Stress e disagio sociale accorciano la nostra vita

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Stress e disagio sociale accorciano la nostra vita
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Pianeta scienza
SCIENZA
MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2016 IL PICCOLO
CONFRONTO
FESTIVAL
CAGLIARI
Italia e Cina, per l’innovazione
A Genova i “Segni” della natura
Dall’8 il festival della scienza
■■ La ricerca e
l’innovazione sono
stati i temi che
hanno fatto da
protagonista del
confronto fra Italia e
Cina in occasione
della “Science,
Technology &
Innovation Week 2016”, che si è conclusa
nei giorni scorsi nelle città di Bergamo,
Bologna e Napoli.
■■ Per il 14°
Festival della
Scienza a Genova,
fino al 6 novembre,
ben 29 mostre, 89
laboratori, 154
incontri, spettacoli
ed eventi speciali,
tutti ispirati al tema
“Segni”, intesi come gli elementi che
l’uomo ha saputo cogliere dalla natura e
dall’evoluzione.
■■ Il Cagliari
Festival Scienza
sarà inaugurato
martedì 8
novembre. Saranno
più di 75 i relatori e
gli animatori degli
oltre 120
appuntamenti in
programma fra conferenze, dibattiti,
reading, presentazioni di libri, spettacoli e
laboratori interattivi.
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Cioccolata contro il tumore al seno
Fino a domenica l’Airc Fvg propone varie iniziative per “I giorni della ricerca”
di Simona Regina
«La medicina moderna ha sempre
più la possibilità di cambiare in maniera sostanziale e significativa l’incidenza e il decorso delle malattie
tumorali, migliorando le prospettive di vita e di cura dei pazienti. Su
questo fronte l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro è impegnata in prima linea». Lo afferma
Guido Perelli Rocco, alla guida del
Comitato Airc Friuli Venezia Giulia, in occasione de “I Giorni della
Ricerca”: una settimana, da ieri fino a domenica 6 novembre, in cui
Airc promuove diverse iniziative
per informare i cittadini sui progressi della ricerca oncologica e raccogliere fondi per finanziare il lavoro dei ricercatori e delle ricercatrici. In particolare il 5 novembre i volontari Airc saranno in oltre 900
piazze in tutta Italia, per distribuire
“I Cioccolatini della Ricerca”. «A
fronte di una donazione minima di
10 euro, sarà possibile ricevere una
confezione di cioccolato fondente»
spiega Perelli. «Insieme ai cioccolatini – aggiunge – verrà consegnata
una guida con informazioni utili su
prevenzione, diagnosi e cura del
cancro».
Sabato i volontari Airc saranno
presenti a Trieste (via San Nicolò e
Torri d’Europa), Monfalcone (piazza della Repubblica), Gorizia (cor-
Sabato i volontari Airc saranno a Trieste e in altre città regionali
so Verdi), Udine, Codroipo, Latisana, Pordenone e Tricesimo. «A Trieste – spiega il presidente del comitato regionale Airc - saremo anche
al Salone degli Incanti. In occasione della XXXIV Mostra Mercato
dell’Antiquariato, fino a domenica
6 novembre, proponiamo infatti
“La ricerca e la cura nel tempo”,
una collezione di strumenti medici
del periodo austro-ungarico del
vecchio Ospedale Maggiore».
In Friuli Venezia Giulia il comitato Airc è attivo dal 1981 e anche grazie al suo impegno nella raccolta
fondi nel solo 2016 sono stati deliberati quasi 2 milioni di euro
(1.990.000) per i ricercatori della re-
gione, finanziando ben 23 progetti
di ricerca. «Conoscere i tumori, la
loro complessità, è essenziale per
curare la malattia. E il ruolo di Airc
per la ricerca oncologica in Italia è
determinante» sottolinea Giannino Del Sal, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita
dell’Università di Trieste e dell'Unità di oncologia molecolare del Laboratorio nazionale CIB in Area
Science Park. «Sullo sfondo di investimenti in ricerca spesso limitati,
proprio grazie al sostegno dell’associazione è stato ed è possibile condurre progetti di ricerca molto
competitivi a livello internazionale, realizzare importantissime sco-
perte scientifiche ed enormi passi
avanti verso il traguardo di rendere
il cancro una malattia curabile».
Del Sal coordina un progetto di oncologia clinica molecolare sostenuto da Airc con i fondi del 5 per mille.
«Il progetto – spiega – coinvolge
diverse unità di ricerca che, forti di
una serie di evidenze biologiche
già ottenute con la ricerca di base e
preclinica, puntano ora a individuare e studiare nuove vie o nuove
e più efficaci combinazioni di farmaci per “colpire” importanti protagonisti molecolari del cancro, come le proteine YAP/TAZ, e la p53
mutata», che giocano un ruolo
chiave nella progressione del tumore e la formazione di metastasi. «Il
nostro obiettivo primario è oggi un
tipo di tumore al seno particolarmente aggressivo, detto ‘triplo negativo’, ma l’impatto delle nostre
scoperte – conclude Del Sal – potrebbe estendersi in futuro anche
ad altre forme tumorali difficili da
trattare». Proprio al suo team si deve la scoperta dei processi metabolici che accendono YAP e TAZ e come nel cancro venga stravolta
l’azione fisiologica della proteina
p53, che nelle sue forme mutate è
presente in oltre la metà dei tumori
e agisce «da potente istigatore della
trasformazione maligna e delle metastasi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lausi fra raggi x e note musicali
Il fisico sperimentale lavora dal 1996 a Elettra Sincrotrone
Se in laboratorio guarda al futuro,
con la musica evoca atmosfere
del passato. Andrea Lausi, fisico
sperimentale dal 1996 a Elettra
Sincrotrone, sviluppa metodologie e strumenti per studiare le
proprietà della materia e progettare nuovi materiali dalle applicazioni in ambiti diversi: elettronica, nanotecnologia, scienze della
terra.
«Per studiare la struttura più intima della materia uso i raggi X: il
Sincrotrone Elettra è infatti una
sorgente molto potente di raggi
X» spiega infatti Lausi.
I fasci luminosi sono prodotti
dagli elettroni che vengono accelerati nell’anello di accumulazione, nel campus di Area Science
Park, e poi canalizzati nelle “linee
LE SUE DUE
PASSIONI
‘‘
«In fondo sono
soltanto modi diversi - dice lo
scienziato, ritratto qui a
sinistra nella foto di Fabio
Rinaldi - per esplorare mondi
nuovi»
di luce”, che sono le stazioni sperimentali dove i ricercatori utilizzano diverse tecniche per carpire
i segreti dei materiali.
«Abbiamo appena inaugurato prosegue il ricercatore - una nuova linea di luce, si chiama Xpress
e ci consente di studiare la struttu-
Galileo. Koch. Jenner. Pasteur. Marconi. Fleming...
Precursori dell’odierna schiera di ricercatori
che con impegno strenuo e generoso (e spesso oscuro)
profondono ogni giorno scienza, intelletto e fatica
imprimendo svolte decisive al vivere civile.
Incoraggiare la ricerca signiica
optare in concreto per il progresso del benessere sociale.
La Fondazione lo crede da sempre.
ra della materia in condizioni di
alta pressione, fino a 500.000 atmosfere, attraverso la tecnica di
diffrazione di raggi X. In pratica è
come se mettessimo i campioni
da analizzare tra la morsa di uno
schiaccianoci con le punte di diamante».
Alla passione per la fisica, Lausi
affianca da sempre quella per la
musica: «modi diversi in fondo
per esplorare mondi nuovi». E
quando ha smesso di suonare il
flauto, «per problemi di salute»,
ha pensato di far rivivere la meraviglia della musica antica organizzando il festival Wunderkammer:
«un modo per rendere contemporanea la musica del passato eseguita con strumenti dell’epoca».
Perché Wunderkammer? «Così
si chiamavano le collezioni rinascimentali di oggetti esposti per
stupire, quando ancora non esistevano i musei: erano gabinetti
delle curiosità, camere delle meraviglie. E la musica è meraviglia».
(s.r.)
al microscopio
“EFFETTO GLASGOW”
Stress e disagio sociale
accorciano la nostra vita
di MAURO GIACCA
C
alton è un quartiere della prima periferia di Glasgow, in Scozia. Qui, a meno di
mezzo miglio da una delle più ricche e
sofisticate strade in Europa per lo shopping di
grande marche, fino a qualche anno fa l'aspettativa di vita degli uomini era soltanto di 53.9
anni, 18 anni di meno della media del resto
della città e 25 anni meno della media nazionale del Regno Unito. Un editoriale del Guardian del 2006 faceva notare come un bambino
nato a Calton avesse molto meno vita davanti
a sé di uno nato in Iraq (67.5 anni), Iran (70),
Corea del Nord (71.3) o nella Striscia di Gaza
(70.5).
La periferia di Glasgow è diventata una mecca di studio per scienziati sociali ed epidemiologi. Calton, come altre zone limitrofe, è area
di grande povertà e deprivazione. Una volta
prosperosa per le sue industrie tessili, è stata
progressivamente de-industrializzata a partire dagli anni '50, lasciando dietro a sé un ambiente saturo di alcol, droga, fumo e alimentazione malsana. Una ricerca condotta dal Glasgow Centre for Population Health nel 2010 ha
concluso che il profilo di degrado delle periferie di Glasgow, Liverpool e Manchester, tutte
tre grandi città che hanno attraversato tre decenni di grande crisi, sono pressoché identiche, ma la probabilità di morire prima di 65
anni è più alta del 30% a Glasgow. La gente
muore a causa delle grandi malattie del secolo
(infarto, ictus e tumori), ma anche di malattie
della disperazione: abuso di droghe, alcool e
suicidi. Gli inverni freddi, lo stress, l'ammassamento delle persone in ambienti urbani fatti
di grandi caserme di cemento degradate, i cibi
poveri ipercalorici, il crimine diffuso sono tutti
fattori che impattano sullo stato di salute e
portano progressivamente a una morte prematura.
Le ultime statistiche sono peraltro incoraggianti: gli interventi di bonifica urbana e le
azioni diffuse di recupero sociale stanno progressivamente colmando il gap statistico di
Calton con il resto dell'Europa. Ma l'"effetto
Glasgow", come ormai viene definito nei libri
di epidemiologia medica, rimane un esempio
paradigmatico di come alienazione sociale e
cattive abitudini alimentari siano determinanti fondamentali della lunghezza della vita.
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