Costanza Marzotto - Convegni
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Costanza Marzotto - Convegni
13/01/2014 [email protected] La mediazione intergenerazionale nei conflitti sull’assistenza” Rimini , Workshop n. 2 sabato 19 ottobre 2013 Abstract ws Il prolungamento della vita rappresenta una conquista delle nostre società post moderne e al tempo stesso costituisce una sfida impegnativa per le comunità locali e i corpi famigliari : Accudire una persona anziana, spesso non autosufficiente è diventato un’impresa sociale foriera di drammatici conflitti. Il benessere relazionale delle persone anziane presenta aspetti sempre più sfaccettati e richiede competenze psicologiche, sanitarie ed economiche intrecciate e di difficile gestione. Ricorrere alla mediazione familiare intergenerazionale significa costruire insieme accordi buoni e possibili tra tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti dai bisogni dell’anziano tenendo conto dei propri ! Solo un dialogo tra i corpi sociali (enti locali, cooperative, associazioni , tribunali) e corpi famigliari - ci aiuterà a costruire buone prassi, in cui attuare lo scambio di doni tra le generazioni per la cura dei legami, indispensabile per trovare soluzioni emotivamente soddisfacenti ed economicamente convenienti per tutti. 1 13/01/2014 Corpi famigliari tra riconoscenza e debito tra le generazioni: l’intervento di un terzo nella gestione dei conflitti COSTANZA MARZOTTO, psicologa, mediatrice familiare didatta Simef, coordinatore Master di II livello in mediazione familiare e comunitaria IX ediz, ASAG, Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia; pratica presso il Servizio di psicologia clinica per la coppia e la famiglia, Università Cattolica, Milano 2 13/01/2014 Da Urie Bronfenbrenner (1981) …….. la famille rend les êtres humains «humain ». Ces qualités ont un rapport avec les liens de conjugalité, de parentalité et de communauté. Lo stile relazionale del famigliare Nel corpo famigliare vige : • • • • IL RICONOSCIMENTO RECIPROCO LA COSTRUZIONE RECIPROCA DELL’IDENTITA’ L’UNITA’ NELLA DIFFERENZA LA RITUALITA’ 3 13/01/2014 « La Famiglia come un’organizzazione che lega insieme le differenze di genere, di generazione e di stirpe » (Scabini & Cigoli, 2000) • • • • • con una struttura gerarchica organizza relazioni tra i generi (legame coniugale) e tra le generazioni (legame genitori-figli e con la parentela) lo scambio tra generi, e generazioni è il proprium del familiare, questo scambio avviene e può essere osservato o diventare oggetto dell’intervento di un TERZO esterno – « la relazione d’aiuto »! MANIFESTAZIONI DEL CONFLITTO TRA LE GENERAZIONI • • • • • AGGRESSIVITA’ ABBANDONO ASSENZA DI GRATITUDINE IMPOSSIBILITA’ DI SCAMBIO DI DONI “MUOIA SANSONE E TUTTI I FILISTEI” 4 13/01/2014 Origine del conflitto nelle relazioni tra le generazioni (Marzotto & Digrandi, 2008) 1. Mancanza di fiducia: impossibilità a delegare, abbandono, 1. Mancanza di giustizia dis-equità nella spartizione del patrimonio Il principio organizzatore del famigliare (Scabini & Cigoli, 2012) differenza tra differenza tra generi • differenza tra stirpi generazioni generatività/degeneratività La mediazione per gestire gli aspetti distruttivi del conflitto 5 13/01/2014 Il principio simbolico matrice latente di senso nei legami speranza fiducia giustizia Il principio dinamico nelle relazioni intergenerazionali Dono/Debito dare ricevere ricambiare 6 13/01/2014 Ciclo di vita familiare ed evento critico: vecchiaia, malattia, ecc. (Cigoli, 1992) • affinché un rischio non diventi pericolo: affinché la giustizia tra genitori e figli, permetta la solidarietà e l’accudimento dell’anziano da parte delle nuove generazioni Transizione della morte Cura del ricordo La mediazione 1. Intervento mediativo generico, in contesti conflittuali (J.F. SIX, 1980) 2. La mediazione come intervento professionale specifico di un terzo appositamente formato che interviene in modo neutrale per facilitare la costruzione di accordi (L.Pakinson, 1975) 3. L’utilizzo di tecniche mediative nello svolgimento del lavoro sociale (A. Babu, 1988) 7 13/01/2014 La diffusione della mediazione tra le generazioni (MFI) sul territorio nazionale (Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia 2003/04) • Pratica della mediazione nei conflitti di coppia separata/divorziata: 89.1% • Pratica della mediazione anche nei conflitti tra le generazioni: 42.2% SETTING della MEDIAZIONE: insieme delle condizioni attraverso le quali avviene l’incontro di mediazione Costituire un “gruppo di lavoro” 8 13/01/2014 SETTING: gli elementi distintivi rispetto ad altri interventi di lavoro sociale Materiali Immateriali L’organizzazione fisica dell’ambiente/spazio dell’incontro contesto organizzativo/istituzionale assetto strutturale e dinamico della relazione di lavoro Esplorare Esplorare la domanda il legame Ricostruire il senso dei legami tra anziano e le altre generazioni, anziano e altri soggetti intervenienti, per riconoscere cosa di buono si è scambiato Promuovere la differenziazione tra ciò che si è ricevuto e ciò che possiamo ricambiare Orientare lo sguardo e l‘impegno alla progettualità futura 9 13/01/2014 PECULIARITA’ DELLA MFI. • • • • • LA MFI è un intervento offerto dal corpo sociale a coloro che lo richiedono, mirato alla redazione di accordi per la riorganizzazione delle relazioni di una famiglia a seguito dell’evento critico prevedibile – l’invecchiamento dell’anziano / della persona/ del genitore/ del parente.. E’ un itinerario breve definito, a scadenza periodica, alla presenza dei soggetti implicati nel conflitto che con l’aiuto di un terzo equidistante ed equivicino a tutti, favorisce l’assunzione della comune responsabilità familiare; Permette di costruire una nuova modalità di comunicazione tra i generi e le generazioni; E l’assolvimento dei compiti filiali (obbligati per legge) nella logica del dono : DONARE – RICEVERE – RICAMBIARE In questo percorso sono valorizzate le rispettive competenze personali per garantire il benessere di tutti i soggetti coinvolti - pur in modo diverso - da questa transizione rischiosa anche se prevedibile nella vita famigliare! Difficoltà specifiche per la mediabilità in casi di MFI • Difficoltà delle nuove generazioni a proiettarsi nel tempo al di là di qualche anno … • Rifiuto di ogni vincolo o legame di dipendenza • Distanza fisica tra le generazioni anche in costanza di una vicinanza affettiva • Sovrapposizione con altri eventi critici (adolescenza dei figli, perdita lavoro, immigrazione.. ) Condizione indispensabile Riconoscimento che i legami sono eterni 10 13/01/2014 La Mediazione relazionale simbolica è….. Oltre alle definizioni sopra indicate, la MFI-RS mira a portare in salvo il legame, a riscoprire la dimensione etica e simbolica dei vincoli familiari indispensaili per la costruzione della mente. E i Legami da rigenerare sono quelli tra fratelli, tra discendenti, tra stirpi, nell’impresa familiare, con la comunità circostante (cfr. Scabini E. & Rossi G. ,2004) Specificità nel modello relazionale simbolico • La MI non è solo composizione di conflitti o ricerca di accordi, ma è assai rilevante la dimensione trasformativa della natura del legame. • La ripresa/continuità della relazione intergenerazionale (tra genitori e figli adulti, o tra fratelli) è qui – a differenza del caso della separazione/divorzio – meno obbligata dall’esterno, ma più voluta: emerge più evidente il bisogno sottostante le posizioni. • Più esplicita è la necessità di perdono/riconciliazione 11 13/01/2014 Mediazioni a confronto Variabili Mediazione di coppia nel divorzio Mediazione intergenerazionale Distribuzione del potere equilibrata non equilibrata La posta in gioco Comune responsabilità genitoriale Continuità dei legami solidarietà tra le generazioni Peculiarità metodologica Incontro con la coppia (i caucus sono eccezionali) Incontro con genitori e figli/tra parenti (i causus sono indispensabili) Attenzioni particolari Valore funzionale dei Valore simbolico dei beni : ad es. l’assegno di beni: ad es. l’eredità mantenimento Specificità etica dell’azione mediativa tra le generazioni … • la natura intergenerazionale del conflitto ed il coinvolgimento diretto ed attivo di differenti generazioni nel processo di mediazione, mette in primo piano la componente etica del legame familiare: • non sono in gioco solo affetti, interessi e diritti personali, ma anche bisogni che trascendono l’individualità dei soggetti e che riguardano direttamente la matrice relazionale (e transgenerazionale) da cui ha origine l’identità della persona. 12 13/01/2014 Specificità nella conduzione del processo di mediazione • Il lavoro di MI è più esteso e complesso e più frequenti sono le connessioni/interferenze con altre istanze ed interventi. • Il mediatore deve mettere in campo competenze e risorse più articolate e flessibili, sia per la delicatezza del lavoro preliminare, sia per la variabilità e specificità degli oggetti da trattare (opportunità di co-mediazioni o équipe multi-professionali….) Specificità negli strumenti (Scabini e Cigoli, 2012 ) • La preparazione del genogramma familiare a casa da parte di tutti gli attori in gioco (Montagano & Pazzagli, 1998) • L’ampliamento all’ecogramma, ovvero la collocazione di altri soggetti professionisti sulla scena familiare • L’uso del Disegno Simbolico dello Spazio di Vita Familiare (1990) 13 13/01/2014 Specificità nella formazione del MFI (MASTER UNIVERSITARIO II LIVELLO, www.asag.unicatt.it) • Spiccata sensibilità e familiarità nel leggere e trattare i legami • Chiarezza nella posizione del mediatore (ad es. non valuta, non tutela, non insegna, non dà consigli, non prende decisioni) e differenza da altri compiti che il professionista svolge in altri contesti, non di negoziazione. Dilemma etico nel caso di ruoli multipli • Il percorso formativo deve essere fortemente caratterizzato dall’esplorazione degli scenari familiari interiori Riferimenti bibliografici • • • • • • • • • • • Bronfenbrenner, U. 1981. On Making Human Beings Human: Bioecological Perspectives on Human Development (The SAGE Program on Applied Developmental Science), Sage Publications Ltd. CSRF, Quaderno IX, 1990, Il disegno simbolico dello spazio di vita familiare, Vita e Pensiero, Milano Cigoli V. (1992), Il corpo famigliare. L’anziano, la malattia, l’intreccio generazionale, Franco Angeli, Milano Godbout J., Lo spirito del dono, 2002, Bollati Boringhieri, Milano . Marzotto C. (2005), Mediazione globale e legami intergenerazionali: patrimonio ed eredità familiari, in Ardone R. & Lucardi M. (a cura di), La mediazione familiare, sviluppi, prospettive, applicazioni, Kappa edizioni, Roma Marzotto C. & Digrandi G., 2008, Quando l’assistenza crea conflitti,: l’intervento di mediazione familiare, in Pavesi N. (a cura di) “Lavoro sociale con gli anziani”, Erickson, Trento 2013. Montagano D. pazzagli A. Il genogramma. Teatro di alchimie famigliari, Franco Angeli, Milano L.Pakinson, 2013, La mediazione familiare, Erickson, Trento Scabini E. & Cigoli V, 2000, Il famigliare. Legami, simboli e transizioni, Raffaello Cortina, Milano. Scabini E. & Cigoli V., 2012, Alla ricerca del famigliare. Il modello relazionale simbolico, Raffaello Cortina, Milano Scabini E. & Rossi G. (a cura di), 2004, Rigenerare i legami: la mediazione nei conflitti in famiglia e nella comunità, Vita e Pensiero, Milano. 14