L`abbraccio dell`Australia all`Altopiano

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L`abbraccio dell`Australia all`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 343 - ANNO XIII - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
Addio a Dino,
benvenuto Cesare Camporovere
di Stefania Longhini
Ennio Vescovi:
se n’è andato
un grande
amico di tutti
ROANA
pagina 8
Un passivo pesante
per la Roana Servizi: la
società viene sciolta
Gallio
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SABATO 2 APRILE 2011
pagina 10
Nel braccio di ferro
con i maestri di sci
Marchesi ha la meglio:
la scuola dovrà sloggiare
pagina 9
L’abbraccio dell’Australia all’Altopiano
L’orso Dino (così battezzato
in onore di Dino Buzzati, il cantore delle Dolomiti) partito nella
primavera del 2009 dalla
Slovenia aveva raggiunto il
Trentino, l’altopiano di Asiago,
e due anni dopo era ritornato,
attraverso il Cadore, nella
Carnia per svernare in
Slovenia.
L’orso Dino, simbolo della libertà, della selvaticità più autentica, è stato ucciso oltre
confine (e i cacciatori di Gallio
e Foza non c’entrano nulla!)
“Quest’orso – spiega Luigi
Casanova, portavoce di
Mountain Wilderness - aveva
ripreso gran parte del tracciato che alla fine degli anni ’90
Mountain Wilderness aveva
seguito, con un lungo trekking
ideato dal naturalista Stefano
Mayr, partendo dalla Slovenia
per attraversare le aree protette delle Giulie, delle regole
ampezzane, del parco delle
Dolomiti bellunesi, dei parchi
di Paneveggio-Pale di San
Martino fino alle Dolomiti di
Brenta. continua a pagina 2
di Gerardo Rigoni
Pag. 5
ASIAGO La polemica:
“La pista al parco è offensiva”
Pattinaggio
Roberta Rodeghiero
ai Mondiali di Mosca
pagina 22
HOCKEY: Asiago stecca clamorosamente gara 5
Finisce con un’inattesa, almeno nelle proporzioni, vittoria (7 a 2!) del Val Pusteria su di un
Asiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita della stagione per i pusteresi che hanno trovato un incredibile tempo iniziale con un parziale di 5 a 0
assolutamente al di là di ogni previsione che ha gettato le basi del loro successo; Asiago
annichilito dopo la rete subita dopo meno di mezzo minuto, frastornato, incapace di reagire
che ha incassato poi colpi pesanti, da ko. Non basta l’abbozzo di reazione nel periodo
centrale, ancora troppi errori, la rete della speranza, bissata nel periodo finale ma senza
seguito, gara che finisce che la gloria dei Lupi. Sabato 2 all’Odegar gara 6 con l’orgoglio
Migross e pagina
con tanta, tanta
20 rabbia. C.P. Tutti gli aggiornamenti su www.giornalealtopiano.it
Grafica Altopiano
Riabbracciare i nostri emigranti. Ascoltare le loro storie. Appropriarsi di un amore incondizionato per la nostra terra. Ma anche cercare nuovi contatti, nuove strade per promuovere prodotti
altopianesi in Australia, aprire il mercato “aussie” alle
bontà della nostra terra. E’
stata questa la “missione”
della delegazione altopianese
nella settimana trascorsa in
Australia. Un’occasione data
dalla presentazione del libro
“Altopiano di Asiago, terra
delle nostre radici” e la solenne promessa delle istituzioni altopianesi di esserci
fatta al presidente della Spettabile
Reggenza
di
Melbourne Luciano Benetti.
Contina a pagina 15
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Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
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Servizi unici affidati alla Montana
ATTUALITA’
Trasferire alcune competenze all’ente sovracomunale servirebbe ai Comuni per
abbattere i costi e garantirebbe un servizio uguale per tutti gli altopianesi
Addio a Dino, benvenuto Cesare
Continua da pagina 1
Un percorso significativo
che già era stato suggerito
dal convegno degli
ambientalisti in Cadore nel
1998 quando vollero riprendere il progetto di Dolomiti UNESCO seguendo
la rete delle aree protette”.
Segno che le nostre montagne sono dunque ancora
integre e la loro naturalità dà
ancora più valore a questo
ambiente.
Come accaduto per l’orso
Bruno in Baviera non poteva
che essere una fucilata a fermare la gioia del vivere, la voglia di scoperta, il coraggio di
valicare i limiti del nostro amico orso. Come del resto sono
state le fucilate all’inizio degli
anni ’90 ad eliminare nuovamente la presenza della lince
sul Lagorai, dai cinque ai sei
esemplari improvvisamente
scomparvero. Ed erano arrivate anche queste dalla
Slovenia per colonizzare nuovi territori, ancora liberi, abbastanza integri. “Questi fatti deplorevoli – continua Casanova
- dimostrano come l’essere
umano viva ancora impregna-
to in pregiudizi e carico di paure. Ma specialmente dimostrano ancora una volta quanto la cultura della metropoli sia
stata invasiva nella identità di
chi vive in montagna. Ogni
cosa non conosciuta fa paura.
La montagna stessa diventa
nemica o assassina. Sempre
meno spesso ci si sofferma a
riflettere sul perché delle tragedie, delle grandi alluvioni, su
come avvicinare e sostenere
la presenza di questi animali
selvatici tanto intraprendenti e
liberi”. “Certo – conclude Luigi Casanova - la provincia di
Trento può aver commesso
degli errori riguardo il progetto LIFE Ursus nel rilasciare
questi animali senza aver diffuso sul territorio, specie nei
confronti del mondo agricolo,
una adeguata conoscenza
delle abitudini di questo animale. Senza aver invitato
i cacciatori ad un cambio
di mentalità, a divenire orgogliosi di avere sul loro
territorio la concorrenza
leale dei predatori selvatici.
Ma rimane il fatto che il
progetto LIFE Ursus della Provincia di Trento è autorevole e positivo, lo dimostra la
continua peregrinazione di orsi
sloveni verso il Trentino e verso l’altopiano di Asiago”.
Dino non c’è più, ma c’è già
l’orso Cesare a far parlare di
sé e far sognare i bambini. Potenza della natura, che non si
arrende, che torna ad essere
padrona! Ci auguriamo che
questo plantigrado, che ha preso il nome dalla guardia provinciale, Cesare Sacchet, che per
primo è riuscito a catturare le
sue immagini, immortalato da
una foto-trappola nel pomeriggio dello scorso 19 marzo, alle
16.21, nella zona di Pra’ di Bosco a Ospitale di Cadore (circa 1600 metri di altitudine), abbia accoglienza migliore.
Stefania Longhini
Unire le forze per ridurre i costi e dare
servizi qualificati su
tutto il territorio. E’
questo il concetto
fondamentale
dell’associazionismo
tra comuni fortemente caldeggiato
dalla
Regione
Veneto. Inutile, soprattutto in tempi di
crisi, che ogni comune abbia uffici
propri per i servizi
sociali, i vigili, uffici ragio- “Un’azione a cui crediamo
neria, addetti alle pratiche molto ma che richiede anche
commerciali. Trasferire que- un grande sforzo organizzativo
ste competenze ad enti per i nostri uffici per cercare
sovracomunali abbatterebbe di far collimare le varie necesi costi e garantirebbe un se- sità – spiega il presidente delvizio uguale per tutti. Ragio- la Spettabile, Lucio Spagnolo
namento che non fa una pie- – Per esempio organizzare un
ga come sottolinea l’asses- unico ufficio commercio, ovsore regionale agli enti locali, vero l’ufficio che rilascia licenRoberto Ciambetti: “L’obiet- ze commerciali ma anche pertivo finale è fare in modo che messi per le sagre paesane,
a beneficiare di questa pro- senza un aumento del persoposta sia il cittadino creando nale non è certo facile, così
proprio quelle condizioni atte come non è facile fare in modo
a migliorare la qualità dei ser- che i comuni concedano loro
vizi resi all’utenza finale. La personale a queste nuove funRegione del Veneto ritiene zioni della Spettabile. Al profondamentale i processi in getto della cooperativa che riuatto di riorganizzazione dei li- scirà a dare una risposta imvelli di governance tanto da mediata e qualificata alle fapromuovere corsi diretti ai miglie con anziani fornendo
funzionari orientati alla co- degli operatori sanitari foroperazione intercomunale mati dall’ulss in tempi brevi
attraverso l’approfondimen- e dando una garanzia di proto dei sistemi di gestione
delle forme associative
nella prospettiva europea”.
Una strada intrapresa
anche dalla “Spettabile
Reggenza” che sta promulgando
quattro
tematiche principali: i servizi sociali, la vigilanza,
uno sportello per le pratiche commerciali e la
costituzione di una cooperativa di operatori sanitari per dare appoggio alle L’assessore regionale agli enti
locali, Roberto Ciambetti
famiglie in necessità.
fessionalità teniamo davvero
molto”.
Uno sforzo reso ancora più
difficoltoso dalle ristrettezze
economiche in cui versano le
comunità montane che però,
una volta attuate forme di
associazionismo, dovrebbero
percepire anche gli aiuti economici regionali e statali promessi per questo servizio. Prestazioni necessare ed importanti che però non devono far
distogliere l’attenzione dalla
funzione primaria delle montane, ovvero la gestione del
territorio.
“Le comunità montane, quelle vere, non possono essere
ridotte a semplici unioni di comuni – conclude Spagnolo –
Sarebbe un errore gravissimo che provocherebbe inconvenienti anche alla pianura. La Spettabile Reggenza
ha oltre 400 km di strade
silvo pastorali da mantenere, foreste da accudire e 80
malghe a cui badare. Un patrimonio importante per
l’economia locale ma anche
per l’equilibrio naturale sia
della regimazione delle acque sia della qualità dell’aria.
Un compito che le montane
hanno sempre assunto, ora
messo in difficoltà dai
drastici tagli imposti in
particolar modo alle comunità montane”.
Gerardo Rigoni
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l’Altopiano
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ASIAGO
Quasi due milioni di euro Ripristino e tutela del
per il patrimonio rurale patrimonio storico
Presentata la Misura 323/a del GAL Montagna Vicentina
Venerdì 18 scorso, è stata presentata nella sala delle Maschere delle Comunità Montana, a cittadini e portatori di
interesse, la Misura 323/a,
dall’obiettivo di “Tutela e
riqualificazione del patrimonio
rurale”. A porgere il benvenuto, Agostino Bonomo (Presidente Gal), Dino Panozzo
(Vice-Presidente provinciale
Coldiretti) e Francesco
Manzardo (Direttore Gal), che
ha esposto brevemente le
azioni, delineato gli eventuali
beneficiari ed indicato gli interventi ammissibili, finanziabili
fino al 75%. Stavolta sul tavolo ci sono 1 milione e 889
mila euro, stanziati a favore del
patrimonio rurale della montagna vicentina, con particolare attenzione appunto all’aspetto culturale-rurale.
Obiettivi della misura: implemento di conoscenza e informazione sul patrimonio storicoarchitettonico paesaggisticoculturale delle aree rurali; conservazione e riqualificazione
del suddetto patrimonio e de-
della Grande Guerra:
servono nuovi fondi
La richiesta è stata inviata formalmente a tutti i
capigruppo della Camera e ai membri della
Commissione cultura da Flavio Rodeghiero che, allora
deputato, aveva presentato il progetto già nel 1996
gli elementi caratterizzanti del
paesaggio; consolidamento e
sviluppo della cultura rurale
nelle aree a forte valenza ambientale e paesaggistica; miglioramento delle condizioni di
vita e lavoro dei malghesi, mediante opere strutturali. Tra gli
interventi finanziabili, la
valorizzazione di immobili pubblici e di uso pubblico finalizzati ad uso culturale, quali: piccolo musei, archivi, mostre ed
esposizioni, teatri, centri ed istituzioni documentarie, spazi e
centri espositivi per la produzione di iniziative culturali, compresa la realizzazione di attività volte all’informazione e alla
promozione.
Eventuali
beneficiari della misura: Enti
Pubblici, Associazioni pubblico/private, Onlus, Istituti
regolieri, privati e imprenditori
agricoli, insistenti nei 44 comuni dell’Area Gal Nordvicentino.
Info:
www.montagnavicentina.com
0424/63424
Beppa Rigoni Scit
Sapor d’acqua natia
La non-felicità di un emigrato di lusso
I soldi non fanno felici e tantomeno aiutano a
sorridere: per troppi soldi ci si spuò anche annoiare. Stavolta l’espressione – così cara al
popolo nato povero per giustificare la sua situazione e al popolo nato ricco per tenere a
bada l’indigenza del povero – non scende dal
pulpito delle chiese e nemmeno dai comizi dei
grandi leader dittatoriali, cosicchè la si posa
bollare come il solito luogo comune. Ma arriva
dritta – sarebbe il caso di dire “come una
freccetta” - dallo sguardo di Mario Balotelli,
talento calcistico dell’Italia sportiva. Un emigrato (non immigrato, ndr) di lusso nella vasca
delle sterline del Manchester City, capace delle più grandi gesta sportive e delle più infami
macacate comportamentali. Nemmeno il buon
Antonio Cassano ai tempi d’oro delle sue celebri cassanate era mai giunto a tale livello. La
sequenza dei gesti extra-spotivi che in un anno
ha portato alla gloria della cronaca Balotelli, è
quasi da guiness dei primati: dalla maglia gettata con infamia sul terreno di Barcellona alla
macchina distrutta perchè non abituato a guidare “all’inglese”, dal dito medio ostentato in
mondovisione alle frequentazioni con le escort
nel piano sotto dell’appartamento dove stava
la fidanzata (l’ennesima di turno). Dai litigi con
il genio di Mourinho, ai diverbi con il maestro
Roberto Mancini fino ai ferri corti con Cesare
Prandelli, l’ultimo Geppetto che s’era arrischiato
di riportare verso caso il Pinocchio della favola
sportiva. L’ultima in ordine di tempo – dopo
l’infame azione ai danni del giocatore della Dinamo Kiev - è la sintesi del Balotelli-pensiero:
giocare a freccette tirandole non contro il cebre
bersaglio ma indirizzandole ai giovanissimi della sua squadra. Stavolta – al di là della stupidità
umana cui c’ha abituato un talento dalla classe
cristallina ma dal carattere ingestibile - a stupire non è tanto il gesto, ma la motivazione: “Mi
annoiavo”. Così per sconfiggere la noia trattiamo i più piccoli come oggetti di gioco. Tanto io
mi chiamo Mario Balotelli. Ma chissenefrega!
Chapeau, Balotelli. Già c’innervosiva di lui il
fatto che mai un sorriso illuminasse il suo volto, nemmeno dopo azioni splendide: che per
caso fosse l’ennesimo mecenario del goal che
per guadagnare soldi tradisce le bandiere
d’appartenenza? Se non lo fosse, l’impressione che il suo volto porge è quella di uno
che non ama il suo sport ma questa, perdonate la durezza, è una vigliaccheria doppia:
perchè sei fortunato a fare un lavoro che tanti sognerebbero per i guadagni che porta, ma
allo stesso tempo il tuo atteggiamento non appassiona più il popolo sportivo. Chissà se il
buon Cesare Prandelli avrà la pazienza di rimettere in piedi un calciatore così (ammesso
che l’Italia del calcio abbia bisogno di lui): nel
frattempo magari gli spiegheranno che non
basta nascere col talento in tasca per entrare
nella storia perchè il talento, senza l’applicazione e lo stile, non è nulla. Cosicchè un ragazzo che l’Italia aveva con fatica imparato
quasi ad apprezzare, quando dall’Inghilterra
lo cacceranno finirà per essere fischiato ancor
più forte dentro gli stadi di mezzo mondo. Ma
stavolta – ne siamo certi - non sarà per il colore della pelle bensì per il semplice fatto d’essere un maleducato animato dal sacro fuoco
di diventare personaggio a tutti i costi.
Di questi esempi l’Italia sportiva ne fa certamente a meno. Tant’è vero che tra tutti i cervelli emigrati all’estero di quello di Balotelli
pochi lamentano la mancanza. Forse perchè,
al di là di qualche rara prodezza atletica, abbiamo capito due cose: a) di troppi soldi ci si
può anche annoiare, b) non basta un goal per
fare di un maleducato un esempio di civiltà
da proporre ai nostri giovani aspiranti campioni. Gli intelligenti stanno da parte di Prandelli:
“Il nostro codice va osservato a ogni costo.
Altrimenti, non avremmo un’idea di calcio da
proporre”. Lunga vita a questo Geppetto della Nazionale Italiana.
Don Marco Pozza
Obiettivo rifinanziamento per
la Legge 78/2001, ovvero
quella legge che ha permesso
i lavori di ripristino e
valorizzazione del patrimonio
storico della Prima guerra
mondiale. La richiesta è stata
inviata formalmente a tutti i
capigruppo della Camera e ai
membri della Commissione
cultura da Flavio Rodeghiero
che, allora deputato, aveva
presentato il progetto già nel
1996. La richiesta formulata
da Rodeghiero è stata fatta
propria dalle Comunità Montane e dagli enti impegnati nel
recupero delle testimonianze
della guerra 15 - 18, tanto più
ora in vista della celebrazione
del centenario dello scoppio
della Grande Guerra. “La legge nasce inizialmente come
semplice intervento di tutela e
valorizzazione dell’immenso
patrimonio di trincee e manufatti lasciati in eredità dalla
guerra sull’altopiano dei Sette
Comuni per gli 80 anni della
Strafexpedition; iniziativa che
sarebbe stata affidata all’Associazione nazionale alpini –
ricorda Rodeghiero - In sede
di discussione la proposta venne poi arricchita da altre proposte simili tanto da diventare
una sorta di legge quadro a
salvaguardia del valore storico e culturale dei resti della
Prima guerra mondiale”.
Alla fine sono stati stanziati 12
miliardi di lire a favore “della
salvaguardia e dell’utilità
documentativa dei beni vestigia del grande conflitto”.
Fondi oramai tutti impiegati in
interventi di recupero dei manufatti di cui 37 progetti solo
nelle montagne vicentine. Per
proseguire l’opera, gli enti necessitano
di
nuovi
finanziamenti anche per completare il lavoro di
valorizzazione; dopo il
recupero dei manufatti serve
ora formare guide, istituite punti
di accesso e di informazione,
stampare materiale pubblicitario. “Avevo presentato il disegno di legge come membro
della commissione cultura della Camera a nome della Comunità Montana “Spettabile
Reggenza Sette Comuni” di
cui ero vice-presidente – ricorda Rodeghiero - Fu un iter tor-
mentato, durato tutta la legislatura, sia per ritardi dei pareri
dei Ministeri sia dagli emendamenti suggeriti dal personale tecnico della Commissione
Cultura del Senato che aggravava inutilmente la disciplina
dei reperti mobili”.
Nella petizione si chiede alla
commissione cultura di esaminare il lavoro fatto, ascoltando
anche i vari enti coinvolti, per
dare una valutazione complessiva del progetto. Progetto che,
se rifinanziato, potrebbe allargarsi ad iniziative esistenti a livello nazionale “attivando così
programma di tutela e
valorizzazione a livello europeo,
onde ricondurre gli eventi nazionali entro il quadro del nostro futuro in Europa”.
Gerardo Rigoni
Flavio Rodeghiero
Bonomo alla presidenza della Confartigianato provinciale
Agostino Bonomo è il nuovo presidente provinciale di
Confartigianato Vicenza. Lo ha eletto il Consiglio direttivo
dopo aver ratificato le dimissioni di Giuseppe Sbalchiero
chiamato alla presidenza regionale di Confartigianato del
Veneto. Bonomo avrà il compito di guidare l’associazione di
categoria sino al 2012. Asiaghese, 53 anni, sposato, due figli, titolare dal 1978 di un laboratorio odontotecnico, all’attività professionale ha sempre accompagnato, nell’ambito
dell’Associazione, anche l’impegno di dirigente.
Ponticello sul Ghelpack, pericoloso
il varco aperto nella rete di protezione
Asiago, ponticello sul
Ghelpack in Via Bertacchi.
Un lettore segnala una situazione pericolosa venutasi a
creare probabilmente in seguito alle operazioni di
sgombratura della neve: proprio in uno dei lati a fianco
del ponte, la rete protettiva
risulta divelta da tempo,
come mostra la foto inviataci. “Il ripristino della protezione – scrive il lettore – non
dovrebbe richiedere un grosso lavoro, e andrebbe fatto
al più presto, visto che questa situazione rappresenta un
pericolo, soprattutto per i
bambini che si potrebbero
trovare a giocare o passare
nelle adiacenze”.
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Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
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TURISMO ALBERGHIERO
“Manca soprattutto la cultura dell’ospitalità, ma sono molte
le concause che hanno determinato le chiusure degli alberghi”
Lo sottolinea Francesco Vescovi per molti anni presidente degli albergatori di Asiago. Bruno Clementi dell’Hotel
Linta: “Attualmente si riesce solo ad “arrancare” e si va avanti anche per affetto verso chi lavora nell’ambiente”
Continua il dibattito
sul turismo, in particolare quello alberghiero, con nuove analisi
e spunti di riflessione
sia in riferimento ai
dati sull’evoluzione
delle strutture alberghiere negli ultimi cinquant’anni riportati
nello scorso numero
del giornale, che all’attuale situazione.
Francesco Vescovi,
albergatore per tradizione familiare e per
molti anni presidente
dell’Associazione Albergatori di Asiago,
nonché di quella provinciale, mette l’accento soprattutto sulla non vocazione
del territorio verso questo
tipo di economia, sia da
parte degli abitanti che degli amministratori di un tempo. “Il nostro paese non ha
la cultura dell’ospitalità –
esordisce – non dimentichiamoci degli atteggiamenti quasi di fastidio con
cui, soprattutto in passato,
ci si riferiva al turista, in
modo particolare da parte
di chi non era direttamente
coinvolto in questo settore.
A proposito delle numerose chiusure di attività alberghiere, susseguitesi in par-
ticolare in alcuni anni, gli
insuccessi sono stati determinati da più concause:
innanzitutto gli investimenti importanti che venivano
imposti dalle nuove norme
a cui bisognava adeguarsi,
la forte deperibilità a cui gli
alberghi sono soggetti che
richiede spese continue per
la sistemazione, i guadagni
più facili e redditizi che in
certi anni venivano garantiti da altri tipi di investimento quali i BOT. Perché investire in strutture che richiedevano lavoro e sacrificio, quando c’erano forme più immediate e sicure?
Solo chi aveva radicato un
Viaggio alla scoperta della felicità
“Esiste un bene supremo che ogni essere può realizzare dentro di sé e che ci salva dall’impermanenza di tutte le cose di
questo mondo”. E’ quanto, tra l’altro, si trova scritto nei volantini che annunciano l’incontro promosso dal Centro studi
Bakthivedanta dal titolo “Viaggio alla scoperta della felicità”
in programma martedì 5 aprile alle 20.45 nella sala consiliare
del municipio a Canove. L’appuntamento condotto da Natalina
Morlin, prevede la video proiezione della conferenza di Marco Ferrini, maestro di scienze dello yoga, fondatore e presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scienze tradizionali dell’India. L’ingresso è libero. Per informazioni telefonare al 349.8652896.
forte amore per questo tipo
di lavoro è stato disposto a
farlo. Negli anni della politica della seconda casa poi
è mancata quella lungimiranza necessaria per proiettarsi nel futuro, pensando a
salvaguardare il territorio e
pensando anche a soluzioni
per decongestionare il traffico, perché il turista che
arriva qui deve poter respirare aria sana, pulita.
In altre località, più
evolute, si è tenuto conto
di questi fattori. Quella alberghiera è un’attività che
richiede una grande passione, per migliorarsi servono sacrifici e coraggio,
soprattutto nella consapevolezza della bassa
redditività di questo settore. Anche se da parte delle nuove amministrazioni
c’è stata molta più attenzione verso il turismo rispetto a un tempo, non
credo assolutamente che
ci possa essere futuro per
nuove costruzioni. Più
strutture significano più
possibilità di sopravvivenza, perché favoriscono
una
certa
intercambiabilità, quindi
ben vengano! Ma chi può
essere disposto a fare investimenti di milioni di
euro, con tutte le incogni-
te che riserva il futuro?
Le difficoltà esistono, non
possiamo nascondercelo,
e i problemi sono molti,
non solo da noi ma a livello generale, basti pensare che chiudono strutture importanti in località
prestigiose”.
Vescovi parla poi di come
è cambiato il turismo, ricordando tra l’altro che
nel suo albergo un tempo
la gente si fermava molto
a lungo, anche per un paio
di mesi. “C’era un approccio più diretto e amichevole con la clientela,
un rapporto umano che
aiutava a crescere e che
oggi invece non esiste
quasi più. Un tempo le difficoltà erano quelle di trovare personale, il lavoro
d’albergo stesso non era
apprezzato, anzi veniva
considerato poco dignitoso. Invece è un mondo variegato, che può dare tante
soddisfazioni, se c’è la passione. Purtroppo la mentalità imprenditoriale non si
improvvisa, anche se ci fanno ben sperare le nuove generazioni che hanno capito
l’importanza del turismo,
ma bisogna pensare a dare
loro degli aiuti perché possano sviluppare la loro attività, e la comunità stessa
deve collaborare, essere
disposta a guardare al di là
del proprio naso. Anche la
scuola alberghiera dove si
formano tanti giovani fa
sperare che qualcuno di
loro possa avere voglia di
rischiare, impegnandosi direttamente nel settore”.
Qualche battuta sull’argomento anche con Bruno
Clementi, titolare del Linta
Hotel, struttura di assoluto
rilievo nella storia dell’alberghiero locale. “Condivido le scelte fatte dall’amministrazione comunale –
dice Bruno Clementi – un
freno alla costruzione di
seconde case era necessario. Ma dubito molto che ci
possa essere chi, in una situazione come quella di
Asiago attualmente, possa
avere il coraggio di venire
a investire qui. Anzi, sono
convinto che se per ipotesi
si potesse prendere la propria struttura e magicamente spostarla in un’altra località, lo farebbero in molti. Attualmente si riesce solo
ad “arrancare” e si va
avanti anche per affetto
verso chi lavora nell’ambiente. Ritengo che in que-
sto contesto non abbia
senso costruire nuovi alberghi, ma aiutare sotto
varie forme quelli che ci
sono, oltre che dotando
il territorio di nuovi servizi, anche cercando di
contenere le tasse attuali
e non introducendone di
nuove.
Mi riferisco ai costi considerevoli che dobbiamo
sostenere per i rifiuti e
l’acqua, e alle imposte
future previste, come la
tassa di soggiorno e
l’IMU, la cui gestione
dovrebbe tenere conto
delle difficoltà del
comparto, già oberato dalle spese che servono per
adeguarsi alle normative in
materia di sicurezza. Anche se alcuni ritengono che
certe scelte come alcune
manifestazioni impegnative
dal punto di vista economico possono non essere
condivisibili, l’attuale amministrazione ha dimostrato molta attenzione verso il
turismo. Ma non basta: c’è
qualcosa che evidentemente non funziona, dai problemi di comunicazione e promozione, alle strutture che
mancano. D’inverno si lavora, pur se con rientri ridotti all’osso, anche per la
bravura dell’Agenzia
Happy Siben che riesce a
sopperire con la propria organizzazione alle mancanze strutturali e far sì che la
gente decida poi di ritornare, mentre anche l’estate
comincia a manifestare delle difficoltà. Le mie considerazioni non vogliono essere una critica all’amministrazione comunale, ma
questa è la realtà in cui viviamo e ci troviamo ad operare”.
Silvana Bortoli
Riprenderemo l’argomento anche nel prossimo numero, con un’ampia panoramica offerta da un’intervista a
Stefano Fracaro, direttore dello Sporting Residence.
Ottimi risultati per lo Skibus gratuito
CINEMA LUX ASIAGO
VENERDI' 1 ore 20.45
SABATO 2 ore 16.00 18.00 20.00 22.00
DOMENICA 3 ORE 16.00 18.00 21.00
LUNEDì 4 ORE 20.45
Ottima affluenza durante la stagione invernale per lo Skibus
gratuito che ha servito i comprensori sciistici delle Melette,
del Verena e del Kaberlaba. Secondo i dati forniti dalla ditta
Girardi Viaggi, che ha gestito le corse, la tratta Verena/
Campolongo, è stata la più utilizzata con un numero complessivo, tra andata e ritorno di circa 4556 utenti degli utenti
che, diviso per 90 giorni, corrisponde ad una media di 51
persone al giorno. La corsa Melette/Campomulo ha trasportato, a sua volta, circa 2.093 sciatori, per una media
di 23 al giorno. Infine, il piccolo comprensorio del
Kaberlaba, che ha attivato lo Skibus esclusivamente nei
quindici giorni del periodo natalizio, è stato raggiunto da
196 persone, circa 13 al giorno: nonostante fosse il primo
anno dopo una sospensione che durava da oltre 10 anni, è
stato quindi registrato un discreto movimento, di buon auspicio per il futuro. “Il servizio di trasporto gratuito - conferma
Antonio Girardi - è stato largamente utilizzato, con commenti lusinghieri sull’operato degli Enti e degli operatori
turistici locali”.
L’attuazione del progetto è stata possibile grazie al Consorzio Turistico di Asiago che, in accordo con le Amministrazioni Comunali di Asiago, Gallio e Roana e in collaborazione con la Provincia di Vicenza, ha coordinato l’iniziativa. Fondamentale è stato il supporto delle Associazioni di Categoria, degli albergatori e delle ditte locali che
hanno elargito generosamente il proprio contributo.
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Sabato 2 aprile 2011
ASIAGO
di Gerardo Rigoni
l’Altopiano
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La pista per il fondo al parco: “Offensiva!
Non c’è più alcun rispetto per la memoria”
“Il “Brigata Regina” fu realizzato in memoria dei fanti caduti per la Patria simboleggiati
nel monumento al centro dell’area” – Il sindaco: “Così il parco viene valorizzato ancor più”
Sacrilego. Irriverente. Offensivo. E’ in questo modo
che un gruppo di cittadini
considera l’intervento per la
realizzazione di una pista di
fondo all’interno del Parco
Brigata Regina. Un’opera
che sfregia il ricordo e l’onore di chi ha combattuto e ha
lasciato la vita sull’Altopiano
durante la Grande guerra, e
in particolare tra le fila della
Brigata Regina a cui il parco
e il monumento che lo domina sono dedicati. La Brigata
Regina era composta da due
Reggimenti di fanteria, il 9° e il 10°, con soldati reclutati
sia da città del nord come Belluno, Sacile, Monza e Parma, del centro come Firenze, Bologna e del sud come
Bari, Salerno e Taranto. La brigata è stata particolarmente
attiva trascorrendo 28 dei 42 mesi di guerra in linea; una
presenza che le costò numerose perdite. Solamente
sull’Isonzo tra il 10 e il 20 novembre 1915 perse 1164
uomini. Più volte ricostituita, la bandiera guadagnò una
Medaglia d’oro al valore militare e due di bronzo a cui si
aggiungono ben 5 Medaglie d’oro individuali. Partecipò
alla difesa dell’Ortigara
schierandosi sulla linea Passo d’Agnella - Ortigara –
Ponari per poi portarsi nel
1918 sul Valbella dove guadagnò le medaglie di bronzo.
Ed era proprio a Valbella che
i reduci della brigata desideravano erigere il monumento
fino a quando gli amministratori di Asiago videro quale
opera d’arte esso fosse suggerendo quindi di collocarlo
non a Valbella, dove lo avrebbero potuto ammirare in pochi, ma in un luogo più centrale, nell’Asiago in piena ricostruzione. Luogo identificato quindi nel “lodega del Rela”
dove oggi il monumento sorge. “E’ inappropriato realizzare una pista da sci in un luogo come il parco Brigata
Regina che fu realizzato in memoria dei fanti caduti per
la Patria simboleggiati nel monumento che onora la Brigata Regina - commenta Lionello Lunardi che, assieme a
Mariagrazia Rigoni, Tino Marchetti ed altri amici, sta cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto – Qui
non si ha più rispetto per alcunché, tanto meno per la me-
moria”. “Irriverenza o mancanza di rispetto per i caduti?
Macchè! L’opera non è per nulla impattante e anzi, con il
taglio di alcuni abeti, si schiarirà la visuale del monumento stesso – ribatte il sindaco Andrea Gios – Mi pare che
oramai qualsiasi cosa vada bene per criticare invece di
considerare i fatti come realmente stanno. La pista da
fondo, che d’estate si trasformerà in un percorso pedonale e, in parte, anche per la corsa, valorizzerà il parco invitando ancora più persone a frequentarlo e nello stesso
tempo magari anche contemplare il monumento ed il suo
significato più profondo”. Molti cittadini si chiedono se i
viali oggi percorribili a tutti saranno accessibili anche dopo
la fine del progetto. Ossia se, d’inverno, il parco rimarrà
di libero accesso e se d’estate tutto il parco sarà ancora a
disposizione di residenti ed ospiti. Altri invece chiedono
da tempo spazi per lasciare liberi i propri cani senza provocare problemi con altri frequentatori del parco. Richiesta formulata anche dalla minoranza con un’interrogazione inviata al sindaco oramai molti mesi fa. “Nulla cambia,
tranne durante eventuali gare sprint di fondo dove, chiaramente, il percorso non sarà calpestabile – spiega il primo cittadino – Per quanto riguarda i cani credo che di
spazi verdi attorno Asiago ce ne siano a sufficienza. Aree
delimitate per i cani sono strutture per i parchi di città ma
credo che quel tipo di problematica da noi non sussista”.
Sacrario chiuso nei festivi? Ci pensano i volontari!
Per risolvere il problema della chiusura nei festivi si ricorre ad una “cordata” delle Associazioni d’arma.
Una convenzione tra Comune e Ministero, Fanti, Alpini e Carabinieri regolerà la guardiania
Il Sacrario di Asiago
non resterà chiuso nei
giorni festivi, la continuità nell’apertura al
pubblico sarà garantita
da una convenzione stipulata tra il Comune e
le associazioni d’arma.
Questo la novità raggiunta grazie al documento che proprio in
questi giorni sarà controfirmato tra l’amministrazione asiaghese e i
volontari iscritti nelle locali sezioni dei Fanti, Alpini e Carabinieri in congedo.
“Una soluzione che risolve il problema della
guardiania all’Ossario del
Laiten – spiega da Roma il
generale Nicola Ficco, capo
ufficio del Commissariato
Generale per le Onoranze ai
Caduti in Guerra – Il personale militare e civile in forza alla struttura – continua
l’alto ufficiale – è vincolato
nel proprio operato ad orari sindacali, ragion per cui
il loro impiego in orari diversi da quanto contemplato nel contratto di lavoro, è
considerato straordinario.
Ciò comporta un aumento
nella gestione economica
dell’apparato, la
cui risoluzione sta
nel progetto previsto dalla convenzione tra le Associazioni e il Comune”.
Il progetto si avvale
del placet del Ministero della Difesa,
da cui dipendono
Onorcaduti e tutti i
Sacrari presenti sul
territorio nazionale.
Asiago, dunque, è
solo uno dei tanti luoghi dedicati alla memoria costretto a
fare i conti con la
mancanza di fondi e tagli al
bilancio imposti dal Governo.
“Per certi Sacrari – continua
il generale Ficco – la situazione è diversa, Redipuglia
per esempio si presenta come
una collina, sui cui gradoni
sono tumulati oltre 100 mila
Caduti, la sua apertura è
soggetta a problematiche
diverse rispetto al Laiten,
poiché qui invece le tombe insistono all’interno di
un edificio. Asiago ha attualmente in forze un ufficiale e 3 sottoufficiali in
ferma permanente, mentre gli altri militari prestano servizio in ferma limitata ( classificati “VPF1”,
cioè Volontari in Ferma
Permanente
di
un
anno,ndr), grazie alla convenzione a questi saranno affiancati i nuovi vo-
lontari civili”.
Soddisfazione per questa novità è espressa dall’assessore
Guido Carli: “Non potevamo
restare insensibili alla chiusura del Sacrario nei festivi, per questo un anno fa il
Comune si è fatto promotore dell’iniziativa. La convenzione che poniamo in
essere – continua l’amministratore comunale – è frutto
di un lungo iter ed è stato
preso in concerto con
Onorcaduti, previo contatti
con gli ufficiali in capo che
si sono succeduti al comando dell’Ente. Infatti gli attori della stipula sono l’Amministrazione asiaghese, il Ministero e le tre Associazioni
di volontari locali. Oltre ai
Fanti, Alpini e Carabinieri,
in un futuro non lontano potranno essere inseriti per la
guardiania anche gli aviatori. Per tutti comunque sarà
valida la convenzione, che
contempla nei suoi vari punti
la responsabilità civile e la
copertura assicurativa di
chi opererà fisicamente nella
custodia. “In definitiva –
conclude Carli - si tratta di un
documento importante che
garantisce il servizio di
apertura al pubblico di un
importante monumento storico, che l’Altopiano si
fregia di avere nel proprio
territorio, meta ogni anno di
migliaia di visitatori, distribuiti in tutte le stagioni.
Giovanni Dalle Fusine
Isidoro Furlan nominato
Ufficiale della Repubblica
Importante riconoscimento al comandante del Coordinamento Distrettuale del Corpo Forestale di Asiago, Isidoro Furlan.
Il vice questore aggiunto forestale è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale della Repubblica per il suo costante impegno civile e istituzionale che ha portato lustro non solo al coordinamento asiaghese, ma a tutto il Corpo Forestale. La cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito
della Repubblica Italiana è avvenuta nella sala di rappresentanza del Palazzo del Governo a Trento e ha visto la partecipazione di numerose autorità provinciali e dei Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti, nonché di un folto pubblico
che ha partecipato vivamente alla manifestazione. Nel discorso introduttivo, il Prefetto Francesco Squarcina ha ricordato che i valori riconosciuti nella premiazione al merito della
Repubblica contraddistinguono l’operosa popolazione trentina, sottolineando l’importanza di rendere onore a queste persone che sono di esempio e di sprone per tutti, soprattutto per
i giovani, e di esaltarne la generosità, l’altruismo e lo spirito di
servizio.Uno spirito di servizio che traspare dal curricolo professionale del comandante Furlan che, da quando è entrato
nel Corpo Forestale nel 1973, si è sempre distinto nell’impegno
a tutela delle persone e, in particolar modo, per la fauna selvatica.
Dalle campagne antincendio in Sardegna alle operazioni
antibracconaggio, dalla lotta alle coltivazioni di stupefacenti ai controlli alimentari, Furlan ha sempre posto in primo piano il rispetto
delle leggi e dei regolamenti. Meriti ricordati dal Prefetto anche al
momento della consegna della meritata onorificenza.
G.R.
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l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
6
Il “giudice Antonio” va a processo
ATTUALITA’
Antonio Baù, 64enne residente ad Asiago, avrebbe raggirato 22 persone fingendosi
un magistrato del tribunale di Bassano. Il danno ammonterebbe a 350mila euro
L’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO FILATELICO 7 COMUNI
In un catalogo la lunga storia del
Premio Asiago d’arte filatelica
Un bellissimo catalogo a colori che racconta quarant’anni
di storia del Premio
internazionale
Asiago d’arte filatelica. Il volume riproduce materiale tratto dalla collezione di
Pino Barolo (che lo
ha realizzato), stampato da Tipografia
Moderna Asiago ed
è edito dal Circolo
Filatelico Sette Comuni in occasione
appunto del quarantesimo anniversario
di questa bella e importante manifestazione che porta il
nome di Asiago in
tutto il mondo. Fresco di stampa, è stato presentato ai soci
del Circolo nell’ultima assemblea tenutasi alla Vecchia Stazione di Canove.
Un’assemblea
elettiva, nella quale
si è proceduto alla
nomina del consiglio
che si rinnova ogni
anno. “Un puro pro forma –
dice il presidente uscente,
che sarà sicuramente
riconfermato, Maurizio Stella – perché facciamo e decidiamo sempre tutto insieme
(il Circolo conta una ventina
di soci, ndr)”. L’appuntamento, al quale ha preso parte anche l’assessore alle politiche
sociali Diego Rigoni, è stato
anche l’occasione per fare il
bilancio annuale dell’attività del
Circolo che si concentra particolarmente sull’organizzazione del Premio. “Anche quest’anno – ha detto con orgoglio Stella, a proposito dell’appuntamento che si tiene sempre la terza domenica di luglio
– la manifestazione godrà dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”.
“Il Premio Asiago, che intende valorizzare il messaggio
trasmesso dai francobolli –
ha ricordato il presidente – gode di altissima fama e prestigio. Ad esso rivolgono sempre l’attenzione le migliori testate
di filatelia del mondo
e i più importanti e
qualificati quotidiani,
sia nazionali che internazionali. E in più
di qualche museo postale all’estero ho
potuto vedere esposti il premio e la pergamena ritirati ad
Asiago. Pubblicità
gratuita e importante
per il nostro territorio”.
Premio Internazionale a parte, una cosa
importante per il Circolo, annunciata proprio nell’ultimo incontro, è il poter finalmente disporre di
una sede propria (mai
avuta in quarant’anni!) messa a disposizione dal Comune di
Asiago in via Verdi.
Stella
ha
preannunciato anche
l’intenzione di avviare un’attività del tutto nuova per il Circolo in collaborazione con le
scuole dell’Altopiano: degli incontri di Storia Postale.
“Un’iniziativa – ha detto Stella - per la quale abbiamo già
preso contatti con i dirigenti
scolastici e che, dovesse andare in porto, porteremo avanti
anche con la collaborazione di
esperti in materia”.
Stefania Longhini
Si è spacciato per
anni per un giudice
del tribunale di
Bassano sottraendo
alle sue vittime 350
mila euro e mandando sul lastrico anche
una famiglia dell’Alto Vicentino. Antonio Baù, 64enne residente ad Asiago
(Via Oberdan), che
si faceva chiamare
«giudice Antonio», è
stato ora rinviato a
giudizio. L’udienza
si aprirà l’11 maggio
a Schio. Per il pm
Claudia Dal Martello i capi d’imputazione contestati al finto magistrato
sono venti con l’accusa di
truffa aggravata, millantato
credito, falso in atto privato e violenza privata. La
vicenda era esplosa nell’ottobre del 2009 al termine di una lunga indagine dei
carabinieri di Thiene.
Baù, fingendosi appunto un
giudice del tribunale
bassanese, si diceva pronto a risolvere in tempi brevi le vicende giudiziarie che
non trovavano risposte veloci ed adeguate nelle sede
istituzionali, soprattutto problemi di eredità e separazioni. E la maggior parte
degli incontri con le sue vittime si tenevano in un
agriturismo di Fara
Vicentino. Con questo giochetto avrebbe racimolato
negli anni circa 350 mila
euro. Ad oggi le sue vittime sono 22, anche se le
parti civili costituite all’udienza preliminare, tenutasi lo scorso 16 marzo,
sono state 18, assistite dagli avvocati Cesare Dal
Maso, Michela Betto e Angelo Butera. Dopo la denuncia di una coppia di imprenditori edili, padre e figlio, residenti a Grumolo
delle Abbadesse, nel 2009,
e il fermo di Baù negli uffici della caserma di Thiene,
sono iniziate a piovere denunce quasi quotidiane.
Come quella di una coppia
che ha raccontato di aver
conosciuto il «giudice Antonio» tramite un amico e
che questi si era offerto di
risolvere una causa di eredità nella mani della
Cassazione. «Non vi
preoccupate, date
tutto in mano a me
che sono giudice a
Bassano, vi risolvo i
problemi, faccio ricorso...» aveva rassicurato l’uomo e poi
aveva iniziato a
chiedere sempre più
soldi alla coppia:
3.800, 10 mila, 12
mila, fino a quando
ha costretto marito
e moglie a vendere
la loro casa di proprietà spiegando che
altrimenti il tribunale avrebbe pignorato
il loro appartamento. Prima
di scoprire la truffa i due
hanno perso così 103 mila
euro, rimanendo senza soldi e senza casa. A un’altra
coppia avrebbe spillato oltre 10 mila mettendo marito e moglie uno contro l’altro nell’affidamento del loro
figlio nella causa di divorzio. In un’altra occasione
vistosi scoperto da una donna, che si era rivolta a lui,
l’avrebbe minacciata
spiegando di essere pronto a fare del male e lei e
alla figlia. Sono solo alcuni dei racconti delle vittime che sono parte integrante del capo di imputazione, accuse che dovranno essere vagliate e
confermate con il processo che si aprirà appunto
l’11 maggio.
Con “Bacio di Giada”
Daniele incanta i giurati
Si chiama “Bacio di Giada”
il cocktail che ha permesso
a Daniele Strazzabosco (chi
non conosce il solare e popolare Maiona!) di raccogliere un ulteriore soddisfazione;
questa sua ricetta ha infatti
sbancato la concorrenza al
XXXV Concorso Regionale
2011 dell’Aibes, l’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori fondata nel 1949.
La manifestazione si è tenu-
ta lunedì 14 marzo presso
l’NH Palace di Mestre e fra
i 18 agguerriti concorrenti in
lizza per la categoria LONG
DRIK sezione Veneto /
Trentino Alto Adige a primeggiare è stato proprio Daniele
con la sua idea.
Evidente la soddisfazione del
barman asiaghese (che qualche anno fa aveva ottenuto un
analogo successo per la cat.
Fancy, approdando anche in
Nelle foto: il vincente “Bacio di Giada” ed il nostro Daniele al
momento della premiazione
quel caso alle Nazionali dove
giunse al terzo posto) che
stacca così il biglietto per le
finali nazionali che si svolgeranno nel tardo autunno in
Sardegna; stavolta, però, il
nostro “eroe” punta dritto e
senza mezze misure ad un
prestigioso “oro”. In bocca al
lupo, Maiona! Per i più curiosi questa la ricetta del
cocktail vincente di Daniele:
cl. 3 Bacardi Apple, cl. 2
Midori, cl. 1 Martini Bianco,
cl. 1 Cointreau, cl. 10 Bacardi
Breezer Lime, cl. 3 Succo
Mela Verde. Decorato con
mela e ribes.
Cesare Pivotto
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l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
Social Day: una mano tira l’altra
Sabato 9 aprile più di 100 ragazzi, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore,
si sporcheranno le mani per raccogliere fondi a favore di progetti di solidarietà
Sabato 9 aprile più
di 100 ragazzi, studenti dell’Istituto di
Istruzione Superiore
si sporcheranno le
mani per raccogliere fondi a favore di
progetti nazionali ed
internazionali.
Grazie alla grande disponibilità e collaborazione dei Comuni di Asiago, Roana e Rotzo
(Comuni ai quali è stata chiesta collaborazione) gruppi di
ragazzi puliranno il parco
Millepini, altri hanno chiesto
di poter ripulire e riverniciare
il gazebo che si trova davanti
alla stazione, altri ancora metteranno a posto l’asilo di Rotzo,
o puliranno le zone circostanti
alle scuole superiori, altri hanno trovato lavoro presso negozi, privati, associazioni, ecc..
Il tutto in cambio di un’offerta
che sarà destinata a diversi
progetti di solidarietà.
Qualcuno potrebbe pensare
“Bella forza..perdono ore di
scuola..” ma si sbaglia perché
comunque il 9 aprile è il punto
di arrivo di un percorso che i
ragazzi hanno intrapreso, al di
fuori dell’orario scolastico, e
che ha visto incontri con
testimonial quali Gianni Bordin
che ha raccontato la sua esperienza di volontariato, Lukas
Meyer 22 enne dell’associazione tedesca SHL che organizza il Social Day in Gemania
e che vede coinvolti circa
100.000 studenti, oltre che
momenti organizzativi per preparare le attività da realizzare.
Il Social Day non è perdere
ore di scuola, ma fare scuola
in modo diverso, è essere cittadini attenti alla propria comunità, è un percorso in grado di proporre a tutti i ragazzi una sperimentazione diretta del volontariato lavorando per gli altri; un diventare
protagonisti effettivi dei progetti di solidarietà finanziati
attraverso scambi e contatti
con i giovani e le persone
coinvolte in tali progetti. E’
un processo capace di produrre mutamento sociale e
far riflettere non solo i giovani ma anche gli adulti sul
significato di solidarietà,
dicittadinanza attiva e responsabile. Iniziativa nata in
Scandinavia negli anni ’60,
successivamente ripresa nel
1998 in Germania e chiamata “Social Day”, prevedeva
l’impegno diretto degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado in una giornata
di lavoro al posto della normale attività scolastica. Tutti
i ragazzi, dai piccoli delle elementari ai grandi delle superiori, si “sporcavano le mani”
andando a lavorare per un
giorno (tagliare l’erba, lavare
le macchine, pulire i magazzini, pitturare muri, baby
sitter…per i piccoli feste, vendita dei lavoretti, marce bene-
fiche…) e con i proventi
di quella giornata si organizzavano progetti
umanitari nell’Europa
dell’est (in particolare
nella ex Yugoslavia): costruzione di scuole, di
centri giovanili, di campi sportivi…e negli ultimi anni veri e propri progetti
di Cooperazione e Sviluppo.
Nel giugno 2006 alcuni giovani volontari dell’Associazione
Vulcano di Bassano sono venuti a conoscenza dell’iniziativa di un’associazione giovanile tedesca denominata
Schueler Helfen Leben, abbreviato in SHL ed hanno pensato di proporre il Social Day
anche nel territorio bassanese.
Iniziativa ora estesa a livello
provinciale e coordinata dall’associazione Vulcano e dal
coordinamento GPL di
Bassano del Grappa, il 9 aprile tantissimi giovani in tutta la
provincia si sporcheranno le
mani, lavoreranno assieme per
un mondo migliore, per costruire giustizia.
Associazione Occhi Aperti per Costruire Giustizia
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Le scelte più corrette per
la successione d’impresa
Assicurare la continuità di impresa, anche nel caso della
scomparsa improvvisa del titolare, è fondamentale per
l’economia, in particolare quella veneta e vicentina, realtà
dove il legame tra famiglia e
impresa è stretto ed incide profondamente sul tessuto sociale ed economico dei nostri paesi. E’ quanto hanno voluto
esporre l’associazione Artigiani Pensionati assieme al Gruppo giovani imprenditori di
confartigianato Vicenza con
l’incontro “Passaggio di valore: successioni ereditarie e strumenti di continuità d’impresa”
tenutosi
nella
sede
mandamentale di Asiago. Un
incontro dove Giuliano Coin ha
esposto le varie soluzioni della
successione ereditaria per
l’impresa ognuna con i suoi
pro ed i suoi contro.
“Il patrimonio di conoscenze di
un’azienda artigiana non deve
disperdersi quando il titolare
arriva alla pensione – ha iniziato Coin - Le successioni
ereditarie comportano spesso
questioni delicate e talvolta difficili da risolvere. Ci troviamo
a prendere decisioni non semplici, rimanendo spesso con il
dubbio di aver fatto la scelta
giusta. Non c’è un’unica soluzione giusta, ma per ogni azienda o impresa, conoscendo
bene le alternative, c’è la scelta più corretta”.
Dai vari tipi di testamento, con
gli obblighi di legge e la distinzione tra le quote legittime e
quelle invece disponibili al titolare d’impresa, fino a sottolineare il diritto di abitazione del
coniuge rimasto, Coin ha poi
illustrato agli oltre 60 presenti
le varie insidie che una scelta
testamentaria errata potrebbe
riservare agli eredi, mettendo
non solo loro in difficoltà, e magari anche gli affetti famigliari,
ma anche il futuro dell’azienda. “Tra le novità c’è il “patto
di famiglia” dove l’imprenditore raduna gli eredi ed espone
quali sono le sue disposizioni –
ha concluso Coin – E’ un documento ufficiale che viene
sottoscritto e registrato e dove
quanto disposto non può rientrare nei computi ereditari futuri. Non molti notai lo hanno
ancora perfezionato perché è
una pratica che deve essere
studiata bene ma che può evitare molti problemi che hanno
complicato le successione
d’impresa nel passato”.
Gerardo Rigoni
La Star si appresta a festeggiare il 30° anno di attività
L’azienda asiaghese oltre alle scioline produce prodotti per la manutenzione delle biciclette - Vendita diretta nello spaccio in zona artigianale
“Nemo propheta in patria, e la Star è una conferma di
quanto questa espressione possa essere vera!” Oggi lo
dice senza risentimento Roberto Mosele, ma non nasconde
la delusione provata in passato nel constatare il disinteresse
dei suoi concittadini nei confronti della sua ditta. Perché se
è vero che la Star è nata quasi per scherzo da una sorta di
scommessa fra amici, è altrettanto vero che negli anni si è
attestata tra le prime aziende al mondo produttrici di scioline,
a conferma della grande validità dei suoi prodotti . “Quando andavo a sciare con gli amici – racconta Roberto –
dicevo che in fondo non doveva essere complicato fare
la sciolina, e quasi per sfida ho provato a farne un po’,
regalandola ai miei compagni di sciate. Dopo averla
provata, loro hanno commentato che in fondo non era
niente male, e da lì è cominciato tutto. Ho iniziato a
studiare da autodidatta, facendo ricerche in biblioteca
e iniziando ad acquisire nozioni di chimica organica e
inorganica. Anche il nome della ditta è stato casuale,
derivato da quello che fino allora era stato il mio lavoro all’osservatorio: guardavo le stelle, e ho scelto di
chiamare star (stella) quella che sarebbe diventata la
mia nuova attività”. La poca considerazione, almeno fino
a qualche anno fa, da parte degli asiaghesi è stata però
ripagata da numerose
soddisfazioni, non solo
nei termini del giro
d’affari che la ditta è
riuscita a crearsi, ma
anche dai riscontri più
che positivi che continuano ad arrivare dalle squadre di atleti che
si affidano ai prodotti
della Star per le gare
ai massimi livelli. Sono
numeri di tutto rispetto quelli con cui la ditta si appresta a festeggiare il 30esimo di
attività, che ricorrerà
ufficialmente nel marzo del prossimo anno, anche se è stato nel 1981 che sono
stati mossi i primi passi nel settore. La Star produce scioline
per lo sci nordico, alpino, snowboard e anche per le slitte
trainate da cani, esportando il 94% della produzione. Il grosso del lavoro è nei paesi del Nord Europa che per tradizione
sono grandi utenti di scioline, ma la
Star è presente con distributori ufficiali in totale in una quarantina di paesi del mondo, anche in luoghi come
l’Australia, l’Argentina, la Groenlandia. Nel 1988 inoltre alla Star hanno
pensato di aggiungere alle scioline
anche prodotti per la manutenzione
delle biciclette, come lubrificatori,
grassi speciali per assemblaggio, articoli per la pulizia, e attualmente
questa linea di produzione rappresenta un terzo del fatturato totale dell’azienda, probabilmente la più grossa ditta europea del settore, visto che
il 90% di questi prodotti viene fatto
ad Asiago dalla Star. Infatti la ditta
produce soprattutto per altri marchi,
Donna e Roberto Mosele,
e questo fare per terzi è la sua foral centro il figlio Davide
za, visto che le ha permesso di cre-
scere molto, trovando sbocchi in mercati diversi. “Un
grosso impulso
inoltre – dice Roberto – è venuto da
mio figlio Davide,
ingegnere, che oltre a curare in particolare la ricerca
di nuovi materiali
per questo settore
che è in continua
evoluzione, segue
direttamente la
presenza della Star
nelle varie gare di
Coppa del Mondo,
offrendo consulenza alle squadre di atleti, in particolare per quanto riguarda lo sci nordico e il biathlon. Sul
posto vengono fatti dei test, si preparano tabelloni con
indicazioni e informazioni sui prodotti, poi sono le squadre a testarli. Durante la stagione Davide è sempre in
viaggio, quest’anno è stato tra l’altro in Svezia, Germania, Repubblica Ceca, ad Oslo per i mondiali. Qui soprattutto abbiamo avuto un grande successo, moltissimi
hanno gareggiato con i nostri prodotti, e abbiamo ricevuto i ringraziamenti da atleti e ski-man, che sono poi
venuti a confermarci di essersi trovati molto bene con le
nostre scioline e i nostri consigli”. E’ un lavoro impegnativo, che la ditta cura particolarmente da 4 anni a questa
parte, e che a livello di promozione e immagine ripaga parecchio. Una crescita continua quella dell’azienda, nella quale
lavorano Roberto, sua moglie Donna, il figlio Davide e
Riccardo, un dipendente. E da circa quattro anni, in
concomitanza con l’apertura del negozio online su
www.starwax.it (www.starwax.com è invece il sito in cui
trovare tutte le informazioni sui prodotti e sul loro utilizzo) la
Star vende direttamente al pubblico anche nello spaccio presso la sede in zona artigianale Coda, aperto negli orari di lavoro dal lunedì al venerdì e in periodo invernale anche il sabato
mattina.
Silvana Bortoli
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
8
ROANA
Passivo di 261.000 euro per la Roana Servizi e
l’amministrazione comunale delibera lo scioglimento
L’opposizione: “Scelta scellerata, che non risolverà i problemi. Prima si approvi una soluzione gestionale futura”
“Siamo fortemente contrari alla decisione dell’amministrazione comunale di sciogliere la
Roana Servizi, come deliberato nell’ultima seduta del consiglio comunale. Ci preoccupano i risvolti occupazionali e sociali di questa situazione
che andrà a penalizzare
gravemente la decina di
dipendenti della società,
oltre che altri collaboratori saltuari. Prima di decidere di fare questo passo sarebbe stato opportuno trovare una soluzione
che potesse salvaguardare i posti di lavoro, oltre che la funzionalità delle strutture stesse. L’amministrazione ha riferito di aver
preso accordi con i lavoratori che dovrebbero costituire un gruppo autonomo di gestione della piscina e delle altre strutture in
mano alla società, ma da quel che ci consta i dipendenti stessi
non erano neppure stati informati dell’intenzione di sciogliere la
Roana Servizi”. A parlare è Davide Bolzon, a capo del gruppo di
opposizione del comune di Roana, protagonista dell’ acceso battibecco con sindaco e maggioranza che ha caratterizzato l’ultima
seduta del consiglio comunale di Roana. La Roana Servizi, società partecipata totalmente dal Comune di Roana, era stata fondata
a suo tempo per permettere una gestione burocraticamente più
snella della piscina; alla stessa era stata poi affidata la gestione di
tutti gli impianti sportivi del Comune, fra cui il palazzetto dello
sport di Mezzaselva e il laghetto balneabile del Lonaba. La finanziaria prevede che debbano venire sciolte quelle società a partecipazione comunale che hanno registrato un passivo negli ultimi tre
anni e, come messo agli atti nella proposta andata in consiglio
nella seduta del 18 marzo, “i bilanci degli esercizi 2009, 2008 e
2007 della società uni personale “Roana Servizi S.r.l. recano delle
significative perdite (come presumibilmente si verificherà anche
per l’esercizio 2010, atteso lo squilibrio di 261.000,00 euro circa
risultante dalla relazione di fine anno presentata dalla società)”.
“Ma – precisa Bolzon - non vi è obbligo di scioglimento finché
non siano approvati i decreti attuativi della legge . Per cui si può
Primo Trofeo Riserva di
Roana per cani da seguita
La Pro Segugio di Vicenza
organizza per i giorni 16 e
17 aprile in territorio comunale di Roana una prova di
lavoro per cani da
seguita su lepre
“libera”, aperta
a cani iscritti e
non, e valida
come “Primo
Trofeo Riserva di Roana”.
La prova rientra
nel programma della
SIPS ed è valida per i campionati provinciali sociali
S.I.P.S. e F.I.D.C. “La manifestazione di quest’anno
– commentano gli organizzatori - intende innanzitutto
far conoscere ed apprezzare a tutti i partecipanti, siano concorrenti o semplici spettatori, i magnifici
areali in cui verranno liberati i cani. Inoltre, ciò
ci permetterà di programmare per i prossimi anni
verifiche più importanti
(Cat. A), a livello nazionale”. Si ricorda che i
cani partecipanti devono
essere in regola con l’anagrafe canina e le vaccina-
zioni, le iscrizioni si ricevono
da
Renato
Meggiolaro, presidente
Pro Segugio Vicenza (tel.
0444 970484) e Stefano Frigo di
Canove, responsabile
della prova
(tel.
349.
8482995).
“Ringraziamo
tutti coloro che
in qualunque modo
contribuiranno alla buona riuscita della manifestazione – concludono gli
organizzatori - in modo
particolare il presidente
del comprensorio n.4 Guido Carli per l’interesse
profuso,il presidente della riserva di Roana
Mauro Panozzo, il Comune di Roana, i privati e i
conduttori dei fondi per
i territori messi a disposizione, la Cassa Rurale ed
Artigiana di Roana, la Provincia di Vicenza e l’Albergo Alla Vecchia Stazione di
Via Roma 147 a Canove,
che fungerà da punto di ritrovo”.
S.B.
prorogare tale decisio- vato”. Bolzon ha quindi proposto un emendamento che modifine, così come è stato casse in parte la proposta, dicendo “di procedere allo scioglimendeciso per la Società to e messa in liquidazione della società, procedimento che sarà
Aeroporto, che ha sem- concluso una volta approvata dal consiglio comunale una solupre presentato analoghi zione gestionale della Società stessa”. Il Sindaco, che tra l’altro
passivi”.
ha precisato che alla piscina ci tiene e ribadito che si sta pensando
Nel
relazionare seriamente alla soluzione da trovare, ha messo ai voti l’emendadettagliatamente la pro- mento proposto da Bolzon: sono risultati favorevoli i quattro conposta durante la sedu- siglieri di minoranza e contrari gli undici di maggioranza, mentre
ta
consiliare, la votazione della proposta di delibera ha avuto esito contrario: 11
l ’ a s s e s s o r e C a r l o favorevoli e contrari i 4 dell’opposizione.
Stefani ha riferito che “Il passivo accumulato dalla Roana Servizi soprattutto negli ulrelativamente alla So- timi anni è molto pesante, cinque volte il costo durante la mia
cietà Roana Servizi amministrazione – ha avuto modo di ribadire nei giorni scorsi
verranno cercate quelle Bolzon – e questo dimostra che qualcosa nella gestione non funforme alternative per la ziona. Invitiamo l’assessore incaricato a vigilare chi ne risponde:
gestione dei servizi, at- non è forse il caso di chiedere conto al direttore, lautamente patraverso le associazio- gato, oppure al Consiglio di Amministrazione? Sarebbe stato poi
ni sportive, garantendo il personale occupato, mediante bandi pub- opportuno valutare altri aspetti della gestione, tra cui alcuni
blici e mantenendo la qualità dei servizi.
sprechi a livello di costi, con ruoli gestionali che andreb“Con questa operazione – ha proseguito il vicesindaco - sicura- bero riveduti.
mente si andrà a risparmiare circa 70-80 mila euro (IVA e ge- Dal canto nostro vigileremo sulla procedura pubblica di afstione amministrative). Dobbiamo fare un passo indietro, dare la fidamento della gestione, per evitare vengano fatti “favogestione attraverso appalti esterni. Vediamo se questa è una stra- ri agli amici”. Facciamo presente inoltre come il passida percorribile. Questa è l’idea che abbiamo, anche se dispiace vo sia da imputare anche al calo degli utenti, diminuiti
che verrà meno l’obiettivo che aveva questa Società”. Ne è se- in modo consistente a causa del sistema di riscaldamenguito un dibattito molto acceso e articolato nel quale, tra l’altro, to con la caldaia a biomasse, la cui energia prodotta
Bolzon ha asserito che quella dell’amministrazione è una scelta risulta insufficiente per garantire un’adeguata tempepolitica frettolosa, scellerata e non obbligatoria. “Creerà un grave ratura dell’acqua.”.
Silvana Bortoli
disagio e non risolverà nulla –
ha detto Bolzon - Quando avrete sciolto la Società Roana SerLa minoranza consiliare di Roana, per bocca del consigliere Maurizio Panozzo, torna sull’argovizi, il problema della gestione
mento del fotovoltaico. “Nello schema presentatoci dal sindaco con le proposte di modifica al
resterà e ci sarà il problema ocPRG – dice Panozzo – l’amministrazione comunale ha previsto di inserire nell’ambito dell’art.
cupazionale. Questa soluzione
21 (Z.T.O. di tipo E: Zone agricole – disciplina generale) un punto che, tra l’altro, stabilisce
creerà gravi problemi, il Comutestualmente: “L’installazione di pannelli solari e fotovoltaici è ammessa esclusivamente sulle
ne si troverà a gestire le struttucoperture, tettoie e pensiline degli edifici, o, in alternativa, nelle aree scoperte di pertinenza, in
re che sono e rimangono coposizioni tali da garantirne comunque un armonico inserimento nel contesto architettonico e/o
munque comunali come la piambientale. E’ pertanto esclusa la possibilità di installare tali strutture in territorio aperto” .Ma
scina e il palazzetto dello sport.
come, se solo una paio di mesi prima era stato portato a termine l’esteso impianto fotovoltaico
I costi di gestione evidentemencomunale sui prati della cattedra? Quanto ha inteso ora stabilire l’amministrazione di Roana ci
te rimarranno gli stessi e il prosembra davvero una grossa contraddizione, quasi una presa in giro”.
blema resterà, anzi sarà aggra-
Le contraddizioni del fotovoltaico
La “Tagliata”: una discarica a cielo aperto
Complici la pioggia, che ha lavato
via tutta la neve, e
la primavera, arrivata sulla carta ma
non
nel
sottobosco, la
scarpata che da località Tagliata
(Camporovere)
porta in direzione
Vezzena, si presenta in tutto il suo
splendore. Mai in
altri momenti dell’anno, quando erba, fronde o
neve, dissimulano e nascondono pietosamente il terreno, puoi
“godere” di uno spettacolo di
tale portata. La prima sensazione è di vergogna, pensando all’effetto di una simile visione sui
viaggiatori anche stranieri, che
sfrecciano in direzione Trento.
La seconda è di colpa, come
se la tua disattenzione o meglio
l’impossibilità in condizioni ambientali diverse, di piena osservazione del terreno, potesse trasformarsi in omertà. Giusto alcune settimane fa c’era la carcassa spolpata di un suino, che
ad una prima occhiata era parso un capriolo investito e buttato fuori strada. Malgrado il ri-
brezzo, il sopralluogo successivo ha rivelato zampetti e
orecchi e l’evidente intervento
sui resti, da parte di animali selvatici. Poco più avanti: zampe
di gallina e cotenne di maiale...il
tutto
abbondantemente
impreziosito da copertoni,
lavatrici,
mobiletti, materassi,
tegole canadesi e rifiuti di ogni genere, lungo tutta la scarpata fino
all’incrocio
con
Galmarara, resti rilevati
in tutti i punti in cui sia
possibile sostare scaricare e far rotolare a
valle...A mò di beffa, a
fianco di cartelli, con
scritto: “Vietato
scaricare rifuti”.
Ma la vista, alcuni giorni fa, di
un vitellino depositato appena
sotto il ciglio, al
Km. 57, 200 della provinciale, è
stata troppo. Subito è scattata la
denuncia alla
Ulss, sezione veterinaria
di
Asiago. Il dottor
Paolo Mosele, ci ha chiesto di
accompagnarlo: la povera bestia, morta sicuramente da
poco, sembrava addormentata
e non presentava segni di ferite, anzi era in carne, non
emaciata. Il veterinario si è su-
bito accertato se l’animale
avesse la targhetta di riconoscimento sull’orecchio. Poiché
non c’era, ha affermato che forse il vitello era nato morto e che
si sarebbe occupato lui personalmente, di avvertire i responsabili del comune di pertinenza, Roana. Ma se fosse stata
scaricata lì perchè malata, quale attrazione avrebbe rappresentato per gli animali selvatici carnivori e quale possibilità di contagio? Del gesto disumano
oltrechè irresponsabile, come
peraltro gli altri citati, non risponderà nessuno. Tutti i rifiuti
versati in Val d’Assa, così
come in inghiottitoi e cavità
carsiche del nostro territorio,
vanno a finire nei torrenti sotterranei, quindi nelle falde e nelle
sorgenti. E poi noi
ce lo beviamo. Il
nostro giornale è da
sempre vigile sugli
attentati al territorio
e con queste righe
intende fare la sua
parte e raccontare i
fatti. Ma il punto è
che per colpa di pochi, l’onta cade su
tutti.
Beppa Rigoni Scit
8
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
ROANA
“Prenditi cura dei miei
bambini”, sono state le ultime parole pronunciate da
Ennio Vescovi al cognato
Gianfranco Bonato prima
di chiudere gli occhi per
sempre. E’ morto così, “affidando” al fratello di sua
mog l i e A n g e l a i f i g l i
Nicholas di 13 anni e Giovanni di 8 lo sfortunato
boscaiolo 37enne di
Camporovere che, da pochi giorni alle dipendenze
delle ditta Rossi di
Asiago, è rimasto vittima
il 17 marzo di un incidente sul lavoro nel
bellunese. Nonostante la
giornata festiva per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, i due si
erano recati al lavoro nei
boschi del monte Roccon,
in territorio comunale di
Arsiè. Quando nel pomeriggio aveva iniziato a piovere, Gianfranco aveva
detto al cognato che era
giunto il momento di
smettere di lavorare e,
raccolti i suoi attrezzi, si
era diretto prima di Ennio
verso il camioncino con cui
erano arrivati sul posto.
Poco dopo, sentendo di
nuovo il rumore della
motosega in azione, era ritornato sui suoi passi immaginando che il compagno
di lavoro avesse deciso di
portare a termine ciò che
stava facendo. L’aveva
trovato a terra, schiacciato sotto il pesantissimo
“Abbiamo perso un grande amico,
generoso e disponibile verso tutti”
La comunità di Camporovere è ancora scossa dalla tragica scomparsa di Ennio Vescovi, morto
a soli 37 anni in un incidente sul lavoro - Il suo impegno in Pro Loco e nel gruppo Alpini
tronco dell’albero che aveva appena abbattuto, ma
ancora cosciente. Dopo
aver chiamato immediatamente il 118, Gianfranco era
rimasto vicino ad Ennio,
scambiando qualche parola
e dicendogli di tener duro,
che i soccorsi stavano per
arrivare. Ennio gli aveva
chiesto di dargli da bere, ma
subito dopo aveva esortato
il cognato a non lasciarlo
solo. “Ecco l’ambulanza, è
arrivata …” ha fatto in tempo a dire Gianfranco, ma in
quel momento Ennio si è
spento a causa delle gravissime lesioni interne riporta-
te, e a nulla sono valsi i disperati
tentativi
di
rianimarlo da parte dei medici del Suem. L’evento, oltre ad aver gettato nella più
cupa disperazione i familiari
di Ennio, ha scosso profondamente tutta la comunità
di Camporovere. Ennio era
il primo dei tre figli maschi
di Albano e Diomira Vescovi, agricoltori, ed abitava in
uno dei tre piani nella stessa casa dei genitori e dei
fratelli Andrea ed Alessandro. Quella casa dove è tornato dopo una settimana dall’incidente: per i funerali,
celebrati il mercoledì suc-
Addestramento militare sull’Altopiano
I Lagunari del Rgt. “Serenissima” nei boschi di Cesuna
Si è recentemente concluso sull’Altopiano un breve
ciclo di esplorazioni compiuto da un gruppo di militari appartenenti al Reggimento Lagunari “Serenissima”. La missione del plotone, una ventina di soldati
in assetto di sopravvivenza, consisteva nel muoversi per 10 giorni tra i boschi
di Cesuna e dintorni, studiando il terreno e presidiando dei punti accreditati come strategicamente
importanti per l’esercitazione. Considerate le condi-
9
zioni meteorologiche dei giorni passati, i militari si son trovati a convivere giorno e notte
con il tipo di avversità limite
che il corso di addestramento prevede in questi casi. Terminata l’esercitazione è seguito il rientro al centro dei
lagunari di Mestre. “Queste
attività – spiega il 1° Maresciallo Luogotenente Alberto Mantovani - consentono
ai nostri ragazzi di prepararsi con realismo e serietà ad assolvere i compiti
loro assegnati, ovunque ed
in ogni momento l´Italia
abbia bisogno di loro. Italia, di cui proprio in questi giorni ne festeggiamo
il 150° dell’unità, superbamente rappresentata
dagli
abitanti
dell´Altopiano dei Sette
Comuni che da sempre
accolgono i lagunari con
generosità. Senza la
fattiva collaborazione
dei Sindaci, Autorità locali e Forze dell´Ordine,
così come della cordialità dei cittadini, non sarebbe possibile trarre
vantaggio da questo
meraviglioso territorio
per affinare le tecniche
necessarie a svolgere
delicate missioni operative”. Alla precisazione
del militare in comando,
v’è da aggiungere che il
Reggimento Lagunari è
attualmente impegnato in
Afghanistan al comando
del Col. Giovanni Parmigiani.
G.D.F.
cessivo, si è dovuto attendere l’autopsia che confermasse le cause del decesso. L’attesa per dare l’ultimo saluto ad Ennio era stata densa di dolore non solo
per i suoi famigliari, ma anche per tutti i paesani, concordi nel riconoscergli un
disinteressato e costante
impegno verso gli altri.
Dalla sua casa, Ennio è stato accompagnato in chiesa
portato in spalla dagli amici e dagli alpini. Sulla bara
il cappello d’alpino e la maglia dell’Hockey Trok
Camporovere, in cui aveva
militato. E poi un’infinità di
fiori e un mare di gente, di
Camporovere e di tanti altri paesi, che non solo la
chiesa non è riuscita a contenere, ma neppure il cimitero, fino al quale la bara è
stata ancora portata in spal-
la. Toccanti parole gli sono
state rivolte durante la
cerimonia,concelebrata da
sei sacerdoti, in particolare
l’ex parroco don Romeo ha
ricordato quando aveva unito in matrimonio Ennio ed
Angela e quando aveva battezzato i loro figli, definendo Ennio “persona di cuore”. Generoso e altruista,
così tutti in paese ricordano Ennio, e così in più di uno
ci hanno chiesto di descriverlo: sempre disponibile e
attivo collaboratore della
Pro Loco e del Gruppo Alpini, non si tirava mai indietro qualunque cosa gli si
chiedesse, sia a livello di
comunità che personale.
Amava andar per boschi,
cercare funghi, godersi la
natura anche in solitaria,
dunque aveva l’animo tipico del montanaro, ma nel
contempo aveva un carattere gioviale e aperto verso gli altri. Ed anche nella
morte Ennio ha dimostrato
il suo altruismo, donando le
cornee. Il fatto che fosse
stata disposta l’autopsia
non ha permesso l’espianto
di altri organi, ma chi conosceva bene Ennio assicura che per aiutare gli altri avrebbe voluto donare di
sé tutto quanto fosse stato
possibile. “Grazie Ennio per
quanto hai dato a noi e al
tuo paese” è questo il pensiero che giornalmente gli
rivolgono i suoi paesani e gli
amici. Dal canto suo, la famiglia di Ennio anche attraverso il giornale, desidera
ringraziare tutti coloro che
hanno fatto sentire la loro
vicinanza in questi tremendi momenti.
Silvana Bortoli
AVilla Brunialti è in funzione la stube
Tutto pronto a Villa Brunialti
per accogliere i disabili. La
stube, costata 13.000 euro, è
entrata ufficialmente in funzione nei giorni scorsi e con orgoglio esibita da Eugenia
Barbierato e Pierangelo Costa. La stube, decorata a
mano, oltre a diffondere un
calore piacevole, irradia una
sensazione di familiare benessere. E’ stata acquistata con i
fondi donati dalle associazioni: Unitalsi Altopiano, San Vincenzo (Asiago), Stella Alpina
Onlus, Rispaar, Coro Asiago,
Avis Altopiano, Auser Asiago,
Alpini e Donatori-Conco, Alpini Monte Ortigara, Alpini
del Covolo di Lusiana, Alpini
di Enego, Cooperativa Sociale 7 Comuni, assieme al
contributo di privati cittadini.
Dopo l’installazione ad opera del Centro Stube
Altopiano dei fratelli Covolo
di Asiago, l’intimo momento
d’inaugurazione. Abbiamo
approfittato della presenza di
alcune volontarie, per brindare alla fine del lavoro di pulizia della struttura da loro ef-
fettuato, come in tante altre
situazioni dove prestano la
loro collaborazione senza che
mai lo si venga a sapere. Ma
questo è il bello del
volontariato! Presente anche
il giovane educatore che si
occuperà dei disabili residenti
nella struttura, il dottor
Riccardo Cattelan. I posti
pronti con camere complete
di tutto sono 10. Anche la
cucina e la sala pranzo sono
pronte. Il 7 aprile prossimo è
fissato il sopralluogo finale
da parte dell’Ulss e, dopo il
normale iter burocratico (un
mese o due), sarà possibile
avviare l’effettiva attività.
Un grazie ancora una volta a
tutti coloro che hanno dato il
loro supporto oltre a coloro che
hanno fatto sì che questo benedetto giorno arrivasse: l’Associazione “Vicenza città solidale”, le banche Cariverona e
Popolare di Roana, la Fondazione Vodafone, i vari amministratori comunali di Roana
succedutisi in questi anni
(Bolzon, Porto, Frigo), il Comune di Rotzo e tutti i privati
cittadini che hanno contribuito, a ulteriore dimostrazione
che da qualunque parte si voglia arrivare serve l’aiuto di
tutti.
Beppa Rigoni Scit
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
10
Melette, i maestri di sci devono sloggiare
Con sentenza del Tribunale di Bassano, reso esecutivo lo sfratto. Ora rimane da stabilire se
i maestri dovranno anche sborsare i danni d’immagine, 250 mila euro, richiesti dai Marchesi
C’è un po’ di Altopiano a EXA 2011
Nell’edizione
2011
dell’EXA 2011 ci sarà anche un po’ di Altopiano, e
questo grazie alle lavorazioni artistiche dei coniugi
Claudio e Mirella
Cristofolini. EXA è la manifestazione fieristica italiana più importante dell’intera industria in materia di
armi sportive e da caccia,
per 4 giorni l’area
espositiva “Brixia Expo” di
Brescia sarà presa d’assalto
non solo da migliaia di seguaci
di Diana, ma da tanti appassionati per tutto ciò che ruota
attorno al mondo venatorio.
Nello stand dedicato alla
coltelleria, oggetti artistici e
accessori troveranno un degno
spazio le lavorazioni dei due
artigiani non professionisti, da
qualche anno residenti a Gallio
con la loro affezionatissima
squadra di segugi. Claudio
esporrà l’ampia serie di coltelli
con manici ricavati da ossa e
corna di selvatici, unitamente
alle opere lignee intarsiate con
maestria e pazienza certosina,
mentre Mirella presenterà
foulard e cravatte in seta, con
scene di caccia e ambienti naturali dipinti ad acquarello, opere che le hanno già fruttato riconoscimenti presso la FACE
di Bruxelles (Federazione Europea della Caccia) . Tutti i manufatti
sono pezzi unici, in
quanto prodotti a mano
nel laboratorio-soffitta di
casa Cristofolini in
contrada Stellar.
Giovani Dalle Fusine
Maestri di sci …fuori. Con
una sentenza del tribunale di
Bassano, i maestri di sci delle Melette sono stati sfrattati
dal comprensorio galliese con
ordine di lasciare entro la fine
di giugno. Uno sfratto esecutivo, puntata finale di un
contenzioso che va avanti da
anni tra i maestri di sci e la
società Melette 2000 della
famiglia Marchesi.
Il tutto inizia nell’inverno
2008/2009, quando la società Melette 2000 srl cita in giudizio la scuola sci perché questa liberi le due casette poste alla partenza della seggiovia utilizzate come sede e
spogliatoio maestri. Casette
di proprietà della stazione
sciistica, date in uso alla
scuola sci come previsto dalla convenzione tra la stessa
scuola e la società di gestione impianti. Un utilizzo messo in discussione dalla
Melette 2000 srl che ritiene
il comportamento tenuto dalla
scuola sci di fatto dannoso
allo stesso comprensorio
poichè i maestri accompagnavano i loro clienti anche
su altri comprensori, tanto
che la società chiede anche
un risarcimento danni di 250
mila euro. “La scelta di andare anche in altri
comprensori - ribattono i
maestri – era una necessità
dettata dalla gestione inadeguata del comprensorio, con
piste non battute ed impianti
aperti in maniera casuale”.
La scuola sci dunque replicava con una sua richiesta di
risarcimento danno di pari
valore anche perché, in seguito al contenzioso legale, la
Melette 2000 srl cessava la
fornitura di energia elettrica
alla scuola sci. Collegamento ripristinato dopo un primo
intervento dei giudici.
A novembre di quest’anno il
nuovo
capitolo
del
contenzioso con la Melette
2000 srl che notifica lo sfratto per finita locazione alla
scuola sci. In seguito allo
sfratto viene nuovamente interrotta la fornitura di energia elettrica per “la presenza
di uno sfratto esecutivo ai
danni della scuola”.
Gesto contestato dalla scuola sci perché “viene meno
agli obblighi contrattuali almeno fino ad udienza di
sfratto fissato il 23 dicembre” spiegano i legali che
ora chiedono 500 euro al
giorno di danni fino allo ristabilirsi della fornitura elettrica.
Proprio nei giorni scorsi la
magistratura bassanese è
intervenuta nella vicenda
sposando la tesi sostenuta
dalla
società
del
comprensorio e quindi rendendo effettivo lo sfratto
visto che il contratto fu sottoscritto ad ottobre 2004.
Ora rimane da stabilire se i
maestri dovranno anche
sborsare i danni d’immagine, 250 mila euro, richiesti
dai Marchesi perché, secondo i titolari della
Melette 2000 srl, i maestri
avrebbero favorito il
comprensorio sciistico trentino
di “Lavarone-Vezzena” a scapito dell’altopiano di Asiago.
Asserzione definita “priva di
logica” dai maestri da sci
che però intanto dovranno
lasciare il comprensorio delle
Melette chiedendo “ospitalità” all’amministrazione comunale per poter sistemare
la loro sede e continuare ad
esercitare.
Gerardo Rigoni
E’ Aperta a Gallio PMA - Poli Medica Altopiano,
struttura privata autorizzata dall’Asl di Bassano
Il Centro si propone come supporto per la popolazione e i turisti dell’Altopiano, compresi sportivi
e professionisti. Oltre a quelli già in funzione, entro fine aprile verranno aperti nuovi reparti
Dopo varie trattative con
una società privata, Power
& Work srl di Vicenza,
l’Amministrazione comunale di Gallio ha finalmente dato una destinazione
alla struttura realizzata nel
2005 come avancorpo allo
stadio di calcio e mai utilizzata. Da tempo l’amministrazione comunale era
alla ricerca di un imprenditore che con delle iniziative, coraggio e anche la
disponibilità ad investire,
potesse dare una giusta
finalità al complesso. Ottenuta il 28 gennaio l’Autorizzazione dall’ASL di
Bassano, POLI MEDICA
ALTOPIANO (questo il
nome del Centro) ha aperto le porte al pubblico, attualmente in forma di
struttura privata, facendo
nel contempo richiesta in
Regione per poter essere
accreditata come “Convenzionata”. Al 1°piano,
sui circa 500 mq, funzionano già i reparti di:
posturologia, consulti
posturali e plantari con
metodica KS, fisioterapia,
laserterapia convenziona-
le e laserterapia con
metodica
“FP3
System”, con tecnici altamente specializzati
ed addestrati all’uso di
questo nuovo Laser.
Inoltre magnetoterapia,
tens,
elettrostimolazione, palestra
di riabilitazione, programmi di riabilitazione funzionale e una Sala convegni con circa 90 posti. Il
Laser “FP3 System” usato
all’interno di POLI MEDICA
ALTOPIANO ha caratteristiche importanti: 3 lunghezze d’onda, 3 sorgenti
indipendenti da 0 a 500 Hz
di frequenza, 8 watt di potenza, simultaneità di
erogazione di 3 raggi di luce
a bassa divergenza cia-
scuno ottimizzato per
l’ottenimento di un preciso
effetto terapeutico, con la
penetrazione nei tessuti
che può arrivare fino a 6-7
cm. Una seduta è composta da 5-6 micro-applicazioni della durata ciascuna
di circa 21 secondi. L’utente in questo modo, specialmente se turista o sportivo
di medio/alto livello, nel permanere in Altopiano per le
terapie, può godere tra una
seduta e l’altra del tempo
necessario per apprezzare le bellezze dell’Altopiano,
in un pacchetto relax/salute particolarmente richiesto. Al piano terra, sempre
su circa 500 mq, entro la
fine di Aprile verranno
insediati i reparti di: radiologia,
risonanza magnetica, radiologia dentale,
densitometria
o s s e a ,
osteopatia, ort o p e d i a traumatologia,
medicina sportiva, cardiologia
e ginecologia.
Sempre negli stessi tempi,
l’amministrazione comunale di Gallio ha assicurato
che il progetto di asfaltatura
di parte del piazzale adiacente sarà portato a termine, garantendo in questo
modo i posti macchina per
la popolazione, i visitatori e
i pazienti. Amministratore
unico di POWER &
WORK Srl di Vicenza e direttore generale di POLI
MEDICA ALTOPIANO è Nicola Sandano, 59enne di
origine veneziana, già imprenditore da ventiquattro
anni, con alcune attività a
Vicenza. La moglie e socia
Emiliana Caron, 58enne di
origine padovana, proveniente da una famiglia dalla lunga esperienza imprenditoriale nel settore della grande distribuzione.
POLI
MEDICA
ALTOPIANO con sede a
Gallio, in via Ech 104, si propone come supporto per
tutta la popolazione
dell’Altopiano, compresi
sportivi e professionisti. Nicola Sandano vede questa
iniziativa ovviamente in
modo
imprenditoriale
ed è convinto
che con la
sottoscrizione di accordi/
convenzioni
con strutture
alberghiere,
commercianti, ristoratori,
associazioni
sportive-ecc..
molto potrà essere fatto
anche nell’ottica di quel turismo sanitario caldeggiato da tempo dalla stessa
Regione Veneto. Così
come
un
“Accreditamento-Convenzione” con la Regione
Veneto e con il sistema
Sanitario, potrà dare numerosi benefici non solo
agli utenti, ma anche alle
strutture
sanitarie
dell’Altopiano, che potranno così instaurare una proficua e sinergica collaborazione con POLI MEDICA ALTOPIANO.
Servizio redazionale
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
11
La tradizionale consegna delle borse di studio
Sabato 26 marzo al Cineghel l’appuntamento voluto dall’amministrazione comunale
Ospitata anche quest’anno nella sala parrocchiale
del
Cineghel, si è tenuta
sabato 26 marzo l’ormai tradizionale consegna delle borse di
studio che l’amministrazione comunale
eroga ogni anno a favore degli studenti
galliesi che si sono
distinti per profitto
nei vari ordini di scuola. Presenti in sala i
familiari di Antonio
Pertile e Sonia Sartori
(alla cui memoria sono intitolate le borse di studio) ed i dirigenti scolastici Tognon e Valente, mentre l’amministrazione comunale era rappresentata
dal vicesindaco Natale Pompele
e dall’assessore Giorgio
Tagliaro. Nell’introdurre la cerimonia Pompele ha ricordato
come con questa iniziativa
“l’amministrazione vuole premiare gli studenti che hanno
conseguito ottimi risultati nella scuola elementare, media,
superiore e all’università. Questi risultati, sono il frutto dell’impegno costante, delle capacità naturali ma anche del-
la forte volontà di imparare.
Per noi questa manifestazione
vuole essere esempio di come
scuola e territorio possono collaborare, al fine di avvantaggiare la nostra comunità e focalizzare l’attenzione su voi
giovani e sulla vostra formazione”.
“La scuola svolge nella società – ha aggiunto - una funzione fondamentale di promozione umana, favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità
personale, forma il carattere,
rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura del-
la democrazia ed educa al futuro. La scuola raggiunge i suoi
obiettivi quando ci sono bravi
studenti che conseguono risultati eccellenti e che dimostrano
curiosità, interesse, competenza, voglia di apprendere, ma anche quando studenti meno brillanti applicano, nella vita lavorativa, le conoscenze, il metodo, l’impegno, l’attenzione e
il senso di responsabilità appresi sui banchi di scuola. La vita
di un uomo non è mai frutto
del caso o di un destino, ma il
risultato di una fatica e di un
preciso percorso che coinvolge
genitori, insegnanti, educatori
ma anche i membri della comunità
in cui vive”.
“Con queste borse
di studio - ha poi
concluso - vogliamo ricordarvi, cari
ragazzi, che la conoscenza va nutrita e coltivata e che
deve essere sempre
affiancata da sani
principi morali e
vogliamo augurarvi di continuare il
vostro cammino
scolastico con lo
stesso entusiasmo,
sacrificio e volontà che
avete finora dimostrato”.
Dopo aver ringraziato dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, cittadini
e, ovviamente, i ragazzi
premiati a cui ha espresso
le più vive congratulazioni (“Questi ragazzi ci fanno onore” ha commentato), il vicesindaco ha ricordato i criteri di assegnazione dei riconoscimenti relativi all’anno scolastico 2009/10 (per le
scuole elementari un assegno di 600 euro alla sezione di Gallio e di 300 a quella
di Stoccareddo, per la scuola
media una borsa di studio individuale di 130 euro, per le superiori di 180 euro, per gli universitari di 500 euro) per poi,
fra gli applausi di amici e parenti presenti, chiamare ad uno
ad uno i protagonisti sul palco
per la consegna del diploma.
Questo l’elenco; per la Scuola
Media: Mattia Tura, Gloria
Martini ed Elia Costa; per i vari
indirizzi di Scuola Superiore:
Giulia Troisi, Andrea Lombardo, Federica Rossi, Valeria Rossi, Riccardo Baù, Stefano
Cherubin, Mattia Pivotto, Stefania Carli, Andrea Finco,
Martina Grigiante, Michael
Lunardi, mentre Valentina Schivo, Stefania Agostini e Nicole
Tura sono state premiate con
una vacanza di studio di due
settimane in Inghilterra, a
Totnes; per l’Università: Emanuela
Costa,
Daniela
Paccanaro, Maria Chiara
Paccanaro, Serena Sartori ed
Alberto Vellar. Una targa ricordo, infine, è stata consegnata a
Serena Finco per aver conseguito nel 2010 la laurea specialistica in Diritto dell’Integrazione Europea.
Cesare Pivotto
StranaMusica trova casa a Gallio
L’Associazione Culturale StranaMusica, nella persona di
Andreja Mirosljevic-Ravnic (insegnante di pianoforte
diplomata presso il Conservatorio di Pola e laureata presso
l’Accademia di Musica di Zagabria), e il Comune di Gallio,
nella persona dell’assessore allo sport Giorgio Tagliaro, hanno
avviato una collaborazione per l’insegnamento di canto, pianoforte e chitarra con docenti qualificati. “La collaborazione con Andreja – spiega l’assessore Tagliaro - sarà a beneficio di tutta la collettività, non solo per il suo grande talento, la sua professionalità, la sua passione e per la bravura
dei suoi collaboratori, ma anche perché la possibilità di avvicinarsi alla musica, uno strumento utile per la crescita,
per l’innalzamento culturale e per la formazione dei nostri
ragazzi, potrà fornir loro una varietà di esperienze che, se
vissute con la giusta dedizione e passione, saranno preziose
perle e consapevolezze per una crescita personale e chissà,
magari, risulteranno utili anche per emergere in un’attività
lavorativa”. “Quello che si propone la nostra associazione commenta Andreja - è proprio stimolare l’espressione, l’immaginazione, la rappresentazione e le abilità nello stabilire e
mantenere le relazioni sociali di tutti, in particolare dei
più giovani, attraverso lo studio di uno strumento o del
canto. Come “premio” e momento di confronto per i
nostri allievi c’impegniamo nell’arco dell’anno di studio
ad organizzare concerti animati da loro stessi, stimolandoli a migliorarsi e a responsabilizzarsi di fronte ad un
percorso di insegnamento\apprendimento e, più in generale, ad un percorso di vita. Inoltre quest’anno è stato il
primo anno operativo della nostra associazione e nonostante ciò non ci siamo limitati ad animare qualche serata, ma con alcuni concerti siamo pure riusciti a raccogliere delle donazioni importanti rivolte a delle comunità
o ad altre associazioni alle quali era stato dedicato il concerto. Speriamo che il popolo altopianese gradisca queste nostre iniziative e le condivida”. Per maggiori informazioni: Associazione Culturale “Strana Musica”
346.2348212.
Ristorante
CASA
ROSSA
località Kaberlaba - Asiago
info 0424-462017
BIRRERIA
PIZZERIA
Una 2 cavalli a Stoccareddo
Dopo la grande passione per i
rally nata negli anni settanta e
che ancora oggi lo vede protagonista nelle strade del
triveneto con il suo team
d’auto; Remigio Baù ha trovato un altro amore senza
tradimento; le auto d’epoca.
Nell’autunno scorso abbiamo visto arrivare in paese un
carro-atrezzi con sopra una
sgangheratissima 2 cavalli
Charleston. Per un paesino
come Stoccareddo si trattava di una novità, mai nessuno di quì ha girato con una
2 CV , nemmeno uno dei
tanti emigranti in terra francese.
E’ noto agli appassionati
d’auto
che
per
la
motorizzazione di massa dei
francesi, la 2 cavalli della
Citroen è stata il “cavallo”
di battaglia come per la nostra motorizzazione di massa è stata la mitica 500 Fiat.
La Citroen ne inizia la produzione nel 1948, solo nel
1990 dopo quasi 4 milioni di
esemplari ne cessa la produzione. La particolare carroz-
zeria era stata ideata da un italiano, Flaminio Bertoni.
Tornando alla “nostra” 2CV
finalmente, dopo mesi di lavoro alla ricerca dei pezzi originali da sostituire le parti
irrecuperabili, “la nuova
amante” di Remigio Baù è
pronta per la sua prima sfilata
delle auto storiche della
Citroen in aprile a Castel
Rozzone (BG). Dalla foto allegata si nota quanta passione
ha Remigio per la “sua” bellissima 2CV6 CHARLESTON
e con quanto orgoglio la presenta ai lettori del nostro giornale.
Amerigo Baù
Musica dal Vivo
SABATO
SABATO199 FEBBRAIO:
APRILE:
DANIELA
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
12
FOZA
Foza prepara le feste quinquennali
Nel piano delle opere pubbliche si pone molta attenzione all’appuntamento del prossimo
agosto. Pochi i soldi a disposizione: tagliato il progetto di un parcheggio in via Cruni
Un Comune messo alle strette
dai continui tagli dei trasferimenti
ma che comunque cerca di portare avanti investimenti per il
paese. E’ quanto emerge dall’esposizione del bilancio e dal
conseguente piano delle opere
pubbliche del comune di Foza illustrato qualche giorno fa in consiglio comunale.
Lavori stradali, sistemazione del
cimitero e della canonica nonché
lavori di riqualificazione del parco del Monumento ai Caduti
sono tra i principali capitoli di spesa a cui si aggiunge l’organizzazione della ricorrenza quinquennale della Festa dell’Assunta; momento di grande coinvolgimento e commozione per
tutti i fodati, sia residenti sia quelli che abitano lontano.
“Il bilancio 2011 risente di alcune criticità – spiega il sindaco
Giovanni Oro – A fronte di alcuni dati positivi relativi ad entrate di natura eccezionale quali ulteriori proventi di legname
da schianti ed entrate derivanti da accertamenti ICI su aree
edificabili in programmazione ci sono difficoltà per la drastica
diminuzione delle entrate dalle cave e alla riduzione dei trasferimenti erariali”.
Un bilancio striminzito con entrate sotto il 1,8 milioni di euro
(che calano fino a 1,3 milioni nella previsione 2013) per una
comunità, fatta soprattutto da anziani e giovani coppie, che
necessiterebbe di molti servizi, anche per favorire la permanenza delle famiglie nel comune che oggi conta 731 residenti. Tanto che è stato tagliato il progetto di un parcheggio in
Via Cruni per l’impossibilità di far fronte alle spese per l’am-
mortamento di nuovi mutui.
Molta attenzione nel piano delle opere è stata posta sulla festa dell’Assunta, appuntamento molto sentito che richiama
a Foza anche molti emigranti.
Una riunione comunitaria oltre
che evento religioso che cade
il 15 agosto ogni 5 anni dal
1836 quale ringraziamento per
essere scampati all’epidemia di
colera. Per l’occasione sono
previsti interventi al verde
pubblico e al parco del Monumento ai Caduti con sistemazione degli alberi e
nuovo impianto di illuminazione.
In più sarà ampliato il cimitero, avviato il restauro
della canonica e fatti interventi sul patrimonio silvopastorale per 62 mila euro.
“Saranno attuate anche
Il sindaco Giovanni Oro
altre opere non incluse nel
programma perché di importo inferiore a 100 mila euro o
perché prosecuzioni di opere già avviate – conclude l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Oro – Tra cui la sistemazione
del pavimento della scuola materna, la realizzazione di isole
ecologiche, la sistemazione del muro di via Lazzaretti e l’allestimento della sezione Grande Guerra al piano secondo del
Museo civico”.
Gerardo Rigoni
Iniziato il secondo ciclo
di incontri per famiglie
con figli adolescenti
E’ iniziato sabato 26 Marzo a Foza il secondo ciclo di incontri per genitori che si trovano ad affrontare l’importante sfida di educare i propri figli in età adolescenziale.
Il
primo
percorso
formativo, completato
nello scorso autunno, è
stato realizzato con i fondi
del Piano Infanzia Adolescenza Famiglia 2010 e ha
previsto quattro appuntamenti per i ragazzi e quattro per i genitori sul tema
della comunicazione in faL’assessore Roberta
Marcolongo
miglia, condotti rispettivamente dalla Dott.ssa
Martina Valente, psicologa, e dal Dott. Stefano
Rigoni, psicologo e
psicoterapeuta. La motivazione di Claudia Dalla
Costa (referente del gruppo genitori) e dell’Amministrazione Comunale di
Foza rappresentata dall’Assessore
Roberta
Marcolongo che ha creduto personalmente all’utilità del progetto, unita alla soddisfazione dei
partecipanti ha permesso
di proporre un secondo
momento educativo che
si sta svolgendo con le
stesse modalità del precedente, sul tema dell’educazione ai sentimenti e alla sessualità.
Chiunque fosse interessato può partecipare ai
prossimi incontri per genitori previsti alle ore
20.30 per sabato 2, 9 e
16 Aprile presso la sala
congressi del Municipio di Foza.
ENEGO
Se n’è andata la nonna di Enego, Antonia
Cappellaro si è spenta all’età di 104 anni
Quando si è diffusa la
notizia in paese, era domenica mattina. Per tutti è stato un colpo inatteso, e tutti hanno avuto una parola affettuosa
per ricordare
Antonia; un pensiero
inoltre tutti lo hanno
speso anche per la bravissima Isa, la figlia,
che con massima abnegazione si è sempre dedicata alla mamma, circondandola di cure e
attenzioni amorevoli,
sempre fra l’altro sostenuta dal figlio Luigi e da
quella bella rete parentale che ha fatto di
Antonia una vera privilegiata.
Si è letteralmente spenta
Antonia, in pochi giorni il suo
cuore ha rallentato il battito
fino a fermarsi, ma la sua
mente è stata vivace proprio
fino all’ultimo, ha scambiato
una parola col suo affezionato medico fino a poche ore
prima di lasciare i suoi cari.
Una perdita che ha lasciato
un po’ orfano anche il dottore che da anni la seguiva,
orgoglioso di questa sua
super paziente, super non
solo per l’età, ma per le condizioni psico fisiche impec-
cabili, una lucidità invidiabile
e gli occhi sempre vivaci.
Così se ne è andata la nonna
di Enego e dell’Altopiano,
Antonia Cappellaro, classe
1906.
Fa davvero un grande effetto e impone ancora più rispetto pensare che questa
donna è stata testimone di
tanta storia, che ha vissuto
periodi storici che hanno
cambiato il mondo! Ha attraversato due guerre e una in
particolare, la prima, l’ha vissuta in tutta la sua tragicità.
Proprio allo scoppio della
Grande Guerra, con una delle sorelle più grandi, gestì un
chiosco per i militari a
Faffenecche, ai piedi di quelle cime che da lì a pochi mesi
sarebbero diventate teatro di
tanti sacrifici umani. Antonia
e la sorella videro in faccia
tanti di quei giovani che lasciarono la vita in Ortigara,
vendevano generi di conforto, per lo più alcolici, d’altra
parte i ragazzi che passavano di là sapevano che molti
di loro non sarebbero ritornati
indietro e che l’unica salvezza era bere l’ultimo goccio
per non pensare!
In quegli anni tuttavia
Antonia conobbe un’altra
tragedia, parallela a quella della guerra, il
Profugato. Nel 1917, in
fretta e furia, portandosi
appresso solo un misero
bagaglio, dovette lasciare
la sua casa, Enego, e con
tutta la sua numerosa famiglia, andò profuga a
Riccia, un piccolo paese
sull’Appennino in provincia di Campobasso.
Tornata in paese, ormai
negli anni ’20, dopo la difficile ricostruzione, per 20
anni svolse il duro lavoro
della lavandaia nell’ex colonia Bassanese, ed infine
il lavoro in malga, prima nel
3° lotto di Marcesina quindi
nella bellissima Lambara,
accudendo le bestie e facendo il formaggio a fianco del
marito che se ne è andato
circa 20 anni fa.
Antonia, era la quinta di 6
sorelle ed un fratello, nati da
Domenica Gabrieli e Giovanni Cappellaro detto il Moro;
nel 1940 sposò Luigi Tognon
un anno più giovane di lei .
Nel ’47, ebbe 2 gemelle, delle quali solo Elisabetta, detta
Isa sopravvisse,Domenica
morì dopo soli 6 mesi, un for-
te dispiacere per la mamma,
ma purtroppo all’epoca non
era un accadimento così raro
e la capacità di reagire per
fortuna era grande.
Antonia è stata una donna
forte, tenace, che ha conosciuto tuttavia momenti difficili che hanno messo a dura
prova il suo spirito e la sua
forza, tuttavia è sempre riuscita a trovare una sua serenità e in questo senz’altro
come si diceva hanno contribuito l’amore della figlia e
i parenti che con grande affetto l’hanno sempre circondata.
L’amore di Antonia per la
musica poi era risaputo, ogni
giorno trascorreva ore ascol-
tando le sue canzoni preferite, ad ogni compleanno poi i
canti popolari e di montagna
erano immancabili, e anche
lo scorso 31 ottobre, in occasione dei suoi 104 anni,
Antonia si è lasciata andare
e tra lo stupore dei presenti,
si è unita al coro intonando
alcune canzoni.
Forse anche la passione per
la musica ha contribuito a
renderle un po’ meno dura la
vita di tutti i giorni, accompagnandola ad un’età davvero formidabile, in condizioni
invidiabili.
Buon viaggio Antonia e che
la musica la accompagni
sempre.
Stefania Simi
Enego. Rinnovato il consiglio della Pro Loco
E’ stato rinnovato nei giorni scorsi il direttivo della Pro Loco
di Enego. Nel corso dei prossimi giorni, il nuovo consiglio si
incontrerà per esprimere presidente, vicepresidente e segretario ed iniziare subito a lavorare in vista della prossima
estate. Questi i nove eletti a far parte del nuovo consiglio:
Carlo Bertizzolo, Federica Cenci, Lorenzo Cenci, Andrea
Dalla Palma, Gianluigi
Dalla Palma, Rita Greco, Paola Meneghini,
Rossella Mocellin e
Stefania Simi. I tre revisori dei conti sono:
Egidio Fontana, Mauro
Gabrieli e Marcello
Meneghini.
Al Ristorante con ill’Altopiano
Caseificio Pennar Asiago
8
13
Sabato 2 aprile 2011
Saccottino con Gallio e pissacàn
Un’ ottima proposta per un primo piatto di stagione, questa
ricetta che prevede di farcire delle crepes con un ripieno fatto
con una besciamella densa, alla quale vanno incorporati del
tarassaco (pissacàn) tritato dopo averlo fatto sbollentare e
saltare in padella con scalogno,olio sale e pepe, e dei dadini di
Gallio (Pennarone affumicato). Si fa amalgamare bene il tutto, se ne mette un po’ nel centro e si chiude la crepe a saccottino,
legandola con un sottile filo di porro. Una passata in forno caldo
e, a piacere, si può servire su una crema a base di peperone rosso.
Agriturismo Malga Spill
di Gallio: a luglio ricorre
il 15° anno di attività
Suggerimenti e spunti per preparare qualche piatto con i
prodotti del Caseificio Pennar
ci
vengono
stavolta
dall’Agriturismo Malga Spill di
Gallio, a un chilometro e mez-
zo dal centro del paese sulla
strada per le Melette. L’idea
di aprire un agriturismo legato
all’azienda agricola della famiglia Finco è partita da Rosanna
che però non è riuscita a ve-
derla realizzata, a causa di una
malattia che se l’è portata via
giovanissima. Sono state le sue
sorelle Orfalia e Mariangela
quindici anni fa (l’anniversario
ricorre il prossimo 27 luglio) a
dare vita al locale che
ben presto si è conquistato un ottimo giro di
clientela. Purtroppo
quattro anni fa una malattia che non perdona si
è portata via anche
Mariangela. Orfalia ricorda come l’attività sia
partita dal nulla e senza
esperienza alcuna, e di
come sentisse tremare
le gambe i primi tempi
nell’affrontare il lavoro
che è stato subito
consistente, fin
dal primo giorno di
apertura. Esperienza sul campo
la sua, come quella di Elisabetta
Pertile, oggi suo
braccio destro in
cucina, che giovanissima ha iniziato a lavorare
facendosi le ossa
in alcuni locali del territorio,
passando col tempo (sono parole sue) “dal seciàro alla
fornela!” A coadiuvare Orfalia
nella conduzione del locale ci
sono il cognato Giuseppe
Mosele e i vari familiari; ad oc-
cuparsi dell’azienda agricola è
il giovane nipote Daniele.
Orfalia si prende cura anche
dello
splendido
orto
dell’agriturismo, che offre prodotti meravigliosi anche quando d’estate il tempo per seguir-
lo è davvero poco.
Malga Spill fa parte dell’Associazione Terra Nostra e
di Agri Cultura Circuito di qualità
delle
aziende
agrituristiche: questa doppia appartenenza impone delle
regole da seguire
che offrono una
maggiore garanzia
di qualità e serietà alla clientela. L’Agriturismo Malga Spill
è aperto sabato e domenica, il
venerdì sera su prenotazione,
mentre ad agosto e durante il
periodo natalizio l’apertura è
quotidiana.
La genuinità a tavola è garantita dai formaggi del Pennar,
dalle carni dell’azienda e dai prodotti dell’orto
Al venerdì ci si
Spill nominiamo
prepara
al
quelli con formagweek-end e c’è
gi dei Pennar, sagran fermento
lumi e insaccati
nella cucina delpropri, sott’oli e
lo Spill: la mani
sott’aceti preparadi Orfalia ed Eliti da Orfalia, come
sabetta si muoi cuori di “pissacàn”, la giardiniera, i carciofi, le
vono velocezucchine a rondelle con la cipolla; i tortini con la
mente
e
ricotta e gli spinaci, la tosela a
sapientemente
crudo tagliata a piccoli cubetti e
mentre impastacondita con sale, olio e una mano, tritano, scolacinata di peperoncino. Altre speno, assemblano, mettono sul fuoco,
cialità sono i pasticci con i forinfornano. Hanno in serbo numerosi piatmaggi dei Pennar, minestre, squisiti
ti da illustrarci, e alla fine viene deciso di
risotti con Pennarone e rosmarino o
proporre la ricetta della crostata con ricon verdure di stagione, pasta fatta
cotta dei Pennar e amaretti. I dolci che prerigorosamente in casa come le
Tortino di ricotta e spinaci su
para Orfalia sono tanti e tutti richiestissimi:
casarecce condite con porro e salcrema di formaggi
strudel di mele, torte e crostate con mele, risiccia e i bigoli con l’arna. Le carni
cotta e pere, ricotta e cioccolato, cheese cake
sono quelle dell’azienda agricola
da servire con marmellata ai frutti di bosco. Ricotta e burro dei della famiglia Finco, usate per grigliate, tagliate e costate,
Pennar sono ingredienti preziosi per molte di queste tor- spezzatini di vitello e di manzo, e altro ancora, come il conite, la loro freschezza e bontà garantiscono il gusto genu- glio alle olive e le ricette a base di animali da cortile. Infine, fra
ino così apprezzato dalla clientela. Tra gli antipasti dello i contorni si prediligono le verdure di stagione.
Crostata con ricotta dei Pennar e amaretti
Si prepara la pasta frolla con 200 gr. di farina, 80 gr. di zucchero, 100 gr. di burro dei
Pennar, un uovo e mezza bustina di lievito, impastando velocemente il tutto con le mani
fino a formare una palla omogenea. Per il ripieno servono 200 gr. di ricotta dei Pennar,
200 gr. di amaretti sbriciolati, 100 gr. di zucchero, un uovo: si mette tutto nel robot e si frulla
fino ad ottenere una crema omogenea. Dopo aver steso la pasta sulla tortiera, si copre con
il ripieno e, facoltativamente si guarnisce con ritagli di pasta frolla nelle forme preferite. In forno
caldo a 180 gradi per poco più di mezzora, e il dolce è pronto da sfornare. Una volta raffreddato
e girato su un piatto da portata una spolverata di zucchero a velo dà il tocco finale.
SERVIZIO REDAZIONALE
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Sabato 2 aprile 2011
REPORTAGE
l’Altopiano
14
L’Altopiano in Australia: diario
di un viaggio indimenticabile
A cura di Andrea Benetti
Abbracciare una parte di
quel “altro altopiano” sparso nel mondo. Ritrovare amici e parenti, compaesani e conterranei, pezzi del nostro
passato e protagonisti del nostro presente. E’ quanto
hanno fatto gli amministratori altopianesi che sono an-
GIORNO 1
Atterriamo, stanchissimi, in Australia alle 7 di mattina. Il tempo
di passare i controlli della dogana, non senza qualche
problemino causato da una forma di “stravecchio” nascosta
in una valigia, e subito scorgiamo il gonfalone della Comunità
Montana di Melbourne che ci attende oltre la porta.
Ci aspettano una 20ina di persone, Luciano Benetti (presidente della comunità montana di Melbourne, ndr) ci corre
incontro e ci abbraccia; il momento è davvero emozionante,
guardo il suo volto e capisco che sta piangendo. Tutti vogliono salutarci e stringerci la mano, ci chiamano per nome come
se ci conoscessero da sempre. L’accoglienza è stata da
subito grandiosa, carica di affetto e simpatia. Tempo di sistemarci in albergo e riposarci dopo il lungo viaggio prima di
andare al Veneto Club per una cena di benvenuto con una
50ina di emigranti. Tante foto e strette di mano, ognuno si
avvicina, ci saluta, qualcuno si commuove. Ci raccontano
chi sono, cosa hanno fatto a Melbourne, da quanto tempo
sono là. Vogliono spiegarci chi sono i loro parenti sull’Altopiano
e ci raccomandano di salutarli. Tutto rigorosamente in dialetto veneto, come se fosse trascorso un giorno soltanto dal
loro addio all’Altopiano.
SPAZIO CINEGHEL
RANGO
Domenica 3 aprile
ore 17,30
LA VITA FACILE
Sabato 2 aprile
Domenica 3 aprile
ore 20 – 22
ore 20,30
NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE
Sabato 9 aprile
ore 20 – 22
Domenica 10 aprile ore 20,30
Trovate la programmazione del Cineghel
anche sul sito www.parrocchiadigallio.it
dati in Australia in occasione della presentazione del libro “L’Altopiano di Asiago, le nostre radici” prodotto dai
nostri emigranti della Comunità Montana di Melbourne. A
fare visita ai nostri concittadini di “down under” sono i
sindaci di Asiago e Gallio nonché il rappresentante della
comunità montana nell’ente Vicentini nel Mondo Giampaolo
Rigoni e l’assessore al turismo della Spettabile Reggenza
Andrea Benetti. Ed è proprio quest’ultimo, il più giovane,
che ci racconta emozioni ed incontri durante i 7 giorni di
permanenza nella terra dei canguri.
GIORNO 2
Ci attende una
giornata impegnativa:
al
Veneto Club si
presenta il libro
“L’altopiano di
Asiago terra delle nostre radici”
e dove ci aspettano 380 persone; gli emigranti
con le loro famiglie, figli e nipoti. Capiamo subito che la giornata è molto sentita. Tutto nella sala che ci ospita ricorda
l’Altopiano: foto della nostra terra che scorrono sul
maxischermo, gli stemmi dei nostri 8 comuni sullo sfondo, 2
forme di mezzano in bella vista. Sembra proprio di essere a
casa!!!
Già prima di iniziare il pranzo in tanti si avvicinano a noi,
dimostrandoci un calore ed un entusiasmo che non dimenticheremo facilmente. Il menù non è propriamente australiano: sopressa e musetto con polenta, usei scapai e vino bianco! Nemmeno il tempo di finire e Luciano Benetti prende la
parola: ringrazia la nostra terra per aver voluto essere presente in un momento così sentito e importante per chi, come
loro, questa terra la pensa costantemente. Tocca a noi: inizia
il sindaco Gios che parla a braccio con un inglese impeccabile, proseguo io portando il saluto della Spettabile Reggenza, e
termina il sindaco Rossi che spiazza tutti parlando in dialetto!
Il momento è divertente! Vengono poi letti i messaggi inviati
ai nostri emigranti da don Roberto e don Antonio.
Dopo i saluti di Corrado Paganin e l’intervento per i Vicentini
nel Mondo Giampaolo
Rigoni Camplan, continuiamo con lo scambio di doni.
Faccio indossare a Luciano Benetti la fascia
rossa e blu del Presidente della Comunità
Montana. Andrea Gios
consegna i sigilli della
Spettabile Reggenza e
una targa. Luciano si
commuove nuovamente. Poi appena finito il
momento istituzionale,
inizia l’assalto: foto,
abbracci, addirittura
dediche sui libri! Pino
Rossi organizza una
riunione improvvisata
con gli emigranti di
Gallio.
Capiamo in questo
momento quale sia il legame che ancora unisce i nostri
altopianesi d’Australia con la loro terra d’origine. I volti sono
sorridenti. L’aria è festosa: capiamo in questo momento che
era giusto esserci, che con la nostra presenza abbiamo ricordato a queste persone che l’Altopiano non si dimentica di
loro.
Pino Rossi con
gli emigranti
galliesi
Lord Major Robert Doyle
GIORNO 3
Dopo la giornata vissuta quasi da stars al
Veneto Club, oggi incontri istituzionali. Tappe al town hall di
Melbourne per incontrare il Lord Major
Robert Doyle che ci
fissa un incontro con il
più popolare chef dell’Oceania, Guy Grossi. Gios gli dona una
chiave della città di
Asiago, io una medaglia con lo stemma della Reggenza. Poi via
alla Camera di Commercio per promuoveGuy Grossi e Gios
re i nostri prodotti locali. Nel primo pomeriggio incontriamo il console italiano
in Australia: anche a lui lasciamo qualche omaggio simbolo del nostro Altopiano.
Acconciatura e trucco
da sposa e da sera
Trattamenti
tricologici mirati
Check-up della cute e
del capello
Extension
Manicure
Accessori moda
Bigiotteria
Via J.SCAJARO
ASIAGO
Telefono:
0424 463694
8
Sabato 2 aprile 2011
GIORNO 4/5
Visitiamo la meravigliosa Sidney dedicandoci esclusivamente all’attività turistica. Incontriamo i coniugi Rigoni: una simpatica coppia che vive da sempre a Sidney ma ovviamente
di origini asiaghesi. Si dichiarano Asiago’s Fans!
l’Altopiano
GIORNO 6
Giornata dedicata alle attività organizzate dalla Comunità
Montana di Melbourne: Gios e Camplan si dilettano con la
caccia alle arne, accompagnati da Elio Rigoni Gneli. Io e
Corrado, assieme a Luciano Benetti e a Gianfranco
Rebeschini, visitiamo Ballarat, un antico villaggio di cercatori
d’oro. Pino Rossi va a Simo, paese nel quale tanti anni visse
e lavorò per qualche anno suo papà. Il jet lag si fa sentire...
GIORNO 7
E’ tempo di preparare le valigie. Prima però accompagno
Andrea Gios all’incontro con il più conosciuto chef d’Australia, Guy Grossi, dalle chiare origini italiane. Conosce bene
il formaggio Asiago e lo usa per alcune sue pietanze. Ci invita a fermarci per il pranzo (nella tavola accanto alla nostra
sta pranzando il ministro delle finanze australiano). Ci lasciamo con l’intento di metterlo in contatto con il Consorzio di
tutela del formaggio Asiago e di invitarlo in altopiano quando
sarà in Italia per una tourneè.
Nel pomeriggio ci portano a salutare alcuni emigranti che
non erano presenti al Veneto club prima di andare all’aeroporto .. il volo di ritorno già ci attende.
La targa automobilistica
di un emigrante
Ballarat
Una comunità unita che non
dimentica la propria terra
d’origine
Ci siamo resi conto, durante
questa settimana, di quanto
amore verso l’Altopiano ci
sia ancora in queste persone: lo pensano costantemente, si aggiornano, lo sentono
vicino. Sono rimasto stupito
da quanto alcuni di loro siano informati sui fatti che
accadono quassù, anche i
meno importanti, come se
vivessero a Bassano o a
Vicenza e non a migliaia di
Km di distanza.
Generalmente, i nostri emi-
granti stanno bene: si
sono dati da fare,
hanno lavorato davvero duro ed hanno
ottenuto ciò che cercavano quando hanno dovuto lasciare l’Altopiano. Tra di
loro si sentono costantemente: forse questo li ha aiutati a
superare le notevoli difficoltà che man mano hanno incontrato inserendosi in una
società diametralmente opposta a quella che si lasciavano alle spalle. La Comu-
nità Montana di Melbourne
sicuramente è stato un modo
per mantenere un legame,
prima che con la propria terra d’origine, anche tra di
loro. Compito che ora
spetterà fra un po’ ai loro
figli e nipoti; uno degli
obiettivi principali del libro
presentato.
15
Un pezzo d’Altopiano che vive
dall’altra parte del mondo
Continua da pagina 1
Primo appuntamento, e il più
importante, è con i nostri concittadini
all’estero.
Trecentottanta prudere libe
in rappresentanza dei centinaia partiti soprattutto nel
secondo dopoguerra per
l’Australia. Centinaia di montanari imbarcati sui piroscafi
che dopo 40/50 giorni di navigazione scaricavano manodopera nel continente più lontano da casa. Terra d’Australia
costruita anche con fatiche,
sudore e lacrime altopianesi.
“Non avete portato solamente la vostra volontà e le vostre
fatiche – ha detto per l’ente
Vicentini nel Mondo
Giampaolo Rigoni Camplan –
Avete portato in Australia anche la vostra saggezza, la vostra inventiva, la vostra cultura. Avete arricchito questo
paese; avete dato forse molto
più di quanto ricevuto”.
“Non si desmentegai a casa –
ha ribadito Pino Rossi volendosi rivolgere alla platea in dialetto, la lingua della nostra terra – Tuti ve ramenta con affetto, el vostro coraio xe de
esempio par noialtri che
dovimo affrontare ora momenti de grande difficoltà”.
Un ringraziamento per quanto
fatto, anche nel passato per i
parenti rimasti in altopiano,
sottolineato anche dal consigliere asiaghese Corrado
Paganin. La cerimonia si è
conclusa con la consegna ufficiale a Luciano Benetti della
fascia rossa e blu del presidenza della Comunità Montana e
dei sigilli della Spettabile Reggenza. “Osservando la statua
dedicata agli emigranti posta di
fronte alla Comunità montana
pensai a voi che nonostante vivete dall’altra parte del globo
mantenete vivo il ricordo della
vostra terra - ha concluso la
serata Andrea Benetti in rappresentanza della Spettabile
Reggenza – Ricordi diventati
oggi tangibili con il libro da
anni desiderato e finalmente
realtà. Chiedo a voi più anziani di proseguire nel tramandare l’amore per il nostro altopiano rafforzando il
legame che ci lega oggi e ci
unirà sempre”.
Dopo le emozioni la delegazione altopianese si è dedicata a tessere una rete di contatti per futuri collaborazioni
particolarmente commerciali
tra cui un meeting proficuo
anche alla Camera di Commercio di Melbourne per gettare le basi per l’organizzazione futura di una mostra/
esposizione dei prodotti tipici
altopianesi.
Gerardo Rigoni
8
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
16
In viaggio per le contrade dei 7 Comuni
Contrade di confine
Pagina a cura di Beppa Rigoni Scit
Si legga “confine” fra due comuni: Asiago e Gallio, contigui,
come tanti centri abitati. Due nuclei che affacciano praticamente
sulla stessa bisettrice, quella che innestandosi sopra l’Ossario,
sfocia in via Kemplen, a Gallio. Una casa ancora in Asiago, quella
successiva in Gallio. Sono contrade di dimensioni ridotte: pochi
vecchi edifici ciascuna, ma molti di nuovi, soprattutto “agli
Zocchi”, oggi quartiere chic a nord del capoluogo cittadino. La
zona...bella è bella, niente da dire. La posizione dominante e strategica, consente allo sguardo di spaziare dalle Melette al Gruppo
del Brenta e di apprezzare dall’alto la dolcezza dei declivi che dal
Lazzaretto portano a Treschè Conca. La contrada “Zocchi” ha
una peculiarità climatica: è molto ventosa. Non ci sono pinete a
smorzare le correnti, né declivi a proteggerla. Sta in cima. Come
tutte le contrade dell’Altopiano, proviene da un’economia rurale:
tutti avevano qualche capo di bestiame, era questo l’unico modo
per sopravvivere; ora, solo un paio di famiglie sono occupate
attivamente in agricoltura. Negli anni ’60/’70 l’area è stata oggetto di interventi, oltre che di acquedotto ed energia (dai 125 ai
220 Watt), anche sul piano della viabilità. La strada comunale,
nel punto di accesso al vecchio nucleo abitativo è stata spianata,
con l’abbassamento
di un paio di metri e
susseguente
livellamento a valle.
Una volta passava
ripida per Stradella
Zocchi, sostituita
dall’attuale tornante.
La più anziana abitante della contrada,
è Maria Pertile di
Gallio: 88 i prossimi! Maria, conosce
fin da bambina la
fatica e il dovere. I
Toponomastica Zocchi
suoi erano contadini e lei faceva di tutto: portare le mucche al pascolo, fare il fieno,
sbrigare le faccende, ma durante l’inverno, andava dalle suore in
in centro a Gallio, ad imparare il ricamo il cucito e la buona
educazione. Maria, donna tuttora di grande lucidità, vive agli
Zocchi da 65 anni! Incontrò il suo Serafino in piazza a Gallio,
assieme ad altri amici, dove lui orbitava, essendo sotto naja. Una
ferma lunga: dal ’40 al ’44, anno in cui fu comandato dalla TOT
tedesca a lavorare col legname. “Com’ era lui?”, chiediamo.
“Alto, una bella presenza. E una brava persona”, aggiunge.
Hanno avuto 4 figli, una sposata via, ma Mirella e Antonella vivono nella stessa corte e Bruno, che da 30 anni fa il marmista, nella
casa a fianco. Anche loro un tempo avevano qualche bestia, come
tutti. A fine seconda guerra, come tutti, Serafino fece il recuperante
e si dotò del primo metal detector acquistato in Inghilterra, ma la
sua vera professione era fare il muratore...Tempi magri, così
pensò di emigrare in Australia, ma Maria glielo impedì, mostrando quella lungimiranza che la guidò per tutta la vita: poco dopo
infatti iniziò a svilupparsi il settore edile: “La nostra salvezza fu
la costruzione negli anni ’60, della Colonia Poa, che occupò
circa 70 manovali”...e ancora - come se fosse la cosa più
normale del mondo - “Fino ai 75 anni, andavo in piazza col
Ciao!” Maria riferisce eventi pilastro della sua vita: matrimonio,
figli, lavoro, casa e anche volontariato, come la cura della chiesetta
di S. Antonio (del ’28), della quale si occupa tuttora. (L’altra
cappella della contrada è quella dedicata ai Lupi di Toscana).
Così per qualche aneddoto, sentiamo la figlia maggiore, Mirella:
“Uno dei momenti più felici della mia infanzia, fu quando il
papà acquistò due secchi in plastica: il mio compito era di andare sotto via Groter col bigòlo, alla fonte.
La fonte di via Groter
Come pesavano i secchi di legno! Con quelli in plastica portavo
doppia quantità facendo metà viaggi, poi nel ’62, arrivò l’acquedotto. I momenti spensierati invece, erano assieme agli amici qui in contrada: c’erano molti giovani negli anni ’60. Nella
casa confinante viveva Bepi Rossi, grande suonatore di fisarmonica. Il nostro più gran “peccato” era andare a
ballare...rigorosamente accompagnate dai genitori!” Uno che in
contrada l’agricoltore ha continuato a farlo per tutta la vita è
Flavio Benetti; il figlio
Flavio Benetti
Diego porta avanti l’attività. Una volta c’erano 12 abitazioni, con
24 nuclei familiari,
nessun negozio o ritrovo. Molti son emigrati a cavallo delle
due guerre, soprattutto in Australia. La loro,
è invece diventata un’
azienda agricola di tutto rispetto, con 50 bestie da latte, manze,
vitelli. Tuttora il latte
viene conferito al
Caseificio Pennar, di
cui sono soci dal ’47.
Ci è stato riferito come
funziona il rapporto economico, vero esempio di baratto: “Il prodotto non ci viene pagato direttamente, ma segnato su un libretto
di credito e noi a nostra volta, acquistando prodotti allo spaccio, non li paghiamo ma vengono
segnati. Alla fine dell’anno si fa il calcolo fra
dare e avere”. Siamo nel tinello e il padrone si
casa, confronta la modernità coi tempi andati: “Una
volta in contrada c’era solidarietà: chi aveva solo
una “vachetta nela stala” e magari neanche quella
e molti figli, non era oggetto di carità dai vicini,
ma di vera solidarietà. Ci si aiutava in tutto a
partire dalla fienagione che si programmava a
rotazione. Alla sera, tutti in cortile a chiacchierare e nelle stalle a far filò d’inverno. Oggi neanche in casa si parla più per colpa di” ...e indica il
televisore e il cellulare sul tavolo, pur ricordando
che il primo telefono (ad uso pubblico), fu istallato
proprio a casa sua. E’ uomo acuto, come lo era il
papà Vittorio, consigliere comunale negli anni ’60. E anche lui
come tutti gli anziani finora incontrati, non nasconde il rimpianto
per tempi certo più duri, ma più veri. Sorridendo ci conferma le
bizze climatiche, per come lo salutavano gli amici in piazza ad
Asiago: “L’ora, tira vento ai Socchi?”. Ultima tappa è in contrada
Stellar (dove era si trovava la scuola elementare frequentata da
quasi tutti gli intervistati, oggi divenuta residenza privata), per l’appunto in casa di uno Stella: Andrea. La sua famiglia possedeva 35
campi, adibiti a pascolo ma anche a seminativo e patate: preziose
merci di scambio per prodotti e manufatti dalla pianura e col sale.
Andrea afferma di non aver mai visto maneggiar danaro in casa,
da bambino. Possedevano anche una malghetta, attiva d’estate
con tanto di vacareto. Ci piace riportare un paio di episodi divertenti riferiti: “In tempo di guerra tutti gli allevatori dovevano
conferire latte. Noi portavamo solo un contenitore da 2 litri, con
la scusa che c’erano i vitelli da svezzare, ma la cosa attirò l’attenzione degli ispettori provinciali. Avvisato appena in tempo della
loro venuta, mio papà buttò il latte pronto per la scrematura giù
per un buco prodotto dalla caldiera per lavare i panni, andata a
fuoco. La vecchia caldiera, collocata per ostruire il buco, fu spostata e subito rimessa sopra il foro. Così fece con la caldiera ed
Cappella s. Antonio
Ex scuola Stellar
altri attrezzi, gettati nella pozza di abbeveramento: mancando le prove, la passammo liscia! Il papà poi (eravamo
in 4 figli), nascondeva qualche forma prodotta, nei covoni
di fieno. In primavera, rinvenimmo una pezza dimenticata
lì, intonsa. Peccato che dentro fosse completamente vuota:
ci avevano pensato i topi!” E ancora: “Io da bambino avevo l’erre moscia” (Garantiamo, non ce l’ha più!)”Nel ’44,
si presentarono due ufficiali tedeschi sapendo che avevamo la scrofa, per chiederci dei maialini: - No requisire,
noi pagare. - In cambio: sale e una grossa pecora, requisita sul
Grappa, da loro chiamata
appunto
Ritratto di
Andrea Stella
Montegrappa, che sarebbe diventata mia se
fossi riuscito a pronunciare bene. Dai e
dai, ci riuscii e
Montegrappa divenne
il mio animale da
compagnia: mi tocca anche ringraziarli!”. E chiude esibendo un albero
genealogico, risalente a fine ‘700, che
gli ha richiesto mesi
di ricerca, disegnato per incarico di un cugino, nipote di un avo emigrato in
Australia. In cambio del lavoro, il cugino, docente d’arte a
Melbourne, ha fatto il ritratto che alleghiamo.
Cappella votiva ai “Lupi di Toscana”
La cappella è stata edificata negli anni ’60 per volontà di
Orfeo Lucchetti, da Leffe (BG) che nel 1917, a 19 anni,
combattè da sottufficiale alla guida di 23 Lupi, nell’avamposto di Case Zocchi. Il compito era disperato, dovendo
rappresentare la prima fascia avanzata di difesa. Si salvarono in tre, fra cui lui, che da capitano, fece la Campagna
d’Albania e tornato sano e salvo, decise di onorare i gloriosi compagni caduti in Altopiano. La compagnia “Lupi
di Toscana”, è stata recentemente citata sui Media, in
merito alla crisi italo-libica dell’86, che portò al lancio di
2 missili libici (SS - 1 Scud), che colpirono postazioni
Loran a Lampedusa, dove i Lupi si trovavano in addestramento con i paracadutisti della Folgore.
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Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
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Soddisfazione al Museo diffuso di Lusiana
LUSIANA
Come di consueto, anche quest’anno l’Associazione Lusaàn ar Spliar Natura,
con l’assemblea dei soci ha dato inizio al nuovo anno di attività di gestione
Con grande soddisfazione, il consiglio
direttivo ha presentato i numeri dell’anno 2010, commentando positivamente in special modo il dato complessivo dei visitatori ai vari siti, che
sono stati ben 5.893, confermando
quindi i buoni risultati degli anni precedenti. Visto il generale andamento
dei musei italiani che vedono una
flessione diffusa dei propri visitatori,
e considerato anche il periodo turbolento che ha interessato le scuole nella passata primavera,
dovuto alla nuova riforma che ha frenato in qualche modo
qualche scolaresca, “ è un
numero del quale essere fieri
“ , ha commentato il presidente dell’associazione Mario Zanforlin.
“Fortunatamente questa piccola realtà, che per noi è un
grande punto di forza, regge
e riesce a sostenere le varie
iniziative per il paese e a darvi lustro - sottolinea il sindaco Antonella Corradin - questo grazie soprattutto alla passione e alla tenacia delle persone che gestiscono ed operano
nell’Associazione”.
E con la primavera tornano le belle giornate, ideali per accogliere gli alunni delle scuole nelle loro uscite didattiche, in
luoghi dove possono unire il divertimento di una giornata di
svago con l’utilità di stare in mezzo alla natura apprendendo
e toccando con mano “la storia” al villaggio preistorico del
Monte Corgnon, meta preferita di quasi tutte le scolaresche.
Per le famiglie e per tutti gli altri visitatori, invece, le aperture
saranno previste tutte le domeniche pomeriggio a partire dal
prossimo 25 Aprile. Oltre a queste consolidate attività, i volontari dell’Associazione stanno approntando il programma
per la prossima estate che, non appena sarà definito, sarà
reperibile nel sito internet www.museodilusiana.it.
Concorso “Comune fiorito”, Lusiana vuole riprovarci
Giunti alle soglie della primavera, si torna a parlare di
fiori. Il 2 marzo si è svolta, presso la sala consiliare del
Palazzon, la prima serata informativo/consultiva in tema
di verde pubblico, durante la quale si sono abbozzate le
prime idee per la stagione entrante. Significativo è stato
l’intervento di rappresentanti di tutte le “contrade” del
paese, con i quali è stato possibile valutare pareri, richieste, esigenze relativi ad ogni singola zona onde
personalizzare ogni angolo del paese, per valorizzarlo e
renderlo irresistibilmente unico. Di fondamentale importanza è stato l’intervento della signora Bruna Battistello,
esperta in arredo del verde, la quale aveva collaborato
con il Comune di Lusiana anche lo scorso anno e, con il
suo rinnovato appoggio e con l’impegno economico da parte
del Comune è stata manifestata l’intenzione di iscrivere il
Comune stesso, al concorso “Il Comune fiorito” anche per
l’edizione 2011, biglietto da visita di tutto rispetto in ambito di promozione turistica. Il progetto richiede un notevole dispendio di energie ed è proprio per questo che con
l’occasione si è voluto lanciare un appello a tutti coloro
che ne abbiano piacere, di apportare il proprio personale contributo, chi durante la fase di piantumazione,
Bepi De Marzi, a Lusiana per
festeggiare il 150° dell’Unità
Grande giornata quella svoltasi a Lusiana in occasione
del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
I
festeggiamenti preceduti
dall’alzabandiera, svoltosi
presso la sede del Gruppo
Alpini “Cantele Gabriele”,
cui è seguita la lettura della
lettera del presidente nazionale Corrado Perona, sono
proseguiti in piazza IV Novembre, dove i quattro Gruppi Alpini del Comune di
Lusiana, si sono dati appuntamento per un altro
alzabandiera presso il monumento ai Caduti alla presenza del sindaco Antonella
Corradin. Immancabile l’inno Mameli, eseguito assieme
ad altri brani dal corpo
bandistico A.Ronzani. Alle
celebrazioni della mattinata è
seguita una serata, sicuramente unica e speciale che il
Comune ha organizzato presso il Palazzon di Lusiana, con
la partecipazione del maestro Bepi De Marzi, ritorna-
to ancora una volta a Lusiana
dove ha voluto festeggiare
questa storica data raccontando e ricordando il suo migliore amico Mario Rigoni
Stern da lui definito “l’Uomo
della Pace”.
Durante la splendida serata,
interamente dedicata al grande scrittore scomparso nel
2007, da grande narratore,
commentatore e fantasista
quale è, Bepi De Marzi ha
saputo trasmettere emozione
al numeroso pubblico presente, alternando momenti di
lettura tratti da alcuni libri di
Stern a brani eseguiti dal
coro “L’Eco delle Valli” di
Lusiana, da lui richiesto per
la ricorrenza e sapientemente
diretto dal maestro Andrea
Pinaroli.
Particolarmente toccante e
molto applaudita l’esecuzione di “Volano le bianche” il
brano che parla delle pernici
bianche che tornarono a volare
“nel
silenzio
dell’Ortigara” dopo la san-
guinosa battaglia svoltasi su
quella cima divenuta tristemente famosa durante il 1°
conflitto mondiale, brano che
De Marzi aveva composto su
richiesta del “Sergente nella
neve”.
Infine ha invitato tutti presenti
ad alzarsi in piedi per cantare assieme al coro il “Ponte
di Perati” e l’inno di Mameli.
Nella sala Consiliare del
Palazzon, satura di un pubblico coinvolto ed appassionato, erano presenti, oltre al
figlio dello scrittore, il direttore de “L’Alpino”, il
lusianese Vittorio Brunello e
il presidente della Sezione
ANA di Marostica Fabio
Volpato. Bepi De Marzi è
ritenuto un lusianese di adozione: poiché la moglie Cecilia
Petrosino, vissuta a Lusiana
fra gli anni cinquanta e sessanta dedicò un libro di successo ai suoi indimenticabili
ricordi dell’infanzia di quello
che lei definisce il suo vero
paese.
R.R.
chi
provvedendo
all’annaffiatura, chi
prendendosi cura anche della più piccola
vaschetta di fiori.
L’Amministrazione Comunale ringrazia già
da ora tutti coloro che
collaboreranno a rendere più bello il territorio.
La giornata dello scambio di sementi
Al cinema “Comunale” di Lusiana si è
svolta la giornata dello
scambio di sementi e
calmelle a cura dell’associazione “Opfel
on pira”. Il presidente del sodalizio Antonio Cantele ha spiegato che l’iniziativa
rientra nei programmi volti a conservare
la biodiversità. Con le
Antonio Cantele ai Conte
calmelle di meli e peri mentre insegna la potatura
era possibile scambia- delle piante.
re anche semi di fagioli, cereali con mais di molte Venetoagricoltura Giustino
varietà, dal “Marano” al bian- Mezzalira e Gianni Dalla Coco perla e patate prodotte in sta di Zugliano. A pranzo, alla
Veneto. Sono intervenuti il “Locanda Centrale”, sono
direttore
di stati serviti piatti con prodotti
del territorio ricavati con
la biodiversità. A chiusura del corso di orticoltura
e frutticoltura biologica si
sono svolte due dimostrazioni: in Contrada Conte
Antonio Cantele ha insegnato agli appassionati
come si piantano nel terreno le piantine da frutto,
come si innestano, come
si proteggono cospargendo il tronco con prodotti
naturali e come si innestano. In località Bose,
al campo catalogo, Anche l’esperto Davide Pozza ha svolto una lezione
spiegando i vari metodi di
innesto e potatura delle
piante da frutto.
E.Z.
Torneo di settino a coppie: i vincitori
Al “Gnomo’s bar” si è svolto
il secondo torneo di settino a
16 coppie. Ha vinto la coppia formata da Fabio Maino
di Lusiana e Albino
Segafredo di Gallio. Seconda
piazza per Dino Ronzani e
Gianni Broglio di Lusiana. In
terza fila si è piazzata
l’accoppata formata da Marco Finco e Massimo Valente
di Gallio. Quarti sono giunti i
fratelli Oscar e Pierluigi
Ronzani di Lusiana.
E.Z.
Le prime due coppie classificate al “Gnomo’s bar”
Concluso a Conco il ciclo di incontri “A merenda con i nonni”
Continuano gli eventi organizzati dal Gruppo Biblioteca di Conco. Si è appena concluso con
grande successo un ciclo di tre incontri che si sono svolti di sabato pomeriggio presso la Biblioteca stessa. “A merenda con i Nonni” , sotto questo nome sono stati raggruppati gli appuntamenti nei quali alcuni nonni dell’Associazione Crel-Auser di Conco hanno raccontato ai bambini d’età compresa tra i 3 e i 11 anni filastrocche, poesie, storie e aneddoti dei loro tempi. La
partecipazione e la curiosità da parte dei bimbi nell’ascoltare le storie dei tempi del filò è stata
notevole, e si è subito creato un clima d’amicizia tra bimbi e nonni. Per le squisite merende offerte, il
Gruppo Biblioteca intende ringraziare il panificio -alimentari Bertacco Luciano, la Rigoni di Asiago e
la Pro Loco di Conco. Un ringraziamento inoltre ai nonni e a tutti i bimbi che hanno partecipato.
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Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
18
CULTURA
A Luserna la mostra “Un anno sull’Altopiano”
Da sabato 16 aprile aperta tutti i giorni sino al 6 novembre. Al Centro di Documentazione saranno inoltre visibili
“La battaglia dell’Ortigara”, “Comunità cimbra di Luserna”, “Grande Guerra”, “Fauna degli Altipiani”
Dal 16 aprile fino al 6 novembre resterà aperta a Luserna
la mostra “Un anno sull’Altipiano”, rassegna di divulgazione storica e culturale sul
tema della Prima Guerra
Mondiale nell’ambito territoriale degli Altipiani Trentini e
Veneti, in prossimità del Centesimo anniversario dello
scoppio della stessa (1914-
2014). La mostra trae spunto da un omonimo capolavoro della letteratura italiana
realizzato dallo scrittore sardo Emilio Lussu negli anni
Trenta, prendendo in esame
la vicenda della Brigata
Sassari e collocandola nell’epoca di riferimento e nell’insieme di avvenimenti e
fatti storici contestuali.
L’esposizione si sviluppa su
due piani dell’edificio, nei
quali, accanto alla storia di
Emilio Lussu e della Brigata
Sassari, narrata all’interno di
numerosi pannelli, il visitatore può osservare il numeroso materiale militare d’epoca esposto, proveniente da
prestigiose collezioni private
e diviso per tematismi. In più
punti del percorso, inoltre, la
riproposizione di alcuni brani
presi a prestito da volume
permette al visitatore di cogliere in profondità il senso
del messaggio e della testimonianza di Lussu. Un filmato, appositamente realizzato
per la mostra in collaborazione con il Comune di
Armungia (Cagliari) e con il
locale sistema museale “Sa
Domu deis Ainas”, ripropone
alcune toccanti riflessioni
dell’autore sul tema della
guerra. La mostra è stata
realizzata sia con la collaborazione dell’Istituto Sardo
per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia di Ca-
gliari e di alcuni storici sardi
e trentini. Inoltre l’occasione è stata propizia per prendere contatto con i circoli
sardi presenti in Trentino e in
Veneto, nell’ottica della costruzione di un’amicizia e di
uno scambio culturale duraturo tra le regioni. La mo-
stra “Un anno sull’Altipiano”,
allestita presso il Centro Documentazione Luserna –
Dokumentationszentrum
Lusérn è aperta tutti i giorni
dal 16 aprile 2011 fino al 6
novembre 2011, compresi
tutti i festivi, sabati e domeniche (orario 10-12 e 14-18),
e poi nuovamente nel periodo natalizio (26.12.2011 8.01.2012, nonché – su prenotazione – in altri periodi ed
altri orari per scolaresche e
comitive). Inaugurazione sabato 16 aprile alle ore 15.00.
Giovanni Dalle Fusine
Il percorso espositivo riprende
temi storici di grande interesse
Emilio Lussu (1890-1975), nato ad Armungia (Cagliari), partì
per il fronte come ufficiale di complemento, e il suo libro rappresenta un tributo alla memoria delle tante esistenze «senza più
voce» che la guerra aveva cancellato a causa di ufficiali superiori impreparati, in alcuni casi ai limiti della follia (emblematica
è nel libro la figura del generale Leone), l’abuso dell’alcool, gli
ammutinamenti, le decimazioni, la storia di intere generazioni di
soldati estranei al mito dell’interventismo, della guerra, del disprezzo per la vita umana. Il libro uscì a Parigi nel 1938, bandito
in Italia (dove poté essere conosciuto solo a guerra conclusa).
Quest’opera dà ispirazione alla mostra 2011 del Centro Documentazione Luserna in quanto è proprio attraverso questa rilettura
della guerra, vista attraverso lo sguardo di chi ne fu lucido protagonista e testimone, assolutamente disincantata rispetto all’entusiasmo
con cui l’autore accolse l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, che si
possono approfondire alcuni temi storici di grande interesse, che
vengono appunto ripresi nel percorso espositivo della mostra.
“Malga Silvagno” il giorno
Al cinema lux ritorna la mini
nero della Resistenza vicentina rassegna “Inafferrabile Gesù”
Il nuovo libro di De Grandis fa luce su un misterioso fatto della guerra partigiana
Pubblicato un nuovo
libro di Ugo De
Grandis, scrittore e ricercatore scledense,
che arricchisce e
completa l’opera iniziata dal ricercatore
asiaghese
don
Pierantonio Gios con
gli esiti delle indagini
condotte dal PCI e
con altri documenti
inediti. Il volume, intitolato
“Malga Silvagno – Il giorno
nero della Resistenza
vicentina”, riporta alla luce un
tragico episodio della guerra
partigiana, dopo un oblio durato quasi settant’anni. De
Grandis narra in queste pagine le gesta di un gruppo di giovani: Giuseppe Crestani, nato
a Duisburg in Germania da
genitori conchesi, Tommaso
Pontarollo, nato a Valstagna,
Ferruccio Roiatti, udinese, reduce da nove anni di carcere
duro trascorsi nei più
famigerati penitenziari fascisti.
Inoltre vi si approfondisce l’indagine su un misterioso antifascista veneziano, “Zorzi” o
“Maschio”, pure lungamente
perseguitato dal fascismo, la
cui identità rimane a tutt’oggi
sconosciuta. Il periodo preso
in esame parte dall’autunno
1943: in una malga sul Monte
Cogolin, alle spalle dell’abita-
to di Fontanelle di Conco, si
consolida il distaccamento partigiano composto dai giovani
saliti in montagna per sfuggire
la coscrizione obbligatoria con
quattro militanti comunisti reduci dal confino. Inizia così per
la cellula partigiana un periodo di assalti all’oppressore
nazi-fascista, scontri che finiscono per rompere il precario equilibrio fra moderati
e interventisti. Il tutto sfocia
in una epurazione interna alle
forze di liberazione, con i
quattro uccisi da alcuni giovani sobillati, secondo le ricerche di De Grandis, da un
impiegato del Distretto di
Vicenza che teneva i collegamenti fra le formazioni
partigiane e gli antifascisti
cittadini.
L’ufficiale sanitario di
Valstagna trovò i cadaveri di
Pontarollo e “Zorzi” legati e
incappucciati. Crestani e
Roiatti caddero in un
agguato successivo,
sotto le raffiche di tre
giovani mitragliati
alle spalle e gettati sul
fondo di una cavità
carsica, denominata
“Buso del giasso”.
Roiatti, secondo
quanto raccontò un
testimone, respirava
ancora. Il gruppo rimasto, “orfano dei 4 giustiziati da probabile fuoco
amico” si rifonderà su basi
badogliane, ma cadrà vittima
di un rastrellamento tra Sasso, Rubbio e Conco, provocando la dispersione definitiva del distaccamento. Decimo Vaccari, Luigi Nodari
e Giovanni Rossi, fatti prigionieri in quegli scontri e fucilati all’interno del Castello inferiore di Marostica, sarebbero i maggiori indiziati dell’eccidio di Malga Silvagno.
Il Pci nell’immediato dopoguerra aprì varie inchieste,
ma nell’estate del ’46, data
la nuova linea politica avviata da Togliatti, l’episodio fu
accantonato. Il volume di
avvale della prefazione dello
storico Ezio Maria Simini.
Ediz. Tipografia Marcolin –
prezzo di copertina 20,00
euro.
Giovanni Dalle Fusine
Terza edizione della mini rassegna cinematografica pasquale
Due giorni di cinematografia cristiana al Cinema Lux
con la minirassegna “Inafferrabile Gesù”, giunta alla
terza edizione.
Mercoledì 13 aprile verrà
proiettato il film “Jesus
Christ Superstar” di
Norman Jewison, probabilmente l’opera rock più
famosa di sempre, dove
si raccontano gli ultimi
sette giorni della vita di
Cristo messi in scena,
sotto forma di musical, da
un gruppo di hippies;
ospite della serata
Walter Pigato presidente
del Cineforum Idea
di Nove. Venerdì
15 aprile verrà invece proposto
“Romero”
di
John Duigan un
film su Mons.
Oscar Romero,
arcivescovo di San
Salvador, ucciso
durante la messa il
giorno 24 marzo
1980, a causa del
suo coraggioso impegno nel denunciare le violenze della
dittatura del suo paese, facendo nomi
e cognomi delle vittime e dei carnefici
durante le celebri
omelie della domenica trasmesse via
radio in tutto il Centro America. Ospiti
in sala Gianni Novelli presidente del
CIPAX di Roma e
Alberto Vitali autore del libro “Oscar
A.Romero - pastore
di agnelli e lupi” (ed.
Paoline 2010)
Dopo le proiezioni ci
sarà un dibattito
moderato dal professore
Andrea
Manzardo, organizzatore della rasse-
gna assieme al Circolo Effetto Cinema e alla parrocchia di Asiago.
Appuntamento in entrambe le serate alle ore
21.00 con ingresso libero.
D.D.
Prof. Andrea Manzardo
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Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
19
Pasquetta al Millepini
Il concerto dei Bermuda Acoustic Trio
MUSICA
Iniziativa promossa dall’AMA, l’Associazione Musica di Asiago, con il Comune di Asiago
ed il contributo dell’Associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori”
SPETTACOLO
Nell’anno dell’Unità d’Italia
anche la danza fa unione
Una rassegna di Scuole di Danza in Altopiano con l’intento
di regalare agli allievi uno spazio in più per esibirsi, promuovere l’Arte della Danza e creare un legame tra le associazioni che la diffondono nel nostro territorio. E’ l’”Altopiano
Dance Day” evento al quale hanno aderito le scuole: Centro
Formazione Danza CHORUS di Lusiana, promotore dell’iniziativa, DanzAsiago, Les Etoiles de la Danse, Galleria Spazio Danza e Centro Danza Lara. Nel corso dello spettacolo
in programma sabato 2 aprile, alle ore 21.00 presso il Teatro
Millepini, ogni scuola disporrà di una vetrina nella quale mettere in scena le proprie coreografie e raccontarsi attraverso
le proprie esibizioni. A dare maggiore risalto alla serata saranno gli ospiti: Compagnia Opus Ballet di Firenze diretta da
Rosanna Broccanello, Compagnia Lucy Briaschi di Thiene
e Jacopo Maggi con Laura Chemello e Valentina Motteran.
Per gli allievi delle scuole di danza altopianesi condividere il
palcoscenico con artisti professionisti sarà un’esperienza
formativa molto importante e stimolante. Si ringraziano per la
collaborazione La Comunità Montana e gli
Otto Comuni che hanno concesso il Patrocinio, tutti gli sponsor e
infine il ChoruStaff del
Centro Formazione
Danza di Lusiana per
il prezioso aiuto. I biglietti per assistere allo
spettacolo saranno in
vendita a partire dalle
ore 17.00 del giorno 2
aprile presso la biglietteria del Teatro
Millepini: intero 7,00
euro, ridotto 5 euro.
Sarà una serata tutta brio e
ritmo quella proposta per il
lunedì di Pasquetta nella
prestigiosa cornice della Sala
del Millepini di Asiago
dall’A.M.A., l’Associazione
Musica di Asiago –
Altopiano, in collaborazione
con il Comune di Asiago ed
il contributo dell’Associazione “Amici di Antonio Pertile
e Sonia Sartori”. A partire
dalle ore 21 (biglietto d’ingresso a 10 euro prossimamente in prevendita), sul palcoscenico saranno infatti
protagonisti i Bermuda
Acoustic Trio, formazione
il cui attuale line up prevede
Giorgio Buttazzo (chitarra e
voce), Gabriele Monti (chitarra e voce) ed Andrea Atto
Alessi (basso elettrico,
contrabbasso e voce). Tracciamo di seguito un profilo di
questa particolarissima band.
Nati nel 1995 durante il
sound-check di un concerto
acustico di Pierangelo Bertoli
(lo scomparso cantautore che
Giorgio Buttazzo e Gabriele
Monti accompagnavano in
quel periodo), quando il pubblico presente alle prove iniziò a sentirsi coinvolto in prima persona dal modo
inusuale
e
dalle
improvvisazioni che sentiva
uscire dalle loro chitarre e
così si trasformò in un minuscolo concerto. Mancava an-
cora qualche ingrediente, una
voce e un basso,
e la scelta cadde
su
Kamsin
Giordano Urzino,
musicista straordinario dalle doti
vocali al di fuori
della norma, amico e compagno
d’avventura da
sempre, recentemente scomparso.
Il loro primo concerto, assolutamente improvvisato, si tenne in un
locale di Vignola,
in provincia di
Modena. La sorpresa per i tre fu enorme: non
solo lo spettacolo fu un trionfo ma per la prima volta si
resero conto che si poteva
suonare divertendosi come
mai era avvenuto prima nella loro carriera, coinvolgendo la gente in prima persona come se gli spettatori
stessi facessero parte dello spettacolo.
Da quel momento il gruppo
iniziò a suonare praticamente tutte le sere ma il repertorio era ancora tutto da
costruire. E, come si dice,
una volta in acqua si impara a nuotare così il patrimonio comune di canzoni che
ciascuno conosceva venne
esplorato a fondo, e i brani
espansi ed arricchiti di sempre nuovi elementi, fino a
costruire un concerto di oltre due ore.
Così canzoni originariamente di tre minuti divennero un
florilegio di citazioni musicali e un caleidoscopio in
cui tuttora le trasformazioni sono sempre imprevedibili.
Al momento attuale i Bermuda Acoustic Trio hanno raggiunto capillarmente un pubblico vastissimo e, ancora più
importante, di ogni età grazie anche ai numerosissimi
concerti e alle loro partecipazioni ad un’infinita serie di manifestazioni ed eventi musicali.
Non importa l’età
anagrafica, la loro musica è universale al punto che tutti indistintamente vengono coinvolti
dal ritmo delle loro esibizioni
Il loro repertorio è come
un contenitore dove trova spazio qualunque genere musicale in uno
spettacolo che si svolge
senza soluzione di continuità toccando vari generi: pop, rock, jazz e
blues, da Wish you were
here dei Pink Floyd a
Sultans of swing dei
Dire Straits, alla Marcia alla
Turca di Mozart, senza dimenticare le canzoni dei
grandi cantautori italiani e
americani.
Spiegare a parole un concerto
dei
BERMUDA
ACOUSTIC TRIO è veramente difficile, perché tutto
quello che il pubblico ascolta, viene improvvisato sera
per sera. Ogni concerto non
è mai uguale al precedente e
anche questa è una delle caratteristiche che lo rende unico nel suo genere.
Cesare Pivotto
I 4th Dimension, dai pub al palco
Due chiacchiere con i musicisti all’indomani del loro tour europeo come spalla dei Sonata Arctica
Si è conclusa da poco l’avventura europea dei 4th Dimension,
gruppo altopianese che il 23 di febbraio ha realizzato un suo
importantissimo sogno; la dimensione onirica ha acquisito contorni reali quando i cinque ragazzi (Andrea Bicego alla voce,
Michele Segafredo alla chitarra, Stefano Pinaroli al basso, Talete
Fusaro alle tastiere e Massimiliano Forte alla batteria), reduci
dalle fatiche della registrazione del loro primo album, hanno saputo della loro partecipazione al tour europeo dei Sonata Arctica
accanto ai Labyrinth.
Entrambi questi gruppi fanno parte della loro pleiade di artisti e,
da cover band, ne avevano spesso eseguito i pezzi nelle serate
nei pub; suonare sul loro stesso palco è stata la realizzazione di
un sogno e un’immensa soddisfazione, oltre che un trampolino
di lancio non indifferente.
Si è trattato di undici date tra le più importanti nell’ambito del
power metal sinfonico. Abbiamo avuto modo di porre al gruppo
alcune domande sull’esperienza appena conclusa.
Allora ragazzi, com’è andato il viaggio?
Andrea – “Al momento della partenza, nuntrivo un certo senso
di attesa... Oltre a questo non riuscivo a immaginarmi come
sarebbe potuta essere la vita in tour. Il tutto per me non è iniziato a Brescia ma la mattina del secondo giorno, quando mi sono
svegliato trovandomi a Bratislava... Ok, ci siamo davvero, è
quello che ho pensato. E da lì è iniziata la nostra routine giornaliera fatta di carico/scarico dell’attrezzatura, allestimento dello
stage, soundcheck e vita in camerino o all’interno dei locali,
spostamenti notturni in tourbus” Massimiliano – “Il viaggio è
stato un’esperienza grandiosa.. alla partenza eravamo tranquilli
visto che venivamo dalla buonissima prestazione avuta al Khèllar
3 sere prima. Già da subito i componenti dei Labyrinth si sono
dimostrati simpatici e disponibili”.
Qual è stato il concerto più soddisfacente di questo tour
europeo? Per quale motivo?
Andrea – “Budapest sicuramente, la seconda data. Eravamo
consci oramai di cosa era in ballo, in più il palco grande e il
numero consistente di persone, molto calde e ricettive, hanno
reso speciale lo show. E Milano: un palco di 26 metri... oltre
2000 persone... e suonare davanti al pubblico italiano... un bel
ricordo davvero”. Stefano – “Personalmente sono stato appagato da tutti i concerti: ogni sera era una grande soddisfazione!”
Michele – “Quello che mi ha più esaltato è stato sicuramente
quello all’Alcatraz di Milano, innanzitutto perchè si tratta di uno
dei locali più grandi ed importanti d’Italia che ha ospitato numerose star internazionali. In secondo luogo, perchè siamo stati
supportati dai nostri amici. Suonare davanti a un pubblico di
2500 persone è stata sicuramente un’esperienza unica!”
Dal pub al palco…
Stefano – “Eh si, sinceramente mi tremavano le gambe appena cominciato, però quando ho visto il pubblico partecipante
coinvolto, la paura si è trasformata in pura energia”.
Massimiliano – “ Finalmente ci siamo potuti esibire davanti ad
un vasto pubblico fatto praticamente solo da appassionati del
genere… E notare la loro approvazione è stata un’ulteriore soddisfazione.”
A proposito, com’è stato l’approccio con il pubblico?
Michele – “ Il pubblico ha dimostrato fin da subito entusiasmo
ed apprezzamento per i nostri pezzi rispondendo in modo esplosivo ai nostri incitamenti…” Talete - “E’ appagante vedere
che dopo il concerto la gente voglia far foto con te o firmare
autografi o anche semplicemente che ti dica che magari hanno
fatto tanta strada solo per vedere il tuo concerto, è davvero
un’emozione forte!”
Qual è stata la reazione dei media?
Andrea - “Su internet i report sono strati buoni: qualche sito ci
ha presentato come piacevole sorpresa, tessendo elogi, qualcun
altro ha elencato alcuni difetti. Qualcuno ha detto che i Sonata
Arctica avrebbero dovuto aprire il nostro concerto... costui forse era pazzo. Per il resto vivo i complimenti con la stessa freddezza delle critiche: fanno entrambi parte del gioco”.
Massimiliano - “I complimenti che ci sono stati fatti l’ultimo
giorno… Erano tutti dispiaciuti del fatto che non proseguissimo,
dal team manager del tour a quello dei Sonata.”
Bilancio più che positivo per questa esperienza, dunque…
Talete – “ Esperienza positivissima: un portone aperto!”
Michele – “Sicuramente un tour europeo insieme a due delle
band che stimiamo di più al mondo è un’esperienza unica ed
indimenticabile. Un grazie particolare va soprattutto ad Alessio
Lucatti che, oltre ad averci supportato e ad aver creduto in noi,
è stato molto fiero delle nostre performance.”
Quali sono i vostri progetti ora?
Stefano – “Per cominciare, lavorare subito al prossimo album
e cercare sempre comunque di restare “in vista”.
Andrea – “ Un altro tour, fondi permettendo, è alla portata. Il
problema è sempre il lavoro... In ogni caso l’idea di ricavarci
uno spazio nella scena metal italiana e, magari, europea, non
sembra così impossibile...”
Martina Rossi
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
20
LA RUBRICA DELL’ECONOMIA
LA CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI
Il Consiglio dei Ministri ha da
poco approvato il nuovo schema di decreto attuativo del
federalismo fiscale, contenente le norme riguardanti l’autonomia impositiva dei Comuni.
Il decreto prevede l’introduzione della cedolare secca sugli
affitti. Quest’ultima è una nuova imposta che il proprietario
di immobili locati avrà facoltà
di scegliere in alternativa a quelle attuali. A decorrere dall’anno
2011, il canone di locazione relativo ai contratti stipulati per
immobili ad uso abitativo, e relative pertinenze affittate congiuntamente all’abitazione, potrà essere assoggettato, se il
locatore così deciderà, alla nuova imposta, che sostituirà
l’Irpef e le relative addizionali,
nonché l’imposta di registro e
l’imposta di bollo sul contratto
di locazione. La cedolare sec-
ca interessa le persone fisiche
(privati) proprietarie o titolari di
diritti reali di godimento su unità immobiliari destinate a locazione ad uso abitativo. Restano
invece escluse le locazioni di
unità abitative effettuate nell’esercizio di attività d’impresa. I contratti di locazione interessati risultano essere quelli
aventi ad oggetto solo ed esclusivamente immobili ad uso
abitativo e relative pertinenze.
Restano escluse le locazioni di
fabbricati strumentali per natura (uffici, negozi, ecc.) ed i terreni. La nuova tassazione alternativa decorrerà dall’anno
2011. Il locatore, che deciderà
di optare per la cedolare secca,
dovrà darne preventiva comunicazione al conduttore con
lettera raccomandata, attraverso la quale rinuncia ad esercitare la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone. Nel
caso in cui il locatore opti per
l’applicazione della cedolare
secca, viene sospesa, per un
periodo corrispondente alla
durata dell’opzione, la facoltà
di chiedere l’aggiornamento
del canone, anche se prevista
nel contratto a qualsiasi titolo,
inclusa la variazione accertata
dall’Istat. La nuova tassazione
prevede un’aliquota del 19%
per i contratti agevolati (c.d.
contratti di anni 3+2), e del
21% per i contratti liberi (c.d.
contratti di anni 4+4) e per altri
contratti. La base imponibile sulla quale dovranno essere applicate le diverse aliquote è rappresentata dal canone di loca-
zione annuo stabilito dalle parti
(comunque non inferiore alla
rendita catastale delle unità
locate). La nuova imposta dovrà essere versata entro il termine stabilito per il versamento dell’Irpef. Ma quando conviene tassare il canone di locazione attraverso la cedolare secca? Essendo in gioco moltissime variabili soggettive, la valutazione va fatta prendendo in
esame ogni caso specifico. Si
può comunque affermare che
in linea teorica il nuovo regime
di tassazione risulta vantaggioso per chi ha un reddito imponibile medio/alto. Oltre i 15.000
euro per i contratti a canone libero (4+4) e oltre i 28.000 euro
per i contratti agevolati (3+2).
Sono questi i limiti di reddito
che fanno scattare le aliquote
marginali Irpef del 27% e del
38%, che risultano maggiori
delle aliquote per l’applicazione della cedolare secca rispettivamente del 21% per i contratti liberi (anni 4+4) e del 19%
per i contratti agevolati. Si ricorda inoltre che l’applicazione della cedolare secca richiede una specifica opzione da
parte del soggetto interessato.
Uno specifico Provvedimento
dell’Agenzia delle Entrate stabilirà le modalità di esercizio dell’opzione. Il suggerimento è
quello di farvi assistere dal vostro professionista di fiducia, il
quale saprà indirizzarvi verso la
tassazione più vantaggiosa dei
vostri redditi da locazione.
Dott. Riccardo Mosele
Dottore Commercialista e
Revisore Legale dei Conti
Dott. Andrea Benetti
Commercialista Esperto
Contabile e Revisore Legale
dei Conti
LA RUBRICA DELLA MEDICINA
Le più comuni patologie della mano:
il tunnel carpale e le dita a scatto
le a quest’aspetto e nel saggio intitolato “ Parte avuta dal lavoro
nell’umanizzazione della scimmia” definisce la mano come lo strumento alla base dell’evoluzione della specie umana, mano che diviene
quindi sinonimo di lavoro e di dignità. Proprio il lavoro manuale può
però essere la causa di alcune fra le più comuni affezioni che colpiscono la mano come vedremo qui di seguito. La sindrome del Tunnel
Carpale Il tunnel carpale si trova alla radice del polso ed è costituito
da un pavimento formato dalle ossa della mano e da un tetto fibroso
costituito dal legamento traverso del carpo. In questo “tunnel” passano alcune strutture nervose (nervo mediano), vascolari e
tendinee (tendini dei muscoli flessori delle dita) provenienti dal
braccio. In condizioni di normalità, il tunnel carpale è abbastanza ampio per contenere le strutture sopracitate; accade
però, con una certa frequenza, che il tetto del tunnel, il
legamento trasverso del carpo, si inspessisca comprimendo il nervo mediano sottostante. Le cause di questo
restringimento non sono note in dettaglio, ma vi è una netta
associazione con molti lavori manuali e ripetitivi il che lascia
supporre che i microtraumatismi dovuti allo scorrimento dei
tendini ed alla flessione del polso comportino un’infiammazione
locale che si manifesta appunto con
un restringimento del tunnel, il che
determina una compressione sul
nervo mediano. Inizialmente i sintomi sono lievi e vanno da una sensazione di intorpidimento della mano
ad un formicolio vero e proprio, soprattutto nella zona di innervazione
del nervo mediano, cioè alle prime
tre dita (pollice, indice e medio). Tali
sintomi esordiscono in prevalenza di notte ed al risveglio mattutino, principalmente per due motivi: dormendo, il polso può rimanere a lungo iperflesso o
iperesteso determinando così una
maggiore pressione all’interno del
tunnel carpale; la posizione sdraiata inoltre può ridistribuire i liquidi
corporei con un aumento di questi agli arti superiori e quindi anche all’interno del tunnel carpale;
il riposo stesso della mano non
permetterebbe il drenaggio dei liquidi all’interno del tunnel carpale. Con
il passare del tempo (qualche mese)
i sintomi si fanno via via più intensi
e persistono anche durante le ore
del giorno, giungendo addirittura a
* E’ possibile effettuare previo appuntamento un test si 196 alimenti con
causare perdita di forza prensile (gli
oggetti cadono dalle mani) ed atrofia
un metodo impedenziometrico. Il risultato dà una indicazione su quali di
dei muscoli dell’eminenza thenar
questi alimenti si riscontra una intolleranza per poterli così eliminare,
(alla base del pollice). La diagnosi di
spesso temporaneamente, dalla dieta. Il test dura circa mezz’ora.
questa patologia è essenzialmente
La mano è l’organo che più distingue l’uomo dagli altri animali:
l’acquisizione della capacità prensile, cioè di opporre il pollice alle
altre dita formando una pinza, ha consentito infatti di sviluppare ed
utilizzare gli utensili necessari al progresso dell’umanità, a partire dalle punte di freccia in selce dei primitivi per arrivare ai moderni computer di oggi. Engels ha dato una
connotazione socia-
*
clinica ma per valutare precisamente i danni subiti dal nervo mediano e la
sua possibilità di recupero, è necessario eseguire un’elettromiografia, cioè
un esame eseguito dal neurologo che misura la qualità della conduzione
elettrica del nervo interessato. Minore è la conduzione misurata, maggiore sarà la gravità della patologia e più lento il suo recupero. Per
evitare quindi un aggravamento irreversibile del nervo è quindi necessario provvedere il più precocemente possibile al trattamento di
questa patologia. Nelle fasi più precoci, è possibile tentare un trattamento mediante somministrazione di sostanze nutrienti per il nervo
(acido alfa lipoico) e infiltrazioni locali con cortisone, in modo tale da
sfiammare il tunnel carpale. Tale metodica però ha un alto tasso di
recidiva e l’unico vero trattamento definitivo per risolvere il problema
consiste nell’intervento chirurgico, cioè nel sezionare attraverso una
mini incisione il legamento trasverso che funge da tetto del canale,
eliminando così la compressione sul nervo mediano sottostante.
L’intervento avviene in anestesia locale e dura circa 5 minuti alla fine
dei quali il paziente torna a casa con una leggera fasciatura alla mano
da mantenere per meno di una settimana. Generalmente il dolore scompare sin dalla prima notte, mentre il formicolio e l’intorpidimento richiedono un tempo un po’ più lungo a seconda della gravità del
danno iniziale patito dal nervo. Le dita a scatto I tendini della mano
funzionano come funi in grado di pilotare il movimento delle dita,
governandone la flessione e l’estensione. In particolar modo i tendini
flessori scorrono nel palmo della mano e si dirigono verso ciascun
dito mantenuti in sede da alcune pulegge che ne favoriscono lo
scivolamento. In alcuni casi, forse favoriti da un eccessiva usura e da
uno sfregamento eccessivo come nel caso del tunnel carpale, queste
pulegge si infiammano e si inspessiscono causando dei restringimenti
che ostacolano lo scorrere dei tendini. La manifestazione clinica di
questa condizione patologica consiste nel blocco in flessione del
dito interessato, nel dolore e in un rigonfiamento localizzati alla base
del dito stesso. Forzando l’estensione si può percepire uno scatto
che corrisponde allo scorrimento del tendine nella puleggia infiammata. La diagnosi è semplice
e non richiede nessun esame
strumentale, si basa solo sulla visita clinica. Altrettanto semplice è
il trattamento di questo problema:
in anestesia locale con una mini incisione si procede a rimuovere il
restringimento della puleggia risolvendo istantaneamente ed una
volta per tutte la patologia. In conclusione resta da sottolineare come
nonostante si tratti di patologie di
Dott. Christian Comelato
facile risoluzione sia necessario coMedico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e
munque cercare di contrastarle sul
Traumatologia - Diploma
nascere rivolgendosi al medico non
in posturologia clinica
appena si avvertono i primi sintomi
Drigente medico presso
ed utilizzando soprattutto per i laUOC Ortopedia Asiago Diploma UEFA allenatore
vori più a rischio i mezzi di proteziocalcio a 11
ne più idonei, cioè un semplice paio
[email protected]
di guanti.
8
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
Battendo in finale il Fassa
L’ASIAGO UNDER 18 VINCE
IL TITOLO DI II^ DIVISIONE
Con una gara tatticamente de” coach Peter Holaza sicu- sabilità, lo spirito di squadra e
perfetta la Supermercati ramente l’artefice di questa di sacrificio. Complimenti
Migross Asiago si è imposta stagione da incorniciare che Peter! Un grande ringraziain gara 2 venerdì 25 marzo con un lavoro costante dimo- mento al supervisore John Parall’Odegar per 5 reti a 2 sulla strando malgrado la sua gio- co a Gianluca Canei (neo papà)
fortissima formazione del vane età una preparazione di e a Francesco Frigo sempre preH.C. Fassa (che in gara 1 a indubbio valore si è preso sot- senti agli allenamenti con serieCanazei mercoledì 23 aveva to braccio i ragazzi come un tà e dedizione;a tutti i dirigenti,
dovuto cedere per 4 reti a 5) padre, portandoli ad un gran- responsabili e accompagnatori.
ipotecando il titolo di “ CAM- de risultato e alla meta che ad E infine un grazie a tutti gli splenPIONI D’ITALIA 2010/2011" inizio stagione si era didi genitori di questi ragazzi
del campionato nazionale 2a prefissato ma soprattutto a sempre uniti e affiatati a sedivisione nonchè la promozio- far loro capire l’importanza guire e sostenere la squadra!
ne in 1a divisione . Una splen- della disciplina e della respon- Giulio Zallot
dida e memorabile giornata sigillata
dalla
premiazione con
la
medaglia
“d’oro “ a ciascun atleta e la
consegna del trofeo. Questa è stata la vittoria di
tutti!! In primis
di questo splendido gruppo di
ragazzi molto
unito e affiatato
LA FORMAZIONE. Simone Basso, Luca Tagliaro, Andrea Sambugaro,
Nicola Munari, Matteo Rossetto, Nicola Frigo, Omar Valente, Nicola
dentro e fuori del
Basso, Simone Zallot, Marco Magnabosco, Fabrizio Pace, Gabri Radovan,
ghiaccio che si
Luca Stevan, Alessandro Mosele, Nicolas Pivari, Nicola Rossetto, Giulio
sono impegnati
Frigo, Michele Stevan, Davide Mantovani, Andrea Strazzabosco, Davide
Rodeghiero, Davide Dal Sasso, Giambattista Fiorese. Staff tecnico: Peter
per tutta la staHolaza, John Parco, Gianluca Canei, Berico Bortoli.
gione, al “gran-
Il cammino dei
nostri campioncini
Erano dodici le squadre al via
del Campionato Italiano Under
18 di seconda divisione (Appiano, Asiago, BrunicoB,
Chiavenna, Fassa, Gardena,
Milano, Ora, Pergine,
Pontebba, Valpellice e
Valrendena) ed al termine della
stagione regolare la formazione giallorossa allenata con tanta “sapienza” (un misto di doti
tecniche, umane e psicologiche) da Peter Holaza si è piazzata al 3° posto con 33 punti
(dietro al Fassa, 44, ed all’Ora
35). Nei quarti di finale dei
playoff gli U18 altopianesi si
sono trovati sulla strada l’Ora,
battuto prima in trasferta (1-3)
e poi in casa (5-2).
Nelle semifinali l’avversario è
stata la formazione trentina del
Pergine, sconfitta due volte prima all’Odegar (4-2) e poi in
casa (3-4). Alla finale sono state
promosse la capolista Fassa e
l’Asiago e per entrambe questo risultato portava la qualificazione alla prima divisione;
c’era ancora in ballo però, il
successo del campionato e lo
“scudetto”. Andando a vincere
a Canazei (4-5) i leoncini gettavano le basi per la vittoria finale, arrivata e suggellata grazie al 5 a 2 con cui all’Odegar
hanno bissato il successo dell’andata. Cesare Pivotto
21
La nazionale prepara
il Mondiale della risalita
All’Odegar due amichevoli con la Polonia
domenica 3 e con la Francia sabato 9 aprile
“Eletta” al ruolo di sede ufficiale dei raduni della nazionale di hockey ghiaccio, Asiago ospita ancora una volta in questi giorni la
pattuglia azzurra che si prepara ai Campionati Mondiali di 1^ Divisione, gruppo A, che si disputeranno a Budapest, in Ungheria, dal
15 al 24 aprile prossimi. Il raduno è iniziato il 27 marzo e si concluderà il 14 aprile; agli ordini di coach Rick Cornacchia e dello
staff tecnico il roster dei convocati (elenco dal quale mancano
ovviamente gli “azzurrabili” di Asiago e Val Pusteria, impegnate
nella stretta finale della corsa allo scudetto, ma anche di “senatori” del calibro di Parco, Rolly Ramoser, DeBettin, Margoni) sta
preparando al meglio l’impresa di bissare Torun 2009 quando gli
azzurri vinsero l’analogo contest e risalirono nel ranking dell’élite
dell’hockey mondiale. Nel programma di avvicinamento all’appuntamento magiaro gli azzurri disputeranno 4 amichevoli, di cui
due ad Asiago: domenica 3 aprile alle ore 20.30 all’Odegar andrà
in scena Italia/Polonia (diretta
televisiva su Rai Sport), match
che verrà bissato lunedì 4, sempre alle 20.30, in quel di Pergine;
sabato 9 aprile, sempre alle
20.30, di nuovo all’Odegar per
Italia/Francia, ancora una volta
replicato all’indomani, domenica 10 aprile alle ore 18.30, sempre sulla pista trentina di Pergine
(diretta televisiva). Per quanto
riguarda il programma ufficiale
del Mondiale di Budapest, il calendario verrà rielaborato dalla
Iihf a seguito del ritiro annunciato dalla Federazione Giapponese di Hockey su Ghiaccio, in
seguito alla grande tragedia dello scorso 11 marzo.
HOCKEY INLINE Serie A1
Playoff all’ultimo respiro
Gli Asiago Vipers, da sette anni campioni d’Italia,
si qualificano in extremis. Nei quarti di finale l’Edera Trieste
Alla fine ce l’hanno fatta. Nei
playoff, al via tra sabato e domenica con gara 1 dei quarti di
finale, ci saranno anche gli
Asiago Vipers, da sette anni
detentori dello scudetto. Ma c’è
mancato davvero poco per la
clamorosa eliminazione. Nel
penultimo turno, infatti, gli
altopianesi erano crollati a
Monleale, subendo il sorpasso
in classifica dei piemontesi.
Tutto rimandato all’ultima giornata di campionato. Impensabile alla vigilia arrivare a giocarsi tutto in una partita, nonostante si sapesse che la stagione sarebbe stata durissima
e condizionata dal dover tirare
la cinghia. Contro Cittadella
serviva solo vincere, anche per
l’orgoglio, e sperare soprattutto che Monleale non riuscisse
a fare altrettanto sulla pista di
un Civitavecchia già sicuro del
6° posto. I Vipers, di certo senza entusiasmare, hanno sbrigato il compitino (8-4), ma la qualificazione è arrivata grazie ai
Pirati, che hanno compiuto
fino in fondo il loro dovere,
onorando lo sport, superando
(6-3) il Monleale, protagonista,
anche in Europa, di un’annata
davvero positiva.
<< Finalmente – dice il tecnico Cristian Rela nel dopo gara
– ci è tornata indietro un po’
di fortuna. Sono contento per
i ragazzi; questa qualificazione, soffertissima, è un premio
alla loro dedizione ed un ulte-
riore stimolo per cercare di difendere più a lungo possibile
il titolo. Non vogliamo mollare proprio adesso >>. Scampato il pericolo-eliminazione, la
Rigoni di Asiago Vipers si tuffa
nei playoff e l’avversario è ben
noto: l’Edera Trieste, vincitrice
della regular season ed
imbattuta dalla prima giornata
di campionato. Un remake dell’ultima finale scudetto, anche
se ci sarà più di qualche protagonista in meno rispetto allo
scorso anno. << Trieste ha
certamente qualcosa in più in
questo momento – prosegue
Rela – e per la prima volta
partiamo sfavoriti in una serie
con l’Edera, ma sono convinto che non sia chiusa in partenza. Possiamo dar fastidio ai
nostri avversari, a patto di migliorare in termini di disciplina ed attenzione. Niente errori
o penalità gratuite. Non possiamo permetterceli, così come
non possiamo fallire le occasioni che sapremo costruire >>.
Un duello infinito nel corso delle ultime stagioni (31 volte, tra
campionato,
coppe
e
Champions, con 22 successi
asiaghesi) pronto a vivere altre
due, forse tre puntate. Si inizia
da Asiago domenica 3 aprile
(ore 18); una settimana più tardi, il 10 aprile (ore 18), si replica a Trieste. Eventuale “bella”
martedì 12 aprile ancora sulla
pista giuliana. Per la prima volta l’Edera parte con il peso di
essere la favorita, per questa
serie ed anche per il titolo, ma
Asiago, nonostante non sia più
quello di un tempo (nemmeno
troppo lontano), ha ancora fama
di esser brutto cliente e certamente
Sartori e compagni sapranno lottare ed onorare fino in fondo la
maglia arancionera e quel
triangolino tricolore che da sette
anni portano, orgogliosamente, sul
petto.
Stefano Angonese
La “stecca d’oro” ad Asiago
Riccardo Mosele, attaccante dei Ghosts Padova, è il miglior realizzatore della A1.
Podio tutto altopianese con i compagni di squadra Claudio Mantese e Stefano Frigo
Il primo altopianese ad aggiudicarsi la “stecca d’oro”, riconoscimento che la Lega Nazionale
Hockey al termine della regular
season assegna al miglior
realizzatore della A1, era stato
Cristian Rela (Asiago Vipers) nella
stagione 2003/04, quando, però,
il massimo campionato era ancora diviso in due gironi. Dal 2007
si è passati al girone unico e quest’anno il titolo torna ad Asiago
grazie a Riccardo Mosele, attaccante, uno dei “fantastici quattro” (ex Vipers) che stanno portando in alto i Ghosts Padova di
Classifica finale regular season
A1. Edera Trieste punti 55; Padova
49; Milano 43; Ferrara 38; Arezzo
33; Civitavecchia 31; Vicenza 20;
Asiago 19; Monleale 17; Cittadella
14; Polet Trieste 3. Retrocede in
A2 il Polet Trieste. Promossi in A1
Empoli e Latina.
Così nei quarti di finale (al
meglio dei tre incontri). Edera
Trieste-Asiago Vipers; PadovaVicenza; Milano 24-Civitavecchia;
Ferrara-Arezzo. Gara 1 si gioca in
casa della peggio classificata in
regular season.
Le altre vipere. In Serie B tutto
procede per il meglio. Nella fase a
gironi, gli Asiago Black Vipers
hanno inanellato due vittorie
contro Napoli e Messina e si
apprestano a ricevere (domenica
3 aprile, ore 14) il Forte dei Marmi
per la leadership. Tornano in pista,
dopo aver saltato il primo turno ad
eliminazione diretta, anche gli
Asiago Vipers. Gli “Amatori”,
sabato 2 aprile ore 18, ospiteranno
i Diavoli Vicenza nella gara di
andata del secondo turno. Il ritorno,
una
settimana
più
tardi,
nell’impianto berico di viale
Ferrarin.
Marobin. Lotta in famiglia per
tutta la stagione, poi il sorpasso ai
danni di Stefano Frigo e Claudio
Mantese, grazie all’assist di quest’ultimo ad una manciata di secondi dal termine dell’ultima partita della regular season contro il
Vicenza (avversario anche nei
playoff). Altrimenti sarebbe stato
un singolare arrivo ex equo a
quota 41. Per Mosele 42 reti, secondo solo al record dello sloveno
Nejc Sotlar (57!) realizzato nel
2007/08, che si aggiungono alle
135 già realizzate in maglia Vipers
e che lo collocano ancora al comando della graduatoria “all time”
della formazione arancionera. <<
Bella soddisfazione >>. Attacca
Mosele, che poi aggiunge: <<
Quest’anno, giocando molti più
minuti rispetto al passato, tutti
abbiamo avuto più possibilità di
andare a segno e di trovare il giusto feeling con la porta. Nelle
ultime settimane, comunque, si
avvertiva il clima di “garetta”
tra di noi e, infatti,
difensivamente siamo stati scandalosi. Tutti avanti, insomma.
Foto: Ghosts Padova
Alla fine, comunque, è stata una
vittoria di squadra e l’ultima azione lo conferma. Claudio
(Mantese), in settimana, mi aveva anche procurato un paio di
stecche nuove e poi mi ha addirittura servito l’assist per il gol
decisivo. Confesso, comunque,
che a fine gara non sapevo di aver
vinto; pensavo il premio venisse
assegnato al termine dei playoff
>>. Nel weekend scattano i quarti
di finale. Evitato Asiago, meglio
così per voi? << Mi sarebbe piaciuto affrontarlo, perché sarebbero
state tre gare tirate, ma alla fine
penso che trovare Vicenza sia
meno complicato. Le squadre tutto sommato si equivalgono, ma
con Asiago sarebbe stata una serie più difficile a livello emotivo
e molto più dispendiosa >>. A
suon di gol (gli ex Vipers hanno
realizzato 161 reti delle 176 totali
del Padova) verso dove? << La
semifinale è alla nostra portata;
poi vedremo, ma dovremo migliorare difensivamente per poter far
strada. In ogni caso stiamo facendo grandi cose >>.
S.A.
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
22
Bronzo tricolore per Giulia Gianesini
Giulia Gianesini dopo
il secondo posto conquistato nella gara a
squadre, ultimo atto
delle finali di Coppa
del Mondo 2010-11,
sale sul podio, medaglia di bronzo, ai Campionati Italiani “assoluti” di sci alpino proposti in varie località
della Valle d’Aosta. La galliese ottiene la sua settima medaglia
nella massima rassegna tricolore sulla pista Chercouit di
Courmayeur al termine di una gara dove le temperature primaverili ed i conseguenti problemi di neve hanno giocato qualche
brutto scherzo a più d’una delle favorite. Non è stato invece
così per la “poliziotta” altopianese né per Federica Brignone, al
suo primo “oro” in carriera, né tantomeno per l’espertissima
Denise Karbon alla fine delle due manche seconda a 1"07 dalla
“carabiniera” lombarda, a sua volta migliore di tutte le concorrenti in entrambe le fasi di gara. Dopo la discesa d’apertura
Giulia Gianesini accusava un ritardo di 1"40. Un “gap” difficile
da colmare anche perché la Brignone, come suo solito, applicava la formula “o la va o la spacca”. Neppure Denise Karbon
riusciva a contrastarla così le posizioni di metà gara sono risultate identiche anche in sede di consuntivo finale. I precedenti
podi dell’altopianese, un oro nel 2009 sull’Alpe Cermis, tre argenti e due bronzi segnalano come in carriera abbia dimostrato
una buona continuità di rendimento anche a fine stagione periodo in cui, solitamente, si collocano gli “assoluti”.
Nella suo bilancio della rassegna valdostana anche un 9° posto
in super-g ed un 12° in discesa libera.
R.A.
Roberta Rodeghiero ai Mondiali di Mosca
Roberta Rodeghiero, la
bella e brava pattinatrice asiaghese quasi
ventunenne (auguri per
il compleanno che festeggerà il 7 aprile!),
dopo i tanti bei risultati
conquistati in varie competizioni a livello nazionale e internazionale,
raggiunge un altro grande obiettivo: la convocazione ai Mondiali di pattinaggio di figura. La
manifestazione iridata,
inizialmente programmata a Tokio a causa
dello tsunami era stata
sospesa
e
poi
riassegnata alla Russia e
si svolgerà dal 24 aprile
al primo maggio alla
Hodynka Arena di Mosca
(14mila posti), costruita nel
2007 per i Mondiali di hoc-
key.
Immensa la soddisfazione per questo appello per l’atleta nata e
cresciuta anche sportivamente ad Asiago e
oggi portacolori della
Sesto Ice Skate, società di Sesto San Giovanni (Milano) dove la
giovane vive, frequenta l’università e si allena
guidata
dall’allenatrice di 4° livello Franca Bianconi.
Dopo essersi distinta a
vari livelli negli scorsi
anni ed essere sempre
arrivata sul podio nelle
gare nazionali dal 2005
ad oggi, in questa stagione ha ottenuto risultati
prestigiosi tra cui il sesto po-
Marco Faccin: davvero insuperabile
Tra i bancari è il migliore, in
Italia e in Europa. Non in ufficio o dietro gli sportelli, bensì
sui campi da sci, nelle competizioni organizzate dal circuito
interbancario nazionale e internazionale. L’altopianese Marco Faccin, dipendente della
Banca Popolare di Vicenza,
anche quest’anno si è messo
tutti alle spalle e ha fatto incetta di vittorie. La più
prestigiosa è sicuramente quella ottenuta allo Ski Meeting
Interbancario Europeo svoltosi
ad Andalo dal 22 al 29 gennaio con la partecipazione di atleti rappresentanti tutte le banche d’Europa. Marco Faccin,
nello slalom gigante a manche
unica, si è imposto con il tempo di 58.17 sul norvegese Kim
Yngland giunto secondo a
01.40 (una vecchia conoscenza di Marco che già lo aveva
incontrato tra i professionisti
qualche anno fa, quando era
avviato ad una promettente
carriera di sciatore interrotta
da un incidente in pista). Il giovane “atleta in cravatta”, ripete così il successo dello scorso anno nella stessa competizione, centrato sulle piste del
Sestriere. “Qualcuno che mi
dà un po’ di filo da torcere a
livello europeo magari lo pos-
so trovare – dice Marco sorridendo – e so che non devo
rilassarmi troppo nella prova
internazionale, ma sui colleghi
di casa ho ancora un certo
margine su cui poter contare
anche se, mano a mano che
gli anni passano è sempre più
difficile”. Il margine di cui parla si attesta per esempio intorno ai 45 secondi, ovvero il distacco inflitto da Marco al secondo classificato nel Campionato Italiano Bancari, ultimo
appuntamento stagionale,
svoltosi il 12 marzo a Prato
Nevoso. Questione di talento!
Il tutto infatti è stato ottenuto
anche senza tanto allenamento visto che, lavorando in banca dal lunedì al venerdì, per
mettere gli sci c’è tempo solo
il sabato e la domenica, giorni
in cui si dedica anche alla preparazione della squadra
Ristorante
vicentina dei bancari e dei giovani atleti dello sci club Sette
Comuni. Anche sulle nevi di
casa, il nostro campione era
stato grande protagonista. Infatti,
il
Campionato
Interbancario Triveneto quest’anno si è svolto al Verena
grazie all’interessamento e all’organizzazione curata dallo
stesso Marco e da papà Paolo, da sempre grande appassionato di sci. “Il sogno – ci
dice proprio Paolo - sarebbe
poter portare in Altopiano, anche il Campionato europeo,
vale a dire un’intera settimana da tutto esaurito, cioè una
manifestazione importante anche e soprattutto sotto il profilo turistico, ma c’è tanto lavoro dietro e forse ci mancano
strutture e soprattutto la giusta mentalità”.
Stefania Longhini
sto alle Universiadi di
Erzurum in Turchia, la migliore delle atlete italiane, e
la medaglia di bronzo alla seconda edizione del Mont
Blanc Trophy, gara internazionale Isu svoltasi a
Courmayeur a metà febbraio. Roberta, in questi giorni
impegnata a Selva di Val
Gardena nel 21° Gardena
Spring Trophy, a Mosca rappresenterà l’Italia per il patti-
naggio artistico insieme a
Carolina Kostner.
“Roberta è la prima pattinatrice asiaghese nella storia ad ottenere una convocazione ai Mondiali – sottolinea il consigliere federale Mario Lievore – non
posso che esprimere tutta
la mia contentezza per questo traguardo che onora
l’Altopiano, con un grossissimo in bocca al lupo alla
nostra atleta”. Roberta
Rodeghiero domenica sera,
di ritorno da Selva di Val
Gardena, si esibirà allo stadio Odegar con una breve
coreografia prima dell’amichevole internazionale di
hockey su ghiaccio tra Italia e Polonia (che verrà trasmessa in diretta televisiva
su Rai Sport).
Stefania Longhini
Calcio a 5. Immobiliare Stella – Asiago
FINALE DI STAGIONE INCANDESCENTE
Dopo la vittoria conseguita
con il risultato di 11 a 5 nell’ultimo turno di campionato
disputato venerdì scorso tra le
mura amiche del Centro Sportivo Comunale di Asiago, contro la forte compagine del
Cittadella, l’Immobiliare Stella Asiago sarà chiamata necessariamente a vincere gli
ultimi due turni del campionato Regionale di serie D per
poter mantenere vive le speranze di acciuffare il quinto
posto in classifica generale,
che permetterebbe l’accesso
ai play-off finali. Anche se è
prematuro stilare bilanci prima
della fine della stagione, bisogna necessariamente elogiare
la formazione asiaghese, ottimamente guidata dal mister
Rudy Baù che, all’esordio nel
primo impegnativo campionato Regionale di serie D, ha
saputo mantenersi ai vertici
della classifica, vincendo con
tutte le squadre capoclassifica,
ma pagando purtroppo a caro
prezzo un cattivo inizio di stagione, caratterizzato da vari
infortuni ed inesperienza. I
prossimi importanti appuntamenti sono in programma per
venerdì 8 aprile e venerdì 29
aprile, sempre presso il cen-
tro Sportivo Comunale-Palestra IPSIA di Asiago, con calcio d’inizio alle 21,30, rispettivamente contro il Futsal Loria
e il Castelfranco 97, incontri
che chiuderanno la stagione
agonistica. Per quanto riguarda invece il campionato provinciale CSAIN, l’ Immobiliare Stella Asiago , dopo aver
vinto il proprio girone, sarà impegnata , nei primi giorni di
maggio, nella fase finale del
torneo, la cui eventuale vittoria aprirebbe le porte alle finali regionali, previste a Caorle il
prossimo
27
e
28
maggio.Alessandro Cunico
L’Energy di DanzAsiago piace alla giuria
Il gruppo di hip hop della scuola DanzAsiago ha partecipato
domenica 27 marzo all’”XIII
Concorso Città di Chiampo”.
Al concorso hanno preso parte 50 scuole, con più di 300 allievi, che si sono esibite nelle
varie discipline della danza.
Con una coreografia intitolata
“Energy”, creata dai loro 4 insegnanti Michael Fields, Riky
Benetazzo, Clotilde Gastaldello
e Karin Dal Pezzo
(Dangerous Game) le allieve
Cecilia Frigo, Elena Gheller ,
Elena Gios, Grazia Marziliano,
Giulia Micheletto (del gruppo
fa parte anche Giulia Carozzi),
hanno ottenuto la menzione
della giuria. “Energy – dicono
le ragazze – è il nome della
nostra coreografia,ma anche il
termine più adatto per descrivere lo spirito con il quale l’ab-
biamo eseguita! Il concorso a
Chiampo è stato il primo che
abbiamo affrontato
insieme,dando il meglio di noi
stesse e dimostrando fin
dall’inizio il nostro impegno e
la nostra grande passione per
l’hip-hop. E’ stata per noi
un’esperienza molto importante soprattutto perchè ha unito
il nostro gruppo e perchè con
grande soddisfazione siamo
riuscite a conquistare un premio”. La scuola ha partecipato al concorso anche nella categoria Modern-jazz/contemporaneo con una coreografia
di Maria Slongo “Disconnect”
eseguita dalle allieve Valentina
Baù, Elena Rigoni, Giada Leone, Martina Rossi, Ylenia
Rossi, Angela Tumolero.
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Loc.Kaberlaba Asiago
SPORT
8
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
23
Sci nordico - Mondiali master 2013
Trasferta canadese per il Comitato
Il lavoro preparatorio
del Comitato Organizzatore della World Master
Cup in programma ad
Asiago e sull’altopiano nel
2013 include monte fasi.
Una di queste, molto importante, ha visto la delegazione altopianese volare a Sovereign Lake località canadese sede dei
“mondiali master” di quest’anno.
Il motivo della trasferta
oltre-oceano è riassunto
da Franco Sella assessore
allo sport del comune capoluogo: “Abbiamo raggiunto la British Columbia
in quattro: Alessandro
Rigoni presidente esecutivo del comitato, Gianni
Stella, l’interprete Saila
Britz ed il sottoscritto.
Come lo scorso anno a Falun, sono state fornite informazioni sul territorio, le sue piste,
l’ ospitalità, gli itinerari d’interesse turistico, le sistemazioni logistiche, i trasporti ed ogni
altro ragguaglio possibile per meglio presentare l’appuntamento di Asiago
Compito principale fornire informazioni sul
territorio, le sue
piste, l’ ospitalità,
gli itinerari d’interesse turistico,
le sistemazioni
logistiche, i trasporti ed ogni altro ragguaglio
possibile per meglio presentare i
“nostri” mondiali. Eravamo stati
anche a Falun lo
scorso inverno
in identica circostanza però a Sovereign
Lake il lavoro si è rivelato di maggior spessore.
Siamo contenti – prose-
gue Franco Sella - del
messaggio veicolato direttamente alle tante persone, atleti, tecnici ed
accompagnatori che ci è
stato possibile contattare.
Per noi un’importante
esperienza perchè abbia-
mo anche preso
diligentemente
nota dei sistemi
organizzativi e
dell’impostazione
data dai canadesi al loro lavoro”.
Quale il bilancio
complessivo della
lunga trasferta?
“La sede delle
gare è un posto
piccolo ed immerso tra i boschi, lo
stadio è funzionale, l’organizzazione buona: un
contesto però molto diverso dal nostro. Lì
– conclude – ci siamo resi
conto dell’importanza
delle informazioni forni-
te perché far conoscere in
anticipo ciò che fra meno
di due anni i master troveranno qui da noi consentirà loro di valutare
per bene l’ ampio ventaglio di offerta turistica
che siamo in grado di offrire oltre a piste ed impianti che, di sicuro, saranno all’altezza delle attese”. Il lavoro del Comitato Organizzatore sta
naturalmente proseguendo anche ad Asiago per
comporre, una scelta
dopo l’altra, quel complesso puzzle che prende
il nome di “Mondiali
master 2013”.
Renato Angonese
Alle Fiamme Oro il Trofeo Campi di Battaglia Pattinaggio su ghiaccio
Una stagione così così
Come accade ormai da parecchi anni il lavoro
organizzativo promosso annualmente dal Gsa Asiago
si chiude a marzo col classico Trofeo Campi di Battaglia.
Un periodo, questo, scelto
non a caso dalla società presieduta da Fabrizio Dalle
Ave perché verso il termine della stagione il calendario nazionale lascia qualche spazio in più e perché
il tracciato necessario “per
non dimenticare” quanti su
quelle montagne lasciarono
vita, sogni e speranze è
maggiormente fruibile.
Quest’anno il trofeo è andato alla squadra delle
Fiamme Oro di Moena
composta dall’asiaghese
Sergio Rigoni, Janmattie
Kostner e Marco Fiorentini al termine di una
sgroppata solitaria messa in
atto sin da subito dal trio della Polizia di Stato.
La gara, 25 km in tecnica libera con la formula delle
staffette a tre, col tempo è
uscita dai confini altopianesi
ed oggi attira fondisti dal
nord come dal centro Italia
perciò l’auspicio degli organizzatori del Gsa Asiago è
quello che la Fisi prenda in
esame l’ istituzione del titolo
italiano di sci nordico a squadre. Questo nuovo traguardo tricolore troverebbe, proprio sulle piste del “Campi di
Battaglia”, la sua sede ideale.
L’edizione 2011, con la nevicata a metterci del suo da
metà gara in avanti, è riuscita come da pronostico visto
lo schieramento di volontari
messo in campo dagli organizzatori vicentini ormai mol-
to esperti in materia. Per parte sua il Centro Fondo Gallio
assicurava una puntuale
battitura del tracciato che
vedeva nel transito dallo storico Piazzale Lozze la “Cima
Coppi” della giornata.
Per valicarla le cinquantadue
formazioni al via, incluse tre
femminili ed una mista, affrontavano anche tratti di
salita impegnativi. In fase di
rientro
al
Rifugio
Campomulo, sede di partenza ed arrivo, era la nebbia a
complicare la fatica, poi rincarata dalla neve.
Ciascun terzetto ha quindi
cercato il proprio ritmo ed al
termine i giudizi si rivelavano positivi.
Mentre i “fuori quota” delle
Fiamme Oro conducevano
gara a sé alle loro spalle le
migliori terne civili lottavano
per i restanti gradini del po-
dio utilizzando fino in fondo
le energie che la singola
squadra era in grado di mettere in pista.
Percorso e “meteo” s’incaricavano puntualmente di
far selezione così il secondo posto assoluto era per la
suqadra “B” del Gsa
Asiago composta da un
altopianese,
Marco
Crestani, da un “aquilotto”
Gianni Penasa e dal “cittadino” dei Colli Euganei
Francesco Merlini. Eterogenea la provenienza, grande il risultato finale.
Il bronzo era per una “mista” trentina perché formata da tre fondisti, Roberto
Gabrielli, Alessandro
Calliari e Marino Vanzo,
tesserati per altrettante società dello stesso Comitato
Fisi A dar ragione agli organizzatori nel perseverare
con il “Campi di Battaglia” la presenza di parecchi giovani schierati
nei vari terzetti. Una
squadra,
quella
dell’Asiago Sci, era formata soltanto da loro era
premiata proprio per
questo.
Il Trofeo Tonino Carli è
andato al Gsa Asiago
“A”
(Baù-BenettiMagnabosco), prima
squadra interamente
altopianese al traguardo,
quello della Sezione Ana
“Monte Ortigara” premiava invece la miglior
formazione Ana.
Anche in ambito femminile il trio Hartmann
Bettega-BitchougovaDe Martin era inattaccabile e chiudendo in 17°
posizione assoluta sottolineava lo spessore tecnico della squadra trentinbellunese. Per loro vittoria
e Trofeo Paolo Scaggiari.
Le altre due squadre femminili al via meritano ampiamente il podio perché la
tenacia non è certo mancata alle sei ragazze trovatesi a concludere la loro fatica proprio quando neve e
nebbia si erano fatte più
inistenti.
In sede di premiazione gli
intervenuti, dal presidente
del Gsa Asiago Fabrizio
Dalle Ave, al vice presidente della “Monte Ortigara”
Daniele Busa, a Franco
Sella Assessore allo Sport
del Comune di Asiago al
Presidente della Fisi
vicentina Silvano Panozzo,
ne sottolineavano l’importanza perché coincidente
col 150° dell’Unità d’Italia.
Renato Angonese
Si pensa già al futuro: il programma per la pista lunga
della Federghiaccio è ovviamente incentrato sulle
Olimpiadi russe del 2014 – E nel panorama del
pattinaggio si affaccia la promessa Andrea Stefani
Quella appena archiviata non
si può certo definire stagione
positiva per il pattinaggio in pista lunga altopianese. A livello
nazionale, dove militano le nostre due “lame” Enrico Fabris
e Luca Stefani, le premesse
della vigilia erano ben diverse:
cambio del direttore agonistico delle squadre azzurre, da
Maurizio Marchetto all’olandese Gianni Romme, cambio del
consigliere federale referente
con Sergio Anesi a sostituire
Luciano Tava, rinnovo parziale
dei sistemi di allenamento ed altro ancora.
Gli atleti di prima linea da Enrico
Fabris a Matteo Anesi a Luca
Stefani si erano dichiarati ampiamente soddisfatti del “nuovo
corso” e, quindi, tutto sembrava
avviato per il meglio. In pista,
come ben si sa, le cose sono poi
andate diversamente, sia per l’infortunio in cui è incorso Enrico
Fabris alla vigilia degli “europei”
casalinghi di Collalbo, sia per altre situazioni che non hanno permesso di raccogliere quello che
ci si attendeva. Così l’ultima parte della stagione è filata via anonima e senza acuti di particolare
rilevanza. Fà eccezione qualche
buon piazzamento del trentino
Matteo Anesi da quest’anno
dedicatosi, con un certo profitto,
alla distanze corte. Certo il cambiamento molto profondo nella
conduzione tecnica ha avuto il
suo peso. Su può allora considerare l’annata 2010-11 come
periodo di transizione? Alla luce
dei risultati è sperabile sia stato
così soprattutto se staff tecnico
ed atleti, valutato con obiettività
l’andamento non positivo ormai
alle loro spalle, sapranno far tesoro dell’esperienza vissuta ed
assieme sapranno ripartire con
rinnovato impegno. Il programma del settore pista lunga della
federghiaccio è ovviamente incentrato sulle Olimpiadi russe del
2014 ed in questa prospettiva
andranno calibrate le prossime
stagioni. Certo c’è tanto da lavorare, come lo stesso Luca
Stefani ammette. Altrettanto
afferma Enrico Fabris finalmente uscito dall’infortunio e
già proiettato verso il 2011-12
quando dovrà vedersela con la
“nouvelle vague” degli anelli
ghiacciati che l’inverno scorso, assente l’asso olandese
Sven Kramer, è salita prepotentemente alla ribalta.
Proscenio internazionale dov’è
stato opportunamente introdotto anche Andrea Stefani classe 1994. Il fratello minore di
Luca ha fatto il suo esordio ai
Campionati Mondiali Junior di
Sejnaioki in Finlandia con la qualifica, hockeisticamente parlando, di “rookie”, ovvero di atleta
fra i più giovani. Tutto sommato
se l’è cavata bene dimostrando
di non temere il massimo confronto tecnico in categoria. “Farò
meglio l’anno prossimo” ha
commentato. C’è da credergli
a meno che qualche società
ciclistica che lo corteggia, non
lo convinca a lasciare i pattini
per i pedali. In tal caso la pista lunga azzurra perderebbe
una sicura promessa.
Renato Angonese
8
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
24
Finale di stagione con trionfo dei fondisti
dell’Unione Sportiva Asiago Sci a Passo Cereda
SCI
Davide Cantele e Luca Rigoni: sono sempre loro i grandi protagonisti di questa stagione sciistica. Nei giorni 19-20 marzo sulle
piste di Passo Cereda nella valle di Primiero si è tenuta la penultima Nazionale Giovani. Qui i nostri atleti si sono difesi con
grande onore, emergendo ancora una volta e dimostrandosi i
migliori in pista. Il primo giorno giro pista 1 x 3,3 km, partenza
individuale ogni 20 secondi, dislivello 104 metri totale, temperatura alta, e grande vittoria di un sensazionale Davide Cantele,
arrivato con un tempo di 10’01.03 e un secondo posto per Luca
Rigoni con un tempo finale di 10’05.7. Dunque i due atleti
asiaghesi sui primi gradini del podio ad incoronare una stagione
decisamente positiva. Nella categoria Allievi, alla quale era aperta la Nazionale Giovani, al femminile si è imposta la nostra
Debora Rosa con una grandissima performance che l’ha proiettata sul gradino più alto del podio. Grande soddisfazione per
tecnici e genitori, oltre che ovviamente per gli atleti. La seconda
PALLAVOLO
giornata è stata segnata da una sfortunata prova per Davide che è sceso sino alla diciassettesima posizione, ma senz’altro positiva per Luca
Rigoni arrivato quinto. Nell’ultima
Nazionale Giovani, sempre i nostri
due, appartenenti alla staffetta “A”
del Veneto assieme a Kristian Zus e
Alberto Pezzo hanno chiuso in settima posizione. Dopo le tante imprese
positive degli atleti dell’Unione Sportiva Asiago Sci in questa stagione
sciistica siamo arrivati al capolinea, ma resta il ricordo di una
bella stagione ricca di successi. Si ringraziano in particolare Davide Cantele per il bronzo ai Campionati Italiani Aspiranti e la
vittoria di una NG, Debora Rosa per le due medaglie ai Campio-
nati Italiani Allievi e Luca Rigoni
per la vittoria nella NG sprint. Un
ringraziamento doveroso anche agli
altri atleti che hanno dato lustro alla
società in questa stagione sciistica,
ma anche a tutti quelli che per pura
passione sacrificano tanto del loro
tempo mantenendo vivo il valore per
lo sport e per lo sci di fondo. Ancora un ringraziamento al presidente
Sergio Vellar e alla società, a tecnici
e preparatori, a tutti gli appassionati,
genitori e volontari che tengono alto lo spirito di questo magnifico sport. Con l’augurio a tutti gli atleti di raggiungere i propri
obiettivi, diamo l’arrivederci all’anno prossimo.
Morena Turetta
Settore giovanile in gran spolvero
ULTIMI SCAMPOLI DI CAMPIONATO
Campionati di Prima Divisione in dirittura d’arrivo, ma per
le formazioni della P.G.S.
Pallavolo Cesuna il termine
dell’attività agonistica porta con
sé l’amara notizia dell’anticipata retrocessione già a tre giornate dalla fine della stagione.
L’andamento altalenante sia del
Caseificio Pennar che de La
Bussola Asiago, rispettivamente squadra maschile e femminile, ha infatti fortemente condizionato la gestione del risultato
nelle partite succedutesi nel tempo. Purtroppo a fine campionato sono i punti che faranno
la differenza per determinare
le squadre che resteranno
nell’elite della pallavolo provinciale. Classifica che sicuramente pesa di più per la for-
CALCIO
Arriva la primavera e, finalmente, l’Asiago Calcio
Altopiano torna a casa, allo
stadio “Zotti”. Ed il rientro è
di quelli col botto: la compagine di Lorenzi, infatti, dopo il
secondo pareggio a reti bianche contro il New Team SS.
Trinità, riprende subito la marcia, superando una diretta concorrente, l’Arsiero, con un rotondo 3-1 (in gol Carli, Davide
e Roberto Rigoni). Grazie a
questo successo, il n.14 della
stagione, l’Asiago consolida la
sua terza posizione nel girone
B e riporta a 7 punti il cuscinetto sulla zona playoff. Margine tutt’altro che trascurabi-
mazione femminile, visto il
maggior numero di avversarie
suddivise nei due gironi da sbaragliare; diverso il discorso per
la squadra maschile che potrà
giovare della possibilità di reintegro nei ranghi di Prima
Divisione, ovviamente confidando in qualche punticino da
qui al termine del girone di ritorno per avvantaggiarsi sulle
dirette avversarie in classifica.
Richiesto più che mai un diverso approccio psicologico alle
partite, che possa portare a risultati più proficui anche in termini punteggio: a riguardo non si
deve tralasciare che anche la
competitività del gruppo è andata via via scemando. Il Caseificio
Pennar dovrà allora riuscire a
sfruttare al massimo il fattore
campo, dato che tre
partite su quattro (da
conteggiare anche il
recupero della
sedicesima di campionato) verranno
giocate fra le mura
amiche
del
Palazzetto dello
Sport di Roana. Necessaria quindi
un’impennata d’orgoglio che faccia
maturare con profitto i propositi belligeranti del gruppo guidato da
Fabio Munari già a partire da
questo sabato 2 aprile nella
sfida contro i bassanesi
dell’A.S. S. Croce in programma a Roana per le 20,30.
Poco prima, alle 18,30, terrà
Terza categoria,
Asiago da podio
le a sei turni dalla fine, anche
tenendo in considerazione il
calendario dei giallorossi da qui
fino al 15 maggio, ultima di
campionato: S. Quirico, S.
Tomio, Galvanauto Motta,
Union Pedemontana, Zanè e
Montecchio Precalcino. Ben
diversa, invece, nel girone di
Bassano la situazione del
GLC, ormai senza più velleità
per questa stagione. Gli
altopianesi, dopo il turno di riposo, sono tornati in campo domenica, cedendo un po’ a sorpresa (0-2) al Real Stroppari.
Si attende solo il rompete le
righe.
S.A.
Classifica Terza Categoria girone B: Galvanauto Motta punti 52;
Cogollo * 51; Asiago 48; Monte di Malo 46; Arsiero e Union
Pedemontana 41; S. Quirico 34; Novoledo Villaverla 31; Zanè 29;
Montecchio Precalcino 28; New Team SS. Trinità 27; Valli 26; Azzurra
Agno * 23; Rozzampia e Giavenale 21; S. Tomio 15. (* una partita in
meno) Prossimo turno (3 aprile – ore 16): S. Quirico – Asiago
Classifica Terza Categoria girone Bassano: Transvector punti 52;
Junior Monticello * 47; Aurora S. Giuseppe 39; Fellette 37; S. Pietro
Rosà 36; Facca 35; Tezze * 26; Villaggio S. Lazzaro e GLC 24; Arsenal
Cusinati 15; S. Vito Bassano 14; Real Stroppari 13; Ospedaletto 9. (*
una partita in più; Glc e S. Vito Bassano due punti di penalizzazione;
Junior Monticello un punto di penalizzazione). Prossimo turno (3
aprile – ore 16): Arsenal Cusinati – GLC
banco la sfida testa-coda al
femminile fra La Bussola
Cesuna ed il Volley Sottoriva,
con l’auspicio che la squadra
guidata da Corrado Pesavento
offra la prestazione di livello
assoluto che risulta essere nel-
le sue capacità.
Le difficoltà
delle formazioni maggiori non
impensieriscono minimamente il settore giovanile
che, oltre ad essere costantemente in fermento, produce
risultati
insperati sul piano
delle
graduatorie di merito. A far notizia è l’inarrestabile corsa delle giovanili maschili del
Cesuna che, imbattuti, guidano orgogliosamente la classifica U12 nel torneo “Braccio
di ferro”, incuranti della mag-
gior valenza delle formazioni
avversarie. Il Cesuna ha infatti
messo in riga tutte le migliori
scuole pallavolistiche del
vicentino: Auxilium Schio,
Altair Vicenza, Cornedo e
Torrebelvicino.All’encomiabile
lavoro svolto dai due allenatori,
Stefania Costa e Fabio Carli,
arriva puntuale il plauso di tutta la dirigenza della P.G.S.
Pallavolo Cesuna e di tutti gli
appassionati che seguono costantemente la squadra. Lodi
ed onori in particolare a Federico Cunico e Nicola Stefani,
una sorta di fratelli maggiori del
gruppo, che, grazie al loro impegno e caparbietà, sono riusciti a rendere tangibile la formazione di una squadra maschile
giovanile.
Canove Calcio, obiettivo playoff
La prima notizia è che il Canove
Calcio è finalmente “ritornato a
casa”. Dopo mesi lontano dall’erba amica dell’Armando Frigo disputando le gare “casalinghe” sul neutro di Zané, finalmente i gialloblu sono di nuovo a
Canove per disputare le ultime
partite di campionato cercando
di mantenere la giusta posizione
in classifica per accedere ai
playoff. Una posizione consolidata dagli uomini di Baù grazie
alle due vittorie piazzate prima
con il S.P.F. battuto 1- 0, con un
rigore di Panozzo, poi portandosi a casa la posta piena contro i
diretti concorrenti per la 4° posizione del S. Anna con una prestazione magistrale da parte di
tutta la squadra; dai veterani ai
giovani fino all’inossidabile Gior-
gio Baù saracinesca 44 enne più
volte sul punto di dire basta ma
sempre pronto a rimettersi in gioco per onorare quei colori
gialloblu che indossa da oltre un
decennio. E se la 25° giornata di
campionato non ha riservato alcuna sorpresa con tutti i
prognostici rispettati non così
domenica scorsa dove c’erano
ben due scontri incrociati tra le
capolista: Rino Toniolo – Marola
e appunto Canove – S. Anna.
Una giornata che ha decretato
la vittoria virtuale del girone del
Rino Toniolo oramai con 4 lunghezze sul secondo Lugo
Calvene a 4 giorni del termine
del campionato e il
riavvicinamento del Canove a
Marola e S. Anna che si giocheranno tutto nelle prossime gior-
nate. Il prossimo turno, che non
dovrebbe riservare grandi cambiamenti di classifica, vedrà il
Canove ospite del campo del
Grantorto, squadra ostica ma
oramai rassegnata alla bassa
classifica, con le altre squadre in
lizza per i playoff impegnate con
compagini che per quest’anno
non più molto da dire. Prossima
partita in casa: Canove –
Juventina Laghi il 10 aprile alle
ore 16 all’Armando Frigo. Forza Canove.
G.R.
Classifica Seconda Categoria
girone F: Rino Toniolo punti 59;
Lugo Calvene 55; Marola 53; S.
Anna 52; Canove 49; Bp ’93 e
Juventina Laghi 39; Tre Ci e Fara
S. Vitale 38; Longa ’90 29; Fides
28; Vallonara 27; Grantorto 26;
S.P.F. 24; Colceresa MPM 12;
Breganze 6. Prossimo turno (3
aprile – ore 16): Grantorto – Canove
8
Sabato 2 aprile 2011
SCACCHI
l’Altopiano
25
Scacchi, all’auditorium di Gallio arriva
la semifinale dei Campionati Italiani
L’Assessorato al Turismo e allo Sport del Comune di Gallio e il Comitato Regionale Veneto Scacchi in collaborazione con il Gruppo Operatori Locali, il Circolo Scacchistico “Altopiano dei Sette
Comuni” e il “Circolo Scacchistico di Marostica”,
organizzano, venerdì 8 aprile 2011 alle ore 10.00,
presso il Palasport Auditorium di Gallio, la Semifinale dei Campionati Italiani, Fase Regionale
dei Giochi Sportivi Studenteschi disciplina Scacchi. Saranno di scena oltre 400 ragazzi per la disputa delle Finali Regionali, in cui le rappresentative delle Istituzioni Scolastiche corrispondenti alle
sezioni Elementari, Medie e Superiori che si qualificheranno, saranno poi ammesse alla Fase Finale Nazionale. Nei primi due turni, di circa un’ora ciascuno, in programma venerdì 8, quattro giocatori per squadra di ogni categoria
saranno impegnati contro altrettanti avversari. E così anche
nelle gare pomeridiane che riprenderanno alle ore 14.30 e
che vedranno impegnati i ragazzi in altre tre sfide fino alle
ore 18.30. Si giocheranno 5 turni da 30 minuti ad atleta e, per
lo svolgimento delle partite, si terranno valide le regole del
gioco “rapid play”. Per la classifica finale, in conformità al
Regolamento Nazionale, si prenderanno in considerazione nell’ordine prima i punti di squadra e, poi, i punti individuali. In
caso di ulteriore parità si applicherà lo spareggio Buhholz-
variante italiana o
Sonneborg-Berg
a seconda del sistema di gioco.
Per ogni categoria, si qualificheranno alla Fase
Nazionale le prime
tre squadre maschili/miste e le prime tre squadre femminili. Le
premiazioni sono previste per le ore 18.45 in Piazza Italia (tempo permettendo, in caso contrario saranno effettuate all’interno
del Palasport). Per Gallio il fatto di ospitare siffatto evento è un
enorme successo. E’ già da diverso tempo che il Comune
collabora con il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette Comuni, promuovendo tornei rivolti a grandi e piccini, come ad
esempio il Palio degli Scacchi Giganti, che si tiene ogni estate
da ormai 4 anni, in cui, appunto, vengono usati scacchi “giganti”, alti circa 90 cm in legno teak sulla grande scacchiera
presente nella Terrazza Comunale, oppure le diverse “simultanee” che hanno visto bambini e adulti sfidarsi fino all’ultima mossa. Per non dimenticare poi un evento degno di nota,
che nell’estate del 2009 ha avuto come protagonista e ospite
d’eccellenza il Maestro FIDE,
Daniele Genocchio che ha sfidato 25 rivali. Punto su cui porre
l’accento è anche l’opportunità
che è data al paese ospitando per
una giornata, di bassa stagione,
un numero così cospicuo di persone che potranno assaggiare le
specialità locali, fare un giro nei
negozi del paese, e infine conoscere meglio il nostro territorio e le
nostre montagne. Cose da non sottovalutare in un periodo difficile
come quello che stiamo vivendo, volendo, dunque, invogliare un nuovo pubblico a soggiornare nel nostro magnifico paese.
Archiviato il 1° Torneo Sociale Under 16
E alle selezioni provinciali
gli scacchisti di Lusiana volano
Domenica 13 marzo e mercoledì 16 marzo rispettivamente
a Dueville e a Torri di
Quartesolo si sono svolte le fasi
provinciali dei giochi studenteschi. Domenica 13 si sono affrontate le rappresentative
maschili e femminili delle scuole primarie, mentre mercoledì
16 si sono affrontate le rappresentative maschili e femminili delle secondarie di primo e di secondo grado.
Ad entrambe le manifestazioni ha partecipato una rappresentativa dell’I. C. “P. M. Pozza” di Lusiana ed ottimi sono
stati i risultati raggiunti. Domenica la squadra composta da
Gioele Cufaj, Giuseppe
Fornasetti, Federico Marolla,
Cristian Cristian, Lorenzo
Scarsella e Alessandro
Tescari sono arrivati quarti.
La delusione è stata grande in
quanto, terzi a pari merito con
altre due scuole, sono passati
gli avversari della scuola Pertile
per il miglior punteggio di squadra. Le prime tre squadre passavano alle Regionali che quest’anno si svolgono a Gallio l’8
aprile e per i nostri ragazzi è
stata dura mandare giù il quarto posto. Noi non possiamo
che ringraziarli e visto che negli ultimi tre anni si sono sempre migliorati speriamo che
l’anno prossimo …..vada meglio.
Mercoledì 16 marzo a Torri di
Quartesolo altra storia. La
squadra rappresentativa delle
Medie di Lusiana composta da
Sebastien Callegari, Thoms
Porro, Karim Rachid, Omar
Rachid, Andrea Ronzani e
Federico Scarsella, già nota ai
pari età provinciali per essersi
messa in luce precedentemente, è riuscita nel miracolo: “terzi
assoluti” con 7 punti in classifica (3 vittorie, un pareggio ed
una sconfitta) e ben 12,5 punti
di squadra. Adesso li aspetta
la fase Regionale a Gallio
dove andranno per …. fare
tanta esperienza e per godersi
il meritato premio. Da parte
dei ragazzi e dei genitori un
grazie alla Scuola che ha permesso ad alcuni suoi studenti
di fare una ulteriore significativa esperienza di sport e di
vita. Un grazie particolare agli
insegnanti Antonio Damiano e
Cristina Balista che hanno accompagnato le due rappresentative rispettivamente a
Dueville ed a Torri di
Quartesolo. Un unico rammarico: le ragazze di Lusiana, che
pur giocano bene a scacchi,
non sono riuscite a costituire
nessuna rappresentativa per
questa edizione dei giochi studenteschi. Anche in questo
caso speriamo che in futuro
possa andar meglio.
Giacomo Scarsella
Sabato 5 marzo 2011 si
è svolto a Gallio il 1°
Torneo Sociale di
Scacchi Under 16 con
una buona partecipazione da parte dei giovani scacchisti. Era
presente una nutrita
rappresentativa di giocatori provenienti dal
Circolo scacchistico
Vicentino Palladio e dal
Circolo Scacchistico di
Marostica. Il Circolo
Scacchistico Altopiano dei
Sette Comuni ha intanto raggiunto quota 46 tesserati
Under 16 ed il risultato va
oltre qualsiasi rosea previsione. I ragazzi che si sono
tesserati provengono dai comuni di Conco, Lusiana,
Gallio, Asiago e Roana ed
anche questo tipo di risposta
è molto lusinghiera. Tornando al torneo due sono state
le categorie nelle quali si è
sviluppato. La Categoria A
(classi 2002, 2001 e 2000) ha
visto la partecipazione di 31
scacchisti di cui 4 provenienti
da altri Circoli e la Categoria B (classi dal 1999 al 1995)
che ha visto la partecipazione di 15 scacchisti di cui 7
provenienti da altri Circoli.
Buono il livello di gioco visto
sulle scacchiere predisposte
nello splendido Palazzetto
dello Sport di Gallio. Nella
Categoria A abbiamo assistito ad un bel successo per i
giovanissimi ed espertissimi
scacchisti del Circolo di
Vicenza. I risultati sono stati: 1° Rigo Mario con 6 punti
su 6 del Circolo Vicentino, 2°
Andrea Gennari con 5 punti
su 6 del Circolo Vicentino; 3°
Rigo Marco con 5 punti su 6
del Circolo Vicentino. Al 4°
posto la giovane scacchista
di Gallio Rigoni Giorgia (figlia d’arte), al 5° posto
Crestani Vanessa di Conco
ed al 6° posto Lorenzo
Scarsella di Lusiana. Questi
ultimi tre costituiscono anche
il podio del Torneo in ambito
sociale. Il premio di prima
ragazza è andata a Broglio
Francesca di Gallio. Nella
categoria B ancora più netto
è stato il predominio dei gio-
vani scacchisti del Circolo
Palladio che ha piazzato 6
atleti ai primi 6 posti. Questa
la classifica finale: Jacopo
Gennari al 1° posto con 4,5
punti su 5, Testolin Marco al
2° posto con 4 punti su 5,
Matteazzi Giorgia (prima
classificata tra le ragazze) al
3° posto con 3,5 punti su 5,
Caoduro Giacomo al 4° posto, Di Natale Gianluca al 5°
posto e Treu Nicolò al 6°
posto. Il primo dei nostri atleti (7 ° posto assoluto con 3
punti su 5) è risultato Federico Scarsella seguito dai fratelli Graziano Gerardo e Graziano Corrado rispettivamente 8° e 9° entrambi con 2
punti su 5.
Alla fine le premiazioni ed un
piccolo rinfresco per
scacchisti e ed adulti. Un
grazie di cuore a tutti coloro
che hanno reso possibile la
realizzazione del torneo ed in
particolare all’Amministrazione di Gallio per aver messo a disposizione il
Palazzetto dello Sport, alle
mamme di Gallio ed al Bar
Fortuna per il rinfresco offerto ed all’Agenzia
Fondiaria-Sai di Asiago per
la sensibilità dimostrata come
sponsor.
G.S.
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
26
Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 2 a venerdì 15 aprile 2011
Il 2 aprile è il 92° giorno del calendario Gregoriano, mancano 273 giorni alla fine del 2011
Sabato 2 S. Francesco
Domenica 3 IV di Quaresima
Lunedì 4 S. Isidoro
Martedì 5 S. Vincenzo
Mercoledì 6 S. Diogene
Giovedì 7 S. Giovanni Batt.
Venerdì 8 S. Dionigi
Sabato 9 S. Maria
Domenica 10 V di Quaresima
Lunedì 11 S. Stanislao
Martedì 12 S. Zenone
Mercoledì 13 S. Martino
Giovedì 14 S. Alfonso (foto)
Venerdì 15 S. Annibale
Sabato 2 aprile a Roma il sole sorge alle 05.51 e tramonta alle 18:36
(ora solare). A Milano il sole sorge alle 06:01 e tramonta alle 18:52
(ora solare). Luna: 4.57 (tram.) 17.50 (lev.). Venerdì 15 aprile a Roma
il sole sorge alle 05:30 e tramonta alle 18:50. A Milano sorge alle
05:37 e tramonta alle 19:08
Aprile. Il nome Aprile deriva probabilmente dal latino “aperire”
(aprire), simboleggiando l’aprirsi della terra e il germogliare della
natura, infatti questo è il mese della rinascita , del risveglio della
natura dopo il sonno durato tutto l’inverno.
Proverbi del mese: La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile
farina.
Aforisma: La passione per la distruzione è anche una passione
creativa. (Mikhail Aleksandrovic Bakunin)
Un santo per volta: Sant’Alfonso da Siviglia Religioso mercedario,
di Lérida, Spagna, 1495. Nato in Andalusia, da una famiglia molto
devota, Sant’Alfonso da Siviglia, ebbe un’educazione cristiana
che lo portò in seguito ad entrare nel convento mercedario di
Siviglia. Religioso umilissimo, fu alla guida di alcuni tra i più modesti conventi dell’Ordine come Uncastillo e Sanguesa. Re Giovanni
II°, mediante una cedola del 5 febbraio 1472, nel concedergli pieno
potere sul paese di Sanguesa, lo definì “onesto e religioso, fedele
e bene amato”. Dopo una vita tutta dedita al Signore, un giorno,
mentre stava recandosi a Barcellona, morì santamente lungo la
strada nelle vicinanze di Lérida, pregando davanti ad una grande
croce. Era l’anno 1495, il suo corpo fu sepolto nella vecchia cattedrale di Lérida. L’Ordine lo festeggia il 14 aprile.
Etimologia: Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico.
Appuntamenti mondiali: Giornata mondiale dell’omeopatia. Il 10
aprile 2011, infatti, in venti piazze italiane, la Fiamo, Federazione
italiana delle associazioni e dei medici omeopati, lancia la compagna di raccolta fondi per la ricerca in omeopatia “perché la conoscenza favorisca la libertà di scelta terapeutica dei cittadini”. La
Giornata mondiale dell’omeopatia è un’ iniziativa promossa annualmente dalla Lmhi, Liga medicorum homeopatica internationalis,
organizzazione presente in oltre 60 paesi nel mondo. Per il 2011, la
Fiamo aderisce insieme alle associazioni europee, all’iniziativa e
lancia in venti città italiane la sua campagna di informazione e di
raccolta fondi per le iniziative umanitarie come l’ambulatorio gratuito all’Aquila e per la ricerca in medicina omeopatica. Quest’anno la Fiamo è impegnata nel finanziamento delle possibilità di prevenzione e cura della malaria in Africa, dove saranno finanziati due
ambulatori per la formazione di personale e per la prevenzione e
cura delle popolazioni a rischio.
Il 2 Aprile in tutto il mondo si celebra la quarta edizione della
Giornata Mondiale dell’Autismo istituita, a partire dal 2008, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Con lo scopo di informare e far riflettere su una sindrome nonostante tutto ancora poco
conosciuta, la Fondazione Bambini e Autismo organizza per l’occasione una serie di iniziative, tra cui “Linea Autismo”, il servizio
di “esperto risponde” che, dopo l’interesse dello scorso anno,
raddoppia e viene proposto stavolta in due giornate: venerdì 1 (dalle
13 alle 18) e sabato 2 aprile (dalle 9 alle 12). Tre le linee telefoniche a
disposizione di cittadini, genitori e associazioni che potranno rivolgersi agli esperti della Fondazione per porre domande e dubbi relativi
ai Disturbi dello Spettro Autistico: 0434 29187
begin_of_the_skype_highlighting, 0434 29187, 247550, 524141. L’Associazione Autismo Triveneto Onlus promuove una manifestazione
che si svolgerà sabato in campo Marzio a Vicenza, in collaborazione
con i Settori Politiche dello Sviluppo, Servizi Sociali e Abitativi, Servizi
Scolastici ed Educativi del Comune di Vicenza.
Curiosità meteorologiche: Troppa pioggia nel Veneto, il mare diventa meno salato. L’abbondanza eccezionalmente anomala delle precipitazioni dello scorso autunno, che hanno provocato la devastante
alluvione del Veneto con 140 km quadrati di territorio finiti sotto acqua, ha avuto conseguenze dirette anche sull’alto Adriatico, diventato “più dolce”, ovvero meno salato, meno ossigenato e più torbido.
Lo dimostrano le rilevazioni condotte in mare dall’ARPAV tramite la
propria rete di monitoraggio, che di fatto confermano i dati di eccezionalità segnalati dagli idrometri e dai piezometri.
Previsioni meteo per aprile: ad aprile la primavera 2011 si fa sentire
con tutti i suoi odori e le previsioni sono all’insegna del sole e temperature miti, soprattutto al centro sud. Al nord invece continua una
leggera instabilità, con pioggia e nuvole che rovinano il meteo della
prima parte del mese, meglio invece nella seconda parte.
Accadde oggi: sessanta anni fa, il 4 aprile 1951 nasceva Francesco
De Gregori. Iniziò a soli 16 anni ad esibirsi al famoso locale
Folkstudio di Roma come interprete di canzoni di Bob Dylan tradotte in italiano, ma ben presto incominciò a scriverne di sue.
Esordì nel 1970 con Theorius Campus (composto insieme a Venditti)
e l’anno dopo conobbe un discreto successo con “Alice non lo
sa”. Fu però il 1975 e 1976 a regalare due dischi che rimarranno per
sempre nel cuore dei suoi fan: “Rimmel” e “Bufalo Bill”. Da allora
Francesco De Gregori continuò a mietere successi come “Viva
l’Italia”, “Canzoni d’amore”, “Prendere e lasciare”, Amore nel pomeriggio, solo per citarne alcune. De Gregori, nel 1983 compose la
colonna sonora del film Flirt (con Monica Vitti) che comprendeva
il brano “La donna cannone”, una tra le più belle canzoni d’amore
di tutti i tempi.
l’Altopiano
Sabato 2 aprile 2011
Dalle ore 8.45 di sabato 2
alle ore 8.45 di sabato 9 aprile
GALLIO: Farmacia di Gallio snc
del dr. Stefano Dalla Valle –
Via Prestinari, 34
Dalle ore 8.45 di sabato 9
alle ore 8.45 di sabato 16 aprile
ASIAGO: Farmacia Rossi sas
del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti
Domenica 3 aprile
ASIAGO: AGIP – Via Verdi, 14
LUSIANA: IP – Via Europa, 50
Domenica 10 aprile
ASIAGO: TOTAL – Via Autieri d’Italia
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
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presso il tribunale di Bassano del Grappa
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Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle Fusine
Cesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato: don Marco Pozza,
Virginia Gianello, Aurora Carli, Ilario De Guio,
Morena Turetta, Alessandro Siviero,
Christian Comelato, Andrea Benetti, Riccardo Mosele
Amerigo Baù, Renzo Ronzani, Giacomo Scarsella,
Renato Angonese, Alessandro Cunico,
Ass. Occhi aperti per costruire giustizia
Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione: Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
ARIETE
Potete dedicarvi a quello che vi piace, senza
preoccuparvi di rendere conto del vostro tempo né al partner né ad amici e parenti. I molti
pianeti che soggiornano nel vostro segno autorizzano perfino una certa euforia. Ma sempre senza eccessi, specie nell’amore dover vi attende una piacevole sorpresa, se saprete
riconoscere in tempo un’occasione da non sprecare.
TORO
Venere nel vostro segno vi regala momenti di piacevoli sensazioni,
come quella di essere insostituibili nell’ambiente di lavoro e nell’amore. Evitate però di farvi prendere da un eccessivo bisogno di
conferme, che potrebbe indurvi a una mossa sbagliata, specie nell’amore. Un po’ di prudenza è utile negli acquisti, dove siete tentati
da una spesa trasgressiva.
GEMELLI
Vi spetta una giornata da dedicare ai vostri interessi più privati,
specie se sapete di aver portato a termine i compiti più urgenti.
L’amore potrebbe recuperare credibilità se coglierete al volo un’occasione preziosa per dare una conferma ad un partner che sentite
un po’ incerto. Un regalo inaspettato a qualcuno che non se lo
aspetta vi procura un riconoscimento speciale.
CANCRO
La comprensione è vincente, anche con chi non la merita, ma potrebbe un domani redimersi ai vostri occhi. Per l’immediato basta
un piccolo gesto di generosità inaspettata, che avrà conseguenze
sorprendenti anzitutto sulla vostra autostima, facendovi sentire
più sicuri e quindi più convincenti con chi vi sta a cuore. Non
mancate a una promessa.
LEONE
La vostra professionalità può avere sbocchi positivi sia in amore
che sul luogo di lavoro: non vi mancano le conferme, sta a voi
scegliere quella che vi dà maggiori soddisfazioni. Evitate di avanzare critiche se non volete essere fraintesi, e chiarite un equivoco che
potrebbe costituire un ostacolo sia nella vita di relazione che nei
rapporti di lavoro.
VERGINE
Non potete permettervi stravaganze, tanto per dare un tocco di
originalità alle vostre giornate. Saturno consiglia una attenta valutazione dei pro e dei contro di ogni iniziativa coraggiosa, che dovrà
soddisfare innanzitutto il vostro senso della giustizia e il vostro
buon gusto. In amore non siate troppo esigenti e neanche troppo
presenti.
BILANCIA
Non vi manca di certo la sollecitazione degli astri, con ben cinque
pianeti opposti al vostro segno, potete mettere in atto quello che
meditate da qualche tempo, certi di fare centro. Nell’amore è possibile sia dare il via a un rapporto nuovo di zecca, e quindi molto
eccitante, che concluderne uno che sentite usurato: nell’incertezza
prendete tempo!
SCORPIONE
Nella vita di coppia c’è il rischio di un momento di stasi, da non
drammatizzare, ma neanche da ignorare del tutto. Se tenete al rapporto esistente, cercate un contatto diverso con il vostro partner.
Se invece sentite che ormai non è più il caso di insistere con qualcuno che vi ha deluso, prendete il coraggio a due mani e ditelo
sinceramente.
SAGITTARIO
Avrete successo sia nelle faccende d’amore che nel lavoro, aprendovi alle idee di chi vi sta vicino, anche se non la pensa come voi.
Potreste anche scoprire qualche cosa di interessante nel settore
degli acquisti, dove potreste trovare una di quelle piccole e divertenti cose inutili ma belle, che tanto vi piacciono. Evitate di fare
confidenze pericolose.
CAPRICORNO
Sapete muovervi con determinazione, e quasi tutto quello che intraprendete riesce senza troppi sforzi. Scegliendo con giudizio ciò
che vi sta più a cuore siete in grado di fare un deciso passo avanti.
Nell’amore potete migliorare un rapporto al quale tenete, senza
preoccuparvi troppo della forma. Venere in aspetto positivo vi rende quasi irresistibili.
ACQUARIO
Sarà meglio far finta di nulla di fronte a un moderato tentativo di
farvi fare una cattiva figura, che non riesce, grazie a una Venere che
vi protegge benignamente. E’ il momento perciò di farvi avanti con
coraggio nell’amore, dove non avete che da aprire bocca, come
pure nel lavoro e nelle questioni finanziarie, dove potreste migliorare la vostra già buona posizione.
PESCI
Siate ottimisti: Giove è nel vostro segno, dove sta per entrare Urano, e ciò significa che sono in arrivo novità positive. Sia l’amore
che il lavoro, infatti, potranno fare decisi passi avanti. E voi potrete
dedicarvi a quel che vi piace senza rendere conto a nessuno delle
vostre scelte, ma anche evitando di esibire i vostri successi, se non
volete suscitare l’invidia di qualcuno.
Citazioni Francescane
a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana
L’umiltà è come una bilancia: più ci si abbassa
da una parte, più ci si innalza dall’altra.
(S.Curato D’Ars)
8
Sabato 2 aprile 2011
La Fraternità O.F.S. di
Roana è reduce da un edificante pellegrinaggio alla
tomba del Serafico Padre
S. Francesco ad Assisi. Ad
accompagnare i professi
c’era l’assistente regionale dell’Ordine Francescano
Secolare Padre Michele
Munari Cappuccino del
convento di Asolo (TV). Il
pellegrinaggio é cominciato dal Santuario della Verna
luogo ideale per momenti di
contemplazione e riflessione, il viaggio è proseguito
verso i vari siti francescani
in Assisi : San Damiano,
Santa Maria degli Angeli
con la Porziuncola,
Rivotorto, Santa Chiara,
l’Eremo delle Carceri dove
la fraternità, avvolta nel silenzio del luogo, ha avuto
momenti di intensa spiritualità. Grande emozione trapelava dai volti dei
confratelli sabato mattina
durante la celebrazione in
forma privata della Santa
l’Altopiano
27
PELLEGRINAGGIO AD ASSISI
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail:
[email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile
riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago
Messa nella Cappella delle
Reliquie presso la Basilica
di San Francesco.
Per chi desiderasse cono-
Grazie di cuore a tutto
l’Hockey Club Asiago
E’ stata una bellissima sorpresa quella che
i dirigenti e tutta la squadra dell’Asiago
Hockey hanno voluto fare a Giovanni e
Nicholas Vescovi, facendo loro trascorrere un’ora serena insieme ai giocatori di
cui sono grandi fan. I due fratelli assieme a mamma Angela ringraziano sentitamente i dirigenti e tutta la squadra per
l’inaspettato e gradito incontro, che ha
riservato loro tante emozioni.
scere e vivere lo spirito
francescano la fraternità di
Roana ( grazie alla disponibilità di Don Lino) si riu-
nisce presso la sala parrocchiale del vecchio asilo di
Roana ogni secondo venerdì del mese alle ore 15.
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di
telefono del mittente. La redazione si riserva anche
eventualmente di ridurre, modificare o non accettare
eventuali testi di cattivo gusto.
Due occasioni per stare insieme al
Centro Diurno San Matteo e San Luigi
Il mese di marzo è
stato piuttosto movimentato per il Centro
Diurno San Matteo e
San Luigi (gestito dall’omonima Cooperativa). Come ogni
anno infatti le persone con disabilità ospiti della struttura hanno ricevuto la graditissima visita dei ragazzi del Gruppo Parrocchiale Caritas di Gallio i
quali, oltre a un generoso contributo, hanno condiviso un bel
momento di aggregazione fatto di canti, balli e tanta
gioia.Dopo pochi giorni, su iniziativa di alcune insegnanti delle Scuole primarie di Asiago, i
bambini delle classi seconde e
terze hanno vissuto due giorni
di attività con gli agli ospiti
disabili preparando un manufatto in ceramica dipinto a
mano per le festività pasquali.
Grazie alla disponibilità degli
operatori del Centro Diurno
e all’energia dei bimbi, è stato possibile creare un prezioso momento di condivisione
per stare assieme in modo
sereno e divertente. La Cooperativa Sociale San
Matteo e San Luigi vuole ringraziare gli educatori che
hanno creduto alla possibilità di creare dei momenti di
vera
integrazione
e
prosocialità e abbattere le barriere della presunta diversità.
8
Sabato 2 aprile 2011
l’Altopiano
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