«Troppi libri a scuola, spesa oltre i limiti»

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«Troppi libri a scuola, spesa oltre i limiti»
Corriere della Sera - «Troppi libri a scuola, spesa oltre i limiti»
5-03-2005 15:32
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I consumatori: superati i tetti fissati. Il ministero:
verificheremo le violazioni
nel sito
nel web
DA
CORRIERE.IT
Anche in Italia il
dibattito sulla
divisa scolastica
(20 agosto 2003)
MILANO - Ci sono i classici, i volumi che hanno accompagnato sui
banchi di scuola intere generazioni. Il "Guglielmino", la Guida al
900. E ci sono le edizioni più recenti. Per esempio, solo per far
seguire all'italiano la matematica, Il Nuovo Format
Maraschini-Palma. Se siano stati gli uni o gli altri a far sforare il tetto
di spesa fissato dal ministero dell'Istruzione è difficile stabilirlo.
Certo è che per l'anno
scolastico ormai alle porte,
secondo i consumatori, più di
una classe su tre delle scuole
medie e delle prime superiori
(molte le sperimentali) ha
chiesto alle famiglie una spesa
per i libri di testo superiore a
quella prevista dalle ordinanze
ministeriali.
LA RICERCA - Più di una
classe su tre. Il dato
rappresenta la proiezione di
un'indagine condotta
dall'associazione "Altroconsumo" su 175 classi di Milano e Roma. Prime,
seconde e terze medie. Ma anche prime superiori. Tutte, insomma,
quelle per le quali il ministero fissa dei tetti di spesa. Risultato: "Il
38% delle classi prese in esame ha sforato le indicazione di
viale Trastevere. Con un incremento di tre punti in percentuale
rispetto all'anno scorso: troppi i libri scelti o sbagliate le scelte fatte",
afferma Michele Cavuoti, responsabile Ricerche di mercato
dell'associazione. A battere ogni record sono state le seconde medie con
un 61% di classi inadempienti (erano il 46% nell'anno scolastico
2002/2003). Fuori norma anche il 51% delle prime superiori.
Bambini di una scuola elementare
multietnica (Fotogramma)
LA CLASSIFICA - Nella classifica dei "trasgressori" c'è chi ha sforato di
un paio di decine di euro, e chi ha superato il budget di addirittura la
metà della spesa prevista. E' il caso del liceo "Parini" di Milano.
Per le quarte ginnasio il ministero ha fissato un tetto di 317
euro, gli insegnanti della quarta ginnasio, sezione C, del
"Parini" hanno indicato ai loro studenti libri per una spesa di
472,05 euro: 155,05 in più rispetto al limite; 108 euro "fuori
budget" anche per i ragazzi della sezione G. "Entrambe classi
sperimentali, anche se la spesa dei libri per le materie "caratterizzanti"
(economia e diritto) incide solo per 22,50 euro", continua Cavuoti. Tra
le classi più spendaccione poi anche la seconda A della scuola media
"Tommaseo" di Milano: 119 euro in più rispetto al tetto massimo. E
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/08_Agosto/21/scuola.shtml
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5-03-2005 15:32
l'Istituto tecnico Commerciale "Matteucci" di Roma: oltre 78 euro.
IL DIBATTITO - "Altroconsumo" denuncia: "Quel tetto rappresenta
un indispensabile strumento di tutela delle famiglie". E alla Moratti
manda a dire: "Se il ministero si è impegnato a fissare il limite deve
farlo rispettare". Poi, rivolgendosi a presidi e insegnanti: "Non tutti gli
studenti arrivano il primo giorno di scuola con i libri nello zaino, rivedete
le scelte sbagliate". Il primo a raccogliere l'appello dei consumatori è il
ministero. "I tetti indicati da un'ordinanza del 13 marzo sono quelli
dello scorso anno: nessun aumento, nessuna deroga. Il costo della
riforma non può essere scaricato sulle famiglie", dicono da viale
Trastevere sottolineando come oltre 103 milioni di euro sono stati
stanziati per fornire libri agli alunni meno abbienti. "Stiamo per
attivare verifiche a livello informatico. E' possibile che nelle
classi fuori norma, le spese eccedenti vengano recuperate nei
prossimi anni". Un "nessuno tocchi quei tetti" arriva anche dalla Cgil
scuola. Che invita gli insegnanti a "una maggiore attenzione" ma punta
anche il dito contro la mancanza di controlli sulla politica dei prezzi:
"Esiste una commissione ministeriale che non si riunisce da due anni",
afferma il segretario nazionale Enrico Panini. L'Associazione italiana
genitori (Age) invita invece a un "maggior senso di responsabilità
insegnanti e case editrici". Non senza recitare un "mea culpa": "I
genitori devono partecipare alle scelte, non possono aspettare l'inzio
dell'anno scolastico per lamentarsi", dice il presidente nazionale
Maurizio Salvi. Che aggiunge: "Non ha senso fare economia sui libri, se
poi non sappiamo dire no ai nostri ragazzi che ci chiedono Nike e
zainetti griffati".
Alessandra Mangiarotti
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