Il moral distress negli infermieri :cause ,effetti e strategie di intervento

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Il moral distress negli infermieri :cause ,effetti e strategie di intervento
Il moral distress negli infermieri :cause ,effetti e strategie di
intervento
Padova 18 ottobre 2013
Adriana Negrisolo
t
To
care
To cure
Quando la routine disperde l’
attenzione verso l’ altro -persona
nei gesti anonimi e nei
comportamenti standardizzati , si
disperde anche l’ aver cura .
Nel mondo sanitario dove oggi viene sempre
più dato risalto all’oggettività e all’ evidenza
scientifica in quanto dimostrabili e
quantificabili, tutto ciò che è soggettivo come i
sentimenti e che non può essere né
quantificato né dimostrato, viene
completamente trascurato o ritenuto poco
importante.
Ciò infatti che caratterizza il professionista
esperto dal principiante è la capacità di
costruire sapere a partire dall’ esperienza,
attraverso la pratica riflessiva
(Benner 2003 ).
IL moral distress
Prima definizione data da Jameton nel 1984
in un libro per infermieri dove descrive:
L’ incertezza morale
Il dilemma morale
Il moral distress
adriana negrisolo
Moral distress
“una
sensazione dolorosa e / o uno squilibrio
psicologico provocato da una situazione in cui si
conoscono le decisioni eticamente giuste da
prendere, ma non si mettono in atto a causa di
ostacoli istituzionali, come ad esempio la
mancanza di tempo, il disinteresse di colleghi e
superiori , la politica delle istituzioni o i limiti
legali”
(Jameton 1984)
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Altra definizione …….
«Un dolore che riguarda sia il corpo sia la mente ed
inevitabilmente interferisce nei rapporti con gli altri ,in
risposta ad una situazione problematica, rispetto alla quale
si è consapevoli di non aver tenuto un comportamento
corretto e ci si sente perciò moralmente responsabili»
A. Nathaniel 2002
M.C.Corley : la misurazione del Moral
Distress
1995 la prima Moral Distress Scale(MSD)
2001 prima revisione 32 item e distinzione tra frequenza e
intensità degli eventi fonte di MD scala likert 0-7
2005 seconda revisione
scala likert 0-7
38 item frequenza e intensità
aggiunta delle seguenti aree :accanimento terapeutico ,
competenza degli operatori , carico di lavoro , privacy,
consenso informato, comportamenti dei care givers,
comunicazione prognosi infausta ……………
IL Moral distress nella ricerca
infermieristica
I primi studi hanno evidenziato che lo
avvertono
di più :
gli infermieri più giovani,
quelli che operano nelle terapie
intensive o in oncologia
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Alcuni studi significativi
Relazione tra moral distress, advocacy e burnout
(Sundin-Huard & Fahi 1999)
Sintomatologia negli infermieri che presentano
moral distress (Webster & Baylis 2000)
Permanenza del «residuo morale»(Webster &Baylis
2000; Canadian Nurse Association 2003)
Effetti sulla cura del paziente (Kim Lutzen et al.
2003)
Incremento del moral distress correlato
all’aumento di cure tecnologiche e farmacologiche
(Schluter 2008)
Molti studi si sono concentrati sulle cause
che sono:
La possibilità di nuocere al paziente a causa dell’
eccessivo carico di lavoro
Personale inadeguato (qualitativamente e
quantitativamente)
Effetti derivanti dal contenimento dei costi
Trattamenti eccessivamente aggressivi
Carenza o assenza di organismi a cui fare riferimento
qualora sia presente un conflitto morale
Disaccordo tra i membri del team multidisciplinare sulle
informazioni da dare all’assistito e/o alla sua famiglia per
eventuali possibili scelte
Accanimento terapeutico
MORAL DISTRESS: uno studio italiano
Studio osservazionale trasversale svolto presso:
il servizio ADI della ULS 16 Padova,
l’oncologia dello IOV Padova,
l’unità di terapia intensiva (UTIC) Azienda Ospedaliera Padova.
Sono stati coinvolti 132 infermieri
Realizzato nel periodo dal 1° al 30 ottobre 2008
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MORAL DISTRESS:uno studio italiano
Strumenti e metodi
E’stata distribuita agli infermieri delle unità operative scelte, la MDS di
M.C.Corley adattata al nostro contesto, validata e preventivamente
autorizzata dalla stessa autrice.
La scala si compone di 25 situazioni cliniche analizzate attraverso due
scale Likert a 5 modalità (0-4) ad indicare l’intensità (MDI) e la
frequenza (MDF) del moral distress vissuto.
L’affidabilità è stata valutata con alfa di Crombach (val. alfa 06)
Il livello/punteggio (score) di moral distress (MDS) per ogni situazione è
stato valutato attraverso il seguente procedimento: MDS = MDI * MDF:
il range di tale score così definito va da 0 a 16
scores superiori a 7 sono considerati dalla bibliografia come elevati
[Ellen H. Elpern, MORAL DISTRESS OF STAFF NURSES IN A
MEDICAL INTENSIVE CARE UNIT, AMERICAN JOURNAL OF
CRITICAL CARE, 2005, Vol. 14, 523-530]
Lo strumento è stato autocompilato e raccolto in forma anonima.
La scala è stata suddivisa in tre categorie : organizzazione , potere
decisionale medico e responsabilità individuale.
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MORAL DISTRESS : uno studio
Italiano
Risultati
Situazioni cliniche maggiormente associate a moral distress (>7 in
un range da 0-16)
Lavorare con un carico di lavoro che considero pericoloso per l’
assistenza (S=8,936).
Somministrare farmaci che non alleviano la sofferenza del paziente,
perché il medico ha timore che una dose maggiore di antidolorifico
aggravi la situazione (S=8,030).
Assistere il medico che a mio parere è incompetente nel fornire le cure
(S=7,886).
Iniziare o continuare trattamenti di sostegno vitale, quando penso siano
inutili(S=7,528).
Eseguire in base ad un ordine medico esami e trattamenti non
necessari (S = 7,438).
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Aggregazione per
aree
organizzazione
Responsabilità
personale
Potere decisionale
medico
Moral Distress
Fattori intrinseci ed estrinseci
Intrinseci
Caratteritiche personali (personalità e strategie di
coping)
Affrontare situazioni emotivamente importanti (di
vita e di morte )
Dover rispondere ai bisogni di una persona
Dover conciliare tra le valori personali ,del paziente e
dell’ istituzione
Estrinseci
Eccessivo carico di lavoro , pressioni lavorative
Conseguenze dei tagli sulla sanità
Stili di leadership inadeguati
Stili di comunicazione inadeguati
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Moral distress : indicatore di buona
cura o di cattiva organizzazione ?
Certamente segno di buona cura in quanto
espressione di attenzione sensibile
,disponibilità,preoccupazione per le persone
prese in carico
MA
deve essere riconosciuto e gestito dall’
infermiere e dall’organizzazione in modo
adeguato altrimenti
alto rischio di
BURN OUT
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Strategie di coping
Coping?
“Strategie individuali di fronteggiamento di
situazioni problematiche che possono indurre
lo stress” (Frydenberg, 1997)
“l'insieme di pensieri e sentimenti che le
persone mettono in atto per gestire situazioni
difficili, impreviste o preoccupanti” (Lazarus e
Folkman, 1987)
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Frydenberg e Lewis
distinguono fra:
PROBLEM SOLVING
coping orientato al
problema, quando le
azioni messe in atto
sono tese ad agire sul
contesto per risolvere
le difficoltà;
coping orientato
all'emozione, quando
la persona agisce non
tanto per modificare la
situazione, quanto per
intervenire sul proprio
vissuto emotivo,
contenendo le ansie.
SOSTEGNO SOCIALE
EVITAMENTO
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LE STRATEGIE DI COPING
Soddisfazione lavorativa
Moral distress –burn out
Intenzione di cambiare lavoro
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Conseguenze del moral distress
Stress
Insoddisfazione/frustrazione lavorativa
Ricollocazione di ruolo
Assenteismo
Burn out
Abbandono dell’ attività lavorativa
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Quali strategie operative per ridurre
il moral distress?
1.
2.
3.
4.
consapevolezza/riconoscimento del problema da
parte dell’operatore ;
imparare a gestire la propria vulnerabilità;
attività pratica riflessiva
discussione dei casi clinici con i colleghi e i
medici
supporto da parte di esperti (psicologi, eticista …)
elaborazione delle emozioni connesse all’attività
di cura
Interventi sulla organizzazione dl lavoro
Ricorso al Comitato Etico dell’ Azienda
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Riferimenti bibliografici
Dallago L. Formentin S. “Essere infermieri nel terzo millennio:
sfide, aspirazioni, conflitti e frustrazioni. Report ricerca svolta
dal Dipartimento di Psicologia Università di Padova IPASVI
Padova 2005
Negrisolo A. Tesi Laurea Specialistica in Scienze
infermieristiche e ostetriche Università di Padova ”Moral
Distress : uno studio descrittivo per misurare la sofferenza
morale nella pratica infermieristica” A.A. 2008-2009
A Negrisolo M .Santinello “ Quando ogni passione è spenta: la
sindrome del burn out nelle professioni sanitarie “McGraw-Hill ,
Milano 2009
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