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"MI RACCOMANDO LA
MACCHINA: BLU
METALLIZZATA!"
Commedia brillante in 2 atti
di
Marco Barzaghi
"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
INDICE
INDICE
INDICE............................................................................................................................................................................ I
SCENOGRAFIA............................................................................................................................................................... 2
PERSONAGGI................................................................................................................................................................. 3
Aldo......................................................................................................................................................................... 3
Bruno....................................................................................................................................................................... 3
Carla ........................................................................................................................................................................ 3
Dodo (Dario) ........................................................................................................................................................... 3
Enea......................................................................................................................................................................... 3
Felicita..................................................................................................................................................................... 3
Giorgio Libutti......................................................................................................................................................... 3
Ileana Libutti ........................................................................................................................................................... 3
Luciano Libutti........................................................................................................................................................ 4
Zoe........................................................................................................................................................................... 4
Invitati ..................................................................................................................................................................... 4
PRIMO ATTO................................................................................................................................................................. 5
SECONDO ATTO .......................................................................................................................................................... 16
Compagnia Teatrale Solodidomenica
i
"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SCENOGRAFIA
SCENOGRAFIA
La sala ben arredata di una villa di benestanti. E' necessario un divano al centro, un tavolino, un
tappeto ed una televisione funzionante con lo schermo visibile al pubblico. La parete di fondo
prevede un'uscita verso il giardino. Altre due uscite (una a destra, l'altra a sinistra) conducono
agli altri locali della casa.
Le immagini di Zoe che devono comparire in TV al termine del 1 atto possono essere
videoregistrate in precedenza, calcolando i tempi esatti per le battute di Aldo.
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PERSONAGGI
PERSONAGGI
Aldo
Cinquantenne, facoltoso milanese, padre di famiglia, giovanile e simpatico
(67 battute)
Bruno
Coetaneo di Aldo, sindaco del paese. Cicciottello
(4 battute)
Carla
Quarantacinquenne moglie di Aldo, dinamica, gentile, simpatica
(25 battute)
Dodo (Dario)
Venti-venticinque anni, innamorato corrisposto di Felicita; finge di essere un pittore naïf e gay in
modo da poterla incontrare liberamente; veste quindi in modo astruso e parla con la "erre"
moscia
(30 battute)
Enea
Cameriere di colore della famiglia di Aldo; parla "da negro" e sembra uno stupido; adora la
musica e ballare, gira sempre con il walkman acceso
(41 battute)
Felicita
Venti-venticinque anni, figlia di Aldo. Carina, finge di essere innamorata di Giorgio mentre in
realtà trama di fuggire con il suo vero amore Dodo\Dario
(39 battute)
Giorgio Libutti
Venticinque-trent'anni, promesso sposo di Felicita. Riccone, figlio di papà (o meglio di Luciano
e Ileana), inguaribilmente romantico e un po' tatone
(7 battute)
Ileana Libutti
Cinquant'anni, madre di Giorgio e moglie di Luciano. Riccona che non fa nulla per nasconderlo,
ama comportarsi e abbigliarsi da VIP, insopportabile chiaccherona
(15 battute)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PERSONAGGI
Luciano Libutti
Cinquant'anni, marito di Ileana, nonchè sua vittima, e padre di Giorgio: non ha mai la possibilità
di esprimersi in sua presenza
(2 battute)
Zoe
Giovane e bellissima ragazza, alta, con i capelli lunghi e biondi, assai enigmatica; impersona la
Menzogna
(15 battute)
Invitati
Alcune comparse (il numero dipende dalla scenografia e dalle dimensioni del palco) in abito da
cerimonia durante il matrimonio di Felicita e Giorgio
(3 battute)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
PRIMO ATTO
(Voci dall'esterno)
ALDO - Ma no no no! Non è una questione di gusti. E' bello e basta. E quando una roba è
bella... è bella e basta!
BRUNO - Ma certo, sono d'accordo con te: è bello; ma (entrano in scena insieme) non è
l'immagine giusta. Scusa, ma te come te la immagini? (Mimando) Brutta, schifosa, con le unghie
lunghe, tutta zozza, con i denti in fuori, deforme, gobba. E invece quella lì di forme ne ha anche
troppe! No, no: la Menzogna è tutta un'altra cosa.
ALDO - Ueh, a me mi piace. E poi se il Dodo la vede così...
BRUNO - Ma che cosa centra? Quella deve essere una rappresentazione universale, fatta per
tutti, che tutti quindi devono essere in grado di capire al volo e se...
ENEA - (Entra con un piumino per spolverare i mobili e le cuffiette a volume altissimo; balla ad
occhi chiusi mentre spolvera a casaccio; appena si accorge degli altri due che lo guardano
esterrefatti si toglie le cuffiette e si ricompone alla bell'e meglio; imbarazzatissimo:) Mi sgusi
signore; bensavo ghe vosde nello sdudio.
ALDO - (Ironico) E invece come vedi siamo qui. Che cosa vuoi?
ENEA - G'è di là il signor Dodo ghe ha ghiesdo di voi.
ALDO - E lo fai aspettare?! Ma lo sai che il Dodo è uno di noi, no?! Dài dài, muoviti e fallo
entrare.
ENEA - Mi sgusi signore, berò io non mi sendo gome il signor Dodo.
ALDO - (Spazientito) Ti vuoi muovere?
ENEA - Sì signore (esce).
ALDO - (A Bruno) Ma chi me l'ha fatto prendere quello lì...
DODO - (Entra. E' gioviale, espansivo ed effeminato. Indossa un vestito estroso e sgargiante)
Buongiorno buongiorno buongiorno a tutti. Come sta signor Aldo? (Gli stringe calorosamente la
mano) Oh, ma c'è anche il nostro carissimo signor sindaco. Come mi fa piacere rivederla. (Idem
c. s.) Come va? Oh, ma la trovo proprio bene, ben in carne, ben pasciutello. (Come se recitasse)
Ah, la gola! La gola, che tragedia; eh, a chi lo dice: un pasticcino di qui, un cioccolatino di là e...
puff! E' fatta!
ALDO - (Un po' sconcertato e imbarazzato, cerca di salvare la situazione) Ehm... anch'io ti
trovo bene Dodo.
DODO - (Quasi arrossendo) Grazie signor Aldo, lei sa sempre essere gentile con tutti. Ecco,
adesso mi fa anche diventare rosso. Cattivo! Signor sindaco, gli dica qualcosa. (Bruno rimane
imbarazzatissimo a bocca aperta; ma subito ricomincia Dodo, indicando un vassoio su cui vi
sono dei cioccolatini) Uh! I mon cheri! (Si avvicina al tavolino) Signor Aldo (supplichevole)
posso, vero...?
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
ALDO - Ma certo Dodo, serviti pure.
DODO - Grazie signor Aldo (scarta un cioccolatino e comincia a succhiarlo voluttuosamente; si
siede)
ALDO - A proposito Dodo, come mai da queste parti?
DODO - (A bocca piena) Mmmmh! Volevo sapere se le è piaciuto il quadro che le ho lasciato
ieri (scarta un altro cioccolatino e lo mangia)
ALDO - Ah, ne stavamo proprio discutendo io e il Bruno un minuto fa. Lui dice che hai
sbagliato soggetto, che per fare "La Menzogna" avresti dovuto prendere come modella una
racchiona, mica quel pezzo di ragazza che c'è sul ritratto.
DODO - (Leccandosi le dita; indignato) Oh no! Ma signor sindaco! (Pomposo) La Menzogna è
una bella donna che seduce i nostri poveri animi e li conduce alla perdizione, al piacere del
falso... (Ritornando normale) Per questo ho scelto Zoe come modella.
ALDO - (Ironico e allusivo) E non è che questa Zoe mentre ti posava davanti tutta nuda ha
corrotto al piacere qualcos'altro oltre al tuo animo...?
DODO - (Si alza di scatto esageratamente stupito, lascia cadere a terra un cioccolatino che
stava scartando) Ma... ma... ma che schifo! Signor Aldo, ma come può pensare di me una cosa
del genere. L'animo è una cosa ma (si avvicina maliziosamente a Bruno) la carne (gli poggia una
mano sulla spalla) la carne ha altre esigenze.
BRUNO - (Imbarazzatissimo) Ehm... sì... certo (guarda l'orologio) Oddio! Come si è fatto tardi!
(Sfugge alla presa di Dodo che torna a mangiare cioccolatini sul divano) Scusate ma devo
proprio andare, se no... se no perdo l'appuntamento.
ALDO - (Stupito) Ma quale appuntamento? Avevi detto che stasera ti saresti fermato a cena...
BRUNO - A cena? Sì... sì... ma... mi... mi ero dimenticato del dentista! Eh sì: il dentista!
(Arretra verso l'uscita) Anzi, mi sta già aspettando e... e se lo faccio aspettare troppo lui si
arrabbia moltissimo e... e mi fa ancora più male, per cui io vi saluto e... e buona serata (esce).
ALDO - (Ha seguito tutta la scena molto stupito; tra sè:) Ma che dentista c'ha questo qui? Mah.
Cià che gli dò un passaggio se no dopo è capace di dare la colpa a me se arriva tardi e i denti gli
fanno ancora male. Dodo, te se vuoi restare resta pure, tanto io non sto via molto (indossa una
giacca).
DODO - (Continuando a mangiare cioccolatini) Mmmmmmh... va bene signor Aldo, la aspetto
qui. (Rivolgendosi all'esterno) Buonasera signor sindaco.
(Aldo esce. Breve pausa con Dodo sul divano che scarta e mangia un altro cioccolatino)
CARLA - (Chiama dal giardino, fuori campo) Enea.
ENEA - (Entra i scena quasi di corsa, vede Dodo seduto sul divano, si ferma alle sue spalle, lo
guarda e scuotendo la testa esclama:) No no, io non sono gome lui.
CARLA - (Sempre da fuori, spazientita) Eneaaaaa!
ENEA - (Riparte di corsa ed esce in giardino) Eggomi!
CARLA - (Dopo qualche istante entra in scena seguita da Felicita e da Enea) E mi raccomando
Enea: mentre io sono dal parrucchiere tu dài una mano a Felicita a sistemare tutto quello che
occorrerà domani per il matrimonio, a cominciare dai fiori; poi c'è da preparare...
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
FELICITA - (Interrompendola) Ma mamma! E' già tutto pronto, non c'è da preoccuparsi, dài.
CARLA - (Agitata) Oh no no no no no no! Tu non sai come vanno queste cose. Poi va sempre a
finire che manca qualcosa e... (mentre si sposta nella stanza si blocca vedendo Dodo che è
rimasto per tutto il tempo seduto sul divano a seguire la scena succhiando cioccolatini) Ma...
signor Dodo... che cosa ci fa lì? (Dodo, quasi più sorpreso di Carla, fa spallucce e cerca di
deglutire faticosamente l'ultimo cioccolatino; ogni tanto lancia qualche occhiata a Felicita che è
rimasta impietrita a bocca aperta) Enea! Perché non me l'hai detto che c'era qui il signor Dodo?
(Non gli dà nemmeno il tempo di rispondere; allora Enea si mette le cuffiette e si mette vicino
alla porta finestra appoggiato alla parete. Carla intanto si è avvicinata a Dodo e gli tende la
mano) Oh signor Dodo, ci scusi, ma non sapevamo... (Dodo annuisce, imbarazzato e con la
bocca piena; tende la mano tutta sporca di cioccolato sciolto; Carla gli stringe la mano un po'
schifata) Mi fa molto piacere vederla qui. E' la prima volta che viene a trovarci, vero? (Dodo
annuisce senza aprire bocca; continua a lanciare occhiate a Felicita) Bene. Mi dispiace dovervi
lasciare subito, ma il mio coiffeur mi sta aspettando. (Dodo annuisce di nuovo, tende la mano ma
la ritrae quasi subito dopo un occhiataccia di Carla) Tu, piccola mia, tieni compagnia al signor
Dodo nel frattempo. Immagino che stia aspettando papà (Dodo annuisce).
FELICITA - (Visibilmente scossa) Va... va bene.
CARLA - (Uscendo) Ciao cara. Arrivederci signor Dodo (Dodo saluta timidamente con la
manina)
(Pausa di silenzio. Enea è assorto a occhi chiusi appaggiato allo stipite della porta finestra e
canticchia sottovoce il motivo che sta ascoltando in cuffia. Felicita fissa con odio Dodo il quale,
tornato a sedersi sul divano, si lecca le dita sporche di cioccolato)
FELICITA - (Rompendo l'imbarazzante silenzio) Enea (alza il tono) Enea!
ENEA - (Si toglie le cuffiette, come risvegliandosi) Sì, signorina Viorella?
FELICITA - Tu vai di là in camera mia e comincia pure a sistemare i fiori.
ENEA - Va bene signorina Viorellla (esce).
FELICITA - (Dopo essersi accertata che Enea se ne sia andato, si rivolge con veemenza ma
quasi sottovoce a Dodo) Ma sei impazzito a venire qui??? Oggi per di più... la vigilia delle mie
nozze!
DODO - (Si alza dal divano; parla e si comporta normalmente, da maschio; ironico:) Certo che
sono pazzo. Pazzo di te! (Scatta cercando di afferrare Felicita che invece gli sfugge e si rifugia
dietro il divano)
FELICITA - (Sempre più arrabbiata ma anche divertita) Ma sei matto??? C'è di là Enea che
potrebbe sentire.
DODO - E chi se ne frega! Non ce la faccio più a stare senza di te! (Salta in ginocchio sul
divano cercando di "catturare" Felicita)
FELICITA - (Sfugge sempre a Dodo girando intorno al divano) No Dario. Non ora, eh! No,
dài. Piantala! Ti prego Dario, se ci scoprono ora è la fine.
DODO - Ma chi vuoi che ci scopra? (Con tono suadente) Dài, vieni qui
FELICITA - Piantala Dario. Piantala!
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
(Dodo scatta improvvisamente e la getta sul divano. Felicita lancia un urletto ma Dodo le tappa
subito la bocca con una mano)
DODO - Ssssssssh! Vuoi che Kunta Kinte di là ci senta davvero? (si avvicina al viso di Fiorella
per baciarla ma lei con una rapida e improvvisa mossa lo mette sotto e gli sale a cavalcioni
sulle gambe bloccandogli le braccia con le mani)
DODO - (La fissa negli occhi e maliziosamente:) Signorina... ma queste sono cose che non si
fanno...
FELICITA - (Lo fissa a sua volta negli occhi, poi scuote la testa e ridendo scende da
cavalcioni; gli si siede accanto sul divano) Tu devi essere completamente impazzito! Ma lo sai
che se ci scoprono adesso va tutto a farsi benedire?
DODO - (Prendendole rassicurante la mano) Oooooooh, ma Felicita! Smettila un po' di
preoccuparti.
FELICITA - Eh, sì, fai presto tu...
DODO - Ma scusa, che problemi ci sono? Tu domani ti sposi con quello scemo di Libutti, fate la
vostra bella comunione dei beni, lasci passare un po' di tempo e poi chiedi il divorzio con una
scusa qualsiasi e noi due ce ne andiamo a vivere da soli, felici, contenti e soprattutto... ricchi! Più
semplice di così. Del resto poi nessuno sa di noi due, no? Qui tutti mi credono un povero pittore
un po' svitato e soprattutto GAY! Quindi assolutamente capace di nuocere... Credimi: ormai è
fatta! Su amore, convinciti anche tu di questa cosa.
FELICITA - (Ancora poco convinta) Sì, ma se ci scoprono ora...
DODO - (Scocciato) Aaaah... ma allora lo fai apposta... (tenero) Su, vieni qui, fifona (la
abbraccia)
ENEA - (Entra in scena nello stesso istante con in mano un grosso cesto di fiori in mano)
Signorina, guesdi viori dove li devo... (si interrompe bruscamente vedendoli; Felicita scatta
immediatamente in piedi lasciando Dodo mezzo sdraiato sul divano)
DODO - (Torna a parlare e a comportarsi come un gay; voce tremante e imbarazzata, inventa
chiaramente una scusa cercando di ricomporsi) Ehm... perbacco signorina... ma... ma che... ma
che cose interessanti vi insegnano a quel corso di... di... di salvataggio marino! (Si alza in piedi
aggiustandosi i vestiti) Se... se mi dice che c'è anche qualche bel maschione mi iscrivo anch'io!
(Felicita è in piedi in un angolo, con la testa china e non ascolta nemmeno quello che Dodo sta
dicendo; Enea è immobile che fissa con severità Dodo)
DODO - (Guardando disperatamente l'orologio) Uh! Com'è tardi! Mi... mi dispiace ma devo
proprio scappare... (si avvia verso l'uscita) Arrivederci signorina; ci... ci vediamo domani per...
per il suo matrimonio. Ehm... a-arrivederci Enea (arretra di un paio di passi, poi torna indietro,
prende un paio di cioccolatini dal vassoio, ne scarta uno e lo mette in bocca) Bye bye (esce
velocemente).
FELICITA - (Sforzandosi di apparire normale) B-beh Enea, cos'hanno questi fiori? A me...
sembrano... bellissimi e li potremmo mettere anche qui (indica il tavolino) oppure qui (indica un
altro angolo della stanza) non trovi?
ENEA - (Per tutto il tempo è rimasto severo ed immobile; atono:) La signorina vreguenda gorsi
di salvadaggio marino?
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
FELICITA - (Molto imbarazzata, mente palesemente) Ma... ma certo Enea! Com, non lo
sapevi? Beh, sì, effettivamente è poco che ci vado, però... però è molto interessante, sai? Si
imparano un sacco di cose.
ENEA - (Idem c. s.) Ber esembio?
FELICITA - (Sempre più imbarazzata) Per esempio... per esempio... come salvarsi dagli squali!
Oppure come accendere un fuoco... o ancora la... la respirazione bocca a bocca! Certo! Proprio
come stavo facendo vedere a Da... ehm... al signor Dodo (Enea continua a rimanere severo e
impassibile; Felicita cambia improvvisamente discorso, sottraendosi anche allo sguardo di
Enea; gli si avvicina e afferra il cesto di fiori portandolo a spasso per la scena) No, forse questi
fiori starebbero meglio qui (si ferma) Anzi, no. Starebbero decisamente bene in fianco al letto. Sì
sì, anzi: ce li porto subito! (Si avvia per uscire)
ENEA - (Immobile, con tono severo) Io sbero ghe vi insegnano anghe salvarvi dall'ira vunesda
di un badre ingagghiado nero.
FELICITA - (Si blocca proprio sull'uscita; con un tono forzatamente allegro) Che... che cosa
vorresti dire, Enea?
ENEA - (Idem c. s.) Io non avere moldo sdudiado, ma avere buoni ogghi e buonissime
oregghie...
FELICITA - (Poggia lentamente il cesto di fiori, rientra in scena; arrabbiata e si avvicina
minacciosa ad Enea) Tu... tu ci stavi spiando! Origliavi da dietro la porta...!
ENEA - (Idem c. s.) Io non origliava da diedro la borta. Io avere sembligemende sendido...
FELICITA - E che cosa avresti "sentito"?
ENEA - (Tono costernato) Oh, signorina Viorella... Dande gose ghe sono siguro non biageranno
al signor Aldo.
FELICITA - (Lo minaccia a un palmo dal naso) Se tu solo ti azzardi a dire qualcosa a mio
padre, giuro che ti consegno vivo al Ku Klux Klan!
ENEA - (Eroico e per nulla spaventato) Io avere un onore da divendere: non bosso mendire al
signor Aldo!
FELICITA - (Sempre più minacciosa) Se tu dici una sola parola...
ENEA - (La interrompe) Io avere anghe danda voglia di una magghina nuova...
FELICITA - (Si blocca con il dito puntato verso il viso di Enea) Tu... tu avresti intenzione di...
di ricattarmi!?
ENEA - Magghina gon dedduggio abribile e sedili ribaldabili...
FELICITA - Brutto schifoso!
ENEA - Gon grande imbiando sdereo da 120 wadd...
FELICITA - (Tappandosi le orecchie) Basta!
ENEA - Blu medallizzada...
FELICITA - (Infuriata) Non cederò mai al tuo ricatto! Piuttosto... piuttosto... (non sa cosa dire;
si abbandona distrutta sul divano, la testa tra le mani)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
ENEA - (Si avvicina alle sue spalle, calmo) Io moldo disbiagiudo di vedere la signorina Viorella
gaggiada vuori di gasa, diseredada, ribudiada, gosdredda a dormire su un banghina nel barco
nelle vredde noddi di inverno e gergare da mangiare nei bidoni della sbazzadura e...
FELICITA - (Lo interrompe) Tu non avrai mai il coraggio di fare una cosa del genere...
ENEA - Alzagrisdalli eleddrigi?
FELICITA - Mai!
ENEA - E va bene (pausa) niende alzagrisdalli eleddrigi.
(Pausa. Sguardi intensi tra i due)
FELICITA - E va bene. Avrai la tua macchina (sul volto di Enea si dipinge un larghissimo
sorriso) Ma se solo ti azzardi a dire qualscosa a mio padre...
ENEA - Io so denere la bogga ghiusa guando serve.
FELICITA - Lo spero per te, altrimenti... E adesso sparisci e finisci di sistemare questi
maledetti fiori prima che torni mio padre.
ENEA - (Inchinandosi profondamente) Gerdo, signorina Viorella. Subido, signorina Viorella (si
rimette le cuffiette, ricomincia a cantare, prende il cesto di fiori ed esce ballando)
FELICITA - (Disperata e arrabbiata cammina nervosamente, avanti e indietro sulla scena) Ma
tu guarda in che razza di pasticcio mi sono andata a cacciare! Tutta colpa di Dario! Se solo non
fosse venuto qui ogggi... (suona il campanello; pausa) Enea, va ad aprire (pausa; suona di
nuovo) Eneaaaa!
(Enea entra dalla porta finestra, sempre con il walkman acceso, cantando e ballando, attraversa
la scena ed esce dall'altra porta; Felicita si siede sul divano con la testa tra le mani. Voci
dall'esterno:)
GIORGIO - Buongiorno, Enea. La signorina Felicita è in casa?
(Udendo la voce di Giorgio Felicita si riprende e cerca di assumere un'aria contenta)
ENEA - Ma gerdo, signorino Libuddi. Endri bure (dopo qualche istante attraversa di nuovo la
scena come prima, uscendo dalla porta finestra, seguito con lo sguardo esterrefatto da Giorgio)
FELICITA - (Falsamente felice si alza incontro a Giorgio) Giorgio! Amore mio! (Lo
abbraccia) Finalmente sei arrivato. Ti aspettavo, sai? Vieni, vieni qui, accanto alla tua coccolina
(lo prende per mano e lo trascina sul divano) Allora, che cos'ha il mio ciccino da raccontare alla
sua coccolina.
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
GIORGIO - (Timido) Beh, ecco, io sono un po' emozionato e... (improvvisamente si alza in
piedi e declama con enfasi) Felicita! Finalmente potremo coronare il nostro sogno d'amore! Io ti
amo. Tu mi ami. Ci amiamo. E stiamo per sposarci. E' qualcosa di meraviglioso che si sta
compiendo (si gira verso il pubblico, con lo sguardo perduto nel vuoto; così volge le spalle a
Felicita la quale, visibilmente scocciata, si accende una sigaretta e si dedica ad altro; Giorgio
continua a declamare:) E' simile ad una cascata rosa che irrompe nelle nostre vite, un dolce
mormorio di centinaia e centinaia di angeli che pronunciano la parola "Amore". Come la neve
cade sulla brughiera nelle notti di inverno, così tu sei entrata nel mio cuore: silenziosamente,
senza alcun rumore. E come la neve hai cancellato tutto quanto. Ed ora non ci sei che tu a
rischiarare i miei incerti passi sul cammino della vita (si gira di scatto ed altrettanto velocemente
Felicita getta via la sigaretta ed assume un aria rapita; Giorgio va a sedersi accanto a lei e le
stringe calorosamente una mano tra le sue) Eppure tante volte ho l'impressione che tu sia così
distante, così distaccata...
FELICITA - (Falsa) Ma caro, ti sbagli! Lo sai che non potrei fare a meno di te, per nessuna
cosa al mondo (gli accarezza i capelli)
ALDO - (Entra alle loro spalle; levandosi la giacca) Oh-oh: beccati! (Giorgio lascia subito la
mano di Felicita e si alza in piedi) I miei due piccioncini stanno tubando prima del grande passo.
No no, stai pure comodo Giorgio. Io vado fuori in giardino ad aiutare la mamma con i fiori.
FELICITA - No, papà. La mamma è uscita.
ALDO - Ah sì? E dov'è andata di bello?
FELICITA - Dal parrucchiere credo.
ALDO - Ah! Che sia la volta buona che mette la testa a posto (Ride da solo, accompagnato da
una timida risata di convenienza di Giorgio) Va bè, va bè, vuol dire che farò da solo (accenna
ad uscire poi si ferma e torna indietro) Ma... non c'era mica qui il Dodo? Dov'è andato a finire?
ENEA - (Entra dalla porta finestra con lo stesso cesto di fiori di prima in mano) Il signor Dodo
è andado via bogo và.
ALDO - Peccato. E' troppo forte quello lì. Mi fa morir dal ridere (mimando Dodo) "Buongiovno
signov Aldo. Come sta? Le è piaciuto il mio quadvo?" (A Felicita) Ah! Dovevi vederlo oggi con
Bruno, il sindaco. Ancora un po' e lo invitava fuori a cena (Felicita abbozza un timido sorriso)
Peccato che è andato via... Beh, d'altra parte ha sempre così tanto da fare...
ENEA - Oh sì; lui ha vaddo dando anghe guì...
(Felicita fulmina Enea con lo sguardo)
ALDO - Cosa vuoi dire?
ENEA - (Tonto) Io? Niende signor Aldo.
ALDO - Confessa Enea: il Dodo non ti piace per niente, vero?
ENEA - Oh, a me no di siguro signor Aldo... (guarda Felicita arrabbiatissima sul divano, poi
inforca di nuovo le cuffiette del walkman ed esce di scena canticchiando "Vengo a prenderti
stasera con la mia torpedo blu...")
ALDO - (Lo segue incredulo con lo sguardo) Ma quello lì beve quando è a casa da solo? A me
non mi sembra mica tanto registrato... Mah, vediamo un po' cosa sta combinando coi fiori perchè
non c'è mica tanto da fidarsi. Ciao piccioncini (esce)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
GIORGIO - (Torna a sedersi nella identica posizione precedente l'arrivo di Aldo, riprendendo
la mano di Felicita) Quello che vorrei dirti Felicita è che se un giorno scoprissi che tu non mi
ami, io non saprei resistere al dolore (si alza, tragico; per tutto il tempo Felicita si fingerà
interessata e toccata dalle parole di Giorgio, facendogli però il verso ogni qual volta questi gli
volterà le spalle) Il mio cuore non reggerebbe ad un tale colpo; ed io mi toglierei senza indugio
alcuno la vita, perchè senza di te sarebbe assolutamente inutile restar quaggiù, a soffrire su
questa arida terra, senza più il calore che scaldava la mia esistenza e le dava uno scopo.
(Suona il campanello)
FELICITA - (Ebete ma sollevata) Oh. Hanno suonato. Ma chi sarà a quest'ora...
(Enea rientra dalla porta finestra ed attraversa la stanza, walkman acceso; senza farsi vedere
da Giorgio fa l'occhiolino a Felicita la quale, a gesti, lo manda a quel paese; esce dall'altra
porta e dopo qualche istante rientra seguito da Ileana e Luciano; Enea esce di nuovo dalla
porta finestra)
ILEANA - (Appena entrata) Ma guarda guarda: il nostro Giorgetto ci ha preceduto questa volta.
Mascalzoncello! (Felicita si alza; Ileana bacia Giorgio su una guancia; durante tutta la scena
Felicita, Giorgio e Luciano asseconderanno Ileana in tutto e per tutto, dimostrando un interesse
forzato a tutto ciò che dice) Cara Felicita (la abbraccia) Come stai? Fatti vedere. Ma sei
bellissima! Domani sarai un vero splendore con l'abito bianco. Non trovi, Luciano, che sia
veramente una ragazza stupenda (Luciano accenna una risposta ma Ileana non gliene dà il
tempo, continuando a parlare) Speriamo che almeno il tempo regga. Una brutta giornata sarebbe
proprio una rovina. Certo però che, come si dice: "Sposa bagnata, sposa fortunata", quindi non
sarebbe poi neanche tanto male. Posso sedermi? Grazie. Oggi sono proprio distrutta. Sì perché ,
guarda: siamo andati a far compere e abbiamo camminato tutta la mattina. E per trovare un
vestito adatto...! Uuuuuuh! Che faticaccia! E prova questo, e prova quell'altro, e vai da questo, e
vai da quell'altro. Armani, Valentino, Versace. Uffa! Poi finalmente quando riesci a trovare
qualcosa di decente devi prendere anche le scarpe. E allora ricomincia di nuovo tutto il giro.
Armani, Valentino, Versace. Uffa! Insomma una specie di maratona. Ah, ma ne è valsa la pena.
Sì sì sì sì sì! Ho trovato un vestitino che è un bijou! Sono sicura che ti piacerà, mia cara Felicita.
Del resto, non per vantarmi, ma ho un certo gusto per questo tipo di cose. Vero, caro? (Idem c.
s.) Tu piuttosto, Felicita: spero che vada tutto bene. Ah, come ti capisco. Mi ricordo come fosse
ieri la viglia del mio matrimonio. Ero tutta tesa ed emozionata, quasi spaventata, insomma non
capivo più niente! Ricordo che mia madre continua a ripetermi...
ALDO - (Entrando dalla porta finestra) Felicita, pensi che la mamma tarderà molto a... (si
accorge degli ospiti) Oh, ma ci sono anche i signori Libutti. Perchè non mi avevi avvertito?
Buongiorno. Come va signor Luciano? (Strette di mano reciproche)
ILEANA - (Rubando la parola al marito) Bene, grazie signor Aldo. Stavo giusto raccontando a
Felicita del mio giorno di matrimonio.
ALDO - (Dimostrando di conoscere perfettamente la persona e di sapere a che cosa va
incontro, cerca prontamente di defilarsi) Ah, sì sì... certo. Solo, se volete scusarmi qualche
minuto, ma ho molto da fare; sapete: i confetti, le bomboniere, i fiori, gli addobbi. Sono sicuro
che mi capirete se mi sottraggo alla vostra piacevolissima compagnia...
ILEANA - (Comprensiva) Ma certo signor Aldo, vada pure. Del resto mi ricordo che anche mio
padre il giorno prima che io mi sposassi...
ALDO - (La interrompe) Bene... allora io... io vado. A più tardi (esce quasi scappando)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
ILEANA - Ah, ti assicuro che sei proprio fortunata ad avere un padre così, comprensivo, gentile
e premuroso. Cara la mia Felicita. Sentite, ma perchè non andiamo fuori in giardino?! Con una
bella giornata come questa è davvero un peccato chiudersi in casa, no?! (Si alza e si avvia verso
la porta finestra, continuando a parlare, seguita dagli altri, più rassegnati che convinti) Ah, sarà
veramente un matrimonio stupendo,. Mi ricordo invece che quando mi sposai io c'era un terribile
temporale e per non bagnare il vestito che avevo comprato da... (la voce sfuma mentre sfumano
anche le luci, fino al buio completo)
(Breve pausa. Si riaccendono delle luci fioche, ad indicare che è notte. Entra Aldo in pigiama,
pantofole e vestaglia. Si stende sul divano, prende il telecomando e accende la TV davanti a lui.
Cambia canale alcune volte. Dopo qualche istante entra Carla, anch'essa in camicia da notte e
con un'enorme cuffia in testa, aria e voce molto assonnate)
CARLA - Tu non vieni a letto? (Sbadiglia)
ALDO - (Senza guardarla) No, non ho sonno. Sto qui ancora un po' a vedere la TV.
CARLA - Io invece sono stanca morta. 'Notte (fa per uscire)
ALDO - (Voltandosi verso di lei) 'Notte... (vede la "cuffia") Carla!
CARLA - Che c'è?
ALDO - Ma che cosa ti sei messa in testa?
CARLA - (Non capisce) Eh?
ALDO - Sì, insomma, quella specie di... di...
CARLA - Aaaah... (si tocca la testa) Questa. E' per proteggere la pettinatura nuova che ho fatto
oggi, se no domani mattina mi ritrovo con tutti i capelli di nuovo da sistemare e che figura ci
faccio con gli invitati.
ALDO - E quindi ti sei messa in testa quello... scafandro.
CARLA - Ma su, Aldo, domani è il giorno più importante della vita di nostra figlia; varrà pure
qualche sacrificio in più.
ALDO - (Non molto convinto) Va bé.
CARLA - 'Notte (esce)
ALDO - 'Notte (parla da solo mentre salta da un canale all'altro) Secondo me gli sta venendo
l'arteriosclerosi. Straparla. E va a letto con lo scafandro. Mah... Se a lei ci piace così.
(Aldo rimane qualche istante in silenzio e si appisola. Improvvisamente si sente una voce chiara
e dsitinta dalla TV. E' la voce di Zoe la cui immagine deve essere visibile al pubblico)
ZOE - (Quasi sottovoce) Ehi. Ehi, signore. Signor Aldo? Forza, non si addormenti proprio
adesso. Signor Aldo... (Aldo si sveglia lentamente, guarda il video sempre più interessato e
incredulo; dà anche qualche occhiata intorno per vedere se c'è qualcuno nella stanza) Su signor
Aldo, sono qui. Non mi riconosce? Avanti... non faccia finta di niente... (Aldo prnede il
telecomando cercando più volte di cambiare canale, ma senza ottenere nulla; Zoe, sorridendo)
No, signor Aldo, è inutile. Non può mandarmi via così. Avanti... non faccia il bambino. Non
riesce proprio a ricordarsi di me? Ci pensi un attimo... Eppure lei mi ha visto tutta nuda e ha pure
detto che non sono poi così male...
ALDO - (Sorridendo) Eh sì, è proprio una gran bella figliola!
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
ZOE - Allora, vede che si ricorda!
ALDO - (Come rinvenendo) Ma... ma adesso parlo anche con la televisione? Mi sa che qui
l'arteriosclerotico sono io, mica mia moglie (schiaccia più volte i tasti del telecomando) E poi
con sto coso che non funziona... Ufff... (si alza in piedi e si avvicina al televisore per spegnerlo)
ZOE - (Supplichevole) No! La prego. Non se ne vada (Aldo si blocca; la voce di Zoe si fa più
"calda") La prego signor Aldo. Vedrà: non se ne pentitrà. Glielo prometto!
(Pausa. Aldo rimane qualche istante con gli occhi puntati sullo schermo, poi lentamente torna a
sedersi sul divano)
ZOE - Grazie signor Aldo. Sa, io ho delle cose molto importanti da dirle e non volevo che ci
lasciassimo senza nemmeno avere la possibilità di accennargliele.
ALDO - Ma io...
ZOE - (Interrompendolo) Domani mattina si sposa sua figlia, vero?
ALDO - Sì ma...
ZOE - (Interrompendolo di nuovo) Bene. Anch'io sarò presente al ricevimento e le darò la
possibilità di conoscere la verità su tutte le persone che lei vorrà.
ALDO - La verità???
ZOE - (Ridendo) Certo, la verità. Io sono la menzogna, no? E allora se mi faccio da parte ho la
possibilità di far conoscere la verità. Io sono come un velo, un sipario dietro al quale si cela la
scena della verità. Se io alzo il sipario, lei potrà godersi lo spettacolo con gli attori che lei
preferisce. Non sarà così ingenuo da credere che tutto ciò lei vede normalmente sia tutto vero?
(Pausa. Aldo rimane qualche istante a bocca aperta, con lo sguardo fisso sullo schermo)
ALDO - Ma qui stiamo diventando tutti matti! (Si alza e si avvicina al televisore per spegnerlo)
ZOE - No! Aspetti ancora un istante (Aldo si blocca) Lei si deve ricordare di non stringermi mai
la mano. Si ricordi: non mi stringa la mano per nessun motivo...
ALDO - Ma...
CARLA - (Compare sulla porta semiaddormentata) Ma con chi stai parlando, Aldo?
ALDO - (Si volta di scatto e cerca di coprire lo schermo della TV con il proprio corpo;
imbarazzatissimo) Eh? Co-come? Ah... con chi... ehm... pa-parlavo da solo, cara...
CARLA - (Assonnata) A quest'ora?
ALDO - (Rimane davanti allo schermo nervosamente) Sì, sì, a quest'ora. Perché, non si può
parlare da soli di notte?
CARLA - (Sorpresa per la reazione del marito) Sì sì, certo caro. Non fa niente. Ma adesso
perché non vieni a letto? E' tardi e domani dobbiamo alzarci presto; ci aspetta una lunga e
faticosa giornata, lo sai.
ALDO - Va bene, adesso vengo; tu comincia a andare, eh.
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
PRIMO ATTO
(Carla esce traballante per il sonno. Aldo aspetta che sia uscita, poi si gira verso la televisione;
l'immagine di Zoe è però scomparsa, sostituita dalla normale programmazione; corre verso il
divano, afferra il telecomando e cambia più volte canale, quasi disperatamente; poi si ferma un
attimo a riflettere)
ALDO - No no, te stai proprio diventando tutto scemo (spegne la TV ed esce scuotendo la testa)
ZOE - Buonanotte, signor Aldo.
(Si spengono le luci. Sipario)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
SECONDO ATTO
(Mattino del giorno successivo. La stanza è vuota, il divano è stato spostato di lato o tolto, tutto
è pronto per un rinfresco: bicchieri, spumante, fiori, pasticcini, ecc. Entra Enea: indossa la
livrea delle grandi occasioni, ha un piumini per spolverare in mano e l'immancabile walkman
acceso; sistema la stanza a ritmo di musica. Dopo qualche istante Enea alza il volume,
particolarmente trascinato dal pezzo musicale e "sistema" ballando sempre più scatenato. Passa
ancora qualche istante e compare sulla porta Ileana, la quale rimane in disparte ad osservare
Enea con un'aria molto compiaciuta. Intanto Enea non si accorge della sua presenza e continua
a ballare fino alla fine della canzone; solo a questo punto vede Ileana che lo sta guardando;
cerca allora di darsi un contegno, sfoggiando un grande sorriso; si toglie le cuffiette e riprende
a spolverare piuttosto nervosamente)
ILEANA - (Si avvicina ad Enea, seducente) Complimenti Enea. Sei veramente una forza
scatenata quando balli...
ENEA - (Dimostrando di sapere benissimo cosa sta per succedere, cerca di allontanarsi) Bbuongiorno s-signora Ileana. Gome mai è già arrivada, signora Ileana?
ILEANA - Beh, Enea, volevo accertarmi che fosse tutto a posto per il ricevimento (si avvicina
sempre più maliziosa, tono da "fatalona") Lo fai... lo fai spesso, Enea?
ENEA - (Nervosissimo, passa il piumino ovunque, anche dove non dovrebbe: pasticcini,
bicchieri, fiori, ecc.) Ghe... ghe gosa, signora?
ILEANA - (Sempre più vicina) Ma come che cosa? (Innocente:) Ballare! Tu, balli spesso, Enea?
ENEA - S-sì signora; ogni dando...
ILEANA - (Gli sfiora una mano) E... balli sempre... da solo...?
ENEA - (Si sottrae di scatto al tocco di Ileana, portandosi dall'altro lato della stanza) Sì!
Sembre da solo, signora.
ILEANA - (Lo segue "felinamente") E non ti piacerebbe fare una bella danza tribale a due? (Lo
afferra improvvisamente abbracciandolo; Enea rimane pietrificato, occhi spalancati, piumino in
mano, mentre Ileana se lo porta in giro per la stanza a passo di tango) Una di quelle vostre
danze di accoppiamento durante le quali tenete la vostra femmina avvinghiata al vostro corpo
madido di sudore? Poi la prendete per i capelli, la gettate a terra, la picchiate e sfogate i vostri
istinti animaleschi! (La recitazione richiede un crescendo di espressioni e di mimica, finchè alla
fine Ileana si leva le scarpe, le lancia in aria e si getta a braccia aperte sul divano) Avanti Enea:
prendimi! Sono tua! Fai di me ciò che vuoi!
(Enea rimane immobile, a bocca aperta, piumino in mano, davanti a Ileana distesa sul divano a
piedi nudi, con le braccia protese e gli occhi chiusi. Breve pausa)
ALDO - (Voce da fuori) Enea. Eneaaaa.
ILEANA - (Si alza di scatto, recupera le scarpe, si sistema un pochino i capelli e si avvia ad
uscire a piedi nudi in giardino; quando è sulla porta si volta verso Enea) Grrrrrr! ... Mostro!
(esce)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
ALDO - (Sempre da fuori ma più vicino) Eneaaaaa! Ma dove cavolo ti sei cacciato?!
ENEA - (Si riprende e si avvia verso la porta) Eggomi, eggomi signor Aldo (sull'uscio si
scontra con Aldo che stava per entrare facendosi il nodo della cravatta)
ALDO - Dì, ma ti ha dato di volta il cervello o sei diventato sordo? E' mezz'ora che ti chiamo.
Stamattina mi sembri più rimbambito del solito (campanello) Cià, vai di là ad aprire che saranno
i primi ospiti; e falli accomodare di qui in salotto.
ENEA - Sì signore (è ancora visibilmente sotto choc e non si muove)
ALDO - (Vedendolo ancora immobile) Beh? Vuoi muoverti o no?
ENEA - Ah... sì signore (esce)
ALDO - "Sì signore sì signore"... Ma chi me l'ha fatto prendere quello lì...
(Enea rientra ed introduce una serie di invitati che mano mano riempiono la scena; si
scambiano i soliti convenevoli con Aldo; fra gli ultimi ad entrare c'è anche Dodo, vestito sempre
in maniera ridicola e sgargiante)
ALDO - (Vede Dodo e gli si fa incontro felicemente sorpreso; gli stringe calorosamente la
mano) Oh, Dodo. Non speravo proprio che potessi essere presente oggi.
DODO - Ma signor Aldo, si figuri se avrei potuto mancare ad un'occasione così importante.
Vede ho anche comprato un completino nuovo adatto all'occasione. Le piace? (Gira su se stesso)
ALDO - (Falso e imbarazzato) Ah, sì sì... Bello! E' proprio... particolare, ecco. Particolare. Sono
sicuro che avrà un successone.
DODO - (Timido) Grazie signor Aldo; lei è sempre così gentile...
ALDO - Bene. Vieni Dodo, vuoi bere qualcosa? (si avvia a prendere due bicchieri tra i tanti
allineati su un tavolino)
DODO - Mi scusi signor Aldo, ma volevo dirle una cosa.
ALDO - Dimmi Dodo, che c'è?
DODO - (Triste) Ecco... io... non so come dirglielo, signor Aldo.
ALDO - (Serio e preoccupato) Avanti Dodo, cos'è successo?
DODO - Beh, io spero che lei non si arrabbi ma... mi sono permesso di venire in compagnia. E'
una mia amica ed oggi non sapeva cosa fare...
ALDO - (Sollevato) Ma Dodo... hai fatto benissimo! Ma che problemi vuoi che ci siano? Dovevi
dirmelo subito che eri in compagnia.
DODO - (Con un sospirone di sollievo) Ufff! Sono contento che non ci siano problemi. E poi
sono sicuro che le farà piacere conoscerla visto che lei apprezza così tanto i miei quadri.
ALDO - Ma dove l'hai lasciata questa tua amica?
DODO - E' qui fuori che aspetta. Adesso la chiamo e gliela presento subito.
(Dodo esce di corsa; nei pochi istanti durante i quali è fuori scena, Aldo si gira spalle alla porta
per versarsi da bere; Dodo rientra seguito da Zoe)
DODO - Ecco cara, ti presento il signor Aldo.
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
(Aldo si gira sorridente con il bicchiere pieno in mano; appena riconosce Zoe lancia un urlo e
lascia cadere a terra il bicchiere pieno; Zoe mantiene un enigmatico sorriso mentre il resto
degli invitati non reagisce per nulla e mostra un'innaturale indifferenza, della quale peraltro
Aldo si accorge ma senza badarci troppo; Aldo rimane con gli occhi fissi su Zoe)
DODO - Che c'è signor Aldo? Si sente poco bene?
ALDO - (Si accascia ansimante sul divano) No no... E' che... Oddiodiodiodiodiodio! Scusate
ma... dev'essere lo champagne.... e... Oddiodiodiodiodiodio! Non è possibile... Così... così lei è...
lei è...
ZOE - Sono ZOE, signor Aldo. Ma come? Non si ricorda di me?
ALDO - Euh! Sì sì... certo certo che mi ricordo... e come potrei dimenticare... (cerca di
riprendere un comportamento normale; si alza ma sempre con la voce un po' tremante) B-bene,
p-piacere di... di conoscerla, signorina Zoe
(Aldo le tende la mano; Zoe esita un istante, poi molto lentamente fa altrettanto mentre lo
guarda intensamente negli occhi; Aldo si ricorda improvvisamente del consiglio datogli da Zoe
la notte stessa e con un altro urlo ritrae improvvisamente la mano; Zoe sorride ed annuisce
impercettibilmente; gli invitati sono sempre incomprensibilmente impassibili)
ALDO - (Cerca di mascherare l'urlo come se fosse un'espressione di stupore; è nervosissimo e
cerca un appoggio) Aaaaaaah! Aaah. Ah! Ecco... ecco là lo sposo. Giorgio. Giorgio vieni qui un
attimo che... che ti presento due miei amici e... (Prima che possa finire la frase Giorgio è già lì
accanto e Dodo si presenta di slancio)
DODO - Molto piacere. Io sono Dodo (si stringono la mano) e questa è...
ZOE - Zoe (stringe la mano a Giorgio)
GIORGIO - (Borioso) Piacere. Giorgio Libutti.
(Aldo comprende in ritardo l'errore commesso nel presentare Zoe a Giorgio e cerca di fermarlo
prima che le stringa la mano, ma arriva troppo tardi. Si mette le mani in faccia; si accorge che
gli altri tre lo guardano stupiti, quindi cerca di riprendere un comportamento normale; nello
stesso tempo cerca di capire se effettivamente è successo qualcosa a Giorgio)
ALDO - B-bene, Giorgio. Come... come va?
GIORGIO - (Da questo momento parlerà con tono deciso, sicuro, completamente diverso da
quello dimesso e mellifluo tenuto sino ad ora) Eh, come vuoi che mi senta? Uno schifo! (Beve
d'un fiato ciò che aveva nel bicchiere) Con tutto 'sto cavolo di gente che hai invitato. Guarda
questo poi (indica Dodo) Si capisce lontano un miglio che è un finocchio (si avvicina al tavolino
e si rimpie di nuovo il bicchiere) Certo che anche tu... mamma mia, come sei conciato (beve
ancora tutto di un fiato, piazza il bicchiere in mano ad Aldo e se ne va)
(Aldo e Dodo rimangono impietriti a bocca aperta; Aldo guarda Zoe che per tutta risposta gli fa
un largo sorriso come per dire "Visto...")
ILEANA - (Si avvicina ad Aldo a braccetto di Luciano; entrambi hanno un bicchiere pieno in
mano) E' veramente un gran giorno questo, vero signor Aldo? Sono così emozionata e felice. Lo
stavo proprio dicendo anche a mio marito. Ah, salve Dodo (mentre gli stringe la mano lo
squadra da capo a piedi con lo sguardo; anche Luciano fa altrettanto; rivolgendosi ad Aldo) E
invece questa signorina chi è?
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
ZOE - (Presentandosi da sola stringe immediatamente la mano prima a Luciano poi a Ileana)
Buongiorno, io mi chiamo Zoe e sono un'amica del signor Aldo. Voi invece dovreste essere i
famosi signori Libutti, vero?
LUCIANO - (Incurante della domanda di Zoe si rivolge ad Aldo che è ancora sotto choc per
l'episodio precedente e sembra non rendersi più bene conto di quanto succende intorno a lui; è
la prima volta che parla, voce sicura e decisa) Ah! Questa è una tua amica, eh? (Gli dà una
pacca sulla spalla) Vecchio porco! Te la spassi, eh? Io invece sono sempre con questa (indica la
moglie) vecchia megera tra i piedi. Non ti fa parlare, non ti fa uscire, non si può muovere un dito
se non lo dice lei. Ah, se non fosse per tutti soldi che c'ha l'avrei già mollata da un pezzo, altro
che 27 anni di matrimonio. E poi con tutte le belle figliole che ci sono in giro... (fa scorrere uno
sguardo compiaciuto lungo il corpo di Zoe).
ILEANA - Brutto verme schifoso! Se qui c'è qualcuno che non sopporta più sono io! Io non ti ho
mai voluto. E' stato mio padre che ha voluto che ci sposassimo e io non ho mai nemmeno saputo
il perché. E poi di che cosa ti lamenti tu? Senza di me oggi saresti ancora un misero
impiegatuccio di banca, altro che Direttore Generale. E poi quali donne se ormai sono più di tre
anni che ormai... (fa un gesto eloquente con la mano) niente! Neanche a piangere in cinese!
Proprio a me doveva capitare uno così; proprio a me che ho sempre sognato l'uomo forte, virile,
maschio. Come lui!
(Ileana afferra Enea per un braccio mentre sta passando lì vicino con un vassoio di bicchieri
che naturalmente cadono fragorosamente a terra. Solo a questo punto il resto degli invitati
mostra di interessarsi alla scena, si avvicina al gruppetto e fa cerchio intorno con aria
incuriosita; da questo momento gli invitati reagiranno a quanto viene detto dai protagonisti con
monosillabi e cenni di commento)
LUCIANO - (Ironico) Ah! Lo schiavo negro! Bella novità in famiglia. Con tutte le negrette che
mi sono passato io in questi anni... (ride e beve tutto di un fiato dal bicchiere che aveva in mano)
INVITATI - (In coro) Oooooh!
CARLA - (Compare facendosi largo tra gli invitati; ha una pettinatura enorme, sproporzionata
ed assolutamente ridicola) Ma che sta succedendo qui?
ILEANA - Ma stai zitta, vecchia gallina! E cerca di cambiare pettinatura che sembri un
portalampada (beve tutto di un fiato ciò che aveva nel bicchiere)
CARLA - (Si blocca scioccata e senza parole) Ma...
ZOE - (Si avvicina a Carla e le prende una mano fra le sue) Non si preoccupi signora, non è
nulla.
ALDO - (Cerca di intervenire per impedire il gesto di Zoe, ma sempre troppo tardi) Nooooo!
CARLA - (Guarda incredula prima Zoe e poi Aldo) Ma caro, che cosa...
ILEANA - (Interrompendola) E cerca di tenere lontana tua figlia dal mio Giorgetto, che no è
nemmeno degna di fargli da serva.
CARLA - (Sguardo cattivo; strafottente) Oh, se è per questo te lo puoi anche tenere il tuo
bamboccione, tanto Felicita sta bene dove sta e non ha certo bisogno del tuo "Giorgetto" per
sopravvivere. Anzi, sai cosa ti dico? Penso proprio che lui starebbe meglio con uno come il
Dodo: una bella coppia di maschietti.
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
GIORGIO - (Dal gruppo degli invitati alle spalle dei protagonisti spunta Giorgio spettinato,
con un bicchiere in mano; a Carla ridendo) Ah ah ah ah ah! Io come quella ne trovo a migliaia
(beve)
ILEANA - Bravo!
(Ileana con uno spintone getta Enea sul divano, mentre fina a questo momento era rimasto
rigidissimo al suo fianco, cinto per la vita; Zoe gli si avvicina e lo aiuta a rianzarsi,
stringendogli le mani; nel frattempo:)
GIORGIO - (A Ileana, scocciato) Mamma, non rompere le balle... (beve; da questo momento
non farà altro che continuare a riempirsi il bicchiere ed a bere)
CARLA e LUCIANO - (Insieme) Bravo!
ENEA - Bravo! Lei è rombiballe e anghe assadanada! La deve biandare di saldarmi addosso
ogni volda ghe mi vede, vegghia megera!
INVITATI - (C. s.) Ooooooh!
ENEA - E boi dando Viorella se la sda già sbassando con il Dodo e non gliene vrega un dubo di
guesdo gui (indica Giorgio)
INVITATI - (C. s.) Cooooosa?!
(Aldo e Dodo si mettono contemporaneamente le mani sul volto disperati)
ENEA - E gome no? Li ho visdi io mendre si sbagiugghiavano e si rodolavano guì, sul divano.
Io berò ho bromesso (alza la mano destra e si pone la sinistra sul petto in segno di solenne
giuramento) di non dire niende a nessuno e la signorina Viorella in gambio mi ha bromesso una
magghina nuova. Sono vurbo io!
(Gli sguardi di tutti vanno su Dodo il quale, imbarazzatissimo, cerca di trovare una via di
uscita)
DODO - Io? Io? Ma lo sapete tutti, no? A me le donne fanno proprio schifo! A me piacciono i
bei maschioni! ... Che mattacchione questo Enea! Ha sempre voglia di scherzare. Zoe. Zoe,
diglielo, diglielo anche tu.
ZOE - (Calma) E' vero, Dodo, a te le donne non piacciono.
DODO - Grazie Zoe (le stringe la mano)
ALDO - (Attentissimo alla scena, nota il gesto di Dodo) Ne sei proprio sicuro, Dodo?
DODO - (Tornando ad essere Dario) E come no. Lei avrebbe sposato quel deficiente di Libutti,
faceva la comunione dei beni, poi dopo un po' di tempo chiedeva il divorzio; io avrei preferito
farlo fuori, comunque... Così lei si teneva un bel po' di soldi e poi... via! A godersi la vita
insieme. Maldive, America del Sud, California. Ma soprattutto soldi. Tanti, tantissimi soldi
FELICITA - (Entra i scena vestita da sposa) Ma che sta succedendo?
(Gli invitati si aprono in due ali per farla passare; sono tutti in silenzio assoluto. Il primo ad
intervenire è Aldo, distrutto dalle rivelazioni e dagli avvenimenti, ma ormai deciso ad andare
fino in fondo)
ALDO - Vieni, vieni qui Felicita, che ti presento una persona.
FELICITA - (Stupefatta) Papà, ma che cosa...
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
ALDO - (Interrompendola) Ecco Felicita, questa è Zoe. Zoe, Felicita, mia figlia.
ZOE - (Sempre sorridente) Piacere.
FELICITA - (Stringe distrattamente la mano di Zoe) Piacere. Ma papà, che significa tutto
questo...?
ALDO - Bene cara, come ti senti adesso?
FELICITA - Beh? Come vuoi che mi senta? Te l'avevo detto che tutti 'sti carciofoni dei nostri
parenti non li volevo vedere il giorno del mio matrimonio e invece tu come al solito te ne sei
fregato. Già mi tocca sposarmi con questa specie di mollusco (indica Giorgio che continua a
bere; poi si rivolge a Dodo) Per fortuna sarà solo per poco tempo, vero Dario?
(Nel minor tempo possibile la scena e i personaggi devono tornare esattamente come erano al
termine del primo atto. Aldo dorme un sonno travagliato sul divano. E' mattina)
CARLA - (Voce da fuori) Aldo. Aldoooo. (entra; è ancora in vestaglia e con lo scafandro in
testa) Aldo! Svegliati, su. C'è ancora tutto da preparare, avanti (Aldo si gira dall'altra parte
ancora addormentato; Carla gli si siede accanto sul divano e lo scuote) Aldo. Forza, su. Già ti
sei addormentato qui stanotte e tua figlia si sposa stamattina. Avanti, non fare lo sciocco. Tra
meno di tre ore arriveranno gli invitati.
ALDO - (Si alza di scatto gridando) Aaaaaah! Felicita! Giorgio ! Il Dodo! Bisogna fermarli! E'
tutto un trucco! Ma come, non capisci? (Afferra La sbalorditissima Carla per le spalle e la
scuote) Felicita non ama Giorgio e lui se ne frega perchè a sua madre piace l'amore selvaggio e il
Dodo non è Dodo ma è Dario e... e... e il negro gira con la macchina nuova insieme alla
assatanata! No no no no no no! Bisogna fermarli. Bisogna assolutamente fermarli (tenta di
alzarsi ma viene bloccato da Carla che cerca di calmarlo)
CARLA - Ma... ma che cosa stai dicendo Aldo. Calmati, su, calmati.
ALDO - Calmarmi??? Ma se eri lì anche te a sentire quello che dicevano...
CARLA - Ma lì dove? Guarda che non è successo assolutamente nulla e io non so di che cosa tu
stia parlando... Forse... forse hai solo fatto un brutto sogno...
ALDO - (Si guarda intorno e comincia a rendersi conto della situazione) Un... un sogno...?
CARLA - Beh, non vedo altra spiegazione, visto che non è successo proprio nulla. Avrai
dormito male qui sul divano ed hai avuto un incubo. Non c'è niente di più normale. Poi la
tensione per il matrimonio, il ricevimento e tutto il resto...
ALDO - Hai ragione. Deve essere stato solo un brutto sogno. Eppure sembrava tutto così vero...
FELICITA - (Fa capolino dalla porta con il vestito da sposa in mano) Mamma, vieni a darmi
una mano con il vestito?
CARLA - Arrivo subito, Felicita. (Ad Aldo) E tu sistemati che non c'è molto tempo (si alza ed
esce)
ALDO - Hai ragione. Sarà meglio sbrigarsi (si alza ed esce)
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"MI RACCOMANDO LA MACCHINA: BLU METALLIZZATA!"
SECONDO ATTO
(Si abbassano le luci e si chiude il sipario. La scena deve essere risistemata come all'inizio del
secondo atto. Nel frattempo si deve udire in sala la voce di Bruno che legge la formula
matrimoniale del rito civile. Sulla frase "... vi dichiaro marito e moglie" si riaccendono le luci e
si riapre il sipario; la scena prosegue ciò che si era sino a quel momento solo udito: gli invitati
festeggiano Giorgio e Felicita in abito da sposa, brindisi e musica nuziale. Dopo qualche istante
Enea chiama Felicita in disparte ma proprio alle spalle di Aldo il quale sta chiaccherando con
uno degli ospiti)
ENEA - Mi raggomando la magghina: blu medallizzada!
FELICITA - Ma certo Enea, non preoccuparti.
(Aldo si gira di scatto con gli occhi sgranati; in mezzo agli invitati spunta Zoe che lo guarda e,
sorridente, solleva il calice in segno di brindisi. Sipario)
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