scheda dell`itinerario

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scheda dell`itinerario
ALPIGNANO TRA SCIENZA E STORIA
Ad Alpignano sorge l’Opificio Cruto, presso i locali della Biblioteca civica.
Fatto costruire nel 1885 da Alessandro Cruto, su progetto dell'ingegnere Gerolamo Taddei, sulle
vestigia di un vecchio mulino di pesta della canapa, nel 1886 iniziò la produzione su scala
internazionale delle lampade elettriche con filamento di carbonio brevetto Cruto. Il fabbricato ha
mantenuto pressochè inalterata la sua forte valenza visiva, conferita dalla volumetria complessiva,
dalla definizione formale dei prospetti, dall'integrità strutturale della "fabbrica alta". Dal 1996
l'opificio, ristrutturato su progetto dell'architetto Stefano Trucco, è stato destinato a Biblioteca
Comunale, Ecomuseo, salone conferenze e sede di numerose associazioni cittadine.
Il 3 aprile 2004 è stato ufficialmente inaugurato l'ecomuseo "Sogno di luce: Alpignano la
lampadina di Alessandro Cruto" che, in uno scenario suggestivo e ricco di stimoli, si sviluppa
lungo tre percorsi. Il primo è dedicato a Alessandro Cruto (1847-1908) inventore straordinario,
incompreso sognatore, ricercatore solitario, uomo capace di illuminare la notte. Cruto ha un sogno:
scoprire un metodo per produrre diamanti artificiali attraverso studi sulla cristallizzazione del
carbonio. Partendo da questi studi il 4 marzo 1880, primo in Italia, riesce ad accendere una
lampadina elettrica e, nel 1886, a inaugurare la "fabbrica della Luce" ad Alpignano lungo le sponde
della Dora Riparia. Il secondo è dedicato alla storia dell'illuminazione, attraverso le sue tappe più
importanti e al profilo dei suoi scopritori: dal possesso e la conservazione del fuoco
all'illuminazione elettrica nelle grandi città. Infine, il terzo inquadra il periodo storico in cui Cruto
visse fra '800 e '900. Illustra il fervore scientifico che lo pervase, che consentì molte scoperte, subito
prodotte su scala industriale, e entrate nella nostra vita quotidiana: il motore a scoppio, il telefono, il
fonografo, il motore a corrente alternata applicato poi agli elettrodomestici, la radio e la televisione.
L'Ecomuseo è visitabile tutti i giovedì e la prima domenica del mese dalle 15 alle 18.
Opificio Cruto, candelabro a gas
Candelabro a gas in ghisa prodotto a fine Ottocento, alto 5 metri circa, coronato da un gruppo di
mensole reggenti tre globi o lanterne. Stilisticamente si caratterizza per la bella base e per l’elegante
colonna ricca di motivi vegetali, impreziosita da fiori sul capitello. Si tratta di un vero capolavoro di
arte industriale nel quale emerge, per quanto riguarda la tecnica di fusione della ghisa, una spiccata
valenza ornamentale: tre splendidi leoni alati, intervallati da decori vegetali di grande pregio, si
protendono minacciosi sulle zampe anteriori, quasi a voler delimitare il territorio ed avvertire della
loro presenza a difesa del manufatto. In origine era collocato nel cortile interno dell’Istituto
Nazionale per le Figlie dei Militari, costruzione ottocentesca opera dell’ingegnere Angelo Reycend.
Il grandioso edificio, a pianta quadrata, sorto per iniziativa della marchesa Luisa del Carretto, dal
1888 al 1945 fu sede dell’istituto nato dall’esigenza, vivamente sentita dal re Vittorio Emanuele II,
di assicurare alle donne una formazione più adeguata ai tempi; in esso le giovani erano guidate a
diventare operaie specializzate, attraverso l’esercizio di lavori di sartoria, ricamo, cucito, tessitura,
commissionati dall’esterno, non disgiunti da una buona istruzione.
L’Istituto Figlie dei Militari, cortile interno con candelabro. Fotografia, [1890].
Centrale elettrica
Nel 1918 l'Amministrazione Civica di Alpignano deliberava l'indispensabile costruzione di "una
nuova centrale a valle del ponte di Alpignano e la relativa sistemazione del canale di derivazione
denominata Bealera di Grugliasco", che andava a sostituire l'ormai obsoleta e non più sufficiente
centrale ubicata in "regione ghiaro". Collocata su un lato del Ponte Vecchio, di fronte all'opificio
che Alessandro Cruto aveva fatto erigere nel 1885 per la produzione su scala internazionale delle
lampadine a filamento di carbonio da lui inventate, andava a sostituire l'antico masso erratico fatto
saltare nel 1919 per la sua costruzione.
Sempre nel 1919 la Società Unione Esercizi Elettrici, proprietaria della centrale, costruì il nuovo
impianto, dotato di tre gruppi di generazione di tipo Francis in camera libera, inseriti nel fabbricato
attuale. Dal 1936, in luogo dei tre gruppi, vennero installati due gruppi generatori Kaplan, dal nome
dell'ingegnere austriaco Victor (1876-1934), inventore nel 1916 della prima turbina a elica.
L'impianto è del tipo ad acqua fluente, ovvero con derivazione diretta da fiume, senza bacino di
accumulo. La sua capacità produttiva è di circa 7.600.000 kWh/anno, in grado di fornire energia
elettrica a 2.200 famiglie, con una riduzione di emissioni in atmosfera, rispetto all'utilizzo di
combustibili fossili, pari a 5.000 tonnellate di anidride carbonica.
La centrale elettrica non è visitabile all’interno, causa lavori di ristrutturazione.
Alpignano è gemellata con la città di Fontaine, comune francese situato nel dipartimento dell’Isère
della regione Rodano-Alpi, presso Grenoble. Il patto siglato il 26 settembre 1971 tra Ernesto
Cullino, sindaco di Alpignano, e Louis Maisonnat, maire di Fontaine, ha l’intento “di promuovere e
realizzare scambi di natura culturale, turistica, sociale ed economica nell’interesse delle rispettive
popolazioni e sviluppare sentimenti di fraternità e amicizia tra cittadini italiani e francesi al fine di
migliorare e rafforzare una pacifica intesa tra i popoli di tutte le nazioni”. Nel 2011 si è festeggiato
il 40° anniversario del gemellaggio che vede tuttora coinvolti cittadini alpignanesi e associazioni
culturali e sportive.
Associazione Nazionale Lavoratori Anziani
Gruppo Anziani Philips
presso l’ecomuseo Cruto, via Matteotti 2 – Alpignano (TO)
tel. 011.9685736
Il gruppo ANLA Philips è stato fondato nel 1950 dai lavoratori assunti dalla Philips al momento del
suo insediamento in Alpignano nel 1928. Aderisce fin dalla nascita all’Associazione Nazionale
Lavoratori Anziani (ANLA) con sede in Roma, iscritta al n. 22 del registro delle Associazioni di
promozione sociale, fonda i suoi principi sullo spirito della Costituzione che pone il lavoro a
fondamento della Repubblica italiana.
Il gruppo ANLA Philips è convenzionato con il Comune di Alpignano per la gestione
dell’ecomuseo “Sogno di luce: Alpignano la lampadina di Alessandro Cruto”, tramite scrittura
privata del 14 maggio 2004, repertorio n. 1175/1, attualmente in corso.
Il Gruppo ANLA si impegna a gestire l’apertura e l’accesso all’ecomuseo, raccogliendo l’adesione
dei volontari gestori ed organizzandone la presenza, per garantire il buon andamento delle visite nel
rispetto e nella salvaguardia delle persone, degli oggetti e dei documenti esposti. Propone
all’Amministrazione Comunale di Alpignano iniziative tese a far vivere l’ecomuseo, attraverso
attività che ne favoriscano la conoscenza, ne valorizzino il contenuto storico scientifico e ne
diffondano il valore culturale.
Il Gruppo ANLA Philips di Alpignano è presieduto da Attilio Marta.