Il fenomeno Bansky al Supercinema di Santarcangelo

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Il fenomeno Bansky al Supercinema di Santarcangelo
Il fenomeno Bansky al Supercinema di Santarcangelo
Giovedì 7 Gennaio 2016
Da venerdì 8 a domenica 10 gennaio il film Bansky Does New York.Da lunedì 11 a mercoledì
13 Francofonia, il capolavoro del regista russo Alexander Sokurov girato all’interno del
Louvre
Le sue opere, come scriveva proprio ieri Michele Smargiassi su Repubblica, “vengono rimosse per essere stravendute (575
mila dollari per i suoi Kissing Coppers)”. Lui è Bansky, artista di strada di Bristol, protagonista del docufilm Bansky Does New
York, di Chris Mourkabel, in programma da domani, venerdì 8 gennaio a domenica 10 (ore 21) nella sala Wenders del
Supercinema di Santarcangelo.
Un film che racconta la caccia al tesoro delle opere d’arte di Bansky (installazioni, graffiti, sculture disseminate in tutti i
quartieri della Grande Mela) che l’artista scatenò nell’ottobre 2013 nella città di New York, mobilitando migliaia di fan e
provocando il biasimo dell’allora sindaco Michael Bloomberg. Un fenomeno che ha già attirato la curiosità dei fan locali dello
street artist: già a decine si sono infatti prenotati per assistere alle proiezioni del film in programma al Supercinema. Nel fine
settimana, in sala Antonioni è in programma invece fino a domenica 10 gennaio la pellicola A Perfect Day. Presentato in
concorso al Festival di Cannes 2015, il film del regista spagnolo Fernando Leon di Aranoa punta i riflettori su un teatro di
guerra di 20 anni fa, quello della Bosnia. E lo fa costruendo un dramedy (dramma e commedia) bellico che ha tra i suoi
precedenti pellicole come To be or not to be e M.A.S.H oltre a La Grande Guerra di Monicelli. Protagonisti sono quattro
operatori umanitari, interpretati da Benicio Del Toro, Tim Robbins, dalla bella Olga Kurylenko e da Mélanie Thierry.
Da lunedì 11 a mercoledì 13 gennaio, arriva invece al Supercinema (sala Antonioni, ore 21) il capolavoro del regista russo
Alexander Sokurov, Francofonia. Dopo il viaggio all’interno dell’Hermitage (Arca russa, 2004) il regista Leone d’oro a Venezia
nel 2011 con Faust, gira all’interno del Louvre e ci consegna un capolavoro che parla del ruolo dell’arte, del rapporto tra arte e
potere, tra arte e storia. Lo fa attraverso il racconto dell’alleanza, durante il secondo conflitto mondiale, tra l’allora direttore del
grande museo e un ufficiale nazista per portare in salvo i grandi tesori custoditi al Louvre. Ma anche rievocando la figura di
Napoleone e della Marianna, un simbolo della rivoluzione francese.
Per informazioni: [email protected] - supercinemasantarcangelo.co.
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