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Gli Speciali di Ship2Shore, Febbraio 2007 Logistica Numero 1, supplemento al n. 6/2007 del 6 febbraio 2007 - Direttore Responsabile Angelo Scorza WWW.SHIP2SHORE.IT www.zanardo.it Speciale Logistica C ome annunciato sul sito e sulla rivista settimanale, ecco il primo numero degli Speciali di Ship2Shore. Per inaugurare questa piacevole novità, che aumenta il valore aggiunto della nostra Testata con un ulteriore servizio ai Lettori, abbiamo scelto un argomento piuttosto magmatico, sicuramente ampio, dai confini a volte vaghi e spesso labili o sfuggenti: la Logistica. La scelta, non casuale né semplice, nasce dal lavoro pratico e dalla nostra politica editoriale: la presenza costante e l’attenzione puntuale all’informazione relativa agli sviluppi del mondo dei trasporti e dell’organizzazione e gestione degli stessi. Tralasciando l’accezione militarista del sostantivo (che è pur tuttavia l’originaria), la definizione di Logistica è, secondo Il Grande Dizionario Garzanti della lingua italiana: “la distribuzione o disposizione di persone e cose più funzionale al raggiungimento di un determinato fine”. È evidente l’indefinitezza di una tale accezione che tutto e niente potrebbe contemplare. Pertanto questo nostro supplemento non vuole essere una trattazione esaustiva dell’argomento – non basterebbe un volume enciclopedico – ma un semplice approccio, arbitrario e come tale anche discutibile, al settore polimorfo della logistica. Così abbiamo selezionato e trattato alcune categorie di “operatori logistici” che, a nostro parere, meritano la vetrina, escludendone altre di accezione più lata (fra cui interporti, autoporti, inland terminal, terminal portuali ecc.) che ci ripromettiamo di approfondire nei futuri Speciali. Ed anche all’interno di dette categorie abbiamo esaminato un limitato numero di società che, a nostro avviso, si sono distinte nella propria area e che hanno mostrato collaborazione nel fornirci dati e informazioni necessari, onde consentirci di gettare uno sguardo su un segmento di questo variegato settore. Angelo Scorza Indice: LOGISTICA TRADIZIONALE: - Esperia, la fiducia nel trasporto multimodale - Il combinato nel meridione si legge Fratelli Di Martino ................................................Pag. 3 - La solidità teutonica di Hangartner - Geodis, il segreto è la diversificazione ................................................Pag. 4 - Information technology, un atout da non trascurare - La forza della diversificazione anima il Gruppo Logistico LD ................................................Pag. 5 - La logistica entra nell’air cargo - Un logistico per l’industria del Centro-Sud ................................................Pag. 6 FARMACEUTICA: - Logistica farmaceutica e non solo per Chiapparoli - Petrone, la farmacia a 360 gradi ..............................................Pag. 13 - Tecnologia al servizio della logistica ..............................................Pag. 14 SOFTWARE: - I migliori logistici al mondo? Le formiche, naturalmente ..............................................Pag. 14 - Esperienza e innovazione, binomio vincente ..............................................Pag. 15 Gli Speciali di Ship2Shore - Norbert-Dentressangle, sulla roulette della logistica vince il rosso - La formazione (universitaria) prima di tutto ................................................Pag. 7 A cura di: Andrea Moizo Redazione Servizi Speciali di Ship2shore [email protected] - Ecco il logistico dell’anno! - TNT Logistics Italia, cambiano nome (CEVA) e proprietà (Apollo), resta la formazione ................................................Pag. 8 Direttore Responsabile: Angelo Scorza [email protected] ECOLOGISTICA: - La logistica al servizio dell’ambiente - Eppur si muove… anche la spazzatura ................................................Pag. 9 Ship2Shore www.ship2shore.it Via Caffaro 31/1, 16124, Genova Tel. 010 2517945 Fax 010 2514853 IMMOBILIARE: - Sostenibilità d’Oltremanica - Immagine fantascientifica, risultati concreti ..............................................Pag. 10 - Aig/Lincoln prosegue i lavori di Innova Business Park ad Arese - Giocattoli e conti correnti a Castel San Giovanni - Immobili “chiavi in mano” ..............................................Pag. 11 - Presenza capillare sul territorio, la strategia dei leader per la logistica immobiliare - Logistica immobiliare da multinazionale ..............................................Pag. 12 Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE Esperia: la fiducia nel trasporto multimodale La società patavino-catanese, uno dei più convinti fautori del combinato, ritiene indispensabile ulteriori sviluppi infrastrutturali e l’impegno politico Il rapporto fra Esperia e il trasporto multimodale, di cui la società amministrata da Giovanni Agrillo è considerata, a buon diritto, una delle antesignane in Italia, ha radici piuttosto antiche, ma ha vissuto anche periodi turbolenti. Operativa sin dagli anni ’70 nel settore del trasporto via strada sulla direttiva Nord-Sud Italia, Esperia avviò nei primi anni ’80 un servizio alternativo di trasporto combinato strada-rotaia. Tuttavia il primo biennio di attività, malgrado la collaborazione di un colosso come Cemat, diede così scarsi risultati da portare quasi all’abbandono di questa via. Da una parte vi erano difficoltà strutturali marcate come la mancanza di terminal attrezzati e l’inefficienza delle Ferrovie dello Stato, dall’altra il servizio risultava più costoso perché non si riusciva a bilanciare i carichi provenienti dal nord con quelli in uscita dalla Sicilia; i carri ripartivano infatti vuoti perché, date la generale deperibilità dei prodotti del meridione e la totale inaffidabilità delle FFSS, nessun cliente affidava ad Esperia la propria merce. Oltre alla fiducia guadagnata presso CocaCola Italia, tuttora cliente di Esperia, fu un’innova- zione tecnologica a smussare il problema. La progettazione e il brevetto di “casse mobili pieghevoli e impilabili” da 7,15 m, che viaggiavano in coppia con una capacità di carico complessiva di 34 pedane, “consentì un abbattimento dei costi grazie al superiore numero, rispetto ai tradizionali semirimorchi Hupac, di pedane trasportabili e alla maggiore disponibilità di carri ferroviari”. Inoltre, una serie di accordi tariffari con FFSS, mirati alla risoluzione del problema dei carri che ripartivano vuoti dalla Sicilia, contribuì a rendere più accettabile e competitivo il costo generale del servizio rispetto a quello via strada. Il tutto portò ad un incremento dei volumi di traffico tale da consolidare in maniera stabile e duratura questo tipo di servizio. Oggi Esperia, convinta più che mai che il trasporto monomodale via strada sia ormai superato, vuoi per l’accresciuta sensibilità alle tematiche ambientali, vuoi per i costi crescenti del gasolio, “adotta anche, su alcune direttive di traffico, soluzioni di trasporto multimodale strada-rotaia-mare e utilizza oltre alle casse mobili anche semirimorchi Hupac”. L’azienda ha le sedi direzionali a Padova e Cata- nia, ma si avvale di centri operativi a Bologna, Bari, Napoli, Catanzaro, Messina e Palermo e opera nei principali terminal ferroviari e marittimi italiani. Per i servizi di pianificazione, trasporto, stoccaggio e distribuzione merci dei suoi clienti Esperia dispone di un parco di oltre 600 unità di carico fra casse mobili di diverse dimensioni e semirimorchi ad uso promiscuo strada-rotaia, nonché di una cinquantina di mezzi per la trazione. Agrillo spiega che Esperia, fra i cui clienti spiccano Reckit Benckiser, De Longhi, Benetton, Sampellegrino e Granarolo, “crede fortemente nel trasporto combinato, ma per affermarsi definitivamente questa modalità necessita in Italia di adeguate infrastrutture e di sostegni da parte degli organi governativi”. Il combinato nel Meridione si legge Fratelli Di Martino Origine catanese ma anima ormai per metà padana, è stata fra i primi attori dell’intermodalità italiana L’evidente conduzione familiare, a partire dalla stessa ragione sociale, Fratelli Di Martino, non deve ingannare sulla reale dimensione di questa società di origine catanese, ma radicalmente installata su tutto il territorio nazionale. I dipendenti diretti del gruppo sono infatti ben 250 e il fatturato consolidato ammontava a 94 milioni di euro già nel 2004 (ultimo dato disponibile). La peculiarità di questa azienda, che le è valsa anche la nomination nella relativa categoria dell’edizione 2006 del premio “Il logistico dell’anno” promosso da Assologistica/Euromerci, è l’intermodalità. Nata infatti, sul finire degli anni ’60, con il sistema di trasporto tradizionale via strada, la Fratelli Di Martino ha sviluppato con successo il trasporto combinato ed intermodale (accompagnato da un’articolata offerta di servizi logistici) principalmente sulla direttrice nord-sud, consapevole che, di fronte ad una forte richiesta di qualità del servizio, in un ambiente competitivo nel quale la facile sostituibilità dei vettori garantisce all’utenza un forte potere contrattuale, il trasporto intermodale è una scelta quasi obbligata. Così la società sicula si è orientata sia sul combinato rotaia/strada, garanzia di un trasporto a basso impatto ambientale che consente di operare da e per qualsiasi area geografica evitando la rottura dell’unità di carico con notevole beneficio sia per i tempi di resa che per i costi, sulla base di un vasto parco mezzi che permette la disponibilità immediata per il carico e la presenza diretta (tramite i corrispondenti) nei paesi di origine e destino; sia sul combinato strada/mare grazie alla copertura dell’intero bacino mediterraneo attraverso la presenza di corrispondenti nei paesi di destino. Fra i molti clienti spicca Mercedes Benz per la distribuzione di autovetture e veicoli industriali. La società ha due siti principali: quello di Catania (sotto la responsabilità di Filippo e Mario Di Martino), un’area di 90.000 mq. (di cui 7.000 coperti) dotata di ribalte di carico e ben raccordata all’adiacente scalo ferroviario di Bicocca e all’autostrada; e quello di Guardamiglio, Lodi, (presieduto da Mario e Fabio Di Martino) che con i suoi 98.000 mq. (4.000 coperti) rappresenta un efficiente transit point per le merci in transito con destinazione Sud Italia e con particolare riguardo alla Sicilia, Grecia ed isole minori. Non vanno infine dimenticati 20.000 mq. disponibili a Piacenza e la filiale greca di Korinthos. C’è infatti un feeling particolare fra i Di Martino e la penisola ellenica, nato alla metà dei ’90 quando decisero di espandere alla Grecia il sistema di trasporto sperimentato con successo in Italia (la modalità, in questo caso, è mare/treno con il ricorso alla trazione stradale solo per l’ultimo miglio). Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE La solidità teutonica di Hangartner La filiale veronese della società svizzera che fa capo a Deutsche Bahn è un esempio di come certe realtà nostrane necessitino solo di una buona gestione per emergere La menzione speciale nella categoria diversificazione del Premio “Il Logistico dell’anno” ottenuta da Hangartner ha rappresentato un riconoscimento all’impegno che la filiale italiana del colosso dei trasporti svizzero-tedesco ha profuso nell’ambito del salvataggio dell’Ente Autonomo Magazzini di Verona e dei Magazzini Generali di Verona (controllate da Comune, Camera di Commercio e Provincia di Verona), completato nel 2003 con un’acquisizione come ramo d’azienda che ha provvidenzialmente salvato 200 posti di lavoro e un cospicuo parco infrastrutturale. Da quella data Hangartner Terminal, filiale italiana del gruppo Hangartner, con sede a Verona, non solo è riuscita a mantenere il posto di lavoro ai dipendenti di tali società, ma ha anche garantito ai soci pubblici un ritorno economico costituito dall’affitto delle infrastrutture. Inoltre, grazie anche alle aree acquisite la società è riuscita a sviluppare nuovi traffici ferroviari trasferendo un numero considerevole di trasporti dalla strada alla rotaia, e a ripristinare da Verona una linea “treno container” (La Spezia – Verona – La Spezia) collegata con il Mediterraneo. Il Gruppo Hangartner, che dal 2002 fa parte di Railion Deutschland AG, è stata fondata nel 1890 ad Aarau (Svizzera) ed è specializzato nel trasporto combinato con propri treni blocco sulle direttive di traffico europeo nord-sud e viceversa. Sono infatti ben 17 le filiali europee di Hangartner che movimenta soprattutto in Scandinavia, Germania, Svizzera e Italia. Il transito attraverso le Alpi viene effettuato principalmente (circa l’80% degli ordini) con trasporto combinato non accompagnato, mentre per i tratti iniziali dal luogo di fornitura e finali fino al punto di consegna vengono usati autocarri. Le spedizioni si muovono da ditta a ditta con la stessa unità di carico (casse mobili da 7.45 m, combitrailer da 13.6 m o paperliner, trailer speciali per il trasporto di rotoli di carta) anche quando viene variato il mezzo di trasporto. Per la parte di gestione logistica il gruppo dispone in Europa di circa 120.000 mq. di superficie di magazzino grazie a cui Hangartner è diventata una vera e propria piattaforma per lo stoccaggio, in cui vengono preparati gli ordini e lo smistamento dei prodotti: molte imprese industriali infatti rinunciano ad uno stoccaggio perché risulta complesso e costoso e si affidano al gruppo Hangartner come partner in outsourcing. Il tutto permette di generare un fatturato di gruppo di 12,4 miliardi di euro (nel 2005), occupare 65.000 dipendenti in 1.100 sedi in 110 paesi. La filiale italiana, guidata da Peter Disertori in qualità di direttore generale e dal direttore Pieralberto Vecchi, contribuisce attivamente a questi risultati. La posizione strategica sia rispetto agli assi ferroviari che a quelli autostradali e un complesso logistico di 410.000 mq., di cui 56.000 di magazzini, (a cui bisogna aggiungere il terminal di Domodossola da 62.000 mq.) dotati di terminal ferroviario da 11 binari (5 dei quali sono stati recentemente prolungati da 380 a 550 m) e ParkTir di 30.000 mq., nonché di un magazzino frigorifero da 84.000 m³ fornito di 2 tunnel di congelamento e di celle varie a temperatura controllata, sono gli atout che spiegano la ponderosa mole di traffici di Hangartner Verona. Sono infatti 13.000 (per un volume di 27.000 teu) le spedizioni annue, a cui si aggiungono 5.800 spedizioni (12.000 teu) con destinazione Germania, Benelux, Danimarca e Svizzera che confluiscono nel network Cemat-Kombiverkehr. I trasporti su strada nazionali ed internazionali, sia con carico parziale, sia con carico completo, sono 2.700, mentre sono circa 350 i vagoni ferroviari convenzionali che vengono agganciati ai treni blocco e 700 quelli che arrivano a Verona dalla Svezia, sfusi, con merce pesante. Pieralberto Vecchi e Peter Disertori Geodis, il segreto è la diversificazione Francesco Cazzaniga Dai trasporti overseas alla reverse logistic, Cazzaniga spiega la forza di un gruppo internazionale Da quando tutte le società italiane del Gruppo Geodis (ad eccezione di Geodis Bourgey Montreuil) sono passate sotto il controllo di Geodis Holding Italia le funzioni di Direzione Generale, Amministrazione, Controllo di Gestione, Direzione Finanziaria, Informatica, Marketing e Risorse Umane hanno direttamente fatto capo alla holding stessa, permettendo considerevoli sinergie. Tuttavia, come illustra il presidente e amministratore delegato di Geodis Holding (che direttamente controlla il 100% di Geodis Züst Ambrosetti, marchio operativo, e Geodis Immobiliare) Francesco Cazzaniga, “è la differenziazione la chiave del successo del gruppo”. Successo riscontrabile numericamente nella crescita di fatturato da 410 a 420 milioni di euro fra 2005 e 2006. “Le società del gruppo” spiega Cazzaniga “svolgono cinque mestieri diversi: la logistica tradizionale e la gestione dei magazzini rappresentano un 20% del fatturato, un altro 20% afferisce alla distribuzione sul territorio nazionale, il 40% è realizzato attraverso i trasporti internazionali, che, grazie all’interazione con le consorelle straniere, costituiscono il business principale del gruppo, mentre la parte restante si divide equamente fra la gestione dei trasporti di macchinari e l’attività della Bourgey Montreuil (carichi completi, cisterne, granulati, merci pericolose)”. Il grande vantaggio di Geodis Züst Ambrosetti è quello di far parte di un grande gruppo internazionale, capace di offrire soluzioni bestin-class nel campo della distribuzione europea e nazionale, dei trasporti intercontinentali via mare e via aerea, della logistica integrata, dei grandi progetti e delle opere d’arte, unito, al contempo, ad una relazione di prossimità con i propri clienti, possibile grazie ad un sistema capillare di filiali e partners (9 filiali per il traffico internazionale, 58 piattaforme di distribuzione nazionale, 17 magazzini logistici, 450.000 mq di aree coperte ed uffici). “Gli sviluppi dell’attività” racconta ancora Cazzaniga “avvengono a livello di gruppo centrale, come dimostra la recente acquisizione della divisione Freight Management di TNT, sulla base della specializzazioni in particolari settori (con questa espansione il fatturato di Geodis nel settore delle spedizioni aeree e marittime raggiungerà la soglia di 1,6 miliardi di euro e il gruppo francese raggiungerà la quinta posizione fra gli spedizionieri europei) o di particolari zone geografiche. Come ramo italiano possiamo sviluppare alcune nicchie come, ad esempio, il trasporto di prodotti alimentari freschi tipicamente italiani o la reverse logistic”. Proprio in questo campo si è ultimamente distinta Geodis Züst Ambrosetti, ottenendo il premio speciale per lo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’edizione 2006 del concorso “Il logistico dell’anno” organizzato da Assologistica/Euromerci. “Il nostro progetto, che sposa le norme specifiche sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) dettate dal D.Lgs. 151/2005, prevede il recupero di questi prodotti a fine ciclo. Se l’apparecchio in questione non è rigenerabile, attraverso specifiche operazioni di raccolta, stoccaggio, trasporto, riciclaggio e corretto smaltimento, siamo in grado di recuperare addirittura il 94% dei componenti e delle materie prime. È decisivo inoltre il supporto che forniamo ai nostri clienti nella progettazione e sviluppo di prodotti all’avanguardia non solo per il loro uso da vivi, ma anche per la loro facilità di gestione a fine ciclo”. Geodis Züst Ambrosetti si dedica ormai da diversi anni al problema della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici ed ha anche allestito un sito appositamente concepito per l’attività di eco-logistic a Busnago (5.600 mq coperti e 2.300 mq di piazzale attrezzato), in provincia di Milano. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE Information technology, un atout da non trascurare Anche un colosso come Kuehne-Nagel investe in innovazione L’investimento in information technology, che spesso risulta decisivo in realtà piccole e di nicchia per emergere, non è meno importante per operatori di dimensione mondiale come la svizzera Kuehne-Nagel, il cui impegno nella tecnologia ha meritato la menzione speciale al premio “Il Logistico dell’Anno”, edizione 2006, nella specifica sezione. Il progetto in questione riguarda la collaborazione fra Kuehne-Nagel e Carrefour, avviata in Italia nel 2000 e incrementata in modo decisivo nel 2002 con l’attivazione del deposito di Cameri (Novara), piattaforma progettata e costruita per lo stoccaggio, la movimentazione e la distribuzione dei prodotti food agli ipermercati Carrefour del centro-nord Italia. Il deposito si sviluppa su una superficie di 52.000 mq e movimenta annualmente circa 44 milioni di colli. Il progetto era quello di concentrare in un unico centro distributivo i flussi in entrata dai fornitori e gestire il servizio di preparazione e consegna sui punti vendita, garantendo forniture con elevata rotazione e puntualità nei trasporti e la riduzione delle scorte dei punti vendita stessi, che hanno potuto così massimizzare l’utilizzo degli spazi espositivi. Una dettagliata analisi delle problematiche in oggetto ha condotto Kuehne-Nagel a un utilizzo complementare di alcune tecnologie (Infolog Warehouse Management System e Voice Picking in radio frequenza) che hanno permesso il miglioramento dei KPI (Key Performance Indicators) complessivi del deposito e della produttività nelle attività di prelievo degli ordini, il raggiungimento dell’affidabilità totale del sistema di riordino automatico per i punti vendita di Carrefour e l’eliminazione totale dei controlli in ingresso da parte dei punti vendita. L’organizzazione Kuehne-Nagel in Italia, fondata nel 1964, oggi conta circa 1.800 dipendenti tra diretti e indiretti e 26 sedi dislocate nei punti strategici e baricentrici rispetto alle direttrici principali dei traffici delle merci. Con 11 piattaforme logistiche per un totale di oltre 550.000 mq e 15 uffici di freight forwarding, Kuehne-Nagel Italia fornisce su tutto il territorio soluzioni di supply chain door to door per i flussi delle merci in import ed export, via mare, aerea, terra, intermodale, e la successiva distribuzione a livello nazionale. Il gruppo svizzero Kuehne-Nagel, che ha sede a Schindellegi, risulta con 45.000 impiegati in 750 località di 100 paesi una delle multinazionali più importanti al mondo nel campo della logistica (nel 2005 1.910.000 Teu trasportati via mare, 654.000 tonnellate per via aerea, 6.000.000 mq di superficie di magazzini disponibili in 5 continenti, senza considerare lo sterminato network di partner cui il gruppo si appoggia per i trasporti stradali e ferroviari) e gode di ottima salute, come dimostrano i risultati dei primi nove mesi di attività del 2006: l’utile netto è stato di 315 milioni di franchi svizzeri (una crescita del 45,2% rispetto all’analogo parametro del 2005) su un fatturato di quasi 13,3 miliardi di franchi svizzeri (anch’esso in aumento del 31,8% rispetto all’esercizio precedente). A far da traino a queste performance il comparto delle spedizioni marittime, i cui volumi sono aumentati del 19% (il doppio rispetto alla crescita media del mercato), e quello dei trasporti aerei (+11%), oltre all’espansione del settore contract logistics, favorita anche dalla recente acquisizione della ACR Logistic che ha portato in dote un patrimonio di uffici in 11 paesi, 1,3 miliardi di euro di fatturato e 3 milioni di mq di magazzini. La forza della diversificazione anima il Gruppo Logistico LD Il gruppo presieduto da Giuseppe Bursese, da sempre sostenitore della terziarizzazione del mercato, ha fatto dei servizi multibusiness la chiave del proprio successo “Si è discusso molto, in questi anni, sull’opportunità o meno di affidare “ad altri” la logistica, ed è emerso che il valore aggiunto delle soluzioni di terziarizzazione è dato dal fatto che in un’unica unità produttiva sono concentrate tutte le operazioni, dalla ricezione diretta dei prodotti, ai centri di allestimento fino alla distribuzione. Tale architettura di sistema permette di ridurre i costi logistici di circa il 25% determinando sostanziali economie nei costi di gestione”. È stata questa la riflessione alla base del successo di Giuseppe Bursese, presidente del Gruppo Logistico LD (Laziale Distribuzione), approdato nel 1979 da Milano a Pomezia (Roma), sede della società per dirigere, inizialmente, un’azienda di trasporti, ma consapevole della crescente importanza del terziario in un paese in cui si produceva sempre di meno e si consumava sempre di più. Da qui l’idea vincente di una realtà multibusiness nei servizi di trasporto e di logistica integrata. Sono sei le società del Gruppo LD (Laziale Distribuzione, Interlaziale, Laziale Express, Log. DI., Logigraf, Inlog) e ben sette i campi di specializzazione (informatico-elettronico, farmaceutico, editoriale, bancario, promozionale, automotive, oggettistica) in cui le stesse forniscono servizi che vanno dalla supply chain alla logistica integrata, dal groupage alla distribuzione. Per gestire la logistica dei clienti il Gruppo LD negli anni ha creato per ogni settore impianti ad hoc, con strutture tecniche ed informatiche specializzate. Ciò ha permesso all’azienda di diventare competitiva in termini di costi e servizi offerti, e ai clienti di gestire maggiori volumi ottenendo economie di scala, diminuire le movimentazioni dei prodotti, ridurre i costi interni di gestione, migliorare l’efficienza nelle prestazioni e offrire nuovi servizi ai propri clienti. Anche per ciò che concerne la distribuzione LD offre svariati servizi (ordinaria, espresso, intermodale, door to door e consegne speciali) a seconda delle esigenze del cliente. A monte di queste attività ci sono dotazioni strumentali notevoli. Il parco veicoli comprende, infatti, 45 furgoni, 60 mezzi medio-leggeri, 25 motrici, 37 TIR e 150 casse mobili per l’intermodalità. Inoltre il gruppo utilizza 15 piattaforme distributive (di cui 5 controllate o partecipate) sparse sul territori nazionale per un totale di 1.500.000 spedizioni all’anno, 2.200.000 quintali di merce movimentata e un fatturato di 54 milioni di euro (dati 2005). Aldo Bursese, amministratore delegato, e Alessandro Bursese, figlio del fondatore Giuseppe Le strutture dedicate alla logistica non sono da meno: oltre 300.000 mq. di cui più di 130.000 coperti divisi in 17 impianti fra cui il nuovo Parco logistico di Santa Palomba (80.000 mq.), che sarà inaugurato nel 2007, e l’area portuale di Gioa Tauro, transit point, gestito da Inlog, del 100% del traffico via mare del Gruppo LD. Normale che la diversificazione di business e servizi abbia un riflesso speculare nella clientela: si va da IBM e Tre a Treccani e Touring Club Italiano, da BNL e Banca di Roma a Benetton e Sisley, passando per aziende diverse come Bergamon, Jaguar e Bricofer. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE La logistica entra nell’air cargo Lo spostamento per via aerea delle merci è ancora sottodimensionato in Italia, ma un operatore come Malpensa Logistica Europa offre già servizi all’avanguardia La sede di MLE a Linate L’aeroporto tradizionale è sempre stato visto come un gate, una porta di interscambio di merce tra aereo e strada, ignorando le possibilità di sviluppo e i servizi offerti alla regione circostante. Il ruolo di una Cargo City, di cui è espressione l’aeroporto di Malpensa, è invece quello di una piattaforma logistica rivolta al territorio, al servizio sia del trasporto aereo che dei consumatori e delle aziende di produzione o distribuzione italiane e di tutto il sud Europa. È all’interno (fisicamente e concettualmente) di questa Cargo City che opera Malpensa Logistica Europa, operatore cargo integrato che fornisce servizi di handling e logistica a tutti i clienti aeroportuali (vettori, spedizionieri, aziende, etc.) presso gli scali milanesi (Malpensa-Linate) e gestisce l’attività di handling documentale e fisico per l’imbarco-sbarco della merce e servizi di trasporto da e per gli aeroporti/destinazioni nazionali ed europei. La scelta strategica di MLE nasce da un’attenta analisi delle caratteristiche macro e microambientali che caratterizzano il nostro sistemaPaese. “In Italia, infatti, si registra un forte sottoutilizzo del mezzo aereo per lo sposta- mento delle merci. Gran parte delle merci viaggia ancora su gomma, una soluzione logistica che abbina alla marcata economicità un’intrinseca inefficacia, legata alla lunghezza del tempo d’erogazione della prestazione dovuta alle carenze della rete infrastrutturale nazionale. Il trasportato air cargo, al contrario, palesa un pacchetto di caratteristiche fisico-tecniche fortemente orientato alla qualità ed alla garanzia della soddisfazione delle esigenze del cliente: velocità del servizio, tracciabilità e controllabilità, garanzia di consegna ed integrità della merce trasportata. Il tutto a tariffe competitive, pur se, logicamente, non direttamente accostabili, data la differenza sostanziale delle due soluzioni di trasportato in oggetto”. MLE, attualmente presieduta da Domenico Iarossi con Maurizio Merenda come amministratore delegato, ha quale società controllante (socio unico) SEA S.p.A, la società di gestione aeroportuale degli scali milanesi, sede legale presso l’Aeroporto di Linate, e sede operativa presso la Cargo City dell’Aeroporto di Malpensa. Fondata nel 1996, inizia la propria attività operativa nel 1998, in concomitanza con l’apertura del nuovo terminal di Malpensa 2000. Nel febbraio del 1999 acquisisce parte dell’attività dell’operatore cargo precedente, SEA, occupandosi inizialmente di circa 50 compagnie aeree. Il 2002 è l’anno del trasferimento presso la sede definitiva di Cargo City, mentre dal 2003 cominciano le operazioni di movimentazione merce e posta anche presso Linate Aeroporto. La società svolge attività di logistica merci (deposito, custodia, raccolta e distribuzione merci, gestione di magazzini generali e depositi franchi, movimentazione negli spazi doganali, svolgimento di tutte le operazioni connesse) utilizzando diverse forme di trasporto e unità di carico e affiancandovi la prestazioni di servizi (ricevimento merce, controllo, confezionamento e sconfezionamento ULD, preparazione documentazione, operazioni doganali, network di raccolta e distribuzione merce su tutto il territorio italiano ed europeo, door to door aereo/ gomma). Per svolgere queste attività MLE dispone a Malpensa di 50.000 mq (fra magazzini,uffici, parcheggi e celle frigo) dotati di 40 ribalte carico/scarico e a Linate di 16.000 mq e 10 ribalte. Una dotazione infrastrutturale che ha permesso negli ultimi anni crescite percentuali del fatturato a due cifre (arrivato nel 2005 a 25 milioni di euro) e una parallela espansione dell’organico (attualmente 420 dipendenti fra MLE e società terze). La preparazione e la formazione del personale sono, del resto, aspetti importanti per MLE, al punto da aver creato una Business School finalizzata a favorire la crescita personale e professionale dei suoi collaboratori. “I piani per il futuro prevedono di incrementare il volume di merci da trattare e di acquisire nuovi clienti (compagnie aeree, spedizionieri), nonché l’incremento dei volumi delle compagnie aeree attualmente gestite (fra cui Cathay Pacific, Nippon Cargo, Cargo Italia, China Airlines, British Airways, Lufthansa, JAL, Air China) e da ultimo la risoluzione di alcune problematiche come l’intralcio all’operatività dovuto al ridotto orario di lavoro degli enti statali coinvolti nel corso di una spedizione aerea (Agenzia delle Dogane, GDF, Ufficio Fitopatologo, etc.)” Un logistico per l’industria del Centro-Sud Società giovane ma dalle spalle larghe, Motta fornisce servizi logistici nel meridione a colossi quali Enel e Gruppo Fiat La Motta S.p.A., azienda di servizi e logistica con sede a Battipaglia (Sa), è una società relativamente recente, nata nel 1994. Tuttavia gli uomini che la dirigono, i fratelli Motta, Gerardo, amministratore unico e proprietario del 45% del capitale sociale (il resto è in mano ad Angela Patti) e Vincenzo, responsabile della Direzione, hanno un solido background e un notevole dinamismo politico-imprenditoriale: il padre e lo zio dei due fratelli, già prima dell’ultima guerra, Gerardo Motta si occupavano di distribuzione di burro e acqua minerale su Roma; inoltre Gerardo è presidente, in quota AN, del Consiglio Comunale di Battipaglia, mentre Vincenzo è presidente supplente dell’albo degli autotrasportatori di Salerno, componente del consiglio nazionale di A.N.I.T.A. (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), la più antica associazione di imprenditori dell’autotrasporto merci in Italia, ed è stato consulente logistico dell’ex ministro Alemanno per i trasporti su gomma nel settore agricolo. Un notevole bagaglio di esperienza e non solo, che ha permesso ai fratelli Motta, all’inizio degli anni ’90, di lasciarsi alle spalle l’ottica del “camionista che apre la sponda, mette su e via” per sviluppare una flessibile e moderna attività nel settore della supply chain management. Se questo percorso ebbe inizio divenendo uno dei 10 vettori di Telecom, la svolta la si ebbe, pur mantenendo clienti storici quali Treofan, Centrale del latte di Salerno, Nexans Cavi e Metzeler, con l’ingresso di Enel fra i committenti: il colosso energetico già dal 2000 scelse la Motta come fornitore unico di servizi di trasporto, movimentazione, magazzino e gestione materiali per tutto il Centro-sud e le isole, con il supporto dei depositi Enel di Latina, Catania, Cagliari e Battipaglia (il più grande d’Italia con spazi di 30.000 mq, realizzato dalla stessa Motta e inaugurato lo scorso marzo). Fra gli altri clienti “di peso” vi sono alcune aziende che operano per il Gruppo Fiat, per le quali Motta fornisce la consegna just in time di particolari per autovetture presso tutti gli stabilimenti Fiat. Per il trasporto su gomma Motta utilizza oltre 200 automezzi delle più diverse portate e tipologie di allestimento, attraverso cui movimenta mensilmente più di 200.000 carichi sul solo territorio nazionale. Ma fra i punti di forza della società vi è la flessibilità del numero di mezzi, resa possibile da un network di vettori operanti in partnership con Motta, che le permette di rispondere alle esigenze temporanee e di picco della committenza. Inoltre, l’azienda dispone di ampie aree per la logistica delle merci: la sede, con 400 mq di uffici e un attiguo capannone di 1.000 mq. per piccole partite di merci; un’area in zona industriale di 18.000 mq (di cui 5.000 coperti); l’area di 30.000 mq, attigua alla precedente, dedicata alla logistica di Enel. Tutte queste aree sono facilmente accessibili e dislocate in prossimità dell’Interporto di Salerno, il cui progetto preliminare, malgrado la prossimità dell’analoga struttura di Nola-Marcianise, è stato approvato dall’ultima delibera CIPE del precedente Governo, che ne prevede la realizzazione entro il 2010 proprio a Battipaglia benché la proposta iniziale (primi anni ’90) riguardasse Pontecagnano. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE Norbert-Dentressangle, sulla roulette della logistica vince il rosso Il gruppo francese, in piena forma, ha ambiziosi progetti di espansione, fra acquisizioni, sviluppi tecnologici e programmi di ecosostenibilità Non si sa da dove cominciare per parlare del gruppo Norbert-Dentressangle. I numeri di questo gigante del trasporto e della logistica sono impressionanti, non meno dei riconoscimenti che sia il mercato sia gli addetti del settore gli riconoscono (nelle due edizioni del concorso “Il Logistico dell’anno” ND ha ottenuto il premio per lo sviluppo sostenibile nel 2005 e la menzione speciale per la tecnologia nel 2006 grazie al sistema informatico Web Tracking). Del resto le cifre di attività del gruppo francese parlano chiaro: il fatturato del 2005 è stato di 1.400 milioni di euro (898 frutto del settore trasporti, il resto proveniente dalla logistica) e quello 2006 di 1.608 milioni di euro (1.008 attribuibili ai trasporti e 600 alla logistica), una crescita del 15%. Non male per una società il cui business plan 2005-2008 prevede una crescita, ambiziosa ma non utopica, del 53% del fatturato che dovrebbe arrivare a fine 2008 a 2.000 milioni. Il parco automezzi con 5.100 motrici e 6.200 fra rimorchi e cisterne è commisurato a questi risultati, così come il personale, che si attesta sui 14.000 dipendenti, e l’area depositi che ricopre oltre 2.700.000 mq.. Il gruppo è quotato alla Borsa di Parigi nella categoria B di Eurolist e l’azionariato è in mano per circa il 70% alla finanziaria della famiglia Dentressangle, mentre il resto è sul mercato. La Norbert-Dentressangle detiene numerosi record in Europa: è il leader nel trasporto di prodotti confezionati (la gamma di prestazioni va dal trasporto di lotti completi al groupage internazionale), al primo posto nel trasporto in cisterna di prodotti sfusi (settore chimico, petrolchimico, alimentare e minerale), è lo specialista europeo del trasporto a temperatura controllata di frutta e primizie ed ha una posizione di leadership nella logistica della grande distribuzione. Vanta anche il primato in Francia nel trasporto su strada di prodotti voluminosi. La divisione logistica, che frutta il 38% del fatturato (diviso grossomodo equamente fra grande distribuzione e produttori di beni di largo consumo e di forniture industriali), conta 88 siti in Europa (la maggior parte in Francia e Italia) e 5.700 dipendenti. Fra i suoi principali clienti FNAC, Ikea, Heineken, Metro, Henkel, Johnson Wax, Glaxosmithkline, Diesel, Sergio Tacchini, Frette, Coin, Replay, Campari, Danone. In Italia, che insieme alla Svizzera rappresenta il secondo mercato per fatturato, ND è presente dal 1985, anno di apertura della filiale della divisione trasporti che nel 2005 ha fatturato 21 milioni di euro. La filiale logistica, invece, guidata da Alessandro Gokinajew, è attiva dal 1999, occupa 800 collaboratori per un giro di affari di oltre 80 milioni di euro che, prevede il business plan, raddoppieranno entro il 2008. Così come in Francia, dove ND nel 2005 ha inglobato Venditelli e buona parte delle attività di TNT Logistics France, anche in Italia la strategia di crescita si basa sulle acquisizioni: “decisiva quella di Cidem del 2003”, Gokinajew annuncia: “nel 2007 apriremo a Roma e in Puglia” (ND Italia utilizza 16 centri propri oltre a 13 depositi di terzi). Ma il Gruppo ND si propone sfide ambiziose anche per il futuro: oltre alla crescita dei ricavi, mantenere il profitto operativo al 5% del fatturato e svilupparsi internazionalmente (crescita nella penisola Iberica, consolidamento nella Mittleuropa, espansione in Cina, dove ND è presente dal 2005 con uffici commerciali per seguire gli stabilimenti di aziende che hanno delocalizzato, come Carrefour, e fornire ai clienti cinesi soluzioni logistiche per la distribuzione in Europa). Da non dimenticare infine l’impegno di Norbert-Dentressangle in materia di sicurezza stradale e impatto ambientale che, nel primo caso, si esplica in una politica di formazione e controllo che ha portato il numero dei sinistri ad uno ogni 550.000 km (contro la media europea di 1/150.000 km), e, nel secondo caso, nell’ottimizzazione dei flussi, nel ricambio triennale del parco automezzi e nell’utilizzo di un gasolio che riduce le emissioni di anidride carbonica dal 5 al 7%. La formazione (universitaria) prima di tutto Il gruppo STI, storico trasportatore e operatore logistico veronese, investe nella preparazione dottorale dei suoi dipendenti Per un settore in cui la competizione è aperta e agguerrita come quello della logistica la preparazione e l’aggiornamento dei dipendenti rivestono un ruolo decisivo nelle strategie di crescita delle aziende, al punto che una specifica sezione del concorso “Il logistico dell’anno”, organizzato da Assologistica/Euromerci, è intitolata appunto alla formazione. Il premio è andato quest’anno al gruppo STI (ex aequo con TNT Logitics Italia e DHL Exel Supply Chain) grazie al progetto Corporate University, che consente a sei dipendenti Francesca Sali della società di conseguire una laurea in Economia e Commercio, facoltà ritenuta idonea “perché i suoi insegnamenti abbracciano molte delle attività e delle problematiche presenti in un’azienda”, parole di Francesca Sali, assistente del direttore generale Pier Luigi Bongiovanni e ideatrice del programma. I dipendenti, fra cui la stessa Sali, sono iscritti all’Ateneo di Bologna e possono frequentare, in azienda e nella fascia lavorativa pomeridiana, i corsi a distanza organizzati dal Consorzio Nettuno, un’università telematica dotata di due reti televisive satellitari – RaiSat 1 e RaiSat 2 – e sito internet (www.uninettuno.it) che permette agli studenti di interloquire con i docenti da casa o dal lavoro. “Si sentiva in azienda” spiega Sali “il bisogno di intraprendere un programma di formazione che esulasse dai corsi di aggiornamento professionale, saltuari e limitati come argomenti. Il percorso universitario che abbiamo organizzato consente, oltre al conseguimento del titolo, il raggiungimento di un elevato livello professionale, frutto dell’integrazione tra pratica aziendale e teoria universitaria, e premia risorse giovani destinate a ricoprire ruoli di responsabilità nel giro di pochi anni”. STI - Società Trasporti Industriali - è stata costituita a Nogara (Verona) nel 1975 per realizzare trasporti di carichi completi o frazionati in Italia e all’estero, in particolare per aziende multinazionali, e nel corso degli anni ha diversificato la propria attività con la costituzione dei marchi STI Logistica e Unifreddo, che realizza per i propri clienti la catena del surgelato e garantisce il mantenimento del freddo lungo tutte le fasi del processo distributivo, dal trasporto all’immagazzinamento fino alla distribuzione nei punti vendita. STI partecipa inoltre a Palletways Italia, network formato da diversi concessionari dislocati su tutto il territorio nazionale che, sotto un unico brand, veicolano merce su pallet. Una vasta flotta di automezzi di proprietà ed una rete di collaboratori consentono di effettuare oltre 300 viaggi giornalieri, con merci consegnate in tutta Italia e in Europa, per un totale di 100.000 spedizioni all’anno, mentre grazie all’ampia disponibilità di magazzini (100.000 mq. compresa la filiale di Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti), il gruppo STI può creare soluzioni su misura, in termini di stoccaggio, groupage e gestione delle merci, per ogni cliente, fra cui Bauli, Coca Cola Bevande Italia, De Cecco, Ferrero, Kimberly-Clark, Rexam, Universal Clima. Per completare la distribuzione delle merci movimentate STI dispone di una rete di transit points distribuiti capillarmente sul territorio. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica LOGISTICA TRADIZIONALE Ecco il logistico dell’anno! Zanardo punta sulla dimenticare le origini logistica ospedaliera senza Per il 2006 è considerato il “logistico dell’anno”. Damaso Zanardo, presidente della Zanardo Servizi Logistici S.r.l., ha recentemente ricevuto il premio più prestigioso del concorso organizzato da Assologistica/Euromerci, nonché il premio per il miglior risultato nello “Sviluppo delle tecnologie applicate alla logistica”. La motivazione risiede nel Progetto Log-Os (Logistica Ospedaliera) realizzato dalla Zanardo in collaborazione con l’Azienda ULSS (Unità Locale Socio Sanitaria) n. 8 di Asolo (Tv). Si tratta di un nuovo modello per la gestione informatizzata Damaso Zanardo delle prescrizioni e l’organizzazione logistica del magazzino centrale e dei magazzini di reparto nelle strutture ospedaliere, elaborato per sopperire alle principali criticità riscontrabili in queste attività: alti livelli di scorte, dispersione di materiali, elevato carico di lavoro amministrativo per il personale ospedaliero, continua generazione di ordini urgenti e relativa gestione, frammentazione e inadeguatezza degli spazi di stoccaggio. L’architettura di LOG-OS è di tipo modulare e si compone in ogni sua fase (modulo) di un impianto organizzativo-procedurale specialistico e di strumenti (software) ad hoc, il tutto supportato da soluzioni tecnologiche di alto livello. Gli strumenti informatici adottati gestiscono per via telematica le richieste dai reparti al magazzino centrale, la convalida delle domande delle unità operative, lo scarico con palmare dei consumi in reparto. Tutte le fasi (dall’arrivo al magazzino unico alla somministrazione al paziente) sono assistite dalla radiofrequenza, che realizza un sistema integrato clinico-gestionale. Il progetto è stato accompagnato dalla razionalizzazione e unificazione dell’attività dei magazzini (magazzino centrale e magazzini degli ospedali di Castelfranco Veneto, Montebelluna e di 14 case di riposo) al nuovo hub logistico di Caerano San Marco (7.000 mq. di superficie). “Per quanto la logistica sanitaria sia il settore con le maggiori potenzialità” ricorda Zanardo “la nostra società ha il core-business nel trasporto industriale, con relativi magazzini doganali e nazionali, senza dimenti- care la logistica e la distribuzione dei beni di largo consumo”. Zanardo Servizi Logistici è un attore solido del panorama logistico con i suoi 25 milioni di euro di fatturato, oltre 200 dipendenti fra diretti e indiretti, una flotta aziendale di 120 automezzi e magazzini per un totale di 66.000 mq nei siti di Malcontenta (Ve), Massalengo (Mi), Caerano S. Marco (Tv) e Rivalta Scrivia (Al). Del resto ci sono 40 anni di esperienza alle spalle di questa società. La società è nata nel 1964 a Marghera, ad opera di Settimo Zanardo, padre di Damaso. L’attività aziendale si è sviluppata attorno al trasporto di grandi quantità di prodotti di largo consumo dal produttore ai dettaglianti. Col tempo la Zanardo ha aggiunto alla sua tipologia di attività anche quella portuale, divenendo l’anello di congiunzione tra le aziende del territorio veneziano e il porto di Venezia. Il nuovo millennio ha segnato il passaggio dalla gestione del magazzino alla gestione della logistica per alcune grandi aziende quali Campari, Ramazzotti, Alcan, Terninox, DeLonghi, in cui si segue il prodotto da fine linea alla sua consegna finale, compresa la parte amministrativa (inventariato contabile, custodia, parcellizzazione del lotto). Risalgono, infine, agli ultimi anni l’entrata nella Palletways Italia, l’unico network operante su tutto il territorio nazionale specializzato nella distribuzione espressa di merci su pallet, e la partecipazione di controllo nella Starlog, società di logistica operativa nel Nord Ovest. Per il futuro, conclude Zanardo, “Vogliamo consolidare la nostra presenza nel Nord Italia, sia per il mercato interno che per quello extra UE, attraverso le piattaforme di Malcontenta per l’Adriatico e di Rivalta per il Tirreno; vorremmo inoltre allargare ad altre ULSS l’utilizzo della Piattaforma di Caerano e clonare l’iniziativa in altre ULSS d’Italia”. Zanardo riceve il premio come Logistico dell’anno TNT Logistics Italia, cambiano nome (CEVA) e proprietà (Apollo), resta la formazione Con la nuova ragione sociale di Ceva dopo il passaggio ad una finanziaria americana, l’ex-TNT non smette di investire in risorse umane La formazione ha sempre rappresentato motivo di orgoglio per TNT Logistics (da quest’anno CEVA Logistics, dopo il recente passaggio di proprietà), che quest’anno ha vinto la categoria formazione al premio “Il Logistico dell’anno”, e una forma di investimento: nei Gianfranco Sgro 12 anni di presenza in Italia le risorse formate sono state ben 1.039. Il 2006 non è stato da meno e fra i molteplici programmi diretti ad ogni livello del personale spiccano il Road Safety Standard e il corso sul Contratto di Servizi Logistici. Il primo, nato dalla constatazione che ogni giorno TNT mette in circolazione 1.500 mezzi al servizio dei suoi 200 clienti, è un progetto sviluppato fra marzo e settembre e rivolto a 95 autisti di 54 aziende di trasporto fornitrici di TNT, selezionati in base ai volumi di traffico loro affidati, all’anzianità di servizio, alla valutazione della correttezza comportamentale del soggetto, al rispetto del cut off e dei livelli di servizio. Ha previsto un “pacchetto sicurezza”, inclusivo di corsi di guida sicura della durata di 1 giorno presso l’autodromo di Misano Adriatico, un kit pronto soccorso, visita medica e un “corso fatica” tenuto da personale TNT il cui scopo e’ stato testare la resistenza della persona in condizioni di stress psico-fisico. Il corso sul Contratto di Servizi Logistici, diretto al personale commerciale e ai Contract Manager, si è posto lo scopo di approfondire la conoscenza della struttura di contratto abitualmente utilizzata da TNT, analizzandone ogni dettaglio (parti, oggetto, obblighi, responsabilità, risoluzione e recesso etc.). TNT Logistics Italia era la filiale nel nostro paese della divisione logistics (38.000 dipendenti) del gruppo olandese TNT (160.000 impiegati in 200 paesi e un fatturato 2005 di 10,1 miliardi di euro), recentemente ceduta ad Apollo Management L.P., una delle maggiori società d’investimento private con sedi a New York, Londra e Los Angeles, che ne ha cambiato il nome in CEVA Logistics. La cessione, che, come quella altrettanto recente di TNT Freight Management a Geodis, dovrebbe inserirsi in un processo di focalizzazione sulla competenza principale, ossia la gestione dei network di consegna (contestualmente alla vendita della divisione logistica TNT ha annunciato l’accordo con il gruppo di trasporti Hoau di Shangai che con i suoi 1.100 depositi e 56 piattaforme fornirà la base dell’espansione del servizio express in Cina), ha fruttato a TNT 1.480 milioni di euro, di cui il 5% in azioni della nuova società, che dovrebbero parzialmente servire al gruppo per un programma di riacquisto delle proprie azioni sul mercato. In Italia TNT Logistics è entrata nel 1994 con l’acquisizione del contratto per la gestione della logistica ricambi di FIAT Auto. Da allora si è fortemente sviluppata, rafforzando la propria presenza nel settore Automotive e attuando una politica di diversificazione in altri settori di mercato, realizzata sia tramite una crescita organica sia attraverso una politica di acquisizioni, tra cui quella di Tecnologistica, Gruppo ALS e del 49% di TNT-Arvil, la joint venture creata insieme al Gruppo Arcese e al Gruppo Villanova per la gestione di tutte le attività logistiche inbound di Fiat Auto, di cui TNT deteneva già il 51%. Nel 2005 TNT Logistics in Italia ha fatturato circa 1.100 milioni di Euro, utilizzando superfici coperte per 1.800.000 di mq e impiegando oltre 7.200 dipendenti diretti. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica ECOLOGISTICA La logistica al servizio dell’ambiente Ecolog, quando business e ecosostenibilità vanno a braccetto Il 18% delle merci movimentate quotidianamente in Europa è rappresentato da rifiuti. In Italia vengono prodotte circa 90 milioni di tonnellate di rifiuti, ma solo l’1% di questi viene movimentata per modalità ferroviaria, nonostante i vantaggi in termini di impatto ambientale e di sicurezza generale che il treno può garantire. Inoltre la criminalità organizzata gestisce, secondo la relativa Commissione d’inchiesta Parlamentare, il 30% della movimentazione di rifiuti e materie inquinanti. Infine le nuove normative ambientali nei singoli stati UE, prescrivendo trattamenti e smaltimenti differenziati e regolamentati dei rifiuti, incrementano il business logistico. Sulla scorta di tali considerazioni, il Gruppo Ferrovie dello Stato nel 2000 decise la costituzione di una società di scopo, Ecolog, con il compito di imporsi come soggetto economicamente rilevante nell’ambito della logistica applicata al ciclo dei rifiuti attraverso una doppia strategia: sottrarre un business alla malavita organizzata; bonificare intere zone inquinate movimentando i rifiuti con modalità ferroviaria (cosa mai fatta in Italia fino al 2001), che produce, rispetto al trasporto su gomma, significative economie in termini di minori esternalità (Ecolog si affida in via pressoché esclusiva ad imprese ferroviarie del Gruppo, la controllante Trenitalia o Serfer). Da un punto di vista economico l’evidenza del successo della società appare in alcuni significativi dati: il capitale sociale è passato dagli iniziali 100.000 euro agli odierni 2 milioni; il fatturato 2005 è stato di 57 milioni di euro, risultato notevole per una società che impiega 20 persone; la consistenza degli investimenti della società è passata da 1,1 (nel 2001) a 4,2 (nel 2005) milioni di euro. Inoltre sottraendo 1,1 milioni di tonnellate di rifiuti per 1,28 milioni di chilometri al trasporto stradale, Ecolog, secondo la letteratura tecnica, ha fatto risparmiare al sistema paese oltre 14 milioni di euro di costi esterni. Fra i progetti più significativi di Ecolog c’è quello (in collaborazione con AMA) relativo al trasporto intermodale dei rifiuti urbani di Roma verso gli impianti di smaltimento finale: la cassa del camion compattatore impegnato nella raccolta urbana, al termine del servizio, viene trasferita direttamente sul carro ferroviario posizionato in una stazione centrale della città. Grazie a questo sistema, si riduce la percorrenza per gli automezzi prima costretti a raggiungere le discariche e le aree di stoccaggio provvisorio dislocate nella periferia, con vantaggi ambientali per quanto riguarda l’uso di carburante ed il minor traffico. Inoltre Ecolog ha gestito la logistica (sempre ricorrendo all’intermodale) della bonifica di L’amministratore delegato di Ecolog Roberto Cetera una delle aree inquinate del petrolchimico di Marghera e dell’ex Acna di Cengio, e ha ricevuto dal Commissario delegato dal Governo per l’emergenza rifiuti in Campania il compito di gestire la logistica, la movimentazione ed il conferimento ai siti finali di smaltimento dei rifiuti di quella regione. La partnership con TX Logistic (secondo operatore ferroviario tedesco) permette ad Ecolog di operare facilmente in Germania dove si trovano diverse miniere esaurite, destinazione finale di buona parte dei rifiuti movimentati. Fra i clienti di Ecolog vanno anche annoverati AMSA (l’azienda municipale per i rifiuti di Milano), RFI (smaltimento delle traverse in legno impregnate di olio di creosoto), Pegaso (bonifica del cantiere dimesso dell’alta velocità a Lunghezza) e, pur trattandosi di trasporto di materiali e non di rifiuti, Sol Jet e Cavtomi. Eppur si muove… anche la spazzatura Elettro Recycling, nata da una costola di Falck, è un esempio di come ormai la reverse logistic sia un settore a sé in grado di remunerare Milioni di tonnellate di rifiuti di varia composizione e pericolosità stanno progressivamente invadendo il nostro spazio vitale, milioni di euro vengono continuamente sprecati solo per “riempire i buchi” e per bonificare poi i “buchi” stessi. Da queste considerazioni e dall’impianto legislativo che ne è risultato negli ultimi anni (in primis il Decreto del Ministero dell’ambiente sui cfc – clorofluorocarburi – del 2002 e il Decreto 151/2005 di recepimento della Direttiva europea in materia di RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nasce il progetto di Elettro Recycling, società nata nel 2005 con il conferimento da parte di Falck Ambiente del ramo d’azienda “Divisione riciclo e valorizzazione RAEE” e dello stabilimento produttivo di Cavenago di Brianza (Mi). Il 60% della società è in mano a Bartolini Progetti, mentre il 40% appartiene a MP Ambiente (Indesit), una proprietà mista che garantisce un background tanto logistico quanto manifatturiero-industriale, che consente a Elettro Recycling di gestire sia il trattamento ecocompatibile dei rifiuti sia le attività connesse alla logistica inversa ed al trasporto. L’esperienza della Falck sul tema del riciclaggio dei frigoriferi comincia all’inizio degli anni ’90 e fra il ’96 e il ’97 viene installato e avviato il primo impianto sperimentale a Sesto S. Giovanni. L’evoluzione industriale di quell’iniziativa è rappresentata dalla installazione a Cavenago, 12.000 mq coperti su un area di 21.000 mq. In questo impianto Elettro Recycling opera la sua attività di recupero dei beni durevoli di ex uso domestico o aziendale (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, com- puter, elettrodomestici), offre servizio di rottamazione ecocompatibile e di distruzione cespiti a fini fiscali. I rifiuti speciali che Elettro Recycling gestisce sono individuati selezionandoli “per affinità tecnica e/o di flusso logistico”: in base al criterio di affinità tecnica si individuano le varie tipologie di rifiuti, ad esempio apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso o apparati di cine-foto-ottica; in funzione di possibili “economie di scala” ottenibili nella gestione del flusso logistico di raccolta dei rifiuti, la casistica di trattamento viene estesa a quei rifiuti di cui il mercato può chiedere la gestione essendo la società già presente per altri servizi. Il processo produttivo prevede una fase preliminare di recupero e valorizzazione concernente l’area accettazione rifiuti, area pre-trattamento, area delle sezioni impiantistiche e trattamento finale, area stoccaggio arrivi a scorta, area diagnosi e ricondizionamento. Il recupero è assegnato a due reparti in cui, mediante processi a prevalente contenuto di manodopera, vengono eseguite le attività di pre-trattamento, messa in sicurezza preliminare, classificazione e cernita, disassemblaggio finalizzato alla selezione della materia valorizzabile mediante riciclo, dopodiché, attraverso lavorazioni a contenuto tecnico e tecnologico, viene effettuato il trattamento finale: intercettazione definitiva delle fonti inquinanti, selezione dei materiali frantumati valorizzabili mediante riciclo. Anche il reimpiego è affidato a due reparti in cui le apparecchiature identificate come potenzialmente reimpiegabili in fase di pre-trattamento vengono sottoposte alle operazioni di diagnosi funzionale propriamente detta per poi effettuarne il ricondizionamento finalizzato al reimpiego. Elettro Recycling, che si serve di tecnologie all’avanguardia come la “triturazione a catena” o la “criocondensazione dei cfc”, può trattare circa 16.000 tonnellate all’anno di rifiuti. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica IMMOBILIARE Sostenibilità d’Oltremanica L’inglese Gazeley porta anche in Italia il suo impegno per una logistica immobiliare di scarso impatto ambientale Il progetto del nuovo Magna Park di Monticelli d’Ongina Ci sono voluti due anni di ricerca e un investimento di 1,2 milioni di euro, ma dal gennaio 2005 ad oggi il progetto Eco Template di Gazeley è probabilmente il più sofisticato ed efficiente modello ecologico applicato nella costruzione di installazioni immobiliari e logistiche, riconosciuto anche ufficialmente con il premio per la sostenibilità al “Building Awards 2006” e quello per lo sviluppo sostenibile al “Logistico dell’Anno 2006”. Eco Template, seguendo tre finalità precise (ridurre l’emissione di CO2, favorire il risparmio di energia e acqua, utilizzare materiali riciclabili) sviluppa una serie di accorgimenti tecnici per l’ecosostenibilità di tutte le strutture realizzate da Gazeley: pannelli solari fotovoltaici per la generazione di elettricità, illuminazione a luce zenitale, pompe di calore geotermiche, riscaldamento dell’acqua attraverso pannelli solari, condotti per raccogliere e riciclare l’acqua piovana, utilizzo di legname proveniente da piantagioni a rimboschimento programmato, vernici biologiche, rivestimenti in moquette riciclabile, elevate coibentazioni. Con sede centrale in Gran Bretagna, dove svolge il 60% della propria attività, Gazeley è tra i principali operatori logistico-immobiliari a livello europeo. L’azienda, che fa parte del gruppo americano Wal-Mart, possiede attualmente il 12% del mercato immobiliare per la logistica e la distribuzione, con terreni per lo sviluppo edile per un totale di oltre 900 ettari e 40 siti in fase di realizzazione in Gran Bretagna, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Italia, Spagna, Cina e dal 2007 in Brasile, India e Russia. Dalla sua nascita nel 1988 Gazeley ha costruito oltre 4 milioni di mq di immobili e attualmente ha una disponibilità di 300.000 mq di superficie logistica. L’azienda fornisce due tipologie di piattaforme logistiche, distinte sulla base della dimensione dell’area: meno di 50 ettari i G.Park, per spazi maggiori i Magna Park (sviluppati sul modello del Magna Park UK di Lutterworth, vicino Birmingham, oltre 700.000 mq per 7.000 dipendenti); inoltre utilizza un sistema di costruzione particolare, G.Track, che le consente di consegnare immobili da 25.000 mq in tempi ridotti (12-18 settimane). Sono proprio due Magna Park le realizzazioni che Gazeley sta portando a termine in Italia, paese in cui è approdata, sotto la guida del Direttore Sviluppo Jean Fleury Garel, nel 2005 con il G.Park di 14.000 mq costruito per DHL a Veronella. Il Magna Park di Monticelli d’Ongina (Pc), realizzazione affidata a GSE, consta di quattro edifici (il primo sarà pronto nell’aprile 2007) variabili fra i 25.000 e i 60.000 mq per un totale di 144.000 mq. L’accessibilità sarà garantita dal collegamento diretto all’autostrada A21 e dal raccordo ferroviario. Il Magna Park Roma Sud (presso Anagni) dispone di cinque magazzini già esistenti e di un’area per costruire altri tre immobili da circa 30.000 mq ciascuno, per un totale di 140.000 mq, ed è dotato di collegamento autostradale e raccordo ferroviario. Gazeley conta tra i suoi clienti aziende logistiche, grandi imprese industriali, commerciali e di distribuzione. Tra queste, Volkswagen, Exel, Aiwa, Britvic Soft Drinks, BT, Disney Store, Merck, Nissan, P&O, Panasonic, Pharma Belgium, Renault, Shell, TNT, Norbert Dentressangle, Geodis, Toyota. Immagine fantascientifica, risultati concreti Da poco divenuto il marchio europeo di Macquarie Goodman, Eurinpro punta su una campagna pubblicitaria di forte impatto visivo Una futuristica navicella trasporta un intero capannone, la posa di un tetto viene effettuata impiegando quattro elicotteri a doppia elica… Non è la trama di un film di fantascienza, bensì la descrizione dell’ultima campagna pubblicitaria di Eurinpro, una serie di immagini spielberghiane che hanno meritato la menzione speciale al premio “Il Logistico dell’Anno” per la creatività e l’originalità nel promuovere l’immagine aziendale. “Questa campagna di immagine” ha spiegato Caterina Penati, Country Manager di Eurinpro Italia “voleva presentare i vantaggi di Eurinpro agendo più a livello emozionale che razionale. Se un’azienda propone un’offerta diversa ha bisogno di comunicarla in modo diverso”. La diversità di Eurinpro a cui allude Penati consiste in un approccio globale e personalizzato nel settore immobiliare per la logistica, per cui non vengono proposti magazzini già realizzati né affittati metri quadrati standard. Il cliente, nell’ottica di soddisfarne ogni seppur minima esigenza, viene seguito in tutte le fasi del progetto: consulenza logistica sulla migliore location; scelta del terreno e sua acquisizione (effettuata grazie ad un vasto database di terreni edificabili continuamente aggiornato); progettazione del magazzino e follow-up dell’intero processo di costruzione; espletamento di tutti gli adempimenti legali richiesti (consulenza finanziaria, legale e fiscale) e, ovviamente, l’investimento per la realizzazione dell’intero progetto. Eurinpro nasce nel 1989 come progettista di soluzioni logistiche, uffici, proprietà commerciali e residenziali operando principalmente in Belgio, Francia e Olanda. Nel 2003 la società ha deciso di approfittare della grande opportunità di espansione nei maggiori mercati logistici europei e, nei due anni successivi, ha aperto uffici in Francia, Olanda, Italia, Germania, Spagna, Polonia, e Giappone, fino all’apertura dell’ufficio statunitense nel 2005. Ad oggi la società ha costruito in Europa magazzini per oltre 1.200.000 mq per un valore totale che ammonta a circa 850 milioni di euro. Con uffici dislocati in dieci paesi e uno staff di 90 persone ha in corso progetti per oltre 500.000 mq, fra cui la nuova unità logistica del leader della logistica farmaceutica Silvano Chiapparoli ad Anagni. Nel maggio 2006, Eurinpro è stata acquisita dal gruppo Macquarie Goodman, che, con 850 dipendenti, una capitalizzazione presso la borsa australiana di 11 miliardi di euro e un patrimonio gestito di 16,9 miliardi di euro, è uno dei maggiori gruppi immobiliari industriali al mondo. Caterina Penati Macquarie Goodman ha scelto di operare in Europa attraverso il marchio Eurinpro, che fra i suoi clienti vanta nomi importanti della logistica (DHL, Schenker, Fiege, BAX, Exel), della distribuzione (Amazon.de, Supermercati Match, Brico) e della produzione (Sony, JVC, Stanley). Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 10 IMMOBILIARE AIG/Lincoln prosegue i lavori di Innova Business Park ad Arese Nella cittadina più americana d’Italia quasi pronto il polo multifunzionale a stelle e strisce Il bacino d’utenza raggiungibile nel raggio di trenta minuti di percorrenza è di 3,5 milioni di abitanti col reddito pro capite più alto d’Europa. Se si arriva a 200 km la popolazione sale a 25 milioni in un’area con 1.500.000 attività commerciali. Stiamo parlando di Innova Business Park, il polo multifunzionale, che sta sorgendo ad Arese, alle porte di Milano, voluto da AIG/Lincoln. Il progetto, che si svilupperà su un’area complessiva di circa 530.000 mq, sarà completato entro il 2007 e comprende 25 edifici variabili sia per dimensioni (fra i 5.000 e i 25.000 mq) che per funzionalità, essendo concepiti per soddisfare le esigenze dimensionali, organizzative e commerciali di piccole, medie e grandi imprese, che operano nei settori manifatturiero, delle nuove tecnologie e dei servizi, logistica compresa. L’intero Building 1, ad esempio, è già stato acquisito da Futura Enterprise, società barese attiva nel settore della logistica e dello stoccaggio merci che ne utilizzerà 16.500 mq lasciando in affitto gli altri 8.500 a Fiege Logistics Italia, mentre 13.000 mq adibiti ad uffici e magazzini all’interno del Building 2 sono stati locati a Solari.com, il principale distributore in Italia dei marchi Amstrad e Garelli. La multifunzionalità è la caratteristica saliente di Innova Business Park (un investimento da 250 milioni di euro): gli edifici “Logistic” sono gli unici già esistenti, mentre a progetto ultimato saranno disponibili anche edifici “Medium”, adatti per chi opera nella produzione e distribuzione, “Cargo”, pensati per aziende operanti nel trasporto aereo e nella distribuzione, e “Flextech” concepiti per piccole industrie che vogliano usufruire anche di spazi espositivi di livello. AIG/Lincoln Italia, fondata a Milano nel 2000, fa parte del gruppo di AIG/Lincoln fondata nel 1997 da AIG Global Real Estate Investment Corporation di New York e da Lincoln Property Company di Dallas allo scopo di acquisire, sviluppare e gestire immobili a livello internazionale per poter far fronte alle esigenze della vasta rete di clienti nel settore immobiliare. Dopo una forte concentrazione iniziale sui mercati emergenti dell’Europa Centrale ed Orientale, AIG/Lincoln ha esteso le sue attività all’Europa Occidentale e Meridionale, nonché alla Russia, e in meno di dieci anni è riuscita a realizzare con successo 28 progetti per un volume totale di investimento pari a 875 milioni di dollari e un totale area locabile di 678.170 mq presto incrementati dai 380.000 mq delle costruzioni “italiane”. Oltre a Innova Business Park la divisione italiana di AIG/Lincoln sta infatti realizzando (25.000 su 60.000 mq di area locabile completati e affittati da clienti importanti come Messaggerie Libri, BUCAP, Gruppo Seregni) il Fiano Logistics Park (Roma) e il Market Central Da Vinci di Fiumicino, il primo Retail Park europeo della società (57.000 mq). Giocattoli e conti correnti a Castel San Giovanni Il nuovo polo logistico progettato da Vailog nel piacentino ospita, fra gli altri, Giochi Preziosi e Banca Intesa Al momento sono 220.000 i mq realizzati nel nuovo parco logistico di Castel San Giovanni, comune piacentino a ridosso del pavese, ma Vailog, ideatrice ed esecutrice del progetto, ha già cominciato la realizzazione di un magazzino di 22.000 mq che sarà pronto ad inizio 2007, mentre per la fine dello stesso anno o per l’inizio del 2008 saranno completati anche i restanti edifici, per una superficie totale superiore ai 280.000 mq. Un’opera che ha valso alla società amministrata da Eric Veron il Premio nella categoria immobiliare del concorso “Il Logistico dell’anno”. Vailog è una società di sviluppo ed investimento immobiliare, specializzata nel settore immobiliare della logistica. Nata nel 2003 con una forte base finanziaria (17 milioni di euro) ha come azionista di riferimento Valtidone immobiliare del Gruppo Valtidone, 1.100 dipendenti fra Italia e Francia, specializzato in logistica. Vailog ha attualmente in costruzione oltre 200.000 mq. a Bologna e a Milano, per un investimento totale di circa 110 milioni di euro e una previsione di sviluppo di progetti futuri per superficie complessiva di circa 250.000 mq. a Milano, Bologna, Padova e Roma. La posizione strategica del parco logistico di Castel San Giovanni (ac- cesso diretto all’autostrada A21, 45 km da Milano, 15 km dall’A1 e un raccordo ferroviario che copre tutta l’area) ha già procurato a Vailog diversi clienti: BSL, Bertola Servizi Logistici, ha affittato poco meno di 125.000 mq, di cui 75.000 per conto di Giochi Preziosi e 50.000 per gestire gli archivi di Banca Intesa, Frans Maas e Norbert Dentressangle hanno preso in gestione aree di 25.000 mq ciascuna, mentre sono 100.000 i mq che Vailog sta sviluppando per Deka. Le specifiche degli immobili prevedono 10 metri di altezza libera, cortili di 35 metri di profondità, impianti sprinkler NFPA, nonché 1 porta ogni 800 mq di superficie e 5 tonnellate/mq di capacità portante. Gli interni hanno elevato grado di luminosità avendo adottato soluzioni all’avanguardia come l’illuminazione a “soffitto zenitale”. Nel corso del 2006 Vailog ha realizzato anche un centro logistico di 29.151 mq a Fagnano Olona, destinato a diventare la sede principale di Sogema (D. Logistics Group) che l’ha affittato interamente, e iniziato la costruzione di un nuovo magazzino di 11.200 mq per DHL a Bologna, dove aveva già lavorato in collaborazione con Prologis ad un centro logistico per Merloni. Immobili “chiavi in mano” Il general contractor francese GSE segue anche in Italia la strategia di gestione completa dei progetti immobiliari e introduce novità tecnologiche In Italia, come in tutti gli altri paesi occidentali, prosegue il trend del trasferimento delle attività produttive nell’Europa dell’Est, in India, oppure in Cina: i paesi occidentali manterranno fra qualche anno solo il compito di concepire il prodotto e poi ridistribuirlo, mentre la manifattura avrà luogo altrove. Inoltre, in Italia la logistica, nell’accezione di “insieme delle infrastrutture necessarie a comporre una supply chain (porti, aeroporti, fabbriche, centri commerciali, magazzini)”, non è ancora né razionale né ottimizzata, ma bisognerà prestò rimediare, ricorrendo a grandi parchi logistici pensati per sfruttare al meglio i collegamenti viari e limitare l’impatto sul traffico e sull’ambiente. Sono queste le considerazioni che hanno portato nel nostro paese un operatore internazionale come GSE, General Contractor francese che progetta e realizza immobili per logistica oltre che per i settori amministrativo e commerciale. Una gestione a 360° di tutte le fasi finalizzate alla realizzazione del progetto, dalla ricerca del terreno all’espletamento delle formalità urbanistiche e dell’iter utile all’ottenimento delle pratiche amministrative, attraverso la peculiarità di un Contratto Unico che garantisce al cliente tempi, qualità e prezzo. In Italia GSE, che vanta 30 anni di esperienza e più di 10 milioni di mq costruiti in tutto il mondo, opera dal 1997 e da allora ha seguito 17 progetti (più il primo Magna Park italiano di Gazeley, in corso di realizzazione a Monticelli d’Ongina e pronto nell’estate 2007) e costruito 20 edifici per un totale di 500.000 mq consegnati e un fatturato che già nel 2004 ha superato i 30 milioni di euro. GSE realizza piattaforme logistiche, l’ultima quella di Veronella (Vr) destinata a DHL, per clienti importanti quali Lyreco, Michelin, Pio- neer Hi-Bred, Gefco, Giraud/Covarelli, Italtrans e dal 2000 accompagna clienti-investitori quali Gazeley e ProLogis, nel loro sviluppo in Italia attraverso i grandi parchi logistici come quelli di Piacenza, Somaglia (Lo), Romentino (No) e Vescovana (Pd); infine gli edifici commerciali realizzati per Auchan, Decathlon e Mediaworld. L’ultima novità in fatto di tecnologia è Optima designed by GSE, nuovo concept per l’ottimizzazione degli immobili logistici i cui plus sono: rispetto dell’ambiente, innovazione e risparmio. Tra le innovazioni introdotte, una maglia strutturale ideata a partire dal posto pallet, la gestione delle acque piovane tramite coperture che eliminano gli inconvenienti dovuti a forti piogge su vaste superfici, lo sfruttamento delle energie pulite con pannelli fotovoltaici per catturare energia solare e pannelli solari per generare acqua calda sanitaria, l’utilizzo di soluzioni eco-light e tempi ridotti di costruzione: per un magazzino Optima di 20.000 mq bastano 14 settimane. Il tutto dovrebbe comportare un risparmio del 15% sull’investimento complessivo e del 20% sul costo di funzionamento. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 11 IMMOBILIARE Presenza capillare sul territorio, la strategia dei leader per la logistica immobiliare Il Gruppo Pirelli RE ha avvicinato anche il settore logistico. E di certo non in sordina L’Eastgate Park, in allestimento fra Portogruaro e Fossalta di Portogruaro (VE), coi suoi 1.500.000 mq di superficie, è il parco integrato logistico-industriale più grande del Nord-Est. In una posizione strategica, pressoché baricentrica rispetto alle province di Pordenone, Udine, Treviso, Venezia, Trieste e Padova e a ridosso del Corridoio Europeo 5, ben collegata attraverso le infrastrutture già esistenti e in Francesco Allegretta, seguito alla realizzazione di due grandi interdirettore dell’Agenzia venti: la variante di Portogruaro, già in corso di Industria di Pirelli Re realizzazione, ed il nuova casello di Alvisopoli Agency sull’autostrada A4 (la società Autovie Venete ha previsto la realizzazione di un raccordo tra la SS14 e l’autostrada A4 Venezia – Trieste a 500 metri dall’ingresso del nuovo distretto Eastgate Park). La superficie coperta sarà di 380.000 mq divisi fra i quattro comparti a cui la struttura è destinata: logistica, 130.000 mq, industria, 193.000 mq, artigianato, 23.000 mq, polo servizi, 34.000 mq. Per la logistica è prevista la realizzazione di 4 immobili da circa 32.000 mq ciascuno, con tagli minimi da circa 16.000 mq, il tutto seguendo standard urbanistici e ambientali elevati, tanto da prevedere la gestione integrata del ciclo delle acque, un sistema per il recupero e il riciclo dei rifiuti, una certificazione ambientale (EMAS o equivalente), la delocaliz- zazione del traffico in un bacino sufficientemente lontano dalle città e la predisposizione di ampie superfici adibite al verde pubblico. La commercializzazione degli immobili, proposti sia in vendita che in locazione, viene gestita dall’Agenzia Industria di Pirelli RE Agency, società del gruppo Pirelli RE specializzata nell’attività di consulenza professionale rivolta alla compravendita e locazione di immobili per imprese. Pirelli RE è azionista con quota del 35% di Spazio Industriale, fondo immobiliare opportunistico specializzato nel settore light industrial/logistica che ha in portafoglio l’area dell’Eastgate Park. Tra le altre proposte che Pirelli RE Agency sta commercializzando, vanno segnalati anche l’Innova Business Park, il nuovo polo multifunzionale in via di realizzazione ad Arese, 185.000 mq dedicati alla logistica su una superficie complessiva superiore al mezzo milione di metri quadri, l’Interporto Regionale della Puglia a Lamasinata, 84.000 mq coperti in prossimità dell’Autostrada Adriatica e collegati alla ferrovia attraverso lo scalo ferroviario Ferruccio, il Polo Logistico Intermodale di Dugara, vicino Brescello (Re), il Centro Logistico Lazio Nord e alcuni spazi a Santa Palomba. Pirelli RE Agency opera sul territorio nazionale attraverso le sedi operative di Milano, Roma e Napoli e dispone di una rete capillare di agenti, collaboratori esterni e consulenti immobiliari. Rappresenta inoltre il gruppo inglese Knight Frank che, a sua volta, si avvale di un accordo di partnership globale con Newmark. Logistica immobiliare da multinazionale L’americana Prologis conquista importanti fette di mercato in tutto il mondo, ma l’Italia presenta luci (clienti ed espansioni) e ombre (marginalità nel contesto europeo) L’ultima notizia è la firma di un accordo della filiale giapponese con il produttore di cosmetici Shiseido e con Hitachi Transport, uno dei principali 3PL (third-party logistics providers) nipponici, in virtù del quale ProLogis acquista otto centri di distribuzione (159.000 mq) di Shiseido, la cui logistica viene affidata a Hitachi Transport (cliente di ProLogis anche in Messico). Basta una breve notizia come questa e il fatto che alla ProLogis siano pane quasi quotidiano Carlo Walder per comprendere le dimensioni ciclopiche di questo colosso americano (e il suo approccio per così dire disinteressato e un po’ snob, per quanto impeccabile professionalmente, nei rapporti con i singoli “piccoli” mercati come potrebbe essere quello italiano). Del resto ProLogis è il più grosso proprietario, manager e imprenditore del mercato immobiliare per strutture distributive e logistiche al mondo, con operazioni aperte in 81 mercati fra Nord e Centro America, Europa e Asia. La compagnia ha un portafoglio di beni di proprietà, gestiti e in sviluppo che ammonta a 25,3 miliardi di dollari, compresi 37,8 milioni di mq in più di 2.400 proprietà dedicate ai clienti con esigenze logistiche (dettaglianti, 3PL, compagnie di trasporto, etc.). Anche in Europa ProLogis la fa da protagonista: la filiale europea è stata recentemente nominata “Imprenditore Immobiliare Industriale dell’anno in Europa” (in inglese è meno cacofonico) per la seconda volta consecutiva nell’ambito della fiera di Monaco di Baviera dedicata al Real Estate, mentre l’ultima acquisizione riguarda 330.000 mq in zone strategiche della Gran Bretagna (Birmingham e East Midlands), che erano nel portafoglio della Severn Trent Property Limited, recentemente rilevata da ProLogis. La realizzazione d’immobili in questi siti è prevista nei prossimi tre anni, con una spesa di quasi 450 milioni di euro. Poche settimane fa, inoltre, ProLogis Europa, che gestisce 5,4 milioni di spazi locabili in 281 strutture, ha annunciato il completamento delle procedure di offerta al pubblico (IPO Initial Public Offer) e la contestuale ammissione alla borsa di Amsterdam sotto l’acronimo PEPR (ProLogis European Properties), con il risultato di una capitalizzazione di 2,7 miliardi di euro e un capitale flottante che sale al 29,5%. In Italia, benché, come ammesso da Carlo Walder, Market Officer di ProLogis Italia, “nessun operatore di dimensioni internazionali consideri il nostro paese strategico per la distribuzione europea”, ProLogis ha affittato molti spazi a clienti importanti (Sittam, NYK Logistics, Geodis, Norbert Dentressangle, Di Farco, Piacenza Logistica, TNT Logistics, U.S.A. Ubaldini Stampa Autotrasporti, Indesit Company, Y2K Logistica Europa) nei diversi spazi di sua proprietà, circa 700.000 mq occupati quasi al 90% (polo logistico di Somaglia, 50.000 mq all’interporto di Bologna, ProLogis Park di Romentino, Padova, Lodi, Bologna). Si parla infine di un progetto logistico su un’area di 1,3 milioni di mq a Borgovercelli e di un piano di espansione nel Centro-Sud. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 12 FARMACEUTICA Logistica farmaceutica e non solo per Chiapparoli L’azienda del cavalier Chiapparoli allarga i suoi orizzonti settoriali pur restando saldamente legata all’attività storica In una società di logistica che per quasi trent’anni si è dedicata ad unico settore di attività, la diversificazione, oltre ad essere un’opportunità di sviluppo dell’intero business, evita un’eccessiva dipendenza da un solo campo operativo, per quanto stabile e remunerativo possa essere. È il caso della Silvano Chiapparoli Logistica, che, pur avendo nella logistica dei prodotti farmaceutici, cosmetici e di cura della salute, l’80% del suo fatturato, ha utilizzato la solida posizione in questo mercato e il know-how acquisito negli anni per indurre gli azionisti ad ampliare le proprie attività anche in altri ambiti, con lo scopo di garantire un maggiore sviluppo e mettere la società al riparo di eventuali evoluzioni del mercato farmaceutico che potrebbero metterne a repentaglio la redditività.. È stato così individuato nel mercato della logistica editoriale il settore in cui mettere a frutto le esperienze acquisite. La scelta dell’editoria è stata fatta cogliendo un’opportunità individuata presso un grande editore italiano (De Agostini) che ha deciso di terziarizzare la sua logistica, cedendo il ramo d’azienda relativo. In un magazzino appositamente destinato Chiapparoli, che ha inserito nella gestione dei flussi logistici alcuni profili professionali specializzati, opera lo stoccaggio dei prodotti editoriali e la loro consegna ai punti vendita, previa una “lavorazione” dedicata alle esigenze del cliente. Un’attività di confezionamento, che permette di dare un maggior valore aggiunto ad un sem- plice servizio di movimentazione-allestimento, è stata quindi integrata nel processo logistico. Inoltre le stesse macchine utilizzate per questo settore consentono di offrire, con adeguate modifiche, un servizio di confezionamento anche per il settore dei prodotti OTC (over the counter - farmaci da banco) e industriali. Rimane questo, la gestione e distribuzione di prodotti farmaceutici, infatti il core-business della Chiapparoli fondata nel 1979 e presieduta da Silvano Chiapparoli. Chiapparoli ha sei sedi in Italia in provincia di Milano (San Giuliano Milanese, Cerro al Lambro), Lodi (Livraga, Casalpusterlengo), Momo (Novara, dedicata all’editoria) e Roma (Monterotondo Scalo), per un totale di circa 100.000 mq, a cui dovrebbero nei prossimi mesi aggiungersi i 23.000 mq della nuova area di Anagni (Frosinone) allestita da Eurinpro. In tutti questi ambienti Chiapparoli si occupa di immagazzi- nare quantità elevate di materiale di ogni tipo, dai prodotti farmaceutici a quelli alimentari, dagli igienico-sanitari ai profumi e cosmetici, dagli articoli da regalo ai prodotti di largo consumo, di conservarli a temperatura costante (anche refrigerata quando sia il caso), a umidità controllata, perfettamente aerati, protetti dalla luce e dal calore eccessivi. La società dispone anche di un’Officina Farmaceutica, idonea ad espletare tutte le operazioni terminali di confezionamento del farmaco, sia etico che OTC, offre un servizio di espletamento pratiche doganali per i prodotti extra UE e da maggio fornisce un servizio “espresso” per la consegna in tutta Italia, nei casi di urgenza o di non reperibilità di un farmaco, al massimo in 48 ore. Infine Chiapparoli garantisce la propria presenza nei principali paesi europei attraverso gli accordi, puramente commerciali (senza cessione di quote), con Alloga, multinazionale svizzera, specializzata nella gestione dei farmaci. Petrone, la farmacia a 360 gradi Il gruppo napoletano riunisce 30 società per un ventaglio di servizi offerti sulla terra, sul mare e… La logistica farmaceutica, per la particolarità dei prodotti che per definizione movimenta, è messa in opera generalmente da attori che sfuggono al tradizionale profilo del logistico. Fra questi un caso paradigmatico è il Gruppo Petrone di Napoli. La genesi è naturalmente in farmacia e la si può datare 1965, anno in cui Carmine Petrone dà idealmente il via alla nascita del Gruppo acquisendo la titolarità della farmacia del padre. Oggi Il Gruppo Petrone è una holding di 30 società con 1.300 addetti, con sedi proprie anche in Spagna, impegnata nel commercio e distribuzione in ambito farmaceutico, parafarmaceutico e sanitario. Dagli anni ’60, oltre allo sviluppo delle proprie attività in Europa, la holding si è dedicata con successo anche all’espansione verso mercati Extra-UE e overseas, al punto che la clientela si estende dall’Europa al Nord Africa, dal Far East all’Oceania, dal Middle East all’America Latina. Le attività del Gruppo si dividono tra il commercio e la distribuzione farmaceutica (anche in partenariato con altre società quali Mipharm e Eupharmed), con una presenza diretta nei mercati italiani e spagnoli, la vendita al dettaglio (farmacie ed erboristeria), la riabilitazione attraverso i centri accreditati col SSN e la ricerca e sviluppo nei settori farmaceutico e cosmetico attraverso società controllate e in partecipazione (fra cui Oncogen, AAA - Advanced Accelerator Applications, CRO - Clinical Research Organization). Rimanendo nel campo logistico-distributivo il Gruppo Petrone è un insieme di aziende grossiste che attraverso un network distributivo si occupa dell’import/export e distribuzione di farmaci di marca e generici, prodotti veterinari, test diagnostici, lenti a contatto, soluzioni per lenti a contatto, prodotti di colostomia, mezzi di contrasto, per fornitura di centri ospedalieri, cliniche, case di cura nazionali oppure per rivendita ad altri operatori grossisti fuori Italia. Petrone si occupa di tutto il ciclo distributivo, dalla ricezione allo stoccaggio in aree attrezzate, anche a temperatura controllata, fino alla distribuzione. E movimenta fisicamente, attraverso un efficiente sistema di controlli, e digitalmente, attraverso software dedicato per le attività di warehousing e distribuzione (Medical Care System), anche farmaci a grande rischio (oncologici e stupefacenti), supportato da sistemi di sicurezza e di disaster recovery. Offre anche servizi di supporto alle imprese farmaceutiche nella gestione logistica delle attività precedenti al lancio di nuovi prodotti (pratiche di licensing in e out di dossier farmaceutici e medical devices), e di consulenza nelle pratiche burocratiche per l’ottenimento e il mantenimento delle autorizzazioni e nei rapporti con le autorità sanitarie competenti (A.I.F.A., Ministero della Salute, E.M.E.A.). Il Gruppo è concessionario in Italia, Spagna e Irlanda di ACS Dobfar per la distribuzione dello Smartpack, innovativo sistema di confezionamento degli antibiotici, e in Italia di Baxa per il compounding nelle farmacie ospedaliere. Da più di trent’anni, inoltre, Petrone svolge servizio di forniture per le principali compagnie di navigazione (Astamar, Siosa, Marnavi, Conam e sono in corso contatti con Tirrenia e Msc Crociere) per le quali provvede alle medicherie interne anche con parafarmaceutici e kit di pronto soccorso e diagnostici, e per ambasciate, consolati, medicherie interne di aziende private e piattaforme marine. Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 13 FARMACEUTICA Tecnologia al servizio della logistica Difarco, leader della logistica farmaceutica, gestisce servizi d’avanguardia L’innovazione tecnologica, l’offerta di servizi sempre più mirati alla soddisfazione delle specifiche esigenze di ogni cliente, l’informatizzazione dei sistemi di interazione con la clientela, e, più semplicemente, la precisione e la rapidità, sono aspetti determinanti del successo di ogni azienda che operi nella logistica. Tuttavia per la tipologia dei prodotti e per la particolarità della frequenza degli ordini la logistica farmaceutica è ancor più legata di altri settori a questi elementi. Ne è ben al corrente il Gruppo Difarco che nasce nel 1979 con la costituzione della società Difarco (da Distribuzione Farmaceutici e Cosmetici) creata con l’obiettivo di predisporre servizi di stoccaggio, custodia e distribuzione di prodotti farmaceutici e cosmetici. Da allora alla Difarco si sono affiancate altre quattro società: Phardis, che si occupa di distribuzione di prodotti farmaceutici, Nuova Difarco, distribuzione cosmesi, Stock House, distribuzione profumeria, cosmetici e parafarmaceutici, Prodif per la grande distribuzione. I numeri sono lo specchio di questo sviluppo: tre poli logistici a Liscate (Mi), Calvenzano (Mi), Piacenza con 120.000 mq. di area coperta e 150.000 posti pallet a disposizione delle 43 case in deposito, 2.000 m³ di cella frigorifera per prodotti a temperatura controllata, 30 linee di imballo con 60 macchine di termoretrazione, 12.000 ordini evasi giornalmente, 350 dipendenti e un fatturato che nel 2005 si aggirava sui 50 milioni di euro. Difarco offre un’ampia gamma di servizi modulari, complementari e integrabili (gestione magazzino, ricevimento bolle, allestimento ordini, imballo e spedizioni, analisi dei tempi di consegna, report periodici, gestione del sistema informativo) sulla base di un’analisi dettagliata e specifica condotta inizialmente e periodicamente con il singolo cliente. La natura del servizio svolto e la necessità di integrarsi col cliente hanno portato a sviluppare un sistema informatico altamente flessibile, con diversi entry point per il sistema operativo del cliente, destinato alle funzioni di ricevimento dati, preparazione documenti di spedizione, invio informazioni al magazzino, controllo evasione ordini, controllo e follow up delle consegne, aggiornamento dati contabili propri e del cliente. È specificamente nell’allestimento degli ordini che Difarco dispiega maggiormente il proprio potenziale tecnologico: a seconda delle carat- teristiche dei prodotti del cliente si sceglie il metodo più idoneo fra 12 linee di allestimento semiautomatiche “Look & Pick by Fimcome” (un sistema di allestimento ordini rapido, efficiente e semplice in cui l’operatore si sposta lungo la linea, guidato da segnali luminosi che identificano la posizione dei prodotti contenuti nell’ordine e preleva la quantità indicata sul display) e 3 linee di picking con l’uso di terminali a radiofrequenza, tecnologia impiegata dal 2004 a supporto degli operatori di magazzino che si occupano della movimentazione delle merci all’interno dei depositi (dalle operazioni di carico, controllo e stoccaggio nei magazzini, a quelle di prelievo, imballaggio e spedizione degli ordini provenienti dai punti di vendita). Anche per l’imballaggio e la spedizione Difarco fa uso di soluzioni tecnologiche, avendo implementato un sistema che prevede la collocazione manuale dei prodotti in scatole brevettate e confezionate con doppia termoretrazione. Infine Difarco, attraverso la consociata Intersales, appositamente costituita e operante nel business to business, offre un servizio di gestione globale del ciclo dell’ordine. SOFTWARE I migliori logistici al mondo? Le formiche, naturalmente AntOptima fornisce software logistici d’avanguardia, sulla base di tecniche euristiche che rimandano allo studio dei comportamenti “ottimizzati” degli operosi insetti I problemi di chi opera nel trasporto su gomma sono noti: finestre temporali sempre più rigide e vincolanti, restrizioni agli accessi nei centri urbani, limitazioni nella flotta di mezzi, carenze della rete stradale, nonché un continuo aumento del costo del carburante. Quello che non è ancora ben chiaro è quale risorsa può essere sfruttata meglio per ridurre i costi. La soluzione, secondo AntOptima, è l’ottimizzazione in senso scientifico dei processi attuali: ottimizzare i trasporti significa minimizzare la distanza e il tempo totale percorsi da ciascun mezzo, minimizzare il numero dei mezzi circolanti, massimizzare il riempimento di ogni mezzo, bilanciare il carico della flotta. In altre parole ottimizzare una funzione di costo. AntOptima è un’azienda innovativa fondata a Lugano nel 2001 come spin-off dell’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA), istituto di ricerca non profit in informatica avanzata tra i migliori al mondo sull’intelligenza artificiale. Esso si pone quale interfaccia tra la ricerca di punta e la realtà produttiva, mettendo a disposizione delle aziende tecnologie e idee innovative per la soluzione di problemi di ottimizzazione, di gestione della produzione e di logistica integrata, grazie ad un team di 15 persone composto da scienziati, ricercatori ed esperti di business e tecnologie aziendali. Per il trasporto è stato sviluppato AntRoute, sistema intelligente per l’ottimizzazione dinamica dei percorsi e del flusso logistico delle merci basato su algoritmi di nuova generazione che evolvono nel corso del tempo (il prefisso Ant deriva dall’inglese e si basa sul fatto che i metodi euristici e meta-euristici, alla base dell’elaborazione degli algoritmi utilizzati, si ispirano al comportamento dei sistemi naturali e in particolare al comportamento delle formiche, ant in inglese). Il software AntRoute viene parametrizzato e personalizzato alla realtà operativa dell’azienda cliente attraverso diverse metodologie: analisi dei dati storici, interviste con il reparto operativo, interviste con i manager per comprendere le dinamiche del processo distributivo, valutazione di scenari e test di ottimizzazione. Una volta implementato il programma consente di pianificare in tempi rapidissimi (ad esempio per pianificare 200 veicoli al giorno il sistema impiega 5 minuti contro le 4 ore di un team aziendale di pianificazione) la riduzione dei costi di trasporto e di distribuzione attraverso l’ottimizzazione della flotta, la minimizzazione dei km percorsi da ciascun mezzo, del numero di viaggi effettuati, del numero di mezzi impiegati e dei costi e la massimizzazione della percentuale di saturazione dei mezzi e dell’efficienza dei viaggi (definita come riempimento del mezzo ponderato sui km percorsi). Il mercato di riferimento è il settore della logistica (Number1 Logistics Group), della GDO (Migros), della distribuzione di prodotti chimici (Pina Petroli), della distribuzione di prodotti freschi e della Pubblica Amministrazione (Comune di Parma). Fra i collaboratori e i consulenti anche Trenitalia, Intercontainer Interfrigo, AFA Autostrada Ferroviaria Alpina. AntOptima sta completando altre iniziative fra cui un modulo di ingaggio dei mezzi (ottimizzazione automatica della fase di ingaggio dei mezzi in base alle differenti tariffe concordate con i propri padroncini) e un modulo cross-docking (software in grado di ottimizzare la funzione obiettivo del programma giornaliero dei viaggi di trasporto primario permettendo, ove possibile, la creazione di un flusso in cross-dock). Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 14 SOFTWARE Esperienza e innovazione, binomio vincente I servizi di Clicklogistic uniscono know-how e tecnologia per soluzioni logistiche su misura e rispettose dell’ambiente Giovanni Leonida Lo sapevate che la piccola-media impresa spende in logistica – in percentuale sul fatturato – circa il doppio della grande impresa, malgrado operi su un mercato di acquisto e vendita geograficamente più limitato? E che in molti casi i risparmi ottenibili vanno dal 3% al 5% del fatturato, il che permetterebbe di raddoppiare o quasi l’utile netto? Il servizio 4PL (Fourth Party logistic service providers), attivato da poche settimane da Clicklogistic, società di servizi logistici nata nel 2001 per iniziativa di un gruppo di persone con esperienza pluriennale nella logistica, nell’informatica e nelle telecomunicazioni (Giovanni Leonida, Presidente e Amministratore Delegato, è Vice Presidente di Assologistica, già responsabile del progetto Cargo City di Malpensa e fondatore di Malpensa Logistica Europa e di Tecnologistica) è stato studiato per raggiungere questi risultati. Oggi un imprenditore trova facilmente un esperto esterno per molte attività (commercialista, fiscalista, esperto in paghe e contributi, legale), ma non per la logistica, per cui è costretto al “fai da te” oppure a ricorrere a costosi consulenti che producono rapporti più che risultati. Clicklogistic invece, sul modello del mercato americano, si prende cura di tutta la catena logistica attraverso un software originale e sofisticato e senza compenso fisso. In una prima fase, che di solito dura da uno a tre giorni, Clicklogistic esegue un check-up dell’azienda, ricostruisce i costi diretti ed indiretti della logistica aziendale, individua possibili interventi e stima i vantaggi ottenibili (minori costi, miglior servizio al cliente, riduzione scorte, etc.) con una razionalizzazione della logistica interna (gestione degli ordini, programmazione della produzione, gestione magazzino, etc.) ed esterna (miglior saturazione dei mezzi, combinazione di partite, uso del mezzo più adatto, etc.). L’imprenditore non ha alcun obbligo di accettare gli interventi proposti. Se non li accetta, il rapporto si interrompe e nulla è dovuto. Se invece li accetta, viene stipulato un accordo di fornitura di servizi in base al quale Clicklogistic prende in gestione le sue attività logistiche, senza alcun compenso fisso ma solo con una percentuale sui risparmi effettivamente ottenuti. 4PL affianca altri servizi d’avanguardia proposti dalla società di Leonida. Esalog si pone l’obiettivo di ridurre gli sprechi e i costi ambientali del trasporto stradale, riducendo i percorsi a vuoto e le attese inutili (circa il 35% dei km percorsi dai mezzi in Italia è a vuoto, con uno spreco di gasolio stimato in 6 miliardi di Euro/anno). Quando il committente inserisce una domanda di trasporto il software cerca in archivio – fra tutti i mezzi che si sono dichiarati disponibili a ricaricare – quelli che sono “in zona” ed hanno un mezzo compatibile col carico specifico. Attraverso un sistema di navigazione, calcola per ognuno di questi i km da percorrere a vuoto, l’ora di arrivo al carico ed eventuali attese al carico. Ai tre trasportatori che hanno meno km a vuoto e meno ore perse viene chiesta l’offerta per quel singolo carico. Le tre offerte sono inoltrate immediatamente al committente che sceglie. Quindi viene contattato il trasportatore selezionato, dandogli conferma e dettagli dell’operazione. Anche il trasportatore può inserire un’offerta di trasporto: il sistema cerca in archivio – fra tutti i carichi che sono stati richiesti – se ve ne sono “in zona” che richiedano un mezzo compatibile col carico specifico. In caso positivo chiede immediatamente una quotazione al trasportatore e la sottopone al committente. Se non c’è carico già disponibile, mantiene in memoria l’offerta per le prossime domande. Esalog comprende alcuni servizi accessori: preparazione della fattura pro-forma per ogni carico; informazione, prenotazione e biglietteria traghetti (con la Grimaldi Napoli); assicurazione (extra valore di legge). Last but not least, i servizi portuali: “Costa Morena” per prenotazioni, biglietteria, informazioni ai trasportatori sulle autostrade del mare, supportato anche da Eesalog, che permette di trovare facilmente un trazionista nel porto di destino, favorendo il traffico non accompagnato (più economico e più ecologico); “Gestione Portuale”, piattaforma di gestione del check-in portuale mirata ad avere un flusso più ordinato dei mezzi commerciali nonché – se il traffico è misto – delle auto e dei passeggeri. Gli Speciali di Ship2Shore A cura di: Andrea Moizo Redazione Servizi Speciali di Ship2shore [email protected] Direttore Responsabile: Angelo Scorza [email protected] Ship2Shore www.ship2shore.it Via Caffaro 31/1, 16124, Genova Tel. 010 2517945 Fax 010 2514853 Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica 15