Relazione finale - Liceo "Piccolomini"

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Relazione finale - Liceo "Piccolomini"
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE-LICEO ARTISTICO “E.S. Piccolomini”
Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” (Siena) – Tel.0577/280787 Fax.0577/288008
Istituto d’Arte “Buoninsegna” (Siena) – Tel.0577/281223 Fax.0577/40321
Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” (Siena) – Tel.0577/44968 Fax.0577/280203
Liceo Linguistico “R. Lambruschini” (Montalcino) – Tel.0577/848131 Fax.0577/84722
Relazione finale
A.S.
2010-2011
Sezione: Liceo Artistico Buoninsegna
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: PAGHI ANTONIO
MATERIA: ITALIANO STORIA COSTITUZIONE GEOGRAFIA
CLASSE: 1B
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
Il primo quadrimestre è stato dedicato ad amalgamare le differenti situazioni cognitive e
comportamentali date dalla diversa provenienza scolastica degli alunni. Si sono poste le basi per il
successivo studio delle materie. Nel secondo quadrimestre la classe nel complesso si è presentata
più omogenea, si sono evidenziate le situazioni di eccellenza come quelle più critiche. Il livello
finale può dirsi soddisfacente, sia nelle capacità di espressione scritta e orale del pensiero, sia come
contenuti e metodologie di studio acquisiti.
E’ da migliorare ancora la capacità di studio degli allievi, sia come qualità (metodologie) sia
soprattutto come quantità (tempo dedicato al lavoro domestico). Su questi punti occorrerà
intensificare il lavoro di insegnamento il prossimo a.s.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
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La preparazione media raggiunta è soddisfacente. Gli alunni promossi sono in grado di:
Individuare la specificità del testo letterario narrativo rispetto ai testi non letterari.
Conoscere e distinguere i diversi generi letterari.
Conoscere la terminologia specifica e gli strumenti per l’analisi del testo narrativo.
Saper analizzare un testo narrativo nei suoi vari livelli.
esporre oralmente e per iscritto le conclusioni della analisi testuale svolta
individuare la tipologia del testo, e riconoscere nello stesso testo la presenza di più
tipologie, in particolare del testo di tipo descrittivo e di tipo espositivo-informativo.
utilizzare il lessico standard e i lessici specifici per una corretta comprensione dei diversi
tipi di testo.
analizzare un testo non letterario partendo dalla divisione in sequenze e dalla
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individuazione delle idee centrali, per risalire a una sua comprensione globale.
esporre oralmente, con un linguaggio appropriato e corretto, le risultanze del lavoro
svolto, riuscendo nel contempo a saper ascoltare gli altri e a parlare davanti a un gruppo
rispettando tempi e modi di intervento.
esporre per iscritto, con un linguaggio appropriato e corretto, le risultanze del lavoro
svolto, sotto forma di descrizione o di relazione (testo descrittivo e testo espositivo).
utilizzare il libro di testo, sintetizzandolo in schemi e scalette.
Giungere a una conoscenza sufficiente dei fatti storici in sé e nella loro concatenazione
spazio-temporale.
Riuscire a contestualizzare tali fatti in un quadro di riferimento storico il più preciso
possibile.
leggere un documento storico, scritto o no.
leggere una cartina storica.
stabilire nessi cronologici e causali nella esposizione di un argomento.
usare un linguaggio storico il più possibile pertinente e variato
3.PROGRAMMA SVOLTO
Vedi allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
Si sono curati nel corso dell’anno i seguenti collegamenti:
• storia e storia dell’arte
• storia e geografia
• storia e costituzione italiana
• storia e laboratorio di pittura (progetto Auschwitz)
• italiano e costituzione (lettura settimanale del quotidiano)
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI
a)
ITALIANO
Lezioni metodologiche: come si prendono appunti durante l’ascolto di una lezione.
Saper leggere/comprendere: testo letterario/non letterario/libro di testo.
Libro di testo. Lezioni metodologiche. Come è fatto un libro di testo: Indice. Come si effettua la
sottolineatura. Elaborazione di schemi dopo la lettura.. Ripetizione. Esposizione orale: sulla
base di scalette e schemi realizzati dopo lo studio.
Testo letterario. Strumenti per l’analisi del testo narrativo. letture brani antologici.
Testo extraletterario. Lettura di testi di vario tipo, analizzati come tipologia (testi regolativi,
descrittivi, espositivi, argomentativi etc.) e nella loro realizzazione pratica (articolo di giornale,
saggio scientifico, articolo di legge, etc.).
E’ stato attivato il progetto “Quotidiano in classe”: una volta a settimana si sono letti gli articoli
delle diverse sezioni del giornale. Trasversale alle varie discipline, ha permesso di studiare
modelli testuali praticamente realizzati, di leggere la lingua italiana nel suo esercizio pratico e
quotidiano, di informare gli studenti sui principali avvenimenti del nostro tempo, di avere
riferimenti concreti per lo studio della geografia e della costituzione, di prendere spunti per
attivare discussioni e riflessioni in classe su temi di attualità, politica, cultura.
Saper esporre oralmente un argomento dato.
Realizzazione e uso di appunti/scalette/schemi per organizzare l’esposizione.
Saper produrre un testo scritto.
Lettura, analisi e “smontaggio” di testi semplici extraletterari (espositivo, descrittivo, articolo di
giornale etc.) e testi d’uso (lettera formale, curriculum, , etc.) (vedi punti precedenti).
Uso di schemi e scalette per organizzare i contenuti.
Produzione del testo, possibilmente legata a un contesto reale o verosimile (ex: lettera formale
per richiesta assemblea di classe etc.). Correzione.
Cittadinanza e costituzione.
Lettura ragionata della Costituzione italiana. Durante la lettura del giornale si è prestata
attenzione a ricavare informazioni sulla costituzione nel suo pratico “farsi” della prassi politica.
STORIA E GEOGRAFIA
Lezioni frontali, appunti dall’orale, uso libro di testo: vedi sopra.
Lettura, analisi, comprensione delle fonti storiche di vario tipo (materiali, scritte, figurative
etc.). Progetto con il dipartimento di archeologia dell’Università di Siena per un corso di
metodologia della ricerca archeologica (una lezione a scuola e una presso il Dipartimento di
UNISI).
Sono stati curati i legami tra le due discipline e con altre che presentano punti di contatto. Sono
stati di volta in volta evidenziati i legami tra la geografia, la storia e avvenimenti
contemporanei, come si possono ricavare dalla lettura del quotidiano.
Come materiale didattico sono stati usati, oltre al libro di testo, materiali represibili in internet,
carte geografiche e tematiche.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Orali (formative e sommative): verifica della acquisizione dei contenuti del programma e del
metodo di lavoro, tenendo conto anche delle abilità e competenze acquisite da parte dello
studente. Oltre alla tradizionale interrogazione, sono state valutate anche le esposizioni di
argomenti dati fatte alla classe (vedi sopra)
Scritte (sommative): due tipi: 1) test sui contenuti delle tre discipline; 2) Produzione di testi
“reali” (brevi articoli di giornale, testi descrittivi, scrittura di lettere formali, etc.).
Siena, 10.06.2011
Antonio Paghi
b)
PROGRAMMA DI ITALIANO
A.S. 2010-11
INS. A. PAGHI
CLASSE I B
Unità I. Le strutture narrative
Analisi dei principali strumenti di lettura critica di un testo letterario: voce narrante, punto
di vista, spazio e tempo narrativi, fabula e intreccio, funzioni e sequenze narrative,
tipologia del personaggio, sistema dei personaggi. Nozione di contesto storico e dei
rapporti tra esso e il testo. Tipologia dei generi narrativi.
Unità II. Temi e generi
• Temi per iniziare: la paura, l’amicizia, l’ironia. Lettura, analisi e commento di: It (S.
King), Hansel e Gretel (Grimm), accompagnata dalla spiegazione del genere fiabesco
(le funzioni morfologiche della fiaba secondo V. Propp), Il silenzio dei musei
(Lucarelli), Io non ho paura (Ammanniti), L’opera d’arte (Cechov), La traverata dei
vecchietti (Benni).
• L’epica. Caratteri specifici del genere. Storia del’epica. Lettura, analisi e commento di:
Omero: L’ira di Achille; Virgilio: Enea e Didone. Riassunto di Odissea, Iliade, Eneide.
• Il Racconto di fantascienza. Lettura, analisi e commento di: La sentinella (F. Brown.
• Il racconto realistico. Lettura, analisi e commento di: La collana (Maupassant), Rosso
Malpelo (Verga), Levi: Hurbinek.
• Il romanzo storico. Principali caratteristiche del genere. Lettura, analisi e commento di:
La chimera (Vassalli).
• Il raccoto psicologico: Lettura, analisi e commento di: La patente (Pirandello).
• Il racconto fantastico. Lettura, analisi e commento di: Benni: Fratello bancomat;
Tabucchi: Una balena vede gli uomini. Calvino: Il bosco degli animali
Unità III: La lingua non letteraria e la comunicazione scritta e orale.
Il sistema della lingua. Lo schema della comunicazione. Significato e significante. Il
codice e il segno. Le diverse tipologie di testi non letterari: descrittivo, narrativo,
espositivo, l’articolo di cronaca, il saggio breve (testo argomentativo), il diario, il testo
pubblicitario, il testo regolativo. All’interno di questa unità sono stati letti e analizzati testi
non letterari su vari argomenti. Alla lettura sono seguite ricerche autonome da parte degli
allievi, una discussione in classe, infine produzione autonoma e individuale di testi. Lo
scopo di questa unità è stato quello di esercitare gli allievi a un uso vivo della lingua,
finalizzato alla comunicazione scritta e orale. Testi letti sulla antologia e problematiche
toccate: Progetto Il quotidiano in classe. il corpo, la pubblicità, le problematiche
alimentari, l’aspetto e la coscienza di sé nell’adolescenza (Moda da vedere, Il diario di
Bridget Jones, Tatuaggi e piercing), il bullismo, l’Islam. Problemi legati all’inquinamento
ambientale, ecologia e ecosistema.
Unità IV: La costituzione italiana.
I principi generali dello Stato italiano sono stati studiati “dal vivo” leggendo e commentando
le pagine dei giornali. Da qui si è partiti per una descrizione generale della Costituzione e
delle norme che regolano la vita politica e civile del Paese, oltre a una breve storia della
Carta. In modo più dettagliato e approfondito sono stati letti e commentati gli artt. Da 1 a 12,
e i nn. 33-34.
ATTENZIONE: COME PROGRAMMA PER L’ESAME DI RIPARAZIONE DEL DEBITO
FORMATIVO (A SETTEMBRE) IN ITALIANO ORALE È RICHIESTA LA CONOSCENZA
ESCLUSIVAMENTE DELLE UNITÀ I E II, IN QUANTO L’UNITÀ III VIENE VERIFICATA CON LA
PARTE SCRITTA DELL’ESAME (TEMA).
SI RACCOMANDA PERTANTO AGLI ALUNNI/E CHE HANNO DEBITO FORMATIVO IN ITALIANO
DI SVOLGERE ESERCITAZIONI PERIODICHE (TEMI) SUGLI ARGOMENTI DELL’UNITÀ III,
UTILIZZANDO ANCHE GLI ESERCIZI ALLA FINE DEL LIBRO DI TESTO.
Siena, 10.06.2011
Gli studenti
L’insegnante
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c)
PROGRAMMA DI STORIA E GEOGRAFIA
A.S. 2010-11
d)
INS. A. PAGHI
CLASSE I B
Unità I. Dalle origini dell’uomo alla rivoluzione urbana
Dal nomadismo alla sedentarietà. Origine ed evoluzione dell’uomo. La struttura del
villaggio. La città, la divisione del lavoro, la stratificazione sociale.
La rivoluzione agricola e la rivoluzione urbana. La nascita della scrittura. Le
teocrazie orientali: i Sumeri, gli Assiri, i Babilonesi, gli Ittiti, gli Egizi. I Fenici e i
commerci mediterranei.
Unità II. Origine e sviluppo della civiltà greca.
Minoici e Micenei. L’età arcaica nella Grecia continentale. Origine delle poleis.
Atene e Sparta. La colonizzazione del mediterraneo. Le istituzioni ateniesi: Solone e
Clistene. Cenni sulla cultura greca: urbanistica, religione, filosofia.
Le guerre persiane. Cause, vicende e conclusione dei conflitti.
Unità III. Apogeo e declino delle poleis.
Atene e Pericle. L’imperialismo ateniese. Le guerre del Peloponneso: cause,
vicende e conclusione del conflitto. Crollo dell’impero ateniese e declino della città.
Ascesa della Macedonia. Alessandro Magno. I regni ellenistici: caratteri economici,
culturali e sociali.
Unità IV. La penisola italica.
L’Italia preistorica e i suoi popoli. Gli Etruschi: le origini, i caratteri economici,
politici, sociali, religiosi. Vicende storiche della civiltà etrusca.
L’origine di Roma. Dalla monarchia alla repubblica. Roma arcaica. Le riforme
repubblicane. La riforma centuriata. Le conquiste legislative della plebe. Formazione della
nobilitas. Espansionismo in Italia. I rapporti con i popoli sottomessi. Espansionismo nel
Mediterraneo. Lo scontro con Cartagine: vicende militari delle tre guerre puniche.
Organizzazione dei territori conquistati in province. Nascita del ceto equestre.
Geografia
Lo studio della materia è stato integrato con quello della storia. Di conseguenza, è stata
analizzata per sommi capi la conformazione geo-fisica dei territori studiati a storia (Italia
Europa e bacino del mediterraneo). Più in particolare è stata studiata la fascia nord-africana
e il medio-oriente (Islam e stato Israeliano), con particolare attenzione alle trasformazioni
storiche recenti e alla situazione sociale economica e politica attuale
Siena, 10.06.2011
Gli Studenti
L’insegnante
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Relazione finale
A.S. 2010-11
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE
MATERIA
classe I B sez. Liceo Artistico
Wanda Marmoross
Lingua Inglese
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe, già all’inizio dell’anno scolastico, dimostrava una certa vivacità nel comportamento,
dovuta alla scarsa scolarizzazione di molti alunni. Accanto ad alunni corretti e ben motivati allo
studio, si sono distinti diversi alunni che hanno continuamente disturbato le lezioni con
comportamenti infantili, rumorosi e sciocchi, rendendo spesso poco sereno il lavoro in classe. Il
loro comportamento non è andato migliorando nella seconda parte dell’anno, neppure negli ultimi
tempi.
Alla fine dell’anno ho potuto distinguere:
- un piccolo gruppo di alunni ben motivati: hanno partecipato con interesse e costruttivamente alle
attività, hanno dimostrato impegno costante nello studio pomeridiano, hanno dimostrato equilibrio
nei rapporti interpersonali e rispetto del regolamento scolastico. Hanno ottenuto risultati buoni o,
in qualche caso, ottimi. Ho l’impressione, purtroppo, che si siano talvolta annoiati, soprattutto nei
ripetuti momenti di revisione del programma, rivelatisi necessari a causa del disturbo e dello scarso
impegno di alcuni compagni.
- un secondo gruppo di alunni abbastanza motivati ma non in possesso di sufficienti prerequisiti allo
studio della lingua. E’ stato necessario un continuo lavoro di revisione e controllo del lavoro a casa.
L’impegno è stato maggiore nella seconda parte dell’anno e i risultati sono stati sufficienti o poco
più che sufficienti.
- un terzo gruppo, totalmente privo dei prerequisiti essenziali allo studio della lingua, che sono
riuscita a motivare solo parzialmente o limitatamente alle attività in classe. Lo studio pomeridiano è
stato molto saltuario o inesistente. A niente sono valse le attività e le ore di recupero, le
sollecitazioni, i tentativi di facilitare l’apprendimento con continue e diverse attività, schede
particolari, schemi, esercizi supplementari. Per alcuni si è trattato di rifiuto di qualsiasi impegno e
conseguente atteggiamento di disturbo, per altri di vera e propria difficoltà all’apprendimento di
pur semplici strutture della lingua.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
e) raggiunti:
Ascolto: il primo e il secondo gruppo, sia pure a livelli diversi, sa capire brevi dialoghi, ricavare
informazioni essenziali dalle registrazioni audio su argomenti di vita quotidiana. Il terzo gruppo ha
molta difficoltà.
Lettura: il primo e il secondo gruppo sono in grado di capire globalmente il significato di brevi
letture su argomenti quotidiani, biografie di personaggi celebri, lettere inviate a riviste per giovani.
Il terzo gruppo ha molta difficoltà.
Produzione orale: il primo e secondo gruppo, sia pure a livelli diversi di fluency, sa chiedere
notizie e reagire in un modo appropriato alle risposte; fare domande e rispondere su un
personaggio famoso; chiedere e dare informazioni su qualcuno e descriverlo; sulla propria
città o regione; parlare di avvenimenti passati; chiedere informazioni su incidenti in casa,
formulare scuse e dare spiegazioni per quello che è successo; fare acquisti in un negozio;
parlare di abiti; descrivere la propria casa.
Produzione scritta: il primo e il secondo gruppo, sempre a livelli diversi, sa scrivere e.mail,
brevi lettere o dialoghi; riassumere semplici brani riferiti a fatti della vita quotidiana.
f) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del
mancato raggiungimento degli stessi);
Il terzo gruppo ha raggiunto solo molto parzialmente o non ha raggiunto affatto gli obiettivi sopra
specificati.
Alla spiegazione dei motivi che ho fornito sopra vorrei aggiungere due considerazioni importanti:
* le indicazioni ministeriali forniscono precisi programmi e obiettivi per lo studio della lingua
straniera a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. In realtà un gran numero di
alunni esce dalla scuola media con conoscenze meno che elementari, non solo della lingua straniera,
ma anche della lingua madre. L’insegnante di lingua straniera deve quindi dedicarsi seriamente al
recupero di conoscenze che possono variare dal riconoscere il soggetto di una frase, al capire che
“ieri ho mangiato” si riferisce ad un tempo passato e non al tempo presente, che esistono sostantivi
plurali e non solo singolari, etc etc. In pratica la maggior parte della classe ha incominciato solo
quest’anno a riflettere su tali problemi. Il breve periodo di revisione delle strutture di base
programmato all’inizio dell’anno, si è protratto molto più a lungo e si sono poi rese necessarie
ulteriori pause che hanno senz’altro annoiato parte della classe. Per quanto si privilegi il metodo
comunicativo, è indubbio che certe strutture di base debbano essere padroneggiate al fine di una
comunicazione sufficientemente chiara.
* Ho l’impressione che molti studenti abbiano scelto quest’anno il nuovo Liceo Artistico soltanto
perché attratti dalle materie artistiche, ignorando l’esistenza delle altre materie. Nel caso specifico
della lingua straniera, i programmi dei diversi licei sono identici e presuppongono livelli di uscita
del tutto uguali. Fin dall’inizio dell’anno ho apertamente lodato in classe la creatività che ha guidato
molti alunni alla scelta di questo Liceo e ho insistito che proprio questa loro dote li avrebbe aiutati
nello studio della lingua straniera. Ma non per tutti, evidentemente, questa mia convinzione è stata di
stimolo.
g) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s.
Interventi di recupero sono senza dubbio necessari, anche se lo studio della lingua è di per sé
circolare e quindi le varie situazioni comunicative, le strutture linguistiche e lessicali sono state
proposte e riproposte continuamente. Ho dovuto purtroppo trascurare quest’anno varie parti del
programma riguardanti civiltà e intercultura: sarà possibile approfondirle l’anno prossimo.
3. PROGRAMMA SVOLTO: in allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI: Non è stato possibile quest’anno un
collegamento con le altre discipline, ma certamente sarà importantissimo negli anni futuri quando i
ragazzi potranno , per esempio, accostarsi a descrizioni e commento di opere d’arte.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
METODOLOGIE: Lezione partecipativa, approccio essenzialmente comunicativo. L’obiettivo
finale è sempre stata la capacità comunicativa in L2 secondo i livelli descritti nel Quadro Europeo
Comune di Riferimento del Consiglio d’Europa. Ciò non ha escluso momenti di lezione frontale
necessaria per anticipare nuovi contenuti o spiegare gli obiettivi, ma lo spazio maggiore è stato dato
ad attività centrate sullo studente (group/pair work, creazione di situazioni comunicative
particolari).
STRUMENTI DIDATTICI:
* computer fornito di proiettore e grande telo, collegato ad Internet
Ciò ha reso possibile proiezioni dal libro libro di testo multimediale adottato, proiezioni di materiale
da me creato (schemi, mind map), ascolti ed esercizi di ascolto. Ciò renderà possibile l’anno
prossimo la proiezione di ulteriore materiale didattico creato dalle case editrici per lo studio della
lingua (brevi film), il collegamento Internet a siti del tipo BBC English, la visione di brevi filmati
didattici su YouTube.
E’ inutile qualsiasi commento sull’efficacia di tale strumento. Inoltre, gli alunni che a casa hanno
voluto e potuto fare uso del computer, hanno tratto grande beneficio.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Le verifiche scritte sono sempre state chiare nelle richieste, attinenti agli argomenti svolti con
completezza, il più possibile oggettive, misurabili e trasparenti nei criteri di valutazione.
Nei test grammaticali e lessicali è stato assegnato un punteggio ad ogni esercizio. La sufficienza è
stata raggiunta con il 60% delle risposte giuste.
Nella redazione di lettere e nelle brevi composizioni sono stati valutati: la capacità comunicativa,
l’uso del lessico, l’attinenza alla traccia, la correttezza grammaticale.
Nelle verifiche orali sono state valutate la pronuncia e l'intonazione, la comprensione, la correttezza
morfo-sintattica, la fluidità della conversazione.
All’alunno sono sempre stati comunicati i criteri di valutazione.
I risultati delle verifiche scritte sono stati comunicati entro 8 giorni; i risultati delle verifiche orali
immediatamente.
I compiti scritti sono stati sempre mostrati alle famiglie durante i colloqui insegnante/genitori.
La valutazione di fine anno scolastico ha tenuto conto sia degli aspetti cognitivi che degli aspetti
non-cognitivi (interesse e partecipazione, impegno e puntualità nell’eseguire i compiti assegnati,
progressi compiuti nel corso dell’anno).
Verifiche scritte: test grammaticali e lessicali per il controllo dell’acquisizione delle nozioni;
dialoghi da completare o creare su traccia; descrizioni di immagini; brevi composizioni
guidate/libere su traccia; lettere e e.mail; prove strutturate; questionari; brevissime traduzioni; test
per il controllo della comprensione di un testo di ascolto o di lettura.
Verifiche orali: l’obiettivo principale è stato il controllo dell’abilità produttiva orale, sia nelle
verifiche più formali, sia nelle continue verifiche informali durante le attività svolte in classe. Si è
reso necessario il continuo controllo dei compiti a casa.
7. SUGGERIMENTI
Le ore di lingua straniera sono 3 settimanali. Dovrebbero svolgersi in tre giorni distinti.
Siena, 5 giugno 2011
Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna”
classe I sez. B
a. s. 2010/11
Lingua Inglese
prof. Wanda Marmoross
PROGRAMMA SVOLTO
LESSICO E FUNZIONI COMUNICATIVE
nazionalità - esprimere l’età - lavori e professioni - la famiglia - i colori, le
materie scolastiche, la musica - esprimere l’accordo e il disaccordo - sport e
attività del tempo libero, routines giornaliere - negozi e luoghi in città descrizione di una persona - il tempo - attività di ogni giorno - spiegare una
direzione, descrivere luoghi - cibi e bibite - proporre qualcosa, offrire e
chiedere - festività, esclamazioni, incontri e relazioni - stanze e mobili in
una casa; i vestiti e la moda, incidenti in casa - parlare delle capacità, della
routine e delle attività temporanee - parlare del passato e descrivere
avvenimenti passati - descrivere le persone: gusti, aspetto e carattere descrivere i vestiti e fare shopping
STRUTTURE GRAMMATICALI
to be - have got - pronomi personali soggetto e oggetto - aggettivi
possessivi - pronomi possessivi - genitivo sassone - present simple like+ing - preposizioni di tempo - frequency adverbs - some, any, no can - present continuous - imperative - countable and uncountable
nouns - quantifiers - whose - past simple, verbi regolari e irregolari aggettivi che finiscono con -ed e – ing - past simple verbo be - be born verbi e preposizioni nelle domande like, be like e look like - pronomi
interrogativi soggetto e complemento- i composti di some, any, every, no too, enough –
CIVILTÀ E INTERCULTURA
Factfile: Romeo e Giulietta e un quiz su Shakespeare
Ascolto di tutti i brani sul DVD.
Libro di testo: BARTRAM -WALTON, Think English pre-intermediate + entry book
l’insegnante
Siena, 8 giugno 2011
gli alunni
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: FRATI LUCIA
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE 1^ B
1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.:
La situazione della classe non presenta molte novità rispetto all’andamento didatticodisciplinare di tutto l’anno scolastico. Permangono irrisolte gravi situazioni per quanto
riguarda il rendimento scolastico che spesso si associa anche a problemi di carattere
disciplinare. La classe è risultata caotica, difficilmente controllabile se non con continui
richiami; le lezioni sono faticose e di scarsa efficacia in particolare per gli alunni con
inadeguati strumenti e che necessitano di maggiore tranquillità e attenzione. In particolare
un piccolo gruppo di studenti è ancora molto infantile e non appare in grado di affrontare un
corso di liceo. Al contrario ci sono alunni con discrete capacità e un efficace metodo di
studio che ottengono risultati positivi e che partecipano con particolare entusiasmo alle
attività scolastiche.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione di inizio
anno per un discreto numero di studenti. Tra gli alunni che non li hanno raggiunti
dobbiamo distinguere quelli il cui profitto negativo è dovuto alla totale mancanza di
impegno nello studio in classe e a casa e alla mancata frequenza dello sportello
didattico che ha avuto luogo ogni mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 a partire dal mese di
novembre e per l’intero anno scolastico; e il gruppo che si è impegnato ma non è
riuscito a colmare le proprie lacune.
3.PROGRAMMA SVOLTO:
vedi programma svolto allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
nessuno
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:
Le spiegazioni sono state prevalentemente di tipo tradizionale con esercizi dimostrativi ed
esercitazioni di carattere formativo, individuali e di gruppo, di applicazione dei contenuti
studiati, con eventuale recupero degli argomenti meno chiari e successiva verifica
individuale complessiva. Sicuramente la metodologia più proficua è stata la lezione
partecipata con continui riferimenti alla realtà attraverso dei veri e propri “problemi reali”
come suggerito dalle indicazioni nazionali.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
I criteri di valutazione e le modalità di verifica sono stati quelli già presentati nella
programmazione, che all’inizio dell’anno sono stati esaurientemente illustrati e spiegati ai
ragazzi; inoltre per ogni verifica è stata anticipatamente decisa la data e esplicitato il
contenuto; inoltre la consegna è avvenuta tempestivamente con valutazione oggettiva.
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe I
a.s. 2010/2011
UD1: I numeri naturali e i numeri interi
• L’insieme numerico N
• L’insieme numerico Z
• Le operazioni e le espressioni
• Multipli e divisori di un numero
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•
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I numeri primi
Le potenze con esponente naturale
Le proprietà delle operazioni e delle potenze
I sistemi di numerazione con base diversa da dieci
UD2: I numeri razionali
• L’insieme numerico Q
• Le frazioni equivalenti e i numeri razionali
• Le operazioni e le espressioni
• Le potenze con esponente intero
• Le frazioni e le proporzioni
• I numeri decimali finiti e periodici
UD3: Gli insiemi e la logica
• Il significato dei simboli utilizzati nella teoria degli insiemi
• Le operazioni tra insiemi e le loro proprietà
• Il significato dei simboli utilizzati nella logica
• Le proposizioni e i connettivi logici
• Le espressioni logiche e l’equivalenza di espressioni logiche
• Analogie e differenze nelle operazioni tra insiemi e tra proposizioni logiche
• Alcune forme di ragionamento: modus ponens e modus tollens
UD4: La geometria del piano
• I punti, le rette, i piani
• I segmenti
• Gli angoli
• Le operazioni con i segmenti e con gli angoli
• La congruenza delle figure
UD5: I monomi e i polinomi
• I monomi e i polinomi
• Le operazioni e le espressioni con i monomi e i polinomi
• I prodotti notevoli
UD6: Introduzione alla statistica
• I dati, la loro organizzazione e la loro rappresentazione
• La frequenza e la frequenza relativa
• Gli indici di posizione centrale: media aritmetica, media ponderata,
mediana e moda
• Gli indici di variabilità, scarto quadratico semplice medio, deviazione
standard
UD7: I triangoli
• I triangoli
• I criteri di congruenza dei triangoli
• Le proprietà del triangolo isoscele
• Le disuguaglianze nei triangoli
• I poligoni
RELAZIONE FINALE
A. S. 2010/ 2011
CLASSE
INSEGNANTE
MARTA BATAZZI
MATERIA
STORIA DELL'ARTE
IB
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe si presentava numerosa, soprattutto rumorosa, variegata nella formazione e nella
preparazione di base.
E' indubbio che il miglioramento più significativo rispetto al periodo di partenza ha
riguardato il comportamento, il rispetto dei principi e delle regole , la partecipazione
progressiva al dialogo educativo e i tempi di attenzione e di ascolto che si sono decisamente
prolungati.
Solo un gruppo di alunni (pochi) ha mostrato sporadico interesse per la disciplina, impegno
domestico episodico e frammentario e non ha svolto i lavori assegnati nel rispetto dei
tempi, pertanto non sono riusciti a colmare le diffuse e gravi carenze del percorso
curricolare.
Da notare l'esperienza positiva di alcuni elementi che pur non ottenendo risultati
pienamente sufficienti hanno dimostrato di poter sopperire alla fragilità del carattere e del
metodo di studio con più che adeguato impegno.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Lettura scorrevole ed essenzialmente ragionata dell'oggetto artistico e del monumento:
distinguere gli aspetti materiali, gli aspetti formali ed espressivi;
riconoscere l'influsso di condizionamenti;
essere in grado di contestualizzare storicamente il fatto visivo
Fragilità sono emerse nell'esposizione e soprattutto nella rielaborazione dei contenuti
compresi e appresi in relazione alla terminologia specifica della disciplina e spesso anche
alle più elementari regole della lingua italiana.
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI
Il metodo interattivo si è rivelato efficace allo scopo di tenere vivi negli alunni l'attenzione
e l'interesse , nonché di sviluppare le competenze e di favorire la discussione. Questa
procedura è stata adottata al fine di promuovere e potenziare l'acquisizione del linguaggio
specifico parallelamente alla scoperta degli stili e delle varie tendenze artistiche che si sono
succedute nei secoli.
La lezione frontale per presentare le caratteristiche generali e specifiche di una tendenza
artistica o i caratteri stilistici di un autore, che gli allievi hanno individuato e riconosciuto in
nuove opere sottoposte al loro esame.
L'approccio metodologico più funzionale è apparso quello di entrare dentro il meccanismo
dell'opera , smontarlo pezzo per pezzo per descriverne gli elementi costitutivi distinguendo
quelli primari da quelli secondari per passare poi ai procedimenti interpretativi.
La metodologia è stata supportata dal libro di testo, monografie, strumenti in dotazione
all'istituto.
CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA' DI VERIFICA ADOTTATI
Strumenti per la valutazione sono state le prove orali e scritte ( queste ultime in forma di
quesiti a risposta breve nelle fasi di recupero). Le prove orali sono state effettuate in forma
di interrogazione breve, interrogazione lunga o interventi svolti nel corso delle lezioni e
opportunamente registrati.
Nei momenti di valutazione previsti istituzionalmente (fine quadrimestre, fine anno) sono
stati considerati, oltre ai risultati delle prove di verifica, il grado di interesse e
partecipazione, la maturazione del comportamento, la differenza tra i livelli di preparazione
iniziali e quelli raggiunti.
Prof.ssa Marta Batazzi
PROGRAMMA DI STORIA DELL' ARTE
CLASSE I B
LICEO ARTISTICO
Anno scolastico 2010/ 2011
Alle origini dell'arte.
Il valore magico propiziatorio dell'arte paleolitica. Le Veneri simbolo di fecondità. Le figurazioni
parietali e i riti per la caccia. L'architettura megalitica.
L'arte egizia
Le grandi piramidi di Giza. I principali siti archeologici. Tomba e corredo del faraone Tutankhamon
La Grecia arcaica
La Grecia dallo stile geometrico: meandri e scene figurate. Il Medioevo ellenico. L'ascesa delle
poleis. Gli ordini architettonici: dorico, ionico e corinzio. Nuove tipologie nella scultura: kouroi e
korai. Architettura: il tempio.
La Grecia classica
Lo stile Severo: novità e sperimentazione. I capolavori sopravvissuti: l'Auriga di Delfi, lo Zeus di
Capo Artemision. Verso la classicità piena: i Bronzi di Riace e il Discobolo di Mirone.
L'esperimento della perfezione: Policleto, il Doriforo e il Diadumeno. Il kanon, il chiasmo. Fidia e
la ricostruzione dell'acropoli. Athena Lemnia. Il tempio classico per eccellenza: il Partenone. Fidia
scultore: l'illusione del vero. Cenni sulla pittura vascolare.
Il mondo ellenistico
Arte e assolutismo: l'età dei diadochi. Il tempo del pathos. Prassitele, l'Afrodite cnidia, Hermes con
Dioniso bambino. Lisippo, l'Apoxyomenos, Pugile in riposo. L'Altare di Zeus a Pergamo,
Laocoonte e la rappresentazione del dolore umano. Il supplizio di Dirce. Il realismo ellenistico. La
ricerca della terza dimensione:, Caccia al cervo di Alessandro ed Efestione, La Battaglia di Isso.
Gli Etruschi
Arte e religione.Le città dei morti. Influenze greche nelle arti plastiche etrusche: Apollo che
cammina, il Sarcofago degli sposi, la Chimera di Arezzo, L'Arringatore.
Roma: le origini, la repubblica
I Romani e l'arte. Urbanistica e architettura come simboli del potere romano. Le tecniche
dell'edilizia romana: volte e archi. L'abilità ingegneristica: strade, ponti e acquedotti.
Roma: l'impero
L'ideologia augustea. L'arte al servizio del potere. I templi il Pantheon Le costruzioni onorarie.
L'Arco di Augusto a Rimini. Le costruzioni per lo svago e per i giochi cruenti: il Teatro di
Marcello, il Colosseo. La dòmus , l'insula, la Domus Aurea.
L'insegnante
Gli alunni
RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011
Classe 1^ B
DOCENTE: Anna Taddeo
DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica
1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.
La situazione della classe non presenta molte novità rispetto all’andamento didattico – disciplinare
di tutto l’anno scolastico. Permangono, irrisolte, gravi situazioni per quanto concerne il rendimento
scolastico che spesso si associa ad una mancanza di disciplina e di rispetto delle regole. La classe è
caotica, difficilmente controllabile se non con continui richiami, le lezioni sono faticose e di scarsa
efficacia in particolare per gli alunni con inadeguati strumenti di cultura di base e che necessitano di
maggiore tranquillità e attenzione per migliorare. In particolare un piccolo gruppo di studenti è
ancora molto infantile e non appare in grado di affrontare un primo anno di liceo. Per fortuna ve ne
sono altri con discrete capacità e un efficace metodo di studio che ottengono risultati positivi e che
partecipano con particolare entusiasmo alle altre attività scolastiche. Buono l’inserimento
dell’alunno disabile che frequenta regolarmente e che è molto ben integrato all’interno della classe.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI
Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno
per un discreto numero di studenti. Tra gli alunni che non li hanno raggiunti dobbiamo distinguere
tra coloro per i quali il profitto negativo è ascrivibile a mancanza di impegno nello studio in classe e
a casa e alla mancata frequenza del recupero settimanale che ha avuto luogo ogni Martedì dalle ore
14.00 alle ore 15.00 a partire dal mese di Novembre e per l’intero anno scolastico e il gruppo di chi
si è sforzato ma non ha colmato le proprie lacune. Tutta la classe ha partecipato alle discussioni su
temi di attualità funzionali all’educazione ambientale riferiti al corretto smaltimento dei rifiuti, al
riciclo e riuso dei materiali con la collaborazione di Siena Ambiente. Si sono inoltre svolti incontri
di Educazione alla Salute promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena.
3. PROGRAMMA SVOLTO
Vedi allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI
Integrazione dei contenuti delle Scienze della Terra con quelli di Geografia. Laboratorio di
tecnologia sui colori e alcune tecniche pittoriche ad integrazione di discipline grafiche e pittoriche e
del laboratorio artistico di pittura.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI
Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:
• lezione partecipata
• problem solving
• lezione frontale
• correzione collettiva di esercizi assegnati
• stesura di semplici schede di laboratorio
• lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere
• sportello didattico pomeridiano di durata annuale
METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA
MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI:
tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione
partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili:
possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper
svolgere semplici calcoli)
argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti
teorici per i quali è richiesta una certa capacità di astrazione)
applicazione e partecipazione al lavoro in classe
rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la
disciplina.
La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di
apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte
difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò
l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
I criteri di valutazione e le modalità di verifica sono allegati alla programmazione annuale.
La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato:
lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico
esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta
comunicazione tempestiva della valutazione
correzione in classe della verifica
stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte
comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari
7. SUGGERIMENTI
Come stabilito in occasione dell’ultimo Collegio Docenti su proposta del D.S. , è indispensabile
conoscere i profitti di licenza media e eventuali problematiche degli alunni che si iscrivano
per una formazione delle classi più equilibrata possibile, in grado di evitare il
sovraffollamento di studenti poco motivati o comunque meno inclini allo studio all’interno di
una stessa classe.
Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per
l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua
ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI
a.s. 2010 / 2011
Classe 1° sez. A/B/C
Prof. Anna Taddeo
SCIENZE DELLA TERRA
Libro di testo: “Elementi di scienze della terra”
Tarbuck –Lutgens
Ed. Linx
LE SCIENZE DEL SISTEMA TERRA
Lez. 1 Le scienze della terra, un insieme di discipline
Lez. 2 Le quattro sfere della terra
Lez. 3 Il geosistema e il suo equilibrio
IL PIANETA AZZURRO:ATMOSFERA E IDROSFERA
LE CARATTERISTICHE DELL’ATMOSFERA
Lez. 1 Composizione e struttura dell’atmosfera
Uomo e ambiente: l’inquinamento atmosferico
Lez. 2 Il riscaldamento dell’atmosfera
Lez. 3 I fattori che influenzano il riscaldamento dell’atmosfera
LE ACQUE OCEANICHE
Lez.1 Il ciclo dell’acqua e il bilancio idrico
Lez. 2 Le acque marine
Uomo e ambiente: l’inquinamento delle acque
UN PIANETA DINAMICO
I MATERIALI DELLA LITOSFERA
Lez. 1 I minerali
Lez. 2 Il ciclo litogenetico e le rocce ignee
Lez. 3 Le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche
Argomenti di attualità trattati in seguito ad eventi catastrofici avvenuti nel corso dell’anno:
energia nucleare e problematiche legate al suo uso
Intervento di Siena Ambiente con lezione sul corretto smaltimento dei rifiuti urbani e
sull’ importanza della raccolta ddifferenziata per il riuso dei materiali
CHIMICA
Libro di testo:” Elementi di Chimica”
Palladino- Bosia
Ed. Linx
I METODI DELLA CHIMICA
Che cosa è la chimica?
L’evoluzione della chimica
Osserviamo gli oggetti che ci circondano
La misura
I MISCUGLI E LE SOSTANZE, I COMPOSTI E GLI ELEMENTI
I miscugli eterogenei e le loro proprietà
I miscugli omogenei o soluzioni
Le sostanze pure: composti ed elementi chimici
Gli elementi chimici
IL LINGUAGGIO DELLA CHIMICA
L’alfabeto della chimica
Come scrivere e leggere i simboli degli elementi
Come rappresentare graficamente gli atomi
(uso dei modellini atomici)
La tavola periodica
Gruppi e periodi
La classificazione dei gruppi (distinzione tra metalli, semimetalli e non metalli)
Fuori testo (fotocopia e appunti )
La struttura atomica: caratteristiche delle particelle subatomiche
Numero atomico e numero di massa
Gli ioni e gli isotopi
Siena, 4 Giugno 2011
Insegnante
Prof.ssa Anna Taddeo
Gli alunni
RELAZIONE FINALE
INSEGNANTE: Angela Contestabile
MATERIA: Discipline Geometriche
CLASSE: 1B Liceo Artistico
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINA DELL’ANNO SCOLASTICO
I 28 alunni iniziali si sono ridotti a 25 alla fine dell’a..s. Questi pur arrivando quasi tutti dalla scuola secondaria di I
grado, avevano avuto, riguardo i prerequisiti della disciplina, esperienze diversificate.
Alcuni studenti non avevano mai fatto Disegno Geometrico.
Per questa ragione, nell’intento di rendere più omogeneo il gruppo e di offrire a tutti pari opportunità, l’attività
didattica è partita dagli elementi di base della disciplina, sia per quanto concerne l’aspetto grafico che quello teorico.
La classe è stata eterogenea non solo nel possesso dei prerequisiti, ma anche nel comportamento in aula, nell’impegno
e nell’interesse all’apprendimento della materia. Tutti questi fattori hanno reso molto faticosa l’attività didattica che
perciò, oltre ad essere proiettata verso il raggiungimento degli obiettivi cognitivi previsti è stata indirizzata anche al
raggiungimento degli Obiettivi Educativi Trasversali concordati nel Consiglio di Classe.
Alla fine dell’a.s. la classe si è così configurata:
• un gruppo di alunni è stato disciplinato, interessato, sempre fornito di attrezzi e ha partecipato attivamente alle
lezioni
• un altro gruppo , pur dimostrando un certo interesse per l’attività pratica, aveva un tempo limitatissimo di
attenzione e poi diventava irrequieto
• un terzo gruppo ha dimostrato poco interesse, non portava le attrezzature e durante le spiegazioni si è
facilmente distratto;
• un ultimo gruppo poi si è comportato spesso in modo inadeguato, spostandosi dal posto, parlando a voce alta
ed a sproposito, disturbando i compagni e costringendo l’insegnante a continui richiami ed a qualche
annotazione nel registro di classe.
Riguardo i livelli di competenza raggiunti, la classe si può così suddividere:
N° 3 alunni hanno raggiunto un livello buono/ottimo
N° 1 alunno ha
“
“
discreto
N° 9 alunni hanno
“
“ sufficiente
N° 5 alunni “
“
“ insufficiente
N° 7 alunni “
“
“ gravemente insufficiente
2. FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI
Il completo raggiungimento di queste Finalità e Obiettivi è previsto per la fine del II anno. Il processo è stato
avviato e di seguito si riportano le valutazioni possibili al momento.
FINALITÀ (per il Biennio)
• Consapevolizzare l’allievo sulla funzione del Disegno Geometrico/Tecnico che, con i suoi contenuti, i suoi
metodi e le sue tecniche fa da supporto alle discipline di indirizzo
(parzialmente acquisito da 1/3 della classe)
• Consapevolizzare l’allievo sulle potenzialità del Disegno Geometrico/Tecnico quale mezzo obiettivo di
trasmissione e di interpretazione di dati
(parzialmente acquisito da 1/3 della classe) .
• Avviare l’allievo all’uso corretto ed autonomo di tale tipo di comunicazione, facendogli acquisire le
conoscenze teoriche ed i metodi di costruzione grafica specifici di questa forma di linguaggio.
•
Guidare l’allievo, nel corso del biennio, all’acquisizione delle competenze necessarie ad un uso espressivo e
personale delle caratteristiche linguistiche delle discipline geometriche.
• Incrementare nel corso del biennio l’autonomia dell’ allievo nel processo di apprendimento teorico e di
applicazione dei metodi studiati
• (parzialmente acquisito da 1/3 della classe)
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI (per il Biennio)
• Acquisizione di un metodo di lavoro consapevole ed organizzato e di una crescente autonomia nel condurre lo
studio individuale a scuola come a casa
(parzialmente acquisito da 1/3 della classe)
•
•
•
•
•
•
•
Saper leggere ed interpretare un testo (specie quelli in adozione)
(parzialmente acquisito da 1/2 della classe)
Sapersi esprimere in modo adeguato adoperando la terminologia ed i codici linguistici specifici delle discipline
geometriche
(parzialmente acquisito da 1/2 della classe)
Sviluppare capacità di intuizione, riflessione e memorizzazione
(parzialmente acquisito da 1/3 della classe)
Sviluppare capacità di analisi, sintesi e collegamento
Sviluppare capacità percettive per comprendere le relazioni che intercorrono tra la realtà ed i possibili modi di
rappresentarla
Acquisire competenze tecniche per applicare semplici principi, regole e procedimenti attinenti alle discipline
geometriche.
(parzialmente acquisito da 1/2 della classe)
Sviluppare abilità pratiche per un uso corretto e sempre più autonomo e “creativo” di strumenti e materiali
(parzialmente acquisito da 1/3 della classe)
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO previsti per la classe Prima
• Comprendere le più intuitive relazioni che intercorrono tra la realtà studiata e la sua rappresentazione grafica
attraverso il disegno geometrico e tecnico
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dal resto)
• Conoscere gli enti ed gli elementi geometrici fondamentali (saperli individuare, descrivere rappresentare
usando correttamente il linguaggio verbale, grafico e simbolico)
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
• Conoscere in modo semplice i principi teorici cui si riferiscono i sistemi di rappresentazione grafica delle
Proiezioni Ortogonali e dell’ Assonometria
(adeguatamente raggiunto da 1/3 della classe, parzialmente da 1/3, non raggiunto dai rimanenti)
• Comprendere le differenze funzionali dei due metodi di rappresentazione grafica e saperli utilizzare,
all’occorrenza, in modo appropriato (anche espressivo)
(adeguatamente raggiunto da 1/3 della classe, parzialmente da 1/3, non raggiunto dai rimanenti)
• Comprendere e saper applicare le regole di costruzione grafica riferite: alle Proiezioni Ortogonali ed all’
Assonometria per rappresentare: figure piane, solidi semplici, gruppi di solidi e semplici oggetti
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
• Saper decifrare e trasporre i dati di un soggetto da un metodo di rappresentazione grafica all’altro.
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
• Acquisire capacità di analisi, sintesi e trasposizione grafica di semplici dati assegnati teoricamente
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
• Conoscere e saper utilizzare le scale metriche
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
• Conoscere e saper utilizzare correttamente i materiali e gli strumenti da disegno di base
(adeguatamente raggiunto dai 2/3 della classe, parzialmente raggiunto dai rimanenti)
• Acquisire abilità manuali e competenze teorico-grafiche riferite all’uso del segno ed all’impaginazione, per
poter operare scelte personali nella stesura degli elaborati
(adeguatamente raggiunto da ½ della classe, parzialmente da 5-6 studenti, non raggiunto dai rimanenti)
Al non raggiungimento degli obiettivi da parte di alcuni studenti ha contribuito, in generale, l’elevato numero degli
studenti nella classe ed il loro comportamento non sempre adeguato; poi, secondo il caso specifico:
•
lo scarso impegno e il disinteresse mantenuti durante l’anno
•
le difficoltà di apprendimento e la limitata autonomia possedute
Tutti gli obiettivi sono da potenziare durante il prossimo anno
3.
PROGRAMMA SVOLTO
Vedi documento allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI
Oggetto di raccordo pluridisciplinare sono stati gli argomenti riguardanti la geometria piana e solida.
L’uso delle scale metriche ed ovviamente l’uso dei metodi di rappresentazione grafica delle Proiez. Ortog. e dell’
Assonometria, per le esercitazione di laboratorio Artistico che lo hanno richiesto.
Durante le lezioni, ogni qualvolta se ne è presentata l’occasione, si sono trattate sotto forma di dialogo o discussione
collettiva le problematiche legate all’ Ed. alla Salute ed alla Sicurezza, all’ Ambiente, alla Legalità.
5.
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI USATI
Per far raggiungere agli alunni gli obiettivi educativi trasversali, l’insegnante, ha provveduto ad:
• Analizzare i singoli comportamenti e quelli collettivi, stimolandone l’analisi e la riflessione sulle cause e gli
effetti.
• Controllare la cura degli strumenti di lavoro, personali e scolastici
• Promuovere il rispetto reciproco invitando all’ascolto ed all’accettazione della diversità, delle convinzioni e dei
limiti altrui; stimolare la collaborazione in ogni attività
• Sottolineare costantemente l’importanza dell’impegno nel lavoro in classe ed a casa, al fine del raggiungimento
di un buon metodo, verificando costantemente il rispetto delle consegne date.
• Abituare ad una corretta metodologia di lavoro nel prendere appunti durante le lezioni; comprendere ed
assimilare metodi tecnico operativi attraverso schemi scritto/grafici, attivando così una strategia di
memorizzazione;
• Correggere costantemente l’espressione grafica e la terminologia dei linguaggi tecnici.
• Ricercare, ove possibile, l’attualizzazione dei problemi ed il riscontro nella vita quotidiana di fatti e teorie
oggetto di studio.
• Definire con gli alunni i programmi di lavoro e di recupero.
• Valorizzare con i ragazzi gli interventi positivi per stimolare l’autostima
METODOLOGIA E TEMPI
L’attività in classe è stata articolata in Unità Didattiche svolte in un numero variabile di lezioni a seconda della
complessità dell’argomento trattato ed ordinate sequenzialmente per grado di complessità, quando necessario. Con
lezione frontale, i contenuti di ogni U.D. sono stati introdotti teoricamente ponendo la classe davanti ad un “problema
da risolvere” aprendo una discussione ed invitando ognuno ad intervenire con il proprio contributo al fine di stimolare
interesse e partecipazione. Quindi è seguita la dovuta spiegazione alla lavagna accompagnata da esempi chiarificatori
grafici e tridimensionali. Ampio spazio è stato destinato alle esercitazioni grafiche che si sono impostate in classe per
proseguire con il lavoro domestico. Solo poche sono state assegnate ex novo per una elaborazione autonoma da fare a
casa. La correzione degli elaborati è stata costante e la discussione degli errori effettuata alla riconsegna, in modo
singolo o collettivo (per gli errori comuni), con una rispiegazione o una fase di recupero. Alla fine di ogni U.D. si è
effettuata una verifica sommativa grafica e, in qualche occasione anche teorica.
INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO
Per gli obiettivi non raggiunti dal singolo o dal gruppo, sono state svolte delle ore di recupero in itinere e, per i casi più
difficili, si è tenuto un corso di recupero pomeridiano.
STRUMENTI, MATERIALI E SPAZI
Per le spiegazioni si è privilegiato l’uso della lavagna tradizionale, dei gessi colorati, degli strumenti da disegno per la
lavagna, dei modelli del triedro spaziale e dei solidi geometrici; in qualche particolare occasione si sono utilizzate le
attrezzature multimediali fornite dalla scuola. Per la trattazione degli argomenti si è fatto riferimento a quanto
riportato dal libro di testo, che è corredato da un dvd e da possibili approfondimenti on-line; raramente si sono
utilizzati altri testi specifici. Per le esercitazioni grafiche, al libro di testo si sono affiancate: fotocopie e materiale di
archivio ed è stata usata la normale strumentazione da disegno e quale supporto cartaceo, prevalentemente il
cartoncino. Le lezioni si sono tenute nell’ aula dotata di banchi da disegno, in qualche occasione nell’aula fornita di
strumenti multimediali.
4.
MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE
VERIFICHE (Numero, Tipologia, Motivazione)
Verifiche sommative si sono svolte alla fine di ogni U.D o gruppo di UU.DD. Le verifiche sono state prevalentemente
grafiche, ma per qualche U.D. si sono utilizzati test teorici volti a verificare la comprensione di principi, regole, ecc…
Oltre alle verifiche sommative, gli alunni hanno svolto esercizi applicativi, sia in classe che a casa. Queste
esercitazioni sono state costantemente corrette e discusse in classe.
Gli elaborati sono satti raccolti in una cartella, oggetto di valutazione periodica e finale, perché indicatrice
dell’interesse, dell’ impegno e delle competenze raggiunte dal singolo allievo.
.
MISURAZIONE DELLE VERIFICHE - CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLO DI APPRENDIMENTO:
CONOSCENZA (terminologia, simbologia, regole, definizioni, …)
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /eccellente
Completamente assente
Molto lacunosa
Lacunosa e superficiale
Indispensabile ma pertinente
Completa e pertinente
Completa ed approfondita
Completa, approfondita, coordinata e rielaborata personalmente
COMPRENSIONE ( principi, regole, procedimenti, …)
Gravemente insufficiente
Gravi difficoltà nella comprensione di tutto quanto proposto
Insufficiente
Coglie solo informazioni molto parziali e settoriali (es. procedimenti ma non
regole)
Mediocre
Coglie solo informazioni essenziali e non riesce a coordinarle
Sufficiente
Coglie informazioni essenziali e le coordina in modo pertinente
Discreto
Coglie aspetti principali e approfondisce
Buono
Coglie anche aspetti impliciti e sa trarre conclusioni
Ottimo /eccellente
Coglie anche aspetti impliciti, trae conclusioni, ipotizza utilizzazioni diverse
APPLICAZIONE (regole, costruzioni grafiche, simbologia grafica e letterale, precisione del segno, elaborazione personale,…)
Gravemente insufficiente
Completamente assente
Insufficiente
L’elaborato presenta gravi errori di costruzione e simbologia, è incompleto e
spreciso nel segno
Mediocre
Presenta piccoli errori di costruzione, qualche errore di simbologia,qualche
precisione, l’elaborazione è assente o inadeguata
Sufficiente
Presenta qualche errore di distrazione grafica o di simbologia, è abbastanza
preciso, è curato ma elaborato solo sotto la guida dell’ insegnante.
Discreto
Corretto, preciso, completo, anche nella simbologia grafica e letterale,
presenta elaborazione personale
Buono
Corretto, preciso, completo, anche nella simbologia grafica e letterale, curato
e rielaborato personalmente in modo adeguato
Ottimo /eccellente
Corretto in ogni sua parte, preciso, completo, anche nella simbologia grafica
e letterale, rielaborato personalmente in modo autonomo e ricercato
USO DI STRUMENTI e MATERIALI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo /eccellente
Completamente inadeguato per tutti gli strumenti ed i materiali
Inadeguato per gran parte degli strumenti e dei materiali proposti
Corretto solo per gli strumenti più semplici ed i materiali più usuali
Corretto ma che va stimolato
Corretto ed autonomo
Corretto, autonomo e flessibile
Corretto, autonomo, flessibile e creativo
1-2
3-4
5
6
7
8
9-10
1-2
3-4
5
6
7
8
9-10
1-2
3-4
5
6
7
8
9-10
1-2
3-4
5
6
7
8
9-10
CRITERI DI VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Per la valutazione periodica e finale, visto che questa non può essere effettuata in termini assoluti ma deve considerare il
differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo, si è tenuto conto :
• della situazione iniziale
•
dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche
•
dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro
•
dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati
•
del rispetto delle scadenze
•
dell’apporto personale ai lavori di gruppo
•
della puntualità e della presenza alle lezioni
•
di eventuali fattori extrascolastici condizionanti
OBIETTIVI MINIMI DA CONSEGUIRE PER ACCEDERE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Per avere la promozione alla classe successiva senza debito formativo un alunno deve aver acquisito un bagaglio di
conoscenze e capacità operative giudicabili sufficienti (corrispondenti alla votazione 6/10) ed in modo specifico,
riguardo i vari aspetti dell’apprendimento della disciplina, deve:
• possedere conoscenze minime ma corrette sulla simbologia, la terminologia, le regole teoriche e le definizioni
• saper cogliere aspetti essenziali anche se non approfonditi di: principi, regole e procedimenti
• saper applicare in modo adeguato tali sue conoscenze negli elaborati grafici assegnati, i quali non devono
presentare errori di costruzione e di simbologia gravi, ma solo di distrazione; devono dimostrare precisione di
segno e cura esecutiva
• saper utilizzare gli strumenti ed i materiali in modo corretto (l’intervento dell’ insegnante è ammesso solo per
le esercitazioni più complesse)
L’allievo, inoltre, dovrà aver dimostrato il dovuto interesse per la disciplina con la presenza costante e la
partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, il continuo impegno nel lavoro richiesto sia a casa che a scuola e la
puntualità nelle scadenze prefissate. Nella valutazione d’insieme si terrà conto logicamente del progresso registrato
tra la situazione d’ingresso e quella finale.
DATA
Il Docente
Siena, 10 giugno 2011
PROGRAMMA SVOLTO
INSEGNANTE: Angela Contestabile
MATERIA: Discipline Geometriche
CLASSE: 1B Liceo Artistico
CONTENUTI
U.D. N° 1 – PRIMI RUDIMENTI DELLA DISCIPLINA
Contenuti
• Conoscenza degli strumenti tecnici e loro impiego
• Scritturazioni
• Enti ed elementi fondamentali: nomi, definizioni, rappresentazione grafica e simbolica
• Tipi di segno e loro funzione
U.D. N° 2 – COSTRUZIONI GEOMETRICHE
Contenuti
• Rette // e ⊥
• Divisione in parti uguali di angoli e segmenti
• Poligoni regolari e curve piane
U.D. N° 3 – SOLIDI GEOMETRICI
Contenuti
• Individuazione e definizione dei vari poliedri e solidi di rotazione
• Sviluppo dei solidi
• Costruzione di prototipi in cartoncino
U.D. N° 4 – INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLE PROIEZIONI
Contenuti
• Spazio geometrico
• Concetto di proiezione
• Tipi di proiezione
• Elementi che in essa intervengono
U.D. N° 5 – PROIEZIONI ORTOGONALI
Contenuti
• Cenni generali
• Diedri e triedri
• Proiezione dimostrativa con un parallelepipedo
• Procedimento grafico e figura descrittiva finale
U.D. N° 6 – PROIEZIONI ASSONOMETRICHE
Contenuti
• Cenni generali
• Vari tipi di assonometria ed effetti visivi derivanti
• Assonometria di un cubo quale solido rappresentativo
U.D. N° 7 – PROIEZIONI DI SOLIDI IN POSIZIONE REGOLARE
Contenuti
• P.O. di singoli solidi retti con base ∈ o // ai piani principali
• A. di singoli solidi retti con base ∈ o // ai piani principali
• P.O. ed A. di gruppi di solidi in posizione regolare
U.D. N° 8 – SCALE DI PROPORZIONE
Contenuti
• concetto di proporzione (rapp. matematica)
• Scale di riduzione
• Scale di ingrandimento
• Rappresentazione grafica in scala di solidi e gruppi di solidi in scala
U.D. N° 9 – PROIEZIONI DEL PIANO
Contenuti
• P.O. di un piano // ai quadri
• A. di un piano // ai quadri
• P.O. e A. di figure piane С i piani //
Siena, 8 Giugno 2011
Il Docente
_______________________________
Anno 2010/2011
classe 1°B
RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE
DISCIPLINE GRAFICHE PITTORICHE
Docente: Prof. Ferrero Ilaria
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S
Gli studenti pur nella diversificazione per attitudini e qualità degli elaborati hanno evidenziato nell’arco
dell’anno un vivo interesse per le attività proposte, dimostrando buone capacità e abilità tecniche, e
raggiungendo per taluni elementi ottimi risultati Il coinvolgimento è stato sempre molte intenso, buono il
dialogo educativo e lo spirito di collaborazione. A volte però il comportamento è stato sanzionato con note
disciplinari al fine di evidenziare la presenza di limiti e regole da rispettare per il buon svolgimento delle
attività e per il rispetto reciproco.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Lo studente è stato avvicinato ad una cultura specifica nel campo delle arti grafico, pittoriche, partendo anche
dal patrimonio e dalle conoscenze personali attraverso la conoscenza di metodologie operative, dei materiali
impiegati e l’uso corretto degli strumenti.
Sono state spiegate e applicati i vari materiali e strumenti: le tempere, le matite, i pastelli, chine colorate,
acquarelli e le tecniche grafiche e pittoriche correlate
Sono state seguite le indicazioni procedurali date dal docente e in alcuni casi è stata richiesta la ripetizione
delle esercitazioni al fine di migliorare le proprie capacità.
Si è cercato di raggiungere la sensibilizzazione del gusto estetico e il riconoscimento delle forme stereotipe
3. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI
Filo conduttore delle varie unità didattiche è stato “l’ambiente naturale”. Purtroppo non è stato possibile
effettuare nessun collegamento con il laboratorio artistico
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI
Criteri di valutazione: vedi allegato A ai programmi svolti
Il recupero della materia é stato effettuato dando agli alunni esercitazioni da concludere a casa.
5. CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI
Partendo dal presupposto che le conoscenze e il sapere non sono un bene da custodire gelosamente ma da
elargire generosamente, sarebbe fonte di arricchimento reciproco il coinvolgimento di materie diverse e
auspicabile la collaborazione dei colleghi di laboratorio.
Siena 10/06/2011
la Docente Prof. ILARIA FERRERO
PROGRAMMA SVOLTO
DISCIPLINE GRAFICO PITTORICHE
Docente: Prof. Ferrero Ilaria
6. PROGRAMMA SVOLTO:
I°QUADRIMESTRE
Test d’ingresso: la mela attraversata da uno stecco; A memoria e dal vero.
U.D 1la foglia disegnata: partendo dall’osservazione della realtà (l’ambiente naturale) copia dal
vero di elementi floreali ( foglie, frutti) disegno dal vero mediante tecnica a sanguigna, carboncino
matite colorate, il chiaroscuro, ombre proprie e ombre portate, luce diretta e luce indiretta.
Gradiente luminoso
U.D.2 la foglia stilizzata: Analisi della struttura formale dell’elemento vegetale, la rappresentazione
grafica con tecnica a china nera e colorate, teoria del segno: il contorno in realtà non esiste, lo
scheletro strutturale, teoria delle proporzioni, ingrandimento mediante quadrettatura.
U.D.3 La foglia geometrica: osservazione del processo di stilizzazione di Picasso tecnica a china,
bianco/nero e textures. Osservazione delle nervature delle foglie e invenzione di textures diverse
U.D.4 La foglia esplosa; realizzazione di foglie dipinte con la tecnica esplosiva,
Il colore: colori primari, secondari e complementari, perché vediamo i colori, cerchio di Itten,
concetto di figura/sfondo, campiture piatte e variazioni cromatiche,
U.D.5 La foglia d’acanto: dalla copia all’ingrandimento dell’elemento foglia come elemento grafico
decorativo trasformazione della struttura e introduzione dell’elemento cromatico, composizioni
modulari.
II°QUADRIMESTRE
U.D 6 Il colore bianco, il paesaggio invernale, assemblaggio di materiali pittorici e carta. concetto
di composizione: equilibrio compositivo e peso degli oggetti;
U.D.7 I colori del carnevale: concetto di composizione cromaticamente armonica, il contrasto di
complementari; uso delle tempere.
U.D.8 la copia dal vero: la natura morta e il paesaggio, l’albero fiorito
U.D.9 la copia fotografica: riproduzione di un soggetto fotografico con modalità della griglia e
tecnica a china e matite morbide.
U.D.10 copia fotografica colorata; realizzazione di una copia pittorica con pennarelli a punti, con
tempere a campiture piatte.
U.D.11 disegnare con l’emisfero destro del cervello: esercizi di mobiltà fine della mano; il disegno
capovolto, la mia mano, il volto.
7. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI
All’inizio dell’anno è stato effettuato un test d’ingresso. Alla fine di ogni modulo sono state
effettuati dei questionari o dei test scritti per valutare il grado di comprensione delle singole attività
proposte. Il recupero della materia è stato effettuato in itinere e alla fine delle attività modulari
terminando in corso.
Tutti i lavori prodotti sono stati consegnati ai ragazzi
Criteri di valutazione: vedi allegato A.
8. CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI
Siena 07/06/2011
la Docente Prof. ILARIA FERRERO
Gli alunni ……………………………………….
……………………………………….
ALLEGATO A.
Criteri di Valutazione Area Propedeutica e di Sezione
Laboratori di Pittura.
Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando:
nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune;
non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici;
l’elaborato risponde generalmente al tema proposto;
il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato;
non si rilevano gravi errori nell’esecuzione;
l’impaginazione è sufficientemente adeguata.
Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento.
Area propedeutica e di sezione:
mancanza totale di conoscenze;
mancanza di abilità valutabili;
rifiuto di partecipazione;
livello 1°( voto 1-3)
incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza;
uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici;
errori gravi nella simbologia e nell’applicazione;
livello 2° (voto 4)
conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa;
errori non gravi nell’uso della simbologia;
errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici;
linguaggio grafico generalmente inadeguato;
livello 3° (voto 5 )
lievi errori formali;
linguaggio grafico generalmente appropriato;
conoscenza e comprensione sufficientemente chiare;
applicazione pratica generalmente corretta;
livello 4° (voto 6)
linguaggio grafico adeguato;
conoscenza e comprensione chiare ed assimilate;
applicazione pratica corretta;
livello 5° (voto 7)
linguaggio grafico corretto, personale ed originale;
conoscenze complete, approfondite e rielaborate;
applicazione pratica autonoma, creativa e originale;
possesso di un valido metodo di lavoro.
livello 6° (voto 8-10)
A. S. 2010/2011 LICEO ARTISTICO di Siena
RELAZIONE FINALE dell' INSEGNANTE Fucecchi Emanuela
MATERIA Discipline Plastiche
CLASSE 1^
SEZ. B
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO (sviluppi
osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al punto di partenza):
La classe, dal punto di vista della disciplina, è risultata vivace ma più bilanciata nel comportamento
e nell'impegno nei confronti della materia, è migliorato il senso di responsabilità nello svolgimento
dei loro compiti. I risultati sono stati nell'insieme abbastanza positivi, alcuni allievi hanno ottenuto
dei risultati decisamente buoni.
2. FINALITA' E OBIETTIVI DISCIPLINARI
(con riferimento alla Programmazione individuale del Docente)
a) raggiunti
b) raggiunti parzialmente o non raggiunti (con opportuna motivazione/analisi delle cause del
mancato raggiungimento degli stessi)
c) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo
anno scolastico
In generale, la classe, ha acquisito le competenze di base per affrontare la produzione plasticoscultorea di un elaborato in bassorilievo. E' stata raggiunta un'autonomia sufficientemente
appropriata nell'utilizzo della terminologia tecnica essenziale e soprattutto della comprensione e
dell’applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il volume e la superficie.
Sono state acquisite le conoscenze essenziali relative ai vari sistemi di rappresentazione.
Nell'ultima parte di questo anno scolastico sono state, inoltre, illustrate allo studente le principali tecniche
plastico-scultoree instradandolo verso un'autonomia progettuale e operativa che sarà approfondita nel
prossimo anno scolastico.
3. PROGRAMMA SVOLTO ( in allegato)
SCANSIONE DEL PROGRAMMA
• Progettazione di elaborati grafici.
• Ornato disegnato e modellato.
• Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta.
• Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi
utensili ritenuti idonei.
• Modellato a bassorilievo.
• Pieno e vuoto: valori percettivi e plastici.
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
All'interno della normale programmazione, è stato sviluppato un piano di lavoro interdisciplinare
che ha coinvolto la Prof. Putti insegnante del Laboratorio di Ceramica. Alcuni elaborati sono stati
cotti a biscotto e smaltati con colori reagenti.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI ( con opportuna analisi dell'efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
•
•
•
•
•
•
•
Lezione frontale di carattere teorico-pratico.
Lezione con attività di gruppo.
Unità didattica singola e organizzata in itinerari.
Strumenti tecnici specifici della disciplina: creta, spatole, stecche, etc.
Fogli, matite colorate, lapis, acquarelli, fotografie.
Internet.
Testi di consultazione, riviste, audiovisivi, visite a musei, a mostre, a laboratori
artisti sul territorio.
di
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA' DI VERIFICA ADOTTATI:
•
•
•
•
•
•
•
•
Le verifiche sono state effettuate sul percorso ideativo, metodologico e operativo affrontato
dall’allievo in classe per la realizzazione dell’elaborato e sugli elaborati da eseguire a casa
per le seguenti eventuali necessità: ricerche personali, elaborazioni aggiuntive, recupero.
Inoltre per la valutazione finale si terrà conto:
del livello di partenza,
dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse,
della presenza alle lezioni e della puntualità nel rispetto delle consegne,
del grado di conoscenze specifiche acquisite,
delle capacità di elaborazione e rielaborazione dei fattori extrascolastici che possono avere
influenzato lo studente,
del rispetto dell'aula.
Gli OBIETTIVI MINIMI sono raggiunti quando:
• nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune,
• non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici,
•
•
•
l'elaborato risponde generalmente al tema proposto,
il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato,
non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
Questi si coniugano nel seguente sistema:
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO e/o CONOSCENZE
(terminologia, regole teoriche, simbologia)
assenti o molto lacunose
1-4
lacunose o superficiali
5
minime
6
complete ed approfondite
7
complete, applicate, coordinate, personali
8-10
COMPRENSIONE
(principi, regole e procedimenti)
Comprende in modo approssimativo
1-4
Coglie informazioni essenziali
5
Coglie aspetti essenziali ma non approfondisce
6
Coglie aspetti principali ed approfondisce
7
Coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni
8-10
APPLICAZIONE (regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione)
Gravemente insufficiente:
1-4
presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti;
imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni
assegnate
Insufficiente o mediocre:
5
presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni;
imprecisione esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle
esercitazioni assegnate.
Sufficiente:
6
presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella
elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.
Discreto:
7
corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed
esecuzione
Buono:
8
corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma
elaborazione creativa, adeguata resa grafica e manuale.
Ottimo:
9-10
corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei
particolari, notevoli capacità creative e autonome.
USO DEGLI STRUMENTI
Completamente inadeguato
1-4
Uso non appropriato
5
Uso corretto se guidato
6
Uso corretto ed autonomo
7
Uso corretto autonomo e versatile
8-10
7. SUGGERIMENTI:
Coinvolgere gli studenti in esperienze laboratoriali di tipo maggiormente avanzato rispetto agli
attuali standard dove possano mettere in pratica le loro conoscenze teoriche recuperando le tecniche
tradizionali in uso nei territori di appartenenza o di origine.
Siena 13 giugno 2011
L'insegnante
Prof. Emanuela Fucecchi
PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011
DISCIPLINE PLASTICHE
PROF.ESSA EMANUELA FUCECCHI
CLASSE 1/B
Liceo Artistico
1.
La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le
seguenti tecniche:
2.
I° e II° QUADRIMESTRE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
3.
Sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta
Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili
ritenuti idonei
Modellato a bassorilievo
Pieno e vuoto valori percettivi e plastici
Patine a freddo
Cottura ceramica
Smaltatura degli elaborati con smalti, colori reagenti, ingobbi e ramina
Rifiniture con cristallina sul modellato
Oreficeria: partecipazione al concorso “Premio Barbucci”.
Sbalzo su lastra di orpello
Incisione su legno con sgorbiette
Modellato in cera per prototipo di oreficeria
UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE NEL 1° e 2° QUADRIMESTRE
•
U.D.1 – Il bene ed il male (elaborato modellato in creta su piano di creta, cottura ceramica a
biscotto, smaltatura con colori reagenti)
•
U.D. 2 – Un panorama del territorio (esercitazione grafica, modellato in creta, cottura ceramica a
biscotto, patinatura a freddo con mordente e cera)
U.D. 3 –Elemento modulare (esercitazione grafica, modellato in creta, incisione su legno,
stampa su carta con la matrice di legno)
U.D. 4 – “Oreficeria” “Pegno d'amore”progetto per il concorso “Barbucci” di Firenze.
U.D. 5 – Ornato (Esercitazioni di modellato in creta su riproduzioni in bassorilievo di decorazioni
floreali tipiche dell'ornato)
•
•
•
•
•
U.D. 6 - “Il rosone moderno” (studio grafico per modellato su lastra di creta).
U.D. 7 – Riproduzione grafica di gessi e composizioni di nature morte (tecnica mista)
Siena 13 giugno 2011
Gli studenti
L’insegnante
(Emanuela Fucecchi)
Relazione finale
A.S. 2010.11 classe 1B
sezione Liceo Artistico
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Prof. Mezzacasa Fiorella
MATERIA Laboratorio Artistico
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe molto numerosa, si è mostrata vivace all’inizio ed ha mantenuto questa caratteristica per
tutta la durata dell’anno scolastico. Tutti gli allievi sono vivaci ma alcuni in particolare non sono
assolutamente scolarizzati. Con tanta fatica e grazie ai colleghi che hanno collaborato siamo riusciti
a far fare a questi ragazzi le esperienze laboratori ali che ci eravamo prefissati.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
h) raggiunti:
i) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del
mancato raggiungimento degli stessi);
j) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s.
Questi allievi durante questi mesi sono entrati in contatto con quattro diverse realtà laboratoriali
facendo esperienza diretta delle tecniche e dei materiali relativi a questi. Questa pratica si pensa
che abbia favorito in loro una maggiore consapevolezza sui mezzi espressivi e una visione da
diversi punti di vista riguardo alla soluzione di problemi rappresentativi in senso generale.
3.PROGRAMMA SVOLTO (in allegato):
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
Se si intende così possiamo dire che abbiamo lavorato in senso interdisciplinare con il
laboratorio di Ceramica, con il laboratorio di Scultura e con quello di Architettura .
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
Metodologia e strumenti didattici (modalità di conduzione delle lezioni e delle
esercitazioni,strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli
obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal consiglio di classe.)
• unità didattica , modulo didattico.
• introduzione teorica degli argomenti in forma problematica
• le lezioni avranno carattere teorico-pratico con le relative verifiche in
laboratorio
k)
Strumenti didattici
Tutte le attrezzature in dotazione nei laboratori della scuola , nonché computer riviste e
libri.
Modalità di verifica e criteri di valutazione delle prove (indicazione degli strumenti e dei
modi che si intendono utilizzare per acquisire gli strumenti di valutazione.)
6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Strumenti di verifica
• esercitazioni grafiche /pittoriche.
• Verifiche scritte/orali.
Valutazione
La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del :
-
livello di partenza
partecipazione e comportamento
impegno e continuità nell’applicazione allo studio
presenza assidua e attiva in classe
disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA
accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza
consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità
rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori
rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626)
rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici
cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori
numero di assenze non riconducibili a motivi di salute
Siena 27.05.2011
L’Insegnante
Prof. Mezzacasa
Fiorella
Piano di Lavoro A.S 2010-11
Liceo Artistico
l)
Dell’insegnante Mezzacasa Fiorella
Materia: Laboratorio Artistico classe 1 sez.B
m)
Premessa deontologica
Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per
una comprensione approfondita della realtà, affinchè egli si ponga con atteggiamento
razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni.
Il disegno e la pittura perciò non sono solo riducibili ad un atto tecnico ma sono soprattutto
forme di conoscenza della realtà, percezione delle cose che costituiscono il mondo e
comprensione delle loro specifiche relazioni.
Ciascuna disciplina, con i propri contenuti, concorrerà ad integrare un percorso di
acquisizione di conoscenza e di competenze molteplici, la cui consistenza e coerenza è
garantita proprio dalla salvaguardia dei singoli domini disciplinari.
Finalità e obiettivi didattici disciplinari. Obiettivi specifici del Laboratorio Artistico
primo biennio.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sviluppare la conoscenza dei materiali delle tecniche e delle tecnologie relative agli
ambiti che caratterizzano i laboratori attivati e faccia uso di un appropriato
linguaggio tecnico.
Che lo studente acquisisca alcune caratteristiche di base trasversali alle attività
laboratoriali e alle procedure progettuali.
Che lo studente si sappia muovere con ordine inteso anche come gestione degli
spazi e dei tempi di lavoro.
Che conosca le proprietà dei materiali usati e faccia un corretto utilizzo dei materiali
degli strumenti e delle tecnologie.
Che acquisisca autonomia operativa.
Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando :
Conoscenza ed uso dei materiali delle tecniche e degli strumenti tradizionali.
Conoscenza della terminologia minima ed essenziale della materia .
Comprensione e applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma
attraverso il disegno come superamento degli stereotipi figurativi.
Acquisizione di metodologie appropriate , buona organizzazione dei tempi e degli
spazi, rispetto delle scadenze.
n)
Prerequisiti della disciplina
Come prerequisiti, ci si aspetta che abbiano sviluppato le competenze necessarie per
superare l’esame di terza media:
che sappiano minimamente disegnare dal vero, che conoscano o abbiano studiato
qualche artista recente o del passato, che conoscano qualche tecnica artistica e la teoria
dei colori, che abbiano qualche volta usato i colori all’ acqua, che abbiano realizzato
qualche rielaborazione di immagine.
Situazione di partenza della classe (relativamente alle conoscenze e alle competenze
specifiche della disciplina insegnata,delle eventuali lacune riscontrate e indicazioni di
attività di recupero già avviate o programmate.)
Questa classe è composta da 28 allievi . Dalle prime lezioni effettuate risulta che la classe
è eterogenea nel processo di scolarizzazione . Dagli elaborati realizzati fino ad ora si sono
evidenziati allievi motivati nei riguardi di questa materia.
Scansione del programma (Contenuti disciplinari)
Le lezioni del laboratorio artistico verranno organizzate durante quest’ anno scolastico in
4 moduli didattici per permettere agli studenti iscritti di poter prendere contatti con tutti i
laboratori caratterizzanti la storia del nostro istituto. La durata di ciascun modulo sarà di
n°8 lezioni di 3 ore ciascuna .Le attività si svolg eranno in compresenza dei docenti titolari.
I moduli si susseguiranno nel seguente ordine: modulo di Pittura, modulo di Ceramica,
modulo di Scultura, modulo di Architettura.
Il tema che rappresenterà il filo conduttore di questa attività è stato identificato
nell’ambiente naturale. In ciascun modulo si analizzeranno alcuni aspetti del tema
secondo le particolari competenze e tenendo conto delle elaborazioni precedenti.
Esempio : I Quadrimestre. Sez. Pittura.
• La preparazione del tirante.
• Sul tirante verranno realizzate texture attraverso l’uso di mascherine naturali (foglie
) lo spruzzatore a fiato e i colori acrilici primari.
• Su un foglio di carta da disegno verranno realizzate delle texture usando le foglie
come stampi naturali ed i colori acrilici .
•
•
•
•
Su un foglio di carta da disegno verranno realizzate delle texture usando le mani
come stampi attraverso la tecnica dei colori acrilici.
Da due fotocopie di foglie verrà individuata prima la simmetria assiale ,poi la
struttura essenziale delle forme dalla quale si giungerà ad una stilizzazione della
foglia. Questa verrà realizzata a campiture piatte sul tirante preparato, con i colori
acrilici.
Copia di un dipinto rappresentante foglie tratto dall’artista Georgia O’Keeff
realizzata su carta tesa sul tirante con i colori acrilici.
Rielaborazione della foto dell’opera della Georgia O’Keeff al computer con il
programma Photoshop attraverso l’uso dei filtri.
Metodologia e strumenti didattici (modalità di conduzione delle lezioni e delle
esercitazioni,strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli
obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal consiglio di classe.)
• unità didattica , modulo didattico.
• introduzione teorica degli argomenti in forma problematica
• le lezioni avranno carattere teorico-pratico con le relative verifiche in
laboratorio
o)
Strumenti didattici
Tutte le attrezzature in dotazione nei laboratori della scuola , nonché computer riviste e
libri.
Modalità di verifica e criteri di valutazione delle prove (indicazione degli strumenti e dei
modi che si intendono utilizzare per acquisire gli strumenti di valutazione.)
Strumenti di verifica
• esercitazioni grafiche /pittoriche.
• Verifiche scritte/orali.
Valutazione
La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del :
-
livello di partenza
partecipazione e comportamento
impegno e continuità nell’applicazione allo studio
presenza assidua e attiva in classe
disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA
accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza
consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità
rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori
rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626)
rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici
cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori
numero di assenze non riconducibili a motivi di salute
p)
Criteri di valutazione finale
Assenti riifiuto di ogni tipo di attività
Molto lacunosa
Lacune evidenti complessive,
Carenze non gravi -superficiale
Ha acquisito un apparato informativo pertinente,ma complessivamente povero
Discrete studio costante
Buone ,complete ed approfondite
Ottima, approfondita,ampia,personale
Comprensione: principi ,regole ,procedimenti.
1-2
3
4
5
6
7
8
9/10
Riifiuto di ogni tipo di attività e impegno,
Gravissime difficoltà nella comprensione dei concetti di base
Comprende in modo approssimato, difficoltà di orientamento e di elaborazione dei dati essenziali .
Comprensione scarna-limitata
Coglie aspetti essenziali ma non approfondisce
Coglie aspetti principali e approfondisce
Buone ,complete ed approfondite
Ottima padronanza della disciplina coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni
Applicazione: regole ,composizione,precisione esecutiva ,elaborazione personale
Rifiuto di ogni tipo di attività e impegno, reiterata mancata consegna
Gravissime difficoltà nella nell’applicazione dei concetti di base
Lacune evidenti complessive, difficoltà di orientamento e di elaborazione dei dati essenziali
Carenze non gravi accompagnate da impegno inadeguato
Sa usare i più elementari strumenti grafici e organizzare il proprio lavoro in modo ordinato solo se
guidato
Correttezza e rigore nella composizione,produzione,elaborazione
Buone capacità di analisi e rielaborazione grafica,attitudine alla materia, cura particolare degli
elaborati
Ottima padronanza della disciplina, ricchezza espressiva,capacità di analisi,di sintesi e di
rielaborazione personale approfondita,competenza sicura e puntuale del linguaggio grafico.
q)
Interventi didattici specifici di recupero e sostegno
Eventuali interventi di recupero verranno effettuati in itinere in classe o a casa.
Data
L’Insegnante
Prof. Mezzacasa Fiorella
1-2
3
4
5
6
7
8
9/10
1-2
3
4
5
6
7
8
9/10