Il silenzio del Forum nella grande notte della festa biancoblù
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Il silenzio del Forum nella grande notte della festa biancoblù
IN CAMPO » IL RACCONTO Il silenzio del Forum nella grande notte della festa biancoblù L'Armani cade ancora una volta contro la sua bestia nera Sul parquet la danza sfrenata dei campioni sassaresi di Roberto Sanna » INVIATOAMILANO La Dinamo ha varcato la porta della finalissima quando Rakim Sanders ha strappato l'ultimo rimbalzo e messo dentro il pallone del pareggio. A quel punto i giocatori di Milano hanno cambiato faccia, avevano, come direbbe Julio Velasco, gli occhi della mucca. Ave vano capito che si stava materializzando il loro incubo peggiore, quello che li insegue dal 2011: la Dinamo che vince al Forum, il magnifico impianto nel quale, quando non giocano le stelle del basket griffate da Armani, si esibiscono le grandi star della musica. La Dinamo, chissà perché, su quel palco si è sempre trovata a suo agio anche se è una società di provincia e i suoi giocatori se vogliono gli occhiali col marchio Armani devono andare a comprarli dall'ottico. L'ineluttabile. 11 destino si è compiuto pochi minuti dopo, per mano di David Logan. L'uomo con una sola espressione, tanto che ti chiedi se abbia i denti o meno. Per due ore in quell'impianto gigantesco che troneggia tra centri commer- ciali, cinema multisala, hotel e improbabili palazzoni sullo sfondo, si sente l'urlo di 1 lmila persone. Sono tante, più o me no è come gli abitanti di tre o quattro paesini sardi si dessero appuntamento nello stesso posto. In Sardegna sarebbe un happening, un evento da ricordare. Qui è l'abitudine, siamo a Milano, l'Olimpia ha fatto la storia del basket italiano ed europeo. Vorrebbe continuare a farla, ma spesso inciampa su questa fastidiosa squadra di provincia. Gara7. La madre di tutte le partite. Quella che decide tutto, che arriva dopo altre sei consumate in 13 giorni. Con la differenza che le precedenti lasciavano sempre una speranza mentre questa non ha domani. Una partita secca, quasi sempre territorio della Dinamo e di Meo Sacchetti. Alle 20,45 al Forum limila persone urlano in una serata di caldo e zanzare mentre la Dinamo completa il riscaldamento accolta dai soliti cori: pecorai, uccidete questi bastardi, Meo un maiale non può allenare. Roba vecchia, un po' noiosa, non bellissima, anche un po' deludente. Finalmente la palla a due, Milano ci prova subito, va avanti di 11 punti nel delirio generale. La Dinamo però non crolla, ha uno sguardo strano. "Sapete, quando i miei giocatori hanno una certa faccia, nemmeno io vorrei giocarci contro" ha detto una volta proprio Meo. La tempesta emotiva. Dopo un'altalena di sei gare sull'asse Milano-Sassari sei provato fisicamente e psicologicamente, da una parte non vedi l'ora che finisca, dall'altra è una sfida cosi travolgente che vorresti andasse all'infinito. Anche i giocatori, che ormai si conoscono a memoria, sembrano interpretare questo copione. La Dinamo recupera il break, si va avanti canestro dopo canestro verso un finale che, sicuro, sarà drammatico. Milano ha tutto a favore, i soldi, i campioni, ha lo scudetto sul petto. Ma non riesce a liberarsi della sua ossessione, la Dinamo. Anche se stavolta, con un minimo vantaggio a pochi secondi dalla fine, sembra vicina al traguardo. Più 4 Armani, Jeff Brooks prende palla, va a canestro, subisce fallo. Ha gli occhi sbarrati, va in lunetta e segna il libero. Dinamo a -1, si respira aria strana. Cerella a 9" dalla fine segna due liberi, nessuno pensa sia finita. L'incredibile. Alzi la testa e vedi i tifosi sassaresi saltare e urlare, loro ci credono. Ci crede anche Meo, chiama time-out. E all' improvviso tutto si muove al rallentatore, come in un film del quale sai già la fine. Dyson segna un libero, sbaglia il secondo, riprende palla, sbaglia ancora. Due secondi alla fine, il volume del Forum è al massimo. Improvvisamente si vede solo la sagoma di Sanders, sposta anche Lawal, appoggia dolcemente al tabellone, il Forum si spegne. I giocatori di Milano guardano per terra, hanno capito tutto. Anche i tifosi, che vanno via un minuto prima della sirena per non vedere la festa biancoblù. I sassaresi rischiano di volare dalla balconata, i giocatori danzano impazziti, Lawal ruggisce a petto nudo, Sosa va via cLa Dinamo ha attraversato la on la canotta in testa, Meo e Brian Sacchetti sono in lacrime. Si sentono solo loro mentre i milanesi arrotolano le bandiere. Cosa avete fatto, ragazzi. E madonna che silenzio c'era ieri notte al Forum. Samardo Samuels non sorride Emozioni e drammi sportivi in una gara7 decisa all'ultimo respiro e che resterà scolpita nella storia