tale ambito è
costituita
proprio
dall’Unione
Europea,
alle
cui
iniziative
partecipano gruppi di ricerca da tutti
gli Stati membri (e non) secondo
regole ben definite.
L’Australia è stato il primo paese
extraeuropeo
industrializzato
a
stipulare un accordo di cooperazione
scientifica e tecnologica con l’Unione
Europea: tale accordo, firmato a
Canberra il 23 febbraio 1994 ed
entrato in vigore il 25 luglio dello
stesso anno, aveva l’obiettivo di
“incoraggiare
e
facilitare
la
cooperazione tra l’Australia e la
Comunità in settori di interesse
comune, nei quali le Parti supportano
attività di ricerca e sviluppo al fine di
un
progresso
scientifico
e/o
tecnologico rilevante per i suddetti
settori di interesse” (art. 2).
L’accordo del 1994, fondamentale
perché comunque permetteva ai
ricercatori australiani di partecipare
alle attività previste dal Quarto
Programma Quadro di Ricerca
Europea (1994-98), aveva però due
ordini di limiti:
turning to outside sources therefore
becomes absolutely essential, first
and foremost of a transnational
nature, by renewing important
cooperation with partners from all
around the world.
One of the principal sources of
funding in such a sphere is actually
made up of the European Union,
from which research groups from all
the Member (and non-Member)
States participate in the initiatives, on
the basis of well defined regulations.
ƒ la cooperazione era ristretta a sei
settori scientifici: biotecnologia,
medicina e sanità, scienze e
tecnologie
marine,
ambiente,
ƒ Cooperation was limited to six
scientific sectors: biotechnology,
medicine and health, marine
sciences
and
technologies,
Australia has been the first extraEuropean industrialized country to
stipulate
a
scientific
and
technological cooperation agreement
with the European Union: such
agreement, signed in Canberra on 23
February 1994 came into effect on 25
July of the same year, and it had the
objective of “encouraging and
facilitating cooperation between
Australia and the Community in
fields of common interest where the
Parties are supporting research and
development activities to advance
science and/or technology relevant to
those fields of interest” (art. 2).
The 1994 agreement, fundamental
because in any case it allowed
Australian researchers to participate
in activities provided for in the
Fourth Framework Programme of
European Research (1994-1998), had
however two limited objectives:
2
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
environment, information and
communication technologies;
ƒ The participation of Australian
researchers in European research
projects was not financed by the
Union: art 7 (2) in fact disposed
that
“Costs
incurred
by
participants
in
co-operative
activities
subject
to
this
Agreement shall not require any
transfer of funds from one Party to
the other” (such activity was
therefore on a “self-funded
basis”): Australian partners were
asked to turn to sources of
Australian funding.
With the successive Framework
Programme coming into force (the
Fifth: 1998-2002), the European
Union and Australia have found the
opportunity to redefine the limits of
the scientific and technological
cooperation,
widening
the
application field of the 1994
agreement: the Amendment signed in
Brussels on 8 July 1999, and which
came into force on 9 December of the
same year has in fact extended the
cooperation to “all actions of
research, technological development
and demonstration covered by letters
a) and d) of art. 130 G of the Treaty
establishing
the
European
Community”
(art.
4,
second
paragraph, amended).
Australian researchers have therefore
had the possibility to participate in
all thematic programmes set out in
the Fifth Framework Programme, as
well as in training and mobility of
researchers’ activities, and also,
albeit in a limited way, in networks
between infrastructure operators and
tecnologie dell’informazione e
della comunicazione;
ƒ la partecipazione di ricercatori
australiani ai progetti di ricerca
europei
non
era
finanziata
dall’Unione: l’art. 7 (2) disponeva
infatti che “I costi dei partecipanti
nello sviluppo delle attività di
cooperazione previste dal presente
accordo non richiederanno alcun
trasferimento di fondi da una Parte
all’altra” (tale attività era quindi su
una “self-funded basis”: i partners
australiani erano tenuti a rivolgersi
a
fonti
di
finanziamento
australiane).
Con l’entrata in vigore del successivo
Programma Quadro (il Quinto: 19982002), l’Unione Europea e l’Australia
hanno avvertito l’opportunità di
ridefinire
gli
ambiti
della
cooperazione
scientifica
e
tecnologica, ampliando il campo di
applicazione dell’accordo del 1994:
l’Emendamento firmato a Bruxelles
l’8 luglio 1999, ed entrato in vigore il
9 dicembre dello stesso anno ha
infatti esteso detta cooperazione a
“tutte le azioni di ricerca, sviluppo
tecnologico e dimostrazione indicate
alla lettera a) e alla lettera d) dell’art.
130 G del Trattato che istituisce la
Comunità Europea” (art. 4, secondo
comma, emendato).
I ricercatori australiani hanno quindi
avuto la possibilità di partecipare a
tutti i programmi tematici previsti dal
Quinto Programma Quadro, nonché
alle attività di formazione e mobilità
dei ricercatori, sia pure limitatamente
alle reti tra gestori di infrastrutture e
ai relativi progetti di ricerca.
3
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
related research projects.
With such a new agreement
European researchers have also been
given the possibility of participating
in scientific and technological
activities financed or carried out by
the Australian government, by the
governments of its States or
Territories, by non- government
organizations and by whichever
interested research body.
The above-mentioned art. 130 G has
been introduced – as with the whole
of title XV, relating to technological
research and development – by the
institutive Treaty of the European
Union (Maastricht 1992): the policies
contained in it have substantially
changed the way of carrying out
research in Europe, giving to
research itself the role of full blown
European policy, with an interactive
relationship with other community
policies.
The basis, and at the same time, the
main instrument for carrying out
such a policy are in fact set out by
the Framework Programme for
actions in the field of research and
technological development: it defines
the objectives, the priorities and the
conditions of financial intervention
by the European Union for
approximately a five year period,
thus enabling effective medium to
long term planning.
The First Framework Programme
(1984-1987) was followed by the
Second (1987-91), the Third (19901994), the Fourth (1994-1998) and
the Fifth (1998-2002); the new Sixth
Framework Programme (2002-2006),
Con tale nuovo accordo è stata data la
possibilità anche ai ricercatori europei
di partecipare ad attività scientifiche e
tecnologiche finanziate o condotte dal
governo australiano, dai governi dei
suoi Stati e Territori, da organismi
non governativi e da qualunque ente
di ricerca interessato.
Il sopraccitato art. 130 G è stato
introdotto – così come tutto il titolo
XV, relativo alla ricerca e sviluppo
tecnologico – dal Trattato istitutivo
dell’Unione Europea (Maastricht
1992): gli indirizzi in questo contenuti
hanno sostanzialmente cambiato il
modo di fare ricerca in Europa,
conferendo alla ricerca stessa il ruolo
di politica europea a pieno titolo, con
un rapporto di interazione con le altre
politiche comunitarie.
La base e, allo stesso tempo, lo
strumento principale di attuazione di
detta politica sono costituiti appunto
dal Programma Quadro per le azioni
nel settore della ricerca e dello
sviluppo tecnologico: esso definisce
gli obiettivi, le priorità e le condizioni
dell’intervento
finanziario
dell’Unione Europea per un periodo
di cinque anni circa, consentendo in
questo
modo
un’efficace
programmazione
a
medio-lungo
termine.
Al Primo Programma Quadro (198487) hanno fatto seguito il Secondo
(1987-91), il Terzo (1990-94), il
Quarto (1994-98) ed il Quinto (19982002); il nuovo Sesto Programma
Quadro (2002-2006), adottato con
Decisione del Consiglio e del
Parlamento Europeo del 27 giugno
4
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
2002, ha visto il lancio dei primi
inviti a presentare proposte di progetti
il 17 dicembre 2002, relativamente ai
programmi specifici “Integrare e
Rafforzare lo Spazio Europeo della
Ricerca” e “Strutturare lo Spazio
Europeo della Ricerca”.
Prima di cercare di capire quali spazi
possono esserci per ricercatori
australiani in tale ambito, risulta
certamente di grande interesse fornire
alcune brevi informazioni in merito
alla partecipazione di questi ai
Programmi Quadro precedenti, in
particolare alla luce di quanto previsto
dagli accordi di cooperazione
scientifica e tecnologica del 1994 e
del 1999: è infatti evidente come
l’interesse a promuovere iniziative
congiunte di collaborazione sia
cresciuto sempre più nel corso del
tempo, sia da parte europea che
australiana (non a caso, come già
evidenziato, è stata avvertita la
necessità di ampliare i settori di
azione comune).
adopted with the Decision of the
European Parliament and of the
Council of 27 June 2002, has seen
the launching of the first calls for
project proposals on 17 December
2002, relating to the specific
programmes
“Integrating
and
Strengthening the European Research
Area” and “Structuring the European
Research Area”.
Before attempting to understand
which areas are available for
Australian researchers in such a field,
it is certainly of interest to provide
some short details regarding their
participation in previous Framework
Programmes, in particular in the light
of what was set out by the scientific
and
technological
cooperation
agreements of 1994 and 1999: it is in
fact obvious how the interest in
promoting
joint
cooperation
initiatives has increased more and
more over time, both on the part of
Europe and Australia (as already
emphasized, it is no coincidence that
there was the need to widen the
number of common action sectors).
Ciò si è tradotto nell’attivazione di
collaborazioni di sempre maggiore
impegno
e
rilevanza,
e
conseguentemente di partnership
australiane di un certo peso in progetti
congiunti inoltrati all’Unione Europea
in occasione dei bandi specifici;
ancora più importante è sottolineare la
partecipazione di gruppi di ricerca
australiani, pubblici e privati, a
progetti ammessi al finanziamento,
sia pure a costo zero per l’U.E..
Nel Quarto Programma Quadro (9498) 37 progetti approvati hanno visto
This has led to the beginning of
collaborations of ever increasing
effort
and
relevance,
and
consequently to relatively important
Australian partnerships in joint
projects submitted to the European
Union on the occasion of specific
calls for proposals; it is even more
important
to
underline
the
participation of Australian research
groups, public as well as private, in
projects proposed for funding, even
if at a zero cost to the European
Union.
5
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
In the Fourth Framework Programme
(94-98) 37 approved projects have
seen participation of a various nature
– main or associated contracting
parties – by Australian bodies in
scientific areas which range from
biomedical and health research to
information,
environmental,
agricultural and biotechnological
technologies, with a financial turnover of about 50 million euro; on the
other hand, 46 projects were
approved with Australian partnership
in the Fifth Framework Programme
(98-02) with a financial flow
exceeding 80 million euro.
In table A there is a summarizing
view, divided by scientific sector and
period of reference (b.).
la partecipazione a vario titolo –
contraenti principali o associati - di
enti australiani in settori scientifici
che vanno dalla ricerca biomedica e
sanitaria
alle
tecnologie
dell’informazione,
dall’ambiente
all’agricoltura e alla biotecnologia,
con un movimento finanziario di circa
50 milioni di euro; 43 sono invece i
progetti approvati con partnership
australiana nell’ambito del Quinto
Programma Quadro (98-02), con un
flusso finanziario superiore agli 80
milioni di euro.
Nella tabella A si riporta un prospetto
riepilogativo, articolato per settore
scientifico e per periodo di
riferimento (b.).
Tabella A - Table A
AUSTRALIAN PARTNERSHIP
FP4 (1994/98) & FP5 (1998/2002) Experience *
Areas for collaboration
FP4 funded
projects
13
8
5
3
Medical and Health research
Information technologies
Environment
Biotechnology
Agriculture
Marine sciences
FP5 funded
projects
13
12
6
2
3
3
Competitive/sustainable growth
Communic. tech./Telematics
Astronomy/Astrophysics
Economics
Energy
Standardisation
TOTAL
4
3
1
1
37
6
2
2
1
1
46
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Dai suddetti dati si evince che le aree
scientifiche in cui tale collaborazione
si è sviluppata con maggior successo
sono quella biomedica e sanitaria e le
tecnologie dell’informazione: in tali
ambiti la partecipazione australiana
ha rappresentato un valore aggiunto di
fondamentale
importanza
per
l’ammissione
del
progetto
al
finanziamento e per un positivo
sviluppo dell’attività di ricerca.
E’
doveroso
sottolineare
che
ricercatori australiani sono coinvolti
in progetti finanziati dall’Unione
Europea in qualità di subcontraenti:
tale status non configura una
partnership vera e propria, in quanto i
subcontraenti sono dei prestatori di
servizi in favore dei contraenti,
principali o associati, ma rivestono
comunque un ruolo importante per il
buon andamento dell’attività di
ricerca prevista dal progetto.
From the above-mentioned data you
can conclude that the scientific areas
in which collaboration has developed
with greater success are the
biomedical and health ones and those
on information technologies: in such
areas
Australian
participation
represented an added value of
fundamental importance for the
admission of the project for financing
and for a positive development of the
research activity.
It is necessary to underline that
Australian researchers are involved
in projects financed by the European
Union as subcontractors: such a
status does not constitute an actual
partnership, since subcontractors are
service providers to the advantage of
the contractors, whether they be are
principal or associated, but in any
case they cover an important role for
the positive evolution of the research
activity required by the project.
Uno studio (c.) commissionato
qualche anno fa dall’Unione Europea
ha portato ad individuare quattro
categorie di elementi trainanti e di
benefici nella partecipazione dei
ricercatori australiani ai programmi
europei:
a) strategici:
contributo
alla
creazione di una massa critica,
accesso a nuova tecnologia e al
mercato europeo;
b) manageriali: accesso ad expertise,
a nuovi sistemi e know-how;
sviluppo di esperienza di gruppo;
possibilità di accesso ad altri
fondi di ricerca;
c) tecnici: accesso a nuove pratiche,
A study (c.) commissioned a few
years ago by the European Union has
led to identify four categories of
drivers and benefits in the
participation
of
Australian
researchers
in
European
programmes:
e) strategic: contribution to the
creation of a critical mass, access
to new technology and to the
European market;
f) managerial: access to expertise,
to new systems and know-how;
development
of
group
experience; technical: access to
new
practices,
models,
databases;
7
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
g) personal: rewards in terms of
kudos,
status,
growth
of
knowledge,
membership
of
networks.
modelli, banche dati;
riconoscimenti
d) personali:
individuali in termini di prestigio
scientifico, status, incremento
delle conoscenze, membership di
reti.
As we have already underlined, we
are now at the beginning of the Sixth
Framework Programme, which has
represented a total turnaround
compared to its predecessors in terms
of ambitions, scope and methods of
accomplishment.
Europe boasts a long tradition of
excellency in the fields of research
and innovation and European groups
are the principal actors in many areas
of science and technology; the
centres of excellence however,
because of their excessive dispersion,
do not produce the expected results,
lacking real collaboration and a good
linking network.
The scientific community has seen
the need to unite efforts to create a
real “common market” for research
and innovation, similar to the one
created for goods and services: this
structure is named “European
Research Area” (ERA).
Come abbiamo già sottolineato, siamo
adesso all’avvio del Sesto Programma
Quadro, che ha rappresentato una
completa svolta rispetto ai precedenti
in termini di ambizioni, portata e
strumenti di attuazione.
L'Europa vanta una lunga tradizione
in materia di eccellenza nel campo
della ricerca e dell'innovazione, e i
gruppi europei sono attori principali
in molte aree della scienza e della
tecnologia; i centri di eccellenza
tuttavia, a causa della loro eccessiva
dispersione, non producono i risultati
sperati,
mancando
una
vera
collaborazione e una buona rete di
collegamento.
La comunità scientifica ha percepito
la necessità di riunire gli sforzi per
creare un vero e proprio "mercato
comune"
per
la
ricerca
e
l'innovazione, simile a quello
realizzato per le merci e i servizi:
questa struttura è denominata "Spazio
Europeo per la ricerca" (SER) –
“European Research Area” (ERA).
It is a global design for the future of
European research, still in its start
phase: within ERA a sort of “open
coordination” should occur among
national programmes, Framework
Programmes
and
European
Organizations, to reach a common
objective, that is to say a European
research policy.
Si tratta di un disegno globale per il
futuro della ricerca in Europa, ancora
in fase di attuazione: all'interno
dell'ERA dovrebbe avvenire una sorta
di "coordinamento aperto" fra
programmi nazionali, Programma
Quadro e organizzazioni europee, per
il raggiungimento del fine comune,
cioè la politica della ricerca europea.
8
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
In such a perspective the Sixth
Framework Programme was in fact
launched, set out in three principal
actions – “Focusing and Integrating
Community Research”; “Structuring
the European Research Area”;
“Strengthening the Foundations of
the European Research Area” –
which in their turn are divided into
research thematic priorities and
activities of a horizontal nature,
which are of interest to practically
every scientific sector (the global
budget is of 17.5 billion euro for the
whole period, including the 1.23
billion for the atomic energy
program).
There is also another absolutely
characterizing element of the
Framework
Programme:
the
introduction of new instruments for
the implementation of research
activities, in other words integrated
projects and networks of excellence,
on which the European Union will
devote a considerable amount of
resources (in any case, those specific
targeted research projects, similar to
those particular to the Fifth
Framework
Programme,
will
remain).
In the light of this new structure, can
Australian
research
groups
participate in the Framework
Programme, and if so using what
methods?
Firstly, it is necessary to underline
that “participant” strictly linked to
European research projects is a legal
subject: it can be just as much a
physical person as a legal one, made
to fit national regulations of
membership (normally it is a “Legal
In tale prospettiva è stato appunto
lanciato il Sesto Programma Quadro,
articolato in tre azioni principali “Concentrare e Integrare la Ricerca
della Comunità”; “Strutturare lo
Spazio Europeo della Ricerca”;
“Rafforzare le Basi dello Spazio
Europeo della Ricerca” - , le quali a
loro volta si articolano in tematiche
prioritarie di ricerca e attività a
carattere orizzontale, che interessano
praticamente tutti i settori scientifici
(lo stanziamento globale è di 17,5
miliardi di euro per tutto il periodo,
compresi gli 1,23 miliardi per il
programma sull’energia atomica).
Vi è anche un altro elemento
assolutamente caratterizzante del
Programma Quadro: l’introduzione di
nuovi
strumenti
per
l’implementazione delle attività di
ricerca, e cioè i progetti integrati e le
reti di eccellenza, sui quali l’Unione
Europea
concentrerà
una
considerevole quantità di risorse
(rimarranno comunque anche i
progetti specifici di ricerca mirati,
simili a quelli peculiari del Quinto
Programma Quadro).
Alla luce di questa nuova struttura,
possono i gruppi di ricerca australiani
partecipare al Programma Quadro, ed
eventualmente con quali modalità?
In primis è doveroso sottolineare che
“partecipante” in senso stretto ai
progetti di ricerca europea è un
soggetto giuridico: può essere sia una
persona fisica che giuridica, costituita
conformemente
ai
regolamenti
nazionali
di
appartenenza
(generalmente si tratta di una “Entità
legale” che contribuisce allo sviluppo
del progetto).
9
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Il Parlamento Europeo e il Consiglio
hanno adottato il 16 dicembre 2002 il
Regolamento relativo alle regole di
partecipazione delle imprese, dei
centri di ricerca e delle università, e a
quelle di diffusione dei risultati della
ricerca, per l'attuazione del Sesto
Programma Quadro: in tal modo sono
state stabilite norme ben precise per
quanto riguarda sia il numero minimo
di partecipanti per ogni tipologia di
progetto che le possibilità di
partecipazione e, soprattutto, di
finanziamento a seconda del paese di
provenienza.
Le proposte di progetto devono essere
presentate da almeno tre partners
provenienti da Stati membri o
Associati (d.), di cui almeno due da
Stati membri o candidati (e.); alcune
iniziative (azioni per le risorse umane
e la mobilità – ad eccezione delle reti
- o azioni specifiche di sostegno)
possono essere attuate anche da un
solo soggetto giuridico.
I principali destinatari dei programmi
di ricerca europei sono ovviamente i
partecipanti degli Stati membri,
candidati e associati; la novità
introdotta dal Sesto Programma
Quadro è però costituita dalla
possibilità, per qualunque soggetto
giuridico di un paese terzo (f.) di
partecipare, in aggiunta al numero
minimo di partners di cui sopra, a
tutte le azioni previste dalle priorità
tematiche
del
Programma
“Concentrare e Integrare la Ricerca
della Comunità” (Scienze della Vita,
Società
dell’Informazione,
Nanotecnologie
e
materiali,
Aeronautica e spazio, Qualità dei
prodotti
alimentari,
Sviluppo
10
Entity” which contributes to the
project’s development).
The European Parliament and the
Council, on 16 December 2002,
adopted the Regulation relating to the
rules for the participation of
undertakings, research centres and
universities in, and for the
dissemination of research results for,
the implementation of the Sixth
Framework Programme: in such a
way, well defined norms have been
established as far as both the
minimum number of participants for
all types of projects is concerned, as
well
as
the
possibility
of
participation, and above all, the type
of financing based on the country of
origin.
The project proposals must be
submitted by at least three partners
coming from Member or Associated
(d.) States, of which at least two from
Member or Candidate (e.) States;
some initiatives (human resources
and mobility actions – with the
exception of networks – or specific
support actions) can also be carried
out by one legal Entity.
The principal beneficiaries of the
European research programmes are
obviously the participants of the
member, candidate and associated
States; the novelty introduced by the
Sixth Framework Programme has to do
with the possibility, for whatever legal
Entity of a third (f.) country, as well as
the minimum number of partners above
mentioned, to participate in all actions set
out by the thematic priorities of the
“Focusing and Integrating Community
Research” Programme (Life Sciences,
Information Society, Nanotechnologies
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
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sostenibile e ecosistemi, Cittadini e
governance).
and materials, Aeronautics and space,
Quality of Food Products, Sustainable
Development and Ecosystems, Citizens
and governance).
I partners di paesi terzi possono
partecipare anche alle attività della
seconda azione (“Strutturare lo
Spazio europeo della Ricerca”) se ciò
è previsto nell’eventuale accordo di
cooperazione con l’Unione Europea e
sempre in aggiunta al numero minimo
di cui sopra.
Il Regolamento specifica chiaramente
che “il coinvolgimento di partecipanti
di paesi terzi industrializzati può
essere soggetto ad accordi di carattere
reciproco, che potrebbero rivestire la
forma di un accordo scientifico e
tecnologico” (art. 6): è quindi il caso
dell’Australia, partner con l’Unione
degli accordi del 1994 e del 1999 di
cui abbiamo già diffusamente parlato.
Attraverso il forte impulso alla
cooperazione internazionale l’Unione
Europea desidera rafforzare la
collaborazione
scientifica
e
tecnologica proprio con quei paesi
con accordi ad hoc in tal senso, e
segnatamente Argentina, Australia,
Brasile, Canada, Cile, Cina, Russia,
Ucraina e USA.
Ciò ha un’ulteriore conseguenza
assolutamente fondamentale: nel
Sesto Programma Quadro i partners
dei paesi terzi possono ricevere un
contributo finanziario comunitario se
ciò è previsto nel programma di
lavoro o nell’invito a presentare
proposte o comunque se tale
partecipazione è essenziale per la
realizzazione dell’attività di ricerca
(saranno proprio i referees esterni dei
The partners of third countries can
also participate in the second action
activities (“Structuring the European
Research Area”) if this is provided
for in the possible cooperation
agreement with the European Union
and always together with the
minimum number above mentioned.
The Regulation clearly specifies that
“the involvement of participants
from third party industrialized
countries, may be subject to
arrangements of a reciprocal nature,
which could take the form of a
scientific
and
technological
agreement” (art. 6): it is therefore the
case of Australia, a partner with the
Union through the agreements of
1994 and 1999 which we have
already mentioned at length.
Through the strong impulse of
international
cooperation,
the
European Union wants to strengthen
scientific
and
technological
collaboration with those countries
who have ad hoc agreements of a
similar nature, and especially
Argentina, Australia, Brazil, Canada,
Chile, China, Russia, Ukraine and
USA.
This has another totally fundamental
consequence:
in
the
Sixth
Framework Programme the partners
of third countries may receive a
community financial contribution if
that is provided for in the work
programme or in the call for
proposals or in any case if such
11
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
progetti a valutare tale essenzialità).
Sappiamo bene come sinora la
partecipazione
di
ricercatori
australiani alle attività di ricerca
europea fosse ammissibile, ma solo su
“self-funded
basis”:
l’attuale
possibilità, a determinate condizioni,
di
accedere
ai
finanziamenti
comunitari non può non costituire uno
stimolo decisivo per i gruppi di
ricerca australiani ad attivare e
sviluppare collaborazioni scientifiche
in tal senso.
Un altro settore nel quale vi possono
essere degli spazi interessanti, anche
per soggetti giuridici di paesi terzi è
quello delle risorse umane e della
mobilità, in particolare per quanto
riguarda le Borse di ricerca “Marie
Curie”: non si può prescindere da
un’attività di formazione specifica
rivolta ai ricercatori di oggi e del
domani.
Lo schema di formazione alla ricerca
“Marie Curie”, già presente nel
Quinto Programma Quadro, per il
Sesto prevede quattro livelli:
I. Borse di ospitalità per formazione
iniziale alla ricerca: gli Enti
interessati (Università, Centri di
ricerca, Imprese) inoltrano una
richiesta
alla
Commissione
Europea, sulla cui base vengono
qualificati come “Centri ospitanti”
e selezionano a loro volta i
candidati, ai primi passi della loro
carriera (meno di 4 anni di
esperienza); i soggiorni sono fino
ad un massimo di tre anni;
12
participation is essential for the
completion of the research activity
(the external project referees will be
the
ones
to
evaluate
such
essentiality).
We are well aware up till now how
the participation of Australian
researchers in European research
activity was possible, but only on a
self-funded basis: present possibility
based on certain conditions, to
receive community financing can
only constitute a decisive stimulus
for Australian research groups to
begin and to develop scientific
collaboration to this end.
Another sector in which there could be
interesting opportunities, even for legal
Entities of third countries is that of
human resources and mobility, in
particular regarding the “Marie Curie”
research grants: you cannot leave a
training activity aimed at the researchers
of today and tomorrow out of
consideration.
The research training scheme “Marie
Curie”, already introduced in the Fifth
Framework Programme, in the Sixth is
expected to encompass four levels:
I. Host Fellowships for Early Stage
Research Training: the interested
bodies (Universities, research
centres, enterprises) submit a
request
to
the
European
Commission, on the basis of
which they are given the status
of “Host centres” and in their
turn select the candidates, who
are in the first steps of their
career (less than 4 years of
experience); the stay is for a
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II. Schemi “Marie Curie” per il
trasferimento delle conoscenze:
Schema per lo sviluppo. Anche in
tal caso gli Enti interessati (da tutti
i paesi, con priorità alle regioni
meno favorite dell’U.E. e ai paesi
candidati) inoltrano domanda alla
Commissione al fine di reclutare
ricercatori esperti per sviluppare
nuove conoscenze (2-24 mesi).
Tali richieste riguardano la
possibilità
sia
di
reclutare
ricercatori esperti da fuori che di
inviare i propri dove possono fare
esperienza da reinvestire poi nella
propria Istituzione;
III. Schemi “Marie Curie” per il
trasferimento delle conoscenze:
Schema Università-Industria. Tale
iniziativa prevede la possibilità di
scambi di ricercatori tra il mondo
accademico e industriale (partners
da almeno due diversi Stati
membri o associati), al fine di
acquisire nuove conoscenze (2-24
mesi);
IV. Formazione
avanzata:
Borse
individuali. Tale iniziativa è diretta
a ricercatori già esperti (almeno 4
anni di attività di ricerca
documentata), e si realizza tramite
domanda
congiunta
tra
l’interessato
e
l’Istituzione
ospitante. Le borse intra-europee
(12-24 mesi) sono ovviamente
destinate a ricercatori da e per gli
Stati membri o associati; le borse
internazionali in uscita (24 mesi +
12 ulteriori per il reintegro)
prevedono la possibilità per paesi
terzi di ospitare ricercatori degli
Stati membri o associati; le borse
internazionali in entrata (12-24
13
maximum of three years;
II. “Marie Curie” schemes for the
transfer
of
knowledge:
Development scheme. Even in
this case the interested bodies
(from all countries, with priority
given to the less favoured
regions of the E.U. and to
candidate countries) submit a
request to the Commission to
recruit experienced researchers
to develop new knowledge (2-24
months). Such requests include
the possibility to both recruit
experts from outside as well
sending their own so that they
can gather experience that can
then be put to use in their own
Institution;
III. “Marie Curie” schemes for the
transfer of knowledge: IndustryAcademia
scheme.
Such
initiative provides the possibility
of exchanges of researchers
between the academic and
industrial fields (partners from at
least two different Member or
Associated States), with the
objective of gathering new
knowledge (2-24 months);
IV. Advanced training: Individual
Fellowships. Such an initiative is
aimed at already experienced
researchers (at least 4 years of
documented research activity),
and is carried out through the
interested party and the Host
institution.
Intra-European
Fellowships (12-24 months) are
obviously aimed at researchers
from and to Member and
Associated states; Outgoing
International Fellowships (24
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
mesi) prevedono la possibilità per
Istituzioni di Stati membri o
associati di ospitare ricercatori di
massimo livello provenienti da
paesi terzi per lavorare ed
intraprendere attività di formazione
in Europa, allo scopo di sviluppare
la cooperazione tra i loro paesi e
l’Europa stessa (il progetto
potrebbe anche includere una fase
di rientro per le economie
emergenti).
months + an extra 12 for
reintegration) allow for the
possibility for third countries to
host researchers from Member or
Associated States; Incoming
International Fellowships (12-24
months) allow for the possibility
for Institutions from Member or
Associated States to host the
highest level researchers from
third countries to work and carry
out training activities in Europe,
with the aim of developing the
cooperation
between
their
countries and Europe itself (the
project could even include a reentry phase for emerging
economies).
Vi sono poi i sussidi per il reintegro,
che riguardano però i ricercatori di
Stati membri o associati che hanno
trascorso un periodo all’estero.
I soggetti australiani possono quindi,
in linea di principio, trovare spazio
anche nelle iniziative “Marie Curie”,
sia come Istituzioni ospitanti che
come ricercatori verso Istituzioni
europee: la comunità scientifica
conosce bene l’importanza di una
valida formazione all’estero di coloro
che fanno ricerca, la qual cosa si
traduce in un enorme valore aggiunto
al momento del reintegro del
ricercatore stesso.
Da tutto quanto sopra esposto non
possiamo che ribadire ulteriormente
l’importanza per i gruppi di ricerca
australiani di attivare collaborazioni
scientifiche con partners europei, e di
tenere ben presente il Programma
Quadro: nei prossimi anni vi potranno
essere degli spazi di assoluto interesse
There
are
also
reintegration
subsidies, but which are however
aimed at researchers of Member or
Associated states who have spent a
period of time abroad.
Australian subjects can therefore, in
practice, also find space in the
“Marie Curie” initiatives, both as
host Institutions and as researchers
towards European institutions: the
scientific community is well aware of
the importance of valid training
abroad of those who carry out
research, which then takes on
enormous value at the moment of
reintegration of the researcher
himself.
From what has been set out above we
can only emphasize once more the
importance for Australian research
groups
to
begin
scientific
collaborations
with
European
partners, and to keep the Framework
Programme well in mind: in the next
14
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
in tale ambito, con possibilità di
accesso ai finanziamenti per coloro
che saranno in grado di fornire
contributi essenziali per lo sviluppo di
progetti di ricerca transnazionali.
few years there could be areas of
absolute interest in this field, with
financing possibilities for those who
will be able to provide essential
contribution for the development of
transnational projects.
a. Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - estratto da “Science
& Technology Industry Outlook” (2000).
Organization for Economic Cooperation and Development – taken from Science &
Technology Industry Outlook
b. Fonti: EU CORDIS Projects database e EC Delegation to Australia and New Zealand.
Sources: EU CORDIS Projects database and EC Delegation to Australia and New
Zealand
c. Da “Science and Technology Background” - EC Delegation to Australia and New
Zealand.
From “Science and Technology Background” - EC Delegation to Australia and
New Zealand.
d. Questi Stati, in forza di un accordo di associazione con l’Unione, contribuiscono
finanziariamente al Programma Quadro: si tratta di Norvegia, Islanda e Liechtenstein,
più Israele (associati per il Quinto) e – a breve – la Svizzera.
These States, through an association agreement with the Union, contribute
financially to the Framework Programme: they are Norway, Iceland, Liechtenstein,
plus Israel (associated for the Fifth) and – briefly – Switzerland.
e. Quelli in procinto di diventare membri dell’Unione Europea: Bulgaria, Cipro,
Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania,
Repubblica Slovacca, Slovenia e Turchia.
Those on the point of becoming members of the European Union: Bulgaria, Cyprus,
Czech Republic, Estonia, Hungary, Latvia, Lithuania, Malta, Poland, Romania,
Slovak Republic, Slovenia and Turkey.
f. Paese terzo è uno Stato né membro, né candidato, né associato.
Third country is a State which is neither member, nor candidate, nor associate.
Dr. Massimo Ferri
Research Office – University of Siena –
Banchi di Sotto, 55 –
53100 Siena (Italy)
tel. +39 0577 232363
fax +39 0577 232355
e-mail: [email protected]
15
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CANBERRA
16
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CANBERRA
Collaborazione internazionale
e legislazione sulla
riservatezza : implicazioni dei
diversi sistemi di protezione
dei dati in australia, italia e
nell’ unione europea per la
ricerca collaborativa sanitaria
International cooperation
and privacy law:
Implications of Australian,
Italian and European union
data protection systems for
collaborative health research
Concetta Tania Di Iorio
Concetta Tania Di Iorio
Lo scambio d’informazioni è diventato
un elemento cruciale in tutti i campi di
sviluppo tecnologico e della ricerca. Al
giorno d’oggi i programmi di ricerca
internazionale sono frequentemente
basati su sistemi computerizzati per
l’accesso remoto, sul trattamento
simultaneo delle informazioni e sulla
sicurezza delle trasmissioni on-line che,
nel
loro
insieme,
formano
un’infrastruttura che sta divenendo
essenziale per la ricerca collaborativa.
L’evoluzione della scienza deve tuttavia
bilanciare la diffusione di nuove
tecnologie con valori etici, differenze
culturali e legislazioni.
Il rispetto della riservatezza (privacy) nel
trattamento dei dati personali è
ampiamente riconosciuto come una
caratteristica
fondamentale
delle
tecnologie per l’elaborazione dei dati. Il
diritto alla riservatezza è, infatti, un
diritto universale dell’uomo riconosciuto
a
livello
internazionale
nella
Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani del 1984 (a) (1), ed in vari trattati
internazionali sui diritti umani, come ad
esempio la Convenzione Internazionale
sui Diritti Civili e Politici (2). Inoltre,
strumenti
legislativi
quali
la
Convenzione per la Protezione degli
Individui, emanata dal Consiglio
17
Information exchange has become a
crucial element in all fields of
research
and
technological
development.
Nowadays,
international research programs are
frequently based on computerised
systems
for
remote
access,
concurrent data processing, and
secure online transmission, which
together form an infrastructure that is
becoming essential for collaborative
research. Nonetheless, the evolution
of science has to balance the spread
of new technologies with ethical
values, cultural differences, and
legislations.
The respect of privacy in personal
data
handling
is
widely
acknowledged as a core feature of
data processing technologies. As a
matter of fact, privacy is a
fundamental human right recognized
internationally in the 1948 Universal
Declaration of Human Rights (a) (1),
and in various others international
human rights treaties, such as The
International Covenant on Civil and
Political Rights (2). Furthermore,
instruments like the 1981 Council of
Europe’s Convention for the
Protection of Individuals with regard
to the Automatic Processing of
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d’Europa nel 1981, riguardante il
Trattamento Automatico dei Dati
Personali (3), e le Linee-guida che
Governano
la
Protezione
della
Riservatezza ed il Flusso Transnazionale
dei
Dati
Personali,
prodotte
dall’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico (OECD) (4),
hanno sancito regole dettagliate
relativamente al trattamento dei dati
elettronici.
Ai sensi dei suddetti strumenti
normativi, le informazioni sulla salute
sono considerate quali dati ‘sensibili’ e,
di conseguenza, ad esse viene accordato
un livello superiore di protezione
nell’ambito delle legislazioni sulla
riservatezza.
E’ fuor di dubbio che il trattamento dei
dati sanitari sia fondamentale per la
ricerca sanitaria, inoltre l’interesse
pubblico nella ricerca collaborativa può
difficilmente
essere
messo
in
discussione.
Il
collegamento
longitudinale dei dati è stato ritenuto
essenziale per la valutazione della cura
sanitaria, per la stima degli effetti dei
programmi di salute pubblica, per il
contenimento della spesa sanitaria, e per
l’implementazione di sistemi economici
di finanziamento. Conseguentemente, i
ricercatori sempre più frequentemente
collegano tra loro dati provenienti da
fonti eterogenee, quali documenti clinici,
registri delle malattie, statistiche
essenziali, sistemi di sorveglianza
ambientale ed altre banche-dati.
Pertanto, il crescente interesse dei
ricercatori all’uso “secondario” (a fini di
ricerca) delle informazioni sulla salute,
molto probabilmente accrescerà la
tensione fra gli obiettivi della ricerca
sanitaria ed il rispetto della riservatezza.
18
Personal Data (3), and the
Organization
for
Economic
Cooperation and Development’s
(OECD) Guidelines Governing the
Protection
of
Privacy
and
Transborder Data Flows of Personal
Data (4), have set out specific rules
covering the handling of electronic
data.
According to the above, health
information is regarded as ‘sensitive’
data and consequently it is regulated
with a greater level of protection
within privacy legislations.
Undoubtedly, the processing of
health data is central to health
research, and the public interest in
collaborative research can hardly be
questioned. Data linkage has been
proved essential for health care
evaluation, for the estimation of the
effects of public health programs, for
the
containment
of
health
expenditure,
and
for
the
implementation of cost-effective
financing systems. As a result,
researchers increasingly link clinical
records, disease registers, vital
statistics, systems for environmental
surveillance, and databases from
heterogeneous sources.
Hence,
the
ever-increasing
researcher’s interest in secondary use
of health information is likely to
intensify the tension between health
research and privacy.
Although privacy principles and
legislations may constrain health
research, the right to privacy is not
an absolute right. The right to
privacy has in fact to be weighed
against matters that benefit society as
a whole, including health research.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Sebbene i principi e le legislazioni sulla
riservatezza possano concretamente
ostacolare la ricerca sanitaria, è da
rilevare che il diritto alla riservatezza
non è un diritto assoluto. Il diritto alla
riservatezza deve infatti essere bilanciato
con gli altri beni o situazioni, protetti
nell’ordinamento giuridico, di cui si
giova la società nel suo insieme, inclusi
quelli inerenti alla ricerca sanitaria. Al
fine
di
accrescere
la
ricerca
collaborativa, è dunque estremamente
importante garantire il rispetto di taluni
livelli di riservatezza, senza peraltro
limitare l’investigazione scientifica ove
non necessario.
Nel prosieguo dell’articolo saranno
esposte le caratteristiche principali delle
legislazioni sulla protezione dei dati in
Australia ed in Italia. Sarà inoltre
illustrato il modello di riservatezza
promulgato dall’Unione Europea, poiché
evidenzia le implicazioni che le attuali
differenze nazionali producono sulla
cooperazione internazionale. Infine,
saranno trattate talune questioni di
coerenza nazionale e di compatibilità
internazionale.
Therefore, in order to enhance
collaborative research, it is extremely
important to guarantee some levels of
privacy,
without
unnecessarily
constraining scientific investigation.
This article presents the main
features
of
data
protection
legislations in Australia and Italy.
The European Union (EU) model of
privacy protection will be also
illustrated, since it underlines the
implications of current national
differences
for
international
cooperation. Finally, issues of
national
consistency
and
international compatibility will be
highlighted.
Il Modello Europeo di Protezione
della Riservatezza
L’Unione Europea ha adottato un
modello di protezione della riservatezza
che privilegia leggi omni-comprensive.
Tale modello prevede la formulazione di
una legge generale che disciplina la
raccolta, l’uso e la diffusione delle
informazioni personali, sia per il settore
pubblico che per quello privato. Ha
inoltre creato un ente di sorveglianza al
fine di garantire la conformità
d’attuazione.
The EU Model of Privacy
Protection
The EU has adopted a privacy model
that embraces comprehensive laws. It
provides a general law that governs
the collection, use and dissemination
of personal information by both the
public and private sectors. It also
allows for the establishment of a
regulatory
body
to
ensure
compliance.
In 1995, the EU enacted a Data
Protection Directive to set up a
19
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Nel 1995, l’Unione Europea ha emanato
una Direttiva sulla Protezione dei Dati al
fine di stabilire un livello comune di
riservatezza tra i paesi europei (5). Tale
Direttiva non solo ha accordato un
rinnovato vigore alle leggi vigenti sulla
protezione dei dati, ma ha anche sancito
una serie di diritti nuovi e principi
fondamentali, quali: il diritto di
conoscere l’origine dei dati, il diritto di
rettificare i dati incorretti, il diritto di
ricorso alle autorità competenti nel caso
di trattamento dei dati illegale e, in
talune circostanze, il diritto di negare e/o
ritirare il consenso all’uso dei dati. La
Direttiva inoltre contiene delle misure di
protezione rafforzate per il trattamento di
dati sensibili.
In linea con la citata Direttiva, il
Consiglio d’Europa ha ulteriormente
specificato che i dati sulla salute
utilizzati per motivi di ricerca scientifica
dovrebbero essere, in via di principio,
anonimi. Tuttavia, qualora la deidentificazione dovesse rendere la
realizzazione di un progetto scientifico
impossibile, i dati personali potrebbero
essere utilizzati ove:
il soggetto cui i dati si riferiscono abbia
dato il suo consenso per uno o più
motivi di ricerca;
la divulgazione relativa ad un progetto
definito di ricerca, concernente un
rilevante interesse pubblico, sia stata
autorizzata dall’ente o dagli enti
designati dalle leggi nazionali (ma solo
se il soggetto cui i dati si riferiscono non
si sia espressamente opposto alla
divulgazione;
malgrado
sforzi
ragionevoli,lo stesso sia irreperibile; e gli
interessi perseguiti dal progetto di
ricerca giustifichino l’autorizzazione);
la ricerca scientifica sia prevista dalla
20
common level of privacy among
European
countries
(5).
The
Directive not only reinforced current
data protection laws, but also
established a range of new rights and
basic principles, namely: the right to
know where the data originated, the
right to have inaccurate data
rectified, a right of recourse in the
event of unlawful processing, and the
right to withhold permission to use
data in some circumstances. The
Directive contained strengthened
protections over the use of sensitive
data.
Accordingly, the Council of Europe
specified that medical data used for
scientific research purposes should
be anonymous. However, if deidentification made a scientific
research project impossible, personal
data could be used on condition that:
the data subject has given his/her
consent for one or more research
purposes;
disclosure for a defined research
project concerning an important
public interest has been authorized
by the body or bodies designed by
domestic law (but only if the data
subject has not expressly opposed
disclosure; despite reasonable effort,
it would be impracticable to contact
the data subject to seek his/her
consent; and the interests of the
research
project
justify
the
authorization);
the scientific research is provided for
by law and constitutes a necessary
measure for public health (6).
Importantly, the 1995 Directive
imposes an obligation on member
states to ensure that the personal
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legge e costituisca una misura necessaria
per la salute pubblica (6).
E’ d’uopo evidenziare che la Direttiva
del 1995 impone agli stati membri
dell’Unione Europea l’obbligo di
garantire che le informazioni personali
relative ai cittadini europei abbiano lo
stesso livello di protezione quando siano
trasmesse e/o trattate in paesi non
appartenenti
all’Unione.
Conseguentemente, i paesi extra-europei
che si rifiutino di adottare leggi sulla
riservatezza adeguate (agli standard
europei),
potrebbero
trovarsi
nell’incapacità di condurre certi scambi
d’informazione
con
l’Europa,
specialmente se concernono dati
sensibili.
La Protezione dei dati in Australia
L’Australia ha adottato una variante del
modello europeo, definito come modello
co-regolatorio (7).
Secondo tale
approccio, oltre alla previsione di
provvedimenti generali, l’industria può
sviluppare proprie regole per la
protezione della riservatezza promulgate
dall’industria stessa, benché soggette ad
approvazione e monitoraggio da parte
dell’autorità garante della riservatezza.
La legislazione sulla riservatezza in
Australia comprende taluni statuti
federali che disciplinano certi settori ed
attività, alcune leggi statali o territoriali,
e la residuale protezione accordata dal
diritto comune.
Il principale statuto federale è il “Privacy
Act” del 1988 (8), il quale dà parziale
attuazione alle Linee-guida dell’OECD
ed alla Convenzione Internazionale sui
Diritti Civili e Politici (ICCPR). Tale
statuto prevede una serie di undici
21
information relating to European
citizens has the same level of
protection when it is exported to, and
processed in, countries outside the
EU. As a result, countries refusing to
adopt adequate privacy laws may
find themselves unable to conduct
certain types of information flows
with Europe, particularly if they
involve sensitive data.
Data Protection in Australia
Australia adopted a variation of the
EU model, defined as co-regulatory
model (7). Under this approach, in
addition to some general provisions,
industry may develop rules for the
protection of privacy that are
enforced by the industry and
overseen by the privacy agency.
Privacy Law in Australia comprises a
number of Commonwealth (federal)
statutes covering particular sectors
and activities, some State or
Territory laws, and the residual
common law protections.
The principal federal statute is the
Privacy Act of 1988 (8), which gives
partial effect to the OECD
Guidelines and to the International
Covenant on Civil and Political
Rights (ICCPR). It creates a set of
eleven
Information
Privacy
Principles (IPPs), which apply to the
activities of most federal government
agencies.
The Privacy Amendment (Private
Sector) Act 2000, effective 12/2001,
extended privacy protection to the
private sector. According to the
National Privacy Principles, health
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Principi sulla Privacy dell’Informazione
(IPPs), che disciplinano le attività della
maggioranza degli enti governativi.
La legge d’emendamento del “Privacy
Act” del 2000 (Settore Privato), in
vigore dal 12/2001, ha esteso le norme
di protezione della riservatezza al settore
privato. Secondo i Principi Nazionali
sulla Riservatezza, gli enti sanitari
possono solo usare e divulgare i dati
sulla salute personale (senza consenso)
per motivi di ricerca, qualora sia
impossibile richiedere il consenso del
paziente, la ricerca sia in conformità alle
norme contenute nella “sezione 95 A”
(b) (9) e, in caso di sola divulgazione,
qualora l’ente ritenga che il ricevente
mantenga la confidenzialità dei dati (10).
È interessante notare che i responsabili
della custodia dei dati, quali
amministrazioni
Federali,
Statali,
Territoriali e Private, sono soggetti ad
una serie di meccanismi per il loro
rilascio, oltre che ad obbligazioni
statutarie di non-divulgazione e
confidenzialità. Pertanto, i ricercatori
che eseguono degli studi che necessitano
informazioni identificative sui pazienti,
spesso in possesso di enti diversi,
debbono affrontare una varietà di
meccanismi di protezione della
riservatezza
che
spesso
si
sovrappongono. Pertanto, svariati livelli
di
normazione
potrebbero
eventualmente essere violati nel corso di
un’unica ricerca. Inevitabilmente, tale
intreccio di regole potrebbe limitare
inutilmente la ricerca sanitaria, oltre che
produrre un livello di protezione della
riservatezza non omogeneo all’interno
della
stessa
Australia.
La
frammentazione della legislazione sulla
riservatezza non giova agli interessi di
22
providers are only permitted to use or
disclose personal health data
(without consent) for research
purposes, when it is impracticable to
seek patient consent, if research is in
accordance with “s95A Guidelines”
(b) (9), and (in case of disclosure
only) the organization believes that
the recipient will maintain the
confidentiality of the data upon
realise (10).
It is worth noting that data custodians
from the Federal, State, Territory,
and Private administrations are
subject to a variety of release
mechanisms, statutory duty of nondisclosure, and statutory duty of
confidentiality.
Therefore,
researchers
conducting
studies
requiring patient IDs held by
different data custodians face a
variety of privacy protection
mechanisms. In other words, they
may breach different and overlapping
regulations while carrying out their
studies. Inevitably, this web of
regulations may both unnecessarily
constrain health research, and
produce uneven privacy protection
across Australia. The fragmentation
of
privacy
legislation
serves
nobody’s interest: moving towards a
comprehensive model of privacy
protection, in line with the EU
standards, would greatly benefit
Australian society.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
nessuno: muovere verso un modello di
protezione della riservatezza omnicomprensivo, in linea con gli standards
europei,
potrebbe
apportare
un
considerevole beneficio alla società
australiana.
La Protezione dei dati in Italia
La Costituzione Italiana del 1948
prevede alcune norme relative alla
riservatezza (c) (11), mentre una
precipua legge sulla Protezione dei Dati
è stata emanata solo nel 1996, dopo circa
vent’anni di dibattito. Lo scopo della
legge
è
quello
d’implementare
dettagliatamente, a livello nazionale, la
Direttiva dell’Unione Europea sulla
Protezione dei Dati (12). La suddetta
legge estende il suo campo applicativo
sia ai dati elettronici che a quelli
manuali, siano essi trattati da enti
governativi ovvero da enti privati. Ha
inoltre creato un ente di sorveglianza,
denominato “Garante”, al fine di
garantire conformità d’applicazione ed
implementazione.
Alcuni Decreti Legislativi sono stati
inoltre varati relativamente ai requisiti di
sicurezza dei dati (13), al trattamento di
dati sulla salute (14), al trattamento di
dati per motivi giornalistici (15), per
motivi scientifici e di ricerca (16), e da
parte di enti pubblici (17). Secondo il
combinato disposto della Legge del
1996 e dei suddetti decreti legislativi, il
trattamento d’informazioni personali
può avvenire senza il consenso
dell’individuo qualora l’unico motivo
del trattamento dei dati fosse quello della
ricerca scientifica e/o statistica. In tal
caso, il trattamento dei dati può essere
notificato al “Garante” in forma
semplificata.
23
Data Protection in Italy
The 1948 Italian Constitution sets
forth several limited provisions
related to privacy (c) (11). The
Italian Data Protection Act was
enacted in 1996 after twenty years of
debate. The Act is intended to fully
implement the European Union Data
Protection Directive at national level
(12). It covers both electronic and
manual files, for both government
agencies and the private sector. It
also created a regulatory body,
namely “Garante”, to ensure
compliance and enforcement.
Legislative Decrees have also been
passed with regard to security
requirements (13), processing of
medical information (14), processing
of information for journalistic
purposes (15), and for scientific or
research purposes (16), or by public
bodies (17). According to these
provisions, the processing of
personal information can occur
without individual’s consent on
condition that the sole purpose of the
data processing is the scientific
and/or statistical research. In this
case, the data processing can be
notified to the “Garante” in
simplified form.
As far as sensitive data are
concerned, they can be processed
only through patient consent and
Garante’s authorization. However,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Per quanto concerne i dati sensibili,
questi possono essere trattatiti solo con il
consenso
del
paziente,
previa
autorizzazione del Garante. Tuttavia, il
consenso non è richiesto qualora la
ricerca
medica,
biomedica
ed
epidemiologica sia prevista dalla legge,
ovvero sia inclusa nel programma
sanitario nazionale ex. art. 12-bis
Decreto Legislativo 502/1992.
Conclusione
Il modello europeo di protezione della
riservatezza
costituisce
la
base
normativa di molti sistemi di
riservatezza
adottati
a
livello
internazionale, rappresentando dunque
uno standard internazionale ampiamente
accettato. Attualmente, gli USA hanno
negoziato con l’Unione Europea un
accordo sulla privacy, denominato “Safe
Harbour Principles”, mentre il dibattito
in altri paesi, inclusa l’Australia, è
ancora in itinere.
E’ auspicabile che l’armonizzazione
della normazione sulla riservatezza si
realizzi nel prossimo futuro.
Tale
risultato,
infatti,
accrescerebbe
considerevolmente la cooperazione
internazionale a tutti i livelli, ed in
particolare per quanto concerne la
pianificazione ed esecuzione di studi
multi-centrici. Per contro, l’evidenziata
frammentazione e complessità della
legislazione sulla riservatezza in
Australia potrebbe costituire un
disincentivo per i ricercatori che
volessero condurre dei progetti di ricerca
collaborativa, sia in Australia che a
livello internazionale. Tali principi
dovrebbero pertanto essere presi in
dovuta considerazione prima di
intraprendere iniziative di ricerca.
24
consent is not required when
medical,
biomedical
and
epidemiological research is required
by law or the research is included in
the national health program ex
Art.12-bis
Legislative
Decree
502/1992.
Conclusion
The EU model of privacy protection
forms the basis of many privacy
systems internationally, representing
a widely accepted international
standard. At present, USA has
already agreed to “Safe Harbour
Principles” with the European Union,
while the debate in other countries,
including Australia, is still evolving.
Hopefully, the harmonisation of
legislations over privacy issues will
be realised in the near future. Such
an achievement would boost
international cooperation at all levels,
particularly for what relates to the
design and conduct of multi-centric
studies.
The highlighted fragmentation and
complexity of the Australian privacy
legislation
may
constitute
a
disincentive for researchers wishing
to conduct collaborative research
projects, both within Australia and
internationally. These principles need
to be carefully taken into account
before undertaking research.
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Marzo 2003
CANBERRA
a. Article 12 states: “No one should be subjected to arbitrary interference with his
privacy, family, home or correspondence, nor to attacks on his honour or reputation.
Everyone has the right to the protection of the law against such interferences or attacks”.
b. The “s.95 A Guidelines” permit the use and disclosure of patient health information
where a Human Research Ethics Committee (HREC) has determined that the research
“outweighs to a substantial degree” the public interest in protecting the privacy of the
information. Furthermore, HRECs have to be satisfied, among the others, that “the
research complies with any relevant Commonwealth and State/Territory legislation or
policies dealing with the privacy and confidentiality of data”.
c. Art.14 states, “Personal domicile is inviolable. Inspection and search may not be
carried out save in cases and in the manner laid down by law in conformity with
guarantees prescribed for safeguarding personal freedom, Special laws regulate
verifications and inspections for reasons of public health and safety, or for economic and
fiscal purposes.” Art.15 states: “The liberty and secrecy of correspondence and of every
form of communication are inviolable. Limitations upon them may only be enforced by
decision, for which motives must be given, of the judicial authorities with the guarantees
laid down by law”.
References
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Universal Declaration of Human Rights, adopted and proclaimed by General
Assembly resolution 217 A (III) of December 10, 1948, URL:
http://www.un.org/Overview/rights.html
2)
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signature, ratification and accession by General Assembly resolution 2200A (XXI) of
December 16, 1966, entry into force March 23rd 1976,
URL: http://www.unhchr.ch/html/menu3/b/a_ccpr.htm
3)
Convention for the Protection of Individuals with regard to the Automatic
Processing
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Personal
Data
Convention.
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URL:
http://www.coe.fr/eng/legaltxt/108e.htm
4)
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Flows
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Personal
Data.
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1981,
URL:
http://www.oecd.org/dsti/sti/it/secur/prod/PRIV-EN.HTM
5)
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October 1995 on the Protection of Individuals with Regard to the Processing of Personal
Data and on the Free Movement of such Data,
URL:
http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/media/dataprot/law/index.htm
6)
Council of Europe, Recommendation n. 97- 5 (1997) Protection of Medical
Data,
URL: http://cm.coe.int/ta/rec/1997/97r5.html
7)
Privacy and Human Rights (2002) An International Survey of Privacy Laws
and Developments; Electronic Privacy Information Centre Washington, DC, USA
Privacy International London, United Kingdom
8)
Privacy Act 1988 (Cwth)
9)
Privacy Act 1988 (Cth), Schedule 3, NPP 2.1 (d) NHMRC, Guidelines Under
Section 95 A of the Privacy Act 1988, par 4.2
25
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CANBERRA
10) NHMRC, National Statement on Ethical Conduct in Research Involving Humans,
1999, par. 14.2
11)Constitution of the Republic of Italy, adopted December 22, 1947,
URL: http://www.uni-wuerzburg.de/law/it00t___.html
12)
Legge `31 dicembre 1996 n. 675, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto
al trattamento dei dati personali. Amended by Legislative Decree No. 123 of 09.05.97
and 255 of 28.07.97, URL: http://elj.strath.ac.uk/jilt/dp/material/l675-eng.htm
(Unofficial translation). Legge 31 Dicembre 1996, N. 676, Delega al Governo in materia
di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, URL:
http://www.privacy.it/legge96676.html
13)
Presidential Decree No. 318, July 28, 1999.
14)
Decreto legislativo del 30/7/1999 n. 282 "Disposizioni per garantire la
riservatezza
dei
dati
personali
in
ambito
sanitario,"
URL:
http://www.privacy.it/dl1999282.html
15)
Decreto legislativo 13 maggio 1998, n. 171. Disposizioni in materia di tutela
della vita privata nel settore delle telecomunicazioni, in attuazione della direttiva
97/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, ed in tema di attività giornalistica,
URL: http://www.privacy.it/dl1998171.html
16)
Decreto legislativo del 30/7/1999 n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento
dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica," URL:
http://www.privacy.it/dl1999281.html
17)
Decreto legislativo 11/5/1999, n.135 Disposizioni integrative della legge
31/12/1996, n. 675, sul trattamento di dati sensibili da parte dei soggetti pubblici, URL:
http://www.privacy.it/dl1999135.html
Avv. Concetta Tania Di Iorio, Lawyer
Research Associate,
Monash Institute Health Services Research,
Monash University,
e.mail: [email protected]
Original version in English
Versione originale in inglese
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Lotta biologica alla flora
infestante mediante l’uso di
funghi fitopatogeni
Biological control of weeds
using fungal pathogens
Maurizio Vurro and Bruce Auld
Maurizio Vurro and Bruce Auld
Introduzione
L’idea di impiegare agenti di malattie
per controllare piante infestanti è stata
utilizzata intorno agli anni ’60. A
partire dagli anni ’80 vi è stato un
aumento delle attività di ricerca con
numerosi promettenti sviluppi, e nel
prossimo
futuro
ci
saranno
probabilmente ulteriori motivi di
interesse per questo campo di ricerca,
quali:
Introduction
The concept of using plant diseases
to control weeds was first utilized in
the 1960’s. Since the 1980’s there
has been an increased research effort
in this area with many promising
developments. In the future there is
likely to be further impetus given to
this work for the following reasons:
ƒ un
aumentato
interesse
dell’opinione pubblica verso la
riduzione dell’impiego dei prodotti
chimici nelle produzioni alimentari;
ƒ l'incremento dei consumi di prodotti
agricoli e agro-industriali biologici;
ƒ la revoca di diserbanti ritenuti
pericolosi;
ƒ l'alto costo di sviluppo e
registrazione di nuove sostanze
attive;
ƒ la mancanza di erbicidi registrati per
le colture minori;
ƒ l'insorgenza nelle specie infestanti
della resistenza agli erbicidi di
sintesi;
ƒ l'impossibilità di utilizzare prodotti
chimici in taluni ambienti naturali o
antropizzati quali i parchi urbani o
naturali,
zone
archeologiche,
foreste;
ƒ l’aumentata consapevolezza della
necessità
di
protezione
dell’ambiente
27
ƒ an increased public interest toward
reduction in use of chemicals in
food processes
ƒ an increased consumption of food
and non-food products from
organic farming
ƒ the banning of a number of
dangerous herbicides
ƒ the high costs of development and
registration of new chemical
compounds
ƒ the lack of registered herbicides in
minor crops
ƒ the appearance of herbicidal
resistance of many weeds
ƒ the prohibition of the use of
chemicals in natural or human
environments, such as urban or
natural parks, archaeological sites,
forests
ƒ the increased perception of the
need for environmental protection
There
are
many
fields
or
environments where weed biocontrol
programs
have
been
already
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CANBERRA
Molteplici sono i tipi di coltivazione o
gli ambienti in cui sono stati
sviluppati o sarebbe auspicabile
sviluppare programmi di lotta
biologica, quali:
ƒ coltivazioni biologiche
ƒ coltivazioni
tradizionali
(lotta
integrata)
ƒ ambienti naturali
ƒ ambienti
forestali
(naturali/riforestazione)
ƒ ambienti acquatici (canali, corsi
d’acqua, risaie)
ƒ ambienti antropizzati (parchi urbani,
zone archeologiche)
developed or could have an increased
interest for their application, i.e.:
ƒ organic farming
ƒ traditional farming (integrated
control)
ƒ natural environments
ƒ forests (natural/reforestation)
ƒ aquatic environments (canals,
rivers, lakes, rice fields)
ƒ human environments (recreational
parks, archaeological sites)
La lotta biologica
La lotta biologica contro le infestanti
con microrganismi fitopatogeni viene
realizzata
con
due
modalità
fondamentali: il metodo classico e
quello inondativo.
Biological control
Basically, biological control of
weeds using plant pathogens can be
realized through two approaches: the
classic approach and the inundative
one.
Il metodo classico
Definito anche “inoculativo” consiste
nella introduzione di uno o più agenti
patogeni, prelevati dalla stessa zona di
origine della infestante, nell’ambiente
in cui l'infestante si è diffusa e provoca
danni in quanto non “naturalmente”
controllata dai suoi nemici naturali.
Questo metodo prevede l'immissione
del patogeno su una superficie limitata
rispetto a quella infestata in modo da
ottenere una progressiva epidemia che
consenta il controllo dell'infestante
nell'area considerata nel tempo.
Trattandosi di una strategia dal relativo
basso costo, quella inoculativa è adatta
per la gestione delle infestanti diffuse
in aree vaste o a basso redditività,
quali pascoli, ambienti naturali,
The “classical” approach
This
method,
also
called
“inoculative” is based on the
introduction of one or more
pathogens, coming from the same
area of origin as the infesting weed
species, into the place where the
weed has spread and caused damage,
partly due to the absence of natural
enemies. With this approach, the
pathogen is introduced in a limited
area and spreads by itself causing a
progressive epidemic that reduces the
weed infestation over time. In this
case, several years are usually needed
to reach an adequate level of control.
This is a low-cost strategy, and for
that reason is particularly useful
against weeds infesting very wide
28
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ambienti acquatici, zone boschive. I
migliori risultati sono stati ottenuti in
questo campo in particolare in
Australia e nel continente americano,
proprio perché numerose specie
vegetali sono state introdotte, quasi
sempre dall’Europa e spesso al
semplice scopo ornamentale, e sono
divenute infestanti proprio perché non
avevano nessun nemico naturale.
and/or low income areas, such as
pastures,
natural
environments,
aquatic environments and forests.
This strategy has obtained the best
results mainly in Australia and in
America, where many plant species
have been introduced, often from
Europe
as
ornamentals
and
subsequently escaped cultivation.
Un esempio di lotta biologica riuscita
è il rilascio della ruggine Puccinia
chondrillina per la lotta a Chondrilla
juncea, una infestante di origine
mediterranea diffusasi in maniera
devastante in Australia. Il fungo,
isolato in Italia fu introdotto con
successo
in
Australia.
Successivamente altri isolati dello
stesso fungo, dotati di diversa
virulenza,
furono
ulteriormente
introdotti per contrastare la diffusione
di altri biotipi della infestante. Lo
stesso fungo è stato in seguito
rilasciato con successo negli Stati
Uniti contro la stessa infestante.
One example of success of this
method was the release of the rust
fungus Puccinia chondrillina to
control Chondrilla juncea, a weed of
Mediterranean origin, which had
become widespread in Australia. The
pathogen, isolated in Italy, was
successfully introduced in Australia.
Later, other strains of the same
fungus isolated from the same area of
origin and having different virulence,
where successfully released to
control different weed biotypes. The
same fungus has been introduced
with success also in North America.
Poiché fondamentalmente l’uomo non
ha ulteriori possibilità di gestione del
microrganismo una volta rilasciato
nell’ambiente, per poter avere
successo e nel contempo non causare
danni, i requisiti fondamentali che un
fungo patogeno utilizzabile con il
metodo classico deve soddisfare sono:
a) specificità; b) virulenza; c) mobilità
nell’ambiente;
d)
capacità
riproduttiva;
e)
adattabilità
all'ambiente.
Considering that humans cannot
manage the pathogen after it has been
released into the environment, to be
successful and safe, the main
characteristics it should possess are:
a) specificity; b) high virulence; c)
mobility; d) reproductive capability;
e) environmental fitness.
Il metodo inondativo
Consiste nell'applicazione dell'agente
The “inundative” approach
The inundative approach is based on
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fitopatogeno (in genere spore
fungine) in grandi dosi al fine di
ottenere una rapida epidemia, con
applicazioni analoghe a quelle
impiegate per gli erbicidi chimici.
Esso si basa quindi sulla gestione
delle specie indesiderate utilizzando i
nemici
naturalmente
presenti
nell’ambiente di diffusione della
infestante e potenzialmente in grado
di causare un elevato grado di
malattia. In natura questa potenzialità
non si esplica a causa, per esempio, di
un basso livello di diffusione del
patogeno nell’ambiente o ad una
ridotta disponibilità d’inoculo nel
momento in cui sarebbe necessario
intervenire. Il metodo inondativo si
propone, quindi, di aumentare la
disponibilità
di
inoculo,
accrescendolo in idonee condizioni di
laboratorio
o
industriali
e,
successivamente, di applicarlo in dosi
elevate sulla intera popolazione
infestante,
come
un
erbicida
tradizionale. Il metodo inondativo è
più adatto negli agrosistemi intensivi
sia per le modalità di azione e di
somministrazione, e sia per l'efficacia
dei trattamenti. A causa delle analogie
con gli erbicidi chimici, tali patogeni
vengono chiamati micoerbicidi. La
maggior parte dei funghi fitopatogeni
impiegati sono patogeni indigeni,
benché molti studi abbiano riguardato
la possibile introduzione in quantità
massicce di patogeni esotici. Questi
sono
spesso
applicati
come
bioerbicidi di post-emergenza delle
infestanti, e possono essere applicati
anche più di una volta durante la
stagione.
I requisiti fondamentali che un
30
the application of large amounts of
inoculum (fungal spores) to obtain a
fast and severe epidemic, using
methods like those used for herbicide
applications. This strategy uses fungi
naturally present in the environment
that have the potential to cause a
severe disease. In natural conditions
the pathogen is usually not able to
control the weed, usually due to its
scarce presence and limitations to
self spreading. With the inundative
method the pathogen population is
increased in artificial conditions in
the laboratory and then released at
high rates on all the weed population,
as
for
traditional
herbicides.
Considering both the mechanism of
action as well as the management
and the efficacy of treatments, this
strategy is particularly useful in
intensive cropping. Due to the
similarity with chemical treatments,
those agents are usually called
“mycoherbicides” or bioherbicides.
Most of the pathogens used are
indigenous pathogens, although
many studies have focused on the
possibility to use exotic pathogens.
Usually they are used as postemergence treatments, and can be
repeatedly applied during the season.
The main characteristics a pathogen
should have to be considered as a
potential mycoherbicide are: a)
specificity (even if not strictly
necessary); b) high virulence; c)
ability to grow and reproduce in in
vitro conditions; d) high speed of
action;
e)
compatibility
with
common application equipment; f)
compatibility
with
chemical
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micoerbicida dovrebbe possedere
sono i seguenti: a) specificità; b)
virulenza;
c)
possibilità
di
accrescimento in vitro; d) velocità di
azione; e) applicabilità con i comuni
sistemi per la somministrazione dei
fitofarmaci; f) compatibilità con i
fitofarmaci che possono essere usati
nella stessa coltura.
pesticides which may be used in the
same crop.
I micoerbicidi
Nonostante i numerosi studi compiuti,
il numero di micoerbicidi disponibili
in commercio è ancora scarso, a causa
di una serie di problemi che ne
limitano la diffusione. Essi sono di
natura tecnologica, come la difficoltà
di produrre per via fermentativa
grandi quantità, o di ottenere delle
formulazioni stabili nel tempo;
commerciali, quali una ridotta
dimensione dei mercati, rispetto ai
prodotti tradizionali, o gli elevati costi
di produzione e di registrazione, o le
restrizioni
legislative
che
impediscono l’impiego di organismi
viventi; biologici, come la possibilità
di
disporre
di
organismi
particolarmente virulenti, stabili o
l’esistenza di interazioni con altri
organismi;
ambientali,
quali
l’influenza
delle
condizioni
ambientali, i fenomeni di dilavamento
o la inattivazione per effetto delle
radiazioni luminose.
Per questo motivo, numerose strategie
per il miglioramento dei patogeni
sono state proposte, fra cui: impiego
di nuove formulazioni, miglioramento
delle modalità di distribuzione,
aumento della virulenza attraverso la
selezione
di
caratteristiche
migliorative, strategie genetiche,
Mycoherbicides
Although many studies have been
carried out, the number of
mycoherbicides that have reached the
market is still quite low, due to a
number of constraints that hamper
their development. These include:
technological problems, such as
difficulties in
producing large
amounts of inoculum through
fermentation
processes,
or
formulations that ensure high
stability
during
shelf
life;
commercial limitation, as usually the
small size of the markets, high
registration and production costs, or
restricting rules that limit the use of
living
products;
biological
constraints, such as difficulties due to
the management of living organisms
that may lose virulence or interact
with other organisms when applied;
environmental factors, as the
negative
effects
of
weather
conditions, or removal problems due
to washing, or inactivation due to
light.
31
For those reasons, many approaches
to enhance the efficacy of
microorganisms have been proposed,
i.e.:
use
of
different
new
formulations;
enhancement
of
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
impiego contemporaneo di più
patogeni,
impiego
di
nuovi
microrganismi, inoculazioni con
tossine, batteri, insetti, dosi ridotte di
erbicidi chimici o soppressori dei
meccanismi di difesa.
Qui di seguito sono brevemente
illustrati i bioerbicidi immessi nel
mercato con alterne vicende ed
impiegabili in alcune nazioni.
application
systems;
virulence
enhancement through selection of
better qualities; genetic strategies;
multi-pathogen applications; use of
new microorganisms; inoculations
with toxins, bacteria, insects, low
doses of herbicides or suppressors of
defense mechanisms.
Three commercial mycoherbicides
are briefly described:
Collego
Formulato commerciale a base di
Colletotrichum gloeosporioides f.sp.
aeschynomene usato negli Stati Uniti
nel 1982 per la lotta la leguminosa
infestante Aeschynomene virginica,
nelle colture di riso e soia. E' un
formulato a base di spore disidratate
applicate in una sospensione liquida.
E' in grado di infettare foglie, piccioli e
fusti, oltre che semi e plantule. Dopo
l'applicazione, le lesioni sono visibili
dopo 7-10 giorni, e la malattia
consente un controllo del 90-100%.
Collego
Is a commercial product based on the
fungus
Colletotrichum
gloeosporioides f.sp. aeschynomene,
is used in the United States for
biological control of Aeschynomene
virginica, a legume weed infesting
rice and soybean crops. It consists of
dried spores which are applied in
liquid suspension. It attacks leaves
and stems, as well as seeds and
seedlings. Lesions can be visible 710 days after the application, and
produce between 90 and 100% weed
control.
De Vine
A base di Phytophthora palmivora, un
fungo patogeno di Morrenia odorata,
una infestante degli agrumeti. E'
venduto come sospensione liquida
contenente
circa
6x105
clamidospore/ml, da applicare sulla
superficie del terreno. Provoca la
necrosi dei fusti e la morte delle piante
in 1-6 settimane, a seconda della età
delle piante.
De Vine
The
product
is
based
on
Phytophthora palmivora, a fungus
pathogen of Morrenia odorata, a
noxious plant infesting citrus groves.
It is sold as liquid suspension of
chlamydospores
(around
6x105
chlamydospores/ml), to be applied on
soil surface. It causes stem necrosis
and plant death within 1-6 weeks after
the application, depending on plant
age.
Stompout
Sviluppato in Sud Africa, è un
preparato a base del fungo
Stompout
It has been developed in South Africa
and is based on Cylindrobasidium
32
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basidiomicete
Cylindrobasidium
laeve per la lotta contro alcune specie
di Acacia introdotte dall'Australia. Le
basidiospore del fungo, confezionate
in sacchetti, prima dell'applicazione
vengono diluite in olio di girasole ed
1-2 ml della emulsione vengono
applicati con un pennello sulla
superficie di taglio fresca delle
infestanti. Il fungo entro 6-12 mesi
dal trattamento, colonizza il ceppo ed
impedisce lo sviluppo di ricacci,
determinando quindi la morte della
pianta, con una efficacia quasi totale.
laeve to control Acacia species
introduced from Australia. The
basidiospores are packaged in small
bags, and are suspended in sunflower
oil before application. 1-2 ml are
applied with a brush on the cut
surface of weeds. The fungus within
6-12 months is able to colonize the
stump preventing the weed resprouting and causing their death. The
application allows an almost complete
control of the plants.
Situazione in Italia
In Italia non sono molto numerosi gli
studi compiuti. Nel 2000 è iniziato un
progetto
di
ricerca
nazionale
intitolato: “Lotta biologica contro
specie di Orobanche mediante funghi
fitopatogeni e loro fitotossine”,
mentre nello stesso anno si è concluso
un progetto triennale finanziato dalla
Commissione Europea denominato
“Optimizing biological control of a
dominant weed in major crops”,
avente
come
obiettivo
il
miglioramento dell’efficacia di un
potenziale micorbicida, Ascochyta
caulina per la lotta a Chenopodium
album, una delle infestanti più diffuse
e dannose in Europa. Lo scorso anno
ha preso avvio un nuovo progetto
europeo (denominato COST 849)
sulla gestione delle piante parassite,
che prevede anche un gruppo di
lavoro interessato alla lotta biologica
contro tali dannose specie infestanti.
Situation in Italy
In Italy studies on biological control
of weeds using fungal pathogens are
few. A national project entitled
“Biological control of Orobanche
using phytopathogenic fungi and
their toxic metabolites” started in
2000, whereas an European Project
entitled
“Optimizing
biological
control of a dominant weed in major
crops” ended in the same year, the
latter having the main aim of
enhance the efficacy of a potential
mycoherbicide, Ascochyta caulina, to
control Chenopodium album, one of
the worst weeds in Europe. Last year
an European Network (named COST
849) on “Parasitic plant management
in sustainable agriculture” was
established, and a working group
dealing with biological control of
those very dangerous plants has been
formed.
Situazione in Australia
Ci sono state numerose introduzioni
di patogeni esotici per controllare
Situation in Australia
There have been a number of
successful introductions of exotic
33
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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infestanti con il metodo classico.
Funghi provenienti dall’Europa, Sud
Africa ed America sono stati
introdotti.
plant pathogens to control weeds in
Australia by the classical method.
Fungi from Europe, South Africa and
America have been introduced.
Le ricerche sull’uso di micoerbicidi in
Australia hanno preso avvio con la
registrazione dell’impiego del fungo
Colletotrichum orbiculare per la lotta
a Xanthium spinosum, infestante
nativa dell’Australia, fin dal 1988. Da
allora, numerosi progetti di ricerca
sono stati condotti in diversi istituti.
Di particolare importanza gli studi
che riguardano la possibilità di
sviluppare formulazioni in colture
non irrigue. Recenti ricerche hanno
permesso la messa a punto ed il
brevetto di una formulazione basata
su una emulsione complessa acquaolio-acqua.
Research into mycoherbicides in
Australia began with the patenting of
the novel use of the fungus
Colletotrichum orbiculare to control
Xanthium spinosum, a native of
Argentina in 1988. Since that time,
several new research projects have
begun at a number of institutes. An
emphasis in Australia has been on
the development of formulations of
mycoherbicides to be used in nonirrigated agriculture. Recent research
has seen the patenting in 2002 of a
formulation based on a water-in-oilin water complex emulsion.
Collaborazioni
Collaborazioni fra Italia ed Australia
sono già in atto fra le istituzioni dei
due autori. Un obiettivo comune è la
possibilità
di
combattere
con
microrganismi l’avena selvatica, la
peggiore infestante del grano.
Metaboliti tossici prodotti da isolati
di Drechslera avenacea, un fungo
isolato in Australia, sono oggetto di
studio in Italia. Un altro potenziale
micoerbicida,
Pyrenophora
semeniperda, patogeno di semi di
graminacee, è risultato produttore di
alcune interessanti tossine.
Collaborations
Collaboration between Italy and
Australia has already been underway
for a number of years with the
institutions of the authors. A
common interest in control of the
world’s worst weed in wheat Avena
spp., wild oats, has been the focus of
one project.
Toxic metabolites of strains of the
fungus Drechslera avenacea found
in Australia are being studied in
Italy. Another potential fungus,
Pyrenophora semeniperda, which
attacks grass seeds, has been found to
have interesting new metabolites.
Prospettive di lavoro congiunto
Italia ed Australia presentano
affinità e differenze che possono
rendere
particolarmente
Perspectives for joint projects
Italy and Australia show affinities
and differences that make the
possibility
of
joint
studies
34
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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interessanti gli studi congiunti. Per
esempio, da un punto di vista
ambientale e climatico, vi sono
delle somiglianze che permettono
a specie vegetali spontanee di un
paese di adattarsi facilmente
nell’altro. Una volta introdotte
queste
piante
spontanee
o
ornamentali, in assenza di nemici
naturali
possono
facilmente
diventare
invasive
e
problematiche. Nel campo della
lotta biologica classica, essendo al
centro del Mediterraneo, l’Italia
costituisce il centro di origine di
numerose
specie
introdotte
volontariamente o accidentalmente
e divenute poi infestanti nel nuovo
mondo. Ed è quindi proprio in
questi ambienti che agenti
fitopatogeni
possono
essere
scoperti e studiati prima del loro
possibile rilascio in Australia. Ma
anche la situazione opposta si può
verificare. Grazie agli scambi
commerciali sempre più intensi, vi
è la possibilità che specie vegetali
originatesi in Australia divengano
gravi infestanti esotiche in Italia.
Questo è accaduto spesso anche in
altri campi della protezione
vegetale, come la introduzione di
Gonipterus scutellatus, un insetto
responsabile di gravi danni
sull’Eucalipto, introdotto in Italia
dall’Australia e successivamente
controllato con buoni risultati
mediante il rilascio del predatore
Anaphes nitens, proveniente dallo
35
particularly
interesting
and
noteworthy. For example, from an
environmental and climatic point of
view, there are many similarities that
allow plants from one country to
easily adapt into the other. Once
those ornamentals or spontaneous
species have been introduced,
without enemies, often they can
easily
spread,
becoming
a
troublesome invasive plant. Being in
the middle of the Mediterranean
basin, Italy often represents the
center of origin of numerous species
introduced
voluntarily
or
accidentally,
which
become
problems in Australia. Precisely in
those centers of origin it could be
possible to find the natural enemies
necessary to control the weeds. But
also the reverse situation could
happen. Due to frequent commercial
trading, there is the possibility that
some species could be introduced
from Australia to Italy and in the
Mediterranean area. This happened
also in other fields of crop protection,
as for example the accidental
introduction
of
Gonipterus
scutellatus, an insect causing severe
damage
on
Eucalyptus
spp.,
introduced in Italy from Australia
and
then
controlled
quite
successfully introducing Anaphes
nitens, a predator found into the same
country.
In the field of inundative weed
biocontrol there are many
opportunities to collaborate, i.e.:
the
possibility
of
finding
pathogens of weeds infesting both
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
stesso paese.
Anche nel campo della lotta
biologica inondativa numerose
sono le possibilità di sviluppo di
studi congiunti: possibilità di
individuare patogeni di infestanti
presenti nelle medesime colture,
per esempio frumento e vite;
valutazione della efficacia di
bioerbicidi su biotipi diversi di
infestanti,
confronto
dell’adattabilità
ambientale;
valutazione del rischio del rilascio;
possibilità di eseguire prove in
campo per infestanti o con
microrganismi che non sono da
quarantena;
valutazione
dell’efficacia di formulati in
condizioni colturali differenti.
Australian and Italian crops e.g.
wheat, vineyards; evaluation of
efficacy
of
a
potential
mycoherbicide on different weed
biotypes, comparison of pathogen
fitness in different environmental
conditions; evaluation of risks of
release; field experiments in a
country where the pathogen and
the weed are not quarantine
organisms;
evaluation
of
formulation efficacy in different
cultural conditions.
Dr Maurizio Vurro
Institute of Sciences of Food Production,
C.N.R., Bari, Italy,
email: [email protected]
Dr Bruce Auld
NSW Agriculture and University of Sydney,
Orange, Australia,
email: [email protected]
36
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Overview della Medicina
Preventiva
An overview of Preventive
Medicine
Anthony F Mariani
Anthony F Mariani
Introduzione
E’ ormai noto che il 30-50% delle
malattie si possono prevenire. Infatti,
una dieta corretta con un basso livello
di grassi, coadiuvato da attivita’ fisica
che consente il mantenimento di un
appropriato rapporto tra peso
corporeo e quadrato dell'altezza
possono, da soli, essere un elemento
fondamentale nella prevenzione di
alcune malattie (1)(2)(3).
Sia i medici che i pazienti sono oggi
consapevoli che la scienza medica ha
dato,
negli
ultimi
decenni,
informazioni rilevanti nell’evoluzione
della malattia, ovvero come si genera,
come si sviluppa e pertanto oggi ci si
pone l’obiettivo di come prevenirla.
Nasce quindi la sfida dei medici e per
l’intera comunita’ di diffondere
efficacemente il ruolo e l’importanza
della medicina preventiva nella vita
quotidiana, in modo da ridurre la
sofferenza e il costo della malattia sia
sull’individuo che sulla comunità.
Malgrado gli sviluppi della ricerca
nell’ambito della medicina preventiva
ed in particolare la disponibilità oggi
di tecniche di analisi sempre piu’
sofisticate, l’Australia e gli altri paesi
del mondo sono oggi piu’ che mai
coinvolti nella ricerca di una strategia
adeguata per affrontare le malattie
prevenibili che colpiscono duramente
le comunita’.
In
questo
nuovo
quadro
l’informazione sulla salute ed in
particolare le sorgenti d’informazione
Introduction
It is now generally accepted that 3050% of disease is preventable. An
adequate low fat diet, physical
activity and maintenance of an
appropriate body mass index (BMI)
will, in themselves, play a
considerable role in reducing disease
(1)(2)(3).
Health care workers and patients
alike are aware of the extraordinary
leaps in knowledge that have
occurred in the medical sciences in
the last few decades.
The challenge for health care
workers and the community at large
is to effectively spread the message
of the importance of preventive
medicine, thereby reducing the
burden of disease on both the
individual and the community.
Despite significant advances in our
knowledge
about
preventive
medicine and the availability of
suitable
screening
programs,
Australia and countries worldwide
are still confronted with the recurrent
problem of preventable diseases
taking their toll on communities.
A growing number of people feel
that they should participate in the
management of their own health and
now have ready access to sources of
medical information including the
media and the Internet. However, for
some members of the community,
including non-English speaking
Italian Australians, a further source
37
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
sono determinanti per il gran numero
di persone che oggi intendono essere
coinvolte nella gestione della loro
salute. Ed in particolare le comunita’
di minoranza etnica, come ade
esempio gli italiani in australia,
vivendo il disagio della non completa
padronanza della lingua parlata nel
Paese in cui si trovano, necessitano di
forme di informazione adeguata.
Tale aspetto assume un’importanza
strategica in un Paese multiculturale
come l’Australia dove le differenze
linguistiche e culturali rendono piu’
ardua la possibilità di diffondere
efficacemente
il
messaggio
sull’importanza
della
medicina
preventiva.
of information is required.
The problem of preventive medicine
is more prevalent in multi-cultural
communities such as Australia where
language and cultural differences
make it even more difficult for the
preventive medicine message to be
spread effectively. The problem is
further exacerbated by the changing
pattern of disease as a result of
migration.
Definizione di Medicina Preventiva
Le definizioni usate da Connelly et al.
costituiscono la base del confronto
sulla medicina preventiva (2)
La prevenzione PRIMARIA è intesa
come la cura destinata a minimizzare
i fattori di rischio e il successivo
sviluppo della malattia, ad essa sono
legate le varie forme di promozione
sanitaria e di vaccinazione.
La prevenzione SECONDARIA è la
fase di analisi (screening) finalizzata
ad individuare le malattie ai primi
stadi. Un esempio è l’uso della
mammografia per scoprire il cancro
mammario
pre-clinico.
La
prevenzione secondaria e’ spesso
utilizzata nell’analisi di intere
popolazioni considerate a rischio.
Tale fase, d’importanza fondamentale
per l’intera comunita’ dovrebbe
essere supportata da strumenti efficaci
Definition of Preventive Medicine
The definitions used by Connelly et
al form a useful basis for discussions
on preventive medicine. (2) Thus,
PRIMARY prevention is the care
intended to minimise risk factors and
subsequent incidence of disease. It
includes various forms of health
promotion
and
vaccination.
SECONDARY
prevention
is
screening for detection of early
disease. An example is the use of
mammography to detect pre-clinical
breast cancer. Secondary prevention
mainly deals with screening of an ‘at
risk’ population.
Screening for
disease is useful when the targeted
disease is sufficiently burdensome.
The available screening methods
should be readily accessible and cost
effective. Furthermore, the available
treatment for the targeted illness
38
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
e precisi e nello stesso devono avere
un basso costo.
La prevenzione TERZIARIA è la
terapia che ha come scopo di
migliorare il corso di una malattia già
individuata.
La
riduzione
del
colesterolo in pazienti che hanno
subito un attacco cardiaco è un
esempio di prevenzione terziaria.
Un numero di organizzazioni
mondiali ha esaminato la validità
delle evidenze disponibili a favore
della medicina preventiva e sono stati
suggerite alcune raccomandazioni (4).
Tali
organizzazioni
enfatizzano
l’approccio sulla base dell’evidenza
per lo sviluppo di strategie
preventive.
In questo modo, la
comunita’ ed in particolare quella
sanitaria, hanno elementi in piu’ per
definire la politca della medicina
preventiva.
La
Medicina
Preventiva
nell’Australia Multi-Culturale
L’Australia e’ meta di emigrati di
origine non aglosassone, ed in
particolare da paesi dove la situazione
sanitaria è abbastanza differente da
quella della popolazione di origine
australiana (5). Una strategia di
medicina
preventiva
efficace
dovrebbe tener conto di questo fatto.
Un resoconto preparato da FECCA
(La Federazione di Consigli delle
Comunità Etniche dell’Australia) per
Diabete Australia, ha analizzato
alcuni sondaggi effettuati in Australia
(6).
Questi
mostrano
molto
chiaramente che alcuni gruppi etnici,
molti di origine non inglese ed inclusi
39
should be able to achieve a positive
outcome. The cost effectiveness of
the overall process is also a factor for
consideration.
TERTIARY
prevention is care intended to
ameliorate the course of established
disease. Lowering of cholesterol in
patients who have had a heart attack
is an example of tertiary prevention.
A
number
of
organisations
worldwide have examined the
strength of available evidence for
preventive
practices
and
recommendations have been made
(4). Such organisations emphasise
the evidence-based approach to the
development
of
preventative
strategies. In this way, health care
workers and the general community
have a better basis to guide their
approach to preventive medicine.
Preventive
Medicine
in
Multicultural Australia
Australia receives migrants of nonEnglish
speaking
backgrounds
(NESB) from countries where the
prevalence
of
many
medical
conditions is quite different from that
of the Australian-born population (5).
An effective preventive medicine
strategy should take this into
account.
A report prepared by FECCA
(Federation of Ethnic Communities
Councils of Australia) for Diabetes
Australia, reviewed some of the
surveys performed in Australia. (6)
These show quite clearly that some
ethnic groups, many with a nonEnglish speaking background and
including Italian born Australians,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
gli australiani nati da italiani, hanno
un’incidenza più alta di diabete
mellito e complicazioni associate. Il
rischio di diabete gestazionale è anche
alto nel gruppo di emigrati di origine
non anglosassone.
Da recenti studi condotti in Australia,
e’ emersa la necessità di avere
maggiori risorse e servizi a
disposizione nella lingua specifica dei
pazienti di origine non inglese, e
questo soprattutto a causa di una
predisposizione
congenita
pe
particolari malattia (6).
ƒ Uno studio condotto in Western
Australia ha verificato come i
pazienti di origine italiana avessero
una possibilità quattro volte
maggiore
che
gli
venisse
diagnosticato il diabete mellito,
rispetto
ai
loro
equivalenti
australiani (6);
ƒ il Progetto sul “Visual Impairment”
(condotto
dall’Università
di
Melbourne) ha evidenziato che
alcuni gruppi, come per esempio i
pazienti italo/australiani, non hanno
utilizzato le opportunita’ messe
loro a disposizione del aGoverno
Australiano per l’individuazione
del glaucoma e della retinopatia
diabetica (7);
ƒ Malattie del fegato croniche,
dovuta a epatite B e/o C, sono piu’
diffuse nei pazienti di origine non
inglese. Infatti queste infezioni
sono più comuni nel Sud Europa,
in Asia, nel Sud America ed in
Africa. Una diagnosi precoce di
queste condizioni potrebbe evitare
delle complicazioni a lungo
termine (8).
40
have a higher incidence of diabetes
mellitus
and
associated
complications. The risk of gestational
diabetes is also higher in the NESB
group.
Studies across Australia have found a
need for more resources and services
to be made available in the specific
language of the NESB patients.
ƒ A study in Western Australia
reported that hospitalised Italianborn patients were four times more
likely to be diagnosed as suffering
from diabetes mellitus than their
Australian-born counterparts (6).
ƒ Studies such as the Melbourne
Visual
Impairment
Project
(University of Melbourne) have
confirmed
what
had
been
suspected. Namely, that some
groups in our society, such as
elderly Italian/Australian patients,
have not taken advantage of the
high quality screening programs
for glaucoma, cataract and diabetic
retinopathy (7).
ƒ Chronic liver disease due to
hepatitis B and/or C has a higher
prevalence in NESB patients.
These infections are
more
common in Southern Europe,
Asia, South America and Africa.
Early diagnosis of these conditions
may avert long-term complications
(8).
There are also genetic conditions,
which affect different ethnic groups.
Screening for these conditions may
be helpful in the long-term
management of the patient.
These
conditions
include
haemochromatosis, coeliac disease
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Ci sono anche condizioni genetiche
che
colpiscono
gruppi
etnici
differenti. Lo screening di queste
condizioni potrebbe aiutare nella
gestione a lungo termine del paziente.
Queste
condizioni
includono
l’emocromatosi, la patologia coelica e
la talassemia. La talassemia, che
colpisce tra il 5 e il 10% di persone di
origine
mediterranea,
è
particolarmente
rilevante
nella
popolazione italo/australiana (9).
and thalassaemia. Thalassaemia,
which affects 5-10% of people of
Mediterranean origin, is particularly
relevant in the Italian/Australian
population (9).
Osservazioni finali
Studi recenti hanno evidenziato che
alcune terapie farmacologiche, su
particolari soggeti, possono generare
effetti collaterali non voluti (10).
Perciò
l’inosservanza
delle
prescrizioni mediche, le molteplici
assunzioni di farmaci negli anziani,
l’interazione
tra
farmaci
e
l’interazione tra medicine prescrivibili
e prodotti erboristici possono portare
a significativa morbidità ed a degenze
ospedaliere (11). Problemi come
quelli summenzionati possono colpire
tutta la popolazione, ma esiste una
possibilità maggiore di complicazioni
in gruppi etnicamente differenti dal
punto di vista linguistico e culturale
dalla
popolazione
dominante
predominante.
Tale aspetto diventa di rilevante
priorita’ nel caso della popolazione
australiana, la cui eta’ media si e;
alzata, e in cui quindi la scoperta
precoce di alcune malattie come la
demenza e la prevenzione delle
cadute, costituirà la sfida futura per le
famiglie, gli impiegati sanitari e i
Concluding remarks
A number of studies have revealed
that the use of medications can also
be associated with complications.
(10) Thus, poor compliance with the
taking of prescribed medications,
polypharmacy in the elderly, drug
interactions and interactions between
prescribed medications and herbal
medicines can lead to significant
morbidity and hospital admissions.
(11) Problems such as the above can
affect the whole population, but there
is an even greater potential for
complications in groups which are
linguistically and culturally diverse
from the predominant language or
culture of a new country.
With our ageing population, early
detection of dementia and the
avoidance of falls in the elderly will
provide an increasing challenge for
families, health care workers and
governments.
It is estimated that there are now
more than 50,000 post-war migrants
of Italian origin aged 65 years or
over, in Victoria. By being more
41
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
governi.
Infatti, per quanto riguarda gli
emgranti italiani, si calcola che ora
siano oltre 50,000 gli emgranti del
dopoguerra di età superiore a 65 anni.
In tale contesto, l’introduzione dei
programmi di medicina preventiva in
questo gruppo, cosi’ come in altri
gruppi di minoranza etnica in
Australia,
consentiranno
di
minimizzare il tasso di degenza ed il
bisogno di letti in ospizi e nelle case
di cura. Il “peso” delle malattie, sia
per l’individuo che la comunità in
generale,
sarà
ridotto
significativamente migliorando allo
stesso tempo la qualità della vita per
tutti gli interessati.
La medicina preventiva, indirizzata
alle varie comunita’ di minoranza
etnica, necessita di un ulteriore fase di
studio e conseguentemente di nuove
strategie per la diffusione e
l’attuazione.
Ed e’ in tale contesto che e’ nata l’idea
di un libro, redatto in doppia lingua,
Italiano ed Inglese dal titolo “La
Medicina Preventiva : Riducendo il peso
della Malattia” (ulteriori informazioni su
www.ambitalia.org.au). Tale libro,
illustrato a colori, raccoglie i contributi
di 39 specialisti e medici generici, e
tratta circa 60 temi legati a vari aspetti
delle malattie evitabili piu’ comuni. L’
obiettivo e’ quindi quello di disporre uno
strumento utile sia per i pazienti che per
l’intera comunita’ sanitaria.
Ben presto sara’ coordinato uno
studio legatto alla valutazione
dell’impatto di tale approccio verso la
medicina preventiva.
42
pro-active in introducing preventive
medicine programs in this group and
in other sectors of the Australian
community, health care workers and
governments will be able to work
together
to
minimise
the
hospitalisation rate and the need for
hostel and nursing home beds. The
burden of disease for both the
individual and the community as a
whole will be significantly reduced
while at the same time, improving
the quality of life for all concerned.
Further studies are required to
determine the incidence of disease
and the likely impact of changes in
environmental factors amongst the
many ethnic and cultural groups that
now reside in Australia.
More
specific preventive strategies can
then be implemented.
With the above issues in mind, it was
felt that a bilingual book, in English
and Italian, would be a valuable
resource for all members of the
community and especially for
patients and health care workers.
The book, ‘Preventive Medicine:
Reducing the Burden of Disease’,
reflects the work of some 39 authors,
specialists and general practitioners,
writing in their area(s) of expertise
(for
more
information
www.ambitalia.org.au). The book
was translated into Italian by
members of the lay community. It is
fully illustrated in colour with
chapters alternating between English
and Italian versions. Included are
some 60 topics, all dealing with
various aspects of the most common
preventable diseases.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
A study evaluating the impact of this
approach to preventive medicine will
be performed in the near future.
References
1) J. D. Potter, in the book ‘Food, Nutrition and Prevention of Cancer. A Global
Perspective’ pp 6-7, July 1997.
2) Connelly, M. T. et al. and Inui, T. S. Harrison’s Principles of Internal Medicine,
15th Edition, Vol. 1 pp 46-49, via the chapter on Preventive Medicine.
3) The Victorian Burden of Disease Study: Morbidity, published by the Epidemiology
Section, Health Intelligence and Disease Control, Public Health and Development
Division, Victorian Government, Department of Human Services, Melbourne.
Victoria. 1999.
4) U. S. Preventive and Services Task Force: Guide to Clinical Preventive Services,
Second Edition, Baltimore, Williams Wilkins, 1995.
5) Accent on GPS, MDGP ethnic Health Network Newsletter, February, 1997.
6) NIDDM and people from NESB prepared for Diabetes Australia by the Federation
of Ethnic Communities’ Councils of Australia 2000.
7) Melbourne Visual Impairment Project – Melbourne University, Department of
Ophthalmology.
8) Dev A, Sievert W. A. Survey of Australian General Practice Management of
Hepatitis C – infected patients from non-English speaking backgrounds. Journal of
Gastroenterology and Hepatology 2002; 17(3) 295-300.
9) Benz E. J. Haemoglobinopathies – Harrison’s Principles of Internal Medicine. 15th
Edition. 668.
10) Rougheed E. E., Gilbert A. L., Primrose J.G., Samsom L. N. Drug-Related Hospital
Admissions: A Review of Australian Studies. Published 1988-1996. Medical
Journal of Australia. 168(8); 405-408, 1998.
11) Myers S. P. Interactions between Complementary Medicines and Warfarin. Aus.
Presc. 2002;25:54-6.
12) Mariani A. F., Preventive Medicine: Reducing the Burden of Disease. Dec.2002.
Dr Anthony F Mariani MB BS FRACP
President of the Italian Medical Society of
Victoria
Northern Hospital
185 Cooper St
Epping
MELBOURNE VIC 3076
AUSTRALIA
Original version in English
Versione originale in inglese
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CANBERRA
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CANBERRA
Analisi metaboliche urbane
Urban metabolic analysis
Alessandro Costa
Alessandro Costa
Si sta facendo largo nel mondo della
ricerca ambientale un filone di studi
che basa le sue speculazioni sulla
visione della città come ecosistema.
Tale analogia si basa sul fatto che una
città contiene in uno spazio limitato
una comunità eterogenea di specie
viventi, un mezzo fisico sottoposto a
trasformazioni, che sono il frutto
dell’attività interna, e un meccanismo
di
funzionamento
basato
sull’interscambio di materia, energia e
informazione con l’ambiente esterno.
L’ambiente esterno, infine, può essere
considerato come sistema di supporto
per l’acquisizione delle risorse
necessarie per mantenere i processi
urbani
e
come
pozzo
per
l’allontanamento dei materiali esausti.
Le principali peculiarità offerte dalla
città rispetto agli ecosistemi naturali
sono:
Environmental
research
is
developing a branch of studies,
which bases more and more of its
speculations on the vision of the city
as an ecosystem. Such an analogy is
based on the fact that a city contains,
in a limited space, a heterogeneous
community of living species affected
by transformations, which are caused
by internal activities and a working
mechanism based on the interchange
of matter, energy and information
with the outer environment. The
external environment can finally be
considered a supporting system for
the acquisition of resources, which
are necessary to maintain the urban
processes and as a pit, used to
remove exhausted materials. The
main characteristics offered by the
city compared to the natural
ecosystems are:
ƒ un’elevata concentrazione spaziale ƒ ƒ A high spatial concentration and
predominance
of
human
e prevalenza della popolazione
population over other living
umana sulle altre specie viventi;
species;
ƒ un alto grado e diversità di
ƒ A high degree and difference in
modificazioni imposte all’ambiente
modifications forced by the
fisico per mezzo delle attività
physical environment through
antropiche;
anthropic activities;
ƒ una natura puramente eterotrofa
ƒ A purely heterotrophic nature,
che la rende dipendente da flussi
which makes it dependent from
energetici e materiali importati dal
energetic streams and materials
sistema di supporto.
imported from the supporting
system.
Questa preponderanza della dimensione
umana sull’assetto fisico e spaziale del
45
Such predominance of the human
dimension over the physical and
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
luogo urbano, indica come un’analisi di
carattere ambientale del sistema città
non possa prescindere dall’integrazione
di variabili scientifiche classiche con
variabili di carattere socioeconomico,
pena
la
parzialità
della
resa
interpretativa. Sempre in un’ottica di
sistema, va poi approfondito lo studio
del livello di interrelazione tra le sue
componenti e i suoi comparti, al fine di
stabilire quali siano gli assetti urbani che
offrono le maggiori garanzie di
sostenibilità della sua presenza, intesa in
termini di gestione e di sviluppo. Va
riconosciuta,
infine,
l’assoluta
importanza del sistema di supporto per il
mantenimento dei processi urbani. Esso,
di fatto, sta assumendo dimensioni
sempre più rilevanti, soprattutto nei
paesi industrializzati. Ciò a causa del
modello economico di riferimento –
incentrato sulla crescita e su fattori
consumistici – ma anche come
conseguenza
di
uno
sviluppo
tecnologico sempre più efficace nella
movimentazione globale di persone e
merci.
spatial layout of the urban area
indicates that the environmental
analysis of the city’s system cannot
ignore the integration of classical
scientific
variables
with
socioeconomic variables; otherwise,
the
interpretation
would
be
incomplete. When considering the
system, we need to study in depth the
level of interrelation between its
components and sectors, in order to
establish which urban layouts offer
the best guarantee of support of its
presence, in terms of management
and development. Lastly, the
absolute
importance
of
the
supporting system has to be
acknowledged. As a matter of fact,
this is considerably increasing
especially in the industrialized
countries. It is a consequence of the
economic model of reference –
focusing on growth and consumerist
factors – but also because of the
technological development, more and
more efficient in the global trade of
people and goods.
Studiare le dinamiche dei flussi di
materia ed energia in ambiente urbano e
i meccanismi che li controllano è un
esercizio utile a valutare le possibilità di
ottimizzazione - quindi di sostenibilità dei processi che avvengono nella città.
Un interessante approccio a tale
problematica è quello relativo allo
studio del metabolismo urbano. Esso fa
riferimento ad una trasposizione
procedente dalla biologia. La città,
infatti,
nei
suoi
processi
di
mantenimento può esserecaratterizzata
da due fasi principali:
To study the dynamics of streams of
matter and energy in urban areas and
the mechanism behind them is a
useful exercise to evaluate the
possibilities
of
optimization,
therefore of sustainability, of the
processes happening in the city.
An interesting approach to such a
problem is the one regarding the
study of urban metabolism. It has its
roots in a previous transposition of
biology. The city can, in its processes
of maintenance, be characterized by
two main phases:
46
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
or
constructive
ƒ anabolismo, o attività costruttiva, cioè ƒ ƒ Anabolism,
activity, is the process of matter
l’insieme
dei
processi
di
and energy’s revision entering in
rielaborazione della materia e
the city system, to satisfy the
dell’energia che entrano nel sistema
demands of the urban population;
città, per soddisfare le esigenze
ƒ Catabolism,
or
destructive
espresse dalla popolazione urbana;
activity, is the removal of waste
ƒ catabolismo, o attività distruttiva, che
and garbage from the activities
riguarda la rimozione dal sistema città
involved in it.
degli scarti e dei rifiuti derivanti dalle
attività svolte al suo interno.
La città, come tutti gli ecosistemi e in
quanto sistema aperto, ha bisogno di
un flusso in entrata di materia ed
energia attraverso il quale alimentare i
propri processi interni, completati i
quali allontana verso l’ambiente
circostante (sistema di supporto)
l’entropia generata sotto forma di
energia
a
minor
contenuto
informazionale
(ad
esempio,
radiazione infrarossa) e sostanze di
rifiuto, secondo i principi della
termodinamica evolutiva (Prigogine
1954). In pratica il sistema città viene
visto, in prima approssimazione,
come una scatola nera (black box) che
aumenta il proprio ordine interno a
spese dell’ambiente circostante. I
maggiori problemi ambientali (con i
loro alti costi economici) espressi dai
sistemi urbani sono relazionati alla
crescita dei flussi in entrata ed alla
gestione dell’aumento degli output.
Nei limiti stabiliti dal II principio
della termodinamica, maggiore è
l’entropia prodotta dalla scatola nera,
minore è il livello di sostenibilità
della città sull’ambiente circostante.
The city is like all ecosystems an
open system and needs an entering
stream of matter and energy, through
which it can supply its own internal
processes. Once completed, it pushes
away towards the surroundings
(supporting system) the entropy,
which is generated as energy with
less information (for example
infrared radiation) and waste
substances,
according
to
the
principles
of
evolutionary
thermodynamics (Prigogine 1954).
Basically, the city system is seen as a
black box, which increases its own
internal order at the outer
environment’s expense. The major
environmental problems (with high
economic costs) expressed by urban
systems are related to the growth of
entering streams and to the
management of outputs’ increase.
According to the II principle of
thermodynamics, the higher the
entropy produced by the black box,
the lower the level of the city’s
sustainability on the surrounding
environment.
E’ possibile, dunque, definire l’obiettivo
della sostenibilità urbana come la
riduzione sia dell’uso da parte della città
Therefore, it is possible to define the
goal of urban sustainability as the
decrease of both the exploitation of
47
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
di risorse naturali, sia della produzione
di rifiuti, contestualmente all’incremento
del livello di vivibilità, in modo che
l’oggetto-città possa inserirsi meglio
all’interno della capacità di carico locale,
regionale e globale degli ecosistemi
(Newman 1999).
Sono state prodotte nel tempo tre
successive versioni del modello
metabolico urbano, passando dalla sua
formulazione originale della metà degli
anni ’60 (Wolman 1965) a quella
denominata extended urban metabolism
model (EUMM) della fine degli anni ’90
(Newton et al. 1998). In questa
evoluzione lo schema concettuale del
modello si fa più articolato - come
illustrato dalle figure 1, 2, 3 -, arricchito
da un listato più analitico delle categorie
che
compongono
la
sequenza
input/output. Ciò è legato al fatto che la
città è in realtà molto più di un
meccanismo di processazione di risorse
e di produzione di rifiuti: è un luogo
dove creare opportunità umane
(Newman 1999), per il quale la
popolazione nutre aspirazioni e
aspettative. La città è concepita come un
ecosistema dinamico e complesso.
Fig 1
natural resources of the city and the
production of garbage, together with
the increase in living standards, so
that the city-object can better cope
with the capacity of local, regional,
and global load of ecosystems
(Newman 1999).
Three different versions of the urban
metabolic
model
have
been
developed, beginning with its
original formulation in the mid-60’s
(Wolman 1965), to the so called
extended urban metabolism model
(EUMM) at the end of the 90’s
(Newton et al. 1998). In this
evolution, the model’s conceptual
scheme becomes more articulated –
as shown in pictures 1, 2, 3 containing a more analytic list of the
categories
constituting
the
input/output sequence. This happens
because the city is in reality more
than a processing mechanism of
resources and waste production; it is
a place where human opportunities
are created (Newman 1999) and for
which the population has hopes and
expectations. The city is seen as a
dynamic and complex ecosystem.
(fonte: Wolman 1965)
48
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
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CANBERRA
Fig 2
Fig 3
(fonte: Newman 1999)
(fonte: Newton et al. 1998)
49
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Di fatto in tale evoluzione é stata
superata l’equivalenza città = scatola
nera, listando una serie di dinamiche
che governano la ripartizione e la
trasformazione degli input (e di
conseguenza la quantità e i destini
dell’output) negli insediamenti urbani.
Per ciascuna categoria, poi, è stato
elaborato un insieme di indicatori
descrittivi
delle
performance
ambientali urbane, in modo da rendere
più facilmente interpretabili i risultati e
le conseguenze dell’analisi dei flussi
metabolici. Quale applicazione pratica
del modello metabolico si cita il suo
impiego come struttura di riferimento
nella esposizione analitica delle
problematiche ambientali urbane
approfondite nell’Australian State of
the Environment del 2001 (SoER
2001).
Le principali caratteristiche della
rappresentazione urbana fornita dal
modello metabolico sono le seguenti:
ƒ esso accetta al suo interno indicatori
di
performance
e
obiettivi
quantitativi (standard, benchmark);
ƒ è rappresentativo dei settori chiave
urbani
(residenzialità,
salute,
trasporti,
attività
economiche,
eccetera);
ƒ è basato su una visione sistemica
della città;
ƒ permette la rappresentazione dei
legami causali all’interno del
sistema (driving force – pressioni –
condizioni – implicazioni –
risposta);
ƒ permette la rappresentazione dei
processi dinamici relazionabili con
la sostenibilità (dotazione – processi
– output).
50
Through
such
evolution,
the
equivalence city = black box has
been overcome, with a list of
dynamics, which have control over
the
input’s
repartition
and
transformation (and consequently the
output’s quantity and destiny) of
human settlements. For each
category, then, a group of descriptive
indicators of urban environmental
performances has been elaborated, in
order to make the results and the
consequences of metabolic streams’
analysis more easily interpretable. As
a practical application of the
metabolic model we mention its use
as a reference structure in the
analytic
exposition
of
urban
environmental problems, which are
shown in depth in the Australian
State of the Environment of 2001
(SoER 2001).
The main features of the urban
representation, provided by the
metabolic model, are the following:
ƒ It
accepts
within
itself
performance
indicators
and
quantitative objectives (standard,
benchmark);
ƒ It represents the key urban sectors
(residents, health, transportation,
economic activities, et cetera);
ƒ It is based on a systematic vision
of the city;
ƒ It allows the representation of
casual bonds inside the system
(driving force – pressures –
conditions – implications –
answer);
ƒ It
represents
the
dynamic
processes, which can be associated
with sustainability (endowment –
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
processes – output).
Un prossimo sviluppo del modello
metabolico riguarderà l’inclusione nel
suo listato dei meccanismi regolativi
delle dinamiche urbane, intesi come
processi pianificatori, decisionali e
come attività espletate dalle varie
istituzioni. In ultima analisi si
cercherà
di
collegare
la
modellizzazione concettuale alla
governance urbana.
A tale riguardo, il modello metabolico
così ampliato verrà testato sull’area di
Homebush Bay, sito che ha ospitato i
Giochi Olimpici di Sydney 2000.
Homebush Bay compendia in uno
spazio
geograficamente
ben
delimitato (760 ettari) un mix di
funzioni urbane eterogenee, che
vanno dalla residenzialità alle attività
industriali e terziarie, passando per le
attività del tempo libero. Ciò ricade in
un’area che ha dovuto subire un
processo
di
riqualificazione
funzionale ed ambientale molto
spinto, reso possibile solo grazie ai
finanziamenti
catalizzati
dall’allestimento dell’evento olimpico
(Costa e Ven der Borg 2002). Le
aspettative riposte dal governo del
NSW in materia di ri-pianificazione
di un sito posto strategicamente nel
baricentro della Greater Sydney e
l’enorme mole di dati di natura socio,
economico e ambientale raccolta
durante gli interventi pre-olimpici e
post-olimpici, rendono Homebush
Bay un’area particolarmente indicata
per un’analisi metabolica. Tale studio
verrà condotto durante l’anno
corrente dal Dipartimento di Scienze
Ambientali
dell’Università
Ca’
51
A future development of the
metabolic model will include in the
list regulative mechanism of urban
dynamics, considered as planning
and decisional processes and as
activities accomplished by several
institutions. The last analysis will
aim to connect the conceptual
modeling to the urban governance.
In this context, the renewed
metabolic model will be tested in the
Homebush Bay area, where the
Sydney 2000 Olympic Games took
place. Homebush Bay is located in an
area that is well geographically
limited (760 hectares), a mix of
heterogeneous
urban
functions,
ranging from residential to industrial
and tertiary activities, including spare
time activities. It takes place in an
area, which went through a very
strong process of functional and
environmental
retraining,
only
possible thanks to the funding from
the Olympic event (Costa and Ven
der Borg 2002). The expectations of
NSW Government regarding the replanning of a site, which is
strategically located in the Greater
Sydney’s center, and the huge
amount of social, economic and
environmental data gathered during
the pre-Olympic and post-Olympic
interventions, make Homebush Bay
an area which is particularly suitable
for a metabolic analysis. Such study
will be carried out this year by the
Department
of
Environmental
Science at the Ca’ Foscari University
of Venice and will be used as an
element of external evaluation by the
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Foscari di Venezia e potrà servire
come elemento di valutazione esterna
per le autorità competenti per lo
sviluppo di Homebush Bay.
relevant
authorities
for
the
development of Homebush Bay.
References
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metropolitane post-industriali, su Collana Ambiente e Sviluppo della Fondazione ENI
Enrico Mattei, Il Mulino, Bologna
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Dott. Alessandro Costa
Dipartimento di Scienze Ambientali –
Università Ca’ Foscari di Venezia
Fondazione Eni Enrico Mattei
Email: [email protected]
Versione originale in italiano
Original version in Italian
52
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
Interferenza dell'RNA (RNAi)
in Ceanorhabditis elegans
RNA interference in
Ceanorhabditis elegans
Flavia Pellerone
Flavia Pellerone
Caenorhabditis elegans è un nematode
che vive prevalentemente nel suolo ed è
comune in quasi tutto il mondo. È uno dei
metazoi più studiati e caratterizzati.
L'origine di ciascuna delle sue 959 cellule
somatiche è stata determinata ed il suo
genoma di 97MB è stato interamente
sequenziato. Questo nematode possiede
una serie di caratteristiche che lo rendono
particolarmente adatto all'analisi genetica
e molecolare. E' facilmente allevato su
piastre di terreno agarizzato seminate con
batteri di cui si nutre ed ha un ciclo vitale
di soli tre giorni alla temperatura di 25ƒC.
Grazie alla sua trasparenza alla luce si
presta alla microscopia ottica e possiede,
inoltre, l'abilità di produrre progenie
clonali da ermafroditi che si possono
incrociare con vermi di sesso maschile. C.
elegans costituisce inoltre un eccellente
organismo modello per gli studi
neurobiologici dal momento che possiede
un sistema nervoso ben caratterizzato per
quanto riguarda il numero e la posizione
dei suoi neuroni. Tutte queste
caratteristiche fanno di questo nematode
uno strumento di ricerca estremamente
prezioso per investigazione di molti
processi biologici. Inoltre, C. elegans
rappresenta un utile modello ed un
eccellente punto di partenza per la ricerca
in altri nematodi dal momento che
condivide numerosi processi biologici
con nematodi parassiti.
Caenorhabditis elegans is a small,
soil-dwelling nematode common in
most parts of the world. It is one of
the best studied and characterised
metazoan organisms. The lineage of
each of its 959 somatic cells has been
established and its 97 Mb genome
has been sequenced. This nematode
is well suited to genetic and
molecular research for a number of
reasons. It can be conveniently
grown on small agar plates seeded
with bacteria and has a life cycle of
only three days at 25 ºC. It has
amenable
characteristics
for
microscopy and the ability to
produce clonal progeny from
hermaphrodites and to cross them
with male worms. This nematode
also provide an excellent model for
neurolobiological studies since it has
an exceptionally well defined
nervous system in terms of the
number and location of neurons. For
all this reasons, it represents an
invaluable
research
tool
for
investigating
many
biological
processes. Moreover C. elegans is a
useful model and a very good
starting place for other nematode
research particularly given that a
number of key biological processes
appear to be conserved between C.
elegans
and
many
parasitic
nematodes.
Recentemente, C. elegans è diventato il
Recently C. elegans became the first
53
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
primo metazoo ad avere il genoma
interamente sequenziato. Inoltre si deve a
studi condotti su questo nematode la
prima evidenza che il dsRNA e' in grado
di indurre silenziamento genico. Questo
fenomeno, conosciuto come interferenza
dell'RNA
(RNAi),
comporta
la
degradazione
specifica
dell'RNA
messaggero in risposta all'introduzione di
RNA a doppio filamento (dsRNA) nelle
cellule. In natura, è possibile che l'RNAi
svolga un ruolo protettivo del genoma da
situazioni di instabilità causate da
transposoni e sequenze ripetute, e
potrebbe anche costituire parte di un
ancestrale meccanismo di difesa nei
confronti di attacchi virali.
L'attuale modello esplicativo del
meccanismo d'azione dell'RNAi include
una fase iniziale durante la quale il dsRNA
è progressivamente digerito da una
nucleasi con la conseguente produzione di
frammenti a doppio filamento lunghi 2125 nucleotidi. Questi piccoli frammenti
vengono indicati come short interfering
RNAs (siRNA). Un possible candidato al
ruolo di nucleasi del dsRNA e' stato
recentemente identificato in Drosophila e
chiamato 'Dicer'. I siRNAs vengono
incorporati in un complesso proteico,
chiamato il complesso di silenziamento
indotto dall'RNA (RISC), e funzionano
come sequenza guida per la degradazione
specifica del mRNA.
metazon to have its genome
sequenced and it was from work on
this nematode that the first evidence
that dsRNA could lead to gene
silencing was provided. This
phenomenon, known also as RNA
interference (RNAi), involves the
sequence-specific degradation of
mRNA in response to exogenous
double-stranded RNA (dsRNA). In
nature, RNAi may be involved in
protecting the genome against
instabilities caused by transposons
and repetitive sequences, and may
also form part of an ancient antiviral
response or protection mechanism.
L'RNAi può essere indotta in C. elegans
in tre modi relativamente semplici: a)
attraverso l'iniezione di dsRNA nelle
gonadi dei vermi, b) immergendo i vermi
in una soluzione di dsRNA (soaking
method), oppure c) attraverso la
somministrazione ai vermi di batteri
contenenti plasmidi in grado di produrre
RNAi can be induced in C. elegans
in three relatively simple ways: a)
injection of dsRNA into the worm
gonads, b) soaking the worms in
dsRNA solution or c) feeding the
worms engineered bacteria producing
dsRNA. dsRNA administered to
worms can permeate and affect the
54
The current model of the RNAi
mechanism include an initiation step
where the dsRNA is progressively
cleaved into 21-25 nucleotide long
double stranded fragments by a
nuclease. These small fragments are
referred to as short interfering RNAs
(siRNA). A possible candidate for a
dsRNA nuclease has been identified
in Drosophila and termed 'Dicer'.
The siRNAs are incorporated into a
protein complex, called the RNAinduced silencing complex (RISC),
and act as a guide sequence to target
specific mRNA degradation.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
dsRNA. Il dsRNA somministrato ai
vermi attraverso una qualsiasi di queste
vie, ha la capacita' di propagarsi da cellula
a cellula e di indurre un' interferenza di
tipo sistemico. Tuttavia, sembra che le
cellule neuroniche siano refrattarie a
questo fenomeno probilmente a causa
della loro impermeabilita'al dsRNA.
entire body causing systemic RNAinterference. However neuronal cells
seem to be refractory to this
phenomenon most likely because
they are, at least partially,
impermeable to dsRNA.
In seguito alla pubblicazione dell' intera
sequenza genomica di C. elegans, l'
RNAi è diventata lo strumento di "reverse
genetic" più impiegato in questo
organismo tanto da essere stato utilizzato
in un considerevole numero di studi
condotti anche su grande scala. Questa
tecnica rappresenta uno strumento
particolarmente veloce e potente di
identificazione di fenotipi caratterizzati da
perdita di funzione parziale o totale che
contribuiscono alla determinazione del
ruolo funzionale dei geni. In particolare,
questo strumento di genetica inversa,
semplifica enormemente lo studio della
funzione di geni cosiddetti "orfani" in
nematodi e anche la ricerca di nuovi
targets per lo sviluppo di antinematocidi.
Sebbene molto efficace e affidabile,
questa tecnica presenta alcuni limiti che
vanno tenuti in considerazione. Uno degli
inconvenienti principali è rappresentato
dalla ridondanza di alcuni geni. Molti
geni, infatti, appartengono a famiglie
geniche e svolgono funzioni simili.
Pertanto membri della stessa famiglia
possono compensare per la perdita di
funzione di geni affini. Questa
limitazione può pero'essere evitata
identificando segmenti di RNA specifici
per il gene d'interesse. Inoltre, sembra che
alcuni tessuti o stadi vitali non siano
suscettibili all'RNAi.
With the complete genomic sequence
of C. elegans available, RNAi has
become the dominant reverse
genetics tool in this organism and
several large-scale studies using
RNAi are currently underway. This
technique represents a particularly
fast and potent means of identifying
partial or complete loss-of-function
phenotypes, possibly leading to the
identification of gene function. In
particular this reverse genetic tool
has the potential to simplify the
investigation of the functions of
"orphan" genes in nematodes and
also the search for new antinematode
drug targets.
55
Although very effective and reliable,
this technique exhibits some limitations
that have to be taken into account. One
of the main problems is represented by
gene redundancy. Many genes belong
to families sharing common functions
and members of the same family can
compensate for the loss of function of
related genes. Another valid concern is
the possibility of cross interference with
closely related genes. However this
limitation can be easily avoided
identifying RNA segments that are
unique to a gene of interest. Also, it
appears that some tissues or stages are
not susceptible to RNAi.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Negli ultimi anni una crescente attenzione
è stata rivolta alla possibilità di usare il
dsRNA come agente terapeutico. Tale
interesse e' stato generato soprattutto
dall'idea che l' RNAi può essere usata per
bloccare l'espressione di geni anomali.
L'impiego di acidi nucleici come agenti
terapeutici e' attualmente sotto indagine.
Diverse prove cliniche che impiegano
acidi nucleici sono attualmente in corso
per valutare la sicurezza e l'efficacia di
questa strategia terapeutica. Tuttavia
alcuni problemi ritardano i progressi in
questo campo; tra questi l'ottimizzazione
del sistema di somministrazione degli
acidi nucleici in specifici compartimenti
cellulari
During the past few years an
increasing attention has been turned
to the possibility of using dsRNA as
therapeutic agent. Much of this
interest stems from the idea that
RNAi can be used for blocking the
expression of abnormal genes. Some
nucleic acid therapies are currently
undergoing clinical trials to evaluate
the safety and efficacy of this
therapeutic strategy. However many
problems hold up progress in the
field such as the optimisation of
molecular delivery to targeted cells
compartments and the improvement
of RNA hybridisation specificity.
Dr Flavia Pellerone
School of Biochemistry & Molecular
Biology
Faculty of Science
Australian National University
Canberra ACT 0200 Australia
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
56
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Una ricerca di supernovae nel
cielo australe
Looking for supernovae in
the southern sky
Marilena Salvo
Marilena Salvo
Alcuni tipi di stelle terminano il loro
ciclo vitale con un'esplosione,
chiamata "supernova", che costituisce
uno degli eventi piu'energetici
dell'universo. Basti pensare che una
supernova puo' raggiungere in pochi
giorni una luminosita'pari a quella
dell'intera galassia di cui fa parte,
prima di sbiadire in un lento declino.
Le supernovae giocano un ruolo
cardine nella moderna astrofisica.
Forniscono informazioni sulle fasi
finali dell'evoluzione di alcuni tipi di
stelle, sull'evoluzione delle galassie e
sulle caratteristiche del mezzo
interstellare. Inoltre, essendo visibili
alla distanza delle piu' lontane
galassie alla portata dei moderni
telescopi, sono anche il metodo piu'
efficace per la misura delle distanze
su scala cosmologica.
Da una decina d'anni si e' scoperta
l'esistenza di alcune correlazioni tra la
luminosita' assoluta di un certo tipo di
supernovae (le piu' brillanti, dette
"supernovae Ia") e le loro caratteristiche
osservabili. Si tratta di relazioni
empiriche, calibrate su un campione di
oggetti localizzati in galassie vicine alla
nostra, e poco si conosce della loro
origine fisica. Tuttavia, secondo le stime
attuali, l'uso delle supernovae Ia e di
queste relazioni permettono di stimare le
distanze tra le galassie con una
precisione del 10 per cento.
Nel 1998 due gruppi di ricerca
internazionali, uno dei quali guidato dal
When certain kinds of stars finish
their life, they end with a big
explosion, called a "supernova",
which is one of the most energetic
events in the universe. In a few days,
a supernova can reach a luminosity
comparable to that of the entire
galaxy in which it occurs, and then it
fades slowly away. Supernovae play
a pivotal role in modern day
astrophysics, providing information
on the final evolutionary phases of
certain kinds of stars, on galaxy
evolution and on the characteristics
of the gas between the stars.
Moreover, since they are detectable
at the distance of the farthest galaxies
currently visible to us, they are also
the most powerful method to
estimate distances on a cosmological
scale.
In the last decade several correlations
between the absolute luminosity of a
certain type of supernovae (called
"Type Ia supernovae") and their
observed characteristics have been
discovered. These are empirical
relations, calibrated on a sample of
objects located in nearby galaxies,
and not much is known about their
physical background. The current
data show that Type Ia supernovae
are good distance indicators to a
precision of 10 percent, when used to
measure distances between galaxies.
In 1998 two international research
groups, one of which led by Dr.
57
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Dott. Brian P. Schmidt dell'Australian
National University di Canberra, hanno
utilizzato le supernovae Ia per
investigare le caratteristiche su vasta
scala dell'universo. Entrambi i gruppi
hanno scoperto, indipendentemente, che
l'universo sembra in espansione
accelerata. Questo risultato ha suscitato
un grande scalpore tra gli scienziati e il
pubblico, e sembra confermato da altri
esperimenti
scientifici
che
non
prevedono l'utilizzo delle supernovae.
Tuttavia, finche' l'origine delle relazioni
alla base dell'uso delle supernovae Ia
come indicatori di distanza rimarra'poco
conosciuta, non sara' possibile essere
certi della validita' di queste relazioni
anche nel caso di oggetti che esplodono
in galassie molto lontane da noi.
Guardare lontano nell'universo vuol dire
anche guardare nel suo passato, e non
possiamo escludere che supernovae Ia
esplose a miliardi di anni luce da noi
presentino caratteristiche diverse da
quelle degli oggetti a noi piu' vicini, per
esempio a causa di un processo
evolutivo delle stelle che danno origine a
esplosioni di questo tipo.
Brian P. Schmidt from the Australian
National University, used Type Ia
supernovae to investigate the large
scale characteristics of the universe.
Both
groups
discovered
independently that the universe
seems to be accelerating in its
expansion. This breakthrough caused
a sensation among both scientists and
the general public, and seems to be
supported by other non related
experiments. However, until we
understand the origin of the relations
on which the use of Type Ia
supernovae as distance indicators is
based, we can not be certain that
these relations are valid even in the
case of objects that explode in very
distant galaxies. To look far away in
the universe also means to look back
in its past, and we cannot rule out the
possibility that Type Ia supernovae
billions of light years away have
different characteristics from the
closer ones, e.g. due to evolution of
their progenitor stars.
Per chiarire questo punto, gli
astronomi stanno cercando di
incrementare il numero di supernovae
ben studiate e di migliorare i modelli
teorici che permettono di riprodurne
le
caratteristiche
osservate.
Nell'emisfero nord sono attivi dei
programmi di ricerca automatica di
supernovae e di monitoraggio degli
eventi scoperti durante le varie fasi
della loro evoluzione. Nell'emisfero
australe, l'unica ricerca automatica di
supernovae al momento attiva e' il
risultato di una collaborazione tra
To clarify this point, astronomers are
trying to increase the number of well
studied supernovae and to improve
the theoretical models that allow to
reproduce
their
observed
characteristics. Automated supernova
searches and monitoring programs
are currently active in the northern
hemisphere.
In
the
southern
hemisphere,
the
only
active
automated supernova search is a
collaboration between the Australian
National
University
and
the
University of the New South Wales.
58
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
l'Australian National University e
l'Universita' del New South Wales. I
telescopi utilizzati sono l'Automated
Patrol Telescope (APT), un piccolo
strumento a grande campo, e un
telescopio da 2.3m di diametro, uno
dei piu' grandi sul territorio
australiano. Entrambi sono situati
all'Osservatorio di Siding Spring, nei
pressi di Coonabarabran, NSW. Il
software per le osservazioni e la
riduzione automatica dei dati e'stato
recentemente installato sul computer
che controlla l'APT, e dovrebbe
permettere la scoperta di decine di
supernovae all'anno. Le osservazioni
sono gia' in corso. Il telescopio da
2.3m e' gia' dall'anno scorso
impegnato nel monitoraggio di eventi
di supernova scoperti da altri
ricercatori.
The telescopes used for this project
are the Automated Patrol Telescope
(APT),
a
small,
wide-field
instrument, and the ANU 2.3m
diameter telescope, one of the largest
in Australia. They are both located at
Siding Spring Observatory, near
Coonabarabran, NSW. Automated
observing procedures, and the
software pipelines to enable the
discovery of many supernovae per
year have been recently installed at
the APT. Observations are currently
ongoing. Since last year the 2.3m
telescope has been monitoring a
number of important supernova
events
discovered
by
other
researchers.
Gli scienziati dell'Australian National
University sono entrati a far parte, da
alcuni mesi, di un Network per lo studio
delle supernovae Ia, in rete sul sito
http://www.mpa-garching.mpg.de/~rtn/.
Tale Network e'finanziato dalla
Comunita'Europea e coinvolge tutti i
maggiori istituti scientifici europei
dove si svolge ricerca sulle
supernovae, tra i quali anche
l'Osservatorio
Astronomico
di
Padova. Occasione d'incontro per i
membri europei ed australiani del
Network sara' l'Assemblea Generale
dell'Unione
Astronomica
Internazionale, che avra' luogo a
Sydney tra il 13 e il 26 luglio 2002.
E' la seconda volta che l'Australia
ospita questo prestigioso evento,
organizzato ogni due anni in una sede
diversa, e a cui partecipano astronomi
In the past few months, the scientists
at the Australian National University
have become part of a Network to
study Type Ia supernovae, online at
http://www.mpa-garching.mpg.de/~rtn/.
This Network is funded by the
European Community and involves
all the major European institutions
where supernova research is carried
on. Among the others, Padua
Observatory. The General Assembly
of the International Astronomical
Union, which will be held in Sydney
in July 13-26, will give the European
and Australian partners of the
Network a chance to meet.
This is the second time that Australia
hosts this important event, which is
held every second year in a different
city and whose participants are
astronomers from all over the world.
59
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
da tutto il mondo. All'Assemblea
Generale di Sydney sono attese
almeno duemila persone, impegnate
nella ricerca in tutti i campi
dell'astrofisica.
At least two thousand researchers
involved
in
all
aspects
of
astrophysics
are
expected
to
participate in the General Assembly
in Sydney this year.
Dott.ssa Marilena Salvo
Research School of Astronomy and
Astrophysics
The Australian National University
Mt.Stromlo Observatory, Cotter Rd, 2611
Weston, ACT, Australia
Ph: +61 2 6125 6712
Fax: +61 2 6125 0260
Web: http://www.mso.anu.edu.au/~salvo/
Email: [email protected]
60
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Eliminazione di mammiferi
stranieri dalle isole della
Nuova Zelanda
Eradicating alien animal
pests from New Zealand
islands
Bob Brockie
Bob Brockie
I neozelandesi hanno avuto molto
successo nel liberare parecchie loro
isole da mammiferi stranieri. Di
conseguenza, le piante e gli animali
locali si sono rigenerati, prosperando
su molte isole e numerose specie in
via di estinzione sono sopravvissute e
si sono ristabilite sulle isole
attualmente libere da predatori esterni
ed animali in competizione.
New Zealanders have had great
success in eradicating foreign pest
mammals from many of their islands.
As a result, native plants and animals
have regenerated and flourished on
many islands and a number of
formerly endangered species have
survived and recovered on islands
now free of introduced predators and
animal competitors.
Se si escludono le tre isole principali,
la Nuova Zelanda possiede circa 700
isole piu’ piccole. A parte alcuni
pipistrelli, alle origini l’arcipelago non
possedeva alcun mammifero terrestre.
I Polinesiani hanno introdotto ratti e
cani del Pacifico e i coloni europei
hanno rilasciato altre 33 specie di
mammiferi con effetti disastrosi sulla
flora e fauna locali. Gli animali
stranieri hanno danneggiato la
vegetazione sulla terraferma e su molte
isole, sottraendo agli animali del luogo
nettare, fiori, frutta, semi e spesso i
loro nidi. Gli animali predatori non
endemici non solo hanno fatto
scomparire molti animali nativi dalla
terraferma e da parecchie isole, ma
mantengono molte popolazioni quasi
estinte in pericolo.
Apart from its three main islands,
New Zealand has about 700 smaller
‘offshore’ islands. With the exception
of some bats, the primeval country
lacked any kind of land mammal.
Polynesians introduced Pacific rats
and dogs, and European settlers
released another 33 mammalian
species with disastrous effects on the
native flora and fauna. Foreign
animals degraded the vegetation on
the mainland and on many islands,
and robbed native animals of nectar,
flowers, fruit and seeds, and often
their nesting sites. Predatory foreign
animals not only eliminated many
native animals from the mainland and
from many islands, but they also hold
many surviving populations in check.
Bovini e capre sono scomparsi da
alcune isole gia’ a partire dal 1916,
ma la volonta’ di liberare le isole da
altre specie si sviluppo’ negli anni ’70
61
Cattle and goats were eradicated
from some islands as early as 1916
but the organised determination to
rid islands of other species picked
up in the 1970s and continues to
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
e continua oggigiorno.
the present day.
Al fine di eliminare animali parassiti,
veleno, trappole e tecniche di caccia
furono sviluppate inizialmente su
isole molto piccole, ma i metodi sono
stati notevolmente perfezionati ed
introdotti su isole sempre piu’ grandi.
Poisoning, trapping and shooting
techniques for eliminating pest
animals were developed on some very
small islands to begin with but the
methods have subsequently been
improved and adapted for use on
larger and larger islands.
Species
Specie
Number of islands
from
which
eradicated
/
numero di isole
dalle
quali
eliminati
Area of largest
island (ha)
Superficie
dell’isola piu’
grande
Australian
brushtail
possum
(opossum australiano)
Brush-tailed
rock
wallaby (wallaby)
Rabbit
(coniglio)
House mouse (topo
domestico)
Pacific rat (ratto del
Pacifico)
Ship rat (ratto nero)
Norway
rat
(ratto
norvegese)
Trichosurus
vulpecula
6
2321
Petrogale
penicillata
Oryctolagus
cuniculus
Mus musculus
2
2321
14
174600
12
710
Rattus exulans
27
1965
Rattus rattus
Rattus
norvegicus
13
37
50
1965
Stoat (ermellino)
Mustela
erminea
4
500
Ferret (furetto)
Cat (gatto)
Pig (maiale)
Mustela furo
Felis catus
Sus scrofa
1
8
10
22
2817
174600
Goat (capra)
Capra hircus
16
50990
Cattle (bovini)
Sheep (pecora)
Bos taurus
Ovis aries
4
4
174600
11,330
Table 1. Foreign mammal pests eradicated from New Zealand offshore islands.
(Information kindly supplied by Don Merton. N.Z. Department of Conservation)
Tav.I
Mammiferi stranieri eliminati dalle isole al largo della Nuova Zelanda.
(Informazioni gentilmente fornite da Don Merton. Dipartimento di Conservazione della
Nuova Zelanda).
62
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Tali
eliminazioni
hanno
profondamente influenzato la flora e
la fauna di molte isole. Le piante
locali si sono rigerate, molte sono
fiorite o hanno prodotto frutta come
mai in passato; invertebrati, uccelli e
lucertole locali si sono ripresi, spesso
in modo straordinario e varie
comunita’ naturali si sono ristabilite.
Molte isole libere da predatori sono
oggi utilizzate come santuari per
specie sia gia’ estinte, che in pericolo
di estinzione a causa di mammiferi
stranieri in Nuova Zelanda. Fra questi
sono presenti kiwi, kakapo, kokako,
takahe, corriere della Nuova Zelanda,
foca, colibri’, weta gigante, lucertola,
geco e tuatara.
I These eliminations have profoundly
affected the flora and fauna of the
many islands. Native plants have
regenerated, many plants have
flowered or borne fruit as never
before, native invertebrates, birds,
and lizards have recovered, often
spectacularly so, and natural
communities have been restored.
Several predator-free islands are now
used as sanctuaries for species either
extinct or threatened with extinction
by alien mammals on mainland New
Zealand. Among these are kiwi,
kakapo, kokako, takahe, New
Zealand shore plover, saddleback,
stitchbirds, giant weta, skinks,
geckos and tuatara.
Prima del 1987, il New Zeland Wildlife
Service si occupava della tutela
dell’isola. Da quell’anno in poi, il
Dipartimento della Conservazione
(www.doc.govt.nz), finanziato dallo
stato, ha portato avanti e sviluppato il
lavoro. Appaltatori privati sono spesso
utilizzati ed al momento si occupano
della maggior parte del lavoro sul
campo. Questi appaltatori sul campo
hanno avuto un tale successo, che molti
sono stati assunti al fine di eliminare
mammiferi stranieri e ristabilire
l’equilibrio ambientale di altre isole nel
mondo – ad esempio Christmas Island,
le Seychelles, Mauritius, le isole
Falkland, Ascensione e molte altre isole
biologicamente importanti.
Before 1987, the New Zealand
Wildlife Service pioneered island
eradications.
Since
then,
its
successor,
the
state-funded
Department
of
Conservation
(www.doc.govt.nz) has continued
and expanded the work. Private
contractors are often used and now
undertake most of the field work. So
successful are these field workers
that several have been contracted to
eliminate alien pests and restore the
ecology of other islands round the
world - for example Christmas
Island, the Seychelles, Mauritius, the
Falkland Islands, Ascension and
many other biologically important
islands.
Tale lavoro non solo ha contribuito
alla sopravvivenza della flora e fauna
locali, ma ha anche aumentato interessi
commerciali quali ad esempio la
coltivazione di cereali ed ha
This work has not only helped native
wildlife survive but has also
improved commercial interests such
as growing crops and enhanced
tourist attractions. Many island
63
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
moltiplicato l’affluenza di turisti.
Molte attrattive turistiche locali
vengono compromesse dalla presenza
di ratti o topi.
I visitatori delle isole che sono state
recentemente liberate dai predatori
sono spesso sbalorditi per la ritrovata
varieta’ ed abbondanza di vita animale
e vegetale locale, tanto da paragonare
tali isole al Paradiso Terrestre. I
conservazionisti della Nuova Zelanda
spesso si chiedono quale genere di vita
possa svilupparsi sulle isole del Mar
Baltico o del Mediterraneo, se ratti ed
altri predatori venissero eliminati.
tourist attractions are compromised
by the presence of rats or mice.
Visitors to islands recently freed of
predators are often astonished at the
new richness and abundance of
native plant and animal life,
comparing them with the Garden of
Eden. New Zealand conservationists
often wonder what kind of life might
yet flourish on islands in the Baltic or
Mediterranean if rats and other
predators were removed.
Titolo dell’illustrazione: Tre specie native in via d’estinzione che sopravvivono nei
santuari della Nuova Zelanda, privi di mammiferi predatori stranieri. Da destra a sinistra:
La weta gigante di Stephen Island Deinacrida rugosa (Orthoptera), il tuatara Sphenodon
punctatus, ed il piccolo kiwi maculato Apteryx owenii.
Caption for illustration: Three endangered native species which survive on New Zealand
island sanctuaries freed of foreign mammalian predators. Left to right: The giant
Stephens Island weta Deinacrida rugosa, the tuatara Sphenodon punctatus, and the little
spotted kiwi Apteryx owenii.
Dr Bob Brockie
Honorary Research Associate
School of Biological Sciences
Victoria University
Wellington, New Zealand
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
64
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
La Chimica “Verde” in Italia
Green Chemistry in Italy
David StClair Black
David StClair Black
Durante gli ultimi cinque anni,
laureati e professori di tutto il mondo
si sono ritrovati per una settimana a
Venezia per una serie di Scuole
Estive sulla Chimica Verde. Ho avuto
la fortuna di partecipare alle ultime
due, nel 2001 e nel 2002. Le Scuole
Estive sono organizzate dal Consorzio
Interuniversitario
Nazionale
la
Chimica per l’Ambiente (INCA) sotto
la direzione del Professor Pietro
Tundo e l’amministrazione del Dott.
Alvise Perosa. Le Scuole Estive sono
finanziate anche dalla Comunità
Europea.
For the past five years, graduate
students and lecturers from around
the world have gathered for a week
in September in Venice for a series
of Summer Schools on Green
Chemistry. I have been fortunate to
participate in the last two, in 2001
and 2002. The Summer Schools are
organised
by
the
Consorzio
Interuniversitario
Nazionale
la
Chimica per l'Ambiente (INCA)
under the direction of Professor
Pietro Tundo and the management of
Dr Alvise Perosa. The Summer
Schools are also supported by some
EU funding.
La Chimica Verde può essere definita
come l’ideazione, la progettazione e
l’utilizzo di prodotti chimici e si
propone di ridurre o eliminare l’uso e
la produzione di sostanze nocive. La
Chimica Verde si è rivelata negli
ultimi anni uno fra i maggiori nuovi
approcci alla chimica, richiedendo le
ricerche più sofisticate ed innovative
e risultando nello sviluppo di processi
industriali completamente nuovi.
Sono stati elaborati dodici principi
chiave della Chimica Verde, i quali
forniscono un’immagine più chiara e
completa della ramificazione di tale
concetto. I dodici principi sono:
ƒ Prevenire è meglio che curare
ƒ Massimizzare l’inclusione di tutti i
materiali nel prodotto finale
ƒ Usare e produrre sostanze con una
tossicità minima o nulla
ƒ I prodotti dovrebbero rimanere
65
Green Chemistry can be defined as
the invention, design and application
of chemical products and processes
to reduce or to eliminate the use and
generation of hazardous substances.
Green Chemistry has emerged in
recent years as a major new approach
to chemistry, requiring the most
sophisticated and innovative research
and resulting in the development of
completely new industrial processes.
Twelve key principles of Green
Chemistry have been enunciated, and
these give a clearer and amplified
picture of the ramifications of this
concept. The twelve principles are:
• Prevention is better than treatment
• Maximise the incorporation of all
materials into the final product
• Use and generate substances that
possess little or no toxicity
• Products should preserve efficacy
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
efficaci, pur presentando una
tossicità ridotta
Evitare l’uso di sostanze ausiliarie
(ad esempio solventi, agenti
separatori ecc.)
L’apporto energetico dovrebbe
essere minimizzato: usare la
temperatura ambientale e la
pressione.
Usare materie prime o materiali
rinnovabili
Evitare la derivazione (gruppi di
blocco, protezione/de-protezione
ecc.)
I reagenti catalitici sono superiori
ai reagenti stechiometrici
I prodotti chimici non dovrebbero
rimanere nell’ambiente dopo essere
stati utilizzati
Le
metodologie
analitiche
dovrebbero
permettere
il
monitoraggio ed il controllo
durante la lavorazione
I processi dovrebbero minimizzare
il rischio di incidenti chimici.
of function with reduced toxicity
• Avoid use of auxiliary substances
(eg. solvents, separation agents etc)
• Energy requirements should be
minimized: use ambient temperature
and pressure
• Use renewable raw materials or
feedstocks
• Avoid derivatization (blocking
groups, protection/deprotection etc)
• Catalytic reagents are superior to
stoichiometric reagents
• Chemical products should not
persist in the environment at the end
of their function
• Analytical methodologies should
allow in-processing monitoring and
control
• Processes should minimize the
potential for chemical accidents
Ciascuna Scuola Estiva sulla Chimica
Verde ha quindi come obiettivo
presentare agli studenti laureati in
chimica il gran numero di successi
fino ad oggi ottenuti e le importanti
sfide del futuro. In sostanza, mira ad
instillare questa nuova mentalità
culturale nel piano di ricerca di una
nuova generazione di chimici, sia che
si trovino in ambito accademico, che
nell’industria. Il Consorzio Italiano
INCA è diventato il leader in Europa
per tale movimento e le sue attività a
livello mondiale lo rendono uno fra i
gruppi mondiali più influenti. Il Prof.
Tundo
è
presidente
dell’
Interdivisione Sottocommissione sulla
Each Summer School on Green
Chemistry therefore aims to present
graduate students in chemistry with
the broad range of achievements so
far and the serious challenges for the
future. Crucially, it aims to instil this
new cultural mentality into the
research planning of a new
generation of chemists, whether they
find themselves in academe or
industry. The Italian Consortium
INCA has become the centrepoint in
Europe for this movement, and its
worldwide activities make it one of
the most influential groups in the
world. Indeed, Professor Tundo is
the Chair of the Inter-divisional Sub-
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
66
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Chimica
Verde
dell’Unione
Internazionale della Chimica Pura ed
Applicata.
committee on Green Chemistry of
the International Union of Pure and
Applied Chemistry.
Le Scuole Estive consentono un
soggiorno completo e forniscono
quindi un contatto informale ideale
fra professori e studenti. Negli ultimi
anni la sede è stata l’Istituto
Canossiano, nel cuore di Venezia. La
quinta Scuola Estiva nel 2002
registrò 77 partecipanti, composti da
62 studenti e 15 professori. Gli
studenti provenivano dall’Argentina,
Australia,
Estonia,
Germania,
Ungheria, Italia, Olanda, Polonia,
Portogallo, Romania, Russia, Spagna
e Regno Unito. I professori sono
accorsi dall’Australia, Germania,
Ungheria, Italia, Olanda, Svizzera,
Regno Unito e Stati Uniti. Gli
studenti
australiani
partecipanti
appartenevano al Centro Universitario
Monash per la Chimica Verde, la
quale ha stabilito forti legami con
INCA. Tale collaborazione si è
rafforzata grazie al convegno sulla
Chimica Verde, organizzato come
parte dell’Esibizione e Conferenza
sulle Innovazioni Tecnologiche ItaliaAustralia, tenute con successo a
Melbourne nel Marzo 2002.
The Summer Schools are fully
residential, and therefore provide
ideal informal contact between
lecturers and students. In recent
years the venue has been the Istituto
Canossiano, in the heart of Venice.
The Fifth Summer School in 2002
had 77 participants, made up of 62
students and 15 lecturers.
The
students came from Argentina,
Australia,
Estonia,
Germany,
Hungary, Italy, The Netherlands,
Poland, Portugal, Romania, Russia,
Spain, and the UK. Lecturers came
from Australia, Germany, Hungary,
Italy, The Netherlands, Switzerland,
UK, and the USA. The Australian
student participants came from the
Monash University Centre for Green
Chemistry, which has established
close links with INCA.
This
collaboration was strengthened by
the symposium on Green Chemistry
held as part of the highly successful
Italy-Australia
Technological
Innovations
Conference
and
Exhibition held in Melbourne in
March 2002.
Il programma della quinta Scuola
Estiva è stato elaborato secondo le
principali aree identificate per lo
sviluppo della Chimica Verde e
comprende i seguenti argomenti di
lezione:
The program of the Fifth Summer
School was grouped according to the
main
identified
areas
for
development of Green Chemistry,
and included the following specific
lecture topics:
1) L’uso di materiali alternativi
(rinnovabili e meno tossici)
ƒ “L’uso di materiali rinnovabili
1. The use of alternative feedstocks
(renewable and less toxic)
ƒ "The
use
of
renewable
67
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
come contributo alla protezione
ambientale”
(Wolfgang
Hölderich, Aachen)
ƒ “Materiali
carboidrati
per
l’industria chimica” (Frieder
Lichtenhaler, Darmstadt)
2) L’uso di reagenti benigni o
innocui
ƒ “Reagenti
verdi:
dimetilcarbonato”
(Pietro
Tundo, Venezia)
3) L’impiego di processi naturali per
l’efficienza e la selettività
ƒ “Biocatalisi”
(Bernard
Witholt, ETH Zürich)
4) L’uso di solventi alternativi
ƒ “Chimica organica in acqua”
(Jan Engberts, Groningen)
ƒ “Liquidi ionici” (Ken Seddon,
Belfast)
ƒ “Fluidi supercritici” (Walter
Leitner)
5) La progettazione di sostanze
chimiche più sicure
ƒ “Una visione d’insieme dello
sviluppo
commerciale
della
sostituzione del clorofluorocarbone
“ (Leo Manzer, Dupont USA)
6) Lo sviluppo di condizioni
alternative di reazione per
l’efficienza e la selettività.
ƒ “Catalizzatori eterogenei per la
produzione ambientale benigna di
sostanze chimiche pregiate ed
intermedie (Wolfgang Hölderich,
Aachen)
ƒ “Fotocatalisi “ (Angelo Albini,
Pavia)
7) La minimizzazione del consumo
energetico.
ƒ “Catalisi
ambientale
legata
all’efficienza energetica, elettricità
ed economia (John Armor, Air
68
feedstocks as a contribution to
environmental
protection"
(Wolfgang Hölderich, Aachen)
ƒ "Carbohydrate feedstocks for the
chemical industry" (Frieder
Lichtenthaler, Darmstadt)
2. The use of innocuous or benign
reagents
ƒ "Green
reagents:
dimethylcarbonate"
(Pietro
Tundo, Venice)
3. The employment of natural
processes
for
efficiency
and
selectivity
ƒ "Biocatalysis" (Bernard Witholt,
ETH Zürich)
4. The use of alternative solvents
ƒ "Organic chemistry in water"
(Jan Engberts, Groningen)
ƒ "Ionic liquids" (Ken Seddon,
Belfast)
ƒ "Supercritical fluids" (Walter
Leitner, Aachen)
5. The design of safer chemicals
ƒ An overview of the commercial
development
of
chlorofluorocarbon
replacements" (Leo Manzer,
Dupont USA)
6. The development of alternative
reaction conditions for efficiency and
selectivity
ƒ "Heterogeneous catalysts for the
environmentally
benign
production
of
fine
and
intermediate
chemicals"
(Wolfgang Hölderich, Aachen)
ƒ "Photocatalysis" (Angelo Albini,
Pavia)
7. The minimization of energy
consumption
ƒ “Environmental catalysis linking
energy efficiency, electricity and
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Products USA)
ƒ “Catalisi enantioselettiva” (Walter
Leitner, Aachen)
ƒ “Processo
di
ossidazione
catalizzato enantioselettivo (David
Black, UNSW)
ƒ “Catalisi omogenea nella Chimica
Verde” (Istvan Horvath, Eotvos)
economics" (John Armor, Air
Products USA)
ƒ “Enantioselective
catalysis"
(Walter Leitner, Aachen)
ƒ "Enantioselective
catalysed
oxidation processes" (David
Black, UNSW)
ƒ "Homogeneous catalysis in
Green
Chemistry"
(Istvan
Horvath, Eotvos)
Inoltre apparivano inoltre due lezioni
generali introduttive:
ƒ “La Chimica Verde: affrontando le
sfide della sostenibilità (Paul
Anastas, White House Science
Office, USA)
ƒ “ La Chimica Verde nel contesto
internazionale” (David Black,
UNSW)
In addition there were two general
introductory lectures:
ƒ "Green Chemistry: meeting the
challenges of sustainability"
(Paul Anastas, White House
Science Office, USA)
ƒ "Green Chemistry in the
international context" (David
Black, UNSW)
Il programma prevedeva anche
piccoli gruppi di discussione ed il
momento saliente è stato la
presentazione di più di quaranta
manifesti.
I partecipanti erano molto entusiasti
dell’esperienza positiva presso la
Scuola Estiva ed il loro contributo
servirà alla programmazione di
successive Scuole, che si terranno per
almeno i prossimi due anni.
The program also included smaller
group tutorial discussions and a
highlight was the presentation of
more than forty posters.
The
participants
were
very
enthusiastic about the valuable
experience of the Summer School,
and their feedback will assist in the
programming of future Schools,
which are assured for at least two
more years.
Prof David StClair Black
School of Chemical Sciences
The University of New South Wales
Sydney
Versione originale in inglese
Original version in English
69
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
70
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Presentazione alla comunita’
scientifica dell’Australian
Capital Territory della Prima
Associazione australiana
senza fine di lucro per la
ricerca con l’Italia
Presentation to the
Australian Capital Territory
Scientific Community of the
first non-profit Australian
Association for research
activity with Italy.
Nicola Sasanelli
Nicola Sasanelli
Lo scorso 26 novembre, alla presenza
del Ministro per le Scienze
Australiano Hon Peter McGauran e
dell’Ambasciatore
d’Italia
Dino
Volpicelli, e’ stata presentata alla
comunita’ accademica e scientifica
australiana, la prima Associazione
“non-profit” per la ricerca tra Italia e
Australasia con pertinenza nel
territorio dell’Australian Capital
Territory. All’iniziativa erano presenti
circa 150 docenti e ricercatori
appartenenti a Universita’ e centri di
ricerca dello Stato, nonche’ funzionari
al vertice del Ministero delle Scienze
e dei principali Enti pubblici di
ricerca australiani quali: CSIRO
(Commonwealth Scientific Industrial
Research Organization), NHMRC
(National Health Medical Research
Council), ARC (Australian Research
Council), Accademia delle scienze
etc..
L’Associazione, nata formalmente lo
scorso luglio e denominata “ARIACanberra”, ha come obiettivo di
promuovere, incoraggiare, facilitare e
gestire le attività di promozione
connesse alla ricerca scientifica,
tecnologica e delle scienze sociali tra
l’Australasia,
con
particolare
attenzione alle Universita’ ed ai centri
di ricerca dello Stato dell’ACT, e
Last 26th of November, in the
presence of the Australian Minister
of Science Hon Peter McGauran and
the Italian Ambassador Dino
Volpicelli, the first non-profit
Association for Research between
Italy and Australasia within the
Australian Capital Territory was
presented to the Australian scientific
and academic community. The
initiative saw the participation of
about 150 lecturers and researchers
belonging to the University and State
research centres, as well as attachés
from the Minister of Science and
from the main Australian Public
Entities of Research such as: CSIRO
(Commonwealth Scientific Industrial
Research Organization), NHMRC
(National Health Medical Research
Council), ARC (Australian Research
Council), Academy of Science etc..
The
Association,
officially
established last July and named
“ARIA Canberra”, aims to promote,
encourage, facilitate and manage the
activities of promotion linked to
social science, scientific and
technological
research
between
Australasia and Italy, with particular
attention to Universities and ACT
research centres.
71
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
l’Italia.
L’Associazione, sorta attraverso il
sostegno di quindici soci fondatori,
per la maggioranza ricercatori e
professori di origine italiana, oggi
conta 21 iscritti e prevede un comitato
esecutivo di cinque rappresentanti
(Presidente, Segretario, Tesoriere e
due membri ordinari) con l’ulteriore
presenza
del
nostro
Addetto
Scientifico e di un rappresentante
designato dal Ministero della Ricerca
del Governo federale australiano.
Questi ultimi due membri, pur non
avendo diritto al voto, saranno
presenti all’interno del comitato per
informare l’associazione nello stato
della cooperazione fra i due Governi.
L’idea di dare luogo ad associazioni
statali è legata al fatto che esse
possono autonomamente proporre
iniziative nate sulla base delle
esigenze di università e centri di
ricerca locali, rendendo così più facile
l’interazione con i Governi Statali,
più disponibili, naturalmente, a
sostenere anche finanziariamente
quelle attività che investono strutture
di ricerca insediate sul proprio
territorio. All’evento erano presenti
anche i Proff. Antonio Cantoni della
Western
Australia
University,
Pasquale
Sgro
dalla
Griffith
University
e
Mauro
Sandrin
dall’Austin Research Center di
Melbourne e Piero Giorgi della
Queensland
University
in
rappresentanza
delle
nasciture
Associazioni rispettivamente degli
Stati di Western Australia (con 18
iscritti), Victoria (con 25 iscritti) e
72
The Association was established
through the support of fifteen
founding members, the majority of
which
were
researchers
and
professors with Italian origins. Today
there are currently 21 people enrolled
in the association, which has an
executive
committee
of
5
representatives (President, Secretary,
Treasurer,
and
two
ordinary
members), with the presence of our
Scientific Attaché and of a
Representative nominated by the
Minister of Research of the
Australian Federal Government. The
last two members mentioned, even
though they don’t have the right to
vote, will be part of the committee to
inform the association of the state of
cooperation between the two
Governments.
The idea of establishing public
associations is based on the fact that
they can independently propose
initiatives, which are chosen
according
to
the
needs
of
Universities and other local research
centres, allowing them to interact
with the Public Government. Indeed,
the Public Government will certainly
be more willing to sustain financially
those activities investing in research
structures located on its own
territory. The event saw the
participation of Prof. Antonio
Cantoni from Western Australia
University, Pasquale Sgro from
Griffith University, Mauro Sandrin
form Austin Research Center in
Melbourne and Piero Giorgi form
Queensland University, representing
the
forthcoming
Associations,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Queensland
iscritti).
University
(con
17
Pertanto, tale iniziativa, promossa
dall’Ufficio
Scientifico
dell’Ambasciata d’Italia, mira a
creare una rete di Organizzazioni,
economicamente indipendenti. Il
coordinamento
delle
diverse
Associazioni Statali permettera’ di
promuovere piu’ capillarmente la
cooperazione
sul
territorio
dell’Australasia attraverso le singole
universita’ e i centri di ricerca.
I discorsi del Ministro McGauran,
dell’Ambasciatore Volpicelli e del
Presidente della neonata Associazione
Dott. Luciano Lombardo, hanno
sottolineato la maggiore attivita’ di
cooperazione realizzata nel corso
dell’ultimo biennio grazie ai 20
workshops organizzati in Australia
che hanno vista la partecipazione di
oltre 400 fra ricercatori ed
imprenditori del settore high tech
italiani, nonche’ con le otto edizioni
del “Bollettino della Comunita’
scientifica in Australasia”, dal marzo
2001 al dicembre 2002 con la
pubblicazione di oltre 100 articoli
sulla ricerca scientifica e tecnologica
di interesse per i due Paesi. Ed infine,
e’ stata evidenziata l’importanza della
formazione delle Associazioni, che,
costituite prevalentemente da giovani
ricercatori di origine italiana,
rappresentano un’evoluzione dello
stereotipo di “comunita’ di italiani
all’estero” legato ad una comunita’ in
eta’ avanzata e di medio livello
culturale.
73
respectively in Western Australia (18
members), Victoria (25 members)
and Queensland University (17
members).
Therefore such initiative, promoted
by the Scientific Bureau of the Italian
Embassy, aims to create a network of
economically
dependent
Organisations. The coordination of
the different Public Organisations
will allow a widespread promotion of
cooperation on the territory of
Australasia, through the Universities
and research centres.
The words of Minister McGauran, of
the Italian Ambassador Dino
Volpicelli and of the President of the
newborn Association Doctor Luciano
Lombardo, have emphasised the
increasing activity of cooperation
carried out during the last two years
thanks to the 20 workshops organised
in Australia. These workshops saw
the participation of more than 400
between
researchers
and
entrepreneurs from high tech Italian
sectors, and presented the eight
editions of the “Bulletin of the
Scientific
Community
in
Australasia”, from March 2001 to
December 2002 with the publication
of over 100 articles on scientific and
technological research, relevant for
both Countries. Impotantltly, such
associations are mainly made up of
young researchers with Italian
origins and they represent a
breakthrough in the stereotyped
vision of “Italian communities
abroad”, which are seen as aging
communities with an average cultural
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
A conclusione del suo discorso,
l’Ambasciatore
Volpicelli
ha
sottolineato l’interesse del MIUR ad
organizzare, nella prossima primavera
italiana, una visita del Ministro
McGauran presso le università ed i
principali centri di ricerca italiani
coinvolti nella cooperazione con
l’Australia.
level.
At the end of his speech,
Ambassador Volpicelli announced
the interest of MIUR to organise,
during the next Italian spring, a visit
of Minister McGauran to the
universities and the main Italian
research
centres,
which
are
cooperating with Australia.
Dott. Ing Nicola Sasanelli
Versione originale in italiano
Original version in Italian
74
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Hindmarsh, R. & Lawrence,
G. (2001)
Altered genes II – The future?
Hindmarsh, R. & Lawrence,
G. (2001)
Altered genes II – The future?
Scribe Publications, Melbourne
Scribe Publications, Melbourne
“Responsabilità sociale della scienza”
è un concetto che fu introdotto negli
anni ’60, quando ci si rese conto che
il lavoro svolto nei laboratori di
ricerca e nelle università aveva
importanti risvolti sociali. Da quando
gli scienziati moderni hanno accettato
gli interessi commerciali e il
programma di scienze applicate, non
sono più Vestali innocenti al servizio
del tempio della scienza. Ora
l’espressione dal sapore politico
“responsabilità sociale” non è più in
uso, ma la battaglia per una
comprensione critica su dove la
scienza e la tecnologia ci stanno
portando è viva e vegeta. Altered
genes II è un chiaro esempio di come
controbilanciare la retorica ufficiale
della genetica con una buona dose di
GenEtica. [1]. La prima edizione di
Altered Genes II (1998) si è esaurita
nel giro di un anno. Nuove
applicazioni
commerciali
della
genetica appaiono in continuazione e
questa edizione riveduta rappresenta
una
discussione
aggiornata
e
indispensabile riguardo a temi etici,
sociali ed ecologici che emergono
dalla biotecnologia e dall’ingegneria
genetica.
‘Social responsibility of science’ was
a concept introduced in the 1960s,
when one realised that the work
carried in research laboratories and
universities had important social
implications. Since accepting the
agenda of applied science and
commercial
interests,
modern
scientists are not innocent Vestals
officiating in the temple of Science
anymore.
Now the politically
charged term ‘social responsibility’
is not used anymore, but the struggle
for a critical understanding of where
science and technology is taking us is
alive and kicking. Altered genes II is
an outstanding example of how to
counter-balance the official rhetoric
of genetics with a good dose of
GeneEthics. [1] The first edition of
Altered genes (1998) sold out within
a year. New commercial applications
of genetics are popping up all the
time, and this revised edition
represents a needed up-to-date
discussion of ethical, social, and
ecological issues arising from
biotechnology
and
genetic
engineering.
I dodici autori di Altered Genes II
sono ricercatori esperti di biologia,
legge, sociologia, educazione, politica
della
scienza
e
difesa
dei
75
The twelve contributors of Altered
genes II are experienced researchers
in biology, law, sociology, education,
science policy, and consumers’
advocacy.
This
strong
multidisciplinary approach translates
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
consumatori.
Un
approccio
multidisciplinare così forte si traduce
in saggi dettagliati ed informativi, ma
anche accessibili, che possono essere
apprezzati da ogni persona media
istruita.
Nella sua introduzione, il premiato
ambientalista e giornalista David
Suzuki ricorda l’esplosione della
scienza negli Stati Uniti dopo il lancio
dello Sputnik, al tempo in cui gli
scienziati
“condividevano
idee
apertamente
e
liberamente,
cooperavano
nei
progetti
e
rispettavano le aree precedentemente
investigate. C’era eccitamento ed un
sentimento di comunità…Dove prima
gli scienziati cercavano risposte a
domande fondamentali, ora cercano
investitori di capitali per le loro
aziende biotecnologiche…[loro] sono
diventati riservati, competitivi e
tengono la bocca chiusa…” (pp. 4-5).
Lì risiede il peccato originale; il resto
segue di conseguenza. I lettori
potrebbero a questo punto chiudere il
libro e porsi domande riguardo alle
conseguenze di tale situazione. Gli
scienziati socialmente responsabili
che operano nel settore biomedico
predirebbero un orientamento verso la
bio-utopia costruttiva, l’evoluzione
negativa, la possibilità di controllare
la qualità della vita umana, il disturbo
della privacy, correre rischi calcolati,
imporre
cibo
transgenico
ai
consumatori, concedersi alla biopirateria,
maneggiare
protocolli
immorali. Altri troverebbero tutto ciò
nei titoli della prima pagina dei
Contenuti. Suzuki ha sottolineato che
le questioni affrontate in questo libro
76
into thorough, informative, but also
accessible, essays that can be
appreciated by the average educated
person.
In his introduction the awardwinning
environmentalist
and
broadcaster David Suzuki recalled
the explosion of science in the US
after the launching of Sputnik, at a
time when scientists “shared ideas
openly and freely, cooperated on
projects, respected areas already
being investigated.
There was
excitement and a feeling of
community … Where once scientists
sought answers to fundamental
questions, they now seek venturecapital investors for their biotech
companies … [they] have become
secretive, competitive and closemouthed …” (pp. 4-5). There lies
the original sin; the rest follows as a
consequence. Readers might as well
close the book here and wonder
about the consequences of this new
situation.
Socially responsible
scientists working in the biomedical
field would guess the resulting trends
such as constructing bio-utopia,
disrupting
evolution,
offering
quality-control of human life,
threatening privacy, taking regulated
risks, imposing transgenic food to
consumers, indulging in biopiracy,
handling unethical protocols. Others
would find all the above in the titles
of the Contents page. Suzuki pointed
out that the issues raised in this book
are relevant for Australia as much as
his home country Canada and the rest
of the world (p. 1). I would add it
would be particularly relevant for
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
sono importanti per l’Australia, così
come per il resto del mondo (p.1).
Aggiungerei
che
sarebbero
particolarmente
importante
per
l’Italia, dove la biotecnologia si sta
sviluppando rapidamente.
Italy, were biotechnology is also
undergoing a rapid development.
Nei capitoli 1 e 2 gli editori
accompagnano i lettori nel magnifico
mondo della biotecnologia moderna,
dalle
predizioni
della
passata
fantascienza che si sono realizzate, al
recente
cibo
geneticamente
modificato di cui non si ha veramente
bisogno. Il concetto di maggior peso è
la biocolonizzazione del mondo. “Con
qualcosa
come
2800
aziende
biotecnologiche nel mondo, [circa 5]
industrie transnazionali dominano
chiaramente la scena, controllando il
20-30% della nascente bioindustria –
un numero destinato a crescere fino al
50% nell’immediato futuro (p.21).
L’Australia si presta particolarmente
a questo tipo di colonizzazione a
causa degli scarsi investimenti nella
Ricerca e Sviluppo da parte del
Governo, il quale spinge “clienti
tecnologici prigionieri [in] una rete
Bizantina di obbligazioni contrattuali
formali [basate su decisioni aziendali
prese all’estero]… E’ una situazione
che presenta un elemento di
dipendenza neocoloniale.” (p.23). [2]
Anche
l’Australia
possiede
un’efficace rete di istituzioni come il
CSRIO,
università,
industria,
dipartimenti del Governo e vari corpi
consultivi, i quali impediscono
concretamente
l’informazione
pubblica e promuovono attivamente
In Chapter 1 and 2 the editors
introduce the reader to the wonderful
magic of modern biotechnology,
from the predictions of past science
fiction that have become true, to
recent genetically modified food that
is actually not needed. The most
powerful concept here is the
biocolonisation of the world. “With
some 2800 biotechnology companies
world-wide,
[about
five]
transnational
corporations
now
clearly dominate in controlling some
20-30% of the fledgling bioindustry
– a figure predicted to rise to 50% in
the near future.” (p. 21). Australia is
particularly vulnerable to become
colonised because of the limited
government investment in R & D,
which forces “captive technological
clients [into] a Byzantine web of
formal contractual obligations [based
on corporate decisions taken abroad]
… It is a position which has an
element
of
neo-colonial
dependency.” (p. 23). [2] Australia
also has an effective network of
institutions
such
as
CSRIO,
universities, industry, government
departments and various advisory
bodies, that effectively prevent
public information and actively
promote a biocolonisation of the
country. [3]
77
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
la biocolonizzazione del paese.
Nei Capitoli 3 e 4, Peter Wills e
Tiffany
White
analizzano
i
presupposti
dell’informazione
genetica negli organismi ed il modo
in cui i media insistono sulla
mitologia dei geni. Così come i primi
colonizzatori alteravano l’ecologia di
nuovi territori introducendo specie
straniere,
i
colonizzatori
dell’economia moderna introducono
piante geneticamente modificate sulla
base di visioni semplicistiche
riguardo al rapporto fra geni ed
ambiente.
Robyn Rowland giudica criticamente
la fiorente industria della mappatura
genetica, suggerendo che essa
presenta chiari elementi di un
programma eugenico ed un “controllo
della qualità” della riproduzione di
stampo maschile (pp. 85-98). Astrid
Gesche, Rosaleen Love e Stephen
Crook spiegano in seguito le
implicazioni sociali dei test genetici
nel modello teorico legale, giocoso e
sociale. Chi ha accesso alla mia
sequenza genetica? Cosa ne dite di
“un gene per un buon reddito” ed un
“gene per la morte”? Chi determinerà
e regolerà i presunti vantaggi ed i
possibili rischi derivanti dalla
biotecnologia?
Nel Capitolo 10 Anna Salleh offre
un’analisi dettagliata di un caso
specifico di controllo parassitario. Il
microbo
terrestre
Bacillus
thuringiensis produce un pesticida
naturale e può essere usato per
proteggere le piante di cotone contro i
parassiti. Negli anni ’90 Monsanto [3]
78
In Chapters 3 and 4 Peter Wills and
Tiffany White question the very
assumptions of genetic information
in organisms, and the way the media
perpetrate the mythology of genes.
Just as early colonialists perturbed
the ecology of new territories by
introducing alien species, latter-day
economic colonialists introduce
genetically modified plants on the
basis of a simplistic view of the
relationship between genes and
environment.
Robyn Rowland critically evaluates
the thriving industry of genetic
sequencing and suggests that it
carries the clear elements of a
eugenic program and a malegenerated ‘quality control’ of
reproduction (pp. 85-98). Astrid
Gesche, Rosaleen Love and Stephen
Crook follow up the social
implications of genetic testing in
legal, jocular and social theory mode.
Who is having access to my genetic
sequences? What about a ‘gene for
good income’ and a ‘gene for death’?
Who is going to assess and balance
alleged advantages and possible risks
derived from biotechnology?
In Chapter 10 Anna Salleh offers a
thorough analysis of a specific case
of parasite control. The soil microbe
Bacillus thuringiensis produces a
natural pesticide and can be used to
protect
cotton
plants
against
parasites. In the 1990s Monsanto [3]
introduced the toxin gene of B.
thuringiensis into cotton plants so
they can produce the same protein
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
ha introdotto il gene tossina del B.
thuringiensis nelle piante di cotone, in
modo che potessero produrre la stessa
proteina e difendersi da insetti
parassiti. Nel 1996 il cotone
transgenico è stato introdotto in
Australia, praticamente senza alcuna
discussione pubblica. “La nuova
tecnologia assicurava l’eliminazione
fino al 90% degli spray insetticida in
circolazione”. Poiché “il cotone è uno
fra le colture che maggiormente
necessitano di insetticidi (p.160), il
risparmio di sostanze chimiche era
ben accolto dai coltivatori. Il seguito è
stato una serie di ritardi dovuti alla
carente comprensione del rapporto fra
tasso di crescita delle piante e
produzione di tossine, dell’abilità
degli insetti parassiti di sviluppare
resistenza e delle conseguenze che
derivavano dallo spruzzare insetticida
su piante transgeniche. Ancora una
volta, una visione semplicistica del
rapporto fra geni ed ambiente ha
causato rischi e risultati negativi.
Jean Christie (Capitolo 11) e Bob
Phelps (Capitolo12) completano la
serie di dissertazioni con una
discussione sulla ricca biodiversità
dell’Australia e della sua vulnerabilità
nel trattare con aziende aggressive
alla ricerca di un accesso esclusivo a
nuovi geni. [2] Come Direttore
dell’Australian GeneEthics Network,
[1] Phelps conclude, prendendo in
esame i raggiri politici, alludendo con
successo
all’introduzione
di
tecnologie genetiche in Australia
all’insaputa del pubblico: “l’industria
ed il governo sono decisi ad imporci
l’auspicata bio-utopia, che ci piaccia
o no” (p.202).
79
and defend themselves against insect
pests. In 1996 transgenic cotton was
introduced in Australia, practically in
the absence of any public discussion.
“The new technology promised to
eliminate up to 90% of the
insecticide spray normally needed”
As “cotton is one of the most heavily
sprayed crops in agriculture” (p.
160), the saving in chemical was a
great attraction for growers. What
followed was a series of set-backs
due to poor understanding of the
relationship between plant growth
rate and toxin production, the ability
of insect pests to develop resistance,
and the effect of spraying on
transgenic plants. Again, a simplistic
view of the relationship between
genes and environment led to risk
taking and poor results.
Jean Christie (Chapters 11) and Bob
Phelps (Chapter 12) complete the set
of essays with a discussion about
Australia’s rich biodiversity and her
vulnerability
in
dealing
with
aggressive
corporation
seeking
exclusive access to new genes. [2] As
Director of Australian GeneEthics
Network, [1] Phelps concludes with a
review of the political manoeuvring
aiming – with success – at
introducing gene-technologies in
Australia without public knowledge:
“industry and government are
determined to force the proposed bioutopia upon us, whether we like it or
not” (p. 202).
Neither Aldous Huxley nor H. G.
Wells could have imagined in their
science fictions and utopias[4] a
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Né Aldous Huxley né H. G. Wells
avrebbero mai immaginato nella
fantascienza e nelle utopie uno
scenario
che
prevedeva
la
manipolazione genetica. In verità, gli
esseri
umani
hanno
praticato
l’ingegneria genetica
da quando
hanno iniziato ad addomesticare la
natura circa 10.000 anni fa: tutti gli
animali e le piante utilizzate
nell’agricoltura
sono
invenzioni
umane, create secondo una selezioni
sistematiche ed incroci. Ma tale
processo era molto lento e si inseriva
gradualmente in piccoli ambienti
addomesticati: gli antichi coltivatori
avevano il tempo di correggere
sviluppi locali indesiderati. L’aspetto
pericoloso
dell’attuale
corsa
all’ingegneria genetica e alla bioutopia è la sua rapidità e le procedure
incontrollate su larga scala, un altro
lato oscuro del Signor Mercato.
Per terminare con una nota
ottimistica, la biotecnologia offre
certamente la possibilità di migliorare
le condizioni umane. Se solo gli
australiani e gli italiani dedicassero
meno
tempo
alla
televisione
spazzatura,
e
più
tempo
all’applicazione dei loro diritti
politici, potremmo
fare una
distinzione fra geni benigni e geni
maligni prima che sia troppo tardi.
NOTE
(1) L’Australian GeneEthics Network
è stata fondata nel 1991 sotto il
patrocinio
dell’Australian
Conservation
Foundation,
con
l’obiettivo di promuovere “soluzioni
80
scenario
involving
genetic
manipulation. Human beings have
actually been carrying out genetic
engineering since they began
domesticating nature about 10,000
years ago: all animals and plants
used in agriculture are human
inventions,
created
through
systematic selection and inbreeding.
But this process was very slow and
fitted
gradually
into
small
domesticated environments; ancient
breeders had time to correct local
undesirable trends. The dangerous
aspect of the current rush to
genetically engineering a bio-utopia
is its speed and large-scale
uncontrolled procedures, another
dark side of Mr Market.
To finish on an optimistic note,
biotechnology indeed offers the
possibility of improving the human
condition. If only Australians and
Italians would dedicate less time to
TV trivia and trash fiction, and more
time to exercising their political
rights, one could sort out good genes
from bad ones before it is too late.
NOTES
(1) The Australian GeneEthics
Network was established in 1991
under the sponsorship of the
Australian Conservation Foundation,
with the aim of promoting “education
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
educative ed azioni in grado di
favorire una partecipazione pubblica
consapevole, capace di decidere quale
cibo ed agricoltura accoglieremo in
futuro.
(2) La dipendenza neo-coloniale a
giganti biotecnologici stranieri
è
anche facilitata da regolamenti sui
brevetti poco chiari in Australia, una
situazione che porta a processi legali
e quindi ad un terreno favorevole alle
aziende multinazionali. Vedi Charles
Lawson (2002) tesi di dottorato,
University
of
Technology
Queensland.
(3) E’ significativo lo scaricamento
presso il porto di Brisbane di mais
geneticamente modificato importato
dagli Stati Uniti. Nel 2002 Monsanto –
la maggiore figura internazionale per il
cibo geneticamente modificato – ha
ammesso che ci vorranno circa dieci
anni prima che l’opinione pubblica
americana accetti il cibo geneticamente
modificato. L’idea – come si è verificato
in passato per la droga – è avere nel
frattempo
questo
cibo
testato
oltreoceano, al fine di determinare che
non sia dannoso. Si noti che gli stati
africani poveri hanno rifiutato di
accettare
donazioni
di
cibo
geneticamente modificato. L’Australia,
al contrario, lo ha accettato subito, non
appena la recente siccità ha limitato cibi
animali per l’industria della carne. E’
una coincidenza che qualche giorno
dopo il Giappone ha aumentato dal 30 al
50% le tasse d’importo sulla carne
australiana? Per favorire una minorità
influente nella rete biotecnologia, stiamo
perdendo rapidamente il privilegio unico
di offrire cibo incontaminato per le
esportazioni.
81
solutions and actions to enable
informed public participation in
deciding which food and farming
futures we will embrace” (p. 191).
(2) Neo-colonial dependency on
foreign biotech giants is also
facilitated by unclear patenting
regulations in Australia, a situation
that leads to court litigation, a
favourable ground for multinational
corporations. See Charles Lawson
(2002) PhD thesis, Queensland
University of Technology.
(3) Of significance is the recent
unloading at the port of Brisbane of
genetically modified corn imported
from the US. In 2002 Monsanto –
the major international player in
genetically modified food – has
admitted that it will take about ten
years before the US public opinion
accepts genetically modified food.
The idea is – as it happened in the
past with new drugs – to have, in the
interim, this food used overseas to
‘prove’ that it is harmless.
Importantly, poor African countries
refused to accept donations of
genetically modified food. Australia,
instead, readily accepted it, as soon
as the recent drought limited animal
food for the meat industry. Is it a
coincidence that a few days later
Japan increased from 30 to 50% the
import tax on Australian meat? To
favour an influential minority in the
biotech network we are rapidly
losing the unique privilege of
offering uncontaminated food for
export.
(4) Brave new world (1932) and
Things to come (1933), respectively.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
(4) Rispettivamente Brave new world
(1932) e Things to come (1933).
Prof Piero Giorgi
School of Biomedical Sciences
University of Queensland
Tel. (+617) 33652723-2702
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
82
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
Marzo 2003
Viaggio nel mondo accademico e della
ricerca del territorio dell’Australasia
A cura di Alessandra Iero
83
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
84
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
The Australian National University
L’Australian National University e’
stata fondata nel 1946 a Canberra, la
capitale federale. Al fine di dar vita
alla sua diversita’, l’ANU ha per
prima sperimentato un nuovo tipo di
struttura, stabilendo 12 sovrastrutture
chiamate Istituti Nazionali che
raccolgono lo staff in gruppi di
interesse, che danno vita a nuove
sinergie di ricerca grazie ai
collegamenti interdisciplinari dello
staff.
Dal
punto
di
vista
dell’insegnamento e della ricerca,
l’ANU e’ suddivisa in sei facolta’
(Arte, Studi Asiatici, Economia e
Commercio, Ingegneria e Information
Technologu, Legge e Scienze) e
nell’Istituto di Studi Avanzati (IAS)
che comprende le Research Schools
di Astronomia e Astrofisica, Scienze
biologiche, chimica, Scienze della
terra, Scienze dell’Informazione e
Ingegneria, Studi sul Pacifico e
sull’Asia, Scienze Sociali, la Scuola
John curtin di ricerca medica, e il
centro di studi sulle risorse e
sull’ambiente.
La “Graduate School” comprende
staff sia delle facolta’ che dell’IAS ed
e’ responsabile per tutti i programmi
post-laurea dell’Universita’.
The Australian National University
was established in 1946 in the
National Capital, Canberra. To build
on the strength of its diversity, ANU
has pioneered a new university
structure, establishing 12 overarching
National Institutes to draw staff
together in interest groups, producing
new research synergies by linking
staff in cross-discipline research. As
a teaching and research institution it
is divided into six faculties (Arts,
Asian Studies, Economics and
Commerce,
Engineering
and
Information Technology, Law and
Science), and the Institute of
Advanced Studies [IAS] (comprising
the Research Schools of Astronomy
and Astrophysics, of Biological
Sciences, of Chemistry, of Earth
Sciences, of Information Sciences
and Engineering, Pacific and Asian
Studies, of Physical Sciences and
Engineering, of Social Sciences, the
John Curtin School of Medical
Research, and the Centre for
Resource and Environmental Studies.
The Graduate School, comprising
staff of both The Faculties and the
Institute, is responsible for all the
University's
graduate
degree
programs.
L’ANU si occupa di studenti di laurea
e post-laurea. Nel 2002 ha avuto oltre
10800 studenti; di questi oltre 2900 a
livello post-laurea di cui oltre 1200
all’interno di programmi di dottorato.
All’ANU sono iscritti studenti
internazionali provenienti da 94 Paesi,
che rappresentano il 16% degli iscritti
ANU provides for undergraduate,
postgraduate and higher degree (by
research) students; had more than
10800 students enrolled in 2002,
including more than 2,900 at
postgraduate level, of whom more
than 1,200 are undertaking a PhD.
ANU enrols international students
85
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
totali e il 9% degli studenti di corso di
laurea. Nel 2001 l’ANU ha avuto uno
staff di circa 3000 persone, esclusi i
collaboratori occasionali; di questi il
39% erano coinvolti in attivita’ di
ricerca (oltre il triplo della
percentuale media dello staff di
ricerca delle Universita’ Australiane
(12%)). L’ANU offre strutture di alto
livello per andare incontro alle
necessita’ dello staff e degli studenti,
compreso campi sportivi, negozi,
caffe’, ristoranti, gallerie d’arte,
un’area dedicata alla preghiera per
islamici, un centro specializzato per
assistere gli studenti indigeni. La
biblioteca dell’ANU ha oltre 2 milioni
di volumi e uno tra i supercomputer
piu’ potenti al mondo secondo solo
agli USA. Le strutture di ricerca
comprendono due stazioni in campo,
una sulla costa del New South Wales,
a kioloa e l’altra nella foresta umida
costiera del NSW a Mongarlowe e gli
osservatori del monte Stromlo e di
Siding Spring. Queste stazioni
possono
essere
usate
per
l’insegnamento e per la ricerca e a
Kioloa comprendono alloggio e
laboratori. Nonostante i danni ingenti
a causa dei recenti incendi, due edifici
con uffici e la maggior parte dei dati
della struttura del monte Stromlo sono
stati salvati e l’universita’ sta gia’
mettendo a punto i piani di
ricostruzione al fine di garantire il
proseguimento della ricerca in
Astronomia e Astrofisica.
from 94 countries, comprising 16 %
of total enrolments and 9% of
undergraduates. In 2001, ANU had
nearly 3000 staff (excluding casuals),
of whom 39% were engaged in
research activities - more than triple
the average percentage of research
only staff (12%) amongst the
Australian Universities. ANU offers
outstanding facilities to meet the
needs of students and staff, including
sports grounds, shops, cafés,
restaurants, art galleries, a prayer
room for people of Islamic faith, a
centre specialised in assisting
Indigenous students. ANU has a
library with more than two million
volumes and one of the most
powerful supercomputer facilities
operated outside the USA. Research
facilities include two field stations,
one on the NSW coast at Kioloa, and
the second in the wet coastal forests
of NSW at Mongarlowe and the
observatories at Mount Stromlo and
Siding Spring. These field stations
can be used for both teaching and
research and include accommodation
and laboratory (at Kioloa) facilities.
At Mt Stromlo facility despite
extensive damage in the recent
bushfires, two office buildings and
most research data has been saved
and the university is already
developing plans to rebuild on the
site to ensure Astronomy and
Astrophysics research continues
there.
Nel 2002 l’universita’ ha ricevuto
48.5 milioni di dollari australiani in
fondi di ricerca, ben oltre ogni altra
universita’ australiana. Nel 2002 il
In 2002, the University was awarded
$48.5 million worth of research
grants – far more than any other
Australian University. The 2002
86
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Primo Ministro ha assegnato il premio
per la scienza al Prof Frank Fenner,
uno dei fondatori dell’universita’ e
tuttora una guida all’interno del
campus. Inoltre l’Insegnamento di
eccellenza e’ comprovato dalle borse
di studio ottenute dagli studenti
presso le universita’ di Oxford e
Cambridge.
L’ANU fa inoltre parte del network
australiano “Gruppo degli otto”.
Prime Minister’s Prize for Science
was also awarded to Professor Frank
Fenner, one of the founders of the
University and still a guiding light on
campus. Excellence in teaching has
also been acknowledged with
students
winning
coveted
international scholarships to Oxford
and Cambridge Universities.
ANU is part of the Australian
network “Group of eight”.
Oggi l’universita’ ospita accademici
all’avanguardia non solo in australia
ma nel mondo.
Un gruppo di ricercatori guidato dal
Dr Ping Koy Lam presso il
Dipartimento di Fisica, ha ottenuto
grande attenzione nel mondo dopo il
successo nel teletrasporto di un raggio
laser. Il Dr Lam sta attualmente
conducendo ulteriori ricerche sul
teletrasporto e le sue applicazioni con
il gruppo di ottica quantistica.
Today, the University accommodates
academics who are leading not just
Australia, but the world, through
cutting-edge research.
A team of researchers, led by Dr
Ping Koy Lam at the ANU's
Department of Physics, has captured
attention across the globe after
successfully teleporting a laser beam
across a physics lab. Dr Lam is
currently leading further research on
teleportation and its applications by
his Quantum Optics Group.
Farmers are leading the march into ecommerce in Australia, with the help
of Professor Shirley Gregor from the
ANU School of Business and
Information Management.
Professor Colin Groves, from the
School
of
Archaelology
and
Anthropology has recently published
the first review of the earth’s primate
species in 30 years, Primate
Taxonomy. Grove’s research was the
basis of an international symposium
of primate conservationists, leading
to significant revisions of past
understandings about primates.
Con l’aiuto del Prof Shirley Gregor
della Scuola di Business and
Information
Management,
degli
agricoltori stanno conducendo la
marcia del commercio elettronico
australiano.
Il Prof Colin Groves della Scuola di
Archeologia e Antropologia ha
recentemente pubblicato la prima
review in 30 anni sulle specie di
primati terrestri, Tassonomia dei
Primati. La ricerca di Grove e’ stata
alla
base
di
un
convegno
internazionale di conservazionisti dei
primati, che ha portato a significative
revisioni di passate teorie sui primati.
87
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Il Prof Andrew Blakers, del centro per
sistemi energetici sostenibili sta
costruendo un sistema per concentrare
l’energia solare piu’ grandi al mondo.
Il sistema, chiamato combinato a
calore ed energia solare, fornisce
acqua calda e elettricita’ da una
singola unita’, con un’efficienza
solare record di oltre il 60%.
Il Prof Brian Schmidt, Fellow alla
Research School di Astronomia e
Astrofisica, ha guidato un gruppo
internazionale che ha scoperto che
l’universo accelera mentre si espande.
Il gruppo ha scoperto che l’universo
appare come riempito da una forma di
“energia scura” mai rilevata prima,
che repelle se stessa e fa si che
l’universo acceleri nel tempo.
I segreti che stanno dietro la semplice
raccolta del nettare potrebbero ben
presto portare allo sviluppo di
velivolo
militare
dotato
di
un’intelligenza artificiale, grazie alla
ricerca di un gruppo del Centre for
Visual Sciences dell’ANU. Diretto
dal Prof Mandyam Srinivasan, il
gruppo ha scoperto che le api usa
semplici e nuove strategie per aiutarsi
a volare nell’aria e ad atterrare su
superfici instabili come i fiori.
Scienziati della Research School di
Chimica
hanno
dimostrato
la
creazione spontanea di DNA da un
brodo primordiale.
Andando contro la seconda legge
della termodinamica il Prof Denis
Evans e i suoi colleghi hanno
dimostrato che talvolta l’ordine puo’
essere spontaneamente generato dal
caos, e non sempre l’ordine degenera
nel caos. Cio’ puo’ avvenire solo in
sistemi molto piccoli o in periodi di
88
Professor Andrew Blakers, from the
university’s Centre for Sustainable
Energy Systems is constructing one
of the world’s largest concentrating
solar
energy
systems.
“The
Combined Heat and Power Solar
system” provides hot water and
electricity from a single unit,
delivering record solar efficiencies of
more than 60%.
Professor Brian Schmidt, Fellow at
the Research School of Astronomy
and
Astrophysics,
led
an
international group that discovered
that the universe is accelerating as it
expands. They found that the
universe appears to be filled with a
previously undetected form of “dark
energy”, which repels itself and is
causing the universe to speed up over
time.
The secrets behind the simple
gathering of nectar could soon lead
to the development of artificially
intelligent military aircraft, thanks to
research by a team in the ANU’s
Centre for Visual Sciences. Headed
by Professor Mandyam Srinivasan,
the team found that bees use simple,
novel strategies to help them fly
through the air and land on unstable
surfaces such as flowers.
Scientists at the Research School of
Chemistry have shown that the
theory that DNA was spontaneously
created out of primordial sludge is
possible. Flying in the face of the
Second Law of Thermodynamics,
Professor
Denis
Evans
and
colleagues have proven that rather
than order always degenerating into
chaos,
order
can
sometimes
spontaneously been generated from
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
tempo molto brevi, ma che possono
anche
essere
sufficienti
che
permettere la creazione spontanea
della vita. Al fine di avere questo
risultato, un collega del Prof Evans, il
Dr Edie Sevick ha utilizzato un laser
per muovere una micro-perla di
plastica nell’acqua. Il movimento
della perla nell’acqua e’ stato
misurato e talvolta i ricercatori hanno
riscontrato che la perla si trovava
davanti al raggio laser. Cio’ puo’
essere spiegato solo se alla perla e’
stata data una spinta ulteriore da una
regione
inusulamente
ordinata
dell’acqua.
chaos. This can only happen with
very small systems or over very short
periods of time, but it may be just
enough to allow the spontaneous
creation of life. To make this
breakthrough, Prof. Evans’ colleague
Dr Edie Sevick, used a laser to drag a
micro-sized plastic bead across
water. Movement of the bead
through water was measured and the
researchers found that occasionally
the bead leapt forwards, ahead of the
laser beam. This could only be
explained if the bead was given extra
impetus by an unusually ordered
region of water.
FACOLTA’
FACULTIES
Facolta’ di Arte
La Facolta’ di Arte e’ nel cuore
dell’ANU con oltre 2500 studenti, il
10% dei quali sono ricercatori
postlaurea. Lo staff e i il gruppo post
laurea provengono da oltre 50 nazioni
e l’internazionalismo e’ proprio una
qualita’-chiave della Facolta’ di Arte.
La facolta’ offre agi studenti una
vasta istruzione i materie umanistiche,
lingue, archeologia e antropologia e
scienze sociali. Tale istruzione
promuove la capacita’ di pensiero
originale e porta con se’ capacita’ di
comunicazione, di critica e di analisi
che sono valori fondamentali in ogni
campo di impiego. L’alto standard
d’insegnamento della Facolta e’
comprovato
dai
premi
d’insegnamento dell’Universita’ che
lo staff della facolta’ regolarmente
riceve.
The Faculty of Arts
The Faculty of Arts is the heart of the
Australian National University, with
more than 2,500 students, 10% of
whom are postgraduate researchers.
The staff and postgraduate cohort
come from more than 50 nations and
internationalism is a key feature of
the Faculty of Arts. The Faculty
offers students a broad education in
humanities, languages, archaeology
and anthropology and the social
sciences.
Such
an
education
promotes original thinking and
brings
with
it
life-long
communication skills, and skills of
criticism and analysis, which are of
enduring value in any field of
employment. The Faculty's teaching
is of the highest standard, with staff
regularly
receiving
University
Teaching
Awards.
Teaching
89
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
L’insegnamente viene generalmente
svolto sotto forma di “lectures”,
seminari e “tutorials”. La facolta’
pone
un
valore
particolare
sull’interazione personale che e’
possibile solo con l’insegnamento in
piccoli gruppi. Allo stesso tempo,
viene
fatto
un
largo
uso
dell’information
technology
e
notevole enfasi viene data all’utilizzo
di strategie flessibili.
Scuole e Centri: Scuola di
Archeologia e Antropologia, Scuola
umanistica, Scuola di lingue, Scuola
di scienze sociali, centro di studi arabi
e islamici, centro del dizionario
nazionale australiano (che e’ stato
istituito con lo scopo sia di condurre
ricerche in inglese-australiano sia di
fornire alla Oxford University Press
esperienza editoriale per la loro
gamma di dizionari australiani).
Facolta’ di Studi Asiatici
L’ANu e’ uno dei principali centri
mondiali di insegnamento e ricerca
sull’Asia ed e’ il centro piu’
importante in Australia per gli studi
asiatici, senza rivali per la vastita’ dei
sui interessi e la profondita’ della sua
esperienza. L’ANU offre arabo,
cinese, indi, indonesiano, giapponese,
coreano, lao, tai, urdu e vietnamita. E’
anche possibile studiare le lingue
classiche della regione: arabo, cinese
classico, giapponese classico, malese
classico, giavanese e sanscrito. Altri
corsi si occupano di lingue moderne e
della storia antica delle societa’
90
generally takes the form of lectures,
seminars and tutorials. The Faculty
places special value on the personal
interaction that is possible only in
small-group teaching. At the same
time, extensive use is made of
information
technology
and
considerable emphasis is being given
to the deployment of Flexible
Delivery strategies.
Schools & Centres: The School of
Archaeology and Anthropology, The
School of Humanities, The School of
Language Studies, The School of
Social Sciences, The Centre for Arab
& Islamic Studies, The Australian
National Dictionary Centre (that was
established with the twin purposes of
conducting research into Australian
English and providing Oxford
University Press with editorial
expertise for their range of Australian
dictionaries).
Faculty of Asian Studies
The ANU is a major world centre for
teaching and research on Asia and is
the leading centre for Asian Studies
in Australia, unrivalled in the breadth
of its interests and the depths of its
expertise. The ANU offers Arabic,
Chinese,
Hindi,
Indonesian,
Japanese, Korean, Lao, Thai, Urdu,
and Vietnamese. It is also possible to
study the classical languages of the
region: Arabic, Classical Chinese,
Classical Japanese, Classical Malay,
Javanese and Sanskrit. Other courses
deal with the modern and early
history of the societies of Asia, as
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
asiatiche, come anche di religione,
politica,
societa’
sconomia,
linguistica, letteratura e arte della
regione. La facolta’ di studi asiatici,
con la Research School di studi sul
Pacifico e sull’Asia fa parte
dell’Istituto Nazionale per l’Asia e il
Pacifico.
La Facolta’ ha i seguenti Centri:
Centro per le societa’ e le storie
asiatiche, centro per cina e Corea,
Centro sul Sud Ovest Asiatico, Centro
sul Sud Est Asiatico, centro nazionale
di studi Tailandesi.
well as the religions, politics,
societies, economies, linguistics,
literature and arts of the region. The
Faculty of Asian Studies, with the
Research School of Pacific and Asian
Studies, is part of the National
Institute for Asia and the Pacific.
The Faculty has the following
Centres: Centre for Asian Societies
and Histories, China and Korea
Centre, Japan Centre, South and
West Asia Centre, Southeast Asia
Centre, National Thai Studies Centre.
Facolta’ di Economia e Commercio
La facolta’ e’ da tempo riconosciuta
come leader nelle aree di analisi di
politica economica, contabilita’ e
finanza, statistica apllicata e modelli
econometrici. La facolta’ comprende
tre scuole accademiche che sono
classificate
ad
alto
livello
internazionalmente: la Scuola di
business e gestione dell’informazione,
la Scuola di finanza e statistica
applicata, la Scuola di economia.
La Facolta’ si occupa principalmente
del corsopost laurea all’interno del
programma di commercio, economia
e statistica e ha circa 120 studenti. Lo
staff ha collaborazioni attive anche
con altre istituzioni, con l’industria e
con il governo. La facolta’ ha forti
legami con le agenzie governative
come
l’Australian
Bureau
of
Statistics, e il Department of Finance
& Administration and Treasury.
The Faculty of Economics and
Commerce
The Faculty has long been
recognised as a leader in the areas of
economic policy analysis, accounting
and finance, applied statistics and
econometric modelling. The Faculty
comprises three academic schools
which have all been ranked
consistently in the top tier
internationally: School of business
and information management, School
of finance and applied statistics,
School of Economics. The Faculty is
the primary provider of graduate
coursework
in
the
Graduate
Programs of Commerce, Economics
and Statistics and has around 120
graduate students. Staffs are active in
research collaboration with other
academic institutions, industry and
government. The Faculty has strong
associations
with
government
agencies such as the Australian
Bureau of Statistics, Department of
Finance & Administration and
Treasury.
La Scuola di business e gestione
dell’informazione si occupa di ricerca
91
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
in contabilita’ (auditing, gestione
della
contabilita’,
contabilita’
finanziaria, contabilita’ ambientale) e
un’area di particolare interesse e’ il
commercio elettronico.
Alla scuola di finanza e statistica
applicata le aree di ricerca sono
finanza e studi attuariali e statistici.
La scuola di economia ha una
reputazione per i corsi con forza
comparativa in analisi e applicazioni
economiche. All’interno della scuola
c’e’ il centro per la ricerca attuariale
(CfAr) che e’ stato istituito nel 2001
per promuovere la ricerca di qualita’
nelle aree di attuale interesse
attuariale e per stimolare importanti
connessioni tra il programma postlaurea in studi attuariali dell’ANU e i
professionisti in campo attuariale.
The school of business and
information management carries out
research in Accounting (Auditing,
Management Accounting, Financial
Accounting,
Environmental
Accounting) and an area of particular
interest is the e-commerce. At the
school of finance and applied
statistics, research areas are Finance
and Actuarial studies and Statistics.
The school of economics has the
reputation
for
courses
with
comparative strengths in analysis and
the application of economics. Within
the School is the Centre for Actuarial
Research,
(CfAR)
that
was
established in 2001 for the purpose
of promoting quality research into
areas of current actuarial interest and
fostering important interconnections
between the ANU graduate program
in actuarial studies and the members
of the practicing actuarial profession.
Facolta’ di ingegneria e information
technology
La facolta’ rappresenta l’impegno
dell’ANU
nello
sviluppo
dell’ingegneria e dell’information
technology e riconosce la forza dei
programmi di laurea e post-laurea in
queste
discipline.
La
facolta’
comprende il dipartimento di
ingengeria, il dipartimento di scienza
del computer e il centro per i sistemi
ad energia sostenibile.
Il dipartimento di ingegneria ha
programmi a livello mondiale si adi
ricerca che industriali in: sistemi
manufatturieri e di produzione
avanzati; materiali, robotica e
Faculty of Engineering and
Information Technology
The
Faculty
represents
the
commitment of the ANU to
developments in engineering and
information
technology,
and
recognises the strength of the
university's
undergraduate
and
graduate
programs
in
these
disciplines.
It
comprises
the
Departments of Engineering and of
Computer Science, and the Centre
for Sustainable Energy Systems.
The Department of Engineering has
world-class Research and Industrial
programs largely concentrated in:
Advanced
Manufacturing
and
92
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
controllo, fisica dei semiconduttori e
strumenti,
energia
solare,
telecomunicazioni e processamento
dei segnali.
Presso il dipartmento di scienza del
computer l’attivita; di ricerca si
concentra sulle seguenti tematiche:
algoritmi, intelligenza artificiale,
Data Mining and Machine Learning,
scienza computazionale, computer
grafica e ambienti virtuali, database,
recupero di informazioni dal web,
commercio elettronico, servizi web e
sicurezza della rete, programmazione
ad alta performace e sistemi paralleli,
robotica e sistemi di controllo,
tecnologia
internet
intelligente,
ingegneria del software.
Il centro per i sistemi ad energia
sostenibile ha uno staff di circa 40
persone tra impiegati e studenti di
ricerca, e ottiene gran parte dei suoi
introiti da fontinon universitarie. La
sua attivita’ spazia dalla ricerca e
sviluppo di base fino a contratti
commerciali di ricerca. Le sue
attivita’ sono sviluppate dai gruppi
chiamati Fotovoltaico e termicasolare.
Facolta’ di Legge
Istituita nel 1961 la facolta’ di legge
dell’ANU
ha
sviluppato
una
eccezionale reputazione nell’area di
diritto pubblico, e specialmente in
diritto costituzionale e amministrativo
e
nell’area
della
legislazione
internazionale. La facolta’ di legge
dell’ANU presenta inoltre particolare
93
Production
Systems,
Materials,
Robotics
and
Control,
Semiconductor physics and devices,
Solar Energy, Telecommunications
and Signal Processing.
Research at the Department of
Computer Science deals with
Algorithms, Artificial Intelligence,
Data Mining and Machine Learning,
Computational Science, Computer
Graphics and Virtual Environments,
Database
Systems,
WWW
Information Retrieval, eBusiness,
Web Services and Network Security,
High Performance Computing and
Parallel Systems, Programming
Languages and Systems, Robotics
and Control Systems, Smart Internet
Technology, Software Engineering.
The Centre for Sustainable Energy
Systems has about 40 staff and
research students, and derives most
of its income from non-University
sources. Its work covers the spectrum
from basic R&D through to
commercial contract research. Its
activities are developed through the
Photovoltaic and Solar Thermal
groups.
Faculty of Law
Established in 1961, the ANU
Faculty of Law has developed an
exceptional reputation in the area of
public
law,
especially
in
constitutional and administrative law,
and in the area of international law.
The ANU Faculty of Law also has
special strengths in environmental
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
attivita’ nella legislazione ambientale
e commerciale. Questi punti di forza
sono riflessi nei centri istituiti
all’interno della facolta’: centro di
diritto internazionale e pubblico,
centro di diritto ambientale, centro di
diritto commerciale e il centro per il
diritto e l’economia. Inoltre e’ anche
possibile studiale legge all’ANU
insieme con i programmi di studi
attuariali, di arte, di studi asiatici, di
commercio, economia, psicologia e
scienze. Dopo la laurea la Scuola di
legge offre programmi di diplomi e
master o un master o un dottorato
(SJD e PhD) di ricerca.
law and commercial law. These
strengths are reflected in a number of
Centres established within the
Faculty: the Centre for International
and Public Law, the Centre for
Environmental Law, the Centre for
Commercial Law and the Centre for
Law and Economics. It is also
possible to study law at ANU in
combination with programs in
Actuarial Studies, Arts, Asian
Studies, Commerce, Economics,
Psychology and Science. After
graduation the Law School offers a
Diploma or Masters degree with the
Faculty's
coursework
graduate
program, or a Masters or a Doctoral
degree (SJD or PhD) by research.
Facolta’ di Scienze
La facolta’ di Scienze comprende
dipartimenti,
scuole
e
centri
interconnessi che offrono agli studenti
una vasta gamma di strutture di corsi
di laurea al fine di anticipare
velocemente i cambiamenti nelle
scienze e assicurare ai laureate di
sviluppare il potenziale per una
carriera di successo in scienze e nelle
molte aree ad essa collegate.
Faculty of Science
The Faculty of Science comprises
interlocking Departments, Schools
and Centres which offer students a
wide range of degree structures
intended to anticipate the fast pace of
change in science and ensure that
graduates develop the potential for
successful careers in science and its
many related areas.
Dipartimento di fisica
Il dipartimento di fisica e’ molto
attivo sia nell’attivita; di riceca che
nell;insenamento. Ha un programma
di laurea completo e per studi
combinati di scienze e ingegneria.
C’e’ anche un programma di
Honours, sia per studenti dell’ANU
che di altre universita’ insieme con le
scuole di fisica e ingegneria,
94
Department of Physics
The Department of Physics is very
active both in research and teaching.
It has a complete undergraduate
program for the Bachelor of Science,
and for combined Engineering &
Science Bachelor. It operates a
Honours program, for students from
the ANU and other universities
jointly with the research schools of
Physical Sciences & Engineering,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
astronomia e astrofisica e scienze
della terra.
Oltre ad un alto livello di
insegnamento, il dipartimento di
fisica presenta opportunita’ di
prendere parte ad attivita’ di ricerca a
livello mondiale eccellenti e ben
finanziate nei settori di ottica
quantistica, aerofisica e ricerca
diagnostica
basata
sul
laser,
determinazione
di
onde
gravitazionali, fisica teorica e, in
stretta collaborazione con le Scuole di
Ricerca, fisica nucleare, astronomia e
ottica atomica.
Astronomy & Astrophysics and
Earth Sciences.
In addition to a strong teaching
record the Department of Physics
contains excellent and well funded
opportunities to take part in world
class research including: Quantum
Optics, Aerophysics & Laser based
Diagnostic Research, Gravitational
Wave Detection, Theoretical Physics
and, in close collaboration with the
Research Schools, Nuclear Physics,
Astronomy and Atom Optics.
L’Istituto di Scienze Matematiche
La Scuola di Scienze Matematiche e’
stata istituita nel 1989 per unificare le
attivita’ nelle scienze matematiche
all’interno dell’Universita’. E’ stata
quindi rinominata Istituto di Scienze
Matematiche nel 2002. Il suo scopo e’
di promuovere e sviluppare la ricerca,
l’insegnamento e le consulenze nelle
scienze matematiche (comprese la
matematicha, la statistica, la fisica
matematica
e
la
matematica
computazionale). Il MSI comprende il
dipartimento di matematica e il centro
per la matematica e le seu
applicazioni. Inoltre l’MSI ospita due
centri virtuali: il centro di scienza
della bioinformazione (CbiS) e il
centro per la matematica finanziaria.
Il dipartimento di matematica porta
avanti anche attivita’ d’insegnamento.
Inoltre recentemente e’ stato attivato
un
nuovo
programma
in
bioinformatica e una laurea in scinza
computazionale.
The Mathematical Sciences Institute
The School of Mathematical
Sciences was established in 1989
with the aim of unifying activities in
the mathematical sciences across the
University. It was renamed the
Mathematical Sciences Institute in
2002. Its purpose is to promote and
develop research, teaching and
consulting in the mathematical
sciences (including mathematics,
statistics, mathematical physics and
mathematical computation). The MSI
comprises the Department of
Mathematics and the Centre for
Mathematics and its Applications. In
addition, the MSI hosts two virtual
centres: Centre for Bioinformation
Science (CBiS), and Centre for
Financial Mathematics.
The Department of Mathematics
carries out the teaching activities. A
new program in bioinformatics and a
bachelor degree in computational
science have recently been activated.
Centro per la matematica e le sue
Centre for Mathematics and Its
95
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
applicazioni
Il Centro per la Matematica e le sue
applicazioni (CMA) ha la funzione
principale di istituto di ricerca nelle
scienze matematiche, riempiendo tale
ruolo a llivello sia nazionale che
internazionale. Il CMA e’ il
rappresentante
australiano
nell’Istituto Internazionale di Scienze
Matematiche (IMSI), il consorzio
internazionale che comprende i
principali
istituti
di
ricerca
matematica al mondo. Il CMA e’
anche il nodo di Canberra all’interno
dell’Istituto Australiano di Scienze
Matematiche (AMSI).
Il CMA pubblica una serie di
monografie di ricerca e ha una vasta
serie di rapporti sulla ricerca
matematica e statistica.
L’attivita’ di ricerca principale del
MSI, che e’ amministrata tramite il
CMA, e’ divisa in otto programmi
nelle seguenti aree d’interesse:
algebra, analisi applicata e nonlineare,
scienze statistiche, calcolo avanzato e
modelli, astronomia e astrofisica,
analisi e geometria, analisi stocastica,
fisica matematica.
Applications
The Centre for Mathematics and Its
Applications (CMA) has the primary
function of a research institute in the
mathematical sciences, fulfilling both
national and international roles in
that capacity. The CMA is Australia's
representative in the International
Mathematical Science Institutes
(IMSI), the international consortium
which includes all the world's major
mathematical
science
research
institutes. The CMA is also the
Canberra node for the Australian
Mathematical Sciences Institute
(AMSI).
The CMA publishes a series of
research monographs and has
extensive series of mathematical and
statistical research reports.
The principal research activities of
the MSI, which are administered
through the CMA, are divided into
eight programs with the following
main interests: Algebra, Applied and
Nonlinear
Analysis,
Statistical
Science, Advanced Computation and
Modelling,
Astronomy
and
Astrophysics,
Analysis
and
Geometry,
Stochastic
Analysis,
Mathematical Physics:
Dipartimento di geologia
Il dipartimento di geologia e’
abbondantemente equipaggiato per
l’attivita’ di ricerca che viene svolta
nel dipartimento, avendo una delle
migliori strumentazioni analitiche e
sperimentali al mondo. Inoltre altri
siti del campus, come la Research
School di Scienze della terra
forniscono strutture complementari.
Geology Department
The
Geology
Department
is
comprehensively equipped for most
of the research that is done in the
department, having one of the best
arrays of analytical and experimental
equipment in the world. Other sites
on campus such as the Research
School of Earth Sciences provide
facilities that are complementary.
96
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
Le aree di ricerca all’interno del
dipartimento sono: studi climatici,
geologia economica, geoscienza
ambientale, datazione geologica,
sistemi informativi geografici (GIS),
geofisica, storia della geologia, hot
dry rock, petrologia delle rocce ignee,
sedimentologia, geologia strutturale,
paleontologia. Altre attivita’ di ricerca
sono portate avanti attraverso il CRC
LEME (cooperative Research Centre
per il paesaggio e l’esplorazione
mineraria.
Research area within the department
are: Climate Studies, Economic
Geology, Environmental Geoscience,
Geological
Dating,
Geographic
Information
Systems
(GIS),
Geophysics, History of Geology, Hot
Dry Rock, Igneous Petrology,
Sedimentology, Structural Geology,
Palaeontology. Other Research is
carried out through the CRC LEME
(Cooperative Research Centre for
Landscape
Environments
and
Mineral Exploration).
Scuola di biochimica e biologia
molecolare
La Scuola porta avanti ricerca e
insegnamento nell’area generale della
biologia molecolare e cellulare e
attualmente ospita 16 gruppi di
ricerca. La Scuola ha un forte profilo
di ricerca, con un record di successo
nell’ottenere fondi di ricerca pubblici,
dell’industria e dei CRC. E’ ben
equipaggiata per la ricerca nella
biologia molecolare moderna e
cellulare e ha anche forti legami con
altre School dell’ANU e divisioni del
CSIRO.
La maggior parte della ricerca della
scuola e’ focalizzata in quattro aree
principali: biologia delle membrane e
neuroscienze,
infezioni
e
immunologia, parassitologia, scienze
vegetali e biotecnologie. Oltre alle
attivita’ di ricerca , la Scuola ha la
responsabilita’ per l’insegnamento del
corso di laurea e post laurea nelle aree
di biochimica, biologia molecolare e
cellulare compresa la microbiologia.
La Scuola ha la prinicipale
responsabilita; di insegnamento per
gli studenti iscritti al corso di laurea
The School of Biochemistry and
Molecular Biology
The School carries out Research and
Teaching in the general area of
molecular and cell biology and
currently houses 16 research groups.
The School has a strong research
profile, with an outstanding record of
success at gaining competitive
research grants as well as funding
from industry and CRCs. It is well
equipped for research in modern
molecular and cell biology and also
has strong links with the ANU
Research Schools and CSIRO
Divisions.
Much of the research in the School is
focused in four major areas:
membrane biology and neuroscience;
infection
and
immunity;
parasitology;
and
plant
sciences/biotechnology. In addition
to its Research activities the School
has responsibility for undergraduate
and graduate teaching in the general
area of Biochemistry and Molecular
and
Cell
Biology,
including
Microbiology. The School has the
major responsibility for teaching
97
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
in scienze mediche e quello in
biotecnologia, entrambi avviati nel
2001. La Scuola offre una gamma di
opportunita’ post-laurea (diploma,
master, dottorato) e costituisce la base
del programma della scuola post
laurea
dell’ANU
il
biologia
molecolare.
students enrolled in the Bachelor of
Medical Sciences and the Bachelor
of Biotechnology, both introduced in
2001. The School offers a range of
Post-graduate degree opportunities
(Grad.Dip., MSc, PhD) and provides
the base for the ANU's Biochemistry
and Molecular Biology Program of
the ANU Graduate School.
Scuola di botanica e zoologia
La scuola di botanica e zoologia ha
punti di forza nelle aree dell’ecologia,
dell’evoluzione e della sistematica ed
e’ coinvolta nella ricerca e
nell’insegnamento a livello di laurea e
post-laurea. La maggior parte dello
staff
gioca
un
ruolo
nell’insegnamento nei programmi di
laurea, alcuni dei quali vengono
insegnati in collaborazioni con la
divisione di biologia molecolare e
biochimica. La ricerca nella scuola e’
concentrata nelle aree dell’ecologia
evoluzionistica e comportamentale,
dell’ecologia molecolare, ecologia
delle popolazioni, sistematica, della
botanica funzionale, della fisiologia e
delle neuroscienze e copre una vasta
gamma di organismi e di habitat.
Nonostante la dimensione piuttosto
piccola del dipartimento, i programmi
di ricerca sono estremamente
diversificate e coinvolgono molte
collaborazioni
con
istituzioni
australiane e straniere.
The School of Botany and Zoology
The School of Botany and Zoology
has strengths in the areas of ecology,
evolution and systematics and is
involved in research and both
undergraduate and postgraduate
teaching. Most staff play a role in the
undergraduate teaching programs,
some of which are taught in
collaboration with the Division of
Biochemistry
and
Molecular
Biology. Research in the School is
concentrated in the areas of
evolutionary
and
behavioural
ecology,
molecular
ecology,
population ecology, systematics,
functional botany, physiology and
neuroscience and covers a broad
range of organisms and habitats.
Despite the relatively small size of
the department, research programs
are extremely diverse and many
involve collaboration with Australian
or overseas institutions.
Scuola delle Risorse, ambiente e
societa’ (SRES)
La scuola delle risorse, ambiente e
societa’ focalizza sulle relationi tra
98
The
School
of
Resources,
Environment & Society (SRES)
The
School
of
Resources,
Environment & Society focuses on
the relationships between people and
the environment: how societies shape
and are shaped by the environment,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
persone e ambiente: come le societa’
sono influenzate dall’ambiente e
come
le
societa
influenzano
l’ambiente,
come
le
societa’
gestiscono e utilizzano le risorse
naturali e come le persone hanno un
impatto sull’ambiente. SRES si
occupa di scienze sociali e naturali
per indirizzare le sfide della
sostenibilita’. I fuochi particolari della
Scuola sono rappresentati dai suoi
Quattro programmi:
Programma forestale: dato che le
foreste sono l’ecosistema terrestre
piu’ importante e tra quelli sotto
maggiore pressione. Programma di
geografia: che esplora l’associazione
di cose ed eventi che danno un
carattere speciale a posti particolari e
le interconnessioni tra aree differenti
e l’attivita’ dei sistemi complessi nel
tempo. Il Programma di ecologia
umana che utilizza un approccio
transdisciplinare
integrativo
ed
esplicito per i problemi ambientali e
le loro soluzioni, comprendendo studi
di finalita’ culturali, economiche e
sociali e i processi che determinano le
strategie dell’uso delle risorse e della
gestione
degli
ecosistemi.
Il
Programma di gestione delle risorse e
dell’ambiente offre un’istruzione
vasta e flessibile nelle scienze
ambientali e nella gestione delle
risorse naturali.
how societies manage and use natural
resources, and how people impact on
the environment. SRES draws on
both the natural and social sciences
to address the challenges of
sustainability. The School's particular
foci are represented by its four
programs:
Forestry Program, as forests are the
world's most important terrestrial
ecosystems, and amongst those under
the most pressure. Geography
Program
that
explores
the
associations of things and events that
give special character to particular
places and the interconnections
between different areas, and the
working of complex systems through
time. Human Ecology Program that
takes an integrative and explicitly
transdisciplinary
approach
to
environmental problems and their
solution, including the study of
cultural, economic and social goals
and processes that determine
strategies of resource use and
ecosystem management. Resource
and Environmental Management
Program that offers a broad and
flexible education in environmental
science
and
natural
resource
management.
Scuola di psicologia
La ricerca e l’insegnamento portato
avanti alla scuola di psicologia
rientrano nei campi della cognizione e
percezione sociale, sanitaria e clinica.
A livello di corso di laurea la scuola
offre il Bachlor in psicologia mentre a
School of Psychology
The research and the teaching carried
out at the school of Psychology are in
the fields of social, health, clinical,
cognition and perception. At
undergraduate level the School offer
the Bachelor of Psychology, whether
99
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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livello postlaurea offre master e
dottorati in psicologia clinica ed ha
appena avviato un corso postlaurea in
psicologia dell’organizzazione.
at graduate level offers Master and
PhD in Clinical Psycology and has
just started a Postgraduate Courses in
Organizational Psychology.
Scuola Medica dell’ANU
La fondazione della scuola e’ stata
annunciata il 10 aprile 2001 e lo
sviluppo della facolta’ e del diploma
di laurea e’ stato sviluppato subito
dopo. Le prime iscrizioni sono
previste nel 2004. Il programma sara’
una laurea medica di quattro anni e
usera’ un approccio di apprendimento
basato sul problema come principale
metodo di istruzione. I temi scelti
comprenderanno: scienze mediche,
capacita’ cliniche, salute delle
popolazioni, sviluppo personale e
professionale.
ANU Medical School
The School's foundation was
announced on the 10th April 2001
and planning for the development of
the faculty and the medical degree
began soon after. The first enrolment
is planned in 2004. The program is a
four year graduate medical degree
and will use problem based learning
as the principal method of
instruction. The themes chosen will
include: Medical Sciences, Clinical
Skills, Population Health, Personal
and Professional Development.
Centri dell’Universita’
University centres
Scuola dell’Asia e del Pacifico di
gestione economica
La ricerca viene portata avanti nei
seguenti
campi:
sviluppo
dell’economia
e
politica
internazionale, Programma di studi
APEC, programma di economia
giapponese, programma di economia
coreana, programma di economia e
affari cinese, economie di transizione,
progetto di ricerca dell’economia
vietnamita, istituzioni di governo e
democratiche, mercato del lavoro e
distribuzione del reddito, gestione
ambientale, progetto di ricerca sull
agricoltura cinese.
Asia Pacific School of Economic
Management
Research in the following field is
carried out: International Economic
Development and Policy, APEC
Studies Program, Japan Economy
Program, Korea Economy Program,
China Economy and Business
Program, Transitional Economies,
Vietnam Economic Research Project,
Pacific Islands Research Program,
Governance
and
Democratic
Institutions, Labour Markets and
Income Distribution, Environmental
Management, China Agriculture
Research Projects.
Centro per la ricerca sulla politica
economica aborigena (CAEPR)
Il CAEPR e’ un centro di ricerca di
Centre for Aboriginal Economic
Policy Research (CAEPR)
The Centre for Aboriginal Economic
100
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ricerca multidisciplinare sulle scienze
sociali con un’attenzione principale
sulla politica economica aborigena e
sullo sviluppo delle tematiche
economiche, compresi i diritti di
nascita e sulla terra, la giustizia
sociale e lo stato socioeconomico
degli australiani indigeni.
Centro per la ricerca sulla salute
mentale
Gli scopi del centro sono di
intraprendere ricerca in epidemiologia
dei disordini mentali, con particolare
enfasi sugli studi rilevanti per la
salute pubblica e per fornire
esperienza a livello nazionale in
questo campo. Il Centro sviluppa
anche programmi per migliorare la
conoscenza sulla salute mentale e
prevenire i disordini mentali.
Policy Research (CAEPR) is a multidisciplinary social sciences research
centre with a primary focus on
Indigenous Australian economic
policy and economic development
issues, including native title and land
rights, social justice, and the
socioeconomic status of Indigenous
Australians.
Centre for Mental Health Research
The aims of the Centre are to
undertake
research
on
the
epidemiology of mental disorders,
with particular emphasis on studies
of relevance for public health and to
provide a national source of expertise
in this field. The Centre also
develops programs to improve
mental health literacy and prevent
mental disorders.
Centro di ricerca umanistica
Il centro di ricerca umanistica
interpreta gli studi umanistici in modo
ampio, riconoscendo che i nuovi
metodi di ricerca teorica hanno fatto
molto per interrompre la distinzione
tra le scienze umanistiche e sociali,
riconoscendo anche l’importanza di
stabilire un dialogo tra le scienze
umanistiche e le scienze naturali e
tecnologiche e con le arti creative.
The Humanities Research Centre
The Humanities Research Centre
interprets
the
"Humanities"
generously, recognising that new
methods of theoretical enquiry have
done much to break down the
traditional distinction between the
humanities and the social sciences;
recognising, too, the importance of
establishing dialogue between the
humanities and the natural and
technological sciences, and the
creative arts.
Centro
Nazionale
per
l’epidemiologia e la salute delle
popolazioni
Il centro e’ un’istituzione a livello
mondiale con un approccio ampio alle
tematiche sanitarie. Lo staff lavora in
una varieta’ discipline e collabora in
The
National
Centre
for
Epidemiology
and
Population
Health
The Centre is a world-class research
establishment with a broad approach
to health issues. Staff work in a
variety of disciplines and collaborate
101
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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in studi dettagliati sulle complesse
interazioni che determinano la salute
delle comunita’. La missione del
centro e’ di contribuire a una sanita’
miglire,
nazionalmente
e
internazionalmente,
attraverso
i
contributi all’epidemiologia e alle
altre discipline sanitarie della ricerca
e addestramento della forza lavoro.
in detailed studies of the complex
interactions that determine the health
of communities. NCEPH’s mission is
to contribute to better health,
nationally
and
internationally,
through research and workforcetraining
contributions
to
epidemiology and other population
health disciplines.
Scuola Nazionale postlaurea di
gestione (NGSM)
L’NGSM atttualmente offre nove
programmi di laurea a circa 350
studenti postlaurea, il diploma di
MBA attrae studenti altamente
qualificati da tutto il mondo. Lo staff
di insegnanti dell’MBA sono reclutati
nazionalmente e internazionalmente e
sono teuti in alta considerazione non
solo come accademici ma anche come
consulenti
del
governo
e
dell’industria. Il centro offre le
seguenti lauree: MBA, Master di
gestione,
master
di
gestione
tecnologica, master di gestione della
strategia
industriale,
diploma
postlaurea in gestione, attestato
postlaurea di gestione.
National Graduate School of
Management (NGSM)
The NGSM currently offers nine
degree programs to around 350
postgraduate students, the MBA
degree attracts high quality students
from all over the world. MBA
teaching staff are sourced nationally
and internationally and are held in
high regard not only as scholars but
as advisors to government and
businesses. The centre offer the
following degrees: MBA, Master of
Management, Master of Management
Technology, Master of Management
Industry Strategy, Graduate Diploma
in Management, Graduate Certificate
of Management.
Centro per la ricerca cross-culturale.
Il CCR si dedica all’arricchimento
dell’apprendimento accademico e
pubblico delle relazioni e storie crossculturali. I suoi obiettivi sono:
intraprendere un nuovo modo di
ricerca
comparativa
e
crossdisciplinare,
disseminare
largamente i risultati della ricerca in
forme accessibili e innovative come
pubblicazioni, mostre, filmati e nuovi
media, sviluppare l’interfaccia tra la
ricerca accademica e l’istruzione
102
Centre for Cross-Cultural Research
The CCR is dedicated to the
enrichment of scholarly and public
understandings of cross-cultural
relations and histories. Its objectives
are: To undertake a new mode of
innovative comparative and crossdisciplinary research. To widely
disseminate the results of its research
in accessible and innovative forms
such as publications, exhibitions,
films and new media. To develop the
interface between academic research
and public education. To exchange
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pubblica, scambiare conoscenza con
altri
accademici,
comunita’,
organizzazioni e governi, fornire un
ambiente unico e stimolante per la
ricerca post laurea, iniziare a
sviluppare
ulteriormente
collegamente
nazionali
e
internazionali.
knowledge with other scholars,
communities, organisations and
governments. To provide a uniquely
stimulating
environment
for
postgraduate research. To initiate and
further
develop
national
and
international linkages
Istituto di studi avanzati
Institutes of Advanced Studies
L’Istituto di Studi Avanzati (IAS) e’
altamente quotato internazionalmente
per i risultati ottenuti nella ricerca di
base e applicata e per attrarre
ricercatori a lavorare nelle sue scuole
e nei suoi centri come parte dello staff
o come visiting fellow. L’istituto e’
completamente
finanziato
per
intraprendere ricerca e addestramento
di ricerca a tempo pieno. L’Istituo ha
avuto molto successo nell’attrarre i
fondi del CRC (Cooperative Research
Centre). L’Universita’ e’ attualmente
coinvolta in nove CRC nei campi di
sistemi robusti e adattivi, scienza
delle piante, ottica controllo delle
popolazioni invasive di vertebrati,
sistemi computazionali avanzati, reti
di ricerca dati, savane tropicali, studi
sulla qualita’ dell’acqua e sulle
regoliti. L’istituto e’ costituitodalle
seguenti scuole di ricerca e centri:
Scuola di Ricerca di Astronomia e
Astrofisica, Scuola di Ricerca in
Scienze biologiche, Scuola di ricerca
di chimica, Scuola di ricerca in
scienze della terra, scuola di ricerca di
scienze
dell’informazione
e
ingegneria, Scuola di Ricerca di studi
sul Pacifico e sull’Asia, Scuola di
Ricerca di scienze fisiche e
ingegneria, Scuola di Ricerca di
The Institute of Advanced Studies
(IAS)
is
highly
regarded
internationally for its achievements
in basic and applied research and
attracts gifted researchers to work in
its schools and centres as staff and
visiting fellows. It is block-funded to
undertake full-time research and
research training. The Institute has
been very successful in attracting
Cooperative Research Centre (CRC)
funding. The University is now
involved in nine CRCs in the fields
of robust and adaptive systems, plant
sciences, optics, the control of
vertebrate pest populations, advanced
computational systems, research data
networks, tropical savannahs, water
quality and regolith studies. The
Institute is constituted by the
following Research Schools and
Centres:
Research School of Astronomy and
Astrophysics, Research School of
Biological
Sciences,
Research
School of Chemistry, Research
School of Earth Sciences, Research
School of Information Sciences and
Engineering, Research School of
Pacific and Asian Studies, Research
School of Physical Sciences and
Engineering, Research School of
103
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CANBERRA
Scienze Sociali, Scuola di Ricerca
Medica John Curtin, Centro di studi
per le risorse e l’ambiente, la scuola
post-laurea.
Social Sciences, The John Curtin
School of Medical Research, The
Centre
for
Resource
and
Environmental Studies, the Graduate
School.
Istituti Nazionali
The National Institutes
Istituto dell’ANU per gli indigeni
d’Australia
(ANUIIA),
Istituto
Nazionale per l’Asia e il Pacifico
(NIAP), Istituto Nazionale di
Bioscienze (NIB), Istituto Nazionale
per l’Ambiente (NIE), Istituto
Nazionale di economia e business
(NIEB),
Istituto
nazionale
di
ingegneria
e
scienze
dell’informazione (NIEIS), Istituto
Nazionale di Scienze Umanistiche
(NIH), Istituto Nazionale di Sanita’ e
Scienze Umane (NIHHS), Istituto
Nazionale di Scienze Fisiche (NIPS),
Istituto Nazionale di Scienze Sociali
(NISS).
ANU Institute for Indigenous
Australia
(ANUIIA),
National
Institute for Asia and the Pacific
(NIAP), National Institute of
Bioscience (NIB), National Institute
for Environment (NIE), National
Institute of Economics and Business
(NIEB), National Institute of
Engineering
and
Information
Sciences (NIEIS), National Institute
of the Humanities (NIH), National
Institute of Health and Human
Sciences (NIHHS), National Institute
of Physical Sciences (NIPS),
National Institute of Social Sciences
(NISS).
Australian National University:
Faculty of Asian Studies
Faculty of Engineering and
Information Technology
Faculty of Science
The Faculty of Arts
The Faculty of Economics and
Commerce
The Faculty of Law
Institute of Advanced Studies
Asia Pacific School of Economics
and Management (APSEM)
Centre
for
Cross-Cultural
Research
www.anu.edu.au
http://www.anu.edu.au/asianstudies/
http://feit.anu.edu.au/
http://www.anu.edu.au/science/
http://arts.anu.edu.au/
http://ecocomm.anu.edu.au/
http://law.anu.edu.au/
http://www.anu.edu.au/academia/ias.html
http://apsem.anu.edu.au/
http://www.anu.edu.au/culture/
104
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CANBERRA
Centre for Mental Health
Research (CMHR)
Humanities Research Centre
(HRC)
National Centre for Epidemiology
and Population Health (NCEPH)
Centre for Aboriginal Economic
Policy Research (CAEPR)
Mathematical Sciences Institute
(MSI)
National Graduate School of
Management (NGSM)
National Institues
http://www.anu.edu.au/cmhr/
http://online.anu.edu.au/HRC/
http://www-nceph.anu.edu.au/
http://online.anu.edu.au/caepr/
http://wwwmaths.anu.edu.au/
http://ngsm.anu.edu.au/
http://ni.anu.edu.au/default.asp
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Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
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Viaggio nel mondo accademico e della
ricerca del territorio italiano
A cura di Tomaso Aste
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Politecnico di Milano
Polytechnique of Milano
University
Rettore: Prof. Giulio Ballio
Il Politecnico di Milano è una delle
prime università tecniche in Europa,
che produce ingegneri, architetti e
disegnatori industriali, con variegate e
innovative
specializzazioni,
dedicando grande attenzione a tutti gli
aspetti della formazione. Fondato nel
1863 a Milano, nel cuore dell’Italia
produttiva, è la più antica scuola di
ingegneria del Paese e l’unica scuola
di architettura e design industriale in
Lombardia. Situato in una delle
regioni europee a maggiore densità di
popolazione e di insediamenti
industriali, le sue sedi sono distribuite
in sette campus: Milano-Leonardo,
Milano-Bovisa, Como, Cremona,
Lecco, Mantova, Piacenza. Questo
“Politecnico Rete” rappresenta un
modello di università distribuita in
grado di garantire rapporti più diretti
con gli studenti, il mondo produttivo e
le comunità territoriali.
Attualmente il Politecnico di Milano
ha circa 40000 studenti. Ogni anno si
laureano circa 2000 architetti e 3000
ingegneri, rispettivamente più di un
quarto e un sesto del totale nazionale.
LA RICERCA
Il Politecnico di Milano dedica grande
attenzione alla ricerca, dall’ideazione
di novità alla frontiera delle
conoscenze,
alle
applicazioni
prototipali,
dal
trasferimento
109
Rector: Prof. Giulio Ballio
The Politecnico di Milano is one of the
leading technical universities in Europe,
producing engineers, architects and
industrial designers through a variety of
innovative specializing courses, with
great attention being devoted to all sides
of education. First established in 1863
in Milan, in the heart of productive
Italy, it is the oldest school of engineers
in the Country and the only school of
architecture and design in Lombardy.
Still located in one of the most densely
populated and high industrialized areas
in Europe, its premises are spread over
seven campuses: Milano-Leonardo,
Milano-Bovisa, Como, Cremona,
Lecco, Mantova, Piacenza.
This
“Politecnico Network” builds up a
distributed university model, which
provides for more direct relationships
with students and for better interactions
with
local
communities
and
manufacturing companies.
Currently around 40.000 students are
enrolled at the Politecnico di Milano
and an average of 2000 architects and
3000 engineers achieve their degree
every year, which means more than a
quarter of the new architects and about
one sixth of the new engineers in Italy.
RESEARCH
The Politecnico di Milano devotes
great attention to research, from
conceiving innovations at the edge of
knowledge, to prototype applications,
from
technology
transfer
to
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Marzo 2003
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tecnologico alla brevettazione.
Sin dall’inizio la sua missione è
consistita nello sviluppo di attività di
ricerca avanzata che, oltre a
contribuire al progresso generale delle
conoscenze
in
un
contesto
internazionale, si ponessero anche
l’obiettivo di trasferire i risultati al
mondo delle imprese e contribuissero
in tal modo alla trasformazione e
all’innovazione della società. Un
brillante esempio del successo di
questa strategia è stato il Premio
Nobel 1963 per la chimica Giulio
Natta, professore al Politecnico di
Milano che studiò nel suo laboratorio
i polimeri in collaborazione con la
Società Montecatini.
Oggi il Politecnico di Milano può
essere considerato uno dei maggiori
centri di ricerca italiani. La sua
operatività si basa sui Dipartimenti,
che si relazionano con gli enti di
ricerca, le amministrazioni pubbliche
e il mondo produttivo mediante
convenzioni o contratti, e sui
Consorzi, di cui il Politecnico è
partecipe e spesso promotore, che
costituiscono l’indispensabile anello
di congiunzione tra il mondo
universitario e quello imprenditoriale.
patenting.
Since the beginning, its mission has
been to develop high level research
activities both as to contribute to the
general advancement of knowledge
in the international context and to
help the results of research reach the
world of industry, by giving a
substantial contribution to the
innovation and transformation of
society itself. A brilliant example of
the success of such a policy has been
the Nobel Prize winner for chemistry
in 1963 Giulio Natta, a professor at
the Politecnico di Milano, who
studied polymers in his laboratory in
collaboration with the Montecatini
Company.
Today the Politecnico di Milano can
be considered one of the main Italian
research centres. Its activity is based
on the Departments, which entertain
relationships with research centres,
public administrations and the
industrial world by means of
agreements or contracts, and on the
Consortia, in which the Politecnico
participates often as a promoter, and
which represent the necessary link
between the world of university and
that of entrepreneurs.
I 18 Dipartimenti
Architettura e pianificazione
Bioingegneria
Building Environment Science and
Technology (BEST)
Chimica, Materiali e Ingegneria
chimica “Giulio Natta”
Conservazione
e
storia
dell’architettura
Elettronica e informazione
18 Departments
Aerospace Engineering
Architectural Projects
Architecture and Planning
Bioengineering
Building Environment Science and
Technology (BEST)
Conservation
and
History
of
Architecture
Electrical Engineering
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Elettrotecnica
Energetica
Fisica
Industrial
Design,
Arti,
Comunicazione e Moda (INDACO)
Ingegneria aerospaziale
Ingegneria gestionale
Ingegneria idraulica, ambientale,
infrastrutture viarie, rilevamento
Ingegneria nucleare
Ingegneria strutturale
Matematica “Francesco Brioschi”
Meccanica
Progettazione dell’architetura
Electronics and Information
Energetics
“Francesco Brioschi” Dept. of
Mathematics
“Giulio Natta” Dept. of Chemistry,
Materials and Chemical Engineering
Hydraulic
and
Environmental
Engineering, Road Infrastructures,
Surveying
Industrial Design, Arts, Communication
and Fashion (INDACO)
Management, Economics and Industrial
Engineering
Mechanical Engineering
Nuclear Engineering
Physics
Structural Engineering
Significative le aree strategiche di
ricerca attualmente sviluppate dal
Politecnico di Milano:
L’Ambiente, un settore in cui l’Ateneo
ha svolto un’azione pionieristica, oggi è
oggetto di ricerca sulle tecnologie di
analisi, simulazione, monitoraggio e
controllo dei rischi naturali e industriali,
con particolare riguardo alla sicurezza,
alla
pianificazione
e
gestione
ambientale.
Per la Bioingegneria il Politecnico
mantiene una strategia articolata su
molteplici livelli. Offrendo infatti
servizi di supporto, consulenza,
ricerca, sviluppo e trasferimento di
prodotti e tecnologie innovative ad
aziende e strutture ospedaliere,
l’Ateneo intende dare ulteriore
impulso anche alla consolidata ricerca
biotecnologica “di base”.
Per quanto riguarda l’Innovazione di
prodotto, la ricerca è rivolta sia ai
processi dell’innovazione sia ai risultati
dell’innovazione, con il coinvolgimento
The Politecnico di Milano is
currently developing significant
strategic research areas:
Environment, a field in which the
University has been a pioneer, is now
the subject of research with analysis,
simulation, monitoring and control
technologies
of
natural
and
industrial risks, in particular with
respect to environmental safety,
planning and management.
In the field of Bioengineering the
Politecnico’s strategy develops at
many levels. The University intends
to further stimulate the established
“basic” biotechnological research, by
offering
support,
consulting,
research services, as well as
development
and
transfer
of
innovative products and technologies
to companies and hospitals.
As for Product innovation, research
and study are promoted relating both
to innovation processes and their
results, thanks to the involvement of
111
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della Facoltà di Design Industriale.
La ricerca sui Materiali e loro
tecnologie copre i settori delle microe nanostrutture fino ai materiali
compositi, complessi e leghe.
L’area Politiche e gestione dei beni
culturali, che attiene al versante
umanistico
della
formazione
scientifica, riguarda la diagnostica, la
conservazione e il restauro sia del
costruito sia dei beni “mobili”,
studiando metodi innovativi per la
loro valorizzazione.
L’area Politiche e gestione del
costruito
si
prefigge
l’informatizzazione dei dati relativi
alle singole fabbriche, ai contesti
urbani, ai centri storici, nonché la
divulgazione in via telematica dei
risultati acquisiti.
D’importanza centrale è il settore
dedicato
alla
Società
dell’Informazione, per cui il
Politecnico è impegnato nella ricerca,
nella formazione e nel trasferimento
tecnologico alle imprese, ambiti
finalizzati allo sviluppo delle nuove
tecnologie e allo studio delle loro
implicazioni economiche, gestionali e
di competitività.
L’area Trasporti si occupa di qualità
e sicurezza del trasporto ferroviario,
avvalendosi di un Centro di
eccellenza per la ricerca scientifica
nel polo di Bovisa.
Non meno importante è il settore
Energia,
nato
per
sviluppare
tecnologie di generazione energetica
innovative e a basso impatto
ambientale.
the College of Industrial Design.
Research on Materials and their
technologies deals with micro- and
nanostructures, up to composites,
complex materials and alloys.
Related to the humanistic side of
scientific education is the area
devoted to Cultural heritage policy
and management, which deals with
diagnostics,
preservation
and
restoration
of
buildings
and
“movable” items, by studying
innovative
methods
for
their
exploitation.
The
Building
policies
and
management area aims at providing
computerization of data regarding
individual buildings, urban areas
and old town centres, as well as the
electronic dissemination of the
achieved results.
In the very crucial area of
Information Society, the Politecnico
undertakes research, training and
technology transfer to companies in
order to develop new technologies
and the study of their economic,
management
and
competitive
implications.
The Transport System area deals
with railway transport quality and
safety, by means of an Excellence
Centre
for
scientific
and
technological research in the
Milano-Bovisa Campus.
Of equal importance is the Energy
sector, set up to develop innovative
energy generation technologies with
low environmental impact.
Le attività di ricerca del Politecnico di
Milano si giovano di una serie di
Research at Politecnico is carried out
also thanks to a variety of advanced
112
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Laboratori avanzati che coprono
un’ampia
gamma
di
settori
applicativi: dall’innovativa Galleria
del vento a doppia camera – per le
prove di ponti, treni, elicotteri,
imbarcazioni, edifici – al Laboratorio
per la sicurezza dei trasporti per le
prove di “crash” su veicoli, al nuovo
Laboratorio del polo di Como, per le
tecniche
di
crescita
e
caratterizzazione di sistemi siliciogermanio (LE PECVD), e ai
recentissimi Laboratori sperimentali
per la didattica del Disegno
industriale a Milano Bovisa.
Laboratories, covering a wide range
of areas and applications: from the
innovative 2-chambers Wind Tunnel
– where bridges, trains, helicopters,
ships and buildings can be tested –,
up to the Transport safety
Laboratory for the crash testing on
vehicles, the new Laboratory at the
Como Campus on growth and
characterization
of
silicongermanium structures (LE PECVD),
the
brand
new
experimental
Laboratories for Design education in
the Bovisa-Campus.
LA DIDATTICA.
Il Politecnico di Milano è un’università
che insegna le tecnologie e prepara gli
studenti a diventare ricercatori. Il corpo
docente è composto da più di mille
professori appartenenti a 9 Facoltà – 6
afferenti
a
diversi
settori
dell’Ingegneria
e
3
relative
all’Architettura, alla Pianificazione e al
Disegno industriale.
Nell’ambito della formazione l’Ateneo
offre un ampio spettro di programmi,
che vanno dalla Laurea (corso triennale
di primo livello che fornisce i contenuti
scientifici
generali
e
abilità
professionali specifiche), alla Laurea
specialistica (corso di secondo livello
di 3+2 anni, corrispondente al MA e
che fornisce alta qualificazione in
ambiti specifici), al Dottorato di ricerca
(PhD triennale, accessibile dopo la
Laurea specialistica) e a “Master” di
primo e secondo livello, della durata di
1-2 anni, accessibili rispettivamente
dopo la Laurea e la Laurea specialistica.
EDUCATION.
The Politecnico di Milano is a
University dealing with teaching
Engineers, Architecture and Industrial
Design. Its teaching staff includes
more than 1000 professors belonging
to 9 Colleges – 6 of them grouping
different areas of engineering, 3 of
them relating to architecture, planning
and industrial design.
A variety of Programmes is offered
to students after high school: the
“Laurea” (a 3-years first degree
providing general scientific contents
and methods as well as specific
professional skills), the “Laurea
specialistica” (a 3+2 years higher
degree, corresponding to the MA and
providing high qualification in
specific fields), the “Dottorato di
ricerca” (3+2+3 year PhD, following
the Laurea Specialistica), as well as
a choice of specializing “Masters”,
that can be entered either after the
Laurea.
113
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
Principali macro-aree formative:
Architettura, Edilizia, Ingegneria
civile,
Ingegneria
ambientale,
Pianificazione
territoriale
e
urbanistica.
Design industriale
Ingegneria
dell’informazione
(elettronica,
informatica,
delle
telecomunicazioni)
Ingegneria industriale (meccanica,
energetica, aerospaziale, elettrica,
dell’automazione, dei trasporti)
Ingegneria gestionale
Ingegneria biomedica e biotecnologie
Ingegneria chimica e dei materiali
Matematica e fisica applicata
Main educational groupings:
Architecture, Building technologies,
Civil engineering, Environmental
Engineering, Land and Urban
Planning
Industrial Design
Information Society Technologies
(Electronics, Computer Engineering,
Telecommunications)
Industrial Engineering (Mechanical
Eng.,
Energetics,
Aerospace,
Electrical
Eng.,
Automation,
Transport)
Management and Economics
Bioengineering, Biotechnologies
Chemical and Materials Engineering
Mathematical
Engineering
and
Applied Physics
Prima in Italia, la LaureaOnLine in
Ingegneria informatica (Laurea di
primo livello triennale su WEB) è
iniziata presso il campus di Como del
Politecnico di Milano nel 2000-2001.
Il corso di laurea è equivalente a
quello tradizionale sia nei programmi
sia nel titolo conseguito. Grazie alla
modalità di studio on line, gli studenti
utilizzano da subito gli strumenti
dell’Information
Communication
Technology imparando nel contempo
a gestire il proprio tempo in modo
responsabile.
First in Italy, LaureaOnLine in
Computer Engineering (a 3-year
“Laurea” degree fully on line) started
at the Como Campus of the
Politecnico di Milano in 2000-2001.
The Programme is similar to the
traditional Course in both its
curriculum and the resulting degree.
Thanks to the online learning
methods,
students
use
ICT
Technology tools from the beginning
and at the same time learn
responsibility for managing their
own time.
IL DOTTORATO DI RICERCA.
La “Scuola di Dottorato” del
Politecnico di Milano, giunta al suo
XVIII ciclo, coordina 31 Corsi di
Dottorato:
Architettura
degli
interni
e
Allestimento
Architettura,
Urbanistica,
Conservazione dei luoghi dell’abitare
THE DOCTORAL PROGRAMMES.
The
“School
of
Doctoral
Programmes” of the Politecnico di
Milano coordinates the following 31
individual Degree Programmes:
Aerospace Engineering
Applied Mathematics
Architectural Composition
Architecture,
Urban
Design,
114
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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Marzo 2003
CANBERRA
e del paesaggio
Bioingegneria
Chimica industriale e Ingegneria
chimica
Composizione architettonica
Conservazione dei beni architettonici
Disegno e metodi di sviluppo
prodotto
Disegno industriale e Comunicazione
multimediale
Energetica
Fisica
Geodesia e Geomatica
Ingegneria Aerospaziale
Ingegneria dell’Informazione
Ingegneria Elettrica
Ingegneria Gestionale
Ingegneria Idraulica
Ingegneria dei Materiali
Ingegneria Sanitaria-Ambientale
Ingegneria Sismica, Geotecnica e
dell’Interazione ambiente-struttura
Ingegneria Strutturale
Ingegneria Matematica
Ingegneria dei Sistemi meccanici
Pianificazione urbana territoriale e
ambientale
Progettazione architettonica e urbana
Progetti e politiche urbane
Programmazione,
manutenzione,
riqualificazione dei sistemi edilizi e
urbani
Scienza e tecnologia delle radiazioni
Siderurgia
Sistemi e processi edilizi
Tecnologia e Progetto per la qualità
ambientale a scala edilizia e urbana
Tecnologie e sistemi di lavorazione
Conservation of Housing
and
Landscape
Bioengineering
Building Systems and Processes
Electrical Engineering
Energy
Geodesy and Geomatics
Industrial Chemistry and Chemical
Eng.
Industrial Design and Multimedia
Communication
Information Technology
Interior Design
Iron metallurgy
Management
Materials Engineering
Mechanical Systems Engineering
Representation
and
Product
Development Methods – Virtual
Prototypes and Real Products
Physics
Planning, Maintenance, Rehabilitation
of Building and Urban Systems
Preservation of Architectural Heritage
Production Technologies and Systems
Public Health – Environmental Eng.
Radiation Science and Technology
Seismic Engineering, Geotechnics and
Structure-Environment Interactions
Structural Engineering
Technology
and
Design
for
Environmental Quality in the Building
and Urban Sectors
Urban and Architectural Design
Urban Policies and Projects
Urban, Regional and Environmental
Planning
Water Engineering
Caratteristiche del Dottorato di
ricerca:
I Corsi di studio non si limitano a
preparare il laureato alla carriera
Features
of
the
Doctoral
Programme:
The Courses of study not only prepare
graduates for an academic career but
115
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
accademica,
ma
formano
professionisti di alto livello nella
ricerca e nell’innovazione, in grado di
operare in posizioni di responsabilità
nell’industria, nei servizi e nella
pubblica amministrazione.
I programmi associano a un corso di
studio centrale singoli moduli
specialistici con applicazioni in
attività avanzate di progetto.
Un ambiente di ricerca stimolante con
rilevanza internazionale e in stretta
collaborazione con privati ed enti
pubblici.
Un
carattere
fortemente
internazionale, un programma aperto
a studenti internazionali e con la
possibilità di partecipare a periodi di
studio all’estero.
Ciascun Corso è valutato sia dal
Consiglio della Scuola di Dottorato
sia da revisori internazionali.
also train highly qualified professional
as leading researchers and innovators
who can operate in positions of
responsibility in manufacturing and
service companies and in the public
administration.
The structured programme combines a
core curriculum and more specialized
electives with applications in state-ofthe-art research projects.
A stimulating research environment
with international prominence and a
close collaboration with private and
public bodies.
A strong international character, a
Programme open to international
students and the possibility of
participating in study periods abroad.
Each Degree Programme is scrutinized
both by the Board of the School of
Doctoral Programmes and by
international reviewers.
MASTER
IN
BUSINESS
ADMINISTRATION. (MBA).
IL MIP-Politecnico di Milano è la
Business School del Politecnico di
Milano. Il Master in Business
Administration (MBA) è un Corso a
tempo pieno della durata di 15 mesi
(da marzo a maggio dell’anno
successivo).
Il
programma
è
composto di un modulo in aula (un
anno) e da un project work di tre mesi
a tempo pieno in un’azienda o in una
società di consulenza. In alternativa al
programma standard è possibile
ottenere
tre
specializzazioni:
Operations management, Finanza,
Strategia e gestione dell’innovazione.
MASTER
IN
BUSINESS
ADMINISTRATION. (MBA)
MIP-Politecnico di Milano is the
Business School of the Politecnico di
Milano. The MBA Programme is a 15months, full-time programme in
Business Administration, starting in
March and ending in May of the
following year. The programme is
composed of a “classroom chapter” (one
year) and a full-time working project
(three months) within international
corporations and consulting firms. As an
alternative to the standard MBA
programme, each student can choose
among three different specializations:
Operation Management, Finance and
New Product and Venture Development.
116
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE.
Il Politecnico di Milano guarda
all’estero non solo per la ricerca e le
collaborazioni con le grandi aziende
internazionali, ma anche per la
didattica. L’Ateneo offre infatti
numerosi programmi di mobilità
internazionale sulla base di accordi di
scambio reciproco con università di
tutto il mondo.
Oltre a Programma europeo di
mobilità Socrates/Erasmus, sono
attualmente operativi più di 160
accordi e programmi di scambio di
studenti e docenti con università di
55 Paesi in tutto il mondo. Altri 40
accordi sono in fase di approvazione.
THE INTERNATIONAL SCOPE
The Politecnico di Milano is oriented to
foreign countries both in terms of
scientific research and cooperation with
large international companies, and in
terms of education. It offers many
programmes of international mobility,
based on mutual exchange agreements
with universities from around the world.
In addition to the main European
mobility Programme Socrates/Erasmus,
more than 160 agreements and
exchange programmes are currently
operative with universities belonging
to 55 Countries all over the world.
Further 40 agreements are currently
under approval.
Il Progetto TIME (Top Industrial
Managers for Europe).
Il Politecnico di Milano è membro di
un’Associazione di cui fanno parte le
maggiori
Università
Tecniche
europee. Dal 1988 ha sviluppato un
Progetto che offre agli studenti di
ingegneria la possibilità di conseguire
un diploma di doppia laurea
seguendo per due anni i corsi presso
un’università straniera.
The TIME Project (Top Industrial
Managers for Europe).
The Politecnico di Milano, as a
partner of a confederacy of leading
Technical Universities in Europe, has
since 1988 developed a Project
offering Engineering students the
chance of obtaining a double degree,
by following courses at a foreign
university for two years.
Il
Master
Internazionale
in
Industrial Management (Master
TIME).
In questo contesto, l’Associazione
TIME ha accreditato un Master
biennale offerto in collaborazione dal
Politecnico
di
Milano,
dall’Universidad
Politecnica
de
Madrid e dal Royal Institute of
Technology di Stoccolma. Il Master è
offerto a laureati internazionali con
un minimo di tre anni di studio a
tempo pieno in una disciplina
The International Master in
Industrial Management (Master
TIME).
In this context, the TIME Association
has accredited a 2-year Master
Programme offered in collaboration
between the Politecnico di Milano, the
Universidad Politecnica de Madrid and
the Royal Institute of Technology in
Stockholm. The Programme is offered
to international graduates with a
minimum of three years of full-time
studies in a scientific or technical
117
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
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CANBERRA
scientifica o tecnica ovvero che
abbiano maturato un’esperienza
significativa di lavoro per qualche
anno.
discipline or mature graduates with a
few years’ relevant work experience. A
number of scholarships are available
for exceptionally gifted students.
Il Progetto Unitech.
Promosso dal Politecnico di Milano
con altre sei principali università
tecniche europee, il progetto è
supportato
finanziariamente
da
industrie internazionali e permette a
circa 20 laureandi in ingegneria del
Politecnico di Milano di frequentare
per un anno insegnamenti universitari
e avere un’esperienza lavorativa
all’estero.
The Unitech Project.
Promoted by the Politecnico di
Milano together with six more
leading
European
Technical
Universities, the Project is financially
supported by international companies
and gives around 20 Engineering
students in their final year at
Politecnico di Milano the opportunity
to follow university courses for one
year and work abroad.
IL CENTRO PER LE RELAZIONI
INTERNATIONALI (CRI)
Si tratta di un organismo del Politecnico
di Milano che sviluppa, coordina e offre
supporto alle attività di cooperazione
internazionale dell’Ateneo nel campo
della ricerca e della formazione.
CENTRE
FOR
INTERNATIONAL
RELATIONS (CRI)
This body of the Politecnico di
Milano develops, coordinates and
gives support to the international cooperation of the University in the
field of education and research.
Presidente: Prof. Giancarlo Spinelli.
Per ulteriori informazioni sui servizi e
sulle attività del CRI cfr. sito web.
President: Prof. Giancarlo Spinelli.
For further information about
services and activities of the CRI, see
website.
Politecnico di Milano:
www.polimi.it.
Centre for international relations
www.cri.polimi.it.
Il Master Internazionale in Industrial www.imim.polimi.it)
Management (Master TIME).
Contacts: [email protected]
Thanks to Dr Federico Canobbio-Codelli, Development Manager, CRI,
Politecnico di Milano
118
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Marzo 2003
CANBERRA
Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
Marzo 2003
Notizie flash dal mondo delle riviste
tecnico-scientifiche Australiane
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CANBERRA
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CANBERRA
Per le dimensioni e la posizione geografica privilegiata, alla
congiunzione dei due oceani, l’Indiano ed il Pacifico, l’Australia occupa
un posto strategicamente importante in questa parte del globo terrestre.
121
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CANBERRA
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CANBERRA
ATTUALITÀ
9 Nuovi spin-offs dall’Universita’ del Queensland
Tre nuove societa’ sono state create da ricerche condotte all’Universita’ del
Queensland. Si tratta di:
ƒ Diabax, una societa’ che produce un test rapido per scoprire infezioni
batteriologiche nel sangue. Molte infezioni possono essere curate da medici
generici se scoperte presto, ma finora cio’ e’ stato reso difficoltoso
dall’impossibilita’ di distinguere tali infezioni da comuni influenze.
ƒ Antepodi, sviluppa un’antenna per applicazioni LAN senza fili,
risolvendo il problema di avere un’antenna senza fili che sia piacevole
esteticamente, a basso costo ed alta efficienza.
ƒ BiReme commercializza un prodotto che controlla disordini psichici
(umore), che si basa sul grado di scambio nell’uso dei due emisferi del
cervello.
http://www.uniquest.com.au/
9 Australia in favore della ricerca sulle cellule staminali.
Una serie di sondaggi d’opinione a cura dell’ANU ha rivelato che gli Australiani
sono in favore dell’uso di cellule staminali provenienti da feti per la ricerca
medica. Il supporto per questo tipo di ricerca e’ rimasto invariato negli ultimi
decenni, infatti la percentuale delle persone in favore era la stessa nel 2001 come
nel 1993. Tra il 65 e l’85% della popolazione é in favore dell’uso di cellule fetali
provenienti da aborti verificatosi per altre ragioni. Quando peró si tratta di
gravidanze specifiche allo scopo di ottenere tessuti per la ricerca allora il
supporto diminuisce drasticamente (tra il 13 ed il 29%).
9 Nuova regolamentazione delle acque
Il CSIRO ha messo a punto una nuova regolamentazione della acque che
ridefinisce le licenze per l’irrigazione. Il capo del progetto, Prof. Young sostiene
che il sistema correntemente in uso non é adatto per un ambiente in cui la siccità
é divenuta la norma. In questo periodo le risorse d’acqua sono scarse, le
condizioni climatiche sono cambiate e la pressioni sull’ambiente é maggiore. Il
nuovo sistema propone uno scambio di quote basato sul sistema bancario o della
borsa. Le quote verrebbero scambiate elettronicamente da agenti autorizzati e
con specifiche regole. Il sistema si basa su tre componenti: diritto, quota e
licenza d’uso. I diritti dovrebbero essere amministrati in modo simile ad azioni
di una compagnia, con fattori di rischio ben specificati per evitare e chiarire
123
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Ambasciata d’Italia
Marzo 2003
CANBERRA
cause legali. Le quote verrebbero trattate separatamente, come fondi bancari e
come tali versati su uno specifico conto, scambiati in forma di “assegni” o
sull’internet. L’uso delle acque dovrebbe infine essere modificato a seconda
delle condizioni ed esigenze ambientali. Questo sistema dovrebbe semplificare e
mettere ordine nella gestione delle acque.
www.clw.csiro.au/research/agriculture/economic/publications.html
124
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CANBERRA
RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE
9 Analisi di anelli di crescita per scopi ambientali
I resti di uno dei più vecchi alberi australiani sono stati abbattuti nel nome della
scienza. Archeologi dell’Università del New England ne studieranno gli anelli
alla ricerca di elementi che possano fare luce sulla circolazione atmosferica. La
ricerca mira a stabilire una connessione tra i dati chimici provenienti dagli anelli
ed I principali eventi atmosferici come le eruzioni vulcaniche. L’albero tagliato
risale al 1880 ed é un pino particolarmente adatto a questo tipo di studi per la
regolarità degli anelli di crescita. Si tratta del primo studio di questo genere
condotto nell’emisfero australe, a seguito di uno studio simile in Nord America.
Il confronto tra i dati ottenuti nei due emisferi potrebbe rivelare importanti
informazioni sulla circolazione atmosferica.
9 Scoperta una varieta’ di grano che puo’ crescere in terreni ad
alta salinita’
Una varieta’ di grano dall’antica Persia e’ stata utilizzata dagli scienziati del
CSIRO e del dipartimento di agricultura del NSW per produrre una pianta in
grado di crescere in terreni ad elevata salinita’. “Ci sono due meccanismi per
tollerare la salinita’ del terreno nei cereali e nel grano” ha affermato Dr Rana del
CSIRO Plant Industry. “Una e’ l’esclusione del sale da parte delle radici della
pianta e l’altra e’ la tolleranza del sale nelle foglie”. La varieta’ scoperta esclude
il sale dalle radici.
Per informazioni contattare Dr Rana Munns a [email protected]
9 Il giusto trattamento per gli infortuni al collo
La maggior parte delle persone che hanno subito un infortunio al collo non
ricevono il trattamento adatto. Questo é il risultato di una ricerca effettuata
presso l’ANU con il supporto della Australian Road Transport Safety Bureau.
Lo studio, condotto per un periodo di due anni, ha esaminato la validità della
terapia di esercizi fisici con progressiva resistenza per pazienti con problemi al
collo. Questa terapia, che si é rivelata ottima per la maggior parte dei pazienti, é
tuttavia poco diffusa. Alla maggior parte delle persone con infortuni al collo
vengono invece offerte terapie di altro tipo (massaggi, medicinali, esercizi
leggeri) con la convinzione che esercizi fisici pesanti possano acuire i sintomi
piuttosto che curarli. Lo studio condotto é la prima prova che questo tipo di
esercizi é molto efficace in quanto é stato in grado di dimostrare la connessione
tra aumento della massa muscolare e diminuzione del dolore.
125
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
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CANBERRA
9 Pecore geneticamente modificate
Una nuova ricerca appena conclusa dal CSIRO Livestock Industries, sostiene
che le pecore geneticamente modificate diventano più grandi, producono più
latte e lana, ma hanno bisogno di più cure. Durante la ricerca sono state
osservate generazioni di pecore geneticamente modificate con una copia
dell’ormone della crescita. Le pecore, anche se più grandi e produttive, hanno
maggiori problemi di salute (sono per esempio spesso diabetiche) anche se la
loro mortalità non e maggiore rispetto agli animali non modificati. Gli effetti
della modificazione genetica sono inoltre diversi da specie a specie La ricerca
conclude che le pecore geneticamente modificate non sono ancora
commercialmente vantaggiose, ma potrebbero avere un loro ruolo in futuro.
Infatti, tutti i vantaggi e le limitazioni delle modificazioni genetiche su questi
animali non é ancora stata valutata sino in fondo.
www.li.csiro.au
9 Datazione dei sedimenti per rivelare i movimenti europei
nell’interno dell’Australia
Il Dr Stephen Gale dell’Universita’ di Sydney e il Dr Bob Haworth
dell’Universita’ del New England hanno pubblicato sull’edizione di dicembre di
Archaeology in Oceania, le evidenze geologiche che indicano che europei
(allevatori, rangers o anche evasi) si sono inoltrati nell’interno dell’Australia
decenni prima dell’autorizzazione da parte del governo inglese. Infatti sedimenti
prelevati da alcuni laghi delle Tablelands del New England, nel Nord New South
Wales, suggeriscono che gli europei erano attivi nell’area decenni prima del
1837, anno in cui il governo inglese diede l’autorizzazione. I sedimenti, prelevati
a un metro di profondita’ sono stati datati utilizzando isotopi radioattivi. Lo
studio ha riscontrato degli alti livelli di erosione del suolo, molto piu’ tipici degli
insediamenti europei che non delle attivita’ aborigene.
http://www.usyd.edu.au/
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CANBERRA
NUOVE TECNOLOGIE - NUOVI MATERIALI
9 Una nuova sonda per problemi ambientali
IL CSIRO ha costruito una nuova sonda che, sino ad ora usata per esplorazione
mineraria, potrebbe diventare un elemento chiave nella soluzione di gravi
problemi ambientali quali la salinità o le piogge acide. La sonda si basa sul
principio della “cattura di neutroni” in una tecnica detta prompt gamma neutron
activation analysis. Neutroni emessi da un isotopo artificiale colpiscono il
materiale da analizzare e sono catturati dagli atomi che lo costituiscono. La
cattura di neutroni rende l’atomo instabile, facendogli emettere di conseguenza
particelle gamma, che ne permettono l’identificazione del materiale. Si
ottengono cosi le proprietà del materiale, dati che sono complementari ad analisi
chimiche. Con tale tecnica si può per esempio misurare la quantità di zolfo
contenuto nel carbone fossile. In tal modo carboni ad alto contenuto in zolfo
possono essere scartati riducendo l’emissione di zolfo, uno delle principale cause
delle piogge acide. Lo zolfo é anche uno dei componenti degli scarti derivanti
dall’estrazione dei metalli. Poterlo misurare vuol dire poterne controllare meglio
lo smaltimento. Un’altra applicazione possibile é la misurazione della quantità di
sale presente nel terreno, un dato essenziale per studiare il problema della
salinità.
www.csiro.au
9 Chirurgia virtuale
Gli scienziati del CSIRO hanno sperimentato un metodo per guidare a distanza
operazioni chirurgiche. In un collegamento tra il Parlamento di Canberra e la
sede di Reachlin Technologies a Stoccolma un chirurgo australiano e’ riuscito a
guidare un apprendista chirurgo in Svezia per una colicestomia. Questa
operazione e’ stata resa possibile grazie al software sviluppato dal CSIRO, che
consente di visualizzare in 3-D tutte le fasi dell’operazione usando strumenti
sensibili al tocco. Le difficolta’ di comunicazione, come la quantita’ di
informazioni da scambiare in rete, e’ superata grazie ad un sistema di selezione e
priorita’ delle informazioni che fa si’ che solo informazioni essenziali vengano
trasmesse. Questo progetto e’ parte dell’attivita’ del CeNTIE, che unisce il
CSIRO, universita’ ed alcune imprese specializzate.
http://www.cmis.csiro.au/mediapics.htm
www.cmis.csiro.au/imvs
www.reachin.se
127
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CANBERRA
9 Nuovo nanomateriale potrebbe rivoluzionare i sensori
molecolari
Il Prof Murray della Monash University e il Dr Kepert dell’University of Sydney
sono tra gli autori di una ricerca pubblicata su Science il 29 novembre in cui si
riporta un nuovo materiale contenente buchi di un milionesimo di millimetro che
potrebbero dare vita a nuovo meccanismo sensibile alle molecole. La struttura
costituita da atomi collegati da ponti molecolari, contiene nano-canali porosi che
possono assorbire le molecole “ospiti” che causano il cambiamento di colore nel
materiale. Da questa ricerca potrebbe emergere una nuova classe di materiali con
applicazioni nella sensibilita’ molecolare perche’ il cambiamento di siti permette
di sentire la presenza di molecole ospiti.
Professor Keith Murray, School of Chemistry, Faculty of Science, Email:
[email protected]
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CANBERRA
INFORMATION TECHNOLOGY
9 Nuovo centro di eccellenza in Quantum Computer
Technology.
Il Centro di Ricerca Speciale (SRC) in Quantum Computer Technology e’ stato
convertito in uno degli otto nuovi Centri di Eccellenza creati quest'anno dal
Consiglio di Ricerca Australiano (ARC). Il principale obiettivo del nuovo Centro
di Eccellenza, nato dalla collaborazione tra sei universita’ australiane, due
universita’ americane, l'Accademia delle Forze Armate Australiane, il DSTO (),
il Los Alamos National Laboratory e la Hewlett-Packard, sara’ lo studio di un
quantum computer basato sul controllo quantistico di singoli atomi all'interno di
un cristallo di silicio. Tale linea di ricerca e’ il risultato dell'attivita’ svolta dal
precedente SRC che ha esplorato diversi cammini alternativi e selezionato i piu’
promettenti. Il nuovo Centro di Eccellenza svolgera’ anche studi teorici e
sperimentali su una forma complementare di quantum computing basata su
metodi ottici.
http://www.arc.gov.au/ncgp/coe/docs/coe_clark_quantum_computer_technology
.pdf
9 Melbourne: rilancio di ricerca e sviluppo in sicurezza del
software.
Lo scorso dicembre la Computer Associate ha aperto a Melbourne un nuovo
centro di ricerca e sviluppo per la sicurezza del software. Si tratta del piu’ grande
centro di ricerca per la sicurezza del software nell'emisfereo australe, il piu’
grande della Computer Associate al di fuori dal Nord America. Il nuovo centro,
che rappresenta un investimento annuale di 11 milioni di dollari (circa 6 milioni
di euro) e che da lavoro a piu’ di 80 tecnici e dirigenti, ha rilanciato ricerca e
sviluppo nel campo della sicurezza del software e, in partnership con industrie
locali, ha gia’ intrapreso attivita’ di ricerca, sviluppo e export valutabili a oltre
360 milioni di dollari (circa 198 milioni di euro).
http://ca.com/offices/australia/news/061202.htm
9 Le smart cards potrebbero essere vulnerabili.
Ryan Junee, studente di ingegneria all'Universita’ di Sydney, ha descritto nella
sua tesi di laurea un possibile attacco per estrarre informazioni da una smart
card. L'attacco, basato su un metodo chiamato "differential power analysis",
richiede l'uso di un oscilloscopio a raggi catodici (un dispositivo del costo di
circa 5000 dollari (circa 3000 euro)) che viene controllato da un programma
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eseguito su un comune personal computer. In questo modo Ryan Junee e’
riuscito a estrarre informazioni segrete, incluso il PIN, da carte protette usando
DES (Data Encryption Standard) o persino da carte protette usando tripla DES.
Il costo di un tale attacco e’ minimo se confrontato con il costo dei potenti
calcolatori normalmente necessari per estrarre informazioni segrete da sistemi
informatici protetti usando DES. Le industrie produttrici di smart cards si
difendono affermando che il successo degli attacchi condotti da Ryan Junee e’
da ricondursi alla vulnerabilita’ dell'hardware della carta e non della criptografia
usata per proteggere le informazioni memorizzate. Le moderne carte sarebbero
infatti in grado di reagire a tali attacchi disabilitandosi automaticamente.
http://australianit.news.com.au/articles/0,7204,5512673%5e15321%5e%5enbv%
5e15306,00.html
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SANITÀ
9 Ingenti fondi per la ricerca renale
Il Consorzio per la rigenerazione renale (Renal Regeneration Consortium) ha
ottenuto un premio di 4.2 milioni di dollari australiani (circa 2.3 milioni di euro)
dall’Istituto Nazionale di Sanita statunitense come riconoscimento per l’attivita’
di ricerca svolta nel campo delle malattie renali. In particolare i fondi saranno
utilizzati per lo studio di nuove terapie per il trattamenti di malattie renali di
lungo termine, utilizzando i piu’ recenti sviluppi nell’ingegneria dei tessuti e
nella medicina rigenerativa. Il consorzio, a cui partecipano la Monash
University, l’RMIT e il Canberra Hospital sara’ guidato dal Prof Melissa Little
dell’Institute for Molecular Bioscience, UQ, e dal Prof Jphn Bertem della
Monash University.
Institute for Molecular Bioscience: http://www.imb.uq.edu.au/
9 Nuovo trattamento per il diabete
La compagnia Adipogen Pty Ltd avviata dall’Universita’ del Queensland ha
ottenuto 330.000 dollari australiani (circa 184000 euro) per lo sviluppo di una
nuova classe di farmaci antiobesita’. Infatti il Prof Prins e il Dr Hutley della
facolta’ di scienze sanitarie dell’Universita’ del Queensland hanno identificato
una proteina chiave che causa la produzione di cellule di grasso nell’uomo. Il
blocco di questa proteina e’ un approccio del tutto nuovo nel trattamento
dell’obesita’. Adipogen utilizzera’ i fondi per identificare i meccanismi che
regolano la formazione delle cellule di grasso e sviluppare composti che ne
inibiscano lo sviluppo. Il lavoro verra’ portato avanti nel dipartimento di
medicina dell’Universita’ del Queenslan e presso il dipartimento di diabeste ed
endocrinologia dell’ospedale “Princess Alexandra”.
UniQuest managing director David Henderson (07 3365 4037 or 0418 745 404).
9 Mappato il genoma del topo
Ricercatori dell’IMB dell’Universita’ del Queensland sono tra gli autori
dell’articolo pubblicato il 5 dicembre su Nature che riporta la mappatura
dell’output funzionale del genoma di topo. Tale scoperta permettera’ nuovi studi
di malattie quali il morbo di Alzheimer, la fibrosi cistica e diversi tipi di cancro.
I ricercatori australiani sono parte di un team internazionale guidato dal gruppo
giapponese del centro RIKEN di Scienze genomiche di Yokihama.
http://www.imb.uq.edu.au/
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9 Scoperta una nuova via di infezione della malaria
Un team internazionale guidato dal Prof Alan Cowman del The Walter and
Eliza Hall Institute of Medical Research e dal Dr Alex Maier ha scoperto una
mutazione genetica negli abitanti della nuova Guinea che blocca una delle vie
utilizzate dal parassita della malaria, aprendo una nuova strada allo sviluppo di
vaccine e cure. Lo studio, che e’ stato pubblicato su Nature Medicine di gennaio
2003, ha dimostrato che una mutazione naturale blocca un percorso
precedentemente sconosciuto utilizzato dal parassita della malaria per infettare i
globuli rossi.
The Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research:
http://www.wehi.edu.au/
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AMBIENTE
9 Nuova mappa della corrosione in Australia.
Scienziati del CSIRO e l’Industrial Galvanizers Corporation (IGC) stanno
lavorando insieme sul lancio di un nuovo sistema cartografico per predire la
corrosione. La carta si basa su un modello in grado di predire l’effetto che le
condizioni climatiche, la salinità e l’inquinamento hanno sulla vita media di
prodotti quali automobili e infrastrutture. In base alla nuova carta, la durata di un
qualsiasi materiale da costruzione può essere ottenuto inserendo semplicemente
le coordinate geografiche della località in cui tale materiale é installato. Il
sistema é anche in grado di valutare i materiali secondo un modello che ne
predice il fattore energetico ed ecologico a seconda della loro corrosività. L’IGC
ha provveduto a rendere pubblico sull’internet la mappa della corrosione
rendendola di facile accesso a tutti coloro che hanno bisogno di conoscere la
durabilitá di certi materiali. Particolarmente nel settore delle costruzioni i
contratti spesso dipendono dalla durabilitá del materiale per cui i dati sulla
corrosione sono essenziali.
http://www.indgalv.com.au/
9 Effetto serra: una soluzione locale?
Il CSIRO ha sperimentato una microturbina per produrre energia localmente.
L’esperimento ha consentito di utilizzare i gas di scarico di un impianto di aria
condizionata per produrre energia elettrica. L’uso di micro turbine per produrre
energia localmente e’ in grado di ridurre a livello generale l’emissione di gas
inquinanti.
Per informazioni: [email protected]
9 Scoperto il primo tartufo australiano
Uno scienziato australiano ha scoperto il gene del tartufo legato alla famosa
famiglia delle Amanite, famosa in tutto il mondo per varieta’ velenose e
..‘buongustaie’! Il tartufo e’ stato scoperto in una ex cava di bauxite vicino
Perth, in Western Australia dal Dr Bougher del CSIRO Forestry. La scoperta del
tartufo, alla cui famiglia e’ stato dato il nome di Amerrenda, e’ importante per
capire il funzionamento dell’ecosistema della zona e la struttura della catena
alimentare. Non e’ ancora chiaro se la specie di tartufo scoperta sia velenosa o
meno. Al momento tutti gli esemplari scoperti fanno parte di collezioni
scientifiche. Per informazioni:
[email protected]
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9 Scoperto il gene che regola i segnali nei germogli di soia
Il Prof Gresshoff dell dipartimento di botanica dell’Universita’ del Queensland
ha identificato il gene NARK che controlla la crescita di noduli nella soia, dando
una svolta alla comprensione dello sviluppo vegetale. La scoperta coincide con
l’attribuzione di 10 milioni di dollari australiani (circa 5.5 milioni di euro) da
parte dell’Australian Research Council all’interno del centro di eccellenza per
ricerca integrativa sui legumi, situato ad UQ ma che riunisce gruppi delle
universita’ di Melbourne, Newcastle e ANU. Il gene NARK (nodule
autoregulation receptor kinase) controlla la comunicazione e i segnali a lunga
distanza nella soia e i risultati della ricerca sono pubblicati da Science di
dicembre.
http://www.botany.uq.edu.au/
9 Meduse pericolose tutto l’anno
Il Prof Bart Currie della Menzies School of Health Research del Royal Darwin
Hospital nel Northern Territory, e’ uno degli autori di un articolo pubblicato a
dicembre sull’ Australian Medical Journal che riporta che centinaia di specie di
meduse urticanti che si sospetta appartengano al genere Chiropsalmus, sono state
ritrovate durante tutta la stagione considerate non a rischio in alcune aree del
Northern Territory. Infatti di solito la stagione delle meduse urticanti va da
ottobre a giugno e questa e’ la prima volta in 10 anni che ne sono state catturate
cosi’ tante fuori stagione. Il Prof Currie ha sottolineato la pericolosita’ della
scoperta per la sanita’ pubblica; infatti benche’ queste meduse causino di solito
solo un leggero stato urticante, se un bambino venisse circondato da numerose
meduse potrebbe subire un pericoloso avvelenamento.
http://www.menzies.edu.au/
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SPAZIO
9 Lancio del satellite FEDSAT
Il 14 dicembre 2002 e’ stato lanciato dal centro spaziale di Tanegashima in
giappone il satellite australiano FEDSAT. FEDSAt e’ il primo satellite costruito
in Australia in oltre tre decenni. Il progetto di FEDSAT e’ stato gestito dal
Cooperative Research Centre for Satellite Systems (CRCSS), in partnership con
CSIRO, University of South Australia, Queensland University of Technology,
University of Technology, Sydney; Auspace Ltd; Vipac Engineers and
Scientists; e University of Newcastle.
http://www.crcss.csiro.au/
9 Iniziano le osservazioni del cielo meridionale
Nel 2003 inizia un programma quinquennale per completare la mappatura del
cielo meridionale in sei colori, dall’ultravioletto all’infrarosso vicino. La ricerca
utilizzera’ il telescopio “ex-Great” di Melbourne, adesso situato sul Monte
Stromlo, nelle strutture dell’ANU e completamente robotizzato e produrra’ uno
dei database piu’ vasti al mondo. I ricercatori che si occupano di questa ricerca
sono Prof. Mike Bessell, Dr. Paul Francis e Prof. Brian Schmidt
http://www.mso.anu.edu.au/outreach/50in.shtml
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PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN
AUSTRALASIA NEL 2003
March 9 – 14, The Fifth International Conference on Fatigue and Transportation,
"Counter Measures: detection technology, naps and drugs", Esplanade Hotel,
Fremantle, W A. Contact: Congress West Pty Ltd, PO Box 1248, West Perth WA 6872,
Australia, Tel: +61 8 9322 6906, Fax: +61 8 9322 1734, Email:
[email protected], web: http://www.congresswest.com.au/FATIGUE2003/
March 22-25, Australasian Society for infectious diseases Annual Scientific Meeting,
Canberra ACT. Contact: Shirley Corley tel: +61 2 9418 9396, fax: +61 2 9418 9398,
email: [email protected]
March 31- 3 April, 13th World Congress on Disaster and Emergency Medicine,
Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9417 0888, fax: +61 3 9417 0899, email:
[email protected], web: www.wcdem2003.com/
April 6-10, 11th International Symposium on Viral Hepatitis & Liver Diseases, Sydney,
NSW. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email:
[email protected], web: www.tourhosts.com.au
April 6–10, Innovation in Water Ozwater Convention, Perth WA. Contact:
http://www.enviroaust.net/
May 6-10, 13th World Congress of Disaster & Emergency Medicine, Hotel Sofitel,
Melbourne. Contact: The Meeting Planners, 91 - 97 Islington Street, Collingwood,
Victoria, Australia, 3066, phone: +61 3 9417 0888, Fax: +61 3 9417 0899, Email:
[email protected], Web: http://www.wcdem2003.com/
May 11-16, Pacific Association of Paediatric Surgeons 36th Annual Meeting with
Australasian Association of Paediatric Surgeons. Sydney. Contact: tel. +61 7 3858
5400, fax: +61 7 3858 5510, email: [email protected],
May 12-16, Australasian Association of Neurologists Annual Scientific Meeting,
Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: tel. +61 2 9290 3366, fax:
+61 2 9290 2444, email: [email protected], web: www.icms.com.au/aan2003
May 22-23, Victorian Infection Control Professionas Association Conference and
Exhibition, Melbourne Convention Centre, Melbourne VIC. Contact: tel. +61 3 9682
0244, fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/vicpa
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June 2-4, ICCS 2003, International Conference on Computational Science 2003,
Melbourne. Incorporating WoPLA'03 Workshop on Parallel Linear Algebra.Contact:
[email protected], web: http://www.science.uva.nl/events/ICCS2003/
June 18-20, National Environmental Conference, Brisbane Convention & Exhibition
Centre, Brisbane, Australia. Contact: c/- ICMS Pty Ltd, 82 Merivale Street, South Bank,
Queensland 4101, Australia, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax +61 7 3844 0909 email:
[email protected], web http://www.icms.com.au/nec2003
July 5-9, 13th International Soil Conservation Organization Conference, Brisbane
Convention and Exhibition Centre, Brisbane. Contact: tel: +61 7 3844 1138, fax: +61 7
3844 0909, email: [email protected], web: www.icms.com.au/isco2004
July 6–11, International Conference on River Research (sponsored by the CRC for Freshwater
Ecology), Albury, NSW. Contact: web: www.conlog.com.au/NISORS/overview.html
July 6–12, International Congress of Genetics, Melbourne Convention and Exhibition Centre,
Melbourne,
Contact:
email:
[email protected],
web:
http://www.geneticscongress2003.com/index.php
July 7-11, ICIAM 2003 - International Congress of Industrial and Applied Mathematics.
Sydney. http://www.iciam.org/iciamHome/iciamHome_tf.html
July 8-10, TIME-ICTL-2003, 10th International Symposium on temporal representation and
reasoning, and 4th international conference on temporal logic, Cairns QLD. Contact: web:
http://www.cs.uwa.edu.au/~tim/TIME-ICTL-2003/
July 13-16, 25th Assembly of the International Astronomical Union, Sydney. Contact:
http://www.astronomy2003.com
July 16-19, Qualitative Research: Creating Spaces for Understanding, AQR Congress
Secretariat: ICMS, GPO Box 2609, Sydney, NSW 2001, Australia, Phone (+61 2) 9241
1478, Fax (+61 2) 9351 3552, Email [email protected], web:
http://www.latrobe.edu.au/aqr/offer2003/conf03_welcome.htm
July 14-16, The First Australian Conference on Safety and Quality in Health Care
Safety and Quality in Action, Burswood International Resort and Convention Centre,
Perth, Western Australia, Contact: Congress West Suite 3/ 12 Thelma Street, West Perth,
WA 6005 PO Box 1248 WEST PERTH WA 6872 Phone +61 8 9322 6906 Fax +61 8
9322 1734 Email: [email protected],
web: http://www.congresswest.com.au/QHC2003/index.html
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July 14–17, MODSIM 2003 - International Congress on Modelling and Simulation,
Townsville, QLD. Contact: David Post, web: http://mssanz.cres.anu.edu.au
July 19-23, 11th International Conference on Biological Inorganic Chemistry, Cairns
Convention Centre, Cairns. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 3 9682 0244, fax:
+61 3 9682 0288, email: [email protected] , web: www.icms.com.au/icbic11
August 10-15, International Confederation for Plastic Reconstructive and Aesthetic
Surgery World Congress Sydney 2003, Sydney Convention and Exhibition Centre,
Sydney. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 2 9241 1478, fax: +61 2 9251 3552,
email: [email protected], web: http://www.ipras2003.com
August 10-14, 2003, International Symposium on Radiopharmaceutical Chemistry,
Sheraton on the Park, Sydney, Contact: tel: +61 2 9262 2277, Fax: +61 2 9262 3135,
email: [email protected] , web: www.tourhosts.com.au/isrc2003
August 17 – 22, 12th International Congress of Radiation Research, Brisbane
Convention Centre, Brisbane. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax: +61 7
3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/icrr2003.
August 24 –29, World Congress on Medical Physics and Biomedical Engineering
(WC2003), Sydney Convention & Exhibition, Sydney, NSW. Contact: email:
[email protected], web: http://www.wc2003.org/
August 24 – 29, XII International Workshop on Sol-Gel Science and Technology. Four
Seasons Hotel, Sydney, NSW. Contact: tel: +61 2 9290 3366, Fax: + 61 2 9290 2444,
email: [email protected], web: www.icms.com.au/sol-gel
September 2-6, 9th International Congress of Inborn Errors of Metabolism, Brisbane
Convention & Exhibition Centre, Brisbane, QLD. Contact: ICMS Pty Ltd, tel: +61 2 9290
3366, Fax: +61 2 9475 0364, email: [email protected], web:
http://www.icms.com.au/iciem2003
September 9-13, International Conference on Software Engineering and Formal
Methods (SEFM 2003). Brisbane, QLD. Contact: email: [email protected], web:
http://www.svrc.uq.edu.au/Events/SEFM03/
September 22-25, 14th International Symposium for the Psychological Treatment of
Schizophrenia and Other Psychoses. Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9251 8881 fax:
+61 3 9521 8889, email: [email protected]
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September 24-26, 15th Conference of the International Society for Environmental
Epidemiology, Perth, WA. Contact: tel: +61 8 9489 4800, fax: +61 8 9489 4801, email:
[email protected] , web: http://www.eventedge.com.au
October 6-10, 2003 Annual Crime Stoppers International Training Conference,
Crown Complex, Melbourne, Contact: The Meeting Planners Pty Ltd, 91 - 97 Islington
Street Collingwood, Victoria, Australia, 3066, Tel: +61 3 9417 0888 Fax: +61 3 9417
0899, Email:[email protected],
web: http://www.csidownunder.com/
November 16 – 19, 9th International Congress on Oral Cancer in association with the
5th National Australian and New Zealand Head and Neck Society, Melbourne
Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61
3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/oralcancer
PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN
AUSTRALASIA NEL 2004
February 6 – 7, 2004, International Society of Bipolar Disorders Regional Conference
2004, Sydney, Australia. Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank,
Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email:
[email protected], web http://www.icms.com.au/bipolar2004
February 9 – 13, 2004, International Congress of Biological Psychiatry, Sydney
Convention & Exhibition Centre, Sydney, Australia. Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84
Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax:
+61 3 9682 0288, email: [email protected],
web: http://www.icms.com.au/wfsbp2004
March 21 – 26, 2004, XVIIth International Congress on Fibrinolysis and Proteolysis
(ISFP), Melbourne Convention Centre, Melbourne, Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84
Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax:
+61 3 9682 0288, email: [email protected],
web: http://www.icms.com.au/isfp2004
September 19 – 22, 2004, ISPCAN 15th International Congress on Child Abuse and
Neglect, Brisbane Convention & Exhibition Centre, Brisbane, Australia. Secretariat:
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ICMS Pty Ltd, 82 Merivale Street, South Bank, Queensland 4101, Australia. Tel: +61
7 3844 1138, Fax: +61 7 3844 0909, email: [email protected], web:
http://www.icms.com.au/ispcan2004
September 20 – 24, 2004, International 30th Conference Australian and New Zealand
College of Mental Health Nurses, Canberra Convention Centre, Canberra, Australia.
Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006,
Australia. Telephone: +61 3 9682 0244, Facsimile: +61 3 9682 0288, email:
[email protected], web: http://www.icms.com.au/anzcmhn2004
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PRINCIPALI SITI WEB
Siti d’interesse scientifico
Anglo-Australian Observatory
www.aao.gov.au/
AusIndustry
www.ausindustry.gov.au
Australian Antarctic Division
www.antdiv.gov.au
Australian Institute of Marine Science
(AIMS)
www.aims.gov.au
Australian Nuclear Science and
Technology Organisation (ANSTO)
www.ansto.gov.au/
Australian Academic and Research
Network
www.aarnet.edu.au/
Australian Research Council
www.arc.gov.au/
Bureau of Meteorology
www.bom.gov.au/
CSIRO
www.csiro.au/
Cooperative Research Centres
www.isr.gov.au/crc/index.html
Defence Science and Technology
Organisation (DSTO)
www.dsto.defence.gov.au/
Department of Industry, Tourism and
www.industry.gov.au/
Resources
Department of Agriculture, Fisheries
and Forestry – Australia
www.affa.gov.au/
Department of Education Science and
Training
www.dest.gov.au/science/index.htm
Environment Australia
www.environment.gov.au
EPA New South Wales
www.epa.nsw.gov.au
EPA Queensland
www.epa.qld.gov.au
EPA Western Australia
www.epa.wa.gov.au
EPA South Australia
www.epa.sa.gov.au
EPA Northern Territory
www.epa.nt.gov.au
EPA Victoria
www.epa.vic.gov.au
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Geoscience Australia
www.agso.gov.au/
Great Barrier Reef Marine Park
Authority (GBRMPA)
www.gbrmpa.gov.au/
IPAustralia
www.ipaustralia.gov.au/
Land and Water Australia
www.lwa.gov.au/
National Environment Protection
Council
www.nepc.gov.au/
National Health and Medical Research
Council (NHMRC)
www.health.gov.au/nhmrc/
National Standards Commission
www.nsc.gov.au/
Informazioni generali sull’Australia
Australian Bureau of Statistics
www.abs.gov.au
Australian Federal Government
Entry Point
www.fed.gov.au
Australian Universities
www.detya.gov.au/highered/ausunis.htm
Principali fonti d’informazione australiane
Australian Financial Review
www.afr.com.au
Sydney Morning Herald
www.smh.com.au
The Age
www.theage.com.au
The Australian
www.theaustralian.com.au
Australian Broadcasting
Corporation, Science Programs
www.abc.net.au/science
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