L`abbraccio dell`Australia all`Altopiano
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L`abbraccio dell`Australia all`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 343 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” Addio a Dino, benvenuto Cesare Camporovere di Stefania Longhini Ennio Vescovi: se n’è andato un grande amico di tutti ROANA pagina 8 Un passivo pesante per la Roana Servizi: la società viene sciolta Gallio I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 2 APRILE 2011 pagina 10 Nel braccio di ferro con i maestri di sci Marchesi ha la meglio: la scuola dovrà sloggiare pagina 9 L’abbraccio dell’Australia all’Altopiano L’orso Dino (così battezzato in onore di Dino Buzzati, il cantore delle Dolomiti) partito nella primavera del 2009 dalla Slovenia aveva raggiunto il Trentino, l’altopiano di Asiago, e due anni dopo era ritornato, attraverso il Cadore, nella Carnia per svernare in Slovenia. L’orso Dino, simbolo della libertà, della selvaticità più autentica, è stato ucciso oltre confine (e i cacciatori di Gallio e Foza non c’entrano nulla!) “Quest’orso – spiega Luigi Casanova, portavoce di Mountain Wilderness - aveva ripreso gran parte del tracciato che alla fine degli anni ’90 Mountain Wilderness aveva seguito, con un lungo trekking ideato dal naturalista Stefano Mayr, partendo dalla Slovenia per attraversare le aree protette delle Giulie, delle regole ampezzane, del parco delle Dolomiti bellunesi, dei parchi di Paneveggio-Pale di San Martino fino alle Dolomiti di Brenta. continua a pagina 2 di Gerardo Rigoni Pag. 5 ASIAGO La polemica: “La pista al parco è offensiva” Pattinaggio Roberta Rodeghiero ai Mondiali di Mosca pagina 22 HOCKEY: Asiago stecca clamorosamente gara 5 Finisce con un’inattesa, almeno nelle proporzioni, vittoria (7 a 2!) del Val Pusteria su di un Asiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita della stagione per i pusteresi che hanno trovato un incredibile tempo iniziale con un parziale di 5 a 0 assolutamente al di là di ogni previsione che ha gettato le basi del loro successo; Asiago annichilito dopo la rete subita dopo meno di mezzo minuto, frastornato, incapace di reagire che ha incassato poi colpi pesanti, da ko. Non basta l’abbozzo di reazione nel periodo centrale, ancora troppi errori, la rete della speranza, bissata nel periodo finale ma senza seguito, gara che finisce che la gloria dei Lupi. Sabato 2 all’Odegar gara 6 con l’orgoglio Migross e pagina con tanta, tanta 20 rabbia. C.P. Tutti gli aggiornamenti su www.giornalealtopiano.it Grafica Altopiano Riabbracciare i nostri emigranti. Ascoltare le loro storie. Appropriarsi di un amore incondizionato per la nostra terra. Ma anche cercare nuovi contatti, nuove strade per promuovere prodotti altopianesi in Australia, aprire il mercato “aussie” alle bontà della nostra terra. E’ stata questa la “missione” della delegazione altopianese nella settimana trascorsa in Australia. Un’occasione data dalla presentazione del libro “Altopiano di Asiago, terra delle nostre radici” e la solenne promessa delle istituzioni altopianesi di esserci fatta al presidente della Spettabile Reggenza di Melbourne Luciano Benetti. Contina a pagina 15 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 2 Servizi unici affidati alla Montana ATTUALITA’ Trasferire alcune competenze all’ente sovracomunale servirebbe ai Comuni per abbattere i costi e garantirebbe un servizio uguale per tutti gli altopianesi Addio a Dino, benvenuto Cesare Continua da pagina 1 Un percorso significativo che già era stato suggerito dal convegno degli ambientalisti in Cadore nel 1998 quando vollero riprendere il progetto di Dolomiti UNESCO seguendo la rete delle aree protette”. Segno che le nostre montagne sono dunque ancora integre e la loro naturalità dà ancora più valore a questo ambiente. Come accaduto per l’orso Bruno in Baviera non poteva che essere una fucilata a fermare la gioia del vivere, la voglia di scoperta, il coraggio di valicare i limiti del nostro amico orso. Come del resto sono state le fucilate all’inizio degli anni ’90 ad eliminare nuovamente la presenza della lince sul Lagorai, dai cinque ai sei esemplari improvvisamente scomparvero. Ed erano arrivate anche queste dalla Slovenia per colonizzare nuovi territori, ancora liberi, abbastanza integri. “Questi fatti deplorevoli – continua Casanova - dimostrano come l’essere umano viva ancora impregna- to in pregiudizi e carico di paure. Ma specialmente dimostrano ancora una volta quanto la cultura della metropoli sia stata invasiva nella identità di chi vive in montagna. Ogni cosa non conosciuta fa paura. La montagna stessa diventa nemica o assassina. Sempre meno spesso ci si sofferma a riflettere sul perché delle tragedie, delle grandi alluvioni, su come avvicinare e sostenere la presenza di questi animali selvatici tanto intraprendenti e liberi”. “Certo – conclude Luigi Casanova - la provincia di Trento può aver commesso degli errori riguardo il progetto LIFE Ursus nel rilasciare questi animali senza aver diffuso sul territorio, specie nei confronti del mondo agricolo, una adeguata conoscenza delle abitudini di questo animale. Senza aver invitato i cacciatori ad un cambio di mentalità, a divenire orgogliosi di avere sul loro territorio la concorrenza leale dei predatori selvatici. Ma rimane il fatto che il progetto LIFE Ursus della Provincia di Trento è autorevole e positivo, lo dimostra la continua peregrinazione di orsi sloveni verso il Trentino e verso l’altopiano di Asiago”. Dino non c’è più, ma c’è già l’orso Cesare a far parlare di sé e far sognare i bambini. Potenza della natura, che non si arrende, che torna ad essere padrona! Ci auguriamo che questo plantigrado, che ha preso il nome dalla guardia provinciale, Cesare Sacchet, che per primo è riuscito a catturare le sue immagini, immortalato da una foto-trappola nel pomeriggio dello scorso 19 marzo, alle 16.21, nella zona di Pra’ di Bosco a Ospitale di Cadore (circa 1600 metri di altitudine), abbia accoglienza migliore. Stefania Longhini Unire le forze per ridurre i costi e dare servizi qualificati su tutto il territorio. E’ questo il concetto fondamentale dell’associazionismo tra comuni fortemente caldeggiato dalla Regione Veneto. Inutile, soprattutto in tempi di crisi, che ogni comune abbia uffici propri per i servizi sociali, i vigili, uffici ragio- “Un’azione a cui crediamo neria, addetti alle pratiche molto ma che richiede anche commerciali. Trasferire que- un grande sforzo organizzativo ste competenze ad enti per i nostri uffici per cercare sovracomunali abbatterebbe di far collimare le varie necesi costi e garantirebbe un se- sità – spiega il presidente delvizio uguale per tutti. Ragio- la Spettabile, Lucio Spagnolo namento che non fa una pie- – Per esempio organizzare un ga come sottolinea l’asses- unico ufficio commercio, ovsore regionale agli enti locali, vero l’ufficio che rilascia licenRoberto Ciambetti: “L’obiet- ze commerciali ma anche pertivo finale è fare in modo che messi per le sagre paesane, a beneficiare di questa pro- senza un aumento del persoposta sia il cittadino creando nale non è certo facile, così proprio quelle condizioni atte come non è facile fare in modo a migliorare la qualità dei ser- che i comuni concedano loro vizi resi all’utenza finale. La personale a queste nuove funRegione del Veneto ritiene zioni della Spettabile. Al profondamentale i processi in getto della cooperativa che riuatto di riorganizzazione dei li- scirà a dare una risposta imvelli di governance tanto da mediata e qualificata alle fapromuovere corsi diretti ai miglie con anziani fornendo funzionari orientati alla co- degli operatori sanitari foroperazione intercomunale mati dall’ulss in tempi brevi attraverso l’approfondimen- e dando una garanzia di proto dei sistemi di gestione delle forme associative nella prospettiva europea”. Una strada intrapresa anche dalla “Spettabile Reggenza” che sta promulgando quattro tematiche principali: i servizi sociali, la vigilanza, uno sportello per le pratiche commerciali e la costituzione di una cooperativa di operatori sanitari per dare appoggio alle L’assessore regionale agli enti locali, Roberto Ciambetti famiglie in necessità. fessionalità teniamo davvero molto”. Uno sforzo reso ancora più difficoltoso dalle ristrettezze economiche in cui versano le comunità montane che però, una volta attuate forme di associazionismo, dovrebbero percepire anche gli aiuti economici regionali e statali promessi per questo servizio. Prestazioni necessare ed importanti che però non devono far distogliere l’attenzione dalla funzione primaria delle montane, ovvero la gestione del territorio. “Le comunità montane, quelle vere, non possono essere ridotte a semplici unioni di comuni – conclude Spagnolo – Sarebbe un errore gravissimo che provocherebbe inconvenienti anche alla pianura. La Spettabile Reggenza ha oltre 400 km di strade silvo pastorali da mantenere, foreste da accudire e 80 malghe a cui badare. Un patrimonio importante per l’economia locale ma anche per l’equilibrio naturale sia della regimazione delle acque sia della qualità dell’aria. Un compito che le montane hanno sempre assunto, ora messo in difficoltà dai drastici tagli imposti in particolar modo alle comunità montane”. Gerardo Rigoni 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 3 ASIAGO Quasi due milioni di euro Ripristino e tutela del per il patrimonio rurale patrimonio storico Presentata la Misura 323/a del GAL Montagna Vicentina Venerdì 18 scorso, è stata presentata nella sala delle Maschere delle Comunità Montana, a cittadini e portatori di interesse, la Misura 323/a, dall’obiettivo di “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”. A porgere il benvenuto, Agostino Bonomo (Presidente Gal), Dino Panozzo (Vice-Presidente provinciale Coldiretti) e Francesco Manzardo (Direttore Gal), che ha esposto brevemente le azioni, delineato gli eventuali beneficiari ed indicato gli interventi ammissibili, finanziabili fino al 75%. Stavolta sul tavolo ci sono 1 milione e 889 mila euro, stanziati a favore del patrimonio rurale della montagna vicentina, con particolare attenzione appunto all’aspetto culturale-rurale. Obiettivi della misura: implemento di conoscenza e informazione sul patrimonio storicoarchitettonico paesaggisticoculturale delle aree rurali; conservazione e riqualificazione del suddetto patrimonio e de- della Grande Guerra: servono nuovi fondi La richiesta è stata inviata formalmente a tutti i capigruppo della Camera e ai membri della Commissione cultura da Flavio Rodeghiero che, allora deputato, aveva presentato il progetto già nel 1996 gli elementi caratterizzanti del paesaggio; consolidamento e sviluppo della cultura rurale nelle aree a forte valenza ambientale e paesaggistica; miglioramento delle condizioni di vita e lavoro dei malghesi, mediante opere strutturali. Tra gli interventi finanziabili, la valorizzazione di immobili pubblici e di uso pubblico finalizzati ad uso culturale, quali: piccolo musei, archivi, mostre ed esposizioni, teatri, centri ed istituzioni documentarie, spazi e centri espositivi per la produzione di iniziative culturali, compresa la realizzazione di attività volte all’informazione e alla promozione. Eventuali beneficiari della misura: Enti Pubblici, Associazioni pubblico/private, Onlus, Istituti regolieri, privati e imprenditori agricoli, insistenti nei 44 comuni dell’Area Gal Nordvicentino. Info: www.montagnavicentina.com 0424/63424 Beppa Rigoni Scit Sapor d’acqua natia La non-felicità di un emigrato di lusso I soldi non fanno felici e tantomeno aiutano a sorridere: per troppi soldi ci si spuò anche annoiare. Stavolta l’espressione – così cara al popolo nato povero per giustificare la sua situazione e al popolo nato ricco per tenere a bada l’indigenza del povero – non scende dal pulpito delle chiese e nemmeno dai comizi dei grandi leader dittatoriali, cosicchè la si posa bollare come il solito luogo comune. Ma arriva dritta – sarebbe il caso di dire “come una freccetta” - dallo sguardo di Mario Balotelli, talento calcistico dell’Italia sportiva. Un emigrato (non immigrato, ndr) di lusso nella vasca delle sterline del Manchester City, capace delle più grandi gesta sportive e delle più infami macacate comportamentali. Nemmeno il buon Antonio Cassano ai tempi d’oro delle sue celebri cassanate era mai giunto a tale livello. La sequenza dei gesti extra-spotivi che in un anno ha portato alla gloria della cronaca Balotelli, è quasi da guiness dei primati: dalla maglia gettata con infamia sul terreno di Barcellona alla macchina distrutta perchè non abituato a guidare “all’inglese”, dal dito medio ostentato in mondovisione alle frequentazioni con le escort nel piano sotto dell’appartamento dove stava la fidanzata (l’ennesima di turno). Dai litigi con il genio di Mourinho, ai diverbi con il maestro Roberto Mancini fino ai ferri corti con Cesare Prandelli, l’ultimo Geppetto che s’era arrischiato di riportare verso caso il Pinocchio della favola sportiva. L’ultima in ordine di tempo – dopo l’infame azione ai danni del giocatore della Dinamo Kiev - è la sintesi del Balotelli-pensiero: giocare a freccette tirandole non contro il cebre bersaglio ma indirizzandole ai giovanissimi della sua squadra. Stavolta – al di là della stupidità umana cui c’ha abituato un talento dalla classe cristallina ma dal carattere ingestibile - a stupire non è tanto il gesto, ma la motivazione: “Mi annoiavo”. Così per sconfiggere la noia trattiamo i più piccoli come oggetti di gioco. Tanto io mi chiamo Mario Balotelli. Ma chissenefrega! Chapeau, Balotelli. Già c’innervosiva di lui il fatto che mai un sorriso illuminasse il suo volto, nemmeno dopo azioni splendide: che per caso fosse l’ennesimo mecenario del goal che per guadagnare soldi tradisce le bandiere d’appartenenza? Se non lo fosse, l’impressione che il suo volto porge è quella di uno che non ama il suo sport ma questa, perdonate la durezza, è una vigliaccheria doppia: perchè sei fortunato a fare un lavoro che tanti sognerebbero per i guadagni che porta, ma allo stesso tempo il tuo atteggiamento non appassiona più il popolo sportivo. Chissà se il buon Cesare Prandelli avrà la pazienza di rimettere in piedi un calciatore così (ammesso che l’Italia del calcio abbia bisogno di lui): nel frattempo magari gli spiegheranno che non basta nascere col talento in tasca per entrare nella storia perchè il talento, senza l’applicazione e lo stile, non è nulla. Cosicchè un ragazzo che l’Italia aveva con fatica imparato quasi ad apprezzare, quando dall’Inghilterra lo cacceranno finirà per essere fischiato ancor più forte dentro gli stadi di mezzo mondo. Ma stavolta – ne siamo certi - non sarà per il colore della pelle bensì per il semplice fatto d’essere un maleducato animato dal sacro fuoco di diventare personaggio a tutti i costi. Di questi esempi l’Italia sportiva ne fa certamente a meno. Tant’è vero che tra tutti i cervelli emigrati all’estero di quello di Balotelli pochi lamentano la mancanza. Forse perchè, al di là di qualche rara prodezza atletica, abbiamo capito due cose: a) di troppi soldi ci si può anche annoiare, b) non basta un goal per fare di un maleducato un esempio di civiltà da proporre ai nostri giovani aspiranti campioni. Gli intelligenti stanno da parte di Prandelli: “Il nostro codice va osservato a ogni costo. Altrimenti, non avremmo un’idea di calcio da proporre”. Lunga vita a questo Geppetto della Nazionale Italiana. Don Marco Pozza Obiettivo rifinanziamento per la Legge 78/2001, ovvero quella legge che ha permesso i lavori di ripristino e valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale. La richiesta è stata inviata formalmente a tutti i capigruppo della Camera e ai membri della Commissione cultura da Flavio Rodeghiero che, allora deputato, aveva presentato il progetto già nel 1996. La richiesta formulata da Rodeghiero è stata fatta propria dalle Comunità Montane e dagli enti impegnati nel recupero delle testimonianze della guerra 15 - 18, tanto più ora in vista della celebrazione del centenario dello scoppio della Grande Guerra. “La legge nasce inizialmente come semplice intervento di tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio di trincee e manufatti lasciati in eredità dalla guerra sull’altopiano dei Sette Comuni per gli 80 anni della Strafexpedition; iniziativa che sarebbe stata affidata all’Associazione nazionale alpini – ricorda Rodeghiero - In sede di discussione la proposta venne poi arricchita da altre proposte simili tanto da diventare una sorta di legge quadro a salvaguardia del valore storico e culturale dei resti della Prima guerra mondiale”. Alla fine sono stati stanziati 12 miliardi di lire a favore “della salvaguardia e dell’utilità documentativa dei beni vestigia del grande conflitto”. Fondi oramai tutti impiegati in interventi di recupero dei manufatti di cui 37 progetti solo nelle montagne vicentine. Per proseguire l’opera, gli enti necessitano di nuovi finanziamenti anche per completare il lavoro di valorizzazione; dopo il recupero dei manufatti serve ora formare guide, istituite punti di accesso e di informazione, stampare materiale pubblicitario. “Avevo presentato il disegno di legge come membro della commissione cultura della Camera a nome della Comunità Montana “Spettabile Reggenza Sette Comuni” di cui ero vice-presidente – ricorda Rodeghiero - Fu un iter tor- mentato, durato tutta la legislatura, sia per ritardi dei pareri dei Ministeri sia dagli emendamenti suggeriti dal personale tecnico della Commissione Cultura del Senato che aggravava inutilmente la disciplina dei reperti mobili”. Nella petizione si chiede alla commissione cultura di esaminare il lavoro fatto, ascoltando anche i vari enti coinvolti, per dare una valutazione complessiva del progetto. Progetto che, se rifinanziato, potrebbe allargarsi ad iniziative esistenti a livello nazionale “attivando così programma di tutela e valorizzazione a livello europeo, onde ricondurre gli eventi nazionali entro il quadro del nostro futuro in Europa”. Gerardo Rigoni Flavio Rodeghiero Bonomo alla presidenza della Confartigianato provinciale Agostino Bonomo è il nuovo presidente provinciale di Confartigianato Vicenza. Lo ha eletto il Consiglio direttivo dopo aver ratificato le dimissioni di Giuseppe Sbalchiero chiamato alla presidenza regionale di Confartigianato del Veneto. Bonomo avrà il compito di guidare l’associazione di categoria sino al 2012. Asiaghese, 53 anni, sposato, due figli, titolare dal 1978 di un laboratorio odontotecnico, all’attività professionale ha sempre accompagnato, nell’ambito dell’Associazione, anche l’impegno di dirigente. Ponticello sul Ghelpack, pericoloso il varco aperto nella rete di protezione Asiago, ponticello sul Ghelpack in Via Bertacchi. Un lettore segnala una situazione pericolosa venutasi a creare probabilmente in seguito alle operazioni di sgombratura della neve: proprio in uno dei lati a fianco del ponte, la rete protettiva risulta divelta da tempo, come mostra la foto inviataci. “Il ripristino della protezione – scrive il lettore – non dovrebbe richiedere un grosso lavoro, e andrebbe fatto al più presto, visto che questa situazione rappresenta un pericolo, soprattutto per i bambini che si potrebbero trovare a giocare o passare nelle adiacenze”. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 4 TURISMO ALBERGHIERO “Manca soprattutto la cultura dell’ospitalità, ma sono molte le concause che hanno determinato le chiusure degli alberghi” Lo sottolinea Francesco Vescovi per molti anni presidente degli albergatori di Asiago. Bruno Clementi dell’Hotel Linta: “Attualmente si riesce solo ad “arrancare” e si va avanti anche per affetto verso chi lavora nell’ambiente” Continua il dibattito sul turismo, in particolare quello alberghiero, con nuove analisi e spunti di riflessione sia in riferimento ai dati sull’evoluzione delle strutture alberghiere negli ultimi cinquant’anni riportati nello scorso numero del giornale, che all’attuale situazione. Francesco Vescovi, albergatore per tradizione familiare e per molti anni presidente dell’Associazione Albergatori di Asiago, nonché di quella provinciale, mette l’accento soprattutto sulla non vocazione del territorio verso questo tipo di economia, sia da parte degli abitanti che degli amministratori di un tempo. “Il nostro paese non ha la cultura dell’ospitalità – esordisce – non dimentichiamoci degli atteggiamenti quasi di fastidio con cui, soprattutto in passato, ci si riferiva al turista, in modo particolare da parte di chi non era direttamente coinvolto in questo settore. A proposito delle numerose chiusure di attività alberghiere, susseguitesi in par- ticolare in alcuni anni, gli insuccessi sono stati determinati da più concause: innanzitutto gli investimenti importanti che venivano imposti dalle nuove norme a cui bisognava adeguarsi, la forte deperibilità a cui gli alberghi sono soggetti che richiede spese continue per la sistemazione, i guadagni più facili e redditizi che in certi anni venivano garantiti da altri tipi di investimento quali i BOT. Perché investire in strutture che richiedevano lavoro e sacrificio, quando c’erano forme più immediate e sicure? Solo chi aveva radicato un Viaggio alla scoperta della felicità “Esiste un bene supremo che ogni essere può realizzare dentro di sé e che ci salva dall’impermanenza di tutte le cose di questo mondo”. E’ quanto, tra l’altro, si trova scritto nei volantini che annunciano l’incontro promosso dal Centro studi Bakthivedanta dal titolo “Viaggio alla scoperta della felicità” in programma martedì 5 aprile alle 20.45 nella sala consiliare del municipio a Canove. L’appuntamento condotto da Natalina Morlin, prevede la video proiezione della conferenza di Marco Ferrini, maestro di scienze dello yoga, fondatore e presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scienze tradizionali dell’India. L’ingresso è libero. Per informazioni telefonare al 349.8652896. forte amore per questo tipo di lavoro è stato disposto a farlo. Negli anni della politica della seconda casa poi è mancata quella lungimiranza necessaria per proiettarsi nel futuro, pensando a salvaguardare il territorio e pensando anche a soluzioni per decongestionare il traffico, perché il turista che arriva qui deve poter respirare aria sana, pulita. In altre località, più evolute, si è tenuto conto di questi fattori. Quella alberghiera è un’attività che richiede una grande passione, per migliorarsi servono sacrifici e coraggio, soprattutto nella consapevolezza della bassa redditività di questo settore. Anche se da parte delle nuove amministrazioni c’è stata molta più attenzione verso il turismo rispetto a un tempo, non credo assolutamente che ci possa essere futuro per nuove costruzioni. Più strutture significano più possibilità di sopravvivenza, perché favoriscono una certa intercambiabilità, quindi ben vengano! Ma chi può essere disposto a fare investimenti di milioni di euro, con tutte le incogni- te che riserva il futuro? Le difficoltà esistono, non possiamo nascondercelo, e i problemi sono molti, non solo da noi ma a livello generale, basti pensare che chiudono strutture importanti in località prestigiose”. Vescovi parla poi di come è cambiato il turismo, ricordando tra l’altro che nel suo albergo un tempo la gente si fermava molto a lungo, anche per un paio di mesi. “C’era un approccio più diretto e amichevole con la clientela, un rapporto umano che aiutava a crescere e che oggi invece non esiste quasi più. Un tempo le difficoltà erano quelle di trovare personale, il lavoro d’albergo stesso non era apprezzato, anzi veniva considerato poco dignitoso. Invece è un mondo variegato, che può dare tante soddisfazioni, se c’è la passione. Purtroppo la mentalità imprenditoriale non si improvvisa, anche se ci fanno ben sperare le nuove generazioni che hanno capito l’importanza del turismo, ma bisogna pensare a dare loro degli aiuti perché possano sviluppare la loro attività, e la comunità stessa deve collaborare, essere disposta a guardare al di là del proprio naso. Anche la scuola alberghiera dove si formano tanti giovani fa sperare che qualcuno di loro possa avere voglia di rischiare, impegnandosi direttamente nel settore”. Qualche battuta sull’argomento anche con Bruno Clementi, titolare del Linta Hotel, struttura di assoluto rilievo nella storia dell’alberghiero locale. “Condivido le scelte fatte dall’amministrazione comunale – dice Bruno Clementi – un freno alla costruzione di seconde case era necessario. Ma dubito molto che ci possa essere chi, in una situazione come quella di Asiago attualmente, possa avere il coraggio di venire a investire qui. Anzi, sono convinto che se per ipotesi si potesse prendere la propria struttura e magicamente spostarla in un’altra località, lo farebbero in molti. Attualmente si riesce solo ad “arrancare” e si va avanti anche per affetto verso chi lavora nell’ambiente. Ritengo che in que- sto contesto non abbia senso costruire nuovi alberghi, ma aiutare sotto varie forme quelli che ci sono, oltre che dotando il territorio di nuovi servizi, anche cercando di contenere le tasse attuali e non introducendone di nuove. Mi riferisco ai costi considerevoli che dobbiamo sostenere per i rifiuti e l’acqua, e alle imposte future previste, come la tassa di soggiorno e l’IMU, la cui gestione dovrebbe tenere conto delle difficoltà del comparto, già oberato dalle spese che servono per adeguarsi alle normative in materia di sicurezza. Anche se alcuni ritengono che certe scelte come alcune manifestazioni impegnative dal punto di vista economico possono non essere condivisibili, l’attuale amministrazione ha dimostrato molta attenzione verso il turismo. Ma non basta: c’è qualcosa che evidentemente non funziona, dai problemi di comunicazione e promozione, alle strutture che mancano. D’inverno si lavora, pur se con rientri ridotti all’osso, anche per la bravura dell’Agenzia Happy Siben che riesce a sopperire con la propria organizzazione alle mancanze strutturali e far sì che la gente decida poi di ritornare, mentre anche l’estate comincia a manifestare delle difficoltà. Le mie considerazioni non vogliono essere una critica all’amministrazione comunale, ma questa è la realtà in cui viviamo e ci troviamo ad operare”. Silvana Bortoli Riprenderemo l’argomento anche nel prossimo numero, con un’ampia panoramica offerta da un’intervista a Stefano Fracaro, direttore dello Sporting Residence. Ottimi risultati per lo Skibus gratuito CINEMA LUX ASIAGO VENERDI' 1 ore 20.45 SABATO 2 ore 16.00 18.00 20.00 22.00 DOMENICA 3 ORE 16.00 18.00 21.00 LUNEDì 4 ORE 20.45 Ottima affluenza durante la stagione invernale per lo Skibus gratuito che ha servito i comprensori sciistici delle Melette, del Verena e del Kaberlaba. Secondo i dati forniti dalla ditta Girardi Viaggi, che ha gestito le corse, la tratta Verena/ Campolongo, è stata la più utilizzata con un numero complessivo, tra andata e ritorno di circa 4556 utenti degli utenti che, diviso per 90 giorni, corrisponde ad una media di 51 persone al giorno. La corsa Melette/Campomulo ha trasportato, a sua volta, circa 2.093 sciatori, per una media di 23 al giorno. Infine, il piccolo comprensorio del Kaberlaba, che ha attivato lo Skibus esclusivamente nei quindici giorni del periodo natalizio, è stato raggiunto da 196 persone, circa 13 al giorno: nonostante fosse il primo anno dopo una sospensione che durava da oltre 10 anni, è stato quindi registrato un discreto movimento, di buon auspicio per il futuro. “Il servizio di trasporto gratuito - conferma Antonio Girardi - è stato largamente utilizzato, con commenti lusinghieri sull’operato degli Enti e degli operatori turistici locali”. L’attuazione del progetto è stata possibile grazie al Consorzio Turistico di Asiago che, in accordo con le Amministrazioni Comunali di Asiago, Gallio e Roana e in collaborazione con la Provincia di Vicenza, ha coordinato l’iniziativa. Fondamentale è stato il supporto delle Associazioni di Categoria, degli albergatori e delle ditte locali che hanno elargito generosamente il proprio contributo. 8 Sabato 2 aprile 2011 ASIAGO di Gerardo Rigoni l’Altopiano 5 La pista per il fondo al parco: “Offensiva! Non c’è più alcun rispetto per la memoria” “Il “Brigata Regina” fu realizzato in memoria dei fanti caduti per la Patria simboleggiati nel monumento al centro dell’area” – Il sindaco: “Così il parco viene valorizzato ancor più” Sacrilego. Irriverente. Offensivo. E’ in questo modo che un gruppo di cittadini considera l’intervento per la realizzazione di una pista di fondo all’interno del Parco Brigata Regina. Un’opera che sfregia il ricordo e l’onore di chi ha combattuto e ha lasciato la vita sull’Altopiano durante la Grande guerra, e in particolare tra le fila della Brigata Regina a cui il parco e il monumento che lo domina sono dedicati. La Brigata Regina era composta da due Reggimenti di fanteria, il 9° e il 10°, con soldati reclutati sia da città del nord come Belluno, Sacile, Monza e Parma, del centro come Firenze, Bologna e del sud come Bari, Salerno e Taranto. La brigata è stata particolarmente attiva trascorrendo 28 dei 42 mesi di guerra in linea; una presenza che le costò numerose perdite. Solamente sull’Isonzo tra il 10 e il 20 novembre 1915 perse 1164 uomini. Più volte ricostituita, la bandiera guadagnò una Medaglia d’oro al valore militare e due di bronzo a cui si aggiungono ben 5 Medaglie d’oro individuali. Partecipò alla difesa dell’Ortigara schierandosi sulla linea Passo d’Agnella - Ortigara – Ponari per poi portarsi nel 1918 sul Valbella dove guadagnò le medaglie di bronzo. Ed era proprio a Valbella che i reduci della brigata desideravano erigere il monumento fino a quando gli amministratori di Asiago videro quale opera d’arte esso fosse suggerendo quindi di collocarlo non a Valbella, dove lo avrebbero potuto ammirare in pochi, ma in un luogo più centrale, nell’Asiago in piena ricostruzione. Luogo identificato quindi nel “lodega del Rela” dove oggi il monumento sorge. “E’ inappropriato realizzare una pista da sci in un luogo come il parco Brigata Regina che fu realizzato in memoria dei fanti caduti per la Patria simboleggiati nel monumento che onora la Brigata Regina - commenta Lionello Lunardi che, assieme a Mariagrazia Rigoni, Tino Marchetti ed altri amici, sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto – Qui non si ha più rispetto per alcunché, tanto meno per la me- moria”. “Irriverenza o mancanza di rispetto per i caduti? Macchè! L’opera non è per nulla impattante e anzi, con il taglio di alcuni abeti, si schiarirà la visuale del monumento stesso – ribatte il sindaco Andrea Gios – Mi pare che oramai qualsiasi cosa vada bene per criticare invece di considerare i fatti come realmente stanno. La pista da fondo, che d’estate si trasformerà in un percorso pedonale e, in parte, anche per la corsa, valorizzerà il parco invitando ancora più persone a frequentarlo e nello stesso tempo magari anche contemplare il monumento ed il suo significato più profondo”. Molti cittadini si chiedono se i viali oggi percorribili a tutti saranno accessibili anche dopo la fine del progetto. Ossia se, d’inverno, il parco rimarrà di libero accesso e se d’estate tutto il parco sarà ancora a disposizione di residenti ed ospiti. Altri invece chiedono da tempo spazi per lasciare liberi i propri cani senza provocare problemi con altri frequentatori del parco. Richiesta formulata anche dalla minoranza con un’interrogazione inviata al sindaco oramai molti mesi fa. “Nulla cambia, tranne durante eventuali gare sprint di fondo dove, chiaramente, il percorso non sarà calpestabile – spiega il primo cittadino – Per quanto riguarda i cani credo che di spazi verdi attorno Asiago ce ne siano a sufficienza. Aree delimitate per i cani sono strutture per i parchi di città ma credo che quel tipo di problematica da noi non sussista”. Sacrario chiuso nei festivi? Ci pensano i volontari! Per risolvere il problema della chiusura nei festivi si ricorre ad una “cordata” delle Associazioni d’arma. Una convenzione tra Comune e Ministero, Fanti, Alpini e Carabinieri regolerà la guardiania Il Sacrario di Asiago non resterà chiuso nei giorni festivi, la continuità nell’apertura al pubblico sarà garantita da una convenzione stipulata tra il Comune e le associazioni d’arma. Questo la novità raggiunta grazie al documento che proprio in questi giorni sarà controfirmato tra l’amministrazione asiaghese e i volontari iscritti nelle locali sezioni dei Fanti, Alpini e Carabinieri in congedo. “Una soluzione che risolve il problema della guardiania all’Ossario del Laiten – spiega da Roma il generale Nicola Ficco, capo ufficio del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra – Il personale militare e civile in forza alla struttura – continua l’alto ufficiale – è vincolato nel proprio operato ad orari sindacali, ragion per cui il loro impiego in orari diversi da quanto contemplato nel contratto di lavoro, è considerato straordinario. Ciò comporta un aumento nella gestione economica dell’apparato, la cui risoluzione sta nel progetto previsto dalla convenzione tra le Associazioni e il Comune”. Il progetto si avvale del placet del Ministero della Difesa, da cui dipendono Onorcaduti e tutti i Sacrari presenti sul territorio nazionale. Asiago, dunque, è solo uno dei tanti luoghi dedicati alla memoria costretto a fare i conti con la mancanza di fondi e tagli al bilancio imposti dal Governo. “Per certi Sacrari – continua il generale Ficco – la situazione è diversa, Redipuglia per esempio si presenta come una collina, sui cui gradoni sono tumulati oltre 100 mila Caduti, la sua apertura è soggetta a problematiche diverse rispetto al Laiten, poiché qui invece le tombe insistono all’interno di un edificio. Asiago ha attualmente in forze un ufficiale e 3 sottoufficiali in ferma permanente, mentre gli altri militari prestano servizio in ferma limitata ( classificati “VPF1”, cioè Volontari in Ferma Permanente di un anno,ndr), grazie alla convenzione a questi saranno affiancati i nuovi vo- lontari civili”. Soddisfazione per questa novità è espressa dall’assessore Guido Carli: “Non potevamo restare insensibili alla chiusura del Sacrario nei festivi, per questo un anno fa il Comune si è fatto promotore dell’iniziativa. La convenzione che poniamo in essere – continua l’amministratore comunale – è frutto di un lungo iter ed è stato preso in concerto con Onorcaduti, previo contatti con gli ufficiali in capo che si sono succeduti al comando dell’Ente. Infatti gli attori della stipula sono l’Amministrazione asiaghese, il Ministero e le tre Associazioni di volontari locali. Oltre ai Fanti, Alpini e Carabinieri, in un futuro non lontano potranno essere inseriti per la guardiania anche gli aviatori. Per tutti comunque sarà valida la convenzione, che contempla nei suoi vari punti la responsabilità civile e la copertura assicurativa di chi opererà fisicamente nella custodia. “In definitiva – conclude Carli - si tratta di un documento importante che garantisce il servizio di apertura al pubblico di un importante monumento storico, che l’Altopiano si fregia di avere nel proprio territorio, meta ogni anno di migliaia di visitatori, distribuiti in tutte le stagioni. Giovanni Dalle Fusine Isidoro Furlan nominato Ufficiale della Repubblica Importante riconoscimento al comandante del Coordinamento Distrettuale del Corpo Forestale di Asiago, Isidoro Furlan. Il vice questore aggiunto forestale è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale della Repubblica per il suo costante impegno civile e istituzionale che ha portato lustro non solo al coordinamento asiaghese, ma a tutto il Corpo Forestale. La cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è avvenuta nella sala di rappresentanza del Palazzo del Governo a Trento e ha visto la partecipazione di numerose autorità provinciali e dei Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti, nonché di un folto pubblico che ha partecipato vivamente alla manifestazione. Nel discorso introduttivo, il Prefetto Francesco Squarcina ha ricordato che i valori riconosciuti nella premiazione al merito della Repubblica contraddistinguono l’operosa popolazione trentina, sottolineando l’importanza di rendere onore a queste persone che sono di esempio e di sprone per tutti, soprattutto per i giovani, e di esaltarne la generosità, l’altruismo e lo spirito di servizio.Uno spirito di servizio che traspare dal curricolo professionale del comandante Furlan che, da quando è entrato nel Corpo Forestale nel 1973, si è sempre distinto nell’impegno a tutela delle persone e, in particolar modo, per la fauna selvatica. Dalle campagne antincendio in Sardegna alle operazioni antibracconaggio, dalla lotta alle coltivazioni di stupefacenti ai controlli alimentari, Furlan ha sempre posto in primo piano il rispetto delle leggi e dei regolamenti. Meriti ricordati dal Prefetto anche al momento della consegna della meritata onorificenza. G.R. 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 6 Il “giudice Antonio” va a processo ATTUALITA’ Antonio Baù, 64enne residente ad Asiago, avrebbe raggirato 22 persone fingendosi un magistrato del tribunale di Bassano. Il danno ammonterebbe a 350mila euro L’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO FILATELICO 7 COMUNI In un catalogo la lunga storia del Premio Asiago d’arte filatelica Un bellissimo catalogo a colori che racconta quarant’anni di storia del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica. Il volume riproduce materiale tratto dalla collezione di Pino Barolo (che lo ha realizzato), stampato da Tipografia Moderna Asiago ed è edito dal Circolo Filatelico Sette Comuni in occasione appunto del quarantesimo anniversario di questa bella e importante manifestazione che porta il nome di Asiago in tutto il mondo. Fresco di stampa, è stato presentato ai soci del Circolo nell’ultima assemblea tenutasi alla Vecchia Stazione di Canove. Un’assemblea elettiva, nella quale si è proceduto alla nomina del consiglio che si rinnova ogni anno. “Un puro pro forma – dice il presidente uscente, che sarà sicuramente riconfermato, Maurizio Stella – perché facciamo e decidiamo sempre tutto insieme (il Circolo conta una ventina di soci, ndr)”. L’appuntamento, al quale ha preso parte anche l’assessore alle politiche sociali Diego Rigoni, è stato anche l’occasione per fare il bilancio annuale dell’attività del Circolo che si concentra particolarmente sull’organizzazione del Premio. “Anche quest’anno – ha detto con orgoglio Stella, a proposito dell’appuntamento che si tiene sempre la terza domenica di luglio – la manifestazione godrà dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”. “Il Premio Asiago, che intende valorizzare il messaggio trasmesso dai francobolli – ha ricordato il presidente – gode di altissima fama e prestigio. Ad esso rivolgono sempre l’attenzione le migliori testate di filatelia del mondo e i più importanti e qualificati quotidiani, sia nazionali che internazionali. E in più di qualche museo postale all’estero ho potuto vedere esposti il premio e la pergamena ritirati ad Asiago. Pubblicità gratuita e importante per il nostro territorio”. Premio Internazionale a parte, una cosa importante per il Circolo, annunciata proprio nell’ultimo incontro, è il poter finalmente disporre di una sede propria (mai avuta in quarant’anni!) messa a disposizione dal Comune di Asiago in via Verdi. Stella ha preannunciato anche l’intenzione di avviare un’attività del tutto nuova per il Circolo in collaborazione con le scuole dell’Altopiano: degli incontri di Storia Postale. “Un’iniziativa – ha detto Stella - per la quale abbiamo già preso contatti con i dirigenti scolastici e che, dovesse andare in porto, porteremo avanti anche con la collaborazione di esperti in materia”. Stefania Longhini Si è spacciato per anni per un giudice del tribunale di Bassano sottraendo alle sue vittime 350 mila euro e mandando sul lastrico anche una famiglia dell’Alto Vicentino. Antonio Baù, 64enne residente ad Asiago (Via Oberdan), che si faceva chiamare «giudice Antonio», è stato ora rinviato a giudizio. L’udienza si aprirà l’11 maggio a Schio. Per il pm Claudia Dal Martello i capi d’imputazione contestati al finto magistrato sono venti con l’accusa di truffa aggravata, millantato credito, falso in atto privato e violenza privata. La vicenda era esplosa nell’ottobre del 2009 al termine di una lunga indagine dei carabinieri di Thiene. Baù, fingendosi appunto un giudice del tribunale bassanese, si diceva pronto a risolvere in tempi brevi le vicende giudiziarie che non trovavano risposte veloci ed adeguate nelle sede istituzionali, soprattutto problemi di eredità e separazioni. E la maggior parte degli incontri con le sue vittime si tenevano in un agriturismo di Fara Vicentino. Con questo giochetto avrebbe racimolato negli anni circa 350 mila euro. Ad oggi le sue vittime sono 22, anche se le parti civili costituite all’udienza preliminare, tenutasi lo scorso 16 marzo, sono state 18, assistite dagli avvocati Cesare Dal Maso, Michela Betto e Angelo Butera. Dopo la denuncia di una coppia di imprenditori edili, padre e figlio, residenti a Grumolo delle Abbadesse, nel 2009, e il fermo di Baù negli uffici della caserma di Thiene, sono iniziate a piovere denunce quasi quotidiane. Come quella di una coppia che ha raccontato di aver conosciuto il «giudice Antonio» tramite un amico e che questi si era offerto di risolvere una causa di eredità nella mani della Cassazione. «Non vi preoccupate, date tutto in mano a me che sono giudice a Bassano, vi risolvo i problemi, faccio ricorso...» aveva rassicurato l’uomo e poi aveva iniziato a chiedere sempre più soldi alla coppia: 3.800, 10 mila, 12 mila, fino a quando ha costretto marito e moglie a vendere la loro casa di proprietà spiegando che altrimenti il tribunale avrebbe pignorato il loro appartamento. Prima di scoprire la truffa i due hanno perso così 103 mila euro, rimanendo senza soldi e senza casa. A un’altra coppia avrebbe spillato oltre 10 mila mettendo marito e moglie uno contro l’altro nell’affidamento del loro figlio nella causa di divorzio. In un’altra occasione vistosi scoperto da una donna, che si era rivolta a lui, l’avrebbe minacciata spiegando di essere pronto a fare del male e lei e alla figlia. Sono solo alcuni dei racconti delle vittime che sono parte integrante del capo di imputazione, accuse che dovranno essere vagliate e confermate con il processo che si aprirà appunto l’11 maggio. Con “Bacio di Giada” Daniele incanta i giurati Si chiama “Bacio di Giada” il cocktail che ha permesso a Daniele Strazzabosco (chi non conosce il solare e popolare Maiona!) di raccogliere un ulteriore soddisfazione; questa sua ricetta ha infatti sbancato la concorrenza al XXXV Concorso Regionale 2011 dell’Aibes, l’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori fondata nel 1949. La manifestazione si è tenu- ta lunedì 14 marzo presso l’NH Palace di Mestre e fra i 18 agguerriti concorrenti in lizza per la categoria LONG DRIK sezione Veneto / Trentino Alto Adige a primeggiare è stato proprio Daniele con la sua idea. Evidente la soddisfazione del barman asiaghese (che qualche anno fa aveva ottenuto un analogo successo per la cat. Fancy, approdando anche in Nelle foto: il vincente “Bacio di Giada” ed il nostro Daniele al momento della premiazione quel caso alle Nazionali dove giunse al terzo posto) che stacca così il biglietto per le finali nazionali che si svolgeranno nel tardo autunno in Sardegna; stavolta, però, il nostro “eroe” punta dritto e senza mezze misure ad un prestigioso “oro”. In bocca al lupo, Maiona! Per i più curiosi questa la ricetta del cocktail vincente di Daniele: cl. 3 Bacardi Apple, cl. 2 Midori, cl. 1 Martini Bianco, cl. 1 Cointreau, cl. 10 Bacardi Breezer Lime, cl. 3 Succo Mela Verde. Decorato con mela e ribes. Cesare Pivotto 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 Social Day: una mano tira l’altra Sabato 9 aprile più di 100 ragazzi, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore, si sporcheranno le mani per raccogliere fondi a favore di progetti di solidarietà Sabato 9 aprile più di 100 ragazzi, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore si sporcheranno le mani per raccogliere fondi a favore di progetti nazionali ed internazionali. Grazie alla grande disponibilità e collaborazione dei Comuni di Asiago, Roana e Rotzo (Comuni ai quali è stata chiesta collaborazione) gruppi di ragazzi puliranno il parco Millepini, altri hanno chiesto di poter ripulire e riverniciare il gazebo che si trova davanti alla stazione, altri ancora metteranno a posto l’asilo di Rotzo, o puliranno le zone circostanti alle scuole superiori, altri hanno trovato lavoro presso negozi, privati, associazioni, ecc.. Il tutto in cambio di un’offerta che sarà destinata a diversi progetti di solidarietà. Qualcuno potrebbe pensare “Bella forza..perdono ore di scuola..” ma si sbaglia perché comunque il 9 aprile è il punto di arrivo di un percorso che i ragazzi hanno intrapreso, al di fuori dell’orario scolastico, e che ha visto incontri con testimonial quali Gianni Bordin che ha raccontato la sua esperienza di volontariato, Lukas Meyer 22 enne dell’associazione tedesca SHL che organizza il Social Day in Gemania e che vede coinvolti circa 100.000 studenti, oltre che momenti organizzativi per preparare le attività da realizzare. Il Social Day non è perdere ore di scuola, ma fare scuola in modo diverso, è essere cittadini attenti alla propria comunità, è un percorso in grado di proporre a tutti i ragazzi una sperimentazione diretta del volontariato lavorando per gli altri; un diventare protagonisti effettivi dei progetti di solidarietà finanziati attraverso scambi e contatti con i giovani e le persone coinvolte in tali progetti. E’ un processo capace di produrre mutamento sociale e far riflettere non solo i giovani ma anche gli adulti sul significato di solidarietà, dicittadinanza attiva e responsabile. Iniziativa nata in Scandinavia negli anni ’60, successivamente ripresa nel 1998 in Germania e chiamata “Social Day”, prevedeva l’impegno diretto degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado in una giornata di lavoro al posto della normale attività scolastica. Tutti i ragazzi, dai piccoli delle elementari ai grandi delle superiori, si “sporcavano le mani” andando a lavorare per un giorno (tagliare l’erba, lavare le macchine, pulire i magazzini, pitturare muri, baby sitter…per i piccoli feste, vendita dei lavoretti, marce bene- fiche…) e con i proventi di quella giornata si organizzavano progetti umanitari nell’Europa dell’est (in particolare nella ex Yugoslavia): costruzione di scuole, di centri giovanili, di campi sportivi…e negli ultimi anni veri e propri progetti di Cooperazione e Sviluppo. Nel giugno 2006 alcuni giovani volontari dell’Associazione Vulcano di Bassano sono venuti a conoscenza dell’iniziativa di un’associazione giovanile tedesca denominata Schueler Helfen Leben, abbreviato in SHL ed hanno pensato di proporre il Social Day anche nel territorio bassanese. Iniziativa ora estesa a livello provinciale e coordinata dall’associazione Vulcano e dal coordinamento GPL di Bassano del Grappa, il 9 aprile tantissimi giovani in tutta la provincia si sporcheranno le mani, lavoreranno assieme per un mondo migliore, per costruire giustizia. Associazione Occhi Aperti per Costruire Giustizia 7 Le scelte più corrette per la successione d’impresa Assicurare la continuità di impresa, anche nel caso della scomparsa improvvisa del titolare, è fondamentale per l’economia, in particolare quella veneta e vicentina, realtà dove il legame tra famiglia e impresa è stretto ed incide profondamente sul tessuto sociale ed economico dei nostri paesi. E’ quanto hanno voluto esporre l’associazione Artigiani Pensionati assieme al Gruppo giovani imprenditori di confartigianato Vicenza con l’incontro “Passaggio di valore: successioni ereditarie e strumenti di continuità d’impresa” tenutosi nella sede mandamentale di Asiago. Un incontro dove Giuliano Coin ha esposto le varie soluzioni della successione ereditaria per l’impresa ognuna con i suoi pro ed i suoi contro. “Il patrimonio di conoscenze di un’azienda artigiana non deve disperdersi quando il titolare arriva alla pensione – ha iniziato Coin - Le successioni ereditarie comportano spesso questioni delicate e talvolta difficili da risolvere. Ci troviamo a prendere decisioni non semplici, rimanendo spesso con il dubbio di aver fatto la scelta giusta. Non c’è un’unica soluzione giusta, ma per ogni azienda o impresa, conoscendo bene le alternative, c’è la scelta più corretta”. Dai vari tipi di testamento, con gli obblighi di legge e la distinzione tra le quote legittime e quelle invece disponibili al titolare d’impresa, fino a sottolineare il diritto di abitazione del coniuge rimasto, Coin ha poi illustrato agli oltre 60 presenti le varie insidie che una scelta testamentaria errata potrebbe riservare agli eredi, mettendo non solo loro in difficoltà, e magari anche gli affetti famigliari, ma anche il futuro dell’azienda. “Tra le novità c’è il “patto di famiglia” dove l’imprenditore raduna gli eredi ed espone quali sono le sue disposizioni – ha concluso Coin – E’ un documento ufficiale che viene sottoscritto e registrato e dove quanto disposto non può rientrare nei computi ereditari futuri. Non molti notai lo hanno ancora perfezionato perché è una pratica che deve essere studiata bene ma che può evitare molti problemi che hanno complicato le successione d’impresa nel passato”. Gerardo Rigoni La Star si appresta a festeggiare il 30° anno di attività L’azienda asiaghese oltre alle scioline produce prodotti per la manutenzione delle biciclette - Vendita diretta nello spaccio in zona artigianale “Nemo propheta in patria, e la Star è una conferma di quanto questa espressione possa essere vera!” Oggi lo dice senza risentimento Roberto Mosele, ma non nasconde la delusione provata in passato nel constatare il disinteresse dei suoi concittadini nei confronti della sua ditta. Perché se è vero che la Star è nata quasi per scherzo da una sorta di scommessa fra amici, è altrettanto vero che negli anni si è attestata tra le prime aziende al mondo produttrici di scioline, a conferma della grande validità dei suoi prodotti . “Quando andavo a sciare con gli amici – racconta Roberto – dicevo che in fondo non doveva essere complicato fare la sciolina, e quasi per sfida ho provato a farne un po’, regalandola ai miei compagni di sciate. Dopo averla provata, loro hanno commentato che in fondo non era niente male, e da lì è cominciato tutto. Ho iniziato a studiare da autodidatta, facendo ricerche in biblioteca e iniziando ad acquisire nozioni di chimica organica e inorganica. Anche il nome della ditta è stato casuale, derivato da quello che fino allora era stato il mio lavoro all’osservatorio: guardavo le stelle, e ho scelto di chiamare star (stella) quella che sarebbe diventata la mia nuova attività”. La poca considerazione, almeno fino a qualche anno fa, da parte degli asiaghesi è stata però ripagata da numerose soddisfazioni, non solo nei termini del giro d’affari che la ditta è riuscita a crearsi, ma anche dai riscontri più che positivi che continuano ad arrivare dalle squadre di atleti che si affidano ai prodotti della Star per le gare ai massimi livelli. Sono numeri di tutto rispetto quelli con cui la ditta si appresta a festeggiare il 30esimo di attività, che ricorrerà ufficialmente nel marzo del prossimo anno, anche se è stato nel 1981 che sono stati mossi i primi passi nel settore. La Star produce scioline per lo sci nordico, alpino, snowboard e anche per le slitte trainate da cani, esportando il 94% della produzione. Il grosso del lavoro è nei paesi del Nord Europa che per tradizione sono grandi utenti di scioline, ma la Star è presente con distributori ufficiali in totale in una quarantina di paesi del mondo, anche in luoghi come l’Australia, l’Argentina, la Groenlandia. Nel 1988 inoltre alla Star hanno pensato di aggiungere alle scioline anche prodotti per la manutenzione delle biciclette, come lubrificatori, grassi speciali per assemblaggio, articoli per la pulizia, e attualmente questa linea di produzione rappresenta un terzo del fatturato totale dell’azienda, probabilmente la più grossa ditta europea del settore, visto che il 90% di questi prodotti viene fatto ad Asiago dalla Star. Infatti la ditta produce soprattutto per altri marchi, Donna e Roberto Mosele, e questo fare per terzi è la sua foral centro il figlio Davide za, visto che le ha permesso di cre- scere molto, trovando sbocchi in mercati diversi. “Un grosso impulso inoltre – dice Roberto – è venuto da mio figlio Davide, ingegnere, che oltre a curare in particolare la ricerca di nuovi materiali per questo settore che è in continua evoluzione, segue direttamente la presenza della Star nelle varie gare di Coppa del Mondo, offrendo consulenza alle squadre di atleti, in particolare per quanto riguarda lo sci nordico e il biathlon. Sul posto vengono fatti dei test, si preparano tabelloni con indicazioni e informazioni sui prodotti, poi sono le squadre a testarli. Durante la stagione Davide è sempre in viaggio, quest’anno è stato tra l’altro in Svezia, Germania, Repubblica Ceca, ad Oslo per i mondiali. Qui soprattutto abbiamo avuto un grande successo, moltissimi hanno gareggiato con i nostri prodotti, e abbiamo ricevuto i ringraziamenti da atleti e ski-man, che sono poi venuti a confermarci di essersi trovati molto bene con le nostre scioline e i nostri consigli”. E’ un lavoro impegnativo, che la ditta cura particolarmente da 4 anni a questa parte, e che a livello di promozione e immagine ripaga parecchio. Una crescita continua quella dell’azienda, nella quale lavorano Roberto, sua moglie Donna, il figlio Davide e Riccardo, un dipendente. E da circa quattro anni, in concomitanza con l’apertura del negozio online su www.starwax.it (www.starwax.com è invece il sito in cui trovare tutte le informazioni sui prodotti e sul loro utilizzo) la Star vende direttamente al pubblico anche nello spaccio presso la sede in zona artigianale Coda, aperto negli orari di lavoro dal lunedì al venerdì e in periodo invernale anche il sabato mattina. Silvana Bortoli 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 8 ROANA Passivo di 261.000 euro per la Roana Servizi e l’amministrazione comunale delibera lo scioglimento L’opposizione: “Scelta scellerata, che non risolverà i problemi. Prima si approvi una soluzione gestionale futura” “Siamo fortemente contrari alla decisione dell’amministrazione comunale di sciogliere la Roana Servizi, come deliberato nell’ultima seduta del consiglio comunale. Ci preoccupano i risvolti occupazionali e sociali di questa situazione che andrà a penalizzare gravemente la decina di dipendenti della società, oltre che altri collaboratori saltuari. Prima di decidere di fare questo passo sarebbe stato opportuno trovare una soluzione che potesse salvaguardare i posti di lavoro, oltre che la funzionalità delle strutture stesse. L’amministrazione ha riferito di aver preso accordi con i lavoratori che dovrebbero costituire un gruppo autonomo di gestione della piscina e delle altre strutture in mano alla società, ma da quel che ci consta i dipendenti stessi non erano neppure stati informati dell’intenzione di sciogliere la Roana Servizi”. A parlare è Davide Bolzon, a capo del gruppo di opposizione del comune di Roana, protagonista dell’ acceso battibecco con sindaco e maggioranza che ha caratterizzato l’ultima seduta del consiglio comunale di Roana. La Roana Servizi, società partecipata totalmente dal Comune di Roana, era stata fondata a suo tempo per permettere una gestione burocraticamente più snella della piscina; alla stessa era stata poi affidata la gestione di tutti gli impianti sportivi del Comune, fra cui il palazzetto dello sport di Mezzaselva e il laghetto balneabile del Lonaba. La finanziaria prevede che debbano venire sciolte quelle società a partecipazione comunale che hanno registrato un passivo negli ultimi tre anni e, come messo agli atti nella proposta andata in consiglio nella seduta del 18 marzo, “i bilanci degli esercizi 2009, 2008 e 2007 della società uni personale “Roana Servizi S.r.l. recano delle significative perdite (come presumibilmente si verificherà anche per l’esercizio 2010, atteso lo squilibrio di 261.000,00 euro circa risultante dalla relazione di fine anno presentata dalla società)”. “Ma – precisa Bolzon - non vi è obbligo di scioglimento finché non siano approvati i decreti attuativi della legge . Per cui si può Primo Trofeo Riserva di Roana per cani da seguita La Pro Segugio di Vicenza organizza per i giorni 16 e 17 aprile in territorio comunale di Roana una prova di lavoro per cani da seguita su lepre “libera”, aperta a cani iscritti e non, e valida come “Primo Trofeo Riserva di Roana”. La prova rientra nel programma della SIPS ed è valida per i campionati provinciali sociali S.I.P.S. e F.I.D.C. “La manifestazione di quest’anno – commentano gli organizzatori - intende innanzitutto far conoscere ed apprezzare a tutti i partecipanti, siano concorrenti o semplici spettatori, i magnifici areali in cui verranno liberati i cani. Inoltre, ciò ci permetterà di programmare per i prossimi anni verifiche più importanti (Cat. A), a livello nazionale”. Si ricorda che i cani partecipanti devono essere in regola con l’anagrafe canina e le vaccina- zioni, le iscrizioni si ricevono da Renato Meggiolaro, presidente Pro Segugio Vicenza (tel. 0444 970484) e Stefano Frigo di Canove, responsabile della prova (tel. 349. 8482995). “Ringraziamo tutti coloro che in qualunque modo contribuiranno alla buona riuscita della manifestazione – concludono gli organizzatori - in modo particolare il presidente del comprensorio n.4 Guido Carli per l’interesse profuso,il presidente della riserva di Roana Mauro Panozzo, il Comune di Roana, i privati e i conduttori dei fondi per i territori messi a disposizione, la Cassa Rurale ed Artigiana di Roana, la Provincia di Vicenza e l’Albergo Alla Vecchia Stazione di Via Roma 147 a Canove, che fungerà da punto di ritrovo”. S.B. prorogare tale decisio- vato”. Bolzon ha quindi proposto un emendamento che modifine, così come è stato casse in parte la proposta, dicendo “di procedere allo scioglimendeciso per la Società to e messa in liquidazione della società, procedimento che sarà Aeroporto, che ha sem- concluso una volta approvata dal consiglio comunale una solupre presentato analoghi zione gestionale della Società stessa”. Il Sindaco, che tra l’altro passivi”. ha precisato che alla piscina ci tiene e ribadito che si sta pensando Nel relazionare seriamente alla soluzione da trovare, ha messo ai voti l’emendadettagliatamente la pro- mento proposto da Bolzon: sono risultati favorevoli i quattro conposta durante la sedu- siglieri di minoranza e contrari gli undici di maggioranza, mentre ta consiliare, la votazione della proposta di delibera ha avuto esito contrario: 11 l ’ a s s e s s o r e C a r l o favorevoli e contrari i 4 dell’opposizione. Stefani ha riferito che “Il passivo accumulato dalla Roana Servizi soprattutto negli ulrelativamente alla So- timi anni è molto pesante, cinque volte il costo durante la mia cietà Roana Servizi amministrazione – ha avuto modo di ribadire nei giorni scorsi verranno cercate quelle Bolzon – e questo dimostra che qualcosa nella gestione non funforme alternative per la ziona. Invitiamo l’assessore incaricato a vigilare chi ne risponde: gestione dei servizi, at- non è forse il caso di chiedere conto al direttore, lautamente patraverso le associazio- gato, oppure al Consiglio di Amministrazione? Sarebbe stato poi ni sportive, garantendo il personale occupato, mediante bandi pub- opportuno valutare altri aspetti della gestione, tra cui alcuni blici e mantenendo la qualità dei servizi. sprechi a livello di costi, con ruoli gestionali che andreb“Con questa operazione – ha proseguito il vicesindaco - sicura- bero riveduti. mente si andrà a risparmiare circa 70-80 mila euro (IVA e ge- Dal canto nostro vigileremo sulla procedura pubblica di afstione amministrative). Dobbiamo fare un passo indietro, dare la fidamento della gestione, per evitare vengano fatti “favogestione attraverso appalti esterni. Vediamo se questa è una stra- ri agli amici”. Facciamo presente inoltre come il passida percorribile. Questa è l’idea che abbiamo, anche se dispiace vo sia da imputare anche al calo degli utenti, diminuiti che verrà meno l’obiettivo che aveva questa Società”. Ne è se- in modo consistente a causa del sistema di riscaldamenguito un dibattito molto acceso e articolato nel quale, tra l’altro, to con la caldaia a biomasse, la cui energia prodotta Bolzon ha asserito che quella dell’amministrazione è una scelta risulta insufficiente per garantire un’adeguata tempepolitica frettolosa, scellerata e non obbligatoria. “Creerà un grave ratura dell’acqua.”. Silvana Bortoli disagio e non risolverà nulla – ha detto Bolzon - Quando avrete sciolto la Società Roana SerLa minoranza consiliare di Roana, per bocca del consigliere Maurizio Panozzo, torna sull’argovizi, il problema della gestione mento del fotovoltaico. “Nello schema presentatoci dal sindaco con le proposte di modifica al resterà e ci sarà il problema ocPRG – dice Panozzo – l’amministrazione comunale ha previsto di inserire nell’ambito dell’art. cupazionale. Questa soluzione 21 (Z.T.O. di tipo E: Zone agricole – disciplina generale) un punto che, tra l’altro, stabilisce creerà gravi problemi, il Comutestualmente: “L’installazione di pannelli solari e fotovoltaici è ammessa esclusivamente sulle ne si troverà a gestire le struttucoperture, tettoie e pensiline degli edifici, o, in alternativa, nelle aree scoperte di pertinenza, in re che sono e rimangono coposizioni tali da garantirne comunque un armonico inserimento nel contesto architettonico e/o munque comunali come la piambientale. E’ pertanto esclusa la possibilità di installare tali strutture in territorio aperto” .Ma scina e il palazzetto dello sport. come, se solo una paio di mesi prima era stato portato a termine l’esteso impianto fotovoltaico I costi di gestione evidentemencomunale sui prati della cattedra? Quanto ha inteso ora stabilire l’amministrazione di Roana ci te rimarranno gli stessi e il prosembra davvero una grossa contraddizione, quasi una presa in giro”. blema resterà, anzi sarà aggra- Le contraddizioni del fotovoltaico La “Tagliata”: una discarica a cielo aperto Complici la pioggia, che ha lavato via tutta la neve, e la primavera, arrivata sulla carta ma non nel sottobosco, la scarpata che da località Tagliata (Camporovere) porta in direzione Vezzena, si presenta in tutto il suo splendore. Mai in altri momenti dell’anno, quando erba, fronde o neve, dissimulano e nascondono pietosamente il terreno, puoi “godere” di uno spettacolo di tale portata. La prima sensazione è di vergogna, pensando all’effetto di una simile visione sui viaggiatori anche stranieri, che sfrecciano in direzione Trento. La seconda è di colpa, come se la tua disattenzione o meglio l’impossibilità in condizioni ambientali diverse, di piena osservazione del terreno, potesse trasformarsi in omertà. Giusto alcune settimane fa c’era la carcassa spolpata di un suino, che ad una prima occhiata era parso un capriolo investito e buttato fuori strada. Malgrado il ri- brezzo, il sopralluogo successivo ha rivelato zampetti e orecchi e l’evidente intervento sui resti, da parte di animali selvatici. Poco più avanti: zampe di gallina e cotenne di maiale...il tutto abbondantemente impreziosito da copertoni, lavatrici, mobiletti, materassi, tegole canadesi e rifiuti di ogni genere, lungo tutta la scarpata fino all’incrocio con Galmarara, resti rilevati in tutti i punti in cui sia possibile sostare scaricare e far rotolare a valle...A mò di beffa, a fianco di cartelli, con scritto: “Vietato scaricare rifuti”. Ma la vista, alcuni giorni fa, di un vitellino depositato appena sotto il ciglio, al Km. 57, 200 della provinciale, è stata troppo. Subito è scattata la denuncia alla Ulss, sezione veterinaria di Asiago. Il dottor Paolo Mosele, ci ha chiesto di accompagnarlo: la povera bestia, morta sicuramente da poco, sembrava addormentata e non presentava segni di ferite, anzi era in carne, non emaciata. Il veterinario si è su- bito accertato se l’animale avesse la targhetta di riconoscimento sull’orecchio. Poiché non c’era, ha affermato che forse il vitello era nato morto e che si sarebbe occupato lui personalmente, di avvertire i responsabili del comune di pertinenza, Roana. Ma se fosse stata scaricata lì perchè malata, quale attrazione avrebbe rappresentato per gli animali selvatici carnivori e quale possibilità di contagio? Del gesto disumano oltrechè irresponsabile, come peraltro gli altri citati, non risponderà nessuno. Tutti i rifiuti versati in Val d’Assa, così come in inghiottitoi e cavità carsiche del nostro territorio, vanno a finire nei torrenti sotterranei, quindi nelle falde e nelle sorgenti. E poi noi ce lo beviamo. Il nostro giornale è da sempre vigile sugli attentati al territorio e con queste righe intende fare la sua parte e raccontare i fatti. Ma il punto è che per colpa di pochi, l’onta cade su tutti. Beppa Rigoni Scit 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 ROANA “Prenditi cura dei miei bambini”, sono state le ultime parole pronunciate da Ennio Vescovi al cognato Gianfranco Bonato prima di chiudere gli occhi per sempre. E’ morto così, “affidando” al fratello di sua mog l i e A n g e l a i f i g l i Nicholas di 13 anni e Giovanni di 8 lo sfortunato boscaiolo 37enne di Camporovere che, da pochi giorni alle dipendenze delle ditta Rossi di Asiago, è rimasto vittima il 17 marzo di un incidente sul lavoro nel bellunese. Nonostante la giornata festiva per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, i due si erano recati al lavoro nei boschi del monte Roccon, in territorio comunale di Arsiè. Quando nel pomeriggio aveva iniziato a piovere, Gianfranco aveva detto al cognato che era giunto il momento di smettere di lavorare e, raccolti i suoi attrezzi, si era diretto prima di Ennio verso il camioncino con cui erano arrivati sul posto. Poco dopo, sentendo di nuovo il rumore della motosega in azione, era ritornato sui suoi passi immaginando che il compagno di lavoro avesse deciso di portare a termine ciò che stava facendo. L’aveva trovato a terra, schiacciato sotto il pesantissimo “Abbiamo perso un grande amico, generoso e disponibile verso tutti” La comunità di Camporovere è ancora scossa dalla tragica scomparsa di Ennio Vescovi, morto a soli 37 anni in un incidente sul lavoro - Il suo impegno in Pro Loco e nel gruppo Alpini tronco dell’albero che aveva appena abbattuto, ma ancora cosciente. Dopo aver chiamato immediatamente il 118, Gianfranco era rimasto vicino ad Ennio, scambiando qualche parola e dicendogli di tener duro, che i soccorsi stavano per arrivare. Ennio gli aveva chiesto di dargli da bere, ma subito dopo aveva esortato il cognato a non lasciarlo solo. “Ecco l’ambulanza, è arrivata …” ha fatto in tempo a dire Gianfranco, ma in quel momento Ennio si è spento a causa delle gravissime lesioni interne riporta- te, e a nulla sono valsi i disperati tentativi di rianimarlo da parte dei medici del Suem. L’evento, oltre ad aver gettato nella più cupa disperazione i familiari di Ennio, ha scosso profondamente tutta la comunità di Camporovere. Ennio era il primo dei tre figli maschi di Albano e Diomira Vescovi, agricoltori, ed abitava in uno dei tre piani nella stessa casa dei genitori e dei fratelli Andrea ed Alessandro. Quella casa dove è tornato dopo una settimana dall’incidente: per i funerali, celebrati il mercoledì suc- Addestramento militare sull’Altopiano I Lagunari del Rgt. “Serenissima” nei boschi di Cesuna Si è recentemente concluso sull’Altopiano un breve ciclo di esplorazioni compiuto da un gruppo di militari appartenenti al Reggimento Lagunari “Serenissima”. La missione del plotone, una ventina di soldati in assetto di sopravvivenza, consisteva nel muoversi per 10 giorni tra i boschi di Cesuna e dintorni, studiando il terreno e presidiando dei punti accreditati come strategicamente importanti per l’esercitazione. Considerate le condi- 9 zioni meteorologiche dei giorni passati, i militari si son trovati a convivere giorno e notte con il tipo di avversità limite che il corso di addestramento prevede in questi casi. Terminata l’esercitazione è seguito il rientro al centro dei lagunari di Mestre. “Queste attività – spiega il 1° Maresciallo Luogotenente Alberto Mantovani - consentono ai nostri ragazzi di prepararsi con realismo e serietà ad assolvere i compiti loro assegnati, ovunque ed in ogni momento l´Italia abbia bisogno di loro. Italia, di cui proprio in questi giorni ne festeggiamo il 150° dell’unità, superbamente rappresentata dagli abitanti dell´Altopiano dei Sette Comuni che da sempre accolgono i lagunari con generosità. Senza la fattiva collaborazione dei Sindaci, Autorità locali e Forze dell´Ordine, così come della cordialità dei cittadini, non sarebbe possibile trarre vantaggio da questo meraviglioso territorio per affinare le tecniche necessarie a svolgere delicate missioni operative”. Alla precisazione del militare in comando, v’è da aggiungere che il Reggimento Lagunari è attualmente impegnato in Afghanistan al comando del Col. Giovanni Parmigiani. G.D.F. cessivo, si è dovuto attendere l’autopsia che confermasse le cause del decesso. L’attesa per dare l’ultimo saluto ad Ennio era stata densa di dolore non solo per i suoi famigliari, ma anche per tutti i paesani, concordi nel riconoscergli un disinteressato e costante impegno verso gli altri. Dalla sua casa, Ennio è stato accompagnato in chiesa portato in spalla dagli amici e dagli alpini. Sulla bara il cappello d’alpino e la maglia dell’Hockey Trok Camporovere, in cui aveva militato. E poi un’infinità di fiori e un mare di gente, di Camporovere e di tanti altri paesi, che non solo la chiesa non è riuscita a contenere, ma neppure il cimitero, fino al quale la bara è stata ancora portata in spal- la. Toccanti parole gli sono state rivolte durante la cerimonia,concelebrata da sei sacerdoti, in particolare l’ex parroco don Romeo ha ricordato quando aveva unito in matrimonio Ennio ed Angela e quando aveva battezzato i loro figli, definendo Ennio “persona di cuore”. Generoso e altruista, così tutti in paese ricordano Ennio, e così in più di uno ci hanno chiesto di descriverlo: sempre disponibile e attivo collaboratore della Pro Loco e del Gruppo Alpini, non si tirava mai indietro qualunque cosa gli si chiedesse, sia a livello di comunità che personale. Amava andar per boschi, cercare funghi, godersi la natura anche in solitaria, dunque aveva l’animo tipico del montanaro, ma nel contempo aveva un carattere gioviale e aperto verso gli altri. Ed anche nella morte Ennio ha dimostrato il suo altruismo, donando le cornee. Il fatto che fosse stata disposta l’autopsia non ha permesso l’espianto di altri organi, ma chi conosceva bene Ennio assicura che per aiutare gli altri avrebbe voluto donare di sé tutto quanto fosse stato possibile. “Grazie Ennio per quanto hai dato a noi e al tuo paese” è questo il pensiero che giornalmente gli rivolgono i suoi paesani e gli amici. Dal canto suo, la famiglia di Ennio anche attraverso il giornale, desidera ringraziare tutti coloro che hanno fatto sentire la loro vicinanza in questi tremendi momenti. Silvana Bortoli AVilla Brunialti è in funzione la stube Tutto pronto a Villa Brunialti per accogliere i disabili. La stube, costata 13.000 euro, è entrata ufficialmente in funzione nei giorni scorsi e con orgoglio esibita da Eugenia Barbierato e Pierangelo Costa. La stube, decorata a mano, oltre a diffondere un calore piacevole, irradia una sensazione di familiare benessere. E’ stata acquistata con i fondi donati dalle associazioni: Unitalsi Altopiano, San Vincenzo (Asiago), Stella Alpina Onlus, Rispaar, Coro Asiago, Avis Altopiano, Auser Asiago, Alpini e Donatori-Conco, Alpini Monte Ortigara, Alpini del Covolo di Lusiana, Alpini di Enego, Cooperativa Sociale 7 Comuni, assieme al contributo di privati cittadini. Dopo l’installazione ad opera del Centro Stube Altopiano dei fratelli Covolo di Asiago, l’intimo momento d’inaugurazione. Abbiamo approfittato della presenza di alcune volontarie, per brindare alla fine del lavoro di pulizia della struttura da loro ef- fettuato, come in tante altre situazioni dove prestano la loro collaborazione senza che mai lo si venga a sapere. Ma questo è il bello del volontariato! Presente anche il giovane educatore che si occuperà dei disabili residenti nella struttura, il dottor Riccardo Cattelan. I posti pronti con camere complete di tutto sono 10. Anche la cucina e la sala pranzo sono pronte. Il 7 aprile prossimo è fissato il sopralluogo finale da parte dell’Ulss e, dopo il normale iter burocratico (un mese o due), sarà possibile avviare l’effettiva attività. Un grazie ancora una volta a tutti coloro che hanno dato il loro supporto oltre a coloro che hanno fatto sì che questo benedetto giorno arrivasse: l’Associazione “Vicenza città solidale”, le banche Cariverona e Popolare di Roana, la Fondazione Vodafone, i vari amministratori comunali di Roana succedutisi in questi anni (Bolzon, Porto, Frigo), il Comune di Rotzo e tutti i privati cittadini che hanno contribuito, a ulteriore dimostrazione che da qualunque parte si voglia arrivare serve l’aiuto di tutti. Beppa Rigoni Scit 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 10 Melette, i maestri di sci devono sloggiare Con sentenza del Tribunale di Bassano, reso esecutivo lo sfratto. Ora rimane da stabilire se i maestri dovranno anche sborsare i danni d’immagine, 250 mila euro, richiesti dai Marchesi C’è un po’ di Altopiano a EXA 2011 Nell’edizione 2011 dell’EXA 2011 ci sarà anche un po’ di Altopiano, e questo grazie alle lavorazioni artistiche dei coniugi Claudio e Mirella Cristofolini. EXA è la manifestazione fieristica italiana più importante dell’intera industria in materia di armi sportive e da caccia, per 4 giorni l’area espositiva “Brixia Expo” di Brescia sarà presa d’assalto non solo da migliaia di seguaci di Diana, ma da tanti appassionati per tutto ciò che ruota attorno al mondo venatorio. Nello stand dedicato alla coltelleria, oggetti artistici e accessori troveranno un degno spazio le lavorazioni dei due artigiani non professionisti, da qualche anno residenti a Gallio con la loro affezionatissima squadra di segugi. Claudio esporrà l’ampia serie di coltelli con manici ricavati da ossa e corna di selvatici, unitamente alle opere lignee intarsiate con maestria e pazienza certosina, mentre Mirella presenterà foulard e cravatte in seta, con scene di caccia e ambienti naturali dipinti ad acquarello, opere che le hanno già fruttato riconoscimenti presso la FACE di Bruxelles (Federazione Europea della Caccia) . Tutti i manufatti sono pezzi unici, in quanto prodotti a mano nel laboratorio-soffitta di casa Cristofolini in contrada Stellar. Giovani Dalle Fusine Maestri di sci …fuori. Con una sentenza del tribunale di Bassano, i maestri di sci delle Melette sono stati sfrattati dal comprensorio galliese con ordine di lasciare entro la fine di giugno. Uno sfratto esecutivo, puntata finale di un contenzioso che va avanti da anni tra i maestri di sci e la società Melette 2000 della famiglia Marchesi. Il tutto inizia nell’inverno 2008/2009, quando la società Melette 2000 srl cita in giudizio la scuola sci perché questa liberi le due casette poste alla partenza della seggiovia utilizzate come sede e spogliatoio maestri. Casette di proprietà della stazione sciistica, date in uso alla scuola sci come previsto dalla convenzione tra la stessa scuola e la società di gestione impianti. Un utilizzo messo in discussione dalla Melette 2000 srl che ritiene il comportamento tenuto dalla scuola sci di fatto dannoso allo stesso comprensorio poichè i maestri accompagnavano i loro clienti anche su altri comprensori, tanto che la società chiede anche un risarcimento danni di 250 mila euro. “La scelta di andare anche in altri comprensori - ribattono i maestri – era una necessità dettata dalla gestione inadeguata del comprensorio, con piste non battute ed impianti aperti in maniera casuale”. La scuola sci dunque replicava con una sua richiesta di risarcimento danno di pari valore anche perché, in seguito al contenzioso legale, la Melette 2000 srl cessava la fornitura di energia elettrica alla scuola sci. Collegamento ripristinato dopo un primo intervento dei giudici. A novembre di quest’anno il nuovo capitolo del contenzioso con la Melette 2000 srl che notifica lo sfratto per finita locazione alla scuola sci. In seguito allo sfratto viene nuovamente interrotta la fornitura di energia elettrica per “la presenza di uno sfratto esecutivo ai danni della scuola”. Gesto contestato dalla scuola sci perché “viene meno agli obblighi contrattuali almeno fino ad udienza di sfratto fissato il 23 dicembre” spiegano i legali che ora chiedono 500 euro al giorno di danni fino allo ristabilirsi della fornitura elettrica. Proprio nei giorni scorsi la magistratura bassanese è intervenuta nella vicenda sposando la tesi sostenuta dalla società del comprensorio e quindi rendendo effettivo lo sfratto visto che il contratto fu sottoscritto ad ottobre 2004. Ora rimane da stabilire se i maestri dovranno anche sborsare i danni d’immagine, 250 mila euro, richiesti dai Marchesi perché, secondo i titolari della Melette 2000 srl, i maestri avrebbero favorito il comprensorio sciistico trentino di “Lavarone-Vezzena” a scapito dell’altopiano di Asiago. Asserzione definita “priva di logica” dai maestri da sci che però intanto dovranno lasciare il comprensorio delle Melette chiedendo “ospitalità” all’amministrazione comunale per poter sistemare la loro sede e continuare ad esercitare. Gerardo Rigoni E’ Aperta a Gallio PMA - Poli Medica Altopiano, struttura privata autorizzata dall’Asl di Bassano Il Centro si propone come supporto per la popolazione e i turisti dell’Altopiano, compresi sportivi e professionisti. Oltre a quelli già in funzione, entro fine aprile verranno aperti nuovi reparti Dopo varie trattative con una società privata, Power & Work srl di Vicenza, l’Amministrazione comunale di Gallio ha finalmente dato una destinazione alla struttura realizzata nel 2005 come avancorpo allo stadio di calcio e mai utilizzata. Da tempo l’amministrazione comunale era alla ricerca di un imprenditore che con delle iniziative, coraggio e anche la disponibilità ad investire, potesse dare una giusta finalità al complesso. Ottenuta il 28 gennaio l’Autorizzazione dall’ASL di Bassano, POLI MEDICA ALTOPIANO (questo il nome del Centro) ha aperto le porte al pubblico, attualmente in forma di struttura privata, facendo nel contempo richiesta in Regione per poter essere accreditata come “Convenzionata”. Al 1°piano, sui circa 500 mq, funzionano già i reparti di: posturologia, consulti posturali e plantari con metodica KS, fisioterapia, laserterapia convenziona- le e laserterapia con metodica “FP3 System”, con tecnici altamente specializzati ed addestrati all’uso di questo nuovo Laser. Inoltre magnetoterapia, tens, elettrostimolazione, palestra di riabilitazione, programmi di riabilitazione funzionale e una Sala convegni con circa 90 posti. Il Laser “FP3 System” usato all’interno di POLI MEDICA ALTOPIANO ha caratteristiche importanti: 3 lunghezze d’onda, 3 sorgenti indipendenti da 0 a 500 Hz di frequenza, 8 watt di potenza, simultaneità di erogazione di 3 raggi di luce a bassa divergenza cia- scuno ottimizzato per l’ottenimento di un preciso effetto terapeutico, con la penetrazione nei tessuti che può arrivare fino a 6-7 cm. Una seduta è composta da 5-6 micro-applicazioni della durata ciascuna di circa 21 secondi. L’utente in questo modo, specialmente se turista o sportivo di medio/alto livello, nel permanere in Altopiano per le terapie, può godere tra una seduta e l’altra del tempo necessario per apprezzare le bellezze dell’Altopiano, in un pacchetto relax/salute particolarmente richiesto. Al piano terra, sempre su circa 500 mq, entro la fine di Aprile verranno insediati i reparti di: radiologia, risonanza magnetica, radiologia dentale, densitometria o s s e a , osteopatia, ort o p e d i a traumatologia, medicina sportiva, cardiologia e ginecologia. Sempre negli stessi tempi, l’amministrazione comunale di Gallio ha assicurato che il progetto di asfaltatura di parte del piazzale adiacente sarà portato a termine, garantendo in questo modo i posti macchina per la popolazione, i visitatori e i pazienti. Amministratore unico di POWER & WORK Srl di Vicenza e direttore generale di POLI MEDICA ALTOPIANO è Nicola Sandano, 59enne di origine veneziana, già imprenditore da ventiquattro anni, con alcune attività a Vicenza. La moglie e socia Emiliana Caron, 58enne di origine padovana, proveniente da una famiglia dalla lunga esperienza imprenditoriale nel settore della grande distribuzione. POLI MEDICA ALTOPIANO con sede a Gallio, in via Ech 104, si propone come supporto per tutta la popolazione dell’Altopiano, compresi sportivi e professionisti. Nicola Sandano vede questa iniziativa ovviamente in modo imprenditoriale ed è convinto che con la sottoscrizione di accordi/ convenzioni con strutture alberghiere, commercianti, ristoratori, associazioni sportive-ecc.. molto potrà essere fatto anche nell’ottica di quel turismo sanitario caldeggiato da tempo dalla stessa Regione Veneto. Così come un “Accreditamento-Convenzione” con la Regione Veneto e con il sistema Sanitario, potrà dare numerosi benefici non solo agli utenti, ma anche alle strutture sanitarie dell’Altopiano, che potranno così instaurare una proficua e sinergica collaborazione con POLI MEDICA ALTOPIANO. Servizio redazionale 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 11 La tradizionale consegna delle borse di studio Sabato 26 marzo al Cineghel l’appuntamento voluto dall’amministrazione comunale Ospitata anche quest’anno nella sala parrocchiale del Cineghel, si è tenuta sabato 26 marzo l’ormai tradizionale consegna delle borse di studio che l’amministrazione comunale eroga ogni anno a favore degli studenti galliesi che si sono distinti per profitto nei vari ordini di scuola. Presenti in sala i familiari di Antonio Pertile e Sonia Sartori (alla cui memoria sono intitolate le borse di studio) ed i dirigenti scolastici Tognon e Valente, mentre l’amministrazione comunale era rappresentata dal vicesindaco Natale Pompele e dall’assessore Giorgio Tagliaro. Nell’introdurre la cerimonia Pompele ha ricordato come con questa iniziativa “l’amministrazione vuole premiare gli studenti che hanno conseguito ottimi risultati nella scuola elementare, media, superiore e all’università. Questi risultati, sono il frutto dell’impegno costante, delle capacità naturali ma anche del- la forte volontà di imparare. Per noi questa manifestazione vuole essere esempio di come scuola e territorio possono collaborare, al fine di avvantaggiare la nostra comunità e focalizzare l’attenzione su voi giovani e sulla vostra formazione”. “La scuola svolge nella società – ha aggiunto - una funzione fondamentale di promozione umana, favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità personale, forma il carattere, rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura del- la democrazia ed educa al futuro. La scuola raggiunge i suoi obiettivi quando ci sono bravi studenti che conseguono risultati eccellenti e che dimostrano curiosità, interesse, competenza, voglia di apprendere, ma anche quando studenti meno brillanti applicano, nella vita lavorativa, le conoscenze, il metodo, l’impegno, l’attenzione e il senso di responsabilità appresi sui banchi di scuola. La vita di un uomo non è mai frutto del caso o di un destino, ma il risultato di una fatica e di un preciso percorso che coinvolge genitori, insegnanti, educatori ma anche i membri della comunità in cui vive”. “Con queste borse di studio - ha poi concluso - vogliamo ricordarvi, cari ragazzi, che la conoscenza va nutrita e coltivata e che deve essere sempre affiancata da sani principi morali e vogliamo augurarvi di continuare il vostro cammino scolastico con lo stesso entusiasmo, sacrificio e volontà che avete finora dimostrato”. Dopo aver ringraziato dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, cittadini e, ovviamente, i ragazzi premiati a cui ha espresso le più vive congratulazioni (“Questi ragazzi ci fanno onore” ha commentato), il vicesindaco ha ricordato i criteri di assegnazione dei riconoscimenti relativi all’anno scolastico 2009/10 (per le scuole elementari un assegno di 600 euro alla sezione di Gallio e di 300 a quella di Stoccareddo, per la scuola media una borsa di studio individuale di 130 euro, per le superiori di 180 euro, per gli universitari di 500 euro) per poi, fra gli applausi di amici e parenti presenti, chiamare ad uno ad uno i protagonisti sul palco per la consegna del diploma. Questo l’elenco; per la Scuola Media: Mattia Tura, Gloria Martini ed Elia Costa; per i vari indirizzi di Scuola Superiore: Giulia Troisi, Andrea Lombardo, Federica Rossi, Valeria Rossi, Riccardo Baù, Stefano Cherubin, Mattia Pivotto, Stefania Carli, Andrea Finco, Martina Grigiante, Michael Lunardi, mentre Valentina Schivo, Stefania Agostini e Nicole Tura sono state premiate con una vacanza di studio di due settimane in Inghilterra, a Totnes; per l’Università: Emanuela Costa, Daniela Paccanaro, Maria Chiara Paccanaro, Serena Sartori ed Alberto Vellar. Una targa ricordo, infine, è stata consegnata a Serena Finco per aver conseguito nel 2010 la laurea specialistica in Diritto dell’Integrazione Europea. Cesare Pivotto StranaMusica trova casa a Gallio L’Associazione Culturale StranaMusica, nella persona di Andreja Mirosljevic-Ravnic (insegnante di pianoforte diplomata presso il Conservatorio di Pola e laureata presso l’Accademia di Musica di Zagabria), e il Comune di Gallio, nella persona dell’assessore allo sport Giorgio Tagliaro, hanno avviato una collaborazione per l’insegnamento di canto, pianoforte e chitarra con docenti qualificati. “La collaborazione con Andreja – spiega l’assessore Tagliaro - sarà a beneficio di tutta la collettività, non solo per il suo grande talento, la sua professionalità, la sua passione e per la bravura dei suoi collaboratori, ma anche perché la possibilità di avvicinarsi alla musica, uno strumento utile per la crescita, per l’innalzamento culturale e per la formazione dei nostri ragazzi, potrà fornir loro una varietà di esperienze che, se vissute con la giusta dedizione e passione, saranno preziose perle e consapevolezze per una crescita personale e chissà, magari, risulteranno utili anche per emergere in un’attività lavorativa”. “Quello che si propone la nostra associazione commenta Andreja - è proprio stimolare l’espressione, l’immaginazione, la rappresentazione e le abilità nello stabilire e mantenere le relazioni sociali di tutti, in particolare dei più giovani, attraverso lo studio di uno strumento o del canto. Come “premio” e momento di confronto per i nostri allievi c’impegniamo nell’arco dell’anno di studio ad organizzare concerti animati da loro stessi, stimolandoli a migliorarsi e a responsabilizzarsi di fronte ad un percorso di insegnamento\apprendimento e, più in generale, ad un percorso di vita. Inoltre quest’anno è stato il primo anno operativo della nostra associazione e nonostante ciò non ci siamo limitati ad animare qualche serata, ma con alcuni concerti siamo pure riusciti a raccogliere delle donazioni importanti rivolte a delle comunità o ad altre associazioni alle quali era stato dedicato il concerto. Speriamo che il popolo altopianese gradisca queste nostre iniziative e le condivida”. Per maggiori informazioni: Associazione Culturale “Strana Musica” 346.2348212. Ristorante CASA ROSSA località Kaberlaba - Asiago info 0424-462017 BIRRERIA PIZZERIA Una 2 cavalli a Stoccareddo Dopo la grande passione per i rally nata negli anni settanta e che ancora oggi lo vede protagonista nelle strade del triveneto con il suo team d’auto; Remigio Baù ha trovato un altro amore senza tradimento; le auto d’epoca. Nell’autunno scorso abbiamo visto arrivare in paese un carro-atrezzi con sopra una sgangheratissima 2 cavalli Charleston. Per un paesino come Stoccareddo si trattava di una novità, mai nessuno di quì ha girato con una 2 CV , nemmeno uno dei tanti emigranti in terra francese. E’ noto agli appassionati d’auto che per la motorizzazione di massa dei francesi, la 2 cavalli della Citroen è stata il “cavallo” di battaglia come per la nostra motorizzazione di massa è stata la mitica 500 Fiat. La Citroen ne inizia la produzione nel 1948, solo nel 1990 dopo quasi 4 milioni di esemplari ne cessa la produzione. La particolare carroz- zeria era stata ideata da un italiano, Flaminio Bertoni. Tornando alla “nostra” 2CV finalmente, dopo mesi di lavoro alla ricerca dei pezzi originali da sostituire le parti irrecuperabili, “la nuova amante” di Remigio Baù è pronta per la sua prima sfilata delle auto storiche della Citroen in aprile a Castel Rozzone (BG). Dalla foto allegata si nota quanta passione ha Remigio per la “sua” bellissima 2CV6 CHARLESTON e con quanto orgoglio la presenta ai lettori del nostro giornale. Amerigo Baù Musica dal Vivo SABATO SABATO199 FEBBRAIO: APRILE: DANIELA 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 12 FOZA Foza prepara le feste quinquennali Nel piano delle opere pubbliche si pone molta attenzione all’appuntamento del prossimo agosto. Pochi i soldi a disposizione: tagliato il progetto di un parcheggio in via Cruni Un Comune messo alle strette dai continui tagli dei trasferimenti ma che comunque cerca di portare avanti investimenti per il paese. E’ quanto emerge dall’esposizione del bilancio e dal conseguente piano delle opere pubbliche del comune di Foza illustrato qualche giorno fa in consiglio comunale. Lavori stradali, sistemazione del cimitero e della canonica nonché lavori di riqualificazione del parco del Monumento ai Caduti sono tra i principali capitoli di spesa a cui si aggiunge l’organizzazione della ricorrenza quinquennale della Festa dell’Assunta; momento di grande coinvolgimento e commozione per tutti i fodati, sia residenti sia quelli che abitano lontano. “Il bilancio 2011 risente di alcune criticità – spiega il sindaco Giovanni Oro – A fronte di alcuni dati positivi relativi ad entrate di natura eccezionale quali ulteriori proventi di legname da schianti ed entrate derivanti da accertamenti ICI su aree edificabili in programmazione ci sono difficoltà per la drastica diminuzione delle entrate dalle cave e alla riduzione dei trasferimenti erariali”. Un bilancio striminzito con entrate sotto il 1,8 milioni di euro (che calano fino a 1,3 milioni nella previsione 2013) per una comunità, fatta soprattutto da anziani e giovani coppie, che necessiterebbe di molti servizi, anche per favorire la permanenza delle famiglie nel comune che oggi conta 731 residenti. Tanto che è stato tagliato il progetto di un parcheggio in Via Cruni per l’impossibilità di far fronte alle spese per l’am- mortamento di nuovi mutui. Molta attenzione nel piano delle opere è stata posta sulla festa dell’Assunta, appuntamento molto sentito che richiama a Foza anche molti emigranti. Una riunione comunitaria oltre che evento religioso che cade il 15 agosto ogni 5 anni dal 1836 quale ringraziamento per essere scampati all’epidemia di colera. Per l’occasione sono previsti interventi al verde pubblico e al parco del Monumento ai Caduti con sistemazione degli alberi e nuovo impianto di illuminazione. In più sarà ampliato il cimitero, avviato il restauro della canonica e fatti interventi sul patrimonio silvopastorale per 62 mila euro. “Saranno attuate anche Il sindaco Giovanni Oro altre opere non incluse nel programma perché di importo inferiore a 100 mila euro o perché prosecuzioni di opere già avviate – conclude l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Oro – Tra cui la sistemazione del pavimento della scuola materna, la realizzazione di isole ecologiche, la sistemazione del muro di via Lazzaretti e l’allestimento della sezione Grande Guerra al piano secondo del Museo civico”. Gerardo Rigoni Iniziato il secondo ciclo di incontri per famiglie con figli adolescenti E’ iniziato sabato 26 Marzo a Foza il secondo ciclo di incontri per genitori che si trovano ad affrontare l’importante sfida di educare i propri figli in età adolescenziale. Il primo percorso formativo, completato nello scorso autunno, è stato realizzato con i fondi del Piano Infanzia Adolescenza Famiglia 2010 e ha previsto quattro appuntamenti per i ragazzi e quattro per i genitori sul tema della comunicazione in faL’assessore Roberta Marcolongo miglia, condotti rispettivamente dalla Dott.ssa Martina Valente, psicologa, e dal Dott. Stefano Rigoni, psicologo e psicoterapeuta. La motivazione di Claudia Dalla Costa (referente del gruppo genitori) e dell’Amministrazione Comunale di Foza rappresentata dall’Assessore Roberta Marcolongo che ha creduto personalmente all’utilità del progetto, unita alla soddisfazione dei partecipanti ha permesso di proporre un secondo momento educativo che si sta svolgendo con le stesse modalità del precedente, sul tema dell’educazione ai sentimenti e alla sessualità. Chiunque fosse interessato può partecipare ai prossimi incontri per genitori previsti alle ore 20.30 per sabato 2, 9 e 16 Aprile presso la sala congressi del Municipio di Foza. ENEGO Se n’è andata la nonna di Enego, Antonia Cappellaro si è spenta all’età di 104 anni Quando si è diffusa la notizia in paese, era domenica mattina. Per tutti è stato un colpo inatteso, e tutti hanno avuto una parola affettuosa per ricordare Antonia; un pensiero inoltre tutti lo hanno speso anche per la bravissima Isa, la figlia, che con massima abnegazione si è sempre dedicata alla mamma, circondandola di cure e attenzioni amorevoli, sempre fra l’altro sostenuta dal figlio Luigi e da quella bella rete parentale che ha fatto di Antonia una vera privilegiata. Si è letteralmente spenta Antonia, in pochi giorni il suo cuore ha rallentato il battito fino a fermarsi, ma la sua mente è stata vivace proprio fino all’ultimo, ha scambiato una parola col suo affezionato medico fino a poche ore prima di lasciare i suoi cari. Una perdita che ha lasciato un po’ orfano anche il dottore che da anni la seguiva, orgoglioso di questa sua super paziente, super non solo per l’età, ma per le condizioni psico fisiche impec- cabili, una lucidità invidiabile e gli occhi sempre vivaci. Così se ne è andata la nonna di Enego e dell’Altopiano, Antonia Cappellaro, classe 1906. Fa davvero un grande effetto e impone ancora più rispetto pensare che questa donna è stata testimone di tanta storia, che ha vissuto periodi storici che hanno cambiato il mondo! Ha attraversato due guerre e una in particolare, la prima, l’ha vissuta in tutta la sua tragicità. Proprio allo scoppio della Grande Guerra, con una delle sorelle più grandi, gestì un chiosco per i militari a Faffenecche, ai piedi di quelle cime che da lì a pochi mesi sarebbero diventate teatro di tanti sacrifici umani. Antonia e la sorella videro in faccia tanti di quei giovani che lasciarono la vita in Ortigara, vendevano generi di conforto, per lo più alcolici, d’altra parte i ragazzi che passavano di là sapevano che molti di loro non sarebbero ritornati indietro e che l’unica salvezza era bere l’ultimo goccio per non pensare! In quegli anni tuttavia Antonia conobbe un’altra tragedia, parallela a quella della guerra, il Profugato. Nel 1917, in fretta e furia, portandosi appresso solo un misero bagaglio, dovette lasciare la sua casa, Enego, e con tutta la sua numerosa famiglia, andò profuga a Riccia, un piccolo paese sull’Appennino in provincia di Campobasso. Tornata in paese, ormai negli anni ’20, dopo la difficile ricostruzione, per 20 anni svolse il duro lavoro della lavandaia nell’ex colonia Bassanese, ed infine il lavoro in malga, prima nel 3° lotto di Marcesina quindi nella bellissima Lambara, accudendo le bestie e facendo il formaggio a fianco del marito che se ne è andato circa 20 anni fa. Antonia, era la quinta di 6 sorelle ed un fratello, nati da Domenica Gabrieli e Giovanni Cappellaro detto il Moro; nel 1940 sposò Luigi Tognon un anno più giovane di lei . Nel ’47, ebbe 2 gemelle, delle quali solo Elisabetta, detta Isa sopravvisse,Domenica morì dopo soli 6 mesi, un for- te dispiacere per la mamma, ma purtroppo all’epoca non era un accadimento così raro e la capacità di reagire per fortuna era grande. Antonia è stata una donna forte, tenace, che ha conosciuto tuttavia momenti difficili che hanno messo a dura prova il suo spirito e la sua forza, tuttavia è sempre riuscita a trovare una sua serenità e in questo senz’altro come si diceva hanno contribuito l’amore della figlia e i parenti che con grande affetto l’hanno sempre circondata. L’amore di Antonia per la musica poi era risaputo, ogni giorno trascorreva ore ascol- tando le sue canzoni preferite, ad ogni compleanno poi i canti popolari e di montagna erano immancabili, e anche lo scorso 31 ottobre, in occasione dei suoi 104 anni, Antonia si è lasciata andare e tra lo stupore dei presenti, si è unita al coro intonando alcune canzoni. Forse anche la passione per la musica ha contribuito a renderle un po’ meno dura la vita di tutti i giorni, accompagnandola ad un’età davvero formidabile, in condizioni invidiabili. Buon viaggio Antonia e che la musica la accompagni sempre. Stefania Simi Enego. Rinnovato il consiglio della Pro Loco E’ stato rinnovato nei giorni scorsi il direttivo della Pro Loco di Enego. Nel corso dei prossimi giorni, il nuovo consiglio si incontrerà per esprimere presidente, vicepresidente e segretario ed iniziare subito a lavorare in vista della prossima estate. Questi i nove eletti a far parte del nuovo consiglio: Carlo Bertizzolo, Federica Cenci, Lorenzo Cenci, Andrea Dalla Palma, Gianluigi Dalla Palma, Rita Greco, Paola Meneghini, Rossella Mocellin e Stefania Simi. I tre revisori dei conti sono: Egidio Fontana, Mauro Gabrieli e Marcello Meneghini. Al Ristorante con ill’Altopiano Caseificio Pennar Asiago 8 13 Sabato 2 aprile 2011 Saccottino con Gallio e pissacàn Un’ ottima proposta per un primo piatto di stagione, questa ricetta che prevede di farcire delle crepes con un ripieno fatto con una besciamella densa, alla quale vanno incorporati del tarassaco (pissacàn) tritato dopo averlo fatto sbollentare e saltare in padella con scalogno,olio sale e pepe, e dei dadini di Gallio (Pennarone affumicato). Si fa amalgamare bene il tutto, se ne mette un po’ nel centro e si chiude la crepe a saccottino, legandola con un sottile filo di porro. Una passata in forno caldo e, a piacere, si può servire su una crema a base di peperone rosso. Agriturismo Malga Spill di Gallio: a luglio ricorre il 15° anno di attività Suggerimenti e spunti per preparare qualche piatto con i prodotti del Caseificio Pennar ci vengono stavolta dall’Agriturismo Malga Spill di Gallio, a un chilometro e mez- zo dal centro del paese sulla strada per le Melette. L’idea di aprire un agriturismo legato all’azienda agricola della famiglia Finco è partita da Rosanna che però non è riuscita a ve- derla realizzata, a causa di una malattia che se l’è portata via giovanissima. Sono state le sue sorelle Orfalia e Mariangela quindici anni fa (l’anniversario ricorre il prossimo 27 luglio) a dare vita al locale che ben presto si è conquistato un ottimo giro di clientela. Purtroppo quattro anni fa una malattia che non perdona si è portata via anche Mariangela. Orfalia ricorda come l’attività sia partita dal nulla e senza esperienza alcuna, e di come sentisse tremare le gambe i primi tempi nell’affrontare il lavoro che è stato subito consistente, fin dal primo giorno di apertura. Esperienza sul campo la sua, come quella di Elisabetta Pertile, oggi suo braccio destro in cucina, che giovanissima ha iniziato a lavorare facendosi le ossa in alcuni locali del territorio, passando col tempo (sono parole sue) “dal seciàro alla fornela!” A coadiuvare Orfalia nella conduzione del locale ci sono il cognato Giuseppe Mosele e i vari familiari; ad oc- cuparsi dell’azienda agricola è il giovane nipote Daniele. Orfalia si prende cura anche dello splendido orto dell’agriturismo, che offre prodotti meravigliosi anche quando d’estate il tempo per seguir- lo è davvero poco. Malga Spill fa parte dell’Associazione Terra Nostra e di Agri Cultura Circuito di qualità delle aziende agrituristiche: questa doppia appartenenza impone delle regole da seguire che offrono una maggiore garanzia di qualità e serietà alla clientela. L’Agriturismo Malga Spill è aperto sabato e domenica, il venerdì sera su prenotazione, mentre ad agosto e durante il periodo natalizio l’apertura è quotidiana. La genuinità a tavola è garantita dai formaggi del Pennar, dalle carni dell’azienda e dai prodotti dell’orto Al venerdì ci si Spill nominiamo prepara al quelli con formagweek-end e c’è gi dei Pennar, sagran fermento lumi e insaccati nella cucina delpropri, sott’oli e lo Spill: la mani sott’aceti preparadi Orfalia ed Eliti da Orfalia, come sabetta si muoi cuori di “pissacàn”, la giardiniera, i carciofi, le vono velocezucchine a rondelle con la cipolla; i tortini con la mente e ricotta e gli spinaci, la tosela a sapientemente crudo tagliata a piccoli cubetti e mentre impastacondita con sale, olio e una mano, tritano, scolacinata di peperoncino. Altre speno, assemblano, mettono sul fuoco, cialità sono i pasticci con i forinfornano. Hanno in serbo numerosi piatmaggi dei Pennar, minestre, squisiti ti da illustrarci, e alla fine viene deciso di risotti con Pennarone e rosmarino o proporre la ricetta della crostata con ricon verdure di stagione, pasta fatta cotta dei Pennar e amaretti. I dolci che prerigorosamente in casa come le Tortino di ricotta e spinaci su para Orfalia sono tanti e tutti richiestissimi: casarecce condite con porro e salcrema di formaggi strudel di mele, torte e crostate con mele, risiccia e i bigoli con l’arna. Le carni cotta e pere, ricotta e cioccolato, cheese cake sono quelle dell’azienda agricola da servire con marmellata ai frutti di bosco. Ricotta e burro dei della famiglia Finco, usate per grigliate, tagliate e costate, Pennar sono ingredienti preziosi per molte di queste tor- spezzatini di vitello e di manzo, e altro ancora, come il conite, la loro freschezza e bontà garantiscono il gusto genu- glio alle olive e le ricette a base di animali da cortile. Infine, fra ino così apprezzato dalla clientela. Tra gli antipasti dello i contorni si prediligono le verdure di stagione. Crostata con ricotta dei Pennar e amaretti Si prepara la pasta frolla con 200 gr. di farina, 80 gr. di zucchero, 100 gr. di burro dei Pennar, un uovo e mezza bustina di lievito, impastando velocemente il tutto con le mani fino a formare una palla omogenea. Per il ripieno servono 200 gr. di ricotta dei Pennar, 200 gr. di amaretti sbriciolati, 100 gr. di zucchero, un uovo: si mette tutto nel robot e si frulla fino ad ottenere una crema omogenea. Dopo aver steso la pasta sulla tortiera, si copre con il ripieno e, facoltativamente si guarnisce con ritagli di pasta frolla nelle forme preferite. In forno caldo a 180 gradi per poco più di mezzora, e il dolce è pronto da sfornare. Una volta raffreddato e girato su un piatto da portata una spolverata di zucchero a velo dà il tocco finale. SERVIZIO REDAZIONALE 8 Sabato 2 aprile 2011 REPORTAGE l’Altopiano 14 L’Altopiano in Australia: diario di un viaggio indimenticabile A cura di Andrea Benetti Abbracciare una parte di quel “altro altopiano” sparso nel mondo. Ritrovare amici e parenti, compaesani e conterranei, pezzi del nostro passato e protagonisti del nostro presente. E’ quanto hanno fatto gli amministratori altopianesi che sono an- GIORNO 1 Atterriamo, stanchissimi, in Australia alle 7 di mattina. Il tempo di passare i controlli della dogana, non senza qualche problemino causato da una forma di “stravecchio” nascosta in una valigia, e subito scorgiamo il gonfalone della Comunità Montana di Melbourne che ci attende oltre la porta. Ci aspettano una 20ina di persone, Luciano Benetti (presidente della comunità montana di Melbourne, ndr) ci corre incontro e ci abbraccia; il momento è davvero emozionante, guardo il suo volto e capisco che sta piangendo. Tutti vogliono salutarci e stringerci la mano, ci chiamano per nome come se ci conoscessero da sempre. L’accoglienza è stata da subito grandiosa, carica di affetto e simpatia. Tempo di sistemarci in albergo e riposarci dopo il lungo viaggio prima di andare al Veneto Club per una cena di benvenuto con una 50ina di emigranti. Tante foto e strette di mano, ognuno si avvicina, ci saluta, qualcuno si commuove. Ci raccontano chi sono, cosa hanno fatto a Melbourne, da quanto tempo sono là. Vogliono spiegarci chi sono i loro parenti sull’Altopiano e ci raccomandano di salutarli. Tutto rigorosamente in dialetto veneto, come se fosse trascorso un giorno soltanto dal loro addio all’Altopiano. SPAZIO CINEGHEL RANGO Domenica 3 aprile ore 17,30 LA VITA FACILE Sabato 2 aprile Domenica 3 aprile ore 20 – 22 ore 20,30 NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE Sabato 9 aprile ore 20 – 22 Domenica 10 aprile ore 20,30 Trovate la programmazione del Cineghel anche sul sito www.parrocchiadigallio.it dati in Australia in occasione della presentazione del libro “L’Altopiano di Asiago, le nostre radici” prodotto dai nostri emigranti della Comunità Montana di Melbourne. A fare visita ai nostri concittadini di “down under” sono i sindaci di Asiago e Gallio nonché il rappresentante della comunità montana nell’ente Vicentini nel Mondo Giampaolo Rigoni e l’assessore al turismo della Spettabile Reggenza Andrea Benetti. Ed è proprio quest’ultimo, il più giovane, che ci racconta emozioni ed incontri durante i 7 giorni di permanenza nella terra dei canguri. GIORNO 2 Ci attende una giornata impegnativa: al Veneto Club si presenta il libro “L’altopiano di Asiago terra delle nostre radici” e dove ci aspettano 380 persone; gli emigranti con le loro famiglie, figli e nipoti. Capiamo subito che la giornata è molto sentita. Tutto nella sala che ci ospita ricorda l’Altopiano: foto della nostra terra che scorrono sul maxischermo, gli stemmi dei nostri 8 comuni sullo sfondo, 2 forme di mezzano in bella vista. Sembra proprio di essere a casa!!! Già prima di iniziare il pranzo in tanti si avvicinano a noi, dimostrandoci un calore ed un entusiasmo che non dimenticheremo facilmente. Il menù non è propriamente australiano: sopressa e musetto con polenta, usei scapai e vino bianco! Nemmeno il tempo di finire e Luciano Benetti prende la parola: ringrazia la nostra terra per aver voluto essere presente in un momento così sentito e importante per chi, come loro, questa terra la pensa costantemente. Tocca a noi: inizia il sindaco Gios che parla a braccio con un inglese impeccabile, proseguo io portando il saluto della Spettabile Reggenza, e termina il sindaco Rossi che spiazza tutti parlando in dialetto! Il momento è divertente! Vengono poi letti i messaggi inviati ai nostri emigranti da don Roberto e don Antonio. Dopo i saluti di Corrado Paganin e l’intervento per i Vicentini nel Mondo Giampaolo Rigoni Camplan, continuiamo con lo scambio di doni. Faccio indossare a Luciano Benetti la fascia rossa e blu del Presidente della Comunità Montana. Andrea Gios consegna i sigilli della Spettabile Reggenza e una targa. Luciano si commuove nuovamente. Poi appena finito il momento istituzionale, inizia l’assalto: foto, abbracci, addirittura dediche sui libri! Pino Rossi organizza una riunione improvvisata con gli emigranti di Gallio. Capiamo in questo momento quale sia il legame che ancora unisce i nostri altopianesi d’Australia con la loro terra d’origine. I volti sono sorridenti. L’aria è festosa: capiamo in questo momento che era giusto esserci, che con la nostra presenza abbiamo ricordato a queste persone che l’Altopiano non si dimentica di loro. Pino Rossi con gli emigranti galliesi Lord Major Robert Doyle GIORNO 3 Dopo la giornata vissuta quasi da stars al Veneto Club, oggi incontri istituzionali. Tappe al town hall di Melbourne per incontrare il Lord Major Robert Doyle che ci fissa un incontro con il più popolare chef dell’Oceania, Guy Grossi. Gios gli dona una chiave della città di Asiago, io una medaglia con lo stemma della Reggenza. Poi via alla Camera di Commercio per promuoveGuy Grossi e Gios re i nostri prodotti locali. Nel primo pomeriggio incontriamo il console italiano in Australia: anche a lui lasciamo qualche omaggio simbolo del nostro Altopiano. Acconciatura e trucco da sposa e da sera Trattamenti tricologici mirati Check-up della cute e del capello Extension Manicure Accessori moda Bigiotteria Via J.SCAJARO ASIAGO Telefono: 0424 463694 8 Sabato 2 aprile 2011 GIORNO 4/5 Visitiamo la meravigliosa Sidney dedicandoci esclusivamente all’attività turistica. Incontriamo i coniugi Rigoni: una simpatica coppia che vive da sempre a Sidney ma ovviamente di origini asiaghesi. Si dichiarano Asiago’s Fans! l’Altopiano GIORNO 6 Giornata dedicata alle attività organizzate dalla Comunità Montana di Melbourne: Gios e Camplan si dilettano con la caccia alle arne, accompagnati da Elio Rigoni Gneli. Io e Corrado, assieme a Luciano Benetti e a Gianfranco Rebeschini, visitiamo Ballarat, un antico villaggio di cercatori d’oro. Pino Rossi va a Simo, paese nel quale tanti anni visse e lavorò per qualche anno suo papà. Il jet lag si fa sentire... GIORNO 7 E’ tempo di preparare le valigie. Prima però accompagno Andrea Gios all’incontro con il più conosciuto chef d’Australia, Guy Grossi, dalle chiare origini italiane. Conosce bene il formaggio Asiago e lo usa per alcune sue pietanze. Ci invita a fermarci per il pranzo (nella tavola accanto alla nostra sta pranzando il ministro delle finanze australiano). Ci lasciamo con l’intento di metterlo in contatto con il Consorzio di tutela del formaggio Asiago e di invitarlo in altopiano quando sarà in Italia per una tourneè. Nel pomeriggio ci portano a salutare alcuni emigranti che non erano presenti al Veneto club prima di andare all’aeroporto .. il volo di ritorno già ci attende. La targa automobilistica di un emigrante Ballarat Una comunità unita che non dimentica la propria terra d’origine Ci siamo resi conto, durante questa settimana, di quanto amore verso l’Altopiano ci sia ancora in queste persone: lo pensano costantemente, si aggiornano, lo sentono vicino. Sono rimasto stupito da quanto alcuni di loro siano informati sui fatti che accadono quassù, anche i meno importanti, come se vivessero a Bassano o a Vicenza e non a migliaia di Km di distanza. Generalmente, i nostri emi- granti stanno bene: si sono dati da fare, hanno lavorato davvero duro ed hanno ottenuto ciò che cercavano quando hanno dovuto lasciare l’Altopiano. Tra di loro si sentono costantemente: forse questo li ha aiutati a superare le notevoli difficoltà che man mano hanno incontrato inserendosi in una società diametralmente opposta a quella che si lasciavano alle spalle. La Comu- nità Montana di Melbourne sicuramente è stato un modo per mantenere un legame, prima che con la propria terra d’origine, anche tra di loro. Compito che ora spetterà fra un po’ ai loro figli e nipoti; uno degli obiettivi principali del libro presentato. 15 Un pezzo d’Altopiano che vive dall’altra parte del mondo Continua da pagina 1 Primo appuntamento, e il più importante, è con i nostri concittadini all’estero. Trecentottanta prudere libe in rappresentanza dei centinaia partiti soprattutto nel secondo dopoguerra per l’Australia. Centinaia di montanari imbarcati sui piroscafi che dopo 40/50 giorni di navigazione scaricavano manodopera nel continente più lontano da casa. Terra d’Australia costruita anche con fatiche, sudore e lacrime altopianesi. “Non avete portato solamente la vostra volontà e le vostre fatiche – ha detto per l’ente Vicentini nel Mondo Giampaolo Rigoni Camplan – Avete portato in Australia anche la vostra saggezza, la vostra inventiva, la vostra cultura. Avete arricchito questo paese; avete dato forse molto più di quanto ricevuto”. “Non si desmentegai a casa – ha ribadito Pino Rossi volendosi rivolgere alla platea in dialetto, la lingua della nostra terra – Tuti ve ramenta con affetto, el vostro coraio xe de esempio par noialtri che dovimo affrontare ora momenti de grande difficoltà”. Un ringraziamento per quanto fatto, anche nel passato per i parenti rimasti in altopiano, sottolineato anche dal consigliere asiaghese Corrado Paganin. La cerimonia si è conclusa con la consegna ufficiale a Luciano Benetti della fascia rossa e blu del presidenza della Comunità Montana e dei sigilli della Spettabile Reggenza. “Osservando la statua dedicata agli emigranti posta di fronte alla Comunità montana pensai a voi che nonostante vivete dall’altra parte del globo mantenete vivo il ricordo della vostra terra - ha concluso la serata Andrea Benetti in rappresentanza della Spettabile Reggenza – Ricordi diventati oggi tangibili con il libro da anni desiderato e finalmente realtà. Chiedo a voi più anziani di proseguire nel tramandare l’amore per il nostro altopiano rafforzando il legame che ci lega oggi e ci unirà sempre”. Dopo le emozioni la delegazione altopianese si è dedicata a tessere una rete di contatti per futuri collaborazioni particolarmente commerciali tra cui un meeting proficuo anche alla Camera di Commercio di Melbourne per gettare le basi per l’organizzazione futura di una mostra/ esposizione dei prodotti tipici altopianesi. Gerardo Rigoni 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 16 In viaggio per le contrade dei 7 Comuni Contrade di confine Pagina a cura di Beppa Rigoni Scit Si legga “confine” fra due comuni: Asiago e Gallio, contigui, come tanti centri abitati. Due nuclei che affacciano praticamente sulla stessa bisettrice, quella che innestandosi sopra l’Ossario, sfocia in via Kemplen, a Gallio. Una casa ancora in Asiago, quella successiva in Gallio. Sono contrade di dimensioni ridotte: pochi vecchi edifici ciascuna, ma molti di nuovi, soprattutto “agli Zocchi”, oggi quartiere chic a nord del capoluogo cittadino. La zona...bella è bella, niente da dire. La posizione dominante e strategica, consente allo sguardo di spaziare dalle Melette al Gruppo del Brenta e di apprezzare dall’alto la dolcezza dei declivi che dal Lazzaretto portano a Treschè Conca. La contrada “Zocchi” ha una peculiarità climatica: è molto ventosa. Non ci sono pinete a smorzare le correnti, né declivi a proteggerla. Sta in cima. Come tutte le contrade dell’Altopiano, proviene da un’economia rurale: tutti avevano qualche capo di bestiame, era questo l’unico modo per sopravvivere; ora, solo un paio di famiglie sono occupate attivamente in agricoltura. Negli anni ’60/’70 l’area è stata oggetto di interventi, oltre che di acquedotto ed energia (dai 125 ai 220 Watt), anche sul piano della viabilità. La strada comunale, nel punto di accesso al vecchio nucleo abitativo è stata spianata, con l’abbassamento di un paio di metri e susseguente livellamento a valle. Una volta passava ripida per Stradella Zocchi, sostituita dall’attuale tornante. La più anziana abitante della contrada, è Maria Pertile di Gallio: 88 i prossimi! Maria, conosce fin da bambina la fatica e il dovere. I Toponomastica Zocchi suoi erano contadini e lei faceva di tutto: portare le mucche al pascolo, fare il fieno, sbrigare le faccende, ma durante l’inverno, andava dalle suore in in centro a Gallio, ad imparare il ricamo il cucito e la buona educazione. Maria, donna tuttora di grande lucidità, vive agli Zocchi da 65 anni! Incontrò il suo Serafino in piazza a Gallio, assieme ad altri amici, dove lui orbitava, essendo sotto naja. Una ferma lunga: dal ’40 al ’44, anno in cui fu comandato dalla TOT tedesca a lavorare col legname. “Com’ era lui?”, chiediamo. “Alto, una bella presenza. E una brava persona”, aggiunge. Hanno avuto 4 figli, una sposata via, ma Mirella e Antonella vivono nella stessa corte e Bruno, che da 30 anni fa il marmista, nella casa a fianco. Anche loro un tempo avevano qualche bestia, come tutti. A fine seconda guerra, come tutti, Serafino fece il recuperante e si dotò del primo metal detector acquistato in Inghilterra, ma la sua vera professione era fare il muratore...Tempi magri, così pensò di emigrare in Australia, ma Maria glielo impedì, mostrando quella lungimiranza che la guidò per tutta la vita: poco dopo infatti iniziò a svilupparsi il settore edile: “La nostra salvezza fu la costruzione negli anni ’60, della Colonia Poa, che occupò circa 70 manovali”...e ancora - come se fosse la cosa più normale del mondo - “Fino ai 75 anni, andavo in piazza col Ciao!” Maria riferisce eventi pilastro della sua vita: matrimonio, figli, lavoro, casa e anche volontariato, come la cura della chiesetta di S. Antonio (del ’28), della quale si occupa tuttora. (L’altra cappella della contrada è quella dedicata ai Lupi di Toscana). Così per qualche aneddoto, sentiamo la figlia maggiore, Mirella: “Uno dei momenti più felici della mia infanzia, fu quando il papà acquistò due secchi in plastica: il mio compito era di andare sotto via Groter col bigòlo, alla fonte. La fonte di via Groter Come pesavano i secchi di legno! Con quelli in plastica portavo doppia quantità facendo metà viaggi, poi nel ’62, arrivò l’acquedotto. I momenti spensierati invece, erano assieme agli amici qui in contrada: c’erano molti giovani negli anni ’60. Nella casa confinante viveva Bepi Rossi, grande suonatore di fisarmonica. Il nostro più gran “peccato” era andare a ballare...rigorosamente accompagnate dai genitori!” Uno che in contrada l’agricoltore ha continuato a farlo per tutta la vita è Flavio Benetti; il figlio Flavio Benetti Diego porta avanti l’attività. Una volta c’erano 12 abitazioni, con 24 nuclei familiari, nessun negozio o ritrovo. Molti son emigrati a cavallo delle due guerre, soprattutto in Australia. La loro, è invece diventata un’ azienda agricola di tutto rispetto, con 50 bestie da latte, manze, vitelli. Tuttora il latte viene conferito al Caseificio Pennar, di cui sono soci dal ’47. Ci è stato riferito come funziona il rapporto economico, vero esempio di baratto: “Il prodotto non ci viene pagato direttamente, ma segnato su un libretto di credito e noi a nostra volta, acquistando prodotti allo spaccio, non li paghiamo ma vengono segnati. Alla fine dell’anno si fa il calcolo fra dare e avere”. Siamo nel tinello e il padrone si casa, confronta la modernità coi tempi andati: “Una volta in contrada c’era solidarietà: chi aveva solo una “vachetta nela stala” e magari neanche quella e molti figli, non era oggetto di carità dai vicini, ma di vera solidarietà. Ci si aiutava in tutto a partire dalla fienagione che si programmava a rotazione. Alla sera, tutti in cortile a chiacchierare e nelle stalle a far filò d’inverno. Oggi neanche in casa si parla più per colpa di” ...e indica il televisore e il cellulare sul tavolo, pur ricordando che il primo telefono (ad uso pubblico), fu istallato proprio a casa sua. E’ uomo acuto, come lo era il papà Vittorio, consigliere comunale negli anni ’60. E anche lui come tutti gli anziani finora incontrati, non nasconde il rimpianto per tempi certo più duri, ma più veri. Sorridendo ci conferma le bizze climatiche, per come lo salutavano gli amici in piazza ad Asiago: “L’ora, tira vento ai Socchi?”. Ultima tappa è in contrada Stellar (dove era si trovava la scuola elementare frequentata da quasi tutti gli intervistati, oggi divenuta residenza privata), per l’appunto in casa di uno Stella: Andrea. La sua famiglia possedeva 35 campi, adibiti a pascolo ma anche a seminativo e patate: preziose merci di scambio per prodotti e manufatti dalla pianura e col sale. Andrea afferma di non aver mai visto maneggiar danaro in casa, da bambino. Possedevano anche una malghetta, attiva d’estate con tanto di vacareto. Ci piace riportare un paio di episodi divertenti riferiti: “In tempo di guerra tutti gli allevatori dovevano conferire latte. Noi portavamo solo un contenitore da 2 litri, con la scusa che c’erano i vitelli da svezzare, ma la cosa attirò l’attenzione degli ispettori provinciali. Avvisato appena in tempo della loro venuta, mio papà buttò il latte pronto per la scrematura giù per un buco prodotto dalla caldiera per lavare i panni, andata a fuoco. La vecchia caldiera, collocata per ostruire il buco, fu spostata e subito rimessa sopra il foro. Così fece con la caldiera ed Cappella s. Antonio Ex scuola Stellar altri attrezzi, gettati nella pozza di abbeveramento: mancando le prove, la passammo liscia! Il papà poi (eravamo in 4 figli), nascondeva qualche forma prodotta, nei covoni di fieno. In primavera, rinvenimmo una pezza dimenticata lì, intonsa. Peccato che dentro fosse completamente vuota: ci avevano pensato i topi!” E ancora: “Io da bambino avevo l’erre moscia” (Garantiamo, non ce l’ha più!)”Nel ’44, si presentarono due ufficiali tedeschi sapendo che avevamo la scrofa, per chiederci dei maialini: - No requisire, noi pagare. - In cambio: sale e una grossa pecora, requisita sul Grappa, da loro chiamata appunto Ritratto di Andrea Stella Montegrappa, che sarebbe diventata mia se fossi riuscito a pronunciare bene. Dai e dai, ci riuscii e Montegrappa divenne il mio animale da compagnia: mi tocca anche ringraziarli!”. E chiude esibendo un albero genealogico, risalente a fine ‘700, che gli ha richiesto mesi di ricerca, disegnato per incarico di un cugino, nipote di un avo emigrato in Australia. In cambio del lavoro, il cugino, docente d’arte a Melbourne, ha fatto il ritratto che alleghiamo. Cappella votiva ai “Lupi di Toscana” La cappella è stata edificata negli anni ’60 per volontà di Orfeo Lucchetti, da Leffe (BG) che nel 1917, a 19 anni, combattè da sottufficiale alla guida di 23 Lupi, nell’avamposto di Case Zocchi. Il compito era disperato, dovendo rappresentare la prima fascia avanzata di difesa. Si salvarono in tre, fra cui lui, che da capitano, fece la Campagna d’Albania e tornato sano e salvo, decise di onorare i gloriosi compagni caduti in Altopiano. La compagnia “Lupi di Toscana”, è stata recentemente citata sui Media, in merito alla crisi italo-libica dell’86, che portò al lancio di 2 missili libici (SS - 1 Scud), che colpirono postazioni Loran a Lampedusa, dove i Lupi si trovavano in addestramento con i paracadutisti della Folgore. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 17 Soddisfazione al Museo diffuso di Lusiana LUSIANA Come di consueto, anche quest’anno l’Associazione Lusaàn ar Spliar Natura, con l’assemblea dei soci ha dato inizio al nuovo anno di attività di gestione Con grande soddisfazione, il consiglio direttivo ha presentato i numeri dell’anno 2010, commentando positivamente in special modo il dato complessivo dei visitatori ai vari siti, che sono stati ben 5.893, confermando quindi i buoni risultati degli anni precedenti. Visto il generale andamento dei musei italiani che vedono una flessione diffusa dei propri visitatori, e considerato anche il periodo turbolento che ha interessato le scuole nella passata primavera, dovuto alla nuova riforma che ha frenato in qualche modo qualche scolaresca, “ è un numero del quale essere fieri “ , ha commentato il presidente dell’associazione Mario Zanforlin. “Fortunatamente questa piccola realtà, che per noi è un grande punto di forza, regge e riesce a sostenere le varie iniziative per il paese e a darvi lustro - sottolinea il sindaco Antonella Corradin - questo grazie soprattutto alla passione e alla tenacia delle persone che gestiscono ed operano nell’Associazione”. E con la primavera tornano le belle giornate, ideali per accogliere gli alunni delle scuole nelle loro uscite didattiche, in luoghi dove possono unire il divertimento di una giornata di svago con l’utilità di stare in mezzo alla natura apprendendo e toccando con mano “la storia” al villaggio preistorico del Monte Corgnon, meta preferita di quasi tutte le scolaresche. Per le famiglie e per tutti gli altri visitatori, invece, le aperture saranno previste tutte le domeniche pomeriggio a partire dal prossimo 25 Aprile. Oltre a queste consolidate attività, i volontari dell’Associazione stanno approntando il programma per la prossima estate che, non appena sarà definito, sarà reperibile nel sito internet www.museodilusiana.it. Concorso “Comune fiorito”, Lusiana vuole riprovarci Giunti alle soglie della primavera, si torna a parlare di fiori. Il 2 marzo si è svolta, presso la sala consiliare del Palazzon, la prima serata informativo/consultiva in tema di verde pubblico, durante la quale si sono abbozzate le prime idee per la stagione entrante. Significativo è stato l’intervento di rappresentanti di tutte le “contrade” del paese, con i quali è stato possibile valutare pareri, richieste, esigenze relativi ad ogni singola zona onde personalizzare ogni angolo del paese, per valorizzarlo e renderlo irresistibilmente unico. Di fondamentale importanza è stato l’intervento della signora Bruna Battistello, esperta in arredo del verde, la quale aveva collaborato con il Comune di Lusiana anche lo scorso anno e, con il suo rinnovato appoggio e con l’impegno economico da parte del Comune è stata manifestata l’intenzione di iscrivere il Comune stesso, al concorso “Il Comune fiorito” anche per l’edizione 2011, biglietto da visita di tutto rispetto in ambito di promozione turistica. Il progetto richiede un notevole dispendio di energie ed è proprio per questo che con l’occasione si è voluto lanciare un appello a tutti coloro che ne abbiano piacere, di apportare il proprio personale contributo, chi durante la fase di piantumazione, Bepi De Marzi, a Lusiana per festeggiare il 150° dell’Unità Grande giornata quella svoltasi a Lusiana in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I festeggiamenti preceduti dall’alzabandiera, svoltosi presso la sede del Gruppo Alpini “Cantele Gabriele”, cui è seguita la lettura della lettera del presidente nazionale Corrado Perona, sono proseguiti in piazza IV Novembre, dove i quattro Gruppi Alpini del Comune di Lusiana, si sono dati appuntamento per un altro alzabandiera presso il monumento ai Caduti alla presenza del sindaco Antonella Corradin. Immancabile l’inno Mameli, eseguito assieme ad altri brani dal corpo bandistico A.Ronzani. Alle celebrazioni della mattinata è seguita una serata, sicuramente unica e speciale che il Comune ha organizzato presso il Palazzon di Lusiana, con la partecipazione del maestro Bepi De Marzi, ritorna- to ancora una volta a Lusiana dove ha voluto festeggiare questa storica data raccontando e ricordando il suo migliore amico Mario Rigoni Stern da lui definito “l’Uomo della Pace”. Durante la splendida serata, interamente dedicata al grande scrittore scomparso nel 2007, da grande narratore, commentatore e fantasista quale è, Bepi De Marzi ha saputo trasmettere emozione al numeroso pubblico presente, alternando momenti di lettura tratti da alcuni libri di Stern a brani eseguiti dal coro “L’Eco delle Valli” di Lusiana, da lui richiesto per la ricorrenza e sapientemente diretto dal maestro Andrea Pinaroli. Particolarmente toccante e molto applaudita l’esecuzione di “Volano le bianche” il brano che parla delle pernici bianche che tornarono a volare “nel silenzio dell’Ortigara” dopo la san- guinosa battaglia svoltasi su quella cima divenuta tristemente famosa durante il 1° conflitto mondiale, brano che De Marzi aveva composto su richiesta del “Sergente nella neve”. Infine ha invitato tutti presenti ad alzarsi in piedi per cantare assieme al coro il “Ponte di Perati” e l’inno di Mameli. Nella sala Consiliare del Palazzon, satura di un pubblico coinvolto ed appassionato, erano presenti, oltre al figlio dello scrittore, il direttore de “L’Alpino”, il lusianese Vittorio Brunello e il presidente della Sezione ANA di Marostica Fabio Volpato. Bepi De Marzi è ritenuto un lusianese di adozione: poiché la moglie Cecilia Petrosino, vissuta a Lusiana fra gli anni cinquanta e sessanta dedicò un libro di successo ai suoi indimenticabili ricordi dell’infanzia di quello che lei definisce il suo vero paese. R.R. chi provvedendo all’annaffiatura, chi prendendosi cura anche della più piccola vaschetta di fiori. L’Amministrazione Comunale ringrazia già da ora tutti coloro che collaboreranno a rendere più bello il territorio. La giornata dello scambio di sementi Al cinema “Comunale” di Lusiana si è svolta la giornata dello scambio di sementi e calmelle a cura dell’associazione “Opfel on pira”. Il presidente del sodalizio Antonio Cantele ha spiegato che l’iniziativa rientra nei programmi volti a conservare la biodiversità. Con le Antonio Cantele ai Conte calmelle di meli e peri mentre insegna la potatura era possibile scambia- delle piante. re anche semi di fagioli, cereali con mais di molte Venetoagricoltura Giustino varietà, dal “Marano” al bian- Mezzalira e Gianni Dalla Coco perla e patate prodotte in sta di Zugliano. A pranzo, alla Veneto. Sono intervenuti il “Locanda Centrale”, sono direttore di stati serviti piatti con prodotti del territorio ricavati con la biodiversità. A chiusura del corso di orticoltura e frutticoltura biologica si sono svolte due dimostrazioni: in Contrada Conte Antonio Cantele ha insegnato agli appassionati come si piantano nel terreno le piantine da frutto, come si innestano, come si proteggono cospargendo il tronco con prodotti naturali e come si innestano. In località Bose, al campo catalogo, Anche l’esperto Davide Pozza ha svolto una lezione spiegando i vari metodi di innesto e potatura delle piante da frutto. E.Z. Torneo di settino a coppie: i vincitori Al “Gnomo’s bar” si è svolto il secondo torneo di settino a 16 coppie. Ha vinto la coppia formata da Fabio Maino di Lusiana e Albino Segafredo di Gallio. Seconda piazza per Dino Ronzani e Gianni Broglio di Lusiana. In terza fila si è piazzata l’accoppata formata da Marco Finco e Massimo Valente di Gallio. Quarti sono giunti i fratelli Oscar e Pierluigi Ronzani di Lusiana. E.Z. Le prime due coppie classificate al “Gnomo’s bar” Concluso a Conco il ciclo di incontri “A merenda con i nonni” Continuano gli eventi organizzati dal Gruppo Biblioteca di Conco. Si è appena concluso con grande successo un ciclo di tre incontri che si sono svolti di sabato pomeriggio presso la Biblioteca stessa. “A merenda con i Nonni” , sotto questo nome sono stati raggruppati gli appuntamenti nei quali alcuni nonni dell’Associazione Crel-Auser di Conco hanno raccontato ai bambini d’età compresa tra i 3 e i 11 anni filastrocche, poesie, storie e aneddoti dei loro tempi. La partecipazione e la curiosità da parte dei bimbi nell’ascoltare le storie dei tempi del filò è stata notevole, e si è subito creato un clima d’amicizia tra bimbi e nonni. Per le squisite merende offerte, il Gruppo Biblioteca intende ringraziare il panificio -alimentari Bertacco Luciano, la Rigoni di Asiago e la Pro Loco di Conco. Un ringraziamento inoltre ai nonni e a tutti i bimbi che hanno partecipato. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 18 CULTURA A Luserna la mostra “Un anno sull’Altopiano” Da sabato 16 aprile aperta tutti i giorni sino al 6 novembre. Al Centro di Documentazione saranno inoltre visibili “La battaglia dell’Ortigara”, “Comunità cimbra di Luserna”, “Grande Guerra”, “Fauna degli Altipiani” Dal 16 aprile fino al 6 novembre resterà aperta a Luserna la mostra “Un anno sull’Altipiano”, rassegna di divulgazione storica e culturale sul tema della Prima Guerra Mondiale nell’ambito territoriale degli Altipiani Trentini e Veneti, in prossimità del Centesimo anniversario dello scoppio della stessa (1914- 2014). La mostra trae spunto da un omonimo capolavoro della letteratura italiana realizzato dallo scrittore sardo Emilio Lussu negli anni Trenta, prendendo in esame la vicenda della Brigata Sassari e collocandola nell’epoca di riferimento e nell’insieme di avvenimenti e fatti storici contestuali. L’esposizione si sviluppa su due piani dell’edificio, nei quali, accanto alla storia di Emilio Lussu e della Brigata Sassari, narrata all’interno di numerosi pannelli, il visitatore può osservare il numeroso materiale militare d’epoca esposto, proveniente da prestigiose collezioni private e diviso per tematismi. In più punti del percorso, inoltre, la riproposizione di alcuni brani presi a prestito da volume permette al visitatore di cogliere in profondità il senso del messaggio e della testimonianza di Lussu. Un filmato, appositamente realizzato per la mostra in collaborazione con il Comune di Armungia (Cagliari) e con il locale sistema museale “Sa Domu deis Ainas”, ripropone alcune toccanti riflessioni dell’autore sul tema della guerra. La mostra è stata realizzata sia con la collaborazione dell’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia di Ca- gliari e di alcuni storici sardi e trentini. Inoltre l’occasione è stata propizia per prendere contatto con i circoli sardi presenti in Trentino e in Veneto, nell’ottica della costruzione di un’amicizia e di uno scambio culturale duraturo tra le regioni. La mo- stra “Un anno sull’Altipiano”, allestita presso il Centro Documentazione Luserna – Dokumentationszentrum Lusérn è aperta tutti i giorni dal 16 aprile 2011 fino al 6 novembre 2011, compresi tutti i festivi, sabati e domeniche (orario 10-12 e 14-18), e poi nuovamente nel periodo natalizio (26.12.2011 8.01.2012, nonché – su prenotazione – in altri periodi ed altri orari per scolaresche e comitive). Inaugurazione sabato 16 aprile alle ore 15.00. Giovanni Dalle Fusine Il percorso espositivo riprende temi storici di grande interesse Emilio Lussu (1890-1975), nato ad Armungia (Cagliari), partì per il fronte come ufficiale di complemento, e il suo libro rappresenta un tributo alla memoria delle tante esistenze «senza più voce» che la guerra aveva cancellato a causa di ufficiali superiori impreparati, in alcuni casi ai limiti della follia (emblematica è nel libro la figura del generale Leone), l’abuso dell’alcool, gli ammutinamenti, le decimazioni, la storia di intere generazioni di soldati estranei al mito dell’interventismo, della guerra, del disprezzo per la vita umana. Il libro uscì a Parigi nel 1938, bandito in Italia (dove poté essere conosciuto solo a guerra conclusa). Quest’opera dà ispirazione alla mostra 2011 del Centro Documentazione Luserna in quanto è proprio attraverso questa rilettura della guerra, vista attraverso lo sguardo di chi ne fu lucido protagonista e testimone, assolutamente disincantata rispetto all’entusiasmo con cui l’autore accolse l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, che si possono approfondire alcuni temi storici di grande interesse, che vengono appunto ripresi nel percorso espositivo della mostra. “Malga Silvagno” il giorno Al cinema lux ritorna la mini nero della Resistenza vicentina rassegna “Inafferrabile Gesù” Il nuovo libro di De Grandis fa luce su un misterioso fatto della guerra partigiana Pubblicato un nuovo libro di Ugo De Grandis, scrittore e ricercatore scledense, che arricchisce e completa l’opera iniziata dal ricercatore asiaghese don Pierantonio Gios con gli esiti delle indagini condotte dal PCI e con altri documenti inediti. Il volume, intitolato “Malga Silvagno – Il giorno nero della Resistenza vicentina”, riporta alla luce un tragico episodio della guerra partigiana, dopo un oblio durato quasi settant’anni. De Grandis narra in queste pagine le gesta di un gruppo di giovani: Giuseppe Crestani, nato a Duisburg in Germania da genitori conchesi, Tommaso Pontarollo, nato a Valstagna, Ferruccio Roiatti, udinese, reduce da nove anni di carcere duro trascorsi nei più famigerati penitenziari fascisti. Inoltre vi si approfondisce l’indagine su un misterioso antifascista veneziano, “Zorzi” o “Maschio”, pure lungamente perseguitato dal fascismo, la cui identità rimane a tutt’oggi sconosciuta. Il periodo preso in esame parte dall’autunno 1943: in una malga sul Monte Cogolin, alle spalle dell’abita- to di Fontanelle di Conco, si consolida il distaccamento partigiano composto dai giovani saliti in montagna per sfuggire la coscrizione obbligatoria con quattro militanti comunisti reduci dal confino. Inizia così per la cellula partigiana un periodo di assalti all’oppressore nazi-fascista, scontri che finiscono per rompere il precario equilibrio fra moderati e interventisti. Il tutto sfocia in una epurazione interna alle forze di liberazione, con i quattro uccisi da alcuni giovani sobillati, secondo le ricerche di De Grandis, da un impiegato del Distretto di Vicenza che teneva i collegamenti fra le formazioni partigiane e gli antifascisti cittadini. L’ufficiale sanitario di Valstagna trovò i cadaveri di Pontarollo e “Zorzi” legati e incappucciati. Crestani e Roiatti caddero in un agguato successivo, sotto le raffiche di tre giovani mitragliati alle spalle e gettati sul fondo di una cavità carsica, denominata “Buso del giasso”. Roiatti, secondo quanto raccontò un testimone, respirava ancora. Il gruppo rimasto, “orfano dei 4 giustiziati da probabile fuoco amico” si rifonderà su basi badogliane, ma cadrà vittima di un rastrellamento tra Sasso, Rubbio e Conco, provocando la dispersione definitiva del distaccamento. Decimo Vaccari, Luigi Nodari e Giovanni Rossi, fatti prigionieri in quegli scontri e fucilati all’interno del Castello inferiore di Marostica, sarebbero i maggiori indiziati dell’eccidio di Malga Silvagno. Il Pci nell’immediato dopoguerra aprì varie inchieste, ma nell’estate del ’46, data la nuova linea politica avviata da Togliatti, l’episodio fu accantonato. Il volume di avvale della prefazione dello storico Ezio Maria Simini. Ediz. Tipografia Marcolin – prezzo di copertina 20,00 euro. Giovanni Dalle Fusine Terza edizione della mini rassegna cinematografica pasquale Due giorni di cinematografia cristiana al Cinema Lux con la minirassegna “Inafferrabile Gesù”, giunta alla terza edizione. Mercoledì 13 aprile verrà proiettato il film “Jesus Christ Superstar” di Norman Jewison, probabilmente l’opera rock più famosa di sempre, dove si raccontano gli ultimi sette giorni della vita di Cristo messi in scena, sotto forma di musical, da un gruppo di hippies; ospite della serata Walter Pigato presidente del Cineforum Idea di Nove. Venerdì 15 aprile verrà invece proposto “Romero” di John Duigan un film su Mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso durante la messa il giorno 24 marzo 1980, a causa del suo coraggioso impegno nel denunciare le violenze della dittatura del suo paese, facendo nomi e cognomi delle vittime e dei carnefici durante le celebri omelie della domenica trasmesse via radio in tutto il Centro America. Ospiti in sala Gianni Novelli presidente del CIPAX di Roma e Alberto Vitali autore del libro “Oscar A.Romero - pastore di agnelli e lupi” (ed. Paoline 2010) Dopo le proiezioni ci sarà un dibattito moderato dal professore Andrea Manzardo, organizzatore della rasse- gna assieme al Circolo Effetto Cinema e alla parrocchia di Asiago. Appuntamento in entrambe le serate alle ore 21.00 con ingresso libero. D.D. Prof. Andrea Manzardo 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 19 Pasquetta al Millepini Il concerto dei Bermuda Acoustic Trio MUSICA Iniziativa promossa dall’AMA, l’Associazione Musica di Asiago, con il Comune di Asiago ed il contributo dell’Associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori” SPETTACOLO Nell’anno dell’Unità d’Italia anche la danza fa unione Una rassegna di Scuole di Danza in Altopiano con l’intento di regalare agli allievi uno spazio in più per esibirsi, promuovere l’Arte della Danza e creare un legame tra le associazioni che la diffondono nel nostro territorio. E’ l’”Altopiano Dance Day” evento al quale hanno aderito le scuole: Centro Formazione Danza CHORUS di Lusiana, promotore dell’iniziativa, DanzAsiago, Les Etoiles de la Danse, Galleria Spazio Danza e Centro Danza Lara. Nel corso dello spettacolo in programma sabato 2 aprile, alle ore 21.00 presso il Teatro Millepini, ogni scuola disporrà di una vetrina nella quale mettere in scena le proprie coreografie e raccontarsi attraverso le proprie esibizioni. A dare maggiore risalto alla serata saranno gli ospiti: Compagnia Opus Ballet di Firenze diretta da Rosanna Broccanello, Compagnia Lucy Briaschi di Thiene e Jacopo Maggi con Laura Chemello e Valentina Motteran. Per gli allievi delle scuole di danza altopianesi condividere il palcoscenico con artisti professionisti sarà un’esperienza formativa molto importante e stimolante. Si ringraziano per la collaborazione La Comunità Montana e gli Otto Comuni che hanno concesso il Patrocinio, tutti gli sponsor e infine il ChoruStaff del Centro Formazione Danza di Lusiana per il prezioso aiuto. I biglietti per assistere allo spettacolo saranno in vendita a partire dalle ore 17.00 del giorno 2 aprile presso la biglietteria del Teatro Millepini: intero 7,00 euro, ridotto 5 euro. Sarà una serata tutta brio e ritmo quella proposta per il lunedì di Pasquetta nella prestigiosa cornice della Sala del Millepini di Asiago dall’A.M.A., l’Associazione Musica di Asiago – Altopiano, in collaborazione con il Comune di Asiago ed il contributo dell’Associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori”. A partire dalle ore 21 (biglietto d’ingresso a 10 euro prossimamente in prevendita), sul palcoscenico saranno infatti protagonisti i Bermuda Acoustic Trio, formazione il cui attuale line up prevede Giorgio Buttazzo (chitarra e voce), Gabriele Monti (chitarra e voce) ed Andrea Atto Alessi (basso elettrico, contrabbasso e voce). Tracciamo di seguito un profilo di questa particolarissima band. Nati nel 1995 durante il sound-check di un concerto acustico di Pierangelo Bertoli (lo scomparso cantautore che Giorgio Buttazzo e Gabriele Monti accompagnavano in quel periodo), quando il pubblico presente alle prove iniziò a sentirsi coinvolto in prima persona dal modo inusuale e dalle improvvisazioni che sentiva uscire dalle loro chitarre e così si trasformò in un minuscolo concerto. Mancava an- cora qualche ingrediente, una voce e un basso, e la scelta cadde su Kamsin Giordano Urzino, musicista straordinario dalle doti vocali al di fuori della norma, amico e compagno d’avventura da sempre, recentemente scomparso. Il loro primo concerto, assolutamente improvvisato, si tenne in un locale di Vignola, in provincia di Modena. La sorpresa per i tre fu enorme: non solo lo spettacolo fu un trionfo ma per la prima volta si resero conto che si poteva suonare divertendosi come mai era avvenuto prima nella loro carriera, coinvolgendo la gente in prima persona come se gli spettatori stessi facessero parte dello spettacolo. Da quel momento il gruppo iniziò a suonare praticamente tutte le sere ma il repertorio era ancora tutto da costruire. E, come si dice, una volta in acqua si impara a nuotare così il patrimonio comune di canzoni che ciascuno conosceva venne esplorato a fondo, e i brani espansi ed arricchiti di sempre nuovi elementi, fino a costruire un concerto di oltre due ore. Così canzoni originariamente di tre minuti divennero un florilegio di citazioni musicali e un caleidoscopio in cui tuttora le trasformazioni sono sempre imprevedibili. Al momento attuale i Bermuda Acoustic Trio hanno raggiunto capillarmente un pubblico vastissimo e, ancora più importante, di ogni età grazie anche ai numerosissimi concerti e alle loro partecipazioni ad un’infinita serie di manifestazioni ed eventi musicali. Non importa l’età anagrafica, la loro musica è universale al punto che tutti indistintamente vengono coinvolti dal ritmo delle loro esibizioni Il loro repertorio è come un contenitore dove trova spazio qualunque genere musicale in uno spettacolo che si svolge senza soluzione di continuità toccando vari generi: pop, rock, jazz e blues, da Wish you were here dei Pink Floyd a Sultans of swing dei Dire Straits, alla Marcia alla Turca di Mozart, senza dimenticare le canzoni dei grandi cantautori italiani e americani. Spiegare a parole un concerto dei BERMUDA ACOUSTIC TRIO è veramente difficile, perché tutto quello che il pubblico ascolta, viene improvvisato sera per sera. Ogni concerto non è mai uguale al precedente e anche questa è una delle caratteristiche che lo rende unico nel suo genere. Cesare Pivotto I 4th Dimension, dai pub al palco Due chiacchiere con i musicisti all’indomani del loro tour europeo come spalla dei Sonata Arctica Si è conclusa da poco l’avventura europea dei 4th Dimension, gruppo altopianese che il 23 di febbraio ha realizzato un suo importantissimo sogno; la dimensione onirica ha acquisito contorni reali quando i cinque ragazzi (Andrea Bicego alla voce, Michele Segafredo alla chitarra, Stefano Pinaroli al basso, Talete Fusaro alle tastiere e Massimiliano Forte alla batteria), reduci dalle fatiche della registrazione del loro primo album, hanno saputo della loro partecipazione al tour europeo dei Sonata Arctica accanto ai Labyrinth. Entrambi questi gruppi fanno parte della loro pleiade di artisti e, da cover band, ne avevano spesso eseguito i pezzi nelle serate nei pub; suonare sul loro stesso palco è stata la realizzazione di un sogno e un’immensa soddisfazione, oltre che un trampolino di lancio non indifferente. Si è trattato di undici date tra le più importanti nell’ambito del power metal sinfonico. Abbiamo avuto modo di porre al gruppo alcune domande sull’esperienza appena conclusa. Allora ragazzi, com’è andato il viaggio? Andrea – “Al momento della partenza, nuntrivo un certo senso di attesa... Oltre a questo non riuscivo a immaginarmi come sarebbe potuta essere la vita in tour. Il tutto per me non è iniziato a Brescia ma la mattina del secondo giorno, quando mi sono svegliato trovandomi a Bratislava... Ok, ci siamo davvero, è quello che ho pensato. E da lì è iniziata la nostra routine giornaliera fatta di carico/scarico dell’attrezzatura, allestimento dello stage, soundcheck e vita in camerino o all’interno dei locali, spostamenti notturni in tourbus” Massimiliano – “Il viaggio è stato un’esperienza grandiosa.. alla partenza eravamo tranquilli visto che venivamo dalla buonissima prestazione avuta al Khèllar 3 sere prima. Già da subito i componenti dei Labyrinth si sono dimostrati simpatici e disponibili”. Qual è stato il concerto più soddisfacente di questo tour europeo? Per quale motivo? Andrea – “Budapest sicuramente, la seconda data. Eravamo consci oramai di cosa era in ballo, in più il palco grande e il numero consistente di persone, molto calde e ricettive, hanno reso speciale lo show. E Milano: un palco di 26 metri... oltre 2000 persone... e suonare davanti al pubblico italiano... un bel ricordo davvero”. Stefano – “Personalmente sono stato appagato da tutti i concerti: ogni sera era una grande soddisfazione!” Michele – “Quello che mi ha più esaltato è stato sicuramente quello all’Alcatraz di Milano, innanzitutto perchè si tratta di uno dei locali più grandi ed importanti d’Italia che ha ospitato numerose star internazionali. In secondo luogo, perchè siamo stati supportati dai nostri amici. Suonare davanti a un pubblico di 2500 persone è stata sicuramente un’esperienza unica!” Dal pub al palco… Stefano – “Eh si, sinceramente mi tremavano le gambe appena cominciato, però quando ho visto il pubblico partecipante coinvolto, la paura si è trasformata in pura energia”. Massimiliano – “ Finalmente ci siamo potuti esibire davanti ad un vasto pubblico fatto praticamente solo da appassionati del genere… E notare la loro approvazione è stata un’ulteriore soddisfazione.” A proposito, com’è stato l’approccio con il pubblico? Michele – “ Il pubblico ha dimostrato fin da subito entusiasmo ed apprezzamento per i nostri pezzi rispondendo in modo esplosivo ai nostri incitamenti…” Talete - “E’ appagante vedere che dopo il concerto la gente voglia far foto con te o firmare autografi o anche semplicemente che ti dica che magari hanno fatto tanta strada solo per vedere il tuo concerto, è davvero un’emozione forte!” Qual è stata la reazione dei media? Andrea - “Su internet i report sono strati buoni: qualche sito ci ha presentato come piacevole sorpresa, tessendo elogi, qualcun altro ha elencato alcuni difetti. Qualcuno ha detto che i Sonata Arctica avrebbero dovuto aprire il nostro concerto... costui forse era pazzo. Per il resto vivo i complimenti con la stessa freddezza delle critiche: fanno entrambi parte del gioco”. Massimiliano - “I complimenti che ci sono stati fatti l’ultimo giorno… Erano tutti dispiaciuti del fatto che non proseguissimo, dal team manager del tour a quello dei Sonata.” Bilancio più che positivo per questa esperienza, dunque… Talete – “ Esperienza positivissima: un portone aperto!” Michele – “Sicuramente un tour europeo insieme a due delle band che stimiamo di più al mondo è un’esperienza unica ed indimenticabile. Un grazie particolare va soprattutto ad Alessio Lucatti che, oltre ad averci supportato e ad aver creduto in noi, è stato molto fiero delle nostre performance.” Quali sono i vostri progetti ora? Stefano – “Per cominciare, lavorare subito al prossimo album e cercare sempre comunque di restare “in vista”. Andrea – “ Un altro tour, fondi permettendo, è alla portata. Il problema è sempre il lavoro... In ogni caso l’idea di ricavarci uno spazio nella scena metal italiana e, magari, europea, non sembra così impossibile...” Martina Rossi 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 20 LA RUBRICA DELL’ECONOMIA LA CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Il Consiglio dei Ministri ha da poco approvato il nuovo schema di decreto attuativo del federalismo fiscale, contenente le norme riguardanti l’autonomia impositiva dei Comuni. Il decreto prevede l’introduzione della cedolare secca sugli affitti. Quest’ultima è una nuova imposta che il proprietario di immobili locati avrà facoltà di scegliere in alternativa a quelle attuali. A decorrere dall’anno 2011, il canone di locazione relativo ai contratti stipulati per immobili ad uso abitativo, e relative pertinenze affittate congiuntamente all’abitazione, potrà essere assoggettato, se il locatore così deciderà, alla nuova imposta, che sostituirà l’Irpef e le relative addizionali, nonché l’imposta di registro e l’imposta di bollo sul contratto di locazione. La cedolare sec- ca interessa le persone fisiche (privati) proprietarie o titolari di diritti reali di godimento su unità immobiliari destinate a locazione ad uso abitativo. Restano invece escluse le locazioni di unità abitative effettuate nell’esercizio di attività d’impresa. I contratti di locazione interessati risultano essere quelli aventi ad oggetto solo ed esclusivamente immobili ad uso abitativo e relative pertinenze. Restano escluse le locazioni di fabbricati strumentali per natura (uffici, negozi, ecc.) ed i terreni. La nuova tassazione alternativa decorrerà dall’anno 2011. Il locatore, che deciderà di optare per la cedolare secca, dovrà darne preventiva comunicazione al conduttore con lettera raccomandata, attraverso la quale rinuncia ad esercitare la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone. Nel caso in cui il locatore opti per l’applicazione della cedolare secca, viene sospesa, per un periodo corrispondente alla durata dell’opzione, la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo, inclusa la variazione accertata dall’Istat. La nuova tassazione prevede un’aliquota del 19% per i contratti agevolati (c.d. contratti di anni 3+2), e del 21% per i contratti liberi (c.d. contratti di anni 4+4) e per altri contratti. La base imponibile sulla quale dovranno essere applicate le diverse aliquote è rappresentata dal canone di loca- zione annuo stabilito dalle parti (comunque non inferiore alla rendita catastale delle unità locate). La nuova imposta dovrà essere versata entro il termine stabilito per il versamento dell’Irpef. Ma quando conviene tassare il canone di locazione attraverso la cedolare secca? Essendo in gioco moltissime variabili soggettive, la valutazione va fatta prendendo in esame ogni caso specifico. Si può comunque affermare che in linea teorica il nuovo regime di tassazione risulta vantaggioso per chi ha un reddito imponibile medio/alto. Oltre i 15.000 euro per i contratti a canone libero (4+4) e oltre i 28.000 euro per i contratti agevolati (3+2). Sono questi i limiti di reddito che fanno scattare le aliquote marginali Irpef del 27% e del 38%, che risultano maggiori delle aliquote per l’applicazione della cedolare secca rispettivamente del 21% per i contratti liberi (anni 4+4) e del 19% per i contratti agevolati. Si ricorda inoltre che l’applicazione della cedolare secca richiede una specifica opzione da parte del soggetto interessato. Uno specifico Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate stabilirà le modalità di esercizio dell’opzione. Il suggerimento è quello di farvi assistere dal vostro professionista di fiducia, il quale saprà indirizzarvi verso la tassazione più vantaggiosa dei vostri redditi da locazione. Dott. Riccardo Mosele Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti Dott. Andrea Benetti Commercialista Esperto Contabile e Revisore Legale dei Conti LA RUBRICA DELLA MEDICINA Le più comuni patologie della mano: il tunnel carpale e le dita a scatto le a quest’aspetto e nel saggio intitolato “ Parte avuta dal lavoro nell’umanizzazione della scimmia” definisce la mano come lo strumento alla base dell’evoluzione della specie umana, mano che diviene quindi sinonimo di lavoro e di dignità. Proprio il lavoro manuale può però essere la causa di alcune fra le più comuni affezioni che colpiscono la mano come vedremo qui di seguito. La sindrome del Tunnel Carpale Il tunnel carpale si trova alla radice del polso ed è costituito da un pavimento formato dalle ossa della mano e da un tetto fibroso costituito dal legamento traverso del carpo. In questo “tunnel” passano alcune strutture nervose (nervo mediano), vascolari e tendinee (tendini dei muscoli flessori delle dita) provenienti dal braccio. In condizioni di normalità, il tunnel carpale è abbastanza ampio per contenere le strutture sopracitate; accade però, con una certa frequenza, che il tetto del tunnel, il legamento trasverso del carpo, si inspessisca comprimendo il nervo mediano sottostante. Le cause di questo restringimento non sono note in dettaglio, ma vi è una netta associazione con molti lavori manuali e ripetitivi il che lascia supporre che i microtraumatismi dovuti allo scorrimento dei tendini ed alla flessione del polso comportino un’infiammazione locale che si manifesta appunto con un restringimento del tunnel, il che determina una compressione sul nervo mediano. Inizialmente i sintomi sono lievi e vanno da una sensazione di intorpidimento della mano ad un formicolio vero e proprio, soprattutto nella zona di innervazione del nervo mediano, cioè alle prime tre dita (pollice, indice e medio). Tali sintomi esordiscono in prevalenza di notte ed al risveglio mattutino, principalmente per due motivi: dormendo, il polso può rimanere a lungo iperflesso o iperesteso determinando così una maggiore pressione all’interno del tunnel carpale; la posizione sdraiata inoltre può ridistribuire i liquidi corporei con un aumento di questi agli arti superiori e quindi anche all’interno del tunnel carpale; il riposo stesso della mano non permetterebbe il drenaggio dei liquidi all’interno del tunnel carpale. Con il passare del tempo (qualche mese) i sintomi si fanno via via più intensi e persistono anche durante le ore del giorno, giungendo addirittura a * E’ possibile effettuare previo appuntamento un test si 196 alimenti con causare perdita di forza prensile (gli oggetti cadono dalle mani) ed atrofia un metodo impedenziometrico. Il risultato dà una indicazione su quali di dei muscoli dell’eminenza thenar questi alimenti si riscontra una intolleranza per poterli così eliminare, (alla base del pollice). La diagnosi di spesso temporaneamente, dalla dieta. Il test dura circa mezz’ora. questa patologia è essenzialmente La mano è l’organo che più distingue l’uomo dagli altri animali: l’acquisizione della capacità prensile, cioè di opporre il pollice alle altre dita formando una pinza, ha consentito infatti di sviluppare ed utilizzare gli utensili necessari al progresso dell’umanità, a partire dalle punte di freccia in selce dei primitivi per arrivare ai moderni computer di oggi. Engels ha dato una connotazione socia- * clinica ma per valutare precisamente i danni subiti dal nervo mediano e la sua possibilità di recupero, è necessario eseguire un’elettromiografia, cioè un esame eseguito dal neurologo che misura la qualità della conduzione elettrica del nervo interessato. Minore è la conduzione misurata, maggiore sarà la gravità della patologia e più lento il suo recupero. Per evitare quindi un aggravamento irreversibile del nervo è quindi necessario provvedere il più precocemente possibile al trattamento di questa patologia. Nelle fasi più precoci, è possibile tentare un trattamento mediante somministrazione di sostanze nutrienti per il nervo (acido alfa lipoico) e infiltrazioni locali con cortisone, in modo tale da sfiammare il tunnel carpale. Tale metodica però ha un alto tasso di recidiva e l’unico vero trattamento definitivo per risolvere il problema consiste nell’intervento chirurgico, cioè nel sezionare attraverso una mini incisione il legamento trasverso che funge da tetto del canale, eliminando così la compressione sul nervo mediano sottostante. L’intervento avviene in anestesia locale e dura circa 5 minuti alla fine dei quali il paziente torna a casa con una leggera fasciatura alla mano da mantenere per meno di una settimana. Generalmente il dolore scompare sin dalla prima notte, mentre il formicolio e l’intorpidimento richiedono un tempo un po’ più lungo a seconda della gravità del danno iniziale patito dal nervo. Le dita a scatto I tendini della mano funzionano come funi in grado di pilotare il movimento delle dita, governandone la flessione e l’estensione. In particolar modo i tendini flessori scorrono nel palmo della mano e si dirigono verso ciascun dito mantenuti in sede da alcune pulegge che ne favoriscono lo scivolamento. In alcuni casi, forse favoriti da un eccessiva usura e da uno sfregamento eccessivo come nel caso del tunnel carpale, queste pulegge si infiammano e si inspessiscono causando dei restringimenti che ostacolano lo scorrere dei tendini. La manifestazione clinica di questa condizione patologica consiste nel blocco in flessione del dito interessato, nel dolore e in un rigonfiamento localizzati alla base del dito stesso. Forzando l’estensione si può percepire uno scatto che corrisponde allo scorrimento del tendine nella puleggia infiammata. La diagnosi è semplice e non richiede nessun esame strumentale, si basa solo sulla visita clinica. Altrettanto semplice è il trattamento di questo problema: in anestesia locale con una mini incisione si procede a rimuovere il restringimento della puleggia risolvendo istantaneamente ed una volta per tutte la patologia. In conclusione resta da sottolineare come nonostante si tratti di patologie di Dott. Christian Comelato facile risoluzione sia necessario coMedico Chirurgo Specialista in Ortopedia e munque cercare di contrastarle sul Traumatologia - Diploma nascere rivolgendosi al medico non in posturologia clinica appena si avvertono i primi sintomi Drigente medico presso ed utilizzando soprattutto per i laUOC Ortopedia Asiago Diploma UEFA allenatore vori più a rischio i mezzi di proteziocalcio a 11 ne più idonei, cioè un semplice paio [email protected] di guanti. 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 Battendo in finale il Fassa L’ASIAGO UNDER 18 VINCE IL TITOLO DI II^ DIVISIONE Con una gara tatticamente de” coach Peter Holaza sicu- sabilità, lo spirito di squadra e perfetta la Supermercati ramente l’artefice di questa di sacrificio. Complimenti Migross Asiago si è imposta stagione da incorniciare che Peter! Un grande ringraziain gara 2 venerdì 25 marzo con un lavoro costante dimo- mento al supervisore John Parall’Odegar per 5 reti a 2 sulla strando malgrado la sua gio- co a Gianluca Canei (neo papà) fortissima formazione del vane età una preparazione di e a Francesco Frigo sempre preH.C. Fassa (che in gara 1 a indubbio valore si è preso sot- senti agli allenamenti con serieCanazei mercoledì 23 aveva to braccio i ragazzi come un tà e dedizione;a tutti i dirigenti, dovuto cedere per 4 reti a 5) padre, portandoli ad un gran- responsabili e accompagnatori. ipotecando il titolo di “ CAM- de risultato e alla meta che ad E infine un grazie a tutti gli splenPIONI D’ITALIA 2010/2011" inizio stagione si era didi genitori di questi ragazzi del campionato nazionale 2a prefissato ma soprattutto a sempre uniti e affiatati a sedivisione nonchè la promozio- far loro capire l’importanza guire e sostenere la squadra! ne in 1a divisione . Una splen- della disciplina e della respon- Giulio Zallot dida e memorabile giornata sigillata dalla premiazione con la medaglia “d’oro “ a ciascun atleta e la consegna del trofeo. Questa è stata la vittoria di tutti!! In primis di questo splendido gruppo di ragazzi molto unito e affiatato LA FORMAZIONE. Simone Basso, Luca Tagliaro, Andrea Sambugaro, Nicola Munari, Matteo Rossetto, Nicola Frigo, Omar Valente, Nicola dentro e fuori del Basso, Simone Zallot, Marco Magnabosco, Fabrizio Pace, Gabri Radovan, ghiaccio che si Luca Stevan, Alessandro Mosele, Nicolas Pivari, Nicola Rossetto, Giulio sono impegnati Frigo, Michele Stevan, Davide Mantovani, Andrea Strazzabosco, Davide Rodeghiero, Davide Dal Sasso, Giambattista Fiorese. Staff tecnico: Peter per tutta la staHolaza, John Parco, Gianluca Canei, Berico Bortoli. gione, al “gran- Il cammino dei nostri campioncini Erano dodici le squadre al via del Campionato Italiano Under 18 di seconda divisione (Appiano, Asiago, BrunicoB, Chiavenna, Fassa, Gardena, Milano, Ora, Pergine, Pontebba, Valpellice e Valrendena) ed al termine della stagione regolare la formazione giallorossa allenata con tanta “sapienza” (un misto di doti tecniche, umane e psicologiche) da Peter Holaza si è piazzata al 3° posto con 33 punti (dietro al Fassa, 44, ed all’Ora 35). Nei quarti di finale dei playoff gli U18 altopianesi si sono trovati sulla strada l’Ora, battuto prima in trasferta (1-3) e poi in casa (5-2). Nelle semifinali l’avversario è stata la formazione trentina del Pergine, sconfitta due volte prima all’Odegar (4-2) e poi in casa (3-4). Alla finale sono state promosse la capolista Fassa e l’Asiago e per entrambe questo risultato portava la qualificazione alla prima divisione; c’era ancora in ballo però, il successo del campionato e lo “scudetto”. Andando a vincere a Canazei (4-5) i leoncini gettavano le basi per la vittoria finale, arrivata e suggellata grazie al 5 a 2 con cui all’Odegar hanno bissato il successo dell’andata. Cesare Pivotto 21 La nazionale prepara il Mondiale della risalita All’Odegar due amichevoli con la Polonia domenica 3 e con la Francia sabato 9 aprile “Eletta” al ruolo di sede ufficiale dei raduni della nazionale di hockey ghiaccio, Asiago ospita ancora una volta in questi giorni la pattuglia azzurra che si prepara ai Campionati Mondiali di 1^ Divisione, gruppo A, che si disputeranno a Budapest, in Ungheria, dal 15 al 24 aprile prossimi. Il raduno è iniziato il 27 marzo e si concluderà il 14 aprile; agli ordini di coach Rick Cornacchia e dello staff tecnico il roster dei convocati (elenco dal quale mancano ovviamente gli “azzurrabili” di Asiago e Val Pusteria, impegnate nella stretta finale della corsa allo scudetto, ma anche di “senatori” del calibro di Parco, Rolly Ramoser, DeBettin, Margoni) sta preparando al meglio l’impresa di bissare Torun 2009 quando gli azzurri vinsero l’analogo contest e risalirono nel ranking dell’élite dell’hockey mondiale. Nel programma di avvicinamento all’appuntamento magiaro gli azzurri disputeranno 4 amichevoli, di cui due ad Asiago: domenica 3 aprile alle ore 20.30 all’Odegar andrà in scena Italia/Polonia (diretta televisiva su Rai Sport), match che verrà bissato lunedì 4, sempre alle 20.30, in quel di Pergine; sabato 9 aprile, sempre alle 20.30, di nuovo all’Odegar per Italia/Francia, ancora una volta replicato all’indomani, domenica 10 aprile alle ore 18.30, sempre sulla pista trentina di Pergine (diretta televisiva). Per quanto riguarda il programma ufficiale del Mondiale di Budapest, il calendario verrà rielaborato dalla Iihf a seguito del ritiro annunciato dalla Federazione Giapponese di Hockey su Ghiaccio, in seguito alla grande tragedia dello scorso 11 marzo. HOCKEY INLINE Serie A1 Playoff all’ultimo respiro Gli Asiago Vipers, da sette anni campioni d’Italia, si qualificano in extremis. Nei quarti di finale l’Edera Trieste Alla fine ce l’hanno fatta. Nei playoff, al via tra sabato e domenica con gara 1 dei quarti di finale, ci saranno anche gli Asiago Vipers, da sette anni detentori dello scudetto. Ma c’è mancato davvero poco per la clamorosa eliminazione. Nel penultimo turno, infatti, gli altopianesi erano crollati a Monleale, subendo il sorpasso in classifica dei piemontesi. Tutto rimandato all’ultima giornata di campionato. Impensabile alla vigilia arrivare a giocarsi tutto in una partita, nonostante si sapesse che la stagione sarebbe stata durissima e condizionata dal dover tirare la cinghia. Contro Cittadella serviva solo vincere, anche per l’orgoglio, e sperare soprattutto che Monleale non riuscisse a fare altrettanto sulla pista di un Civitavecchia già sicuro del 6° posto. I Vipers, di certo senza entusiasmare, hanno sbrigato il compitino (8-4), ma la qualificazione è arrivata grazie ai Pirati, che hanno compiuto fino in fondo il loro dovere, onorando lo sport, superando (6-3) il Monleale, protagonista, anche in Europa, di un’annata davvero positiva. << Finalmente – dice il tecnico Cristian Rela nel dopo gara – ci è tornata indietro un po’ di fortuna. Sono contento per i ragazzi; questa qualificazione, soffertissima, è un premio alla loro dedizione ed un ulte- riore stimolo per cercare di difendere più a lungo possibile il titolo. Non vogliamo mollare proprio adesso >>. Scampato il pericolo-eliminazione, la Rigoni di Asiago Vipers si tuffa nei playoff e l’avversario è ben noto: l’Edera Trieste, vincitrice della regular season ed imbattuta dalla prima giornata di campionato. Un remake dell’ultima finale scudetto, anche se ci sarà più di qualche protagonista in meno rispetto allo scorso anno. << Trieste ha certamente qualcosa in più in questo momento – prosegue Rela – e per la prima volta partiamo sfavoriti in una serie con l’Edera, ma sono convinto che non sia chiusa in partenza. Possiamo dar fastidio ai nostri avversari, a patto di migliorare in termini di disciplina ed attenzione. Niente errori o penalità gratuite. Non possiamo permetterceli, così come non possiamo fallire le occasioni che sapremo costruire >>. Un duello infinito nel corso delle ultime stagioni (31 volte, tra campionato, coppe e Champions, con 22 successi asiaghesi) pronto a vivere altre due, forse tre puntate. Si inizia da Asiago domenica 3 aprile (ore 18); una settimana più tardi, il 10 aprile (ore 18), si replica a Trieste. Eventuale “bella” martedì 12 aprile ancora sulla pista giuliana. Per la prima volta l’Edera parte con il peso di essere la favorita, per questa serie ed anche per il titolo, ma Asiago, nonostante non sia più quello di un tempo (nemmeno troppo lontano), ha ancora fama di esser brutto cliente e certamente Sartori e compagni sapranno lottare ed onorare fino in fondo la maglia arancionera e quel triangolino tricolore che da sette anni portano, orgogliosamente, sul petto. Stefano Angonese La “stecca d’oro” ad Asiago Riccardo Mosele, attaccante dei Ghosts Padova, è il miglior realizzatore della A1. Podio tutto altopianese con i compagni di squadra Claudio Mantese e Stefano Frigo Il primo altopianese ad aggiudicarsi la “stecca d’oro”, riconoscimento che la Lega Nazionale Hockey al termine della regular season assegna al miglior realizzatore della A1, era stato Cristian Rela (Asiago Vipers) nella stagione 2003/04, quando, però, il massimo campionato era ancora diviso in due gironi. Dal 2007 si è passati al girone unico e quest’anno il titolo torna ad Asiago grazie a Riccardo Mosele, attaccante, uno dei “fantastici quattro” (ex Vipers) che stanno portando in alto i Ghosts Padova di Classifica finale regular season A1. Edera Trieste punti 55; Padova 49; Milano 43; Ferrara 38; Arezzo 33; Civitavecchia 31; Vicenza 20; Asiago 19; Monleale 17; Cittadella 14; Polet Trieste 3. Retrocede in A2 il Polet Trieste. Promossi in A1 Empoli e Latina. Così nei quarti di finale (al meglio dei tre incontri). Edera Trieste-Asiago Vipers; PadovaVicenza; Milano 24-Civitavecchia; Ferrara-Arezzo. Gara 1 si gioca in casa della peggio classificata in regular season. Le altre vipere. In Serie B tutto procede per il meglio. Nella fase a gironi, gli Asiago Black Vipers hanno inanellato due vittorie contro Napoli e Messina e si apprestano a ricevere (domenica 3 aprile, ore 14) il Forte dei Marmi per la leadership. Tornano in pista, dopo aver saltato il primo turno ad eliminazione diretta, anche gli Asiago Vipers. Gli “Amatori”, sabato 2 aprile ore 18, ospiteranno i Diavoli Vicenza nella gara di andata del secondo turno. Il ritorno, una settimana più tardi, nell’impianto berico di viale Ferrarin. Marobin. Lotta in famiglia per tutta la stagione, poi il sorpasso ai danni di Stefano Frigo e Claudio Mantese, grazie all’assist di quest’ultimo ad una manciata di secondi dal termine dell’ultima partita della regular season contro il Vicenza (avversario anche nei playoff). Altrimenti sarebbe stato un singolare arrivo ex equo a quota 41. Per Mosele 42 reti, secondo solo al record dello sloveno Nejc Sotlar (57!) realizzato nel 2007/08, che si aggiungono alle 135 già realizzate in maglia Vipers e che lo collocano ancora al comando della graduatoria “all time” della formazione arancionera. << Bella soddisfazione >>. Attacca Mosele, che poi aggiunge: << Quest’anno, giocando molti più minuti rispetto al passato, tutti abbiamo avuto più possibilità di andare a segno e di trovare il giusto feeling con la porta. Nelle ultime settimane, comunque, si avvertiva il clima di “garetta” tra di noi e, infatti, difensivamente siamo stati scandalosi. Tutti avanti, insomma. Foto: Ghosts Padova Alla fine, comunque, è stata una vittoria di squadra e l’ultima azione lo conferma. Claudio (Mantese), in settimana, mi aveva anche procurato un paio di stecche nuove e poi mi ha addirittura servito l’assist per il gol decisivo. Confesso, comunque, che a fine gara non sapevo di aver vinto; pensavo il premio venisse assegnato al termine dei playoff >>. Nel weekend scattano i quarti di finale. Evitato Asiago, meglio così per voi? << Mi sarebbe piaciuto affrontarlo, perché sarebbero state tre gare tirate, ma alla fine penso che trovare Vicenza sia meno complicato. Le squadre tutto sommato si equivalgono, ma con Asiago sarebbe stata una serie più difficile a livello emotivo e molto più dispendiosa >>. A suon di gol (gli ex Vipers hanno realizzato 161 reti delle 176 totali del Padova) verso dove? << La semifinale è alla nostra portata; poi vedremo, ma dovremo migliorare difensivamente per poter far strada. In ogni caso stiamo facendo grandi cose >>. S.A. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 22 Bronzo tricolore per Giulia Gianesini Giulia Gianesini dopo il secondo posto conquistato nella gara a squadre, ultimo atto delle finali di Coppa del Mondo 2010-11, sale sul podio, medaglia di bronzo, ai Campionati Italiani “assoluti” di sci alpino proposti in varie località della Valle d’Aosta. La galliese ottiene la sua settima medaglia nella massima rassegna tricolore sulla pista Chercouit di Courmayeur al termine di una gara dove le temperature primaverili ed i conseguenti problemi di neve hanno giocato qualche brutto scherzo a più d’una delle favorite. Non è stato invece così per la “poliziotta” altopianese né per Federica Brignone, al suo primo “oro” in carriera, né tantomeno per l’espertissima Denise Karbon alla fine delle due manche seconda a 1"07 dalla “carabiniera” lombarda, a sua volta migliore di tutte le concorrenti in entrambe le fasi di gara. Dopo la discesa d’apertura Giulia Gianesini accusava un ritardo di 1"40. Un “gap” difficile da colmare anche perché la Brignone, come suo solito, applicava la formula “o la va o la spacca”. Neppure Denise Karbon riusciva a contrastarla così le posizioni di metà gara sono risultate identiche anche in sede di consuntivo finale. I precedenti podi dell’altopianese, un oro nel 2009 sull’Alpe Cermis, tre argenti e due bronzi segnalano come in carriera abbia dimostrato una buona continuità di rendimento anche a fine stagione periodo in cui, solitamente, si collocano gli “assoluti”. Nella suo bilancio della rassegna valdostana anche un 9° posto in super-g ed un 12° in discesa libera. R.A. Roberta Rodeghiero ai Mondiali di Mosca Roberta Rodeghiero, la bella e brava pattinatrice asiaghese quasi ventunenne (auguri per il compleanno che festeggerà il 7 aprile!), dopo i tanti bei risultati conquistati in varie competizioni a livello nazionale e internazionale, raggiunge un altro grande obiettivo: la convocazione ai Mondiali di pattinaggio di figura. La manifestazione iridata, inizialmente programmata a Tokio a causa dello tsunami era stata sospesa e poi riassegnata alla Russia e si svolgerà dal 24 aprile al primo maggio alla Hodynka Arena di Mosca (14mila posti), costruita nel 2007 per i Mondiali di hoc- key. Immensa la soddisfazione per questo appello per l’atleta nata e cresciuta anche sportivamente ad Asiago e oggi portacolori della Sesto Ice Skate, società di Sesto San Giovanni (Milano) dove la giovane vive, frequenta l’università e si allena guidata dall’allenatrice di 4° livello Franca Bianconi. Dopo essersi distinta a vari livelli negli scorsi anni ed essere sempre arrivata sul podio nelle gare nazionali dal 2005 ad oggi, in questa stagione ha ottenuto risultati prestigiosi tra cui il sesto po- Marco Faccin: davvero insuperabile Tra i bancari è il migliore, in Italia e in Europa. Non in ufficio o dietro gli sportelli, bensì sui campi da sci, nelle competizioni organizzate dal circuito interbancario nazionale e internazionale. L’altopianese Marco Faccin, dipendente della Banca Popolare di Vicenza, anche quest’anno si è messo tutti alle spalle e ha fatto incetta di vittorie. La più prestigiosa è sicuramente quella ottenuta allo Ski Meeting Interbancario Europeo svoltosi ad Andalo dal 22 al 29 gennaio con la partecipazione di atleti rappresentanti tutte le banche d’Europa. Marco Faccin, nello slalom gigante a manche unica, si è imposto con il tempo di 58.17 sul norvegese Kim Yngland giunto secondo a 01.40 (una vecchia conoscenza di Marco che già lo aveva incontrato tra i professionisti qualche anno fa, quando era avviato ad una promettente carriera di sciatore interrotta da un incidente in pista). Il giovane “atleta in cravatta”, ripete così il successo dello scorso anno nella stessa competizione, centrato sulle piste del Sestriere. “Qualcuno che mi dà un po’ di filo da torcere a livello europeo magari lo pos- so trovare – dice Marco sorridendo – e so che non devo rilassarmi troppo nella prova internazionale, ma sui colleghi di casa ho ancora un certo margine su cui poter contare anche se, mano a mano che gli anni passano è sempre più difficile”. Il margine di cui parla si attesta per esempio intorno ai 45 secondi, ovvero il distacco inflitto da Marco al secondo classificato nel Campionato Italiano Bancari, ultimo appuntamento stagionale, svoltosi il 12 marzo a Prato Nevoso. Questione di talento! Il tutto infatti è stato ottenuto anche senza tanto allenamento visto che, lavorando in banca dal lunedì al venerdì, per mettere gli sci c’è tempo solo il sabato e la domenica, giorni in cui si dedica anche alla preparazione della squadra Ristorante vicentina dei bancari e dei giovani atleti dello sci club Sette Comuni. Anche sulle nevi di casa, il nostro campione era stato grande protagonista. Infatti, il Campionato Interbancario Triveneto quest’anno si è svolto al Verena grazie all’interessamento e all’organizzazione curata dallo stesso Marco e da papà Paolo, da sempre grande appassionato di sci. “Il sogno – ci dice proprio Paolo - sarebbe poter portare in Altopiano, anche il Campionato europeo, vale a dire un’intera settimana da tutto esaurito, cioè una manifestazione importante anche e soprattutto sotto il profilo turistico, ma c’è tanto lavoro dietro e forse ci mancano strutture e soprattutto la giusta mentalità”. Stefania Longhini sto alle Universiadi di Erzurum in Turchia, la migliore delle atlete italiane, e la medaglia di bronzo alla seconda edizione del Mont Blanc Trophy, gara internazionale Isu svoltasi a Courmayeur a metà febbraio. Roberta, in questi giorni impegnata a Selva di Val Gardena nel 21° Gardena Spring Trophy, a Mosca rappresenterà l’Italia per il patti- naggio artistico insieme a Carolina Kostner. “Roberta è la prima pattinatrice asiaghese nella storia ad ottenere una convocazione ai Mondiali – sottolinea il consigliere federale Mario Lievore – non posso che esprimere tutta la mia contentezza per questo traguardo che onora l’Altopiano, con un grossissimo in bocca al lupo alla nostra atleta”. Roberta Rodeghiero domenica sera, di ritorno da Selva di Val Gardena, si esibirà allo stadio Odegar con una breve coreografia prima dell’amichevole internazionale di hockey su ghiaccio tra Italia e Polonia (che verrà trasmessa in diretta televisiva su Rai Sport). Stefania Longhini Calcio a 5. Immobiliare Stella – Asiago FINALE DI STAGIONE INCANDESCENTE Dopo la vittoria conseguita con il risultato di 11 a 5 nell’ultimo turno di campionato disputato venerdì scorso tra le mura amiche del Centro Sportivo Comunale di Asiago, contro la forte compagine del Cittadella, l’Immobiliare Stella Asiago sarà chiamata necessariamente a vincere gli ultimi due turni del campionato Regionale di serie D per poter mantenere vive le speranze di acciuffare il quinto posto in classifica generale, che permetterebbe l’accesso ai play-off finali. Anche se è prematuro stilare bilanci prima della fine della stagione, bisogna necessariamente elogiare la formazione asiaghese, ottimamente guidata dal mister Rudy Baù che, all’esordio nel primo impegnativo campionato Regionale di serie D, ha saputo mantenersi ai vertici della classifica, vincendo con tutte le squadre capoclassifica, ma pagando purtroppo a caro prezzo un cattivo inizio di stagione, caratterizzato da vari infortuni ed inesperienza. I prossimi importanti appuntamenti sono in programma per venerdì 8 aprile e venerdì 29 aprile, sempre presso il cen- tro Sportivo Comunale-Palestra IPSIA di Asiago, con calcio d’inizio alle 21,30, rispettivamente contro il Futsal Loria e il Castelfranco 97, incontri che chiuderanno la stagione agonistica. Per quanto riguarda invece il campionato provinciale CSAIN, l’ Immobiliare Stella Asiago , dopo aver vinto il proprio girone, sarà impegnata , nei primi giorni di maggio, nella fase finale del torneo, la cui eventuale vittoria aprirebbe le porte alle finali regionali, previste a Caorle il prossimo 27 e 28 maggio.Alessandro Cunico L’Energy di DanzAsiago piace alla giuria Il gruppo di hip hop della scuola DanzAsiago ha partecipato domenica 27 marzo all’”XIII Concorso Città di Chiampo”. Al concorso hanno preso parte 50 scuole, con più di 300 allievi, che si sono esibite nelle varie discipline della danza. Con una coreografia intitolata “Energy”, creata dai loro 4 insegnanti Michael Fields, Riky Benetazzo, Clotilde Gastaldello e Karin Dal Pezzo (Dangerous Game) le allieve Cecilia Frigo, Elena Gheller , Elena Gios, Grazia Marziliano, Giulia Micheletto (del gruppo fa parte anche Giulia Carozzi), hanno ottenuto la menzione della giuria. “Energy – dicono le ragazze – è il nome della nostra coreografia,ma anche il termine più adatto per descrivere lo spirito con il quale l’ab- biamo eseguita! Il concorso a Chiampo è stato il primo che abbiamo affrontato insieme,dando il meglio di noi stesse e dimostrando fin dall’inizio il nostro impegno e la nostra grande passione per l’hip-hop. E’ stata per noi un’esperienza molto importante soprattutto perchè ha unito il nostro gruppo e perchè con grande soddisfazione siamo riuscite a conquistare un premio”. La scuola ha partecipato al concorso anche nella categoria Modern-jazz/contemporaneo con una coreografia di Maria Slongo “Disconnect” eseguita dalle allieve Valentina Baù, Elena Rigoni, Giada Leone, Martina Rossi, Ylenia Rossi, Angela Tumolero. CASA ROSSA Pizzeria birreria Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc.. Loc.Kaberlaba Asiago SPORT 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 23 Sci nordico - Mondiali master 2013 Trasferta canadese per il Comitato Il lavoro preparatorio del Comitato Organizzatore della World Master Cup in programma ad Asiago e sull’altopiano nel 2013 include monte fasi. Una di queste, molto importante, ha visto la delegazione altopianese volare a Sovereign Lake località canadese sede dei “mondiali master” di quest’anno. Il motivo della trasferta oltre-oceano è riassunto da Franco Sella assessore allo sport del comune capoluogo: “Abbiamo raggiunto la British Columbia in quattro: Alessandro Rigoni presidente esecutivo del comitato, Gianni Stella, l’interprete Saila Britz ed il sottoscritto. Come lo scorso anno a Falun, sono state fornite informazioni sul territorio, le sue piste, l’ ospitalità, gli itinerari d’interesse turistico, le sistemazioni logistiche, i trasporti ed ogni altro ragguaglio possibile per meglio presentare l’appuntamento di Asiago Compito principale fornire informazioni sul territorio, le sue piste, l’ ospitalità, gli itinerari d’interesse turistico, le sistemazioni logistiche, i trasporti ed ogni altro ragguaglio possibile per meglio presentare i “nostri” mondiali. Eravamo stati anche a Falun lo scorso inverno in identica circostanza però a Sovereign Lake il lavoro si è rivelato di maggior spessore. Siamo contenti – prose- gue Franco Sella - del messaggio veicolato direttamente alle tante persone, atleti, tecnici ed accompagnatori che ci è stato possibile contattare. Per noi un’importante esperienza perchè abbia- mo anche preso diligentemente nota dei sistemi organizzativi e dell’impostazione data dai canadesi al loro lavoro”. Quale il bilancio complessivo della lunga trasferta? “La sede delle gare è un posto piccolo ed immerso tra i boschi, lo stadio è funzionale, l’organizzazione buona: un contesto però molto diverso dal nostro. Lì – conclude – ci siamo resi conto dell’importanza delle informazioni forni- te perché far conoscere in anticipo ciò che fra meno di due anni i master troveranno qui da noi consentirà loro di valutare per bene l’ ampio ventaglio di offerta turistica che siamo in grado di offrire oltre a piste ed impianti che, di sicuro, saranno all’altezza delle attese”. Il lavoro del Comitato Organizzatore sta naturalmente proseguendo anche ad Asiago per comporre, una scelta dopo l’altra, quel complesso puzzle che prende il nome di “Mondiali master 2013”. Renato Angonese Alle Fiamme Oro il Trofeo Campi di Battaglia Pattinaggio su ghiaccio Una stagione così così Come accade ormai da parecchi anni il lavoro organizzativo promosso annualmente dal Gsa Asiago si chiude a marzo col classico Trofeo Campi di Battaglia. Un periodo, questo, scelto non a caso dalla società presieduta da Fabrizio Dalle Ave perché verso il termine della stagione il calendario nazionale lascia qualche spazio in più e perché il tracciato necessario “per non dimenticare” quanti su quelle montagne lasciarono vita, sogni e speranze è maggiormente fruibile. Quest’anno il trofeo è andato alla squadra delle Fiamme Oro di Moena composta dall’asiaghese Sergio Rigoni, Janmattie Kostner e Marco Fiorentini al termine di una sgroppata solitaria messa in atto sin da subito dal trio della Polizia di Stato. La gara, 25 km in tecnica libera con la formula delle staffette a tre, col tempo è uscita dai confini altopianesi ed oggi attira fondisti dal nord come dal centro Italia perciò l’auspicio degli organizzatori del Gsa Asiago è quello che la Fisi prenda in esame l’ istituzione del titolo italiano di sci nordico a squadre. Questo nuovo traguardo tricolore troverebbe, proprio sulle piste del “Campi di Battaglia”, la sua sede ideale. L’edizione 2011, con la nevicata a metterci del suo da metà gara in avanti, è riuscita come da pronostico visto lo schieramento di volontari messo in campo dagli organizzatori vicentini ormai mol- to esperti in materia. Per parte sua il Centro Fondo Gallio assicurava una puntuale battitura del tracciato che vedeva nel transito dallo storico Piazzale Lozze la “Cima Coppi” della giornata. Per valicarla le cinquantadue formazioni al via, incluse tre femminili ed una mista, affrontavano anche tratti di salita impegnativi. In fase di rientro al Rifugio Campomulo, sede di partenza ed arrivo, era la nebbia a complicare la fatica, poi rincarata dalla neve. Ciascun terzetto ha quindi cercato il proprio ritmo ed al termine i giudizi si rivelavano positivi. Mentre i “fuori quota” delle Fiamme Oro conducevano gara a sé alle loro spalle le migliori terne civili lottavano per i restanti gradini del po- dio utilizzando fino in fondo le energie che la singola squadra era in grado di mettere in pista. Percorso e “meteo” s’incaricavano puntualmente di far selezione così il secondo posto assoluto era per la suqadra “B” del Gsa Asiago composta da un altopianese, Marco Crestani, da un “aquilotto” Gianni Penasa e dal “cittadino” dei Colli Euganei Francesco Merlini. Eterogenea la provenienza, grande il risultato finale. Il bronzo era per una “mista” trentina perché formata da tre fondisti, Roberto Gabrielli, Alessandro Calliari e Marino Vanzo, tesserati per altrettante società dello stesso Comitato Fisi A dar ragione agli organizzatori nel perseverare con il “Campi di Battaglia” la presenza di parecchi giovani schierati nei vari terzetti. Una squadra, quella dell’Asiago Sci, era formata soltanto da loro era premiata proprio per questo. Il Trofeo Tonino Carli è andato al Gsa Asiago “A” (Baù-BenettiMagnabosco), prima squadra interamente altopianese al traguardo, quello della Sezione Ana “Monte Ortigara” premiava invece la miglior formazione Ana. Anche in ambito femminile il trio Hartmann Bettega-BitchougovaDe Martin era inattaccabile e chiudendo in 17° posizione assoluta sottolineava lo spessore tecnico della squadra trentinbellunese. Per loro vittoria e Trofeo Paolo Scaggiari. Le altre due squadre femminili al via meritano ampiamente il podio perché la tenacia non è certo mancata alle sei ragazze trovatesi a concludere la loro fatica proprio quando neve e nebbia si erano fatte più inistenti. In sede di premiazione gli intervenuti, dal presidente del Gsa Asiago Fabrizio Dalle Ave, al vice presidente della “Monte Ortigara” Daniele Busa, a Franco Sella Assessore allo Sport del Comune di Asiago al Presidente della Fisi vicentina Silvano Panozzo, ne sottolineavano l’importanza perché coincidente col 150° dell’Unità d’Italia. Renato Angonese Si pensa già al futuro: il programma per la pista lunga della Federghiaccio è ovviamente incentrato sulle Olimpiadi russe del 2014 – E nel panorama del pattinaggio si affaccia la promessa Andrea Stefani Quella appena archiviata non si può certo definire stagione positiva per il pattinaggio in pista lunga altopianese. A livello nazionale, dove militano le nostre due “lame” Enrico Fabris e Luca Stefani, le premesse della vigilia erano ben diverse: cambio del direttore agonistico delle squadre azzurre, da Maurizio Marchetto all’olandese Gianni Romme, cambio del consigliere federale referente con Sergio Anesi a sostituire Luciano Tava, rinnovo parziale dei sistemi di allenamento ed altro ancora. Gli atleti di prima linea da Enrico Fabris a Matteo Anesi a Luca Stefani si erano dichiarati ampiamente soddisfatti del “nuovo corso” e, quindi, tutto sembrava avviato per il meglio. In pista, come ben si sa, le cose sono poi andate diversamente, sia per l’infortunio in cui è incorso Enrico Fabris alla vigilia degli “europei” casalinghi di Collalbo, sia per altre situazioni che non hanno permesso di raccogliere quello che ci si attendeva. Così l’ultima parte della stagione è filata via anonima e senza acuti di particolare rilevanza. Fà eccezione qualche buon piazzamento del trentino Matteo Anesi da quest’anno dedicatosi, con un certo profitto, alla distanze corte. Certo il cambiamento molto profondo nella conduzione tecnica ha avuto il suo peso. Su può allora considerare l’annata 2010-11 come periodo di transizione? Alla luce dei risultati è sperabile sia stato così soprattutto se staff tecnico ed atleti, valutato con obiettività l’andamento non positivo ormai alle loro spalle, sapranno far tesoro dell’esperienza vissuta ed assieme sapranno ripartire con rinnovato impegno. Il programma del settore pista lunga della federghiaccio è ovviamente incentrato sulle Olimpiadi russe del 2014 ed in questa prospettiva andranno calibrate le prossime stagioni. Certo c’è tanto da lavorare, come lo stesso Luca Stefani ammette. Altrettanto afferma Enrico Fabris finalmente uscito dall’infortunio e già proiettato verso il 2011-12 quando dovrà vedersela con la “nouvelle vague” degli anelli ghiacciati che l’inverno scorso, assente l’asso olandese Sven Kramer, è salita prepotentemente alla ribalta. Proscenio internazionale dov’è stato opportunamente introdotto anche Andrea Stefani classe 1994. Il fratello minore di Luca ha fatto il suo esordio ai Campionati Mondiali Junior di Sejnaioki in Finlandia con la qualifica, hockeisticamente parlando, di “rookie”, ovvero di atleta fra i più giovani. Tutto sommato se l’è cavata bene dimostrando di non temere il massimo confronto tecnico in categoria. “Farò meglio l’anno prossimo” ha commentato. C’è da credergli a meno che qualche società ciclistica che lo corteggia, non lo convinca a lasciare i pattini per i pedali. In tal caso la pista lunga azzurra perderebbe una sicura promessa. Renato Angonese 8 l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 24 Finale di stagione con trionfo dei fondisti dell’Unione Sportiva Asiago Sci a Passo Cereda SCI Davide Cantele e Luca Rigoni: sono sempre loro i grandi protagonisti di questa stagione sciistica. Nei giorni 19-20 marzo sulle piste di Passo Cereda nella valle di Primiero si è tenuta la penultima Nazionale Giovani. Qui i nostri atleti si sono difesi con grande onore, emergendo ancora una volta e dimostrandosi i migliori in pista. Il primo giorno giro pista 1 x 3,3 km, partenza individuale ogni 20 secondi, dislivello 104 metri totale, temperatura alta, e grande vittoria di un sensazionale Davide Cantele, arrivato con un tempo di 10’01.03 e un secondo posto per Luca Rigoni con un tempo finale di 10’05.7. Dunque i due atleti asiaghesi sui primi gradini del podio ad incoronare una stagione decisamente positiva. Nella categoria Allievi, alla quale era aperta la Nazionale Giovani, al femminile si è imposta la nostra Debora Rosa con una grandissima performance che l’ha proiettata sul gradino più alto del podio. Grande soddisfazione per tecnici e genitori, oltre che ovviamente per gli atleti. La seconda PALLAVOLO giornata è stata segnata da una sfortunata prova per Davide che è sceso sino alla diciassettesima posizione, ma senz’altro positiva per Luca Rigoni arrivato quinto. Nell’ultima Nazionale Giovani, sempre i nostri due, appartenenti alla staffetta “A” del Veneto assieme a Kristian Zus e Alberto Pezzo hanno chiuso in settima posizione. Dopo le tante imprese positive degli atleti dell’Unione Sportiva Asiago Sci in questa stagione sciistica siamo arrivati al capolinea, ma resta il ricordo di una bella stagione ricca di successi. Si ringraziano in particolare Davide Cantele per il bronzo ai Campionati Italiani Aspiranti e la vittoria di una NG, Debora Rosa per le due medaglie ai Campio- nati Italiani Allievi e Luca Rigoni per la vittoria nella NG sprint. Un ringraziamento doveroso anche agli altri atleti che hanno dato lustro alla società in questa stagione sciistica, ma anche a tutti quelli che per pura passione sacrificano tanto del loro tempo mantenendo vivo il valore per lo sport e per lo sci di fondo. Ancora un ringraziamento al presidente Sergio Vellar e alla società, a tecnici e preparatori, a tutti gli appassionati, genitori e volontari che tengono alto lo spirito di questo magnifico sport. Con l’augurio a tutti gli atleti di raggiungere i propri obiettivi, diamo l’arrivederci all’anno prossimo. Morena Turetta Settore giovanile in gran spolvero ULTIMI SCAMPOLI DI CAMPIONATO Campionati di Prima Divisione in dirittura d’arrivo, ma per le formazioni della P.G.S. Pallavolo Cesuna il termine dell’attività agonistica porta con sé l’amara notizia dell’anticipata retrocessione già a tre giornate dalla fine della stagione. L’andamento altalenante sia del Caseificio Pennar che de La Bussola Asiago, rispettivamente squadra maschile e femminile, ha infatti fortemente condizionato la gestione del risultato nelle partite succedutesi nel tempo. Purtroppo a fine campionato sono i punti che faranno la differenza per determinare le squadre che resteranno nell’elite della pallavolo provinciale. Classifica che sicuramente pesa di più per la for- CALCIO Arriva la primavera e, finalmente, l’Asiago Calcio Altopiano torna a casa, allo stadio “Zotti”. Ed il rientro è di quelli col botto: la compagine di Lorenzi, infatti, dopo il secondo pareggio a reti bianche contro il New Team SS. Trinità, riprende subito la marcia, superando una diretta concorrente, l’Arsiero, con un rotondo 3-1 (in gol Carli, Davide e Roberto Rigoni). Grazie a questo successo, il n.14 della stagione, l’Asiago consolida la sua terza posizione nel girone B e riporta a 7 punti il cuscinetto sulla zona playoff. Margine tutt’altro che trascurabi- mazione femminile, visto il maggior numero di avversarie suddivise nei due gironi da sbaragliare; diverso il discorso per la squadra maschile che potrà giovare della possibilità di reintegro nei ranghi di Prima Divisione, ovviamente confidando in qualche punticino da qui al termine del girone di ritorno per avvantaggiarsi sulle dirette avversarie in classifica. Richiesto più che mai un diverso approccio psicologico alle partite, che possa portare a risultati più proficui anche in termini punteggio: a riguardo non si deve tralasciare che anche la competitività del gruppo è andata via via scemando. Il Caseificio Pennar dovrà allora riuscire a sfruttare al massimo il fattore campo, dato che tre partite su quattro (da conteggiare anche il recupero della sedicesima di campionato) verranno giocate fra le mura amiche del Palazzetto dello Sport di Roana. Necessaria quindi un’impennata d’orgoglio che faccia maturare con profitto i propositi belligeranti del gruppo guidato da Fabio Munari già a partire da questo sabato 2 aprile nella sfida contro i bassanesi dell’A.S. S. Croce in programma a Roana per le 20,30. Poco prima, alle 18,30, terrà Terza categoria, Asiago da podio le a sei turni dalla fine, anche tenendo in considerazione il calendario dei giallorossi da qui fino al 15 maggio, ultima di campionato: S. Quirico, S. Tomio, Galvanauto Motta, Union Pedemontana, Zanè e Montecchio Precalcino. Ben diversa, invece, nel girone di Bassano la situazione del GLC, ormai senza più velleità per questa stagione. Gli altopianesi, dopo il turno di riposo, sono tornati in campo domenica, cedendo un po’ a sorpresa (0-2) al Real Stroppari. Si attende solo il rompete le righe. S.A. Classifica Terza Categoria girone B: Galvanauto Motta punti 52; Cogollo * 51; Asiago 48; Monte di Malo 46; Arsiero e Union Pedemontana 41; S. Quirico 34; Novoledo Villaverla 31; Zanè 29; Montecchio Precalcino 28; New Team SS. Trinità 27; Valli 26; Azzurra Agno * 23; Rozzampia e Giavenale 21; S. Tomio 15. (* una partita in meno) Prossimo turno (3 aprile – ore 16): S. Quirico – Asiago Classifica Terza Categoria girone Bassano: Transvector punti 52; Junior Monticello * 47; Aurora S. Giuseppe 39; Fellette 37; S. Pietro Rosà 36; Facca 35; Tezze * 26; Villaggio S. Lazzaro e GLC 24; Arsenal Cusinati 15; S. Vito Bassano 14; Real Stroppari 13; Ospedaletto 9. (* una partita in più; Glc e S. Vito Bassano due punti di penalizzazione; Junior Monticello un punto di penalizzazione). Prossimo turno (3 aprile – ore 16): Arsenal Cusinati – GLC banco la sfida testa-coda al femminile fra La Bussola Cesuna ed il Volley Sottoriva, con l’auspicio che la squadra guidata da Corrado Pesavento offra la prestazione di livello assoluto che risulta essere nel- le sue capacità. Le difficoltà delle formazioni maggiori non impensieriscono minimamente il settore giovanile che, oltre ad essere costantemente in fermento, produce risultati insperati sul piano delle graduatorie di merito. A far notizia è l’inarrestabile corsa delle giovanili maschili del Cesuna che, imbattuti, guidano orgogliosamente la classifica U12 nel torneo “Braccio di ferro”, incuranti della mag- gior valenza delle formazioni avversarie. Il Cesuna ha infatti messo in riga tutte le migliori scuole pallavolistiche del vicentino: Auxilium Schio, Altair Vicenza, Cornedo e Torrebelvicino.All’encomiabile lavoro svolto dai due allenatori, Stefania Costa e Fabio Carli, arriva puntuale il plauso di tutta la dirigenza della P.G.S. Pallavolo Cesuna e di tutti gli appassionati che seguono costantemente la squadra. Lodi ed onori in particolare a Federico Cunico e Nicola Stefani, una sorta di fratelli maggiori del gruppo, che, grazie al loro impegno e caparbietà, sono riusciti a rendere tangibile la formazione di una squadra maschile giovanile. Canove Calcio, obiettivo playoff La prima notizia è che il Canove Calcio è finalmente “ritornato a casa”. Dopo mesi lontano dall’erba amica dell’Armando Frigo disputando le gare “casalinghe” sul neutro di Zané, finalmente i gialloblu sono di nuovo a Canove per disputare le ultime partite di campionato cercando di mantenere la giusta posizione in classifica per accedere ai playoff. Una posizione consolidata dagli uomini di Baù grazie alle due vittorie piazzate prima con il S.P.F. battuto 1- 0, con un rigore di Panozzo, poi portandosi a casa la posta piena contro i diretti concorrenti per la 4° posizione del S. Anna con una prestazione magistrale da parte di tutta la squadra; dai veterani ai giovani fino all’inossidabile Gior- gio Baù saracinesca 44 enne più volte sul punto di dire basta ma sempre pronto a rimettersi in gioco per onorare quei colori gialloblu che indossa da oltre un decennio. E se la 25° giornata di campionato non ha riservato alcuna sorpresa con tutti i prognostici rispettati non così domenica scorsa dove c’erano ben due scontri incrociati tra le capolista: Rino Toniolo – Marola e appunto Canove – S. Anna. Una giornata che ha decretato la vittoria virtuale del girone del Rino Toniolo oramai con 4 lunghezze sul secondo Lugo Calvene a 4 giorni del termine del campionato e il riavvicinamento del Canove a Marola e S. Anna che si giocheranno tutto nelle prossime gior- nate. Il prossimo turno, che non dovrebbe riservare grandi cambiamenti di classifica, vedrà il Canove ospite del campo del Grantorto, squadra ostica ma oramai rassegnata alla bassa classifica, con le altre squadre in lizza per i playoff impegnate con compagini che per quest’anno non più molto da dire. Prossima partita in casa: Canove – Juventina Laghi il 10 aprile alle ore 16 all’Armando Frigo. Forza Canove. G.R. Classifica Seconda Categoria girone F: Rino Toniolo punti 59; Lugo Calvene 55; Marola 53; S. Anna 52; Canove 49; Bp ’93 e Juventina Laghi 39; Tre Ci e Fara S. Vitale 38; Longa ’90 29; Fides 28; Vallonara 27; Grantorto 26; S.P.F. 24; Colceresa MPM 12; Breganze 6. Prossimo turno (3 aprile – ore 16): Grantorto – Canove 8 Sabato 2 aprile 2011 SCACCHI l’Altopiano 25 Scacchi, all’auditorium di Gallio arriva la semifinale dei Campionati Italiani L’Assessorato al Turismo e allo Sport del Comune di Gallio e il Comitato Regionale Veneto Scacchi in collaborazione con il Gruppo Operatori Locali, il Circolo Scacchistico “Altopiano dei Sette Comuni” e il “Circolo Scacchistico di Marostica”, organizzano, venerdì 8 aprile 2011 alle ore 10.00, presso il Palasport Auditorium di Gallio, la Semifinale dei Campionati Italiani, Fase Regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi disciplina Scacchi. Saranno di scena oltre 400 ragazzi per la disputa delle Finali Regionali, in cui le rappresentative delle Istituzioni Scolastiche corrispondenti alle sezioni Elementari, Medie e Superiori che si qualificheranno, saranno poi ammesse alla Fase Finale Nazionale. Nei primi due turni, di circa un’ora ciascuno, in programma venerdì 8, quattro giocatori per squadra di ogni categoria saranno impegnati contro altrettanti avversari. E così anche nelle gare pomeridiane che riprenderanno alle ore 14.30 e che vedranno impegnati i ragazzi in altre tre sfide fino alle ore 18.30. Si giocheranno 5 turni da 30 minuti ad atleta e, per lo svolgimento delle partite, si terranno valide le regole del gioco “rapid play”. Per la classifica finale, in conformità al Regolamento Nazionale, si prenderanno in considerazione nell’ordine prima i punti di squadra e, poi, i punti individuali. In caso di ulteriore parità si applicherà lo spareggio Buhholz- variante italiana o Sonneborg-Berg a seconda del sistema di gioco. Per ogni categoria, si qualificheranno alla Fase Nazionale le prime tre squadre maschili/miste e le prime tre squadre femminili. Le premiazioni sono previste per le ore 18.45 in Piazza Italia (tempo permettendo, in caso contrario saranno effettuate all’interno del Palasport). Per Gallio il fatto di ospitare siffatto evento è un enorme successo. E’ già da diverso tempo che il Comune collabora con il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette Comuni, promuovendo tornei rivolti a grandi e piccini, come ad esempio il Palio degli Scacchi Giganti, che si tiene ogni estate da ormai 4 anni, in cui, appunto, vengono usati scacchi “giganti”, alti circa 90 cm in legno teak sulla grande scacchiera presente nella Terrazza Comunale, oppure le diverse “simultanee” che hanno visto bambini e adulti sfidarsi fino all’ultima mossa. Per non dimenticare poi un evento degno di nota, che nell’estate del 2009 ha avuto come protagonista e ospite d’eccellenza il Maestro FIDE, Daniele Genocchio che ha sfidato 25 rivali. Punto su cui porre l’accento è anche l’opportunità che è data al paese ospitando per una giornata, di bassa stagione, un numero così cospicuo di persone che potranno assaggiare le specialità locali, fare un giro nei negozi del paese, e infine conoscere meglio il nostro territorio e le nostre montagne. Cose da non sottovalutare in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, volendo, dunque, invogliare un nuovo pubblico a soggiornare nel nostro magnifico paese. Archiviato il 1° Torneo Sociale Under 16 E alle selezioni provinciali gli scacchisti di Lusiana volano Domenica 13 marzo e mercoledì 16 marzo rispettivamente a Dueville e a Torri di Quartesolo si sono svolte le fasi provinciali dei giochi studenteschi. Domenica 13 si sono affrontate le rappresentative maschili e femminili delle scuole primarie, mentre mercoledì 16 si sono affrontate le rappresentative maschili e femminili delle secondarie di primo e di secondo grado. Ad entrambe le manifestazioni ha partecipato una rappresentativa dell’I. C. “P. M. Pozza” di Lusiana ed ottimi sono stati i risultati raggiunti. Domenica la squadra composta da Gioele Cufaj, Giuseppe Fornasetti, Federico Marolla, Cristian Cristian, Lorenzo Scarsella e Alessandro Tescari sono arrivati quarti. La delusione è stata grande in quanto, terzi a pari merito con altre due scuole, sono passati gli avversari della scuola Pertile per il miglior punteggio di squadra. Le prime tre squadre passavano alle Regionali che quest’anno si svolgono a Gallio l’8 aprile e per i nostri ragazzi è stata dura mandare giù il quarto posto. Noi non possiamo che ringraziarli e visto che negli ultimi tre anni si sono sempre migliorati speriamo che l’anno prossimo …..vada meglio. Mercoledì 16 marzo a Torri di Quartesolo altra storia. La squadra rappresentativa delle Medie di Lusiana composta da Sebastien Callegari, Thoms Porro, Karim Rachid, Omar Rachid, Andrea Ronzani e Federico Scarsella, già nota ai pari età provinciali per essersi messa in luce precedentemente, è riuscita nel miracolo: “terzi assoluti” con 7 punti in classifica (3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta) e ben 12,5 punti di squadra. Adesso li aspetta la fase Regionale a Gallio dove andranno per …. fare tanta esperienza e per godersi il meritato premio. Da parte dei ragazzi e dei genitori un grazie alla Scuola che ha permesso ad alcuni suoi studenti di fare una ulteriore significativa esperienza di sport e di vita. Un grazie particolare agli insegnanti Antonio Damiano e Cristina Balista che hanno accompagnato le due rappresentative rispettivamente a Dueville ed a Torri di Quartesolo. Un unico rammarico: le ragazze di Lusiana, che pur giocano bene a scacchi, non sono riuscite a costituire nessuna rappresentativa per questa edizione dei giochi studenteschi. Anche in questo caso speriamo che in futuro possa andar meglio. Giacomo Scarsella Sabato 5 marzo 2011 si è svolto a Gallio il 1° Torneo Sociale di Scacchi Under 16 con una buona partecipazione da parte dei giovani scacchisti. Era presente una nutrita rappresentativa di giocatori provenienti dal Circolo scacchistico Vicentino Palladio e dal Circolo Scacchistico di Marostica. Il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette Comuni ha intanto raggiunto quota 46 tesserati Under 16 ed il risultato va oltre qualsiasi rosea previsione. I ragazzi che si sono tesserati provengono dai comuni di Conco, Lusiana, Gallio, Asiago e Roana ed anche questo tipo di risposta è molto lusinghiera. Tornando al torneo due sono state le categorie nelle quali si è sviluppato. La Categoria A (classi 2002, 2001 e 2000) ha visto la partecipazione di 31 scacchisti di cui 4 provenienti da altri Circoli e la Categoria B (classi dal 1999 al 1995) che ha visto la partecipazione di 15 scacchisti di cui 7 provenienti da altri Circoli. Buono il livello di gioco visto sulle scacchiere predisposte nello splendido Palazzetto dello Sport di Gallio. Nella Categoria A abbiamo assistito ad un bel successo per i giovanissimi ed espertissimi scacchisti del Circolo di Vicenza. I risultati sono stati: 1° Rigo Mario con 6 punti su 6 del Circolo Vicentino, 2° Andrea Gennari con 5 punti su 6 del Circolo Vicentino; 3° Rigo Marco con 5 punti su 6 del Circolo Vicentino. Al 4° posto la giovane scacchista di Gallio Rigoni Giorgia (figlia d’arte), al 5° posto Crestani Vanessa di Conco ed al 6° posto Lorenzo Scarsella di Lusiana. Questi ultimi tre costituiscono anche il podio del Torneo in ambito sociale. Il premio di prima ragazza è andata a Broglio Francesca di Gallio. Nella categoria B ancora più netto è stato il predominio dei gio- vani scacchisti del Circolo Palladio che ha piazzato 6 atleti ai primi 6 posti. Questa la classifica finale: Jacopo Gennari al 1° posto con 4,5 punti su 5, Testolin Marco al 2° posto con 4 punti su 5, Matteazzi Giorgia (prima classificata tra le ragazze) al 3° posto con 3,5 punti su 5, Caoduro Giacomo al 4° posto, Di Natale Gianluca al 5° posto e Treu Nicolò al 6° posto. Il primo dei nostri atleti (7 ° posto assoluto con 3 punti su 5) è risultato Federico Scarsella seguito dai fratelli Graziano Gerardo e Graziano Corrado rispettivamente 8° e 9° entrambi con 2 punti su 5. Alla fine le premiazioni ed un piccolo rinfresco per scacchisti e ed adulti. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del torneo ed in particolare all’Amministrazione di Gallio per aver messo a disposizione il Palazzetto dello Sport, alle mamme di Gallio ed al Bar Fortuna per il rinfresco offerto ed all’Agenzia Fondiaria-Sai di Asiago per la sensibilità dimostrata come sponsor. G.S. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 2 a venerdì 15 aprile 2011 Il 2 aprile è il 92° giorno del calendario Gregoriano, mancano 273 giorni alla fine del 2011 Sabato 2 S. Francesco Domenica 3 IV di Quaresima Lunedì 4 S. Isidoro Martedì 5 S. Vincenzo Mercoledì 6 S. Diogene Giovedì 7 S. Giovanni Batt. Venerdì 8 S. Dionigi Sabato 9 S. Maria Domenica 10 V di Quaresima Lunedì 11 S. Stanislao Martedì 12 S. Zenone Mercoledì 13 S. Martino Giovedì 14 S. Alfonso (foto) Venerdì 15 S. Annibale Sabato 2 aprile a Roma il sole sorge alle 05.51 e tramonta alle 18:36 (ora solare). A Milano il sole sorge alle 06:01 e tramonta alle 18:52 (ora solare). Luna: 4.57 (tram.) 17.50 (lev.). Venerdì 15 aprile a Roma il sole sorge alle 05:30 e tramonta alle 18:50. A Milano sorge alle 05:37 e tramonta alle 19:08 Aprile. Il nome Aprile deriva probabilmente dal latino “aperire” (aprire), simboleggiando l’aprirsi della terra e il germogliare della natura, infatti questo è il mese della rinascita , del risveglio della natura dopo il sonno durato tutto l’inverno. Proverbi del mese: La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina. Aforisma: La passione per la distruzione è anche una passione creativa. (Mikhail Aleksandrovic Bakunin) Un santo per volta: Sant’Alfonso da Siviglia Religioso mercedario, di Lérida, Spagna, 1495. Nato in Andalusia, da una famiglia molto devota, Sant’Alfonso da Siviglia, ebbe un’educazione cristiana che lo portò in seguito ad entrare nel convento mercedario di Siviglia. Religioso umilissimo, fu alla guida di alcuni tra i più modesti conventi dell’Ordine come Uncastillo e Sanguesa. Re Giovanni II°, mediante una cedola del 5 febbraio 1472, nel concedergli pieno potere sul paese di Sanguesa, lo definì “onesto e religioso, fedele e bene amato”. Dopo una vita tutta dedita al Signore, un giorno, mentre stava recandosi a Barcellona, morì santamente lungo la strada nelle vicinanze di Lérida, pregando davanti ad una grande croce. Era l’anno 1495, il suo corpo fu sepolto nella vecchia cattedrale di Lérida. L’Ordine lo festeggia il 14 aprile. Etimologia: Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico. Appuntamenti mondiali: Giornata mondiale dell’omeopatia. Il 10 aprile 2011, infatti, in venti piazze italiane, la Fiamo, Federazione italiana delle associazioni e dei medici omeopati, lancia la compagna di raccolta fondi per la ricerca in omeopatia “perché la conoscenza favorisca la libertà di scelta terapeutica dei cittadini”. La Giornata mondiale dell’omeopatia è un’ iniziativa promossa annualmente dalla Lmhi, Liga medicorum homeopatica internationalis, organizzazione presente in oltre 60 paesi nel mondo. Per il 2011, la Fiamo aderisce insieme alle associazioni europee, all’iniziativa e lancia in venti città italiane la sua campagna di informazione e di raccolta fondi per le iniziative umanitarie come l’ambulatorio gratuito all’Aquila e per la ricerca in medicina omeopatica. Quest’anno la Fiamo è impegnata nel finanziamento delle possibilità di prevenzione e cura della malaria in Africa, dove saranno finanziati due ambulatori per la formazione di personale e per la prevenzione e cura delle popolazioni a rischio. Il 2 Aprile in tutto il mondo si celebra la quarta edizione della Giornata Mondiale dell’Autismo istituita, a partire dal 2008, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Con lo scopo di informare e far riflettere su una sindrome nonostante tutto ancora poco conosciuta, la Fondazione Bambini e Autismo organizza per l’occasione una serie di iniziative, tra cui “Linea Autismo”, il servizio di “esperto risponde” che, dopo l’interesse dello scorso anno, raddoppia e viene proposto stavolta in due giornate: venerdì 1 (dalle 13 alle 18) e sabato 2 aprile (dalle 9 alle 12). Tre le linee telefoniche a disposizione di cittadini, genitori e associazioni che potranno rivolgersi agli esperti della Fondazione per porre domande e dubbi relativi ai Disturbi dello Spettro Autistico: 0434 29187 begin_of_the_skype_highlighting, 0434 29187, 247550, 524141. L’Associazione Autismo Triveneto Onlus promuove una manifestazione che si svolgerà sabato in campo Marzio a Vicenza, in collaborazione con i Settori Politiche dello Sviluppo, Servizi Sociali e Abitativi, Servizi Scolastici ed Educativi del Comune di Vicenza. Curiosità meteorologiche: Troppa pioggia nel Veneto, il mare diventa meno salato. L’abbondanza eccezionalmente anomala delle precipitazioni dello scorso autunno, che hanno provocato la devastante alluvione del Veneto con 140 km quadrati di territorio finiti sotto acqua, ha avuto conseguenze dirette anche sull’alto Adriatico, diventato “più dolce”, ovvero meno salato, meno ossigenato e più torbido. Lo dimostrano le rilevazioni condotte in mare dall’ARPAV tramite la propria rete di monitoraggio, che di fatto confermano i dati di eccezionalità segnalati dagli idrometri e dai piezometri. Previsioni meteo per aprile: ad aprile la primavera 2011 si fa sentire con tutti i suoi odori e le previsioni sono all’insegna del sole e temperature miti, soprattutto al centro sud. Al nord invece continua una leggera instabilità, con pioggia e nuvole che rovinano il meteo della prima parte del mese, meglio invece nella seconda parte. Accadde oggi: sessanta anni fa, il 4 aprile 1951 nasceva Francesco De Gregori. Iniziò a soli 16 anni ad esibirsi al famoso locale Folkstudio di Roma come interprete di canzoni di Bob Dylan tradotte in italiano, ma ben presto incominciò a scriverne di sue. Esordì nel 1970 con Theorius Campus (composto insieme a Venditti) e l’anno dopo conobbe un discreto successo con “Alice non lo sa”. Fu però il 1975 e 1976 a regalare due dischi che rimarranno per sempre nel cuore dei suoi fan: “Rimmel” e “Bufalo Bill”. Da allora Francesco De Gregori continuò a mietere successi come “Viva l’Italia”, “Canzoni d’amore”, “Prendere e lasciare”, Amore nel pomeriggio, solo per citarne alcune. De Gregori, nel 1983 compose la colonna sonora del film Flirt (con Monica Vitti) che comprendeva il brano “La donna cannone”, una tra le più belle canzoni d’amore di tutti i tempi. l’Altopiano Sabato 2 aprile 2011 Dalle ore 8.45 di sabato 2 alle ore 8.45 di sabato 9 aprile GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 Dalle ore 8.45 di sabato 9 alle ore 8.45 di sabato 16 aprile ASIAGO: Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti Domenica 3 aprile ASIAGO: AGIP – Via Verdi, 14 LUSIANA: IP – Via Europa, 50 Domenica 10 aprile ASIAGO: TOTAL – Via Autieri d’Italia L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle Fusine Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Ilario De Guio, Morena Turetta, Alessandro Siviero, Christian Comelato, Andrea Benetti, Riccardo Mosele Amerigo Baù, Renzo Ronzani, Giacomo Scarsella, Renato Angonese, Alessandro Cunico, Ass. Occhi aperti per costruire giustizia Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione: Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova ARIETE Potete dedicarvi a quello che vi piace, senza preoccuparvi di rendere conto del vostro tempo né al partner né ad amici e parenti. I molti pianeti che soggiornano nel vostro segno autorizzano perfino una certa euforia. Ma sempre senza eccessi, specie nell’amore dover vi attende una piacevole sorpresa, se saprete riconoscere in tempo un’occasione da non sprecare. TORO Venere nel vostro segno vi regala momenti di piacevoli sensazioni, come quella di essere insostituibili nell’ambiente di lavoro e nell’amore. Evitate però di farvi prendere da un eccessivo bisogno di conferme, che potrebbe indurvi a una mossa sbagliata, specie nell’amore. Un po’ di prudenza è utile negli acquisti, dove siete tentati da una spesa trasgressiva. GEMELLI Vi spetta una giornata da dedicare ai vostri interessi più privati, specie se sapete di aver portato a termine i compiti più urgenti. L’amore potrebbe recuperare credibilità se coglierete al volo un’occasione preziosa per dare una conferma ad un partner che sentite un po’ incerto. Un regalo inaspettato a qualcuno che non se lo aspetta vi procura un riconoscimento speciale. CANCRO La comprensione è vincente, anche con chi non la merita, ma potrebbe un domani redimersi ai vostri occhi. Per l’immediato basta un piccolo gesto di generosità inaspettata, che avrà conseguenze sorprendenti anzitutto sulla vostra autostima, facendovi sentire più sicuri e quindi più convincenti con chi vi sta a cuore. Non mancate a una promessa. LEONE La vostra professionalità può avere sbocchi positivi sia in amore che sul luogo di lavoro: non vi mancano le conferme, sta a voi scegliere quella che vi dà maggiori soddisfazioni. Evitate di avanzare critiche se non volete essere fraintesi, e chiarite un equivoco che potrebbe costituire un ostacolo sia nella vita di relazione che nei rapporti di lavoro. VERGINE Non potete permettervi stravaganze, tanto per dare un tocco di originalità alle vostre giornate. Saturno consiglia una attenta valutazione dei pro e dei contro di ogni iniziativa coraggiosa, che dovrà soddisfare innanzitutto il vostro senso della giustizia e il vostro buon gusto. In amore non siate troppo esigenti e neanche troppo presenti. BILANCIA Non vi manca di certo la sollecitazione degli astri, con ben cinque pianeti opposti al vostro segno, potete mettere in atto quello che meditate da qualche tempo, certi di fare centro. Nell’amore è possibile sia dare il via a un rapporto nuovo di zecca, e quindi molto eccitante, che concluderne uno che sentite usurato: nell’incertezza prendete tempo! SCORPIONE Nella vita di coppia c’è il rischio di un momento di stasi, da non drammatizzare, ma neanche da ignorare del tutto. Se tenete al rapporto esistente, cercate un contatto diverso con il vostro partner. Se invece sentite che ormai non è più il caso di insistere con qualcuno che vi ha deluso, prendete il coraggio a due mani e ditelo sinceramente. SAGITTARIO Avrete successo sia nelle faccende d’amore che nel lavoro, aprendovi alle idee di chi vi sta vicino, anche se non la pensa come voi. Potreste anche scoprire qualche cosa di interessante nel settore degli acquisti, dove potreste trovare una di quelle piccole e divertenti cose inutili ma belle, che tanto vi piacciono. Evitate di fare confidenze pericolose. CAPRICORNO Sapete muovervi con determinazione, e quasi tutto quello che intraprendete riesce senza troppi sforzi. Scegliendo con giudizio ciò che vi sta più a cuore siete in grado di fare un deciso passo avanti. Nell’amore potete migliorare un rapporto al quale tenete, senza preoccuparvi troppo della forma. Venere in aspetto positivo vi rende quasi irresistibili. ACQUARIO Sarà meglio far finta di nulla di fronte a un moderato tentativo di farvi fare una cattiva figura, che non riesce, grazie a una Venere che vi protegge benignamente. E’ il momento perciò di farvi avanti con coraggio nell’amore, dove non avete che da aprire bocca, come pure nel lavoro e nelle questioni finanziarie, dove potreste migliorare la vostra già buona posizione. PESCI Siate ottimisti: Giove è nel vostro segno, dove sta per entrare Urano, e ciò significa che sono in arrivo novità positive. Sia l’amore che il lavoro, infatti, potranno fare decisi passi avanti. E voi potrete dedicarvi a quel che vi piace senza rendere conto a nessuno delle vostre scelte, ma anche evitando di esibire i vostri successi, se non volete suscitare l’invidia di qualcuno. Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana L’umiltà è come una bilancia: più ci si abbassa da una parte, più ci si innalza dall’altra. (S.Curato D’Ars) 8 Sabato 2 aprile 2011 La Fraternità O.F.S. di Roana è reduce da un edificante pellegrinaggio alla tomba del Serafico Padre S. Francesco ad Assisi. Ad accompagnare i professi c’era l’assistente regionale dell’Ordine Francescano Secolare Padre Michele Munari Cappuccino del convento di Asolo (TV). Il pellegrinaggio é cominciato dal Santuario della Verna luogo ideale per momenti di contemplazione e riflessione, il viaggio è proseguito verso i vari siti francescani in Assisi : San Damiano, Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola, Rivotorto, Santa Chiara, l’Eremo delle Carceri dove la fraternità, avvolta nel silenzio del luogo, ha avuto momenti di intensa spiritualità. Grande emozione trapelava dai volti dei confratelli sabato mattina durante la celebrazione in forma privata della Santa l’Altopiano 27 PELLEGRINAGGIO AD ASSISI Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Messa nella Cappella delle Reliquie presso la Basilica di San Francesco. Per chi desiderasse cono- Grazie di cuore a tutto l’Hockey Club Asiago E’ stata una bellissima sorpresa quella che i dirigenti e tutta la squadra dell’Asiago Hockey hanno voluto fare a Giovanni e Nicholas Vescovi, facendo loro trascorrere un’ora serena insieme ai giocatori di cui sono grandi fan. I due fratelli assieme a mamma Angela ringraziano sentitamente i dirigenti e tutta la squadra per l’inaspettato e gradito incontro, che ha riservato loro tante emozioni. scere e vivere lo spirito francescano la fraternità di Roana ( grazie alla disponibilità di Don Lino) si riu- nisce presso la sala parrocchiale del vecchio asilo di Roana ogni secondo venerdì del mese alle ore 15. Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. Due occasioni per stare insieme al Centro Diurno San Matteo e San Luigi Il mese di marzo è stato piuttosto movimentato per il Centro Diurno San Matteo e San Luigi (gestito dall’omonima Cooperativa). Come ogni anno infatti le persone con disabilità ospiti della struttura hanno ricevuto la graditissima visita dei ragazzi del Gruppo Parrocchiale Caritas di Gallio i quali, oltre a un generoso contributo, hanno condiviso un bel momento di aggregazione fatto di canti, balli e tanta gioia.Dopo pochi giorni, su iniziativa di alcune insegnanti delle Scuole primarie di Asiago, i bambini delle classi seconde e terze hanno vissuto due giorni di attività con gli agli ospiti disabili preparando un manufatto in ceramica dipinto a mano per le festività pasquali. Grazie alla disponibilità degli operatori del Centro Diurno e all’energia dei bimbi, è stato possibile creare un prezioso momento di condivisione per stare assieme in modo sereno e divertente. La Cooperativa Sociale San Matteo e San Luigi vuole ringraziare gli educatori che hanno creduto alla possibilità di creare dei momenti di vera integrazione e prosocialità e abbattere le barriere della presunta diversità. 8 Sabato 2 aprile 2011 l’Altopiano 28