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Gli Speciali di Ship2Shore,
Febbraio 2007
Logistica
Numero 1, supplemento al n. 6/2007 del 6 febbraio 2007 - Direttore Responsabile Angelo Scorza
WWW.SHIP2SHORE.IT
www.zanardo.it
Speciale Logistica
C
ome annunciato sul sito e
sulla rivista settimanale,
ecco il primo numero degli Speciali di Ship2Shore.
Per inaugurare questa piacevole novità, che aumenta il valore aggiunto della nostra Testata con un ulteriore servizio
ai Lettori, abbiamo scelto un argomento piuttosto magmatico,
sicuramente ampio, dai confini a
volte vaghi e spesso labili o sfuggenti: la Logistica.
La scelta, non casuale né
semplice, nasce dal lavoro pratico e dalla nostra politica editoriale: la presenza costante e l’attenzione puntuale all’informazione
relativa agli sviluppi del mondo
dei trasporti e dell’organizzazione e gestione degli stessi.
Tralasciando l’accezione militarista del sostantivo (che è pur tuttavia l’originaria), la definizione
di Logistica è, secondo Il Grande
Dizionario Garzanti della lingua
italiana: “la distribuzione o disposizione di persone e cose più
funzionale al raggiungimento di
un determinato fine”.
È evidente l’indefinitezza di una
tale accezione che tutto e niente
potrebbe contemplare.
Pertanto questo nostro supplemento non vuole essere una
trattazione esaustiva dell’argomento – non basterebbe un
volume enciclopedico – ma un
semplice approccio, arbitrario e
come tale anche discutibile, al
settore polimorfo della logistica.
Così abbiamo selezionato e trattato alcune categorie di “operatori logistici” che, a nostro parere,
meritano la vetrina, escludendone altre di accezione più lata (fra
cui interporti, autoporti, inland
terminal, terminal portuali ecc.)
che ci ripromettiamo di approfondire nei futuri Speciali.
Ed anche all’interno di dette categorie abbiamo esaminato un
limitato numero di società che,
a nostro avviso, si sono distinte
nella propria area e che hanno
mostrato collaborazione nel fornirci dati e informazioni necessari, onde consentirci di gettare
uno sguardo su un segmento di
questo variegato settore.
Angelo Scorza
Indice:
LOGISTICA TRADIZIONALE:
- Esperia, la fiducia nel trasporto
multimodale
- Il combinato nel meridione si
legge Fratelli Di Martino
................................................Pag. 3
- La solidità teutonica di Hangartner
- Geodis, il segreto è la
diversificazione
................................................Pag. 4
- Information technology, un atout
da non trascurare
- La forza della diversificazione
anima il Gruppo Logistico LD
................................................Pag. 5
- La logistica entra nell’air cargo
- Un logistico per l’industria del
Centro-Sud
................................................Pag. 6
FARMACEUTICA:
- Logistica farmaceutica e non solo
per Chiapparoli
- Petrone, la farmacia a 360 gradi
..............................................Pag. 13
- Tecnologia al servizio della
logistica
..............................................Pag. 14
SOFTWARE:
- I migliori logistici al mondo?
Le formiche, naturalmente
..............................................Pag. 14
- Esperienza e innovazione, binomio
vincente
..............................................Pag. 15
Gli Speciali di Ship2Shore
- Norbert-Dentressangle, sulla
roulette della logistica vince il rosso
- La formazione (universitaria)
prima di tutto
................................................Pag. 7
A cura di:
Andrea Moizo
Redazione Servizi Speciali di
Ship2shore
[email protected]
- Ecco il logistico dell’anno!
- TNT Logistics Italia, cambiano
nome (CEVA) e proprietà (Apollo),
resta la formazione
................................................Pag. 8
Direttore Responsabile:
Angelo Scorza
[email protected]
ECOLOGISTICA:
- La logistica al servizio
dell’ambiente
- Eppur si muove… anche la
spazzatura
................................................Pag. 9
Ship2Shore
www.ship2shore.it
Via Caffaro 31/1, 16124, Genova
Tel. 010 2517945
Fax 010 2514853
IMMOBILIARE:
- Sostenibilità d’Oltremanica
- Immagine fantascientifica, risultati
concreti
..............................................Pag. 10
- Aig/Lincoln prosegue i lavori di
Innova Business Park ad Arese
- Giocattoli e conti correnti a Castel
San Giovanni
- Immobili “chiavi in mano”
..............................................Pag. 11
- Presenza capillare sul territorio, la
strategia dei leader per la logistica
immobiliare
- Logistica immobiliare da
multinazionale
..............................................Pag. 12
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
Esperia: la fiducia nel
trasporto multimodale
La società patavino-catanese, uno dei più convinti fautori del combinato,
ritiene indispensabile ulteriori sviluppi infrastrutturali e l’impegno politico
Il rapporto fra Esperia e il trasporto multimodale, di cui la società amministrata da Giovanni
Agrillo è considerata, a buon diritto, una delle
antesignane in Italia, ha radici piuttosto antiche, ma ha vissuto anche periodi turbolenti.
Operativa sin dagli anni ’70 nel settore del trasporto via strada sulla direttiva Nord-Sud Italia,
Esperia avviò nei primi anni ’80 un servizio alternativo di trasporto combinato strada-rotaia.
Tuttavia il primo biennio di attività, malgrado
la collaborazione di un colosso come Cemat,
diede così scarsi risultati da portare quasi all’abbandono di questa via.
Da una parte vi erano difficoltà strutturali marcate come la mancanza di terminal attrezzati e
l’inefficienza delle Ferrovie dello Stato, dall’altra il servizio risultava più costoso perché non
si riusciva a bilanciare i carichi provenienti dal
nord con quelli in uscita dalla Sicilia; i carri ripartivano infatti vuoti perché, date la generale deperibilità dei prodotti del meridione e la
totale inaffidabilità delle FFSS, nessun cliente
affidava ad Esperia la propria merce.
Oltre alla fiducia guadagnata presso CocaCola
Italia, tuttora cliente di Esperia, fu un’innova-
zione tecnologica a smussare il problema. La
progettazione e il brevetto di “casse mobili pieghevoli e impilabili” da 7,15 m, che viaggiavano
in coppia con una capacità di carico complessiva di 34 pedane, “consentì un abbattimento
dei costi grazie al superiore numero, rispetto ai
tradizionali semirimorchi Hupac, di pedane trasportabili e alla maggiore disponibilità di carri
ferroviari”. Inoltre, una serie di accordi tariffari
con FFSS, mirati alla risoluzione del problema
dei carri che ripartivano vuoti dalla Sicilia, contribuì a rendere più accettabile e competitivo il
costo generale del servizio rispetto a quello via
strada. Il tutto portò ad un incremento dei volumi di traffico tale da consolidare in maniera
stabile e duratura questo tipo di servizio.
Oggi Esperia, convinta più che mai che il trasporto monomodale via strada sia ormai superato, vuoi per l’accresciuta sensibilità alle
tematiche ambientali, vuoi per i costi crescenti
del gasolio, “adotta anche, su alcune direttive
di traffico, soluzioni di trasporto multimodale
strada-rotaia-mare e utilizza oltre alle casse
mobili anche semirimorchi Hupac”.
L’azienda ha le sedi direzionali a Padova e Cata-
nia, ma si avvale di centri operativi a Bologna,
Bari, Napoli, Catanzaro, Messina e Palermo e
opera nei principali terminal ferroviari e marittimi italiani.
Per i servizi di pianificazione, trasporto, stoccaggio e distribuzione merci dei suoi clienti
Esperia dispone di un parco di oltre 600 unità
di carico fra casse mobili di diverse dimensioni
e semirimorchi ad uso promiscuo strada-rotaia,
nonché di una cinquantina di mezzi per la trazione.
Agrillo spiega che Esperia, fra i cui clienti spiccano Reckit Benckiser, De Longhi, Benetton,
Sampellegrino e Granarolo, “crede fortemente
nel trasporto combinato, ma per affermarsi
definitivamente questa modalità necessita in
Italia di adeguate infrastrutture e di sostegni
da parte degli organi governativi”.
Il combinato nel Meridione si
legge Fratelli Di Martino
Origine catanese ma anima ormai per metà padana, è stata fra i primi attori
dell’intermodalità italiana
L’evidente conduzione
familiare, a partire dalla stessa ragione sociale, Fratelli Di Martino,
non deve ingannare
sulla reale dimensione
di questa società di origine catanese, ma radicalmente installata su
tutto il territorio nazionale. I dipendenti diretti del gruppo sono infatti ben 250 e il fatturato
consolidato ammontava a 94 milioni di euro già nel 2004 (ultimo dato
disponibile).
La peculiarità di questa azienda, che le è valsa anche la nomination nella relativa categoria dell’edizione 2006 del premio “Il logistico dell’anno”
promosso da Assologistica/Euromerci, è l’intermodalità. Nata infatti, sul
finire degli anni ’60, con il sistema di trasporto tradizionale via strada, la
Fratelli Di Martino ha sviluppato con successo il trasporto combinato ed
intermodale (accompagnato da un’articolata offerta di servizi logistici)
principalmente sulla direttrice nord-sud, consapevole che, di fronte ad
una forte richiesta di qualità del servizio, in un ambiente competitivo
nel quale la facile sostituibilità dei vettori garantisce all’utenza un forte
potere contrattuale, il trasporto intermodale è una scelta quasi obbligata.
Così la società sicula si è orientata sia sul combinato rotaia/strada, garanzia di un trasporto a basso impatto ambientale che consente di operare da e per qualsiasi area geografica evitando la rottura dell’unità di
carico con notevole beneficio sia per i tempi di resa che per i costi, sulla
base di un vasto parco mezzi che permette la disponibilità immediata
per il carico e la presenza diretta (tramite i corrispondenti) nei paesi di
origine e destino; sia sul combinato strada/mare grazie alla copertura
dell’intero bacino mediterraneo attraverso la presenza di corrispondenti
nei paesi di destino. Fra i molti clienti spicca Mercedes Benz per la distribuzione di autovetture e veicoli industriali.
La società ha due siti principali: quello di Catania (sotto la responsabilità di Filippo e Mario Di Martino), un’area di 90.000 mq. (di cui 7.000
coperti) dotata di ribalte di carico e ben raccordata all’adiacente scalo
ferroviario di Bicocca e all’autostrada; e quello di Guardamiglio, Lodi,
(presieduto da Mario e Fabio Di Martino) che con i suoi 98.000 mq.
(4.000 coperti) rappresenta un efficiente transit point per le merci in
transito con destinazione Sud Italia e con particolare riguardo alla Sicilia, Grecia ed isole minori.
Non vanno infine dimenticati 20.000 mq. disponibili a Piacenza e la
filiale greca di Korinthos. C’è infatti un feeling particolare fra i Di Martino e la penisola ellenica, nato alla metà dei ’90 quando decisero di
espandere alla Grecia il sistema di trasporto sperimentato con successo
in Italia (la modalità, in questo caso, è mare/treno con il ricorso alla trazione stradale solo per l’ultimo miglio).
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
La solidità teutonica di Hangartner
La filiale veronese della società svizzera che fa capo a Deutsche Bahn è un esempio di come certe realtà nostrane
necessitino solo di una buona gestione per emergere
La menzione speciale nella categoria diversificazione del Premio “Il Logistico dell’anno” ottenuta da Hangartner ha rappresentato un riconoscimento all’impegno che la filiale italiana del colosso dei trasporti svizzero-tedesco ha profuso nell’ambito del salvataggio dell’Ente Autonomo
Magazzini di Verona e dei Magazzini Generali di Verona (controllate da
Comune, Camera di Commercio e Provincia di Verona), completato nel
2003 con un’acquisizione come ramo d’azienda che ha
provvidenzialmente salvato 200 posti di lavoro e un cospicuo parco infrastrutturale.
Da quella data Hangartner Terminal, filiale italiana del
gruppo Hangartner, con sede a Verona, non solo è riuscita
a mantenere il posto di lavoro ai dipendenti di tali società,
ma ha anche garantito ai soci pubblici un ritorno economico costituito dall’affitto delle infrastrutture. Inoltre, grazie
anche alle aree acquisite la società è riuscita a sviluppare
nuovi traffici ferroviari trasferendo un numero considerevole di trasporti
dalla strada alla rotaia, e a ripristinare da Verona una linea “treno container” (La Spezia – Verona – La Spezia) collegata con il Mediterraneo.
Il Gruppo Hangartner, che dal 2002 fa parte di Railion Deutschland AG, è
stata fondata nel 1890 ad Aarau (Svizzera) ed è specializzato nel trasporto combinato con propri treni blocco sulle direttive di traffico europeo
nord-sud e viceversa. Sono infatti ben 17 le filiali europee di Hangartner
che movimenta soprattutto in Scandinavia, Germania, Svizzera e Italia.
Il transito attraverso le Alpi viene effettuato principalmente (circa l’80%
degli ordini) con trasporto combinato non accompagnato, mentre per
i tratti iniziali dal luogo di fornitura e finali fino al punto di consegna
vengono usati autocarri.
Le spedizioni si muovono da ditta a ditta con la stessa unità di carico (casse mobili da 7.45 m, combitrailer da 13.6 m o paperliner, trailer
speciali per il trasporto di rotoli di carta) anche quando viene variato il
mezzo di trasporto. Per la parte di gestione logistica il gruppo dispone
in Europa di circa 120.000 mq. di superficie di magazzino grazie a cui
Hangartner è diventata una vera e propria piattaforma per lo stoccaggio,
in cui vengono preparati gli ordini e lo smistamento dei prodotti: molte
imprese industriali infatti rinunciano ad uno stoccaggio perché risulta
complesso e costoso e si affidano al gruppo Hangartner come partner
in outsourcing.
Il tutto permette di generare un fatturato di gruppo di 12,4 miliardi di
euro (nel 2005), occupare 65.000 dipendenti in 1.100 sedi in 110 paesi.
La filiale italiana, guidata da Peter Disertori in qualità di direttore generale e dal direttore Pieralberto Vecchi, contribuisce attivamente a questi risultati. La posizione strategica sia rispetto
agli assi ferroviari che a quelli autostradali e un complesso
logistico di 410.000 mq., di cui 56.000 di magazzini, (a cui
bisogna aggiungere il terminal di Domodossola da 62.000
mq.) dotati di terminal ferroviario da 11 binari (5 dei quali
sono stati recentemente prolungati da 380 a 550 m) e ParkTir di 30.000 mq., nonché di un magazzino frigorifero da
84.000 m³ fornito di 2 tunnel di congelamento e di celle
varie a temperatura controllata, sono gli atout che spiegano la ponderosa mole di traffici di Hangartner Verona. Sono infatti 13.000 (per un
volume di 27.000 teu) le spedizioni annue, a cui si aggiungono 5.800
spedizioni (12.000 teu) con destinazione Germania, Benelux, Danimarca
e Svizzera che confluiscono nel network Cemat-Kombiverkehr. I trasporti su strada nazionali ed internazionali, sia con carico parziale, sia con
carico completo, sono 2.700, mentre sono circa 350 i vagoni ferroviari
convenzionali che vengono agganciati ai treni blocco e 700 quelli che
arrivano a Verona dalla Svezia, sfusi, con merce pesante.
Pieralberto Vecchi e Peter Disertori
Geodis, il segreto è la diversificazione
Francesco Cazzaniga
Dai trasporti
overseas alla reverse
logistic, Cazzaniga
spiega la forza
di un gruppo
internazionale
Da quando tutte le società italiane del Gruppo
Geodis (ad eccezione di Geodis Bourgey Montreuil) sono passate sotto il controllo di Geodis
Holding Italia le funzioni di Direzione Generale, Amministrazione, Controllo di Gestione, Direzione Finanziaria, Informatica, Marketing e
Risorse Umane hanno direttamente fatto capo
alla holding stessa, permettendo considerevoli
sinergie.
Tuttavia, come illustra il presidente e amministratore delegato di Geodis Holding (che
direttamente controlla il 100% di Geodis Züst
Ambrosetti, marchio operativo, e Geodis Immobiliare) Francesco Cazzaniga, “è la differenziazione la chiave del successo del gruppo”.
Successo riscontrabile numericamente nella
crescita di fatturato da 410 a 420 milioni di
euro fra 2005 e 2006.
“Le società del gruppo” spiega Cazzaniga
“svolgono cinque mestieri diversi: la logistica
tradizionale e la gestione dei magazzini rappresentano un 20% del fatturato, un altro 20%
afferisce alla distribuzione sul territorio nazionale, il 40% è realizzato attraverso i trasporti
internazionali, che, grazie all’interazione con le
consorelle straniere, costituiscono il business
principale del gruppo, mentre la parte restante si divide equamente fra la gestione dei trasporti di macchinari e l’attività della Bourgey
Montreuil (carichi completi, cisterne, granulati,
merci pericolose)”.
Il grande vantaggio di Geodis Züst Ambrosetti
è quello di far parte di un grande gruppo internazionale, capace di offrire soluzioni bestin-class nel campo della distribuzione europea
e nazionale, dei trasporti intercontinentali via
mare e via aerea, della logistica integrata, dei
grandi progetti e delle opere d’arte, unito, al
contempo, ad una relazione di prossimità con i
propri clienti, possibile grazie ad un sistema capillare di filiali e partners (9 filiali per il traffico
internazionale, 58 piattaforme di distribuzione
nazionale, 17 magazzini logistici, 450.000 mq
di aree coperte ed uffici).
“Gli sviluppi dell’attività” racconta ancora Cazzaniga “avvengono a livello di gruppo centrale,
come dimostra la recente acquisizione della
divisione Freight Management di TNT, sulla
base della specializzazioni in particolari settori
(con questa espansione il fatturato di Geodis
nel settore delle spedizioni aeree e marittime
raggiungerà la soglia di 1,6 miliardi di euro e il
gruppo francese raggiungerà la quinta posizione fra gli spedizionieri europei) o di particolari
zone geografiche. Come ramo italiano possiamo sviluppare alcune nicchie come, ad esempio, il trasporto di prodotti alimentari freschi
tipicamente italiani o la reverse logistic”.
Proprio in questo campo si è ultimamente
distinta Geodis Züst Ambrosetti, ottenendo
il premio speciale per lo sviluppo sostenibile
nell’ambito dell’edizione 2006 del concorso “Il
logistico dell’anno” organizzato da Assologistica/Euromerci.
“Il nostro progetto, che sposa le norme specifiche sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) dettate dal D.Lgs.
151/2005, prevede il recupero di questi prodotti
a fine ciclo. Se l’apparecchio in questione non
è rigenerabile, attraverso specifiche operazioni
di raccolta, stoccaggio, trasporto, riciclaggio e
corretto smaltimento, siamo in grado di recuperare addirittura il 94% dei componenti e delle materie prime. È decisivo inoltre il supporto
che forniamo ai nostri clienti nella progettazione e sviluppo di prodotti all’avanguardia non
solo per il loro uso da vivi, ma anche per la loro
facilità di gestione a fine ciclo”.
Geodis Züst Ambrosetti si dedica ormai da diversi anni al problema della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici ed ha anche allestito
un sito appositamente concepito per l’attività
di eco-logistic a Busnago (5.600 mq coperti e
2.300 mq di piazzale attrezzato), in provincia
di Milano.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
Information technology, un atout da
non trascurare
Anche un colosso come Kuehne-Nagel investe in innovazione
L’investimento in information technology, che spesso risulta decisivo in
realtà piccole e di nicchia per emergere, non è meno importante per
operatori di dimensione mondiale come la svizzera Kuehne-Nagel, il cui
impegno nella tecnologia ha meritato la menzione speciale al premio “Il
Logistico dell’Anno”, edizione 2006, nella specifica sezione.
Il progetto in questione riguarda la collaborazione fra Kuehne-Nagel e
Carrefour, avviata in Italia nel 2000 e incrementata in modo decisivo
nel 2002 con l’attivazione del deposito di Cameri (Novara), piattaforma
progettata e costruita per lo stoccaggio, la movimentazione e la distribuzione dei prodotti food agli ipermercati Carrefour del centro-nord Italia.
Il deposito si sviluppa su una superficie di 52.000 mq e movimenta annualmente circa 44 milioni di colli. Il progetto era quello di concentrare
in un unico centro distributivo i flussi in entrata dai fornitori e gestire il
servizio di preparazione e consegna sui punti vendita, garantendo forniture con elevata rotazione e puntualità nei trasporti e la riduzione delle scorte dei punti vendita stessi, che hanno potuto così massimizzare
l’utilizzo degli spazi espositivi. Una dettagliata analisi delle problematiche in oggetto ha condotto Kuehne-Nagel a un utilizzo complementare
di alcune tecnologie (Infolog Warehouse Management System e Voice
Picking in radio frequenza) che hanno permesso il miglioramento dei
KPI (Key Performance Indicators) complessivi del deposito e della produttività nelle attività di prelievo degli ordini, il raggiungimento dell’affidabilità totale del sistema di riordino automatico per i punti vendita
di Carrefour e l’eliminazione totale dei controlli in ingresso da parte dei
punti vendita.
L’organizzazione Kuehne-Nagel in Italia, fondata nel 1964, oggi conta
circa 1.800 dipendenti tra diretti e indiretti e 26 sedi dislocate nei punti
strategici e baricentrici rispetto alle direttrici principali dei traffici delle
merci. Con 11 piattaforme logistiche per un totale di oltre 550.000 mq
e 15 uffici di freight forwarding, Kuehne-Nagel Italia fornisce su tutto il
territorio soluzioni di supply chain door to door per i flussi delle merci
in import ed export, via mare, aerea, terra, intermodale, e la successiva
distribuzione a livello nazionale.
Il gruppo svizzero Kuehne-Nagel, che ha sede a Schindellegi, risulta
con 45.000 impiegati in 750 località di 100 paesi una delle multinazionali più importanti al mondo nel campo della logistica (nel 2005 1.910.000
Teu trasportati via mare, 654.000 tonnellate per via aerea, 6.000.000 mq
di superficie di magazzini disponibili in 5 continenti, senza considerare
lo sterminato network di partner cui il gruppo si appoggia per i trasporti
stradali e ferroviari) e gode di ottima salute, come dimostrano i risultati
dei primi nove mesi di attività del 2006: l’utile netto è stato di 315 milioni di franchi svizzeri (una crescita del 45,2% rispetto all’analogo parametro del 2005) su un fatturato di quasi 13,3 miliardi di franchi svizzeri
(anch’esso in aumento del 31,8% rispetto all’esercizio precedente). A far
da traino a queste performance il comparto delle spedizioni marittime,
i cui volumi sono aumentati del 19% (il doppio rispetto alla crescita media del mercato), e quello dei trasporti aerei (+11%), oltre all’espansione
del settore contract logistics, favorita anche dalla recente acquisizione
della ACR Logistic che ha portato in dote un patrimonio di uffici in 11
paesi, 1,3 miliardi di euro di fatturato e 3 milioni di mq di magazzini.
La forza della diversificazione
anima il Gruppo Logistico LD
Il gruppo presieduto da Giuseppe Bursese, da sempre sostenitore della
terziarizzazione del mercato, ha fatto dei servizi multibusiness la chiave del
proprio successo
“Si è discusso molto, in questi anni, sull’opportunità o meno di affidare “ad altri” la logistica,
ed è emerso che il valore aggiunto delle soluzioni di terziarizzazione è dato dal fatto che
in un’unica unità produttiva sono concentrate
tutte le operazioni, dalla ricezione diretta dei
prodotti, ai centri di allestimento fino alla distribuzione. Tale architettura di sistema permette di ridurre i costi logistici di circa il 25%
determinando sostanziali economie nei costi
di gestione”.
È stata questa la riflessione alla base del successo di Giuseppe Bursese, presidente del
Gruppo Logistico LD (Laziale Distribuzione),
approdato nel 1979 da Milano a Pomezia
(Roma), sede della società per dirigere, inizialmente, un’azienda di trasporti, ma consapevole della crescente importanza del terziario in
un paese in cui si produceva sempre di meno e
si consumava sempre di più.
Da qui l’idea vincente di una realtà multibusiness nei servizi di trasporto e di logistica integrata. Sono sei le società del Gruppo LD (Laziale Distribuzione, Interlaziale, Laziale Express,
Log. DI., Logigraf, Inlog) e ben sette i campi
di specializzazione (informatico-elettronico,
farmaceutico, editoriale, bancario, promozionale, automotive, oggettistica) in cui le stesse
forniscono servizi che vanno dalla supply chain
alla logistica integrata, dal groupage alla distribuzione.
Per gestire la logistica dei clienti il Gruppo LD
negli anni ha creato per ogni settore impianti
ad hoc, con strutture tecniche ed informatiche
specializzate. Ciò ha permesso all’azienda di
diventare competitiva in termini di costi e servizi offerti, e ai clienti di gestire maggiori volumi ottenendo economie di scala, diminuire
le movimentazioni dei prodotti, ridurre i costi
interni di gestione, migliorare l’efficienza nelle prestazioni e offrire nuovi servizi ai propri
clienti.
Anche per ciò che concerne la distribuzione
LD offre svariati servizi (ordinaria, espresso, intermodale, door to door e consegne speciali) a
seconda delle esigenze del cliente.
A monte di queste attività ci sono dotazioni
strumentali notevoli. Il parco veicoli comprende, infatti, 45 furgoni, 60 mezzi medio-leggeri, 25 motrici, 37 TIR e 150 casse mobili per
l’intermodalità. Inoltre il gruppo utilizza 15
piattaforme distributive (di cui 5 controllate
o partecipate) sparse sul territori nazionale
per un totale di 1.500.000 spedizioni all’anno,
2.200.000 quintali di merce movimentata e un
fatturato di 54 milioni di euro (dati 2005).
Aldo Bursese, amministratore delegato, e Alessandro
Bursese, figlio del fondatore Giuseppe
Le strutture dedicate alla logistica non sono da
meno: oltre 300.000 mq. di cui più di 130.000
coperti divisi in 17 impianti fra cui il nuovo
Parco logistico di Santa Palomba (80.000 mq.),
che sarà inaugurato nel 2007, e l’area portuale
di Gioa Tauro, transit point, gestito da Inlog, del
100% del traffico via mare del Gruppo LD.
Normale che la diversificazione di business e
servizi abbia un riflesso speculare nella clientela: si va da IBM e Tre a Treccani e Touring Club
Italiano, da BNL e Banca di Roma a Benetton e
Sisley, passando per aziende diverse come Bergamon, Jaguar e Bricofer.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
La logistica entra nell’air cargo
Lo spostamento per via aerea delle merci è ancora sottodimensionato in Italia, ma un operatore come Malpensa
Logistica Europa offre già servizi all’avanguardia
La sede di MLE a Linate
L’aeroporto tradizionale è sempre stato visto
come un gate, una porta di interscambio di
merce tra aereo e strada, ignorando le possibilità di sviluppo e i servizi offerti alla regione
circostante. Il ruolo di una Cargo City, di cui è
espressione l’aeroporto di Malpensa, è invece
quello di una piattaforma logistica rivolta al
territorio, al servizio sia del trasporto aereo
che dei consumatori e delle aziende di produzione o distribuzione italiane e di tutto il sud
Europa.
È all’interno (fisicamente e concettualmente)
di questa Cargo City che opera Malpensa Logistica Europa, operatore cargo integrato che
fornisce servizi di handling e logistica a tutti
i clienti aeroportuali (vettori, spedizionieri,
aziende, etc.) presso gli scali milanesi (Malpensa-Linate) e gestisce l’attività di handling documentale e fisico per l’imbarco-sbarco della
merce e servizi di trasporto da e per gli aeroporti/destinazioni nazionali ed europei.
La scelta strategica di MLE nasce da un’attenta
analisi delle caratteristiche macro e microambientali che caratterizzano il nostro sistemaPaese. “In Italia, infatti, si registra un forte
sottoutilizzo del mezzo aereo per lo sposta-
mento delle merci. Gran
parte delle merci viaggia ancora su gomma,
una soluzione logistica
che abbina alla marcata
economicità un’intrinseca inefficacia, legata
alla lunghezza del tempo d’erogazione della
prestazione dovuta alle
carenze della rete infrastrutturale
nazionale.
Il trasportato air cargo,
al contrario, palesa un
pacchetto di caratteristiche fisico-tecniche fortemente orientato alla qualità ed alla garanzia
della soddisfazione delle esigenze del cliente:
velocità del servizio, tracciabilità e controllabilità, garanzia di consegna ed integrità della
merce trasportata. Il tutto a tariffe competitive, pur se, logicamente, non direttamente accostabili, data la differenza sostanziale delle
due soluzioni di trasportato in oggetto”.
MLE, attualmente presieduta da Domenico Iarossi con Maurizio Merenda come amministratore delegato, ha quale società controllante
(socio unico) SEA S.p.A, la società di gestione
aeroportuale degli scali milanesi, sede legale
presso l’Aeroporto di Linate, e sede operativa
presso la Cargo City dell’Aeroporto di Malpensa.
Fondata nel 1996, inizia la propria attività operativa nel 1998, in concomitanza con l’apertura del nuovo terminal di Malpensa 2000. Nel
febbraio del 1999 acquisisce parte dell’attività
dell’operatore cargo precedente, SEA, occupandosi inizialmente di circa 50 compagnie aeree.
Il 2002 è l’anno del trasferimento presso la
sede definitiva di Cargo City, mentre dal 2003
cominciano le operazioni di movimentazione
merce e posta anche presso Linate Aeroporto.
La società svolge attività di logistica merci (deposito, custodia, raccolta e distribuzione merci, gestione di magazzini generali e depositi
franchi, movimentazione negli spazi doganali,
svolgimento di tutte le operazioni connesse)
utilizzando diverse forme di trasporto e unità
di carico e affiancandovi la prestazioni di servizi (ricevimento merce, controllo, confezionamento e sconfezionamento ULD, preparazione
documentazione, operazioni doganali, network
di raccolta e distribuzione merce su tutto il territorio italiano ed europeo, door to door aereo/
gomma).
Per svolgere queste attività MLE dispone a
Malpensa di 50.000 mq (fra magazzini,uffici,
parcheggi e celle frigo) dotati di 40 ribalte carico/scarico e a Linate di 16.000 mq e 10 ribalte. Una dotazione infrastrutturale che ha
permesso negli ultimi anni crescite percentuali
del fatturato a due cifre (arrivato nel 2005 a
25 milioni di euro) e una parallela espansione
dell’organico (attualmente 420 dipendenti fra
MLE e società terze). La preparazione e la formazione del personale sono, del resto, aspetti
importanti per MLE, al punto da aver creato
una Business School finalizzata a favorire la
crescita personale e professionale dei suoi collaboratori.
“I piani per il futuro prevedono di incrementare il volume di merci da trattare e di acquisire
nuovi clienti (compagnie aeree, spedizionieri),
nonché l’incremento dei volumi delle compagnie aeree attualmente gestite (fra cui Cathay
Pacific, Nippon Cargo, Cargo Italia, China Airlines, British Airways, Lufthansa, JAL, Air China)
e da ultimo la risoluzione di alcune problematiche come l’intralcio all’operatività dovuto al ridotto orario di lavoro degli enti statali coinvolti
nel corso di una spedizione aerea (Agenzia delle Dogane, GDF, Ufficio Fitopatologo, etc.)”
Un logistico per l’industria del Centro-Sud
Società giovane ma dalle spalle larghe, Motta fornisce
servizi logistici nel meridione a colossi quali Enel e
Gruppo Fiat
La Motta S.p.A., azienda di servizi e logistica con
sede a Battipaglia (Sa), è una società relativamente recente, nata nel 1994.
Tuttavia gli uomini che la dirigono, i fratelli Motta, Gerardo, amministratore unico e proprietario
del 45% del capitale sociale (il resto è in mano ad
Angela Patti) e Vincenzo, responsabile della Direzione, hanno un solido background e un notevole
dinamismo politico-imprenditoriale: il padre e lo
zio dei due fratelli, già prima dell’ultima guerra,
Gerardo Motta
si occupavano di distribuzione di burro e acqua
minerale su Roma; inoltre Gerardo è presidente, in quota AN, del Consiglio Comunale di Battipaglia, mentre Vincenzo è presidente supplente
dell’albo degli autotrasportatori di Salerno, componente del consiglio
nazionale di A.N.I.T.A. (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), la più antica associazione di imprenditori dell’autotrasporto
merci in Italia, ed è stato consulente logistico dell’ex ministro Alemanno
per i trasporti su gomma nel settore agricolo.
Un notevole bagaglio di esperienza e non solo, che ha permesso ai fratelli Motta, all’inizio degli anni ’90, di lasciarsi alle spalle l’ottica del “camionista che apre la sponda, mette su e via” per sviluppare una flessibile
e moderna attività nel settore della supply chain management.
Se questo percorso ebbe inizio divenendo uno dei 10 vettori di Telecom,
la svolta la si ebbe, pur mantenendo clienti storici quali Treofan, Centrale del latte di Salerno, Nexans Cavi e Metzeler, con l’ingresso di Enel fra
i committenti: il colosso energetico già dal 2000 scelse la Motta come
fornitore unico di servizi di trasporto, movimentazione, magazzino e
gestione materiali per tutto il Centro-sud e le isole, con il supporto dei
depositi Enel di Latina, Catania, Cagliari e Battipaglia (il più grande d’Italia con spazi di 30.000 mq, realizzato dalla stessa Motta e inaugurato lo
scorso marzo). Fra gli altri clienti “di peso” vi sono alcune aziende che
operano per il Gruppo Fiat, per le quali Motta fornisce la consegna just
in time di particolari per autovetture presso tutti gli stabilimenti Fiat.
Per il trasporto su gomma Motta utilizza oltre 200 automezzi delle più
diverse portate e tipologie di allestimento, attraverso cui movimenta
mensilmente più di 200.000 carichi sul solo territorio nazionale. Ma fra
i punti di forza della società vi è la flessibilità del numero di mezzi, resa
possibile da un network di vettori operanti in partnership con Motta,
che le permette di rispondere alle esigenze temporanee e di picco della
committenza.
Inoltre, l’azienda dispone di ampie aree per la logistica delle merci: la
sede, con 400 mq di uffici e un attiguo capannone di 1.000 mq. per
piccole partite di merci; un’area in zona industriale di 18.000 mq (di cui
5.000 coperti); l’area di 30.000 mq, attigua alla precedente, dedicata alla
logistica di Enel.
Tutte queste aree sono facilmente accessibili e dislocate in prossimità dell’Interporto di Salerno, il cui progetto preliminare, malgrado la
prossimità dell’analoga struttura di Nola-Marcianise, è stato approvato
dall’ultima delibera CIPE del precedente Governo, che ne prevede la realizzazione entro il 2010 proprio a Battipaglia benché la proposta iniziale
(primi anni ’90) riguardasse Pontecagnano.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
Norbert-Dentressangle, sulla roulette
della logistica vince il rosso
Il gruppo francese, in piena forma, ha ambiziosi progetti di espansione, fra acquisizioni, sviluppi tecnologici e programmi
di ecosostenibilità
Non si sa da dove cominciare per parlare del
gruppo Norbert-Dentressangle.
I numeri di questo gigante del trasporto e della
logistica sono impressionanti, non meno dei riconoscimenti che sia il mercato sia gli addetti
del settore gli riconoscono (nelle due edizioni
del concorso “Il Logistico dell’anno” ND ha ottenuto il premio per lo sviluppo sostenibile nel
2005 e la menzione speciale per la tecnologia
nel 2006 grazie al sistema informatico Web
Tracking).
Del resto le cifre di attività del gruppo francese parlano chiaro: il fatturato del 2005 è stato
di 1.400 milioni di euro (898 frutto del settore
trasporti, il resto proveniente dalla logistica) e
quello 2006 di 1.608 milioni di euro (1.008 attribuibili ai trasporti e 600 alla logistica), una
crescita del 15%. Non male per una società il
cui business plan 2005-2008 prevede una crescita, ambiziosa ma non utopica, del 53% del
fatturato che dovrebbe arrivare a fine 2008 a
2.000 milioni.
Il parco automezzi con 5.100 motrici e 6.200
fra rimorchi e cisterne è commisurato a questi
risultati, così come il personale, che si attesta
sui 14.000 dipendenti, e l’area depositi che ricopre oltre 2.700.000 mq.. Il gruppo è quotato
alla Borsa di Parigi nella categoria B di Eurolist
e l’azionariato è in mano per circa il 70% alla
finanziaria della famiglia Dentressangle, mentre il resto è sul mercato.
La Norbert-Dentressangle detiene numerosi
record in Europa: è il leader nel trasporto di
prodotti confezionati (la gamma di prestazioni
va dal trasporto di lotti completi al groupage
internazionale), al primo posto nel trasporto
in cisterna di prodotti sfusi (settore chimico,
petrolchimico, alimentare e minerale), è lo
specialista europeo del trasporto a temperatura controllata di frutta e primizie ed ha una
posizione di leadership nella logistica della
grande distribuzione. Vanta anche il primato
in Francia nel trasporto su strada di prodotti
voluminosi. La divisione logistica, che frutta
il 38% del fatturato (diviso grossomodo equamente fra grande distribuzione e produttori di
beni di largo consumo e di forniture industriali), conta 88 siti in Europa (la maggior parte in
Francia e Italia) e 5.700 dipendenti. Fra i suoi
principali clienti FNAC, Ikea, Heineken, Metro,
Henkel, Johnson Wax, Glaxosmithkline, Diesel,
Sergio Tacchini, Frette, Coin, Replay, Campari,
Danone.
In Italia, che insieme alla Svizzera rappresenta
il secondo mercato per fatturato, ND è presente dal 1985, anno di apertura della filiale della
divisione trasporti che nel 2005 ha fatturato
21 milioni di euro. La filiale logistica, invece,
guidata da Alessandro Gokinajew, è attiva dal
1999, occupa 800 collaboratori per un giro di
affari di oltre 80 milioni di euro che, prevede
il business plan, raddoppieranno entro il 2008.
Così come in Francia, dove ND nel 2005 ha
inglobato Venditelli e buona parte delle attività di TNT Logistics France, anche in Italia la
strategia di crescita si basa sulle acquisizioni:
“decisiva quella di Cidem del 2003”, Gokinajew
annuncia: “nel 2007 apriremo a Roma e in Puglia” (ND Italia utilizza 16 centri propri oltre a
13 depositi di terzi).
Ma il Gruppo ND si propone sfide ambiziose
anche per il futuro: oltre alla crescita dei ricavi,
mantenere il profitto operativo al 5% del fatturato e svilupparsi internazionalmente (crescita
nella penisola Iberica, consolidamento nella
Mittleuropa, espansione in Cina, dove ND è
presente dal 2005 con uffici commerciali per
seguire gli stabilimenti di aziende che hanno delocalizzato, come Carrefour, e fornire ai
clienti cinesi soluzioni logistiche per la distribuzione in Europa).
Da non dimenticare infine l’impegno di Norbert-Dentressangle in materia di sicurezza
stradale e impatto ambientale che, nel primo
caso, si esplica in una politica di formazione
e controllo che ha portato il numero dei sinistri ad uno ogni 550.000 km (contro la media
europea di 1/150.000 km), e, nel secondo caso,
nell’ottimizzazione dei flussi, nel ricambio
triennale del parco automezzi e nell’utilizzo di
un gasolio che riduce le emissioni di anidride
carbonica dal 5 al 7%.
La formazione (universitaria) prima di tutto
Il gruppo STI, storico trasportatore e operatore logistico
veronese, investe nella preparazione dottorale dei suoi
dipendenti
Per un settore in cui la competizione è aperta e agguerrita come quello della logistica
la preparazione e l’aggiornamento dei dipendenti rivestono un ruolo decisivo nelle
strategie di crescita delle aziende, al punto
che una specifica sezione del concorso “Il
logistico dell’anno”, organizzato da Assologistica/Euromerci, è intitolata appunto alla
formazione.
Il premio è andato quest’anno al gruppo STI
(ex aequo con TNT Logitics Italia e DHL Exel
Supply Chain) grazie al progetto Corporate
University, che consente a sei dipendenti
Francesca Sali
della società di conseguire una laurea in
Economia e Commercio, facoltà ritenuta idonea “perché i suoi insegnamenti abbracciano molte delle attività e delle problematiche presenti
in un’azienda”, parole di Francesca Sali, assistente del direttore generale
Pier Luigi Bongiovanni e ideatrice del programma.
I dipendenti, fra cui la stessa Sali, sono iscritti all’Ateneo di Bologna e
possono frequentare, in azienda e nella fascia lavorativa pomeridiana,
i corsi a distanza organizzati dal Consorzio Nettuno, un’università telematica dotata di due reti televisive satellitari – RaiSat 1 e RaiSat 2 – e
sito internet (www.uninettuno.it) che permette agli studenti di interloquire con i docenti da casa o dal lavoro.
“Si sentiva in azienda” spiega Sali “il bisogno di intraprendere un programma di formazione che esulasse dai corsi di aggiornamento professionale, saltuari e limitati come argomenti. Il percorso universitario che
abbiamo organizzato consente, oltre al conseguimento del titolo, il raggiungimento di un elevato livello professionale, frutto dell’integrazione
tra pratica aziendale e teoria universitaria, e premia risorse giovani destinate a ricoprire ruoli di responsabilità nel giro di pochi anni”.
STI - Società Trasporti Industriali - è stata costituita a Nogara (Verona)
nel 1975 per realizzare trasporti di carichi completi o frazionati in Italia
e all’estero, in particolare per aziende multinazionali, e nel corso degli
anni ha diversificato la propria attività con la costituzione dei marchi
STI Logistica e Unifreddo, che realizza per i propri clienti la catena del
surgelato e garantisce il mantenimento del freddo lungo tutte le fasi
del processo distributivo, dal trasporto all’immagazzinamento fino alla
distribuzione nei punti vendita. STI partecipa inoltre a Palletways Italia,
network formato da diversi concessionari dislocati su tutto il territorio
nazionale che, sotto un unico brand, veicolano merce su pallet.
Una vasta flotta di automezzi di proprietà ed una rete di collaboratori
consentono di effettuare oltre 300 viaggi giornalieri, con merci consegnate in tutta Italia e in Europa, per un totale di 100.000 spedizioni all’anno, mentre grazie all’ampia disponibilità di magazzini (100.000 mq.
compresa la filiale di Fara Filiorum Petri, in provincia di Chieti), il gruppo
STI può creare soluzioni su misura, in termini di stoccaggio, groupage e
gestione delle merci, per ogni cliente, fra cui Bauli, Coca Cola Bevande
Italia, De Cecco, Ferrero, Kimberly-Clark, Rexam, Universal Clima. Per
completare la distribuzione delle merci movimentate STI dispone di una
rete di transit points distribuiti capillarmente sul territorio.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
LOGISTICA TRADIZIONALE
Ecco il logistico dell’anno!
Zanardo punta sulla
dimenticare le origini
logistica
ospedaliera
senza
Per il 2006 è considerato il “logistico dell’anno”.
Damaso Zanardo, presidente della Zanardo Servizi Logistici S.r.l., ha recentemente ricevuto il premio più prestigioso del concorso organizzato da
Assologistica/Euromerci, nonché il premio per il
miglior risultato nello “Sviluppo delle tecnologie
applicate alla logistica”.
La motivazione risiede nel Progetto Log-Os (Logistica Ospedaliera) realizzato dalla Zanardo in
collaborazione con l’Azienda ULSS (Unità Locale
Socio Sanitaria) n. 8 di Asolo (Tv). Si tratta di un
nuovo modello per la gestione informatizzata
Damaso Zanardo
delle prescrizioni e l’organizzazione logistica del
magazzino centrale e dei magazzini di reparto nelle strutture ospedaliere, elaborato per sopperire alle principali criticità riscontrabili in queste
attività: alti livelli di scorte, dispersione di materiali, elevato carico di lavoro amministrativo per il personale ospedaliero, continua generazione
di ordini urgenti e relativa gestione, frammentazione e inadeguatezza
degli spazi di stoccaggio.
L’architettura di LOG-OS è di tipo modulare e si compone in ogni sua
fase (modulo) di un impianto organizzativo-procedurale specialistico e
di strumenti (software) ad hoc, il tutto supportato da soluzioni tecnologiche di alto livello.
Gli strumenti informatici adottati gestiscono per via telematica le richieste dai reparti al magazzino centrale, la convalida delle domande delle
unità operative, lo scarico con palmare dei consumi in reparto. Tutte le
fasi (dall’arrivo al magazzino unico alla somministrazione al paziente)
sono assistite dalla radiofrequenza, che realizza un sistema integrato
clinico-gestionale.
Il progetto è stato accompagnato dalla razionalizzazione e unificazione
dell’attività dei magazzini (magazzino centrale e magazzini degli ospedali di Castelfranco Veneto, Montebelluna e di 14 case di riposo) al nuovo hub logistico di Caerano San Marco (7.000 mq. di superficie).
“Per quanto la logistica sanitaria sia il settore con le maggiori potenzialità” ricorda Zanardo “la nostra società ha il core-business nel trasporto
industriale, con relativi magazzini doganali e nazionali, senza dimenti-
care la logistica e la distribuzione dei beni di largo consumo”. Zanardo
Servizi Logistici è un attore solido del panorama logistico con i suoi 25
milioni di euro di fatturato, oltre 200 dipendenti fra diretti e indiretti, una flotta aziendale di 120 automezzi e magazzini per un totale di
66.000 mq nei siti di Malcontenta (Ve), Massalengo (Mi), Caerano S. Marco (Tv) e Rivalta Scrivia (Al). Del resto ci sono 40 anni di esperienza alle
spalle di questa società. La società è nata nel 1964 a Marghera, ad opera
di Settimo Zanardo, padre di Damaso.
L’attività aziendale si è sviluppata attorno al trasporto di grandi quantità
di prodotti di largo consumo dal produttore ai dettaglianti. Col tempo la
Zanardo ha aggiunto alla sua tipologia di attività anche quella portuale,
divenendo l’anello di congiunzione tra le aziende del territorio veneziano e il porto di Venezia. Il nuovo millennio ha segnato il passaggio dalla
gestione del magazzino alla gestione della logistica per alcune grandi
aziende quali Campari, Ramazzotti, Alcan, Terninox, DeLonghi, in cui si
segue il prodotto da fine linea alla sua consegna finale, compresa la parte amministrativa (inventariato contabile, custodia, parcellizzazione del
lotto). Risalgono, infine, agli ultimi anni l’entrata nella Palletways Italia,
l’unico network operante su tutto il territorio nazionale specializzato
nella distribuzione espressa di merci su pallet, e la partecipazione di
controllo nella Starlog, società di logistica operativa nel Nord Ovest.
Per il futuro, conclude Zanardo, “Vogliamo consolidare la nostra presenza nel Nord Italia, sia per il mercato interno che per quello extra UE,
attraverso le piattaforme di Malcontenta per l’Adriatico e di Rivalta per
il Tirreno; vorremmo inoltre allargare ad altre ULSS l’utilizzo della Piattaforma di Caerano e clonare l’iniziativa in altre ULSS d’Italia”.
Zanardo riceve il premio come Logistico dell’anno
TNT Logistics Italia, cambiano nome (CEVA) e
proprietà (Apollo), resta la formazione
Con la nuova ragione sociale di Ceva dopo il passaggio ad una finanziaria
americana, l’ex-TNT non smette di investire in risorse umane
La formazione ha
sempre rappresentato
motivo di orgoglio per
TNT Logistics (da quest’anno CEVA Logistics,
dopo il recente passaggio di proprietà), che
quest’anno ha vinto la
categoria formazione
al premio “Il Logistico
dell’anno”, e una forma
di investimento: nei
Gianfranco Sgro
12 anni di presenza in
Italia le risorse formate sono state ben 1.039.
Il 2006 non è stato da meno e fra i molteplici
programmi diretti ad ogni livello del personale spiccano il Road Safety Standard e il corso
sul Contratto di Servizi Logistici. Il primo, nato
dalla constatazione che ogni giorno TNT mette in circolazione 1.500 mezzi al servizio dei
suoi 200 clienti, è un progetto sviluppato fra
marzo e settembre e rivolto a 95 autisti di 54
aziende di trasporto fornitrici di TNT, selezionati in base ai volumi di traffico loro affidati,
all’anzianità di servizio, alla valutazione della
correttezza comportamentale del soggetto, al
rispetto del cut off e dei livelli di servizio. Ha
previsto un “pacchetto sicurezza”, inclusivo di
corsi di guida sicura della durata di 1 giorno
presso l’autodromo di Misano Adriatico, un kit
pronto soccorso, visita medica e un “corso fatica” tenuto da personale TNT il cui scopo e’
stato testare la resistenza della persona in condizioni di stress psico-fisico. Il corso sul Contratto di Servizi Logistici, diretto al personale
commerciale e ai Contract Manager, si è posto
lo scopo di approfondire la conoscenza della
struttura di contratto abitualmente utilizzata
da TNT, analizzandone ogni dettaglio (parti,
oggetto, obblighi, responsabilità, risoluzione e
recesso etc.).
TNT Logistics Italia era la filiale nel nostro paese della divisione logistics (38.000 dipendenti)
del gruppo olandese TNT (160.000 impiegati
in 200 paesi e un fatturato 2005 di 10,1 miliardi di euro), recentemente ceduta ad Apollo
Management L.P., una delle maggiori società
d’investimento private con sedi a New York,
Londra e Los Angeles, che ne ha cambiato il
nome in CEVA Logistics. La cessione, che, come
quella altrettanto recente di TNT Freight Management a Geodis, dovrebbe inserirsi in un
processo di focalizzazione sulla competenza
principale, ossia la gestione dei network di
consegna (contestualmente alla vendita della
divisione logistica TNT ha annunciato l’accordo con il gruppo di trasporti Hoau di Shangai
che con i suoi 1.100 depositi e 56 piattaforme
fornirà la base dell’espansione del servizio express in Cina), ha fruttato a TNT 1.480 milioni
di euro, di cui il 5% in azioni della nuova società, che dovrebbero parzialmente servire al
gruppo per un programma di riacquisto delle
proprie azioni sul mercato.
In Italia TNT Logistics è entrata nel 1994 con
l’acquisizione del contratto per la gestione della logistica ricambi di FIAT Auto. Da allora si è
fortemente sviluppata, rafforzando la propria
presenza nel settore Automotive e attuando
una politica di diversificazione in altri settori
di mercato, realizzata sia tramite una crescita
organica sia attraverso una politica di acquisizioni, tra cui quella di Tecnologistica, Gruppo
ALS e del 49% di TNT-Arvil, la joint venture
creata insieme al Gruppo Arcese e al Gruppo
Villanova per la gestione di tutte le attività logistiche inbound di Fiat Auto, di cui TNT deteneva già il 51%.
Nel 2005 TNT Logistics in Italia ha fatturato
circa 1.100 milioni di Euro, utilizzando superfici coperte per 1.800.000 di mq e impiegando
oltre 7.200 dipendenti diretti.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
ECOLOGISTICA
La logistica al servizio dell’ambiente
Ecolog, quando business e ecosostenibilità vanno a braccetto
Il 18% delle merci movimentate quotidianamente in Europa è rappresentato da rifiuti.
In Italia vengono prodotte circa 90 milioni
di tonnellate di rifiuti, ma solo l’1% di questi
viene movimentata per modalità ferroviaria,
nonostante i vantaggi in termini di impatto
ambientale e di sicurezza generale che il treno
può garantire. Inoltre la criminalità organizzata
gestisce, secondo la relativa Commissione d’inchiesta Parlamentare, il 30% della movimentazione di rifiuti e materie inquinanti. Infine le
nuove normative ambientali nei singoli stati
UE, prescrivendo trattamenti e smaltimenti
differenziati e regolamentati dei rifiuti, incrementano il business logistico.
Sulla scorta di tali considerazioni, il Gruppo
Ferrovie dello Stato nel 2000 decise la costituzione di una società di scopo, Ecolog, con il
compito di imporsi come soggetto economicamente rilevante nell’ambito della logistica applicata al ciclo dei rifiuti attraverso una doppia
strategia: sottrarre un business alla malavita
organizzata; bonificare intere zone inquinate
movimentando i rifiuti con modalità ferroviaria (cosa mai fatta in Italia fino al 2001), che
produce, rispetto al trasporto su gomma, significative economie in termini di minori esternalità (Ecolog si affida in via pressoché esclusiva
ad imprese ferroviarie del Gruppo, la controllante Trenitalia o Serfer).
Da un punto di vista economico l’evidenza del
successo della società appare in alcuni significativi dati: il capitale sociale è passato dagli
iniziali 100.000 euro agli odierni 2 milioni; il
fatturato 2005 è stato di 57 milioni di euro, risultato notevole per una società che impiega
20 persone; la consistenza degli investimenti
della società è passata da 1,1 (nel 2001) a 4,2
(nel 2005) milioni di euro. Inoltre sottraendo
1,1 milioni di tonnellate di rifiuti per 1,28 milioni di chilometri al trasporto stradale, Ecolog,
secondo la letteratura tecnica, ha fatto risparmiare al sistema paese oltre 14 milioni di euro
di costi esterni.
Fra i progetti più significativi di Ecolog c’è
quello (in collaborazione con AMA) relativo
al trasporto intermodale dei rifiuti urbani di
Roma verso gli impianti di smaltimento finale:
la cassa del camion compattatore impegnato
nella raccolta urbana, al termine del servizio,
viene trasferita direttamente sul carro ferroviario posizionato in una stazione centrale della città. Grazie a questo sistema, si riduce la
percorrenza per gli automezzi prima costretti
a raggiungere le discariche e le aree di stoccaggio provvisorio dislocate nella periferia, con
vantaggi ambientali per quanto riguarda l’uso
di carburante ed il minor traffico.
Inoltre Ecolog ha gestito la logistica (sempre
ricorrendo all’intermodale) della bonifica di
L’amministratore delegato di Ecolog Roberto Cetera
una delle aree inquinate del petrolchimico di
Marghera e dell’ex Acna di Cengio, e ha ricevuto dal Commissario delegato dal Governo
per l’emergenza rifiuti in Campania il compito
di gestire la logistica, la movimentazione ed il
conferimento ai siti finali di smaltimento dei
rifiuti di quella regione. La partnership con TX
Logistic (secondo operatore ferroviario tedesco) permette ad Ecolog di operare facilmente
in Germania dove si trovano diverse miniere
esaurite, destinazione finale di buona parte dei
rifiuti movimentati.
Fra i clienti di Ecolog vanno anche annoverati AMSA (l’azienda municipale per i rifiuti di
Milano), RFI (smaltimento delle traverse in
legno impregnate di olio di creosoto), Pegaso
(bonifica del cantiere dimesso dell’alta velocità
a Lunghezza) e, pur trattandosi di trasporto di
materiali e non di rifiuti, Sol Jet e Cavtomi.
Eppur si muove… anche la spazzatura
Elettro Recycling, nata da una costola di Falck, è un
esempio di come ormai la reverse logistic sia un settore
a sé in grado di remunerare
Milioni di tonnellate di rifiuti di varia composizione e pericolosità stanno progressivamente invadendo il nostro spazio vitale, milioni di euro
vengono continuamente sprecati solo per “riempire i buchi” e per bonificare poi i “buchi” stessi.
Da queste considerazioni e dall’impianto legislativo che ne è risultato
negli ultimi anni (in primis il Decreto del Ministero dell’ambiente sui cfc
– clorofluorocarburi – del 2002 e il Decreto 151/2005 di recepimento
della Direttiva europea in materia di RAEE – Rifiuti da Apparecchiature
Elettriche ed Elettroniche) nasce il progetto di Elettro Recycling, società
nata nel 2005 con il conferimento da parte di Falck Ambiente del ramo
d’azienda “Divisione riciclo e valorizzazione RAEE” e dello stabilimento
produttivo di Cavenago di Brianza (Mi).
Il 60% della società è in mano a Bartolini Progetti, mentre il 40% appartiene a MP Ambiente (Indesit), una proprietà mista che garantisce un
background tanto logistico quanto manifatturiero-industriale, che consente a Elettro Recycling di gestire sia il trattamento ecocompatibile dei
rifiuti sia le attività connesse alla logistica inversa ed al trasporto.
L’esperienza della Falck sul tema del riciclaggio dei frigoriferi comincia
all’inizio degli anni ’90 e fra il ’96 e il ’97 viene installato e avviato
il primo impianto sperimentale a Sesto S. Giovanni. L’evoluzione industriale di quell’iniziativa è rappresentata dalla installazione a Cavenago,
12.000 mq coperti su un area di 21.000 mq. In questo impianto Elettro
Recycling opera la sua attività di recupero dei beni durevoli di ex uso
domestico o aziendale (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori, com-
puter, elettrodomestici), offre servizio di rottamazione ecocompatibile e
di distruzione cespiti a fini fiscali.
I rifiuti speciali che Elettro Recycling gestisce sono individuati selezionandoli “per affinità tecnica e/o di flusso logistico”: in base al criterio
di affinità tecnica si individuano le varie tipologie di rifiuti, ad esempio apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso o apparati di
cine-foto-ottica; in funzione di possibili “economie di scala” ottenibili
nella gestione del flusso logistico di raccolta dei rifiuti, la casistica di
trattamento viene estesa a quei rifiuti di cui il mercato può chiedere la
gestione essendo la società già presente per altri servizi.
Il processo produttivo prevede una fase preliminare di recupero e valorizzazione concernente l’area accettazione rifiuti, area pre-trattamento,
area delle sezioni impiantistiche e trattamento finale, area stoccaggio
arrivi a scorta, area diagnosi e ricondizionamento. Il recupero è assegnato a due reparti in cui, mediante processi a prevalente contenuto di manodopera, vengono eseguite le attività di pre-trattamento, messa in sicurezza preliminare, classificazione e cernita, disassemblaggio finalizzato
alla selezione della materia valorizzabile mediante riciclo, dopodiché,
attraverso lavorazioni a contenuto tecnico e tecnologico, viene effettuato il trattamento finale: intercettazione definitiva delle fonti inquinanti,
selezione dei materiali frantumati valorizzabili mediante riciclo. Anche
il reimpiego è affidato a due reparti in cui le apparecchiature identificate come potenzialmente reimpiegabili in fase di pre-trattamento vengono sottoposte alle operazioni di diagnosi funzionale propriamente detta
per poi effettuarne il ricondizionamento finalizzato al reimpiego.
Elettro Recycling, che si serve di tecnologie all’avanguardia come la “triturazione a catena” o la “criocondensazione dei cfc”, può trattare circa
16.000 tonnellate all’anno di rifiuti.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
IMMOBILIARE
Sostenibilità d’Oltremanica
L’inglese Gazeley porta anche in Italia il suo impegno per
una logistica immobiliare di scarso impatto ambientale
Il progetto del nuovo Magna Park di Monticelli d’Ongina
Ci sono voluti due anni di ricerca e un investimento di 1,2 milioni di
euro, ma dal gennaio 2005 ad oggi il progetto Eco Template di Gazeley
è probabilmente il più sofisticato ed efficiente modello ecologico applicato nella costruzione di installazioni immobiliari e logistiche, riconosciuto anche ufficialmente con il premio per la sostenibilità al “Building
Awards 2006” e quello per lo sviluppo sostenibile al “Logistico dell’Anno
2006”.
Eco Template, seguendo tre finalità precise (ridurre l’emissione di CO2,
favorire il risparmio di energia e acqua, utilizzare materiali riciclabili)
sviluppa una serie di accorgimenti tecnici per l’ecosostenibilità di tutte
le strutture realizzate da Gazeley: pannelli solari fotovoltaici per la generazione di elettricità, illuminazione a luce zenitale, pompe di calore geotermiche, riscaldamento dell’acqua attraverso pannelli solari, condotti
per raccogliere e riciclare l’acqua piovana, utilizzo di legname proveniente da piantagioni a rimboschimento programmato, vernici biologiche,
rivestimenti in moquette riciclabile, elevate coibentazioni.
Con sede centrale in Gran Bretagna, dove svolge il 60% della propria
attività, Gazeley è tra i principali operatori logistico-immobiliari a livello
europeo. L’azienda, che fa parte del gruppo americano Wal-Mart, possiede attualmente il 12% del mercato immobiliare per la logistica e la
distribuzione, con terreni per lo sviluppo edile per un totale di oltre 900
ettari e 40 siti in fase di realizzazione in Gran Bretagna, Francia, Belgio,
Svizzera, Germania, Italia, Spagna, Cina e dal 2007 in Brasile, India e
Russia. Dalla sua nascita nel 1988 Gazeley ha costruito oltre 4 milioni
di mq di immobili e attualmente ha una disponibilità di 300.000 mq di
superficie logistica.
L’azienda fornisce due tipologie di piattaforme logistiche, distinte sulla
base della dimensione dell’area: meno di 50 ettari i G.Park, per spazi
maggiori i Magna Park (sviluppati sul modello del Magna Park UK di
Lutterworth, vicino Birmingham, oltre 700.000 mq per 7.000 dipendenti); inoltre utilizza un sistema di costruzione particolare, G.Track, che le
consente di consegnare immobili da 25.000 mq in tempi ridotti (12-18
settimane).
Sono proprio due Magna Park le realizzazioni che Gazeley sta portando
a termine in Italia, paese in cui è approdata, sotto la guida del Direttore
Sviluppo Jean Fleury Garel, nel 2005 con il G.Park di 14.000 mq costruito per DHL a Veronella.
Il Magna Park di Monticelli d’Ongina (Pc), realizzazione affidata a GSE,
consta di quattro edifici (il primo sarà pronto nell’aprile 2007) variabili
fra i 25.000 e i 60.000 mq per un totale di 144.000 mq. L’accessibilità
sarà garantita dal collegamento diretto all’autostrada A21 e dal raccordo
ferroviario.
Il Magna Park Roma Sud (presso Anagni) dispone di cinque magazzini
già esistenti e di un’area per costruire altri tre immobili da circa 30.000
mq ciascuno, per un totale di 140.000 mq, ed è dotato di collegamento
autostradale e raccordo ferroviario.
Gazeley conta tra i suoi clienti aziende logistiche, grandi imprese industriali, commerciali e di distribuzione. Tra queste, Volkswagen, Exel,
Aiwa, Britvic Soft Drinks, BT, Disney Store, Merck, Nissan, P&O, Panasonic, Pharma Belgium, Renault, Shell, TNT, Norbert Dentressangle, Geodis, Toyota.
Immagine fantascientifica, risultati concreti
Da poco divenuto il marchio europeo di Macquarie Goodman, Eurinpro
punta su una campagna pubblicitaria di forte impatto visivo
Una futuristica navicella trasporta un intero
capannone, la posa di un tetto viene effettuata
impiegando quattro elicotteri a doppia elica…
Non è la trama di un film di fantascienza, bensì
la descrizione dell’ultima campagna pubblicitaria di Eurinpro, una serie di immagini spielberghiane che hanno meritato la menzione
speciale al premio “Il Logistico dell’Anno” per
la creatività e l’originalità nel promuovere l’immagine aziendale.
“Questa campagna di immagine” ha spiegato
Caterina Penati, Country Manager di Eurinpro
Italia “voleva presentare i vantaggi di Eurinpro
agendo più a livello emozionale che razionale.
Se un’azienda propone un’offerta diversa ha
bisogno di comunicarla in modo diverso”.
La diversità di Eurinpro a cui allude Penati consiste in un approccio globale e personalizzato
nel settore immobiliare per la logistica, per cui
non vengono proposti magazzini già realizzati
né affittati metri quadrati standard.
Il cliente, nell’ottica di soddisfarne ogni seppur
minima esigenza, viene seguito in tutte le fasi
del progetto: consulenza logistica sulla migliore location; scelta del terreno e sua acquisizione (effettuata grazie ad un vasto database di
terreni edificabili continuamente aggiornato);
progettazione del magazzino e follow-up dell’intero processo di costruzione; espletamento
di tutti gli adempimenti legali richiesti (consulenza finanziaria, legale e fiscale) e, ovviamente, l’investimento per la realizzazione dell’intero progetto.
Eurinpro nasce nel 1989 come progettista di
soluzioni logistiche, uffici, proprietà commerciali e residenziali operando principalmente in
Belgio, Francia e Olanda.
Nel 2003 la società ha deciso di approfittare
della grande opportunità di espansione nei
maggiori mercati logistici europei e, nei due
anni successivi, ha aperto uffici in Francia,
Olanda, Italia, Germania, Spagna, Polonia, e
Giappone, fino all’apertura dell’ufficio statunitense nel 2005. Ad oggi la società ha costruito
in Europa magazzini per oltre 1.200.000 mq
per un valore totale che ammonta a circa 850
milioni di euro. Con uffici dislocati in dieci paesi e uno staff di 90 persone ha in corso progetti
per oltre 500.000 mq, fra cui la nuova unità
logistica del leader della logistica farmaceutica
Silvano Chiapparoli ad Anagni.
Nel maggio 2006, Eurinpro è stata acquisita dal
gruppo Macquarie Goodman, che, con 850 dipendenti, una capitalizzazione presso la borsa
australiana di 11 miliardi di euro e un patrimonio gestito di 16,9 miliardi di euro, è uno
dei maggiori gruppi immobiliari industriali al
mondo.
Caterina Penati
Macquarie Goodman ha scelto di operare in
Europa attraverso il marchio Eurinpro, che fra
i suoi clienti vanta nomi importanti della logistica (DHL, Schenker, Fiege, BAX, Exel), della distribuzione (Amazon.de, Supermercati Match,
Brico) e della produzione (Sony, JVC, Stanley).
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
10
IMMOBILIARE
AIG/Lincoln prosegue i lavori di Innova
Business Park ad Arese
Nella cittadina più americana d’Italia quasi pronto il polo multifunzionale
a stelle e strisce
Il bacino d’utenza raggiungibile nel raggio di
trenta minuti di percorrenza è di 3,5 milioni
di abitanti col reddito pro capite più alto d’Europa. Se si arriva a 200 km la popolazione sale
a 25 milioni in un’area con 1.500.000 attività
commerciali. Stiamo parlando di Innova Business Park, il polo multifunzionale, che sta sorgendo ad Arese, alle porte di Milano, voluto da
AIG/Lincoln.
Il progetto, che si svilupperà su un’area complessiva di circa 530.000 mq, sarà completato
entro il 2007 e comprende 25 edifici variabili
sia per dimensioni (fra i 5.000 e i 25.000 mq)
che per funzionalità, essendo concepiti per
soddisfare le esigenze dimensionali, organizzative e commerciali di piccole, medie e grandi
imprese, che operano nei settori manifatturiero, delle nuove tecnologie e dei servizi, logistica compresa.
L’intero Building 1, ad esempio, è già stato
acquisito da Futura Enterprise, società barese
attiva nel settore della logistica e dello stoccaggio merci che ne utilizzerà 16.500 mq lasciando in affitto gli altri 8.500 a Fiege Logistics Italia, mentre 13.000 mq adibiti ad uffici e
magazzini all’interno del Building 2 sono stati
locati a Solari.com, il principale distributore in
Italia dei marchi Amstrad e Garelli.
La multifunzionalità è la caratteristica saliente
di Innova Business Park (un investimento da
250 milioni di euro): gli edifici “Logistic” sono
gli unici già esistenti, mentre a progetto ultimato saranno disponibili anche edifici “Medium”,
adatti per chi opera nella produzione e distribuzione, “Cargo”, pensati per aziende operanti nel trasporto aereo e nella distribuzione, e
“Flextech” concepiti per piccole industrie che
vogliano usufruire anche di spazi espositivi di
livello.
AIG/Lincoln Italia, fondata a Milano nel 2000,
fa parte del gruppo di AIG/Lincoln fondata nel
1997 da AIG Global Real Estate Investment
Corporation di New York e da Lincoln Property Company di Dallas allo scopo di acquisire,
sviluppare e gestire immobili a livello internazionale per poter far fronte alle esigenze della
vasta rete di clienti nel settore immobiliare.
Dopo una forte concentrazione iniziale sui
mercati emergenti dell’Europa Centrale ed
Orientale, AIG/Lincoln ha esteso le sue attività
all’Europa Occidentale e Meridionale, nonché
alla Russia, e in meno di dieci anni è riuscita a
realizzare con successo 28 progetti per un volume totale di investimento pari a 875 milioni
di dollari e un totale area locabile di 678.170
mq presto incrementati dai 380.000 mq delle
costruzioni “italiane”.
Oltre a Innova Business Park la divisione italiana di AIG/Lincoln sta infatti realizzando
(25.000 su 60.000 mq di area locabile completati e affittati da clienti importanti come Messaggerie Libri, BUCAP, Gruppo Seregni) il Fiano
Logistics Park (Roma) e il Market Central Da
Vinci di Fiumicino, il primo Retail Park europeo della società (57.000 mq).
Giocattoli e conti correnti a Castel San Giovanni
Il nuovo polo logistico progettato da Vailog nel piacentino ospita, fra gli altri, Giochi Preziosi e Banca Intesa
Al momento sono 220.000 i mq realizzati nel nuovo parco logistico di Castel San Giovanni, comune piacentino a
ridosso del pavese, ma Vailog, ideatrice ed esecutrice del
progetto, ha già cominciato la realizzazione di un magazzino di 22.000 mq che sarà pronto ad inizio 2007, mentre
per la fine dello stesso anno o per l’inizio del 2008 saranno completati anche i restanti edifici, per una superficie
totale superiore ai 280.000 mq. Un’opera che ha valso alla
società amministrata da Eric Veron il Premio nella categoria immobiliare del concorso “Il Logistico dell’anno”.
Vailog è una società di sviluppo ed investimento immobiliare, specializzata nel settore immobiliare della logistica. Nata nel 2003 con una forte
base finanziaria (17 milioni di euro) ha come azionista di riferimento
Valtidone immobiliare del Gruppo Valtidone, 1.100 dipendenti fra Italia
e Francia, specializzato in logistica. Vailog ha attualmente in costruzione
oltre 200.000 mq. a Bologna e a Milano, per un investimento totale di
circa 110 milioni di euro e una previsione di sviluppo di progetti futuri
per superficie complessiva di circa 250.000 mq. a Milano, Bologna, Padova e Roma.
La posizione strategica del parco logistico di Castel San Giovanni (ac-
cesso diretto all’autostrada A21, 45 km da Milano, 15 km
dall’A1 e un raccordo ferroviario che copre tutta l’area) ha
già procurato a Vailog diversi clienti: BSL, Bertola Servizi
Logistici, ha affittato poco meno di 125.000 mq, di cui
75.000 per conto di Giochi Preziosi e 50.000 per gestire
gli archivi di Banca Intesa, Frans Maas e Norbert Dentressangle hanno preso in gestione aree di 25.000 mq ciascuna, mentre sono 100.000 i mq che Vailog sta sviluppando
per Deka.
Le specifiche degli immobili prevedono 10 metri di altezza libera, cortili
di 35 metri di profondità, impianti sprinkler NFPA, nonché 1 porta ogni
800 mq di superficie e 5 tonnellate/mq di capacità portante. Gli interni
hanno elevato grado di luminosità avendo adottato soluzioni all’avanguardia come l’illuminazione a “soffitto zenitale”.
Nel corso del 2006 Vailog ha realizzato anche un centro logistico di
29.151 mq a Fagnano Olona, destinato a diventare la sede principale di
Sogema (D. Logistics Group) che l’ha affittato interamente, e iniziato la
costruzione di un nuovo magazzino di 11.200 mq per DHL a Bologna,
dove aveva già lavorato in collaborazione con Prologis ad un centro logistico per Merloni.
Immobili “chiavi in mano”
Il general contractor francese GSE segue anche in Italia la strategia di gestione completa dei progetti immobiliari e introduce novità tecnologiche
In Italia, come in tutti gli altri paesi occidentali,
prosegue il trend del trasferimento delle attività produttive nell’Europa dell’Est, in India, oppure in Cina: i paesi occidentali manterranno
fra qualche anno solo il compito di concepire il
prodotto e poi ridistribuirlo, mentre la manifattura avrà luogo altrove.
Inoltre, in Italia la logistica, nell’accezione di
“insieme delle infrastrutture necessarie a comporre una supply chain (porti, aeroporti, fabbriche, centri commerciali, magazzini)”, non è ancora né razionale né ottimizzata, ma bisognerà
prestò rimediare, ricorrendo a grandi parchi
logistici pensati per sfruttare al meglio i collegamenti viari e limitare l’impatto sul traffico e
sull’ambiente.
Sono queste le considerazioni che hanno portato nel nostro paese un operatore internazionale come GSE, General Contractor francese che
progetta e realizza immobili per logistica oltre
che per i settori amministrativo e commerciale. Una gestione a 360° di tutte le fasi finalizzate alla realizzazione del progetto, dalla ricerca
del terreno all’espletamento delle formalità
urbanistiche e dell’iter utile all’ottenimento
delle pratiche amministrative, attraverso la peculiarità di un Contratto Unico che garantisce
al cliente tempi, qualità e prezzo.
In Italia GSE, che vanta 30 anni di esperienza
e più di 10 milioni di mq costruiti in tutto il
mondo, opera dal 1997 e da allora ha seguito
17 progetti (più il primo Magna Park italiano di
Gazeley, in corso di realizzazione a Monticelli
d’Ongina e pronto nell’estate 2007) e costruito
20 edifici per un totale di 500.000 mq consegnati e un fatturato che già nel 2004 ha superato i 30 milioni di euro.
GSE realizza piattaforme logistiche, l’ultima
quella di Veronella (Vr) destinata a DHL, per
clienti importanti quali Lyreco, Michelin, Pio-
neer Hi-Bred, Gefco, Giraud/Covarelli, Italtrans
e dal 2000 accompagna clienti-investitori quali
Gazeley e ProLogis, nel loro sviluppo in Italia
attraverso i grandi parchi logistici come quelli
di Piacenza, Somaglia (Lo), Romentino (No) e
Vescovana (Pd); infine gli edifici commerciali
realizzati per Auchan, Decathlon e Mediaworld.
L’ultima novità in fatto di tecnologia è Optima
designed by GSE, nuovo concept per l’ottimizzazione degli immobili logistici i cui plus sono:
rispetto dell’ambiente, innovazione e risparmio. Tra le innovazioni introdotte, una maglia
strutturale ideata a partire dal posto pallet, la
gestione delle acque piovane tramite coperture
che eliminano gli inconvenienti dovuti a forti
piogge su vaste superfici, lo sfruttamento delle
energie pulite con pannelli fotovoltaici per catturare energia solare e pannelli solari per generare acqua calda sanitaria, l’utilizzo di soluzioni
eco-light e tempi ridotti di costruzione: per un
magazzino Optima di 20.000 mq bastano 14
settimane. Il tutto dovrebbe comportare un risparmio del 15% sull’investimento complessivo e del 20% sul costo di funzionamento.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
11
IMMOBILIARE
Presenza capillare sul territorio, la
strategia dei leader per la logistica
immobiliare
Il Gruppo Pirelli RE ha avvicinato anche il settore logistico. E di certo non in sordina
L’Eastgate Park, in allestimento fra Portogruaro e Fossalta di Portogruaro (VE), coi suoi
1.500.000 mq di superficie, è il parco integrato
logistico-industriale più grande del Nord-Est.
In una posizione strategica, pressoché baricentrica rispetto alle province di Pordenone,
Udine, Treviso, Venezia, Trieste e Padova e a
ridosso del Corridoio Europeo 5, ben collegata attraverso le infrastrutture già esistenti e in
Francesco Allegretta,
seguito alla realizzazione di due grandi interdirettore dell’Agenzia
venti: la variante di Portogruaro, già in corso di
Industria di Pirelli Re
realizzazione, ed il nuova casello di Alvisopoli
Agency
sull’autostrada A4 (la società Autovie Venete
ha previsto la realizzazione di un raccordo tra la SS14 e l’autostrada A4
Venezia – Trieste a 500 metri dall’ingresso del nuovo distretto Eastgate
Park). La superficie coperta sarà di 380.000 mq divisi fra i quattro comparti a
cui la struttura è destinata: logistica, 130.000 mq, industria, 193.000 mq,
artigianato, 23.000 mq, polo servizi, 34.000 mq.
Per la logistica è prevista la realizzazione di 4 immobili da circa 32.000
mq ciascuno, con tagli minimi da circa 16.000 mq, il tutto seguendo
standard urbanistici e ambientali elevati, tanto da prevedere la gestione
integrata del ciclo delle acque, un sistema per il recupero e il riciclo dei
rifiuti, una certificazione ambientale (EMAS o equivalente), la delocaliz-
zazione del traffico in un bacino sufficientemente lontano dalle città e la
predisposizione di ampie superfici adibite al verde pubblico.
La commercializzazione degli immobili, proposti sia in vendita che in
locazione, viene gestita dall’Agenzia Industria di Pirelli RE Agency, società del gruppo Pirelli RE specializzata nell’attività di consulenza professionale rivolta alla compravendita e locazione di immobili per imprese.
Pirelli RE è azionista con quota del 35% di Spazio Industriale, fondo
immobiliare opportunistico specializzato nel settore light industrial/logistica che ha in portafoglio l’area dell’Eastgate Park.
Tra le altre proposte che Pirelli RE Agency sta commercializzando, vanno
segnalati anche l’Innova Business Park, il nuovo polo multifunzionale
in via di realizzazione ad Arese, 185.000 mq dedicati alla logistica su
una superficie complessiva superiore al mezzo milione di metri quadri,
l’Interporto Regionale della Puglia a Lamasinata, 84.000 mq coperti in
prossimità dell’Autostrada Adriatica e collegati alla ferrovia attraverso
lo scalo ferroviario Ferruccio, il Polo Logistico Intermodale di Dugara,
vicino Brescello (Re), il Centro Logistico Lazio Nord e alcuni spazi a Santa
Palomba.
Pirelli RE Agency opera sul territorio nazionale attraverso le sedi operative di Milano, Roma e Napoli e dispone di una rete capillare di agenti, collaboratori esterni e consulenti immobiliari. Rappresenta inoltre il
gruppo inglese Knight Frank che, a sua volta, si avvale di un accordo di
partnership globale con Newmark.
Logistica immobiliare da multinazionale
L’americana Prologis conquista importanti fette di mercato in tutto il mondo, ma l’Italia presenta luci (clienti ed
espansioni) e ombre (marginalità nel contesto europeo)
L’ultima notizia è la firma di un accordo della
filiale giapponese con il produttore di cosmetici
Shiseido e con Hitachi Transport, uno dei principali 3PL (third-party logistics providers) nipponici, in virtù del quale ProLogis acquista otto
centri di distribuzione (159.000 mq) di Shiseido,
la cui logistica viene affidata a Hitachi Transport
(cliente di ProLogis anche in Messico).
Basta una breve notizia come questa e il fatto
che alla ProLogis siano pane quasi quotidiano
Carlo Walder
per comprendere le dimensioni ciclopiche di
questo colosso americano (e il suo approccio per così dire disinteressato
e un po’ snob, per quanto impeccabile professionalmente, nei rapporti
con i singoli “piccoli” mercati come potrebbe essere quello italiano).
Del resto ProLogis è il più grosso proprietario, manager e imprenditore
del mercato immobiliare per strutture distributive e logistiche al mondo,
con operazioni aperte in 81 mercati fra Nord e Centro America, Europa
e Asia. La compagnia ha un portafoglio di beni di proprietà, gestiti e in
sviluppo che ammonta a 25,3 miliardi di dollari, compresi 37,8 milioni
di mq in più di 2.400 proprietà dedicate ai clienti con esigenze logistiche
(dettaglianti, 3PL, compagnie di trasporto, etc.).
Anche in Europa ProLogis la fa da protagonista: la filiale europea è stata
recentemente nominata “Imprenditore Immobiliare Industriale dell’anno in Europa” (in inglese è meno cacofonico) per la seconda volta consecutiva nell’ambito della fiera di Monaco di Baviera dedicata al Real
Estate, mentre l’ultima acquisizione riguarda 330.000 mq in zone strategiche della Gran Bretagna (Birmingham e East Midlands), che erano nel
portafoglio della Severn Trent Property Limited, recentemente rilevata
da ProLogis. La realizzazione d’immobili in questi siti è prevista nei prossimi tre anni, con una spesa di quasi 450 milioni di euro.
Poche settimane fa, inoltre, ProLogis Europa, che gestisce 5,4 milioni
di spazi locabili in 281 strutture, ha annunciato il completamento delle
procedure di offerta al pubblico (IPO Initial Public Offer) e la contestuale
ammissione alla borsa di Amsterdam sotto l’acronimo PEPR (ProLogis
European Properties), con il risultato di una capitalizzazione di 2,7 miliardi di euro e un capitale flottante che sale al 29,5%.
In Italia, benché, come ammesso da Carlo Walder, Market Officer di ProLogis Italia, “nessun operatore di dimensioni internazionali consideri il
nostro paese strategico per la distribuzione europea”, ProLogis ha affittato molti spazi a clienti importanti (Sittam, NYK Logistics, Geodis, Norbert Dentressangle, Di Farco, Piacenza Logistica, TNT Logistics, U.S.A.
Ubaldini Stampa Autotrasporti, Indesit Company, Y2K Logistica Europa)
nei diversi spazi di sua proprietà, circa 700.000 mq occupati quasi al
90% (polo logistico di Somaglia, 50.000 mq all’interporto di Bologna,
ProLogis Park di Romentino, Padova, Lodi, Bologna).
Si parla infine di un progetto logistico su un’area di 1,3 milioni di mq a
Borgovercelli e di un piano di espansione nel Centro-Sud.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
12
FARMACEUTICA
Logistica farmaceutica e non solo
per Chiapparoli
L’azienda del cavalier Chiapparoli allarga i suoi orizzonti settoriali pur
restando saldamente legata all’attività storica
In una società di logistica che per quasi
trent’anni si è dedicata ad unico settore di attività, la diversificazione, oltre ad essere un’opportunità di sviluppo dell’intero business, evita
un’eccessiva dipendenza da un solo campo
operativo, per quanto stabile e remunerativo
possa essere.
È il caso della Silvano Chiapparoli Logistica, che,
pur avendo nella logistica dei prodotti farmaceutici, cosmetici e di cura della salute, l’80%
del suo fatturato, ha utilizzato la solida posizione in questo mercato e il know-how acquisito
negli anni per indurre gli azionisti ad ampliare
le proprie attività anche in altri ambiti, con lo
scopo di garantire un maggiore sviluppo e mettere la società al riparo di eventuali evoluzioni
del mercato farmaceutico che potrebbero metterne a repentaglio la redditività..
È stato così individuato nel mercato della logistica editoriale il settore in cui mettere a frutto
le esperienze acquisite. La scelta dell’editoria
è stata fatta cogliendo un’opportunità individuata presso un grande editore italiano (De
Agostini) che ha deciso di terziarizzare la sua
logistica, cedendo il ramo d’azienda relativo. In
un magazzino appositamente destinato Chiapparoli, che ha inserito nella gestione dei flussi
logistici alcuni profili professionali specializzati, opera lo stoccaggio dei prodotti editoriali e
la loro consegna ai punti vendita, previa una
“lavorazione” dedicata alle esigenze del cliente.
Un’attività di confezionamento, che permette
di dare un maggior valore aggiunto ad un sem-
plice servizio di movimentazione-allestimento,
è stata quindi integrata nel processo logistico.
Inoltre le stesse macchine utilizzate per questo settore consentono di offrire, con adeguate modifiche, un servizio di confezionamento
anche per il settore dei prodotti OTC (over the
counter - farmaci da banco) e industriali.
Rimane questo, la gestione e distribuzione di
prodotti farmaceutici, infatti il core-business
della Chiapparoli fondata nel 1979 e presieduta da Silvano Chiapparoli.
Chiapparoli ha sei sedi in Italia in provincia di
Milano (San Giuliano Milanese, Cerro al Lambro), Lodi (Livraga, Casalpusterlengo), Momo
(Novara, dedicata all’editoria) e Roma (Monterotondo Scalo), per un totale di circa 100.000
mq, a cui dovrebbero nei prossimi mesi aggiungersi i 23.000 mq della nuova area di Anagni
(Frosinone) allestita da Eurinpro. In tutti questi
ambienti Chiapparoli si occupa di immagazzi-
nare quantità elevate di materiale di ogni tipo,
dai prodotti farmaceutici a quelli alimentari,
dagli igienico-sanitari ai profumi e cosmetici,
dagli articoli da regalo ai prodotti di largo consumo, di conservarli a temperatura costante
(anche refrigerata quando sia il caso), a umidità controllata, perfettamente aerati, protetti
dalla luce e dal calore eccessivi.
La società dispone anche di un’Officina Farmaceutica, idonea ad espletare tutte le operazioni
terminali di confezionamento del farmaco, sia
etico che OTC, offre un servizio di espletamento pratiche doganali per i prodotti extra UE e
da maggio fornisce un servizio “espresso” per
la consegna in tutta Italia, nei casi di urgenza
o di non reperibilità di un farmaco, al massimo
in 48 ore.
Infine Chiapparoli garantisce la propria presenza nei principali paesi europei attraverso gli accordi, puramente commerciali (senza cessione
di quote), con Alloga, multinazionale svizzera,
specializzata nella gestione dei farmaci.
Petrone, la farmacia a 360 gradi
Il gruppo napoletano riunisce 30 società per un ventaglio di servizi offerti sulla terra, sul mare e…
La logistica farmaceutica, per la particolarità dei prodotti che per definizione movimenta, è messa in opera generalmente da attori che sfuggono al tradizionale profilo del logistico. Fra questi un caso paradigmatico
è il Gruppo Petrone di Napoli.
La genesi è naturalmente in farmacia e la si può datare 1965, anno in
cui Carmine Petrone dà idealmente il via alla nascita del Gruppo acquisendo la titolarità della farmacia del padre. Oggi Il Gruppo Petrone è una
holding di 30 società con 1.300 addetti, con sedi proprie anche in Spagna, impegnata nel commercio e distribuzione in ambito farmaceutico,
parafarmaceutico e sanitario.
Dagli anni ’60, oltre allo sviluppo delle proprie attività in Europa, la holding si è dedicata con successo anche all’espansione verso mercati Extra-UE e overseas, al punto che la clientela si estende dall’Europa al Nord
Africa, dal Far East all’Oceania, dal Middle East all’America Latina.
Le attività del Gruppo si dividono tra il commercio e la distribuzione
farmaceutica (anche in partenariato con altre società quali Mipharm e
Eupharmed), con una presenza diretta nei mercati italiani e spagnoli, la
vendita al dettaglio (farmacie ed erboristeria), la riabilitazione attraverso i centri accreditati col SSN e la ricerca e sviluppo nei settori farmaceutico e cosmetico attraverso società controllate e in partecipazione (fra
cui Oncogen, AAA - Advanced Accelerator Applications, CRO - Clinical
Research Organization).
Rimanendo nel campo logistico-distributivo il Gruppo Petrone è un insieme di aziende grossiste che attraverso un network distributivo si occupa dell’import/export e distribuzione di farmaci di marca e generici,
prodotti veterinari, test diagnostici, lenti a contatto, soluzioni per lenti
a contatto, prodotti di colostomia, mezzi di contrasto, per fornitura di
centri ospedalieri, cliniche, case di cura nazionali oppure per rivendita
ad altri operatori grossisti fuori Italia.
Petrone si occupa di tutto il ciclo distributivo, dalla ricezione allo stoccaggio in aree attrezzate, anche a temperatura controllata, fino alla distribuzione. E movimenta fisicamente, attraverso un efficiente sistema
di controlli, e digitalmente, attraverso software dedicato per le attività
di warehousing e distribuzione (Medical Care System), anche farmaci
a grande rischio (oncologici e stupefacenti), supportato da sistemi di
sicurezza e di disaster recovery.
Offre anche servizi di supporto alle imprese farmaceutiche nella gestione logistica delle attività precedenti al lancio di nuovi prodotti (pratiche
di licensing in e out di dossier farmaceutici e medical devices), e di consulenza nelle pratiche burocratiche per l’ottenimento e il mantenimento
delle autorizzazioni e nei rapporti con le autorità sanitarie competenti
(A.I.F.A., Ministero della Salute, E.M.E.A.). Il Gruppo è concessionario in
Italia, Spagna e Irlanda di ACS Dobfar per la distribuzione dello Smartpack, innovativo sistema di confezionamento degli antibiotici, e in Italia di Baxa per il compounding nelle farmacie ospedaliere.
Da più di trent’anni, inoltre, Petrone svolge servizio di forniture per le
principali compagnie di navigazione (Astamar, Siosa, Marnavi, Conam e
sono in corso contatti con Tirrenia e Msc Crociere) per le quali provvede
alle medicherie interne anche con parafarmaceutici e kit di pronto soccorso e diagnostici, e per ambasciate, consolati, medicherie interne di
aziende private e piattaforme marine.
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
13
FARMACEUTICA
Tecnologia al servizio della logistica
Difarco, leader della logistica farmaceutica, gestisce servizi d’avanguardia
L’innovazione tecnologica, l’offerta di servizi sempre più mirati alla soddisfazione delle
specifiche esigenze di ogni cliente, l’informatizzazione dei sistemi di interazione con la
clientela, e, più semplicemente, la precisione e
la rapidità, sono aspetti determinanti del successo di ogni azienda che operi nella logistica.
Tuttavia per la tipologia dei prodotti e per la
particolarità della frequenza degli ordini la logistica farmaceutica è ancor più legata di altri
settori a questi elementi.
Ne è ben al corrente il Gruppo Difarco che nasce nel 1979 con la costituzione della società
Difarco (da Distribuzione Farmaceutici e Cosmetici) creata con l’obiettivo di predisporre
servizi di stoccaggio, custodia e distribuzione
di prodotti farmaceutici e cosmetici.
Da allora alla Difarco si sono affiancate altre
quattro società: Phardis, che si occupa di distribuzione di prodotti farmaceutici, Nuova
Difarco, distribuzione cosmesi, Stock House,
distribuzione profumeria, cosmetici e parafarmaceutici, Prodif per la grande distribuzione.
I numeri sono lo specchio di questo sviluppo:
tre poli logistici a Liscate (Mi), Calvenzano
(Mi), Piacenza con 120.000 mq. di area coperta
e 150.000 posti pallet a disposizione delle 43
case in deposito, 2.000 m³ di cella frigorifera
per prodotti a temperatura controllata, 30 linee di imballo con 60 macchine di termoretrazione, 12.000 ordini evasi giornalmente, 350
dipendenti e un fatturato che nel 2005 si aggirava sui 50 milioni di euro.
Difarco offre un’ampia gamma di servizi modulari, complementari e integrabili (gestione magazzino, ricevimento bolle, allestimento ordini,
imballo e spedizioni, analisi dei tempi di consegna, report periodici, gestione del sistema
informativo) sulla base di un’analisi dettagliata
e specifica condotta inizialmente e periodicamente con il singolo cliente. La natura del
servizio svolto e la necessità di integrarsi col
cliente hanno portato a sviluppare un sistema
informatico altamente flessibile, con diversi
entry point per il sistema operativo del cliente, destinato alle funzioni di ricevimento dati,
preparazione documenti di spedizione, invio
informazioni al magazzino, controllo evasione
ordini, controllo e follow up delle consegne, aggiornamento dati contabili propri e del cliente.
È specificamente nell’allestimento degli ordini
che Difarco dispiega maggiormente il proprio
potenziale tecnologico: a seconda delle carat-
teristiche dei prodotti del cliente si sceglie il
metodo più idoneo fra 12 linee di allestimento
semiautomatiche “Look & Pick by Fimcome”
(un sistema di allestimento ordini rapido, efficiente e semplice in cui l’operatore si sposta
lungo la linea, guidato da segnali luminosi che
identificano la posizione dei prodotti contenuti nell’ordine e preleva la quantità indicata sul
display) e 3 linee di picking con l’uso di terminali a radiofrequenza, tecnologia impiegata dal
2004 a supporto degli operatori di magazzino
che si occupano della movimentazione delle
merci all’interno dei depositi (dalle operazioni
di carico, controllo e stoccaggio nei magazzini,
a quelle di prelievo, imballaggio e spedizione
degli ordini provenienti dai punti di vendita).
Anche per l’imballaggio e la spedizione Difarco
fa uso di soluzioni tecnologiche, avendo implementato un sistema che prevede la collocazione manuale dei prodotti in scatole brevettate e
confezionate con doppia termoretrazione.
Infine Difarco, attraverso la consociata Intersales, appositamente costituita e operante nel
business to business, offre un servizio di gestione globale del ciclo dell’ordine.
SOFTWARE
I migliori logistici al mondo?
Le formiche, naturalmente
AntOptima fornisce software logistici d’avanguardia, sulla base di tecniche euristiche che rimandano allo studio dei
comportamenti “ottimizzati” degli operosi insetti
I problemi di chi opera nel trasporto su gomma sono noti: finestre temporali sempre più rigide e vincolanti, restrizioni agli accessi nei centri urbani, limitazioni nella flotta di mezzi, carenze della rete stradale, nonché
un continuo aumento del costo del carburante.
Quello che non è ancora ben chiaro è quale risorsa può essere sfruttata
meglio per ridurre i costi.
La soluzione, secondo AntOptima, è l’ottimizzazione in senso scientifico dei processi attuali: ottimizzare i trasporti significa minimizzare la
distanza e il tempo totale percorsi da ciascun mezzo, minimizzare il numero dei mezzi circolanti, massimizzare il riempimento di ogni mezzo,
bilanciare il carico della flotta. In altre parole ottimizzare una funzione
di costo.
AntOptima è un’azienda innovativa fondata a Lugano nel 2001 come
spin-off dell’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA), istituto di ricerca non profit in informatica avanzata tra i migliori
al mondo sull’intelligenza artificiale. Esso si pone quale interfaccia tra
la ricerca di punta e la realtà produttiva, mettendo a disposizione delle
aziende tecnologie e idee innovative per la soluzione di problemi di ottimizzazione, di gestione della produzione e di logistica integrata, grazie
ad un team di 15 persone composto da scienziati, ricercatori ed esperti
di business e tecnologie aziendali.
Per il trasporto è stato sviluppato AntRoute, sistema intelligente per
l’ottimizzazione dinamica dei percorsi e del flusso logistico delle merci
basato su algoritmi di nuova generazione che evolvono nel corso del
tempo (il prefisso Ant deriva dall’inglese e si basa sul fatto che i metodi
euristici e meta-euristici, alla base dell’elaborazione degli algoritmi utilizzati, si ispirano al comportamento dei sistemi naturali e in particolare
al comportamento delle formiche, ant in inglese).
Il software AntRoute viene parametrizzato e personalizzato alla realtà
operativa dell’azienda cliente attraverso diverse metodologie: analisi dei
dati storici, interviste con il reparto operativo, interviste con i manager
per comprendere le dinamiche del processo distributivo, valutazione di
scenari e test di ottimizzazione.
Una volta implementato il programma consente di pianificare in tempi
rapidissimi (ad esempio per pianificare 200 veicoli al giorno il sistema
impiega 5 minuti contro le 4 ore di un team aziendale di pianificazione)
la riduzione dei costi di trasporto e di distribuzione attraverso l’ottimizzazione della flotta, la minimizzazione dei km percorsi da ciascun
mezzo, del numero di viaggi effettuati, del numero di mezzi impiegati
e dei costi e la massimizzazione della percentuale di saturazione dei
mezzi e dell’efficienza dei viaggi (definita come riempimento del mezzo
ponderato sui km percorsi).
Il mercato di riferimento è il settore della logistica (Number1 Logistics
Group), della GDO (Migros), della distribuzione di prodotti chimici (Pina
Petroli), della distribuzione di prodotti freschi e della Pubblica Amministrazione (Comune di Parma). Fra i collaboratori e i consulenti anche
Trenitalia, Intercontainer Interfrigo, AFA Autostrada Ferroviaria Alpina.
AntOptima sta completando altre iniziative fra cui un modulo di ingaggio dei mezzi (ottimizzazione automatica della fase di ingaggio dei
mezzi in base alle differenti tariffe concordate con i propri padroncini)
e un modulo cross-docking (software in grado di ottimizzare la funzione
obiettivo del programma giornaliero dei viaggi di trasporto primario permettendo, ove possibile, la creazione di un flusso in cross-dock).
Gli Speciali di Ship2Shore - Numero 1: Logistica
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SOFTWARE
Esperienza e innovazione, binomio
vincente
I servizi di Clicklogistic uniscono know-how e tecnologia per soluzioni logistiche su misura e rispettose dell’ambiente
Giovanni Leonida
Lo sapevate che la piccola-media impresa spende in logistica – in percentuale sul fatturato
– circa il doppio della grande impresa, malgrado operi su un mercato di acquisto e vendita
geograficamente più limitato? E che in molti
casi i risparmi ottenibili vanno dal 3% al 5%
del fatturato, il che permetterebbe di raddoppiare o quasi l’utile netto?
Il servizio 4PL (Fourth Party logistic service providers), attivato da poche settimane da Clicklogistic, società di servizi logistici nata nel 2001
per iniziativa di un gruppo di persone con
esperienza pluriennale nella logistica, nell’informatica e nelle telecomunicazioni (Giovanni
Leonida, Presidente e Amministratore Delegato, è Vice Presidente di Assologistica, già responsabile del progetto Cargo City di Malpensa
e fondatore di Malpensa Logistica Europa e di
Tecnologistica) è stato studiato per raggiungere questi risultati.
Oggi un imprenditore trova facilmente un
esperto esterno per molte attività (commercialista, fiscalista, esperto in paghe e contributi, legale), ma non per la logistica, per cui
è costretto al “fai da te” oppure a ricorrere a
costosi consulenti che producono rapporti più
che risultati.
Clicklogistic invece, sul modello del mercato
americano, si prende cura di tutta la catena
logistica attraverso un software originale e sofisticato e senza compenso fisso.
In una prima fase, che di solito dura da uno a
tre giorni, Clicklogistic esegue un check-up dell’azienda, ricostruisce i costi diretti ed indiretti della logistica aziendale, individua possibili
interventi e stima i vantaggi ottenibili (minori
costi, miglior servizio al cliente, riduzione scorte, etc.) con una razionalizzazione della logistica interna (gestione degli ordini, programmazione della produzione, gestione magazzino,
etc.) ed esterna (miglior saturazione dei mezzi,
combinazione di partite, uso del mezzo più
adatto, etc.).
L’imprenditore non ha alcun obbligo di accettare gli interventi proposti. Se non li accetta,
il rapporto si interrompe e nulla è dovuto. Se
invece li accetta, viene stipulato un accordo di
fornitura di servizi in base al quale Clicklogistic
prende in gestione le sue attività logistiche,
senza alcun compenso fisso ma solo con una
percentuale sui risparmi effettivamente ottenuti.
4PL affianca altri servizi d’avanguardia proposti dalla società di Leonida.
Esalog si pone l’obiettivo di ridurre gli sprechi
e i costi ambientali del trasporto stradale, riducendo i percorsi a vuoto e le attese inutili
(circa il 35% dei km percorsi dai mezzi in Italia
è a vuoto, con uno spreco di gasolio stimato in
6 miliardi di Euro/anno).
Quando il committente inserisce una domanda
di trasporto il software cerca in archivio – fra
tutti i mezzi che si sono dichiarati disponibili a
ricaricare – quelli che sono “in zona” ed hanno
un mezzo compatibile col carico specifico. Attraverso un sistema di navigazione, calcola per
ognuno di questi i km da percorrere a vuoto,
l’ora di arrivo al carico ed eventuali attese al
carico. Ai tre trasportatori che hanno meno km
a vuoto e meno ore perse viene chiesta l’offerta per quel singolo carico. Le tre offerte sono
inoltrate immediatamente al committente che
sceglie. Quindi viene contattato il trasportatore selezionato, dandogli conferma e dettagli
dell’operazione.
Anche il trasportatore può inserire un’offerta
di trasporto: il sistema cerca in archivio – fra
tutti i carichi che sono stati richiesti – se ve
ne sono “in zona” che richiedano un mezzo
compatibile col carico specifico. In caso positivo chiede immediatamente una quotazione
al trasportatore e la sottopone al committente.
Se non c’è carico già disponibile, mantiene in
memoria l’offerta per le prossime domande.
Esalog comprende alcuni servizi accessori: preparazione della fattura pro-forma per ogni carico; informazione, prenotazione e biglietteria
traghetti (con la Grimaldi Napoli); assicurazione (extra valore di legge).
Last but not least, i servizi portuali: “Costa Morena” per prenotazioni, biglietteria, informazioni ai trasportatori sulle autostrade del mare,
supportato anche da Eesalog, che permette di
trovare facilmente un trazionista nel porto di
destino, favorendo il traffico non accompagnato (più economico e più ecologico); “Gestione
Portuale”, piattaforma di gestione del check-in
portuale mirata ad avere un flusso più ordinato
dei mezzi commerciali nonché – se il traffico è
misto – delle auto e dei passeggeri.
Gli Speciali di Ship2Shore
A cura di:
Andrea Moizo
Redazione Servizi Speciali di
Ship2shore
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Direttore Responsabile:
Angelo Scorza
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Ship2Shore
www.ship2shore.it
Via Caffaro 31/1, 16124, Genova
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