relazioni convegno 4 aprile 2008

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relazioni convegno 4 aprile 2008
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
Palazzo Castiglioni - Unione CTSP, Corso Venezia 49, Milano
Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche
Ideato da Rossella de Focatiis
PROGRAMMA
Ore 14.00:
Registrazione
Ore 14.15:
Inizio lavori: presentazione di Rossella de Focatiis
Presentazione di 50&Più Università
Giancarla Conti - vice Presidente 50&Più Fenacom Milano
Ore 14.30:
Il campo sonoro come cibo buono per la mente: le sedute di PAT
Gubert Finsterle – EAP Psychoterapist, giornalista, Socio fondatore della Società Italiana di
Psicologia Positiva
Roberta Cacioppo – Psicologa Clinica – Collaboratrice presso la cattedra di Psicologia Dinamica,
Univ. Cattolica Del Sacro Cuore, Milano
Ore 14.50:
Alimentazione, Psicosomatica e Coscienza Globale
Federico Montecucco – Direttore dell’Accademia Olistica. Medico esperto in psicosomatica e
ricercatore in neurofisiologia degli stati di coscienza
Ore 15.20
I rimedi floreali: come riequilibrare le emozioni che spingono a mangiare male
Maria Elisa Campanini - Dottore in lettere e in psicologia, specializzata in floriterapia.
Vicepresidente del Registro Italiano Floriterapeuti
Ore 15.40:
Quando il grasso non allarga solo i fianchi. Adipochine e azione su psiche, metabolismo
e infiammazione
Attilio Speciani – Medico immunologo, specialista in allergologia, agopuntore. Membro del
Comitato tecnico scientifico di medicina complementare della Regione Lombardia
Ore 16.10:
Intervallo
Ore 16.30:
"Prevenire e curare la depressione con il cibo". Strumenti alternativi o sinergici a farmaci e
psicoterapia per ritornare "vivi"
Luca Speciani - Dottore in Scienze Agrarie e consulente nutrizionale
Ore 17.00:
Il boccone biologico secondo le scoperte del dr. R. G. Hamer
Claudio Trupiano – Dottore in Giurisprudenza e in Farmacia, specializzato nelle piante officinali.
Socio fondatore e Consigliere dell’Associazione A.L.B.A.
Ore 17.30:
Trasmutazioni nucleari a debole energia e salute: come e perché il nostro corpo fa “miracoli” ogni
giorno
Luca Chiesi – Laureato in Ingegneria e appassionato di medicina e filosofia orientale
Ore 18.00:
Breve dibattito
Moderatore
scientifico:
Luca Speciani – Dottore in Scienze Agrarie e consulente nutrizionale
Si ringrazia 50&Più Università
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Gubert Finsterle
EAP Psychoterapist, giornalista e socio fondatore della Società Italiana di Psicologia Positiva
Ha pubblicato saggi di psicoanalisi e psicoacustica per B. Mondadori, Baldini e Castoldi, Franco Angeli, Unicopli, oltre che
numerosi articoli di tecnica audio per la rivista specializzata Suono, con lo pseudonimo Andrea von Salis.
Dott.ssa Roberta Cacioppo
Psicologa Clinica e collaboratrice presso la cattedra di Psicologia Dinamica, Univ. Cattolica Del Sacro Cuore, Milano. Ha
pubblicato, tra altro, interventi per convegni scientifici sulla PAT in collaborazione con Finsterle.
Il campo sonoro come cibo buono per la mente: le sedute di PAT “dall’infanzia alla terza età”
Le sedute di Psico-Acustica Transizionale – in breve PAT – sono una nuova modalità per interagire con la
nostra dimensione psicosomatica, permettendo l’accesso ad uno stato di maggiore benessere psichico e
fisico. Nel 1996, il dott. Gubert Finsterle, all’epoca collaboratore presso l’Istituto di Psicologia dell’Univ.
Statale di Milano, scopriva e brevettava un sistema di riproduzione dei suoni (AVS Virtual Audio
Standard®) capace di far accedere la mente ad un modo di funzionare di tipo onirico durante la veglia. Il
sistema audio realizza l’esperienza di un particolare “campo sonoro olofonico” che si con-fonde allo
spazio mentale primario nel quale accadono i sogni, schiudendolo. Il sistema di riproduzione del suono
AVS - ora disponibile anche come software per trasformare un computer MAC® in un sistema audiovideo di eccezionale qualità - utilizzato nel contesto di un particolare setting che sono le sedute di PAT,
consente di “nutrire” la nostra mente con un particolare suono non musicale, che per alcune sue
caratteristiche peculiari - quali l’aritmicità e l’aformalità - mette il nostro sistema-cervello nella condizione
di trovare il proprio ritmo e punto di equilibrio originario.
Seduti di una comoda poltrona, ad occhi chiusi, si ascolta in AVS per 20 minuti un suono simile ad un
fruscio, noto come Pink Noise, che per la sua neutralità consente di interagire il meno possibile sui
contenuti del nostro inconscio, che in questo modo tendono ad essere significati nello spazio mentale
primario aperto dal campo sonoro. Spesso accade di sentirsi galleggiare senza peso dentro una bolla,
entrando come in un film in 3D dove può accadere tutto quello che potremmo sognare: dal percepire
sensazioni fisiche all’udire suoni, vedere colori, forme, scene animate. Ciò che è ancora più interessante è
il fatto che queste produzioni di senso autonomo mostrano sempre una relazione con la nostra vita
vissuta, con i nostri modi profondi di dare senso al mondo. A livello neurofisiologico, durante questi 20
minuti si osserva anche un drastico incremento dei sincronismi corticali e della capacità di comunicare tra
le varie popolazioni neurali della corteccia cerebrale, fenomeno biolelettrico che potrebbe avere a che fare
con il fatto che in questo “Teatro Interno” vengano messe in scena nuove soluzioni ad antichi percorsi di
senso, portando la persona ad esperire in modo diverso situazioni note, come anche ricordare eventi fino
a quel momento dimenticati.
La seduta di PAT - ascoltare immersi in questa culla sonora - sembra proprio rappresentare un cibo
buono per la mente: è come se ci fossimo nutriti al seno materno andando in estasi, aprendo così molte
nuove connessioni neurali, immersi in una sognante beatitudine. L’effetto nel tempo è spesso quello di un
significativo decremento dei livelli di ansia e paura, correlato ad una maggiore capacità creativa e a un
miglioramento delle prestazioni fisiche.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Una buona metafora per descrivere l’insieme dei fenomeni che accadono durante e dopo la seduta di
PAT è quella della pulizia-deframmentazione del computer, coniugata con un reset del sistema: in
seguito il tutto sembra funzionare più velocemente, elaborando la stessa quantità di informazioni senza
“ansia” perché ogni informazione è nel posto giusto…Alla seduta di PAT è associato, in seguito
all’ascolto, un colloquio con uno specialista (counselor, psicologo o medico), che grazie alle sue specifiche
competenze tecniche segue e sostiene il processo di ampliamento del campo del significato, questo
sorprendersi nel vivere situazioni note in modo nuovo. La seduta di PAT, utilizzata per alleviare stati di
stress, ansia/panico e disturbi psicosomatici, sembra interagire anche con la percezione del dolore,
alleviando cefalee-emicranie, dolori mestruali o il tipico bruciore della cistite. Appare efficace anche per
incrementare le prestazioni fisiche e psichiche di atleti e musicisti, o comunque di top performer.
Per questa capacità di incrementare le prestazioni psicofisiche, la seduta di PAT pare particolarmente
indicata per soggetti anziani, che possono incrementare quelle capacità psichiche e fisiche – aumento
della memoria e della forza, come del controllo del corpo - che constatano attenuatesi negli anni.
Una presentazione teorica e clinica delle sedute di PAT è pubblicata in AA.VV. “La condivisione del
Benessere. Il contributo della Psicologia Positiva”, a cura di Antonella Delle Fave, Franco Angeli, Milano
2007. Il particolare modo di riproduzione del suono in AVS è protetto da brevetti in Europa, USA, Asia.
Negli USA il brevetto è pubblicato in “The NASA Astrophysics Data System”, a cura dell’Università di
Harvard.
Dott. Gubert Finsterle
Dott.ssa Roberta Cacioppo
AVS Research – Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo della Psicologia
Viale Cirene 18 – 20135 Milano
Tel/fax: 02 54123050
E-mail: [email protected]
Web: www.avsresearch.org
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alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Nitamo Federico Montecucco
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano con una tesi sulla medicina psicosomatica. Ricercatore in
neurofisiologia degli stati di coscienza.
Insegna in qualità di esperto di medicina olistica e psicosomatista presso il Centro di Ricerca sulle Medicine Naturali dell'Univ.
di Milano, associato all'OMS. Insegna sviluppo del potenziale umano al Master in Counseling Relazionale presso l’Univ. di
Siena. Ha condotto ricerche sulla coerenza elettroencefalografica della salute psicosomatica, degli stati patologici e della
meditazione.
Autore di articoli e saggi: “Energia Vitale” (Riza Scienze); coautore di “Politica e Zen” (Feltrinelli Ed), “Le divisioni del
Cervello e l'Unità della Coscienza” (FCE Ed), “Lo Sviluppo del Potenziale Umano nei Gruppi di Crescita” (FCE Ed).; “Cyber La
Visione Olistica” (Ed Mediterranee), “Psicosomatica olistica” (Ed. Mediterranee) e numerosi articoli scientifici e divulgativi
sulla stampa italiana ed estera.
Le alimentazioni dei sette livelli umani
Il primo passo concreto per iniziare un lavoro sulla salute globale e lo sviluppo del potenziale umano è certamente il
comprendere come si “alimenta” un essere umano sui suoi sette differenti livelli di realtà, dal piano più fisico ai piani
più emozionali e mentali. Si inizia necessariamente con il lavoro sul negativo, ovvero con l’opera di disintossicazione
(nel livello) e di decondizionamento (nella mente). Da millenni abbiamo ricevuto informazioni che, invece di nutrire
il nostro essere, hanno creato in noi una sorta di lento avvelenamento cronico o, nei casi migliori, un forte
abbassamento della consapevolezza globale che tende a farci vivere più come automi che come liberi individui
creativi. L’esperienza spirituale è caratterizzata da un'enorme finezza, che i nostri sette sensi sono in grado di
percepire solo se l’intero essere è in stato di salute ed equilibrio globale. Il nostro essere è composto da sette livelli
ognuno dei quali richiede una sua corretta e specifica alimentazione. Un “cibo” malsano, adulterato, finto o non
adatto può solo nuocerci e intossicarci. Vediamo quindi ora - concisamente - come impostare una corretta
alimentazione del nostro essere.
Alimentazione del primo livello
Il primo livello è il “corpo” fisico-chimico ed è composto di atomi allo stato solido, liquido e gassoso. La prima regola
per decondizionare/disinquinare il livello fisico (come gli altri corpi) è quella di non introdurre veleni! È quindi
assolutamente necessario sapere quali veleni sono presenti nel nostro “cibo” ed eliminarli dalla nostra dieta.
Solidi. Tutti i prodotti alimentari minerali, vegetali e animali negli ultimi decenni hanno subito un trattamento
chimico e quindi contengono residui tossici di differente grado. Il nostro livello da migliaia di anni è abituato a
riconoscere solo le molecole naturali, ad assorbirle, trasformarle e utilizzarle propriamente nella struttura cellulare.
Qualsiasi alterazione chimica, fisica o genetica modifica la natura originale e diventa una sorta di “elemento
estraneo” che il livello si sforzerà di riconoscere e utilizzare anche se è potenzialmente cancerogeno o tossico. Tutta la
produzione alimentare ha subíto nell’ultimo secolo un forzato processo di raffinazione che ne ha alterato le
caratteristiche e ne ha impoverito il potenziale nutritivo. Non mangiate zucchero bianco, è dannoso per il sistema
nervoso. Mangiate la frutta (che contiene zucchero organizzato), miele, malto o zucchero grezzo.
I vegetali e la frutta. Verdura e frutta nascono in campi trattati chimicamente con fertilizzanti ed erbicidi; crescono, e
vengono "protetti" da antiparassitari e anticrittogamici; alla fine vengono trattati per conservarsi più a lungo o per
sembrare più "belli" all'ignaro consumatore (patate ai raggi gamma, limoni al difenile, mele brillantate, risi sbiancati,
uova colorate). L'ingegneria genetica, poi, si è sostituita alle più "naturali" tecniche
di selezione e ibridazione: creando nuovi vegetali con un’alterazione genetica del DNA che potrebbe avere
drammatiche ripercussioni sul sistema immunitario e sulla salute. Quindi, in generale, evitate ogni cibo inquinato,
ossia cibatevi solo di alimenti che provengono da coltivazioni biologiche (cresciute senza uso di sostanze
chimiche). Tra le verdure, il più elevato tasso di inquinamento è quello delle insalate e dei vegetali a foglia larga che,
per la facilità di essere attaccati da insetti e larve, vengono pesantemente irrorati con sostanze chimiche.
Le carni e le proteine animali. Ogni anno nel mondo vengono somministrate (e fortunatamente qualche volta anche
denunciate) massicce dosi di sostanze ormonali e di antibiotici agli animali da allevamento intensivo: bovini, suini,
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alimentazione e benessere
pollami. La maggior parte delle carni, compresi i latticini e le uova, contengono quindi residui di ormoni e varie
sostanze chimiche estremamente dannose. La vita di allevamento, anche senza l’uso di sostanze chimiche, è
comunque assai malsana e innaturale: chiunque veda un allevamento intensivo di polli o suini quasi certamente non
avrà più il coraggio di mangiarne, tanto ributtante è il loro stato. Di nuovo evitate ogni sostanza tossica dannosa per
il livello che indebolisce il fegato e il sistema immunitario. Acquistate e consumate solo carni, latticini, uova e pesce
di certa provenienza biologica e allevati all’aperto.
L’acqua. È la sostanza più femminile e recettiva. Il nostro livello è costituito in gran parte di acqua e ogni funzione
biologica utilizza l’acqua come medium (liquidi intra ed extracellulari, siero, linfa, liquido cefalorachidiano). La sua
capacità di includere e contenere altre sostanze è enorme e per questo viene facilmente inquinata attraverso il
semplice contatto con sostanze tossiche, veleni, residui e gas atmosferici derivati dai processi industriali e di
combustione (piogge acide). L’acqua pura nel mondo sta velocemente scomparendo. La maggior parte delle acque
italiane sono inquinate da pesticidi, atrazine e infinite altre sostanze. Bevete acque di sorgente, il più possibile pure,
oppure bevete acqua minerale in bottiglie di vetro, in quanto la plastica delle comuni bottiglie PET o PVC rilascia
residui tossici.
Gas. L’idrogeno, l’ossigeno e l’azoto, tre dei più comuni elementi del livello umano sono dei gas. L’aria del nostro
pianeta, come l’acqua, non è più pura. Sopra tutte le città del mondo, e nella pianura padana in particolare, ristagnano ammassi di gas dello spessore di varie centinaia di metri. Respirate aria il più possibile non inquinata, se
vivete in città usate ionizzatori e depuratori, ma certamente uscite nei fine settimana a riossigenare il livello in
collina, al mare o in montagna.
Alimentazione del livello vitale
Il secondo livello è il “corpo” energetico, vitale che rappresenta l’architettura sottile che sostiene e organizza il livello
fisico. Quando ci nutriamo al secondo livello sentiamo “piacere”. Nella sua parte più grossolana è rappresentato
dall’energia elettromagnetica biologica e cellulare. La più importante alimentazione del secondo livello può essere
considerata la luce solare. Sulla Terra i primi atomi si sono potuti fondere insieme in un unico organismo grazie alla
luce solare: fotoni dorati, caldi e pieni di energia sferica e viva. Il secondo livello è un livello di energie viventi ed
altamente organizzate che si ciba di energie elementari e quindi il primo punto per una sua corretta alimentazione è
cibarsi di alimenti vivi e integri.
Mentre per l’alimentazione del primo livello il punto principale è l’architettura degli atomi in molecole complesse
(vitamine, proteine, acidi grassi polinsaturi, ecc.), che devono restare il più possibile integri nella loro forma
originaria, per il secondo livello è necessario che questi stessi cibi conservino la loro vitalità. Se piantiamo due carote
fresche entrambe cresceranno e vivranno, ma se passiamo una delle due al microonde, o nel congelatore, o nell’acqua
bollente, la carota, che è un’unità vivente, morirà, e con essa moriranno anche tutte le sue cellule.
Il livello vitale si ciba di vita e affetto, e quando manca affetto il cervello si blocca
La migliore alimentazione per il secondo livello è quindi vivere nella natura viva, in contatto con gli elementi,
respirare aria pura, carica di ioni, bere acqua fresca di fonte o di fiume, camminare sulla terra, lavorare e scaldarsi al
sole, andare a letto al tramonto, dormire di notte, risvegliarsi all’alba, riposarsi sotto gli alberi, mangiare frutta e
verdura appena colta, latte appena munto, uova di giornata e così via. È strano
che dopo miliardi di anni questa semplice vita ci appaia oggi una mera utopia. A livello umano l’energia del secondo
livello si trasmette attraverso l’amore fisico, l’affettività, la sensualità e il contatto livelloreo: una
mamma che abbraccia un bimbo, darsi la mano, accarezzarsi, fare l’amore, massaggiare il livello, godere dei sensi
sentendo il piacere di correre, dormire, lavorare, svegliarsi, fare pipì, mangiare, prendere il sole ecc.. sono tutti modi
ottimi di alimentare il secondo livello. Senza contatto di piacere, i bambini come i vecchi si ammalano nel secondo
livello. Le nostre ricerche elettroencefalografiche (EEG) sul cervello hanno evidenziato come questo delicato e
nutriente scambio di energie affettive sia a volte bloccato o insufficiente. Quando questo accade il centro del nostro
essere, (l’anima, il sé) si blocca progressivamente e spegne i vari sistemi endocrini, fisici e mentali… si entra nella
depressione.
Disinquinare il secondo livello
L'energia vitale è costituita, nella sua componente più fisica, ai campi elettromagnetici. Un essere con molta forza
vitale trasmette un forte campo elettromagnetico. Per disinquinare il secondo livello bisogna conoscere i campi
elettromagnetici artificiali e limitarne gli effetti dannosi. Le onde elettromagnetiche e ionizzanti provocano infatti
un’alterazione del normale campo vitale che può portare a numerose e anche gravissime malattie come leucemie e
tumori.
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alimentazione e benessere
Intorno ad ogni congegno elettrico, in particolare i trasformatori, si viene a creare un campo elettromagnetico che lo
circonda per alcuni centimetri o anche per alcuni metri. Nei fili elettrici che si trovano in ogni casa, scorre corrente
alternata 50 volte al secondo (50 Hz): abbiamo rilevato che il campo elettromagnetico attorno a questi fili si espande
anche per un metro tutt'intorno e influenza profondamente il delicato campo elettromagnetico del nostro cervello e
del nostro livello. Radiosveglie, apparecchi elettrici televisori e fili elettrici non dovrebbero restare nella stanza dei
bambini o
nella camera da letto. Per ovviare a questo è sufficiente mettere un interruttore generale della stanza, che si spegne
quando si va a letto (50 - 100.000 lire di elettricista). Oltre a questo, i telefonini producono dannosissime microonde, i
televisori emettono raggi x, le linee ad alta tensione creano campi di radiazioni di oltre 100 metri, le stazioni emittenti
radio-tv creano campi ad alta frequenza. L’alterazione dei ritmi giorno-notte è un’ulteriore mazzata per il ritmico ed
equilibrato livello eterico. Tra le tecniche di maggior effetto per il disinquinamento naturale del primo e del secondo
livello ci sono in particolare le acque termali pure che, come noi comunemente facciamo all'Istituto di Medicina
Olistica e Termale del Villaggio Globale, possono depurare il livello, la pelle, gli intestini, il sangue e il sistema
nervoso, reintegrando le sostanze tossiche con sali minerali puri che vengono direttamente dalla Terra e in
particolare con le energie vitali che le acque pure portano con sé e che possono ricostituire, specialmente se aiutate
dall'energia della luce solare diretta, le fibre energetiche depauperate del nostro secondo livello.
Alimentazione del livello emozionale
Il terzo livello emozionale istintivo si ciba ovviamente di emozioni. Insieme al quarto livello mentale, a cui è
particolarmente connesso, è uno dei corpi più inquinati e condizionati e richiede un attento lavoro di ripulizia. Le
emozioni sono come i sapori che mettiamo sui cibi: colorano gli eventi di tinte forti o sfumate. Ogni momento di gioia
o dolore è in realtà un momento di normale realtà colorato emotivamente - in positivo o in negativo - dal terzo
livello. Disinquinare e decondizionare il terzo livello significa diventare consapevoli del piano emozionale e
discriminare ciò che ci è utile da ciò che ci è dannoso. Ogni film dell’orrore, di violenza, di guerra, ogni fumetto nero
o rivista porno, alimenta il nostro terzo livello di emozioni basse, pesanti e negative. Alimenta centri già devastati
come quelli della paura, della rabbia, della lussuria o dell’invidia. Spesso le pubblicità alimentano emozioni di
inferiorità/superiorità, di competizione/arrivismo o di smodato desiderio. Allo stesso modo esistono persone, luoghi,
cibi e situazioni che alimentano basse emozioni e istinti negativi. Sport come la boxe e la caccia sono intrisi di
aggressività e violenza. La carne e gli insaccati, gli alcoolici, le droghe e gli stupefacenti sono essenzialmente “cibi”
emozionali di basso livello che possono offuscare e condizionare la delicatissima sensibilità del livello astrale
impedendogli di percepire le energie più evolute e sottili. Al contrario possiamo alimentarci di emozioni e
sentimenti elevati, umani e nobili. Negli antichi testi orientali si invitano coloro che iniziano il cammino della ricerca
a frequentare veri amici, sensibili e dello stesso livello di evoluzione, con cui scambiare le proprie impressioni
emotive positive e fortificare i propri sentimenti elevati. L’incontro con un grande personaggio o
con un maestro spirituale è un evento che porta con sé un’enorme carica di impressioni emozionali elevate che
rimangono poi indelebilmente legate alla relazione stessa.
L’alimentazione del quarto livello
Il quarto livello mentale o psichico si ciba di informazioni. Il massimo di informazioni si sperimenta nel vuoto e nel
silenzio della meditazione: il silenzio è il cibo dell’anima. Ma la nostra società apprezza solo il pieno e teme il vuoto e
il silenzio perchè non li conosce. Il quarto livello può esistere in due modalità e quindi richiedere due alimentazioni;
per comprendere questa dualità ricordiamo che il chakra del cuore nella maggior parte delle persone è aperto verso il
basso, ossia verso i primi tre livelli più esteriori e materiali, ma può aprirsi anche verso l'alto portando la persona a
percepire i livelli più sottili ed elevati del proprio essere. Così il quarto livello, quando il cuore è orientato
all'esteriorità, si ciba di nozioni mentali, concetti intellettuali, dati e opinioni, mentre quando il cuore è orientato ai
livelli spirituali, si ciba di amore incondizionato e silenzio. Le informazioni mentali di cui si ciba il quarto livello
inferiore possono a loro volta essere negative o positive. Da quando il bambino nasce, i genitori e la società lo
“istruiscono” parlandogli o dandogli testi da leggere, che sono solo parole scritte: lo alimentano di informazioni
mentali. Essendo la mente collettiva degli ultimi duemila anni orientata alla separazione, all’aggressività, alla
mancanza di tolleranza e al potere dell’uomo sull’uomo, appare evidente che genitori e maestri, pur animati da
ottime intenzioni, continuano da millenni a trasmettere ai bambini una cultura materiale e priva di valori,
perpetuandone così la validità sociale. È assolutamente fondamentale comprendere che siamo tutti condizionati in
profondità dalla vecchia cultura e dai suoi perversi valori, basati sul senso del peccato e della colpa, sulla coercizione
e sulla completa mancanza di reali valori umani, ecologici e spirituali.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Questo è uno dei livelli in cui il decondizionamento deve essere più profondo. La nuova cultura globale può
svilupparsi solo da un radicale abbandono dei vecchi valori mentali. Questo certamente non significa gettare secoli di
arte, scienza e storia, ma liberare la mente dai falsi preconcetti che non permettono l’evoluzione della coscienza
globale. Finché non saremo liberi da tutto ciò che alimenta l’ego, ossia l’”io” sociale, non potremo avere una mente
individuale e pronta all’evoluzione.
Il “senso dell’io”
Il senso dell’io nasce dalla mente, è un prodotto della società, e la società continua ad alimentare l’ego delle persone.
Come il maestro spirituale Krishnamurti e il fisico quantistico David Bohm hanno evidenziato, l’ego è un prodotto
della divisione della mente. Le grandi divisioni sono quella tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e gli altri esseri umani e
tra l’essere umano e se stesso. La vecchia cultura ha alimentato per millenni queste divisioni creando razze, classi,
stati e religioni in continua lotta tra loro, creando antagonismi e gerarchie tra gli esseri umani all’interno della stessa
patria o religione, creando blocchi psicosomatici tra sesso e amore, tra sentimenti e doveri, tra livello e anima.
Quando sentiamo dire, o noi stessi diciamo: “io sono italiano” o "cristiano" o "di sinistra" o "di destra", dobbiamo
renderci conto che siamo schiavi di una divisione. Da un’altra parte dell’Italia o del mondo qualcuno dirà e crederà
di essere esattamente l’opposto. L’essere umano è libero e ogni condizionamento è un limite alla sua libertà. Molti
ritengono che oggigiorno ormai vige uno stato di libertà e democrazia: non è vero. Possiamo dire che il
condizionamento dittatoriale dello stato e della religione è meno pesante ma siamo ancora lontani dalla libertà. Un
esempio: la pressoché totalità dei bambini che nascevano nella Germania nazista erano nazisti, quelli che nascevano
in Russia erano comunisti, quelli che ancora oggi nascono in Israele credono di essere ebrei, se nascono in un paese
mussulmano diventano regolarmente mussulmani, mentre se nascono in Europa sono cristiani; ma dov'è allora la
libertà di religione? Questo evidenzia come, sia sul piano politico che religioso, esistano ancora delle gravissime
forme di mancanza di rispetto per i più elementari diritti umani.
Decondizionare la mente
Il processo di decondizionamento avviene attraverso la consapevolezza dei condizionamenti attuali e, soprattutto,
grazie allo sviluppo di un centro di coscienza superiore all’"io della mente", che coincide con l’esperienza dell’essere
e lo sviluppo del Sé. Esistono ormai numerose possibilità di alimentare il livello mentale in modo estremamente
positivo, attraverso libri, musiche di ogni genere, film, conferenze, incontri
di livello culturale superiore e orientato ad una vera libertà e umanità. Libri, film, musiche, dipinti possono veicolare
al nostro animo sentimenti superiori e alimentare il nostro senso di bellezza, di saggezza, di bontà, d’amore, di verità,
di giustizia. A livello più umano e concreto, decondizionare la propria mente significa innanzitutto cambiare i propri
comportamenti nel momento in cui vediamo che sono portatori di malessere o di divisione. Tutti i modi di
relazionarci con gli altri, gli amici, i partner possono essere profondamente modificati in senso armonico, e nel pieno
rispetto per la propria identità e libertà. Abbandonate il più presto possibile tutte le situazioni di famiglia, relazione,
amicizia e lavoro che non vi fanno sentire liberi e a vostro agio.
La via che ha un cuore: dall’ego al Sé
L’ego è una falsa identità, vivere per l’ego significa perdere una vita per seguire doveri e schemi che non sentiamo
nostri. Il Sé è la nostra vera natura, è semplice, profonda e immediata. L’ego si impara inibendo le naturali energie
umane, sessuali, emotive, psichiche e spirituali, e sostituendovi comandi e comandamenti basati sull’”inibizione
dell’azione” e sul timore di Dio e dell’autorità. Il Sé è frutto di un senso di amore impersonale per se stessi, per gli
altri e per la vita stessa. Il Sé porta un sorriso autentico che viene dal cuore: il quarto centro. Don Juan diceva a Carlos
Castaneda che l’uomo di conoscenza è colui che diventa consapevole della mancanza di senso della vita e che quindi
decide di seguire la via che ha un cuore. Passare da un comportamento controllato ad uno fluido e spontaneo è uno dei
sistemi più sicuri di decondizionarci. Nel processo di trasformazione dobbiamo ascoltare le donne e le energie
femminili che sono portatrici di qualità più sensibili, intuitive e sottili, e da millenni sono state condizionate a
comportarsi secondo codici patriarcali. Non è facile trovare vere donne ma comunque è molto più facile che trovare
uomini autentici. Statistiche americane indicano che la presenza femminile nei gruppi orientati all'ecologia e alla
trasformazione è maggiore di un quinto rispetto a quella degli uomini. Ascoltate la vostra anima femminile, la vostra
sensibilità, i vostri sentimenti autentici e lasciate che siano essi a dirigervi nel caos della vita attuale.
Alimentazione del quinto livello: la mancanza di nutrimento spirituale
Il quinto livello è spirituale e si ciba di energie/informazioni sacre. È importante capire che la religiosità ufficiale,
imposta dalla famiglia e dalla società fin dalla prima infanzia, essendo accettata dalla mente in maniera passiva e
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alimentazione e benessere
spesso coercitiva, difficilmente potrà rappresentare una vera alimentazione del quinto livello. Solo quando facciamo
esperienza di noi stessi come Sé, della nostra autentica natura e sviluppiamo una vera forma di religiosità iniziamo
ad alimentare il quinto livello. Tra tutti i condizionamenti del passato, quello spirituale è stato senza dubbio uno dei
più forti. È sufficiente sostituire l’esperienza diretta della propria coscienza con una serie di concetti e frasi fatte. La
religione cattolica, come praticamente ogni altra religione fondata su dogmi e gerarchie, trasforma un potenziale
ricercatore spirituale in un “fedele”. Il quinto livello non si ciba di “fede” ma di esperienze dirette, non è sufficiente
dire: “io sono un’anima divina e sono figlio di Dio” perchè questo sia vero. Ai bambini vengono insegnate frasi fatte,
prive di esperienza diretta e di senso interiore. Il risultato è un quinto livello spirituale denutrito e atrofizzato, che si
accontenta di una messa alla domenica o di un rito nella sinagoga o nella moschea senza avere la grazia di
sperimentare la beatitudine dell’esperienza del silenzio e della comunione col Divino. È necessario che ai bambini (e
agli adulti) venga trasmesso il senso della ricerca e del profondo mistero della coscienza, che vengano insegnate
tecniche di differenti scuole e religioni, per sperimentare gli stati spirituali, affinchè ogni essere umano trovi il suo
vero cammino attraverso l'esperienza diretta.
Una buona alimentazione interiore
In questo capitolo abbiamo dato informazioni che possono essere validamente usate per alimentare il quinto livello.
Se un lettore leggesse tutti i testi relativi alla spiritualità che abbiamo riportato nella bibliografia potrebbe certamente
saziarsi. Ma il cibo energetico/informatico del quinto livello è molto più sottile delle parole scritte. Il quinto livello si
nutre veramente quando si entra in un luogo sacro, quando si incontra un vero maestro spirituale, quando si
frequenta una scuola di ricerca interiore e si sente il contatto con gli altri
esseri umani che stanno ricercando e sperimentando il divino dentro e fuori di loro. Momenti magici, situazioni di
espansione di coscienza, silenzi di grande significato: l’anima si nutre di questo e si delizia. Nutrirsi di
energia/coscienza divina è vivere in estasi, in beatitudine: infatti il quinto livello di realizzazione viene chiamato
Ananda, beatitudine spirituale. A volte oggetti sacri, libri, cassette di canti, bajan o musiche new age possono
alimentare il nostro quinto livello anche nella ristrettezza di una vita cittadina. Ma deve aprirsi un canale, una porta
con il divino che è sempre in noi e fuori di noi, che è sempre presente in ogni istante.
Alimentazione del sesto livello
Il sesto livello è planetario, universale, sacro. Il vero cibo per il sesto livello è l'esperienza oceanica di sentirsi parte
della natura vivente e intelligente della Tera. Ogni energia e informazione che alimenti la nostra visione globale verso
la coscienza planetaria nutre comunque il sesto livello. Siamo a livelli assai evoluti, entriamo nell’intimo dell’esperienza sacra dei grandi santi e mistici, ma anche, in alcuni casi, dei grandi scienziati e pensatori che hanno portato
l’umanità più vicina ad una cultura globale e ad un sentimento universale dei diritti umani ed ecologici. San
Francesco, James Lovelock, l’Ipotesi Gaia, libri come La coscienza cosmica di Bucke o correnti psicologiche come quella
di Jung, Reich, Assagioli, Maslow, visioni ecumeniche allargate come quelle nate ad Assisi negli ultimi anni, le grandi
associazioni internazionali come Amnesty International, Green Peace, la Croce Rossa, L’ONU, il WWF, e molti altri
stanno contribuendo ad alimentare il sesto livello sui suoi vari livelli. L’unico decondizionamento è costituito ancora
una volta della sopravvivenza degli ego limitati che non vogliono un’unica Terra e un’unica Umanità per paura di
perdere i loro interessi personali e le loro identificazioni culturali.
Alimentazione del settimo livello
Il settimo livello si ciba di esperienza di Infinità, di Totalità, di Assoluto, di Vuoto, di DIO: qualità ovviamente
onnipresenti e che quindi possono essere ritrovate in ogni granello di polvere, in ogni istante. Questo è il cibo che
alimenta in noi la coscienza del Tutto, il livello trascendente, e per raggiungere questo stato è necessario il vuoto
totale della mente e l’apertura dell’anima profonda. In questo vuoto assoluto anche il Sé svanisce e con esso
l’illusione della separazione, la goccia di rugiada si perde nell’oceano, il Divino esiste ed ogni cosa è lui.
Dott. Nitamo Federico Montecucco
Esperto di medicina olistica e psicosomatista
Tel: 02 59901558
E-mail: [email protected]
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott.ssa Maria Elisa Campanini
Maria Elisa Campanini, laureata in lettere e in psicologia con specializzazione in psicosomatica, è esperta in terapie naturali e
tecniche di rilassamento. Svolge attività di divulgazione, ricerca e formazione in floriterapia, e di supervisione professionale per
medici, psicologi e operatori del settore sanitario. Insegna floriterapia al Corso di Biotecnologie e Medicina naturale del Centro
OSM (Organizzazione Mondiale della Sanità) dell’Università di Milano. Collabora con l’Istituto Riza di Medicina
Psicosomatica, dove è coordinatrice della Scuola Triennale di Floriterapia. Scrive sulle riviste Riza-Salute Naturale e Dimagrire,
e su altre testate giornalistiche di settore. E’ autrice dei libri “Curatevi con i fiori di Bach” (1995); “Medicina Naturale” (1998);
“Curare i bambini con i fiori di Bach” (2003) per le edizioni Fabbri; e di “I rimedi floreali australiani” (2005), Riza Scienze. E’
socia fondatrice e vicepresidente del RIF (Registro Italiano Floriterapeuti).
Ristabilire l’equilibrio in modo naturale con la Floriterapia Australiana
E’ormai ipotesi avallata da numerosi medici, del passato e del presente, che l’armonia spirituale e
mentale possa migliorare lo stato di salute delle persone. Per contro, lo stato di malattia è spesso
manifestazione di uno squilibrio nella condizione emotiva di una persona, che può determinare
l’insorgere di problematiche. Preso atto di tale presupposto, nel corso della storia, l’umanità ha cercato i
rimedi più efficaci per ristabilire il proprio equilibrio emotivo tanto importante per il benessere fisico.
Ed è già nel Medio Evo che si sviluppò una disciplina oggi chiamata Floriterapia, che si basa sul principio
secondo cui i fiori hanno la capacità di sprigionare ‘energie’ o ‘frequenze’ in grado di agire direttamente
sul nostro sistema energetico. Grazie a un processo naturale, le essenze floreali favoriscono la
comunicazione con la nostra parte più spirituale, influendo positivamente sulle nostre emozioni e
purificandoci dalle alterazioni caratteriali, spesso origine di malessere.
La Floriterapia diventò una disciplina naturale vera e propria all’inizio del 900, grazie agli studi del
celeberrimo Dr. Edward Bach, medico gallese che per primo classificò le proprietà di alcuni fiori e sfruttò
l’azione delle essenze floreali sulla sfera emozionale a scopo curativo.
L’Australia è un continente in cui la tradizione della floriterapia è particolarmente radicata. Infatti, già in
tempi remotissimi, gli aborigeni australiani utilizzavano i fiori per trattare gli squilibri emozionali,
tramandandosi di generazione in generazione le conoscenze acquisite sulle proprietà delle varie specie.
La società di oggi è caratterizzata da stile di vita e situazioni ambientali assai diverse dal passato e il
nostro lato emozionale si trova a “fare i conti” con problematiche fino a poco tempo fa sconosciute, come
ritmi di vita frenetici e stress. Ecco perché il Dr. Ian White, naturopata e floriterapeuta australiano, sulla
scorta degli studi dei suoi predecessori europei e della tradizione popolare australiana, dopo un lungo
percorso di studio delle proprietà dei fiori di questo antico continente, ha identificato gli effetti dei fiori
australiani, giungendo a creare 69 Essenze Floreali.
Il Dott. Ian White ha rilevato per primo l’efficacia delle vibrazioni dei fiori, che crescono spontaneamente
nel ‘Bush’ australiano (vegetazione selvatica di queste zone), nel contrastare i disagi emotivi del nostro
tempo, poiché permettono di trarre energia dal continente più antico e incontaminato, attraverso
purissime essenze.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
L’effetto delle Essenze Australian Bush Flowers è simile a quello che si ottiene con la meditazione, in
quanto facilitano la comunicazione con la parte del nostro spirito in cui si strutturano le qualità, le
potenzialità, le virtù che ognuno di noi esprime. Le Essenze Australiane aiutano l’individuo, in modo
totalmente naturale, a liberarsi da convinzioni negative riguardanti le proprie capacità, per sostituirle con
sentimenti positivi. Gli Australian Bush Flowers catalizzano le emozioni positive e sono in grado di
modulare la loro azione a seconda delle necessità della persona. Sono semplici da assumere e non hanno
alcun effetto collaterale, dal momento che la loro azione è esclusivamente energetica e non chimica.
Gli Australian Bush Flower non solo aiutano a far chiarezza nella propria vita, ma donano anche forza,
coraggio, volontà di realizzare i propri obiettivi e di conseguenza favoriscono lo sviluppo intuitivo,
l’autostima, la spiritualità e la creatività.
I rimedi floreali: come riequilibrare le emozioni che spingono a mangiare male
Grazie alla forza vibrazionale dei rimedi floreali, è possibile agire positivamente sugli stati d’animo
negativi che sono alla base di tanti squilibri del comportamento alimentare.
I fiori australiani possono contribuire a migliorare l’autostima e l’accettazione di sé in chi è ossessionato
dalla forma fisica e dall’immagine esteriore, e si impone diete rigidissime o addirittura pericolose; ma
possono anche aiutare chi invece tende a mangiare troppo per “riempire” il vuoto della solitudine o i
momenti di sconforto e di depressione. Agiscono positivamente sull’ansia, l’inquietudine e la tensione
nervosa di chi “scarica” sullo stomaco i problemi e le frustrazioni; facilitano il rilassamento e la
distensione in chi soffre di “fame nervosa” e scarica sul cibo lo stress e la fretta accumulati sul lavoro;
aiutano a eliminare le tossine e le scorie metaboliche, stimolando la depurazione dell’organismo;
stimolano il metabolismo permettendo di riattivare una maggiore vitalità ed energia generale.
I rimedi floreali aiutano a prendere consapevolezza delle proprie problematiche, a sbloccare la forza
reattiva dell’organismo e stimolano il processo di cambiamento e di trasformazione.
Dott.ssa Maria Elisa Campanini
Specializzata in floriterapia. Vicepresidente del Registro Italiano Floriterapeuti
Studio in via Monteverdi 11, 20131 Milano
tel 02 29409217
E-mail: [email protected]
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Attilio Speciani
Attilio Speciani, Medico chirurgo, specialista in Allergologia e Immunologia clinica (con una precedente formazione
anestesiologica), è profondo conoscitore della medicina naturale e della nutrizione applicata. Da molti anni si dedica allo studio
dell'approccio alimentare e nutrizionale per il riequilibrio del sistema immunitario, sul quale tiene corsi in Italia e all'estero. Fa
parte del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia per la Medicina Complementare, ed al suo interno sta svolgendo
diversi studi di ricerca legati alla applicazione clinica della nutrizione. Per tre anni è stato docente, presso l'Università di Siena,
del master di specializzazione in Terapie integrate in Flebolinfologia. È membro attivo della New York Academy of Science di
New York e della European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI). Autore di numerosi volumi e di articoli di
divulgazione medica e scientifica, è responsabile scientifico del sito www.eurosalus.com e condirettore scientifico della rivista
“Medicina Naturale”. Tra i suoi libri più recenti: “Dieta GIFT” (Fabbri Editore 2005), “Le intolleranze alimentari: guarire
mangiando” (Fabbri Editori 2005) , “Superare le intolleranze alimentari” (Tecniche Nuove, 2003), “Guarire le
intolleranze:rieducare le patologie allergiche e infiammatorie con tecniche alimentari” (Tecniche Nuove, 2004), “Medicina
naturale: il libro completo” (Fabbri, 2001).
Quando il grasso non allarga solo i fianchi. Adipochine e azione su psiche, metabolismo
e infiammazione
Resistenza insulinica in crescita!
Quasi tutti hanno la percezione (assolutamente confermata dai dati internazionali) che il diabete e le
malattie metaboliche correlate con il diabete siano in netta crescita. Anche il diabete è una malattia in cui
cresce in modo imponente la resistenza insulinica. Ma il fatto di avere le cellule dell’organismo insensibili
all’insulina prodotta e che ne hanno bisogno di quantità sempre maggiori, non porta solo a disturbi
metabolici o alla modifica della massa grassa. La presenza di una quantità eccessiva di insulina determina
reazioni infiammatorie che facilitano ad esempio le malattie cardiovascolari (ictus ed infarti) e molte
forme tumorali (in particolare quelle correlate agli ormoni, riguardanti mammella, prostata, testicolo e
ovaie), tutti i disturbi metabolici connessi ad obesità e diabete, e una serie di alterazioni dello stato
dell’umore importanti. Studi recenti mettono in stretta correlazione la resistenza insulinica e la
depressione in modo molto stretto.
Interferenza sul funzionamento cerebrale ed ormonale
L’insulina in eccesso fa in modo che gli zuccheri che circolano nel sangue vengano trasformati in grasso,
sistemandoli velocemente nel tessuto adiposo, fatto che in sé facilita sicuramente l’ingrassamento e
l’obesità. Anche molte situazioni di stanchezza, astenia e affaticamento sono però legate all’ effetto
indiretto di cattiva regolazione degli zuccheri.
Ma in modo inaspettato le ricerche scientifiche più recenti hanno evidenziato che una alterata azione
dell’insulina determina anche delle profonde modifiche dello stato dell’umore, intervenendo sulla
produzione dei neurotrasmettitori più importanti, quelli cioè che orientano lo stato psichico e il senso del
piacere (o il suo contrario) in una direzione o nell’altra. Inoltre è stata capita l’interferenza dell’insulina
sullo stato ormonale: molte alterazioni della funzione tiroidea, del ciclo mestruale e della produzione di
ormoni surrenali sono collegate alla regolazione di questo importante ormone metabolico, e giorno dopo
giorno compaiono lavori scientifici che spiegano quanto intervenga l’equilibrio degli zuccheri e la sua
regolazione nella salute del sistema ormonale. Infine sappiamo oggi con certezza che controllare la
resistenza insulinica consente di controllare con efficacia molti aspetti dell’infiammazione, in qualsiasi
organo la si voglia pensare. Negli ultimi anni quindi l’insulina si è trasformata da un ormone utile per i
diabetici ad una chiave di regolazione di un elevatissimo numero di funzioni fisiologiche e può essere
causa quindi, se non regolata, di un notevole numero di disturbi.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Adipochine e infiammazione
Dal 1994 è stata scoperta la leptina, la prima di una vasta famiglia di sostanze prodotte dal tessuto
adiposo in risposta allo stimolo alimentare. Oggi sono note numerose sostanze, che vengono prodotte in
relazione alla qualità alimentare e alla diversa composizione del pasto (adiponectina ad esempio). Il
diverso indice glicemico di un pasto ad esempio facilita la produzione di alcune adipochine con azione
infiammatoria, o metabolica, o vascolare o umorale.
Nel dicembre 2007 ad esempio, Medscape (uno degli enti preposti alla formazione dei medici americani)
ha proposto come credito formativo (ECM) un dossier sul rapporto tra alimentazione, adipochine e artrite
reumatoide. Significa quindi che attraverso scelte alimentari diverse noi possiamo condizionare e
modificare anche il decorso di patologie gravi come l’artrite reumatoide, fino ad oggi considerate
connesse a cause completamente diverse.
Alimentazione, tiroide, malattia tumorale e stato dell’umore
Qualche anno fa ci siamo resi conto che molte persone sovrappeso che arrivavano alla nostra valutazione
presentavano, come spesso accade, anche dei disturbi tiroidei. La patologia più frequente era
l’ipotiroidismo autoimmune (la cosiddetta tiroidite di Hashimoto) successivo ad una tiroidite, spesso di
difficile controllo con farmaci. Queste persone avevano difficoltà, in condizioni normali, a regolare il
dosaggio degli ormoni tiroidei che venivano loro somministrati. Dopo però avere iniziato a regolare
l’insulina attraverso dietaGIFT si trovavano a potere ridurre i dosaggi dell’ormone tiroideo sostitutivo,
riuscendo a mantenerli stabili per lunghi periodi. Questo ci ha fatto subito ragionare sulla possibilità di
usare dietaGIFT anche per aiutare il riequilibrio tiroideo, non solo nelle persone soprappeso, ma anche in
coloro che manifestavano solo squilibri della funzione ghiandolare. I risultati ci hanno dato ragione, e
oggi affrontiamo sempre questo tipo di disturbo attraverso un’educazione alimentare che segua le regole
del mangiare GIFT. È evidente che dove la leptina regola (attraverso l’ipotalamo) i segnali di attivazione
ipofisari della tiroide, intervenire sul riequilibrio della leptina con un’alimentazione mirata GIFT può
addirittura risolvere il problema all’origine. I disturbi tiroidei non sono però certo i soli che traggono
benefici da questo tipo di alimentazione. Nel nostro centro molte persone che si sono ammalate delle più
diverse forme tumorali vengono spesso a chiedere aiuto per un sostegno efficace di tipo alimentare nel
seguire le terapie indicate. Tra gli induttori più potenti delle forme tumorali ci sono sostanze (chiamate
IGF1 e IGF2 ovvero insulin-like growth factor 1 e 2) che sono molto simili all’insulina, e l’insulina stessa
quando è in eccesso può contribuire a stimolare nei vari tessuti una risposta degenerativa di tipo
tumorale. È naturale quindi che anche in questi
casi si indichi una modalità alimentare che, pur non essendo mirata al dimagrimento, porti però al
ripristino dei corretti livelli di intervento dell’insulina, contribuendo ad una miglior gestione dell’energia
derivante dal cibo.
Abbiamo dedicato un libro intero (Prevenire e curare la depressione con il cibo, Fabbri, 2005) al rapporto
tra stati dell’umore e alimentazione. Abbiamo ogni giorno conferme dirette del fatto che persone
depresse o con disturbi psichici potranno ricevere un forte aiuto dall’utilizzazione delle indicazioni di
dietaGIFT, indipendentemente dal livello del loro grasso corporeo. È importante sapere che con le
semplici regole di dietaGIFT si possono modulare situazioni infiammatorie e di squilibrio del controllo
ormonale, del controllo della proliferazione cellulare e dell’equilibrio psicoemotivo. Contare le calorie
una ad una èuna via perdente, mentre lavorare sulla riattivazione naturale del metabolismo è la sola
strada che può consentire risultati duraturi nel tempo.
Dott. Attilio Speciani
Allergologo immunologo
c/o SMA (Centri Medici Associati), via Ariosto 28, 20145 Milano
tel 02 48008454 fax 0248195685
E-mail: [email protected]
Siti internet: www.eurosalus.com www.dietagift.it
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Luca Speciani
Luca Speciani, dottore in Scienze Agrarie e attualmente in corsa per una seconda laurea in Medicina e Chirurgia, si occupa da
anni di medicina, alimentazione e agricoltura naturale. Dalla sua attenzione alla profonda unità tra mente e corpo sono nati
alcuni libri sul movimento ("Lo zen e l'arte della corsa", "Mente e maratona" [con lo psicologo Pietro Trabucchi] e
"L'ultramaratona") e sui legami tra cibo e benessere psicofisico (con il fratello Attilio: "DietaGIFT", "La dieta antifame",
"Prevenire e curare la depressione con il cibo", "Guarire con la natura", "Guida pratica alla DietaGIFT", “Lo zen e l’arte di far
muovere i nostri figli”).
Con il Dr. Fabrizio Duranti ed altri autori ha scritto “Il circolo virtuoso del benessere” e “Le 100 regole del benessere”.
Il progetto DietaGIFT (un regime alimentare innovativo basato sul valore dei segnali metabolici di ingrassamento e
dimagrimento, piuttosto che sul calcolo delle calorie) lo impegna sia nel suo studio milanese dove svolge attività di consulenza
nutrizionale, sia nell’attività di ricerca scientifica in varie sedi su alimentazione e nutrizione.
Su questi argomenti tiene convegni ed incontri, stage e corsi in Italia e all'estero per medici, farmacisti, naturopati, dietisti e
sportivi in genere. Prepara programmi di nutrizione e rieducazione al movimento, sia in studio che tramite internet, attraverso i
siti www.dietagift.it, www.lucaspeciani.it e www.eurosalus.com
E' tecnico della federazione di atletica leggera, coordinatore editoriale e responsabile scientifico della più diffusa rivista italiana
rivolta alla corsa ("Correre") e collabora stabilmente con il sito medico-scientifico Eurosalus.
"Prevenire e curare la depressione con il cibo". Strumenti alternativi o sinergici a farmaci e
psicoterapia per ritornare "vivi"
Il tema che tratterò è stato sviluppato da me e da mio fratello Attilio in un libro edito da Fabbri nel 2006
con identico titolo. In tale volume spiegavamo come potesse esistere una terza via, non necessariamente
alternativa quanto piuttosto sinergica, per affiancare l'eventuale psicoterapia o terapia farmacologica in
atto: la via alimentare. Ripercorrendo alcuni lavori di ricerca americani degli ultimi anni ed
interpretandoli alla luce delle nostre conoscenze nutrizionali, abbiamo cercato di spiegare come l'eccesso
di zuccheri semplici nell'alimentazione possa generare (attraverso uno squilibrio dell'aminoacido
triptofano) un'alterazione dei flussi di serotonina al cervello, provocando stati dell'umore variabili ed
instabili, ricorrenti cadute reattive della glicemia (stanchezza, astenia) e veri e propri stati di dipendenza
psicologica. La soluzione proposta passa attraverso cinque passi operativi semplici e alla portata di tutti
che vanno dalla rinuncia agli zuccheri semplici all'applicazione di una colazione ricca, dal movimento
fisico all'azione individuale, per tornare finalmente vivi. La medicina attuale è in grado solo parzialmente
di spiegarci le cause dell’insorgere di uno stato depressivo. Le spiegazioni più attendibili parlano
di squilibri biochimici nel delicato gioco dei neurotrasmettitori cerebrali. Tale spiegazione è senza dubbio
corretta, visto che si riscontrano in modo statisticamente rilevante e ripetibile alcune carenze specifiche in
pazienti con la medesima patologia. Quello che la medicina non è ancora in grado di dirci è perché questi
squilibri si verificano. Le definizioni dei sintomi è di tipo descrittivo, come nel DSM IV, ma le cause sono
sempre riportate in modo sfuggente, o singolarmente contestate dagli esponenti delle diverse scuole di
pensiero. Le diagnosi, quindi, possono talvolta essere confuse, o mettere nel calderone qualcosa che
malattia non è (o magari non è ancora). Sono stati scritti fiumi di parole sugli stati depressivi, ma da lì a
dire che la medicina contemporanea abbia chiaro come risolvere il problema, ce ne passa. Vale dunque la
pena di rifarsi al sempre attuale motto ippocratico del “nessuna diagnosi, nessuna cura”?
Da che mondo è mondo, il medico si è differenziato da chi applicava scienze pure (il fisico, il matematico)
per la sua necessità di ottenere un risultato. Al medico interessa relativamente la causa ultima di una
certa malattia: lo scopo primario è quello di guarire o di alleviare i sintomi al malato. Se se ne capisce
anche il motivo, meglio. Quando la contessa Francisca Henriquez Ribera de Chinchon guarisce dalla
malaria grazie alla corteccia di china (che da lei poi prenderà il proprio nome botanico) nel 1630, nessuno
ancora sa che la malattia è provocata da un plasmodio e viene trasmessa dalle zanzare anofeline, ma per
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
più di duecento anni la malattia responsabile di circa la metà di tutti i decessi umani viene efficacemente
curata, senza che se ne conoscano minimamente le cause (che saranno identificate con precisione solo nel
1898 con G.B. Grassi). Così siamo costretti a fare noi di fronte a situazioni cliniche non chiare soggette ad
una certa variabilità individuale. E’ l’appassionante sfida davanti alla quale si trova ogni scienziato,
costretto a trovare spiegazioni, metodi e terapie sulla base dei soli dati disponibili, spesso incompleti. In
questa situazione, imperfetta ma consueta, noi riteniamo che la conoscenza di uno strumento terapeutico
aggiuntivo come quello del riequilibrio alimentare possa rappresentare una via importante da sfruttare
per il benessere di tutti. Ma cibo e stile di vita possono influenzare i nostri stati depressivi? Su questo
molti sembrano nutrire delle perplessità, forse per ignoranza o forse per impostazione culturale. Vi è un
modo di pensare, caratteristico di alcuni, che vede inutile qualunque approccio terapeutico che non faccia
uso di sostanze chimiche. Prima di tutto viene il farmaco, nuova potente divinità in grado di liberarci da
ogni male. A distanze abissali vi sono poi le azioni terapeutiche delle sostanze naturali contenenti
principi farmacologicamente attivi. Che sì, forse, agiscono anch’esse, ma con mille distinguo, con
incertezza nei dosaggi ecc.
Infine, ultimissime, arrivano le attenzioni di tipo alimentare. Provate a dire a qualunque malato afflitto da
un grave problema di salute, che intendete curarlo solo attraverso una rieducazione alimentare, e vedrete
che risposta vi darà. Non è infrequente, infatti, sentire frasi come questa: “Quel medico non capisce
niente: vorrebbe curare il mio male solo coi brodini!” come per dire che non ha preso sufficientemente sul
serio la malattia. Di fronte a un condizionamento culturale di questo tipo la strada è in salita. Eppure le
evidenze di profonde interazioni tra mente e cibo sono visibili a chiunque abbia un minimo di spirito di
osservazione, e gli effetti sono ancora maggiori se prendiamo in considerazione lo stile di vita (attività
sportiva, serenità, vita all’aria aperta, stress) e i suoi effetti sulla salute mentale. Allora perché ostinarsi a
negare o nella migliore delle ipotesi a sottostimare? Leptina, serotonina, anandamide, endorfine e molti
altri mediatori biochimici interagiscono profondamente con i nostri stati mentali. Le loro concentrazioni
sono dipendenti non solo dai cibi che assumiamo, ma anche dalle loro relazioni incrociate. Il corpo
risponde attivamente all’abbassamento della glicemia (da qualunque cosa sia provocato), e il cervello
reagisce drammaticamente a questa variazione. Tutto ciò può rendere instabile il nostro umore o
permanente la nostra malinconia. Il digiuno o l’utilizzo di una dieta ipocalorica possono provocare
risposte mentali di tipo anoressico, bulimico, depressivo, come ben riportato dagli studi di Herman e
Polivy che ipotizzano una responsabilità della dieta stessa nei confronti del disagio mentale, o
dell’ingrassamento conseguente agli attacchi di fame. Il movimento fisico è un potente induttore di
risposte psichiche diverse. Uno sforzo moderato e prolungato nel tempo stimola la produzione di
endorfine e di serotonina, con effetto analgesico e tranquillante. Al contrario uno sforzo troppo intenso (o
troppo prolungato) può svuotarci di energie mentali, deprimere la nostra risposta immunitaria, generare
disturbi del sonno. L’assunzione di aminoacidi come integratori, frequente nello sportivo, non si limita a
stimolare l’accumulo di proteine, ma può agire direttamente o indirettamente sulle nostre risposte
psichiche, generando aggressività, togliendoci l’appetito oppure in altri modi la cui dinamica non è
immediatamente comprensibile. E come spiegare la spasmodica ricerca di cioccolato o di cibi dolci
quando rientriamo a casa la sera dopo una stressante giornata di lavoro? Mente, corpo e cibo sono
inscindibilmente uniti: è ora che ce ne convinciamo. Gestire uno solo di questi tre aspetti è una
limitazione che un moderno terapeuta non può accettare. A meno che accetti di essere impotente di fronte
a qualunque patologia che vada appena al di là del puro danno fisiologico. O si diventa capaci di gestire
l’uomo tutto intero, o è meglio non farne nulla.
Dott. Luca Speciani
dottore in Scienze Agrarie
c/o SMA (Centri Medici Associati) via Ariosto 28 - Milano
Tel 02 48008454 fax 0248195685
E-mail: [email protected] ; [email protected]
Siti internet: www.eurosalus.com; www.dietagift.it; www.lucaspeciani.it
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Claudio Trupiano
Laureato in Giurisprudenza e in Farmacia, con specializzazione in piante officinali. Ha frequentato i corsi di Nuova Medicina in
Spagna presso il dottor Hamer. Socio fondatore dell’Associazione ALBA (Associazione Leggi Biologiche Applicate). Attualmente
docente e consigliere del Direttivo di Alba.
Ha pubblicato recentemente un libro sulle scoperte del dr. Hamer col titolo “Grazie dottor Hamer” edito da Secondo Natura.
Il boccone biologico secondo le scoperte del dr. R. G. Hamer
Provate a chiedere a una persona che sta morendo di fame di venire a fare una lezione di yoga o a
intraprendere una qualsiasi pratica spirituale. Lascio alla vostra immaginazione gli improperi che
ricevereste da tale persona. Il fondamento di questa scontata reazione è la sopravvivenza, intesa quale
primo e imprescindibile bisogno di ogni essere vivente e quale primordiale conflitto biologico da dover
superare per continuare qualunque percorso evolutivo delle specie. Nelle leggi biologiche scoperte dal
dottor Hamer il “boccone”, inteso nella sua accezione originaria di elemento vitale, è da sempre, dalla
primaria forma cellulare sino all’attuale evoluzione degli esseri organici, il conflitto essenziale da
risolvere per passare da una situazione statica a una dinamica, in parole semplici: l’energia “che annulla il
nulla” e quindi indispensabile per l’evoluzione. Questo è il contesto biologico nel quale verrà affrontata,
nella presentazione al Convegno, la connessione, scientificamente verificabile, tra psiche e organo per la
comprensione di tutte quelle sintomatologie legate al “boccone vitale”, sinora definite malattie dalla
Medicina classica, ma tutte riconducibili nel nuovo schema dei programmi biologici sensati.
Dopo una breve trattazione teorica della derivazione embrionale dall’antico cervello (tronco cerebrale) e
del programma bifasico, conseguente al verificarsi del conflitto biologico, seguirà l’esposizione di alcuni
casi reali di malattie dell’appartato digerente, dai quali sarà possibile una prima verifica della stretta
connessione tra psiche e organo.
In particolare sarà esposta la nuova accezione da attribuire al termine “boccone”, da intendersi non solo
come fonte alimentare, ma come ogni bisogno ritenuto vitale per l’attuale essere umano e quindi, come
tale, all’origine degli stessi riflessi fisiologici sul corpo umano, in particolare sull’apparato digerente. A
ulteriore conferma della riproducibilità delle leggi biologiche scoperte da Hamer, saranno esposti alcuni
casi esemplificativi di allergie e di intolleranze alimentari, tuttora ritenute assurdamente risposte
patologiche di un corpo “impazzito”, mentre ora è possibile, finalmente, comprenderle e inserirle in un
“un programma biologico sensato” del corpo, conseguente alla nuova visione del collegamento tra psiche
e corpo.
Annotazione
Il “boccone”, proprio in quanto elemento vitale per tutti gli esseri umani, non si presta a una trattazione
specifica per la Terza Età, per la quale sarebbe invece pregnante una presentazione sulla derivazione
degli organi del midollo cerebrale: ossa, cartilagini e muscoli (conflitto di svalutazione). In ogni caso
ritengo validissimo il contenuto generale del “boccone vitale” anche per le persone più anziane.
Dott. Claudio Trupiano
Socio fondatore dell’Associazione ALBA
Mail: [email protected]
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
Convegno 4 aprile 2008
“Un approccio psicologico alla salute e all’alimentazione
Salute, alimentazione e psiche dall’infanzia alla terza età”
Dott. Luca Chiesi
Nato nel 1977 e vive vicino a Reggio Emilia, dove insegna. Diplomato in pianoforte, specializzando alla SSIS di Venezia,
appassionato di alimentazione, di medicina e filosofia orientale, ha svolto interamente la sua tesi di laurea in ingegneria sulle
reazioni nucleari a debole energia e relative applicazioni (in ambito industriale, medico, agricolo), probabilmente la prima in
Italia a trattare questo argomento.
Trasmutazioni nucleari a debole energia e salute: come e perché il nostro corpo fa “miracoli”
ogni giorno
Parlare di salute e di alimentazione senza conoscere tutte le possibilità di agire della natura porta
inevitabilmente a farlo in maniera parziale e quindi incompleta, quando non addirittura fuorviante. A
maggior ragione ciò è vero se per fare i ragionamenti si utilizzano (come normalmente avviene in tutti gli
ospedali e gli studi medici del mondo occidentalizzato) solo i paradigmi dominanti della scienza
moderna: come se esistesse una “scienza ufficiale” unica, sicura, onnicomprensiva e sempre in evoluzione
verso una comprensione maggiore di ciò che sono la vita e la salute! Ma la realtà dei fatti è un po’ diversa:
alcuni dei concetti su cui sono basate le scienze dell’alimentazione e la medicina sono semplicemente,
tragicamente, imperfetti o persino sbagliati; le conseguenze di questo fatto le vediamo ogni giorno
attorno a noi: giusto per citarne un paio, ci ammaliamo sempre prima e con malattie sempre più
“difficili” o incurabili.
Oggi affronteremo solo uno di questi numerosi errori di fondo, lasciando ad altre sedi e altri momenti i
successivi. Esso nasce in un ambito delle scienze apparentemente distante e “difficile” ovvero la fisica
nucleare, in particolare la struttura della materia.
Come può interessarci direttamente tale argomento, volendo noi parlare di salute e alimentazione?
E’ molto semplice: le relative scienze si sono evolute partendo dall’assunto che, all’interno dei nostri
organismi, non possono avvenire trasmutazioni degli elementi, cioè processi di fusione o fissione
nucleare che permettono di ottenere elementi finali diversi da quelli di partenza (come avviene, si dice,
all’interno delle stelle, dove ci sarebbero temperature di milioni di gradi che sarebbero la condizione
necessaria per far avvenire queste trasmutazioni). E’ per questo che, ad esempio, in caso di carenza di
ferro tutti danno per scontato che si debba assumere ferro(che sia in forma di carne, di compresse, di
integratori, di fialette poco cambia.
Negli ultimi due secoli, però, un numero sempre crescente di scienziati di tutto il mondo ha scoperto in
maniera incontrovertibile come in natura si verifichino ovunque reazioni ben diverse, molto più nascoste
ma importantissime perché sembrano violare le leggi della fisica attuale, tanto da sembrare dei piccoli
miracoli (in realtà è la fisica attuale ad essere troppo ristretta!): gli scienziati che le studiano le hanno
chiamate “reazioni nucleari a debole energia”, poiché riguardano il nucleo degli atomi (cioè il cuore
stesso della materia) e la trasmutazione di elementi in altri elementi, ma con poca spesa di energia e
addirittura a temperatura ambiente.
Si è scoperto come le rocce, i pianeti, le stelle, i microrganismi, i vegetali, gli animali e quindi anche
l’uomo sono in grado, in particolari condizioni, di fare ciò che facevano gli antichi alchimisti medioevali.
“Chiacchiere consapevoli” di cultura, scienza,
alimentazione e benessere
A seconda di ciò che andiamo ad approfondire possiamo vedere come trasmutare il sodio in potassio non
sia più difficile di trasmutare il carbonio o il magnesio in ferro, l’uranio in piombo o addirittura il
mercurio in oro.
Questa nuova possibilità, che forse è difficile da accettare dal mondo accademico soprattutto da un punto
di vista psicologico (mentre quello industriale, più interessato ai fatti, si è già mosso da alcuni anni per
esplorare il vastissimo campo delle deboli energie), va a stravolgere completamente la scienza
dell’alimentazione e la medicina perché amplia a dismisura le possibilità di azione, per esempio curare
perfettamente una persona malata di anemia senza ingerire un solo milligrammo di ferro o ricalcificare
una frattura in un quarto del tempo e senza toccare alimenti ricchi di calcio.
Alcune applicazioni mediche permesse da questa conoscenza le possiamo persino già trovare disperse in
molte culture del mondo già da svariati secoli, per esempio in alcuni rimedi tradizionali popolari o in
alcune medicine alternative, come la macrobiotica di George Ohsawa (scienziato, filosofo e medico
giapponese che per primo è riuscito a ottenere in laboratorio delle reazioni nucleari a debole energia per
via elettrochimica, negli anni ’60), il cui studio approfondito e intellettualmente onesto potrebbe essere un
ottimo primo passo per avvicinarci personalmente a un concetto di salute più completo verso cui mirare;
capendo i principi di fondo, essi potrebbero essere facilmente adattati da scienziati e ricercatori alle altre
conoscenze moderne “ufficiali”, migliorando di molto la nostra concezione dell’alimentazione, del
funzionamento del nostro organismo, ma soprattutto di come mantenere o riconquistare la nostra salute.
Dott. Luca Chiesi
Appassionato di alimentazione, di medicina e filosofia orientale
E-mail: [email protected]