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quota mille
le prove del mese
carabine
QUOTA MILLE
Il tiro sulla lunga distanza fa proseliti in tutto il mondo; possiamo dire
con un certo orgoglio che l’italiana BCM Europearms costruisce la carabina
F-Class calibro 6,5x47, concepita proprio per il tiro fino a 1.000 yard.
Un’arma dalle prestazioni elitarie, che solo una ditta piccola ma qualificata
può curare con cura maniacale anche nei dettagli.
testo e immagini di paolo tagini
La specialità di tiro F-Class ha
avuto origine in Canada; il suo inventore è
stato Mr. Farquharson, un concorrente che
proveniva dalla categoria del Fullbore Rifle
(anche noto negli USA come Palma shooting,
prevede il tiro a lunga distanza in posizione
prona con carabina in calibro 308 Winchester,
caricato con palla fino a 156 grani, dotata
di cinghia e mire metalliche). Farquharson
immaginò giustamente che i vecchi tiratori
avrebbero potuto continuare a sparare alle
lunghe distanze se fosse stato possibile
montare un cannocchiale (si sa, con gli anni
la vista cala...) e sparare in posizione seduta
sfruttando un appoggio. L’idea fu approvata
dalla Federazione di Tiro Canadese (la DCRA)
e la neonata specialità cominciò a diffondersi
nel resto del Commonwealth britannico, in
Germania, Francia, Olanda e poi negli USA.
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La specialità F-Class prevede due categorie:
la Open e la F/TR. Mentre quest’ultima pone
alcune limitazioni all’arma, la prima – come
dice la parola, che significa “aperta” – consente
la massima libertà: l’arma può essere camerata
per qualsiasi calibro e, oltre all’appoggio
anteriore, è anche permesso il sacchetto per
sostenere l’arma sul calcio. Nelle competizioni
F-Class le distanze di tiro tipiche sono 600
yard (circa 540 metri) o 1000 yard (914 m); se
il campo di tiro non consente queste distanze,
si può sparare anche a 300 yard utilizzando
bersagli più piccoli.
In un quadro così specialistico e squisitamente
internazionale, s’inserisce d’autorità l’italiana
BCM Europearms, piccola azienda di Roletto
(in provincia di Torino) che produce delle
qualificatissime carabine da tiro di precisione.
Fra i modelli compare proprio l’F-Class calibro
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Il poggiaguancia del calcio
McMillan è regolabile
in altezza. Il costruttore
americano ne indica la
colorazione come MoldedIn Marble Medium Blue
and Blue, a indicare
che questi due toni di
blu marmorizzati sono
incorporati nel materiale
del calcio, che non è
verniciato.
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La particolarissima forma
del grilletto. L’arma monta
uno scatto Timney BR
che richiede una forza di
trazione sul grilletto di
circa 30 grammi; a fronte
dell’esclusivo impiego
dell’arma sul solo campo
da tiro, è privo di sicura
manuale.
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Fra l’azione e il calcio si
nota il bedding, realizzato
con una resina caricata con
polvere di alluminio che,
una volta indurita, diventa
addirittura filettabile.
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Il vivo di volata ha un
angolo di 11°. La canna,
lunga 710 mm, ha l’anima
solcata da sei righe con
passo di 8,5” (216 mm).
Il costruttore (Border
Barrels) indica questo
profilo di rigatura come T1.
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L’astina del calcio lascia
la canna flottante.
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L’otturatore, di
derivazione Sabatti, ha due
tenoni di chiusura in testa;
trattandosi di un’arma
monocolpo adibita
esclusivamente al tiro,
l’otturatore viene privato
dell’espulsore perché
giudicato inutile.
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L’azione è fissata al calcio con
tre viti (attraverso altrettanti
pillar bedding di alluminio).
Dato che la carabina è
La superficie d’appoggio
dell’astina non supera
i 3 pollici (76 mm) di
larghezza, come da
regolamento di tiro
F-Class.
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monocolpo (e l’azione pertanto
è chiusa inferiormente), la
superficie di accoppiamento è
molto estesa.
La leva di ritegno
dell’otturatore. Si noti
anche qui la presenza
del bedding.
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Il calciolo 2-Way di
materiale gommoso è
regolabile in altezza;
notarne la solida struttura
scorrevole di alluminio.
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6,5x47 Lapua, una carabina monocolpo bolt
action destinata al tiro nella categoria Open;
l’arma nasce dall’esperienza e dalle notevoli
capacità dei due titolari della BCM Europearms,
Gianmattia Molina e Vittorio Taveggia.
In breve, si parte dalla scatola di culatta, che è
ricavata da una barra di acciaio tipo 17-4 PH
lavorata con un centro di lavoro a controllo
numerico computerizzato; il suo diametro
esterno è di 34,5 mm e presenta una finestra
d’espulsione di ridotte dimensioni, per non
comprometterne la rigidità. Alla scatola
di culatta è avvitata la canna che, nel caso
dell’esemplare di prova, è costruita dalla Border
Barrels, ditta scozzese che è una vera e propria
autorità in materia. L’otturatore è di origine
Sabatti, dal quale la BCM riprende sia i piani
d’appoggio della testa sia quelli di chiusura dei
tenoni; ne viene inoltre controllata la perfetta
ortogonalità, mentre la parte frontale dei tenoni
risulta smussata. L’esemplare che abbiamo
provato è tra gli ultimi a montare l’otturatore di
derivazione Sabatti, perché i prossimi saranno
costruiti completamente dalla BCM.
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Foto 11. 12. Il
cannocchiale montato
sulla F-Class per la
prova è un March,
prodotto dalla ditta
giapponese Deon;
parliamo del modello
8-80x56 (sì, avete proprio
letto bene!), capace
appunto di arrivare a
80 ingrandimenti. Tale
valore potrebbe sembrare
esagerato, ma si rivela
maledettamente utile
quando, per esempio,
si spara a 1.000 yard.
Abbiamo notato che
questo strumento ha
un’altissima trasmissione
della luce (i trattamenti
superficiali delle lenti
sono a base di fluorite);
anche la parte meccanica
è molto curata e ogni
click sposta il punto
d’impatto di 1/8 di MOA.
Grazie al tubo da 34 mm
di diametro, si ottiene
un’ampia escursione
delle regolazioni: 40
MOA in derivazione e 60
MOA in altezza. Il March
8-80x56 è dotato di terza
torretta per la regolazione
della parallasse; monta un
reticolo Crosshair con dot
da 1/16 di MOA (ma altri
tipi sono disponibili). I
cannocchiali March sono
importati dalla stessa
BCM Europearms; il
modello della nostra
prova è di solito in pronta
consegna (o il periodo
d’attesa può essere al
massimo di 90 giorni) e
costa 3.300,00 euro.
La base per gli anelli
(fornita in dotazione con
l’arma) è di Ergal 7075;
appoggia completamente
sulla scatola di culatta, su
cui è avvitata con 6 viti.
Essendo l’arma destinata
al tiro alle lunghe
distanze, è inclinata di 20
MOA. Anche gli anelli
sono prodotti dalla stessa
BCM e sono di Ergal
7075, ricavati dal pieno
in modo da garantirne
la piena concentricità;
vengono poi sbozzati,
alesati e quindi tagliati.
L’azione è alloggiata in un calcio McMillan
modello “F-Class” (dunque specifico per
l’impiego) di fibra di vetro rinforzata; è da
notare che la BCM acquista da McMillan il
calcio grezzo, all’interno del quale poi, con le
sue macchine a CNC, ricava un’incassatura ad
hoc. Per rendere l’accoppiamento virtualmente
perfetto, la ditta torinese esegue ancora un
bedding con resina caricata con polvere
d’alluminio. Trattandosi di una carabina
monocolpo (dunque senza l’apertura inferiore
destinata al serbatoio/caricatore), c’è lo spazio
per accoppiare scatola di culatta e calcio con tre
belle viti.
Perché il rodaggio?
La maggior parte delle carabine BCM monta canne Border Barrels, una ditta scozzese
specializzata in questa produzione; queste barre sono rigate con un sistema denominato
Single Point: un tagliente incide una riga per volta e il suo passo di rotazione è impresso
dall’andamento di una madre-vite. Diversamente, nelle canne rigate con il sistema
buttoned il passo della rigatura è impresso dai taglienti dell’oliva che viene tirata
lungo l’anima della canna (e che incide tutte le righe contemporaneamente); eventuali
irregolarità del materiale o imperfezioni della canna con questo sistema possono
determinare un passo di rigatura non perfettamente costante. Il vantaggio del Single Point
è appunto l’assoluta costanza del passo di rigatura, mentre risultano svantaggiosi il costo
maggiore (dal momento che richiede molto più tempo) e la necessità di rodare la canna.
Il rodaggio può essere diviso in due fasi: il break-in dei primi 50 colpi, poi il momento
successivo che si protrae fino ad arrivare ai primi 500, quando la canna esprime il massimo
della precisione (nel caso del calibro 6,5x47 Lapua la vita della canna può essere stimata
in circa 7.000 colpi). Per quanto riguarda il break-in, le regole messe a punto dalla BCM
prevedono che la canna sia pulita dopo ogni colpo per i primi dieci colpi; per i successivi 20
devono essere sparate quattro serie di 5 colpi ciascuna, fra ognuna delle quali si procede
alla pulizia della canna. Infine, negli
A
ultimi 20 colpi si sparano due serie da
10, intervallate dalla pulizia. Per pulizia
della canna s’intende la sua ripulitura
profonda, con feltrini e sramatore
chimico. L’acquirente è tenuto a seguire
questo schema; se non ha voglia di
eseguire il rodaggio, può provvedervi
la stessa BCM con un sovrapprezzo
di 250,00 euro; all’acquirente sono
consegnati i 50 bossoli già formati,
usati per il rodaggio.
B
Foto A. Da sinistra, una coppia di
feltrini nuovi e, a seguire, quelli che
escono progressivamente dalla pulizia
della canna.
Foto B. Durante il rodaggio dell’arma
ne viene controllata anche la
precisione: questa è una rosata di dieci
colpi, ottenuta a 200 metri.
LA PROVA
È iniziata con la taratura dell’ottica a 100 metri
e con un test più approfondito a 300; sono state
utilizzate cartucce caricate con bossolo Lapua,
innesco Remington BR 7 ½, palle Lapua Scenar
da 139 grani e 36 grani di polvere Vihtavuori
N150. Queste munizioni sviluppano una
velocità iniziale media di 863 m/sec e la carica
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6,5x47 Lapua
Questo calibro è nato nel 2006 dallo sforzo congiunto della ditta finlandese di munizioni (che
ha avuto l’alto onore di “battezzarlo”) e della Grünig & Elmiger, azienda elvetica che produce
carabine da tiro, meno nota ma altrettanto storica e blasonata (Emil Grünig, padre di Kurt
– uno dei fondatori dell’azienda – vinse la medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Londra nel 1948
nel tiro con la carabina).
Perché un nuovo calibro? Semplicemente per ottimizzare le dimensioni della cartuccia, allo
scopo di ottenere un rendimento balistico eccezionale, segnatamente alle massime distanze
di tiro. Si consideri – proprio ai fini di cui sopra – che la cartuccia “viaggia” a pressioni molto
elevate (4.350 bar), per dare alla palla la spinta necessaria a mantenere la stabilizzazione
giroscopica fino alla fine della traiettoria. Saggiamente, i progettisti del 6,5x47 Lapua hanno
pensato di dare alla cartuccia ingombri non troppo dissimili dal 308 Winchester (soprattutto
per quanto riguarda misure del fondello e della lunghezza totale), per semplificare la vita
ai produttori delle armi. E, proprio per instaurare un confronto con il calibro da carabina
più popolare al mondo, valga quanto segue: il 6,5x47 è un calibro di nicchia, ma tale è
(ed è meglio che rimanga) perché la specificità garantisce che la produzione dei bossoli
(l’unico elemento veramente caratterizzante la cartuccia) sia qualitativamente costante.
Il 308 Winchester, calibro intrinsecamente molto preciso, è forse il miglior esempio di
standardizzazione produttiva: lo fanno in tutto il mondo, il che impedisce che sia uguale
dappertutto. Le norme CIP e SAAMI sono rispettate, ma non quel livello qualitativo e quel
grado di uniformità indispensabili per ottenere le massime prestazioni balistiche.
Foto 13. Una rosata di
cinque colpi ottenuta a
286 metri, con l’arma
ancora nella fase di
taratura.
Foto 14. La rosata
migliore di cinque colpi
ottenuti con 35,6 grani di
polvere Vihtavuori N150
e palla Lapua Scenar 139
grani alla distanza di 285
metri.
Foto 15. Con 35,3
grani di N150 si ha
un’allargamento della
rosata.
Foto 16. Con 35,0
grani di N150 la rosata
è dispersa in senso
orizzontale.
Foto 17. Un momento
della prova svoltasi
presso il campo di tiro
del Carrù Shooting
Club (Località Ronchi
12061 Carrù
Tel. 347/9692677),
che ringraziamo.
è stata studiata per il tiro a 600 yard e oltre;
per ottimizzare le rosate a 300 metri si sarebbe
potuto scendere un po’ con la dose di polvere.
A dimostrazione della tensione della traiettoria
del calibro 6,5x47 Lapua, sono stati necessari
26 click della regolazione del cannocchiale in
altezza (ogni click equivale a 1/8 di MOA, per
un totale di soli 3,25 MOA) per passare dalla
taratura a 100 a quella da 300 metri.
L’arma mantiene ampiamente le promesse:
alla distanza di 100 metri, se il tiratore non
commette errori, le rosate sono veramente
piccole. Per il regolamento di tiro, la F-Class
completa di ottica deve restare entro i 10 kg di
peso, valore al quale la nostra arma non arriva
ma a cui si avvicina: superfluo dunque parlare di
maneggevolezza (l’unico a non avere problemi
sarebbe l’incredibile Hulk) o sensazioni di
rinculo (pressoché inavvertibile).
LA SINTESI
La BCM Europearms modello F-Class calibro
6,5x47 è un’arma a dir poco specialistica,
perché destinata a un ristretto pubblico di
tiratori in grado di apprezzarne le caratteristiche
(ma anche di goderne le prestazioni, invero
notevoli). Per entrarne in possesso, completa
di base per gli anelli, occorrono 4.200 euro e
un tempo d’attesa variabile da 4 a 6 mesi; può
essere ordinata direttamente al costruttore o in
armeria. Gli anelli, fatti dalla BCM, costano
invece 210 euro per i tubi da 34 mm, 195 euro
per quelli da 30. L’azienda torinese realizza in
casa tutto ciò che occorre, acquista da fornitori
esterni le parti più specialistiche ma, soprattutto,
garantisce un’assistenza e un servizio postvendita molto qualificati.
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BCM Europearms “F-Class”
Costruttore: BCM Europerms sas – Via Torino, 15/5 –
10060 Roletto (TO) – Internet: www.bcmeuropearms.it
Tipo: carabina monocolpo a otturatore girevole-scorrevole
Calibro: 6,5x47 Lapua
Canna: lunga 710 mm; 6 righe con passo di 8,5”
Sistema di percussione: diretto, a mezzo percussore lanciato
Congegno di scatto: ad azione singola, senza stecher
Peso dello scatto: 30 g
Estrattore: a gancio
Espulsore: Mire: Calcio: McMillan “F-Class” di fibra di vetro
Lunghezza totale: 1.210 mm
Materiali: acciaio
Prezzo di listino al pubblico: 4.200,00 euro
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Numero d’iscrizione al Catalogo Nazionale: 17649
t t t
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