Diapositiva 1 - Protezione Civile Ciampino

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Diapositiva 1 - Protezione Civile Ciampino
CE.S.I.S.S.
ITALIA
Corso di Formazione per Volontari
di Protezione Civile
Introduzione alle Comunicazioni radio
nelle attività di Protezione Civile
Rieti, 30 Gennaio 2016
Relatore Franco Forte
CE.S.I.S.S.
Argomenti della lezione
ITALIA
 Contesto generale del sistema Tlc Regionale
 Tipologie delle radio e loro componenti
 Il valore delle comunicazioni radio in emergenza (filmati)
 Descrizione delle radio Analogiche e Digitali - loro funzionamento
 Ponti radio e relativa copertura del territorio
 Frequenze e Canali radio
 Cenni sull’alfabeto fonetico NATO o ICAO
 Regole fondamentali per l’utilizzo pratico della radio
 Modalità del parlare in radio (chiarezza e concisione)
 Protocolli di chiamata Ordinaria e di Emergenza
 Utilizzo di una radio e logistica a supporto
 Controlli da effettuare prima dell’uso e relativa manutenzione
 Utilizzo pratico delle radio
 Funzionamento di una rete radio in emergenza
 Esempi tipi apparati
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1
CONTESTO GENERALE DEL SISTEMA TLC
REGIONALE
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CONCETTI
 L’uso della radio è soggetto a precise normative di Legge ed a
norme organizzative interne
 Rispettarle è facile e consente un uso ottimale del mezzo di
comunicazione, rendendolo disponibile per tutti
Gli apparati radio utilizzati in
Protezione
Civile,
DEVONO
essere:
1.OMOLOGATI a norma del D.M.
349/98
Saranno omologati dal Ministero delle
Comunicazioni, solo gli apparati radio
conformi alle specifiche ETS 300 086 /
300 113, con passo di canalizzazione
12,5 MHz, come previsto dal D.M.
625/1994 Art. 7 e D.M. 349/1998
Art.5.
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Cos’è la Radio
La Radio è intesa come quel dispositivo in grado di trasmettere o ricevere segnali
audio via etere per mezzo delle onde elettromagnetiche.
Tra il trasmettitore e il ricevitore non vi è alcun collegamento fisico
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TIPOLOGIA
VEICOLARI
PORTATILI
FISSI
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TIPOLOGIA
PORTATILI
Portabilità
Autonomia
Portata utile media 8 Km
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TIPOLOGIA
VEICOLARI
Portata utile media
15 Km
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TIPOLOGIA
FISSI
Portata utile
media 25 Km
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ITALIA
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Accessori
Antenne elicoidali per apparati portatili
Negli apparati portatili non è comodo realizzare antenne con piani di terra né
con lunghezze adatte. Le antenne per questo tipo di trasmettitori vengono
quindi realizzate con particolari tipi di bobine che pur riducendone la
dimensione fisica irradiano ugualmente il segnale emesso dalla radio, ma
con minore efficienza. Il piano di terra che si rende comunque necessario,
negli apparati portatili è costituito di fatto dal corpo dell'apparato e dal corpo
umano e considerando che lo stesso si colloca in un preciso luogo rispetto
all’antenna, si ingenera una leggera direttività del segnale trasmesso. In
caso di comunicazioni al limite di percettività è perciò utile provare a
spostarsi o a girarsi per selezionare la posizione migliore o più adatta alla
ricetrasmissione.
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PREMESSA
Durante le situazioni di emergenza è di vitale importanza fare in modo che
l'informazione giunga correttamente a chi ha la responsabilità di prendere le
decisioni. • Lo scopo di questo Corso oltre a fornire le necessarie conoscenze di
base degli apparati radio è quello di stabilire una procedura semplificata per le
comunicazioni in radiotelefonia per l’uso da parte dei Volontari delle Squadre di
Protezione Civile coinvolti nelle situazioni di emergenza. • L’intenzione è quella di
fornire un modo uguale per tutti, per stabilire le comunicazioni in radiotelefonia nel
modo più sicuro possibile in coerenza con l’accuratezza e le necessità delle radio
comunicazioni, specialmente nelle emergenze.
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CE.S.I.S.S.VALORE DELLE COMUNICAZIONI RADIO IN EMERGENZA
ITALIA
Ospedale Piccole Figlie di Parma
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VALORE DELLE COMUNICAZIONI RADIO
IN EMERGENZA
SOS “Save Our Souls”
inviato dal Titanic
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Il codice morse, della nave in pericolo
diceva: "CQD CQD SOS MGY TITANIC
Position 41° 44' N 50° 24' W. Require
immediate assistance
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Radio o telefono?
+ Utilizzabile in tutto il Mondo
+ Riservatezza delle comunicazioni
+ Trasmissione di voce e immagini
– Dialogo tra 2 persone solamente
– Tariffazione delle telefonate
– Alta probabilità di non poter telefonare in
situazioni di emergenza o in luoghi affollati !
Nessun costo di esercizio +
Praticità e immediatezza nell’utilizzo +
Circolarità delle informazioni +
Facilità nell’intercettare le comunicazioni –
Durata delle batterie (8 ore circa) –
Per comunicazioni oltre qualche km è necessaria –
un’infrastruttura adeguata (uno o più ponti radio)
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FUNZIONAMENTO DEGLI APPARATI
RADIO
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Le onde radio
Le comunicazioni via radio avvengono mediante onde elettromagnetiche
BANDA HF (0,3 – 30 MHz High Freq.)
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
BANDA VHF (30 – 300 MHz Very High freq.)
TRASMISSIONI RADIO LOCALI E NAZIONALI
BANDA UHF (300 – 3000 MHz Ultra High freq.)
TRASMISSIONI RADIO LOCALI E NAZIONALI
Marconi
L’onda radio emessa dall’apparato si diffonde nello spazio
trasportando a distanza l’informazione (voce, testo, immagini…)
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?
Come funziona una radio
Dopo l’accensione, la
ricetrasmittente
riceve le eventuali comunicazioni
in corso
Se non ci sono comunicazioni
la radio rimane in ricezione,
ma uno speciale silenziatore
evita all’operatore l’ascolto
del fastidioso fruscio di fondo
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Come funziona una radio
La radio entra in trasmissione con la pressione dell’apposito pulsante
La radio in trasmissione genera un segnale che, uscito dall’antenna si
diffonde in tutte le direzioni dello spazio anche in presenza di ostacoli
(naturali o artificiali)
Ogni radio esegue un’azione solamente: O RICEVE O TRASMETTE!
modalità HALF DUPLEX, mentre il cellulare ha la modalità FULL DUPLEX
Trasmettere quando una comunicazione è già in corso produce solo
interferenze
PTT
PTT “Push to Talk”
PREMI PER PARLARE
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il silenziatore (squelch) fa
ascoltare solo le comunicazioni
quando ci sono eliminando tutti
i disturbi
L’apparato ricetrasmittente
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L’antenna è l’elemento indispensabile di qualsiasi apparato che
utilizzi onde radio: è l’unico tramite tra la radio e il mondo esterno,
ed è quindi fondamentale per la corretta trasmissione e ricezione
dei segnali
Un’antenna danneggiata o coperta da ostacoli non permette il
corretto funzionamento dell’apparato radio
RX
TX
Batteria
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Il circuito ricevente capta i segnali radio attraverso
l’antenna, permettendo l’ascolto delle comunicazioni in
corso
Il circuito trasmittente genera il segnale radio
che si diffonde nello spazio attraverso l’antenna
La batteria di ogni apparato ricetrasmittente
permette il funzionamento di tutte le parti della radio
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PONTI RADIO E COPERTURA DEL
TERRITORIO
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Il ponte ripetitore
Per superare ostacoli orografici, naturali e umani, in modo da poter
comunicare in un ambito molto vasto vengono utilizzate stazioni
automatiche ripetitrici, comunemente chiamate Ponti Ripetitori
Il ponte ripetitore è posizionato in luoghi elevati, così da essere lontano
da ostacoli, per poter ricevere e trasmettere nelle migliori condizioni
Utilizza per il suo funzionamento due frequenze diverse
(semi-duplex), una per ricevere e una per trasmettere
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ITALIA
Il ponte ripetitore
Stazione automatica ripetitrice
STAZIONE RIPETITRICE
ALT. 1000 m
A
C
B
D
15 Km
90 Km
136 Km
226 Km
Portata utile oltre 200 Km
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Radio
portatile
(5W)
8-10 km
circa
Radio
portatile
(5W)
3-5 km
circa
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Copertura del territorio
OK!
KO!
Radio
veicolare
(10W)
40-50 km
circa
Radio
veicolare
(10W)
7-10 km
circa
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TIPOLOGIA
Stazione automatica ripetitrice
Analogico
Analogico/Digitale
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FISSI
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Tipologia di ponti ripetitori
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ITALIA
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Tipologia di ponti ripetitori
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FREQUENZE E CANALI RADIO
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ITALIA
Rete radio Protezione Civile Lazio
 La rete della macrocella Nord ,opera sulle
frequenze della Protezione Civile Regionale
(con canalizzazione a 12,5 kHz), in gamma
VHF per la ridiffusione, e in gamma UHF per le
gamme di collegamento, mediante connessioni
monocanali tra i ripetitori.
Fonte LAit S.p.A
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ITALIA
Rete radio Protezione Civile Lazio
La rete della macrocella Sud opera sulle
frequenze della Protezione Civile
Regionale (con passo pari a 12,5 kHz) in
gamma VHF per la ridiffusione e in gamma
UHF per le tratte di collegamento mediante
connessioni monocanali tra i ripetitori.
 La figura seguente riporta la
distribuzione dei ripetitori sul territorio
relativamente alla macrocella Sud:
Fonte LAit S.p.A
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ITALIA
Cosa sono i Canali radio ???
I Canali radio, sono le “memorie”
delle radio che contengono le
frequenze alle quali sono associati
Canali Ripetitore: Frequenze
di ricezione e trasmissione
differenti.
Canali Isofrequenza: Frequenze di
ricezione e trasmissione uguali.
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CANALI RADIO
In ogni apparato radio della Protezione Civile Nazionale, sono stati programmati tutti i canali
radio per poter essere utilizzati in eventuali missioni in tutta Italia.
Predetti Canali, sono stati raggruppati in liste regionali, chiamate ZONE.
La Zona denominata LAZIO, contiene per ciascuna delle cinque provincie, sei differenti canali,
di cui:
Canale Istituzionale – modalità DMR TS1
Canale Istituzionale – modalità DMR TS2
Canale Istituzionale – modalità Analogica
Canale Volontariato – modalità DMR TS1
Canale Volontariato – modalità DMR TS2
Canale Volontariato – modalità Analogica
La Zona Lazio inoltre, contiene il Canale Regionale in
modalità Analogica
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ITALIA
CANALI RADIO
Canali con ripetitore
Frequenze diverse tra ricezione e trasmissione da inserire nella programmazione delle radio
RICEZIONE
TRASMISSIONE
SUBTONO
Canale 1)
164,025 Mhz
159,425 Mhz
127,3 Hz (PONTE RADIO ISTITUZIONALE NORD)
Canale 2)
164,150 Mhz
159,550 Mhz
127,3 Hz (PONTE RADIO VOLONTARIATO NORD)
Canale 3)
164,3625 Mhz
159,7625 Mhz
127,3 Hz (PONTE RADIO ISTITUZIONALE SUD)
Canale 4)
164,125 Mhz
159,525 Mhz
127,3 Hz (PONTE RADIO VOLONTARIATO SUD)
Canale 5)
164,025 Mhz
164,025 Mhz
127,3 Hz (DIRETTA ISTITUZIONALE NORD)
Canale 6)
164,150 Mhz
164,150 Mhz
127,3 Hz (DIRETTA VOLONTARIATO NORD)
Canale 7)
164,3625 Mhz
164,3625 Mhz
127,3 Hz (DIRETTA ISTITUZIONALE SUD)
Canale 8)
164,125 Mhz
164,125 Mhz
127,3 Hz (DIRETTA VOLONTARIATO SUD)
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CANALI RADIO
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Canali con ripetitore
Frequenze diverse tra ricezione e trasmissione
UHF
VHF
CANALE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TX
1.593.750
1.594.250
1.595.000
1.595.250
1.595.375
1.595.500
1.595.625
1.596.250
1.596.375
1.596.500
RX
1.639.750
1.640.250
1.641.000
1.641.250
1.641.375
1.641.500
1.641.625
1.642.250
1.642.375
1.642.500
CANALE
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
TX
1.596.875
1.597.000
1.597.500
1.597.625
1.597.750
1.597.875
1.598.000
1.598.250
1.599.125
1.599.250
RX
1.642.875
1.643.000
1.643.500
1.643.625
1.643.750
1.643.875
1.644.000
1.644.250
1.645.125
1.645.250
Ulteriori 16 coppie di frequenze in VHF da 159.6250 a 164.3875 per la
realizzazioni di reti regionali, provinciali, interprovinciali o per aree
omogenee, ripartite in due coppie per regione.
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CANALE
TX
4.504.000
4.507.000
4.507.375
4.592.750
RX
4.604.000
4.607.000
4.607.375
4.692.750
4 coppie di frequenze a
copertura nazionale e ad uso
diretto ed esclusivo del D.P.C.
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ITALIA
ISTRUZIONI PER GLI OPERATORI DELLE
STAZIONI RADIO
Nel caso di viaggi di trasferimento di veicoli singoli o di autocolonne su lunghi
percorsi, deve essere sempre mantenuto il contatto radio con le stazioni capomaglia
delle zone attraversate.
Le comunicazioni di servizio delle unità locali hanno la priorità.
Gli operatori delle stazioni radio devono rispondere tempestivamente alle chiamate a
loro indirizzate, sia "a voce" sia con chiamata selettiva, mettendo subito in attesa il
corrispondente se sono già impegnati con altre comunicazioni radio o telefoniche
urgenti.
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ITALIA
CHIAMATA SELETTIVA AUTOMATICA
Utilizzando il numero identificativo di ogni radio, si può allertare una singola radio
senza chiamata a voce, bensì con chiamata selettiva; come per i vecchi cercapersone,
si può far squillare la radio desiderata tra tante che sono in funzione sullo stesso
canale radio
1. Attraverso la tastiera si compone la selettiva della radio da
chiamare, formata da sette cifre (concetto analogo al
numero di telefono cellulare)
2. Si preme il pulsante di “chiamata selettiva” presente in
ogni radio: si ascolterà una sequenza di toni musicali,
simili a quelli del telefono cellulare
3. La radio chiamata inizia a squillare e visualizza sul display il
numero della radio che ha inviato la chiamata
4. La radio chiamata continua a squillare finché l’operatore
non trasmette a voce, così da confermare il ricevimento
dell’allerta
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PROTOCOLLI:
Come chiamare ???
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CHIAMATO
ALFA 10
DA
da
CHIAMANTE
CENTRALE
CHIAMATA “SELETTIVA “ AUTOMATICA
E’ paragonabile ad un numero di telefono
personalizzato e unico per ogni apparato
L’apparato radio chiamato, emette un segnale ottico e acustico di allarme
per avvisare l’operatore
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
CHIAMATA SELETTIVA
Ogni apparato radio, ha un identificativo assimilabile al ns
numero di cellulare. Esso è composto da 7 cifre numeriche, e si
visualizza in due modalità, di cui:
1) all’atto dell’accensione appare sul display per alcuni secondi
2) attraverso il menù: Utilità - Info radio -Utente
Attraverso il display frontale del DP4801, è visibile la selettiva
del ns corrispondente che ci sta trasmettendo un messaggio.
La Centrale Operativa Regionale Lazio, ha la selettiva: 4070000
Ogni apparato radio ha inoltre un secondo identificativo di
Gruppo, con selettiva : 9990999
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
CHIAMATA SELETTIVA
Se genericamente pigiando il tasto PTT s’invia la comunicazione in modo
“Circolare” che tutti ascoltano, diversamente ogni qualvolta si genera una
chiamata “selettiva” verso un apparato radio, le comunicazioni oltre ad essere
ascoltate dalla sola radio interessata alla chiamata, verrà ascoltata anche dalla
Centrale Operativa, che controlla e gestisce tutte le comunicazioni. Tutti le altre
radio presenti in quel Canale, non ascolteranno nulla ma vedranno la piccola luce
verde (led) accesa.
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I PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
OVVERO
COME, QUANDO, COSA COMUNICARE
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Negativo
In attesa
Ricevuto
Avanti
Affermativo
Stimato
Attendi
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
INIZIO CHIAMATA
1
In caso di apparati radio non forniti di chiamata selettiva,
oppure in caso di chiamate “a voce”, la chiamata si effettua
pronunciando una o due volte il nominativo della stazione
desiderata, seguito da quello della propria stazione. Es.:
ALFA 10 da Centrale Operativa, cambio
(La Centrale Operativa vuole comunicare con la squadra Alfa 10)
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PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
RISPOSTA ALLA CHIAMATA
La risposta viene data con i nominativi posti sempre nello stesso ordine.
Es.:
Avanti Centrale Operativa, ALFA 10 in ascolto, cambio
(La squadra ALFA 10 risponde alla Centrale Operativa)
E’ da ricordare che il nome della squadra chiamante, deve essere sempre posto
alla fine
Tutti coloro che ascoltano una chiamata, ma non sono interessati direttamente,
devono prestare la massima attenzione alle comunicazioni in atto, attendendo la
fine delle comunicazioni prima di impegnare il canale radio per una propria
esigenza
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PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
TERMINE DELLA CHIAMATA
La chiamata, termina sempre con la parola “ chiudo”, aggiunta all’ultima
trasmissione effettuata.
Es.: Centrale: ALFA 10 da Centrale Operativa, cambio
Alfa 10:
Avanti Centrale Operativa, ALFA 10 in ascolto, cambio
Centrale: Recatevi a Via Plino, 7 per supporto ai Vigili del Fuoco
Alfa 10:
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RICEVUTO da ALFA 10 Via Plinio,7 attendiamo istruzioni, chiudo
PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
Chi è l’operatore radio ???
Una persona che sa osservare, sintetizzare, trasmettere velocemente
l’informazione.
Possiamo definirlo “l’occhio del Direttore dell’Emergenza”,
ma NON la sua mente!
Gli operatori delle stazioni radio devono rispondere
tempestivamente alle chiamate a loro indirizzate, sia "a voce" sia
con chiamata selettiva, mettendo subito in attesa il corrispondente
se sono già impegnati con altre comunicazioni radio o telefoniche
urgenti.
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PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
Bisogna sempre ricordare che la radio è una “risorsa scarsa”, dove una SOLA
conversazione è possibile. Per questo, le comunicazioni dovranno
essere:
Pertinenti:
Prima di trasmettere
PENSARE a ciò che
si deve dire
Brevi:
Solo UNO alla volta
può parlare!
ESAURIENTI:
Chi, Cosa, Dove, Quando, Perché
PRIVACY:
La radio va sempre considerata
ascoltabile da terzi
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Chiare:
Enfatizzare o
gridare può solo
peggiorare la
comprensione
PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE
In linea generale ,è importante utilizzare sempre un linguaggio chiaro nella
esposizione dei fatti, senza enfatizzare l’accaduto, mantenendo il più possibile
l’equilibrio e la freddezza del momento, dando così la possibilità di chi ascolta la
Vostra comunicazione, di focalizzare al meglio le Vostre richieste di
aiuto/supporto. Utile diventa sempre più l’utilizzo dell’alfabeto fonetico NATO o
ICAO, effettuando lo Spelling delle parole da trasmettere alla Centrale Operativa.
Esso è utilizzato da Aeronautica, Marina, Esercito, Forze di Polizia, Soccorsi ecc.
per comunicare dati non sempre di facile comprensione, oltre che ad evitare
ulteriori perdite di tempo
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CE.S.I.S.S.
ALFABETO
ITALIA
FONETICO NATO o ICAO
In caso di collegamento difficile è consigliabile parlare a bassa voce, vicino al microfono
utilizzando l'alfabeto fonetico NATO o ICAO (International Civic Aviation Organization)
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A
Alfa
H
Hotel
O Oscar
V Victor
B
Bravo
I
India
P Papa
W Whisky
C
Charlie
J
Juliet
Q Quebec
X
X-Ray
D Delta
K
Kilo
R Romeo
Y
Yankee
E
Echo
L
Lima
S Sierra
Z
Zulu
F
Foxtrot
M Mike
T Tango
G
Golf
N November
U Uniform
CE.S.I.S.S.
ITALIA
L’OPERATORE RADIO
La regola delle 5 W
CHI ?..... Ha causato l’evento, chi è rimasto coinvolto?
COSA ?... Cosa è accaduto???
QUANDO ?... A che ora è avvenuto il fatto???
DOVE ?... Come arrivare sul posto, il luogo, la città???
PERCHE’ ?... Perché è accaduto L’evento?
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
MODALITA’ OPERATIVE E RELATIVI CONTROLLI
Al fine di poter sfruttare al meglio le potenzialità di ogni apparato radio, è
necessario conoscere le sue caratteristiche tecniche e di funzionamento.
All’inizio di ogni Servizio da svolgere, è necessario eseguire delle prove di
funzionamento, collegandosi con la Centrale Operativa e chiedendo un rapporto di
ascolto.
E’ necessario avere maggior accortezza durante la trasmissione a “voce”; ossia
non parlare ad alta voce e troppo vicino al microfono, poiché il circuito preposto
alla trasmissione risente fortemente della saturazione. Nel caso specifico delle
radio Motorola DP 4801 il tempo di trasmissione continuo, viene determinato in
fase di programmazione ed equivale a 120 secondi (2 minuti); tale scelta è stata
dettata per non bloccare l’intera rete (vedi malfunzionamenti e trasmissioni non
desiderate).
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
MODALITA’ OPERATIVE
UTILIZZO PRATICO
Come illustrato precedentemente, la trasmissione avviene pigiando il tasto
principale della radio chiamato PTT (Push to Talk).
Premendo tale tasto e attendendo 3 secondi prima di parlare, si attivano tutti i
circuiti interessati al trasferimento dell’informazione con l’emissione di un suono
(beep), facendo in modo che le prime parole non vengano tagliate. Qualora il
canale fosse già occupato da altra trasmissione radio, l’apparato emette un altro
suono con tonalità diversa, avvertendo l’impossibilità momentanea a trasmettere.
Nel primo caso, la trasmissione si evidenzia con l’accensione della lucina verde
(led) presente sul pannello;
nel secondo caso, l’inibizione alla trasmissione viene evidenziata dalla lucina fissa
verde (led).
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CE.S.I.S.S.TERMINI
ITALIA
FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
La stazione radio di Coordinamento, si chiama Centrale Operativa
Tutte le altre sedi, i mezzi e le portatili con il “nome assegnato”
CHIAMATA VOCALE: la sede Protec di Roma chiama il defender ALFA 10
Alfa 10 DA CENTRALE
AVANTI CENTRALE
Alfa 10 IN ASCOLTO
In questo modo il Defender Alfa 10 sente
per primo il suo nome e presta attenzione
Il Defender Alfa 10 comunica alla Centrale
Operativa che è in ascolto e può procedere
con la comunicazione. Se fosse occupata
direbbe ATTENDI Centrale
Segue la comunicazione, al termine della quale l’equipaggio Alfa 10 conclude dicendo
RICEVUTO
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In questo modo è chiaro ad entrambi gli
operatori che il messaggio è stato ricevuto
CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Ricevuto
Per concludere una conversazione
Per confermare la corretta ricezione del messaggio
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CE.S.I.S.S.
ITALIA TERMINI
FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Avanti
Per comunicare al corrispondente che può procedere con il messaggio
Attendi
Per comunicare al corrispondente che deve attendere perché si è occupati
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Affermativo
Per rispondere Sì ad una domanda che ci viene posta
Negativo
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Per rispondere NO ad una domanda che ci viene posta
CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Interrogativo
Per formulare una domanda
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CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Ripeti
Per farsi ripetere il messaggio o l’informazione
In Attesa
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Quando si sta aspettando qualcuno o qualcosa
CE.S.I.S.S.
ITALIA
TERMINI FREQUENTI per le CHIAMATE a voce
Emergenza/Urgenza
Per segnalare una comunicazione di emergenza
Tutte le comunicazioni in corso
vanno interrotte immediatamente
per consentire la comunicazione
di emergenza
ATTENZIONE! Se non si tratta di una vera Emergenza, si rischia il
“ Procurato ALLARME” ai sensi dell’art.658 C.P.
58
CE.S.I.S.S.
ITALIA
Collegamenti con stazioni radio
a bordo di elicotteri
Le frequenze radio in banda VHF assegnate dal Ministero delle
Comunicazioni sono previste esclusivamente per l'impiego fra
stazioni fisse e mobili terrestri, quindi poste a livello del suolo
Tutte le comunicazioni radio
relative alla navigazione
dell'aeromobile devono essere
effettuate sulle frequenze di
servizio appositamente
previste per l'uso aeronautico
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Cosa NON dire via radio
Dati sensibili
Roger
Kappa
Copiare
Radio e Santiago
Polemiche
Chiacchiere
Saluti
Tutto ciò che non è
attività istituzionale
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TIPOLOGIA DI APPARATI RADIO PORTATILI
Motorola DP-3601 VHF
Icom IC-F31/41GT VHF/UHF
Motorola GP-380 VHF
Motorola DP-4801 VHF
CE.S.I.S.S. TIPOLOGIA
DI APPARATI RADIO VEICOLARI
ITALIA
EMC WARD-160 VHF
ICOM IC-F1810 / IC-F2810
ICOM IC-F1610 gamma VHF
ICOM IC-F110 / IC-F210
MOTOROLA-DM 3601 VHF
5
LA RADIO DIGITALE IN PROTEZIONE CIVILE
OVVERO
COME FUNZIONA
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Che cosa è una radio “digitale”
Le radio DMR (Digital Mobile Radio) sono apparati di
recente concezione, che grazie ai progressi tecnologici
possono portare diversi miglioramenti al modo attuale di
comunicare, trasmettendo la voce, sotto forma di dati
digitali. Le radio digitali possono comunque funzionare, da
subito, anche come radio analogiche tradizionali, ed
interagire con le radio già dotazione.
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La radio “digitale” in C.R.I.
DUAL MODE: Gli apparati di nuova acquisizione dal 2011
devono funzionare sia in modo analogico tradizionale, che
MODE:
Gli apparati
di nuova acquisizione dal 2011 devono funzionare sia in modo
nellaDUAL
modalità
digitale
DMR
analogico tradizionale, che nella modalità digitale DMR
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ITALIA
I Canali Radio in modo Digitale DMR
I canali con ripetitore raddoppiano grazie alle caratteristiche della
trasmissione digitale TDMA
Canali con ripetitore
Canali in diretta
01 a VOCE
CH01 DMR
CH07
DMR
01 b DATI
Le modalità “Voce” e “Dati” sono assunte per convenzione, ma in caso di necessità si possono
avere due canali “Voce” o due canali “Dati”, gestiti da un singolo ripetitore DMR
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La radio “digitale” in Protezione Civile
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La radio “digitale” in Protezione Civile
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La radio “digitale” in Protezione
Civile
•Funzionamento uguale all’analogico
•Non serve formazione specifica
•Audio sempre chiaro, senza rumori di fondo e senza disturbi
•Maggiore autonomia delle batterie
•Cifratura delle comunicazioni integrata
•GPS a bordo, radiolocalizzazione integrata
•Messaggi di testo in ingresso ed uscita
•Analoghi Canali (frequenze)VHF dell’analogico
•Raddoppio dei canali (analogici e digitali)
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TIPOLOGIA DI REGISTRAZIONI AUDIO
Confronto audio Analogico – DMR
Registrazione audio di un collegamento radio in isofrequenza
diretta (quindi senza ausilio di ponte ripetitore) per un
confronto tra la trasmissione analogica e la trasmissione
digitale. Il collegamento si è svolto con apparati Motorola DM4601
e DM1600 entrambi con la minima potenza di 5 watt sulla
frequenza 435,500. La distanza tra le due antenne è pari a circa 14
km, tra le località di Levico Terme e Civezzano in Valsugana
(Trentino). E' necessario menzionare che, tra le due antenne
radianti, si trova l'ostacolo orografico di una collina di circa
900 mt. di altitudine.
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DOMANDE
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