Lo slogan del Duce spacca la Valle

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Lo slogan del Duce spacca la Valle
savona valbormida
IL SECOLO XIX
POLEMICHE PER LA FRASE RIESUMATA DAL SINDACO E IMBRATTATA DA UN ANTIFASCISTA
Lo slogan del Duce spacca la Valle
Briano (Pd): «Inutile provocazione». Anpi sorpresa, comunisti furiosi
LUISA BARBERIS
ROCCAVIGNALE. Il raid van-
dalico contro lo slogan di
Mussolini “E’ l’aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo
difende”, fa saltare i tradizionali equilibri politici.
La sezione “Bruno Luppi”
(che tra l’altro era un partigiano) del Partito Comunista dei
Lavoratori (Pcl) di Savona alza
lo scudo a difesa del vandalo,
che individuato grazie al numero di targa della sua auto, si
è dichiarato esponente del
partito stesso e ha anche minacciato il sindaco Amedeo
Fracchia dicendo: «Non permettetevi di rifare questa
scritta».
L’Associazione Nazionale
Partigiani, che già ad aprile
aveva lanciato l’allarme denunciando un ritorno al revisionismo, oggi torna a stigmatizzare la presenza della scritta di epoca fascista che sta per
essere ripulita.
Da Cairo interviene anche il
sindaco Fulvio Briano (Pd):
«Condanno l’atto vandalico,
aggravato da inammissibili
minacce verso il sindaco, ma
nonhomaicapitolavalenzadi
quel restauro che mi pare più
provocatorio che storico». Il
sindaco però prosegue per la
sua strada: «Come abbiamo
aggiustato il cippo partigiano
e quello della Prima Guerra
Mondiale, abbiamo recuperato questa scritta. A qualcuno
potrà piacere, ad altri no». I
tratti dello slogan erano stati
ravvivati tempo fa su un’antica casa del paese grazie all’opera volontaria dei cittadini e della Pro Loco dopo che il
progetto era passato in consiglio comunale.
«Il Pcl considera molto grave la scelta del sindaco di riesumare la vecchia scritta fascista di valenza guerrafondaia e coloniale – recita una nota
della sezione savonese -il Pcl
fa appello a tutte le organizzazioni antifasciste del territorio per un’azione unitaria di
denuncia e contrasto della
scelta di Roccavignale. A maggiorragionesiriservadidifendere incondizionatamente
qualsiasi antifascista che, come il nostro compagno, intenda liberamente protestare
contro ogni forma di revisionismo storico o provocazione». Critica anche l’Anpi, che
però non entra nel merito dell’atto vandalico. «Ne ho viste
tante scritte, anche con la firma di Mussolini, ma sono state lasciate come erano – spiega Irma De Matteis, vicepresidente Anpi provinciale - qui
invece è stata ravvivata. C’è
una bella differenza dal punto
di vista storico. Chi ha voluto
ripristinare quella scritta dovrebbe ricordare che è stata la
lotta partigiana contro il nazifascismo, a prezzo di sacrifici
di vite umane, a consentirgli
oggi di vivere in un Paese libero».
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La frase mussoliniana restaurata dal Comune che ha causato tante polemiche a Roccavignale
IL PRIMO CITTADINO AMEDEO FRACCHIA
«Sono di centrosinistra, e allora?»
«Quella scritta è storia, serve a capire da dove arriviamo»
ROCCAVIGNALE. «Non è con
la vernice che si cancella la
storia». Amedeo Fracchia,
imprenditore quarantacinquenne, sindaco di Roccavignale e consigliere provinciale alla viabilità, difende il
suo operato e non si arrende:
«Presto la scritta verrà ripristinata. Io non ho tessere di
partito, mi identifico nel centrosinistra, ma questo è un
progetto che abbiamo deciso
tutti insieme. Non sono io,
siamo una amministrazione.
È storia e vogliamo capire da
dove arriviamo. Auschwitz
non è mica stato abbattuto.
Tutti vanno lì per ricordare.
Napoleone ha distrutto tante
cose, eppure si rievocano le
battaglie. Dispiace che il Pcl
non condanni l’atto, perché il
vandalismo va respinto».
L’amministrazione intanto
ha affidato all’avvocato Paolo
Nolasco (che ha accettato a
titolo gratuito) l’incarico di
formalizzare una querela
contro il vandalo. L’autore è
stato identificato grazie a un
testimone, che ha annotato il
numero di targa dell’auto. La
macchina era aziendale, ma
quando il sindaco ha chiamato sul posto di lavoro è stato il
vandaloarichiamareilprimo
cittadino rivendicando la sua
appartenenza al Pcl.
VENERDÌ
9 SETTEMBRE 2016
21
LE DECISIONI ASL
A Carcare
verrà mantenuto
il servizio
vaccinazioni
CARCARE. Resta in paese il
servizio vaccinazioni. L’amministrazione comunale di
Carcare ha vinto il braccio di
ferro con l’Asl 2 savonese. Il
direttore generale Eugenio
Porfido durante la riunione
con il distretto socio sanitario delle Bormide ha deciso
che gli ambulatori per i bambini e il servizio veterinario
non saranno trasferiti a Cairo
Montenotte.
A causa dell’imminente dismissione di Villa De Marini,
il cui contratto di affitto è in
scadenza a fine mese (e non
verrà rinnovato per risparmiare 28mila euro l’anno), i
servizi verranno trasferiti
nella sede Asl di via del Collegio. Per quanto riguarda
l’ambulatorio veterinario,
verrà creato un nuovo ingresso in modo da separare
gli spazi. All’ospedale di Cairo verranno invece trasferiti
gli ambulatori per gli anziani
e per le visite per la concessione delle invalidità al fine
di agevolare i pazienti che,
nella maggioranza delle situazioni, arrivano in ambulanza e in caso di necessità
possono essere spostati direttamente al pronto soccorso. All’ospedale San Giuseppe
troveranno spazio anche gli
uffici dell’igiene e per la prevenzione degli incidenti sul
lavoro oltre ad altri amministrativi.
L. B.