Il calcolo del canone di locazione ACER PR
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Il calcolo del canone di locazione ACER PR
Il calcolo del canone di locazione Ufficio competente: UFFICIO UTENZA Il canone degli alloggi è determinato dal Comune (L.R. 24/2001; delibere del Consiglio regionale n. 395/2002 e n. 485/2003; delibere della Giunta regionale n. 40/2004 e n. 468/2007; determinazioni regionali n. 7436/2009 e n.8851/2009), ed è proporzionato al valore dell'alloggio ed al reddito del nucleo familiare dell'assegnatario, valutato attraverso gli indicatori ISE ed ISEE. Il canone è rideterminato nel mese di gennaio di ogni anno sulla base della rilevazione anagrafico-reddituale (dichiarazione ISE-ISEE) Come si può vedere dalla tabella seguente, sulla base dei livelli di ISE e ISEE i nuclei assegnatari sono inseriti in tre aree di appartenenza: • • • area accesso edilizia residenziale pubblica; · area della permanenza; · area della decadenza. Area di appartenenza Fascia Limite di reddito ISE Limite di reddito ISEE Accesso Protezione 32.520 euro 8.130 euro Accesso Accesso 32.520 euro 16.260 euro Permanenza Permanenza Minore o uguale di 48.780 euro Minore di 32.520 euro Decadenza Decadenza Maggiore di 48.780 euro Maggiore di 32.520 euro Incidenza max sul reddito ISE Canone minimo Canone massimo Tipologia di canone 116,67 € Canone soggettivo 12% 208,33 € Canone misto 16% 308,33 € Canone oggettivo 25 € Canone maggiorato Una volta individuata l'area di appartenenza, si identifica, sulla base del solo indicatore ISEE, la fascia. Alle diverse aree corrispondono modalità specifiche di calcolo del canone dell'alloggio: • • • • canone soggettivo per la fascia di protezione: definito da una percentuale del reddito ISE del nucleo, prescinde dal valore dell'alloggio. Il canone non può essere inferiore a 25 € con un massimo mensile di 116,67 €; canone misto per l'area di accesso: è definito in base agli elementi oggettivi dell'alloggio più una percentuale del reddito ISE. Il canone non può superare il 12% del reddito ISE del nucleo familiare con un massimo mensile di 208,33 €; canone oggettivo per l'area di permanenza: costituito in base agli elementi oggettivi dell'alloggio, non può superare il 16% del reddito ISE del nucleo familiare con un massimo mensile di 308,33 €; canone maggiorato per l'area della decadenza: è definito solo in base agli elementi oggettivi dell'alloggio senza tener conto del limite di incidenza sull'ISE. A seguito della dichiarazione di decadenza pronunciata dal Comune, si applica anche una maggiorazione fissata dal Comune stesso con riferimento ai valori di mercato. Ai fini della collocazione in ciascuna area, il nucleo assegnatario deve rispettare entrambi i limiti ISE e ISEE, in quanto il superamento anche di un solo indicatore comporta il passaggio da un'area all'altra. Per un corretto calcolo del canone l'assegnatario deve produrre la documentazione richiesta in fase di presentazione redditi per l'anagrafe utenza e tutte le volte in cui si verifica una variazione di composizione del suo nucleo familiare. Se non si presenta la documentazione richiesta, oppure se questa è parziale o inattendibile, ai sensi dell'art. 33 della L.R. 24/2001, è previsto l'avvio della procedura di decadenza con l'applicazione del canone oggettivo. Successivamente, a seguito della dichiarazione di decadenza disposta dal Comune, è applicato il canone maggiorato. In caso di mancata presentazione delle dichiarazioni reddituali in fase di rilevazione anagrafe, è comunque possibile produrre successivamente la documentazione con conseguente adeguamento del canone dal mese seguente, a meno che non sia già stata pronunciata la decadenza per mancata documentazione.