organizzazione neurologica metodo whiteson

Transcript

organizzazione neurologica metodo whiteson
WHITESON
© Jacques Blanchard 01/01/2005
SOMMARIO
I - INTRODUZIONE
In pratica
Alcune piste per delle riflessioni generali
Vediamo ogni fase di lavoro
I sistemi utilizzati
II - L'ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA
La base neurologica
Prima unità neurologica
Seconda unità neurologica
Terza unità neurologica
Quarta unità neurologica
Quinta unità neurologica
Sesta unità neurologica
Settima unità neurologica
Le cause di disorganizzazione neurologica
Regolazioni degli strumenti di crescita
I riflessi cranici di nascita
Le correzioni oculari
Le fasi rettiliana e mammifera incrociata
Le connessioni inter-emisferiche
L'accesso alle dominanze
Le regolazioni specifiche proposte dalla T.O.N.
Le correzioni " in relazione a "
Le correzioni specifiche
III - NEUROBIOENERGETICA
Le cause perturbatrici
Gli strumenti di correzione
IV - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
V - CONTATTI - FORMAZIONI
p. 4
p. 18
p. 20
p. 44
p. 50
p. 58
p. 70
p. 73
Signora, Signore,
Sia che siete già pazienti in uno dei nostri centri e desiderate saperne di
più per capire e spiegare l'approccio al quale partecipate, oppure che siete
semplicemente alla ricerca d’informazioni, ci auguriamo che quanto segue
riesca a rispondere alle vostre domande.
La nostra proposta d’aiuto si è imposta a seguito della crescente evidenza
che gli approcci terapeutici tradizionali raggiungono sempre più spesso dei
limiti nei loro risultati, a causa dei blocchi dovuti alle esperienze ingerenti o
aggressive vissute dai pazienti; blocchi che questi approcci non arrivano più
ad eliminare in modo durevole.
Difatti, negli ultimi decenni l'evoluzione sociale e tecnologica, pur fonte
d’enormi progressi e di comodità quotidiane, mette progressivamente in
difficoltà numerose competenze naturali come quelle d’adattamento, di
riparazione, di sopravvivenza dell'organismo umano.
Risultati: dei traumi fisici e chimici molto frequenti, una gestione degli
stress sempre più difficile, l'apparizione di problemi cronici, spesso dei bambini con difficoltà d’apprendimento o di comportamento, delle donne con il
sistema riproduttivo fragilizzato (sterilità, problemi di sessualità...), delle
persone con una cattiva salute emozionale resa fragile dalle condizioni di
lavoro (orari, computer...) ecc. In effetti i limiti di tolleranza dei comandi di
sopravvivenza più intimi del corpo sono in realtà raggiunti e superati, in
seguito alle esperienze della vita, riducendo la vitalità della persona. Il
presente testo vi propone delle spiegazioni e un indirizzo di correzione; ritorneremo sull’argomento.
Abbiamo concentrato l'essenziale della nostra attività d’aiuto corporeo,
oggetto di questa presentazione, nella verifica e nella messa in moto degli
strumenti di controllo, di restauro e di disinquinamento delle funzioni
chiave dell'organismo, per permettergli di ritrovare le competenze naturali di
riparazione e d’autoregolazione oltre che per aiutarlo a ritrovare i suoi
strumenti " normali " di funzionamento, quelli di cui oggigiorno è più frequentemente privato.
Ci sembra che questo tipo di procedura diventi prioritario, prima di tentare
d'aiutare il corpo con approcci terapeutici, per preservare la sua capacità di
rispondere alle cure e per aiutare le persone a proseguire il loro cammino
personale un poco più liberamente.
Del resto, come regolarmente esprimiamo, il lavoro proposto può essere
descritto come " pre-terapeutico ". Con questo non intendiamo che esso non
curi, ma che la sua priorità consiste nel permettere al corpo di ritrovare la
competenza naturale di riacquistare gli strumenti di sviluppo e d’aiuto alla
riparazione, prima di tentare la regolazione dei problemi ribelli con le terapie.
Come riparare una macchina (per esempio un'automobile) se i suoi elementi
di base non sono operativi (pneumatici sgonfi, bulloni svitati, telaio danneggiato, ecc.)?
4
Le nostre azioni, dunque, aderiscono essenzialmente alla volontà di rispetto
dell'ecologia corporea, restituendo all'organismo l'uso dei suoi strumenti di
sopravvivenza.
L'introduzione del libro In salute con l'organizzazione neurologica (edizioni
Whiteson, www.abcd-editions.com), che descrive nel dettaglio le ragioni che
sott’intendono la riflessione e l’azione che sono nostre, presenta questa volontà
di lavoro.
" Gli approcci alla salute, siano essi naturali (chiropratica, energetica cinese,
omeopatia, naturopatia, osteopatia, fitoterapia...) oppure no (allopatia, chirurgia,
odontoiatria...) si esercitano nel rispetto delle possibilità di reazione dell'organismo
dei pazienti.
Questi approcci, talvolta, possono toccare de limiti o essere frenati nella loro
riuscita d’applicazione. Difatti, delle esperienze di vita (traumi di nascita o d'infanzia, shock fisici o emozionali, uso eccessivo o indebito di prodotti chimici) così come
le variazioni dell'ambiente naturale, hanno potuto portare l'organismo a superare le
proprie competenze d’adattamento naturale. Allora, non può più ripararsi da solo né
reagire correttamente alle stimolazioni terapeutiche tradizionali, previste per essere
applicate su un corpo che viva in un contesto equilibrato; ciò che non rispecchia più
la realtà da oltre un secolo, a causa delle evoluzioni sociali, tecnologiche e ad altre
ragioni...
Bisogna quindi appellarsi ai mezzi specificamente studiati che permettono al
corpo sia di ritrovare l'uso delle sue competenze di sopravvivenza sia di riparare i
comandi del sistema nervoso; quale sistema coordinatore di tutte le funzioni corporee lese o mal costruite in seguito ai traumi vissuti. Dove l'utilità della Tecnica
d’Organizzazione Neurologica, strategia di riconquista per il corpo della regolazione
dei suoi comandi più intimi e della Neurobioenergetica che permette di pulire gli
inquinamenti profondi che ostacolano l'uso delle vie naturali di guarigione ".
La maggior parte delle professioni legate alla salute sono state create in
epoche (millenaria per l'energetica cinese, centenaria per la maggior parte
delle altre, nella loro forma attuale) dove, in confronto, esistevano meno
cause d’oltraggio alle funzioni vitali rispetto ad oggi.
Le cause di disorganizzazione neurologica che sono enumerate più avanti
nel testo lo confermano, così come l’uso abusivo o erroneo di prodotti chimici
che generano una memorizzazione delle tossine pregiudizievole alla salute.
Gli approcci tradizionali non potevano prendere in considerazione delle
cause di traumi o d’inquinamento che non esistevano all’epoca della loro
creazione.
I nostri approcci hanno come obiettivo principale d’aiutare il corpo a liberarsi da questi problemi, spesso cronici o ribelli alle cure abituali, che sono
presenti a partire dall'era industriale. Dopo le nostre correzioni, la natura
può riappropriarsi dei suoi diritti.
5
LA NOSTRA PROPOSTA
.Dapprima, stabiliamo
l'analisi del vostro stato attuale di salute o di vita personale,
.in seguito, le prime sedute saranno dedicate
al restauro della vostra organizzazione neurologica,
.per ottimizzare il funzionamento
dei riflessi di sopravvivenza e
degli strumenti di crescita
che ogni corpo umano equilibrato utilizza continuamente,
.poi, talvolta contemporaneamente,
aiutiamo la pulizia delle memorie inquinanti,
nel rispetto dello stato di salute attuale e
rendendo di nuovo possibile un uso migliore delle vostre funzioni
naturali,
.fino a quando i nostri obiettivi comuni sono compiuti:
sintomi eliminati (o applicazione di cure adattate) e comodità di vita
ritrovata.
Questi due tipi principali di cure, la regolazione dell'organizzazione neu rologica e la pulizia neurobioenergetica, sono dunque sistematicamente
applicati ad ogni seduta nel rispetto di un protocollo molto rigoroso, finché
i loro criteri d’applicazione non siano più prioritari.
Un obiettivo maggiore: permettere al corpo di utilizzare il 100% delle
sue facoltà di sopravvivenza, perché se solo il 98% o il 30% sono utilizzate,
il corpo non può reagire che nella sua percentuale di competenza, sia
nelle funzioni comuni che in risposta agli atti terapeutici.
Ecco perché quando il restauro dei comandi neurologici è finito, c’è di
nuovo il posto per l'efficacia delle cure complementari.
Questa strategia inizia ad attirare l'attenzione di un numero sempre
maggiore di professionisti, confrontati alla cronicità dei problemi dei loro
pazienti. Molti di voi ci sono stati mandati dai professionisti della salute presso ai quali, all’occorrenza, potete continuare a venir trattati durante il nostro
lavoro, oppure dai quali potrete nuovamente ricevere le ottime cure, dopo il
nostro periodo di regolazione.
6
IN PRATICA
Ovunque siate,
se
un
o
un professionista che vi abbiamo indicato come
operatore certificato del nostro approccio è vicino,
avrete la garanzia che le cure Whiteson dispensate
saranno della stessa natura.
Difatti, sarà
Certificato Whiteson
ed avrà firmato
il Regolamento Whiteson
Costui, possedendo tutto o parte della formazione Whiteson,
si sarà impegnato a proporre le cure per le quali è certificato potendo,
d’altra parte, proporre le cure della propria professione iniziale
in supplemento alle regolazioni Whiteson.
7
DESCRIVIAMO
La procedura generale proposta nei
:
valutazioni
e
correzioni
neurologiche funzionali.
Le correzioni sono
non invasive, e
applicabili a qualsiasi età,
dalla verifica del buon funzionamento post-natale
alla riparazione dei pregiudizi vissuti che rendono scomodi gli ultimi
anni di vita.
Esse rispettano un’asse tecnico preciso e una pratica rigorosa, che permettono di utilizzare al meglio la nostra proposta principale:
UN SISTEMA NERVOSO COMPETENTE
.con una base neurologica corretta,
.che nei suoi primi anni ha maturato bene
i propri strumenti di crescita,
.liberato dagli ostacoli funzionali e dagli inquinamenti
attraverso la Neurobioenergetica,
É IN GRADO DI PARTECIPARE NATURALMENTE ALLA PROMOZIONE
DELLA SALUTE E DI PERMETTERE AGLI APPROCCI TERAPEUTICI DI
ESSERE APPLICATI CON LE MIGLIORI PROBABILITÀ DI SUCCESSO.
8
Organizzazione del lavoro
R
e
g
o
l
a
z
i
o
n
i
o
b
b
l
i
g
a
t
o
r
i
e
R
e
g
o
l
a
z
i
o
n
i
O
p
z
i
o
n
a
l
i
La Base neurologica
Le sette
unità
neurologiche
Gli strumenti di crescita
I riflessi cranici di nascita
Gli occhi post-natali
L'accesso alla spazialità
Le connessioni inter-emisferiche
Le dominanze cerebrali
Le verifiche scoliotiche
Le regolazioni personalizzate
e altre terapie
Cooperazione
«in relazione a»
T.O.N.
Aiuto specifico
della T.O.N. per
certe patologie:
Cardiac back,
Trisomia,
Epilessia,
Sclerosi multipla,
Asma,
Ecc.
Pulizia degli inquinamenti:
Bioterapia
Neurobioenergetica
N.B.E.
Cooperazione
interdisciplinare
con:
Regolazioni
Agopuntori
emozionali
Chiropratici
T.O.N. ou N.E.T. Dentisti
Medici
Naturopati
Omeopati
Osteopati
Ecc.
ALCUNE TRACCE
PER DELLE RIFELSSIONI GENERALI
Nelle condizioni di vita normale, quando sopraggiunge una ferita (lesione
del tessuto, come ad esempio un semplice taglio), il corpo sa ripararsi senza
l’aiuto esterno (cicatrizzazione).
Utilizza le sue funzioni immunitarie per riconoscere gli elementi estranei
e per impedire l'infezione. Esso assimila il cibo e lo trasforma in un nuovo
tessuto per fabbricare all'occorrenza i vasi sanguigni, i muscoli, la pelle, ecc.
Questo succede ad ogni età, anche nel caso di problemi gravi di salute come
una frattura o un'operazione chirurgica, per i quali i tessuti sono obbligati a
ricostituirsi integralmente.
Dunque, per dei problemi di salute più semplici, non dovrebbe risultare
oltremodo difficile ricuperare naturalmente la salute nel lasso di tempo naturale
di riparazione dei tessuti.
Allora, perché possiamo perdere l'uso della salute in modo recidivo o cro nico?
Se il corpo utilizza correttamente i suoi mezzi di riconoscimento e di riparazione non deve ripetere gli stessi problemi e neppure conservarli oltre il
tempo di riparazione naturale dei tessuti (45 giorni), pena la cronicità.
Eccetto alcune malattie conosciute in cui l'immunità è alterata, occorre
dunque che un meccanismo particolare sia perturbato affinché un problema
cronico possa installarsi.
Per ciò che ci riguarda, il difetto di funzionamento dell'organizzazione
neurologica (l’hard disk ha perso la sua affidabilità: bisogna riformattarlo) e
la presenza di memorie d’inquinamenti acquisiti, (i codici d’identificazione
personale sono inquinati: occorre pulire per potere riutilizzare i buoni programmi), sembrano una pista importante nella responsabilità della creazione
di questi tipi di problemi cronici.
10
La costituzione più intima del corpo (i suoi geni, i suoi comandi nervosi...) gli dà la possibilità di ricostruirsi integralmente e in permanenza. Infatti,
oggi sappiamo che tutti i tessuti si auto-distruggono e si ricreano in continuazione, rinnovando così un patrimonio costantemente ricostituito.
Quando un problema di salute persiste, spesso succede che il programma
di ricostruzione del corpo non è competente e che questa ricostruzione dei
tessuti avviene secondo un modello disturbato. Se il modello genetico e i
circuiti d’informazione e d’azione neurologica fossero operativi, il corpo si
ricostruirebbe in modo identico alla sua identità iniziale senza mostrare, nella
ricostruzione, sia le distorsioni neurologiche che le memorie perverse acquisite.
Ogni tessuto e ogni organo sono in continuo rinnovo. Dunque, i problemi
di salute dovrebbero sparire, piuttosto che persistere se le perturbazioni nei
meccanismi di codificazione e di comunicazione sono puliti e regolati.
Gli approcci proposti nei nostri Centri, generati dall'uso congiunto e organizzato di varie discipline di salute (chiropratica, energetica cinese...), tentano
di portare una soluzione a queste interrogativi.
Verifichiamo gli strumenti di sopravvivenza del corpo, li ripariamo e
permettiamo loro di funzionare più liberamente. Ritornare ad una buona
organizzazione neurologica offre ai tessuti la possibilità di ritrovare l'uso
del modello iniziale (di uno stampo) più vicino a quello d’origine, grazie alla
pulizia che libera gl’inquinamenti che ne disturbano l'affidabilità.
Il nostro obiettivo consiste nell’aiutare la ricostruzione delle competenze
naturali di guarigione dell'organismo, facendogli affidamento affinché trovi
la strada per guarirsi dai propri problemi di salute (da solo o con un po’ di
aiuto).
Ecco perché, quando le terapie abituali non funzionano più come dovrebbero, siano esse naturali oppure no, la nostra proposta spesso s’impone come
un’ottima via di ricorso. Tanto per i pazienti quanto per aiutare i professionisti a ritrovare l'efficacia dei loro approcci.
In pratica, la correzione dell'organizzazione neurologica e la pulizia neurobioenergetica, sono perseguite seduta dopo seduta, fino a quando ognuna di
esse sia sufficientemente equilibrata per permettere al corpo di ritrovare i
migliori strumenti d’azione e la propria salute.
11
VEDIAMO OGNI FASE DI LAVORO
L'ordine di presentazione di questo testo segue una regola precisa, quella
del lavoro proposto, che rispetta l'organizzazione progressiva vissuta da
ciascuno.
L
Si occupa di restaurare le funzioni neurologiche; partendo dalle prime
che costituiscono la base neurologica e con le quali arriviamo alla vita, passando da quelle che gestiscono le fasi della nascita e gli stadi evolutivi dell'infanzia (oculare, rettiliana, mammifera quadrupede, mammifera bipede,
acquisizione delle dominanze...), fino a quando la vita sociale umana può
installarsi verso i 7 anni.
Naturalmente, questa correzione vale per i bambini; ma vale però anche
per gli altri, adolescenti e adulti, perché da loro aiuta quelle parti di bambino
non cresciuti completamente o traumatizzati a reintegrare il patrimonio
personale, affinché ciascuno possa ritrovare la sua integrità.
È difatti comunemente accettato che un gran numero di problemi di salute
o di comodità di vita trovano parte della loro origine nei traumi vissuti
durante l'infanzia. Dalla gravidanza voluta o no dai genitori, all’identità
sessuale del bambino fino ai traumi fisici, chimici o emozionali della piccola
infanzia; le cause di disturbo sono numerose. Anche gli avvenimenti vissuti
dopo l'infanzia vengono spesso a echeggiare con le memorie di traumi
vissuti durante quelle fasi di costruzione, fissandoli cronicamente.
Del resto, un gran numero di persone " in lavoro personale " (psicologico,
spirituale, terapeutico, ecc.) concordano nel riconoscere nella loro infanzia le
numerose sorgenti di blocchi attuali, generati da una crescita personale fatta
di distorsioni e di compromessi per sopravvivere.
La regolazione dell’organizzazione neurologica e qualche seduta di pulizia, spesso, permettono loro di ritrovare un percorso di vita più pacifico e di
continuare a costruirsi con meno fatica.
12
La
o
Si occupa di pulire gli inquinamenti acquisiti attraverso il sorpasso dei
limiti di tolleranza dell'organismo da parte degli agenti chimici, emozionali
o fisici.
L'eliminazione della loro attività perversa aiuta il corpo ad utilizzare più
liberamente i propri strumenti di riparazione.
Com’è citato sopra, i principali inquinamenti che riguardano la N.B.E.
sono in rapporto con i sovraccarichi inquinanti legati all'uso di prodotti o
agli avvenimenti dovuti all'evoluzione industriale.
I più comuni sono:
- sul piano chimico, le anestesie, gli ormoni, le tossine dei germi di malattie spesso comuni, ecc.
- sul piano emozionale, gli abbandoni (nascita...) e le paure viscerali, ecc.
- sul piano fisico, gli shock cranici e sui glutei, ecc.
La N.B.E. attiva nel corpo un meccanismo di auto-pulizia che s’incarica
di avviare l'eliminazione delle memorie più urgenti, nel rispetto dei bisogni
immediati del corpo e senza atti ingerenti.
Altri approcci terapeutici a cui teniamo, benché all'origine della nostra
riflessione nel campo della salute (chiropratica, energetica cinese...), non sono
citati per esteso in questo testo; essi sono però regolarmente praticati nei nostri
centri in quanto il loro intervento è benvenuto quando i protocolli che proponiamo sono finiti, lasciando che acquisiscano tutta la loro efficacia.
13
I SUPPORTI ANATOMICI
UTILIZZATI
Prima di presentare le proposte di cura dei nostri Centri, descriviamo
brevemente i diversi supporti anatomici che utilizzano i loro approcci. Nel
presente testo, ci occupiamo principalmente del sistema nervoso (lo strumento di comunicazione del corpo), del sistema osteo-articolare (il suo
strumento di supporto fisico), dei muscoli e dei legamenti che gli danno la
possibilità d’agire.
Il sistema nervoso
L’
è associata principalmente al sistema nervoso centrale.
La
è direttamente legata al funzionamento del sistema nervoso vegetativo.
Per le necessità descrittive degli approcci utilizzati, il sistema nervoso può
essere descritto in base a tre elementi anatomici: il sistema nervoso centrale,
il sistema neurovegetativo e il sistema nervoso somatico.
Il sistema nervoso centrale
Comprende il cervello (che organizza i comandi funzionali del corpo) e il
midollo spinale (che porta vicino ai luoghi d’azione del corpo le proiezioni
dei comandi cerebrali). È incaricato di integrare le informazioni che vengono
dall'esterno e di organizzare le funzioni d’adattamento del corpo.
La correzione dell'organizzazione neurologica ha per scopo principale la
regolazione dei riflessi di sopravvivenza e degli strumenti di crescita dei
primi anni di vita. Essi appartengono al sistema nervoso centrale e in particolare alle parti rettiliana e limbica di questo sistema; queste parole vengono
utilizzate durante le nostre formazioni ma non vengono discusse qui per evitare delle confusioni di termini (ad esempio, leggere “I tre cervelli dell'uomo”
di Mac Lean, ed. Laffont).
L'organizzazione neurologica lavora con le funzioni che operano all’interno della dura madre, la meninge esterna, ultima protezione del cervello e
del midollo spinale all’interno delle strutture ossee, quali il cranio e la colonna
vertebrale. Questa dura madre è un elemento chiave della stabilità dell'organizzazione neurologica; i comandi neurologici sono perturbati appena essa è
sovraccaricata, aggredita o ferita...
14
I TRE SISTEMI NERVOSI
SISTEMA
SISTEMA
NEUROVEGETATIVO NERVOSO CENTRALE
Organi
SISTEMA
NERVOSO SOMATICO
Comandi
Movimenti
Simpatico
Parasimpatico
Corteccia cerebrale
Dura madre cranica
Corpo calloso
Ponte
Testa
Cervelletto
Occipite
C1 Midollo spinale
C2
C7
T1
Spalle
Braccia
Mani
Cuore
Polmone
Esofago
Stomaco
Fegato
Cistifellea
Pancreas
Surrenali
Intestino tenue
Colon
Colon
Reni
Vescica
Genitali
T6
Dura madre vertebrale
T12
L1
L5
Sacro
Coccige
Cosce
Gambe
Piedi
Il sistema neurovegetativo
È impegnato nella relazione tra i comandi nervosi centrali e gli organi.
È composto dal sistema simpatico e dal sistema parasimpatico.
Una particolarità di questi due sistemi consiste nel fatto che, avendo la funzione opposta, ogni organo è collegato all’uno e all'altro contemporaneamente. Quando il sistema simpatico aumenta l'attività di un organo, il sistema
parasimpatico la rallenta e inversamente; essi hanno così un ruolo di regolazione e di protezione degli organi, inoltre, controllano l'insieme delle funzioni organiche del corpo e formano un sistema integrale.
Un sistema completo come il sistema neurovegetativo, legame tra la
periferia e la profondità più intima dell'organismo, può essere utilizzato sia
per analizzare l’inquinamento del corpo ai suoi livelli organici che per
stimolarlo aiutandolo a ripulirsene.
È l'organo principale utilizzato dalla tecnica NEUROBIOENERGITICA.
Il sistema nervoso somatico
Opera più precisamente a livello delle relazioni con l'ambiente esterno,
infatti, trasmette le informazioni attraverso le vie sensoriali (caldo, freddo,
tatto...) e stimola le reazioni attraverso le vie muscolari (contrazione, rilassamento...). Agisce con la parte responsabile delle azioni reattive e volontarie.
Deve essere reso operativo dalla T.O.N. affinché l'organismo possa essere
libero di funzionare.
È al suo livello che la maggior parte delle sublussazioni vertebrali (i riferimenti del mondo chiropratico), se sono lasciate libere di agire vanno a turbare la salute delle persone. Da qui il bisogno specifico delle verifiche chiropratiche (professione di salute specificamente neuro-scheletrica) necessarie a
liberare il sistema nervoso dai suoi ostacoli funzionali sorgenti di problemi
di salute, quando il sistema nervoso centrale è regolato e che gli strumenti di
crescita sono stati puliti. Questa professione di salute non è l'oggetto principale del presente testo; per saperne di più: vedere " In salute con la
Chiropratica " (edizioni Whiteson oppure sul sito www.abcd-editions.com).
Il sistema osteo-articolare
In prevalenza, le correzioni degli approcci proposti nei nostri Centri si
avvalgono di contatti sulle strutture attive nella sfera osteo-articolare. Lo
schema seguente mostra le diverse strutture toccate o descritte. Oltre a questo
schema generale, che permetterà di localizzare gli elementi descritti in questa
parte iniziale del testo, in funzione delle necessità, ne saranno presentati altri.
16
L E RELAZIONI OSSEE
Cinto cranio-mandibolare
Cinto scapolare
Cinto pelvico
DI SPALLE
Parietale
Temporale
DI FRONTE
Temporale
Frontale
Sfenoide
A.T.M.
Mascellare
Mastoide
Occipitale
Mandibola
Clavicola
T1
T2
Omero
Scapola
L4
L5
Iliaco
Osso sacro
Pube
Femore
Ogni funzione del corpo è controllata da specifici programmi neurologici
(come quelli che compongono la memoria centrale di un computer) basati sui
suoi sistemi riflessi di sopravvivenza comuni a tutti i mammiferi. Essi
controllano le regolazioni generali dell'organismo.
Nei Centri Whiteson, gran parte del lavoro proposto per la regolazione
dell'organizzazione neurologica è generata dalla " Neural Organisation
Technique ", N.O.T. (T.O.N.: Tecnica d’Organizzazione Neurologica in italiano) creata e insegnata dal dottor Ferreri, Brooklyn-U.S.A. dall'inizio degli
anni 1980; essa è una tecnica con la quale il dottore Blanchard, formatore dei
Centri Whiteson, lavora dal 1982. Egli è stato autorizzato ad insegnarla dal
dottore Ferreri dalla fine degli anni 80.
Tutti i nostri operatori hanno seguito l'insegnamento generale della
T.O.N., e per la pratica proposta dai Centri hanno seguito una formazione
specifica a fianco dei nostri propri formatori; essi sono ufficialmente certificati Whiteson. Infatti, teniamo a garantire la loro capacità di rispettare il
regolamento dei Centri Whiteson che includono delle correzioni particolari.
La regolazione dell’organizzazione neurologica consiste nell’installazione
o la riparazione dei circuiti integrati e innati del sistema nervoso arcaico;
riflessi primitivi del cervello rettiliano e limbico con l'uso dei quali siamo
supposti nascere (base neurologica della T.O.N.) e il cui buon funzionamento
permette la crescita armoniosa del bambino (strumenti di crescita) e la
possibilità, per l'adulto, di essere naturalmente sul proprio cammino di vita
e in buona salute. Questi riflessi possono essere disturbati da un gran numero
di fattori: un trauma durante la gravidanza della mamma, un parto che non ha
rispettato le regole naturali, uno shock cranico, l'omissione della fase a
quattro gambe, dei traumi che hanno destabilizzato le protezioni del sistema
nervoso centrale come incidenti, cadute, aggressioni emozionali o chimiche
(vaccini, anestesie), febbri importanti....
Presso i nostri Centri vengono sistematicamente praticate due fasi di
correzione generale (da noi chiamate regolazioni obbligate), altre correzioni
sono riservate ai problemi specifici (segue la descrizione: dislessia, scoliosi...),
prima dell'uso di cure terapeutiche tradizionali:
Fase 1 - Regolazione della base neurologica
Fase 2 - Regolazioni degli strumenti di crescita
18
La base neurologica
V
i
t
a
i
n
t
r
a
u
t
e
r
i
n
a
Composta da sette
unità neurologiche
Verificabile
fin dalla nascita
Unità 1: Riflessi d’inizializzazione e di centramento (rif. cloacali,
labirintici e oculari), il sistema di gestione posturale e di
centramento dei meccanismi deambulatori.
Unità 2 : Complesso traumatico cranico.
Unità 3 : Sistema limbico.
Unità 4 : Mascella universale.
Unità 5 : Mascella digestiva.
Unità 6 : Mascella difensiva, emozionale e sistema di difesa durale.
Unità 7 : Mascella strutturale o gravitazionale.
Gli strumenti di crescita
Da
correggere
.DAL MOMENTO IN CUI UNA FASE DI CRESCITA È SUPERATA.
.QUANDO UN PROBLEMA APPARE DURANTE UNA FASE DI CRESCITA.
.DOPO L'INFANZIA PER AIUTARE A CRESCERE LA PARTE DEL
BAMBINO OLTRAGGIATO.
Fase concernente
La nascita
Corrispondenze
I traumi cranici della nascita
Segni : nascita difficile, forcipe, taglio cesareo...
Dalla nascita
a tre mesi
La presa dell’informazione oculare
Fino a 6 mesi
La fase rettiliana - schema parallelo
Segni: fegato perturba to, irritab ilità, sonno disturba to...
Segni: movimento non libero, non striscia, ecc.
Fino verso 1 anno
La fase mammifera quadrupede - schema
incrociato
Segni : non cammina a 4 gambe...
Da 1 a 3 anni
La fase mammifera bipede - connessioni interemisferiche
Segni : movimenti degli occhi non fluidi...
Da 3 a 4 anni 1/2
Le dominanze cerebrali - mani, occhi, orecchi, piedi
Segni : movimenti e comportamento non armoniosi...
Fino a 7 anni
La scoliosi - Da neutralizzare preventivamente
prima della pubertà
Segni: la deviazione appare con la pubertà
8
Unità vitale della regolazione dell'organizzazione neurologica, la " base
neurologica " è un riferimento indispensabile per il mantenimento della salute.
Quando è alterata il corpo si mette in panne e certe funzioni vitali
(variabili a seconda delle fragilità personali) non sono più utilizzabili.
La sua correzione permette di ritornare a far buon uso degli strumenti di
cui la natura ha dotato il corpo per assicurare la sua sopravvivenza.
In questa contesto, il dottor Carl Ferreri descrive quattro sistemi riflessi
primari di sopravvivenza:
.riproduzione,
.aggressività / valutazione del pericolo,
.nutrizione,
.sistema limbico: riparazione dei tessuti, controllo delle difese immunitarie, allergiche e delle emozioni viscerali, riproduzione cellulare,
attivazione delle reazioni ormonali.
La correzione e il mantenimento funzionale della base neurologica sono
una precedenza vitale per la sopravvivenza.
Difatti, la natura ha permesso ad ogni individuo di essere dotato degli
stessi strumenti di sopravvivenza degli altri. È uno dei rari valori che mostra
una reale equità tra umani. Come ognuno (eccetto rarissimi errori di conformazione) ha due braccia, due gambe, due occhi ecc., i circuiti nervosi che
comandano le funzioni di sopravvivenza sono comuni a tutti.
Questi strumenti di sopravvivenza, purtroppo, possono essere disturbati
prima della nascita, al momento di questa o a causa di traumi (chimici, emozionali, fisici) post-natali. Il loro cattivo funzionamento ipoteca allora il buon
uso delle reazioni del corpo a livello dei suoi bisogni primari; il corpo non reagisce più normalmente alle stimolazioni naturali. Con conseguenze come problemi cronici e difficoltà terapeutiche.
20
La base neurologica è costituita da sette tappe di correzione: le sette unità
neurologiche di cui mostriamo le funzioni con alcuni problemi associati.
Prima unità neurologica
I riflessi di controllo della dura madre e del drenaggio neurologico.
Il sistema di gestione organico e posturale cranio-pelvico.
Seconda unità neurologica
Il complesso traumatico cranico.
Terza unità neurologica
Il sistema limbico.
Quarta unità neurologica
La mascella universale.
Quinta unità neurologica
La mascella digestiva.
Sesta unità neurologica
La mascella difensiva, emozionale e il sistema di difesa durale.
Settima unità neurologica
La mascella strutturale o gravitazionale.
Ogni unità riguarda un insieme integrato di riflessi neurologici che sono
sistematicamente verificati e rimessi in stato di funzionare in modo ottimale.
Che cosa intendiamo per riflessi?
Il termine riflesso usato in questo testo è sempre associato al modo in cui una
reazione segue una stimolazione. Questo termine, molto utilizzato ma raramente definito, può avere svariati significati nei testi dedicati alla salute. Si
possono avere dei buoni o dei cattivi riflessi, nel senso di reagire correttamente in termini di velocità, come un pugile o un giocatore che risponde a una
richiesta di rapidità. Il dottore prova dei riflessi a livello del ginocchio o del
gomito per misurare la qualità di funzionamento delle risposte nervose.
Il senso del nostro uso della parola riflesso vi si avvicina ma è in relazione con
dei meccanismi un poco più complessi. Senza entrare in grandi descrizioni
neuro-fisiologiche, vari tipi di meccanismi riflessi, basati su dei riferimenti di
stimolazione-risposta molto veloci, mettono in relazione il sistema nervoso
somatico (che regge i muscoli e le sensazioni) al sistema nervoso neurovegetativo (che regge le funzioni organiche). In breve, il sistema nervoso somatico
mette il corpo in relazione con l'esterno (sensibilità, movimento...) e il sistema
nervoso neurovegetativo si occupa del funzionamento delle viscere.
La pratica della T.O.N. utilizza dunque, per scambiare delle informazioni con
il corpo, delle relazioni riflesse somato-somatiche, somato-viscerali, viscerosomatiche e viscero-viscerali. L’approccio è riflessologico nel suo modo di
analizzare e per una gran parte della sua volontà correttiva che usa la stimolazione specifica di certe zone per ottenere un'azione o una risposta a distanza,
su altre zone.
21
PRIMA UNITA NEUROLOGICA
La prima unità neurologica comporta tre elementi di correzione:
.La stabilizzazione della dura madre cranio-vertebrale.
.Il drenaggio linfatico del sistema nervoso.
.I controlli organici e posturali cranio-pelvici.
La stabilizzazione della dura madre cranio-vertebrale
Per permettere la correzione degli strumenti neurologici di sopravvivenza,
è imperativo avere liberato il funzionamento della dura-madre tra l'occipite e
l’osso sacro.
La dura madre, la meninge più esterna è la membrana protettiva del
cervello nel cranio e del midollo spinale lungo la colonna vertebrale.
È attaccata sull'osso sfenoidale (nel cranio), sull'osso occipitale (sotto la
testa), a livello delle vertebre cervicali alte, sull'osso sacrale e sul coccige.
È presente anche a livello di tutti i forami vertebrali, via d’uscita dei nervi
nella colonna vertebrale.
È la barriera di protezione della struttura nervosa centrale. Un esempio
della gravità della sua lesione è descritto dalla malattia meningite, di cui
nessuno ignora la gravità potenziale. Lo stesso vale per i suoi difetti di funzionamento, da cui il nostro interesse a regolarne le relazioni d’attacco e di
protezione.
Questa dura madre è uno strumento di sopravvivenza maggiore e il suo
disturbo è una delle prime cause di disorganizzazione neurologica.
Quando la dura madre è alterata, strutturalmente o funzionalmente, il sistema nervoso non può più assicurare il suo ruolo di regolatore delle funzioni
corporee. Difatti, i problemi al suo livello deformano la trasmissione delle
informazioni tra i sistemi nervosi centrali (intra dura madre) e la periferia del
corpo (extra dura madre), di conseguenza, oltre ai problemi di salute che ciò
occasiona (stanchezza cronica, problemi spaziali e della memoria, reazioni
incoerenti...) il lavoro dell’operatore che utilizza le vie neurologiche non
può essere valido, in quanto si è persa la coerenza delle informazioni.
Benché brillante, anche il lavoro dei professionisti della sfera osteo-articolare è sovente limitato quando non viene tenuta in considerazione questa
componente. La sua correzione, nel contesto che ci concerne, segue l'analisi
di più fattori principali inerenti i suoi attacchi sulla struttura ossea craniovertebrale. Questo tipo d’alterazione genera i seguenti segni chiave di cui
non bisognerebbe mai minimizzare la presenza, pena la cronicizzazione dei
problemi o l’insuccesso delle cure.
22
Per analizzarla, conviene verificare:
.la tensione dei tendini d’Achille.
Ciò può sembrare sorprendente, come altre informazioni contenute
in questo testo, ma sono parte integrante dalla stabilizzazione del cranio sul
collo oltre che tensori della dura madre per proteggere la relazione tra il cranio
e le prime vertebre cervicali. Il loro disturbo induce spesso una variazione
apparente della lunghezza delle gambe. Una gamba corta: fate verificare
la vostra organizzazione neurologica!
.la lateralità dell'atlante, la prima vertebra cervicale che supporta il cranio.
Il difetto di mobilità di questa vertebra può creare delle tensioni della
dura madre e una variazione apparente della lunghezza delle gambe.
.la forza dei muscoli posteriori delle cosce.
Sono stabilizzatori degli attacchi della dura madre ai livelli occipitale
(alla base del cranio), cervicale (a livello delle prime vertebre cervicali) e
sacrale (a livello del bacino).
.la lateralizzazione della lingua
È in relazione con i controlli laterali e avanti-dietro dell’attacco della
dura madre tra l'occipite e l’atlante-epistrofeo.
Tutti questi elementi sono essenziali nel lavoro d’organizzazione neurologica, perché i loro difetti di funzionamento disorganizzano la dura madre, la protezione ultima dei comandi neurologici con conseguenze come l'incapacità del
sistema nervoso centrale di comunicare con l'esterno del corpo. La competenza ad assicurare la sopravvivenza è perciò molto ipotecata.
Il drenaggio linfatico del sistema nervoso
Ogni lavoro procura degli scarti che bisogna comunque eliminare. È
quindi essenziale assicurarsi che la pulizia delle tossine generate dal lavoro
neurologico che viene effettuato funzioni correttamente.
Il sistema nervoso, che i nostri approcci propongono di aiutare, non è
esentato da questa regola naturale. È necessario facilitare il drenaggio linfatico degli strumenti che il lavoro neurologico utilizza, è questo il lavoro degli
switching: punti dell’energetica cinese utilizzati, in questo contesto, per
favorire o restaurare il lavoro di drenaggio del sistema nervoso centrale.
Senza un drenaggio efficace, gli scarti generati del lavoro non possono essere
eliminati e il sistema nervoso caricandosi progressivamente di tossicità perde
la sua competenza di correzione. Quando le pattumiere non sono svuotate il
seguito della storia è facile da immaginare in termini di salute.
Altre funzioni, come la stimolazione della relazione avanti-dietro del
corpo sono associate a questi switchings, benché non trascurabili, sono
secondarie alle funzioni di sopravvivenza primitiva.
23
Controlli organici e posturali cranio-pelvici
Questa terza parte della prima unità neurologica s’incarica di organizzare
le relazioni tra il bacino e il cranio per aiutare tre funzioni di sopravvivenza:
- l'identificazione del posizionamento del corpo rispetto al davanti e il
dietro oltre alla preparazione della gestione della marcia,
- la gestione dell'aggressività e della fuga davanti al pericolo,
- l'identificazione e l'uso della sessualità maschio/femmina (problemi di
sessualità, di libera espressione della femminilità, di sterilità...).
Per far questo, utilizza quattro sistemi riflessi: due a livello del bacino e
due a livello del cranio, corretti separatamente e poi nelle loro relazioni reciproche.
A livello del bacino - I riflessi cloacali
.i riflessi cloacali anteriori gestiscono:
- la localizzazione della posizione del bacino rispetto al davanti,
- l'identificazione della sessualità maschile.
.i riflessi cloacali posteriori gestiscono:
- la localizzazione della posizione del bacino rispetto al dietro,
- l'identificazione della sessualità femminile.
A livello del cranio - I riflessi labirinto-oculari
.i riflessi oculari (anteriori, sulla fronte) gestiscono:
- la localizzazione della posizione del cranio rispetto alla parte anteriore,
- l'aggressività.
.i riflessi labirintici (posteriori, sulla parte posteriore del cranio) gestiscono:
- la localizzazione della posizione del cranio rispetto alla parte posteriore,
- la valutazione del pericolo.
Tra i problemi occasionati dal cattivo funzionamento di questi riflessi:
-il cattivo posizionamento del cranio o del bacino rispetto al davanti o al
dietro; i loro difetti di sincronismo causano degli shock, delle cadute, dei
difetti di apprezzamento delle distanze...
-la cattiva identificazione cloacale causa dei problemi durante la vita sessuale (ragazzo non riuscito, cattiva regolazione ginecologica a partire
dall'adolescenza, uso di una sessualità squilibrata, deviazioni sessuali...), fino
ad esempio alle perversioni collegate al cranio e al bacino degli esibizionisti, ai
quali la mancanza di controllo cloaco-oculare può essere all'origine del disturbo visuale sessuale.
-un enorme problema, potremmo dire flagello, trova gran parte della sua
causa in questa prima unità: la scoliosi idiopatica, con la perturbazione dei
riflessi cloacali come uno della fattori chiave della sua manifestazione.
Riprenderemo il discorso dopo, ecc.
24
REFLESSI DELLA PRIMA UNITÀ
NEUROLOGICA
Riflessi oculari
Riflessi
labirintici
27 del meridiano
del rene
Ombelico
Coccige
Riflessi cloacali
anteriori
Riflessi cloacali
posteriori
SECONDA UNITÀ NEUROLOGICA
Il complesso traumatico cranico
I riflessi di questa seconda unità neurologica permettono al corpo:
.di gestire la sua identità spaziale,
.di organizzare i comandi dei movimenti del corpo
in rapporto allo spazio,
.di preparare il cranio a fronteggiare i traumi futuri o subiti,
.di essere presente nell'aggressione o la fuga davanti al
pericolo.
In questo contesto, hanno più funzioni:
Primo
Il corpo deve sempre sapere come mettere la testa sul collo e
reperire la posizione del collo sotto la testa in una relazione statica.
Secondo
Deve gestire l'aggressività mediante il riflesso oculare o la
possibilità di iniziare la fuga davanti al pericolo con il riflesso
labirintico.
Terzo
Gli occorre gestire anche la sua spazialità, ciò che fa associando i
suoi controlli di posizione:
-oculari - dove è rispetto all'ambiente esterno?
-vestibolari - in che posizione è rispetto allo spazio?
-posturali - sa adattarsi ai cambiamenti di posizioni relative?
26
I riflessi che costituiscono questa unità sono tutti presenti a livello del
cranio e del collo e possono essere disturbati dagli shock o dai traumi che
hanno colpito il collo oppure il cranio.
CAUSE
E CONSEGUENZE
Tra il parto (che raramente rispetta i dati fisiologici naturali e spesso altera
meccanicamente il cranio) e tutti i traumi fisici ulteriori (shock sulla testa e
sul coccige, colpi, estrazioni dentarie, ecc.) c’è un grande rischio che queste
funzioni di sopravvivenza vengano disturbate, in particolare durante l'infanzia.
La prossimità della dura madre alle strutture craniche (vi si attacca) la rende
molto vulnerabile agli shock ricevuti dal cranio, la mandibola e la mascella.
Ogni avvenimento traumatico vissuto, cha ha disturbato la dura madre,
provoca il disturbo della funzione alla quale corrisponde il luogo cerebrale
colpito. Ciò si produce come quando in un quadro elettrico salta un fusibile
neutralizzando la funzione corrispondente.
Ne segue l'incapacità di assicurare correttamente le funzioni del riflesso
disturbato, sebbene tutte le possibilità di compensazione non siano andate
perse perché il corpo umano non è un sistema elettrico. Di conseguenza, altri
meccanismi assicurano il mantenimento della funzione mancante, ma solo in
modo parziale e al prezzo di un dispendio energetico eccessivo sfavorevole
ad altri sistemi (che possono a loro volta diventare deboli: senza motivo
apparente!).
Le persone il cui complesso traumatico cranico è stato alterato mostrano
delle differenze di funzionamento dopo lo shock in questione (incidente d’auto, caduta sulla testa, colpi, bambino brontolone dopo un parto difficile, lavoro
dentario, ecc.); non stanno altrettanto bene come prima dell’accaduto.
I sintomi più frequenti sono dei mal di testa, dei capogiri e altre perdite
d’equilibrio, delle perdite di memoria, delle tensioni regolari o permanenti
del collo o della schiena...
27
TERZA UNITÀ
NEUROLOGICA
Il sistema limbico
Il corpo
riconosce naturalmente i propri tessuti e le loro funzioni;
esso non deve comportarsi con loro come coi tessuti estranei,
come accade nel caso delle malattie auto-immuni (esempio di
cattivo funzionamento).
è incaricato di occuparsi della difesa dagli organismi e dai
corpi stranei che non appartengono alla famiglia degli
elementi che lo compongono o che riconosce come innocui.
I riflessi del sistema limbico analizzato dalla T.O.N. gestiscono gli
strumenti responsabili della difesa immunitaria e d’altri processi interni
(organici) della sopravvivenza.
Sono analizzati e corretti, nel rispetto dell'ordine nel quale il corpo li
utilizza, per assicurare le funzioni vitali citate.
28
Ad ogni avvenimento che la vita offre, in altre parole continuamente,
quando tutto funziona bene, questo sistema entra in funzione per assicurare il
riconoscimento (quando un prodotto è messo in bocca o un elemento esterno
è respirato...), l'integrazione (assimilazione del cibo, utilizzo delle molecole
necessarie al funzionamento del corpo...), la protezione con l'aggressione
(infiammazione, febbre...) o la fuga (eliminazione veloce: diarrea, starnuti,
vomito...), la riparazione dei pregiudizi subiti, ecc. E questo, ripetendo indefinitamente le stesse modalità d’azioni riflesse. La T.O.N. ne ha scomposto le
regolazioni funzionali.
Tutte le sostanze che approdano nell'organismo devono essere identificate,
eventualmente neutralizzate, disintossicate; poi, sia evacuate oppure
utilizzate come materia le per la produzione d’ene rgia e per fornire degli
strumenti necessari al mantenimento dei processi vitali.
Questo lavoro agisce sulle funzioni di disposizione della difesa dei tessuti,
dell’auto-guarigione, della riparazione, della crescita e della riproduzione
di nuove cellule per mantenere, proteggere e costruire il corpo stesso.
È ugualmente attivo nella crescita dei nuovi tessuti, nella riparazione dei
tessuti consumati o lesi e per mantenere l’equilibrio nell'ambiente interno in
relazione ai cambiamenti costanti dell'ambiente esterno.
Permette anche di rilasciare le giuste quantità d’ormoni per assicurare le
funzioni di fuga davanti al pericolo, d’aggressività (adrenalina...), di riproduzione (estrogeno, testosterone...), di controllo immunitario o di gestione del
dolore (cortisonici...).
29
Questo sistema è diviso in due parti:
Il sistema limbico posteriore
Gestisce la liberazione delle vie di trasmissione del sistema neurovegetativo, la parte del sistema nervoso che mette in relazione i comandi centrali
con gli organi (vedere sopra).
Lo schema della pagina seguente mostra le zone dei blocchi meccanici
legati al sistema nervoso neurovegetativo (C7/T1, T12//L1, Occipite/C1,
L5/S1 e le entrate dei plessi neurovegetativi (T2 - T6 - T8 - T10); questi
sono elementi regolatori del sistema limbico posteriore. Quando questo è
alterato, si possono produrre delle reazioni allergiche di diverso tipo e in
particolare ai livelli respiratorio e digerente.
Il sistema limbico anteriore
Si occupa della gestione dell'azione successiva degli organi in gioco nel
riconoscimento delle sostanze estranee e delle diverse reazioni del corpo
descritte sopra, a favore dell'adattamento per la sopravvivenza del corpo
(assimilazione o rigetto...). Questo meccanismo permanente è di una tale
importanza per ciascuna delle funzioni organiche del corpo che la buona
regolazione di quest’unità neurologica è vitale.
Quando è alterato, il corpo non sa più organizzare il proprio riconoscimento né la propria difesa nei confronti di elementi estranei. Non può più
reagire organicamente in modo naturale. Le conseguenze sono molteplici:
problemi digestivi (fegato, stomaco, intestino...), problemi ormonali (ghiandole surrenali, ghiandola tiroidea...), stati febbrili cronici o mancanza di difesa
immunitarie (infezioni...). Una volta eseguite le correzioni, i tessuti si riparano
più rapidamente, la febbre è meglio controllata, il corpo spende meno energia
per svolgere le mansioni semplici o di sopravvivenza.
Un esempio: il diaframma
Una particolarità di questa correzione: attiva il diaframma. Perché durante questa
fase di regolazione lo si trova frequentemente bloccato, questo muscolo che divide la
cavità respiratoria dalla cavità addominale, merita una spiegazione complementare.
Il suo blocco, spesso vecchio, richiede un lavoro specifico affinché ritrovi un livello
normale d’attività. Difatti, durante il meccanismo della respirazione, il diaframma
scende durante l'inspirazione e risale durante l’espirazione. Facendo ciò partecipa
almeno a due altre funzioni non delle meno importanti, oltre a quella della respirazione:
- primo, durante i suoi movimenti di salita e di discesa, procura un massaggio attivo
a tutti gli organi che ricopre: il fegato, lo stomaco, la milza, il colon... A questo titolo,
la sua inattività cronica provoca delle stasi, degli ingorghi di tossine in questi organi
e nei tessuti di sostegno che li avvolgono.
- secondo, il diaframma, nel suo movimento di risalita pompa il sangue venoso e
i liquidi linfatici, come una siringa che aspira del liquido. Ancora una volta, in caso
di pigrizia muscolare, nei vasi avvengono delle stasi di sangue e di liquidi organici
che rendono tossici i tessuti circostanti (i liquidi intasati attraversano le pareti dei vasi
sanguigni). Le conseguenze sono la cellulite (flagello comune di numerose donne) e
le fragilità immunitarie varie. Ciò spiega l'importanza di regolare completamente
questa funzione diaframmatica. Ve lo consigliamo.
30
SISTEMA LIMBICO
Testa
Occipite
C1
C7
T1
T2
Cuore
Polmoni
Esofago
Stomaco
Fegato
Cistifellea
Milza
Pancreas
Intestino tenue
Colon
T6
T8
T10
T12
L1
Colon
Rene
Vescica
Genitali
L5
S1
QUARTA UNITÀ NEUROLOGICA
La mascella universale
Questa unità neurologica propone la correzione delle funzioni che collegano le mascelle con gli elementi assiali del corpo.
La relazione tra il cranio e il bacino
Tutte le funzioni delle mascelle descritte dalla T.O.N. prendono in considerazione la relazione tra due cinture del corpo che sono la cintura craniomandibolare (cranio e mascelle) e la cintura pelvica (bacino). Questa relazione è ben evidenziata sia sul piano osseo che quello muscolare. Sul piano
osseo, lo schema della pagina 15 mostra la somiglianza che esiste tra le
mandibole e i rami del pube, tra le ossa temporali e le ossa iliache, tra l’osso
occipitale e l'osso sacro, tra la prima vertebra cervicale e la quinta vertebra
lombare, ecc. Una terza cintura, la cintura scapolare, è ugualmente connessa
alle altre due. Include, riprendendo l'ordine della descrizione precedente: le
clavicole, le scapole, la seconda vertebra dorsale... Queste relazioni ossee
sono seguite da relazioni identiche tra le strutture muscolari che mobilitano
queste ossa... Ma ciò diventa una faccenda professionale!
Per ritornare alla mascella universale, nell'asse del corpo in relazione con
questa mascella troviamo: le valvole digestive che suddividono il tubo
digerente, tre " diaframmi ", e le sinfisi.
Le valvole digestive
Dividono i diversi settori digestivi:
- la valvola cardiaca separa l’esofago dallo stomaco,
- la valvola pilorica separa lo stomaco dall'intestino tenue,
- la valvola ileo-ciecale separa l'intestino tenue dal colon,
- le valvole semilunari separano il colon dal retto.
32
Esse regolano i ritmi del transito digestivo, aprendosi e chiudendosi con
discernimento al momento opportuno, per permettere ai processi digestivi di
svolgersi bene in ciascuno dei settori. Un loro difetto funzionale occasiona
dei disturbi digestivi e facilita l'apparizione dell’ernia iatale, ecc.
. Se le valvole non sono sufficientemente toniche, il cibo parzialmente digerito
può passare da una parte del tubo nella parte successiva o ritornare in quella precedente impedendo una digestione corretta: distensione, lentezza digestiva, rigurgito...
. Un altro esempio, i famosi bruciori di stomaco sono un sintomo comune
dell’insufficienza della valvola cardiaca e d’ernia iatale, sono ugualmente il segno
di una debolezza della valvola ileo-ciecale responsabile dell'accumulo cronico di gas
nei due intestini, condizione spesso dolorosa e socialmente imbarazzante.
I diaframmi
Il primo diaframma, situato nel cranio (diaframma della cintura cranica)
supporta gli emisferi cerebrali.
Il secondo diaframma, più conosciuto perché porta questo nome nelle
descrizioni anatomiche tradizionali, separa la cassa toracica dalla cavità
addominale e supporta i polmoni a livello della cintura scapolare.
Il terzo diaframma sostiene i tessuti digestivi e genitali nel piccolo bacino
oltre la vescica e l'utero nella donna (supporto del bambino durante la gravidanza). Funziona con la cintura del bacino.
I loro difetti funzionali includono, per esempio, delle tensioni intra-craniche, dei problemi respiratori e di drenaggio linfatico o ancora dei problemi
di fragilità urogenitale post-parto.
Le sinfisi
A questo livello, vengono corrette anche le sinfisi del corpo (articolazioni
nelle quali due ossa si congiungono nell'asse mediano del corpo) come la
sutura palatina (linea in alto del palato, implicata nei problemi di balbuzie
e sollecitata dagli apparecchi dentari) e il mento, tutti e due stressati dai traumi
dentari, oltre al pube (colpito dalle cadute e dai parti).
La correzione di quest’unità neurologica permette perciò di ristabilire
l’integrità di numerose funzioni gestite da questi assi centrali del corpo...
33
QUINTA UNITÀ NEUROLOGICA
La mascella digestiva
Questa unità neurologica, la seconda dedicata alle mascelle, si occupa dei
riflessi neurologici legati alla funzione digestiva.
Mentre la precedente si assicurava che le valvole digerenti chiudessero
bene, questa concerne ciò che accade tra le valvole: alle fasi digestive.
In questa contesto, ogni movimento effettuato dalle mascelle è specificamente associato a un muscolo e avvia una funzione precisa del meccanismo
digerente.
Ad esempio:
Quando le mascelle si aprono, per permettere agli alimenti di entrare
nella cavità della bocca, i succhi digestivi sono attivati e resi disponibili per
la preparazione degli alimenti nella bocca e nello stomaco.
Col primo morso, la contrazione dei muscoli della mascella causa la
contrazione tonica delle valvole del tubo digerente, per dividerlo completamente.
Quando la masticazione inizia, la peristalsi, funzione delle pareti del tubo
digerente che attiva l’avanzamento del bolo alimentare, è accelerata per
spostare tutto ciò che esso contiene.
Contemporaneamente, ma in sequenza, lo stomaco intensifica le sue
contrazioni e sposta il bolo alimentare verso l'intestino tenue, lasciando il
posto al cibo che entra.
Inoltre, l'intestino tenue, passando attraverso lo stesso tipo d’azione
sposta il suo contenuto dall'estremità duodenale verso l'estremità ciecale,
per fare posto ai nuovi alimenti.
34
I movimenti laterali, anteriori e posteriori della mascella durante la
masticazione, causano il taglio con i denti e danno inizio all’impastamento
degli alimenti coi succhi digestivi.
Il riflesso di deglutizione causa l'apertura della valvola cardiaca dello
stomaco, permettendo l'entrata di cibo. In seguito, se questa funzione è integra, dovrebbe richiudersi fortemente in modo automatico. Simultaneamente,
questo riflesso causa la chiusura delle valvole semilunari, perché l'aumento
della peristalsi accumula del materiale in stato liquido o semiliquido; questa
poltiglia è pesante e potrebbe costringere la valvola ad aprirsi in assenza del
suo rafforzamento attivo.
Quando il bolo alimentare raggiunge una massa critica e la masticazione
si ferma, la pressione costringe la valvola ileo-ciecale ad aprirsi permettendo
al contenuto di questa sezione d'intestino tenue di entrare nel colon. L'apertura
della valvola ileo-ciecale scatena l'apertura simultanea della valvola pilorica,
consentendo agli alimenti dell'estremità pilorica dello stomaco di svuotarsi
nell'intestino tenue (che ha creato posto spostando i materiali che vi si trovavano).
Quando la masticazione cessa, l'attività intestinale rallenta, come tutto il
resto del movimento.
In condizioni normali, la pressione sale a livello delle valvole semilunari
e quando il bolo fecale raggiunge una massa sufficiente le fa aprire evacuando nel retto parte del contenuto dell’intestino crasso che, infine, causa una
pressione sullo sfintere anale per motivare l'evacuazione.
Alcuni esempi di problemi di questo sistema
Con una masticazione insufficiente il meccanismo di digestione è
sempre compromesso. Gli alimenti e particolarmente le verdure, con le loro
fibre insufficientemente rotte, non sono correttamente esposte agli acidi digestivi, facendole ingrossare come spugne che al momento del loro passaggio
possono irritare la valvola ileo-ciecale. Questa valvola può diventare più sensibile, gonfia e incapace o di resistere alla pressione o di chiudersi correttamente. I processi di svuotamento e di pulizia del colon è quindi disturbato. I
problemi di colon, d’intestino tenue, di schiena, d’acidità, di dolore, di gas,
ecc., ne sono il risultato.
I problemi digestivi lungo tutto il tragitto degli alimenti riguardano questa
unità neurologica: funzionamento degli organi, divario nei processi digestivi,
fragilità intestinali o di stomaco...
La correzione di questa unità neurologica rende operative queste varie
fasi, dall'entrata del cibo, all'eliminazione degli scarti.
35
SESTA UNITÀ NEUROLOGICA
La mascella difensiva ed emozionale
Il sistema di difesa durale
LA DIFESA DURALE
Questo riflesso di sopravvivenza, che dipende dai muscoli dell'A.T.M.,
mettendo la dura madre in tensione, protegge il sistema nervoso centrale
da ogni danno in caso di pericolo esterno.
Difatti, in previsione di un pericolo:
- la mascella si chiude,
- i muscoli della masticazione si contraggono molto forte provocando
la chiusura delle suture craniche (le articolazioni del cranio), inoltre,
aumentano dall’alto la tensione della dura madre (la protezione del cervello
e del midollo spinale) flettendo l'osso sfenoidale (l'osso centrale del cranio),
- nel contempo, il coccige e l'osso sacro sono tirati verso l’avanti,
aumentando la tensione della dura madre dal basso.
Quest’azione stabilizza il cervello e il midollo spinale nel cranio e nella
colonna vertebrale, fornendogli un muro solido dove rimbalzare e mantenere
fermamente la testa sul corpo.
In natura, questo meccanismo di protezione è messo in evidenza quando
un mammifero si trova di fronte a un pericolo potenziale: una delle sue
prime reazioni è quella di mostrare i denti (gli uomini stringono i denti) e di
rientrare la coda (gli uomini stringono i glutei).
I due meccanismi rispettano l'obiettivo di questo riflesso di sopravvivenza: tendere la dura madre cranica per proteggere il cervello in caso di shock
traumatico futuro, e ugualmente, tendere la dura madre vertebrale per allontanare il midollo spinale dai bordi ossei per proteggerlo.
La correzione neurologica delle mascelle rende questo sistema il più
performante possibile.
Tra i numerosi esempi possibili del funzionamento di questa unità: i traumi
K.O. dei pugili o gli shock cranici o vertebrali negli incidenti della circolazione, che spesso sopraggiungono senza che la sorveglianza del corpo abbia
potuto esercitare la sua protezione per mezzo dell’attivazione di questa unità.
In realtà la sopravvivenza è frequentemente messa in pericolo.
36
MASCELLA EMOZIONALE E
SENSORIALE
È stato dimostrato che la mascella destra (in effetti, il muscolo temporale
destro) è in relazione con il controllo delle emozioni, mentre la mascella
sinistra è collegata alla gestione del dolore.
La correzione di questa unità permette di meglio utilizzare la chiusura dei
denti per fronteggiare gli stress; ma soprattutto di non più subire indebolimenti a seguito di " aggressioni", cause del sentimento di funzionare "come
delle spugne", che indeboliscono le relazioni di scambio interpersonale.
In termini di sopravvivenza, questa parte del meccanismo permette di non
restare pietrificati davanti ad un pericolo eventuale, incapaci di aggredire o
di fuggire.
È vero che, se i leoni che s’incontrano sulle nostre strade sono molto rari,
gli aggressori con ogni sorta di pelo non mancano.
È del resto facilmente dimostrato, durante l’esercizio della professione,
che le informazioni emozionali negative (espressioni visuali o uditive negative, ecc.) sono sorgenti di indebolimento dell’energia, presso quelle persone
alle quali questa funzione della mascella manca.
Questa penetrazione della negatività ambientale è molto frequente ed è
efficacemente annullata dalla correzione dell'organizzazione neurologica.
LA DIFESA FASCIALE
Infine, come gli animali rizzano il pelo in caso di pericolo, gli uomini
restringono le loro fasce. In altri termini hanno la "pelle d'oca" e le loro "viscere"si annodano.
Tutti gli elementi del corpo, fasce muscolari, muscoli, organi sono attorniati da involucri di tessuto congiuntivo: le fasce. Alcune sono molto conosciute:
il peritoneo intorno al sistema digerente e le sue peritoniti, la pleura intorno ai
polmoni e la pleurite, il pericardio intorno al cuore, ecc.
Il cattivo funzionamento di questo meccanismo di avvolgimento dei tessuti, protettivo in caso di pericolo, è la causa di numerose tensioni perverse:
dolori di pancia, di testa, oppressioni, tensioni organiche sorgenti di problemi
specifici...
La correzione di questa unità neurologica aiuta a ridare alle fasce la capacità di funzionare, ottenendo spesso un rilassamento spettacolare del corpo.
È essenziale riparare questa competenza fisica a comandare le fasce prima
di operare delle terapie fasciali di comodo; queste ultime risulteranno più
efficaci quando il corpo avrà ritrovato i suoi riflessi di sopravvivenza concernenti i comandi delle loro regolazioni.
37
SETTIMA UNITÀ NEUROLOGICA
Mascella strutturale o gravitazionale
Il legame tra la sfera cranio-mandibolare (cranio - mascelle) e il bacino,
praticamente presente in ciascuna delle unità precedenti è anche attiva nel
controllo della gravità.
Quando si considerano le posizioni relative degli elementi ossei posti gli
uni sopra gli altri in posizione eretta, con le forze di gravità che si esercitano
naturalmente, sembra evidente che il cranio si adatti rispetto al bacino.
Tra le due cinture, tuttavia, esiste una relazione più fine nella localizzazione delle loro posizioni e funzioni relative, perché il loro legame si esercita
sì dal basso verso l'alto (ciò che sembra naturale sul piano gravitazionale) ma
anche dall'alto verso il basso (la distorsione del cranio che induce in modo prioritario la sua compensazione a livello del bacino).
A volte quando il funzionamento cranio-mandibolare è disturbato questa
relazione rende vulnerabile il bacino del corpo : influenza detta "discendente"
del cranio sul bacino. Lo scopo di questa unità neurologica è di liberare i
problemi discendenti di questa natura.
Altrimenti, numerosi problemi di schiena non si possono eliminare durevolmente con i trattamenti locali e ciò a causa dei disturbi del cranio o delle
mascelle che provocano i problemi del bacino.
Siccome l'installazione dei meccanismi d'adattamento alla gravità s'installano a partire dal cranio e dal collo, scendendo verso il basso del corpo durante l'evoluzione delle fasi di crescita, le perturbazioni craniche possono essere
prioritarie nell'instaurazione dei controlli di gravità. In questo contesto, il cranio è il primo elemento traumatizzato durante la nascita (vedere sotto), così
come l'origine dell'attivazione dei controlli gravitazionali (vedere le prime
due unità neurologiche).
Ora, quando il bambino acquisisce la competenza di essere in posizione
seduta e poi eretta, il suo bacino diventa il ricettacolo principale del suo
controllo gravitazionale. Bisogna dunque liberarlo dalle perturbazioni del
controllo gravitazionale causato dalle memorie del cranio concernenti questa
funzione.
Una parte di questo meccanismo, così spesso disturbato, è forse dovuto
all'anteriorità di posizionamento e d'ingaggio del cranio durante la gravidanza e la nascita: la testa in giù.
In pratica, una correzione specifica del cranio restituisce al bacino l'autonomia d'adattamento posturale rispetto alla gravità. La correzione di quest’unità
neurologica offre un'importante possibilità di liberarsi da numerosi dolori cronici o recidivi della schiena... Dunque, numerosi problemi cronici di schiena
non possono essere risolti in modo duraturo finché il bacino è sotto l'influenza
permanente dei comandi cranici perversi.
38
La correzione di quest'ultima unità neurologica permette di stabilizzare la
base neurologica.
Questa base neurologica corrisponde ad un insieme di funzioni che tutti i
mammiferi manifestano allo stesso modo.
In questo, almeno, la natura si dimostra equa.
Prima della nascita, abbiamo tutti dei riflessi di sopravvivenza comuni.
Del resto, presso gli animali e alcuni uomini nati in condizioni non traumatiche, la base neurologica è in buono stato fin dalla nascita. Ma le nascite
sono talmente incerte a livello dei traumi potenziali subiti, che è meglio verificare i bambini per i quali si nutrono dubbi; senza tener conto dei disturbi
intra-uterini eventuali (chimici, emozionali o fisici).
Fin da prima della nascita, la vita s'incarica di alterare il buon uso di questi
valori equi.
Due segni chiave mostrano l'assoluto bisogno di correzione di questa base
neurologica:
- una variazione apparente della lunghezza delle gambe (una gamba più
corta dell'altra) e/o,
- una debolezza dei muscoli posteriori delle cosce al test muscolare.
Il seguito della correzione proposta dai Centri Whiteson, sia la regolazione
degli strumenti di crescita che la Neurobioenergetica implica degli elementi
la cui perturbazione è di nascita o post-natale.
È dunque, più in relazione con gli avvenimenti della vita personale di
ognuno. Essa prenderà in considerazione l'analisi e la correzione eventuale di
ciascuna delle fasi di crescita del bambino: nascita, fase oculare, fase rettiliana,
fasi mammifere quadrupede e bipede, accesso alla dominanza, verifica delle
scoliosi e dei parametri della dislessia.
Questa seconda fase permette sia di lasciar crescere il bambino con tutti i
suoi strumenti ottimizzati, sia alle parti penalizzate nell'infanzia, di ritrovare
integralmente il proprio posto, nell'adolescente o nell'adulto.
Altro non resterà che liberare, con la Neurobioenergetica o la Bioterapia
(applicate su un'organizzazione neurologica stabilizzata), le memorie degli
inquinamenti acquisiti prima di eliminare le ultime sublussazioni vertebrali
(sorgenti di cattive trasmissioni dell'informazione nervosa), con delle cure
chiropratiche, oppure di accedere a delle regolazioni efficaci di altri approcci
funzionali: armonizzazioni energetiche, medicina omeopatica, naturopatia,
osteopatia...
39
LE CAUSE DI
DISORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA
Potrà sembrare che l'enumerazione seguente raggruppi tutti i problemi che
ciascuno vive normalmente. Ciò è al contempo vero e falso.
poiché più del 90% delle persone presentano un difetto d'organizzazione neurologica e necessitano una correzione della loro base neurologica. Certo, non sono tutti in cattiva salute, nondimeno costoro non sono in
grado di utilizzare integralmente le competenze di sopravvivenza, e restano
vulnerabili. Non obbligatoriamente " malati " ma non al massimo delle loro
competenze. Inoltre, sono soprattutto dei problemi di salute comuni che con
maggior frequenza fanno " sconnettere " la base neurologica; questi problemi, lo noterete, sono degli incidenti della vita e spesso degli eccessi d'intervento terapeutico. Non sono dunque degli avvenimenti per i quali gli approcci
di salute naturale sono stati concepiti, ragion per cui, la regolazione dell'organizzazione neurologica può restituire ai terapisti naturali una migliore prestazione nei confronti dei loro pazienti ribelli. Questi terapisti non stanno
fallendo la terapia per difetto della qualità delle loro proposte di cura, ma
perché i loro pazienti non utilizzano più le risorse naturali per potere rispondere
bene alle stimolazioni terapeutiche.
perché bisogna che gli avvenimenti vissuti
abbiano toccato i comandi neurologici. Perciò, come possiamo vedere dalle
descrizioni precedenti, occorre che la tolleranza della dura madre sia resa
difettosa: shock violenti o avvenimenti che hanno sorpreso le difese dell'organismo, perdite di conoscenza, emozioni viscerali, infezioni meningee...
Le lesioni a questo livello d'intensità non sono molto frequenti.
1 - I TRAUMI INTRAUTERINI E
DI NASCITA
Gli shock fisici (cadute, incidenti, colpi...), emozionali (decesso, separazioni, perdita del lavoro, depressione, bambino o sesso del bambino non desiderato...) o chimici (malattie che necessitano l'assunzione di medicinali o che
hanno modificato i liquidi che circondano il bambino, carenze alimentari...)
subiti da una mamma incinta possono aver modificato la qualità dello sviluppo del sistema nervoso del bambino, globalmente oppure penalizzando un
riflesso in particolare. Un parto troppo lungo o senza contrazioni, un taglio
cesareo e le sue anestesie (episiotomia, peridurale), il forcipe, una cattiva
presentazione del bambino, un cordone ombelicale avvolto intorno al collo,
delle difficoltà respiratorie alla nascita, una grande prematurità, o semplicemente il trauma del contatto del bambino contro la sinfisi pubica dovuto alla
posizione del parto... sono tante ragioni possibili per uno squilibrio della base
neurologica. Le conseguenze potranno essere: le reazioni allergiche, le infezioni ripetitive, i piccoli ritardi d'evoluzione, ecc., per i quali bisogna intervenire rapidamente e stabilizzare l'organizzazione neurologica.
40
2 - I TRAUMI
FISICI
I colpi (aggressioni, sport, pacche dietro la testa...), gli incidenti della strada
(colpo di frusta, contusioni...), anche se non hanno apparentemente causato
danni seri, sono frequentemente memorizzati come dei traumi dall'organismo
e in particolare quando non hanno potuto essere anticipati da una protezione
da parte delle difese di sopravvivenza (unità 6).
Le cadute che hanno provocato un urto sulla testa o sul coccige sono particolarmente importanti, altrettanto quelle piuttosto violente (bici, ciclomotore,
moto, scale, cantine, portici, sedie sottratte al momento di sedersi...).
3 - GLI SHOCK EMOZIONALI
Quelli più evidenti vi verranno immediatamente in mente: decesso di un
caro, presenza sul luogo di un incidente impressionante, perdita di un impiego
o stress al lavoro, problemi familiari (dispute tra genitori, alcolismo parentale...).
Altri sono talvolta meno evidenti: un bambino che perde un giocattolo
prezioso può provare un'agitazione enorme, la degenza nell'incubatrice o
presso la balia, sono vissute talvolta come un abbandono per il bambino, un
bambino i cui genitori ne desideravano uno del sesso opposto, ecc. I più perturbatori sono quelli che fanno " vacillare " le gambe o " serrare " la pancia.
4 - LE
OPERAZIONI CHIRURGICHE E LE CICATRICI
Spesso, la chirurgia richiede delle anestesie che, sconnettendo momentaneamente il sistema nervoso, sono sorgente di disorganizzazione neurologica.
Al di fuori di quelle generali, più toccano la sfera cranica, dentaria o vertebrale, più rischiano di rendere fragile l'organizzazione neurologica.
Certi esami o trattamenti possono provocare un contatto con i tessuti
nervosi (anestesie peridurali, mielografie, radiculografie, punture lombari...).
Talvolta le posizioni operatorie o gli spostamenti e movimenti post-operatori destabilizzano le relazioni articolari e l'integrità neurologica.
41
5 - LE
VACCINAZIONI
È importante individuare le vaccinazioni subite in modo da verificare il
loro impatto sul comportamento neurologico e organico, a volte alcune di
loro, sono la causa di reazioni protettive del sistema nervoso centrale o di
fenomeni d'impregnazione tossica.
6 - FEBBRI IMPORTANTI
Le febbri implicate sono quelle associate ai dolori lungo la colonna vertebrale e (o) ai mal di testa violenti (febbri meningee...), indicando che il sistema
nervoso ha potuto soffrire.
7 - LE MALATTIE CHE HANNO INDEBOLITO L’ ORGANISMO O LASCIATO DEI
POSTUMI O CONSEGUENZE
Alcuni esempi: epatite virale, infarto del miocardio, mononucleosi,
meningite, cirrosi, infezioni ginecologiche o O.R.L. recidivanti...
8 - LE
SOMINISTRAZIONI MEDICAMENTOSE
Quei medicamenti che hanno causato delle reazioni o dei cambiamenti
irreversibili nell'organismo, oppure che sono stati presi per molto tempo o a
dosi troppo forti (anche se la presa era giustificata). Non è l'uso che è sistematicamente da proscrivere, ma il suo abuso può indebolire la competenza
del corpo a difendersi.
9 - GLI INTERVENTI DENTISTICI
L'atto dentario è chirurgico e traumatico per natura: il dente e l'osso sono
duri. Segue che certe sedute abbassino le tolleranze fisiche e neurologiche,
nonostante l'attenzione data all'importanza delle funzioni delle mascelle nella
stabilizzazione neurologica.
42
Succede anche che certi interventi dentari non prendano in considerazione
la qualità dell'occlusione (la chiusura dei denti) o il porto prolungato d’apparecchi in bocca - questi, sebbene talvolta utili, possono degradare la qualità
del funzionamento del sistema nervoso per via dei loro rapporti con i muscoli
delle mascelle, che sono, come abbiamo già visto, così importanti per la stabilità dei riflessi di sopravvivenza - portare in bocca degli elementi metallici
(ponti, corone) generatori dell'" effetto pila" che disturba le reazioni nervose
o energetiche, ma anche la ripetizione delle anestesie e dei traumi, senza
parlare delle amalgame con le loro impregnazioni di mercurio, ecc.
Tutti questi esempi, più quelli che possono venirvi in mente, sono delle
cause eventuali dell'origine d’una disorganizzazione neurologica.
Possiamo lavorare senza conoscerli e riparare ugualmente i riflessi di
sopravvivenza.
Ma più precisi saremo nei rapporti " in relazione a " alle cause conosciute,
più l'organismo saprà distanziarsi dalle sue fragilità anteriori.
43
REGOLAZIONI
DEGLI STRUMENTI DI CRESCITA
Gli strumenti di crescita sono i meccanismi neurologici che nel bambino
maturano progressivamente dall'inizio della sua nascita fino all'età di 6 o 7
anni, periodo in cui entra nel mondo degli " umani " con gli strumenti di
comunicazione completati.
Dopo l'installazione della base neurologica con i suoi riflessi di sopravvivenza, descriviamo e correggiamo le seguenti fasi d'evoluzione:
-i riflessi cranici di nascita.
-le correzioni oculari post-nascita.
-la fase rettiliana e la sua costruzione spaziale.
-la fase mammifera quadrupede e la locomozione.
-l'integrazione delle connessioni inter-emisferiche.
-l'accesso alle dominanze.
-la verifica delle scoliosi.
-le condizioni della dislessia.
Dall'inizio del parto fino all'età di 6 o 7 anni, il bambino passa attraverso
diverse fasi d'evoluzione neurologica che corrispondono alle tappe di crescita
dell'infanzia: nascita, apertura degli occhi, posizione distesa, posizione seduta,
mobilitazione progressiva del corpo, strisciamento, andamento carponi, posizione eretta, marcia, corsa...
Il disturbo di una o più di queste fasi, ma anche gli incidenti che toccano
il sistema nervoso centrale durante una delle fasi evolutive (perdite di conoscenza, anestesie, cadute sul coccige, ecc.) possono essere responsabili
dell'apparizione di problemi di salute o di crescita e, a seconda della natura
del momento della sopraggiunta, della dislessia (e altre dis...), di problemi
d'apprendimento e di comportamento, di difetti della spazialità, aggravamento
degli handicap neuro-motori, scoliosi idiopatica, cattiva riparazione delle
cicatrici, di problemi ormonali o genitali, di sterilità, di cattivo orientamento
della direzione della pelle (bambini nati per taglio cesareo), della perturbazione dell'equilibrio neurologico e emozionale dello sportivo, di aggiustamenti dentari difficili, di dolori cronici di schiena, di stati cronici di stanchezza, ecc.
Una delle ragioni principali del bisogno della verifica e della correzione
di questi strumenti di crescita, è che al contrario di altri mammiferi, il piccolo
uomo nasce sempre prematuro. Anche se la sua nascita avviene a "termine",
non ha finito di maturare le sue funzioni nervose.
44
Per lo più primitive, bisognerà contare un anno prima che possa utilizzarle
(orientarsi nello spazio, spostarsi per fuggire...), e ancora 4 o 5 anni per utilizzare le funzioni propriamente umane (accesso alla comunicazione, ecc).
Ogni disturbo sopraggiunto durante lo svolgimento di una di queste fasi
di sviluppo rischia di essere la causa di problemi neurologici, come delle incrinature nella costruzione dell’infanzia con le quali occorrerà che la persona
cresca.
Queste incrinature resteranno in profondità, sul terreno della persona,
inducendo delle tendenze a sviluppare dei problemi a qualsiasi età, perché
spesso, le prove vissute sono collegate alle fragilità di costruzione.
Ecco perché i successivi traumi della vita, se vanno a colpire le funzioni
legate a queste fasi di costruzione, potranno causare dei problemi cronici
attraverso il loro nesso con la profondità, (risonante con delle memorie molto
vecchie). L'adulto è dunque considerato quanto il bambino.
I problemi descritti nelle seguenti pagine hanno la loro origine in una
debolezza della base neurologica (difetto di costruzione intrauterina, trauma
o infezione durante la nascita o dopo di questa) associata al disturbo di una o
più fasi dello sviluppo del sistema nervoso.
Pertanto, per ogni problema acquisito, una fase dell'evoluzione del bambino sarà stata l'oggetto di un disturbo (trauma e non maturazione completa
di questo fase, ecc.) che ha lasciato l'organismo privo della competenza di
adattamento e autorizzato lo sviluppo di problemi neurologici, nella prima
infanzia (sonno disturbato, bambino brontolone o troppo calmo) o più tardi
(bambino isolato o perturbatore); problemi che spesso sono poco o per niente spiegati dai professionisti ("il bambino cambierà crescendo!, o "idiopatico" (vuol dire di cui non se ne conosce l'origine). Allerta!
Le regolazioni degli strumenti di crescita propongono perciò l'analisi e la
correzione dei problemi neurologici consecutivi alla nascita e ai suoi traumi
(problemi sempre presenti nelle difficoltà d'apprendimento e di comportamento), poi delle conseguenze del cattivo accesso alla spazialità (elementi
maggiori nell'installazione delle dislessie di diverso tipo). In seguito dei problemi d'installazione delle connessioni inter-emisferiche come elementi
essenziali del ruolo del cervello nella dislessia, prima di misurare l'importanza
della buona formattazione della dominanza cerebrale e di una delle sue
patologie maggiori (la scoliosi idiopatica).
Presenteremo, inoltre, la relazione di queste funzioni di maturazione neurologica in attinenza ad un problema che è l'espressione diretta delle loro perturbazioni, la dislessia e le sue diverse forme che indicano un flagello in
aumento nel mondo scolastico e sociale (tra l'altro sorgente d'analfabetismo
e dell'aumento d'inciviltà d’ogni genere), per le quali la T.O.N. è efficacemente risolutiva.
Nel contesto delle nostre regolazioni è necessario rispettare l'ordine descritto qui di seguito, ordine che corrisponde alla cronologia dell'installazione dei
sistemi considerati.
45
L A NASCITA E I SUOI TRAUMI
Normalmente il corpo è organizzato per superare la fase della propria
nascita; esso possiede dei meccanismi acquisiti dall'esperienza delle generazioni precedenti, che gli permettono di affrontare la prova fisica che essa rappresenta.
Per ciò che riguarda questa funzione, nel lavoro d'organizzazione neurologica vengono presi in considerazione tre meccanismi principali.
Il primo si occupa della messa in tensione cranica, che rende sicuro il cranio nella prima parte del suo passaggio nel canale di nascita. Infatti, a testa in
giù, il cranio è la parte del corpo che si avvia per primo nel meccanismo della
nascita, subendo la pressione della gravità e delle spinte; esso subirà perciò
per primo gli eventuali traumi. Inoltre, la relazione tra il cranio e il collo s'appresta a compiere una rotazione obbligatoria durante il passaggio del bambino
nel canale.
Il secondo, molto vicino al controllo del trauma cranico della seconda
unità neurologica, prevede di rendere sicuro il cranio durante il passaggio ed
anche di partecipare all'integrazione posturale durante questo avvenimento
attivo, essendo la relazione cranio-cervico-scapolare messa a dura prova.
Il terzo installa, fin dalla nascita, il primo livello di autonomia gravitazionale e spaziale del bambino; difatti, durante e subito dopo la sua uscita egli
deve affrontare per la prima volta un altro tipo di relazione con la gravità
dopo quello che aveva nell'ambiente interno. I suoi sistemi oculo-vestibolare
e di localizzazione nello spazio, diventano istantaneamente attivi, anche se
non sono ancora competenti in relazione ai movimenti attivi del corpo che
verranno sviluppati nei primi mesi di vita. La sua prematurità di nascita non
esclude che egli possa iniziare ad essere presente in questo nuovo mondo e a
creare i propri riferimenti. Questo terzo meccanismo ve lo prepara.
In queste fasi "craniche di nascita" ogni trauma eccessivo verrà memorizzato (patologia) e impedirà tutto o parte delle fasi seguenti d'installarsi integralmente. Questa è una delle ragioni per le quali tanti problemi cronici ulteriori della vita sono dovuti ai traumi di nascita.
Per esempio, quasi tutti i bambini dislessici mostrano degli elementi di
questa parte di correzione disturbati. Il loro passaggio durante la nascita è
stato difficile o hanno avuto il cordone ombelicale avvolto intorno al collo,
oppure è occorso utilizzare degli strumenti per aiutarli a nascere, ecc. Ben
altri problemi possono essere dovuti a questa fase di nascita, ad esempio
nell'evoluzione chimica (allergie) o emozionale (sentimenti d'abbandono,
irascibilità non dominabili o collere profonde...).
La correzione è essenzialmente cranica e implica l'integrazione della relazione allo spazio.
Per i tecnici: riflessi oculari, labirintici, vestibolari, sfeno-palatini, tonico
posturali del collo, ecc.
46
LA FUNZIONE OCULARE
POST- NATALE
Il seguito della storia è l'accesso, per il bambino, all'apertura degli occhi.
Un nuovo senso si apre a lui; il mondo esterno lo raggiunge diversamente che
per i rumori in utero e le variazioni chimiche interne.
Questa fase è molto importante e corrisponde ad una capacità maggiore di
presa delle informazioni. Difatti, il bambino, durante le sue prime settimane
di vita non è ancora in movimento, ma inizia a seguire e ad impregnarsi di
tutto ciò che lo circonda attraverso questo nuovo organo che è l'occhio;
sguardo del fegato sull'esterno, come dicono i cinese.
Contemporaneamente viene allattato, cioè in relazione alimentare intima
con la madre nel prolungamento della gravidanza, rinforzando l'importanza
del fegato in questo periodo dell'evoluzione.
Durante le prime settimane di vita, tributario di questa funzione oculare
per prendere le informazioni esterne, il bambino è molto vulnerabile.
Non può fuggire davanti al pericolo e tutto ciò che lo circonda si fissa
nella sua memoria (del resto, la memorizzazione immediata così importante
nei problemi di comportamento e d'apprendimento dipende dal fegato), le
cose piacevoli come le più traumatizzanti (giochi in movimento, scene violente...). Le regolazioni oculari specifiche sviluppate dal dottor Ferreri ne
attestano la fede e sono molto efficaci nell'aiuto all'eliminazione di queste
memorie perverse, così patologizzanti e il più sovente presenti nei bambini
dislessici da quel momento in poi.
La correzione riguarda essenzialmente i muscoli oculo-motori e le loro
fasce.
LA FASE RETTILIANA
La fine dell'installazione della fase rettiliana corrisponde con l'inizio della
messa in moto del corpo fino a quando striscia. Fisicamente, questo periodo
corrisponde alla messa in moto delle funzioni spaziali del corpo. Si concluderà con l'inizio dell'andamento carponi.
Progressivamente, la spazialità visiva e uditiva s'installa; il bambino poco
a poco può percepire la provenienza dei suoni nello spazio e compiere dei
gesti per prendere le cose. A poco a poco, anche la sua competenza spaziale
interna s'installa; inizia a muovere la testa, sollevarla, girarsi, sedersi, finché
si mette a strisciare. Ogni sbaglio di maturazione, ogni trauma durante questa
fase, saranno sorgente di cattiva organizzazione o di memorie perverse
promettenti di disturbi futuri: cattivo accesso alla spazialità, ritardi della
comunicazione, allergie... Bisogna lasciar fare al bambino le sue esperienze
e mai stimolarlo a spostarsi troppo rapidamente, pena il pericolo per la sua
evoluzione. Abbiate pazienza! Vi mostrerà le sue capacità a spostarsi più
tardi.
47
L A FASE MAMMIFERA QUADRUPEDE
Dopo essersi messo a strisciare, il bambino inizia a camminare carponi.
Da piccolo rettile, diventa piccolo cane. La sua organizzazione spaziale
continua.
Dopo avere installato le sue competenze spaziali per muovere il corpo, ora
inizia ad utilizzarle per scoprire l'ambiente circostante.
Formatta poco a poco la finezza dei movimenti corporali per spostarsi,
iniziando a rispondere agli stimoli della scoperta dell'ambiente...
Questa fase dell'evoluzione è una delle più importanti per l'accesso all'integrazione della spazialità.
Se non è correttamente installata, se il bambino non cammina sufficientemente a quattro gambe, il suo accesso all'apprendimento sarà ipotecato, perché
la gestione della simbolica delle lettere nonché di altri segni all'inizio dell'apprendimento, alcuni anni più tardi, sarà estremamente difficile se non impossibile.
Ancora una causa di dislessia.
Questo flagello della vita sociale è raramente l'immagine dell'incompetenza
personale, ma piuttosto il risultato di troppe stimolazioni precoci da parte dei
genitori o dell'ambiente naturale: girello, tavolo basso, parco, ecc.
Bisogna lasciarli camminare a quattro gambe.
Se non lo fanno bisogna chiederci una consultazione.
LA FASE MAMMIFERA BIPEDE
Quando è pronto, quando ha sufficientemente maturato la sua competenza
spaziale, il bambino si mette progressivamente in piedi.
Dapprima cade ed è normale, l'apprendimento avviene a questo prezzo.
Bisogna proteggerlo ma non vietare.
Inizia a usare i suoi due emisferi cerebrali contemporaneamente.
Queste due parti del cervello iniziano a dissociare le loro attività.
In questo campo, spesso, si descrive un cervello sinistro razionale e un
cervello destro creativo. In effetti fino all'inizio della fase seguente, e in
modo progressivo, il bambino impara a utilizzare insieme le sue due parti
cerebrali.
Per farlo esse devono poter comunicare, perciò una parte del lavoro di
regolazione degli strumenti di crescita consiste proprio nella verifica e nella
riparaziondi questa comunicazione inter-emisferica.
48
Ciò facilita il ritorno al buon uso della gestione dei concetti, all'uso armonioso dei gesti volontari fini, l'inizio del ragionamento, ecc.
I problemi a questo livello sono legati alle difficoltà di comprensione dei
concetti astratti, ecc.
L'ACCESSO ALLA DOMINANZA CEREBRALE
L'accesso alla dominanza cerebrale, tappa seguente della costruzione
neurologica, avviene tra i 3 e i 4 anni.
Questa funzione corrisponde all'uso prioritario di un lato del corpo rispetto
all'altro. Determinata dal patrimonio genetico, la disposizione della dominanza di un orecchio sull'altro, di un occhio, di un braccio e di una gamba
sull'altra si effettua in seguito alla fasi di liberazione e di comunicazione dei
due emisferi cerebrali.
Quindi il bambino diventa destrimano o mancino, d'orecchio, d'occhio, di
mano e di piede. È quindi importante avere queste informazioni per aiutarlo
a rispettare le proprie competenze.
Due esempi: imparare il tiro con l'arco per un bambino destrimano di
mano e mancino d'occhio è una sorgente d'insuccesso; inoltre, nell'intento
d'accedere alla competenza, la posizione nella classe deve rispettare il buon
uso dell'occhio e della mano per mettere il bambino nelle migliori condizioni
possibili di apprendere.
Un test semplice permette di sapere se un bambino è pronto ad avviarsi
nell'apprendimento sociale lateralizzato: scrivere o mangiare con la mano "
giusta ", disegnare con destrezza, suonare uno strumento musicale, impegnarsi in un sport. Ad esempio, è sufficiente chiedergli di strappare un foglio.
Finché lo farà con difficoltà provando a scostare il foglio dal corpo piuttosto che tirarlo verso di sé non è pronto; è solo un esempio.
A questo punto arrestiamo la correzione sistematica dell'organizzazione
neurologica, avendo installato nei piccoli un'organizzaz ione di ottima
competenza e avendo riparato, in loro come nei più vecchi, quegli strumenti
disturbati che avevano impedito alle piccole parti di bambino di crescere
integralmente.
Rimangono da riparare, eventualmente, i problemi più personali.
49
LE
REGOLAZIONI SPECIFICHE
PROPOSTE DALLA
T.O.N. GENERALE
Quando il bambino arriva alla fine dell'installazione di questi elementi
funzionali ha tra i 5 e i 6 anni. È appena passato attraverso diversi stadi fondamentali dell'evoluzione neurologica ed entra nell'età della ragione, disponendo degli strumenti necessari per iniziare i suoi impegni sociali (scolarità,
sport...).
Egli inizia la propria umanità.
La maturazione delle diverse fasi pisciaria, anfibia, rettiliana, mammifera
quadrupede e bipede è finita.
Non è ancora socialmente autonomo, ma nell'ottica del suo sviluppo
primitivo, possiede tutti gli strumenti di sopravvivenza ed è quasi completo.
Se la sua crescita neurologica non è integrale e sana a questo stadio, inevitabilmente sopraggiungeranno dei problemi di salute o di comportamento.
Adesso che le funzioni di sopravvivenza sono acquisite, il suo sviluppo
ulteriore sarà essenzialmente occupato dalla maturazione della competenza
d'integrazione nel mondo umano.
Come citato sopra, la parte obbligata delle correzioni dell'organizzazione
neurologica è a questo stadio finita.
Il seguito del lavoro sarà progettato in funzione dei problemi personali
dell'individuo:
- sia nel prolungamento delle correzioni d'organizzazione neurologica con
le tecniche " avanzate" della T.O.N. (vedere sotto):
.regolazioni " in relazione a " una memoria vissuta specifica
.regolazioni organiche di problemi di salute o di comportamento specifico...
- sia con l'aiuto per migliorare l'uso degli strumenti neurologici ora regolati, con l'apporto della Neurobioenergetica o della Bioterapia utilizzate per
liberarsi dalle impronte inquinanti,
- sia nella pratica di approcci generali di salute (chiropratica, energetica
cinese, omeopatia, ecc.).
-...
50
Le regolazioni avanzate proposte dalla T.O.N.
Dopo aver aperto e reso funzionali i circuiti della sopravvivenza primitiva
nelle prime due fasi di lavoro dell'organizzazione neurologica, oggetto della
nostra proposta di cure obbligate, è ora possibile identificare e riconnettere
gli elementi associati o responsabili della disorganizzazione neurologica.
Sono considerati due tipi di correzioni: le correzioni " in relazione a " e le
correzioni di problemi specifici.
LE CORREZIONI “ IN RELAZIONE A ”
La base neurologica è composta da un sequenza di riflessi installati in
catena reattiva ed ogni riflesso deve essere corretto a suo tempo, nel rispetto
dell'ordine di correzione inscritto nella memoria del corpo.
La meccanica umana è in effetti, molto fine; un elemento corretto sul
piano generale può perfettamente funzionare debolmente (ad esempio una
memoria d'aggressione) in un altro dei suoi contesti di applicazione specifica.
Come esprime il dottore Ferreri, ogni cosa è presente nel suo contesto, un
problema può essere corretto in relazione a un avvenimento particolare,
eppure essere ancora perturbatore, per la salute dello stesso individuo, in un
altro contesto.
Quindi, per terminare l'eliminazione di certi problemi, talvolta occorre
analizzare l'organizzazione neurologica in relazione alle circostanze particolari.
I modi di funzionamento valutati in questa fase opzionale della T.O.N.
appartengono a tre categorie principali: condizioni di vita (giorno, notte, vita
intrauterina...), posizioni e azioni (seduti, in piedi, in marcia...), relazioni
organiche o energetiche (fegato, milza, polmone...).
Questo tipo di analisi è talvolta utile quando la ragione dei disturbi del
paziente può essere identificata rispetto a una situazione specifica (per esempio: un incidente in posizione seduta, nel mezzo della notte, all'ora del fegato - tra la 1 e le 3 del mattino -...), il corpo, per un avvenimento traumatico,
ha potuto impregnarsi su piani diversi, necessitando una pulizia dell'insieme
dei livelli in questione.
A questa fase di trattamento, spesso, associamo una pulizia sistematica del
terreno per via riflessa, grazie al sistema neurovegetativo che è la sezione del
sistema nervoso che gestisce le funzioni organiche (vedere la Neurobioenergetica nella quarta parte).
51
L E CORREZIONI DEI
PROBLEMI SPECIFICI
Le correzioni specifiche sono destinate a valutare i sistemi organici, oltre
che a certe patologie direttamente legate alla disorganizzazione neurologica,
oppure per le quali questo approccio ha mostrato una grande utilità.
Devono essere compiute solamente quando l'organizzazione neurologica
di base è avvenuta e stabilizzata, e quando gli strumenti di crescita sono corretti.
Seguono alcuni esempi per i quali gli approcci precisamente descritti
dall'organizzazione neurologica avanzata, posso portare un aiuto rilevante:
- la neutralizzazione dei disturbi cicatriziali (spesso si comportano come
dispersori d'energia),
-l'armonizzazione ormonale (problemi ginecologici, di prostata, d’utero,
di vescica, cronici delle feci, di stomaco, d'ipotiroidia, d'anemia...) e i problemi funzionali della fecondità,
-l'accompagnamento alle correzioni dentarie (il lavoro dentario, data la
sua natura traumatizzante fisica, crea spesso il bisogno di verificare la stabilità dello sfera cranio-mandibolare),
- l'organizzazione della direzione della pelle (che deve essere corretta
velocemente dopo una nascita per taglio cesareo),
- alcuni aiuti neurologici specifici per diversi problemi di salute come le
trisomie 21, le sclerosi multiple, le malattie di Parkinson, certe forme d'epilessia...,
- l'enuresi, l'accompagnamento alla gravidanza, epilessia, asma, ecc.
52
Inoltre:
La schiena cardiaca
Un problema specifico, efficacemente corretto da questo approccio, merita
di essere descritto individualmente perché la sua presenza è frequente e molto
nociva; si tratta del cardiac back o schiena cardiaca.
Infatti, quando la previsione della quantità di sangue necessario al compimento di un sforzo non è valutata correttamente rispetto al bisogno reale
(falso movimento durante il carico di un peso, sforzo eccessivo durante un
lavoro o un atto sportivo, ma anche un'emozione troppo forte, ecc.), l'apparato cardiaco può trovarsi oltrepassato, andare in panne, sconnettersi.
In queste condizioni il corpo non arriva più a rilasciare le buone quantità
d'energia (sangue, adrenalina...) per far fronte ai propri bisogni. La persona è
"vuota", si sente esausta nei momenti in cui necessita d'azione, ecc. Ne segue
una stanchezza cronica, dei dolori regolari talvolta violenti alla schiena, fino
al sentimento di essere incapace di compiere il più piccolo sforzo. La correzione specifica di questo cardiac back permette di ristabilire il livellamento
della competenza di previsione e di rilascio, il cuore inizia immediatamente
a stancarsi meno e i problemi di schiena, acuti o cronici presenti dall'avvenimento in poi si affievoliscono velocemente.
Fino al prossimo sforzo!
L'equilibratura neurologica ed emozionale dello sportivo
La maggior parte degli sportivi forniscono degli sforzi che obbligano a far
funzionare il loro corpo fino ai limiti di tolleranza fisica o emozionale.
All'infuori di ogni problema di salute manifesto o di schiena cardiaca
(vedere sopra), uno sportivo organizzato neurologicamente al meglio delle
possibilità della tecnica, sarà più prestante e più resistente allo sforzo.
Abbiamo registrato dei guadagni di tempo fino a più di 10 minuti in una
maratona dopo la correzione di una base neurologica, come anche delle
migliori percentuali d'abilità, ecc.
È ugualmente specifico di questo tipo di lavoro, permettere allo sportivo
di uscire dai meccanismi mentali perversi dovuti all'insuccesso, reali o immaginari, che bloccano le sue facoltà neuro-musculari nei momenti critici
dell'attività.
Oltre a ciò, anche il pensionamento dello sportivo segna in modo ricorrente l'apparizione di problemi generati dai traumi e dagli eccessi dovuti
all'attività anteriore, dalla quale bisogna disassuefarsi : possiamo dunque aiutare il corpo a liberarsi da queste memorie che molto spesso causano dei problemi di salute fisica o emozionale.
53
La scoliosi idiopatica
Un'altra patologia, molto ben presa a carico dall'organizzazione neurologica, è la scoliosi idiopatica.
Il dottor Ferreri ha scomposto il meccanismo di creazione e di correzione
di questo problema per il quale non esistono fino ad oggi altri mezzi di correzione funzionale efficaci.
In breve, affinché una scoliosi idiopatica possa apparire, occorre che i
riflessi cloacali posteriori (vedere l'unità 1 e la gestione posturale e sessuale)
e qualche strumento di crescita siano inefficaci. Del resto, la sua apparizione
all'inizio della pubertà (inizio della funzione di riproduzione) a livello della
quarta vertebra lombare (un altro legame genitale neurovegetativo) in seguito
a un comando propriocettivo centrale, rende la verifica dell'organizzazione
neurologica perentoria.
Dopo la pubertà diventa infatti difficile eliminare le conseguenze disastrose di questo problema.
Ora, la prevenzione è possibile, purché i giovani e principalmente le
ragazze che rappresentano più del 80% degli adolescenti colpiti, siano verificati dalla T.O.N.. prima dell'inizio della pubertà.
La dislessia
La dislessia e i problemi d'apprendimento o di comportamento (iperattività...) sono dei disordini che rispondono in maniera eccellente alle cure d'organizzazione neurologica e dunque meritano una presentazione complementare.
Siamo sempre più confrontati all'aumento di questo genere di difficoltà;
alcuni responsabili (scolastici o sociali) gli attribuiscono perfino il termine di
flagello sociale. Che questi problemi generino dai traumi della nascita, dal
cattivo passaggio attraverso una delle fasi di maturazione degli strumenti di
crescita (cattivo andamento carponi...) o ancora dall'eccesso di tossicità, ad
esempio dopo un'anestesia alla nascita, le correzioni specifiche dell'organizzazione neurologica dedicate alla dislessia e la pulizia dei prodotti chimici e
di altre memorie dovute al trauma, avranno una grande probabilità di partecipare al miglioramento duraturo della situazione scolastica e del comportamento.
Non bisogna mai dimenticare che il minimo oltraggio iniziale (fisico, chimico o emozionale) subito da un bambino, non gli permetterà di superare perfettamente le diverse fasi di crescita descritte precedentemente.
54
LA SCOLIOSI IDIOPATICA
Ad esempio, è molto difficile e talvolta anche impossibile, accedere al
buon uso della simbolica delle lettere e delle cifre per un bambino che non ha
camminato sufficientemente a carponi.
Non è la sua intelligenza ad essere in causa, semplicemente egli non può
gestire la relazione spaziale legata alla natura della lettera o della cifra.
Proverà, prima o poi, la difficolta ad accedere ad una parte del lavoro d’apprendimento che gli verrà proposto.
Che ne provi un disagio emozionale (sentimento di essere diverso dagli
altri o meno capace agli occhi dell'insegnante o dei genitori), fisico (mal di
testa o di pancia... di circostanza) o che prenda la fuga davanti al lavoro da
compiere diventando indisciplinato, ecc., il tipo di reazione sarà basato sulle
sue competenze del momento.
Bisogna comprendere che non potendo analizzare obiettivamente la propria difficoltà la subisce, e, come ogni bambino, trova una risorsa espressiva
che può sembrare patologica.
Appena un bambino sembra in difficoltà durante l'apprendimento o nella
sua relazione al gruppo, bisogna far verificare velocemente la sua organizzazione neurologica. Il suo avvenire può dipenderne.
Vediamo ancora troppi bambini dopo alcuni anni di cure peri-pedagogiche
(ortofonia, ecc.). Questi professionisti, trovano che la loro efficacia è assai
migliorata quando l'organizzazione neurologica dei bambini viene corretta
prima del loro intervento.
Questo è ancora un esempio del valore pre-terapeutico del nostro lavoro.
56
LA FINE DELLA CORREZIONE D’ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA
Liberazione neurovegetativa vertebro-pelvica
Una volta che la base neurologica e gli strumenti di crescita sono corretti,
la regolazione dell'organizzazione neurologica è terminata da due ultime
correzioni che liberano la sfera vertebrale.
Dei "bug", per riprendere un termine informatico, cioè dei disturbi meccanici cronici dovuti ai superamenti della tolleranza e acquisiti al momento
della presenza della disorganizzazione neurologica, sono installati nel sistema
articolare, vertebrale e pelvico limitando pertanto la qualità delle cure osteoneuro-muscolari.
In sostanza, la correzione dell'organizzazione neurologica ha rimesso in
stato di funzionamento i comandi neurologici.
Tutto dovrebbe andare bene.
Ma il tempo passato con una disorganizzazione neurologica e degli strumenti di crescita non completamente funzionali, ha talvolta occasionato
l'installazione di memorie perverse a livello del passaggio delle informazioni
neurologiche, in particolare neurovegetative, tra le sfere intra ed extra dura
madre: nella colonna vertebrale e nel bacino.
Le informazioni neurologiche responsabili, spesso errate (troppo o non
abbastanza intense) a causa dei disturbi dei comandi di quel momento,
hanno potuto colpire alcune radici nervose situate nei luoghi di transizione
neurologica e lasciare delle memorie del loro passaggio sui tessuti.
È necessario liberare queste memorie per ridare alla sfera neuro-vertebrale la libertà di funzionare e per ripristinare il buon uso dell'organizzazione
neurologica restaurata.
Per far questo pratichiamo due analisi, una vertebrale e l'altra pelvica,
oltre le correzioni necessarie per liberare queste memorie perverse.
Le correzioni svolte, del tipo in relazione a, mettono in relazione delle
stimolazioni meccaniche con la competenza del corpo di incaricarsi dell'eliminazione delle memorie in questione.
Quest'ultima è rappresentata, in questo contesto, dall'u so dell'organizzazione neurologica restaurata, per ridare al corpo la capacità d'azione specifica
sulla(e) memoria(e) bloccata(e).
Per ciò che concerne i nostri centri e per completare tale obiettivo, possono
essere necessarie alcune sedute rilasciate parallelamente alle cure di pulizia
neurobioenergetica, chiropratiche o d'energetica cinese. In realtà, a questi
livelli, il corpo ha potuto installare più strati di alterazioni richiedendo,
pertanto, il numero adeguato di stimolazioni necessarie a liberarlo dalla loro
presenza.
57
Come espresso nell'introduzione di questo testo, numerose evoluzioni
industriali e sociali hanno causato la creazione di problemi cronici di salute
di un nuovo genere: gli inquinamenti che non rispondono più alle cure tradizionali.
Era necessario trovare dei nuovi mezzi per pulire il corpo.
La
o N.B.E., tecnica neurologica di pulizia
degli inquinamenti acquisiti attraverso il sovraccarico tossico, a causa di
numerose ragioni principali, diventa naturalmente utile congiuntamente alla
regolazione dell'organizzazione neurologica.
Primo
È lo strumento di pulizia generato dalle ricerche chiropratiche, basato dunque su principi neurologici precisi, ciò che permette di utilizzare la pratica della chiropratica al fine di pulire il terreno chimico.
Secondo
La sua utilizzazione è rispettosa dell'esigenza attuale del corpo, la
sua precisione offre una garanzia di non ingerenza e di tolleranza.
Terzo
Utilizza come riferimento la relazione tra la base neurologica e le
impronte da pulire durante la sua applicazione, diventando una
tecnica vicina alla T.O.N.
Il suo impiego è sempre benvenuto parallelamente o dopo le regolazioni
d'organizzazione neurologica.
In effetti succede spesso che, una volta che le regolazioni dei comandi
neurologici sono concluse, il corpo abbia delle difficoltà a rispondere bene
alle sollecitazioni terapeutiche tradizionali, naturali o no.
In questi casi, ciò sembra risultare dal fatto che i sovraccarichi tossici
sono presenti in modo prioritario, creando dei sintomi cronici e impedendo al
corpo di reagire normalmente alle stimolazioni terapeutiche (chiropratiche,
energetiche, omeopatiche, osteopatiche...).
58
In questo caso, diversi traumi vissuti (chimicamente, emozionalmente o
fisicamente) hanno potuto lasciare delle memorie inquinanti, dai quali l'organismo non può liberarsi né da solo, né con l'aiuto di terapie tradizionali.
Un aiuto possibile per questo tipo di problemi cronici, fu portato dai lavori
del Dr. Dominique Senn, medico omeopata autore del libro "La balance
tropique" (Fondation Cornelius Celsius, Losanna).
Egli descrive come il corpo può creare delle barriere tossiche, memorie di
avvenimenti esterni che hanno superato la tolleranza immunitaria del corpo.
Queste barriere bloccano pertanto l'organismo, lasciandolo nell'impossibilità di ritrovare da solo il proprio equilibrio senza una stimolazione specifica della causa.
Nella sua tecnica bioterapica, il Dr. Senn, propone l'analisi dei segni sui
polsi cinesi congiuntamente all'uso di diluizioni omeopatiche che corrispondono alle cause dei blocchi del sistema.
Questo approccio fu utilizzato per molti anni nei nostri centri, lasciando
in seguito il posto alla Neurobioenergetica che attualmente ci permette di
essere efficaci nella pulizia con degli strumenti di stimolazione neurologica...
Questo approccio utilizza delle stimolazioni specifiche sulle reti di comunicazione del sistema neurovegetativo, che ha per scopo principale di collegare il sistema nervoso centrale agli organi; come descritto sopra, esso è composto dai sistemi simpatico e parasimpatico.
Una particolarità di questi due sistemi consiste nel fatto che ogni organo
del corpo è collegato sia all'uno che all'altro contemporaneamente; ogni sistema svolge la funzione opposta dell'altro.
Un sistema completo, come questo sistema neurovegetativo, legame tra la
periferia e la profondità più intima del corpo, può dunque essere utilizzato per
analizzare l'inquinamento del corpo ai livelli organici e per stimolarlo aiutandolo a ripulirsene.
59
Orbene, nell'organismo tutto ciò che viene prodotto da un eccesso (azione
chimica, emozionale, energetica, fisica...), può lasciare una memoria per
sovraccarico, quando la capacità di difesa naturale è superata e particolarmente quando la barriera della dura madre, passaggio obbligato per l'impressione a livello neurologico centrale, è stata superata.
Questo sistema neurovegetativo partecipa perciò alla registrazione delle
alterazioni eccessive subite dall'organismo.
L'approccio terapeutico della Neurobioenergetica ha per oggetto l'attivazione della pulizia di queste memorie.
La tecnica utilizza dei leggeri contatti direzionali sulle catene reazionali
delle sublussazioni vertebrali (termine di riferimento della professione chiropratica, dalla quale questo lavoro è generato) collegate ai centri neurovegetativi.
I test fisici che permettono le misurazioni dei bisogni di correzione sono
molto precisi.
Considerano la misura delle variazioni della lunghezza delle braccia e
permettono di rispettare l'accordo corporale prima di ogni correzione.
Quando il corpo s'inquina, l'impregnazione avviene per strati di problemi
che vanno progressivamente, per importanza o accumulo, a sporcare i meccanismi di protezione e talvolta di sopravvivenza.
Una particolarità proposta dal lavoro di disinquinamento della N.B.E.
risiede nel rivolgersi in precedenza allo strato superficiale che ha bisogno di
essere corretto all'istante; questa precedenza del livello di pulizia è decisa dal
corpo stesso.
Non è una teoria che decide l'ordine di pulizia, ma il corpo stesso.
Un esempio di memoria inquinante ripetutamente incontrato è quella delle
" barriere tossico-infettive " che bloccano il lavoro degli approcci energetici
(agopuntura, omeopatia, psicoterapia...).
60
Certe reazioni vaccinali, delle tossine residue generate dai germi responsabili di malattie forti o recidive (angine, otiti...con i loro streptococchi, enterococchi, gonococchi...) oppure dei prodotti chimici (anestesie, ormoni come
il cortisone...) possono avere occasionato un sovraccarico tossico nel paziente.
Risultati: problemi cronici, eczemi, asma, allergie, disturbi digestivi e
dolorosi, mal di testa, stanchezze o nervosismi senza ragioni conosciute...
La N.B.E. consente di far funzionare la " lavatrice del corpo ", individuando tuttavia la natura dell'elemento tossico in causa, per pulire lo strato
che impedisce maggiormente al paziente di utilizzare comodamente la sua
ecologia interna.
Questo permette di aiutare l'organismo a ripulirsi dagli inquinamenti
profondi, talvolta molto vecchi, che ostacolano la competenza naturale di
ritorno alla salute.
È svolta senza ingerenza, senza l'uso di prodotti chimici e con l'accordo
permanente del corpo, interrogato fisicamente ad ogni istante del lavoro.
La sua utilità è legata a un sistema di analisi che mette in relazione:
- il sistema neurovegetativo,
- le energie organiche,
- le loro cause di alterazione.
Vediamo ora questi tre elementi e gli strumenti di correzione.
61
IL SISTEMA NEUROVEGETATIVO
È presentato all'inizio di questo testo alle pagine 13 e 14.
Composto da due sistemi, il sistema simpatico e il sistema parasimpatico,
mette in relazione i comandi neurologici centrali con gli organi.
È uno dei meccanismi chiave della regolazione dell'organismo, agisce
attraverso l'azione congiunta dei suoi due sistemi, che armonizzano il funzionamento degli organi.
LE ENERGIE ORGANICHE
Il termine energia, utilizzato in questo testo è derivato dell'energetica
tradizionale cinese.
Questa professione della salute permette ai suoi operatori di analizzare i
problemi presenti in una persona, avendo sempre in mente che vari organi o
tessuti appartengono ad una stessa " loggia energetica " (insieme di organi o
funzioni che possono essere alterati contemporaneamente da un problema
concernente il funzionamento, o la qualità dell'energia considerata).
Che gli esperti ci scusino per le semplificazioni riduttive, pensiamo però che
ognuno debba possedere un minimo d'informazione per capire gli esempi che
verranno esposti.
Nell'Energetica cinese, una delle regole d'analisi dell'armonia dei sistemi
organici, propone la presentazione degli organi e delle loro funzioni attraverso
la teoria dei cinque elementi.
Difatti, i cinque organi "tesoro" (secondo una delle diverse espressioni
possibili che li identifica), organi pieni e maestri delle grandi funzioni vitali,
sono rappresentati con tutte le loro interazioni regolatrici delle funzioni organiche; quando li si cita in questo contesto, si tratta sia dell'organo che della
natura dell'energia che rappresenta.
Essi sono il fegato, il cuore, la milza, il polmone e il rene.
Ciascuno di essi è associato a un viscere "cavo" la cui qualità di funzionamento e d'energia viene spesso analizzata in rapporto a quella del suo organo maestro.
Al fegato è associata la cistifellea; al cuore, l'intestino tenue; alla milza, lo
stomaco; al polmone, il colon; al rene, la vescica. Certe associazioni possono
sembrare strane, la clinica tuttavia le conferma indiscutibilmente.
62
Inoltre, ogni livello organico è collegato al funzionamento di un viscere,
di un certo numero di tessuti e di organi di senso.
Per esempio, si descrive tra le diverse associazioni energetiche:
.Con il FEGATO: la cistifellea, le unghie, i tendini,
le vene, gli occhi..., la vista.
Il controllo emozionale della collera...
Così come il vento della primavera.
.Con il CUORE : l'intestino tenue, le arterie..., il gusto.
Il controllo emozionale della gioia...
Così come il caldo dell'estate.
.Con la MILZA : lo stomaco, i vasi capillari,
le gengive, i tessuti nervoso e ormonale..., il tatto.
Il controllo emozionale delle preoccupazioni...
Così come l'umidità dell'inter-stagione.
.Con il POLMONE : il colon, la pelle e le mucose,
i peli, il naso..., l'odorato.
Il controllo emozionale della tristezza...
Così come la siccità dell'autunno.
.Con il RENE: la vescica, le ossa, i legamenti, i denti,
la gola, le orecchie, l'apparato genitale..., l'udito.
Il controllo emozionale della paura...
Così come il freddo dell'inverno.
Queste associazioni permettono a un professionista competente, di individuare la natura dei problemi presenti in una persona, attraverso le associazioni che essa presenta, ancora prima di esaminarlo.
Esempio: la persona con una tendinite e un problema di vene (varici,
emorroidi...) sarà alterato a livello del fegato, mentre un altro che presenta
una sordità e dell'artrosi attirerà piuttosto l'attenzione sullo stato del rene (e
la sua energia), ecc.
63
LE CAUSE PERTURBATRICI
Un altro livello di analisi che collega le funzioni organiche alle cause
possibili di perturbazione, permette di identificare l'essenziale delle cause
capaci di segnare l'organismo, nella creazione delle impronte attraverso il
sovraccarico.
Ci mostra per esempio, riprendendo i cinque organi citati in alto, che si
associa:
- al FEGATO: gli anestetici, gli antibiotici, gli shock fisici, i germi
(colera, dengue, febbre gialla, influenza, poliomielite, tetano, febbre
tifoide, ecc.) e i loro eventuali vaccini, le intossicazioni alimentari e le
loro salmonelle, la malaria, i parassiti, le toxoplasmosi, le collere, ecc.
- alla MILZA: gli shock emozionali, gli ormoni (pillola, cortisone,
ecc.) le irradiazioni (raggi X, oltre alla televisione e i computer), le
preoccupazioni, ecc.
- al POLMONE: il bacillo di Koch e il B.C.G., la pertosse, il pneumococco, il morbillo, l'abbandono e la tristezza ecc.
- al RENE: la difterite, il gonococco, l'herpes, gli orecchioni, il proteus, la rosolia, gli streptococchi, le paure ecc.
Perturbatori potenziali degli organi o dei tessuti corrispondenti, questi elementi attivi chimicamente, emozionalmente o fisicamente possono, quando
la difesa immunitaria è inferiore alla loro virulenza, marcare per sovraccarico
e creare delle impronte perverse.
Il sistema è allora impedito ad auto-pulirsi liberamente, trappola che la
Neurobioenergetica può liberare.
Ora, questo lavoro di pulizia associato alla liberazione delle funzioni di
comando del sistema nervoso centrale, permette a ciascuno di ritrovare la
propria via di funzionamento personale o di assistere alla regolazione dei problemi restanti, attraverso il ripristino della buona reattività nei confronti delle
cure tradizionali.
64
Esempio di alcuni inquinamenti comuni
Quando si lavora nel campo dell'aiuto all'eliminazione delle impronte
acquisite, si avvera che un gran numero di queste riguardano le memorizzazioni di tossine legate ai prodotti chimici. Ciò ha fatto dire a certi operatori
di terapie naturali, che questi prodotti sono da eliminare e che i loro utenti
non hanno una coscienza. Certo, inquinano! No, non sempre lo sanno! In
realtà, se la ricerca ha insegnato ai prescrittori come cucinare (nobile mestiere), ha però dimenticato di cercare sistematicamente dei mezzi rispettosi
dell'organismo, per aiutarli a liberarsi dai detriti che non sanno o non possono
eliminare (svuotare le pattumiere sarebbe meno nobile?): non sanno rigovernare e neppure fare il bucato: atti minori, ma tuttavia vitali dei quali la N.B.E.
si propone di occuparsi.
La maggior parte delle azioni chimiche correntemente praticate (anestesie, terapie antibiotiche, terapie corticoidi ed altre chemioterapie...) hanno
una tale importanza vitale che i loro prescrittori hanno "dimenticato" di occuparsi delle conseguenze tossiche croniche dei loro atti.
Del resto, forse, non ne hanno ancora considerato la presenza, dimenticanza che agli occhi dei praticanti di approcci più ecologici è fonte di confusione e di giudizi affrettati. I sovraccarichi e le impronte inquinanti non sono
volontari e possono sembrare marginali di fronte all'importanza, a breve termine, dei trattamenti chimici.
Ma alla lunga, è evidente che la loro installazione senza la pulizia delle
tossicità acquisite al loro seguito, genera l'installazione di problemi cronici ed
evolutivi per indebolimento immunitario o per diminuzione della qualità
dell'uso degli strumenti naturali di difesa del corpo.
Può darsi che presto, se i professionisti della salute gettassero un sguardo
verso alcuni approcci complementari, gli atti semplici di prescrizione di pulizia
(per esempio omeopatica) permetteranno di non più essere coinvolti dai problemi cronici di tossico-infezione così degradanti per la salute. Sarebbe la fine
dell'uso di una tecnica come la Neurobioenergetica, ma l'obiettivo non
consiste nella prevalenza della salute sulla malattia?
Alcuni esempi di proposte semplificate (gli specialisti ci scusino), che
potrebbero essere analizzate più profondamente dai professionisti interessati:
- dopo un shock traumatico (incidente, chirurgia a ogni livello, con interessamento lesivo di un tessuto...): Arnica montana, nella diluizione appropriata,
aiuta alla neutralizzazione della memoria dello shock traumatico.
- dopo un'anestesia (di varia importanza, locale o generale): Nux vomica
oppure Opium facilitano l'eliminazione delle tossine post-anestetico.
- dopo un'infezione (se il germe è stato identificato correttamente, atto che
dovrebbe essere sistematico nel contesto di un aiuto integrale come lo raccomandiamo noi), bisognerebbe prescrivere l'isoterapia del germe in questione,
ecc.
65
E beninteso, ogni volta, nella giusta diluizione.
Professionisti incuriositi, non esitate a contattarci.
Il più sovente, la conseguenza perversa dell'azione di questi prodotti o di
questi germi è l'installazione di un sovraccarico tossinico.
La stimolazione dell'eliminazione degli intasamenti e l'aiuto allo svuotamento delle pattumiere del corpo, è per l'appunto l'oggetto principale della
N.B.E.
Anestesie
Per esempio, numerose persone sviluppano dei problemi epatici sintomatici (fino al punto di presentare delle variazioni biologiche serie degli enzimi
del fegato) in seguito a varie anestesie successive.
È naturalmente impensabile effettuare un intervento chirurgico senza
anestetizzare un paziente, o di negare di alleviare qualcuno che si trova in
grande stato di sofferenza (fratture, ecc.). Del resto, spesso, l'anestesia è ben
sopportata da un terreno forte e pulito. Ma dopo alcune di queste (le anestesie
dentarie ripetute ne sono l'esempio e occorre sapere che nessuna di esse è
benigna rispetto all'inquinamento del corpo), l'o rganismo si trova oltrepassato,
non avendo avuto il tempo o la forza di eliminare la o le precedenti.
Sovraccaricato, incapace di eliminare le tossine residue, installa un'impronta
e non può più eliminare gli eccessi tossinici che si presenteranno in seguito.
Dunque, il fegato funziona meno bene (i prodotti anestetizzanti hanno fragilizzato la sfera epatica) a causa dell'impronta creata che disturba la loggia
energetica di questo organo oltre a uno o più dei suoi elementi associati (cistifellea, vene, occhi, tendini, unghie...).Ne possono risultare dei mal di testa,
dei risvegli tra le 2 e le 4 del mattino, dei crampi e tendiniti, delle varici, delle
flebiti, dei problemi di vista e una più grande sensibilità al minimo germe che
lavora sul fegato (influenza, epatite, enterococco, poliomielite, tetano, ecc.)
più le loro vaccinazioni.
Antibiotici
Prendiamo un altro esempio, quello delle infezioni curate dagli antibiotici
(strumenti importanti perché permettono oggigiorno di salvare la vita di molte
persone quando gli altri strumenti terapeutici non sono accessibili o efficaci).
Spesso, il problema sta nel ritrovamento, dopo la fase della malattia, delle
memorie dovute alla presenza delle tossine residue dei germi legati all'infezione. Infatti, queste tossine non sempre sono state eliminate correttamente,
a causa della diminuzione dei processi immunitari naturali.
66
L'antibiotico ha evitato il peggio, ha talvolta salvato una vita e l'integrità
fisica del tessuto infetto, ma non sempre ha permesso l'eliminazione completa
delle tossine generate dal combattimento immunitario. Ancora una volta, i
piatti non sono lavati. Segue un impressione nella memoria (del sistema
H.L.A. descritto da dottor Senn) e una sensibilità accresciuta al tipo di germe
considerato, origine delle recidive così frequenti nei bambini che faranno
x angine o y otiti ogni anno; a meno che il corpo non sviluppi quei famosi
reumatismi articolari acuti, precursori nell'infanzia dei problemi cardiaci e
delle diverse poliartriti dell'adulto. Non pensiamo che l'antibiotico sia il solo
responsabile, ma di sicuro, se l'organismo fosse stato ripulito dalla presenza
di queste tossine residue dell'agente patogeno, un alto numero di recidive
potrebbero essere evitate. Anche nella vita adulta, perfino molti anni dopo,
vale la pena di prendere del tempo per pulire l'organismo da queste memorie
che fragilizzano la salute.
Vaccinazioni
L'ultimo esempio, spesso controverso, è quello delle vaccinazioni. Preso
nel medesimo contesto degli esempi precedenti, quindi senza criticare la validità dell'atto, dovrebbe essere sistematicamente prevista, dopo aver vaccinato
delle persone correttamente analizzate come non controindicate, la pulizia
delle tossicità residue dovute alla mancata attivazione di una vera immunità
dopo quest’atto; tossicità che sono frequentemente la sorgente dei problemi
post-vaccinali cronici. Ciò avrebbe senza dubbio il valore di miglioramento
dello stato generale, eliminando le numerose conseguenze secondarie che
vediamo giornalmente: eczemi e asma dopo il B.C.G. della tubercolosi, allergie e iperattività sviluppate dopo la vaccinazione D.T.P.P.: difterite-tetano-pertosse-poliomielite, ecc.
Ed altre ancora
Le impronte tossiche furono a lungo molto meno bene identificate quando
si trattava di aiutare l'organismo ad agire per la pulizia delle memorie di
shock fisici o di emozioni (coscienti o impresse nella profondità limbica
dove, secondo i ricercatori in neuropsicologia, ha sede il cervello emozionale e
dove la memoria cosciente non ha generalmente accesso). È uno dei vantaggi
della N.B.E., che opera a questo livello appena il corpo ne indica il bisogno,
facendo perfettamente da complemento e soccorrendo efficacemente le terapie
psicoterapiche.
Questo lavoro permette di avviare la pulizia delle memorie in tutti i registri
vissuti dall'organismo, senza discriminazione né scelta di regioni corporali o
di tipi di funzione (chimico, emozionale, fisica, ecc.); il corpo sa meglio di
chiunque altro quello di cui ha bisogno in ogni preciso momento e questo
approccio ne rispetta il funzionamento.
67
GLI STRUMENTI DI CORREZIONE
Gli strumenti di lavoro di quest’approccio sono essenzialmente generati
dalle tecniche d'aggiustamento vertebrale chiropratico (vedere In salute con
la Chiropratica, Whiteson).
Essi consistono in:
- stimolazioni lineari che vanno da una sublussazione vertebrale o periferica ad un'altra.
- stimolazioni locali direzionali su degli elementi vertebrali, cranici o
articolari periferici, ma senza azionamento delle forze di mobilizzazione
tradizionali dell'aggiustamento chiropratico.
La loro identità e la loro utilità risiedono nel fatto di associare delle funzioni tra di loro:
.attraverso stimolazioni successive di relazioni neurovegetative,
.che mettono in rapporto degli elementi simpatici e parasimpatici,
.per aiutare il sistema immunitario a iniziare la liberazione dei suoi miasmi
del momento.
I pazienti, del resto, sono spesso sorpresi nel vedere il loro operatore alternare i contatti tra l'avanti del bacino (vie parasimpatiche basse) e il cranio
(vie parasimpatiche alte), poi il torace (vie simpatiche), prendendo regolarmente la misura della lunghezza delle braccia.
Difatti, durante questo lavoro, le successioni delle variazioni relative della
lunghezza delle braccia sono utilizzate in modo specifico; esse rappresentano
delle risposte di adattamento neuro-muscolare della cintura scapolare (il
bilanciere organico del corpo) alle stimolazioni neurovegetative esercitate
dall'operatore.
68
Ad esempio i principali circuiti vertebrali presenti all'interno delle catene
reazionali utilizzate durante le nostre stimolazioni, appartengono ai meccanismi che controllano:
- la cintura scapolare nella sua gestione delle rotazioni. Questo circuito
implica nell'ordine della stimolazione la seconda dorsale, la seconda costa, la
prima dorsale, la seconda cervicale, la prima cervicale, la base dell'occipite.
- l'integrazione degli assi simpatici e parasimpatici tra le prime due dorsali,
la sesta e ottava dorsale, l'osso sacro e l'occipite.
- questi due circuiti sono fondamentali nella creazione dello strumento di
drenaggio neurovegetativo che questa tecnica ha scoperto; drenaggio che
permette di ottimizzare ogni azione funzionale generata a livello del corpo.
- il controllo dell'installazione dei meccanismi di pulizia è verificato ed
eventualmente attivato a livello dei piani dentari secondo i loro diversi modi
d'implicazione rispetto alle impronte pulite. Non bisogna mai dimenticare
che ogni elemento che s'installa nell'organismo e a maggior ragione le
impronte che la N.B.E. aiuta ad eliminare, è causa di un cambiamento nell'occlusione dentaria. Non bisogna dunque mai dimenticare di verificarne l'incidenza, al momento di un lavoro di pulizia, perché la reversibilità dei disturbi
dentari non è sempre automatica.
- la verifica dell'influenza delle impronte è inoltre da verificare ed eventualmente da correggere in rapporto ad altri piani..., facilitandone l'eliminazione e assicurandosi che l'impronta in questione è ben conosciuta e attivata
dai diversi emuntori (le vie d'eliminazione del corpo). L'apertura di questi
emuntori offre la garanzia che il corpo potrà "eliminare" gli scarti, le memorie
di queste tossicità. L'agopuntura e l'omeopatia, per esempio, ne tengono
conto al momento delle loro applicazioni terapeutiche; invece altri approcci
liberatori (osteo-articolari, psicologici...) non si sono dotati di tali strumenti,
lasciando talvolta che il corpo installi delle compensazioni organiche di
sovraccarico a seguito delle loro cure specifiche degli elementi cronici.
69
A CHI
SONO DESTINATE LE VOSTRE CORREZIONI?
La risposta è semplice: a tutti.
Il funzionamento normale del corpo utilizza una base neurologica equilibrata, degli strumenti di crescita stabili e un organismo efficace nella pulizia
dei problemi giornalieri, senza perturbazioni dovute alle vecchie memorie.
Ad ogni fase di vita descritta nella presentazione dei bisogni di correzione
neurologica, è possibile che si manifesti un problema: dalla nascita fino
all'età del pensionamento.
La nascita, la sopraggiunta di un trauma o di un problema di salute che
non si regoli così velocemente come dovrebbe, deve fare pensare al bisogno
di una verifica neurologica o di un blocco tossico.
Altrettanto quando un avvenimento, emozionale o sportivo per esempio,
ha obbligato la persona ad attingere alle sue riserve più lontane e in modo
inabituale. La base neurologica può avere bisogno di una verifica.
Inoltre, dei sintomi che persistono o appaiono dopo una malattia, un'operazione, un'anestesia, la presa di medicinali... saranno aiutati dalla pulizia
neurobioenergetica.
Su un piano generale, numerose persone in un lavoro di processo personale (emozionale, energetico...), trovano nella regolazione della loro organizzazione neurologica e nella pulizia dei loro vecchi miasmi, un anteriori.
Comunque sia, la verifica dell'organizzazione neurologica e una pulizia
dei grandi inquinamenti sono una manutenzione di cui ciascuno dovrebbe
poter approfittare prima che i problemi si manifestino.
QUAL È
LA DURATA DEL TRATTAMENTO?
Le indicazioni che seguono sono presentate come media.
Le diverse sedute non dipendono dalla scelta dell'operatore, ma dai bisogni
personali di ciascuno.
La base neurologica: la sua regolazione dura tra 1 e 4 sedute.
Le fasi di crescita: la loro regolazione dura da 3 a 4 sedute dopo la base
neurologica.
Nei casi di difficoltà d'apprendimento, di dislessia e di scoliosi, alcune
sedute supplementari saranno necessarie.
La liberazione vertebro-pelvica: necessitano in media da 2 a 4 sedute; le
esperienze complesse della vita richiedono talvolta un po' più di attenzione.
La pulizia neurobioenergetica o bioterapica: in funzione degli avvenimenti
70
vissuti e spesso dai sintomi che ne risultano rende il numero di sedute di pulizia variabile. Per esempio, un bambino alla nascita può avere bisogno di far
pulire il trauma della sua nascita e l'anestesia, ossia due sedute.
Ciascuno, in funzione della storia della sua vita e del numero di impronte
che ha subito avrà un percorso di pulizia particolare. Spesso, la pulizia potrà
avvenire durante la regolazione dell'organizzazione neurologica, talvolta
però saranno necessarie alcune sedute supplementari.
Dopo la regolazione generale, un controllo neurologico e la Neurobioenergetica saranno utili quando un avvenimento della vita sembrerà giustificarlo,
sia che sia stato traumatizzante, mal vissuto oppure che la persona non si
senta più come prima della sua sopraggiunta.
SOMIGLIANZA CON ALTRI APPROCCI
Una piccola risposta paranoica...?
Nel mondo della salute naturale e visti dall'esterno, certi gesti o certe teorie
possono somigliarsi da un approccio all'altro. Ciò offre ad alcuni, eccellenti
opportunità per confondersi con gli approcci per il cui uso non sono competenti. Peccato per i pazienti! Ancora una volta.
Per ciò che ci riguarda ogni elemento dell'analisi o di correzione che proponiamo, appartiene a un protocollo estremamente preciso e molto dettagliato.
L'approccio proposto nei Centri Whiteson è insegnato (teoricamente e
praticamente) molto precisamente e nella sua pratica non subisce l'approssimazione. A questo titolo, non "assomiglia" a nessun altro approccio, anche se
un elemento che utilizza può somigliare ad un altro elemento presente in altri
approcci. Un salumiere e un panettiere utilizzano del sale, ingrediente comune
alle loro due arti, le loro pratiche non sono però identiche e neppure comparabili, tranne per il fatto che sono dei mestieri di bocca.
Bisogna dunque finirne con le approssimazioni senza identità attraverso le
quali alcuni approcci di salute somigliano ad altri. Noi abbiamo cura di spiegare quello che proponiamo, possiamo discuterne interamente o in parte, e
questo non per assomigliare.
Inoltre, i soli professionisti abilitati a praticare le nostre tecniche devono
essere certificati per le nostre cure. I nostri elenchi sono aggiornati.
LE
CORREZIONI SONO PERICOLOSE?
No, non sono né dolorose né pericolose, ogni gesto è calibrato per produrre
un'efficace stimolazione neurologica piuttosto che un'attività meccanica.
Esse provengono da diversi approcci di salute (chiropratica, energetica
cinese, chinesiologia applicata, osteopatia...), e il loro uso è stato adattato ai
bisogni delle stimolazioni neurologiche che preconizziamo: senza forza sui
tessuti coinvolti.
71
CHI PUO
IMPARARE LE TECHNICHE DEI
CENTRI WHITESON ?
Tecnica d’Organizzazione Neurologica
La T.O.N. è insegnata da persone e organismi riconosciuti dal Ferreri
Institute del dottor Ferreri, i quali sono responsabili della scelta dei loro insegnati in base a dei criteri propri.
Regolazioni neurologiche proposte nei Centri Whiteson
Organizzazione Neurologica, Neurobioenergetica e Bioenergia
Nei Centri Whiteson partecipano due principali tipi di professionisti: i
chiropratici e gli agopuntori. Questa scelta proviene dal fatto che il dottor
Blanchard, il loro precursore è "doctor of chiropractic" (diplomato
dell'Anglo - European College of Chiropractic, Bournemouth G.B., 1979)
e diplomato di agopuntura e bioterapia (C.E.D.S, Nizza, Francia 1993), per
cui gli è stato più facile comunicare con le persone formate agli stessi principi: neurologico per il primo ed energetico per il secondo.
Per ciò che riguarda la formazione alle regolazioni dell'organizzazione
neurologica, gli operatori devono aver seguito l'insegnamento regolare della
T.O.N., prima di passare dalla formazione specifica delle regolazioni neurologiche Whiteson e la sua certificazione. Solo gli operatori certificati sono
referenziati. Una formazione non equivale alla certificazione della competenza di praticare.
Per ciò che riguarda la Neurobioenergetica, la formazione necessita sia
l'apporto energetico al professionista scaturito dalla formazione neurologica,
sia l'apporto neurologico al professionista proveniente dalla formazione energetica e bioterapica. È disponibile solo agli operatori attivi all'interno dei
Centri Whiteson o dei suoi partner (l'associazione umanitaria Caris Child, per
esempio). Questa è la ragione per cui integriamo al lavoro dei nostri Centri
degli operatori dell'energetica formati alla bioterapia, affinché la pulizia del
terreno possa essere svolta là dove la N.B.E. non è ancora disponibile.
Ciò non esclude la presenza di altri tipi di professionisti (medici, osteopati,
terapeuti di altre discipline, ecc.) per i quali la formazione sarà specialmente
pianificata in funzione dei loro percorsi anteriori, della natura della loro pratica e delle loro capacità di proiettarsi in questo tipo di lavoro.
Il restauro dell'organizzazione neurologica e degli strumenti di
crescita, la liberazione vertebro-pelvica, la pulizia delle principali impronte perverse lasciano, allora, libero corso agli approcci terapeutici.
Per ciò che ci riguarda, privilegiamo comunque
L'AGGIUSTAMENTO CHIROPRATICO delle sublussazioni
L'ARMONIZZAZIONE ENERGETICA .
72
vertebrali e
Per trovare
.le PERSONE certificate negli approcci descritti.
.i disponibili.
Rivolgetevi presso i responsabile dei:
CENTRI WHITESON
Sede sociale e indirizzo per la corrispondenza
9, RUE JULES VALLÈS
34200 SÈTE
FRANCE
E su
www.abcd-editions.com
© Jacques Blanchard 01/01/2005