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economia 800 900 700 www.eni.it DOMENICA 14 DICEMBRE 2008 E I PILOTI ACCUSANO: LA CAI NON HA FUTURO UTILITY Catricalà: «Alitalia non avrà sconti» Il capo dell’Antitrust e il carobiglietti: tuteleremo i consumatori MILANO. Ventiquattr’ore di tre gua, non un minuto di più. Il giorno dopo la firma che ha sancito il formale passaggio di proprietà di Alitalia dallo Stato alla cordata Cai, sull’ex compa gnia di bandiera si abbattono i primi duegrattacapi.Ilprimoarrivadall’An titrust: «Se ci sarà un abuso di posi zione dominante, interverremo dura mente, la compagnia ci deve temere», avverte il presidente Antonio Catri calà.Ilsecondoèancoraunavoltadi provenienzasindacale:«Senzadinoiil progetto Cai non ha futuro tuona Fabio Berti, leader dei piloti “ribelli” dell’Anpac Non basta che la compa gnia dica che le porte sono aperte, bi sogna riaprire il dialogo e restituire di gnità ad una categoria importante ma allo stato demotivata. Il problema è che il contratto che Cai ci ha presen tato non corrispondeva a quello fir mato a Palazzo Chigi. C’è poi la que stione delle persone assunte in Cai e quelle messe in cassa integrazione, questione che doveva essere gestita in modo equo». La linea adottata dall’Antitrust è quella dell’intransigenza. Della “tolle ranza zero”, o quasi. «Niente sconti se non si rispettano le regole», ammoni sce Catricalà. Nei giorni scorsi l’Anti trust ha posto una serie di condizioni allaCai,lacordatadiimprenditorigui data da Roberto Colaninno, per tute lare i consumatori nell’operazione di fusionetraAlitaliaeAirOne.Primafra tutte, quella di garantire un’ampia Roberto Colaninno, numero uno della cordata che ha rilevato Alitalia scelta tariffaria e di assicurare che al menoil10%deibigliettisiaoffertoalla tariffa economy più conveniente tra quelle che avevano Alitalia e AirOne sulla stessa rotta. Correttivi giudicati insufficienti da altri vettori, come Me ridiana e Easyjet, mentre sul Garante si è accesa qualche polemica, cui ieri Catricalà ha voluto rispondere. «Io sonoabituatoaragionareconlalegge hadettoelaleggenondicechel’Anti trustdeveautorizzarelafusioneAlita liaAirOne. Non dovevo autorizzare niente: c’è stato un grande equivoco». Effettivamente,ildecretovaratodal governo lo scorso agosto per salvare la compagnia dal crac, ha concesso al cune deroghe alle normali procedure Antitrust, sospendendo l’obbligo di via libera da parte dell’Autorità. La norma stabiliva che Cai dovesse assu meredegliimpegniperevitareunpos sibile aumento dei prezzi (anche a se guito di una forte riduzione della con correnza sulla rotta RomaMilano). Il Garante, a sua volta, aveva il dovere di adottare le misure necessarie per evi tare condizioni ingiustificatamente gravose per i consumatori. «È quello che abbiamo fatto», ha assicurato Ca Vado, quattro soci per l’interporto Autofiori pronta a prendersi il 20% SAVONA. Via libera del consiglio di amministrazione di Autostrada dei Fiori Spa all’acquisizione del 20% della Vado Intermodal Operator (Vio), società che ha in dote l’interporto di Vado Ligure. L’intero pacchetto azio nario di Vio è stato recentemente ce duto a Gf Group (gruppo Orsero) nell’ambito di un’operazione rivolta a costituire un soggetto unico per la ge stione di tutte le aree interportuali va desi, alle spalle della piattaforma con tenitori Maersk la cui entrata in fun zione è prevista per il 2013. La compravendita di Vio 213 mila metri quadrati di aree, con 60 mila metri quadrati di magazzini di cui 15 mila climatizzati e frigoriferi (fino a meno 25°) è stata definita nel settem bre scorso per una cifra intorno ai 24 milionidieuroedèoraunicamentesu bordinata alle autorizzazioni dell’An titrust. Il disegno strategico dell’ini ziativa prevedeva, sin dall’inizio, il coinvolgimento nell’azionariato della società di altri tre soci: Autorità por tuale di SavonaVado, Terminal Rin fuse Italia del gruppo australiano Bb Infrastructures e, appunto Autostrada dei Fiori. L’Authority conferirebbe a Vio circa 25.000 metri quadrati di aree, una striscia che consente di unire l'attuale interporto alle aree Tri di San Genesio. Su queste aree di proprietà portuale, anch’esse di recente acquisi zione, saranno realizzati i grandi var chi al servizio di tutte le strutture por tualivadesi,compresalafuturapiastra contenitori. Nel complesso sarà resa disponibile un unico retroporto di circa 300 mila metri quadrati su cui si prevede di in vestire circa 100 milioni di euro. Per dimensioni e traffici già oggi nella frutta e nel caffè Vado è un polo di as soluto rilievo europeo il Vio potrà ot tenere la classificazione di interporto di prima categoria, con la possibilità di beneficiare dei contributi pubblici previsti. «La partecipazione all’acquisto del Vio ha sottolineato il presidente di Autofiori Gianfranco Carli è di grande interesse in quanto l'inter porto è insediato in una zona logistica tricalà. Poi un avvertimento: «La legge non ci toglie i poteri sull’abuso di posi zione dominante e io sarò come un cane da guardia: se saranno violate le regole interverrò duramente. Questa deve essere una compagnia che deve temere il nostro intervento». Intanto, non si esaurisce il dibattito su chi sarà il partner straniero della nuova Alitalia. La scelta sarà fatta entro fine anno, ha detto venerdì Co laninno. In pista Air France e Luf thansa, i cui nomi rimbalzano da mesi. Ancheierisisonofattiavantiisosteni tori dell’una o dell’altra opzione. En rico Letta del Pd, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Prodi, è convinto che «andrà a finire come a marzoaprile, con la cessione ad Air France, ma un anno dopo, con disoccupati e costi in più». Il governa tore della Lombardia Roberto Formi goni,invece,pensaaMalpensaepunta su Lufthansa: «Offre dice maggiori garanzie,siaailombardichealsistema Italia, perché il metodo multi hub che Lufthansa ha scelto è capace di inca strarsi meglio con le esigenze del Paese. La mia visione è quella di co struire un’alleanza internazionale che permetta di esaltare le specificità dell’ItaliaattornoaiduepolidiMilano e Roma. Se la scelta di Cai andasse in una direzione diversa ci riserviamo una valutazione che ci porterà a pren dere le decisione più opportune». FRANCESCO FERRARI [email protected] GENOVA IL VIA LIBERA DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE La concessionaria del gruppo Gavio affiancherà la famiglia Orsero insieme all’Autorità portuale e Terminal Rinfuse 11 strategica, dove la nostra società è già intervenuta negli anni Novanta per la costruzione del collegamento tra la grande viabilità e le banchine di Vado. Inoltre il porto, dal prossimo anno, sarà interessato dai lavori per la realiz zazione di una piattaforma conteni tori chesaràaccessibileanavisenzali miti di pescaggio con una capacità di movimentazionesuperioreai750mila teu. Con questa prospettiva, il Vio si candida a diventare la più importante area retroportuale del Nord Italia». Autostrada dei Fiori è controllata dal gruppo Gavio attraverso la società Salt (61% delle quote) e dai soci privati Carige e Carisa (20,5%); i soci pubblici (enti savonesi e imperiesi) sono poco sotto il 20%. L’ingresso di Autofiori nell'iniziativa di Gf Group consentirà alla Port Authority di risolvere i pro blemi portuali connessi al traffico su gomma. Quanto alla parte ferroviaria, dovel’impegnoèdidirottareil40%del futuro traffico contenitori, si punta a coinvolgere nel Vio la società Termi nal Rinfuse Italia, i cui parchi nell'en troterra di Vado Ligure verrebbero in parte utilizzati per la formazione dei treni contenitori. SERGIO DEL SANTO Ilva, niente treni a Natale rottura tra Fs e sindacati GENOVA. Trenitalia rifiuta il dia logo con i sindacati e accetta la scelta del gruppo Riva di fermare l’uscita dei treni dalle acciaierie di Genova Cornigliano per la maggior parte dei gironi compresi nel peri odo tra il 21 dicembre e l’11 gennaio. La decisione è stata comunicata ai cinque sindacati dei ferrovieri con un fax. Nel documento i vertici Tre nitalia hanno comunicato di voler rincontrare i sindacati soltanto a gennaio, quando si dovrà iniziare a discutere di ciò che farà l’Ilva dopo l’11 di gennaio. Domani i rappresen tanti dei sindacati si incontreranno per decidere il da farsi. In ballo c’è una possibile denuncia di Trenitalia alla Prefettura per comportamenti antisindacali. Le acciaierie chiude ranno la produzione dal 21 dicembre all’11 gennaio. Non inoltreranno pra ticamente alcunché, dunque, verso il Nord Italia, per colpa della crisi non era mai successo. Normalmente l’Ilva assicura ogni giorno 11 coppie di treni. Dal 21 dicembre all’11 gen naio secondo le prime intenzioni dell’azienda avrebbero dovuto di ventare zero. Poi, dopo una tratta tiva con Trenitalia, si è deciso di far uscire comunque 36 treni anziché almeno 200 nell’intero periodo. I sindacati dei ferrovieri speravano di strappare qualche treno in più, in vece è arrivato lo stop a trattare. LAZZARETTI CENTRO RIPARAZIONI e PULITURA • RIMESSA A MODELLO DI PELLICCE E MONTONI • RIPARAZIONI PELLE PELLICCE e MONTONI VIA DI BRERA, 54 R 010.58.88.48 ( ANGOLO VIA CESAREA) 010.40.79.014 Aggregazione IrideEnìa, la parola ai consigli comunali Domani il voto di Reggio. Genova e Torino slittano a gennaio. Delrio: controllo pubblico al 51%. Vincenzi: l’importante è fare presto GENOVA. Aggregazione Iride Enìa: inizia il tour de force dei consigli comunali. A cominciare dalla pros sima settimana il piano economico finanziario che prevede l’aggrega zionedelledueutilitysaràsottoposto alla discussione delle assemblee. Il primobancodiprovaèilconsiglioco munale di Reggio, chiamato a pro nunciarsi domani. I Comuni di Ge nova e Torino, entrambi alle prese con l’approvazione del bilancio entro la fine dell’anno, hanno invece deciso diportarel’operazioneall’attenzione delle assemblee a gennaio. Ieri il sin daco di Reggio (Comune che con trolla Enìa insieme a Piacenza e Parma) è intervenuto per ribadire il controllo pubblico della società che nascerà dalla fusione. Graziano Delrio,cheèpresidentedelsubpatto di sindacato e rappresentante del maggiore azionariato di Enìa, è inter venuto a conclusione della commis sione Territorio e sviluppo econo mico riunita per l’audizione del pre sidente di Enìa, Andrea Allodi, e dell’amministratore delegato, An drea Viero. «Il controllo della nuova società ha detto sarà pubblico al 51 per cento. È impensabile che tale equili brio possa mutare, considerato che occorrono i quattro quinti delle azioni per modificare il patto. Queste condizioni sono in grado di sgombe CGIA MESTRE rare ogni sospetto sull’assetto socie tario e sul suo futuro». Nessuna no vità rispetto a quanto già emerso, piuttostounarassicurazionelanciata ai sindacati locali. «Il controllo pubblico della na scente società non è in discussione», conferma Marta Vincenzi, sindaco di Genova. «Il piano industriale sarà di scusso dai nostri consigli dopo le feste aggiunge Vincenzi L’opera zione è di grande rilievo, mi auguro si possa perfezionare in tempi brevi». Il closing è previsto entro aprile 2009. La fusione per incorporazione di Enìa in Iride darà alla luce una so cietà con 4 miliardi di euro di fattu rato e cinquemila dipendenti. «A Reggio ha ricordato ieri Delrio sarà la sede legale e qui si troverà il coordinamento delle reti di gestione territoriale. Il centro di ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili, inol tre, costituirà per Reggio un nuovo polo d’eccellenza». Per la prossima settimana è convocato il cda di Iride. Ilnododellagovernanceancoranonè stato sciolto, chiarimenti, non privi di tensione, sono in corso tra il presi dente di Iride Roberto Bazzano (in corsa per diventare presidente della nascente società), e l’ad Roberto Gar bati (in corsa per il ruolo di ammini stratore delegato). La direzione ge nerale e le deleghe di maggiore peso sono assegnate al piacentino Andrea Viero (Enìa). L’azionista di riferi mento della nascente società sarà chiamato a scegliere i nuovi vertici: Genova e Torino potrebbero riser vare qualche colpo di scena. GILDA FERRARI [email protected] PETROLIO E GAS «Gli studi di settore? Vecchi e inadeguati» Licenze in Algeria per Eni, E.On e Gazprom MESTRE. Sono 182 gli studi di settore attualmente impiegati dall’amministrazione finanziaria per controllare l’attendibilità dei ricavi dichiarati da quasi 3.055.000 aziende. Di questi ben 56 (pari al 30% del totale), hanno più di 4 anni di età mentre gli altri 126 sono stati costruiti tra il 2005 e il 2006. Anni, quelli tra il 2002 e il 2006, dove il nostro Paese ha registrato andamenti di crescita altalenanti ma non così negativi come quelli che si avranno quest’anno e soprat tutto nel 2009. È questo il qua dro che emerge dal monitorag gio svolto dalla Cgia di Mestre che rilancia «la necessità di rive derli perché costruiti su dati con tabili ed extracontabili ormai su perati». ALGERI. L’Algeria ha concesso ieri licenze ad alcune società stra niere per ricerche sulla presenza di petrolio e gas in quattro aeree, ma in altri 11 casi non ci sono state offerte. Il ministro dell’Energia e delle Miniere Chkib Khelil ha detto che il governo ha in pro gramma di lanciare un altro round nel 2010 per assegnare le aree ri maste fuori. «Lanceremo un’altra gara l’anno prossimo dopo una valutazione», ha detto il ministro alla cerimonia di apertura delle offerte. Eni si è aggiudicata una li cenza esplorativa a Kerza, mentre Rhurgaz di E.On lavorerà a Rhourde Yacoub, ha detto Djilali Takhrist, capo della commissione incaricata di aprire le offerte. Il monopolista russo dell’esporta zione di gas Gazprom ha otte nuto El Assel, e Bg Group Guern El Guessa BANCHE Popolare Milano, i soci approvano lo statuto MILANO. L’assemblea dei soci della Banca Popolare di Milano ha votato a larghissima maggio ranza la delibera sulle modifiche allo statuto sollecitate dalla Banca d’Italia. All’assemblea erano presenti circa 2.300 soci ma si è registrata l’assenza del principale raggruppamento sin dacale Fabi Fiba critico nei con fronti della nuova governance. «Il risultato di oggi non è chi ha vinto o chi ha perso, ha vinto la banca», ha sottolineato al ter mine dell’assemblea il presi dente di Bpm, Roberto Mazzotta. VIABILITÀ GENOVA CnaFita: «Positivo l’incontro col prefetto» GENOVA. «Le nostre proteste dei giorni scorsi contro le ordi nanze dei prefetti che hanno bloccato la circolazione dei ca mion sulle reti autostradali liguri non sono state vane». Lo afferma Gino Angelo Lattanzi, della Cna Fita Liguria: «L’incontro tra le as sociazioni dell’autotrasporto con il prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri, alla quale va la nostra sincera comprensione per il suo alto senso di responsabilità, è stato positivo».