linking memory - Giocando Imparo
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linking memory - Giocando Imparo
LINKING MEMORY Come spiegato in “Tecniche educative nel mondo”, con il termine intelligenza in ambiente scientifico si possono descrivere non una ma molteplici capacità della mente umana. Una peculiarità comune delle varie intelligenze umane e che sembra sia sviluppata abbondantemente nelle persone con il più alto quoziente intellettivo è rappresentata dall’immaginazione, cioè dalla capacità dell’individuo di creare una vivida rappresentazione mentale, ricca di particolari e sensorialmente basata, dei dati/fatti con i quali viene in contatto. Una immaginazione sviluppata sembra essere la ragione che permette ai cosiddetti “geni” una grande espansione delle capacità mnemoniche e delle capacità di comprensione e di elaborazione creativa per la realizzazione di nuove idee o schemi di ragionamento, per l’organizzazione di un processo o per la risoluzione di un particolare problema. Con questo fascicolo si vuole proporre una semplice e divertente attività per sviluppare l’immaginazione del bambino a favore delle sue capacità mnemoniche. Tutti noi sperimentiamo come fatti quotidiani, routinari e privi di impatto emotivo siano dimenticati in breve tempo e pochi, ad esempio, si ricordano cosa hanno mangiato a pranzo appena 3 giorni prima! Allo stesso tempo ognuno di noi ha sperimentato come un evento emotivamente coinvolgente come una sorpresa inaspettata, il realizzarsi di un momento atteso (una nascita, un matrimonio, una laurea, ecc…), un episodio divertente, buffo o pauroso, un incidente, ecc.. restino impressi nella memoria in maniera vivida e assolutamente permanente. Addirittura di questi episodi spesso ricordiamo i più piccoli particolari: il giorno e l’ora in cui sono avvenuti, i vestiti che indossavamo o che indossavano gli altri, chi c’era e cosa dicevano le persone intorno a noi, ecc…. Se pochi si ricordano un fatto poco significativo successo 3 giorni prima, al contrario tutti ci ricordiamo dove e con chi eravamo o cosa stavano facendo quando abbiamo saputo, per esempio, i fatti dell’11 settembre 2001 … sono passati 10 anni ma sicuramente quella triste giornata è bene impressa nella nostra mente con molti particolari! Tutto questo è possibile perché ogni volta che si presentano fatti ad alto impatto emotivo la nostra memoria si attiva registrando ciò che stiamo vivendo in maniera istantanea, come in una fotografia mentale, con la formazione di pattern neuronali permanenti grazie all’attivazione del nostro sistema limbico. L’associazione Grazie al fatto che il cervello ricorda con facilità ciò che ha un notevole impatto emotivo, nel tempo si sono elaborate varie tecniche per aumentare la capacità mnemonica di un soggetto sfruttando ed ampliando l’uso e la qualità della sua immaginazione. Uno dei metodi più semplici e noti per fare questo è rappresentato dalla tecnica detta “Associazione”. “L’associazione” è una tecnica mnemonica classica che suggerisce di aggiungere con l’immaginazione ai dati che si vuole memorizzare dei particolari paradossali, grotteschi, fuori norma, divertenti, paurosi, disgustosi, buffi, esagerati, in movimento, ecc… legando poi le informazioni tra loro da un qualche tipo di relazione. Con l’associazione si cerca in pratica di aumentare con la fantasia l’impatto emotivo delle informazioni che si vogliono memorizzare per attivare maggiormente i canali della memoria a lungo termine. TI PREGHIAMO DI RILEGGERE! L’associazione può essere sfruttata in moltissime situazione ma tradizionalmente viene utilizzata nella memorizzazione di racconti, liste, elenchi, ecc.. Ecco un piccolo esercizio di esempio. 1 - In 2 o 3 minuti prova a memorizzare la seguente lista di parole come avreste fatto normalmente, senza seguire le nostre indicazioni: trattore, australopiteco, anguria, prosecco, insaccato, computer, scarpa, bicchiere, felicità, bradipo, opossum, licantropo, profumo, cartello, fagiano, occhiali. 2 - Prendi un foglio e scrivi le parole che ricordi cercando di metterle in ordine … (non imbrogliare !) 3 - Riprova ora a memorizzare la lista cercando di immaginare ogni elemento con particolati paradossali, buffi, grotteschi o distorti e collegando le immagini l’una all’altra con vari tipi di corrispondenza per creare una sorta di paradossale “film” mentale. Si potrebbe creare un “film” di questo tipo: “Un giorno, un ernorma trattore scassato, arrugginito e cigolante - pausa 5 secondi per immaginare la scena - transitò per la strada guidato pericolosamente da un orribile, pelosissimo e malvagio australopiteco che indossava una maglietta bianca con su disegnata l’Australia (per ricordare il nome dell’animale grazie all’assonanza Australopiteco-Australia) - pausa 5 secondi per immaginare la scena che, urlando a squarciagola, trascinava una mastodontica e pesantissima anguria pausa 5 secondi per immaginare la scena -. Improvvisamente saltò sull’anguria e tutto felice si mise a festeggiare sorseggiando lentamente e con gusto del frizzante prosecco – pausa -. Il prosecco però gli bruciava lo stomaco così decise di abbinarlo a delle grosse fette di un insaccato putrido e maleodorante che aveva trovato – pausa -. Ormai ubriaco, cadde sull’asfalto ruvido e sconnesso ferendosi i piedi così decise di sfoderare il suo nuovissimo computer – pausa per comperare l’ultimo modello di quella scarpa di marca xx che tanto desiderava – pausa -. La scarpa era famosa in tutto il mondo perché confezionata dentro un bicchiere magico – pausa -. Ogni volta che si beveva da questo bicchiere infatti, si raggiungeva la felicità – pausa. Tutti erano felici e potevano godere di questa magia a parte una sola creatura al mondo: il goffo bradipo del cartone “l’era glaciale” che, lento com’era, cercava, senza riuscirci, di raggiungere il bicchiere – pausa -. Un giorno, per cercare di spronarlo, arrivò anche un fastidioso opossum che gli diceva continuamente “op! op! sum! sum!”(assonanza) – pausa -. Fortunatamente un famelico licantropo dai denti aguzzi e dalle braccia possenti passò di lì e saltò addosso all’opossum mangiandoselo in un boccone e rosicchiando bene le ossa – pausa -. Il licantropo però, non era un essere maleodorante come gli altri mostri anzi, era molto raffinato ed amava vestire alla moda e portare un delizioso e inebriante profumo – pausa -. Questo profumo però era così prezioso e costoso che attaccato alla boccetta il prezzo era scritto in un cartello di 5 metri quadrati – pausa - sul quale, al posto di uno zero, si era spiaccicato un grasso fagiano verde e rosa – pausa -” 4 – Rileggi la storia e a distanza di un po’ di tempo testa la tua memoria. Sicuramente otterrai un risultato migliore rispetto a prima! N.b.: la formazione delle immagine è assolutamente personale, ciò che conta è tenere ben in ordine gli oggetti e usare molti aggettivi stando attenti a non aggiungere elementi alla lista. Se necessario si possono creare molte micro storie al posto di una unica. Ripetendo ciclicamente la storia (dopo 1 ora, dopo 1 giorno, dopo 7 giorni) si ripercorrono i percorsi neuronali della memoria fino a fissarli in maniera permanente. Uno degli straordinari studiosi di origine asiatica di cui si parla in Tecniche educative nel mondo, conscio di come l’immaginazione sia facilmente sviluppabile nei primi anni di vita di un soggetto, propone ai bambini una variante semplificata della tecnica dell’”associazione” (“linking memory” in inglese) dove, al posto di una lista di parole, viene proposta la bambino una sequenza di immagini. Riprendendo l’idea del pedagogo abbiamo pensato di proporti questo simpatico gioco come strumento per lo sviluppo ed il mantenimento delle capacità mnemoniche ed immaginative nel tuo bambino. Vedrai che l’attività sarà molto gradita e che facendo diventare l’uso dell’associazione una abitudine, permetterai al tuo bambino di acquisire un aiuto straordinario per il suo futuro! ISTRUZIONI 1 - Stampa le immagini proposte al termine del presente fascicolo su dei cartoncini. 2 - Se il tuo bambino è molto piccolo (< 2 anni), crea una storia con solo 2 o 3 immagini legandole l’una all’altra da un qualche tipo di associazione (vedi esempio). Se il bambino è già più grandicello, a seconda delle capacità parti pure con 5 o 10 carte. 3 - Per avere la possibilità di ripetere la storia più volte in maniera corretta, numera in un angolo sul retro le immagini dall’1 al 100. 4 - Estraendo una carta alla volta ogni 3/5 secondi, racconta la storia al piccolo. 5 - Ripeti la storia un paio di volte durante la giornata. 6 – Dopo qualche giorno se il bambino è in grado di parlare fatti raccontare la storia (non occorre che sia preciso, bastano 2 parole!) o la successione di immagini. Se ci riesce aggiungi altre carte per arricchire la trama del racconto. 8 – A seconda dell’età del bambino regola la durata del gioco. In linea di massima l’attività non dovrebbe durare più di qualche minuto. Appena il bambino si stanca o si distrae sospendi pure: hai raggiunto il suo tempo di attenzione massima. Il giorno dopo cerca di spostare un pochino il suo limite aumentando il divertimento nella storia e aggiungendo qualche immagine in più. 6 - lo scopo del gioco è aggiungere via via sempre più carte fino a completarle tutte per farti poi raccontare dal bambino stesso la storia o la successione di immagini che gli hai presentato. 7 – Quando il bambino riesce a ricordare una storia con tutte le immagini (potrebbero essere necessarie alcune settimane anche per i bambini più grandicelli), puoi cercarne e stamparne altre o rinumerare diversamente le carte fornite per creare una nuova storia. 8 – Potrebbe essere divertente variare il gioco facendosi raccontare la storia dal bambino partendo da un punto a caso o, addirittura, andando all’indietro… Ecco un esempio: Un giorno una pesantissima (immagine cinestesica) balena grigia (immagine visiva) con il suo spruzzo d’acqua sogghignando… …svegliò il suo amico gatto che stava comodamente spaparanzato a russare (immagine auditiva)… …sopra un altissimo albero verde pieno di foglie. “Andiamo al castello bianco con i tetti a punta color carminio!” disse.. “Nel castello si sta disputando una gara per vincere una coppa d’oro che spara coriandoli e stelle filanti e una scatola magica con un regalo segreto!”. Per vincere il regalo bisogna scrivere una letterina con una penna magica dalla quale fuoriescono fiori.. …. che profumano come le fragole mature (immagine olfattiva) …. o come una gustosissima pizza col salamino e i peperoni (immagine olfattiva/gustativa)! Un bambino, vestito con una bella chaloppette rossa, sentendo il profumo e urlò: HO FAME! NE VOGLIO UN PEZZO!! ... ….. NOTE: 1 - Le associazioni da creare possono essere di vario tipo. Lega le immagini creando una storia divertente e fantasiosa che il tuo bambino può capire e aggiungendo particolari buffi, con un certo impatto emotivo e che sfruttino tutti e 5 i sensi come nell’esempio. E’ utile inserire anche azioni e movimento. Il bambino userà e allenerà la sua naturale capacità immaginativa per creare nella mente le immagini che gli suggerirai. 2 - Anche in questo gioco è importante l’aumento della velocità prima di tutto per non annoiare il bambino e poi per sviluppare la velocità mentale nella creazione delle immagini e nella memorizzazione della successione delle carte. 3 - In breve tempo la capacità mnemonica del bambino si svilupperà notevolmente e tuo figlio potrà memorizzare lunghe serie di immagini già alla prima ripetizione. 4 - In futuro il bambino, per esempio a scuola, alla spiegazione dell’insegnante, alla lettura di un racconto o di un fatto storico, ecc.. sarà già abituato a creare inconsciamente un vero e proprio film mentale ricco dei particolari suggeriti. Le informazioni con le quali verrà in contatto non saranno percepite, come spesso avviene negli alunni, come qualcosa di lontano e sfuggente che finisce presto nel dimenticatoio. Nella sua mente ogni nozione verrà trasformata in un vivido e “percepibile” film mentale capace di coinvolgerlo emotivamente e di aiutarlo sensibilmente nella memorizzazione e nella comprensione dei fatti. Sia in materie umanistiche che scientifiche, la capacità di tradurre dati in immagini sensoriali sembra essere la caratteristica comune delle menti più intelligenti e capaci! Queste abilità, che sembrano essere alla portata solo dei soggetti definiti “geni”, in realtà potrebbero essere alla portata di tutti se nel momento opportuno (cioè entro i 4/5 anni) venisse data l’opportunità al bambino di sviluppare la memoria e la capacità immaginativa con semplici giochi come questo! Se vuoi approfondire queste tematiche ottenendo immediatamente tutto il materiale che abbiamo preparato, acquista adesso il nostro corso! . 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