L`alternativa su misura Un piccolo paese dentro il

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L`alternativa su misura Un piccolo paese dentro il
22 Sabato, 14 gennaio 2012
Como Cronaca
Carcere. E integrazione sociale
L
“ ’
alternativa su
sedi dell’UEPE Como, della
misura”. Si chiama
Casa Circondariale e del
così l’ultimo
Tribunale di Como. Dopo
progetto, partito
di che si provvederà, in
nel mese di settembre dello
fasi successive, all’analisi
scorso anno, finalizzato
e smistamento delle
alla promozione di misure
domande - per arrivare
alternative alla detenzione
all’individuazione dei
carceraria per persone
casi più complessi ed alla
sottoposte a provvedimenti
presa in carico integrata
dell’autorità giudiziaria. Un
attraverso la stesura di
percorso che si propone
progetti personalizzati, allo
di promuovere percorsi di
studio di strategie adeguate
inclusione sociale, rivolti
che intercettino le risorse
a persone sottoposte a
espresse dal territorio e
provvedimenti restrittivi,
al costante monitoraggio
che per la loro condizione
dell’efficacia delle azioni
socio – giuridica e culturale
promosse. Nell’ambito
rappresentano una categoria
del progetto si prevede
a rischio di emarginazione
l’erogazione almeno 70
foto william
sociale. Un’opportunità
interventi di sostegno
offerta a chi si è misurato con
lavorativo, 24 borse
l’illegalità e ne sta pagando
lavoro, 100 interventi di
pegno, al quale la società
inserimento al volontariato,
vuole offrire un’altra chance
50 interventi di promozione
senza pretese vessatorie.
sociale. Si ipotizza che
Il progetto nasce dalla rete
tali interventi specialistici
di soggetti che avevano già
andranno in particolare
Un interessante progetto, partito nel settembre scorso, finalizzato
collaborato insieme a 2
a vantaggio dei circa 100
precedenti progetti, entrambi
utenti che saranno presi in
alla promozione di misure alternative alla detenzione carceraria
conclusi il 31 dicembre
carico dal polo territoriale,
scorso, finanziati dalla Legge
per i quali sarà steso il
Regionale 8: “Fuori Campo” e
progetto personalizzato
“Orizzonti Possibili”, il primo finalizzato
che si vuole provare a dare è proprio
formazione. Da parte nostra continuerà
integrato e sarà effettuato il monitoraggio
a favorire l’integrazione socio-lavorativa
quello di prendere in carico la personapoi il coinvolgimento delle organizzazioni
con le modalità sopra descritte. L’ipotesi
e l’inclusione sociale di ex-detenuti
utente nella sua complessità. Ogni
di volontariato e delle associazioni nel
progettuale prevede che circa 50 utenti
e condannati ammessi alle misure
soggetto della rete istituita infatti va ad
provare a farsi carico delle persone».
saranno persone richiedenti la misura
alternative alla detenzione e il secondo
occuparsi di un tassello fondamentale
Nel concreto gli obiettivi specifici
alternativa dalla libertà (o già ammessi,
rivolto a minori in affidamento ai servizi
al reinserimento sociale della persona
dell’iniziativa sono quelli di definire un
o in misura di sicurezza non detentiva);
sociali. Le organizzazioni coinvolte
stessa. In particolare il CSV si occuperà
modello di coordinamento efficace per le
circa 40 saranno persone richiedenti la
nel progetto sono: il consorzio “Solco
delle forme di volontariato come
questioni legate all’esecuzione penale e
misura alternativa dalla detenzione; circa
Como”, il consorzio “Mestieri” di Como, la
ricostruzione di legami positivi e come
favorire il reinserimento socio-lavorativo
10 saranno utenti con provvedimenti
cooperativa sociale “Questa Generazione”,
occasione di ristrutturazione del sistema
di persone potenzialmente beneficiarie
dell’autorità giudiziaria sul territorio. Una
la cooperativa sociale “Incontro”,
valoriale. La “novità” in questo progetto
di misure alternative alla detenzione.
stima più specifica è stata fatta rispetto agli
l’ “Associazione del Volontariato
sta nell’istituzione di una cabina di regia
Tutto ciò attraverso la sperimentazione
utenti con problemi di tossicodipendenza.
Comasco - CSV”, l’Associazione Italiana
composta da tutti i soggetti della rete
di modelli di giustizia ripartiva e di
In particolare si ipotizza che circa 20
Agricoltura Biologica (AIAB Lombardia),
dove si potranno valutare in completa
lavori di pubblica utilità e di interventi di
utenti saranno tossicodipendenti con un
e la cooperativa sociale “A&I”. «L’
sinergia i singoli casi. Inoltre la comunità
promozione sociale e sensibilizzazione e
programma comunitario o territoriale
“Alternativa su Misura” – spiega la
e il territorio troveranno anche in questo
formazione del territorio.
sulla provincia di Como; di questi, circa 10
responsabile Alessandra Bellandi - è
progetto occasione di coinvolgimento,
L’utenza a cui verranno destinati gli
saranno provenienti dalla libertà e altri 10
la naturale evoluzione dei due progetti
in particolare la parte del sistema
interventi sarà “intercettata” attraverso
saranno provenienti dalla detenzione.
che l’hanno preceduta. Lo stile sotteso
dell’avvocatura attraverso percorsi di
tre poli di consulenza dislocati presso le
sintesi a cura di M. Ga.
L’alternativa su misura
Bassone. Oltre 600 detenuti
Un piccolo paese dentro il carcere
L
“ ’
alternativa su misura” nasce da un’attenta analisi del bisogno raccolta
attraverso due importanti punti di contatto con la popolazione
carceraria del territorio: la stessa casa circondariale, l’Uepe di Como
(Ufficio di esecuzione penale esterna).
La Casa Circondariale di Como ospita circa 600 detenuti, dei quali poco più di 300
hanno una posizione giuridica non definitiva e i restanti sono in esecuzione penale.
Circa la metà della popolazione detenuta è di origine straniera e ultimamente un
numero non trascurabile di essi è
legata sia alla effettiva scarsità di alloggi
detenuto per il reato di clandestinità.
a disposizione, sia alla resistenza da
Dai rilevamenti fatti risulta una
parte delle strutture di accoglienza
grandissima carenza di attività
ad ospitare condannati in misura
lavorativa, sia all’interno dell’Istituto
alternativa, non adeguatamente
penitenziario, sia all’esterno. Poco
supportati da un progetto di presa
meno di 300 sono presenti con pena
in carico integrata. Esiste inoltre un
definitiva, una cinquantina sono
implicito bisogno di accompagnamento
impegnati da un’attività lavorativa
e di ricostruzione delle reti sociali da
all’interno dell’istituto. Tra i bisogni
parte delle persone inserite nel circuito
espressi è stata rilevata la necessità
penitenziario. Da registrare anche
di interventi di segretariato sociale e
la particolare difficoltà di accesso a
di supporto concreto sul territorio ai
misure alternative da parte di detenuti
nuclei familiari dei detenuti, al fine
tossicodipendenti poiché i
di tutelare le situazioni abitative e
tempi di attesa per le comunità
mantenere le opportunità di lavoro
terapeutiche risultano lunghi (si tratta
regolare e di scambio costruttivo con
di un anno o più); per accedere al
la comunità laddove siano presenti.
programma terapeutico territoriale è
Riscontrato anche il bisogno di
fondamentale invece essere impiegati
potenziare le risorse per l’accoglienza
in attività lavorativa, anche con borsa
abitativa a favore di coloro che
lavoro. Secondo una stima condivisa
vengono dimessi per fine pena e per le
con l’equipe carcere del Sert.
persone potenzialmente beneficiarie
di Como, circa un terzo dei detenuti
di misura alternativa. Al momento
definitivi della Casa Circondariale di
infatti esiste una situazione critica
L’analisi del bisogno
conferma le difficoltà
di inserimento e ripresa
Como sono tossicodipendenti. Solo un
ristretto numero accede all’affidamento
terapeutico con programma territoriale
o comunitario in provincia di Como.
L’UEPE di Como ha una competenza
territoriale su 4 province (Como, Lecco,
Sondrio, Varese).
Nella sola provincia di Como, l’Ufficio
ha avuto in carico nell’anno 2010 un
totale di 1649 persone,
451 sono state seguite in affidamento
mentre 184 in detenzione domiciliare. I
detenuti ristretti nella CC Como seguiti
dall’UEPE nel 2010 sono stati 312. I
bisogni evidenziati dall’Ufficio UEPE
riguardano in primo luogo la ricerca
di un lavoro o il bisogno di acquisire
competenze professionali spendibili
nel mercato del lavoro. Altro bisogno
spesso evidenziato a fronte di percorsi di
reinserimento sociale e di tenuta della
misura alternativa è l’assenza di una rete
amicale e sociale, dovendo le persone
in esecuzione penale abbandonare
amicizie e legami con il mondo
deviante. Emergono, inoltre, bisogni
di solidarietà e vicinanza per quanto
riguarda la rete primaria che vive
spesso in condizioni di emarginazione
e di isolamento. Sono anche evidenti
i bisogni di housing sociale che
necessitano di risposte diversificate a
secondo delle tipologie delle persone e
dei bisogni espressi.
Da non trascurare, sempre sul fronte
della lettura del bisogno, anche i bisogni
rilevati dalle organizzazioni coinvolte
nel Piano carcere:
- SPIN di Como. Sportello informativo
rivolto a persone sottoposte a
procedimento penale che, nel periodo
compreso tra novembre 2008 e aprile
2011, ha intercettato complessivamente
92 utenti per i quali la quasi totalità
delle richieste (92%) ha riguardato
l’ambito lavorativo;
- Associazione per il Volontariato
Comasco – CSV, che da quasi quattro
anni collabora con l’Uepe e che nel
corso di questi anni di collaborazione ha
gestito circa 100 percorsi di inserimento
al volontariato rivolti a persone in
esecuzione penale esterna con una
prescrizione all’attività di
giustizia riparativa.