447z NormeTechAtt - Unione Reno Galliera

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447z NormeTechAtt - Unione Reno Galliera
Comune di S. PIETRO IN CASALE
Provincia di Bologna
CLASSIFICAZIONE ACUSTICA
DEL TERRITORIO COMUNALE
(ART. 6 L. 447/1995 - ART. 2 L.R. 15/2001)
Norme Tecniche di Attuazione
Release 1.2
ottobre 2006
Redazione a cura di:
SASSO MARCONI (BO)
Indice
Premessa
Pag.
3
2.1.
Classificazione Zone Omogenee / Ambiti Omogenei
Pag.
3
2.2
Limiti acustici
Pag.
4
2.3
Classificazione delle Zone particolari
Pag.
6
3.
Disciplina delle trasformazioni territoriali
Pag.
9
4.
Regime sanzionatorio
Pag. 10
5.
Aggiornamento del Piano di Zonizzazione Acustica
Pag. 10
1.
Comune di S.Pietro in Casale - Piano di Zonizzazione Acustica
Norme Tecniche di Attuazione
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1.
Premessa
Il presente documento riporta le norme tecniche di attuazione relative al piano di
zonizzazione acustica comunale del territorio di San Pietro in Casale (Bologna);
unitamente alla descrizione delle principali regole seguite nella classificazione acustica del
territorio, viene qui esplicitato anche l'insieme delle procedure volte al raccordo fra tale
elaborato e gli strumenti di pianificazione urbanistica, vigenti ed in corso di definizione.
La normativa di riferimento è costituita dalla L.447/95 "Legge quadro sull'inquinamento
acustico" che, in particolare al suo art.6 comma 1 lett. a), assegna ai comuni le
competenze proprie della fase di "… classificazione del territorio secondo i criteri previsti
all'art.4 comma 1 lett. a)" della medesima legge (ovvero secondo i criteri previsti dalla
regione Emilia-Romagna mediante il comma 3 dell'art.2 della L.R. n.15 del 9 maggio 2001
"Disposizioni in materia di inquinamento acustico"). Tali criteri sono stati successivamente
emanati con Delibera di Giunta n.2053/01 del 9 ottobre 2001 "Criteri e condizioni per la
classificazione del territorio ai sensi dell'art.2 della L.R. 15/2001".
2.1 Classificazione Zone Omogenee / Ambiti Omogenei
La suddivisione acustica del territorio avviene facendo ricorso alle attribuzioni
contemplate dal D.P.C.M. 14-11-97 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti
sonore", regolamento attuativo predisposto ai sensi dell'art.3 comma 1 lett. a) della Legge
quadro già richiamata; in questo senso, le classi di destinazione d'uso del territorio
validamente assumibili sono quelle sottoelencate:
Classe I - aree particolarmente protette:
Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete
rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree
ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago,
aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico,
parchi pubblici, ecc.
Classe II - aree destinate ad uso
prevalentemente residenziale:
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate
prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità
di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed
assenza di attività industriali e artigianali.
Classe III - aree di tipo misto:
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico
veicolare locale o di attraversamento, con media densità di
popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con
limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività
industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano
macchine operatrici.
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Classe IV - aree di intensa attività umana:
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso
traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata
presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività
artigianali; le aree in prossimità di strade di grande
comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con
limitata presenza di piccole industrie.
Classe V - aree prevalentemente industriali:
Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti
industriali e con scarsità di abitazioni.
Classe VI - aree esclusivamente industriali:
Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da
attività industriali e prive di insediamenti abitativi.
2.2 Limiti acustici
A) Limiti di Zona
Lo strumento di riferimento è costituito dal D.P.C.M. 14 novembre 1997 "Determinazione
dei valori limite delle sorgenti sonore"; allegato a questo sono infatti le Tabb. B, C e D,
relative alla definizione puntuale dei limiti validi per ciascuna classe di destinazione d'uso
prevista, espressi in funzione dell'ambito temporale di riferimento: diurno (06:00 - 22:00) o
notturno (22:00 - 06:00).
Si richiamano a tale proposito le seguenti definizioni, ricavate dall'art.2 della L.447/95:
e) valori limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente
sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;
f) valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più
sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei
ricettori;
g) valori di attenzione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la
salute umana o per l'ambiente;
h) valori di qualità: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le
tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti
dalla presente legge;
D.P.C.M. 14-11-97 / Tab. B: Valori limite di emissione
Classi di destinazione d'uso del territorio
T.R. Diurno
Leq dB(A)
T.R. Notturno
Leq dB(A)
I
Aree particolarmente protette
45.0
35.0
II
Aree prevalentemente residenziali
50.0
40.0
III
Aree di tipo misto
55.0
45.0
IV
Aree di intensa attività umana
60.0
50.0
V
Aree prevalentemente industriali
65.0
55.0
VI
Aree esclusivamente industriali
65.0
65.0
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D.P.C.M. 14-11-97 / Tab. C: Valori limite di assoluti di immissione
Classi di destinazione d'uso del territorio
T.R. Diurno
Leq dB(A)
T.R. Notturno
Leq dB(A)
40.0
I
Aree particolarmente protette
50.0
II
Aree prevalentemente residenziali
55.0
45.0
III
Aree di tipo misto
60.0
50.0
IV
Aree di intensa attività umana
65.0
55.0
V
Aree prevalentemente industriali
70.0
60.0
VI
Aree esclusivamente industriali
70.0
70.0
T.R. Diurno
Leq dB(A)
T.R. Notturno
Leq dB(A)
D.P.C.M. 14-11-97 / Tab. D: Valori di qualità
Classi di destinazione d'uso del territorio
I
Aree particolarmente protette
47.0
37.0
II
Aree prevalentemente residenziali
52.0
42.0
III
Aree di tipo misto
57.0
47.0
IV
Aree di intensa attività umana
62.0
52.0
V
Aree prevalentemente industriali
67.0
57.0
VI
Aree esclusivamente industriali
70.0
70.0
I prospetti sopra riportati valgono per ogni sorgente sonora agente all'interno del territorio
comunale; eccezioni a tale norma sono quelle che attengono alla casistica di seguito
indicata. In particolare, si sottolinea il caso delle sorgenti di tipo infrastrutturale,
identificabili in ambito comunale con percorsi stradali di varia tipologia, nonché una linea
ferroviaria: il regime di compatibilità acustica caratteristico delle aree poste nelle
immediate adiacenze dei relativi tracciati (fasce di pertinenza acustica), è disciplinato da
appositi regolamenti attuativi.
Le verifiche strumentali sono condotte secondo le modalità previste dal D.M. 16 marzo
1998 "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico".
B) Conflitti acustici derivanti dalla fase di classificazione
La L.R. 9 maggio 2001, n.15 prevede che "… le aree contigue, anche appartenenti a
comuni contermini, non possono avere valori che si discostano in misura superiore a 5
dB(A) di livello sonoro equivalente misurato secondo i criteri generali stabiliti dal Decreto
del Ministero dell'Ambiente 16 marzo 1998 …" (art.2, comma 4). Nella classificazione del
territorio comunale si sono manifestate anche tali condizioni; essendo queste evidenze
basate su analisi di tipo documentale, si intendono tuttavia individuate solo condizioni di
potenziale criticità.
Al fine di confermare la condizione di effettiva criticità, si opera un riscontro strumentale,
che contemplerà l'esecuzione di rilevamenti fonometrici da svolgersi in situ: da una
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eventuale conferma strumentale, conseguirà l'inserimento dello scenario critico all'interno
del piano di risanamento acustico (strumento da predisporsi nella successiva fase di
ricomposizione degli ambiti di incompatibilità censiti).
Analogamente, il piano di risanamento acustico tratterà anche delle situazioni di mancata
osservanza dei limiti di zona previsti.
2.3 Classificazione delle Zone particolari
A) Fasce di Pertinenza Infrastrutturale
Le principali infrastrutture di comunicazione interessanti il territorio comunale si
identificano con la linea ferroviaria Bologna-Padova, nonchè con il tracciato della S.P. n.4
'Via Galliera'.
- Infrastruttura di tipologia ferroviaria -
Nel caso di infrastruttura di tipo ferroviario, vale in generale quanto previsto dal D.P.R.
459/98 "Regolamento recante norme di esecuzione dell'articolo 11 della L.26 ottobre 1995,
n.447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario". Si formalizza
pertanto la presenza di due corridoi laterali aventi ampiezza massima pari a m.250, a
partire dalla mezzeria del binario: ciascuno di questi prevede al proprio interno un'ulteriore
suddivisione fra i primi 100 metri (Fascia 'A'), ed i successivi 150 metri (Fascia 'B').
Relativamente alla linea ivi in esercizio, varrà il seguente prospetto riassuntivo:
Ricettore
Limiti validi per la sorgente ferroviaria esistente
Scuole, ospedali, case di cura e di riposo
T.R. Diurno (per le scuole è il solo ambito considerato): 50.0 Leq
dB(A)
T.R. Notturno: 40.0 Leq dB(A)
Altri ricettori ricadenti in Fascia 'A'
T.R. Diurno: 70.0 Leq dB(A)
T.R. Notturno: 60.0 Leq dB(A)
Altri ricettori ricadenti in Fascia 'B'
T.R. Diurno: 65.0 Leq dB(A)
T.R. Notturno: 55.0 Leq dB(A)
La compatibilità acustica di altre sorgenti eventualmente presenti ed emittenti all'interno
delle Fasce di Pertinenza sopra descritte, viene verificata rispetto alle previsioni di
zonizzazione acustica.
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La verifica strumentale volta alla definizione del livello di immissione sonora
specificamente agito nell'esercizio della linea viene condotta secondo le modalità previste
in merito dal D.M. 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e di misurazione
dell'inquinamento acustico".
- Infrastruttura di tipologia stradale -
Nel caso di infrastruttura di tipo stradale, vale in generale quanto previsto dal D.P.R.
142/04 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, n.447".
L'ampiezza delle diverse fasce di pertinenza acustica ipotizzabili varia in funzione del
tracciato, secondo la classificazione dettata dal codice della strada. Relativamente ai tipi di
interesse nel caso in esame, vale quanto previsto dalla Tab.2 allegata al Decreto citato, un
cui stralcio facente riferimento ai ricettori particolarmente sensibili (scuole, ospedali, case
di cura e di riposo) viene sotto riportato:
Tipo di strada
Fascia di
Pertinenza
Extraurbana
(principale o secondaria)
Fascia 'A'
(m.100)
Limiti validi per la sorgente stradale esistente
T.R. Diurno (per le scuole è il solo ambito considerato): 50.0 Leq
dB(A)
T.R. Notturno: 40.0 Leq dB(A)
"
Urbana di scorrimento
Fascia 'B'
(m.150)
Fascia unica
(m.100)
T.R. Diurno: 50.0 Leq dB(A)
T.R. Notturno: 40.0 Leq dB(A)
T.R. Diurno (per le scuole è il solo ambito considerato): 50.0 Leq
dB(A)
T.R. Notturno: 40.0 Leq dB(A)
Urbana di quartiere, o locale
Fascia unica
(m.30)
Definiti dai comuni, nel rispetto dei valori riportati in Tab.C allegata al
D.P.C.M. 14 novembre 1997, e comunque in modo conforme alla
zonizzazione acustica delle aree urbane.
Relativamente ai ricettori ordinari, vale invece il seguente prospetto:
Tipo di strada
Fascia di
Pertinenza
Extraurbana
(principale o secondaria)
Fascia 'A'
(m.100)
T.R. Diurno: 70.0 Leq dB(A)
"
Fascia 'B'
(m.150)
T.R. Diurno: 65.0 Leq dB(A)
Fascia unica
(m.100)
T.R. Diurno: 70.0 Leq dB(A)
Urbana di scorrimento 'Da'
Limiti validi per la sorgente stradale esistente
T.R. Notturno: 60.0 Leq dB(A)
T.R. Notturno: 55.0 Leq dB(A)
T.R. Notturno: 60.0 Leq dB(A)
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Tipo di strada
Urbana di scorrimento 'Db'
Urbana di quartiere, o locale
Fascia di
Pertinenza
Limiti validi per la sorgente stradale esistente
Fascia unica
(m.100)
T.R. Diurno: 65.0 Leq dB(A)
Fascia unica
(m.30)
Definiti dai comuni, nel rispetto dei valori riportati in Tab.C allegata al
D.P.C.M. 14 novembre 1997, e comunque in modo conforme alla
zonizzazione acustica delle aree urbane.
T.R. Notturno: 55.0 Leq dB(A)
La compatibilità acustica di eventuali altre sorgenti emittenti all'interno delle Fasce di
Pertinenza sopra descritte viene verificata rispetto alle previsioni di zonizzazione acustica.
Analogamente a quanto visto in precedenza, le verifiche strumentali sono condotte
secondo le modalità previste in merito dal D.M. 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e
di misurazione dell'inquinamento acustico".
B) Aree adibite a manifestazioni temporanee
All'interno del territorio comunale viene individuata apposita area a ciò destinata,
coincidente con il campo sportivo comunale; in aggiunta, si evidenzia come il sito
denominato 'Parco Desimone' sia destinato ad ospitare spettacoli itineranti (tipo 'luna
park'). La disciplina di tali attività - che derogano ai limiti di zona altrimenti imposti - è data
in generale dalla Deliberazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna n.2002/45 del
21 gennaio 2002 "Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività ai sensi
dell'art.11 comma 1 della L.R. 9 maggio 2001, n.15 recante <Disposizioni in materia di
inquinamento acustico>"; il contenuto della documentazione tecnica da redigersi a tal fine
viene dettagliato dalla Deliberazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna n.673 del
14 aprile 2004 "Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di
impatto acustico e della valutazione del clima acustico ai sensi della L.R. 9 maggio 2001,
n.15 recante <Disposizioni in materia di inquinamento acustico>".
C) Servitù militari
Secondo quanto previsto dall'art.11 comma 3 della L.447/95, 'la prevenzione ed il
contenimento acustico nelle aree esclusivamente interessate da installazioni militari e nelle
attività delle FF.AA. sono definiti mediante specifici accordi ...'; peraltro, non si registra la
presenza di tale casistica all'interno del territorio comunale. I presidi militari locali,
risultando inseriti in modalità promiscua all'interno del contesto urbano, fanno dunque
riferimento al piano di zonizzazione comunale ai fini di regolamentazione acustica.
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3.
Disciplina delle trasformazioni territoriali
A) Documentazione di previsione di impatto acustico
Viene redatta ai sensi dell'art.10, comma 1 della L.R. n.15/2001, nel caso di
realizzazione, modifica (compreso il mutamento d'uso senza opere) o potenziamento delle
seguenti opere:
a)
aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
b)
strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane
secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) ed F (strade
locali), secondo la classificazione di cui al D. Lgs. 30 aprile 1992, n.285, e successive
modificazioni;
c)
discoteche;
d)
circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
e)
impianti sportivi e ricreativi;
f)
ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
La documentazione di previsione di impatto acustico viene altresì redatta ed allegata, ai
sensi dell'art.10 comma 3 della L.R. n.15/2001, alle domande per il rilascio di:
♦
permesso di costruire relativo a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad
attività produttive, sportive e ricreative ed a centri commerciali e grandi
strutture di vendita;
♦
altri provvedimenti comunali di abilitazione all'utilizzazione degli immobili e
delle infrastrutture di cui al punto precedente;
♦
qualunque altra licenza od autorizzazione finalizzata all'esercizio di attività
produttive.
B) Documentazione di previsione di clima acustico
La valutazione previsionale di clima acustico, ai sensi dell'art.10, comma 2 della L.R.
n.15/2001, deve essere prodotta per le aree iinteressate dai seguenti insediamenti:
a)
scuole e asili nido;
b)
ospedali;
c)
case di cura e di riposo;
d)
parchi pubblici urbani ed extraurbani;
e)
nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere elencate al precedente paragrafo A).
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C) Criteri di elaborazione e contenuti minimi della documentazione previsionale
La documentazione previsionale di clima / impatto acustico viene redatta da tecnico
competente in acustica ambientale (art.2 L.447/95), conformemente ai criteri indicati al
comma 5 dell'art.1 della Delibera di Giunta Regionale n.673/04; i contenuti minimi degli
elaborati sono quelli elencati al comma 6 dell'art.1 della medesima Delibera.
La documentazione summenzionata costituisce elemento essenziale ai fini di
espressione del giudizio di compatibilità acustica caratterizzante gli interventi elencati ai
precedenti punti 3A) e 3B).
4.
Regime sanzionatorio
Il regime sanzionatorio, fatte salve le competenze proprie dell'art.650 del codice penale,
viene dettato dall'art.10 della Legge 447/95 "Legge quadro sull'inquinamento acustico",
nonché dall'art.16 della L.R. n.15 del 9 maggio 2001 "Disposizioni in materia di
inquinamento acustico".
5.
Aggiornamento del Piano di Zonizzazione Acustica
Nell'ambito del più ampio processo di trasformazione dell'assetto territoriale - codificato a
livello strategico all'interno del Piano Strutturale Comunale (P.S.C., attualmente in via di
definizione) - si provvederà all'aggiornamento del Piano di Zonizzazione Acustica
approvato.
Contestualmente, restano comunque in carico al comune le azioni da predisporsi ai fini
della verifica da condursi in merito alla "… coerenza delle previsioni degli strumenti della
pianificazione urbanistica con la classificazione acustica del territorio nell'ambito della
valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale…" (art.4 comma 1 L.R. n.15/2001).
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Certificato
Nr 50 100 4208
Appendice
Rif.ti legislativi: - D.M. 16-03-1998 "Tecniche di rilevamento e misurazione dell'inquinamento acustico";
- D.P.C.M. 05-12-1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici";
- D.P.C.M. 14-11-1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore";
- L. 26-10-1995, n.447 "Legge quadro sull'inquinamento acustico";
- D.P.C.M. 01-03-1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell'ambiente esterno";
Rif.ti bibliogafici:
- M. Toni "Interventi, materiali e strumenti per l'isolamento acustico degli edifici" - Maggioli Ed.
- L. Rocco "Fondamenti di acustica ambientale" - Alinea Ed.
*
*
*
Galileo Ingegneria s.r.l.
Capitale sociale € 21.000 i.v.
V. Cartiera, 120 – 40044 SASSO MARCONI (BO)
Telefono 051 6781325 Fax 051 6783082 - e-mail: [email protected]
Partita IVA 02171351204
Comune di S.Giorgio di Piano (Bologna)
Intervento edilizio di nuova costruzione / Lotti nn. 4 e 5
Verifica progettuale dei Requisiti Acustici Passivi secondo D.P.C.M. 5 dicembre 1997
_______________
ALLEGATI
A
- Intervento di progetto: planimetria generale
B
- Individuazione puntuale della tipologia di infissi richiesta
Comune di S.Giorgio di Piano (Bologna)
Intervento edilizio di nuova costruzione / Lotti nn. 4 e 5
Verifica progettuale dei Requisiti Acustici Passivi secondo D.P.C.M. 5 dicembre 1997
_______________
ALLEGATO A
Intervento di progetto: planimetria generale
Comune di S.Giorgio di Piano (Bologna)
Intervento edilizio di nuova costruzione / Lotti nn. 4 e 5
Verifica progettuale dei Requisiti Acustici Passivi secondo D.P.C.M. 5 dicembre 1997
_______________
ALLEGATO B
Individuazione puntuale della tipologia di infissi richiesta