Il RUOLO-TUNNEL¥53/58
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Il RUOLO-TUNNEL¥53/58
Il ruolo dell’ecografia nell’iter diagnostico della sindrome del tunnel carpale S. Galletti, M. Battaglia, D. Affinito, M. Magnani, P. Pelotti Modulo Dipartimentale di Imaging con Ultrasuoni - Istituto Ortopedico Rizzoli - Bologna Parole chiave: Sindrome Gli autori presentano uno studio svolto presso la diagnostica ecografica del Modulo Dipartimentale del tunnel carpale; Nervo di Imaging con ultrasuoni degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna ove, dal 2000 al 2003, sono stati sottoposti ad ecografia del polso 183 pazienti, che presentavano una clinica riferibile a sindrome mediano; Ecografia del tunnel carpale. L’ecografia è risultata diagnostica in 111 pazienti (60.7%), individuando la sede e la patologia a carico del nervo mediano e delle strutture circostanti, responsabili della sintomatologia. Nel 39.3% dei pazienti (72) con una clinica positiva per sindrome del tunnel carpale (CTS), ove l’imaging ecografico non è risultato significativo, l’elettromiografia ha dimostrato, comunque, una riduzione della conducibilità nervosa. Questo studio dimostra la sensibilità dell’ecografia nell’identificare, quando presenti, la sede e le modificazioni patologiche a carico del nervo mediano, delle strutture articolari e periarticolari, consentendo un’esplorazione dinamica ed in tempo reale del movimento delle strutture e delle eventuali modificazioni da esso indotte. L’ecografia, pertanto, in funzione della sensibilità, basso costo, ripetitività, non invasività e facile accesso, si pone come indagine di prima istanza nell’iter diagnostico di una sindrome compressiva nervosa al carpo, attestandosi come valido strumento diagnostico nel follow-up anche post-operatorio. Sonography in the Diagnosis of Carpal Tunnel Syndrome Key words: Carpal Tunnel Between 2000 and 2003, our staff performed sonographic examinations of the wrist on 183 patients Syndrome; Median nerve; with suspected carpal tunnel syndrome (CTS). The examination revealed CTS in 111 patients, providing information about the pathology of the median nerve and surrounding structures that was responsible Ultrasonography for symptoms. In 72 patients (39.3%) with positive signs of CTS but negative sonographic findings, reduced nerve conduction was demonstrated by subsequent electrodiagnostic studies. This study demonstrated the sensitivity of sonography in detecting and localizing CTS-related alterations of the median nerve and of articular and periarticular structures. Moreover, sonography allowed dynamic real-time exploration of joint movement and possible modifications induced by disease. Based on these findings, we feel that sonography, which is minimally-invasive, simple, safe, repeatable and low-cost, should be considered the first-line study of choice for patients with suspected CTS. It must also be regarded as an effective diagnostic tool for postoperative follow-up of these patients. Introduzione Il canale carpale, o tunnel, è un canale osteofibroso situato nel polso e delimitato in profondità da un pavimento osseo costituito dalle ossa del carpo, chiuso verso la superficie cutanea da un robusto legamento fibroso, detto retinacolo dei flessori o legamento trasverso anteriore del carpo. Il tunnel carpale è attraversato dal nervo mediano prima che esso si divida nei sottili rami preterminali e terminali destinati all’innervazione sensitiva del pollice, dell’indice, del medio e della superficie radiale dell’anulare; insieme al nervo mediano decorrono, all’interno del tunnel, i tendini flessori delle dita. Qualsiasi condizione che determini una riduzione delle dimensioni del tunnel carpale provoca una compressione del nervo mediano, con alterazioni trofiche capaci di Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(1): 53-57 indurre una secondaria modificazione della normale conduzione nervosa, responsabile della comparsa della caratteristica sintomatologia clinica: parestesie del pollice, dell’indice, del medio e della superficie radiale dell’anulare con ipotrofia muscolare. Molti sono i fattori che determinano la comparsa della sindrome del tunnel carpale: un ispessimento idiopatico del legamento trasverso, un restringimento congenito del tunnel, un’alterazione congenita del muscolo flessore dell’indice, una anomalia del decorso dell’arteria mediana dell’avambraccio; la presenza di formazioni endocanalari quali: cisti gangliari (Fig. 1a), calcificazioni, produzioni osteofitosiche (Fig. 1b) ed esostosi ossee, esiti di fratture del polso viziosamente consolidate, che determinano alterazioni anatomiche della doccia carpale, 53 Il ruolo dell’ecografia nell’iter diagnostico della sindrome del tunnel carpale a b Fig. 1a. La scansione trasversale palmare del polso destro, seguita con sonda lineare da 7.5 MHz, dimostra la presenza di ganglio articolare ipo-anecogeno, che determina una compressione delle strutture limitrofe con ispessimento e deformazione del nervo mediano (freccia). Figure 1a. Transverse palmar scan of the right wrist performed with a 7.5 MHz linear array probe reveals the presence of a hypoechoic articular ganglion that is causing compression and deformation of the median nerve. Fig. 1b. Scansione longitudinale palmare del polso, eseguita con sonda lineare da 7.5 MHz, evidenzia un grossolano osteofita ventrale del radio (punta di freccia) che comprime e disloca il fascio dei tendini flessori ed il nervo mediano che decorre sulla loro superficie (freccia). Figure 1b. Longitudinal palmar scan of the wrist performed with a 7.5 MHz linear array probe reveals a large ventral osteophyte of the radius (arrow head), which is causing compression and dislocation of the flexor tendons and the median nerve, which runs along their surface (arrow). Fig. 2. Artrite reumatoide. Marcato e grossolano ispessimento della sinovia dei flessori a livello radio-carpico, che deborda prossimalmente al tunnel carpale, responsabile di sindrome compressiva del nervo mediano (non evidenziato nella scansione). Figure 2. Rheumatoid arthritis. Gross thickening of the synovial sheath of the flexors tendons at the radio-carpal level with proximal invasion of the carpal tunnel. The latter is responsible for compression of the median nerve (not evidenced by the scan). Fig. 3. Scansione trasversale del polso che evidenzia un neurofibroma che avvolge il nervo mediano (freccia). Figure 3. Transverse scan of the wrist reveals a neurofibroma enveloping the median nerve (arrow). postumi fibrocicatriziali per precedenti interventi chirurgici; condizioni patologiche come l’artrite reumatoide (Fig. 2), tenosinoviti dei flessori, il diabete, l’obesità, patologie renali che richiedono emodialisi e che portano ad accumulo di amiloide, formazioni espansive (Fig. 3); tutte queste cause determinano un aumento di pressione all’interno del tunnel carpale che induce alterazioni a carico del nervo mediano. Una condizione predisponente è il sesso femminile relazionata a particolari situazioni ormonali presenti in menopausa e gravidanza, responsabili dell’ipertrofia delle guaine dei tendini dei flessori. Fattori favorenti l’insorgenza della sindrome del tunnel carpale sono anche particolari abitudini di vita e lavorative: l’elevata ripetitività dei movimenti del polso, l’intensità e la durata del lavoro senza pause di ristoro, i microtraumi ripetuti provocati dall’utilizzo di strumenti vibranti e l’esposizione a basse temperature. 54 Materiali e metodi Presso il Modulo Dipartimentale di Imaging con ultrasuoni degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna, dal 2000 al 2003, sono stati sottoposti ad ecografia del polso 183 pazienti, che presentavano una clinica riferibile a sindrome del tunnel carpale, al fine di evidenziare patologie correlate con il quadro clinico. Lo studio è stato condotto con valutazione del nervo Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(1): 53-57 S. Galletti et al Fig. 4. Scansione trasversale comparativa del polso. Il nervo mediano di destra appare aumentato di dimensioni (sezione trasversa) e modestamente ridotto di ecogenicità in rapporto a fenomeni di imbibizione edemigena. Figure 4. Transverse comparative scan of the wrist. The right median nerve appears enlarged (transverse section) with a slight reduction in echogenicity caused by the presence of edema. a Fig. 6a. Angioma del muscolo pronatore quadrato, in scansione longitudinale, che determina una compressione sul nervo mediano a monte del tunnel carpale, era presente una sintomatologia clinica caratteristica di CTS. Il muscolo appare aumentato di volume ed il color Doppler dimostra la ricca vascolarizzazione intralesionale, è presente una calcificazione con caratteristico cono d’ombra posteriore, sul versante profondo. Figure 6a. Angioma of the pronator muscle on a longitudinal scan. This lesion caused compression of the median nerve proximal to the carpal tunnel. Symptoms typical of CTS were present. The pronator muscle is enlarged. Color-Doppler confirms the rich intralesional vascularization. A calcific deposit with typical posterior acoustic shadowing is present in the lower part of the lesion. mediano e delle strutture del polso ad esso adiacenti, con attenta analisi delle superfici ossee e dei vasi. Le indagini ecografiche sono state eseguite con apparecchiature di ultima generazione, dotate di sonde lineari a larga banda (5-13.5 MHz) con utilizzo delle alte frequenze, effettuando scansioni trasversali e longitudinali. La scansione trasversale mostra il nervo mediano come una struttura di forma ellittica, relativamente ipoecogena, costituita da immagini puntiformi ipoecogene: le fibre nervose, frammiste a travate iperecogene, di tessuto connettivale, il tutto circondato da sottili bandellette ipereco- Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(1): 53-57 Fig. 5. Scansione longitudinale palmare del polso che evidenzia il nervo mediano, con caratteristica ecostruttura fibrillare, ipoecogeno rispetto ai tendini flessori, situati più profondamente; risalta l’ecogenocità del perinevrio. Figure 5. On this longitudinal palmar scan of the wrist, the median nerve, with typical fibrillar echo-structure, appears hypoechoic with respect to the flexor tendons, which are more deeply located. The perinervium appears hyperechoic. b Fig. 6b. Neurinoma del nervo mediano in scansione trasversale, tipicamente ipoecogeno ed a margini netti, il color Doppler dimostra la scarsa vascolarizzazione intralesionale, caratterizzata da esili rami. Figure 6b. Transverse scan of a median-nerve neurinoma, which is typically hypo-echoic with well defined margins. Color Doppler demonstrates limited intralesional vascularization characterized by thin vessels. gene: il perinevrio; il nervo mediano giace tra i tendini flessori superficiali e profondi delle dita, al disotto del robusto legamento fibroso detto retinacolo dei flessori o legamento trasverso del carpo (Fig. 4). Più in profondità si evidenzia, posto a ponte tra il repere osseo del radio e dell’ulna, una struttura lamellare iperecogena, il legamento radio-carpale. La scansione trasversale è quella su cui vengono effettuate le misurazioni circa la dimensione del nervo mediano (considerato patologico oltre i 15 mmq di area di sezione). La scansione longitudinale, dapprima realizzata in fase statica, poi successivamente in fase dinamica con flessoestensione del polso, per valutare lo scorrimento dei tendini ed il loro rapporto con le strutture adiacenti, consente di evidenziare il nervo mediano come una formazione 55 Il ruolo dell’ecografia nell’iter diagnostico della sindrome del tunnel carpale nastriforme di ecogenicità medio-bassa che si distingue dai tendini flessori, più ecogeni (Fig. 5). Il color-Doppler è stato impiegato in presenza di anomalie vascolari e per caratterizzare le lesioni espansive (Fig. 6a, 6b). Il 39.3% dei pazienti con una clinica positiva per CTS (72) non presentava significativo riscontro ecografico, né delle strutture nervose, né dei tessuti adiacenti, che potesse giustificare una relazione diretta con l’evidenza clinica presente. Nel 60.7% dei pazienti da noi esaminati (111), l’esame ecografico riusciva a dimostrare le alterazioni anatomopatologiche, ponendo in risalto che nel 35.1% (39) di questi pazienti si evidenziava un’alterazione morfologica del nervo mediano isolata, con aumento dell’area della sezione trasversa del nervo mediano maggiore di 15 mmq, indicativa di CTS; mentre il 57.6% (64) dei pazienti presentava alterazioni patologiche associate a quelle del nervo mediano quali: cisti e calcificazioni sinoviali (Fig. 1a), tenosinoviti, fibrosi da precedenti interventi chirurgici, ispessimento del retinacolo dei flessori, formazioni espansive (Fig. 6 a,b), che l’ecografia mostrava con puntualità diagnostica. Il restante 7.3% (8) di questi pazienti mostrava alterazioni patologiche delle strutture del polso, ma con nervo mediano scevro da alterazioni ecostrutturali evidenziabili. Nei pazienti che non presentavano alterazioni ecograficamente significative si è proceduto all’approfondimento mediante RM; in tutti i casi è stata eseguita un’elettromiografia. Discussione L’analisi della nostra casistica evidenzia come l’ecografia sia risultata diagnostica in 111 pazienti (60.7%). In 39 di questi (35.1%) ha mostrato l’esistenza di alterazioni ecostrutturali isolate a carico del nervo mediano. Alle alterazioni nervose faceva riscontro la presenza di patologia capace di determinare manifestazioni compressive in 64 pazienti (57.5%), responsabili della clinica 56 positiva. In un limitato numero di casi (8), corrispondente al 7.3%, erano presenti alterazioni delle strutture articolari e periarticolari, non accompagnate da significative modificazioni dell’ecostruttura del nervo mediano, queste situazioni sono state interpretate come stadio iniziale della malattia, non ancora capace di indurre sensibili modificazioni morfostrutturali nervose, tuttavia sufficienti a provocare piccole alterazioni della conducibilità, peraltro puntualmente dimostrate dall’elettromiografia. Nel 39.3% dei pazienti con una clinica positiva per CTS (72), e con imaging ecografico negativo, le cause non rilevate sono probabilmente da ricercarsi in alterazioni trofico-metaboliche locali, in questi casi l’elettromiografia ha dimostrato genericamente una riduzione della conducibilità nervosa, mentre la RM, quando eseguita, ha aggiunto scarsi elementi di valutazione in relazione all’esiguità del quadro anatomopatologico macroscopico. L’ecografia, inoltre, ha consentito un’esplorazione dinamica ed in tempo reale del movimento delle strutture e delle eventuali modificazioni da esso indotte. Conclusioni Questo studio dimostra la sensibilità dell’ecografia nel cogliere le modificazioni morfostrutturali, a carico del nervo mediano, delle strutture articolari e periarticolari; unica metodica d’indagine a consentire un’esplorazione dinamica. Anche la RM è, sicuramente, indagine affidabile ed esaustiva, ma l’elevato costo la colloca come metodica di approfondimento in seconda istanza. L’elettromiografia, universalmente riconosciuta come gold standard per la sensibilità, pur indispensabile, si dimostra assai poco specifica ed incapace di indicare con precisione la topografia e la tipologia dell’alterazione presente. L’ecografia, in funzione della sensibilità, basso costo, ripetitività, non invasività e facile accesso, si pone come indagine di prima scelta nell’iter diagnostico di una sindrome compressiva nervosa al carpo, consentendo una precisa pianificazione terapeutica e risultando utile anche nel follow-up. Giornale Italiano di Ecografia 2005; 8(1): 53-57 S. Galletti et al Bibliografia References 1) Filippucci E, Garofalo G, Grassi W. Thumb troubles in rheumatoid arthritis. Reumatismo 2004; 56(3): 211-214 2) Altinok MT, Baysal O, Karakas HM, Firat AK. Sonographic evaluation of the carpal tunnel after provocative exercises. J Ultrasound Med 2004; 23(10): 1301-1306 3) Jayaraman S, Naidich TP. The carpal tunnel: ultrasound display of normal imaging anatomy and pathology. Neuroimaging Clin N Am 2004; 14(1): 103-113, VIII 4) Wong SM, Griffith JF, Hui AC, Lo SK, Fu M, Wong KS. Carpal tunnel syndrome: diagnostic usefulness of sonography. Radiology 2004; 232(1): 93-99 5) Beekman R, Visser LH. 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