Dorilli Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG
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Dorilli Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG
Dorilli Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG Vi presentiamo DORILLI: il Cerasuolo di Vittoria Classico secondo PLANETA compiuto un'accurata selezione delle vigne che circondano la bella e unica Tenuta di Dorilli, dal nome del vicino fiume Dirillo, da dedicare alla produzione del Cerasuolo Classico Arriva un nuovo nato in casa Planeta: il suo nome è Dorilli ed è un Cerasuolo di Vittoria Classico. Raggiunto il traguardo delle 10 vendemmie con il Cerasuolo, abbiamo pensato che fosse giunto il momento di affiancarlo con il Classico. Quindi accanto al Cerasuolo di Vittoria 2009 DOCG arriva il Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG Dorilli 2009. La degustazione Dorilli rappresenta per noi la quintessenza di questo antico e nobile vino. Un’espressione fine ed elegante, lievemente marcata dall'affinamento in legno, frutto dell'unione del nobile Nero d'Avola con il Frappato di Vittoria, vitigno ibleo per eccellenza. Garbati aromi di frutta rossa, tannino morbido e setoso. Una limitata produzione per gli appassionati delle piccole Denominazioni Italiane Le differenze salienti I numeri una produzione di circa 12.000 bottiglie. Vale la pena di ricordare che la zona del Cerasuolo di Vittoria conta solamente 25 produttori e circa 300 ettari di vigneto. I produttori di Cerasuolo Classico si contano su una mano Il blend 70% Nero d'Avola e 30% Frappato (invece che 60/40). Quindi pur nel rispetto del territorio e con una presenza importante di Frappato. La differenza è nei dettagli, non sulla maggiore potenza a discapito dell’eleganza L’affinamento il disciplinare statuisce l'uscita del Classico a 18 mesi dalla vendemmia, suggerendo quindi un affinamento in legno. Abbiamo così optato per l’utilizzo di tonneau da 500 litri di 3 e 4 anni, con maggiore effetto sulla struttura e sulla capacità di invecchiamento che non sul profilo aromatico. Rimane nel legno per circa 12 mesi e continua poi il suo affinamento in bottiglia [email protected] www.planeta.it Il vigneto l’area di produzione del Cerasuolo Classico è quella del primo disciplinare redatto nel 1973 e la nostra tenuta di Dorilli ricade esattamente nel cuore dell' antica zona di produzione. Frutto di anni di esperienza abbiamo Il nome e l’immagine la tenuta Dorilli, con la sua raffinata e maestosa costruzione di inizio ‘900 prende il nome dal fiume Dirillo che scorre nelle sue vicinanze. Questo fiume è testimone di Storia: in epoca romana infatti, insieme al fiume Ippari, costituiva una zona da cui proveniva il Mesopotamium. Fu inoltre uno degli approdi di Enea lungo il suo viaggio. L’immagine della bottiglia ripercorre la veste grafica del Cerasuolo di Vittoria con la significativa aggiunta del nome DORILLI e con una scelta cromatica esclusiva con toni scuri e caratteri preziosi Dorilli Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG 2009 Classificazione: D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria Varietà: 70% Nero d'Avola, 30% Frappato Prima annata di produzione: 2009 Numero di bottiglie prodotte: 12.000 Comuni di produzione: Acate (RG) Nome del vigneto: Dorilli Tipologia del terreno: La caratteristica principale dei terreni dell’area del Cerasuolo di Vittoria è la tessitura sabbiosa. Sono costituiti prevalentemente da sabbie rosse sciolte, con scheletro assente e mediamente profondi. A circa 90 cm si trova uno strato tufaceo importante per l’equilibrio idrico della pianta Resa per ettaro: Nero d’Avola 70 q.li, 1,5 Kg. per pianta; Frappato70 q.li, 1,5 Kg. per pianta Altimetria del vigneto: 60 metri slm Sistema di allevamento: Controspalliera, cordone speronato Densità di impianto: 4.545 piante per ettaro Vinificazione: Diraspapigiatura seguita da12 giorni di permanenza sulle bucce; dopo svinatura malolattica in vasca in acciaio; segue un affinamento in tonneau da 500 litri non nuovi per 12 mesi Materiale delle vasche di ferementazione: Acciaio inox Temperatura ferementazione: 25 °C Epoca di imbottigliamento: marzo Gradazione alcolica: 13,45% Acidità totale: 5.4 pH: 3.39 Capacità di invecchiamento: Da bere subito o da conservare 3-7 anni Colore: Rosso rubino con bei riflessi violacei Naso: Tipico dei vini di Vittoria in una versione più complessa. Profumi di ciliegia maturo, piccoli frutti rossi, fragola, confettura di amarena, miele di castagna, fichi d’india Palato: Morbido e bilanciato, tra il tannino fine e tenue dei vini di Vittoria e i tannini del legno Tipo di bicchiere consigliato: Riedel - serie Sommeliers, Burgundy - 400/7 Temperatura di servizio ideale: 14-16 °C Abbinamento: Versatile compagno da ristorante. Accompagna i primi e i secondi Cucina di casa Planeta: Timballo in crosta di ricotta Cucina siciliana: Salsiccia “cu i qualiceddi” (tipica verdura amarognola), falso magro, capretto “a sciusciareddu”(in fricassea), agnello “agglassatu” stracotto in umido, timballo del Gattopardo Cucina de La Foresteria: Spalla di capretto cotta a bassa temperatura con carciofi stufati e pancetta, falso magro di coniglio e asparagi, tagliata di tonno con composta di mele cotogne, “pipe” ripiene di Cous Cous e Ragusano DOP Cerasuolo di Vittoria DOCG 2009 Classificazione: D.O.C.G. Cerasuolo di Vittoria Varietà: 60% Nero d'Avola, 40% Frappato Prima annata di produzione: 2001 Numero di bottiglie prodotte: 90.000 Comuni di produzione: Acate (RG) Nome del vigneto: Dorilli, Mogli, Case Vecchie Tipologia del terreno: La caratteristica principale dei terreni dell’area del Cerasuolo di Vittoria è la tessitura sabbiosa. Sono costituiti prevalentemente da sabbie rosse sciolte, con scheletro assente e mediamente profondi. A circa 90 cm si trova uno strato tufaceo importante per l’equilibrio idrico della pianta Resa per ettaro: Nero d’Avola 70 q.li, 1,5 Kg. per pianta; Frappato70 q.li, 1,5 Kg. per pianta Altimetria del vigneto: 60 metri slm Sistema di allevamento: Controspalliera, cordone speronato Densità di impianto: 4.545 piante per ettaro Vinificazione: Diraspapigiatura seguita da 8 giorni di permanenza sulle bucce; dopo svinatura malolattica in vasca in acciaio Materiale delle vasche di ferementazione: Acciaio inox Temperatura ferementazione: 25 °C Epoca di imbottigliamento: marzo Gradazione alcolica: 13,40% Acidità totale: 5.45 pH: 3.45 Capacità di invecchiamento: Da bere subito o da conservare fino a 2-3 anni Colore: Rosso rubino con tenui riflessi amarena Naso: Tipico dei vini di Vittoria. Profumi di melograno maturo, piccoli frutti rossi, fragola, ciliegia, fichi d’india e caramelle alla frutta. Molto personale e riconoscibile, è il più territoriale dei nostri vini Palato: Sapido e lungo, più per freschezza che per concentrazione. Rosso velluto Tipo di bicchiere consigliato: Riedel - serie Sommeliers, Burgundy - 400/7 Temperatura di servizio ideale: 14-16 °C Abbinamento: Facile da abbinare per la sua versatilità: primi complessi di carne e di pesce, bolliti, carni bianche anche se speziate, formaggi a media stagionatura. Pollo alla diavola. Spicy food. Ideale d’estate da servire fresco Cucina di casa Planeta: Pizza fatta in casa ai diversi sapori, pizza rustica, involtini alla carne, frittate di campagna, spiedini, panzerotti Cucina siciliana: Couscous di verdure, arancine, sgombri grigliati, sfincione, falso magro, risotto al Cerasuolo di Vittoria Cucina de La Foresteria: Risotto al ragusano DOP con riduzione di Cerasuolo di Vittoria, petto d’anatra affumicato, composta di agrumi Frappato Nero d’Avola Cerasuolo di Vittoria DOCG La Denominazione di Origine Controllata e Garantita, “D.O.C.G.”, è applicata in Italia a quei vini (complessivamente costituiscono meno dell'8 % della produzione italiana) con chiare caratteristiche distintive di qualità superiore, determinate dal vitigno e dall'area di produzione oltre che dalle tecniche di vinificazione e di affinamento. Ben famose tra le DOCG italiane, tanto per fare qualche esempio, quella del Brunello di Montalcino, del Barolo, del Barbaresco, e del Nobile di Montepulciano. Già D.O.C. dal 1973, il Cerasuolo di Vittoria diventa D.O.C.G. a partire dalla vendemmia 2005, ed è ufficialmente la prima ed unica denominazione siciliana ad avere la “Garantita”. Il Cerasuolo taglia così un traguardo storico. Il perché di questo successo è da attribuirsi all'unicità di questo vino ed alla sintonia tra i produttori dell'area. In questo modo è stato possibile creare un'intesa, e dare il via ad un'opportunità straordinaria. L'attribuzione della D.O.C.G. ad un vino è regolata da regole di produzione scrupolose, raccolte in un disciplinare, che stabiliscono la zona di produzione, la varietà delle uve, la resa per ettaro, quella uva/vino, il periodo di affinamento, le caratteristiche fisiche (acidità, alcol) e le caratteristiche organolettiche. La ulteriore indicazione “Classico” sarà invece attribuita a quei vini che sono prodotti in zone e vigneti particolarmente vocati. Il disciplinare del D.O.C.G. rappresenta una evoluzione nella direzione della ricerca della qualità del precedente disciplinare. Ma cos'è il più precisamente il Cerasuolo di Vittoria? E' un vino di territorio? Da dove viene? Da quali vitigni è composto? E' vero che è la prima ed unica D.O.C.G della Sicilia? Ha una storia antica o è recente? Il Cerasuolo di Vittoria assomiglia ad altri vini D.O.C.G italiani? Il Cerasuolo di Vittoria assomiglia ad altri vini D.O.C.G italiani? Assolutamente no. Si deve chiarire che questo non è un vino dalla struttura possente, ricca ed intensa. Le sue caratteristiche, per vitigno, per suolo e per clima, esaltano la leggerezza, la fragranza e la spontaneità, un vino unico e riconoscibile nell'intero panorama italiano. Difatti si ritiene che il nome Cerasuolo abbia avuto origine dalla tonalità di colore rosso che richiama quello delle ciliegie e, ancor più verosimilmente, da una pratica di vinificazione che prevedeva che il mosto restasse a contatto con le bucce per un periodo abbastanza limitato. Pertanto possiamo sintetizzare la nuova D.O.C.G. in 3 punti: 1. le uve ammesse sono unicamente il Nero d'Avola e il Frappato, le cui percentuali sono per il Nero d'Avola dal 50% al 70%, mentre per il Frappato dal 30% al 50%, a completamento. Questo significa che, per disciplinare, il Cerasuolo di Vittoria avrà almeno la metà a Nero d'Avola, e che sarà un vino ben definito nella tipologia. 2. le indicazioni viticole ed enologiche sono tutte dalla resa al tipo di impianto - nella direzione della qualità e del rispetto della tradizione. 3. esistono le condizioni per l'uscita in commercio di un Cerasuolo di Vittoria “Classico” a 18 mesi dalla vendemmia. Storia del Cerasuolo Gli antichi romani in fatto di vino l'hanno sempre saputa lunga, e oltre che granaio di Roma, la Sicilia ne è stata anche l'enoteca. Due anfore, scoperte a Pompei nel secolo scorso, recano dipinte sulla spalla le sigle ME e MES. Queste due sigle sono dei toponimi abbreviati indicanti la provenienza del contenuto delle anfore, più precisamente dal “Mesopotamium”. Nell'antichità era nota in Sicilia la Plaga Mesopotamium, una fertile pianura compresa tra i fiumi Ippari e il Dirillo. Si tratta di zone di antichissima vocazione vitivinicola ricadenti tra gli insediamenti di Kamarina e Siracusa, e non è certo un caso se questo territorio in cui era prodotto un buon vino prima in età greca, poi romana, coincide con l'attuale area del vino “Cerasuolo di Vittoria”, un vino già allora legato fortemente al concetto di territorio. Ebbene, superando l'antico e difficilmente tracciabile punto di vista storico, il Cerasuolo diventa uno dei vini più interessanti della Sicilia, con data certa, a partire dal 1606 e la sua nascita coincide con la data della fondazione della città di Vittoria. La fondatrice della città, Vittoria Colonna, contessa di Modica e figlia del viceré di Sicilia Marcantonio Colonna, concesse in quell'anno ai primi 75 coloni una “salma” di terra ciascuno a condizione che ne coltivasse un altra a vigneto. Così, in pochi anni il vino prodotto in questa regione divenne un fatto economico rilevante, valorizzando la naturalefertilità del suolo, che nelle zone migliori si presenta rosso, sabbioso e leggerissimo.