Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian
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Ambasciata d’Italia CANBERRA Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Marzo 2003 Ufficio dell’Addetto Scientifico Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Introduzione Introduction La globalizzazione dei mercati ha reso l’innovazione di processo e di prodotto tra i temi prioritari d’impegno dei Paesi piu’ sviluppati. Diventa quindi indispensabile promuovere l’innovazione ed orientarla all’esigenza di mercato. Un paese competitivo che considera l’innovazione come elemento prioritario per la propria politica necessita soprattutto di ricercatori dotati di capacita’ immaginative in grado di trasferire un risultato di ricerca in prodotti e processi di interesse per il mercato. In Europa, l’ambizioso obiettivo di creare uno spazio comune della Ricerca e’ perseguito dal VI Programma Quadro, che prevede una nuova fase della Politica dell’innovazione. Infatti, nella nuova strategia della ricerca Europea non c’e’ piu’ un programma distinto dedicato esclusivamente all’innovazione; le attivita’ a favore dell’innovazione, invece, sono integrate in tutto il tessuto del VI Programma Quadro, dando ulteriore rilievo al profilo dell’innovazione nei singoli programmi di ricerca. La politica europea dell’innovazione entra quindi in una nuova fase ed impone come requisito imprescindibile uno stretto contatto fra ricercatori ed imprenditori. Il VI Programma Quadro, presentato lo scorso novembre a Bruxelles, ha una dotazione complessiva di 17.500 milioni di euro per il periodo 20022006, e mira a sostenere azioni di ricerca strategica di grandi The globalization of markets has made the innovation of processes and products among the major themes of commitment for the most developed countries. It is therefore essential to promote innovation and shape it according to market’s demand. A competitive country, which considers innovation as a primary element for its own policy, needs mainly researchers with imagination, who can turn a research result into products and processes of interest for the market. In Europe, the ambitious goal to create a common ground for Research is pursued by the Fourth Programma Quadro, which provides for a new phase of Policy of innovation. In the new strategy of European research, there is no longer a specific program entirely devoted to innovation; the activities for innovation, on the contrary, are integrated in the whole network of Fourth Programma Quadro, giving more importance to the profiles of innovation in the single programs of research. The European policy of innovation therefore enters a new phase and considers a close contact between researchers and entrepreneurs as an unavoidable requirement. The Fourth Programma Quadro, which was presented last November in Bruxelles, has a total endowment of 17.500 million Euros for the period I Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA dimensioni, piu’ durature rispetto ai precedenti Programmi Quadro e dotate di maggiore coerenze che in passato. 2002-2006 and aims to encourage actions of strategic research on a large scale, more durable in comparison with previous Programmi Quadro and more consistent than in the past. Il VI Programma Quadro ha cinque programmi specifici, due dei quali hanno precisi obiettivi miranti a incrementare lo spazio europeo della ricerca: Integrare e rafforzare lo spazio europeo della ricerca e Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca. The Sixth European Framework Programme has five specific programs, two of which have precise goals aiming to increase the European ground of research: To integrate and to strengthen the European ground for research and To structure the European Space for Research. In particolare il programma “Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca” si concentra sui punti deboli del sistema europeo delle ricerca e dell’innovazione. Il sostegno sara’ assegnato allo sviluppo delle risorse umane, delle infrastrutture per la ricerca, e della considerazione per i temi relativi al rapporto tra scienza e societa’. Tutte queste attivita’ incideranno sull’innovazione. Ma oltre a cio’ vi saranno cinque azioni gestite dalla Direzione Generale Imprese che saranno dedicate all’innovazione: incoraggiare l’interazione e il collegamento tra i principali soggetti, per promuovere il cambiamento di mentalita’ e cultura, e per incoraggiare l’innovazione imprenditoriale; incoraggiare le politiche di innovazione regionale e la cooperazione tra regioni; sperimentare nuovi strumenti e nuovi metodi per stimolare l’innovazione; costituire e consolidare i servizi di The program “To structure the European Space for Research” focuses on the weak points of the European system for research and innovation. Support will be given to the development of human resources, infrastructures for research and consideration of issues concerning the relationship between science and society. All these activities will affect innovation, but there will also be five actions managed by the Companies’ General Direction, which will be dedicated to innovation: to encourage the interaction and connection between the main subjects, to promote the change in mentality and culture and to favor entrepreneurial innovation; to encourage the policies of regional innovation and the cooperation between regions; to experiment new instruments and methods to stimulate innovation; II Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA to build and consolidate services of support such as CORDIS (see “Una nuova era per l’informazione, il Servizio informazioni sui diritti di proprieta’ intellettuale, e il Servizio informazioni per l’accesso ai finanziamenti (Gate2Growth)) to analyze the impact of measures of promotion of innovation in the Fourth Programma Quadro projects, in order to better integrate the innovation into the projects of research. sostegno: come CORDIS (v.”Una nuova era per l’informazione, il Servizio informazioni sui diritti di proprieta’ intellettuale, e il Servizio informazioni per l’accesso ai finanziamenti (Gate2Growth)) analizzare l’impatto delle misure di promozione dell’innovazione nei progetti del VI Programma Quadro, allo scopo di integrare meglio l’innovazione nei progetti di ricerca. Come si evince dalle principali azioni del VI Programma Quadro appaiono strategiche le parole “integrazioni”, “collegamenti” e “cooperazioni” e queste non sono solo destinate agli stati membri dell’Unione Europea ma anche ad altre nazioni che, come l’Australia, hanno interesse nell’individuare e sviluppare programmi di Ricerca con l’Europa. As we deduce from the main actions of Fourth Programma Quadro, words such as “integration”, “connection” and “cooperation” are essential, and they are not just destined to the countries belonging to The European Union, but also to other nations that, like Australia, are interested in the location and development of Research programs with Europe. Questo si e’osservato gia’ dal IV e V Programma Quadro con rispettivamente 37 e 43 progetti di Ricerca approvati nei quali sono stati coinvolti centri Australiani, e diventa piu’ che auspicabile nel VI Programma Quadro, nel quale Bruxelles finanziera’ direttamente centri di ricerca di Paesi extra-UE. Infatti, nel Sesto Programma Quadro i partners dei paesi terzi, parte integrante di un progetto approvato, possono ricevere un contributo finanziario comunitario se tale partecipazione è essenziale per la realizzazione dell’attività di ricerca (saranno proprio i referees esterni dei progetti a valutare tale essenzialità). This was observed in the Fourth and Fifth Programmi Quadro, with respectively 37 and 43 approved Research programs in which Australian centers were involved. And it becomes more than desirable in the Fourth Programma Quadro, where Bruxelles will provide financial support to research centers of countries outside the European Union. In the Sixth Programma Quadro the partners of “third countries”, which are part of an approved project, can receive community financial support if such participation is essential for the accomplishment of research activity (indeed the referees outside III Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA the projects will evaluate such essentiality). Today, in the same way, the “Marie Curie” Scholarships are also accessible to young Australian researchers, both as home Institutions and as researchers towards European Institutions. Allo stesso modo, le Borse di Studio “Marie Curie” sono da oggi accessibili anche per giovani ricercatori Australiani, sia come Istituzioni ospitanti che come ricercatori verso Istituzioni europee. Il nuovo Programma Quadro Europea diventa, quindi, uno strumento indispensabile per la cooperazione Scientifica e Tecnologica internazionale che l’Australia deve cogliere e sfruttare al meglio. Therefore, the new European Programma Quadro becomes an essential instrument for the international Scientific and Technological cooperation, which Australia ought to pick up and make good use of. Nicola Sasanelli Addetto Scientifico Nicola Sasanelli Addetto Scientifico Nicola Sasanelli Addetto Scientifico Nicola Sasanelli Addetto Scientifico Nicola Sasanelli Addetto Scientifico IV Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Marzo 2003 Direttore responsabile: ing. Nicola Sasanelli Responsabile e coordinamento editoriale: dott.ssa Alessandra Iero Comitato di Redazione: dott. Tomaso Aste dott.ssa Paola Bernard dott. bob Brockie dott Antonio Cerone dott.ssa Daniela Rubatto dott. Massimiliano Tani Traduzioni a cura di: Enrico Zorzella V Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Ambasciata d’Italia in Canberra Ufficio dell’Addetto Scientifico Comitato di Redazione 12 Grey Street DEAKIN ACT 2600 Tel. (+61) (2) 6273 3333 Fax (+61) (2) 6273 2406 http://www.scientific.ambitalia.org.au/ [email protected] ISSN 1446 - 9588 Il Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia si basa sul libero apporto dei ricercatori. Per tale motivo gli autori se ne assumono interamente la responsabilità. The Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia is based on the free contribution of researchers. For this reason, the authors take on full responsibilities. VI Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA EVENTI PROMOSSI DALL’UFFICIO SCIENTIFICO DELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN CANBERRA [email protected] April 2003, Brisbane NeTRail, A workshop on the New Technologies for the Rail Industry The workshop intends to be the meeting point and a market place for those who are at the forefront of rail technologies in Italy and Australia. NeTRail aims to enable practical transfer of world class technologies in both directions; the exchange of technical information; the identification of potential collaborative activities and the promotion of existing innovations. The workshop will concentrate on the following themes: Computer vision systems for automatic inspection and quality control; Simulation, Modeling and Derailment Investigation; Determination of Train/Track Health and Speed Restriction Decision Support; Adoption of e-Business Systems in the Australian Rail Industry: Impediments and Likely Benefits; Track Analysis & Performance System (TRAPS) to Benchmark Maintenance Activities; Signatures from Wheel-Rail Interaction for the Development of Strategic Decision Support Systems; Rail Corrugation Control; On-Board Wheel-wear Monitor for the direction of maintenance of track. 8-10 July 2003, Cairns, Queensland 10th International Symposium on temporal representation and reasoning, and 4th international conference on temporal logic (TIMEICTL-2003) In the year 2003 the TIME symposium and ICTL will be held as a combined event. The idea is to bring together active researchers from distinct research areas involving representation of, or reasoning with, time. As with previous meetings in these respected series, one of the main goals of this conference will be to bridge the gap between theoretical and applied research in temporal representation and reasoning. Thus, we especially encourage submissions concerning temporal aspects within areas such as Artificial Intelligence, Temporal/Spatial Databases and Applications of Temporal Logic in Computer Science in order to achieve a multi-disciplinary perspective on the topic and to benefit from cross-fertilisation of ideas. There are four tracks in the symposium with separate program committees, all overseen by the program chairs. The conference is planned as a three-day event, and will be organised as a VII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA combination of technical paper presentations, an extended poster session, and four keynote talks. 13th to 26th July, 2003, Sydney 25th Assembly of the International Astronomical Union The Twenty-fifth General Assembly of the International Astronomical Union will be held at the Sydney Convention and Exhibition Centre in Darling Harbour from 13th to 26th July, 2003. Six Symposia are planned to be held during the Assembly: Maps of the Cosmos; Recycling Intergalactic and Interstellar Matter; Young neutron stars and their Environment; Stars and Suns: Activity, Evolution and Planets; Dark Matter in Galaxies; Star Formation at High Angular Resolution. Moreover, there will be twenty-one joint discussions, covering all aspects of Astronomy, special sessions, invited discourses and public talks. There will be a Welcome Reception and Opening Ceremony at the Sydney Opera House on the evening of Tuesday July 15. A wide program of astronomical public events and other outreach activities is being planned around the Assembly, across Australia. More information is available in the website http://www.astronomy2003.com. 22-27 September 2003, Brisbane International Conference on Software Engineering and Formal Methods (SEFM 2003) The objective of the workshop is to bring together practitioners and researchers from academia and industry to exchange views on the theoretical foundations and application of formal methods in software engineering. Particular emphasis will be given to the use of formal methods in verifying control software used by small and medium enterprises and to its impact on the socio-economic development of such enterprises and of the geographical areas where they operate. The workshop has originated from a cooperation between Australian and Italian Universities and Research Centres and aims to involve other countries from Australasia, Europe and America. The proceedings of the workshops will be published by the IEEE Comp. Society. Topics include but are not limited to: precise design, formal specification, refinement, model checking, theorem proving, real time constraints, object-orientation, formalisation of reuse, validation, verification, test case generation, prototyping, analysis, visualisation, formalisation of informal requirements, safety, security, applications to control software, socio-economic implications of the use of formal methods. VIII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA September 2003 Scientific and Technological Parks: comparison of experiences and methodologies between the two Countries The aim of the Conference is to compare and contrast the approaches adopted for the transfer of technology in the two Countries, and the role of key players such as Government, public research organisations, tertiary institutions, industry, financial institutions and Science and Technology Parks. A major input to this conference will come from consideration of the national research priorities and support programs. In a global market, research and innovation constitutes the most important element for industry and as a result, is the only way to drive back competition especially from emerging economies. Applied research in Italy and Australia is in a phase of great development and the Scientific and Technological Parks play a very decisive and important role. In fact the relationship between industries and research centres within the two countries are often developed through Scientific and Technological Parks. Clearly, if such relationships are encouraged and developed on an international level, the result can be a significant increase in economic wellbeing for participating nations. 3-9 November 2003, Kioloa, NSW Material, Surfaces and Complexity The purpose of this workshop is to get together Italian and Australian scientists and researchers to discuss scientific achievements and common innovative projects of research and development in the following fields: New Materials; Surfaces; Nano-technologies and nano-manipulation; Complex systems. These research topics are of great scientific wolrd-wide significance and cover two of the four priority areas defined by the Australian Government. Moreover, Australian and Italian research centres are among the world-leaders in these fields. The scientific committee of the workshop will be formed by well-known Australian and Italian scientists. The workshop venue is in a complex that belongs to the Australian National University in Kioloa (Edith and Joy London Foundation, see http://ejlf.anu.edu.au/). It is in the wishes of the organizers to promote the foundation of common bases that will promote long-term collaborations and common scientific and technological development projects. IX Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Sommario La cooperazione transnazionale per attività di ricerca scientifica e tecnologica tra Australia e Unione Europea: i Programmi Quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione Transnational cooperation for scientific and technological research between Australia and the European Union: the Framework Programmes for research, technological development and demonstration pag. 1 Dott Massimo Ferri Collaborazione internazionale e legislazione sulla riservatezza : implicazioni dei diversi sistemi di protezione dei dati in australia, italia e nell’ unione europea per la ricerca collaborativa sanitaria International cooperation and privacy law: Implications of Australian, Italian and European union data protection systems for collaborative health research pag. 17 Dr Concetta Tania Di Iorio Lotta biologica alla flora infestante mediante l’uso di funghi fitopatogeni Biological control of weeds using fungal pathogens pag. 27 Dr Maurizio Vurro and Dr Bruce Auld Un’overview sulla Medicina Preventiva An overview of Preventive Medicine pag. 37 Dr Anthony F Mariani Analisi metaboliche urbane Urban metabolic analysis pag. 45 Dott. Alessandro Costa X Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Interferenza dell'RNA (RNAi) in Ceanorhabditis elegans RNA interference in Ceanorhabditis elegans pag. 53 Dr Flavia Pellerone Una ricerca di supernovae nel cielo australe Looking for supernovae in the southern sky pag. 57 Dott.ssa Marilena Salvo Eliminazione di mammiferi stranieri dalle isole della Nuova Zelanda Eradicating alien animal pests from New Zealand islands pag. 61 Dr Bob Brockie La Chimica “Verde” in Italia Green Chemistry in Italy pag. 65 Prof David StClair Black Presentazione alla comunita’ scientifica dell’Australian Capital Territory della Prima Associazione australiana senza fine di lucro per la ricerca con l’Italia Presentation to the Australian Capital Territory Scientific Community of the first non-profit Australian Association for research activity with Italy pag. 71 Ing Nicola Sasanelli Hindmarsh, R. & Lawrence, G. Altered genes II – The future? pag. 75 Prof Piero Giorgi Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio dell’Australasia: Australian National University pag. 85 XI Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio italiano: Politecnico di Milano pag. 109 Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane 9 Attualità pag.123 • Nuovi spin-offs dall’Universita’ del Queensland • Australia in favore della ricerca sulle cellule staminali. • Nuova regolamentazione delle acque 9 Ricerca, Sviluppo e Innovazione pag.125 • Analisi di anelli di crescita per scopi ambientali • Scoperta una varieta’ di grano che puo’ crescere in terreni ad alta salinita’ • Il giusto trattamento per gli infortuni al collo • Pecore geneticamente modificate • Datazione dei sedimenti per rivelare i movimenti europei nell’interno dell’Australia 9 Nuove Tecnologie e Nuovi materiali pag. 127 • Una nuova sonda per problemi ambientali • Chirurgia virtuale • Nuovo nanomateriale potrebbe rivoluzionare i sensori molecolari XII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 9 Information Technology pag. 129 • Nuovo centro di eccellenza in Quantum Computer Technology. • Melbourne: rilancio di ricerca e sviluppo in sicurezza del software. • Le smart cards potrebbero essere vulnerabili. 9 Sanità pag. 131 • Ingenti fondi per la ricerca renale • Nuovo trattamento per il diabete • Mappato il genoma del topo • Scoperta una nuova via di infezione della malaria 9 Ambiente pag. 133 • Nuova mappa della corrosione in Australia. • Effetto serra: una soluzione locale? • Scoperto il primo tartufo australiano • Scoperto il gene che regola i segnali nei germogli di soia • Meduse pericolose tutto l’anno 9 Spazio pag. 135 • Lancio del satellite FEDSAT • Iniziano le osservazioni del cielo meridionale Programma delle Conferenze scientifiche in Australasia pag. 137 Principali siti Web pag. 143 XIII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA XIV Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA “Con le terre unite alla massa centrale sotto il nome comune di Australasia, dalla Nuova Guinea alla Nuova Zelanda, la superficie emersa in questa parte dell’Oceano Pacifico e’ di pochissimo inferiore a quella dell’Europa” Il geografo Elisee Reclus, Parigi 1889 XV Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA XVI Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA i) THE VENETO REGION Veneto Region is one of the most dynamic areas in Italy and Europe. Its unemployment rate amounts to 3,7% while the European average rate is 7,5 %. The regional economy is based on a very special entrepreneurial attitude and, in consequence, on a large number of Small and Medium Enterprises: about 447.000 companies, that is 1 company every 10 inhabitants Veneto Region produces about 15% of total Italian export while its GDP and population are near 8%. There are many industrial clusters such as: Textile & clothing, Wood & furniture, Shoes (elegant and sporty), Tanning industry, Electro-mechanics, Eyeglasses, Marble working, Gold and silver working, Artistic glass, Wine and Agro – food, Industrial machinery, and many others. R&D and Innovation are basic for regional economic growth. To foster these factors Veneto Government set up Veneto Innovazione in 1991. Veneto Innovazione is the regional agency promoting the collaboration between Research and Enterprises. Its stockholders are the Veneto Region, the Regional Enterprise Unions, the Veneto Union of the Chambers of Commerce, and the four Veneto Universities. Veneto Innovazione is also in charge to promote and to co-ordinate the regional participation in the Sixth European Framework Programme on Research and Technological Development. So it will be considered very important to find international partnerships, both scientific and economic, with third countries in Australia and Asia. For further information please contact: VENETO INNOVAZIONE SPA REGIONE DEL VENETO c/o VEGA SCIENCE & TECHNOLOGY SEGRETERIA REGIONALE AFFARI GENERALI PARK Via della Libertà 5/12 Cannaregio, 168 Palazzo Sceriman 30175 MARGHERA VE - ITALIA Tel. + 39 041 5093023 Fax +39 041 5093078 30123 VENEZIA - ITALIA Tel. + 39 041/2792701 Fax +39 041/2792785 e-mail: [email protected] http://www.regione.veneto.it e-mail: [email protected] http://www.venetoinnovazione.it XVII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA THE VENETO RESEARCH & INNOVATION SYSTEM High educational system 4 Universities –2 in Venice, Padua, Verona; 24 Faculties –Economics, Law, Medicine and Veterinary Medicine, Literature and Foreign Languages, Chemistry, Science & Mathematics, Pharmacy, Agricultural Science, Engineering, Architecture, Psychology, Political Sciences, Statistics; University Centres: Venice International University – studies on management, learning , and environment. University Consortium for Chemistry in the Environment Consorzio Venezia Ricerche - projects on new materials, ICT, and cultural heritage. Consorzio Padova Ricerche - projects on industrial automation, ICT, and telecommunication. Public Research structures CNR - National Research Council; ENEA - Italian National Agency for New Technology, Energy& Environment; INFM - National Institute for the Physics of Matter; INFN - National Institute for Nuclea Physics; GLASS EXPERIMENTAL STATION. VENETO AGRICOLTURA – Regional Agency for Innovation & Agriculture ARPAV - Regional Agency for Environment CORILA – Centre for Venice Lagoon Science and Technology parks VEGA - Venice STP; Galileo - Padua STP; STAR - Verona SP. Industrial SMEs and handcrafts Associations Confindustria del Veneto; FederVeneto API; Confartigianato del Veneto; CNA Veneto. Politecnico Calzaturiero for the shoe industry Certottica for the eyeglasses industry Ritex for Proofs for textile Thetis for marine technology Venezia Tecnologie Eurobic Dolomiti – business innovation centre Eurobic Adriatico - business innovation centre Chambers of Commerce Special Agencies Polesine Innovazione Tecnologia & Design for Rapid prototyping CERT for proofs on wood and textile for furniture Treviso Tecnologia Centro Produttività for patent searches Verona Innovazione for training courses Tecnopadova for design VENETO IS ALL THAT AND MUCH MORE……………… XVIII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA La cooperazione transnazionale per attività di ricerca scientifica e tecnologica tra Australia e Unione Europea: i Programmi Quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione Transnational cooperation for scientific and technological research between Australia and the European Union: the Framework Programmes for research, technological development and demonstration Massimo Ferri Massimo Ferri The OECD benchmarking (a.) on scientific and technological policies in industrialized countries reports firstly “A renewed effort in the public financing of scientific research, in the perception that investments in “science” are crucial for economic innovation and growth, and that scientific and technological progress is essential in solving largescale social problems, such as those of environment and health”. The importance of notable financial commitment to research is totally obvious, both for basic and applied research: in fact while basic (or fundamental) research is carried out principally in Universities or in Public Research Bodies, with financing normally coming from the State, applied research – which is aimed at furthering economic interest – is carried out more or less by various industries or by Public Institutions linked to them, with public and private financing. I risultati del benchmarking OCSE (a.) sulle politiche scientifiche e tecnologiche nei paesi industrializzati riportano in primis “Un rinnovato impegno nel finanziamento pubblico della ricerca scientifica, nella percezione che gli investimenti nella “scienza” sono cruciali per l’innovazione e per la crescita economica, e che il progresso scientifico e tecnologico è essenziale per risolvere problemi sociali di grande rilevanza, quali l’ambiente e la salute”. E’ assolutamente chiara l’importanza di impegni finanziari importanti nella ricerca, tanto in quella di base quanto in quella applicata: mentre infatti la ricerca di base (o fondamentale) viene principalmente effettuata nelle Università o negli Enti Pubblici di Ricerca, con finanziamenti generalmente provenienti dallo Stato, quella applicata – finalizzata a problematiche di interesse economico – viene portata avanti per lo più da industrie o da Istituzioni pubbliche a queste collegate, con finanziamenti pubblici e privati. Purtroppo però i finanziamenti per la Unfortunately, however, scientific research funding on a national level are subject to frequent reductions: 1 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ricerca scientifica a livello nazionale sono soggetti a frequenti contrazioni: diventa quindi assolutamente indispensabile rivolgersi a fonti esterne, in primis a carattere transnazionale, attivando importanti cooperazioni con partners da tutto il mondo. Una delle principali fonti di finanziamento in tale ambito è costituita proprio dall’Unione Europea, alle cui iniziative partecipano gruppi di ricerca da tutti gli Stati membri (e non) secondo regole ben definite. L’Australia è stato il primo paese extraeuropeo industrializzato a stipulare un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con l’Unione Europea: tale accordo, firmato a Canberra il 23 febbraio 1994 ed entrato in vigore il 25 luglio dello stesso anno, aveva l’obiettivo di “incoraggiare e facilitare la cooperazione tra l’Australia e la Comunità in settori di interesse comune, nei quali le Parti supportano attività di ricerca e sviluppo al fine di un progresso scientifico e/o tecnologico rilevante per i suddetti settori di interesse” (art. 2). L’accordo del 1994, fondamentale perché comunque permetteva ai ricercatori australiani di partecipare alle attività previste dal Quarto Programma Quadro di Ricerca Europea (1994-98), aveva però due ordini di limiti: turning to outside sources therefore becomes absolutely essential, first and foremost of a transnational nature, by renewing important cooperation with partners from all around the world. One of the principal sources of funding in such a sphere is actually made up of the European Union, from which research groups from all the Member (and non-Member) States participate in the initiatives, on the basis of well defined regulations. la cooperazione era ristretta a sei settori scientifici: biotecnologia, medicina e sanità, scienze e tecnologie marine, ambiente, Cooperation was limited to six scientific sectors: biotechnology, medicine and health, marine sciences and technologies, Australia has been the first extraEuropean industrialized country to stipulate a scientific and technological cooperation agreement with the European Union: such agreement, signed in Canberra on 23 February 1994 came into effect on 25 July of the same year, and it had the objective of “encouraging and facilitating cooperation between Australia and the Community in fields of common interest where the Parties are supporting research and development activities to advance science and/or technology relevant to those fields of interest” (art. 2). The 1994 agreement, fundamental because in any case it allowed Australian researchers to participate in activities provided for in the Fourth Framework Programme of European Research (1994-1998), had however two limited objectives: 2 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA environment, information and communication technologies; The participation of Australian researchers in European research projects was not financed by the Union: art 7 (2) in fact disposed that “Costs incurred by participants in co-operative activities subject to this Agreement shall not require any transfer of funds from one Party to the other” (such activity was therefore on a “self-funded basis”): Australian partners were asked to turn to sources of Australian funding. With the successive Framework Programme coming into force (the Fifth: 1998-2002), the European Union and Australia have found the opportunity to redefine the limits of the scientific and technological cooperation, widening the application field of the 1994 agreement: the Amendment signed in Brussels on 8 July 1999, and which came into force on 9 December of the same year has in fact extended the cooperation to “all actions of research, technological development and demonstration covered by letters a) and d) of art. 130 G of the Treaty establishing the European Community” (art. 4, second paragraph, amended). Australian researchers have therefore had the possibility to participate in all thematic programmes set out in the Fifth Framework Programme, as well as in training and mobility of researchers’ activities, and also, albeit in a limited way, in networks between infrastructure operators and tecnologie dell’informazione e della comunicazione; la partecipazione di ricercatori australiani ai progetti di ricerca europei non era finanziata dall’Unione: l’art. 7 (2) disponeva infatti che “I costi dei partecipanti nello sviluppo delle attività di cooperazione previste dal presente accordo non richiederanno alcun trasferimento di fondi da una Parte all’altra” (tale attività era quindi su una “self-funded basis”: i partners australiani erano tenuti a rivolgersi a fonti di finanziamento australiane). Con l’entrata in vigore del successivo Programma Quadro (il Quinto: 19982002), l’Unione Europea e l’Australia hanno avvertito l’opportunità di ridefinire gli ambiti della cooperazione scientifica e tecnologica, ampliando il campo di applicazione dell’accordo del 1994: l’Emendamento firmato a Bruxelles l’8 luglio 1999, ed entrato in vigore il 9 dicembre dello stesso anno ha infatti esteso detta cooperazione a “tutte le azioni di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione indicate alla lettera a) e alla lettera d) dell’art. 130 G del Trattato che istituisce la Comunità Europea” (art. 4, secondo comma, emendato). I ricercatori australiani hanno quindi avuto la possibilità di partecipare a tutti i programmi tematici previsti dal Quinto Programma Quadro, nonché alle attività di formazione e mobilità dei ricercatori, sia pure limitatamente alle reti tra gestori di infrastrutture e ai relativi progetti di ricerca. 3 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA related research projects. With such a new agreement European researchers have also been given the possibility of participating in scientific and technological activities financed or carried out by the Australian government, by the governments of its States or Territories, by non- government organizations and by whichever interested research body. The above-mentioned art. 130 G has been introduced – as with the whole of title XV, relating to technological research and development – by the institutive Treaty of the European Union (Maastricht 1992): the policies contained in it have substantially changed the way of carrying out research in Europe, giving to research itself the role of full blown European policy, with an interactive relationship with other community policies. The basis, and at the same time, the main instrument for carrying out such a policy are in fact set out by the Framework Programme for actions in the field of research and technological development: it defines the objectives, the priorities and the conditions of financial intervention by the European Union for approximately a five year period, thus enabling effective medium to long term planning. The First Framework Programme (1984-1987) was followed by the Second (1987-91), the Third (19901994), the Fourth (1994-1998) and the Fifth (1998-2002); the new Sixth Framework Programme (2002-2006), Con tale nuovo accordo è stata data la possibilità anche ai ricercatori europei di partecipare ad attività scientifiche e tecnologiche finanziate o condotte dal governo australiano, dai governi dei suoi Stati e Territori, da organismi non governativi e da qualunque ente di ricerca interessato. Il sopraccitato art. 130 G è stato introdotto – così come tutto il titolo XV, relativo alla ricerca e sviluppo tecnologico – dal Trattato istitutivo dell’Unione Europea (Maastricht 1992): gli indirizzi in questo contenuti hanno sostanzialmente cambiato il modo di fare ricerca in Europa, conferendo alla ricerca stessa il ruolo di politica europea a pieno titolo, con un rapporto di interazione con le altre politiche comunitarie. La base e, allo stesso tempo, lo strumento principale di attuazione di detta politica sono costituiti appunto dal Programma Quadro per le azioni nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico: esso definisce gli obiettivi, le priorità e le condizioni dell’intervento finanziario dell’Unione Europea per un periodo di cinque anni circa, consentendo in questo modo un’efficace programmazione a medio-lungo termine. Al Primo Programma Quadro (198487) hanno fatto seguito il Secondo (1987-91), il Terzo (1990-94), il Quarto (1994-98) ed il Quinto (19982002); il nuovo Sesto Programma Quadro (2002-2006), adottato con Decisione del Consiglio e del Parlamento Europeo del 27 giugno 4 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 2002, ha visto il lancio dei primi inviti a presentare proposte di progetti il 17 dicembre 2002, relativamente ai programmi specifici “Integrare e Rafforzare lo Spazio Europeo della Ricerca” e “Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca”. Prima di cercare di capire quali spazi possono esserci per ricercatori australiani in tale ambito, risulta certamente di grande interesse fornire alcune brevi informazioni in merito alla partecipazione di questi ai Programmi Quadro precedenti, in particolare alla luce di quanto previsto dagli accordi di cooperazione scientifica e tecnologica del 1994 e del 1999: è infatti evidente come l’interesse a promuovere iniziative congiunte di collaborazione sia cresciuto sempre più nel corso del tempo, sia da parte europea che australiana (non a caso, come già evidenziato, è stata avvertita la necessità di ampliare i settori di azione comune). adopted with the Decision of the European Parliament and of the Council of 27 June 2002, has seen the launching of the first calls for project proposals on 17 December 2002, relating to the specific programmes “Integrating and Strengthening the European Research Area” and “Structuring the European Research Area”. Before attempting to understand which areas are available for Australian researchers in such a field, it is certainly of interest to provide some short details regarding their participation in previous Framework Programmes, in particular in the light of what was set out by the scientific and technological cooperation agreements of 1994 and 1999: it is in fact obvious how the interest in promoting joint cooperation initiatives has increased more and more over time, both on the part of Europe and Australia (as already emphasized, it is no coincidence that there was the need to widen the number of common action sectors). Ciò si è tradotto nell’attivazione di collaborazioni di sempre maggiore impegno e rilevanza, e conseguentemente di partnership australiane di un certo peso in progetti congiunti inoltrati all’Unione Europea in occasione dei bandi specifici; ancora più importante è sottolineare la partecipazione di gruppi di ricerca australiani, pubblici e privati, a progetti ammessi al finanziamento, sia pure a costo zero per l’U.E.. Nel Quarto Programma Quadro (9498) 37 progetti approvati hanno visto This has led to the beginning of collaborations of ever increasing effort and relevance, and consequently to relatively important Australian partnerships in joint projects submitted to the European Union on the occasion of specific calls for proposals; it is even more important to underline the participation of Australian research groups, public as well as private, in projects proposed for funding, even if at a zero cost to the European Union. 5 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA In the Fourth Framework Programme (94-98) 37 approved projects have seen participation of a various nature – main or associated contracting parties – by Australian bodies in scientific areas which range from biomedical and health research to information, environmental, agricultural and biotechnological technologies, with a financial turnover of about 50 million euro; on the other hand, 46 projects were approved with Australian partnership in the Fifth Framework Programme (98-02) with a financial flow exceeding 80 million euro. In table A there is a summarizing view, divided by scientific sector and period of reference (b.). la partecipazione a vario titolo – contraenti principali o associati - di enti australiani in settori scientifici che vanno dalla ricerca biomedica e sanitaria alle tecnologie dell’informazione, dall’ambiente all’agricoltura e alla biotecnologia, con un movimento finanziario di circa 50 milioni di euro; 43 sono invece i progetti approvati con partnership australiana nell’ambito del Quinto Programma Quadro (98-02), con un flusso finanziario superiore agli 80 milioni di euro. Nella tabella A si riporta un prospetto riepilogativo, articolato per settore scientifico e per periodo di riferimento (b.). Tabella A - Table A AUSTRALIAN PARTNERSHIP FP4 (1994/98) & FP5 (1998/2002) Experience * Areas for collaboration FP4 funded projects 13 8 5 3 Medical and Health research Information technologies Environment Biotechnology Agriculture Marine sciences FP5 funded projects 13 12 6 2 3 3 Competitive/sustainable growth Communic. tech./Telematics Astronomy/Astrophysics Economics Energy Standardisation TOTAL 4 3 1 1 37 6 2 2 1 1 46 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Dai suddetti dati si evince che le aree scientifiche in cui tale collaborazione si è sviluppata con maggior successo sono quella biomedica e sanitaria e le tecnologie dell’informazione: in tali ambiti la partecipazione australiana ha rappresentato un valore aggiunto di fondamentale importanza per l’ammissione del progetto al finanziamento e per un positivo sviluppo dell’attività di ricerca. E’ doveroso sottolineare che ricercatori australiani sono coinvolti in progetti finanziati dall’Unione Europea in qualità di subcontraenti: tale status non configura una partnership vera e propria, in quanto i subcontraenti sono dei prestatori di servizi in favore dei contraenti, principali o associati, ma rivestono comunque un ruolo importante per il buon andamento dell’attività di ricerca prevista dal progetto. From the above-mentioned data you can conclude that the scientific areas in which collaboration has developed with greater success are the biomedical and health ones and those on information technologies: in such areas Australian participation represented an added value of fundamental importance for the admission of the project for financing and for a positive development of the research activity. It is necessary to underline that Australian researchers are involved in projects financed by the European Union as subcontractors: such a status does not constitute an actual partnership, since subcontractors are service providers to the advantage of the contractors, whether they be are principal or associated, but in any case they cover an important role for the positive evolution of the research activity required by the project. Uno studio (c.) commissionato qualche anno fa dall’Unione Europea ha portato ad individuare quattro categorie di elementi trainanti e di benefici nella partecipazione dei ricercatori australiani ai programmi europei: a) strategici: contributo alla creazione di una massa critica, accesso a nuova tecnologia e al mercato europeo; b) manageriali: accesso ad expertise, a nuovi sistemi e know-how; sviluppo di esperienza di gruppo; possibilità di accesso ad altri fondi di ricerca; c) tecnici: accesso a nuove pratiche, A study (c.) commissioned a few years ago by the European Union has led to identify four categories of drivers and benefits in the participation of Australian researchers in European programmes: e) strategic: contribution to the creation of a critical mass, access to new technology and to the European market; f) managerial: access to expertise, to new systems and know-how; development of group experience; technical: access to new practices, models, databases; 7 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA g) personal: rewards in terms of kudos, status, growth of knowledge, membership of networks. modelli, banche dati; riconoscimenti d) personali: individuali in termini di prestigio scientifico, status, incremento delle conoscenze, membership di reti. As we have already underlined, we are now at the beginning of the Sixth Framework Programme, which has represented a total turnaround compared to its predecessors in terms of ambitions, scope and methods of accomplishment. Europe boasts a long tradition of excellency in the fields of research and innovation and European groups are the principal actors in many areas of science and technology; the centres of excellence however, because of their excessive dispersion, do not produce the expected results, lacking real collaboration and a good linking network. The scientific community has seen the need to unite efforts to create a real “common market” for research and innovation, similar to the one created for goods and services: this structure is named “European Research Area” (ERA). Come abbiamo già sottolineato, siamo adesso all’avvio del Sesto Programma Quadro, che ha rappresentato una completa svolta rispetto ai precedenti in termini di ambizioni, portata e strumenti di attuazione. L'Europa vanta una lunga tradizione in materia di eccellenza nel campo della ricerca e dell'innovazione, e i gruppi europei sono attori principali in molte aree della scienza e della tecnologia; i centri di eccellenza tuttavia, a causa della loro eccessiva dispersione, non producono i risultati sperati, mancando una vera collaborazione e una buona rete di collegamento. La comunità scientifica ha percepito la necessità di riunire gli sforzi per creare un vero e proprio "mercato comune" per la ricerca e l'innovazione, simile a quello realizzato per le merci e i servizi: questa struttura è denominata "Spazio Europeo per la ricerca" (SER) – “European Research Area” (ERA). It is a global design for the future of European research, still in its start phase: within ERA a sort of “open coordination” should occur among national programmes, Framework Programmes and European Organizations, to reach a common objective, that is to say a European research policy. Si tratta di un disegno globale per il futuro della ricerca in Europa, ancora in fase di attuazione: all'interno dell'ERA dovrebbe avvenire una sorta di "coordinamento aperto" fra programmi nazionali, Programma Quadro e organizzazioni europee, per il raggiungimento del fine comune, cioè la politica della ricerca europea. 8 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA In such a perspective the Sixth Framework Programme was in fact launched, set out in three principal actions – “Focusing and Integrating Community Research”; “Structuring the European Research Area”; “Strengthening the Foundations of the European Research Area” – which in their turn are divided into research thematic priorities and activities of a horizontal nature, which are of interest to practically every scientific sector (the global budget is of 17.5 billion euro for the whole period, including the 1.23 billion for the atomic energy program). There is also another absolutely characterizing element of the Framework Programme: the introduction of new instruments for the implementation of research activities, in other words integrated projects and networks of excellence, on which the European Union will devote a considerable amount of resources (in any case, those specific targeted research projects, similar to those particular to the Fifth Framework Programme, will remain). In the light of this new structure, can Australian research groups participate in the Framework Programme, and if so using what methods? Firstly, it is necessary to underline that “participant” strictly linked to European research projects is a legal subject: it can be just as much a physical person as a legal one, made to fit national regulations of membership (normally it is a “Legal In tale prospettiva è stato appunto lanciato il Sesto Programma Quadro, articolato in tre azioni principali “Concentrare e Integrare la Ricerca della Comunità”; “Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca”; “Rafforzare le Basi dello Spazio Europeo della Ricerca” - , le quali a loro volta si articolano in tematiche prioritarie di ricerca e attività a carattere orizzontale, che interessano praticamente tutti i settori scientifici (lo stanziamento globale è di 17,5 miliardi di euro per tutto il periodo, compresi gli 1,23 miliardi per il programma sull’energia atomica). Vi è anche un altro elemento assolutamente caratterizzante del Programma Quadro: l’introduzione di nuovi strumenti per l’implementazione delle attività di ricerca, e cioè i progetti integrati e le reti di eccellenza, sui quali l’Unione Europea concentrerà una considerevole quantità di risorse (rimarranno comunque anche i progetti specifici di ricerca mirati, simili a quelli peculiari del Quinto Programma Quadro). Alla luce di questa nuova struttura, possono i gruppi di ricerca australiani partecipare al Programma Quadro, ed eventualmente con quali modalità? In primis è doveroso sottolineare che “partecipante” in senso stretto ai progetti di ricerca europea è un soggetto giuridico: può essere sia una persona fisica che giuridica, costituita conformemente ai regolamenti nazionali di appartenenza (generalmente si tratta di una “Entità legale” che contribuisce allo sviluppo del progetto). 9 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato il 16 dicembre 2002 il Regolamento relativo alle regole di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università, e a quelle di diffusione dei risultati della ricerca, per l'attuazione del Sesto Programma Quadro: in tal modo sono state stabilite norme ben precise per quanto riguarda sia il numero minimo di partecipanti per ogni tipologia di progetto che le possibilità di partecipazione e, soprattutto, di finanziamento a seconda del paese di provenienza. Le proposte di progetto devono essere presentate da almeno tre partners provenienti da Stati membri o Associati (d.), di cui almeno due da Stati membri o candidati (e.); alcune iniziative (azioni per le risorse umane e la mobilità – ad eccezione delle reti - o azioni specifiche di sostegno) possono essere attuate anche da un solo soggetto giuridico. I principali destinatari dei programmi di ricerca europei sono ovviamente i partecipanti degli Stati membri, candidati e associati; la novità introdotta dal Sesto Programma Quadro è però costituita dalla possibilità, per qualunque soggetto giuridico di un paese terzo (f.) di partecipare, in aggiunta al numero minimo di partners di cui sopra, a tutte le azioni previste dalle priorità tematiche del Programma “Concentrare e Integrare la Ricerca della Comunità” (Scienze della Vita, Società dell’Informazione, Nanotecnologie e materiali, Aeronautica e spazio, Qualità dei prodotti alimentari, Sviluppo 10 Entity” which contributes to the project’s development). The European Parliament and the Council, on 16 December 2002, adopted the Regulation relating to the rules for the participation of undertakings, research centres and universities in, and for the dissemination of research results for, the implementation of the Sixth Framework Programme: in such a way, well defined norms have been established as far as both the minimum number of participants for all types of projects is concerned, as well as the possibility of participation, and above all, the type of financing based on the country of origin. The project proposals must be submitted by at least three partners coming from Member or Associated (d.) States, of which at least two from Member or Candidate (e.) States; some initiatives (human resources and mobility actions – with the exception of networks – or specific support actions) can also be carried out by one legal Entity. The principal beneficiaries of the European research programmes are obviously the participants of the member, candidate and associated States; the novelty introduced by the Sixth Framework Programme has to do with the possibility, for whatever legal Entity of a third (f.) country, as well as the minimum number of partners above mentioned, to participate in all actions set out by the thematic priorities of the “Focusing and Integrating Community Research” Programme (Life Sciences, Information Society, Nanotechnologies Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA sostenibile e ecosistemi, Cittadini e governance). and materials, Aeronautics and space, Quality of Food Products, Sustainable Development and Ecosystems, Citizens and governance). I partners di paesi terzi possono partecipare anche alle attività della seconda azione (“Strutturare lo Spazio europeo della Ricerca”) se ciò è previsto nell’eventuale accordo di cooperazione con l’Unione Europea e sempre in aggiunta al numero minimo di cui sopra. Il Regolamento specifica chiaramente che “il coinvolgimento di partecipanti di paesi terzi industrializzati può essere soggetto ad accordi di carattere reciproco, che potrebbero rivestire la forma di un accordo scientifico e tecnologico” (art. 6): è quindi il caso dell’Australia, partner con l’Unione degli accordi del 1994 e del 1999 di cui abbiamo già diffusamente parlato. Attraverso il forte impulso alla cooperazione internazionale l’Unione Europea desidera rafforzare la collaborazione scientifica e tecnologica proprio con quei paesi con accordi ad hoc in tal senso, e segnatamente Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, Russia, Ucraina e USA. Ciò ha un’ulteriore conseguenza assolutamente fondamentale: nel Sesto Programma Quadro i partners dei paesi terzi possono ricevere un contributo finanziario comunitario se ciò è previsto nel programma di lavoro o nell’invito a presentare proposte o comunque se tale partecipazione è essenziale per la realizzazione dell’attività di ricerca (saranno proprio i referees esterni dei The partners of third countries can also participate in the second action activities (“Structuring the European Research Area”) if this is provided for in the possible cooperation agreement with the European Union and always together with the minimum number above mentioned. The Regulation clearly specifies that “the involvement of participants from third party industrialized countries, may be subject to arrangements of a reciprocal nature, which could take the form of a scientific and technological agreement” (art. 6): it is therefore the case of Australia, a partner with the Union through the agreements of 1994 and 1999 which we have already mentioned at length. Through the strong impulse of international cooperation, the European Union wants to strengthen scientific and technological collaboration with those countries who have ad hoc agreements of a similar nature, and especially Argentina, Australia, Brazil, Canada, Chile, China, Russia, Ukraine and USA. This has another totally fundamental consequence: in the Sixth Framework Programme the partners of third countries may receive a community financial contribution if that is provided for in the work programme or in the call for proposals or in any case if such 11 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA progetti a valutare tale essenzialità). Sappiamo bene come sinora la partecipazione di ricercatori australiani alle attività di ricerca europea fosse ammissibile, ma solo su “self-funded basis”: l’attuale possibilità, a determinate condizioni, di accedere ai finanziamenti comunitari non può non costituire uno stimolo decisivo per i gruppi di ricerca australiani ad attivare e sviluppare collaborazioni scientifiche in tal senso. Un altro settore nel quale vi possono essere degli spazi interessanti, anche per soggetti giuridici di paesi terzi è quello delle risorse umane e della mobilità, in particolare per quanto riguarda le Borse di ricerca “Marie Curie”: non si può prescindere da un’attività di formazione specifica rivolta ai ricercatori di oggi e del domani. Lo schema di formazione alla ricerca “Marie Curie”, già presente nel Quinto Programma Quadro, per il Sesto prevede quattro livelli: I. Borse di ospitalità per formazione iniziale alla ricerca: gli Enti interessati (Università, Centri di ricerca, Imprese) inoltrano una richiesta alla Commissione Europea, sulla cui base vengono qualificati come “Centri ospitanti” e selezionano a loro volta i candidati, ai primi passi della loro carriera (meno di 4 anni di esperienza); i soggiorni sono fino ad un massimo di tre anni; 12 participation is essential for the completion of the research activity (the external project referees will be the ones to evaluate such essentiality). We are well aware up till now how the participation of Australian researchers in European research activity was possible, but only on a self-funded basis: present possibility based on certain conditions, to receive community financing can only constitute a decisive stimulus for Australian research groups to begin and to develop scientific collaboration to this end. Another sector in which there could be interesting opportunities, even for legal Entities of third countries is that of human resources and mobility, in particular regarding the “Marie Curie” research grants: you cannot leave a training activity aimed at the researchers of today and tomorrow out of consideration. The research training scheme “Marie Curie”, already introduced in the Fifth Framework Programme, in the Sixth is expected to encompass four levels: I. Host Fellowships for Early Stage Research Training: the interested bodies (Universities, research centres, enterprises) submit a request to the European Commission, on the basis of which they are given the status of “Host centres” and in their turn select the candidates, who are in the first steps of their career (less than 4 years of experience); the stay is for a Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA II. Schemi “Marie Curie” per il trasferimento delle conoscenze: Schema per lo sviluppo. Anche in tal caso gli Enti interessati (da tutti i paesi, con priorità alle regioni meno favorite dell’U.E. e ai paesi candidati) inoltrano domanda alla Commissione al fine di reclutare ricercatori esperti per sviluppare nuove conoscenze (2-24 mesi). Tali richieste riguardano la possibilità sia di reclutare ricercatori esperti da fuori che di inviare i propri dove possono fare esperienza da reinvestire poi nella propria Istituzione; III. Schemi “Marie Curie” per il trasferimento delle conoscenze: Schema Università-Industria. Tale iniziativa prevede la possibilità di scambi di ricercatori tra il mondo accademico e industriale (partners da almeno due diversi Stati membri o associati), al fine di acquisire nuove conoscenze (2-24 mesi); IV. Formazione avanzata: Borse individuali. Tale iniziativa è diretta a ricercatori già esperti (almeno 4 anni di attività di ricerca documentata), e si realizza tramite domanda congiunta tra l’interessato e l’Istituzione ospitante. Le borse intra-europee (12-24 mesi) sono ovviamente destinate a ricercatori da e per gli Stati membri o associati; le borse internazionali in uscita (24 mesi + 12 ulteriori per il reintegro) prevedono la possibilità per paesi terzi di ospitare ricercatori degli Stati membri o associati; le borse internazionali in entrata (12-24 13 maximum of three years; II. “Marie Curie” schemes for the transfer of knowledge: Development scheme. Even in this case the interested bodies (from all countries, with priority given to the less favoured regions of the E.U. and to candidate countries) submit a request to the Commission to recruit experienced researchers to develop new knowledge (2-24 months). Such requests include the possibility to both recruit experts from outside as well sending their own so that they can gather experience that can then be put to use in their own Institution; III. “Marie Curie” schemes for the transfer of knowledge: IndustryAcademia scheme. Such initiative provides the possibility of exchanges of researchers between the academic and industrial fields (partners from at least two different Member or Associated States), with the objective of gathering new knowledge (2-24 months); IV. Advanced training: Individual Fellowships. Such an initiative is aimed at already experienced researchers (at least 4 years of documented research activity), and is carried out through the interested party and the Host institution. Intra-European Fellowships (12-24 months) are obviously aimed at researchers from and to Member and Associated states; Outgoing International Fellowships (24 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA mesi) prevedono la possibilità per Istituzioni di Stati membri o associati di ospitare ricercatori di massimo livello provenienti da paesi terzi per lavorare ed intraprendere attività di formazione in Europa, allo scopo di sviluppare la cooperazione tra i loro paesi e l’Europa stessa (il progetto potrebbe anche includere una fase di rientro per le economie emergenti). months + an extra 12 for reintegration) allow for the possibility for third countries to host researchers from Member or Associated States; Incoming International Fellowships (12-24 months) allow for the possibility for Institutions from Member or Associated States to host the highest level researchers from third countries to work and carry out training activities in Europe, with the aim of developing the cooperation between their countries and Europe itself (the project could even include a reentry phase for emerging economies). Vi sono poi i sussidi per il reintegro, che riguardano però i ricercatori di Stati membri o associati che hanno trascorso un periodo all’estero. I soggetti australiani possono quindi, in linea di principio, trovare spazio anche nelle iniziative “Marie Curie”, sia come Istituzioni ospitanti che come ricercatori verso Istituzioni europee: la comunità scientifica conosce bene l’importanza di una valida formazione all’estero di coloro che fanno ricerca, la qual cosa si traduce in un enorme valore aggiunto al momento del reintegro del ricercatore stesso. Da tutto quanto sopra esposto non possiamo che ribadire ulteriormente l’importanza per i gruppi di ricerca australiani di attivare collaborazioni scientifiche con partners europei, e di tenere ben presente il Programma Quadro: nei prossimi anni vi potranno essere degli spazi di assoluto interesse There are also reintegration subsidies, but which are however aimed at researchers of Member or Associated states who have spent a period of time abroad. Australian subjects can therefore, in practice, also find space in the “Marie Curie” initiatives, both as host Institutions and as researchers towards European institutions: the scientific community is well aware of the importance of valid training abroad of those who carry out research, which then takes on enormous value at the moment of reintegration of the researcher himself. From what has been set out above we can only emphasize once more the importance for Australian research groups to begin scientific collaborations with European partners, and to keep the Framework Programme well in mind: in the next 14 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA in tale ambito, con possibilità di accesso ai finanziamenti per coloro che saranno in grado di fornire contributi essenziali per lo sviluppo di progetti di ricerca transnazionali. few years there could be areas of absolute interest in this field, with financing possibilities for those who will be able to provide essential contribution for the development of transnational projects. a. Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - estratto da “Science & Technology Industry Outlook” (2000). Organization for Economic Cooperation and Development – taken from Science & Technology Industry Outlook b. Fonti: EU CORDIS Projects database e EC Delegation to Australia and New Zealand. Sources: EU CORDIS Projects database and EC Delegation to Australia and New Zealand c. Da “Science and Technology Background” - EC Delegation to Australia and New Zealand. From “Science and Technology Background” - EC Delegation to Australia and New Zealand. d. Questi Stati, in forza di un accordo di associazione con l’Unione, contribuiscono finanziariamente al Programma Quadro: si tratta di Norvegia, Islanda e Liechtenstein, più Israele (associati per il Quinto) e – a breve – la Svizzera. These States, through an association agreement with the Union, contribute financially to the Framework Programme: they are Norway, Iceland, Liechtenstein, plus Israel (associated for the Fifth) and – briefly – Switzerland. e. Quelli in procinto di diventare membri dell’Unione Europea: Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia e Turchia. Those on the point of becoming members of the European Union: Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Estonia, Hungary, Latvia, Lithuania, Malta, Poland, Romania, Slovak Republic, Slovenia and Turkey. f. Paese terzo è uno Stato né membro, né candidato, né associato. Third country is a State which is neither member, nor candidate, nor associate. Dr. Massimo Ferri Research Office – University of Siena – Banchi di Sotto, 55 – 53100 Siena (Italy) tel. +39 0577 232363 fax +39 0577 232355 e-mail: [email protected] 15 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 16 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Collaborazione internazionale e legislazione sulla riservatezza : implicazioni dei diversi sistemi di protezione dei dati in australia, italia e nell’ unione europea per la ricerca collaborativa sanitaria International cooperation and privacy law: Implications of Australian, Italian and European union data protection systems for collaborative health research Concetta Tania Di Iorio Concetta Tania Di Iorio Lo scambio d’informazioni è diventato un elemento cruciale in tutti i campi di sviluppo tecnologico e della ricerca. Al giorno d’oggi i programmi di ricerca internazionale sono frequentemente basati su sistemi computerizzati per l’accesso remoto, sul trattamento simultaneo delle informazioni e sulla sicurezza delle trasmissioni on-line che, nel loro insieme, formano un’infrastruttura che sta divenendo essenziale per la ricerca collaborativa. L’evoluzione della scienza deve tuttavia bilanciare la diffusione di nuove tecnologie con valori etici, differenze culturali e legislazioni. Il rispetto della riservatezza (privacy) nel trattamento dei dati personali è ampiamente riconosciuto come una caratteristica fondamentale delle tecnologie per l’elaborazione dei dati. Il diritto alla riservatezza è, infatti, un diritto universale dell’uomo riconosciuto a livello internazionale nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1984 (a) (1), ed in vari trattati internazionali sui diritti umani, come ad esempio la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (2). Inoltre, strumenti legislativi quali la Convenzione per la Protezione degli Individui, emanata dal Consiglio 17 Information exchange has become a crucial element in all fields of research and technological development. Nowadays, international research programs are frequently based on computerised systems for remote access, concurrent data processing, and secure online transmission, which together form an infrastructure that is becoming essential for collaborative research. Nonetheless, the evolution of science has to balance the spread of new technologies with ethical values, cultural differences, and legislations. The respect of privacy in personal data handling is widely acknowledged as a core feature of data processing technologies. As a matter of fact, privacy is a fundamental human right recognized internationally in the 1948 Universal Declaration of Human Rights (a) (1), and in various others international human rights treaties, such as The International Covenant on Civil and Political Rights (2). Furthermore, instruments like the 1981 Council of Europe’s Convention for the Protection of Individuals with regard to the Automatic Processing of Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA d’Europa nel 1981, riguardante il Trattamento Automatico dei Dati Personali (3), e le Linee-guida che Governano la Protezione della Riservatezza ed il Flusso Transnazionale dei Dati Personali, prodotte dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) (4), hanno sancito regole dettagliate relativamente al trattamento dei dati elettronici. Ai sensi dei suddetti strumenti normativi, le informazioni sulla salute sono considerate quali dati ‘sensibili’ e, di conseguenza, ad esse viene accordato un livello superiore di protezione nell’ambito delle legislazioni sulla riservatezza. E’ fuor di dubbio che il trattamento dei dati sanitari sia fondamentale per la ricerca sanitaria, inoltre l’interesse pubblico nella ricerca collaborativa può difficilmente essere messo in discussione. Il collegamento longitudinale dei dati è stato ritenuto essenziale per la valutazione della cura sanitaria, per la stima degli effetti dei programmi di salute pubblica, per il contenimento della spesa sanitaria, e per l’implementazione di sistemi economici di finanziamento. Conseguentemente, i ricercatori sempre più frequentemente collegano tra loro dati provenienti da fonti eterogenee, quali documenti clinici, registri delle malattie, statistiche essenziali, sistemi di sorveglianza ambientale ed altre banche-dati. Pertanto, il crescente interesse dei ricercatori all’uso “secondario” (a fini di ricerca) delle informazioni sulla salute, molto probabilmente accrescerà la tensione fra gli obiettivi della ricerca sanitaria ed il rispetto della riservatezza. 18 Personal Data (3), and the Organization for Economic Cooperation and Development’s (OECD) Guidelines Governing the Protection of Privacy and Transborder Data Flows of Personal Data (4), have set out specific rules covering the handling of electronic data. According to the above, health information is regarded as ‘sensitive’ data and consequently it is regulated with a greater level of protection within privacy legislations. Undoubtedly, the processing of health data is central to health research, and the public interest in collaborative research can hardly be questioned. Data linkage has been proved essential for health care evaluation, for the estimation of the effects of public health programs, for the containment of health expenditure, and for the implementation of cost-effective financing systems. As a result, researchers increasingly link clinical records, disease registers, vital statistics, systems for environmental surveillance, and databases from heterogeneous sources. Hence, the ever-increasing researcher’s interest in secondary use of health information is likely to intensify the tension between health research and privacy. Although privacy principles and legislations may constrain health research, the right to privacy is not an absolute right. The right to privacy has in fact to be weighed against matters that benefit society as a whole, including health research. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Sebbene i principi e le legislazioni sulla riservatezza possano concretamente ostacolare la ricerca sanitaria, è da rilevare che il diritto alla riservatezza non è un diritto assoluto. Il diritto alla riservatezza deve infatti essere bilanciato con gli altri beni o situazioni, protetti nell’ordinamento giuridico, di cui si giova la società nel suo insieme, inclusi quelli inerenti alla ricerca sanitaria. Al fine di accrescere la ricerca collaborativa, è dunque estremamente importante garantire il rispetto di taluni livelli di riservatezza, senza peraltro limitare l’investigazione scientifica ove non necessario. Nel prosieguo dell’articolo saranno esposte le caratteristiche principali delle legislazioni sulla protezione dei dati in Australia ed in Italia. Sarà inoltre illustrato il modello di riservatezza promulgato dall’Unione Europea, poiché evidenzia le implicazioni che le attuali differenze nazionali producono sulla cooperazione internazionale. Infine, saranno trattate talune questioni di coerenza nazionale e di compatibilità internazionale. Therefore, in order to enhance collaborative research, it is extremely important to guarantee some levels of privacy, without unnecessarily constraining scientific investigation. This article presents the main features of data protection legislations in Australia and Italy. The European Union (EU) model of privacy protection will be also illustrated, since it underlines the implications of current national differences for international cooperation. Finally, issues of national consistency and international compatibility will be highlighted. Il Modello Europeo di Protezione della Riservatezza L’Unione Europea ha adottato un modello di protezione della riservatezza che privilegia leggi omni-comprensive. Tale modello prevede la formulazione di una legge generale che disciplina la raccolta, l’uso e la diffusione delle informazioni personali, sia per il settore pubblico che per quello privato. Ha inoltre creato un ente di sorveglianza al fine di garantire la conformità d’attuazione. The EU Model of Privacy Protection The EU has adopted a privacy model that embraces comprehensive laws. It provides a general law that governs the collection, use and dissemination of personal information by both the public and private sectors. It also allows for the establishment of a regulatory body to ensure compliance. In 1995, the EU enacted a Data Protection Directive to set up a 19 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Nel 1995, l’Unione Europea ha emanato una Direttiva sulla Protezione dei Dati al fine di stabilire un livello comune di riservatezza tra i paesi europei (5). Tale Direttiva non solo ha accordato un rinnovato vigore alle leggi vigenti sulla protezione dei dati, ma ha anche sancito una serie di diritti nuovi e principi fondamentali, quali: il diritto di conoscere l’origine dei dati, il diritto di rettificare i dati incorretti, il diritto di ricorso alle autorità competenti nel caso di trattamento dei dati illegale e, in talune circostanze, il diritto di negare e/o ritirare il consenso all’uso dei dati. La Direttiva inoltre contiene delle misure di protezione rafforzate per il trattamento di dati sensibili. In linea con la citata Direttiva, il Consiglio d’Europa ha ulteriormente specificato che i dati sulla salute utilizzati per motivi di ricerca scientifica dovrebbero essere, in via di principio, anonimi. Tuttavia, qualora la deidentificazione dovesse rendere la realizzazione di un progetto scientifico impossibile, i dati personali potrebbero essere utilizzati ove: il soggetto cui i dati si riferiscono abbia dato il suo consenso per uno o più motivi di ricerca; la divulgazione relativa ad un progetto definito di ricerca, concernente un rilevante interesse pubblico, sia stata autorizzata dall’ente o dagli enti designati dalle leggi nazionali (ma solo se il soggetto cui i dati si riferiscono non si sia espressamente opposto alla divulgazione; malgrado sforzi ragionevoli,lo stesso sia irreperibile; e gli interessi perseguiti dal progetto di ricerca giustifichino l’autorizzazione); la ricerca scientifica sia prevista dalla 20 common level of privacy among European countries (5). The Directive not only reinforced current data protection laws, but also established a range of new rights and basic principles, namely: the right to know where the data originated, the right to have inaccurate data rectified, a right of recourse in the event of unlawful processing, and the right to withhold permission to use data in some circumstances. The Directive contained strengthened protections over the use of sensitive data. Accordingly, the Council of Europe specified that medical data used for scientific research purposes should be anonymous. However, if deidentification made a scientific research project impossible, personal data could be used on condition that: the data subject has given his/her consent for one or more research purposes; disclosure for a defined research project concerning an important public interest has been authorized by the body or bodies designed by domestic law (but only if the data subject has not expressly opposed disclosure; despite reasonable effort, it would be impracticable to contact the data subject to seek his/her consent; and the interests of the research project justify the authorization); the scientific research is provided for by law and constitutes a necessary measure for public health (6). Importantly, the 1995 Directive imposes an obligation on member states to ensure that the personal Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA legge e costituisca una misura necessaria per la salute pubblica (6). E’ d’uopo evidenziare che la Direttiva del 1995 impone agli stati membri dell’Unione Europea l’obbligo di garantire che le informazioni personali relative ai cittadini europei abbiano lo stesso livello di protezione quando siano trasmesse e/o trattate in paesi non appartenenti all’Unione. Conseguentemente, i paesi extra-europei che si rifiutino di adottare leggi sulla riservatezza adeguate (agli standard europei), potrebbero trovarsi nell’incapacità di condurre certi scambi d’informazione con l’Europa, specialmente se concernono dati sensibili. La Protezione dei dati in Australia L’Australia ha adottato una variante del modello europeo, definito come modello co-regolatorio (7). Secondo tale approccio, oltre alla previsione di provvedimenti generali, l’industria può sviluppare proprie regole per la protezione della riservatezza promulgate dall’industria stessa, benché soggette ad approvazione e monitoraggio da parte dell’autorità garante della riservatezza. La legislazione sulla riservatezza in Australia comprende taluni statuti federali che disciplinano certi settori ed attività, alcune leggi statali o territoriali, e la residuale protezione accordata dal diritto comune. Il principale statuto federale è il “Privacy Act” del 1988 (8), il quale dà parziale attuazione alle Linee-guida dell’OECD ed alla Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR). Tale statuto prevede una serie di undici 21 information relating to European citizens has the same level of protection when it is exported to, and processed in, countries outside the EU. As a result, countries refusing to adopt adequate privacy laws may find themselves unable to conduct certain types of information flows with Europe, particularly if they involve sensitive data. Data Protection in Australia Australia adopted a variation of the EU model, defined as co-regulatory model (7). Under this approach, in addition to some general provisions, industry may develop rules for the protection of privacy that are enforced by the industry and overseen by the privacy agency. Privacy Law in Australia comprises a number of Commonwealth (federal) statutes covering particular sectors and activities, some State or Territory laws, and the residual common law protections. The principal federal statute is the Privacy Act of 1988 (8), which gives partial effect to the OECD Guidelines and to the International Covenant on Civil and Political Rights (ICCPR). It creates a set of eleven Information Privacy Principles (IPPs), which apply to the activities of most federal government agencies. The Privacy Amendment (Private Sector) Act 2000, effective 12/2001, extended privacy protection to the private sector. According to the National Privacy Principles, health Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Principi sulla Privacy dell’Informazione (IPPs), che disciplinano le attività della maggioranza degli enti governativi. La legge d’emendamento del “Privacy Act” del 2000 (Settore Privato), in vigore dal 12/2001, ha esteso le norme di protezione della riservatezza al settore privato. Secondo i Principi Nazionali sulla Riservatezza, gli enti sanitari possono solo usare e divulgare i dati sulla salute personale (senza consenso) per motivi di ricerca, qualora sia impossibile richiedere il consenso del paziente, la ricerca sia in conformità alle norme contenute nella “sezione 95 A” (b) (9) e, in caso di sola divulgazione, qualora l’ente ritenga che il ricevente mantenga la confidenzialità dei dati (10). È interessante notare che i responsabili della custodia dei dati, quali amministrazioni Federali, Statali, Territoriali e Private, sono soggetti ad una serie di meccanismi per il loro rilascio, oltre che ad obbligazioni statutarie di non-divulgazione e confidenzialità. Pertanto, i ricercatori che eseguono degli studi che necessitano informazioni identificative sui pazienti, spesso in possesso di enti diversi, debbono affrontare una varietà di meccanismi di protezione della riservatezza che spesso si sovrappongono. Pertanto, svariati livelli di normazione potrebbero eventualmente essere violati nel corso di un’unica ricerca. Inevitabilmente, tale intreccio di regole potrebbe limitare inutilmente la ricerca sanitaria, oltre che produrre un livello di protezione della riservatezza non omogeneo all’interno della stessa Australia. La frammentazione della legislazione sulla riservatezza non giova agli interessi di 22 providers are only permitted to use or disclose personal health data (without consent) for research purposes, when it is impracticable to seek patient consent, if research is in accordance with “s95A Guidelines” (b) (9), and (in case of disclosure only) the organization believes that the recipient will maintain the confidentiality of the data upon realise (10). It is worth noting that data custodians from the Federal, State, Territory, and Private administrations are subject to a variety of release mechanisms, statutory duty of nondisclosure, and statutory duty of confidentiality. Therefore, researchers conducting studies requiring patient IDs held by different data custodians face a variety of privacy protection mechanisms. In other words, they may breach different and overlapping regulations while carrying out their studies. Inevitably, this web of regulations may both unnecessarily constrain health research, and produce uneven privacy protection across Australia. The fragmentation of privacy legislation serves nobody’s interest: moving towards a comprehensive model of privacy protection, in line with the EU standards, would greatly benefit Australian society. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA nessuno: muovere verso un modello di protezione della riservatezza omnicomprensivo, in linea con gli standards europei, potrebbe apportare un considerevole beneficio alla società australiana. La Protezione dei dati in Italia La Costituzione Italiana del 1948 prevede alcune norme relative alla riservatezza (c) (11), mentre una precipua legge sulla Protezione dei Dati è stata emanata solo nel 1996, dopo circa vent’anni di dibattito. Lo scopo della legge è quello d’implementare dettagliatamente, a livello nazionale, la Direttiva dell’Unione Europea sulla Protezione dei Dati (12). La suddetta legge estende il suo campo applicativo sia ai dati elettronici che a quelli manuali, siano essi trattati da enti governativi ovvero da enti privati. Ha inoltre creato un ente di sorveglianza, denominato “Garante”, al fine di garantire conformità d’applicazione ed implementazione. Alcuni Decreti Legislativi sono stati inoltre varati relativamente ai requisiti di sicurezza dei dati (13), al trattamento di dati sulla salute (14), al trattamento di dati per motivi giornalistici (15), per motivi scientifici e di ricerca (16), e da parte di enti pubblici (17). Secondo il combinato disposto della Legge del 1996 e dei suddetti decreti legislativi, il trattamento d’informazioni personali può avvenire senza il consenso dell’individuo qualora l’unico motivo del trattamento dei dati fosse quello della ricerca scientifica e/o statistica. In tal caso, il trattamento dei dati può essere notificato al “Garante” in forma semplificata. 23 Data Protection in Italy The 1948 Italian Constitution sets forth several limited provisions related to privacy (c) (11). The Italian Data Protection Act was enacted in 1996 after twenty years of debate. The Act is intended to fully implement the European Union Data Protection Directive at national level (12). It covers both electronic and manual files, for both government agencies and the private sector. It also created a regulatory body, namely “Garante”, to ensure compliance and enforcement. Legislative Decrees have also been passed with regard to security requirements (13), processing of medical information (14), processing of information for journalistic purposes (15), and for scientific or research purposes (16), or by public bodies (17). According to these provisions, the processing of personal information can occur without individual’s consent on condition that the sole purpose of the data processing is the scientific and/or statistical research. In this case, the data processing can be notified to the “Garante” in simplified form. As far as sensitive data are concerned, they can be processed only through patient consent and Garante’s authorization. However, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Per quanto concerne i dati sensibili, questi possono essere trattatiti solo con il consenso del paziente, previa autorizzazione del Garante. Tuttavia, il consenso non è richiesto qualora la ricerca medica, biomedica ed epidemiologica sia prevista dalla legge, ovvero sia inclusa nel programma sanitario nazionale ex. art. 12-bis Decreto Legislativo 502/1992. Conclusione Il modello europeo di protezione della riservatezza costituisce la base normativa di molti sistemi di riservatezza adottati a livello internazionale, rappresentando dunque uno standard internazionale ampiamente accettato. Attualmente, gli USA hanno negoziato con l’Unione Europea un accordo sulla privacy, denominato “Safe Harbour Principles”, mentre il dibattito in altri paesi, inclusa l’Australia, è ancora in itinere. E’ auspicabile che l’armonizzazione della normazione sulla riservatezza si realizzi nel prossimo futuro. Tale risultato, infatti, accrescerebbe considerevolmente la cooperazione internazionale a tutti i livelli, ed in particolare per quanto concerne la pianificazione ed esecuzione di studi multi-centrici. Per contro, l’evidenziata frammentazione e complessità della legislazione sulla riservatezza in Australia potrebbe costituire un disincentivo per i ricercatori che volessero condurre dei progetti di ricerca collaborativa, sia in Australia che a livello internazionale. Tali principi dovrebbero pertanto essere presi in dovuta considerazione prima di intraprendere iniziative di ricerca. 24 consent is not required when medical, biomedical and epidemiological research is required by law or the research is included in the national health program ex Art.12-bis Legislative Decree 502/1992. Conclusion The EU model of privacy protection forms the basis of many privacy systems internationally, representing a widely accepted international standard. At present, USA has already agreed to “Safe Harbour Principles” with the European Union, while the debate in other countries, including Australia, is still evolving. Hopefully, the harmonisation of legislations over privacy issues will be realised in the near future. Such an achievement would boost international cooperation at all levels, particularly for what relates to the design and conduct of multi-centric studies. The highlighted fragmentation and complexity of the Australian privacy legislation may constitute a disincentive for researchers wishing to conduct collaborative research projects, both within Australia and internationally. These principles need to be carefully taken into account before undertaking research. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA a. Article 12 states: “No one should be subjected to arbitrary interference with his privacy, family, home or correspondence, nor to attacks on his honour or reputation. Everyone has the right to the protection of the law against such interferences or attacks”. b. The “s.95 A Guidelines” permit the use and disclosure of patient health information where a Human Research Ethics Committee (HREC) has determined that the research “outweighs to a substantial degree” the public interest in protecting the privacy of the information. Furthermore, HRECs have to be satisfied, among the others, that “the research complies with any relevant Commonwealth and State/Territory legislation or policies dealing with the privacy and confidentiality of data”. c. Art.14 states, “Personal domicile is inviolable. Inspection and search may not be carried out save in cases and in the manner laid down by law in conformity with guarantees prescribed for safeguarding personal freedom, Special laws regulate verifications and inspections for reasons of public health and safety, or for economic and fiscal purposes.” Art.15 states: “The liberty and secrecy of correspondence and of every form of communication are inviolable. Limitations upon them may only be enforced by decision, for which motives must be given, of the judicial authorities with the guarantees laid down by law”. References 1) Universal Declaration of Human Rights, adopted and proclaimed by General Assembly resolution 217 A (III) of December 10, 1948, URL: http://www.un.org/Overview/rights.html 2) International Covenant on Civil and Political Rights, adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly resolution 2200A (XXI) of December 16, 1966, entry into force March 23rd 1976, URL: http://www.unhchr.ch/html/menu3/b/a_ccpr.htm 3) Convention for the Protection of Individuals with regard to the Automatic Processing of Personal Data Convention. Strasbourg, 1981, URL: http://www.coe.fr/eng/legaltxt/108e.htm 4) OECD, Guidelines Governing the Protection of Privacy and Transborder Data Flows of Personal Data. Paris, 1981, URL: http://www.oecd.org/dsti/sti/it/secur/prod/PRIV-EN.HTM 5) Directive 95/46/EC of the European Parliament and of the Council of 24 October 1995 on the Protection of Individuals with Regard to the Processing of Personal Data and on the Free Movement of such Data, URL: http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/media/dataprot/law/index.htm 6) Council of Europe, Recommendation n. 97- 5 (1997) Protection of Medical Data, URL: http://cm.coe.int/ta/rec/1997/97r5.html 7) Privacy and Human Rights (2002) An International Survey of Privacy Laws and Developments; Electronic Privacy Information Centre Washington, DC, USA Privacy International London, United Kingdom 8) Privacy Act 1988 (Cwth) 9) Privacy Act 1988 (Cth), Schedule 3, NPP 2.1 (d) NHMRC, Guidelines Under Section 95 A of the Privacy Act 1988, par 4.2 25 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 10) NHMRC, National Statement on Ethical Conduct in Research Involving Humans, 1999, par. 14.2 11)Constitution of the Republic of Italy, adopted December 22, 1947, URL: http://www.uni-wuerzburg.de/law/it00t___.html 12) Legge `31 dicembre 1996 n. 675, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Amended by Legislative Decree No. 123 of 09.05.97 and 255 of 28.07.97, URL: http://elj.strath.ac.uk/jilt/dp/material/l675-eng.htm (Unofficial translation). Legge 31 Dicembre 1996, N. 676, Delega al Governo in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, URL: http://www.privacy.it/legge96676.html 13) Presidential Decree No. 318, July 28, 1999. 14) Decreto legislativo del 30/7/1999 n. 282 "Disposizioni per garantire la riservatezza dei dati personali in ambito sanitario," URL: http://www.privacy.it/dl1999282.html 15) Decreto legislativo 13 maggio 1998, n. 171. Disposizioni in materia di tutela della vita privata nel settore delle telecomunicazioni, in attuazione della direttiva 97/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, ed in tema di attività giornalistica, URL: http://www.privacy.it/dl1998171.html 16) Decreto legislativo del 30/7/1999 n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica," URL: http://www.privacy.it/dl1999281.html 17) Decreto legislativo 11/5/1999, n.135 Disposizioni integrative della legge 31/12/1996, n. 675, sul trattamento di dati sensibili da parte dei soggetti pubblici, URL: http://www.privacy.it/dl1999135.html Avv. Concetta Tania Di Iorio, Lawyer Research Associate, Monash Institute Health Services Research, Monash University, e.mail: [email protected] Original version in English Versione originale in inglese 26 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Lotta biologica alla flora infestante mediante l’uso di funghi fitopatogeni Biological control of weeds using fungal pathogens Maurizio Vurro and Bruce Auld Maurizio Vurro and Bruce Auld Introduzione L’idea di impiegare agenti di malattie per controllare piante infestanti è stata utilizzata intorno agli anni ’60. A partire dagli anni ’80 vi è stato un aumento delle attività di ricerca con numerosi promettenti sviluppi, e nel prossimo futuro ci saranno probabilmente ulteriori motivi di interesse per questo campo di ricerca, quali: Introduction The concept of using plant diseases to control weeds was first utilized in the 1960’s. Since the 1980’s there has been an increased research effort in this area with many promising developments. In the future there is likely to be further impetus given to this work for the following reasons: un aumentato interesse dell’opinione pubblica verso la riduzione dell’impiego dei prodotti chimici nelle produzioni alimentari; l'incremento dei consumi di prodotti agricoli e agro-industriali biologici; la revoca di diserbanti ritenuti pericolosi; l'alto costo di sviluppo e registrazione di nuove sostanze attive; la mancanza di erbicidi registrati per le colture minori; l'insorgenza nelle specie infestanti della resistenza agli erbicidi di sintesi; l'impossibilità di utilizzare prodotti chimici in taluni ambienti naturali o antropizzati quali i parchi urbani o naturali, zone archeologiche, foreste; l’aumentata consapevolezza della necessità di protezione dell’ambiente 27 an increased public interest toward reduction in use of chemicals in food processes an increased consumption of food and non-food products from organic farming the banning of a number of dangerous herbicides the high costs of development and registration of new chemical compounds the lack of registered herbicides in minor crops the appearance of herbicidal resistance of many weeds the prohibition of the use of chemicals in natural or human environments, such as urban or natural parks, archaeological sites, forests the increased perception of the need for environmental protection There are many fields or environments where weed biocontrol programs have been already Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Molteplici sono i tipi di coltivazione o gli ambienti in cui sono stati sviluppati o sarebbe auspicabile sviluppare programmi di lotta biologica, quali: coltivazioni biologiche coltivazioni tradizionali (lotta integrata) ambienti naturali ambienti forestali (naturali/riforestazione) ambienti acquatici (canali, corsi d’acqua, risaie) ambienti antropizzati (parchi urbani, zone archeologiche) developed or could have an increased interest for their application, i.e.: organic farming traditional farming (integrated control) natural environments forests (natural/reforestation) aquatic environments (canals, rivers, lakes, rice fields) human environments (recreational parks, archaeological sites) La lotta biologica La lotta biologica contro le infestanti con microrganismi fitopatogeni viene realizzata con due modalità fondamentali: il metodo classico e quello inondativo. Biological control Basically, biological control of weeds using plant pathogens can be realized through two approaches: the classic approach and the inundative one. Il metodo classico Definito anche “inoculativo” consiste nella introduzione di uno o più agenti patogeni, prelevati dalla stessa zona di origine della infestante, nell’ambiente in cui l'infestante si è diffusa e provoca danni in quanto non “naturalmente” controllata dai suoi nemici naturali. Questo metodo prevede l'immissione del patogeno su una superficie limitata rispetto a quella infestata in modo da ottenere una progressiva epidemia che consenta il controllo dell'infestante nell'area considerata nel tempo. Trattandosi di una strategia dal relativo basso costo, quella inoculativa è adatta per la gestione delle infestanti diffuse in aree vaste o a basso redditività, quali pascoli, ambienti naturali, The “classical” approach This method, also called “inoculative” is based on the introduction of one or more pathogens, coming from the same area of origin as the infesting weed species, into the place where the weed has spread and caused damage, partly due to the absence of natural enemies. With this approach, the pathogen is introduced in a limited area and spreads by itself causing a progressive epidemic that reduces the weed infestation over time. In this case, several years are usually needed to reach an adequate level of control. This is a low-cost strategy, and for that reason is particularly useful against weeds infesting very wide 28 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ambienti acquatici, zone boschive. I migliori risultati sono stati ottenuti in questo campo in particolare in Australia e nel continente americano, proprio perché numerose specie vegetali sono state introdotte, quasi sempre dall’Europa e spesso al semplice scopo ornamentale, e sono divenute infestanti proprio perché non avevano nessun nemico naturale. and/or low income areas, such as pastures, natural environments, aquatic environments and forests. This strategy has obtained the best results mainly in Australia and in America, where many plant species have been introduced, often from Europe as ornamentals and subsequently escaped cultivation. Un esempio di lotta biologica riuscita è il rilascio della ruggine Puccinia chondrillina per la lotta a Chondrilla juncea, una infestante di origine mediterranea diffusasi in maniera devastante in Australia. Il fungo, isolato in Italia fu introdotto con successo in Australia. Successivamente altri isolati dello stesso fungo, dotati di diversa virulenza, furono ulteriormente introdotti per contrastare la diffusione di altri biotipi della infestante. Lo stesso fungo è stato in seguito rilasciato con successo negli Stati Uniti contro la stessa infestante. One example of success of this method was the release of the rust fungus Puccinia chondrillina to control Chondrilla juncea, a weed of Mediterranean origin, which had become widespread in Australia. The pathogen, isolated in Italy, was successfully introduced in Australia. Later, other strains of the same fungus isolated from the same area of origin and having different virulence, where successfully released to control different weed biotypes. The same fungus has been introduced with success also in North America. Poiché fondamentalmente l’uomo non ha ulteriori possibilità di gestione del microrganismo una volta rilasciato nell’ambiente, per poter avere successo e nel contempo non causare danni, i requisiti fondamentali che un fungo patogeno utilizzabile con il metodo classico deve soddisfare sono: a) specificità; b) virulenza; c) mobilità nell’ambiente; d) capacità riproduttiva; e) adattabilità all'ambiente. Considering that humans cannot manage the pathogen after it has been released into the environment, to be successful and safe, the main characteristics it should possess are: a) specificity; b) high virulence; c) mobility; d) reproductive capability; e) environmental fitness. Il metodo inondativo Consiste nell'applicazione dell'agente The “inundative” approach The inundative approach is based on 29 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA fitopatogeno (in genere spore fungine) in grandi dosi al fine di ottenere una rapida epidemia, con applicazioni analoghe a quelle impiegate per gli erbicidi chimici. Esso si basa quindi sulla gestione delle specie indesiderate utilizzando i nemici naturalmente presenti nell’ambiente di diffusione della infestante e potenzialmente in grado di causare un elevato grado di malattia. In natura questa potenzialità non si esplica a causa, per esempio, di un basso livello di diffusione del patogeno nell’ambiente o ad una ridotta disponibilità d’inoculo nel momento in cui sarebbe necessario intervenire. Il metodo inondativo si propone, quindi, di aumentare la disponibilità di inoculo, accrescendolo in idonee condizioni di laboratorio o industriali e, successivamente, di applicarlo in dosi elevate sulla intera popolazione infestante, come un erbicida tradizionale. Il metodo inondativo è più adatto negli agrosistemi intensivi sia per le modalità di azione e di somministrazione, e sia per l'efficacia dei trattamenti. A causa delle analogie con gli erbicidi chimici, tali patogeni vengono chiamati micoerbicidi. La maggior parte dei funghi fitopatogeni impiegati sono patogeni indigeni, benché molti studi abbiano riguardato la possibile introduzione in quantità massicce di patogeni esotici. Questi sono spesso applicati come bioerbicidi di post-emergenza delle infestanti, e possono essere applicati anche più di una volta durante la stagione. I requisiti fondamentali che un 30 the application of large amounts of inoculum (fungal spores) to obtain a fast and severe epidemic, using methods like those used for herbicide applications. This strategy uses fungi naturally present in the environment that have the potential to cause a severe disease. In natural conditions the pathogen is usually not able to control the weed, usually due to its scarce presence and limitations to self spreading. With the inundative method the pathogen population is increased in artificial conditions in the laboratory and then released at high rates on all the weed population, as for traditional herbicides. Considering both the mechanism of action as well as the management and the efficacy of treatments, this strategy is particularly useful in intensive cropping. Due to the similarity with chemical treatments, those agents are usually called “mycoherbicides” or bioherbicides. Most of the pathogens used are indigenous pathogens, although many studies have focused on the possibility to use exotic pathogens. Usually they are used as postemergence treatments, and can be repeatedly applied during the season. The main characteristics a pathogen should have to be considered as a potential mycoherbicide are: a) specificity (even if not strictly necessary); b) high virulence; c) ability to grow and reproduce in in vitro conditions; d) high speed of action; e) compatibility with common application equipment; f) compatibility with chemical Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA micoerbicida dovrebbe possedere sono i seguenti: a) specificità; b) virulenza; c) possibilità di accrescimento in vitro; d) velocità di azione; e) applicabilità con i comuni sistemi per la somministrazione dei fitofarmaci; f) compatibilità con i fitofarmaci che possono essere usati nella stessa coltura. pesticides which may be used in the same crop. I micoerbicidi Nonostante i numerosi studi compiuti, il numero di micoerbicidi disponibili in commercio è ancora scarso, a causa di una serie di problemi che ne limitano la diffusione. Essi sono di natura tecnologica, come la difficoltà di produrre per via fermentativa grandi quantità, o di ottenere delle formulazioni stabili nel tempo; commerciali, quali una ridotta dimensione dei mercati, rispetto ai prodotti tradizionali, o gli elevati costi di produzione e di registrazione, o le restrizioni legislative che impediscono l’impiego di organismi viventi; biologici, come la possibilità di disporre di organismi particolarmente virulenti, stabili o l’esistenza di interazioni con altri organismi; ambientali, quali l’influenza delle condizioni ambientali, i fenomeni di dilavamento o la inattivazione per effetto delle radiazioni luminose. Per questo motivo, numerose strategie per il miglioramento dei patogeni sono state proposte, fra cui: impiego di nuove formulazioni, miglioramento delle modalità di distribuzione, aumento della virulenza attraverso la selezione di caratteristiche migliorative, strategie genetiche, Mycoherbicides Although many studies have been carried out, the number of mycoherbicides that have reached the market is still quite low, due to a number of constraints that hamper their development. These include: technological problems, such as difficulties in producing large amounts of inoculum through fermentation processes, or formulations that ensure high stability during shelf life; commercial limitation, as usually the small size of the markets, high registration and production costs, or restricting rules that limit the use of living products; biological constraints, such as difficulties due to the management of living organisms that may lose virulence or interact with other organisms when applied; environmental factors, as the negative effects of weather conditions, or removal problems due to washing, or inactivation due to light. 31 For those reasons, many approaches to enhance the efficacy of microorganisms have been proposed, i.e.: use of different new formulations; enhancement of Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA impiego contemporaneo di più patogeni, impiego di nuovi microrganismi, inoculazioni con tossine, batteri, insetti, dosi ridotte di erbicidi chimici o soppressori dei meccanismi di difesa. Qui di seguito sono brevemente illustrati i bioerbicidi immessi nel mercato con alterne vicende ed impiegabili in alcune nazioni. application systems; virulence enhancement through selection of better qualities; genetic strategies; multi-pathogen applications; use of new microorganisms; inoculations with toxins, bacteria, insects, low doses of herbicides or suppressors of defense mechanisms. Three commercial mycoherbicides are briefly described: Collego Formulato commerciale a base di Colletotrichum gloeosporioides f.sp. aeschynomene usato negli Stati Uniti nel 1982 per la lotta la leguminosa infestante Aeschynomene virginica, nelle colture di riso e soia. E' un formulato a base di spore disidratate applicate in una sospensione liquida. E' in grado di infettare foglie, piccioli e fusti, oltre che semi e plantule. Dopo l'applicazione, le lesioni sono visibili dopo 7-10 giorni, e la malattia consente un controllo del 90-100%. Collego Is a commercial product based on the fungus Colletotrichum gloeosporioides f.sp. aeschynomene, is used in the United States for biological control of Aeschynomene virginica, a legume weed infesting rice and soybean crops. It consists of dried spores which are applied in liquid suspension. It attacks leaves and stems, as well as seeds and seedlings. Lesions can be visible 710 days after the application, and produce between 90 and 100% weed control. De Vine A base di Phytophthora palmivora, un fungo patogeno di Morrenia odorata, una infestante degli agrumeti. E' venduto come sospensione liquida contenente circa 6x105 clamidospore/ml, da applicare sulla superficie del terreno. Provoca la necrosi dei fusti e la morte delle piante in 1-6 settimane, a seconda della età delle piante. De Vine The product is based on Phytophthora palmivora, a fungus pathogen of Morrenia odorata, a noxious plant infesting citrus groves. It is sold as liquid suspension of chlamydospores (around 6x105 chlamydospores/ml), to be applied on soil surface. It causes stem necrosis and plant death within 1-6 weeks after the application, depending on plant age. Stompout Sviluppato in Sud Africa, è un preparato a base del fungo Stompout It has been developed in South Africa and is based on Cylindrobasidium 32 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA basidiomicete Cylindrobasidium laeve per la lotta contro alcune specie di Acacia introdotte dall'Australia. Le basidiospore del fungo, confezionate in sacchetti, prima dell'applicazione vengono diluite in olio di girasole ed 1-2 ml della emulsione vengono applicati con un pennello sulla superficie di taglio fresca delle infestanti. Il fungo entro 6-12 mesi dal trattamento, colonizza il ceppo ed impedisce lo sviluppo di ricacci, determinando quindi la morte della pianta, con una efficacia quasi totale. laeve to control Acacia species introduced from Australia. The basidiospores are packaged in small bags, and are suspended in sunflower oil before application. 1-2 ml are applied with a brush on the cut surface of weeds. The fungus within 6-12 months is able to colonize the stump preventing the weed resprouting and causing their death. The application allows an almost complete control of the plants. Situazione in Italia In Italia non sono molto numerosi gli studi compiuti. Nel 2000 è iniziato un progetto di ricerca nazionale intitolato: “Lotta biologica contro specie di Orobanche mediante funghi fitopatogeni e loro fitotossine”, mentre nello stesso anno si è concluso un progetto triennale finanziato dalla Commissione Europea denominato “Optimizing biological control of a dominant weed in major crops”, avente come obiettivo il miglioramento dell’efficacia di un potenziale micorbicida, Ascochyta caulina per la lotta a Chenopodium album, una delle infestanti più diffuse e dannose in Europa. Lo scorso anno ha preso avvio un nuovo progetto europeo (denominato COST 849) sulla gestione delle piante parassite, che prevede anche un gruppo di lavoro interessato alla lotta biologica contro tali dannose specie infestanti. Situation in Italy In Italy studies on biological control of weeds using fungal pathogens are few. A national project entitled “Biological control of Orobanche using phytopathogenic fungi and their toxic metabolites” started in 2000, whereas an European Project entitled “Optimizing biological control of a dominant weed in major crops” ended in the same year, the latter having the main aim of enhance the efficacy of a potential mycoherbicide, Ascochyta caulina, to control Chenopodium album, one of the worst weeds in Europe. Last year an European Network (named COST 849) on “Parasitic plant management in sustainable agriculture” was established, and a working group dealing with biological control of those very dangerous plants has been formed. Situazione in Australia Ci sono state numerose introduzioni di patogeni esotici per controllare Situation in Australia There have been a number of successful introductions of exotic 33 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA infestanti con il metodo classico. Funghi provenienti dall’Europa, Sud Africa ed America sono stati introdotti. plant pathogens to control weeds in Australia by the classical method. Fungi from Europe, South Africa and America have been introduced. Le ricerche sull’uso di micoerbicidi in Australia hanno preso avvio con la registrazione dell’impiego del fungo Colletotrichum orbiculare per la lotta a Xanthium spinosum, infestante nativa dell’Australia, fin dal 1988. Da allora, numerosi progetti di ricerca sono stati condotti in diversi istituti. Di particolare importanza gli studi che riguardano la possibilità di sviluppare formulazioni in colture non irrigue. Recenti ricerche hanno permesso la messa a punto ed il brevetto di una formulazione basata su una emulsione complessa acquaolio-acqua. Research into mycoherbicides in Australia began with the patenting of the novel use of the fungus Colletotrichum orbiculare to control Xanthium spinosum, a native of Argentina in 1988. Since that time, several new research projects have begun at a number of institutes. An emphasis in Australia has been on the development of formulations of mycoherbicides to be used in nonirrigated agriculture. Recent research has seen the patenting in 2002 of a formulation based on a water-in-oilin water complex emulsion. Collaborazioni Collaborazioni fra Italia ed Australia sono già in atto fra le istituzioni dei due autori. Un obiettivo comune è la possibilità di combattere con microrganismi l’avena selvatica, la peggiore infestante del grano. Metaboliti tossici prodotti da isolati di Drechslera avenacea, un fungo isolato in Australia, sono oggetto di studio in Italia. Un altro potenziale micoerbicida, Pyrenophora semeniperda, patogeno di semi di graminacee, è risultato produttore di alcune interessanti tossine. Collaborations Collaboration between Italy and Australia has already been underway for a number of years with the institutions of the authors. A common interest in control of the world’s worst weed in wheat Avena spp., wild oats, has been the focus of one project. Toxic metabolites of strains of the fungus Drechslera avenacea found in Australia are being studied in Italy. Another potential fungus, Pyrenophora semeniperda, which attacks grass seeds, has been found to have interesting new metabolites. Prospettive di lavoro congiunto Italia ed Australia presentano affinità e differenze che possono rendere particolarmente Perspectives for joint projects Italy and Australia show affinities and differences that make the possibility of joint studies 34 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA interessanti gli studi congiunti. Per esempio, da un punto di vista ambientale e climatico, vi sono delle somiglianze che permettono a specie vegetali spontanee di un paese di adattarsi facilmente nell’altro. Una volta introdotte queste piante spontanee o ornamentali, in assenza di nemici naturali possono facilmente diventare invasive e problematiche. Nel campo della lotta biologica classica, essendo al centro del Mediterraneo, l’Italia costituisce il centro di origine di numerose specie introdotte volontariamente o accidentalmente e divenute poi infestanti nel nuovo mondo. Ed è quindi proprio in questi ambienti che agenti fitopatogeni possono essere scoperti e studiati prima del loro possibile rilascio in Australia. Ma anche la situazione opposta si può verificare. Grazie agli scambi commerciali sempre più intensi, vi è la possibilità che specie vegetali originatesi in Australia divengano gravi infestanti esotiche in Italia. Questo è accaduto spesso anche in altri campi della protezione vegetale, come la introduzione di Gonipterus scutellatus, un insetto responsabile di gravi danni sull’Eucalipto, introdotto in Italia dall’Australia e successivamente controllato con buoni risultati mediante il rilascio del predatore Anaphes nitens, proveniente dallo 35 particularly interesting and noteworthy. For example, from an environmental and climatic point of view, there are many similarities that allow plants from one country to easily adapt into the other. Once those ornamentals or spontaneous species have been introduced, without enemies, often they can easily spread, becoming a troublesome invasive plant. Being in the middle of the Mediterranean basin, Italy often represents the center of origin of numerous species introduced voluntarily or accidentally, which become problems in Australia. Precisely in those centers of origin it could be possible to find the natural enemies necessary to control the weeds. But also the reverse situation could happen. Due to frequent commercial trading, there is the possibility that some species could be introduced from Australia to Italy and in the Mediterranean area. This happened also in other fields of crop protection, as for example the accidental introduction of Gonipterus scutellatus, an insect causing severe damage on Eucalyptus spp., introduced in Italy from Australia and then controlled quite successfully introducing Anaphes nitens, a predator found into the same country. In the field of inundative weed biocontrol there are many opportunities to collaborate, i.e.: the possibility of finding pathogens of weeds infesting both Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA stesso paese. Anche nel campo della lotta biologica inondativa numerose sono le possibilità di sviluppo di studi congiunti: possibilità di individuare patogeni di infestanti presenti nelle medesime colture, per esempio frumento e vite; valutazione della efficacia di bioerbicidi su biotipi diversi di infestanti, confronto dell’adattabilità ambientale; valutazione del rischio del rilascio; possibilità di eseguire prove in campo per infestanti o con microrganismi che non sono da quarantena; valutazione dell’efficacia di formulati in condizioni colturali differenti. Australian and Italian crops e.g. wheat, vineyards; evaluation of efficacy of a potential mycoherbicide on different weed biotypes, comparison of pathogen fitness in different environmental conditions; evaluation of risks of release; field experiments in a country where the pathogen and the weed are not quarantine organisms; evaluation of formulation efficacy in different cultural conditions. Dr Maurizio Vurro Institute of Sciences of Food Production, C.N.R., Bari, Italy, email: [email protected] Dr Bruce Auld NSW Agriculture and University of Sydney, Orange, Australia, email: [email protected] 36 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Overview della Medicina Preventiva An overview of Preventive Medicine Anthony F Mariani Anthony F Mariani Introduzione E’ ormai noto che il 30-50% delle malattie si possono prevenire. Infatti, una dieta corretta con un basso livello di grassi, coadiuvato da attivita’ fisica che consente il mantenimento di un appropriato rapporto tra peso corporeo e quadrato dell'altezza possono, da soli, essere un elemento fondamentale nella prevenzione di alcune malattie (1)(2)(3). Sia i medici che i pazienti sono oggi consapevoli che la scienza medica ha dato, negli ultimi decenni, informazioni rilevanti nell’evoluzione della malattia, ovvero come si genera, come si sviluppa e pertanto oggi ci si pone l’obiettivo di come prevenirla. Nasce quindi la sfida dei medici e per l’intera comunita’ di diffondere efficacemente il ruolo e l’importanza della medicina preventiva nella vita quotidiana, in modo da ridurre la sofferenza e il costo della malattia sia sull’individuo che sulla comunità. Malgrado gli sviluppi della ricerca nell’ambito della medicina preventiva ed in particolare la disponibilità oggi di tecniche di analisi sempre piu’ sofisticate, l’Australia e gli altri paesi del mondo sono oggi piu’ che mai coinvolti nella ricerca di una strategia adeguata per affrontare le malattie prevenibili che colpiscono duramente le comunita’. In questo nuovo quadro l’informazione sulla salute ed in particolare le sorgenti d’informazione Introduction It is now generally accepted that 3050% of disease is preventable. An adequate low fat diet, physical activity and maintenance of an appropriate body mass index (BMI) will, in themselves, play a considerable role in reducing disease (1)(2)(3). Health care workers and patients alike are aware of the extraordinary leaps in knowledge that have occurred in the medical sciences in the last few decades. The challenge for health care workers and the community at large is to effectively spread the message of the importance of preventive medicine, thereby reducing the burden of disease on both the individual and the community. Despite significant advances in our knowledge about preventive medicine and the availability of suitable screening programs, Australia and countries worldwide are still confronted with the recurrent problem of preventable diseases taking their toll on communities. A growing number of people feel that they should participate in the management of their own health and now have ready access to sources of medical information including the media and the Internet. However, for some members of the community, including non-English speaking Italian Australians, a further source 37 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA sono determinanti per il gran numero di persone che oggi intendono essere coinvolte nella gestione della loro salute. Ed in particolare le comunita’ di minoranza etnica, come ade esempio gli italiani in australia, vivendo il disagio della non completa padronanza della lingua parlata nel Paese in cui si trovano, necessitano di forme di informazione adeguata. Tale aspetto assume un’importanza strategica in un Paese multiculturale come l’Australia dove le differenze linguistiche e culturali rendono piu’ ardua la possibilità di diffondere efficacemente il messaggio sull’importanza della medicina preventiva. of information is required. The problem of preventive medicine is more prevalent in multi-cultural communities such as Australia where language and cultural differences make it even more difficult for the preventive medicine message to be spread effectively. The problem is further exacerbated by the changing pattern of disease as a result of migration. Definizione di Medicina Preventiva Le definizioni usate da Connelly et al. costituiscono la base del confronto sulla medicina preventiva (2) La prevenzione PRIMARIA è intesa come la cura destinata a minimizzare i fattori di rischio e il successivo sviluppo della malattia, ad essa sono legate le varie forme di promozione sanitaria e di vaccinazione. La prevenzione SECONDARIA è la fase di analisi (screening) finalizzata ad individuare le malattie ai primi stadi. Un esempio è l’uso della mammografia per scoprire il cancro mammario pre-clinico. La prevenzione secondaria e’ spesso utilizzata nell’analisi di intere popolazioni considerate a rischio. Tale fase, d’importanza fondamentale per l’intera comunita’ dovrebbe essere supportata da strumenti efficaci Definition of Preventive Medicine The definitions used by Connelly et al form a useful basis for discussions on preventive medicine. (2) Thus, PRIMARY prevention is the care intended to minimise risk factors and subsequent incidence of disease. It includes various forms of health promotion and vaccination. SECONDARY prevention is screening for detection of early disease. An example is the use of mammography to detect pre-clinical breast cancer. Secondary prevention mainly deals with screening of an ‘at risk’ population. Screening for disease is useful when the targeted disease is sufficiently burdensome. The available screening methods should be readily accessible and cost effective. Furthermore, the available treatment for the targeted illness 38 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA e precisi e nello stesso devono avere un basso costo. La prevenzione TERZIARIA è la terapia che ha come scopo di migliorare il corso di una malattia già individuata. La riduzione del colesterolo in pazienti che hanno subito un attacco cardiaco è un esempio di prevenzione terziaria. Un numero di organizzazioni mondiali ha esaminato la validità delle evidenze disponibili a favore della medicina preventiva e sono stati suggerite alcune raccomandazioni (4). Tali organizzazioni enfatizzano l’approccio sulla base dell’evidenza per lo sviluppo di strategie preventive. In questo modo, la comunita’ ed in particolare quella sanitaria, hanno elementi in piu’ per definire la politca della medicina preventiva. La Medicina Preventiva nell’Australia Multi-Culturale L’Australia e’ meta di emigrati di origine non aglosassone, ed in particolare da paesi dove la situazione sanitaria è abbastanza differente da quella della popolazione di origine australiana (5). Una strategia di medicina preventiva efficace dovrebbe tener conto di questo fatto. Un resoconto preparato da FECCA (La Federazione di Consigli delle Comunità Etniche dell’Australia) per Diabete Australia, ha analizzato alcuni sondaggi effettuati in Australia (6). Questi mostrano molto chiaramente che alcuni gruppi etnici, molti di origine non inglese ed inclusi 39 should be able to achieve a positive outcome. The cost effectiveness of the overall process is also a factor for consideration. TERTIARY prevention is care intended to ameliorate the course of established disease. Lowering of cholesterol in patients who have had a heart attack is an example of tertiary prevention. A number of organisations worldwide have examined the strength of available evidence for preventive practices and recommendations have been made (4). Such organisations emphasise the evidence-based approach to the development of preventative strategies. In this way, health care workers and the general community have a better basis to guide their approach to preventive medicine. Preventive Medicine in Multicultural Australia Australia receives migrants of nonEnglish speaking backgrounds (NESB) from countries where the prevalence of many medical conditions is quite different from that of the Australian-born population (5). An effective preventive medicine strategy should take this into account. A report prepared by FECCA (Federation of Ethnic Communities Councils of Australia) for Diabetes Australia, reviewed some of the surveys performed in Australia. (6) These show quite clearly that some ethnic groups, many with a nonEnglish speaking background and including Italian born Australians, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA gli australiani nati da italiani, hanno un’incidenza più alta di diabete mellito e complicazioni associate. Il rischio di diabete gestazionale è anche alto nel gruppo di emigrati di origine non anglosassone. Da recenti studi condotti in Australia, e’ emersa la necessità di avere maggiori risorse e servizi a disposizione nella lingua specifica dei pazienti di origine non inglese, e questo soprattutto a causa di una predisposizione congenita pe particolari malattia (6). Uno studio condotto in Western Australia ha verificato come i pazienti di origine italiana avessero una possibilità quattro volte maggiore che gli venisse diagnosticato il diabete mellito, rispetto ai loro equivalenti australiani (6); il Progetto sul “Visual Impairment” (condotto dall’Università di Melbourne) ha evidenziato che alcuni gruppi, come per esempio i pazienti italo/australiani, non hanno utilizzato le opportunita’ messe loro a disposizione del aGoverno Australiano per l’individuazione del glaucoma e della retinopatia diabetica (7); Malattie del fegato croniche, dovuta a epatite B e/o C, sono piu’ diffuse nei pazienti di origine non inglese. Infatti queste infezioni sono più comuni nel Sud Europa, in Asia, nel Sud America ed in Africa. Una diagnosi precoce di queste condizioni potrebbe evitare delle complicazioni a lungo termine (8). 40 have a higher incidence of diabetes mellitus and associated complications. The risk of gestational diabetes is also higher in the NESB group. Studies across Australia have found a need for more resources and services to be made available in the specific language of the NESB patients. A study in Western Australia reported that hospitalised Italianborn patients were four times more likely to be diagnosed as suffering from diabetes mellitus than their Australian-born counterparts (6). Studies such as the Melbourne Visual Impairment Project (University of Melbourne) have confirmed what had been suspected. Namely, that some groups in our society, such as elderly Italian/Australian patients, have not taken advantage of the high quality screening programs for glaucoma, cataract and diabetic retinopathy (7). Chronic liver disease due to hepatitis B and/or C has a higher prevalence in NESB patients. These infections are more common in Southern Europe, Asia, South America and Africa. Early diagnosis of these conditions may avert long-term complications (8). There are also genetic conditions, which affect different ethnic groups. Screening for these conditions may be helpful in the long-term management of the patient. These conditions include haemochromatosis, coeliac disease Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Ci sono anche condizioni genetiche che colpiscono gruppi etnici differenti. Lo screening di queste condizioni potrebbe aiutare nella gestione a lungo termine del paziente. Queste condizioni includono l’emocromatosi, la patologia coelica e la talassemia. La talassemia, che colpisce tra il 5 e il 10% di persone di origine mediterranea, è particolarmente rilevante nella popolazione italo/australiana (9). and thalassaemia. Thalassaemia, which affects 5-10% of people of Mediterranean origin, is particularly relevant in the Italian/Australian population (9). Osservazioni finali Studi recenti hanno evidenziato che alcune terapie farmacologiche, su particolari soggeti, possono generare effetti collaterali non voluti (10). Perciò l’inosservanza delle prescrizioni mediche, le molteplici assunzioni di farmaci negli anziani, l’interazione tra farmaci e l’interazione tra medicine prescrivibili e prodotti erboristici possono portare a significativa morbidità ed a degenze ospedaliere (11). Problemi come quelli summenzionati possono colpire tutta la popolazione, ma esiste una possibilità maggiore di complicazioni in gruppi etnicamente differenti dal punto di vista linguistico e culturale dalla popolazione dominante predominante. Tale aspetto diventa di rilevante priorita’ nel caso della popolazione australiana, la cui eta’ media si e; alzata, e in cui quindi la scoperta precoce di alcune malattie come la demenza e la prevenzione delle cadute, costituirà la sfida futura per le famiglie, gli impiegati sanitari e i Concluding remarks A number of studies have revealed that the use of medications can also be associated with complications. (10) Thus, poor compliance with the taking of prescribed medications, polypharmacy in the elderly, drug interactions and interactions between prescribed medications and herbal medicines can lead to significant morbidity and hospital admissions. (11) Problems such as the above can affect the whole population, but there is an even greater potential for complications in groups which are linguistically and culturally diverse from the predominant language or culture of a new country. With our ageing population, early detection of dementia and the avoidance of falls in the elderly will provide an increasing challenge for families, health care workers and governments. It is estimated that there are now more than 50,000 post-war migrants of Italian origin aged 65 years or over, in Victoria. By being more 41 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA governi. Infatti, per quanto riguarda gli emgranti italiani, si calcola che ora siano oltre 50,000 gli emgranti del dopoguerra di età superiore a 65 anni. In tale contesto, l’introduzione dei programmi di medicina preventiva in questo gruppo, cosi’ come in altri gruppi di minoranza etnica in Australia, consentiranno di minimizzare il tasso di degenza ed il bisogno di letti in ospizi e nelle case di cura. Il “peso” delle malattie, sia per l’individuo che la comunità in generale, sarà ridotto significativamente migliorando allo stesso tempo la qualità della vita per tutti gli interessati. La medicina preventiva, indirizzata alle varie comunita’ di minoranza etnica, necessita di un ulteriore fase di studio e conseguentemente di nuove strategie per la diffusione e l’attuazione. Ed e’ in tale contesto che e’ nata l’idea di un libro, redatto in doppia lingua, Italiano ed Inglese dal titolo “La Medicina Preventiva : Riducendo il peso della Malattia” (ulteriori informazioni su www.ambitalia.org.au). Tale libro, illustrato a colori, raccoglie i contributi di 39 specialisti e medici generici, e tratta circa 60 temi legati a vari aspetti delle malattie evitabili piu’ comuni. L’ obiettivo e’ quindi quello di disporre uno strumento utile sia per i pazienti che per l’intera comunita’ sanitaria. Ben presto sara’ coordinato uno studio legatto alla valutazione dell’impatto di tale approccio verso la medicina preventiva. 42 pro-active in introducing preventive medicine programs in this group and in other sectors of the Australian community, health care workers and governments will be able to work together to minimise the hospitalisation rate and the need for hostel and nursing home beds. The burden of disease for both the individual and the community as a whole will be significantly reduced while at the same time, improving the quality of life for all concerned. Further studies are required to determine the incidence of disease and the likely impact of changes in environmental factors amongst the many ethnic and cultural groups that now reside in Australia. More specific preventive strategies can then be implemented. With the above issues in mind, it was felt that a bilingual book, in English and Italian, would be a valuable resource for all members of the community and especially for patients and health care workers. The book, ‘Preventive Medicine: Reducing the Burden of Disease’, reflects the work of some 39 authors, specialists and general practitioners, writing in their area(s) of expertise (for more information www.ambitalia.org.au). The book was translated into Italian by members of the lay community. It is fully illustrated in colour with chapters alternating between English and Italian versions. Included are some 60 topics, all dealing with various aspects of the most common preventable diseases. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA A study evaluating the impact of this approach to preventive medicine will be performed in the near future. References 1) J. D. Potter, in the book ‘Food, Nutrition and Prevention of Cancer. A Global Perspective’ pp 6-7, July 1997. 2) Connelly, M. T. et al. and Inui, T. S. Harrison’s Principles of Internal Medicine, 15th Edition, Vol. 1 pp 46-49, via the chapter on Preventive Medicine. 3) The Victorian Burden of Disease Study: Morbidity, published by the Epidemiology Section, Health Intelligence and Disease Control, Public Health and Development Division, Victorian Government, Department of Human Services, Melbourne. Victoria. 1999. 4) U. S. Preventive and Services Task Force: Guide to Clinical Preventive Services, Second Edition, Baltimore, Williams Wilkins, 1995. 5) Accent on GPS, MDGP ethnic Health Network Newsletter, February, 1997. 6) NIDDM and people from NESB prepared for Diabetes Australia by the Federation of Ethnic Communities’ Councils of Australia 2000. 7) Melbourne Visual Impairment Project – Melbourne University, Department of Ophthalmology. 8) Dev A, Sievert W. A. Survey of Australian General Practice Management of Hepatitis C – infected patients from non-English speaking backgrounds. Journal of Gastroenterology and Hepatology 2002; 17(3) 295-300. 9) Benz E. J. Haemoglobinopathies – Harrison’s Principles of Internal Medicine. 15th Edition. 668. 10) Rougheed E. E., Gilbert A. L., Primrose J.G., Samsom L. N. Drug-Related Hospital Admissions: A Review of Australian Studies. Published 1988-1996. Medical Journal of Australia. 168(8); 405-408, 1998. 11) Myers S. P. Interactions between Complementary Medicines and Warfarin. Aus. Presc. 2002;25:54-6. 12) Mariani A. F., Preventive Medicine: Reducing the Burden of Disease. Dec.2002. Dr Anthony F Mariani MB BS FRACP President of the Italian Medical Society of Victoria Northern Hospital 185 Cooper St Epping MELBOURNE VIC 3076 AUSTRALIA Original version in English Versione originale in inglese 43 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 44 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Analisi metaboliche urbane Urban metabolic analysis Alessandro Costa Alessandro Costa Si sta facendo largo nel mondo della ricerca ambientale un filone di studi che basa le sue speculazioni sulla visione della città come ecosistema. Tale analogia si basa sul fatto che una città contiene in uno spazio limitato una comunità eterogenea di specie viventi, un mezzo fisico sottoposto a trasformazioni, che sono il frutto dell’attività interna, e un meccanismo di funzionamento basato sull’interscambio di materia, energia e informazione con l’ambiente esterno. L’ambiente esterno, infine, può essere considerato come sistema di supporto per l’acquisizione delle risorse necessarie per mantenere i processi urbani e come pozzo per l’allontanamento dei materiali esausti. Le principali peculiarità offerte dalla città rispetto agli ecosistemi naturali sono: Environmental research is developing a branch of studies, which bases more and more of its speculations on the vision of the city as an ecosystem. Such an analogy is based on the fact that a city contains, in a limited space, a heterogeneous community of living species affected by transformations, which are caused by internal activities and a working mechanism based on the interchange of matter, energy and information with the outer environment. The external environment can finally be considered a supporting system for the acquisition of resources, which are necessary to maintain the urban processes and as a pit, used to remove exhausted materials. The main characteristics offered by the city compared to the natural ecosystems are: un’elevata concentrazione spaziale A high spatial concentration and predominance of human e prevalenza della popolazione population over other living umana sulle altre specie viventi; species; un alto grado e diversità di A high degree and difference in modificazioni imposte all’ambiente modifications forced by the fisico per mezzo delle attività physical environment through antropiche; anthropic activities; una natura puramente eterotrofa A purely heterotrophic nature, che la rende dipendente da flussi which makes it dependent from energetici e materiali importati dal energetic streams and materials sistema di supporto. imported from the supporting system. Questa preponderanza della dimensione umana sull’assetto fisico e spaziale del 45 Such predominance of the human dimension over the physical and Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA luogo urbano, indica come un’analisi di carattere ambientale del sistema città non possa prescindere dall’integrazione di variabili scientifiche classiche con variabili di carattere socioeconomico, pena la parzialità della resa interpretativa. Sempre in un’ottica di sistema, va poi approfondito lo studio del livello di interrelazione tra le sue componenti e i suoi comparti, al fine di stabilire quali siano gli assetti urbani che offrono le maggiori garanzie di sostenibilità della sua presenza, intesa in termini di gestione e di sviluppo. Va riconosciuta, infine, l’assoluta importanza del sistema di supporto per il mantenimento dei processi urbani. Esso, di fatto, sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, soprattutto nei paesi industrializzati. Ciò a causa del modello economico di riferimento – incentrato sulla crescita e su fattori consumistici – ma anche come conseguenza di uno sviluppo tecnologico sempre più efficace nella movimentazione globale di persone e merci. spatial layout of the urban area indicates that the environmental analysis of the city’s system cannot ignore the integration of classical scientific variables with socioeconomic variables; otherwise, the interpretation would be incomplete. When considering the system, we need to study in depth the level of interrelation between its components and sectors, in order to establish which urban layouts offer the best guarantee of support of its presence, in terms of management and development. Lastly, the absolute importance of the supporting system has to be acknowledged. As a matter of fact, this is considerably increasing especially in the industrialized countries. It is a consequence of the economic model of reference – focusing on growth and consumerist factors – but also because of the technological development, more and more efficient in the global trade of people and goods. Studiare le dinamiche dei flussi di materia ed energia in ambiente urbano e i meccanismi che li controllano è un esercizio utile a valutare le possibilità di ottimizzazione - quindi di sostenibilità dei processi che avvengono nella città. Un interessante approccio a tale problematica è quello relativo allo studio del metabolismo urbano. Esso fa riferimento ad una trasposizione procedente dalla biologia. La città, infatti, nei suoi processi di mantenimento può esserecaratterizzata da due fasi principali: To study the dynamics of streams of matter and energy in urban areas and the mechanism behind them is a useful exercise to evaluate the possibilities of optimization, therefore of sustainability, of the processes happening in the city. An interesting approach to such a problem is the one regarding the study of urban metabolism. It has its roots in a previous transposition of biology. The city can, in its processes of maintenance, be characterized by two main phases: 46 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA or constructive anabolismo, o attività costruttiva, cioè Anabolism, activity, is the process of matter l’insieme dei processi di and energy’s revision entering in rielaborazione della materia e the city system, to satisfy the dell’energia che entrano nel sistema demands of the urban population; città, per soddisfare le esigenze Catabolism, or destructive espresse dalla popolazione urbana; activity, is the removal of waste catabolismo, o attività distruttiva, che and garbage from the activities riguarda la rimozione dal sistema città involved in it. degli scarti e dei rifiuti derivanti dalle attività svolte al suo interno. La città, come tutti gli ecosistemi e in quanto sistema aperto, ha bisogno di un flusso in entrata di materia ed energia attraverso il quale alimentare i propri processi interni, completati i quali allontana verso l’ambiente circostante (sistema di supporto) l’entropia generata sotto forma di energia a minor contenuto informazionale (ad esempio, radiazione infrarossa) e sostanze di rifiuto, secondo i principi della termodinamica evolutiva (Prigogine 1954). In pratica il sistema città viene visto, in prima approssimazione, come una scatola nera (black box) che aumenta il proprio ordine interno a spese dell’ambiente circostante. I maggiori problemi ambientali (con i loro alti costi economici) espressi dai sistemi urbani sono relazionati alla crescita dei flussi in entrata ed alla gestione dell’aumento degli output. Nei limiti stabiliti dal II principio della termodinamica, maggiore è l’entropia prodotta dalla scatola nera, minore è il livello di sostenibilità della città sull’ambiente circostante. The city is like all ecosystems an open system and needs an entering stream of matter and energy, through which it can supply its own internal processes. Once completed, it pushes away towards the surroundings (supporting system) the entropy, which is generated as energy with less information (for example infrared radiation) and waste substances, according to the principles of evolutionary thermodynamics (Prigogine 1954). Basically, the city system is seen as a black box, which increases its own internal order at the outer environment’s expense. The major environmental problems (with high economic costs) expressed by urban systems are related to the growth of entering streams and to the management of outputs’ increase. According to the II principle of thermodynamics, the higher the entropy produced by the black box, the lower the level of the city’s sustainability on the surrounding environment. E’ possibile, dunque, definire l’obiettivo della sostenibilità urbana come la riduzione sia dell’uso da parte della città Therefore, it is possible to define the goal of urban sustainability as the decrease of both the exploitation of 47 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA di risorse naturali, sia della produzione di rifiuti, contestualmente all’incremento del livello di vivibilità, in modo che l’oggetto-città possa inserirsi meglio all’interno della capacità di carico locale, regionale e globale degli ecosistemi (Newman 1999). Sono state prodotte nel tempo tre successive versioni del modello metabolico urbano, passando dalla sua formulazione originale della metà degli anni ’60 (Wolman 1965) a quella denominata extended urban metabolism model (EUMM) della fine degli anni ’90 (Newton et al. 1998). In questa evoluzione lo schema concettuale del modello si fa più articolato - come illustrato dalle figure 1, 2, 3 -, arricchito da un listato più analitico delle categorie che compongono la sequenza input/output. Ciò è legato al fatto che la città è in realtà molto più di un meccanismo di processazione di risorse e di produzione di rifiuti: è un luogo dove creare opportunità umane (Newman 1999), per il quale la popolazione nutre aspirazioni e aspettative. La città è concepita come un ecosistema dinamico e complesso. Fig 1 natural resources of the city and the production of garbage, together with the increase in living standards, so that the city-object can better cope with the capacity of local, regional, and global load of ecosystems (Newman 1999). Three different versions of the urban metabolic model have been developed, beginning with its original formulation in the mid-60’s (Wolman 1965), to the so called extended urban metabolism model (EUMM) at the end of the 90’s (Newton et al. 1998). In this evolution, the model’s conceptual scheme becomes more articulated – as shown in pictures 1, 2, 3 containing a more analytic list of the categories constituting the input/output sequence. This happens because the city is in reality more than a processing mechanism of resources and waste production; it is a place where human opportunities are created (Newman 1999) and for which the population has hopes and expectations. The city is seen as a dynamic and complex ecosystem. (fonte: Wolman 1965) 48 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Fig 2 Fig 3 (fonte: Newman 1999) (fonte: Newton et al. 1998) 49 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Di fatto in tale evoluzione é stata superata l’equivalenza città = scatola nera, listando una serie di dinamiche che governano la ripartizione e la trasformazione degli input (e di conseguenza la quantità e i destini dell’output) negli insediamenti urbani. Per ciascuna categoria, poi, è stato elaborato un insieme di indicatori descrittivi delle performance ambientali urbane, in modo da rendere più facilmente interpretabili i risultati e le conseguenze dell’analisi dei flussi metabolici. Quale applicazione pratica del modello metabolico si cita il suo impiego come struttura di riferimento nella esposizione analitica delle problematiche ambientali urbane approfondite nell’Australian State of the Environment del 2001 (SoER 2001). Le principali caratteristiche della rappresentazione urbana fornita dal modello metabolico sono le seguenti: esso accetta al suo interno indicatori di performance e obiettivi quantitativi (standard, benchmark); è rappresentativo dei settori chiave urbani (residenzialità, salute, trasporti, attività economiche, eccetera); è basato su una visione sistemica della città; permette la rappresentazione dei legami causali all’interno del sistema (driving force – pressioni – condizioni – implicazioni – risposta); permette la rappresentazione dei processi dinamici relazionabili con la sostenibilità (dotazione – processi – output). 50 Through such evolution, the equivalence city = black box has been overcome, with a list of dynamics, which have control over the input’s repartition and transformation (and consequently the output’s quantity and destiny) of human settlements. For each category, then, a group of descriptive indicators of urban environmental performances has been elaborated, in order to make the results and the consequences of metabolic streams’ analysis more easily interpretable. As a practical application of the metabolic model we mention its use as a reference structure in the analytic exposition of urban environmental problems, which are shown in depth in the Australian State of the Environment of 2001 (SoER 2001). The main features of the urban representation, provided by the metabolic model, are the following: It accepts within itself performance indicators and quantitative objectives (standard, benchmark); It represents the key urban sectors (residents, health, transportation, economic activities, et cetera); It is based on a systematic vision of the city; It allows the representation of casual bonds inside the system (driving force – pressures – conditions – implications – answer); It represents the dynamic processes, which can be associated with sustainability (endowment – Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA processes – output). Un prossimo sviluppo del modello metabolico riguarderà l’inclusione nel suo listato dei meccanismi regolativi delle dinamiche urbane, intesi come processi pianificatori, decisionali e come attività espletate dalle varie istituzioni. In ultima analisi si cercherà di collegare la modellizzazione concettuale alla governance urbana. A tale riguardo, il modello metabolico così ampliato verrà testato sull’area di Homebush Bay, sito che ha ospitato i Giochi Olimpici di Sydney 2000. Homebush Bay compendia in uno spazio geograficamente ben delimitato (760 ettari) un mix di funzioni urbane eterogenee, che vanno dalla residenzialità alle attività industriali e terziarie, passando per le attività del tempo libero. Ciò ricade in un’area che ha dovuto subire un processo di riqualificazione funzionale ed ambientale molto spinto, reso possibile solo grazie ai finanziamenti catalizzati dall’allestimento dell’evento olimpico (Costa e Ven der Borg 2002). Le aspettative riposte dal governo del NSW in materia di ri-pianificazione di un sito posto strategicamente nel baricentro della Greater Sydney e l’enorme mole di dati di natura socio, economico e ambientale raccolta durante gli interventi pre-olimpici e post-olimpici, rendono Homebush Bay un’area particolarmente indicata per un’analisi metabolica. Tale studio verrà condotto durante l’anno corrente dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ 51 A future development of the metabolic model will include in the list regulative mechanism of urban dynamics, considered as planning and decisional processes and as activities accomplished by several institutions. The last analysis will aim to connect the conceptual modeling to the urban governance. In this context, the renewed metabolic model will be tested in the Homebush Bay area, where the Sydney 2000 Olympic Games took place. Homebush Bay is located in an area that is well geographically limited (760 hectares), a mix of heterogeneous urban functions, ranging from residential to industrial and tertiary activities, including spare time activities. It takes place in an area, which went through a very strong process of functional and environmental retraining, only possible thanks to the funding from the Olympic event (Costa and Ven der Borg 2002). The expectations of NSW Government regarding the replanning of a site, which is strategically located in the Greater Sydney’s center, and the huge amount of social, economic and environmental data gathered during the pre-Olympic and post-Olympic interventions, make Homebush Bay an area which is particularly suitable for a metabolic analysis. Such study will be carried out this year by the Department of Environmental Science at the Ca’ Foscari University of Venice and will be used as an element of external evaluation by the Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Foscari di Venezia e potrà servire come elemento di valutazione esterna per le autorità competenti per lo sviluppo di Homebush Bay. relevant authorities for the development of Homebush Bay. References COSTA A. e VAN DER BORG J. (2002), Cluster di attività e trasformazioni metropolitane post-industriali, su Collana Ambiente e Sviluppo della Fondazione ENI Enrico Mattei, Il Mulino, Bologna NEWMAN P. (1999), “Sustainability and cities: extending the metabolism model”, in Landscape and urban planning n. 44, Elsevier NEWTON P., FLOOD J., BERRY M., BHATIA K., BROWN S., CABELLI A., GOMBOSO J., HIGGINS J., RICHARDSON T. e RITCHIE V. (1998), “Environmental indicators for national state of the environment reporting – Human Settlements”, in Australia: State of the Environment (Environmental Indicator Reports), Department of the Environment, Canberra PRIGOGINE I. (1954), Introduction to thermodynamics of irreversible processes, C.C. Thomas, Springfield (USA) SoER (2001), Human settlements, Environment Australia, Canberra WOLMAN A. (1965), “The metabolism of cities”, in Scientific American n. 213 Dott. Alessandro Costa Dipartimento di Scienze Ambientali – Università Ca’ Foscari di Venezia Fondazione Eni Enrico Mattei Email: [email protected] Versione originale in italiano Original version in Italian 52 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Interferenza dell'RNA (RNAi) in Ceanorhabditis elegans RNA interference in Ceanorhabditis elegans Flavia Pellerone Flavia Pellerone Caenorhabditis elegans è un nematode che vive prevalentemente nel suolo ed è comune in quasi tutto il mondo. È uno dei metazoi più studiati e caratterizzati. L'origine di ciascuna delle sue 959 cellule somatiche è stata determinata ed il suo genoma di 97MB è stato interamente sequenziato. Questo nematode possiede una serie di caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto all'analisi genetica e molecolare. E' facilmente allevato su piastre di terreno agarizzato seminate con batteri di cui si nutre ed ha un ciclo vitale di soli tre giorni alla temperatura di 25ƒC. Grazie alla sua trasparenza alla luce si presta alla microscopia ottica e possiede, inoltre, l'abilità di produrre progenie clonali da ermafroditi che si possono incrociare con vermi di sesso maschile. C. elegans costituisce inoltre un eccellente organismo modello per gli studi neurobiologici dal momento che possiede un sistema nervoso ben caratterizzato per quanto riguarda il numero e la posizione dei suoi neuroni. Tutte queste caratteristiche fanno di questo nematode uno strumento di ricerca estremamente prezioso per investigazione di molti processi biologici. Inoltre, C. elegans rappresenta un utile modello ed un eccellente punto di partenza per la ricerca in altri nematodi dal momento che condivide numerosi processi biologici con nematodi parassiti. Caenorhabditis elegans is a small, soil-dwelling nematode common in most parts of the world. It is one of the best studied and characterised metazoan organisms. The lineage of each of its 959 somatic cells has been established and its 97 Mb genome has been sequenced. This nematode is well suited to genetic and molecular research for a number of reasons. It can be conveniently grown on small agar plates seeded with bacteria and has a life cycle of only three days at 25 ºC. It has amenable characteristics for microscopy and the ability to produce clonal progeny from hermaphrodites and to cross them with male worms. This nematode also provide an excellent model for neurolobiological studies since it has an exceptionally well defined nervous system in terms of the number and location of neurons. For all this reasons, it represents an invaluable research tool for investigating many biological processes. Moreover C. elegans is a useful model and a very good starting place for other nematode research particularly given that a number of key biological processes appear to be conserved between C. elegans and many parasitic nematodes. Recentemente, C. elegans è diventato il Recently C. elegans became the first 53 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA primo metazoo ad avere il genoma interamente sequenziato. Inoltre si deve a studi condotti su questo nematode la prima evidenza che il dsRNA e' in grado di indurre silenziamento genico. Questo fenomeno, conosciuto come interferenza dell'RNA (RNAi), comporta la degradazione specifica dell'RNA messaggero in risposta all'introduzione di RNA a doppio filamento (dsRNA) nelle cellule. In natura, è possibile che l'RNAi svolga un ruolo protettivo del genoma da situazioni di instabilità causate da transposoni e sequenze ripetute, e potrebbe anche costituire parte di un ancestrale meccanismo di difesa nei confronti di attacchi virali. L'attuale modello esplicativo del meccanismo d'azione dell'RNAi include una fase iniziale durante la quale il dsRNA è progressivamente digerito da una nucleasi con la conseguente produzione di frammenti a doppio filamento lunghi 2125 nucleotidi. Questi piccoli frammenti vengono indicati come short interfering RNAs (siRNA). Un possible candidato al ruolo di nucleasi del dsRNA e' stato recentemente identificato in Drosophila e chiamato 'Dicer'. I siRNAs vengono incorporati in un complesso proteico, chiamato il complesso di silenziamento indotto dall'RNA (RISC), e funzionano come sequenza guida per la degradazione specifica del mRNA. metazon to have its genome sequenced and it was from work on this nematode that the first evidence that dsRNA could lead to gene silencing was provided. This phenomenon, known also as RNA interference (RNAi), involves the sequence-specific degradation of mRNA in response to exogenous double-stranded RNA (dsRNA). In nature, RNAi may be involved in protecting the genome against instabilities caused by transposons and repetitive sequences, and may also form part of an ancient antiviral response or protection mechanism. L'RNAi può essere indotta in C. elegans in tre modi relativamente semplici: a) attraverso l'iniezione di dsRNA nelle gonadi dei vermi, b) immergendo i vermi in una soluzione di dsRNA (soaking method), oppure c) attraverso la somministrazione ai vermi di batteri contenenti plasmidi in grado di produrre RNAi can be induced in C. elegans in three relatively simple ways: a) injection of dsRNA into the worm gonads, b) soaking the worms in dsRNA solution or c) feeding the worms engineered bacteria producing dsRNA. dsRNA administered to worms can permeate and affect the 54 The current model of the RNAi mechanism include an initiation step where the dsRNA is progressively cleaved into 21-25 nucleotide long double stranded fragments by a nuclease. These small fragments are referred to as short interfering RNAs (siRNA). A possible candidate for a dsRNA nuclease has been identified in Drosophila and termed 'Dicer'. The siRNAs are incorporated into a protein complex, called the RNAinduced silencing complex (RISC), and act as a guide sequence to target specific mRNA degradation. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA dsRNA. Il dsRNA somministrato ai vermi attraverso una qualsiasi di queste vie, ha la capacita' di propagarsi da cellula a cellula e di indurre un' interferenza di tipo sistemico. Tuttavia, sembra che le cellule neuroniche siano refrattarie a questo fenomeno probilmente a causa della loro impermeabilita'al dsRNA. entire body causing systemic RNAinterference. However neuronal cells seem to be refractory to this phenomenon most likely because they are, at least partially, impermeable to dsRNA. In seguito alla pubblicazione dell' intera sequenza genomica di C. elegans, l' RNAi è diventata lo strumento di "reverse genetic" più impiegato in questo organismo tanto da essere stato utilizzato in un considerevole numero di studi condotti anche su grande scala. Questa tecnica rappresenta uno strumento particolarmente veloce e potente di identificazione di fenotipi caratterizzati da perdita di funzione parziale o totale che contribuiscono alla determinazione del ruolo funzionale dei geni. In particolare, questo strumento di genetica inversa, semplifica enormemente lo studio della funzione di geni cosiddetti "orfani" in nematodi e anche la ricerca di nuovi targets per lo sviluppo di antinematocidi. Sebbene molto efficace e affidabile, questa tecnica presenta alcuni limiti che vanno tenuti in considerazione. Uno degli inconvenienti principali è rappresentato dalla ridondanza di alcuni geni. Molti geni, infatti, appartengono a famiglie geniche e svolgono funzioni simili. Pertanto membri della stessa famiglia possono compensare per la perdita di funzione di geni affini. Questa limitazione può pero'essere evitata identificando segmenti di RNA specifici per il gene d'interesse. Inoltre, sembra che alcuni tessuti o stadi vitali non siano suscettibili all'RNAi. With the complete genomic sequence of C. elegans available, RNAi has become the dominant reverse genetics tool in this organism and several large-scale studies using RNAi are currently underway. This technique represents a particularly fast and potent means of identifying partial or complete loss-of-function phenotypes, possibly leading to the identification of gene function. In particular this reverse genetic tool has the potential to simplify the investigation of the functions of "orphan" genes in nematodes and also the search for new antinematode drug targets. 55 Although very effective and reliable, this technique exhibits some limitations that have to be taken into account. One of the main problems is represented by gene redundancy. Many genes belong to families sharing common functions and members of the same family can compensate for the loss of function of related genes. Another valid concern is the possibility of cross interference with closely related genes. However this limitation can be easily avoided identifying RNA segments that are unique to a gene of interest. Also, it appears that some tissues or stages are not susceptible to RNAi. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Negli ultimi anni una crescente attenzione è stata rivolta alla possibilità di usare il dsRNA come agente terapeutico. Tale interesse e' stato generato soprattutto dall'idea che l' RNAi può essere usata per bloccare l'espressione di geni anomali. L'impiego di acidi nucleici come agenti terapeutici e' attualmente sotto indagine. Diverse prove cliniche che impiegano acidi nucleici sono attualmente in corso per valutare la sicurezza e l'efficacia di questa strategia terapeutica. Tuttavia alcuni problemi ritardano i progressi in questo campo; tra questi l'ottimizzazione del sistema di somministrazione degli acidi nucleici in specifici compartimenti cellulari During the past few years an increasing attention has been turned to the possibility of using dsRNA as therapeutic agent. Much of this interest stems from the idea that RNAi can be used for blocking the expression of abnormal genes. Some nucleic acid therapies are currently undergoing clinical trials to evaluate the safety and efficacy of this therapeutic strategy. However many problems hold up progress in the field such as the optimisation of molecular delivery to targeted cells compartments and the improvement of RNA hybridisation specificity. Dr Flavia Pellerone School of Biochemistry & Molecular Biology Faculty of Science Australian National University Canberra ACT 0200 Australia Email: [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 56 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Una ricerca di supernovae nel cielo australe Looking for supernovae in the southern sky Marilena Salvo Marilena Salvo Alcuni tipi di stelle terminano il loro ciclo vitale con un'esplosione, chiamata "supernova", che costituisce uno degli eventi piu'energetici dell'universo. Basti pensare che una supernova puo' raggiungere in pochi giorni una luminosita'pari a quella dell'intera galassia di cui fa parte, prima di sbiadire in un lento declino. Le supernovae giocano un ruolo cardine nella moderna astrofisica. Forniscono informazioni sulle fasi finali dell'evoluzione di alcuni tipi di stelle, sull'evoluzione delle galassie e sulle caratteristiche del mezzo interstellare. Inoltre, essendo visibili alla distanza delle piu' lontane galassie alla portata dei moderni telescopi, sono anche il metodo piu' efficace per la misura delle distanze su scala cosmologica. Da una decina d'anni si e' scoperta l'esistenza di alcune correlazioni tra la luminosita' assoluta di un certo tipo di supernovae (le piu' brillanti, dette "supernovae Ia") e le loro caratteristiche osservabili. Si tratta di relazioni empiriche, calibrate su un campione di oggetti localizzati in galassie vicine alla nostra, e poco si conosce della loro origine fisica. Tuttavia, secondo le stime attuali, l'uso delle supernovae Ia e di queste relazioni permettono di stimare le distanze tra le galassie con una precisione del 10 per cento. Nel 1998 due gruppi di ricerca internazionali, uno dei quali guidato dal When certain kinds of stars finish their life, they end with a big explosion, called a "supernova", which is one of the most energetic events in the universe. In a few days, a supernova can reach a luminosity comparable to that of the entire galaxy in which it occurs, and then it fades slowly away. Supernovae play a pivotal role in modern day astrophysics, providing information on the final evolutionary phases of certain kinds of stars, on galaxy evolution and on the characteristics of the gas between the stars. Moreover, since they are detectable at the distance of the farthest galaxies currently visible to us, they are also the most powerful method to estimate distances on a cosmological scale. In the last decade several correlations between the absolute luminosity of a certain type of supernovae (called "Type Ia supernovae") and their observed characteristics have been discovered. These are empirical relations, calibrated on a sample of objects located in nearby galaxies, and not much is known about their physical background. The current data show that Type Ia supernovae are good distance indicators to a precision of 10 percent, when used to measure distances between galaxies. In 1998 two international research groups, one of which led by Dr. 57 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Dott. Brian P. Schmidt dell'Australian National University di Canberra, hanno utilizzato le supernovae Ia per investigare le caratteristiche su vasta scala dell'universo. Entrambi i gruppi hanno scoperto, indipendentemente, che l'universo sembra in espansione accelerata. Questo risultato ha suscitato un grande scalpore tra gli scienziati e il pubblico, e sembra confermato da altri esperimenti scientifici che non prevedono l'utilizzo delle supernovae. Tuttavia, finche' l'origine delle relazioni alla base dell'uso delle supernovae Ia come indicatori di distanza rimarra'poco conosciuta, non sara' possibile essere certi della validita' di queste relazioni anche nel caso di oggetti che esplodono in galassie molto lontane da noi. Guardare lontano nell'universo vuol dire anche guardare nel suo passato, e non possiamo escludere che supernovae Ia esplose a miliardi di anni luce da noi presentino caratteristiche diverse da quelle degli oggetti a noi piu' vicini, per esempio a causa di un processo evolutivo delle stelle che danno origine a esplosioni di questo tipo. Brian P. Schmidt from the Australian National University, used Type Ia supernovae to investigate the large scale characteristics of the universe. Both groups discovered independently that the universe seems to be accelerating in its expansion. This breakthrough caused a sensation among both scientists and the general public, and seems to be supported by other non related experiments. However, until we understand the origin of the relations on which the use of Type Ia supernovae as distance indicators is based, we can not be certain that these relations are valid even in the case of objects that explode in very distant galaxies. To look far away in the universe also means to look back in its past, and we cannot rule out the possibility that Type Ia supernovae billions of light years away have different characteristics from the closer ones, e.g. due to evolution of their progenitor stars. Per chiarire questo punto, gli astronomi stanno cercando di incrementare il numero di supernovae ben studiate e di migliorare i modelli teorici che permettono di riprodurne le caratteristiche osservate. Nell'emisfero nord sono attivi dei programmi di ricerca automatica di supernovae e di monitoraggio degli eventi scoperti durante le varie fasi della loro evoluzione. Nell'emisfero australe, l'unica ricerca automatica di supernovae al momento attiva e' il risultato di una collaborazione tra To clarify this point, astronomers are trying to increase the number of well studied supernovae and to improve the theoretical models that allow to reproduce their observed characteristics. Automated supernova searches and monitoring programs are currently active in the northern hemisphere. In the southern hemisphere, the only active automated supernova search is a collaboration between the Australian National University and the University of the New South Wales. 58 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA l'Australian National University e l'Universita' del New South Wales. I telescopi utilizzati sono l'Automated Patrol Telescope (APT), un piccolo strumento a grande campo, e un telescopio da 2.3m di diametro, uno dei piu' grandi sul territorio australiano. Entrambi sono situati all'Osservatorio di Siding Spring, nei pressi di Coonabarabran, NSW. Il software per le osservazioni e la riduzione automatica dei dati e'stato recentemente installato sul computer che controlla l'APT, e dovrebbe permettere la scoperta di decine di supernovae all'anno. Le osservazioni sono gia' in corso. Il telescopio da 2.3m e' gia' dall'anno scorso impegnato nel monitoraggio di eventi di supernova scoperti da altri ricercatori. The telescopes used for this project are the Automated Patrol Telescope (APT), a small, wide-field instrument, and the ANU 2.3m diameter telescope, one of the largest in Australia. They are both located at Siding Spring Observatory, near Coonabarabran, NSW. Automated observing procedures, and the software pipelines to enable the discovery of many supernovae per year have been recently installed at the APT. Observations are currently ongoing. Since last year the 2.3m telescope has been monitoring a number of important supernova events discovered by other researchers. Gli scienziati dell'Australian National University sono entrati a far parte, da alcuni mesi, di un Network per lo studio delle supernovae Ia, in rete sul sito http://www.mpa-garching.mpg.de/~rtn/. Tale Network e'finanziato dalla Comunita'Europea e coinvolge tutti i maggiori istituti scientifici europei dove si svolge ricerca sulle supernovae, tra i quali anche l'Osservatorio Astronomico di Padova. Occasione d'incontro per i membri europei ed australiani del Network sara' l'Assemblea Generale dell'Unione Astronomica Internazionale, che avra' luogo a Sydney tra il 13 e il 26 luglio 2002. E' la seconda volta che l'Australia ospita questo prestigioso evento, organizzato ogni due anni in una sede diversa, e a cui partecipano astronomi In the past few months, the scientists at the Australian National University have become part of a Network to study Type Ia supernovae, online at http://www.mpa-garching.mpg.de/~rtn/. This Network is funded by the European Community and involves all the major European institutions where supernova research is carried on. Among the others, Padua Observatory. The General Assembly of the International Astronomical Union, which will be held in Sydney in July 13-26, will give the European and Australian partners of the Network a chance to meet. This is the second time that Australia hosts this important event, which is held every second year in a different city and whose participants are astronomers from all over the world. 59 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA da tutto il mondo. All'Assemblea Generale di Sydney sono attese almeno duemila persone, impegnate nella ricerca in tutti i campi dell'astrofisica. At least two thousand researchers involved in all aspects of astrophysics are expected to participate in the General Assembly in Sydney this year. Dott.ssa Marilena Salvo Research School of Astronomy and Astrophysics The Australian National University Mt.Stromlo Observatory, Cotter Rd, 2611 Weston, ACT, Australia Ph: +61 2 6125 6712 Fax: +61 2 6125 0260 Web: http://www.mso.anu.edu.au/~salvo/ Email: [email protected] 60 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Eliminazione di mammiferi stranieri dalle isole della Nuova Zelanda Eradicating alien animal pests from New Zealand islands Bob Brockie Bob Brockie I neozelandesi hanno avuto molto successo nel liberare parecchie loro isole da mammiferi stranieri. Di conseguenza, le piante e gli animali locali si sono rigenerati, prosperando su molte isole e numerose specie in via di estinzione sono sopravvissute e si sono ristabilite sulle isole attualmente libere da predatori esterni ed animali in competizione. New Zealanders have had great success in eradicating foreign pest mammals from many of their islands. As a result, native plants and animals have regenerated and flourished on many islands and a number of formerly endangered species have survived and recovered on islands now free of introduced predators and animal competitors. Se si escludono le tre isole principali, la Nuova Zelanda possiede circa 700 isole piu’ piccole. A parte alcuni pipistrelli, alle origini l’arcipelago non possedeva alcun mammifero terrestre. I Polinesiani hanno introdotto ratti e cani del Pacifico e i coloni europei hanno rilasciato altre 33 specie di mammiferi con effetti disastrosi sulla flora e fauna locali. Gli animali stranieri hanno danneggiato la vegetazione sulla terraferma e su molte isole, sottraendo agli animali del luogo nettare, fiori, frutta, semi e spesso i loro nidi. Gli animali predatori non endemici non solo hanno fatto scomparire molti animali nativi dalla terraferma e da parecchie isole, ma mantengono molte popolazioni quasi estinte in pericolo. Apart from its three main islands, New Zealand has about 700 smaller ‘offshore’ islands. With the exception of some bats, the primeval country lacked any kind of land mammal. Polynesians introduced Pacific rats and dogs, and European settlers released another 33 mammalian species with disastrous effects on the native flora and fauna. Foreign animals degraded the vegetation on the mainland and on many islands, and robbed native animals of nectar, flowers, fruit and seeds, and often their nesting sites. Predatory foreign animals not only eliminated many native animals from the mainland and from many islands, but they also hold many surviving populations in check. Bovini e capre sono scomparsi da alcune isole gia’ a partire dal 1916, ma la volonta’ di liberare le isole da altre specie si sviluppo’ negli anni ’70 61 Cattle and goats were eradicated from some islands as early as 1916 but the organised determination to rid islands of other species picked up in the 1970s and continues to Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA e continua oggigiorno. the present day. Al fine di eliminare animali parassiti, veleno, trappole e tecniche di caccia furono sviluppate inizialmente su isole molto piccole, ma i metodi sono stati notevolmente perfezionati ed introdotti su isole sempre piu’ grandi. Poisoning, trapping and shooting techniques for eliminating pest animals were developed on some very small islands to begin with but the methods have subsequently been improved and adapted for use on larger and larger islands. Species Specie Number of islands from which eradicated / numero di isole dalle quali eliminati Area of largest island (ha) Superficie dell’isola piu’ grande Australian brushtail possum (opossum australiano) Brush-tailed rock wallaby (wallaby) Rabbit (coniglio) House mouse (topo domestico) Pacific rat (ratto del Pacifico) Ship rat (ratto nero) Norway rat (ratto norvegese) Trichosurus vulpecula 6 2321 Petrogale penicillata Oryctolagus cuniculus Mus musculus 2 2321 14 174600 12 710 Rattus exulans 27 1965 Rattus rattus Rattus norvegicus 13 37 50 1965 Stoat (ermellino) Mustela erminea 4 500 Ferret (furetto) Cat (gatto) Pig (maiale) Mustela furo Felis catus Sus scrofa 1 8 10 22 2817 174600 Goat (capra) Capra hircus 16 50990 Cattle (bovini) Sheep (pecora) Bos taurus Ovis aries 4 4 174600 11,330 Table 1. Foreign mammal pests eradicated from New Zealand offshore islands. (Information kindly supplied by Don Merton. N.Z. Department of Conservation) Tav.I Mammiferi stranieri eliminati dalle isole al largo della Nuova Zelanda. (Informazioni gentilmente fornite da Don Merton. Dipartimento di Conservazione della Nuova Zelanda). 62 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Tali eliminazioni hanno profondamente influenzato la flora e la fauna di molte isole. Le piante locali si sono rigerate, molte sono fiorite o hanno prodotto frutta come mai in passato; invertebrati, uccelli e lucertole locali si sono ripresi, spesso in modo straordinario e varie comunita’ naturali si sono ristabilite. Molte isole libere da predatori sono oggi utilizzate come santuari per specie sia gia’ estinte, che in pericolo di estinzione a causa di mammiferi stranieri in Nuova Zelanda. Fra questi sono presenti kiwi, kakapo, kokako, takahe, corriere della Nuova Zelanda, foca, colibri’, weta gigante, lucertola, geco e tuatara. I These eliminations have profoundly affected the flora and fauna of the many islands. Native plants have regenerated, many plants have flowered or borne fruit as never before, native invertebrates, birds, and lizards have recovered, often spectacularly so, and natural communities have been restored. Several predator-free islands are now used as sanctuaries for species either extinct or threatened with extinction by alien mammals on mainland New Zealand. Among these are kiwi, kakapo, kokako, takahe, New Zealand shore plover, saddleback, stitchbirds, giant weta, skinks, geckos and tuatara. Prima del 1987, il New Zeland Wildlife Service si occupava della tutela dell’isola. Da quell’anno in poi, il Dipartimento della Conservazione (www.doc.govt.nz), finanziato dallo stato, ha portato avanti e sviluppato il lavoro. Appaltatori privati sono spesso utilizzati ed al momento si occupano della maggior parte del lavoro sul campo. Questi appaltatori sul campo hanno avuto un tale successo, che molti sono stati assunti al fine di eliminare mammiferi stranieri e ristabilire l’equilibrio ambientale di altre isole nel mondo – ad esempio Christmas Island, le Seychelles, Mauritius, le isole Falkland, Ascensione e molte altre isole biologicamente importanti. Before 1987, the New Zealand Wildlife Service pioneered island eradications. Since then, its successor, the state-funded Department of Conservation (www.doc.govt.nz) has continued and expanded the work. Private contractors are often used and now undertake most of the field work. So successful are these field workers that several have been contracted to eliminate alien pests and restore the ecology of other islands round the world - for example Christmas Island, the Seychelles, Mauritius, the Falkland Islands, Ascension and many other biologically important islands. Tale lavoro non solo ha contribuito alla sopravvivenza della flora e fauna locali, ma ha anche aumentato interessi commerciali quali ad esempio la coltivazione di cereali ed ha This work has not only helped native wildlife survive but has also improved commercial interests such as growing crops and enhanced tourist attractions. Many island 63 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA moltiplicato l’affluenza di turisti. Molte attrattive turistiche locali vengono compromesse dalla presenza di ratti o topi. I visitatori delle isole che sono state recentemente liberate dai predatori sono spesso sbalorditi per la ritrovata varieta’ ed abbondanza di vita animale e vegetale locale, tanto da paragonare tali isole al Paradiso Terrestre. I conservazionisti della Nuova Zelanda spesso si chiedono quale genere di vita possa svilupparsi sulle isole del Mar Baltico o del Mediterraneo, se ratti ed altri predatori venissero eliminati. tourist attractions are compromised by the presence of rats or mice. Visitors to islands recently freed of predators are often astonished at the new richness and abundance of native plant and animal life, comparing them with the Garden of Eden. New Zealand conservationists often wonder what kind of life might yet flourish on islands in the Baltic or Mediterranean if rats and other predators were removed. Titolo dell’illustrazione: Tre specie native in via d’estinzione che sopravvivono nei santuari della Nuova Zelanda, privi di mammiferi predatori stranieri. Da destra a sinistra: La weta gigante di Stephen Island Deinacrida rugosa (Orthoptera), il tuatara Sphenodon punctatus, ed il piccolo kiwi maculato Apteryx owenii. Caption for illustration: Three endangered native species which survive on New Zealand island sanctuaries freed of foreign mammalian predators. Left to right: The giant Stephens Island weta Deinacrida rugosa, the tuatara Sphenodon punctatus, and the little spotted kiwi Apteryx owenii. Dr Bob Brockie Honorary Research Associate School of Biological Sciences Victoria University Wellington, New Zealand Email: [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 64 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA La Chimica “Verde” in Italia Green Chemistry in Italy David StClair Black David StClair Black Durante gli ultimi cinque anni, laureati e professori di tutto il mondo si sono ritrovati per una settimana a Venezia per una serie di Scuole Estive sulla Chimica Verde. Ho avuto la fortuna di partecipare alle ultime due, nel 2001 e nel 2002. Le Scuole Estive sono organizzate dal Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l’Ambiente (INCA) sotto la direzione del Professor Pietro Tundo e l’amministrazione del Dott. Alvise Perosa. Le Scuole Estive sono finanziate anche dalla Comunità Europea. For the past five years, graduate students and lecturers from around the world have gathered for a week in September in Venice for a series of Summer Schools on Green Chemistry. I have been fortunate to participate in the last two, in 2001 and 2002. The Summer Schools are organised by the Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l'Ambiente (INCA) under the direction of Professor Pietro Tundo and the management of Dr Alvise Perosa. The Summer Schools are also supported by some EU funding. La Chimica Verde può essere definita come l’ideazione, la progettazione e l’utilizzo di prodotti chimici e si propone di ridurre o eliminare l’uso e la produzione di sostanze nocive. La Chimica Verde si è rivelata negli ultimi anni uno fra i maggiori nuovi approcci alla chimica, richiedendo le ricerche più sofisticate ed innovative e risultando nello sviluppo di processi industriali completamente nuovi. Sono stati elaborati dodici principi chiave della Chimica Verde, i quali forniscono un’immagine più chiara e completa della ramificazione di tale concetto. I dodici principi sono: Prevenire è meglio che curare Massimizzare l’inclusione di tutti i materiali nel prodotto finale Usare e produrre sostanze con una tossicità minima o nulla I prodotti dovrebbero rimanere 65 Green Chemistry can be defined as the invention, design and application of chemical products and processes to reduce or to eliminate the use and generation of hazardous substances. Green Chemistry has emerged in recent years as a major new approach to chemistry, requiring the most sophisticated and innovative research and resulting in the development of completely new industrial processes. Twelve key principles of Green Chemistry have been enunciated, and these give a clearer and amplified picture of the ramifications of this concept. The twelve principles are: • Prevention is better than treatment • Maximise the incorporation of all materials into the final product • Use and generate substances that possess little or no toxicity • Products should preserve efficacy Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA efficaci, pur presentando una tossicità ridotta Evitare l’uso di sostanze ausiliarie (ad esempio solventi, agenti separatori ecc.) L’apporto energetico dovrebbe essere minimizzato: usare la temperatura ambientale e la pressione. Usare materie prime o materiali rinnovabili Evitare la derivazione (gruppi di blocco, protezione/de-protezione ecc.) I reagenti catalitici sono superiori ai reagenti stechiometrici I prodotti chimici non dovrebbero rimanere nell’ambiente dopo essere stati utilizzati Le metodologie analitiche dovrebbero permettere il monitoraggio ed il controllo durante la lavorazione I processi dovrebbero minimizzare il rischio di incidenti chimici. of function with reduced toxicity • Avoid use of auxiliary substances (eg. solvents, separation agents etc) • Energy requirements should be minimized: use ambient temperature and pressure • Use renewable raw materials or feedstocks • Avoid derivatization (blocking groups, protection/deprotection etc) • Catalytic reagents are superior to stoichiometric reagents • Chemical products should not persist in the environment at the end of their function • Analytical methodologies should allow in-processing monitoring and control • Processes should minimize the potential for chemical accidents Ciascuna Scuola Estiva sulla Chimica Verde ha quindi come obiettivo presentare agli studenti laureati in chimica il gran numero di successi fino ad oggi ottenuti e le importanti sfide del futuro. In sostanza, mira ad instillare questa nuova mentalità culturale nel piano di ricerca di una nuova generazione di chimici, sia che si trovino in ambito accademico, che nell’industria. Il Consorzio Italiano INCA è diventato il leader in Europa per tale movimento e le sue attività a livello mondiale lo rendono uno fra i gruppi mondiali più influenti. Il Prof. Tundo è presidente dell’ Interdivisione Sottocommissione sulla Each Summer School on Green Chemistry therefore aims to present graduate students in chemistry with the broad range of achievements so far and the serious challenges for the future. Crucially, it aims to instil this new cultural mentality into the research planning of a new generation of chemists, whether they find themselves in academe or industry. The Italian Consortium INCA has become the centrepoint in Europe for this movement, and its worldwide activities make it one of the most influential groups in the world. Indeed, Professor Tundo is the Chair of the Inter-divisional Sub- 66 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Chimica Verde dell’Unione Internazionale della Chimica Pura ed Applicata. committee on Green Chemistry of the International Union of Pure and Applied Chemistry. Le Scuole Estive consentono un soggiorno completo e forniscono quindi un contatto informale ideale fra professori e studenti. Negli ultimi anni la sede è stata l’Istituto Canossiano, nel cuore di Venezia. La quinta Scuola Estiva nel 2002 registrò 77 partecipanti, composti da 62 studenti e 15 professori. Gli studenti provenivano dall’Argentina, Australia, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna e Regno Unito. I professori sono accorsi dall’Australia, Germania, Ungheria, Italia, Olanda, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Gli studenti australiani partecipanti appartenevano al Centro Universitario Monash per la Chimica Verde, la quale ha stabilito forti legami con INCA. Tale collaborazione si è rafforzata grazie al convegno sulla Chimica Verde, organizzato come parte dell’Esibizione e Conferenza sulle Innovazioni Tecnologiche ItaliaAustralia, tenute con successo a Melbourne nel Marzo 2002. The Summer Schools are fully residential, and therefore provide ideal informal contact between lecturers and students. In recent years the venue has been the Istituto Canossiano, in the heart of Venice. The Fifth Summer School in 2002 had 77 participants, made up of 62 students and 15 lecturers. The students came from Argentina, Australia, Estonia, Germany, Hungary, Italy, The Netherlands, Poland, Portugal, Romania, Russia, Spain, and the UK. Lecturers came from Australia, Germany, Hungary, Italy, The Netherlands, Switzerland, UK, and the USA. The Australian student participants came from the Monash University Centre for Green Chemistry, which has established close links with INCA. This collaboration was strengthened by the symposium on Green Chemistry held as part of the highly successful Italy-Australia Technological Innovations Conference and Exhibition held in Melbourne in March 2002. Il programma della quinta Scuola Estiva è stato elaborato secondo le principali aree identificate per lo sviluppo della Chimica Verde e comprende i seguenti argomenti di lezione: The program of the Fifth Summer School was grouped according to the main identified areas for development of Green Chemistry, and included the following specific lecture topics: 1) L’uso di materiali alternativi (rinnovabili e meno tossici) “L’uso di materiali rinnovabili 1. The use of alternative feedstocks (renewable and less toxic) "The use of renewable 67 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA come contributo alla protezione ambientale” (Wolfgang Hölderich, Aachen) “Materiali carboidrati per l’industria chimica” (Frieder Lichtenhaler, Darmstadt) 2) L’uso di reagenti benigni o innocui “Reagenti verdi: dimetilcarbonato” (Pietro Tundo, Venezia) 3) L’impiego di processi naturali per l’efficienza e la selettività “Biocatalisi” (Bernard Witholt, ETH Zürich) 4) L’uso di solventi alternativi “Chimica organica in acqua” (Jan Engberts, Groningen) “Liquidi ionici” (Ken Seddon, Belfast) “Fluidi supercritici” (Walter Leitner) 5) La progettazione di sostanze chimiche più sicure “Una visione d’insieme dello sviluppo commerciale della sostituzione del clorofluorocarbone “ (Leo Manzer, Dupont USA) 6) Lo sviluppo di condizioni alternative di reazione per l’efficienza e la selettività. “Catalizzatori eterogenei per la produzione ambientale benigna di sostanze chimiche pregiate ed intermedie (Wolfgang Hölderich, Aachen) “Fotocatalisi “ (Angelo Albini, Pavia) 7) La minimizzazione del consumo energetico. “Catalisi ambientale legata all’efficienza energetica, elettricità ed economia (John Armor, Air 68 feedstocks as a contribution to environmental protection" (Wolfgang Hölderich, Aachen) "Carbohydrate feedstocks for the chemical industry" (Frieder Lichtenthaler, Darmstadt) 2. The use of innocuous or benign reagents "Green reagents: dimethylcarbonate" (Pietro Tundo, Venice) 3. The employment of natural processes for efficiency and selectivity "Biocatalysis" (Bernard Witholt, ETH Zürich) 4. The use of alternative solvents "Organic chemistry in water" (Jan Engberts, Groningen) "Ionic liquids" (Ken Seddon, Belfast) "Supercritical fluids" (Walter Leitner, Aachen) 5. The design of safer chemicals An overview of the commercial development of chlorofluorocarbon replacements" (Leo Manzer, Dupont USA) 6. The development of alternative reaction conditions for efficiency and selectivity "Heterogeneous catalysts for the environmentally benign production of fine and intermediate chemicals" (Wolfgang Hölderich, Aachen) "Photocatalysis" (Angelo Albini, Pavia) 7. The minimization of energy consumption “Environmental catalysis linking energy efficiency, electricity and Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Products USA) “Catalisi enantioselettiva” (Walter Leitner, Aachen) “Processo di ossidazione catalizzato enantioselettivo (David Black, UNSW) “Catalisi omogenea nella Chimica Verde” (Istvan Horvath, Eotvos) economics" (John Armor, Air Products USA) “Enantioselective catalysis" (Walter Leitner, Aachen) "Enantioselective catalysed oxidation processes" (David Black, UNSW) "Homogeneous catalysis in Green Chemistry" (Istvan Horvath, Eotvos) Inoltre apparivano inoltre due lezioni generali introduttive: “La Chimica Verde: affrontando le sfide della sostenibilità (Paul Anastas, White House Science Office, USA) “ La Chimica Verde nel contesto internazionale” (David Black, UNSW) In addition there were two general introductory lectures: "Green Chemistry: meeting the challenges of sustainability" (Paul Anastas, White House Science Office, USA) "Green Chemistry in the international context" (David Black, UNSW) Il programma prevedeva anche piccoli gruppi di discussione ed il momento saliente è stato la presentazione di più di quaranta manifesti. I partecipanti erano molto entusiasti dell’esperienza positiva presso la Scuola Estiva ed il loro contributo servirà alla programmazione di successive Scuole, che si terranno per almeno i prossimi due anni. The program also included smaller group tutorial discussions and a highlight was the presentation of more than forty posters. The participants were very enthusiastic about the valuable experience of the Summer School, and their feedback will assist in the programming of future Schools, which are assured for at least two more years. Prof David StClair Black School of Chemical Sciences The University of New South Wales Sydney Versione originale in inglese Original version in English 69 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 70 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Presentazione alla comunita’ scientifica dell’Australian Capital Territory della Prima Associazione australiana senza fine di lucro per la ricerca con l’Italia Presentation to the Australian Capital Territory Scientific Community of the first non-profit Australian Association for research activity with Italy. Nicola Sasanelli Nicola Sasanelli Lo scorso 26 novembre, alla presenza del Ministro per le Scienze Australiano Hon Peter McGauran e dell’Ambasciatore d’Italia Dino Volpicelli, e’ stata presentata alla comunita’ accademica e scientifica australiana, la prima Associazione “non-profit” per la ricerca tra Italia e Australasia con pertinenza nel territorio dell’Australian Capital Territory. All’iniziativa erano presenti circa 150 docenti e ricercatori appartenenti a Universita’ e centri di ricerca dello Stato, nonche’ funzionari al vertice del Ministero delle Scienze e dei principali Enti pubblici di ricerca australiani quali: CSIRO (Commonwealth Scientific Industrial Research Organization), NHMRC (National Health Medical Research Council), ARC (Australian Research Council), Accademia delle scienze etc.. L’Associazione, nata formalmente lo scorso luglio e denominata “ARIACanberra”, ha come obiettivo di promuovere, incoraggiare, facilitare e gestire le attività di promozione connesse alla ricerca scientifica, tecnologica e delle scienze sociali tra l’Australasia, con particolare attenzione alle Universita’ ed ai centri di ricerca dello Stato dell’ACT, e Last 26th of November, in the presence of the Australian Minister of Science Hon Peter McGauran and the Italian Ambassador Dino Volpicelli, the first non-profit Association for Research between Italy and Australasia within the Australian Capital Territory was presented to the Australian scientific and academic community. The initiative saw the participation of about 150 lecturers and researchers belonging to the University and State research centres, as well as attachés from the Minister of Science and from the main Australian Public Entities of Research such as: CSIRO (Commonwealth Scientific Industrial Research Organization), NHMRC (National Health Medical Research Council), ARC (Australian Research Council), Academy of Science etc.. The Association, officially established last July and named “ARIA Canberra”, aims to promote, encourage, facilitate and manage the activities of promotion linked to social science, scientific and technological research between Australasia and Italy, with particular attention to Universities and ACT research centres. 71 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA l’Italia. L’Associazione, sorta attraverso il sostegno di quindici soci fondatori, per la maggioranza ricercatori e professori di origine italiana, oggi conta 21 iscritti e prevede un comitato esecutivo di cinque rappresentanti (Presidente, Segretario, Tesoriere e due membri ordinari) con l’ulteriore presenza del nostro Addetto Scientifico e di un rappresentante designato dal Ministero della Ricerca del Governo federale australiano. Questi ultimi due membri, pur non avendo diritto al voto, saranno presenti all’interno del comitato per informare l’associazione nello stato della cooperazione fra i due Governi. L’idea di dare luogo ad associazioni statali è legata al fatto che esse possono autonomamente proporre iniziative nate sulla base delle esigenze di università e centri di ricerca locali, rendendo così più facile l’interazione con i Governi Statali, più disponibili, naturalmente, a sostenere anche finanziariamente quelle attività che investono strutture di ricerca insediate sul proprio territorio. All’evento erano presenti anche i Proff. Antonio Cantoni della Western Australia University, Pasquale Sgro dalla Griffith University e Mauro Sandrin dall’Austin Research Center di Melbourne e Piero Giorgi della Queensland University in rappresentanza delle nasciture Associazioni rispettivamente degli Stati di Western Australia (con 18 iscritti), Victoria (con 25 iscritti) e 72 The Association was established through the support of fifteen founding members, the majority of which were researchers and professors with Italian origins. Today there are currently 21 people enrolled in the association, which has an executive committee of 5 representatives (President, Secretary, Treasurer, and two ordinary members), with the presence of our Scientific Attaché and of a Representative nominated by the Minister of Research of the Australian Federal Government. The last two members mentioned, even though they don’t have the right to vote, will be part of the committee to inform the association of the state of cooperation between the two Governments. The idea of establishing public associations is based on the fact that they can independently propose initiatives, which are chosen according to the needs of Universities and other local research centres, allowing them to interact with the Public Government. Indeed, the Public Government will certainly be more willing to sustain financially those activities investing in research structures located on its own territory. The event saw the participation of Prof. Antonio Cantoni from Western Australia University, Pasquale Sgro from Griffith University, Mauro Sandrin form Austin Research Center in Melbourne and Piero Giorgi form Queensland University, representing the forthcoming Associations, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Queensland iscritti). University (con 17 Pertanto, tale iniziativa, promossa dall’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata d’Italia, mira a creare una rete di Organizzazioni, economicamente indipendenti. Il coordinamento delle diverse Associazioni Statali permettera’ di promuovere piu’ capillarmente la cooperazione sul territorio dell’Australasia attraverso le singole universita’ e i centri di ricerca. I discorsi del Ministro McGauran, dell’Ambasciatore Volpicelli e del Presidente della neonata Associazione Dott. Luciano Lombardo, hanno sottolineato la maggiore attivita’ di cooperazione realizzata nel corso dell’ultimo biennio grazie ai 20 workshops organizzati in Australia che hanno vista la partecipazione di oltre 400 fra ricercatori ed imprenditori del settore high tech italiani, nonche’ con le otto edizioni del “Bollettino della Comunita’ scientifica in Australasia”, dal marzo 2001 al dicembre 2002 con la pubblicazione di oltre 100 articoli sulla ricerca scientifica e tecnologica di interesse per i due Paesi. Ed infine, e’ stata evidenziata l’importanza della formazione delle Associazioni, che, costituite prevalentemente da giovani ricercatori di origine italiana, rappresentano un’evoluzione dello stereotipo di “comunita’ di italiani all’estero” legato ad una comunita’ in eta’ avanzata e di medio livello culturale. 73 respectively in Western Australia (18 members), Victoria (25 members) and Queensland University (17 members). Therefore such initiative, promoted by the Scientific Bureau of the Italian Embassy, aims to create a network of economically dependent Organisations. The coordination of the different Public Organisations will allow a widespread promotion of cooperation on the territory of Australasia, through the Universities and research centres. The words of Minister McGauran, of the Italian Ambassador Dino Volpicelli and of the President of the newborn Association Doctor Luciano Lombardo, have emphasised the increasing activity of cooperation carried out during the last two years thanks to the 20 workshops organised in Australia. These workshops saw the participation of more than 400 between researchers and entrepreneurs from high tech Italian sectors, and presented the eight editions of the “Bulletin of the Scientific Community in Australasia”, from March 2001 to December 2002 with the publication of over 100 articles on scientific and technological research, relevant for both Countries. Impotantltly, such associations are mainly made up of young researchers with Italian origins and they represent a breakthrough in the stereotyped vision of “Italian communities abroad”, which are seen as aging communities with an average cultural Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA A conclusione del suo discorso, l’Ambasciatore Volpicelli ha sottolineato l’interesse del MIUR ad organizzare, nella prossima primavera italiana, una visita del Ministro McGauran presso le università ed i principali centri di ricerca italiani coinvolti nella cooperazione con l’Australia. level. At the end of his speech, Ambassador Volpicelli announced the interest of MIUR to organise, during the next Italian spring, a visit of Minister McGauran to the universities and the main Italian research centres, which are cooperating with Australia. Dott. Ing Nicola Sasanelli Versione originale in italiano Original version in Italian 74 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Hindmarsh, R. & Lawrence, G. (2001) Altered genes II – The future? Hindmarsh, R. & Lawrence, G. (2001) Altered genes II – The future? Scribe Publications, Melbourne Scribe Publications, Melbourne “Responsabilità sociale della scienza” è un concetto che fu introdotto negli anni ’60, quando ci si rese conto che il lavoro svolto nei laboratori di ricerca e nelle università aveva importanti risvolti sociali. Da quando gli scienziati moderni hanno accettato gli interessi commerciali e il programma di scienze applicate, non sono più Vestali innocenti al servizio del tempio della scienza. Ora l’espressione dal sapore politico “responsabilità sociale” non è più in uso, ma la battaglia per una comprensione critica su dove la scienza e la tecnologia ci stanno portando è viva e vegeta. Altered genes II è un chiaro esempio di come controbilanciare la retorica ufficiale della genetica con una buona dose di GenEtica. [1]. La prima edizione di Altered Genes II (1998) si è esaurita nel giro di un anno. Nuove applicazioni commerciali della genetica appaiono in continuazione e questa edizione riveduta rappresenta una discussione aggiornata e indispensabile riguardo a temi etici, sociali ed ecologici che emergono dalla biotecnologia e dall’ingegneria genetica. ‘Social responsibility of science’ was a concept introduced in the 1960s, when one realised that the work carried in research laboratories and universities had important social implications. Since accepting the agenda of applied science and commercial interests, modern scientists are not innocent Vestals officiating in the temple of Science anymore. Now the politically charged term ‘social responsibility’ is not used anymore, but the struggle for a critical understanding of where science and technology is taking us is alive and kicking. Altered genes II is an outstanding example of how to counter-balance the official rhetoric of genetics with a good dose of GeneEthics. [1] The first edition of Altered genes (1998) sold out within a year. New commercial applications of genetics are popping up all the time, and this revised edition represents a needed up-to-date discussion of ethical, social, and ecological issues arising from biotechnology and genetic engineering. I dodici autori di Altered Genes II sono ricercatori esperti di biologia, legge, sociologia, educazione, politica della scienza e difesa dei 75 The twelve contributors of Altered genes II are experienced researchers in biology, law, sociology, education, science policy, and consumers’ advocacy. This strong multidisciplinary approach translates Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA consumatori. Un approccio multidisciplinare così forte si traduce in saggi dettagliati ed informativi, ma anche accessibili, che possono essere apprezzati da ogni persona media istruita. Nella sua introduzione, il premiato ambientalista e giornalista David Suzuki ricorda l’esplosione della scienza negli Stati Uniti dopo il lancio dello Sputnik, al tempo in cui gli scienziati “condividevano idee apertamente e liberamente, cooperavano nei progetti e rispettavano le aree precedentemente investigate. C’era eccitamento ed un sentimento di comunità…Dove prima gli scienziati cercavano risposte a domande fondamentali, ora cercano investitori di capitali per le loro aziende biotecnologiche…[loro] sono diventati riservati, competitivi e tengono la bocca chiusa…” (pp. 4-5). Lì risiede il peccato originale; il resto segue di conseguenza. I lettori potrebbero a questo punto chiudere il libro e porsi domande riguardo alle conseguenze di tale situazione. Gli scienziati socialmente responsabili che operano nel settore biomedico predirebbero un orientamento verso la bio-utopia costruttiva, l’evoluzione negativa, la possibilità di controllare la qualità della vita umana, il disturbo della privacy, correre rischi calcolati, imporre cibo transgenico ai consumatori, concedersi alla biopirateria, maneggiare protocolli immorali. Altri troverebbero tutto ciò nei titoli della prima pagina dei Contenuti. Suzuki ha sottolineato che le questioni affrontate in questo libro 76 into thorough, informative, but also accessible, essays that can be appreciated by the average educated person. In his introduction the awardwinning environmentalist and broadcaster David Suzuki recalled the explosion of science in the US after the launching of Sputnik, at a time when scientists “shared ideas openly and freely, cooperated on projects, respected areas already being investigated. There was excitement and a feeling of community … Where once scientists sought answers to fundamental questions, they now seek venturecapital investors for their biotech companies … [they] have become secretive, competitive and closemouthed …” (pp. 4-5). There lies the original sin; the rest follows as a consequence. Readers might as well close the book here and wonder about the consequences of this new situation. Socially responsible scientists working in the biomedical field would guess the resulting trends such as constructing bio-utopia, disrupting evolution, offering quality-control of human life, threatening privacy, taking regulated risks, imposing transgenic food to consumers, indulging in biopiracy, handling unethical protocols. Others would find all the above in the titles of the Contents page. Suzuki pointed out that the issues raised in this book are relevant for Australia as much as his home country Canada and the rest of the world (p. 1). I would add it would be particularly relevant for Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA sono importanti per l’Australia, così come per il resto del mondo (p.1). Aggiungerei che sarebbero particolarmente importante per l’Italia, dove la biotecnologia si sta sviluppando rapidamente. Italy, were biotechnology is also undergoing a rapid development. Nei capitoli 1 e 2 gli editori accompagnano i lettori nel magnifico mondo della biotecnologia moderna, dalle predizioni della passata fantascienza che si sono realizzate, al recente cibo geneticamente modificato di cui non si ha veramente bisogno. Il concetto di maggior peso è la biocolonizzazione del mondo. “Con qualcosa come 2800 aziende biotecnologiche nel mondo, [circa 5] industrie transnazionali dominano chiaramente la scena, controllando il 20-30% della nascente bioindustria – un numero destinato a crescere fino al 50% nell’immediato futuro (p.21). L’Australia si presta particolarmente a questo tipo di colonizzazione a causa degli scarsi investimenti nella Ricerca e Sviluppo da parte del Governo, il quale spinge “clienti tecnologici prigionieri [in] una rete Bizantina di obbligazioni contrattuali formali [basate su decisioni aziendali prese all’estero]… E’ una situazione che presenta un elemento di dipendenza neocoloniale.” (p.23). [2] Anche l’Australia possiede un’efficace rete di istituzioni come il CSRIO, università, industria, dipartimenti del Governo e vari corpi consultivi, i quali impediscono concretamente l’informazione pubblica e promuovono attivamente In Chapter 1 and 2 the editors introduce the reader to the wonderful magic of modern biotechnology, from the predictions of past science fiction that have become true, to recent genetically modified food that is actually not needed. The most powerful concept here is the biocolonisation of the world. “With some 2800 biotechnology companies world-wide, [about five] transnational corporations now clearly dominate in controlling some 20-30% of the fledgling bioindustry – a figure predicted to rise to 50% in the near future.” (p. 21). Australia is particularly vulnerable to become colonised because of the limited government investment in R & D, which forces “captive technological clients [into] a Byzantine web of formal contractual obligations [based on corporate decisions taken abroad] … It is a position which has an element of neo-colonial dependency.” (p. 23). [2] Australia also has an effective network of institutions such as CSRIO, universities, industry, government departments and various advisory bodies, that effectively prevent public information and actively promote a biocolonisation of the country. [3] 77 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA la biocolonizzazione del paese. Nei Capitoli 3 e 4, Peter Wills e Tiffany White analizzano i presupposti dell’informazione genetica negli organismi ed il modo in cui i media insistono sulla mitologia dei geni. Così come i primi colonizzatori alteravano l’ecologia di nuovi territori introducendo specie straniere, i colonizzatori dell’economia moderna introducono piante geneticamente modificate sulla base di visioni semplicistiche riguardo al rapporto fra geni ed ambiente. Robyn Rowland giudica criticamente la fiorente industria della mappatura genetica, suggerendo che essa presenta chiari elementi di un programma eugenico ed un “controllo della qualità” della riproduzione di stampo maschile (pp. 85-98). Astrid Gesche, Rosaleen Love e Stephen Crook spiegano in seguito le implicazioni sociali dei test genetici nel modello teorico legale, giocoso e sociale. Chi ha accesso alla mia sequenza genetica? Cosa ne dite di “un gene per un buon reddito” ed un “gene per la morte”? Chi determinerà e regolerà i presunti vantaggi ed i possibili rischi derivanti dalla biotecnologia? Nel Capitolo 10 Anna Salleh offre un’analisi dettagliata di un caso specifico di controllo parassitario. Il microbo terrestre Bacillus thuringiensis produce un pesticida naturale e può essere usato per proteggere le piante di cotone contro i parassiti. Negli anni ’90 Monsanto [3] 78 In Chapters 3 and 4 Peter Wills and Tiffany White question the very assumptions of genetic information in organisms, and the way the media perpetrate the mythology of genes. Just as early colonialists perturbed the ecology of new territories by introducing alien species, latter-day economic colonialists introduce genetically modified plants on the basis of a simplistic view of the relationship between genes and environment. Robyn Rowland critically evaluates the thriving industry of genetic sequencing and suggests that it carries the clear elements of a eugenic program and a malegenerated ‘quality control’ of reproduction (pp. 85-98). Astrid Gesche, Rosaleen Love and Stephen Crook follow up the social implications of genetic testing in legal, jocular and social theory mode. Who is having access to my genetic sequences? What about a ‘gene for good income’ and a ‘gene for death’? Who is going to assess and balance alleged advantages and possible risks derived from biotechnology? In Chapter 10 Anna Salleh offers a thorough analysis of a specific case of parasite control. The soil microbe Bacillus thuringiensis produces a natural pesticide and can be used to protect cotton plants against parasites. In the 1990s Monsanto [3] introduced the toxin gene of B. thuringiensis into cotton plants so they can produce the same protein Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ha introdotto il gene tossina del B. thuringiensis nelle piante di cotone, in modo che potessero produrre la stessa proteina e difendersi da insetti parassiti. Nel 1996 il cotone transgenico è stato introdotto in Australia, praticamente senza alcuna discussione pubblica. “La nuova tecnologia assicurava l’eliminazione fino al 90% degli spray insetticida in circolazione”. Poiché “il cotone è uno fra le colture che maggiormente necessitano di insetticidi (p.160), il risparmio di sostanze chimiche era ben accolto dai coltivatori. Il seguito è stato una serie di ritardi dovuti alla carente comprensione del rapporto fra tasso di crescita delle piante e produzione di tossine, dell’abilità degli insetti parassiti di sviluppare resistenza e delle conseguenze che derivavano dallo spruzzare insetticida su piante transgeniche. Ancora una volta, una visione semplicistica del rapporto fra geni ed ambiente ha causato rischi e risultati negativi. Jean Christie (Capitolo 11) e Bob Phelps (Capitolo12) completano la serie di dissertazioni con una discussione sulla ricca biodiversità dell’Australia e della sua vulnerabilità nel trattare con aziende aggressive alla ricerca di un accesso esclusivo a nuovi geni. [2] Come Direttore dell’Australian GeneEthics Network, [1] Phelps conclude, prendendo in esame i raggiri politici, alludendo con successo all’introduzione di tecnologie genetiche in Australia all’insaputa del pubblico: “l’industria ed il governo sono decisi ad imporci l’auspicata bio-utopia, che ci piaccia o no” (p.202). 79 and defend themselves against insect pests. In 1996 transgenic cotton was introduced in Australia, practically in the absence of any public discussion. “The new technology promised to eliminate up to 90% of the insecticide spray normally needed” As “cotton is one of the most heavily sprayed crops in agriculture” (p. 160), the saving in chemical was a great attraction for growers. What followed was a series of set-backs due to poor understanding of the relationship between plant growth rate and toxin production, the ability of insect pests to develop resistance, and the effect of spraying on transgenic plants. Again, a simplistic view of the relationship between genes and environment led to risk taking and poor results. Jean Christie (Chapters 11) and Bob Phelps (Chapter 12) complete the set of essays with a discussion about Australia’s rich biodiversity and her vulnerability in dealing with aggressive corporation seeking exclusive access to new genes. [2] As Director of Australian GeneEthics Network, [1] Phelps concludes with a review of the political manoeuvring aiming – with success – at introducing gene-technologies in Australia without public knowledge: “industry and government are determined to force the proposed bioutopia upon us, whether we like it or not” (p. 202). Neither Aldous Huxley nor H. G. Wells could have imagined in their science fictions and utopias[4] a Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Né Aldous Huxley né H. G. Wells avrebbero mai immaginato nella fantascienza e nelle utopie uno scenario che prevedeva la manipolazione genetica. In verità, gli esseri umani hanno praticato l’ingegneria genetica da quando hanno iniziato ad addomesticare la natura circa 10.000 anni fa: tutti gli animali e le piante utilizzate nell’agricoltura sono invenzioni umane, create secondo una selezioni sistematiche ed incroci. Ma tale processo era molto lento e si inseriva gradualmente in piccoli ambienti addomesticati: gli antichi coltivatori avevano il tempo di correggere sviluppi locali indesiderati. L’aspetto pericoloso dell’attuale corsa all’ingegneria genetica e alla bioutopia è la sua rapidità e le procedure incontrollate su larga scala, un altro lato oscuro del Signor Mercato. Per terminare con una nota ottimistica, la biotecnologia offre certamente la possibilità di migliorare le condizioni umane. Se solo gli australiani e gli italiani dedicassero meno tempo alla televisione spazzatura, e più tempo all’applicazione dei loro diritti politici, potremmo fare una distinzione fra geni benigni e geni maligni prima che sia troppo tardi. NOTE (1) L’Australian GeneEthics Network è stata fondata nel 1991 sotto il patrocinio dell’Australian Conservation Foundation, con l’obiettivo di promuovere “soluzioni 80 scenario involving genetic manipulation. Human beings have actually been carrying out genetic engineering since they began domesticating nature about 10,000 years ago: all animals and plants used in agriculture are human inventions, created through systematic selection and inbreeding. But this process was very slow and fitted gradually into small domesticated environments; ancient breeders had time to correct local undesirable trends. The dangerous aspect of the current rush to genetically engineering a bio-utopia is its speed and large-scale uncontrolled procedures, another dark side of Mr Market. To finish on an optimistic note, biotechnology indeed offers the possibility of improving the human condition. If only Australians and Italians would dedicate less time to TV trivia and trash fiction, and more time to exercising their political rights, one could sort out good genes from bad ones before it is too late. NOTES (1) The Australian GeneEthics Network was established in 1991 under the sponsorship of the Australian Conservation Foundation, with the aim of promoting “education Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA educative ed azioni in grado di favorire una partecipazione pubblica consapevole, capace di decidere quale cibo ed agricoltura accoglieremo in futuro. (2) La dipendenza neo-coloniale a giganti biotecnologici stranieri è anche facilitata da regolamenti sui brevetti poco chiari in Australia, una situazione che porta a processi legali e quindi ad un terreno favorevole alle aziende multinazionali. Vedi Charles Lawson (2002) tesi di dottorato, University of Technology Queensland. (3) E’ significativo lo scaricamento presso il porto di Brisbane di mais geneticamente modificato importato dagli Stati Uniti. Nel 2002 Monsanto – la maggiore figura internazionale per il cibo geneticamente modificato – ha ammesso che ci vorranno circa dieci anni prima che l’opinione pubblica americana accetti il cibo geneticamente modificato. L’idea – come si è verificato in passato per la droga – è avere nel frattempo questo cibo testato oltreoceano, al fine di determinare che non sia dannoso. Si noti che gli stati africani poveri hanno rifiutato di accettare donazioni di cibo geneticamente modificato. L’Australia, al contrario, lo ha accettato subito, non appena la recente siccità ha limitato cibi animali per l’industria della carne. E’ una coincidenza che qualche giorno dopo il Giappone ha aumentato dal 30 al 50% le tasse d’importo sulla carne australiana? Per favorire una minorità influente nella rete biotecnologia, stiamo perdendo rapidamente il privilegio unico di offrire cibo incontaminato per le esportazioni. 81 solutions and actions to enable informed public participation in deciding which food and farming futures we will embrace” (p. 191). (2) Neo-colonial dependency on foreign biotech giants is also facilitated by unclear patenting regulations in Australia, a situation that leads to court litigation, a favourable ground for multinational corporations. See Charles Lawson (2002) PhD thesis, Queensland University of Technology. (3) Of significance is the recent unloading at the port of Brisbane of genetically modified corn imported from the US. In 2002 Monsanto – the major international player in genetically modified food – has admitted that it will take about ten years before the US public opinion accepts genetically modified food. The idea is – as it happened in the past with new drugs – to have, in the interim, this food used overseas to ‘prove’ that it is harmless. Importantly, poor African countries refused to accept donations of genetically modified food. Australia, instead, readily accepted it, as soon as the recent drought limited animal food for the meat industry. Is it a coincidence that a few days later Japan increased from 30 to 50% the import tax on Australian meat? To favour an influential minority in the biotech network we are rapidly losing the unique privilege of offering uncontaminated food for export. (4) Brave new world (1932) and Things to come (1933), respectively. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA (4) Rispettivamente Brave new world (1932) e Things to come (1933). Prof Piero Giorgi School of Biomedical Sciences University of Queensland Tel. (+617) 33652723-2702 Email: [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 82 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Marzo 2003 Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio dell’Australasia A cura di Alessandra Iero 83 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 84 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA The Australian National University L’Australian National University e’ stata fondata nel 1946 a Canberra, la capitale federale. Al fine di dar vita alla sua diversita’, l’ANU ha per prima sperimentato un nuovo tipo di struttura, stabilendo 12 sovrastrutture chiamate Istituti Nazionali che raccolgono lo staff in gruppi di interesse, che danno vita a nuove sinergie di ricerca grazie ai collegamenti interdisciplinari dello staff. Dal punto di vista dell’insegnamento e della ricerca, l’ANU e’ suddivisa in sei facolta’ (Arte, Studi Asiatici, Economia e Commercio, Ingegneria e Information Technologu, Legge e Scienze) e nell’Istituto di Studi Avanzati (IAS) che comprende le Research Schools di Astronomia e Astrofisica, Scienze biologiche, chimica, Scienze della terra, Scienze dell’Informazione e Ingegneria, Studi sul Pacifico e sull’Asia, Scienze Sociali, la Scuola John curtin di ricerca medica, e il centro di studi sulle risorse e sull’ambiente. La “Graduate School” comprende staff sia delle facolta’ che dell’IAS ed e’ responsabile per tutti i programmi post-laurea dell’Universita’. The Australian National University was established in 1946 in the National Capital, Canberra. To build on the strength of its diversity, ANU has pioneered a new university structure, establishing 12 overarching National Institutes to draw staff together in interest groups, producing new research synergies by linking staff in cross-discipline research. As a teaching and research institution it is divided into six faculties (Arts, Asian Studies, Economics and Commerce, Engineering and Information Technology, Law and Science), and the Institute of Advanced Studies [IAS] (comprising the Research Schools of Astronomy and Astrophysics, of Biological Sciences, of Chemistry, of Earth Sciences, of Information Sciences and Engineering, Pacific and Asian Studies, of Physical Sciences and Engineering, of Social Sciences, the John Curtin School of Medical Research, and the Centre for Resource and Environmental Studies. The Graduate School, comprising staff of both The Faculties and the Institute, is responsible for all the University's graduate degree programs. L’ANU si occupa di studenti di laurea e post-laurea. Nel 2002 ha avuto oltre 10800 studenti; di questi oltre 2900 a livello post-laurea di cui oltre 1200 all’interno di programmi di dottorato. All’ANU sono iscritti studenti internazionali provenienti da 94 Paesi, che rappresentano il 16% degli iscritti ANU provides for undergraduate, postgraduate and higher degree (by research) students; had more than 10800 students enrolled in 2002, including more than 2,900 at postgraduate level, of whom more than 1,200 are undertaking a PhD. ANU enrols international students 85 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA totali e il 9% degli studenti di corso di laurea. Nel 2001 l’ANU ha avuto uno staff di circa 3000 persone, esclusi i collaboratori occasionali; di questi il 39% erano coinvolti in attivita’ di ricerca (oltre il triplo della percentuale media dello staff di ricerca delle Universita’ Australiane (12%)). L’ANU offre strutture di alto livello per andare incontro alle necessita’ dello staff e degli studenti, compreso campi sportivi, negozi, caffe’, ristoranti, gallerie d’arte, un’area dedicata alla preghiera per islamici, un centro specializzato per assistere gli studenti indigeni. La biblioteca dell’ANU ha oltre 2 milioni di volumi e uno tra i supercomputer piu’ potenti al mondo secondo solo agli USA. Le strutture di ricerca comprendono due stazioni in campo, una sulla costa del New South Wales, a kioloa e l’altra nella foresta umida costiera del NSW a Mongarlowe e gli osservatori del monte Stromlo e di Siding Spring. Queste stazioni possono essere usate per l’insegnamento e per la ricerca e a Kioloa comprendono alloggio e laboratori. Nonostante i danni ingenti a causa dei recenti incendi, due edifici con uffici e la maggior parte dei dati della struttura del monte Stromlo sono stati salvati e l’universita’ sta gia’ mettendo a punto i piani di ricostruzione al fine di garantire il proseguimento della ricerca in Astronomia e Astrofisica. from 94 countries, comprising 16 % of total enrolments and 9% of undergraduates. In 2001, ANU had nearly 3000 staff (excluding casuals), of whom 39% were engaged in research activities - more than triple the average percentage of research only staff (12%) amongst the Australian Universities. ANU offers outstanding facilities to meet the needs of students and staff, including sports grounds, shops, cafés, restaurants, art galleries, a prayer room for people of Islamic faith, a centre specialised in assisting Indigenous students. ANU has a library with more than two million volumes and one of the most powerful supercomputer facilities operated outside the USA. Research facilities include two field stations, one on the NSW coast at Kioloa, and the second in the wet coastal forests of NSW at Mongarlowe and the observatories at Mount Stromlo and Siding Spring. These field stations can be used for both teaching and research and include accommodation and laboratory (at Kioloa) facilities. At Mt Stromlo facility despite extensive damage in the recent bushfires, two office buildings and most research data has been saved and the university is already developing plans to rebuild on the site to ensure Astronomy and Astrophysics research continues there. Nel 2002 l’universita’ ha ricevuto 48.5 milioni di dollari australiani in fondi di ricerca, ben oltre ogni altra universita’ australiana. Nel 2002 il In 2002, the University was awarded $48.5 million worth of research grants – far more than any other Australian University. The 2002 86 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Primo Ministro ha assegnato il premio per la scienza al Prof Frank Fenner, uno dei fondatori dell’universita’ e tuttora una guida all’interno del campus. Inoltre l’Insegnamento di eccellenza e’ comprovato dalle borse di studio ottenute dagli studenti presso le universita’ di Oxford e Cambridge. L’ANU fa inoltre parte del network australiano “Gruppo degli otto”. Prime Minister’s Prize for Science was also awarded to Professor Frank Fenner, one of the founders of the University and still a guiding light on campus. Excellence in teaching has also been acknowledged with students winning coveted international scholarships to Oxford and Cambridge Universities. ANU is part of the Australian network “Group of eight”. Oggi l’universita’ ospita accademici all’avanguardia non solo in australia ma nel mondo. Un gruppo di ricercatori guidato dal Dr Ping Koy Lam presso il Dipartimento di Fisica, ha ottenuto grande attenzione nel mondo dopo il successo nel teletrasporto di un raggio laser. Il Dr Lam sta attualmente conducendo ulteriori ricerche sul teletrasporto e le sue applicazioni con il gruppo di ottica quantistica. Today, the University accommodates academics who are leading not just Australia, but the world, through cutting-edge research. A team of researchers, led by Dr Ping Koy Lam at the ANU's Department of Physics, has captured attention across the globe after successfully teleporting a laser beam across a physics lab. Dr Lam is currently leading further research on teleportation and its applications by his Quantum Optics Group. Farmers are leading the march into ecommerce in Australia, with the help of Professor Shirley Gregor from the ANU School of Business and Information Management. Professor Colin Groves, from the School of Archaelology and Anthropology has recently published the first review of the earth’s primate species in 30 years, Primate Taxonomy. Grove’s research was the basis of an international symposium of primate conservationists, leading to significant revisions of past understandings about primates. Con l’aiuto del Prof Shirley Gregor della Scuola di Business and Information Management, degli agricoltori stanno conducendo la marcia del commercio elettronico australiano. Il Prof Colin Groves della Scuola di Archeologia e Antropologia ha recentemente pubblicato la prima review in 30 anni sulle specie di primati terrestri, Tassonomia dei Primati. La ricerca di Grove e’ stata alla base di un convegno internazionale di conservazionisti dei primati, che ha portato a significative revisioni di passate teorie sui primati. 87 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Il Prof Andrew Blakers, del centro per sistemi energetici sostenibili sta costruendo un sistema per concentrare l’energia solare piu’ grandi al mondo. Il sistema, chiamato combinato a calore ed energia solare, fornisce acqua calda e elettricita’ da una singola unita’, con un’efficienza solare record di oltre il 60%. Il Prof Brian Schmidt, Fellow alla Research School di Astronomia e Astrofisica, ha guidato un gruppo internazionale che ha scoperto che l’universo accelera mentre si espande. Il gruppo ha scoperto che l’universo appare come riempito da una forma di “energia scura” mai rilevata prima, che repelle se stessa e fa si che l’universo acceleri nel tempo. I segreti che stanno dietro la semplice raccolta del nettare potrebbero ben presto portare allo sviluppo di velivolo militare dotato di un’intelligenza artificiale, grazie alla ricerca di un gruppo del Centre for Visual Sciences dell’ANU. Diretto dal Prof Mandyam Srinivasan, il gruppo ha scoperto che le api usa semplici e nuove strategie per aiutarsi a volare nell’aria e ad atterrare su superfici instabili come i fiori. Scienziati della Research School di Chimica hanno dimostrato la creazione spontanea di DNA da un brodo primordiale. Andando contro la seconda legge della termodinamica il Prof Denis Evans e i suoi colleghi hanno dimostrato che talvolta l’ordine puo’ essere spontaneamente generato dal caos, e non sempre l’ordine degenera nel caos. Cio’ puo’ avvenire solo in sistemi molto piccoli o in periodi di 88 Professor Andrew Blakers, from the university’s Centre for Sustainable Energy Systems is constructing one of the world’s largest concentrating solar energy systems. “The Combined Heat and Power Solar system” provides hot water and electricity from a single unit, delivering record solar efficiencies of more than 60%. Professor Brian Schmidt, Fellow at the Research School of Astronomy and Astrophysics, led an international group that discovered that the universe is accelerating as it expands. They found that the universe appears to be filled with a previously undetected form of “dark energy”, which repels itself and is causing the universe to speed up over time. The secrets behind the simple gathering of nectar could soon lead to the development of artificially intelligent military aircraft, thanks to research by a team in the ANU’s Centre for Visual Sciences. Headed by Professor Mandyam Srinivasan, the team found that bees use simple, novel strategies to help them fly through the air and land on unstable surfaces such as flowers. Scientists at the Research School of Chemistry have shown that the theory that DNA was spontaneously created out of primordial sludge is possible. Flying in the face of the Second Law of Thermodynamics, Professor Denis Evans and colleagues have proven that rather than order always degenerating into chaos, order can sometimes spontaneously been generated from Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA tempo molto brevi, ma che possono anche essere sufficienti che permettere la creazione spontanea della vita. Al fine di avere questo risultato, un collega del Prof Evans, il Dr Edie Sevick ha utilizzato un laser per muovere una micro-perla di plastica nell’acqua. Il movimento della perla nell’acqua e’ stato misurato e talvolta i ricercatori hanno riscontrato che la perla si trovava davanti al raggio laser. Cio’ puo’ essere spiegato solo se alla perla e’ stata data una spinta ulteriore da una regione inusulamente ordinata dell’acqua. chaos. This can only happen with very small systems or over very short periods of time, but it may be just enough to allow the spontaneous creation of life. To make this breakthrough, Prof. Evans’ colleague Dr Edie Sevick, used a laser to drag a micro-sized plastic bead across water. Movement of the bead through water was measured and the researchers found that occasionally the bead leapt forwards, ahead of the laser beam. This could only be explained if the bead was given extra impetus by an unusually ordered region of water. FACOLTA’ FACULTIES Facolta’ di Arte La Facolta’ di Arte e’ nel cuore dell’ANU con oltre 2500 studenti, il 10% dei quali sono ricercatori postlaurea. Lo staff e i il gruppo post laurea provengono da oltre 50 nazioni e l’internazionalismo e’ proprio una qualita’-chiave della Facolta’ di Arte. La facolta’ offre agi studenti una vasta istruzione i materie umanistiche, lingue, archeologia e antropologia e scienze sociali. Tale istruzione promuove la capacita’ di pensiero originale e porta con se’ capacita’ di comunicazione, di critica e di analisi che sono valori fondamentali in ogni campo di impiego. L’alto standard d’insegnamento della Facolta e’ comprovato dai premi d’insegnamento dell’Universita’ che lo staff della facolta’ regolarmente riceve. The Faculty of Arts The Faculty of Arts is the heart of the Australian National University, with more than 2,500 students, 10% of whom are postgraduate researchers. The staff and postgraduate cohort come from more than 50 nations and internationalism is a key feature of the Faculty of Arts. The Faculty offers students a broad education in humanities, languages, archaeology and anthropology and the social sciences. Such an education promotes original thinking and brings with it life-long communication skills, and skills of criticism and analysis, which are of enduring value in any field of employment. The Faculty's teaching is of the highest standard, with staff regularly receiving University Teaching Awards. Teaching 89 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA L’insegnamente viene generalmente svolto sotto forma di “lectures”, seminari e “tutorials”. La facolta’ pone un valore particolare sull’interazione personale che e’ possibile solo con l’insegnamento in piccoli gruppi. Allo stesso tempo, viene fatto un largo uso dell’information technology e notevole enfasi viene data all’utilizzo di strategie flessibili. Scuole e Centri: Scuola di Archeologia e Antropologia, Scuola umanistica, Scuola di lingue, Scuola di scienze sociali, centro di studi arabi e islamici, centro del dizionario nazionale australiano (che e’ stato istituito con lo scopo sia di condurre ricerche in inglese-australiano sia di fornire alla Oxford University Press esperienza editoriale per la loro gamma di dizionari australiani). Facolta’ di Studi Asiatici L’ANu e’ uno dei principali centri mondiali di insegnamento e ricerca sull’Asia ed e’ il centro piu’ importante in Australia per gli studi asiatici, senza rivali per la vastita’ dei sui interessi e la profondita’ della sua esperienza. L’ANU offre arabo, cinese, indi, indonesiano, giapponese, coreano, lao, tai, urdu e vietnamita. E’ anche possibile studiare le lingue classiche della regione: arabo, cinese classico, giapponese classico, malese classico, giavanese e sanscrito. Altri corsi si occupano di lingue moderne e della storia antica delle societa’ 90 generally takes the form of lectures, seminars and tutorials. The Faculty places special value on the personal interaction that is possible only in small-group teaching. At the same time, extensive use is made of information technology and considerable emphasis is being given to the deployment of Flexible Delivery strategies. Schools & Centres: The School of Archaeology and Anthropology, The School of Humanities, The School of Language Studies, The School of Social Sciences, The Centre for Arab & Islamic Studies, The Australian National Dictionary Centre (that was established with the twin purposes of conducting research into Australian English and providing Oxford University Press with editorial expertise for their range of Australian dictionaries). Faculty of Asian Studies The ANU is a major world centre for teaching and research on Asia and is the leading centre for Asian Studies in Australia, unrivalled in the breadth of its interests and the depths of its expertise. The ANU offers Arabic, Chinese, Hindi, Indonesian, Japanese, Korean, Lao, Thai, Urdu, and Vietnamese. It is also possible to study the classical languages of the region: Arabic, Classical Chinese, Classical Japanese, Classical Malay, Javanese and Sanskrit. Other courses deal with the modern and early history of the societies of Asia, as Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA asiatiche, come anche di religione, politica, societa’ sconomia, linguistica, letteratura e arte della regione. La facolta’ di studi asiatici, con la Research School di studi sul Pacifico e sull’Asia fa parte dell’Istituto Nazionale per l’Asia e il Pacifico. La Facolta’ ha i seguenti Centri: Centro per le societa’ e le storie asiatiche, centro per cina e Corea, Centro sul Sud Ovest Asiatico, Centro sul Sud Est Asiatico, centro nazionale di studi Tailandesi. well as the religions, politics, societies, economies, linguistics, literature and arts of the region. The Faculty of Asian Studies, with the Research School of Pacific and Asian Studies, is part of the National Institute for Asia and the Pacific. The Faculty has the following Centres: Centre for Asian Societies and Histories, China and Korea Centre, Japan Centre, South and West Asia Centre, Southeast Asia Centre, National Thai Studies Centre. Facolta’ di Economia e Commercio La facolta’ e’ da tempo riconosciuta come leader nelle aree di analisi di politica economica, contabilita’ e finanza, statistica apllicata e modelli econometrici. La facolta’ comprende tre scuole accademiche che sono classificate ad alto livello internazionalmente: la Scuola di business e gestione dell’informazione, la Scuola di finanza e statistica applicata, la Scuola di economia. La Facolta’ si occupa principalmente del corsopost laurea all’interno del programma di commercio, economia e statistica e ha circa 120 studenti. Lo staff ha collaborazioni attive anche con altre istituzioni, con l’industria e con il governo. La facolta’ ha forti legami con le agenzie governative come l’Australian Bureau of Statistics, e il Department of Finance & Administration and Treasury. The Faculty of Economics and Commerce The Faculty has long been recognised as a leader in the areas of economic policy analysis, accounting and finance, applied statistics and econometric modelling. The Faculty comprises three academic schools which have all been ranked consistently in the top tier internationally: School of business and information management, School of finance and applied statistics, School of Economics. The Faculty is the primary provider of graduate coursework in the Graduate Programs of Commerce, Economics and Statistics and has around 120 graduate students. Staffs are active in research collaboration with other academic institutions, industry and government. The Faculty has strong associations with government agencies such as the Australian Bureau of Statistics, Department of Finance & Administration and Treasury. La Scuola di business e gestione dell’informazione si occupa di ricerca 91 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA in contabilita’ (auditing, gestione della contabilita’, contabilita’ finanziaria, contabilita’ ambientale) e un’area di particolare interesse e’ il commercio elettronico. Alla scuola di finanza e statistica applicata le aree di ricerca sono finanza e studi attuariali e statistici. La scuola di economia ha una reputazione per i corsi con forza comparativa in analisi e applicazioni economiche. All’interno della scuola c’e’ il centro per la ricerca attuariale (CfAr) che e’ stato istituito nel 2001 per promuovere la ricerca di qualita’ nelle aree di attuale interesse attuariale e per stimolare importanti connessioni tra il programma postlaurea in studi attuariali dell’ANU e i professionisti in campo attuariale. The school of business and information management carries out research in Accounting (Auditing, Management Accounting, Financial Accounting, Environmental Accounting) and an area of particular interest is the e-commerce. At the school of finance and applied statistics, research areas are Finance and Actuarial studies and Statistics. The school of economics has the reputation for courses with comparative strengths in analysis and the application of economics. Within the School is the Centre for Actuarial Research, (CfAR) that was established in 2001 for the purpose of promoting quality research into areas of current actuarial interest and fostering important interconnections between the ANU graduate program in actuarial studies and the members of the practicing actuarial profession. Facolta’ di ingegneria e information technology La facolta’ rappresenta l’impegno dell’ANU nello sviluppo dell’ingegneria e dell’information technology e riconosce la forza dei programmi di laurea e post-laurea in queste discipline. La facolta’ comprende il dipartimento di ingengeria, il dipartimento di scienza del computer e il centro per i sistemi ad energia sostenibile. Il dipartimento di ingegneria ha programmi a livello mondiale si adi ricerca che industriali in: sistemi manufatturieri e di produzione avanzati; materiali, robotica e Faculty of Engineering and Information Technology The Faculty represents the commitment of the ANU to developments in engineering and information technology, and recognises the strength of the university's undergraduate and graduate programs in these disciplines. It comprises the Departments of Engineering and of Computer Science, and the Centre for Sustainable Energy Systems. The Department of Engineering has world-class Research and Industrial programs largely concentrated in: Advanced Manufacturing and 92 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA controllo, fisica dei semiconduttori e strumenti, energia solare, telecomunicazioni e processamento dei segnali. Presso il dipartmento di scienza del computer l’attivita; di ricerca si concentra sulle seguenti tematiche: algoritmi, intelligenza artificiale, Data Mining and Machine Learning, scienza computazionale, computer grafica e ambienti virtuali, database, recupero di informazioni dal web, commercio elettronico, servizi web e sicurezza della rete, programmazione ad alta performace e sistemi paralleli, robotica e sistemi di controllo, tecnologia internet intelligente, ingegneria del software. Il centro per i sistemi ad energia sostenibile ha uno staff di circa 40 persone tra impiegati e studenti di ricerca, e ottiene gran parte dei suoi introiti da fontinon universitarie. La sua attivita’ spazia dalla ricerca e sviluppo di base fino a contratti commerciali di ricerca. Le sue attivita’ sono sviluppate dai gruppi chiamati Fotovoltaico e termicasolare. Facolta’ di Legge Istituita nel 1961 la facolta’ di legge dell’ANU ha sviluppato una eccezionale reputazione nell’area di diritto pubblico, e specialmente in diritto costituzionale e amministrativo e nell’area della legislazione internazionale. La facolta’ di legge dell’ANU presenta inoltre particolare 93 Production Systems, Materials, Robotics and Control, Semiconductor physics and devices, Solar Energy, Telecommunications and Signal Processing. Research at the Department of Computer Science deals with Algorithms, Artificial Intelligence, Data Mining and Machine Learning, Computational Science, Computer Graphics and Virtual Environments, Database Systems, WWW Information Retrieval, eBusiness, Web Services and Network Security, High Performance Computing and Parallel Systems, Programming Languages and Systems, Robotics and Control Systems, Smart Internet Technology, Software Engineering. The Centre for Sustainable Energy Systems has about 40 staff and research students, and derives most of its income from non-University sources. Its work covers the spectrum from basic R&D through to commercial contract research. Its activities are developed through the Photovoltaic and Solar Thermal groups. Faculty of Law Established in 1961, the ANU Faculty of Law has developed an exceptional reputation in the area of public law, especially in constitutional and administrative law, and in the area of international law. The ANU Faculty of Law also has special strengths in environmental Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA attivita’ nella legislazione ambientale e commerciale. Questi punti di forza sono riflessi nei centri istituiti all’interno della facolta’: centro di diritto internazionale e pubblico, centro di diritto ambientale, centro di diritto commerciale e il centro per il diritto e l’economia. Inoltre e’ anche possibile studiale legge all’ANU insieme con i programmi di studi attuariali, di arte, di studi asiatici, di commercio, economia, psicologia e scienze. Dopo la laurea la Scuola di legge offre programmi di diplomi e master o un master o un dottorato (SJD e PhD) di ricerca. law and commercial law. These strengths are reflected in a number of Centres established within the Faculty: the Centre for International and Public Law, the Centre for Environmental Law, the Centre for Commercial Law and the Centre for Law and Economics. It is also possible to study law at ANU in combination with programs in Actuarial Studies, Arts, Asian Studies, Commerce, Economics, Psychology and Science. After graduation the Law School offers a Diploma or Masters degree with the Faculty's coursework graduate program, or a Masters or a Doctoral degree (SJD or PhD) by research. Facolta’ di Scienze La facolta’ di Scienze comprende dipartimenti, scuole e centri interconnessi che offrono agli studenti una vasta gamma di strutture di corsi di laurea al fine di anticipare velocemente i cambiamenti nelle scienze e assicurare ai laureate di sviluppare il potenziale per una carriera di successo in scienze e nelle molte aree ad essa collegate. Faculty of Science The Faculty of Science comprises interlocking Departments, Schools and Centres which offer students a wide range of degree structures intended to anticipate the fast pace of change in science and ensure that graduates develop the potential for successful careers in science and its many related areas. Dipartimento di fisica Il dipartimento di fisica e’ molto attivo sia nell’attivita; di riceca che nell;insenamento. Ha un programma di laurea completo e per studi combinati di scienze e ingegneria. C’e’ anche un programma di Honours, sia per studenti dell’ANU che di altre universita’ insieme con le scuole di fisica e ingegneria, 94 Department of Physics The Department of Physics is very active both in research and teaching. It has a complete undergraduate program for the Bachelor of Science, and for combined Engineering & Science Bachelor. It operates a Honours program, for students from the ANU and other universities jointly with the research schools of Physical Sciences & Engineering, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA astronomia e astrofisica e scienze della terra. Oltre ad un alto livello di insegnamento, il dipartimento di fisica presenta opportunita’ di prendere parte ad attivita’ di ricerca a livello mondiale eccellenti e ben finanziate nei settori di ottica quantistica, aerofisica e ricerca diagnostica basata sul laser, determinazione di onde gravitazionali, fisica teorica e, in stretta collaborazione con le Scuole di Ricerca, fisica nucleare, astronomia e ottica atomica. Astronomy & Astrophysics and Earth Sciences. In addition to a strong teaching record the Department of Physics contains excellent and well funded opportunities to take part in world class research including: Quantum Optics, Aerophysics & Laser based Diagnostic Research, Gravitational Wave Detection, Theoretical Physics and, in close collaboration with the Research Schools, Nuclear Physics, Astronomy and Atom Optics. L’Istituto di Scienze Matematiche La Scuola di Scienze Matematiche e’ stata istituita nel 1989 per unificare le attivita’ nelle scienze matematiche all’interno dell’Universita’. E’ stata quindi rinominata Istituto di Scienze Matematiche nel 2002. Il suo scopo e’ di promuovere e sviluppare la ricerca, l’insegnamento e le consulenze nelle scienze matematiche (comprese la matematicha, la statistica, la fisica matematica e la matematica computazionale). Il MSI comprende il dipartimento di matematica e il centro per la matematica e le seu applicazioni. Inoltre l’MSI ospita due centri virtuali: il centro di scienza della bioinformazione (CbiS) e il centro per la matematica finanziaria. Il dipartimento di matematica porta avanti anche attivita’ d’insegnamento. Inoltre recentemente e’ stato attivato un nuovo programma in bioinformatica e una laurea in scinza computazionale. The Mathematical Sciences Institute The School of Mathematical Sciences was established in 1989 with the aim of unifying activities in the mathematical sciences across the University. It was renamed the Mathematical Sciences Institute in 2002. Its purpose is to promote and develop research, teaching and consulting in the mathematical sciences (including mathematics, statistics, mathematical physics and mathematical computation). The MSI comprises the Department of Mathematics and the Centre for Mathematics and its Applications. In addition, the MSI hosts two virtual centres: Centre for Bioinformation Science (CBiS), and Centre for Financial Mathematics. The Department of Mathematics carries out the teaching activities. A new program in bioinformatics and a bachelor degree in computational science have recently been activated. Centro per la matematica e le sue Centre for Mathematics and Its 95 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA applicazioni Il Centro per la Matematica e le sue applicazioni (CMA) ha la funzione principale di istituto di ricerca nelle scienze matematiche, riempiendo tale ruolo a llivello sia nazionale che internazionale. Il CMA e’ il rappresentante australiano nell’Istituto Internazionale di Scienze Matematiche (IMSI), il consorzio internazionale che comprende i principali istituti di ricerca matematica al mondo. Il CMA e’ anche il nodo di Canberra all’interno dell’Istituto Australiano di Scienze Matematiche (AMSI). Il CMA pubblica una serie di monografie di ricerca e ha una vasta serie di rapporti sulla ricerca matematica e statistica. L’attivita’ di ricerca principale del MSI, che e’ amministrata tramite il CMA, e’ divisa in otto programmi nelle seguenti aree d’interesse: algebra, analisi applicata e nonlineare, scienze statistiche, calcolo avanzato e modelli, astronomia e astrofisica, analisi e geometria, analisi stocastica, fisica matematica. Applications The Centre for Mathematics and Its Applications (CMA) has the primary function of a research institute in the mathematical sciences, fulfilling both national and international roles in that capacity. The CMA is Australia's representative in the International Mathematical Science Institutes (IMSI), the international consortium which includes all the world's major mathematical science research institutes. The CMA is also the Canberra node for the Australian Mathematical Sciences Institute (AMSI). The CMA publishes a series of research monographs and has extensive series of mathematical and statistical research reports. The principal research activities of the MSI, which are administered through the CMA, are divided into eight programs with the following main interests: Algebra, Applied and Nonlinear Analysis, Statistical Science, Advanced Computation and Modelling, Astronomy and Astrophysics, Analysis and Geometry, Stochastic Analysis, Mathematical Physics: Dipartimento di geologia Il dipartimento di geologia e’ abbondantemente equipaggiato per l’attivita’ di ricerca che viene svolta nel dipartimento, avendo una delle migliori strumentazioni analitiche e sperimentali al mondo. Inoltre altri siti del campus, come la Research School di Scienze della terra forniscono strutture complementari. Geology Department The Geology Department is comprehensively equipped for most of the research that is done in the department, having one of the best arrays of analytical and experimental equipment in the world. Other sites on campus such as the Research School of Earth Sciences provide facilities that are complementary. 96 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Le aree di ricerca all’interno del dipartimento sono: studi climatici, geologia economica, geoscienza ambientale, datazione geologica, sistemi informativi geografici (GIS), geofisica, storia della geologia, hot dry rock, petrologia delle rocce ignee, sedimentologia, geologia strutturale, paleontologia. Altre attivita’ di ricerca sono portate avanti attraverso il CRC LEME (cooperative Research Centre per il paesaggio e l’esplorazione mineraria. Research area within the department are: Climate Studies, Economic Geology, Environmental Geoscience, Geological Dating, Geographic Information Systems (GIS), Geophysics, History of Geology, Hot Dry Rock, Igneous Petrology, Sedimentology, Structural Geology, Palaeontology. Other Research is carried out through the CRC LEME (Cooperative Research Centre for Landscape Environments and Mineral Exploration). Scuola di biochimica e biologia molecolare La Scuola porta avanti ricerca e insegnamento nell’area generale della biologia molecolare e cellulare e attualmente ospita 16 gruppi di ricerca. La Scuola ha un forte profilo di ricerca, con un record di successo nell’ottenere fondi di ricerca pubblici, dell’industria e dei CRC. E’ ben equipaggiata per la ricerca nella biologia molecolare moderna e cellulare e ha anche forti legami con altre School dell’ANU e divisioni del CSIRO. La maggior parte della ricerca della scuola e’ focalizzata in quattro aree principali: biologia delle membrane e neuroscienze, infezioni e immunologia, parassitologia, scienze vegetali e biotecnologie. Oltre alle attivita’ di ricerca , la Scuola ha la responsabilita’ per l’insegnamento del corso di laurea e post laurea nelle aree di biochimica, biologia molecolare e cellulare compresa la microbiologia. La Scuola ha la prinicipale responsabilita; di insegnamento per gli studenti iscritti al corso di laurea The School of Biochemistry and Molecular Biology The School carries out Research and Teaching in the general area of molecular and cell biology and currently houses 16 research groups. The School has a strong research profile, with an outstanding record of success at gaining competitive research grants as well as funding from industry and CRCs. It is well equipped for research in modern molecular and cell biology and also has strong links with the ANU Research Schools and CSIRO Divisions. Much of the research in the School is focused in four major areas: membrane biology and neuroscience; infection and immunity; parasitology; and plant sciences/biotechnology. In addition to its Research activities the School has responsibility for undergraduate and graduate teaching in the general area of Biochemistry and Molecular and Cell Biology, including Microbiology. The School has the major responsibility for teaching 97 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA in scienze mediche e quello in biotecnologia, entrambi avviati nel 2001. La Scuola offre una gamma di opportunita’ post-laurea (diploma, master, dottorato) e costituisce la base del programma della scuola post laurea dell’ANU il biologia molecolare. students enrolled in the Bachelor of Medical Sciences and the Bachelor of Biotechnology, both introduced in 2001. The School offers a range of Post-graduate degree opportunities (Grad.Dip., MSc, PhD) and provides the base for the ANU's Biochemistry and Molecular Biology Program of the ANU Graduate School. Scuola di botanica e zoologia La scuola di botanica e zoologia ha punti di forza nelle aree dell’ecologia, dell’evoluzione e della sistematica ed e’ coinvolta nella ricerca e nell’insegnamento a livello di laurea e post-laurea. La maggior parte dello staff gioca un ruolo nell’insegnamento nei programmi di laurea, alcuni dei quali vengono insegnati in collaborazioni con la divisione di biologia molecolare e biochimica. La ricerca nella scuola e’ concentrata nelle aree dell’ecologia evoluzionistica e comportamentale, dell’ecologia molecolare, ecologia delle popolazioni, sistematica, della botanica funzionale, della fisiologia e delle neuroscienze e copre una vasta gamma di organismi e di habitat. Nonostante la dimensione piuttosto piccola del dipartimento, i programmi di ricerca sono estremamente diversificate e coinvolgono molte collaborazioni con istituzioni australiane e straniere. The School of Botany and Zoology The School of Botany and Zoology has strengths in the areas of ecology, evolution and systematics and is involved in research and both undergraduate and postgraduate teaching. Most staff play a role in the undergraduate teaching programs, some of which are taught in collaboration with the Division of Biochemistry and Molecular Biology. Research in the School is concentrated in the areas of evolutionary and behavioural ecology, molecular ecology, population ecology, systematics, functional botany, physiology and neuroscience and covers a broad range of organisms and habitats. Despite the relatively small size of the department, research programs are extremely diverse and many involve collaboration with Australian or overseas institutions. Scuola delle Risorse, ambiente e societa’ (SRES) La scuola delle risorse, ambiente e societa’ focalizza sulle relationi tra 98 The School of Resources, Environment & Society (SRES) The School of Resources, Environment & Society focuses on the relationships between people and the environment: how societies shape and are shaped by the environment, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA persone e ambiente: come le societa’ sono influenzate dall’ambiente e come le societa influenzano l’ambiente, come le societa’ gestiscono e utilizzano le risorse naturali e come le persone hanno un impatto sull’ambiente. SRES si occupa di scienze sociali e naturali per indirizzare le sfide della sostenibilita’. I fuochi particolari della Scuola sono rappresentati dai suoi Quattro programmi: Programma forestale: dato che le foreste sono l’ecosistema terrestre piu’ importante e tra quelli sotto maggiore pressione. Programma di geografia: che esplora l’associazione di cose ed eventi che danno un carattere speciale a posti particolari e le interconnessioni tra aree differenti e l’attivita’ dei sistemi complessi nel tempo. Il Programma di ecologia umana che utilizza un approccio transdisciplinare integrativo ed esplicito per i problemi ambientali e le loro soluzioni, comprendendo studi di finalita’ culturali, economiche e sociali e i processi che determinano le strategie dell’uso delle risorse e della gestione degli ecosistemi. Il Programma di gestione delle risorse e dell’ambiente offre un’istruzione vasta e flessibile nelle scienze ambientali e nella gestione delle risorse naturali. how societies manage and use natural resources, and how people impact on the environment. SRES draws on both the natural and social sciences to address the challenges of sustainability. The School's particular foci are represented by its four programs: Forestry Program, as forests are the world's most important terrestrial ecosystems, and amongst those under the most pressure. Geography Program that explores the associations of things and events that give special character to particular places and the interconnections between different areas, and the working of complex systems through time. Human Ecology Program that takes an integrative and explicitly transdisciplinary approach to environmental problems and their solution, including the study of cultural, economic and social goals and processes that determine strategies of resource use and ecosystem management. Resource and Environmental Management Program that offers a broad and flexible education in environmental science and natural resource management. Scuola di psicologia La ricerca e l’insegnamento portato avanti alla scuola di psicologia rientrano nei campi della cognizione e percezione sociale, sanitaria e clinica. A livello di corso di laurea la scuola offre il Bachlor in psicologia mentre a School of Psychology The research and the teaching carried out at the school of Psychology are in the fields of social, health, clinical, cognition and perception. At undergraduate level the School offer the Bachelor of Psychology, whether 99 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA livello postlaurea offre master e dottorati in psicologia clinica ed ha appena avviato un corso postlaurea in psicologia dell’organizzazione. at graduate level offers Master and PhD in Clinical Psycology and has just started a Postgraduate Courses in Organizational Psychology. Scuola Medica dell’ANU La fondazione della scuola e’ stata annunciata il 10 aprile 2001 e lo sviluppo della facolta’ e del diploma di laurea e’ stato sviluppato subito dopo. Le prime iscrizioni sono previste nel 2004. Il programma sara’ una laurea medica di quattro anni e usera’ un approccio di apprendimento basato sul problema come principale metodo di istruzione. I temi scelti comprenderanno: scienze mediche, capacita’ cliniche, salute delle popolazioni, sviluppo personale e professionale. ANU Medical School The School's foundation was announced on the 10th April 2001 and planning for the development of the faculty and the medical degree began soon after. The first enrolment is planned in 2004. The program is a four year graduate medical degree and will use problem based learning as the principal method of instruction. The themes chosen will include: Medical Sciences, Clinical Skills, Population Health, Personal and Professional Development. Centri dell’Universita’ University centres Scuola dell’Asia e del Pacifico di gestione economica La ricerca viene portata avanti nei seguenti campi: sviluppo dell’economia e politica internazionale, Programma di studi APEC, programma di economia giapponese, programma di economia coreana, programma di economia e affari cinese, economie di transizione, progetto di ricerca dell’economia vietnamita, istituzioni di governo e democratiche, mercato del lavoro e distribuzione del reddito, gestione ambientale, progetto di ricerca sull agricoltura cinese. Asia Pacific School of Economic Management Research in the following field is carried out: International Economic Development and Policy, APEC Studies Program, Japan Economy Program, Korea Economy Program, China Economy and Business Program, Transitional Economies, Vietnam Economic Research Project, Pacific Islands Research Program, Governance and Democratic Institutions, Labour Markets and Income Distribution, Environmental Management, China Agriculture Research Projects. Centro per la ricerca sulla politica economica aborigena (CAEPR) Il CAEPR e’ un centro di ricerca di Centre for Aboriginal Economic Policy Research (CAEPR) The Centre for Aboriginal Economic 100 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ricerca multidisciplinare sulle scienze sociali con un’attenzione principale sulla politica economica aborigena e sullo sviluppo delle tematiche economiche, compresi i diritti di nascita e sulla terra, la giustizia sociale e lo stato socioeconomico degli australiani indigeni. Centro per la ricerca sulla salute mentale Gli scopi del centro sono di intraprendere ricerca in epidemiologia dei disordini mentali, con particolare enfasi sugli studi rilevanti per la salute pubblica e per fornire esperienza a livello nazionale in questo campo. Il Centro sviluppa anche programmi per migliorare la conoscenza sulla salute mentale e prevenire i disordini mentali. Policy Research (CAEPR) is a multidisciplinary social sciences research centre with a primary focus on Indigenous Australian economic policy and economic development issues, including native title and land rights, social justice, and the socioeconomic status of Indigenous Australians. Centre for Mental Health Research The aims of the Centre are to undertake research on the epidemiology of mental disorders, with particular emphasis on studies of relevance for public health and to provide a national source of expertise in this field. The Centre also develops programs to improve mental health literacy and prevent mental disorders. Centro di ricerca umanistica Il centro di ricerca umanistica interpreta gli studi umanistici in modo ampio, riconoscendo che i nuovi metodi di ricerca teorica hanno fatto molto per interrompre la distinzione tra le scienze umanistiche e sociali, riconoscendo anche l’importanza di stabilire un dialogo tra le scienze umanistiche e le scienze naturali e tecnologiche e con le arti creative. The Humanities Research Centre The Humanities Research Centre interprets the "Humanities" generously, recognising that new methods of theoretical enquiry have done much to break down the traditional distinction between the humanities and the social sciences; recognising, too, the importance of establishing dialogue between the humanities and the natural and technological sciences, and the creative arts. Centro Nazionale per l’epidemiologia e la salute delle popolazioni Il centro e’ un’istituzione a livello mondiale con un approccio ampio alle tematiche sanitarie. Lo staff lavora in una varieta’ discipline e collabora in The National Centre for Epidemiology and Population Health The Centre is a world-class research establishment with a broad approach to health issues. Staff work in a variety of disciplines and collaborate 101 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA in studi dettagliati sulle complesse interazioni che determinano la salute delle comunita’. La missione del centro e’ di contribuire a una sanita’ miglire, nazionalmente e internazionalmente, attraverso i contributi all’epidemiologia e alle altre discipline sanitarie della ricerca e addestramento della forza lavoro. in detailed studies of the complex interactions that determine the health of communities. NCEPH’s mission is to contribute to better health, nationally and internationally, through research and workforcetraining contributions to epidemiology and other population health disciplines. Scuola Nazionale postlaurea di gestione (NGSM) L’NGSM atttualmente offre nove programmi di laurea a circa 350 studenti postlaurea, il diploma di MBA attrae studenti altamente qualificati da tutto il mondo. Lo staff di insegnanti dell’MBA sono reclutati nazionalmente e internazionalmente e sono teuti in alta considerazione non solo come accademici ma anche come consulenti del governo e dell’industria. Il centro offre le seguenti lauree: MBA, Master di gestione, master di gestione tecnologica, master di gestione della strategia industriale, diploma postlaurea in gestione, attestato postlaurea di gestione. National Graduate School of Management (NGSM) The NGSM currently offers nine degree programs to around 350 postgraduate students, the MBA degree attracts high quality students from all over the world. MBA teaching staff are sourced nationally and internationally and are held in high regard not only as scholars but as advisors to government and businesses. The centre offer the following degrees: MBA, Master of Management, Master of Management Technology, Master of Management Industry Strategy, Graduate Diploma in Management, Graduate Certificate of Management. Centro per la ricerca cross-culturale. Il CCR si dedica all’arricchimento dell’apprendimento accademico e pubblico delle relazioni e storie crossculturali. I suoi obiettivi sono: intraprendere un nuovo modo di ricerca comparativa e crossdisciplinare, disseminare largamente i risultati della ricerca in forme accessibili e innovative come pubblicazioni, mostre, filmati e nuovi media, sviluppare l’interfaccia tra la ricerca accademica e l’istruzione 102 Centre for Cross-Cultural Research The CCR is dedicated to the enrichment of scholarly and public understandings of cross-cultural relations and histories. Its objectives are: To undertake a new mode of innovative comparative and crossdisciplinary research. To widely disseminate the results of its research in accessible and innovative forms such as publications, exhibitions, films and new media. To develop the interface between academic research and public education. To exchange Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA pubblica, scambiare conoscenza con altri accademici, comunita’, organizzazioni e governi, fornire un ambiente unico e stimolante per la ricerca post laurea, iniziare a sviluppare ulteriormente collegamente nazionali e internazionali. knowledge with other scholars, communities, organisations and governments. To provide a uniquely stimulating environment for postgraduate research. To initiate and further develop national and international linkages Istituto di studi avanzati Institutes of Advanced Studies L’Istituto di Studi Avanzati (IAS) e’ altamente quotato internazionalmente per i risultati ottenuti nella ricerca di base e applicata e per attrarre ricercatori a lavorare nelle sue scuole e nei suoi centri come parte dello staff o come visiting fellow. L’istituto e’ completamente finanziato per intraprendere ricerca e addestramento di ricerca a tempo pieno. L’Istituo ha avuto molto successo nell’attrarre i fondi del CRC (Cooperative Research Centre). L’Universita’ e’ attualmente coinvolta in nove CRC nei campi di sistemi robusti e adattivi, scienza delle piante, ottica controllo delle popolazioni invasive di vertebrati, sistemi computazionali avanzati, reti di ricerca dati, savane tropicali, studi sulla qualita’ dell’acqua e sulle regoliti. L’istituto e’ costituitodalle seguenti scuole di ricerca e centri: Scuola di Ricerca di Astronomia e Astrofisica, Scuola di Ricerca in Scienze biologiche, Scuola di ricerca di chimica, Scuola di ricerca in scienze della terra, scuola di ricerca di scienze dell’informazione e ingegneria, Scuola di Ricerca di studi sul Pacifico e sull’Asia, Scuola di Ricerca di scienze fisiche e ingegneria, Scuola di Ricerca di The Institute of Advanced Studies (IAS) is highly regarded internationally for its achievements in basic and applied research and attracts gifted researchers to work in its schools and centres as staff and visiting fellows. It is block-funded to undertake full-time research and research training. The Institute has been very successful in attracting Cooperative Research Centre (CRC) funding. The University is now involved in nine CRCs in the fields of robust and adaptive systems, plant sciences, optics, the control of vertebrate pest populations, advanced computational systems, research data networks, tropical savannahs, water quality and regolith studies. The Institute is constituted by the following Research Schools and Centres: Research School of Astronomy and Astrophysics, Research School of Biological Sciences, Research School of Chemistry, Research School of Earth Sciences, Research School of Information Sciences and Engineering, Research School of Pacific and Asian Studies, Research School of Physical Sciences and Engineering, Research School of 103 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Scienze Sociali, Scuola di Ricerca Medica John Curtin, Centro di studi per le risorse e l’ambiente, la scuola post-laurea. Social Sciences, The John Curtin School of Medical Research, The Centre for Resource and Environmental Studies, the Graduate School. Istituti Nazionali The National Institutes Istituto dell’ANU per gli indigeni d’Australia (ANUIIA), Istituto Nazionale per l’Asia e il Pacifico (NIAP), Istituto Nazionale di Bioscienze (NIB), Istituto Nazionale per l’Ambiente (NIE), Istituto Nazionale di economia e business (NIEB), Istituto nazionale di ingegneria e scienze dell’informazione (NIEIS), Istituto Nazionale di Scienze Umanistiche (NIH), Istituto Nazionale di Sanita’ e Scienze Umane (NIHHS), Istituto Nazionale di Scienze Fisiche (NIPS), Istituto Nazionale di Scienze Sociali (NISS). ANU Institute for Indigenous Australia (ANUIIA), National Institute for Asia and the Pacific (NIAP), National Institute of Bioscience (NIB), National Institute for Environment (NIE), National Institute of Economics and Business (NIEB), National Institute of Engineering and Information Sciences (NIEIS), National Institute of the Humanities (NIH), National Institute of Health and Human Sciences (NIHHS), National Institute of Physical Sciences (NIPS), National Institute of Social Sciences (NISS). Australian National University: Faculty of Asian Studies Faculty of Engineering and Information Technology Faculty of Science The Faculty of Arts The Faculty of Economics and Commerce The Faculty of Law Institute of Advanced Studies Asia Pacific School of Economics and Management (APSEM) Centre for Cross-Cultural Research www.anu.edu.au http://www.anu.edu.au/asianstudies/ http://feit.anu.edu.au/ http://www.anu.edu.au/science/ http://arts.anu.edu.au/ http://ecocomm.anu.edu.au/ http://law.anu.edu.au/ http://www.anu.edu.au/academia/ias.html http://apsem.anu.edu.au/ http://www.anu.edu.au/culture/ 104 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Centre for Mental Health Research (CMHR) Humanities Research Centre (HRC) National Centre for Epidemiology and Population Health (NCEPH) Centre for Aboriginal Economic Policy Research (CAEPR) Mathematical Sciences Institute (MSI) National Graduate School of Management (NGSM) National Institues http://www.anu.edu.au/cmhr/ http://online.anu.edu.au/HRC/ http://www-nceph.anu.edu.au/ http://online.anu.edu.au/caepr/ http://wwwmaths.anu.edu.au/ http://ngsm.anu.edu.au/ http://ni.anu.edu.au/default.asp 105 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 106 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Marzo 2003 Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio italiano A cura di Tomaso Aste 107 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 108 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Politecnico di Milano Polytechnique of Milano University Rettore: Prof. Giulio Ballio Il Politecnico di Milano è una delle prime università tecniche in Europa, che produce ingegneri, architetti e disegnatori industriali, con variegate e innovative specializzazioni, dedicando grande attenzione a tutti gli aspetti della formazione. Fondato nel 1863 a Milano, nel cuore dell’Italia produttiva, è la più antica scuola di ingegneria del Paese e l’unica scuola di architettura e design industriale in Lombardia. Situato in una delle regioni europee a maggiore densità di popolazione e di insediamenti industriali, le sue sedi sono distribuite in sette campus: Milano-Leonardo, Milano-Bovisa, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Piacenza. Questo “Politecnico Rete” rappresenta un modello di università distribuita in grado di garantire rapporti più diretti con gli studenti, il mondo produttivo e le comunità territoriali. Attualmente il Politecnico di Milano ha circa 40000 studenti. Ogni anno si laureano circa 2000 architetti e 3000 ingegneri, rispettivamente più di un quarto e un sesto del totale nazionale. LA RICERCA Il Politecnico di Milano dedica grande attenzione alla ricerca, dall’ideazione di novità alla frontiera delle conoscenze, alle applicazioni prototipali, dal trasferimento 109 Rector: Prof. Giulio Ballio The Politecnico di Milano is one of the leading technical universities in Europe, producing engineers, architects and industrial designers through a variety of innovative specializing courses, with great attention being devoted to all sides of education. First established in 1863 in Milan, in the heart of productive Italy, it is the oldest school of engineers in the Country and the only school of architecture and design in Lombardy. Still located in one of the most densely populated and high industrialized areas in Europe, its premises are spread over seven campuses: Milano-Leonardo, Milano-Bovisa, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Piacenza. This “Politecnico Network” builds up a distributed university model, which provides for more direct relationships with students and for better interactions with local communities and manufacturing companies. Currently around 40.000 students are enrolled at the Politecnico di Milano and an average of 2000 architects and 3000 engineers achieve their degree every year, which means more than a quarter of the new architects and about one sixth of the new engineers in Italy. RESEARCH The Politecnico di Milano devotes great attention to research, from conceiving innovations at the edge of knowledge, to prototype applications, from technology transfer to Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA tecnologico alla brevettazione. Sin dall’inizio la sua missione è consistita nello sviluppo di attività di ricerca avanzata che, oltre a contribuire al progresso generale delle conoscenze in un contesto internazionale, si ponessero anche l’obiettivo di trasferire i risultati al mondo delle imprese e contribuissero in tal modo alla trasformazione e all’innovazione della società. Un brillante esempio del successo di questa strategia è stato il Premio Nobel 1963 per la chimica Giulio Natta, professore al Politecnico di Milano che studiò nel suo laboratorio i polimeri in collaborazione con la Società Montecatini. Oggi il Politecnico di Milano può essere considerato uno dei maggiori centri di ricerca italiani. La sua operatività si basa sui Dipartimenti, che si relazionano con gli enti di ricerca, le amministrazioni pubbliche e il mondo produttivo mediante convenzioni o contratti, e sui Consorzi, di cui il Politecnico è partecipe e spesso promotore, che costituiscono l’indispensabile anello di congiunzione tra il mondo universitario e quello imprenditoriale. patenting. Since the beginning, its mission has been to develop high level research activities both as to contribute to the general advancement of knowledge in the international context and to help the results of research reach the world of industry, by giving a substantial contribution to the innovation and transformation of society itself. A brilliant example of the success of such a policy has been the Nobel Prize winner for chemistry in 1963 Giulio Natta, a professor at the Politecnico di Milano, who studied polymers in his laboratory in collaboration with the Montecatini Company. Today the Politecnico di Milano can be considered one of the main Italian research centres. Its activity is based on the Departments, which entertain relationships with research centres, public administrations and the industrial world by means of agreements or contracts, and on the Consortia, in which the Politecnico participates often as a promoter, and which represent the necessary link between the world of university and that of entrepreneurs. I 18 Dipartimenti Architettura e pianificazione Bioingegneria Building Environment Science and Technology (BEST) Chimica, Materiali e Ingegneria chimica “Giulio Natta” Conservazione e storia dell’architettura Elettronica e informazione 18 Departments Aerospace Engineering Architectural Projects Architecture and Planning Bioengineering Building Environment Science and Technology (BEST) Conservation and History of Architecture Electrical Engineering 110 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Elettrotecnica Energetica Fisica Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda (INDACO) Ingegneria aerospaziale Ingegneria gestionale Ingegneria idraulica, ambientale, infrastrutture viarie, rilevamento Ingegneria nucleare Ingegneria strutturale Matematica “Francesco Brioschi” Meccanica Progettazione dell’architetura Electronics and Information Energetics “Francesco Brioschi” Dept. of Mathematics “Giulio Natta” Dept. of Chemistry, Materials and Chemical Engineering Hydraulic and Environmental Engineering, Road Infrastructures, Surveying Industrial Design, Arts, Communication and Fashion (INDACO) Management, Economics and Industrial Engineering Mechanical Engineering Nuclear Engineering Physics Structural Engineering Significative le aree strategiche di ricerca attualmente sviluppate dal Politecnico di Milano: L’Ambiente, un settore in cui l’Ateneo ha svolto un’azione pionieristica, oggi è oggetto di ricerca sulle tecnologie di analisi, simulazione, monitoraggio e controllo dei rischi naturali e industriali, con particolare riguardo alla sicurezza, alla pianificazione e gestione ambientale. Per la Bioingegneria il Politecnico mantiene una strategia articolata su molteplici livelli. Offrendo infatti servizi di supporto, consulenza, ricerca, sviluppo e trasferimento di prodotti e tecnologie innovative ad aziende e strutture ospedaliere, l’Ateneo intende dare ulteriore impulso anche alla consolidata ricerca biotecnologica “di base”. Per quanto riguarda l’Innovazione di prodotto, la ricerca è rivolta sia ai processi dell’innovazione sia ai risultati dell’innovazione, con il coinvolgimento The Politecnico di Milano is currently developing significant strategic research areas: Environment, a field in which the University has been a pioneer, is now the subject of research with analysis, simulation, monitoring and control technologies of natural and industrial risks, in particular with respect to environmental safety, planning and management. In the field of Bioengineering the Politecnico’s strategy develops at many levels. The University intends to further stimulate the established “basic” biotechnological research, by offering support, consulting, research services, as well as development and transfer of innovative products and technologies to companies and hospitals. As for Product innovation, research and study are promoted relating both to innovation processes and their results, thanks to the involvement of 111 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA della Facoltà di Design Industriale. La ricerca sui Materiali e loro tecnologie copre i settori delle microe nanostrutture fino ai materiali compositi, complessi e leghe. L’area Politiche e gestione dei beni culturali, che attiene al versante umanistico della formazione scientifica, riguarda la diagnostica, la conservazione e il restauro sia del costruito sia dei beni “mobili”, studiando metodi innovativi per la loro valorizzazione. L’area Politiche e gestione del costruito si prefigge l’informatizzazione dei dati relativi alle singole fabbriche, ai contesti urbani, ai centri storici, nonché la divulgazione in via telematica dei risultati acquisiti. D’importanza centrale è il settore dedicato alla Società dell’Informazione, per cui il Politecnico è impegnato nella ricerca, nella formazione e nel trasferimento tecnologico alle imprese, ambiti finalizzati allo sviluppo delle nuove tecnologie e allo studio delle loro implicazioni economiche, gestionali e di competitività. L’area Trasporti si occupa di qualità e sicurezza del trasporto ferroviario, avvalendosi di un Centro di eccellenza per la ricerca scientifica nel polo di Bovisa. Non meno importante è il settore Energia, nato per sviluppare tecnologie di generazione energetica innovative e a basso impatto ambientale. the College of Industrial Design. Research on Materials and their technologies deals with micro- and nanostructures, up to composites, complex materials and alloys. Related to the humanistic side of scientific education is the area devoted to Cultural heritage policy and management, which deals with diagnostics, preservation and restoration of buildings and “movable” items, by studying innovative methods for their exploitation. The Building policies and management area aims at providing computerization of data regarding individual buildings, urban areas and old town centres, as well as the electronic dissemination of the achieved results. In the very crucial area of Information Society, the Politecnico undertakes research, training and technology transfer to companies in order to develop new technologies and the study of their economic, management and competitive implications. The Transport System area deals with railway transport quality and safety, by means of an Excellence Centre for scientific and technological research in the Milano-Bovisa Campus. Of equal importance is the Energy sector, set up to develop innovative energy generation technologies with low environmental impact. Le attività di ricerca del Politecnico di Milano si giovano di una serie di Research at Politecnico is carried out also thanks to a variety of advanced 112 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Laboratori avanzati che coprono un’ampia gamma di settori applicativi: dall’innovativa Galleria del vento a doppia camera – per le prove di ponti, treni, elicotteri, imbarcazioni, edifici – al Laboratorio per la sicurezza dei trasporti per le prove di “crash” su veicoli, al nuovo Laboratorio del polo di Como, per le tecniche di crescita e caratterizzazione di sistemi siliciogermanio (LE PECVD), e ai recentissimi Laboratori sperimentali per la didattica del Disegno industriale a Milano Bovisa. Laboratories, covering a wide range of areas and applications: from the innovative 2-chambers Wind Tunnel – where bridges, trains, helicopters, ships and buildings can be tested –, up to the Transport safety Laboratory for the crash testing on vehicles, the new Laboratory at the Como Campus on growth and characterization of silicongermanium structures (LE PECVD), the brand new experimental Laboratories for Design education in the Bovisa-Campus. LA DIDATTICA. Il Politecnico di Milano è un’università che insegna le tecnologie e prepara gli studenti a diventare ricercatori. Il corpo docente è composto da più di mille professori appartenenti a 9 Facoltà – 6 afferenti a diversi settori dell’Ingegneria e 3 relative all’Architettura, alla Pianificazione e al Disegno industriale. Nell’ambito della formazione l’Ateneo offre un ampio spettro di programmi, che vanno dalla Laurea (corso triennale di primo livello che fornisce i contenuti scientifici generali e abilità professionali specifiche), alla Laurea specialistica (corso di secondo livello di 3+2 anni, corrispondente al MA e che fornisce alta qualificazione in ambiti specifici), al Dottorato di ricerca (PhD triennale, accessibile dopo la Laurea specialistica) e a “Master” di primo e secondo livello, della durata di 1-2 anni, accessibili rispettivamente dopo la Laurea e la Laurea specialistica. EDUCATION. The Politecnico di Milano is a University dealing with teaching Engineers, Architecture and Industrial Design. Its teaching staff includes more than 1000 professors belonging to 9 Colleges – 6 of them grouping different areas of engineering, 3 of them relating to architecture, planning and industrial design. A variety of Programmes is offered to students after high school: the “Laurea” (a 3-years first degree providing general scientific contents and methods as well as specific professional skills), the “Laurea specialistica” (a 3+2 years higher degree, corresponding to the MA and providing high qualification in specific fields), the “Dottorato di ricerca” (3+2+3 year PhD, following the Laurea Specialistica), as well as a choice of specializing “Masters”, that can be entered either after the Laurea. 113 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Principali macro-aree formative: Architettura, Edilizia, Ingegneria civile, Ingegneria ambientale, Pianificazione territoriale e urbanistica. Design industriale Ingegneria dell’informazione (elettronica, informatica, delle telecomunicazioni) Ingegneria industriale (meccanica, energetica, aerospaziale, elettrica, dell’automazione, dei trasporti) Ingegneria gestionale Ingegneria biomedica e biotecnologie Ingegneria chimica e dei materiali Matematica e fisica applicata Main educational groupings: Architecture, Building technologies, Civil engineering, Environmental Engineering, Land and Urban Planning Industrial Design Information Society Technologies (Electronics, Computer Engineering, Telecommunications) Industrial Engineering (Mechanical Eng., Energetics, Aerospace, Electrical Eng., Automation, Transport) Management and Economics Bioengineering, Biotechnologies Chemical and Materials Engineering Mathematical Engineering and Applied Physics Prima in Italia, la LaureaOnLine in Ingegneria informatica (Laurea di primo livello triennale su WEB) è iniziata presso il campus di Como del Politecnico di Milano nel 2000-2001. Il corso di laurea è equivalente a quello tradizionale sia nei programmi sia nel titolo conseguito. Grazie alla modalità di studio on line, gli studenti utilizzano da subito gli strumenti dell’Information Communication Technology imparando nel contempo a gestire il proprio tempo in modo responsabile. First in Italy, LaureaOnLine in Computer Engineering (a 3-year “Laurea” degree fully on line) started at the Como Campus of the Politecnico di Milano in 2000-2001. The Programme is similar to the traditional Course in both its curriculum and the resulting degree. Thanks to the online learning methods, students use ICT Technology tools from the beginning and at the same time learn responsibility for managing their own time. IL DOTTORATO DI RICERCA. La “Scuola di Dottorato” del Politecnico di Milano, giunta al suo XVIII ciclo, coordina 31 Corsi di Dottorato: Architettura degli interni e Allestimento Architettura, Urbanistica, Conservazione dei luoghi dell’abitare THE DOCTORAL PROGRAMMES. The “School of Doctoral Programmes” of the Politecnico di Milano coordinates the following 31 individual Degree Programmes: Aerospace Engineering Applied Mathematics Architectural Composition Architecture, Urban Design, 114 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA e del paesaggio Bioingegneria Chimica industriale e Ingegneria chimica Composizione architettonica Conservazione dei beni architettonici Disegno e metodi di sviluppo prodotto Disegno industriale e Comunicazione multimediale Energetica Fisica Geodesia e Geomatica Ingegneria Aerospaziale Ingegneria dell’Informazione Ingegneria Elettrica Ingegneria Gestionale Ingegneria Idraulica Ingegneria dei Materiali Ingegneria Sanitaria-Ambientale Ingegneria Sismica, Geotecnica e dell’Interazione ambiente-struttura Ingegneria Strutturale Ingegneria Matematica Ingegneria dei Sistemi meccanici Pianificazione urbana territoriale e ambientale Progettazione architettonica e urbana Progetti e politiche urbane Programmazione, manutenzione, riqualificazione dei sistemi edilizi e urbani Scienza e tecnologia delle radiazioni Siderurgia Sistemi e processi edilizi Tecnologia e Progetto per la qualità ambientale a scala edilizia e urbana Tecnologie e sistemi di lavorazione Conservation of Housing and Landscape Bioengineering Building Systems and Processes Electrical Engineering Energy Geodesy and Geomatics Industrial Chemistry and Chemical Eng. Industrial Design and Multimedia Communication Information Technology Interior Design Iron metallurgy Management Materials Engineering Mechanical Systems Engineering Representation and Product Development Methods – Virtual Prototypes and Real Products Physics Planning, Maintenance, Rehabilitation of Building and Urban Systems Preservation of Architectural Heritage Production Technologies and Systems Public Health – Environmental Eng. Radiation Science and Technology Seismic Engineering, Geotechnics and Structure-Environment Interactions Structural Engineering Technology and Design for Environmental Quality in the Building and Urban Sectors Urban and Architectural Design Urban Policies and Projects Urban, Regional and Environmental Planning Water Engineering Caratteristiche del Dottorato di ricerca: I Corsi di studio non si limitano a preparare il laureato alla carriera Features of the Doctoral Programme: The Courses of study not only prepare graduates for an academic career but 115 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA accademica, ma formano professionisti di alto livello nella ricerca e nell’innovazione, in grado di operare in posizioni di responsabilità nell’industria, nei servizi e nella pubblica amministrazione. I programmi associano a un corso di studio centrale singoli moduli specialistici con applicazioni in attività avanzate di progetto. Un ambiente di ricerca stimolante con rilevanza internazionale e in stretta collaborazione con privati ed enti pubblici. Un carattere fortemente internazionale, un programma aperto a studenti internazionali e con la possibilità di partecipare a periodi di studio all’estero. Ciascun Corso è valutato sia dal Consiglio della Scuola di Dottorato sia da revisori internazionali. also train highly qualified professional as leading researchers and innovators who can operate in positions of responsibility in manufacturing and service companies and in the public administration. The structured programme combines a core curriculum and more specialized electives with applications in state-ofthe-art research projects. A stimulating research environment with international prominence and a close collaboration with private and public bodies. A strong international character, a Programme open to international students and the possibility of participating in study periods abroad. Each Degree Programme is scrutinized both by the Board of the School of Doctoral Programmes and by international reviewers. MASTER IN BUSINESS ADMINISTRATION. (MBA). IL MIP-Politecnico di Milano è la Business School del Politecnico di Milano. Il Master in Business Administration (MBA) è un Corso a tempo pieno della durata di 15 mesi (da marzo a maggio dell’anno successivo). Il programma è composto di un modulo in aula (un anno) e da un project work di tre mesi a tempo pieno in un’azienda o in una società di consulenza. In alternativa al programma standard è possibile ottenere tre specializzazioni: Operations management, Finanza, Strategia e gestione dell’innovazione. MASTER IN BUSINESS ADMINISTRATION. (MBA) MIP-Politecnico di Milano is the Business School of the Politecnico di Milano. The MBA Programme is a 15months, full-time programme in Business Administration, starting in March and ending in May of the following year. The programme is composed of a “classroom chapter” (one year) and a full-time working project (three months) within international corporations and consulting firms. As an alternative to the standard MBA programme, each student can choose among three different specializations: Operation Management, Finance and New Product and Venture Development. 116 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE. Il Politecnico di Milano guarda all’estero non solo per la ricerca e le collaborazioni con le grandi aziende internazionali, ma anche per la didattica. L’Ateneo offre infatti numerosi programmi di mobilità internazionale sulla base di accordi di scambio reciproco con università di tutto il mondo. Oltre a Programma europeo di mobilità Socrates/Erasmus, sono attualmente operativi più di 160 accordi e programmi di scambio di studenti e docenti con università di 55 Paesi in tutto il mondo. Altri 40 accordi sono in fase di approvazione. THE INTERNATIONAL SCOPE The Politecnico di Milano is oriented to foreign countries both in terms of scientific research and cooperation with large international companies, and in terms of education. It offers many programmes of international mobility, based on mutual exchange agreements with universities from around the world. In addition to the main European mobility Programme Socrates/Erasmus, more than 160 agreements and exchange programmes are currently operative with universities belonging to 55 Countries all over the world. Further 40 agreements are currently under approval. Il Progetto TIME (Top Industrial Managers for Europe). Il Politecnico di Milano è membro di un’Associazione di cui fanno parte le maggiori Università Tecniche europee. Dal 1988 ha sviluppato un Progetto che offre agli studenti di ingegneria la possibilità di conseguire un diploma di doppia laurea seguendo per due anni i corsi presso un’università straniera. The TIME Project (Top Industrial Managers for Europe). The Politecnico di Milano, as a partner of a confederacy of leading Technical Universities in Europe, has since 1988 developed a Project offering Engineering students the chance of obtaining a double degree, by following courses at a foreign university for two years. Il Master Internazionale in Industrial Management (Master TIME). In questo contesto, l’Associazione TIME ha accreditato un Master biennale offerto in collaborazione dal Politecnico di Milano, dall’Universidad Politecnica de Madrid e dal Royal Institute of Technology di Stoccolma. Il Master è offerto a laureati internazionali con un minimo di tre anni di studio a tempo pieno in una disciplina The International Master in Industrial Management (Master TIME). In this context, the TIME Association has accredited a 2-year Master Programme offered in collaboration between the Politecnico di Milano, the Universidad Politecnica de Madrid and the Royal Institute of Technology in Stockholm. The Programme is offered to international graduates with a minimum of three years of full-time studies in a scientific or technical 117 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA scientifica o tecnica ovvero che abbiano maturato un’esperienza significativa di lavoro per qualche anno. discipline or mature graduates with a few years’ relevant work experience. A number of scholarships are available for exceptionally gifted students. Il Progetto Unitech. Promosso dal Politecnico di Milano con altre sei principali università tecniche europee, il progetto è supportato finanziariamente da industrie internazionali e permette a circa 20 laureandi in ingegneria del Politecnico di Milano di frequentare per un anno insegnamenti universitari e avere un’esperienza lavorativa all’estero. The Unitech Project. Promoted by the Politecnico di Milano together with six more leading European Technical Universities, the Project is financially supported by international companies and gives around 20 Engineering students in their final year at Politecnico di Milano the opportunity to follow university courses for one year and work abroad. IL CENTRO PER LE RELAZIONI INTERNATIONALI (CRI) Si tratta di un organismo del Politecnico di Milano che sviluppa, coordina e offre supporto alle attività di cooperazione internazionale dell’Ateneo nel campo della ricerca e della formazione. CENTRE FOR INTERNATIONAL RELATIONS (CRI) This body of the Politecnico di Milano develops, coordinates and gives support to the international cooperation of the University in the field of education and research. Presidente: Prof. Giancarlo Spinelli. Per ulteriori informazioni sui servizi e sulle attività del CRI cfr. sito web. President: Prof. Giancarlo Spinelli. For further information about services and activities of the CRI, see website. Politecnico di Milano: www.polimi.it. Centre for international relations www.cri.polimi.it. Il Master Internazionale in Industrial www.imim.polimi.it) Management (Master TIME). Contacts: [email protected] Thanks to Dr Federico Canobbio-Codelli, Development Manager, CRI, Politecnico di Milano 118 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Marzo 2003 Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane 119 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 120 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Per le dimensioni e la posizione geografica privilegiata, alla congiunzione dei due oceani, l’Indiano ed il Pacifico, l’Australia occupa un posto strategicamente importante in questa parte del globo terrestre. 121 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 122 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ATTUALITÀ 9 Nuovi spin-offs dall’Universita’ del Queensland Tre nuove societa’ sono state create da ricerche condotte all’Universita’ del Queensland. Si tratta di: Diabax, una societa’ che produce un test rapido per scoprire infezioni batteriologiche nel sangue. Molte infezioni possono essere curate da medici generici se scoperte presto, ma finora cio’ e’ stato reso difficoltoso dall’impossibilita’ di distinguere tali infezioni da comuni influenze. Antepodi, sviluppa un’antenna per applicazioni LAN senza fili, risolvendo il problema di avere un’antenna senza fili che sia piacevole esteticamente, a basso costo ed alta efficienza. BiReme commercializza un prodotto che controlla disordini psichici (umore), che si basa sul grado di scambio nell’uso dei due emisferi del cervello. http://www.uniquest.com.au/ 9 Australia in favore della ricerca sulle cellule staminali. Una serie di sondaggi d’opinione a cura dell’ANU ha rivelato che gli Australiani sono in favore dell’uso di cellule staminali provenienti da feti per la ricerca medica. Il supporto per questo tipo di ricerca e’ rimasto invariato negli ultimi decenni, infatti la percentuale delle persone in favore era la stessa nel 2001 come nel 1993. Tra il 65 e l’85% della popolazione é in favore dell’uso di cellule fetali provenienti da aborti verificatosi per altre ragioni. Quando peró si tratta di gravidanze specifiche allo scopo di ottenere tessuti per la ricerca allora il supporto diminuisce drasticamente (tra il 13 ed il 29%). 9 Nuova regolamentazione delle acque Il CSIRO ha messo a punto una nuova regolamentazione della acque che ridefinisce le licenze per l’irrigazione. Il capo del progetto, Prof. Young sostiene che il sistema correntemente in uso non é adatto per un ambiente in cui la siccità é divenuta la norma. In questo periodo le risorse d’acqua sono scarse, le condizioni climatiche sono cambiate e la pressioni sull’ambiente é maggiore. Il nuovo sistema propone uno scambio di quote basato sul sistema bancario o della borsa. Le quote verrebbero scambiate elettronicamente da agenti autorizzati e con specifiche regole. Il sistema si basa su tre componenti: diritto, quota e licenza d’uso. I diritti dovrebbero essere amministrati in modo simile ad azioni di una compagnia, con fattori di rischio ben specificati per evitare e chiarire 123 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA cause legali. Le quote verrebbero trattate separatamente, come fondi bancari e come tali versati su uno specifico conto, scambiati in forma di “assegni” o sull’internet. L’uso delle acque dovrebbe infine essere modificato a seconda delle condizioni ed esigenze ambientali. Questo sistema dovrebbe semplificare e mettere ordine nella gestione delle acque. www.clw.csiro.au/research/agriculture/economic/publications.html 124 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE 9 Analisi di anelli di crescita per scopi ambientali I resti di uno dei più vecchi alberi australiani sono stati abbattuti nel nome della scienza. Archeologi dell’Università del New England ne studieranno gli anelli alla ricerca di elementi che possano fare luce sulla circolazione atmosferica. La ricerca mira a stabilire una connessione tra i dati chimici provenienti dagli anelli ed I principali eventi atmosferici come le eruzioni vulcaniche. L’albero tagliato risale al 1880 ed é un pino particolarmente adatto a questo tipo di studi per la regolarità degli anelli di crescita. Si tratta del primo studio di questo genere condotto nell’emisfero australe, a seguito di uno studio simile in Nord America. Il confronto tra i dati ottenuti nei due emisferi potrebbe rivelare importanti informazioni sulla circolazione atmosferica. 9 Scoperta una varieta’ di grano che puo’ crescere in terreni ad alta salinita’ Una varieta’ di grano dall’antica Persia e’ stata utilizzata dagli scienziati del CSIRO e del dipartimento di agricultura del NSW per produrre una pianta in grado di crescere in terreni ad elevata salinita’. “Ci sono due meccanismi per tollerare la salinita’ del terreno nei cereali e nel grano” ha affermato Dr Rana del CSIRO Plant Industry. “Una e’ l’esclusione del sale da parte delle radici della pianta e l’altra e’ la tolleranza del sale nelle foglie”. La varieta’ scoperta esclude il sale dalle radici. Per informazioni contattare Dr Rana Munns a [email protected] 9 Il giusto trattamento per gli infortuni al collo La maggior parte delle persone che hanno subito un infortunio al collo non ricevono il trattamento adatto. Questo é il risultato di una ricerca effettuata presso l’ANU con il supporto della Australian Road Transport Safety Bureau. Lo studio, condotto per un periodo di due anni, ha esaminato la validità della terapia di esercizi fisici con progressiva resistenza per pazienti con problemi al collo. Questa terapia, che si é rivelata ottima per la maggior parte dei pazienti, é tuttavia poco diffusa. Alla maggior parte delle persone con infortuni al collo vengono invece offerte terapie di altro tipo (massaggi, medicinali, esercizi leggeri) con la convinzione che esercizi fisici pesanti possano acuire i sintomi piuttosto che curarli. Lo studio condotto é la prima prova che questo tipo di esercizi é molto efficace in quanto é stato in grado di dimostrare la connessione tra aumento della massa muscolare e diminuzione del dolore. 125 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 9 Pecore geneticamente modificate Una nuova ricerca appena conclusa dal CSIRO Livestock Industries, sostiene che le pecore geneticamente modificate diventano più grandi, producono più latte e lana, ma hanno bisogno di più cure. Durante la ricerca sono state osservate generazioni di pecore geneticamente modificate con una copia dell’ormone della crescita. Le pecore, anche se più grandi e produttive, hanno maggiori problemi di salute (sono per esempio spesso diabetiche) anche se la loro mortalità non e maggiore rispetto agli animali non modificati. Gli effetti della modificazione genetica sono inoltre diversi da specie a specie La ricerca conclude che le pecore geneticamente modificate non sono ancora commercialmente vantaggiose, ma potrebbero avere un loro ruolo in futuro. Infatti, tutti i vantaggi e le limitazioni delle modificazioni genetiche su questi animali non é ancora stata valutata sino in fondo. www.li.csiro.au 9 Datazione dei sedimenti per rivelare i movimenti europei nell’interno dell’Australia Il Dr Stephen Gale dell’Universita’ di Sydney e il Dr Bob Haworth dell’Universita’ del New England hanno pubblicato sull’edizione di dicembre di Archaeology in Oceania, le evidenze geologiche che indicano che europei (allevatori, rangers o anche evasi) si sono inoltrati nell’interno dell’Australia decenni prima dell’autorizzazione da parte del governo inglese. Infatti sedimenti prelevati da alcuni laghi delle Tablelands del New England, nel Nord New South Wales, suggeriscono che gli europei erano attivi nell’area decenni prima del 1837, anno in cui il governo inglese diede l’autorizzazione. I sedimenti, prelevati a un metro di profondita’ sono stati datati utilizzando isotopi radioattivi. Lo studio ha riscontrato degli alti livelli di erosione del suolo, molto piu’ tipici degli insediamenti europei che non delle attivita’ aborigene. http://www.usyd.edu.au/ 126 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA NUOVE TECNOLOGIE - NUOVI MATERIALI 9 Una nuova sonda per problemi ambientali IL CSIRO ha costruito una nuova sonda che, sino ad ora usata per esplorazione mineraria, potrebbe diventare un elemento chiave nella soluzione di gravi problemi ambientali quali la salinità o le piogge acide. La sonda si basa sul principio della “cattura di neutroni” in una tecnica detta prompt gamma neutron activation analysis. Neutroni emessi da un isotopo artificiale colpiscono il materiale da analizzare e sono catturati dagli atomi che lo costituiscono. La cattura di neutroni rende l’atomo instabile, facendogli emettere di conseguenza particelle gamma, che ne permettono l’identificazione del materiale. Si ottengono cosi le proprietà del materiale, dati che sono complementari ad analisi chimiche. Con tale tecnica si può per esempio misurare la quantità di zolfo contenuto nel carbone fossile. In tal modo carboni ad alto contenuto in zolfo possono essere scartati riducendo l’emissione di zolfo, uno delle principale cause delle piogge acide. Lo zolfo é anche uno dei componenti degli scarti derivanti dall’estrazione dei metalli. Poterlo misurare vuol dire poterne controllare meglio lo smaltimento. Un’altra applicazione possibile é la misurazione della quantità di sale presente nel terreno, un dato essenziale per studiare il problema della salinità. www.csiro.au 9 Chirurgia virtuale Gli scienziati del CSIRO hanno sperimentato un metodo per guidare a distanza operazioni chirurgiche. In un collegamento tra il Parlamento di Canberra e la sede di Reachlin Technologies a Stoccolma un chirurgo australiano e’ riuscito a guidare un apprendista chirurgo in Svezia per una colicestomia. Questa operazione e’ stata resa possibile grazie al software sviluppato dal CSIRO, che consente di visualizzare in 3-D tutte le fasi dell’operazione usando strumenti sensibili al tocco. Le difficolta’ di comunicazione, come la quantita’ di informazioni da scambiare in rete, e’ superata grazie ad un sistema di selezione e priorita’ delle informazioni che fa si’ che solo informazioni essenziali vengano trasmesse. Questo progetto e’ parte dell’attivita’ del CeNTIE, che unisce il CSIRO, universita’ ed alcune imprese specializzate. http://www.cmis.csiro.au/mediapics.htm www.cmis.csiro.au/imvs www.reachin.se 127 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 9 Nuovo nanomateriale potrebbe rivoluzionare i sensori molecolari Il Prof Murray della Monash University e il Dr Kepert dell’University of Sydney sono tra gli autori di una ricerca pubblicata su Science il 29 novembre in cui si riporta un nuovo materiale contenente buchi di un milionesimo di millimetro che potrebbero dare vita a nuovo meccanismo sensibile alle molecole. La struttura costituita da atomi collegati da ponti molecolari, contiene nano-canali porosi che possono assorbire le molecole “ospiti” che causano il cambiamento di colore nel materiale. Da questa ricerca potrebbe emergere una nuova classe di materiali con applicazioni nella sensibilita’ molecolare perche’ il cambiamento di siti permette di sentire la presenza di molecole ospiti. Professor Keith Murray, School of Chemistry, Faculty of Science, Email: [email protected] 128 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA INFORMATION TECHNOLOGY 9 Nuovo centro di eccellenza in Quantum Computer Technology. Il Centro di Ricerca Speciale (SRC) in Quantum Computer Technology e’ stato convertito in uno degli otto nuovi Centri di Eccellenza creati quest'anno dal Consiglio di Ricerca Australiano (ARC). Il principale obiettivo del nuovo Centro di Eccellenza, nato dalla collaborazione tra sei universita’ australiane, due universita’ americane, l'Accademia delle Forze Armate Australiane, il DSTO (), il Los Alamos National Laboratory e la Hewlett-Packard, sara’ lo studio di un quantum computer basato sul controllo quantistico di singoli atomi all'interno di un cristallo di silicio. Tale linea di ricerca e’ il risultato dell'attivita’ svolta dal precedente SRC che ha esplorato diversi cammini alternativi e selezionato i piu’ promettenti. Il nuovo Centro di Eccellenza svolgera’ anche studi teorici e sperimentali su una forma complementare di quantum computing basata su metodi ottici. http://www.arc.gov.au/ncgp/coe/docs/coe_clark_quantum_computer_technology .pdf 9 Melbourne: rilancio di ricerca e sviluppo in sicurezza del software. Lo scorso dicembre la Computer Associate ha aperto a Melbourne un nuovo centro di ricerca e sviluppo per la sicurezza del software. Si tratta del piu’ grande centro di ricerca per la sicurezza del software nell'emisfereo australe, il piu’ grande della Computer Associate al di fuori dal Nord America. Il nuovo centro, che rappresenta un investimento annuale di 11 milioni di dollari (circa 6 milioni di euro) e che da lavoro a piu’ di 80 tecnici e dirigenti, ha rilanciato ricerca e sviluppo nel campo della sicurezza del software e, in partnership con industrie locali, ha gia’ intrapreso attivita’ di ricerca, sviluppo e export valutabili a oltre 360 milioni di dollari (circa 198 milioni di euro). http://ca.com/offices/australia/news/061202.htm 9 Le smart cards potrebbero essere vulnerabili. Ryan Junee, studente di ingegneria all'Universita’ di Sydney, ha descritto nella sua tesi di laurea un possibile attacco per estrarre informazioni da una smart card. L'attacco, basato su un metodo chiamato "differential power analysis", richiede l'uso di un oscilloscopio a raggi catodici (un dispositivo del costo di circa 5000 dollari (circa 3000 euro)) che viene controllato da un programma 129 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA eseguito su un comune personal computer. In questo modo Ryan Junee e’ riuscito a estrarre informazioni segrete, incluso il PIN, da carte protette usando DES (Data Encryption Standard) o persino da carte protette usando tripla DES. Il costo di un tale attacco e’ minimo se confrontato con il costo dei potenti calcolatori normalmente necessari per estrarre informazioni segrete da sistemi informatici protetti usando DES. Le industrie produttrici di smart cards si difendono affermando che il successo degli attacchi condotti da Ryan Junee e’ da ricondursi alla vulnerabilita’ dell'hardware della carta e non della criptografia usata per proteggere le informazioni memorizzate. Le moderne carte sarebbero infatti in grado di reagire a tali attacchi disabilitandosi automaticamente. http://australianit.news.com.au/articles/0,7204,5512673%5e15321%5e%5enbv% 5e15306,00.html 130 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA SANITÀ 9 Ingenti fondi per la ricerca renale Il Consorzio per la rigenerazione renale (Renal Regeneration Consortium) ha ottenuto un premio di 4.2 milioni di dollari australiani (circa 2.3 milioni di euro) dall’Istituto Nazionale di Sanita statunitense come riconoscimento per l’attivita’ di ricerca svolta nel campo delle malattie renali. In particolare i fondi saranno utilizzati per lo studio di nuove terapie per il trattamenti di malattie renali di lungo termine, utilizzando i piu’ recenti sviluppi nell’ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa. Il consorzio, a cui partecipano la Monash University, l’RMIT e il Canberra Hospital sara’ guidato dal Prof Melissa Little dell’Institute for Molecular Bioscience, UQ, e dal Prof Jphn Bertem della Monash University. Institute for Molecular Bioscience: http://www.imb.uq.edu.au/ 9 Nuovo trattamento per il diabete La compagnia Adipogen Pty Ltd avviata dall’Universita’ del Queensland ha ottenuto 330.000 dollari australiani (circa 184000 euro) per lo sviluppo di una nuova classe di farmaci antiobesita’. Infatti il Prof Prins e il Dr Hutley della facolta’ di scienze sanitarie dell’Universita’ del Queensland hanno identificato una proteina chiave che causa la produzione di cellule di grasso nell’uomo. Il blocco di questa proteina e’ un approccio del tutto nuovo nel trattamento dell’obesita’. Adipogen utilizzera’ i fondi per identificare i meccanismi che regolano la formazione delle cellule di grasso e sviluppare composti che ne inibiscano lo sviluppo. Il lavoro verra’ portato avanti nel dipartimento di medicina dell’Universita’ del Queenslan e presso il dipartimento di diabeste ed endocrinologia dell’ospedale “Princess Alexandra”. UniQuest managing director David Henderson (07 3365 4037 or 0418 745 404). 9 Mappato il genoma del topo Ricercatori dell’IMB dell’Universita’ del Queensland sono tra gli autori dell’articolo pubblicato il 5 dicembre su Nature che riporta la mappatura dell’output funzionale del genoma di topo. Tale scoperta permettera’ nuovi studi di malattie quali il morbo di Alzheimer, la fibrosi cistica e diversi tipi di cancro. I ricercatori australiani sono parte di un team internazionale guidato dal gruppo giapponese del centro RIKEN di Scienze genomiche di Yokihama. http://www.imb.uq.edu.au/ 131 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 9 Scoperta una nuova via di infezione della malaria Un team internazionale guidato dal Prof Alan Cowman del The Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research e dal Dr Alex Maier ha scoperto una mutazione genetica negli abitanti della nuova Guinea che blocca una delle vie utilizzate dal parassita della malaria, aprendo una nuova strada allo sviluppo di vaccine e cure. Lo studio, che e’ stato pubblicato su Nature Medicine di gennaio 2003, ha dimostrato che una mutazione naturale blocca un percorso precedentemente sconosciuto utilizzato dal parassita della malaria per infettare i globuli rossi. The Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research: http://www.wehi.edu.au/ 132 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA AMBIENTE 9 Nuova mappa della corrosione in Australia. Scienziati del CSIRO e l’Industrial Galvanizers Corporation (IGC) stanno lavorando insieme sul lancio di un nuovo sistema cartografico per predire la corrosione. La carta si basa su un modello in grado di predire l’effetto che le condizioni climatiche, la salinità e l’inquinamento hanno sulla vita media di prodotti quali automobili e infrastrutture. In base alla nuova carta, la durata di un qualsiasi materiale da costruzione può essere ottenuto inserendo semplicemente le coordinate geografiche della località in cui tale materiale é installato. Il sistema é anche in grado di valutare i materiali secondo un modello che ne predice il fattore energetico ed ecologico a seconda della loro corrosività. L’IGC ha provveduto a rendere pubblico sull’internet la mappa della corrosione rendendola di facile accesso a tutti coloro che hanno bisogno di conoscere la durabilitá di certi materiali. Particolarmente nel settore delle costruzioni i contratti spesso dipendono dalla durabilitá del materiale per cui i dati sulla corrosione sono essenziali. http://www.indgalv.com.au/ 9 Effetto serra: una soluzione locale? Il CSIRO ha sperimentato una microturbina per produrre energia localmente. L’esperimento ha consentito di utilizzare i gas di scarico di un impianto di aria condizionata per produrre energia elettrica. L’uso di micro turbine per produrre energia localmente e’ in grado di ridurre a livello generale l’emissione di gas inquinanti. Per informazioni: [email protected] 9 Scoperto il primo tartufo australiano Uno scienziato australiano ha scoperto il gene del tartufo legato alla famosa famiglia delle Amanite, famosa in tutto il mondo per varieta’ velenose e ..‘buongustaie’! Il tartufo e’ stato scoperto in una ex cava di bauxite vicino Perth, in Western Australia dal Dr Bougher del CSIRO Forestry. La scoperta del tartufo, alla cui famiglia e’ stato dato il nome di Amerrenda, e’ importante per capire il funzionamento dell’ecosistema della zona e la struttura della catena alimentare. Non e’ ancora chiaro se la specie di tartufo scoperta sia velenosa o meno. Al momento tutti gli esemplari scoperti fanno parte di collezioni scientifiche. Per informazioni: [email protected] 133 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 9 Scoperto il gene che regola i segnali nei germogli di soia Il Prof Gresshoff dell dipartimento di botanica dell’Universita’ del Queensland ha identificato il gene NARK che controlla la crescita di noduli nella soia, dando una svolta alla comprensione dello sviluppo vegetale. La scoperta coincide con l’attribuzione di 10 milioni di dollari australiani (circa 5.5 milioni di euro) da parte dell’Australian Research Council all’interno del centro di eccellenza per ricerca integrativa sui legumi, situato ad UQ ma che riunisce gruppi delle universita’ di Melbourne, Newcastle e ANU. Il gene NARK (nodule autoregulation receptor kinase) controlla la comunicazione e i segnali a lunga distanza nella soia e i risultati della ricerca sono pubblicati da Science di dicembre. http://www.botany.uq.edu.au/ 9 Meduse pericolose tutto l’anno Il Prof Bart Currie della Menzies School of Health Research del Royal Darwin Hospital nel Northern Territory, e’ uno degli autori di un articolo pubblicato a dicembre sull’ Australian Medical Journal che riporta che centinaia di specie di meduse urticanti che si sospetta appartengano al genere Chiropsalmus, sono state ritrovate durante tutta la stagione considerate non a rischio in alcune aree del Northern Territory. Infatti di solito la stagione delle meduse urticanti va da ottobre a giugno e questa e’ la prima volta in 10 anni che ne sono state catturate cosi’ tante fuori stagione. Il Prof Currie ha sottolineato la pericolosita’ della scoperta per la sanita’ pubblica; infatti benche’ queste meduse causino di solito solo un leggero stato urticante, se un bambino venisse circondato da numerose meduse potrebbe subire un pericoloso avvelenamento. http://www.menzies.edu.au/ 134 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA SPAZIO 9 Lancio del satellite FEDSAT Il 14 dicembre 2002 e’ stato lanciato dal centro spaziale di Tanegashima in giappone il satellite australiano FEDSAT. FEDSAt e’ il primo satellite costruito in Australia in oltre tre decenni. Il progetto di FEDSAT e’ stato gestito dal Cooperative Research Centre for Satellite Systems (CRCSS), in partnership con CSIRO, University of South Australia, Queensland University of Technology, University of Technology, Sydney; Auspace Ltd; Vipac Engineers and Scientists; e University of Newcastle. http://www.crcss.csiro.au/ 9 Iniziano le osservazioni del cielo meridionale Nel 2003 inizia un programma quinquennale per completare la mappatura del cielo meridionale in sei colori, dall’ultravioletto all’infrarosso vicino. La ricerca utilizzera’ il telescopio “ex-Great” di Melbourne, adesso situato sul Monte Stromlo, nelle strutture dell’ANU e completamente robotizzato e produrra’ uno dei database piu’ vasti al mondo. I ricercatori che si occupano di questa ricerca sono Prof. Mike Bessell, Dr. Paul Francis e Prof. Brian Schmidt http://www.mso.anu.edu.au/outreach/50in.shtml 135 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 136 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN AUSTRALASIA NEL 2003 March 9 – 14, The Fifth International Conference on Fatigue and Transportation, "Counter Measures: detection technology, naps and drugs", Esplanade Hotel, Fremantle, W A. Contact: Congress West Pty Ltd, PO Box 1248, West Perth WA 6872, Australia, Tel: +61 8 9322 6906, Fax: +61 8 9322 1734, Email: [email protected], web: http://www.congresswest.com.au/FATIGUE2003/ March 22-25, Australasian Society for infectious diseases Annual Scientific Meeting, Canberra ACT. Contact: Shirley Corley tel: +61 2 9418 9396, fax: +61 2 9418 9398, email: [email protected] March 31- 3 April, 13th World Congress on Disaster and Emergency Medicine, Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9417 0888, fax: +61 3 9417 0899, email: [email protected], web: www.wcdem2003.com/ April 6-10, 11th International Symposium on Viral Hepatitis & Liver Diseases, Sydney, NSW. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected], web: www.tourhosts.com.au April 6–10, Innovation in Water Ozwater Convention, Perth WA. Contact: http://www.enviroaust.net/ May 6-10, 13th World Congress of Disaster & Emergency Medicine, Hotel Sofitel, Melbourne. Contact: The Meeting Planners, 91 - 97 Islington Street, Collingwood, Victoria, Australia, 3066, phone: +61 3 9417 0888, Fax: +61 3 9417 0899, Email: [email protected], Web: http://www.wcdem2003.com/ May 11-16, Pacific Association of Paediatric Surgeons 36th Annual Meeting with Australasian Association of Paediatric Surgeons. Sydney. Contact: tel. +61 7 3858 5400, fax: +61 7 3858 5510, email: [email protected], May 12-16, Australasian Association of Neurologists Annual Scientific Meeting, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: tel. +61 2 9290 3366, fax: +61 2 9290 2444, email: [email protected], web: www.icms.com.au/aan2003 May 22-23, Victorian Infection Control Professionas Association Conference and Exhibition, Melbourne Convention Centre, Melbourne VIC. Contact: tel. +61 3 9682 0244, fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/vicpa 137 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA June 2-4, ICCS 2003, International Conference on Computational Science 2003, Melbourne. Incorporating WoPLA'03 Workshop on Parallel Linear Algebra.Contact: [email protected], web: http://www.science.uva.nl/events/ICCS2003/ June 18-20, National Environmental Conference, Brisbane Convention & Exhibition Centre, Brisbane, Australia. Contact: c/- ICMS Pty Ltd, 82 Merivale Street, South Bank, Queensland 4101, Australia, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax +61 7 3844 0909 email: [email protected], web http://www.icms.com.au/nec2003 July 5-9, 13th International Soil Conservation Organization Conference, Brisbane Convention and Exhibition Centre, Brisbane. Contact: tel: +61 7 3844 1138, fax: +61 7 3844 0909, email: [email protected], web: www.icms.com.au/isco2004 July 6–11, International Conference on River Research (sponsored by the CRC for Freshwater Ecology), Albury, NSW. Contact: web: www.conlog.com.au/NISORS/overview.html July 6–12, International Congress of Genetics, Melbourne Convention and Exhibition Centre, Melbourne, Contact: email: [email protected], web: http://www.geneticscongress2003.com/index.php July 7-11, ICIAM 2003 - International Congress of Industrial and Applied Mathematics. Sydney. http://www.iciam.org/iciamHome/iciamHome_tf.html July 8-10, TIME-ICTL-2003, 10th International Symposium on temporal representation and reasoning, and 4th international conference on temporal logic, Cairns QLD. Contact: web: http://www.cs.uwa.edu.au/~tim/TIME-ICTL-2003/ July 13-16, 25th Assembly of the International Astronomical Union, Sydney. Contact: http://www.astronomy2003.com July 16-19, Qualitative Research: Creating Spaces for Understanding, AQR Congress Secretariat: ICMS, GPO Box 2609, Sydney, NSW 2001, Australia, Phone (+61 2) 9241 1478, Fax (+61 2) 9351 3552, Email [email protected], web: http://www.latrobe.edu.au/aqr/offer2003/conf03_welcome.htm July 14-16, The First Australian Conference on Safety and Quality in Health Care Safety and Quality in Action, Burswood International Resort and Convention Centre, Perth, Western Australia, Contact: Congress West Suite 3/ 12 Thelma Street, West Perth, WA 6005 PO Box 1248 WEST PERTH WA 6872 Phone +61 8 9322 6906 Fax +61 8 9322 1734 Email: [email protected], web: http://www.congresswest.com.au/QHC2003/index.html 138 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA July 14–17, MODSIM 2003 - International Congress on Modelling and Simulation, Townsville, QLD. Contact: David Post, web: http://mssanz.cres.anu.edu.au July 19-23, 11th International Conference on Biological Inorganic Chemistry, Cairns Convention Centre, Cairns. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 3 9682 0244, fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected] , web: www.icms.com.au/icbic11 August 10-15, International Confederation for Plastic Reconstructive and Aesthetic Surgery World Congress Sydney 2003, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 2 9241 1478, fax: +61 2 9251 3552, email: [email protected], web: http://www.ipras2003.com August 10-14, 2003, International Symposium on Radiopharmaceutical Chemistry, Sheraton on the Park, Sydney, Contact: tel: +61 2 9262 2277, Fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected] , web: www.tourhosts.com.au/isrc2003 August 17 – 22, 12th International Congress of Radiation Research, Brisbane Convention Centre, Brisbane. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax: +61 7 3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/icrr2003. August 24 –29, World Congress on Medical Physics and Biomedical Engineering (WC2003), Sydney Convention & Exhibition, Sydney, NSW. Contact: email: [email protected], web: http://www.wc2003.org/ August 24 – 29, XII International Workshop on Sol-Gel Science and Technology. Four Seasons Hotel, Sydney, NSW. Contact: tel: +61 2 9290 3366, Fax: + 61 2 9290 2444, email: [email protected], web: www.icms.com.au/sol-gel September 2-6, 9th International Congress of Inborn Errors of Metabolism, Brisbane Convention & Exhibition Centre, Brisbane, QLD. Contact: ICMS Pty Ltd, tel: +61 2 9290 3366, Fax: +61 2 9475 0364, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/iciem2003 September 9-13, International Conference on Software Engineering and Formal Methods (SEFM 2003). Brisbane, QLD. Contact: email: [email protected], web: http://www.svrc.uq.edu.au/Events/SEFM03/ September 22-25, 14th International Symposium for the Psychological Treatment of Schizophrenia and Other Psychoses. Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9251 8881 fax: +61 3 9521 8889, email: [email protected] 139 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA September 24-26, 15th Conference of the International Society for Environmental Epidemiology, Perth, WA. Contact: tel: +61 8 9489 4800, fax: +61 8 9489 4801, email: [email protected] , web: http://www.eventedge.com.au October 6-10, 2003 Annual Crime Stoppers International Training Conference, Crown Complex, Melbourne, Contact: The Meeting Planners Pty Ltd, 91 - 97 Islington Street Collingwood, Victoria, Australia, 3066, Tel: +61 3 9417 0888 Fax: +61 3 9417 0899, Email:[email protected], web: http://www.csidownunder.com/ November 16 – 19, 9th International Congress on Oral Cancer in association with the 5th National Australian and New Zealand Head and Neck Society, Melbourne Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/oralcancer PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN AUSTRALASIA NEL 2004 February 6 – 7, 2004, International Society of Bipolar Disorders Regional Conference 2004, Sydney, Australia. Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web http://www.icms.com.au/bipolar2004 February 9 – 13, 2004, International Congress of Biological Psychiatry, Sydney Convention & Exhibition Centre, Sydney, Australia. Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/wfsbp2004 March 21 – 26, 2004, XVIIth International Congress on Fibrinolysis and Proteolysis (ISFP), Melbourne Convention Centre, Melbourne, Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/isfp2004 September 19 – 22, 2004, ISPCAN 15th International Congress on Child Abuse and Neglect, Brisbane Convention & Exhibition Centre, Brisbane, Australia. Secretariat: 140 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA ICMS Pty Ltd, 82 Merivale Street, South Bank, Queensland 4101, Australia. Tel: +61 7 3844 1138, Fax: +61 7 3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/ispcan2004 September 20 – 24, 2004, International 30th Conference Australian and New Zealand College of Mental Health Nurses, Canberra Convention Centre, Canberra, Australia. Secretariat: ICMS Pty Ltd, 84 Queensbridge Street, Southbank, Victoria 3006, Australia. Telephone: +61 3 9682 0244, Facsimile: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/anzcmhn2004 141 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA 142 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA PRINCIPALI SITI WEB Siti d’interesse scientifico Anglo-Australian Observatory www.aao.gov.au/ AusIndustry www.ausindustry.gov.au Australian Antarctic Division www.antdiv.gov.au Australian Institute of Marine Science (AIMS) www.aims.gov.au Australian Nuclear Science and Technology Organisation (ANSTO) www.ansto.gov.au/ Australian Academic and Research Network www.aarnet.edu.au/ Australian Research Council www.arc.gov.au/ Bureau of Meteorology www.bom.gov.au/ CSIRO www.csiro.au/ Cooperative Research Centres www.isr.gov.au/crc/index.html Defence Science and Technology Organisation (DSTO) www.dsto.defence.gov.au/ Department of Industry, Tourism and www.industry.gov.au/ Resources Department of Agriculture, Fisheries and Forestry – Australia www.affa.gov.au/ Department of Education Science and Training www.dest.gov.au/science/index.htm Environment Australia www.environment.gov.au EPA New South Wales www.epa.nsw.gov.au EPA Queensland www.epa.qld.gov.au EPA Western Australia www.epa.wa.gov.au EPA South Australia www.epa.sa.gov.au EPA Northern Territory www.epa.nt.gov.au EPA Victoria www.epa.vic.gov.au 143 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Marzo 2003 CANBERRA Geoscience Australia www.agso.gov.au/ Great Barrier Reef Marine Park Authority (GBRMPA) www.gbrmpa.gov.au/ IPAustralia www.ipaustralia.gov.au/ Land and Water Australia www.lwa.gov.au/ National Environment Protection Council www.nepc.gov.au/ National Health and Medical Research Council (NHMRC) www.health.gov.au/nhmrc/ National Standards Commission www.nsc.gov.au/ Informazioni generali sull’Australia Australian Bureau of Statistics www.abs.gov.au Australian Federal Government Entry Point www.fed.gov.au Australian Universities www.detya.gov.au/highered/ausunis.htm Principali fonti d’informazione australiane Australian Financial Review www.afr.com.au Sydney Morning Herald www.smh.com.au The Age www.theage.com.au The Australian www.theaustralian.com.au Australian Broadcasting Corporation, Science Programs www.abc.net.au/science 144