Presentazione della sessione estiva delle

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Presentazione della sessione estiva delle
Presentazione della sessione estiva
delle Camere federali
Nel corso della sessione estiva il Consiglio nazionale esaminerà due progetti concernenti la
politica della sanità. Si tratta del pacchetto del Managed care dedicato al prezzo dei medicamenti e del finanziamento delle cure. Egli esaminerà pure il dossier in materia di responsabilità civile nel settore dell’energia nucleare. La Camera bassa dovrà inoltre pronunciarsi
sul rinnovo dell’accordo sulla libera circolazione delle persone, nonché sulla sua estensione
alla Bulgaria e alla Romania. Infine, essa si occuperà del progetto dell’uniformazione del
Codice di procedura civile e della legge sui brevetti.
Il Consiglio degli Stati, da parte sua, discuterà il finanziamento speciale del traffico aereo e
la limitazione del numero dei medici. Spetterà a questa Camera esaminare il finanziamento
complementare dell’AI e l’iniziativa popolare “per un’età di pensionamento flessibile”. La
Camera dei Cantoni esaminerà pure il rapporto 2007 sulla politica economica estera. Infine,
si occuperà dei progetti d’infrastruttura dei trasporti pubblici e del progetto sulle garanzie
per quanto concerne la procedura in materia di emissioni sonore.
19 maggio 2008
Numero 9
economiesuisse
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Presentazione della sessione estiva delle Camere federali
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dossier politica
19 maggio 2008
Presentazione della sessione estiva delle Camere federali
dossier politica
19 maggio 2008
Revisione della LAMal: il prezzo dei medicamenti
L’ultima divergenza concerne la questione a
sapere se la nozione di “economico” debba
essere inserita nella legge
Il criterio dell’economicità è importante
per l’assicurazione malattie
Le questioni relative al prezzo dei medicamenti e al loro rimborso saranno regolate a livello
della legge e non più a livello dell’ordinanza. Nel corso della sessione estiva 2008 il Consiglio
nazionale si sforzerà di eliminare le divergenze nel progetto concernente la fissazione dei
prezzi dei medicamenti. Perdura un’ultima divergenza.
La Camera del popolo vorrebbe definire nella legge ciò che bisogna intendere con medicamento “economico”. Così, secondo il Consiglio nazionale sono considerati economici, nel
senso di vantaggiosi, i medicamenti che garantiscono che l’effetto terapeutico ricercato sia
prodotto ad un costo il più ridotto possibile. Per quanto concerne la valutazione
dell’economicità dei preparati originali, i costi per la ricerca-sviluppo devono essere presi in
considerazione in maniera appropriata. Nel corso della sessione primaverile il Consiglio
degli Stati ha respinto l’inserimento di una definizione nella legge. Egli desidera unicamente
indicare che il Consiglio federale deve vegliare a garantire nell’assicurazione obbligatoria
delle cure un approvvigionamento vantaggioso in medicamenti. La maggioranza della
Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio nazionale (CSSS-N)
sostiene la propria versione iniziale. Una minoranza propone una nuova soluzione che non
prende in considerazione i costi per la ricerca-sviluppo, bensì il plusvalore terapeutico.
La versione del Consiglio nazionale fissa nella legge le regole relative alla valutazione dei
criteri d’efficacia, di adeguatezza e di economicità, attualmente precisati nell’ordinanza.
Ciò è positivo dal punto di vista dell’economia. Il criterio dell’economicità riveste grande
importanza nell’assicurazione malattie. Esso non significa semplicemente “poco oneroso” o
“a buon mercato”. La LAMal utilizza la nozione di “a buon mercato” unicamente in relazione
con l’utilizzo di medicamenti generici o la sostituzione di generici ai preparati originali. La
formula “che garantisce che l’effetto terapeutico ricercato sia prodotto al minor costo
possibile” spiega sufficientemente questo termine. Essa corrisponde alla prassi attuale e
tiene conto degli interessi dell’industria farmaceutica per quanto concerne una presa in
considerazione appropriata dei costi elevati della ricerca-sviluppo di medicamenti nuovi per
la valutazione della loro economicità. La versione della minoranza della Commissione associa così il termine “economico” all’effetto terapeutico ricercato. Quella del Consiglio degli
Stati trascura il criterio dell’efficacia, per questo occorre respingerla.
Revisione della LAMal: finanziamento delle cure
L’assunzione dei costi resta contestata
Possibile conferenza di conciliazione
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La legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) del 1996 si è tradotta in un’estensione
delle prestazioni nel settore delle cure e in un importante aumento dei costi. Alfine di riuscire a tenere sotto controllo l’evoluzione finanziaria in questo settore, sono state introdotte
nel 1998 delle tariffe-quadro per un determinato periodo. Esse devono oggi essere sostituite, ma a livello della legge.
Quest’ultima si trova all’ultimo stadio del processo di eliminazione delle divergenze. Secondo il progetto della CSSS-N, i costi per le cure acute e le cure transitorie dopo l’uscita
dall’ospedale saranno coperti in ragione del 55% dai Cantoni e del 45% dalle casse malati.
Questa ripartizione corrisponde a quella adottata per il finanziamento degli ospedali. Nel
corso della sessione precedente il Consiglio degli Stati aveva adottato lo stesso sistema di
quello previsto per le cure di lunga durata: il 60% dei costi sono presi a carico
dall’assicurazione malattia obbligatoria, il 20% dai poteri pubblici e il 20% al massimo dai
pazienti.
Al contrario del Consiglio degli Stati, che aveva respinto l’introduzione di una clausola di
adeguamento, la CSSS-N ha deciso di adeguare il contributo dell’assicurazione obbligatoria
ogni due anni. Tuttavia, essa non è adattata in funzione dell’evoluzione dei costi delle cure,
bensì di quella dell’indice dei prezzi al consumo. Infine, la CSSS-N chiede al plenum di man-
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tenere alcune divergenze. Se il Consiglio nazionale non riuscisse ad eliminare le divergenze
nel corso della sessione estiva, sarà organizzata una conferenza di conciliazione.
Dal punto di vista della politica finanziaria e della politica sanitaria, occorre salutare
l’armonizzazione dei meccanismi atti al finanziamento delle cure sul modello degli ospedali. Essa avrà il merito di sopprimere qualsiasi incitamento finanziario a trasferire i pazienti tra
gli ospedali e gli istituto medico-sociali. Restano da esaminare nel dettaglio le conseguenze
finanziarie di questa soluzione. Tenuto conto dell’evoluzione futura dei costi delle cure,
sarebbe opportuno ripartire i costi tra le assicurazioni malattia, i poteri pubblici e i pazienti,
conformemente alla proposta del Consiglio degli Stati. Infine, dal punto di vista economico,
occorre rinunciare ad un adeguamento automatico del contributo dell’assicurazione di base
alle prestazioni delle cure.
L’energia nucleare e la responsabilità civile
Il Consiglio federale desidera adattare alle
norme internazionali la regolamentazione
relativa alla responsabilità civile
per le centrali nucleari
Un’armonizzazione internazionale previene
le distorsioni della concorrenza e semplifica
le procedure
Il Consiglio federale desidera adattare alle norme internazionali la regolamentazione relativa alla responsabilità civile per le centrali nucleari. Per poterlo fare esso propone, da una
parte, la ratifica del protocollo di revisione della Convenzione di Parigi e della Convenzione
complementare di Bruxelles sulla responsabilità civile nel settore dell’energia nucleare e,
dall’altra parte, la revisione totale in questo contesto della legge sulla responsabilità civile in
materia nucleare (LRCN). Questa armonizzazione permetterebbe di semplificare le procedure d’indennizzo, in particolare nel caso in cui un incidente accaduto in un altro Stato
facesse delle vittime in Svizzera. L’approvazione dei protocolli d’ammenda comporta soprattutto un aumento della copertura assicurativa obbligatoria a 1,8 miliardi di franchi,
contro il miliardo di oggi. Gli altri paesi dell’Europa occidentale che firmano pure questi
accordi, come la Svizzera, hanno portato la copertura assicurativa a 1,8 miliardi di franchi.
Nel corso della sessione invernale 2007 il Consiglio degli Stati ha accettato tale e quale il
progetto del Consiglio federale. La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del
territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) lo sostiene pure.
L’armonizzazione internazionale di queste regole è importante, nel contesto della liberalizzazione del mercato europeo dell’elettricità, poiché permette di prevenire le distorsioni
della concorrenza. Questa misura si rivela essenziale nella prospettiva della sostituzione
della prima generazione di centrali nucleari a partire dal 2018/2020. Alfine di evitare la
penuria di elettricità che incombe, occorre prevedere a breve termine la costruzione di
centrali sostitutive. Per ragioni di protezione del clima e per beneficiare di un approvvigionamento vantaggioso e sicuro, è essenziale continuare ad utilizzare l’energia nucleare.
L’armonizzazione delle regole relative alla responsabilità civile migliora la protezione e
semplifica le procedure per tutti gli Stati partecipanti e tutte le imprese interessate. Se il
nostro paese scegliesse soluzioni che ostacolano lo sfruttamento dell’energia nucleare, si
troverebbe rapidamente confrontato ad una penuria di elettricità. Tale scenario sarebbe
inaccettabile.
Accordo sulla libera circolazione delle persone
L’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) introduce progressivamente tra la
Svizzera e l’UE le regole di base della libera circolazione delle persone applicate nell’ambito
dell’UE. Esso facilita l’accesso reciproco al mercato del lavoro. L’accordo fa parte degli accordi bilaterali I conclusi tra la Svizzera e l’UE, entrati in vigore nel 2002. I sette accordi sono
legati giuridicamente gli uni agli altri in virtù della “clausola ghigliottina”. La nonriconduzione o la rinuncia ad uno degli accordi avrebbe quale conseguenza di far cadere
automaticamente tutti gli accordi. Il Parlamento deve pronunciarsi sul rinnovo e
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L’UE è di gran lunga il principale
partner commerciale della Svizzera
L’ALCP sostiene la crescita e la prosperità
del nostro paese
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sull’estensione dell’ALCP alla Romania e alla Bulgaria. Il Consiglio federale e il Consiglio
degli Stati sostengono fermamente i due progetti. Nel corso della sessione speciale la Camera dei Cantoni ha deciso di riunire i due decreti proposti dal Consiglio federale.
L’ALCP riveste grande importanza economica e costituisce, con l’accordo di libero scambio del 1972, il principale accordo stipulato tra la Svizzera e l’UE. Esso ha sensibilmente
migliorato il funzionamento del nostro mercato del lavoro. Senza la libera circolazione delle
persone, lo slancio economico di questi ultimi anni non avrebbe raggiunto la stessa ampiezza e non potrebbe durare a lungo. Le esperienze registrate sinora nel settore della libera
circolazione delle persone sono positive. Non sono state osservate conseguenze negative
sul livello dei salari o l’impiego né la perdita di lavoratori svizzeri. Al contrario, sono stati
creati degli impieghi e la disoccupazione è diminuita. Un rifiuto del rinnovo o
dell’estensione dell’accordo sulla libera circolazione delle persone minaccerebbe le nostre
buone relazioni con l’UE, nonché l’insieme degli accordi bilaterali. Tale crisi avrebbe conseguenze negative imprevedibili sull’insieme dell’economia svizzera. Dal punto di vista economico, sono da salutare sia la riconduzione dell’accordo sulla libera circolazione delle
persone, sia la sua estensione alla Bulgaria e alla Romania. I risultati di un’inchiesta rappresentativa condotta presso i membri delle organizzazioni mantello dell’economia, economiesuisse e l’Unione svizzera degli imprenditori, lo confermano. Il rinnovo dell’ALCP è approvato al 100% e la sua estensione al 97%. L’ALCP è un elemento portante dell’edificio
bilaterale c ostruito con successo tra la Svizzera e l’UE.
Verso un codice di procedura civile unificato
Se il diritto civile materiale è codificato a livello federale (essenzialmente nel CC e nel CO),
ogni Cantone possiede il proprio codice di procedura e la propria organizzazione giudiziaria.
Questa situazione è destinata a cambiare. Accettando la riforma giudiziaria nel marzo 2000,
il popolo e i Cantoni hanno dato al Consiglio federale la competenza di unificare il codice di
procedura svizzero. L’organizzazione dei tribunali (e la regolamentazione della competenza
materiale) rimarranno competenza dei Cantoni.
L’uniformazione del diritto della procedura civile rimedia al frazionamento del diritto e
all’insicurezza del diritto che ne deriva. Il nuovo progetto contribuirà alla trasparenza e alla
prevedibilità, renderà possibile l’elaborazione di una giurisprudenza unificata e favorirà
l’evoluzione e lo studio scientifico del diritto. Essa alleggerirà e semplificherà le vie del
diritto e diminuirà i costi. Infine, la regolamentazione della giurisdizione arbitrale nazionale
rafforzerà la capacità della Svizzera in questo settore.
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) ha accettato la versione del Consiglio degli Stati, ma desidera prevedere una possibilità di ricorso a livello
cantonale contro i decreti dei tribunali di commercio, ciò che avrebbe l’effetto di allungare
e rincarare le procedure. L’economia respinge questa idea, come pure l’estensione del
diritto di ricorso nel codice di procedura civile.
Legge sui brevetti: scelta del regime
dell’esaurimento nel diritto dei brevetti
L’esaurimento nazionale corrisponde alla
norma internazionale per i paesi
industrializzati attivi nella ricerca
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In Svizzera, la legge non regola le importazioni parallele dei prodotti protetti da un brevetto. Il Tribunale federale preconizza l’applicazione del principio dell’esaurimento nazionale
usuale nei paesi industrializzati. Così, i detentori di brevetti possono opporsi
all’importazione in Svizzera di prodotti protetti da un brevetto che sono stati commercializzati all’estero, a condizione che ciò non costituisca una restrizione della concorrenza contraria alla legge sui cartelli. Il Consiglio federale, che ha esaminato diverse opzioni nel corso
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La reputazione della Svizzera in quanto
paese sostenitore di forti diritti della proprietà è minacciata
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degli scorsi anni prima di respingerle ritenendo insufficiente la loro utilità economica, sostiene l’iscrizione del principio dell’esaurimento nazionale nel diritto dei brevetti.
L’inasprimento delle disposizioni relative al regolamento dei conflitti e il rovesciamento del
fardello della prova, proposti dal Consiglio federale, si tradurrebbero in un rafforzamento
degli strumenti tendenti a prevenire gli abusi. Al contrario del Consiglio federale, la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) è favorevole ad un
cambiamento del sistema e all’introduzione unilaterale dell’esaurimento regionale. Tuttavia, essa respinge pure il principio dell’esaurimento internazionale.
L’economia, che si oppone a un indebolimento della protezione dei brevetti, sostiene
chiaramente la lotta contro gli abusi. Le nostre imprese hanno bisogno di una protezione
forte dei loro brevetti. Il principio dell’esaurimento nazionale è parte integrante di un sistema di protezione mondiale dei brevetti. Per questo motivo gli ambienti economici chiedono il mantenimento del principio dell’esaurimento nazionale. Essi si oppongono fermamente al principio dell’esaurimento internazionale. Nell’eventualità della concezione di una
soluzione regionale, bisognerebbe vegliare a creare un dispositivo conforme all’OMC.
L’introduzione unilaterale dell’esaurimento regionale, richiesta dalla CET-N, sarebbe infatti
contraria alle regole dell’OMC. Essa annullerebbe la credibilità del nostro paese quando
chiede ad altri paesi di rafforzare la protezione della proprietà intellettuale. Ora, per le nostre imprese esportatrici è importante preservare questa credibilità. In relazione al dibattito
sul livello dei prezzi in Svizzera, si costatano importanti differenze di prezzo nei settori dove
l’attività di brevettaggio è meno forte, come le derrate alimentari, gli affitti, la confezione o
il tempo libero e i servizi. Il prezzo dei medicamenti – che torna di frequente nei dibattiti – è
fissato attraverso un meccanismo statale. Nell’eventualità dell’abbandono
dell’esaurimento nazionale, dovrebbe essere prevista un’eccezione per questi prodotti.
Altrimenti, ciò corrisponderebbe ad importare prescrizioni estere in materia di prezzi.
Finanziamento speciale del traffico aereo
Il Consiglio federale desidera destinare il
provento dell’imposta sul cherosene
all’aviazione
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Basandosi sugli articoli 86 e 131 della Costituzione federale, la Confederazione riscuote
un’imposta sui carburanti. La metà del provento netto di questa imposta è versata alla cassa
generale della Confederazione. L’altra metà è destinata al traffico stradale. Il Consiglio
federale propone di destinare il provento dell’imposta sul cherosene all’aviazione e non più
alla circolazione stradale. Esso prevede inoltre di riservare la metà dell’imposta sugli oli
minerali e la totalità della sovrattassa sui carburanti per l’aviazione al finanziamento speciale del traffico aereo.
In occasione della sessione primaverile il Consiglio nazionale ha sostenuto il progetto del
Consiglio federale ed ha approvato, con 110 voti contro 61 e 1 astensione, una modifica
corrispondente della Costituzione. Conformemente alla domanda della sua Commissione
dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT), egli ha adottato una posizione diversa dal
Consiglio federale in un unico settore, quello delle misure di sicurezza. La Camera bassa
vorrebbe che solo delle misure di sicurezza non dipendenti dallo Stato beneficino del finanziamento speciale a favore del traffico aereo. La CTT-S ha respinto questa restrizione e
chiede al Consiglio degli Stati di adottare la proposta iniziale del Consiglio federale nel corso
della sessione estiva. Siccome questo progetto concerne una modifica della Costituzione,
sarà necessaria una votazione popolare.
Dal punto di vista economico occorre sostenere questo progetto. Esso non introduce
nuove tasse. Si accontenta di modificare la destinazione dell’1,3% delle entrate percepite
sui carburanti oggi destinate alla costruzione delle strade. Questa modifica è giustificata dal
punto di vista della verità dei costi. Per analogia con la regolamentazione del traffico stradale, il progetto propone inoltre di destinare la totalità della sovrattassa. Non si tratta di cambiare sistema. Questa idea merita di essere sostenuta.
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Revisione della LAMal: libertà di contrarre
Il Consiglio federale chiedeva di togliere la limitazione del numero dei medici introdotta nel
2002 e d’introdurre la libertà di contrarre nel settore ambulatoriale. Le casse malati non
devono più essere costrette a stipulare convenzioni con tutti i medici. Le delibere relative
alla soppressione dell’obbligo di contrarre non sono per nulla concluse. E’ la ragione per la
quale il Consiglio degli Stati aveva deciso, nel corso della sessione precedente, di prolungare di ulteriori due anni la limitazione del numero dei medici. La commissione ritiene necessaria questa misura, alfine di mettere efficacemente in vigore la libertà di contrarre. In
effetti, non è possibile introdurre la libertà di contrarre in tempo utile affinché essa prenda il
posto della limitazione del numero dei medici, che giunge a scadenza il 3 luglio 2008.
Nel corso della sessione primaverile il Consiglio nazionale ha deciso di non prolungare ulteriormente la limitazione del numero dei medici. La Commissione della sicurezza sociale e
della salute pubblica del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha tuttavia votato all’unanimità a
favore di un prolungamento della misura. Essa ritiene che se questa misura fosse tolta senza
misure d’accompagnamento, rischieremmo di assistere ad un’estensione incontrollata
dell’offerta e ad un’esplosione dei costi. Tre proposte sono poste in discussione per gestire
la libertà di contrarre. Una di queste prenderà il posto della limitazione del numero dei
medici. Al termine delle audizioni la CSSS-S dovrà scegliere un sistema. La Commissione
spera di poter sottoporre un progetto al Consiglio degli Stati per la sessione autunnale.
La limitazione del numero dei medici crea una discriminazione basata sull’età che ostacola l’esercizio di una professione. Questa misura urgente è stata presa in relazione
all’obbligo fatto alle casse malati di lavorare con tutti i fornitori di prestazioni. Si costata già
inoltre una penuria di medici per alcune specialità, mentre si contano troppi medici in altri
settori. Ciò vale pure per la situazione geografica: troppi medici sono presenti nelle città,
mentre mancano nelle regioni rurali. Il blocco delle ammissioni, che non fa distinzione tra i
vari titoli FMH e le regioni, costituisce un mezzo poco giudizioso di razionare l’offerta. Ne
deriva che la decisione di prolungare la limitazione del numero di medici non è soddisfacente. Gli ambienti economici chiedono l’introduzione della libertà di contrarre, completata da
misure accompagnatorie.
Finanziamento complementare dell’AI
Aumento dell’IVA: il metodo è controverso
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La situazione finanziaria dell’assicurazione invalidità (AI) ha continuato a deteriorarsi in
questi ultimi anni. Considerata la situazione, il Consiglio federale ha proposto misure di
sgravio e risparmi mirati nell’ambito della 5a revisione dell’AI. Queste misure faranno sentire pienamente i loro effetti solo a medio termine e il loro contributo alla riduzione delle
spese sarà largamente insufficiente per rimettere sui binari le finanze dell’AI. Secondo le
previsioni dell’UFAS, l’AI continuerà a registrare in media un disavanzo di 1,3 miliardi di
franchi all’anno, a meno di aumentare le entrate.
Durante la sessione primaverile 2007 il Consiglio nazionale ha respinto i progetti relativi
al finanziamento complementare dell’AI. In seguito, uno dei progetti è stato rivisto. Esso
propone ormai di aumentare l’imposta sul valore aggiunto per un periodo di sette anni. Il
Consiglio nazionale ha votato un aumento lineare di 0,4 punti al posto dell’aumento proporzionale dell’IVA proposto dal Consiglio degli Stati (aumento del tasso normale di 0,5
punti all’8,1% e aumento dell’aliquota ridotta e dell’aliquota applicata al settore
dell’industria alberghiera di 0,2 punti a, rispettivamente, 2,6% e 3,8%). La CSSS-S propone
ora un aumento proporzionale di 0,4 punti (aumento dell’aliquota ridotta e del tasso speciale di, rispettivamente, 0,1 punti e 0,2 punti).
Contrariamente alla decisione del Consiglio degli Stati, secondo la quale l’AVS deve versare “a fondo perso” un capitale iniziale di 5 miliardi di franchi al futuro fondo di compensa-
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Indispensabili misure supplementari
nell’ambito della 6a revisione dell’AI
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zione dell’AI, il Consiglio nazionale si è pronunciato per un prestito con interessi. La CSSS-S
ha chiesto il mantenimento della versione del Consiglio degli Stati (versamento unico di 5
miliardi di franchi).
Il Consiglio degli Stati prevede che gli interessi del debito (11 miliardi circa alla fine del
2007) siano assunti in ragione di un terzo dall’AI e il resto dalla Confederazione. Il Consiglio
nazionale vuole che la Confederazione si sobbarchi la totalità dell’onere d’interesse annuale. Su questa questione la CSSS-S sostiene la proposta del Consiglio nazionale.
La commissione ha pure adottato la proposta del Consiglio nazionale di abbreviare i
termini per l’elaborazione della 6a revisione dell’AI. Il Consiglio federale dovrà così presentare un messaggio nell’ottica di un risanamento dell’AI basato sulle spese entro il 31 dicembre
2010.
L’economia preconizza un progetto di risanamento credibile per l’AI. Il progetto adottato dal Consiglio nazionale apre la prospettiva ad una soluzione accettabile. Tuttavia, questo
compromesso può essere accettato solo alla condizione che l’indispensabile risanamento in
materia di spese sia sufficientemente garantito. Il Consiglio nazionale esige certo che il
messaggio relativo alla 6a revisione dell’AI sia presentato entro il 2010 (Consiglio degli Stati
2012), ma il suo progetto comporta ancora alcune lacune. Così, la versione adottata dalla
Camera del popolo non precisa che la 6a revisione dell’AI possa permettere, al termine
dell’aumento temporaneo dell’AI, di risanare il conto dell’AI in materia di spese. Occorre
impedire il ricorso a nuove fonti di finanziamento (nessun aumento dei contributi salariali). I
preparativi della 6a revisione dell’AI devono partire al più presto, affinché la riforma svolga
pienamente i propri effetti quando l’aumento temporaneo dell’IVA giungerà a termine,
garantendo l’equilibrio finanziario del consuntivo dell’AI al termine di questo periodo. In
effetti, dopo la fine del termine di 7 anni, e nonostante la 5a revisione, l’assicurazione invalidità registrerà nuovamente dei disavanzi annuali superiori a 1 miliardo di franchi. I 5 miliardi
del capitale di partenza scompariranno presto se non sarà creata rapidamente una 6a revisione per risanare finanziariamente l’assicurazione.
Iniziativa popolare “Per un’età di
pensionamento flessibile”
L’iniziativa intende concedere rendite non
ridotte a partire dai 62 anni
a quasi tutti gli assicurati
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L’iniziativa dell’Unione sindacale svizzera intende consentire a persone con un reddito
inferiore ad una volta e mezza il reddito massimo formatore della rendita AVS (119'340
franchi nel 2007) una rendita AVS non ridotta a partire dai 62 anni, quando queste cessano
di svolgere un’attività lucrativa. Essa desidera inoltre permettere il versamento di una rendita parziale non ridotta laddove l’attività lucrativa sia abbandonata parzialmente. Il Consiglio federale ritiene che la nuova versione dell’11ma revisione dell’AVS che prevede, da una
parte, un alleggerimento delle disposizioni relative all’anticipazione e all’aggiornamento
del versamento della rendita e, dall’altra parte, l’introduzione di una prestazione di prepensionamento, funga da controprogetto indiretto.
Questa iniziativa popolare è stata esaminata dal Consiglio nazionale, Camera prioritaria,
nel corso della sessione primaverile, congiuntamente ai nuovi progetti nell’ottica dell’11ma
revisione dell’AVS. Egli ha chiaramente respinto l’iniziativa senza presentare controprogetto. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità pubblica del Consiglio degli Stati
(CSSS-S) raccomanda pure al plenum di rifiutarla. Secondo la Commissione, l’accettazione
del progetto minaccerebbe il finanziamento dell’AVS a lungo termine.
Il risanamento e la garanzia a lungo termine delle assicurazioni sociali sono due priorità
assolute. Considerato come il finanziamento dell’AVS non sia assicurato a lungo termine e
visto l’aumento imminente dei costi nel settore delle assicurazioni sociali, l’iniziativa è
totalmente irragionevole. Accettarla significherebbe decidere una diminuzione generale
dell’età di pensionamento AVS, poiché la maggior parte delle persone attive soddisfano i
criteri previsti per la concessione di una rendita non ridotta a partire dai 62 anni. Ora, una
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diminuzione dell’età di pensionamento non è opportuna considerata l’evoluzione demografica e la tendenza generale ad un aumento dell’età della pensione in Europa e le raccomandazioni dell’OCSE. Questo progetto rischierebbe di provocare un’ondata di partenze
verso il pensionamento che comporterebbero una rarefazione della manodopera. Tale
scenario nuocerebbe all’economia svizzera. E’ la ragione per la quale occorre migliorare le
condizioni quadro alfine di promuovere l’esercizio di un’attività lucrativa sino all’età della
pensione o oltre.
Le esigenze dell’iniziativa rappresenterebbero un onere elevato a lungo termine. Secondo i calcoli dell’UFAS, l’accettazione del progetto avrebbe l’effetto di aggravare le spese di
1,2 miliardi di franchi all’anno. Questi costi supplementari non possono essere finanziati.
Essi accentuerebbero ulteriormente le difficoltà finanziarie che l’AVS registrerà a partire dal
2015 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Tale aumento delle spese metterebbe
in pericolo l’AVS. Inoltre, l’adozione di questo modello porrebbe problemi amministrativi
pratici, sia in materia di controllo, sia di gestione degli attestati in relazione all’attività lucrativa e il reddito. Gli ambienti economici raccomandano il rifiuto dell’iniziativa.
Politica economica estera 2007
Il rapporto sulla politica economica estera analizza i principali avvenimenti in questo ambito
e definisce le future attività del paese in questo settore. I punti forti di quest’anno sono:
— Ciclo di Doha dell’OMC: la Svizzera deve contribuire al successo di questo ciclo di negoziati, poiché le regole dell’OMC sono importanti per il nostro paese.
— Integrazione economica europea: le questioni del rinnovo dell’accordo sulla libera circolazione delle persone e la sua estensione alla Bulgaria e alla Romania occuperanno la
scena principale nel 2008.
— La Svizzera ha recentemente stipulato degli accordi di libero-scambio nell’ambito
dell’AELS, proseguito i negoziati in corso e preparato nuovi negoziati alfine di ottenere,
per le sue aziende, un accesso ai mercati esteri se possibile senza ostacoli e di evitare la
loro discriminazione rispetto ai concorrenti stranieri. La rete di accordi di libero-scambio
conclusi con Stati non-membri dell’UE e dell’AELS sarà sviluppata nel 2008.
Il multilateralismo e il bilateralismo come
strategia di politica economica estera
Gli ambienti economici salutano la doppia strategia presentata nel rapporto (multilateralismo e bilateralismo con importanti partner). Quest’ultimo non deve essere fatto di sole
dichiarazioni: deve servire da filo conduttore vincolato alle future misure di politica estera e
interna della Confederazione.
Infrastrutture del trasporto pubblico (FTP/SIF)
Nel mese di ottobre 2007 il Consiglio federale ha adottato il messaggio sull’insieme della
costruzione e del finanziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico (FTP). Oltre alla
realizzazione dell’infrastruttura delle NTFA, le risorse del fondo FTP non ancora destinate
saranno dedicate allo sviluppo e all’ottimizzazione delle infrastrutture ferroviarie di trasporto di viaggiatori e di merci in tutta la Svizzera. Questi progetti sono previsti nella legge sullo
sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria (LSIF). Per l’adozione dei progetti SIF e della NTFA è
previsto, alfine di attualizzare i costi, di aumentare di 1 miliardo di franchi il volume
d’investimento del fondo FTP, stimato inizialmente a 30,5 miliardi di franchi ed approvato
dal popolo. Esso passerebbe così a 31,5 miliardi di franchi. Il Consiglio federale prevede di
destinare 5,2 miliardi di franchi in totale alla realizzazione dei progetti SIF. La Commissione
dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) desidera aumentare
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il credito a 5,4 miliardi di franchi. Nel corso della sessione estiva il Consiglio degli Stati esaminerà questo dossier in primis.
Buone infrastrutture, sfruttate in maniera economicamente giudiziosa, sono una carta
vincente per la nostra economia, per il trasporto dei viaggiatori e per quello delle merci.
Tuttavia, né il progetto FTP né quello relativo al trasporto delle merci, trattati dalla commissione del Nazionale, evitano il rischio di un utilizzo non ottimale delle risorse disponibili.
Informazioni precise e trasparenti permettono di valutare i vari progetti d’infrastruttura e di
definire delle priorità. Aumentando il limite del fondo FTP approvato dal popolo, si aggira la
decisione popolare. La panoramica globale non è soddisfacente, né sul piano macroeconomico né su quello finanziario. Bisogna incaricare il Consiglio federale di sottoporre una vera
proposta globale entro breve tempo. Quest’ultima deve fornire dati macroeconomici e
microeconomici, nonché criteri chiari che permettano di definire le priorità e di fissare dei
termini per i vari assi di trasporto. E’ questo il solo mezzo per destinare le risorse finanziarie
limitate ai progetti più urgenti. Di conseguenza, gli ambienti economici preconizzano di
rifiutare l’entrata in materia.
Emissioni sonore: garanzie relative alle
procedure
Rifiutare l’entrata in materia
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Questo progetto di legge si basa su un’iniziativa parlamentare e tende in particolare a rivedere le condizioni quadro degli indennizzi per le emissioni sonore dovute al traffico aereo,
ferroviario e stradale, nonché ad altre infrastrutture. Nel corso della sessione autunnale
2007 il Consiglio nazionale ha adottato tale e quale il progetto di legge relativo alle garanzie
per quanto concerne la procedura elaborata dalla sua Commissione dell’ambiente, della
pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE-N). Quest’ultima aveva respinto una
proposta di rinvio a stretta maggioranza (88 voti contro 87 e 4 astensioni). Il Consiglio
federale si oppone a questo progetto.
Con 6 voti contro 5 e 1 astensione la CAPTE-S propone al plenum di non entrare in materia
su questo progetto che propone una revisione parziale della legge federale
sull’espropriazione (Lex) e della legge federale sull’aviazione (LA). Sebbene la Commissione
consideri che s’imponga una revisione in questo settore, essa ha ritenuto che il progetto va
troppo lontano. All’inizio, l’obiettivo consisteva essenzialmente nel migliorare la procedura
di modifica dei regolamenti di gestione degli aeroporti che comportano un aumento considerevole delle emissioni sonore. Il progetto prevede ora il deposito di piani
d’espropriazione per tutte le infrastrutture federali, in particolare le strade e le linee della
ferrovia, nonché per qualsiasi infrastruttura che produca un rumore eccessivo. In occasione
della sua seduta del 19 maggio la Commissione esaminerà se sia sensato inoltrare un intervento parlamentare su questo argomento.
La procedura d’indennizzo prevista non risolverebbe i problemi attuali. Non bisogna in
nessun caso adottare questo progetto di legge. Si ignora ancora quali sarebbero le eventuali conseguenze finanziarie. Inoltre, il progetto verrebbe applicato retroattivamente ai casi
che, in virtù del diritto attuale, sono prescritti. Questi due elementi sono problematici.
L’aviazione si ritroverebbe considerevolmente penalizzata. Infine, il progetto complicherebbe la procedura senza che gli inquilini e gli affittuari ne traggano benefici. Esiste già una
procedura che permette di far valere delle pretese di risarcimento, la quale soddisfa pienamente le esigenze dello Stato di diritto e protegge sufficientemente i beni delle persone
interessate. Se il Consiglio degli Stati entra tuttavia in materia, egli deve guardarsi dal limitare la nuova procedura all’aviazione. Poiché se ciò fosse il caso, questo settore si vedrebbe
una volta in più inflitto un onere risparmiato agli altri mezzi di trasporto, sebbene questo
problema concerna anche loro.
Presentazione della sessione estiva delle Camere federali
dossier politica
19 maggio 2008
Interventi trattati dalle Camere
economiesuisse raccomanda alle Camere federali di accettare i seguenti oggetti:
•
Consiglio nazionale: Mozione del gruppo radicale-liberale. Rafforzamento della
nostra competitività con nuove riforme dell’imposizione delle imprese
•
Consiglio degli Stati: Mozione Pedrina. Revisione del prezzo del tracciato per ottimizzare le capacità ferroviarie, in particolare nel settore del transito
•
Consiglio degli Stati: Mozione Bührer. Soppressione della tassa di bollo
d’emissione sul capitale proprio
•
Consiglio degli Stati: Mozione Reimann. Holding, società d’amministrazione e società miste. Creare lo stesso statuto fiscale per i redditi realizzati in Svizzera e
all’estero
•
Consiglio degli Stati: Mozione della CAG-N. Diritti e doveri degli impiegati che
svolgono un’attività di consulenza giuridica o di rappresentanti legali. Assimilazione agli avvocati indipendenti
•
Consiglio degli Stati: Mozione della CAG-N. Miglior coordinamento tra la pianificazione del territorio e la protezione dell’ambiente
economiesuisse raccomanda alle Camere federali di respingere i seguenti oggetti:
•
Consiglio nazionale: Mozione della CTT-N. Il futuro della rete degli uffici postali
•
Consiglio degli Stati: Iniziativa parlamentare Sommaruga. Miglioramento della
protezione dei consumatori. Contratti conclusi a distanza e garanzia
Informazioni:
economiesuisse Berna
[email protected]
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