Acciardi Daniela, Congiunzioni frasali e connettori testuali (C

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Acciardi Daniela, Congiunzioni frasali e connettori testuali (C
Acciardi Daniela, Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT), To
appear in Atti del X Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana.
Basilea, 30 Giugno – 3 Luglio 2008.
Congiunzioni frasali e connettori testuali
(C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
DANIELA ACCIARDI
Università degli Studi di Firenze
1. Introduzione
1
La presente ricerca intende chiarire alcuni aspetti dei connettivi testuali nell’italiano parlato
spontaneo e nello scritto letterario. Lo studio è condotto su due corpora di lingua italiana, con
un alto grado di rappresentatività delle due varietà diamesiche dell’italiano: il corpus di
2
3
italiano parlato spontaneo C-ORAL-ROM Italia e il corpus di lingua letteraria GRITTEXT .
Entrambi i corpora sono archiviati presso il Laboratorio Linguistico del Dipartimento di
4
Italianistica (LABLITA).
1.1.
Definizione di connettivo
5
I connettivi sono mezzi della coesione testuale. Halliday e Hasan (1976) affermano che i
connettivi hanno funzione di collegamento fra gli elementi linguistici dello stesso testo che
non sono messi in relazione da altri mezzi strutturali. Studi più recenti di Mila Samardzic
(1995) asseriscono, inoltre, che «I connettivi svolgono la funzione di raccordo tra le varie
1 L’indagine prende le mosse dalle ricerche sui connettivi effettuate in ACCIARDI 2006 e ACCIARDI IN
STAMPA(A) e (B).
2 http://lablita.dit.unifi.it/coralrom/
3 http://lablita.dit.unifi.it/grittext/php/index.php
4 http://lablita.dit.unifi.it/
5 Sui connettivi si veda anche DRESSLER 1974, BAZZANELLA 1985, FERRARI 1995.
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Daniela Acciardi
parti del discorso contribuendo alla sua pianificazione sintattica. Oltre alla funzione di
stabilire i rapporti sintattici all’interno di una proposizione o di un periodo, i connettivi
possono articolare intere porzioni del testo». Angela Ferrari (2008) conferma la differenza fra
le due funzioni e, rifacendosi al dizionario di Coletti Sabatini (2006), chiama congiunzioni
frasali i connettivi con la funzione di collegare frasi (clausole) all’interno di uno stesso
enunciato; e congiunzioni testuali quelli che collegano enunciati all’interno di un testo. Nota,
inoltre, che una congiunzione frasale, se preceduta da una forte soluzione di continuità
linguistica (prosodica o interpuntiva), può essere utilizzata in funzione di congiunzione
6
testuale .
Nei precedenti approcci, in genere, vengono equiparate unità della lingua scritta e
parlata. Nel nostro approccio, che si ispira alla Teoria della Lingua in Atto (CRESTI 2000),
invece, vengono distinte le unità di riferimento delle due varietà diamesiche della lingua.
7
Nella lingua scritta, la frase è una configurazione completa e indipendente entro il periodo a
cui corrisponde un’espressione semanticamente compiuta fondata su una relazione di
predicazione soggetto-predicato. La clausola è una configurazione sintattica di tipo frastico,
non semanticamente compiuta, non interpretabile autonomamente, dipendente da una frase
principale o da altra clausola per relazioni di coordinazione o subordinazione. Nel nostro
approccio, l’unità di base della lingua scritta è costituita da una frase principale e dalle sue
eventuali clausole coordinate e/o subordinate, nonché dalle clausole incidentali che
partecipano alla stessa configurazione sintattica (Sentence). L’unità di riferimento della
lingua parlata è invece l’Enunciato, la cui definizione, con riferimento alla Speech Acts
6 FERRARI 2008: 411-416.
7 Il criterio di individuazione del periodo è di tipo interpuntivo e corrisponde alla parte di un capoverso
delimitata da due segni di interpunzione forte (punto fermo, interrogativo, esclamativo, puntini di sospensione
seguiti da iniziale maiuscola).
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
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Theory di Austin (1962), recita: «enunciato viene definito ogni espressione linguistica
interpretabile pragmaticamente, legata: a) ad una condizione semantica di piena significanza
dell’espressione in questione (parole lessicale vs morfema); b) alla sua realizzazione intonata
8
secondo un pattern melodico di valore illocutivo . […] Costituisce il corrispettivo linguistico
di un atto ed è prosodicamente identificabile nel continuum parlato (criterio illocutivo e
articolazione informativa). In tal modo l’enunciato risulta definito dal carattere
dell’autonomia, ovvero dell’interpretabilità pragmatica, e l’indice linguistico necessario alla
9
sua realizzazione è l’intonazione» .
Nel nostro lavoro sarà utilizzato il termine congiunzione frasale, per riferirsi ai
connettivi che legano clausole con il valore di connessione fra reggente e subordinata o fra
frasi coordinate all’interno di una Sentence, e il termine connettore testuale per riferirsi ai
10
connettivi usati come legame fra elementi testuali gerarchicamente superiori alla Sentence .
1.2. Specifiche GRITTEXT
Come è stato anticipato, la ricerca sullo scritto sì è servita del corpus di lingua italiana
letteraria GRITTEXT, archiviato presso il Laboratorio Linguistico del Dipartimento di
Italianistica dell’Università degli Studi di Firenze. Esso è costituito da 252 brani, scritti dal
8 Per lo studio corpus based e verifiche sperimentali di pattern intonativi con forme dedicate al compimento di
specifiche illocuzioni si veda FIRENZUOLI 2003.
9 CRESTI 2005: 250-251, successivamente, nello stesso articolo: «l’autonomia, o interpretabilità pragmatica, è
proprietà diversa dalla compiutezza semantica, né appare vincolata alla realizzazione di una predicazione, in
particolare a quella costituita da una forma verbale finita, come invece previsto per la proposizione».
10 In un periodo si possono trovare più di uan frase principale, nel caso si verifichino almeno due delle seguenti
condizioni: a) Cambio di soggetto; b) cambio di tipologia semantica del verbo (azione, valutazione, dire,
percezione, fattitivi, etc.) c) Cambio di tipologia sintattica di frase (verbale o nominale) d) Cambio di tempo,
persona e/o modo verbale; e) Cambio di modalità o punto di vista. Un periodo plurifrastico è formato da più di
una Sentence (CRESTI, IN STAMPA).
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Daniela Acciardi
1950 ad oggi, di 61 fra i più influenti autori della letteratura italiana; per un totale di 159
opere. Conta complessivamente 223.060 parole, ogni brano contiene da 500 a 1500 parole per
una media di 900 parole per brano. Il corpus è stato interamente annotato in maniera
automatica per le parti del discorso (PoS), attraverso un apposito software. Una parte del
corpus, 111 estratti da 78 opere di 43 autori (complessivamente 83.874 parole), è etichettata
per lo studio delle relazioni sintattiche e informative.
Il sottocorpus è stato etichettato in maniera automatica per parti del discorso, mentre
ne è stata eseguita manualmente l’analisi sintattica del periodo. Sul corpus è stata effettuata
l’analisi logica di tutte le frasi principali, che risultano così suddivise nei sintagmi costituenti.
All’interno della frase principale sono stati segnalati tutti i connettori testuali. I connettivi
frasali non sono segnalati, ma sono facilmente rintracciabili nel corpus, per definizione,
all’interno delle clausole coordinate e subordinate.
1.3.
Specifiche C-ORAL-ROM
Per quanto riguarda la lingua parlata, il corpus di riferimento è C-ORAL-ROM Italia, il
sottocorpus italiano di C-ORAL-ROM, corpus di lingua romanza (italiano, francese,
spagnolo, portoghese). È formato da 310.969 parole trascritte, 36h 16’ 10’’ di registrazione;
451 parlanti di cui 176 maschi e 175 femmine per un totale di 204 sessioni. C-ORAL-ROM è
stato trascritto seguendo una implementazione del formato standard CHAT (Codes Human
Analisys of Transcripts), regola inoltre la scansione orizzontale del testo di ogni turno con tag
che distinguono i confini prosodici terminali, ovvero di fine enunciato (//), non terminali,
ovvero di unità di informazione (/), e i confini prosodici relativi a episodi di frammentazione
(retracting e interruzioni). Il criterio di trascrizione è di tipo percettivo.
2.
Analisi corpus-based
2.1.
Connettori testuali in GRITTEXT
All’interno del sottocorpus completamente annotato di GRITTEXT, è stata effettuata una
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
61
ricerca quantitativa dei connettivi che svolgono la funzione di connettore testuale. È stato così
possibile stilare un elenco dei connettori testuali.
Tabella 1
Lemma
Tot. Occorrenze Connettore
E
2988
265
Ma
464
141
Poi*
162
24
Perché
203
15
Anche
254
14
Che
1929
13
Così
163
13
Allora
72
13
O
312
10
Però
45
9
Eppure
16
7
Più
416
5
Perciò
14
5
Mentre
59
4
Dunque
28
4
Tuttavia
15
4
Né
36
3
Oppure
14
3
Cioè
13
2
Comunque
11
2
Ebbene
5
2
Invece
52
1
Pure
30
1
Infatti
19
1
Perfino
19
1
Finché
14
1
Poiché
11
1
Infine
8
1
Quindi
8
1
D'altronde
4
1
62
Daniela Acciardi
Sicchè
2
1
Ciononostante
1
1
Nella Tabella 1 sono riportate le occorrenze totali dei connettivi e il numero di casi in cui
questi hanno funzione di connettore testuale. I connettivi più utilizzati con funzione di
connettore testuale sono e, ma e perché. Gli esempi sotto riportati mostrano gli usi prototipici
dei connettivi in funzione di connettore testuale, ovvero i casi in cui si registra la perdita della
loro funzione di strutturazione gerarchica del periodo.
(1)
Operai, e più propriamente, falegnami, calzolai, maniscalchi, meccanici, mosaicisti. E bettole,
botteghe affumicate e lucenti, caffè novecento. (Pratolini, Il quartiere)
(2)
Vidi sul ciglione la parete del casotto di grosse pietre annerite, il fico storto, la finestretta vuota,
e pensavo a quegli inverni terribili. # Ma intorno gli alberi e la terra erano cambiati; la macchia
dei noccioli sparita, ridotta una stoppia di meliga. (Pavese, La luna e i falò)
(3)
Così le sorelle dovettero sborsarle una somma, che non avevano nessuna speranza di rivedere
mai. # Poi le sorelle di mia madre soffrivano per un altro timore: che mia madre, venendo a
trasferirsi in città, si mettesse in testa di aiutarle al negozio. (Ginzburg, Sagittario)
(4)
Ma morirai, insinua lo spirito prigioniero divenuto così maligno da divertirsi al brivido che lo
percorre. Perché lo spirito è con i morti, ormai, e non c' è nulla che gli ripugni più della fatica di
provvedere, prevedere le vita. (Banti, Artemisia)
Bisogna osservare che, benché poi sia usato di frequente in funzione di connettore testuale,
nei casi in cui non svolga questa funzione, il suo status non è quello di congiunzione frasale,
ma di avverbio temporale, come nell’esempio:
(5)
Così ricopiò la lettera e poi io, in cambio, gli pagai la cena […]. (Moravia, Racconti romani)
Quando un connettivo è usato con funzione di connettore testuale, il suo valore semantico è
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simile a quello originario (che ha quando svolge il ruolo di congiunzione frasale), ma assume
tratti peculiari. Infatti, nell’esempio Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., il
connettivo e ha un valore presentativo (ecco, inoltre), più che di congiunzione copulativa;
nell’esempio Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., ma ha valore di presentare
un contrasto, di svelare qualcosa a prima vista tenuta nascosta (invece, nonostante tutto); in
Errore. L'origine riferimento non è stata trovata., poi non ha certamente valore temporale,
ma di aggiunta e sostegno a quanto detto in precedenza (d’altro canto); in Errore. L'origine
riferimento non è stata trovata., perché assume il valore di presentare argomenti a sostegno
di quanto è stato affermato in precedenza (infatti, oltre tutto).
2.2.
Connettori testuali in C-ORAL-ROM
È stata verificata l’effettiva consistenza in C-ORAL-ROM dei connettivi che svolgono anche
funzioni di connettore testuale.
Tabella 2
Lemma
Tot
occorrenze
Che
7693
E
6864
Ma
2227
Perché
2124
Anche
1907
Poi
1468
Più
1272
Cioè
1162
Quindi
1039
Allora
1012
Però
1001
O
930
Ecco
721
Così
567
Invece
372
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Daniela Acciardi
Tanto
334
Comunque
332
Sicchè
178
Infatti
172
Mentre
115
Oppure
100
Dunque
89
Né
64
Pure
36
Finché
15
Perfino
13
Eppure
13
Tuttavia
10
Perciò
6
Infine
5
Poiché
3
Ebbene
2
d'altronde
0
La Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. mostra le sole occorrenze in CORAL-ROM dei connettivi con valore di connettore testuale trovati in GRITTEXT ed
evidenzia che i connettivi usati più spesso con funzione di connettore nell’ambito della lingua
letteraria, sono anche quelli più ad alta frequenza d’uso nel parlato spontaneo.
Un precedente studio di Cresti (2005) ha evidenziato le caratteristiche distributive superficiali
dei connettivi ad altissima frequenza in C-ORAL-ROM, i risultati dei connettivi e, ma e
perché sono mostrati nel Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..
Grafico 1
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
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Dal Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. si nota che una percentuale
consistente di connettivi occorre dopo un break prosodico terminale, quindi ad inizio
enunciato. Le percentuali di utilizzo ad inizio enunciato, dunque, sono ben oltre il 50% per
ma e perché e superano il 35% per e. Percentuali intorno al 40% riguardano i connettivi che
occorrono dopo un’unità prosodica di tipo non terminale. E, solo una percentuale molto
inferiore, che va da un massimo del 20,5% per e ad un minimo del 3,8% per ma, riguarda i
connettivi utilizzati in linearizzazione entro l’unità tonale in cui occorrono. Nel parlato,
dunque, i connettivi e, ma e perché occorrono in percentuali consistenti in inizio di enunciato.
L’aspetto distributivo è dunque un indice incontrovertibile del fatto che esiste, anche nel
parlato, un uso consistente dei connettivi che non riguarda quello classico di congiunzione
frasale. Al fine di verificare quali siano i possibili usi di questi connettivi, è stato analizzato in
11
particolare il caso del connettivo perché .
11 Sugli usi e valori di perchè, si veda anche MORETTI 1982, DE FORNEL 1989, FERRARI 1992.
66
3.
Daniela Acciardi
Funzioni di perché nel parlato spontaneo
In uno studio precedente (ACCIARDI IN STAMPA(A)), sono state analizzate le caratteristiche
distributive e prosodiche di perché in C-ORAL-ROM. È stato così possibile identificare i
diversi livelli funzionali del connettivo nel parlato spontaneo:
¾ livello illocutivo, in cui perché è portatore del focus informativo del’enunciato e
funge da Unità Informativa (UI) di Comment; le illocuzioni associate a questa
funzione, ritrovate per il momento nel corpus, sono di Domanda oppure di
12
Espressione di ovvietà .
¾ livello di articolazione informativa dell’enunciato, in cui il connettivo svolge una
13
funzione di Ausilio Dialogico ; i casi riscontrati nel corpus mostrano che perché può
assumere il valore di Incipit oppure di Fatico.
¾ livello locutivo, in cui il valore del connettivo è interpretabile solo all’interno delle
relazioni sviluppate con le altre espressioni della UI. A questo livello, è stata
riscontrata, oltre all’uso atteso di congiunzione frasale, una funzione di
focalizzazione, in cui il connettivo all’inizio dell’unità tonale, funge da appoggio
fonetico rispetto all’espressione adiacente.
14
¾ infine, è stato trovato un uso peculiare di perché come connettore testuale .
12 Per la forma di valore illocutivo si veda CRESTI /FIRENZUOLI 2001, FIRENZUOLI 2003.
13 Cfr. FROSALI 2005.
14Per il momento, manteniamo al di fuori della schematizzazione il connettore testuale. Per una descrizione
dettagliata, si veda sotto par. Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
3.1.
67
Il livello illocutivo
Come abbiamo anticipato, le funzioni illocutive di perché rilevate nel sottocorpus sono solo
di due tipi: domande e espressioni di ovvietà.
In questi casi, perché è portatore diretto della forza illocutiva. La sua forma prosodica,
e in particolare il movimento della frequenza fondamentale (F0), è quello tipico della
domanda o dell’espressione di ovvietà. Perché con valore illocutivo si trova all’interno della
Figura 1
UI di Comment e spesso esaurisce l’intero enunciato.
(6)
DOMANDA Æ *PRO: questo perché ?COM (ipubdl04)
(7)
ESPRESSIONE DI OVVIETÀ Æ *ELA: eh //COM bah /INP io son rimasta / colpita //COM perché
…COM (ifamcv01)
Figura 2
3.2.
Il livello informativo-dialogico
A livello informativo-dialogico, sono stati rilevati perché con funzione di Incipit e di
68
Daniela Acciardi
15
Fatico . Il connettivo in funzione di UI Dialogica non ha nessi con il contenuto locutivo
dell’enunciato vero e proprio, né dal punto di vista sintattico, né semantico, poiché svolge
funzioni generali di presa di turno o di conclusione di enunciato sempre rivolte
all’interlocutore.
Quando perché è un Incipit, poiché sancisce la presa di turno da parte del parlante, si
trova ad inizio enunciato ed è realizzato tramite un’unità prosodica dedicata. La F0 è quella
tipica degli Incipit, con un attacco alto e discesa ripida, ha durata breve e realizzazione
fonetica ridotta.
(8)
INCIPIT Æ*VAL: perché /INP non hanno &fini +COM (ifamcv18)
Figura 3
perché
non
hanno
&fini +
Quando, invece, perché assume la funzione di Fatico, serve a tenere aperto il canale di
comunicazione con l’interlocutore ed a richiamarne l’attenzione. I Fatici hanno una
distribuzione libera all’interno dell’enunciato, sono segnalati da un’unità prosodica dedicata;
i valori della F0 sono medio-bassi, e l’unità prosodica ha una durata breve e scarsa
realizzazione fonetica.
(9)
FATICO Æ *VAL: perché /PHA come tu facevi a dormire //COM (ifammn08)
15 Per un approfondimento sulle caratteristiche degli ausili dialogici si veda FROSALI 2006.
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
69
Figura 4
3.3.
Il livello locutivo
L’analisi delle funzioni a livello locutivo di perché ha evidenziato caratteristiche peculiari;
infatti, esso può assumere due valori:
a) Valore di congiunzione frasale, in cui conserva la funzione sintattica e semantica di
congiunzione subordinante fra le espressioni di una stessa UI testuale o fra due UI
testuali diverse;
b) Valore di focalizzatore, in cui funge da mero appoggio fonetico dell’UI in cui occorre,
neutralizzando il valore semantico e sintattico di perché.
3.3.1. Perché con valore di congiunzione frasale
L’uso di perché previsto dalle grammatiche corrisponde sostanzialmente a quello di
congiunzione subordinante; e anche in GRITTEXT è stato rilevato che l’uso primario di
perché è proprio quello di introdurre subordinate. In C-ORAL-ROM, invece, le funzioni
svolte dal connettivo sono molteplici e, a nostra conoscenza, una di esse non è mai stata
notata in precedenza. Quando perché svolge la funzione di congiunzione frasale, le sue
caratteristiche fonetiche sono: la breve durata e la non indipendenza prosodica, perché la
porzione di F0 corrispondente al connettivo è pienamente integrata entro il profilo prosodico
della UI di cui fa parte. Abbiamo sottoposto gli esempi ad un procedimento sperimentale in
cui è stato soppresso il corrispondente sonoro del connettivo, secondo un sistema spesso
utilizzato in LABLITA per l’analisi del valore informativo delle diverse espressioni. Il
70
Daniela Acciardi
risultato ha mostrato che l’enunciato risultante non può essere interpretato, oppure che
l’interpretazione è modificata rispetto a quella della sequenza sonora dell’enunciato originale.
Data la peculiarità dell’uso, i perché con valore di congiunzione si trovano in UI di
16
tipo testuale, preferibilmente all’interno di Comment o di Topic . In questi casi, perché lega i
costituenti sintattici che appartengono alla stessa UI, conservando la sua funzione di avverbio
interrogativo (nelle frasi interrogative parziali) o di congiunzione subordinante, a seconda dei
casi.
(10)
AVVERBIO INTERROGATIVO Æ *MAR: e perché ridi ?COM (ifamdl01)
Figura 5
(11)
CONGIUNZIONE SUBORDINANTE (in Topic) Æ *SCA: ma se le persone vengono perché
vivono una persecuzione /TOP beh allora /TOP le porte devono essere spalancate //COM (inatps01)
Figura 6
16 SIGNORINI 2005.
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
(12)
71
CONGIUNZIONE SUBORDINANTE (in Comment)Æ *SRB: però /INP il tipo di lavoro/TOP l'
ho scelto perché mi piace //COM (ifamdl06)
Figura 7
3.3.2. Perché con valore di focalizzatore
L’analisi fonetica e prosodica del sottocorpus, però, ha evidenziato anche una funzione di
focalizzazione svolta da perché, che non era stata prevista dalla letteratura. In realtà, perché
può fungere da focalizzatore solamente in UI che siano portatrici di focus informativo (Topic,
Comment). In tal caso, i suoi correlati prosodici sono peculiari: la F0 ha valori più bassi
rispetto alla F0 delle altre espressioni della UI. Inoltre, la forma assunta dalla curva della F0 è
piatta ed ha una durata breve (circa 200 o 300 ms). Perché con valore di focalizzatore si trova
ad inizio unità tonale ed è seguito almeno da un’altra espressione, ad esso non può essere
associato alcun tipo evidente di funzione sintattica o semantica, perché si comporta come un
mero appoggio fonetico per ciò che segue.
(13)
FOCALIZZATORE (in Comment) Æ *ROS: a te te lo fo volentieri /TOP perché tu sei un tipino
//COM (ifamdl07)
Figura 8
72
Daniela Acciardi
Gli esperimenti di soppressione sonora dei perché focalizzatori hanno offerto un’importante
conferma, mostrando che l’interpretazione dell’enunciato non risulta modificata. Quindi il
significato di perché è neutralizzato e non è determinante nella comprensione dell’enunciato.
3.4.
Il connettore testuale
L’ultima tipologia, quella di connettore testuale è già stata individuata e proposta nella
letteratura. Tuttavia non erano mai state verificate né le sue caratteristiche distributive in
analisi corpus-based, né tanto meno i suoi corrispettivi prosodici nel parlato.
Nel parlato, il connettore testuale (TXC) ha caratteristiche peculiari. Come abbiamo
visto, nello scritto, perché con funzione di connettore testuale non crea rapporti gerarchici fra
le porzioni di testo che unisce, ma crea legami paratattici fra le espressioni legate, esse,
infatti, non sono in rapporto di subordinazione. Nel parlato, sono state trovati dei connettivi,
realizzati in unità prosodiche dedicate, che non creano rapporti gerarchici fra le UI ad esso
adiacenti, così come fanno i connettori testuali nello scritto. Solitamente le UI interessate
17
sono Comment. I TXC possono trovarsi all’interno di Stanze , nel caso in cui instaurano un
legame fra due Comment legati, oppure possono servire a legare due Comment indipendenti
in due enunciati diversi e contigui. Anche il valore semantico assunto dai connettivi in questi
18
casi, ricalca quello assunto dai connettori testuali nello scritto .
Diversamente dallo scritto, però, nel parlato, i TXC servono a segnalare
all’interlocutore che è in atto un processo di composizione del testo e che viene ripresa una
funzione precedentemente messa in atto. Quindi, la funzione informativa del TXC è quella di
ripresa anaforica di una funzione precedentemente messa in atto.
Quando perché svolge la funzione di connettore testuale, è realizzato tramite un’unità
prosodica dedicata, le cui caratteristiche sono: la durata doppia, ma anche più lunga, della
17 Per una definizione di Stanza si veda CRESTI 2000 E CRESTI IN STAMPA.
18 Si veda sopra par. Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
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lunghezza media dell’espressione in questione, la forma del profilo prosodico (piatto o
modulato), l’altezza di F0 (più bassa dei valori della F0 media delle unità prosodiche da esso
connesse, ma soprattutto di quella seguente), e alti valori di intensità.
Anche in questo caso, gli esperimenti di soppressione sonora hanno palesato che i
connettivi che svolgono questa funzione non sono eliminabili dal contesto, e, se lo sono, gli
enunciati così modificati risultano innaturali o realizzano valori semantici diversi da quelli
dell’enunciato originario.
(14)
CONNETTORE TESTUALE (ad inizio enunciato)Æ *VAL: io spero in quello //COM perché
/TXC c' ho otto persone davanti //COM (ifamcv18)
Figura 9
(15)
CONNETTORE TESTUALE (in stanza)Æ *AIA: scusa eh /CON io non voglio / replicare /^COM
perché / non [/] non è stata una comunicazione /COM la tua //APC (inatpd02)
Figura 10
Possono svolgere la funzione di TXC tutte le congiunzioni subordinanti e coordinanti, alcuni
74
Daniela Acciardi
avverbi, alcuni pronomi relativi, alcuni sintagmi preposizionali, come ad esempio: che,
perché, e, ma, o, quindi, per cui, allora, per cui, al limite, etc.
4.
Conclusioni
La ricerca corpus-based ha evidenziato alcune caratteristiche dell’uso dei connettivi nelle due
varietà diamesiche dell’italiano.
Tanto nella lingua scritta, quanto nel parlato spontaneo, alcuni dei connettivi a più alta
frequenza (e, ma, perché) possono avere caratteristiche distributive simili, ossia, per il parlato
si trovano dopo un break prosodico terminale, nello scritto, similmente, possono introdurre
frasi principali, anche dopo segno interpuntivo forte. Nello scritto letterario, l’uso primario
dei connettivi riguarda quello classico di congiunzione frasale; bisogna però notare che anche
l’uso dei connettivi in funzione di connettore testuale è ben attestato, dal momento che arriva
a coprire il 30% delle occorrenze, per quanto riguarda la congiunzione avversativa ma, il 9%
delle congiunzioni copulative e, ed il 7% della congiunzione subordinante perché.
Nel parlato lo studio su C-ORAL-ROM, ha concentrato l’attenzione su uno dei
connettivi ad alta frequenza: perché.
Lo studio corpus-driven di perché ha portato all’identificazione di funzioni illocutive e
funzioni di ausilio dialogico del connettivo che evidentemente non possono essere realizzate
nello scritto letterario.
Le funzioni di tipo connettivale riscontrate nel parlato possono essere di due tipi:
quella di congiunzione frasale e quella di focalizzatore. La funzione di congiunzione frasale è
fra tutte quella meno frequente, mentre nello scritto è la più frequente, ed è possibile solo nei
casi in cui il profilo prosodico del connettivo è completamente integrato con il resto dell’unità
prosodica in cui occorre. Si noti invece che la funzione di focalizzatore non ha un
Congiunzioni frasali e connettori testuali (C-ORAL-ROM e GRITTEXT)
75
19
corrispettivo nello scritto, mentre è la più frequente nel parlato .
Un terzo tipo di funzione, quello di connettore testuale, assume caratteristiche affatto
peculiari. Mentre nello scritto crea legami di tipo paratattico fra frasi principali, nel parlato,
invece, ha la funzione di sollecitare l’attenzione dell’interlocutore, evidenziare l’intenzione
del parlante di proseguire la sua locuzione e di segnalare la ripresa di una funzione
informativa precedentemente messa in atto.
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