Progetto: PROJECT FINANCING PER L`AFFIDAMENTO DELLA
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Progetto: PROJECT FINANCING PER L`AFFIDAMENTO DELLA
Progetto: PROJECT FINANCING PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE RELATIVA ALLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GESTIONE, MANUTENZIONE ORDINARIA, PROGRAMMATA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE, COMPRESA LA PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO, RIFACIMENTO, RISTRUTTURAZIONE, RIQUALIFICAZIONE ED EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI E CONVERSIONE CON TECNOLOGIA LED. Comune Tremestieri Etneo (CT) Oggetto: STUDIO DI FATTIBILITA’ Tav. 01 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Data Revisione Il Progettista Scala 01 Visto Il Sindaco RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. PREMESSE La presente relazione è relativa allo studio di fattibilità del project-financing per l’affidamento della concessione relativa alla fornitura di energia elettrica, gestione, manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione, compresa la progettazione ed esecuzione degli interventi di adeguamento normativo, rifacimento, ristrutturazione, riqualificazione ed efficienza energetica degli impianti e conversione con tecnologia a LED. In particolare con il presente intervento si vuole realizzare un impianto di pubblica illuminazione attraverso l’utilizzo di una tecnologia in grado di rendere raggiungibili diversi obiettivi: 1) consistente risparmio energetico; 2) adeguamento dell’intero impianto agli standard di sicurezza previsti dalla legge; 3) abbattimento dell’inquinamento luminoso; 4) rispetto dell’ambiente. Per il raggiungimento di questi obiettivi si è optato per l’utilizzo della tecnologia a “LED” che si ritiene possa garantire un risparmio energetico tale da poter sostenere la spesa per la realizzazione dell’intera opera attraverso l’utilizzo delle somme derivanti dal risparmio energetico riscontrato. L’opera dovrà realizzarsi nell’intero territorio comunale di Tremestieri Etneo; gli attuali impianti di illuminazione presenti sono dotati di lampade a vapori di sodio o a vapori di mercurio, altamente inquinanti e scarsamente performanti. Le continue modifiche ed aggiunte effettuate negli anni hanno reso gli impianti inadeguati ed in parte obsoleti. I quadri elettrici, con esclusione di quelli realizzati negli ultimi anni, risultano ormai da revisionare ed in alcuni casi da rifare. Alcune dispersioni, dovute a cassette di derivazione o altri collegamenti non efficienti, rendono gli impianti pericolosi. Lo stato degli impianti appena descritto rende la gestione degli stessi onerosa e problematica. Per la redazione del presente studio è stata effettuata una prima ricognizione dello stato dei luoghi, rilevando il numero dei punti luce per ogni zona ed il tipo di illuminazione. La progettazione definitiva dovrà necessariamente puntualizzare ed approfondire questa indagine. Si è giunti alla conclusione che il numero dei punti luce attualmente presenti che saranno oggetto di intervento risultano in totale n. 2.584 di cui: Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo S.A.P. 70W - n°922 S.A.P. 100W – n°67 S.A.P. 150W – n°1.398 V.M. 250W – n°197 per un consumo totale pari a circa 330 Kw. Il posizionamento dei quadri elettrici e dei contatori è riportato, approssimativamente, nelle planimetrie di progetto. 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO ECONOMICO DELL’AREA OGGETTO DI INTERVENTO. 2.1 Inquadramento territoriale Il Comune di Tremestieri Etneo si sviluppa a circa 400 metri sul livello del mare ed e' dominata dal vulcano Etna. Il centro e' ancor oggi attraversato dall'antica Via Etnea che risale da Catania per raggiungere il Vulcano. L'attuale territorio di Tremestieri Etneo, per le sue favorevoli condizioni ambientali e la centralità della sua posizione geografica, posta tra l'Etna e la città di Catania, è stato sede di nuclei abitati sin da tempi remoti. Di tale evenienza restano solo sparute tracce essendo state le altre, nella maggior parte, cancellate dai numerosi e ricorrenti eventi calamitosi, soprattutto di natura vulcanica e tellurica, che si sono abbattuti in ogni tempo sul territorio. Confermano tale tesi i pochi ma significativi reperti archeologici, casualmente rinvenuti nel territorio, costituiti da spezzoni di sepolcri di terracotta, lucerne, vasellame, monete e piccoli utensili in metallo o in pietra, riferentisi, per lo più, al periodo romano e bizantino e, più raramente, a quello ellenistico. Le prime citazioni scritte del toponimo "Tria Monasteria" si trovano in scritture pubbliche risalenti al periodo della dominazione normanna in Sicilia; la più antica è contenuta nel testo di un diploma del 1198, custodito nella biblioteca dei Benedettini di Catania. Frequenti sono stati i terremoti e le lave che sin dalla preistoria hanno sconvolto e distrutto il territorio e l'abitato di Tremestieri. Per la violenza e gli ingenti danni provocati si ricordano le lave del 122 a.C., del 1381 e del 1444 ed i terremoti del 1169, del 1693 e del 1818. Nonostante le frequenti e ripetute calamità dovute alle eruzioni, ai terremoti, alle micidiali epidemie ed alle ricorrenti avversità atmosferiche, alle quali seguivano spesso lunghi periodi di carestia, la piccola comunità di Tremestieri è sempre riuscita a risorgere ed a proliferare grazie alla indomita volontà di rinascita e allo spirito di attaccamento ai 2 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo luoghi dei suoi abitanti perennemente corroborati da una radicata e profonda fede religiosa. La crescita e l'importanza assunta dalla comunità tremestierese è indirettamente comprovata dalla bolla papale, emanata nel 1446 da papa Eugenio IV, con la quale la chiesa " de tribus monasteriis", che da tempo accoglieva anche i fedeli delle contrade circonvicine, fu elevata alla dignità parrocchiale. Nei primi anni del XVII secolo l'abitato di Tremestieri contava una popolazione di oltre 1.200 persone e aveva ben sette chiese. Nel 1641 il casale di Tremestieri, essendo stato venduto al ricco mercante genovese Giovanni Andrea Massa, venne staccato dalla giurisdizione demaniale di Catania a cui apparteneva sin dal periodo aragonese ed acquistò una propria autonomia amministrativa seppure alquanto condizionata da un anacronistico sistema di governo di tipo feudale. Nel 1817, per effetto della riforma amministrativa introdotta in Sicilia dalla restaurata monarchia borbonica, fu abolito il sistema feudale e Tremestieri divenne Comune. Le prime amministrazioni comunali, superando non poche difficoltà, soprattutto di ordine finanziario, riuscirono a realizzare un modesto programma di opere pubbliche volto, tra l'altro, a migliorare i collegamenti con i paesi confinanti ed alla costruzione del cimitero. Nel 1874 al toponimo Tremestieri, la cui etimologia sembra derivare dalla corruzione del latino "Tria Monasteria", venne aggiunto l' aggettivo "Etneo" per distinguerlo da una omonima località nei pressi della città di Messina. A partire dagli anni sessanta Tremestieri, (prima nella frazione Canalicchio, un'isola amministrativa posta a ridosso di Catania, e poi nel capoluogo e nella frazione Piano, distanti 9 chilometri circa dalla città), ha registrato un eccezionale sviluppo edilizio con conseguente aumento della popolazione da duemila abitanti degli anni cinquanta agli oltre 22.000 attuali. Il fenomeno è stato determinato dalla concomitanza di una serie di fattori socio economici, quali la espansione urbanistica della città di Catania e la crisi del settore agricolo che ha fatto definitivamente tracollare la tradizionale economia del paese basata originariamente sulla viticoltura ed olivicoltura e, negli ultimi anni, sulla agrumicoltura. Il Paese conserva ancora tratti dell'edilizia suburbana costruita tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 e proprio le ville padronali disseminate lungo la via Etnea costituiscono emergenze architettoniche degne di nota. 3 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo Di tale evenienza restano solo sparute tracce essendo state le altre, nella maggior parte, cancellate dai numerosi e ricorrenti eventi calamitosi, soprattutto di natura vulcanica e tellurica, che si sono abbattuti in ogni tempo sul territorio. Il complesso urbano di Tremestieri Etneo presenta un aspetto caratteristico dovuto alla particolare conformazione plano-volumetrica del tessuto, che articolandosi su balze degradanti, offre un singolare susseguirsi di effetti scenografici e di prospettive di interessante valore estetico per l’alternarsi di case, costruite secondo radicate costumanze locali, e di edifici e chiese settecentesche di valore storico e artistico. Negli ultimi anni il paese ha conosciuto uno sproporzionato sviluppo demografico a causa di una repentina ed incontrollata crescita edilizia. L'Amministrazione Comunale, negli ultimi tempi, sta cercando di affrontare le problematiche sociali ed ambientali che lo smodato sviluppo ha inevitabilmente provocato attraverso un'attenta politica di opere pubbliche e di recupero urbanistico. 2.2 Compatibilità strumenti urbanistici-pianificatori 2.2.1 Vincoli paesaggistico/ambientali Il vincolo paesaggistico-ambientale (Decreto del 17/03/1978 – G.U.R.S. n°32 del 08/07/1978) è rappresentato dall’art. 139 del Decreto Leg.vo 490/99 (ex art. 2, L.1497/39) in quanto tutto il territorio comunale fatta eccezione della frazione di Canalicchio ne è soggetta. Quasi tutto il territorio consente il godimento di visuali panoramiche verso l’Etna, da una parte, e dall’altra, seguendo le balze degradanti coltivate a vigneti, verso la lontana costiera ionica. Ricorrono, dunque, evidenti motivi di pubblico interesse che hanno suggerito l’opportunità e la necessità di sottoporre all’imposizione di vincolo paesaggistico il Comune di Tremestieri Etneo in conformità alla proposta della Commissione Provinciale per le bellezze naturali di Catania. 4 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 2.2.2 Strumento urbanistico vigente Lo strumento urbanistico vigente è il Programma di Fabbricazione del comune di Tremestieri Etneo, adottato dal Consiglio Comunale con deliberazione n°44 del 29/04/1985, e in funzione di salvaguardia il nuovo P.R.G. adottato con delibera del Commissario ad acta n°01 del 15/03/2003 . 5 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 2.2.3 Altri strumenti di pianificazione Non esistono Piani Paesistici né Piani d’area. L’unico strumento da cui trarre elementi per le analisi paesaggistiche ed ambientali sono le “linee guida del Piano Territoriale e Paesistico Regionale approvato con decreto n°6080 del 21/05/1999 su parere favorevole reso dal Comitato Tecnico Scientifico nella seduta del 30/04/1996. All’interno delle 17 aree di analisi in cui è stata suddivisa la regione siciliana, l’area in questione è identificata al n°13 “Area del cono vulcanico etneo”. Per la natura dell’intervento previsto, anche in considerazione del fatto che lo stesso mira ad un abbattimento dell’inquinamento luminoso, questi è compatibile con le previsioni di piano d’area vasta. La progettazione definitiva dovrà essere indirizzata alla scelta di materiali ed elementi architettonici compatibili con il contesto, con particolare attenzione alla zona 1 che contiene il centro storico del dell’abitato. L’intervento risulta compatibile anche con le previsioni di piano dettate dal P.R.G. In effetti si tratta poco più di un intervento di manutenzione straordinaria. 6 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 2.3 Impatto socio-economico L’attuale rete di pubblica illuminazione è sicuramente carente sia per caratteristiche si per la sicurezza. L’area comunale ha la duplice funzione di attraversamento – ossia di percorrenza attraverso le vie principali delle utenze che giornalmente raggiungono i principali centri di interesse lavorativo (Catania, Misterbianco, ecc.) – o di vita – ossia di territorio da vivere per i cittadini che soggiornano od esplicano la propria attività lavorativa. Appare evidente che l’ottimizzazione dell’impianto con un grado di illuminamento appropriato, una uniformità migliore, una resa cromatica ottimale ed una manutenzione adeguata, di certo eleva gli standard di vita e quindi sociali del comune. Naturalmente ciò influisce positivamente anche sulle attività commerciali insistenti sullo stesso territorio. 7 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 3. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO. 3.1 Sintesi dell’intervento Il P.F. dovrà compiersi attraverso una serie di interventi che riescano a garantire: contenimento del consumo energetico; elevata affidabilità degli impianti; protezione da sovratensioni; controllo automatico della potenza; regolazione temporizzata e personalizzabile del flusso luminoso; auto-accensione ed auto-spegnimento in funzione della luminosità ambiente; possibilità di telecontrollo e telegestione del proiettore da remoto; facilità di installazione e manutenzione. limitazione del flusso luminoso verso l'alto; valorizzazione dei luoghi urbani: strade, piazze, aree pedonali, aree verdi, nuclei storici, aree porticate, ecc.; razionalizzazione dei supporti e degli apparecchi di illuminazione; conservazione, in ambiti particolari, di supporti e apparecchi di illuminazione storici e/o tipici della Città; Il tutto attraverso l’adeguamento dell’intero impianto, a partire dai quadri elettrici fino agli organi terminali, alla normativa vigente in materia di sicurezza e risparmio energetico. Gli interventi previsti possono essere riassunti nelle seguenti fasi: 1. verifica della funzionalità ed adeguamento alla normativa dei quadri elettrici esistenti, con la possibilità di dislocare gli stessi in zone differenti, nonché adeguarne la potenza; 2. verifica ed adeguamento delle linee elettriche; 3. verifica ed adeguamento dell’impianto di messa a terra e degli altri impianti di protezione; 4. verifica ed adeguamento, ove necessario, della posizione dei pali di illuminazione al fine di poter garantire un flusso luminoso omogeneo ed efficiente; 5. sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con nuovi corpi illuminanti a LED; 6. smaltimento in un centro di conferimento rifiuti speciali delle parti di impianto non riutilizzabili da parte della amministrazione; 7. ottimizzazione del nuovo impianto. 3.2 Verifica della convenienza del modello di partenariato pubblico-privato L’Amministrazione Comunale ha deciso di avvalersi del Finanziamento tramite terzi (F.T.T. di seguito definito) per conseguire i risultati in materia di riduzione della spesa energetica e di conseguenza migliorare l'efficienza della illuminazione pubblica. L'Amministrazione Comunale vuole conseguire non solo il risparmio derivarne dalla contrazione dei consumi elettrici, ma cogliere l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride 8 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo carbonica CO2 nell'atmosfera in linea con il protocollo di Kyoto conservando gli equilibri dell'ecosistema salvaguardando i bioritmi naturali delle piante e degli animali. Per F.T.T. si intende quella formula tecnico-finanziaria in virtù della quale la fornitura globale di servizi di diagnosi, installazione, manutenzione, gestione, esercizio e finanziamento di impianti tecnologici innovativi garantiscono il risparmio d'energia. È effettuata da determinate società di servizi che ripagano l'investimento ed il costo dei servizi erogati con il valore del risparmio energetico effettivamente conseguito con l'intervento. Questo strumento innovativo, da poco operativo in Italia, è stato utilizzato di recente, seppure con una veste diversa, da altri comuni. Tale strumento può essere adottato con le procedure (in materia di pubblici servizi) di cui al D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. unitamente al Global Service. Gli impianti di P.I. occupano nell'Amministrazione di una città una posizione di primo piano sia per il loro valore patrimoniale che per gli oneri di esercizio. Essi inoltre costituiscono uno dei servizi primari da rendere al cittadino tesi a garantire il comfort, la qualità di vivibilità della città e la sicurezza nella sua interezza. Considerato che il contratto d’appalto per la pubblica illuminazione con l'impresa SIMEI terminava il 30 settembre 2006 e pertanto occorre procedere ad una nuova gara di appalto con nuove tipologie protese alla modernizzazione dell'impianto, riduzione dei costi di gestione e consumi in genere in linea alle nuove disposizioni di legge in materia di inquinamento luminoso, non più procrastinabile. L'impianto, allo stato attuale, presenta carenze funzionali, elettriche, meccaniche, non è rispondente del tutto alle prescrizioni normative vigenti, per cui è necessario uno studio che miri ad un insieme di interventi atti a salvaguardare la pubblica e privata incolumità e a garantirne l'efficienza operativa, programmandone vantaggi anche in termini economici. Sì può affermare che da questo tipo di intervento in regime di F.T.T. (Finanziamento Tramite Terzi, a carico dell'Appaltatore) deriverebbe un notevole vantaggio per l'Amministrazione Comunale di Tremestieri Etneo sia in termini economici (in quanto non si dovrebbero attivare una serie di procedure lunghe, complesse e costose che richiederebbero un indebitamento diretto per circa € 3.115.000,00 con la Cassa DD. PP. sia in termini di visibilità e sia in termini di qualità del servizio offerto ai Cittadini, con tempi di realizzazione abbastanza ristretti (al max 12 mesi dall'aggiudicazione dell'appalto = al tempo stimato per il completamento di tutte le opere di cui al presente Studio di fattibilità). 9 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 3.3 Matrice delle alternative La scelta attuale del progetto come descritto nella scheda di intervento è l’evoluzione di alcune alternative progettuali che nel corso dello studio sono poi state abbandonate o modificate in funzione del peso in vantaggi e svantaggi che le stesse comportavano. La scelta definitiva sembra essere pertanto la scelta migliore da molti punti di vista e senz’altro la più condivisa da cittadini, residenti e commercianti. Le alternative progettuali discusse riguardavano vari aspetti della sistemazione complessiva dell’area. Alcuni fra i vantaggi dell’illuminazione a Led contro la tradizionale illuminazione pubblica a vapori di sodio : Risparmio energetico: • a parita’ di illuminazione , con la tecnologia LED si ha un risparmio energetico dal 50 al 80%. Qualita’ della luce: • La luce emessa dalle lampade al sodio e’ gialla, non corrispondente al picco della sensibilita’ dell’ occhio umano: i colori non sono riprodotti fedelmente ed e’ quindi necessaria piu’ luce per garantire una visione sicura. • I LED invece, emettono luce bianca fredda, che permette di raggiungere un’illuminazione sicura per gli utenti della strada (abbassa i tempi di reazione all’imprevisto) , con minor consumo di energia. La luce bianca attraversa molto meglio la nebbia, rendendo i veicoli piu’ visibili. Inoltre i LED aumentano anche la qualita’ delle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza. • L’indice di resa colorimetrica (CRI) indica la fedelta’ di riproduzione dei colori: vale 20 per le lampade al sodio e 80 per le lampade LED. • L’idea di legare la tecnologia LED all’illuminazione stradale deriva anche dalle ultime scoperte scientifiche in campo percettivo: gli studi sulla visibilita’ con luce bianca si basano sul fatto che a seconda della luminanza utilizziamo o meno tutti gli apparati percettivi del nostro occhio (coni e bastoncelli). I risultati indicano che sono da preferire le sorgenti luminose con spettro prevalente nella banda del blu , come i LED, senza richiedere elevati valori di luminanza. Le lampade al sodio ad alta pressione presentano uno spettro centrato nella banda del rosso, molto al di fuori del picco di sensibilita’ dell’occhio umano. • Si puo’ quindi affermare che con le lampade al sodio occorre aumentare la potenza luminosa del 50% per garantire una visione sicura. Inquinamento luminoso: • Le lampade al sodio, essendo omnidirezionali, diffondono la luce in tutte le direzioni ed e’ necessario dotare il lampione di parabola per recuperarne meta’: l’efficienza luminosa finale e’ il 50% di quella emessa. • Il LED e’ direzionale per costruzione ed emette un fascio luminoso definito, a 90°, da 90 lumen/watt (alimentazione a 350mA) e quindi riduce al minimo l’inquinamento luminoso. Il 10 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo LED puo’ essere interfacciato con delle ottiche secondarie per restringere il fascio luminoso. In conclusione, la lampada al sodio, per qualita’ della luce, efficacia della proiezione e inquinamento luminoso, risulta essere inferiore alla lampada LED. Durata: • La vita utile dei sistemi a LED e’ stimata in 50.000-100.000 ore (10-20 anni, 12 ore al giorno) contro le 4000-5000 ore (11-14 mesi) delle lamapade al sodio ad alta pressione. • Secondo stime, dopo 50.000-100.000 ore la luminosità dei sistemi a LED scende al 70% rispetto al valore iniziale e questo puo’ essere considerato il termine della vita utile del LED. • L’indice di caduta del flusso luminoso dei LED e’ nul class=”home_font”lo dopo 3000 ore di funzionamento, anzi nelle prime 5000 ore aumenta leggermente. I fari al sodio, invece, dopo 3000 ore presentano una riduzione del flusso fino al 40%. Manutenzione: • i costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell’ordine di un decimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso. Costi • i sistemi a LED hanno un costo iniziale maggiore, dal doppio al triplo, rispetto alle soluzioni tradizionali. • Considerando pero’ la maggiore durata , il risparmio energetico e la mauntenzione quasi assente, si ha un risparmio netto dal 50% al 80%. • Il dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America stima che sostituendo,negli U.S.A., nei prossimi 20 anni l’attuale illuminazione stradale e urbana con i LED si possa: 1. diminuire il consumo di energia elettrica del 62% 2. ridurre le emissioni inquinanti di 250 milioni di tonnellate di anidride carbonica 3. evitare la costruzione di 153 nuove centrali elettriche 4. risparmi finanziari per 115 miliardi di dollari di finanziamenti non necessari per la costruzione di centrali elettriche.- Inoltre la produzione di semiconduttori diventa sempre piu’ economica con l’ aumentare dei volumi di produzione e quindi, con il diffondersi della tecnologia LED, i prezzi si abbasseranno. La tecnologia LED e’ in rapido sviluppo e l’ efficacia luminosa dei LED aumenta rapidamente, mentre la ricerca per gli altri tipi di illuminazione e’ terminata. 11 Studio di fattibilità P.F. pubblica illuminazione Relazione illustrativa Comune di Tremestieri Etneo 4. STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE. 4.1 Effetti dell’intervento e del suo esercizio sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini. Il progetto, come descritto nella relazione tecnica e negli altri elaborati, prevede interventi che indubbiamente migliorano sia gli effetti sulle componenti ambientali, sia sulla salute dei cittadini per i motivi seguenti: • verranno sostituite le attuali armature contenenti lampade ai vapori di mercurio ed ai vapori di sodio alta pressione, le prime altamente inquinanti per l’ambiente e cancerogene in quanto contenenti mercurio. • Le lampade dovranno essere smaltite in appositi centri di conferimento rifiuti speciali. Il progetto prevede di adeguare alle normative vigenti gli impianti, a partire dai punti di fornitura di energia, ai quadri elettrici, fino ai corpi illuminanti, con l’eliminazione dei rischi di elettrocuzione che rappresentano un pericolo reale per i cittadini. Il risparmio energetico garantito dalla tecnologia prevista in progetto è un ulteriore effetto positivo sulle componenti ambientali. L’abbattimento dell’inquinamento luminoso garantirà un miglioramento della fruibilità degli spazi illuminati ed un miglioramento percettivo di insieme per quanto concerne gli aspetti paesaggistici. La tecnologia adottata prevede un innalzamento del livello qualitativo di percezione visiva e del relativo comfort e un aumento del livello di dettaglio delle immagini. Le fasi successive della progettazione dovranno prevedere le azioni da compiersi durante l’esecuzione dei lavori per garantire il corretto smaltimento dei materiali dismessi ove non recuperabili e riutilizzabili. 4.2 Procedure di valutazione di impatto ambientale. L’intervento previsto non ricade in quelli per i quali si rende necessaria una V.I.A., pertanto non è prevista nessuna procedura da adottarsi in tal senso. Il Progettista 12