Delibera 111/13 - Provincia di Cremona

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Delibera 111/13 - Provincia di Cremona
N. d'ord.111 reg deliberazioni
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del
23/12/2013
APPROVAZIONE PROCESSO VERBALE DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 27
SETTEMBRE E DEL 15 OTTOBRE 2013.
L'anno duemilatredici, questo giorno ventitre del mese di dicembre alle ore 14:00 in
Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del
Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.:
Presenti Assenti
Agazzi Antonio
Araldi Massimo
Barbati Filippo
Benzoni Maurizio
Bertusi Fabio
Biondi Giovanni
Bonaventi Piergiacomo
Castellani Vera
Ceccato Adriano
Chioda Francesco
Degani Fabrizio
Doldi Andrea
Dusi Giampaolo
Gallina Gabriele
Gelmini Manuel
Ghidotti Carlalberto
Presenti n. 26
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Presenti Assenti
Losio Ivan
Mainardi Cesare
Malvezzi Carlo
Mazzocco Franco
Milesi Clara Rita
Rossi Luca
Salini Massimiliano
Torchio Giuseppe
Trespidi Giuseppe
Vailati Eugenio
Virgilio Leonardo
Zaghen Ernesto
Zanacchi Maria Rosa
Zanisi Giacomo Maria
Zelioli Rossella
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Presenti
Assenti
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Assenti n. 5
Risultano altresì presenti gli Assessori:
Presenti Assenti
BONGIOVANNI FILIPPO
CAPELLETTI CHIARA
LEONI GIOVANNI
ORINI PAOLA
PINOTTI GIANLUCA
X
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X
-
SCHIAVI SILVIA
SOCCINI MATTEO
Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott. Silvio Masullo
Il Presidente del Consiglio , constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale,
dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine
del giorno.
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Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli
Organi Istituzionali, i Consiglieri Losio e Gelmini per la maggioranza e Vailati per la minoranza.
All'appello risultano presenti n. 26 consiglieri ed assenti n. 5: Benzoni (giustificato),
Ceccato (giustificato), Doldi, Mazzocco (giustificato), Milesi (giustificata).
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg.
Consiglieri:
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durante la trattazione della proposta n. 7083 (Approvazione delle Controdeduzioni alle
osservazioni e al parere della G.R. N. X /1007_2013 alla variante di adeguamento parziale
del PTCP al PTR, adottata dal C.P. Con atto n. 65_2013. Approvazione delle modifiche
conseguenti. Approvazione definitiva della variante di adeguamento parziale del PTCP al
PTR) entra il Cons. Doldi. I Consiglieri sono numero 27.
-
durante la trattazione della proposta n. 7067 (Regolamento di contabilità dell'Ente –
Integrazione) entra l'Ass. Schiavi.
-
durante la trattazione della proposta n. 6669 (Bilancio di Previsione 2014–2016 Documento unico di programmazione 2014-2016 e relativi allegati) escono i Cons. Zaghen
e Mainardi. I Cons. presenti sono ora in numero di 25 ed in tal numero rimangono fino al
termine della seduta alle ore 19.40.
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IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Sentito il Presidente del Consiglio
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DECISIONE
Approva i processi verbali delle sedute consiliari del 27 settembre e del 15 ottobre 2013.
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MOTIVAZIONI
I verbali di ogni adunanza sono spediti a tutti i Consiglieri tramite e-mail appena
disponibili.
Il Consigliere che intenda proporre rettifiche ai verbali le presenta per iscritto, entro dieci
giorni dalla spedizione, al Segretario Generale. I verbali vengono approvati nella prima
seduta utile di Consiglio e, dopo l’esame dei Consiglieri, vengono sottoscritti dal
Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale.
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NORMATIVA
Artt. 60 e 61 del Regolamento degli Organi Istituzionali.
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PARERI
Parere favorevole espresso ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 in ordine alla regolarità
tecnico-amministrativa. Non risulta necessaria l'espressione del parere di regolarità
contabile in quanto il presente atto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione
patrimoniale e finanziaria dell'Ente.
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ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE
Processi verbali del 27 settembre e del 15 ottobre 2013.
I processi verbali verranno conservati agli atti dell'Ente.
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Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai
voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale del 27 Settembre 2013
ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e
votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. La deliberazione è approvata
all'unanimità.
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Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai
voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale del 15 Ottobre 2013
ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e
votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. La deliberazione è approvata
all'unanimità.
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Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Dott. Carlalberto Ghidotti
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Silvio Masullo
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 e
successive modifiche ed integrazioni.
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
ADUNANZA DEL GIORNO 27 SETTEMBRE 2013
L'anno duemilatredici, questo giorno ventisette del mese di settembre alle
ore 14:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è
riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con
l'intervento dei Sigg.:
Presenti Assenti
Agazzi Antonio
Araldi Massimo
Barbati Filippo
Benzoni Maurizio
Bertusi Fabio
Biondi Giovanni
Bonaventi Piergiacomo
Castellani Vera
Ceccato Adriano
Chioda Francesco
Degani Fabrizio
Doldi Andrea
Dusi Giampaolo
Gallina Gabriele
Gelmini Manuel
Ghidotti Carlalberto
X
X
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X
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X
X
X
X
X
Presenti Assenti
X
X
X
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Losio Ivan
Mainardi Cesare
Malvezzi Carlo
Mazzocco Franco
Milesi Clara Rita
Rossi Luca
Salini Massimiliano
Torchio Giuseppe
Trespidi Giuseppe
Vailati Eugenio
Virgilio Leonardo
Zaghen Ernesto
Zanacchi Maria Rosa
Zanisi Giacomo Maria
Zelioli Rossella
Presenti n. 25
Assenti n. 6
1
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Risultano altresì presenti gli Assessori:
BONGIOVANNI
FILIPPO
CAPELLETTI CHIARA
LEONI GIOVANNI
ORINI PAOLA
PINOTTI GIANLUCA
Presenti
Assenti
X
-
X
X
X
X
-
Presenti
Assenti
SCHIAVI SILVIA
-
X
SOCCINI MATTEO
X
-
Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Silvio Masullo
Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il
numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla
trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.
Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del
Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Degani e Losio per la
maggioranza e Virgilio per la minoranza.
All'appello risultano presenti n. 25 consiglieri ed assenti n. 6: Agazzi,
Benzoni (giustificato), Bertusi, Mainardi, Rossi, Zanisi (giustificato).
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti
fra i Sigg. Consiglieri:
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durante la trattazione della proposta n. 5054 (Aggiornamento del Piano
di emergenza di protezione civile del rischio idraulico del fiume Po Adozione) entra il Consigliere Agazzi. I consiglieri presenti sono n. 26.
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durante la trattazione della proposta n. 5103 (Bilancio di Previsione
2013 – Variazioni) entra l'Assessore Schiavi. I Consiglieri presenti sono
ancora n. 26.
-
durante la trattazione della proposta n. 5105 (Art. 193 T.U.E.L.
approvato con D. Lgs. 267/2000 – Ricognizione sullo stato di
attuazione dei programmi e attestazione del permanere degli equilibri
di bilancio per il corrente esercizio 2013) entra il Consigliere Mainardi,
che non partecipa comunque alle operazioni di voto dell'oggetto. I
Consiglieri presenti sono n. 27.
-
durante la trattazione della proposta n. 5141 (Operazione di
retrocessione della proprietà di “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalla
società partecipata “Padania Acque S.p.A.” a mezzo della riduzione
proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle
azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) esce il Consigliere Zaghen.
I Consiglieri presenti sono n. 26.
-
dopo la votazione della proposta n. 5141 (Operazione di retrocessione
della proprietà di “Padania Acque
partecipata
“Padania
Acque
Gestione S.p.A.” dalla società
S.p.A.”
a
mezzo
della
riduzione
proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle
azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) escono i Consiglieri Milesi
e Zanacchi. I Consiglieri presenti sono n. 24.
-
durante la trattazione della proposta n. 2887 (Interrogazione presentata
dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: “Dopo Cignone continua
discarica selvaggia con 28 mila m2 di rifiuti inquinanti all'ex macello
Cremona” escono il Presidente Salini e i Consiglieri Trespidi, Biondi e
Ceccato. I Consiglieri presenti sono ora n. 20.
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-
durante la trattazione della proposta n. 4110 (Mozione presentata dal
Consigliere Agazzi avente ad oggetto: “Predisponiamoci a superare su
tutto il territorio provinciale, - in linea con i pronunciamenti europei e
regionali
–
la
tecnologia
dell'incenerimento,
puntando
sulla
differenziazione, sul recupero e sul riciclaggio dei rifiuti” rientra il
Presidente Salini ed entra il Consigliere Rossi. I Consiglieri presenti
sono n. 22 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle
ore 19.10.
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Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno
APPROVAZIONE PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI
DEL 11 APRILE E 19 MARZO 2013
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della
seduta dell'11 Aprile 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25.
La deliberazione è approvata all'unanimità.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della
seduta del 19 Marzo 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25.
La deliberazione è approvata all'unanimità.
L'atto viene inserito al n. 69 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno
COMUNICAZIONE PRELIEVO FONDO DI RISERVA EX ART. 166 D.
LGS. 267/2000.
Il Consiglio prende atto. Presenti n. 25 Consiglieri.
L'atto viene inserito al n. 70 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno
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AGGIORNAMENTO PIANO DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE
DEL RISCHIO IDRAULICO DEL FIUME PO. ADOZIONE.
(Interventi fuori microfono)
CONS. TORCHIO
.... bisogna votare, però vogliamo che anche ai livelli superiori ci siano le
sensibilità che noi Padani avvertiamo ogni giorno, con il livello di
vulnerabilità delle nostre aree e dei nostri fiumi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Araldi.
CONS. ARALDI
Molto brevemente, intanto, per congratularmi con i funzionari che hanno
fatto questa cosa, perché se l’hanno fatta com’è scritta, l’hanno fatta
veramente bene. La puntualità con cui sono stati elaborati questi dati è
degna di plauso e ho piacere di farlo. Cos’ha detto? Sì, gli do una
caramella, oppure gli faccio parlare con te ... dopo, dopo. Adesso credo
che la palla tocchi ai Comuni, quindi, credo che la Provincia debba vigilare
perché i Piani Comunali vengano fatti, e vengano fatti in maniera
altrettanto puntuale quanto quelli della Provincia e la Provincia deve
mettere a disposizione gli strumenti per poter andare incontro a quelle
osservazioni che faceva Dusi sul trasporto del latte, piuttosto che non dei
vitelli o degli animali. Un'altra cosa che volevo dire gli argini
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comprensoriali, consortili, non sono di competenza della Provincia. Però io
credo che si dovrebbe trovare la possibilità di avere un occhio anche su
questi argini, perché poi alla fine, quando cedono, i danni devono essere
comunque ristorati dal pubblico. Allora se si riesce ad avere un minimo di
controllo, perché non ci siano... io frequento gli argini comprensoriali del
Casalasco, non sono tutti allo stesso livello, non capisco perché, ma
insomma, perlomeno dovrebbero avere tutti lo stesso livello e non tutti
hanno la stessa solidità. Già nel 1994 s’intervenne e lo stato pagò fior di
milioni, non solo per fare gli argini, ma anche per ristorare gli argini che
erano dentro lì. Quindi, una forma di attenzione anche se non è di
competenza stretta della Provincia, secondo me sarebbe opportuna, se
possibile, grazie. Sulla fascia C l’intervento più importante è quello di
rivolgersi ai vari Santuari, perché se dovesse andare fuori dagli argini
mastri, solo l’Altissimo ci può proteggere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere. Se non vi sono altri interventi, lascio la parola
all’architetto Rossi per commentare le esposizioni, prego, architetto.
ARCH. ROSSI
Sì, ringrazio comunque in particolare il Consigliere Araldi che ha dato atto
del buon lavoro fatto dagli uffici e fa sempre piacere. Non per piaggeria,
ma considero anche che l’intervento al di là, nella sostanza, che ha fatto,
credo che abbia un po’ centrato l’obiettivo nostro. Il Piano che oggi
abbiamo presentato è prima di tutto frutto di una concertazione che è stata
fatta sia con la Provincia di Piacenza, sia con la Provincia di Parma, per
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quanto riguarda anche gli aspetti che sono segnalati anche dal Consigliere
Dusi per quanto riguarda la viabilità, per cui, è stato fatto un attento studio
dei Piani di emergenza e quindi, ci siamo confrontati su questi.
Ovviamente tutto è migliorabile e tutto poi, diversamente, si può rivedere e
sistemare. C’è un aspetto che va detto, appunto, al di là della
concertazione, questo Piano è prodromico, affinché poi i Piani di
emergenza dei Comuni vengano modificati e vengano sistemati. Per cui,
l’indicazione che noi diamo è importante, proprio perché nella fase
soprattutto gestionale, attraverso il Piani Comunali, si possa intervenire. Il
Consigliere Dusi ha toccato un aspetto importante riguardo all’aspetto del
bestiame soprattutto nelle aree golenali, sono, a seconda se consideriamo
gli argini maestri, gli argini comprensoriali, dagli 11.000 ai 14.000 capi che
interessano l’area, è ovvio che abbiamo fatto anche qui tutta una serie di
incontri e di riunioni sia con i veterinari Provinciali, sia con le Associazioni
di categoria, perché il benessere animale è considerato una questione
estremamente importante da cui tenerne conto. Per cui, il fatto di avere
individuato delle zone e il non scostamento di intere masse di bestiame da
una parte all’altra, è nato proprio dalla necessità di far valere il benessere
animale, con una perdita anche di carattere economico che sarebbe stata
estremamente importante, oltre che di carattere organizzativo. Per quanto
riguarda l’aspetto legato alla fascia C, ricordiamo che questa è una
competenza che riguarda l’Autorità di Bacino per cui, c’è un Piano
dell’Autorità di Bacino, anche questo, che è stato letto insieme anche al
lavoro che è stato fatto da AIPO, riuscire a capire quali sono le
competenze in merito alla fascia C dove noi andiamo a governare e a
prendere anche delle indicazioni che sono di natura superiore. Per cui,
credo che il lavoro che è stato fatto, è un lavoro estremamente importante
e che abbia tenuto conto, ma sia soprattutto di aiuto ai Comuni affinché
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questi adeguino i loro Piani e attraverso l’adeguamento dei loro piani, si
possa intervenire in maniera puntuale. Certo, abbiamo valutato anche dal
punto di vista economico quale potrebbe essere l’impatto di andare a,
diciamo così, di adeguare gli argini che sono di carattere comprensoriale.
Le somme sono importanti, di certo non possono essere messe a
disposizione dal nostro Ente, però sono proposte progettuali che,
eventualmente, sono da riprendere e che possono essere presentate agli
organi Regionali affinché poi, si trovino risposte adeguate per poter
intervenire a sostegno anche di questa parte estremamente importante
della difesa del territorio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie architetto. Se non vi sono altre richieste di intervento, passiamo
alla votazione. Prego. Milesi.
CONS. MILESI (fuori microfono)
ARCH. ROSSI
Sì. Loro hanno partecipato insieme a noi all’estensione del Piano per cui,
l’hanno validato dal punto di vista finale degli strumenti, le loro delibere,
ma l’importante è che l’abbiano partecipato, soprattutto con la Prefettura
sono stati fatti molti tavoli di lavoro insieme, perché poi il soggetto, diciamo
così, decisionale soprattutto all’inizio, in una fase di emergenza, che viene
dichiarata dallo Stato, diciamo così e poi successivamente governata
attraverso dei commi e il tavolo prefettizio, per cui sia con loro, che con
l’ingegner La Veglia che è il responsabile per quanto riguarda AIPO della
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struttura legata a Cremona, hanno fatto tutto il lavoro insieme di
concertazione e hanno partecipato direttamente ai tavoli di informazione di
questo Piano. (Cons. Milesi fuori microfono) Sono tavoli tecnici che
abbiamo fatto noi, per i verbali non è che... cioè ...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. Grazie. Possiamo passare alla duplice votazione. La prima
votazione votiamo il dispositivo e poi l’immediata eseguibilità.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 25;
astenuti n. 1 (Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti
n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. Ne proclama l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 71 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno
SP N°3 MONTANARA-GABBIONETA
DECLASSIFICAZIONE A STRADA COMUNALE DEL TRATTO VIARIO
DAL KM 0+000 AL KM 2+570 IN COMUNE DI VESCOVATO.
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ASS. LEONI
L’argomento è già stato oggetto di discussione in Commissione: è già
stato valutato. Sulla base della richiesta soprattutto del Comune di
declassare quella strada che va dalla ex 10 da Via Mantova,
fondamentalmente verso Pescarolo e Gabbioneta, non ci sono più le
condizioni, diciamo, legate all’esigenza di avere una strada Provinciale e
quindi, il percorso è affinché si possa arrivare al declassamento totale di
Pescarolo. Questo è un primo step, la nuova rotatoria di Vescovato crea le
condizioni perché sia l’attività di gestione delle strade possa essere
garantita sia a livello Provinciale che a livello Comunale arrivando a
Pescarolo. Ripeto, il Comune in base alla normativa che c’è nella strada è
servito dalla Via Mantova, quindi, ci sono tutte le condizioni perché questa,
questo iter possa vedere la definizione anche a livello Regionale.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Grazie. Argomento come tutti quelli oggetto delle
delibere già dibattuto in Commissione. Richieste di interventi? È leggero,
penso che non ci sia bisogno di procedere ulteriormente. Anche qui
doppia votazione.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della
votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente
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assente Cons. Araldi); favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata
all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26
Consiglieri,
favorevoli
votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Araldi);
n.
25.
Ne
proclama
l'approvazione
all'unanimità.
La
deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 72 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno
ART. 194, COMMA 1, LETT. A) RICONOSCIMENTO DI DEBITO FUORI
BILANCIO.
PRES. SALINI
Si tratta di una vicenda che risale all’ottobre del 2008, siamo di fronte ad
una sanzione emessa dall’Amministrazione Provinciale, appunto, per un
importo pari a 2.100 Euro, vi fu un ricorso e al ricorrente sono state
riconosciute le . Per cui oggi a distanza di parecchio tempo, su una
vicenda che questo Ente, ovviamente, aveva anche un po’ dimenticato,
l’importo non è eccessivo, però va riconosciuto un debito fuori Bilancio
perché vengono contenute le spese relative alle imposte e agli importi
relativi agli oneri accessori relativi alla causa. Per cui, il riconoscimento dei
debiti fuori Bilancio oggetto di questa delibera, fa riferimento, appunto, a
questo ricorso dove la Provincia è risultata sconfitta, diciamo così. E
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quindi, il pagamento può essere fatto solo attraverso il riconoscimento di
legittimità di questo debito.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie Presidente. È da porre in votazione e quindi, invito tutti i
Consiglieri a fare rientro in aula. Procediamo alla votazione.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della
votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 23 (temporaneamente
assenti Cons. Malvezzi, Milesi, Vailati); favorevoli n. 23. La deliberazione è
approvata all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
Consiglieri,
presenti n. 26
votanti n. 23 (temporaneamente assenti Cons. Malvezzi,
Milesi, Vailati); favorevoli n. 23. Ne proclama l'approvazione all'unanimità.
La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 73 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno
BILANCIO DI PREVISIONE 2013. VARIAZIONI.
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PRES. SALINI
Sì, allora abbiamo da fare alcune piccole variazioni. Le richieste che sono
pervenute dai vari settori Provinciali, per l’iscrizione al Bilancio 2013
riguardano assegnazioni Regionali Comunali con destinazione nella spesa
vincolata. Gli importi sono: Euro 25.000 sui circuiti teatrali, 240.000 sulla
procurazione Provinciale formazione apprendisti, 30.000 Euro al Comune
di Cremona come capofila del progetto territoriale semplificazione e
servizi, rese. E al fine di accogliere queste richieste, possiamo provvedere
alla variazione di Bilancio nel seguente modo: sarò su queste piccole
variazioni sempre abbastanza spedito, perché le conoscete e come
sempre, la Commissione le ha trattate. Allora, abbiamo lo stanziamento di
10.000 Euro su spese per istruttoria tecnica per domande e realizzazione
gestione impianti smaltimento recupero rifiuti, abbiamo 20.000 Euro
coerentemente con il Regolamento Regionale in argomento per quanto
riguarda gli introiti e le sanzioni in materia forestale, sempre con utilizzo
vincolato. L’adeguamento degli stanziamenti su capitoli di entrata su
adeguamenti capitoli di uscita collegati che si riferiscono all’emissione di
ruoli, per sanzioni e tributi Provinciali. Poi abbiamo 204.000 Euro e rotti
per competenze maturate su progettazioni ed investimenti, abbiamo
101.828 Euro finalizzati ad interventi non procrastinabili riguardanti le
spese generali di funzionamento di questo Ente. Sui sistemi informativi
abbiamo 28.640 Euro. E poi ci sono storni, impinguamenti sempre riferiti a
questo nel rispetto dell’equilibrio economico del Bilancio corrente. Queste
sono, diciamo, in estrema sintesi le destinazioni che abbiamo ipotizzato e
per quali, è stata fatta tutta la verifica riguardo agli equilibri di Bilancio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
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Bene, grazie Presidente per la sintesi già dibattuto in Commissione ed
analizzato. Vi sono richieste di intervento? Non ne vedo. Procediamo alla
votazione doppia anche questa volta. Dusi, prego.
CONS. DUSI
Sì, le spiegazioni che sono state date a livello di Commissione mi
pongono come sempre, perché come in altre Commissioni c’è stato lo
stesso risultato. Impongono come sempre la possibilità di essere critico su
queste variazioni. Perché? Perché secondo me le variazioni sono gli unici
argomenti di dibattito tecnico e politico, che i Consiglieri devono sviluppare
e per svilupparle, devono avere la massima conoscenza delle stesse
variazioni. Quindi, io l’ho già chiesto una volta in passato, ma lo richiedo
ancora, credo che il ragioniere capo non possa dare tutte le spiegazioni
che avvengono all’interno del contesto delle variazioni. E quindi, chiedo
che nel momento in cui c’è la Commissione che deve sviluppare, deve
analizzare le variazioni di Bilancio, io chiedo che i depositari delle
variazioni vengono a riferire, il contesto delle variazioni stesse. Allora,
allora, se si tratta di piccole cose è chiaro che lo stesso ragioniere capo le
conosce. Ci sono invece questioni, per le quali lui non è addentrato nella
variazione stessa e non sa le motivazioni politiche e tecnico politiche della
variazione. Io credo che su queste robe qui, siccome ribadisco le
variazioni sono l’unico argomento di dibattito politico e tecnico, che può
essere assunto dai Consiglieri Provinciali. Il controllo lo si fa su queste
cose e credo che sia giusto che ci sia un minimo di conoscenza degli
argomenti. Lo ribadisco, lo richiedo ancora, sia nell’ultima variazione dei
Consigli scorsi, sia in questa, ci sono state argomentazioni per le quali è
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chiaro che il ragioniere capo non ha potuto... e per ottenere risposte
adeguate, bisogna rivolgersi all’Assessore di competenza o al Dirigente di
competenza. Quindi, diventa un problema... credo che si possa risolvere,
però deve essere all'attenzione da parte dell’Amministrazione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere. Se non vi sono altre richieste di intervento
procediamo... Zanacchi, prego.
CONS. ZANACCHI
... la tesi che ha appena detto in questo momento Dusi, naturalmente si
tratta di discernere quelle che sono le variazioni piccole, da quelle che
sono delle variazioni che sottendono a delle progettualità o dei temi più
complessi. In effetti, a volte, anche grosse cifre vengono inserite il Bilancio
e sono probabilmente dei finanziamenti, qualcosa che, magari, viene dalla
Regione, viene dallo Stato, per cui si possono fare, eventualmente, delle
ulteriori attività e questo comporta comunque delle progettualità. Ecco, in
questo senso, mi sento di sostenere la tesi del Consigliere Dusi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Zanacchi. Il dibattito può proseguire. Se non vi sono
richieste di intervento, lascio la parola al Presidente Salini. Prego,
Presidente.
16
PRES. SALINI
Condivido la richiesta, mi faccio carico, diciamo, di dare le risposte che i
Consiglieri Dusi e Zanacchi hanno chiesto di avere. Come sapete, il
Presidente della Commissione lo sa, io sono sempre disponibile, ogni
volta che è stata chiesta la mia presenza in Commissione, sono stato
presente in alcuni casi per variazioni importanti in altri casi per questioni le
cui implicazioni politiche comportavano l’opportunità che io fossi presente.
Ribadisco la mia disponibilità, la Commissione tramite il suo Presidente
quando vorrà avere maggiori chiarimenti su alcuni specifici temi e quindi,
anche su alcune specifiche variazioni, sia la mia che quella del Direttore
generale, la disponibilità è confermata.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Presidente. Mettiamo in votazione l’oggetto. Volentieri. Consigliere
Araldi.
CONS. ARALDI
Approverò queste variazioni di Bilancio, perché non ho tanta voglia...
Volevo però chiedere una cosa. Mi sembra di avere capito che viene
istituito un capitolo di 40.000 Euro per le sanzioni riguardanti le piante, gli
alberi. Sarei interessato a sapere se entrano in Provincia 40.000 Euro,
devo pensare che dei cittadini tirino fuori 40.000 Euro? Che cazzo di reati
possono far contro le piante? Si domandano.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
17
Le facciamo un po’ rispondere in maniera puntuale dall’Assessore Pinotti.
CONS. ARALDI
No, ma m’accontento di una spiegazione anche più tardi, telefonica.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Allora demanderemo ad un altro momento questa risposta. Per
dichiarazioni di voto? Concluse? Procediamo alla votazione.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 18;
astenuti n. 7 (Castellani, Milesi, Torchio, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli);
contrari n. 1 (Dusi). La deliberazione è approvata a maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti
n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. Ne proclama l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 74 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 7 dell'Ordine del giorno
18
COMPLESSO IMMOBILIARE VIA MANZONI 39/VIA BORGHETTO 10 IN
CREMONA. ESTINZIONE ANTICIPATA SENZA INDENNIZZO PRESTITI
FLESSIBILI DELLA GESTIONE SEPARATA DELLA CASSA DEPOSITI
E PRESTITI.
PRES. SALINI
Sì, anche qui brevemente. Stiamo facendo riferimento a investimenti
nell’ambito dell’edilizia scolastica. Come sapete uno degli investimenti più
rilevanti che quest’Amministrazione ha deciso di fare sul territorio
cremonese, in particolare nel Comune di Cremona, riguarda l’intervento
sulle Dorotee, la decisione che si è assunta come politica di Bilancio è la
seguente: si ritiene, considerato che, i mutui com’è noto vanno... l’utilizzo
dei mutui da parte dell’Ente soprattutto di questi tempi comporta non solo
un impegno in ordine al pagamento della rata quindi, in termini di oneri
finanziari, in particolare, ma comporta anche la presenza di un mutuo
all’interno del nostro Bilancio, comporta l’occupazione di uno spazio
all’interno del tetto massimo che gli Enti Locali hanno, come capacità
mutuataria. Avendo noi la possibilità di sostenere il costo legato agli
investimenti
di
cui
si
tratta,
almeno
per
qualche
anno,
non
necessariamente ricorrendo al mutuo, congelato il mutuo, per una somma
pari a 2.540.000 Euro, che è il corrispondente delle rate annuali fino al
2017, la rata è di 635.000 Euro e per quest’anno siccome abbiamo
capienza,
utilizziamo
parte
della
parte
vincolata
dell’avanzo
di
Amministrazione, appunto, 635.000 Euro. Questo che cosa ci consente di
fare? Ci consente di continuare nell’investimento suddetto, ma ci consente
di tenere libera quella porzione, pari appunto alla rata di quest’anno, nel
nostro tetto di capacità mutuataria. E questo, diciamo, a parità di utilizzo di
19
risorse Provinciali, teniamo libera una parte di quel tetto per eventuali altri
investimenti. È chiaro che in questo momento come tutti gli Enti, siamo
tutti prossimi al tetto perché questo tetto viene ogni anno abbassato. Però
questa è una prudenza che noi ci possiamo permettere, pur continuando
con l’investimento sulle Dorotee e questo, diciamo, è l’investimento sui
635.000 Euro oggetto di questa delibera, ha questa finalità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. Grazie Presidente. Vi è richiesta di delucidazione, dibattito da parte
dei Consiglieri. Non vedo richieste di intervento. Se è così, dichiaro di
mettere in votazione l’oggetto.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della
votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente
assente Cons. Agazzi); favorevoli n. 15; astenuti n. 10 (Araldi, Biondi,
Castellani, Dusi, Milesi, Torchio, Zanacchi, Zelioli,
Vailati, Virgilio). La
deliberazione è approvata a maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
presenti n. 26
Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Agazzi);
favorevoli
n.
25.
Ne
proclama
l'approvazione
deliberazione è immediatamente eseguibile.
20
all'unanimità.
La
L'atto viene inserito al n. 75 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 8 dell'Ordine del giorno
ART.
193
TUEL
APPROVATO
CON
DECRETO
LEGISLATIVO
N°267/2000. RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI
PROGRAMMI E ATTESTAZIONE DEL PERMANERE DEGLI EQUILIBRI
DI BILANCIO PER IL CORRENTE ESERCIZIO 2013.
PRES. SALINI
Anche qui allora, la verifica sugli equilibri di Bilancio e l’attuazione dei
programmi ha dato un esito sostanzialmente positivo, con tutti i mal di
pancia che conoscete, in ordine alla possibilità dell’Ente di mantenere il
ritmo degli investimenti, così come programmati. I ma di pancia derivano
dall’enorme volatilità dei, diciamo, degli stanziamenti che il Governo e in
seconda battuta la Regione, garantiscono agli Enti di livello inferiore fra cui
la Provincia, però diciamo che, nonostante tutte le difficoltà l’attuazione del
programma è sostanzialmente garantita. Sul 2013 tuttavia, arrivo al punto
più importante della delibera in oggetto, sul 2013 registriamo un
importante variazione, diciamo così, in difetto delle entrate programmate,
derivante dall’imponente diminuzione delle entrate con riferimento all’RC
Auto. Abbiamo solo nei primi 6 mesi circa 600.000 Euro in meno rispetto a
quanto previsto, è un problema che non riguarda solo questa Provincia,
riguarda tutte le Province, e quindi, siamo intervenuti a questo riguardo,
peraltro, non siamo intervenuti solo per quanto riguarda le politiche,
diciamo relative al mantenimento dell’equilibrio di Bilancio. Siamo
intervenuti anche con azioni finalizzate all’aumento dei controlli a questo
proposito, perché... e con questo anche la Polizia Provinciale sta facendo
21
tutta una serie di possibilità, diciamo, dei controlli definiamola di ultima
generazione sul problema dell’individuazione degli evasori. Dato di
partenza per noi è abbastanza pittoresco, perché come voi sapete, la
Provincia ha il polso anche del numero di macchine in circolazione perché
gestisce anche l’IPT. E i numeri non combaciano, dicevo, più macchine
che assicurazioni pagate in circolazione. Questo significa appunto che tra i
tanti problemi sociali che ha generato la crisi, c’è anche quello della
presenza massiccia dei veicoli in circolazione non assicurati. I dati di cui
stiamo discutendo, ne sono la dimostrazione plastica. Tuttavia, appunto,
alla luce di questo elemento, abbiamo fatto il nostro principale intervento e
un elemento di equilibrio per quanto riguarda anche con questo intervento
gli equilibri sono garantiti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie Presidente. Vedo la prenotazione del Consigliere Araldi,
prego. Non è prenotato?
CONS. ARALDI
...che lei presiede, perché dall’analisi da quello che ci ha detto, salta fuori
che è una macchina che funziona perfettamente questa, perché i piccoli
ed eventuali ritardi che ci sono, sono dovuti solo alla mancanza di
finanziamenti, o finanziamenti che non arrivano. Tutto il resto funziona
bene. Mi sembra che ci sia qualcosa di autoreferenziale in tutto questo. Mi
capita di dire così. Dopo di che, ne prendo atto, se siete bravi,
complimenti.
22
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. Araldi. Altre richieste di intervento? Consigliere Torchio, prego.
CONS. TORCHIO
La questione drammatica della riduzione della RC Auto che ha
sottolineato nella breve introduzione il Presidente, è legata un po’ a tutto il
declino e a tutto il sistema delle utenze ecc. Quindi, le conseguenze sono
evidenti sul Bilancio, ma sono evidenti anche nella situazione più generale
della circolazione, e dei malcapitati che sono oggetto di incidenti con
gente che non ha le coperture, che scappa, che oramai è diventata una
costante. Ecco, questo è uno degli elementi che dovrebbero spingere a
correggere e a modificare anche come più volte ha chiesto la Provincia, il
sistema delle entrate, perché il ragioniere capo già sa che questa vicenda
è stata oggetto di tante questioni. La prima legata ai noleggi che si fanno
nelle città, o nelle Province dove si paga meno. A ricaduta adesso c’è il
tema chi non paga i premi, e chissà quale diavoleria salterà fuori ancora e
come sarà possibile e comunque, siccome hanno deciso di liquidare, di
liquidarci, è evidente che se l’operazione continua in questa maniera,
indica e riflettere quella che è la situazione generale del paese che è
legata al declino, anche di carattere economico. Naturalmente è solo una
valutazione che è legata all’andamento generale, non è un appunto
sicuramente, però è difficile fare le nozze, o meglio, si possono fare, ma
alla fine, saranno le nozze con i fichi secchi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
23
La ringrazio Consigliere Torchio. Consigliere Zanisi. Gelmini, sì.
CONS. GELMINI
Grazie Presidente. Come Gruppo della Lega sicuramente voteremo
favorevolmente a questo provvedimento. Vorrei fare un piccolo intervento
per sottolineare un aspetto un po’ trascurato nel dibattito su questo tema.
Qualche anno fa con un altro tipo di Governo in Italia si parlava di
federalismo fiscale e tra l’altro, nei Decreti attuativi del federalismo fiscale
c’era proprio una importante innovazione che poi è stata bloccata,
sotterrata e rimarrà ancora lì nei cassetti, che era quella proprio quella di
dare alla Provincia, che si vuole abolire, la possibilità di recuperare
quest’evasione di cui stiamo parlando, quest’evasione che ci sta
penalizzando come Enti Locali. Quindi, oltre il danno la beffa sempre
derivata dallo Stato centrale che da una parte ci toglie trasferimenti e
capacità quindi di agire su problemi del nostro territorio e dall’altro con
Leggi che ritengo ingiuste, ci obbliga a registrare un ulteriore perdita in
Bilancio, ulteriori non entrate, semplicemente perché non abbiamo la
possibilità di mettere in campo gli strumenti per recuperare l’evasione
quando nel 2013, e si parla nel 2013 di installare questi impianti tipo multa
nuova, come si chiama, sulle strade per fotografare le targhe, quando
abbiamo uffici in Regione o quelli della motorizzazioni gestiti ancora, non
so da quale Ministero che, chiaramente opportuni software e intelligenti
trasferimenti di competenza agli Enti Locali, quindi, delegare secondo il
principio della sussidiarietà di cui i vari Araldi, si riempiono la bocca in
tante Commissioni, ma poi dopo nei fatti si dimenticano. Nella realtà poi, di
queste cose ci si riempie sempre la bocca, ma non si fanno mai, il risultato
è questo, il risultato è che siamo qua a registrare ancora un ulteriore
24
perdita e quindi, sempre più incapaci di affrontare ed agire i problemi del
nostro territorio e per colpe non nostre, per colpa di uno Stato che, non ci
mette nelle condizioni di agire, per colpa, quindi, di responsabilità politiche
poi, cercatele voi ecco, io concludo qua e sicuramente la Lega voterà
favorevolmente a questo provvedimento. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Gelmini. Proseguiamo con gli interventi, se ve ne sono. Se
nessuno intende prendere la parola, procediamo con la votazione. È così?
D’accordo.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione:
presenti n. 27 Consiglieri,
votanti n. 24
(temporaneamente assenti Cons. Mainardi, Agazzi, Zaghen); favorevoli n.
22; astenuti n. 2 (Dusi, Milesi). La deliberazione è approvata a
maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
Consiglieri, votanti n. 24
Agazzi,
Zaghen);
presenti n. 27
(temporaneamente assenti Cons. Mainardi,
favorevoli
n.
24.
Ne
proclama
l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
25
L'atto viene inserito al n. 76 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 9 dell'Ordine del giorno
COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO IN ORDINE ALLA DELIBERAZIONE
N°377/2013 DELLA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI
CONTROLLO PER LA LOMBARDIA.
PRES. SALINI
Si tratta di una comunicazione molto semplice, la Corte dei Conti ha
chiesto a questo Ente di dare conto nel percorso che ha caratterizzato
l’intervento della Provincia presso il Governo, attraverso un'ingiunzione di
pagamento, con cui lamentiamo, abbiamo lamentato, un nostro credito
parecchio vecchio, di circa 5.000.000 di Euro che il Governo ancora non
ha pagato. E l’ingiunzione di pagamento decisa da questo Ente nei
confronti del Governo su questo credito che vantiamo da molti anni, aveva
e ha lo scopo di evitare che una pendenza di questo genere si ripercuota
negativamente sulla capacità di questo Ente di adempiere ai propri
obblighi nel pagamento dei propri fornitori, comunque, diciamo, nell’attività
normale dell’Amministrazione Provinciale. La Corte dei Conti ha voluto
conoscere, diciamo, tutti i dettagli di questa procedura e con una, diciamo,
una riunione molto simpatica, il nostro Ente ha riferito dettagliatamente le
caratteristiche della procedura fatta e la Corte dei Conti ha preso atto della
correttezza della nostra azione e quindi, io sono tenuto per Legge a riferire
al Consiglio dell’esito di questa cosa e così ho fatto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
26
Grazie Presidente. La comunicazione veniva proprio da una richiesta della
Corte dei Conti di mettere a conoscenza anche Consiglio. Fatto.
Il Consiglio ne prende atto. Presenti n. 27 Consiglieri.
L'atto viene inserito al n. 77 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 10 dell'Ordine del giorno
OPERAZIONE DI RETROCESSIONE DELLA PROPRIETÀ DI PADANIA
ACQUE GESTIONE S.P.A. DALLA SOCIETÀ PARTECIPATA PADANIA
ACQUE S.P.A. A MEZZO DELLA RIDUZIONE PROPORZIONALE DEL
CAPITALE SOCIALE CON ASSEGNAZIONE PRO QUOTA DELLE
AZIONI DI PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A.
PRES. SALINI
La delibera in oggetto da riferimento al percorso presso il quale si sta
arrivando ad una struttura di Padania Acque Gestione, tale da poter
ricevere un affidamento diretto in house, dall’ATO del territorio Provinciale
e com’è noto, la possibilità che questa Società possa ottenere questo tipo
di affidamento, è data dal rispetto da tutta una serie di fattori e fra questi,
vi è anche la necessità che la compagine sociale della Società stessa
Padania Acque S.p.A. sia costituita dagli Enti Locali, tra cui anche la
Provincia, e non dalle Società patrimoniali, così come accade oggi. Il
percorso che porta a questa nuova, a questo novo assetto societario, per
quanto riguarda uno dei quattro soci di Padania Acque Gestioni cioè
Padania Acque e Patrimonio, implica che i soci della Società Padania
27
Acque e Patrimonio, deliberino in Consiglio appunto, il loro assenso a
questa, chiamiamola retrocessione delle quote e nel caso specifiche
appunto, di Padania Acque e Patrimonio, è utile ricordare che la
retrocessione avviene a titolo gratuito, diciamo così, nel senso che questo
Ente non pagherà le quote di cui disporrà all’interno di Padania Acque e
Gestione, e quindi Padania Acque e Patrimonio, effettua quest’operazione
riducendo il proprio patrimonio, per un valore pari alla partecipazione
stessa. L’Amministrazione Provinciale ha deliberato in Giunta il proprio
assenso a questo percorso, ritenendo che nel caso di Padania Acque e
Patrimonio, siano stati rispettati gli elementi posti alla base di tutta
l’operazione nelle varie sedi, anche politiche, di discussione. Se poi i
Consiglieri vorranno avere chiarimenti di altro genere, io sono qui,
appunto, per darli. Se invece basta questo, visto che l’oggetto della
delibera di oggi è la retrocessione della Padania Acque e Patrimonio alla
Provincia, io nell’illustrazione dell’oggetto mi fermo qui.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
È corretto. Grazie Presidente. C’è spazio per le vostre richieste di
intervento. Consigliere Chioda.
CONS. CHIODA
In riferimento a questo Regolamento, ovviamente, il Gruppo consiliare
Lega Nord accoglie con favore e voterà sì al provvedimento. È utile però
fare un po’ una cronistoria di quello che è successo e come s’è sviluppato
il percorso in questi mesi. Quindi, ad oggi, negli ultimi giorni, assistiamo ad
una convergenza di tutte le forze politiche, anche quelle inizialmente
28
restie, sulla posizione espressa dalla Lega Nord più volte in questo
Consiglio Provinciale. Il gruppo consiliare non nasconde il fatto che ciò dia
grande soddisfazione, e rafforza l’idea che il percorso da lei delineato già
nell’autunno 2011 ha portato avanti con determinazione, con qualche
difficoltà sia stata comunque la strada giusta per l’attribuzione del servizio
idrico integrato Provinciale. Oggi riteniamo necessario ripercorrere
brevemente le tappe di questo tribolato percorso che ha visto più volte le
forze politiche presenti in questo Consiglio, assumere decisioni a nostro
avviso ambigue. Dopo aver più volte reso pubblica la propria posizione in
merito al servizio idrico integrato, a marzo 2012 la Lega Nord presentava
a questo Consiglio una mozione approvata dall’attuale maggioranza, con
la quale, s’impegnava il Presidente della Provincia, ad adoperarsi affinché
il soggetto giuridico che accoglierà l’attività di gestione del servizio idrico
integrato, veda la componente pubblica essere azionista diretta. Quindi, si
chiedeva la partecipazione diretta degli Enti pubblici. Nel novembre 2012
la Lega Nord notando comportamenti ambigui da parte di alcune forze
politiche, forse, più attenti agli interessi delle società partecipate che a
quella dei cittadini, e registrando che il Presidente non aveva dato seguito
alla mozione di marzo, chiese a questo Consiglio di ribadire che la parte
pubblica fosse rappresentata da un unico soggetto giuridico, partecipato
dagli Enti Locali. Quindi, parliamo del novembre 2012, le forze politiche
rappresentanti questo Consiglio, confermando i sospetti della Lega Nord,
con voto determinante il PDL e il PD, di affossare la mozione. Non
demordendo e con la convinzione che la partecipazione diretta degli Enti
Locali rappresenti una garanzia per i cittadini, veri beneficiari del servizio
idrico, un mese più tardi nel dicembre 2012 la Lega Nord presentava una
nuova mozione, questa volta approvata con i voti determinati, ovviamente,
dal Gruppo consiliare Lega Nord, e dal Partito Democratico, senza il voto
29
del PDL, con la quale, prendendo atto della situazione amministrativa e
legislativa, s’impegnava il Presidente a modificare il Piano di ambito e di
connesso modello gestionale, al fine di adottare la gestione cosiddetta in
house, che prevedeva l’affidamento diretto ad una Società esclusivamente
e direttamente partecipata dai Comuni, o altri Enti Locali, compresi
nell’ambito territoriale ottimale. Quindi, a dare corso alla cosiddetta acqua
pubblica. Ribadiamo quindi, la grande soddisfazione all’apprendere che il
percorso delineato dalla Lega Nord prosegue e ha trovato l’accordo di
tutte le forze politiche Provinciali. Le quali si apprestano, se non lo hanno
già fatto, a votare in tutti i Comuni che partecipano a Padania Acque
S.p.A. delibere similari a quelle proposte da questo Consiglio Provinciale.
Entro pochi mesi quindi, potremo affermare che la Società decurtata a
ricevere in via provvisoria o in via definitiva l’affidamento della gestione del
servizio idrico integrato Provinciale, è totalmente partecipata direttamente
agli Enti pubblici. Ci spingiamo anche oltre, auspicando che il contratto di
percorso mancante per la definizione dell’affidamento della gestione del
servizio idrico integrato Provinciale, prosegua nel solco tracciato
dall’Amministrazione approvata a dicembre 2012. La Lega Nord
proseguirà a vigilare e si farà promotrice di tutte le azioni necessarie
affinché un bene primario come l’acqua, sia gestito con la massima
attenzione e nella ricerca del massimo beneficio a favore dei cittadini, con
lo scopo di perseguire la maggior soluzione possibile, in temi di qualità
dell’acqua, in temi di depurazione ed in termini di tariffe del servizio.
Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Chioda. Consigliere Araldi.
30
CONS. ARALDI
Mi dispiace, ma non riesco ad appassionarmi al dibattito in atto, sul fatto
che l’acqua debba essere pubblica o l’acqua debba essere privata. Se
l’interesse del cittadino cremonese è che l’acqua sia pubblica, o l’acqua
non lo sia. Perché ho la sensazione che il problema non possa essere
questo, ma debba essere un altro. E cioè l’uso che facciamo dell’acqua, è
un uso corretto? Questa domanda mi nasce dal fatto che nel 1987 quando
ero, sì parlo di preistoria, Sindaco a Casalmaggiore, c’era un ordinanza
del mio predecessore che impediva l’uso dell’acqua al pomeriggio, perché
sennò quelli che abitavano al terzo piano e oltre delle case, non avrebbero
potuto usare l’acqua nemmeno per farsi la pastasciutta. Allora riuscimmo
a rifare l’acquedotto eliminando il 30% di perdite che il vecchio acquedotto
faceva, e telebrarono, non so se il termine è giusto, ma mi sembra che sia
proprio quello lì, tre pozzi, arrivando al limite delle acque salsa, per avere
un acqua che non è proprio un acqua particolarmente buona. La
dimostrazione è che a Casalmaggiore c’è un uso, probabilmente come in
tutta la Provincia, come in tutta Italia, assolutamente sconsiderato di
acque cosiddette minerali, per cui, l’acqua cosiddetta potabile, o che viene
resa potabilizzata, viene utilizzata innanzi tutto per lavare le automobili,
per innaffiare i giardini e gli orti, o per pulire i water. Tra l’altro,
consideriamo già un fatto positivo l’avere fatto delle cassette di acqua con
due pulsanti: una per la pipì che ne esce meno, e una per il resto che ne
esce un po’ di più. Qui non siete arrivati neanche a questo, avete ancora
un solo pulsante. La rete cremonese oggi, perde almeno il 25% dell’acqua
che viene tirata su. Quindi, l’interesse dei cittadini non sta mica nel fatto
che l’acqua sia pubblica. Ma che ad esempio, non se ne perda di acqua. Il
31
25% dell’acqua che viene tirata su dai pozzi, non arriva all’utenza finale si
perde lungo le tubazioni. Ma la cosa più grave è l’uso assolutamente
improprio dell’acqua. Qui s’immagina una Società di gestione che possa
fare investimenti di milioni di Euro nei prossimi tre anni, qualcuno sostiene
che questo sia possibile, visti i Bilanci. Io credo che... non sono un
conoscitore di Bilanci, mi permetto di avere qualche perplessità,
soprattutto perché sento che vogliono ricorrere anche ai bond, che sarà
una strada sicuramente ammessa, ma ci vogliono degli avventuristi per
sottoscrivere dei bond, secondo me, in situazioni come queste. Poi,
naturalmente sarò smentito data la solidità della Società che si andrà a
costruire che però io vedo. Questi investimenti per quanto attiene
l’acquedottistica, saranno ancora commisurati all’uso improprio che si fa
dell’acqua. Bisogna, credo, faccio un altro passo indietro, parlo di realtà
che conosco personalmente, nel Comune di Casalmaggiore ci sono
almeno, almeno, 1.200 pozzi che non servono per l’acqua per uso umano,
da bere, voglio dire. Molti di questi servono per innaffiare l’orto, il giardino.
Si chiede che questa gente faccia due analisi all’anno della qualità
dell’acqua, per poter fare questo uso. Siccome la Legge è abbastanza
stupida, è evidente che le analisi non vengono fatte. Nemmeno quelli che
l’acqua la bevono. Paradosso. Allora, se si deve ridurre l’uso improprio
dell’acqua, chi lo può fare il gestore? Che vive del fatto di vendere
l’acqua? Sarebbe come chiedere al cappone di festeggiare due volte il
natale. Difficile che questo possa succedere. Immaginare che ci sia una
Legge nazionale o un provvedimento nazionale che interviene su queste
cose, è illusorio, considerato lo stato del nostro paese, però io credo,
Salini, che la Provincia, la Provincia di Cremona, sia un ambito
abbastanza governabile, perché si possa tentare di modificare il
comportamento dei cittadini Cremonesi verso un atteggiamento più
32
virtuoso, nei confronti dell’acqua. Se a Casalmaggiore si è arrivati alle
acque salse per poter avere un acqua semplicemente bevibile, dove la
presenza di ammoniaca, viene giustificata con il fatto che è di origine
geologica e quindi, si può bere. Misteri della scienza. Se a Spineda c’è
una quantità di detriti che rendono l’acqua, Spineda Rivarolo del Re,
pressoché imbevibile se abbiamo quantità di arsenico che rendono
difficilmente bevibile l’acqua, sarà il caso di intervenire su queste cose o
lasciamo che le cose vadano come l’acqua verso la bassa? Possiamo
farlo. Io credo però che debba essere dato un input all’ATO, visto che
esiste e che è un organismo, così, si fa per dire, utile perché un atto che
viene definito ottimale, solo perché i confini sono quelli della Provincia, è
così, una forzatura assolutamente inaccettabile. Ma, così sono le cose. Di
dare all’ATO, per esempio, l’input di ragionare sulla riduzione dell’uso
improprio dell’acqua. Solo in questo modo quando io userò l’acqua solo
per bere e per dare da mangiare e quindi, consumerò un metro cubo di
acqua al giorno, o al mese, potrò pagarla anche 10 Euro se questo vale la
pena, perché ne userò il 40% in meno, ma la userò dell’acqua che sarà
acqua buona. C’è gente che usa l’acqua minerale per fare la pastasciutta,
ormai, vogliamo rendercene conto di queste cose, o continuiamo a
dissertare sul fatto che gli angeli sono maschi o femmine senza
domandarci se gli angeli esistono? È così fondamentale la discussione
che ha lacerato le nostre anime, i nostri cuori, e le nostre capacità sul fatto
che l’acqua debba essere pubblica o privata? Non sarà forse, più
importante ragionare sull’uso che si fa dell’acqua? Perché al di sotto dei
200 metri in cui sono arrivati i pozzi di Casalmaggiore non si può andare.
Una soluzione per la prossima acqua saranno le autobotti che la portano.
Io non voglio mica essere catastrofista, vi do delle possibilità. Quando
sarà finito questo percorso, e le azioni saranno retrocesse e tutte queste
33
cose qui, alla Provincia spetterà un altro compito che si chiama, me lo
sono scritto perché non voglio mica fare degli errori, qua ragazzi sennò ti
prendono in castagna subito. Controllo analogo. La Legge prevede che il
controllo analogo abbia una funzione molto più pregnante dell’utilizzo del
Codice Civile in ordine alla governance delle Società. Quindi, il parere
deve essere questa Padania Gestione, ha le caratteristiche per fare
queste cose. Se partissimo da zero, cioè se non ci fosse niente, e i
Comuni decidessero di conferire il Padania Gestione non
il solo
patrimonio, ma anche la loro gestione, dovrebbero trasferire anche il loro
personale. In questo caso, nulla questio. Ma, noi ci troviamo in una
situazione diversa. I Comuni trasferiscono le competenze, ma il personale
l’hanno già utilizzato per altre cose. Lo stato di fatto è che c’è un costo di
personale nella gestione che è indipendente della capacità di Governo
della Provincia o degli Enti Locali. Se domani, e sottolineo il se, come dice
la nota canzone ... dovesse succedere che un cittadino ... o una Società
concessionaria di servizio idrico, l’Emilia, di cui sono socio, socio
importante, in Emilia, dovesse verificare che il costo... che l’avere dato in
house la gestione dell’acqua fosse anche economico per il cittadino e si
rivolgesse al TAR, si avrebbe una situazione che lascerebbe un po’
divertito, perché avremo costituito una Società che non può funzionare,
ma che però funziona sul fatto che l’acqua non può essere non distribuita,
ma che comunque, toccherebbe ad un altro distribuirla. Insomma, io sono
abbastanza vecchio per non poter arrivare a vedere queste cose, però mi
divertirebbe tanto campare qualche anno in più per potermi divertire.
Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
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Grazie a lei, Consigliere Araldi. La parola al Consigliere Torchio.
CONS. TORCHIO
Io penso che se il Comune di Casalmaggiore ha risolto i problemi, è anche
perché l’allora Consorzio dell’acqua potabile, caricandosi con la quota
parte della Provincia, l’onere, è riuscito in tal modo a fare gli investimenti e
l’abbandono pluridecennale che la rete di Casalmaggiore aveva generato.
Quindi, voglio dire, amabilmente ad Araldi che il sistema di relazioni sovra
comunali che i nostri predecessori, partendo da Patrini per arrivare a tutti
gli altri, avevano generato e realizzato le capacità di realizzare una rete
pubblica. È evidente però il suo richiamo perentorio al risparmio. Io lo
condivido, perché quando a mio suocera arriva una bolletta di 368 Euro di
acqua, evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Quando di fronte a
tutte le ... sulla Società unica la fattura è intestata a Padania Acque che
devo ancora recarmi alla AEN in Via Trento e Trieste per risolvere la
partita, vuol dire che il processo di unificazione è ancora in itinere. Quindi,
il cittadino oggi reca sulla sua pelle, tutti i segni di un ritardo che, al di là
delle enunciazioni, è rimasto ancora direi così presente e così importante.
La prima cosa che qui non è ideologica, ma penso che sia nell’interesse di
tutta la comunità, è immaginare di avere una qualità delle acque all’altezza
della situazione. La qualità delle acque è legata anche alla considerazione
che chi ci governa può o meno considerare Alitalia, Telefonica, Telecom,
con le reti idriche, qualche cosa che interessano il paese, oppure non
interessano e quindi, sono sul mercato. E questo è un altro degli aspetti
che dovrebbe caratterizzare la differenziazione e la discussione di natura
politica, perché dai tempi della prima Repubblica che insieme ad Araldi ho
condiviso quando, il Governatore Rossi, il Presidente della Regione,
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andava alla Cassa Depositi e Prestiti, assicurava di intervenire per
l’abbattimento di un punto sulla questione ... del tasso bancario, la Cassa
Depositi e Prestiti gli dava 1.000 miliardi a botta, per il sistema di
riqualificazione del ramo idrico, di depurazione o di fognatura, che dir si
voglia. Adesso di questo non se ne parla e non penso che la qualità con
l’esercizio di una rete pubblica oggi sia qualche cosa che fa la differenza
rispetto a tutto quello che è il business attorno al ciclo idrico. La ragione
era il 95% del business sulle acque minerali. E sarebbe grave e non ci
fosse un efficientamento del 5% dell’acqua che usiamo per i cessi. In
Germania ci sono tre reti distinte di canalizzazione dell’acqua a seconda
della qualità e dell’uso. Da noi la seconda rete è solo un optional per
quanto riguarda le nuove costruzioni. In Germania a proposito di energia
tutto il vapore prodotto dalle biomasse viene utilizzato e viene immesso
anche il gas della rete del metano della città. Da noi questo non avviene.
Nessuno dei 300 impianti di biogas ad eccezione di quello collegato con la
Curia e l’ospedale ... utilizza i vapori. C’è tutto un sistema di recupero
dell’energia che ha garantito alla Merkel anche di vincere le elezioni,
perché avendo realizzato e magari a fare un Governo con i Verdi.
1.000.000 di posti di lavoro nelle energie alternative ma è evidente che a
questo punto Parigi e Berlino, stanno ripubblizzando le reti. Quindi, c’è
tutto un dibattito a livello europeo. Probabilmente noi riteniamo che sia
una questione ideologica, è anche una questione di sostanza, per quanto
riguarda una politica che però non deve vedere, sono d’accordo con
Araldi, il controllore coincidere con il controllato o quello... Noi su questa
partita penso abbiamo dato anche un segnale rispetto alla tariffa con
l’applicazione delle ... cioè la possibilità, sostanzialmente, di remunerare
gli investimenti. Sappiamo che a rigore di Legge o di regola o in punta di
diritto qualcuno potrebbe impugnare il ... Però non è pensabile che il
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cavallo o in questo caso essendo i nitriti o non ragli l’asino com’è stato
detto dai nostri pozzi, abbia bisogno di essere alimentato, in qualche
maniera. Quindi, è evidente che la sola tariffa che non è adeguata non
possa provvedere agli investimenti, però oggi noi analizzando i Bilanci che
sono stati approvati dall’Azienda, in particolare i riferimenti a Padania e in
riferimento alla gestione e alla possibilità che ci sono in quel Bilancio e al
cosiddetto, virgolette, tesoretto, non siamo sicuramente sul lastrico. E
comunque, anche rispetto ad una diatriba che ha visto i Comuni
cremaschi nell’impossibilità di provvedere direttamente, Padania è stata
nelle condizioni, di assolvere, tenendo in pancia i riferimenti legati alla
quota azionaria dei Comuni cremaschi. Ecco perché il discorso di Chioda
è un discorso chiaro. Noi non abbiamo mai voluto metterci delle
bandierine, perché è evidente che se la Lega ha fatto un percorso, è un
percorso nella sua piena e totale autonomia. Però vogliamo dire che
questa vicenda non sono tanti i soli, al di là delle formule, per ovviare alle
situazioni contingenti direi anche a livello territoriale, perché nei Comuni,
nelle assemblee delle Società e anche nel consesso vi è stato un rapporto
di carattere operativo e di carattere costruttivo. E penso anche ad un'altra
questione: che non vi debba essere sulla partita un’ideologizzazione,
perché alla fine, è possibile mantenere la situazione a Governo se vi sono
le risorse. Quindi, uno dei grandi temi per il futuro sarà sicuramente se su
questo ramo vi sarà la possibilità di ottenere dei finanziamenti, di
rioccuparsi delle cose che sono state lo strumento di lavoro e di impegno
per tutta la durata dell’attività, dalle origini, fino ad oggi, le reti e in
particolare in riferimento ai servizi pubblici.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
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Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Gallina.
CONS. GALLINA
Sì, grazie. Soltanto per puntualizzare due cose e poi per fare la
dichiarazione di voto che, ovviamente, sarà favorevole. Prima ho sentito
l’intervento del Consigliere Chioda che, per tutto il rispetto che va agli
alleati, vorrei dire che anche il PDL sul tema della retrocessione delle
quote ai Comuni non ha mai avuto nessun dubbio, cioè i temi che sono,
diciamo, più volte stati toccati nelle diverse mozioni, hanno portato a volte
delle votazioni, diciamo, con maggioranze variabili o con appoggi variabili,
perché il tema non era sulla retrocessione delle quote ai Comuni, ma era
sul tema, l’abbiamo già visto una volta, dell’affidamento in house. Quindi,
erano altri temi che oggi comunque, non vengono toccati da questa
delibera. E deve essere anche chiaro che, come ha detto Araldi prima,
che a lui il tema dell’acqua se pubblica o privata, non gli appassiona, non
lo appassiona, io con una battuta, non appassiona neanche me, cioè non
è in discussione. È ovvio che l’acqua siamo lontani dai referendum, siamo
lontani da tutto. È ovvio che l’acqua è stata sempre pubblica c’è la
Conferenza dei Sindaci con l’ATO che deciderà tariffe, investimenti e
priorità tutto quanto. Quindi, lo ridico ancora una volta, è inutile anche
dirlo, nel senso poi che chi dovrà giocare la parte del centrosinistra,
giocherà la parte del centrosinistra, chi invece giocherà un'altra parte,
giocherà un'altra parte. Quindi, oggi qui si sta trattando il tema della
retrocessione delle quote ai Comuni che, da sempre il PDL ha appoggiato,
anzi, ancora in anni passati, ma stiamo parlando già di 4, 5, anni fa, in
assemblee di Società sia in Padania che anche in SCRT era già stato
portato avanti il tema anche da alcuni Sindaci di riferimento del PDL sulla
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possibilità di arrivare a questo punto. Quindi, nel senso, il tema era già
lanciato con molto contributo della Lega che, ha portato avanti anche
questa partita e altre cose, perché penso che su questo sono sempre
d’accordo. Volevo solo puntualizzare questo e dire che voteremo a favore.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Gallina. La parola al Consigliere Virgilio.
CONS. VIRGILIO
Grazie Presidente. Io penso che, invitato anche dalle considerazioni che
faceva il Consigliere Araldi, il Consigliere Araldi abbia ragione quando dice
che noi ci stiamo occupando, probabilmente del 15% dell’acqua pubblica,
perché c’è tutta una partita su cui non stiamo discutendo. Non credo però
che il tema sia tanto la questione riferita alla gestione pubblico-privata. Il
tema dei beni comuni, nasce su un tema estremamente specifico come
quello del Governo dei bacini di irrigazione. Helen Hostrong vince il premio
nobel per l’economia, proprio per questo, partendo da una specificità di
politiche pubbliche, per poi approdare su temi di carattere generale, anche
da un punto di vista del significato valoriale, evocativo, la questione
dell’ambiente, la questione delle risorse naturali, della loro gestione ecc. E
se declino questo concetto all’interno del dibattito che stiamo facendo, è
vero che probabilmente il tema non è tanto quello di dividerci, rispetto al
tema gestionale in house, o Società mista, o Società privata. Ma quello di
discutere un contesto nel quale gli strumenti legislativi non sono ancora
adeguati, non sono ancora adeguati, a un processo capace di valorizzare
la centralità delle comunità e dei territori. E quindi, al di là delle
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considerazioni che poi faceva il Capogruppo della Lega, attraverso questo
crono programma che mi sa un po’ come quegli ibridi rivisitazione della
storia, no? Che rinnegano la storia, magari, in un modo un po’
autoreferenziale. Io do atto alla Lega di avere portato avanti delle battaglie
importanti, soprattutto in riferimento alla centralità e al ruolo dei Comuni. E
penso che, da questo punto di vista noi dobbiamo proseguire all’interno di
questa direzione. Io credo che due anni fa, quando si discuteva rispetto
alla questione dei modelli, c’era una componente tecnica che ci diceva
che non era possibile un certo tipo di gestione. Modello, modello
gestionale. C’era una tecnicalità che ci vincolava rispetto a determinati
modelli gestionali. Ora di acqua sotto i ponti ne è passata e abbiamo visto
che grazie alla politica si è individuato insieme, insieme un percorso
condiviso, si è affermato, a mio avviso un principio importante che è il
principio di libertà da parte dei soggetti del territorio e degli Enti Locali di
auto-organizzarsi, ovviamente, anche all’interno di un quadro normativo.
Però questa cosa di vedere i Sindaci appartenenti a culture politiche
diverse, cercare di costruire politiche pubbliche senza la cosa della
polemica, però sono approdati ad un risultato, a mio avviso, a mio avviso
importante. E questa logica ha portato alla centralità dei Sindaci, ad un
percorso politico territoriale maturo, perché sono state importanti le
manifestazioni, per noi è stata importante anche l’interlocuzione, sono stati
importanti i momenti conflittuali, ma è stato fondamentale anche il
confronto in questo senso. Sono state importanti le Aziende, però
abbiamo capito che oltre a tavolo delle Aziende, è importante anche
costruire un tavolo degli Enti Locali e quindi, dare spazio alla politica e
questo è un tema fondamentale su tutti gli ambiti dei servizi pubblici, dei
servizi pubblici locali. Ora, e lo chiedo anche alla Lega, coerenza fino
infondo, si è parlato anche di controllo analogo. Allora, è vero che c’è un
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impianto legislativo Regionale che parla di controllo analogo riferito alla
Provincia, però stiamo facendo rifermento a una Legge che, ormai, come
dire, è abbastanza messa in discussione, cioè vale a dire che forse non è
più in sintonia con i tempi, come forse, probabilmente, non è più in
sintonia con i tempi dopo l’esito referendario, un impianto legislativo che
da ancora la possibilità di istituire delle Società private, cioè questa cosa è
una cosa in itinere, perché formalmente l’Amministrazione Provinciale,
quando aveva l’idea della Società mista, non era contro la Legge, però
andava contro una scelta. La scelta Araldi c’è stata. La centralità del ruolo
pubblico, di un attenzione rispetto ai servizi pubblici locali. Fra l’altro,
rispetto al controllo analogo, se non sbaglio, c’è già sentenza che va in
questa direzione. La Corte di Strasburgo recentemente ha sostenuto l’idea
di un controllo analogo congiunto e non esclusivo, nel momento in cui
sono più gli Enti Locali chiamati in causa. Da questo punto di vista, io
credo e questo è un invito che faccio a tutte quelle forze politiche, Lega
compresa,
che
Amministrazioni,
hanno
di
sostenuto
essere
le
coerenti
idee
rispetto
e
la
a
centralità
quando
le
delle
loro
Amministrazioni, i loro rappresentanti, dovranno definire uno Statuto e
sancire questo principio, perché è un principio estremamente importante.
Per queste ragioni, noi voteremo ovviamente a favore, consapevoli che il
percorso è in itinere, che ci sono delle... che chieda come, dire, da
monitorare per salvaguardare, valutare adesso la questione e la partita
relativa agli investimenti. Io credo che siamo in una direzione, a mio
avviso, giusta, opportuna, importante, perché nel momento in cui, dalla
conflittualità siamo passati all’esigenza di confrontarci e di costruire, i
risultati poi si sono ottenuti e questo senza mettere come dire, le
bandierine in mano a ciascun Gruppo, a ciascuna forza politica. Anche
perché non è il contesto, non siamo nel contesto nel quale i partiti
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possono vantarsi di quest’aspetto, visto che, ormai, i partiti rischiano di
essere sempre più ridotti a sindacalisti di micro territori rispetto invece ad
una visione di Area Vasta in questo caso credo che i Sindaci abbiano
mostrato invece, abbiano dato una lezione di lungimiranza significativa.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie. Grazie Virgilio. La parola al Consigliere Biondi.
CONS. BIONDI
Sì, io prendo atto oggi di questa decisione che segna un passaggio
ulteriore in una direzione che, in qualche modo, sembra abbastanza
definita. Però non credo che sia il momento né di festeggiare né
rivendicare grandi meriti. Io ricordo che fui fra i fondatori dell’ATO,
eravamo nel 2001 e poi appunto presiedetti l’ATO per sei anni e uno degli
obiettivi della nascita dell’ATO era la riorganizzazione, la razionalizzazione
del servizio idrico nel nostro territorio. Sono passati 12 anni. Sono passati
12 anni e quello che abbiamo visto in questi 12 anni, è stato un
campionario di mediocrità, nel senso che le forze politiche, in primis,
anche quelle alle quali io ho aderito nel corso di questi anni, hanno gestito
questa trasformazione con una fortissima debolezza politica. In questi anni
c’è stato lo strapotere delle Aziende nel nostro territorio, legate a logiche
territoriali, che hanno anteposto le loro esigenze alla razionalizzazione del
sistema. Cioè questa è la storia nel nostro territorio poi, ognuno di noi può
rivendicare la sua piccola storia dentro questo. Io ricordo che già almeno
dieci anni fa, quello che vien prefigurato dalla decisione di oggi, qualcuno
l’aveva già visto. Qualcuno attorno a Padania Acqua, voleva già costruire
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la Società Provinciale dell’acqua, partecipata dai Comuni. A questo, si
contrappose un altro disegno, altrettanto legittimo, comunque da me
condiviso, che era invece quello della Società sovra provinciale Linea
Group, che doveva partecipare alle gare, che poteva e doveva partecipare
alle gare anche del servizio idrico. Peraltro, questa è una discussione che
fu tutta interna al centrosinistra, giustamente, quello va detto perché in
quella fase il centrodestra a livello Provinciale era oggettivamente
insignificante, a livello amministrativo. Mentre, invece arrivava dalla
Regione un disegno, che era quello della Società mista. Era quello della
Società mista che, portava ad una presenza del privato. Ecco, quindi,
come dire, il percorso di questi anni ha delle responsabilità pesanti, oggi
arriviamo in ritardo, forse, a prendere una decisione giusta. Perché c’è
stata un evoluzione, perché il referendum a furor di popolo hanno indicato
una linea più chiara e allora adesso arriviamo tutti lì. Io poi continuo ed
insisto nel pensare che il problema dell’acqua sia veramente complesso,
come si diceva prima, e quindi, la qualità del servizio è un elemento come
dire, che si antepone al modello di gestione. Però io credo che il primo
passaggio sia proprio questo: Società pubblica, Società pubblica,
partecipata dai Comuni e poi, cerchiamo di capire tutti assieme, se è la
soluzione migliore per il nostro territorio. Io qualche anno fa e su questo mi
assumo le mie responsabilità, pur avendo su questo sempre fatto una
battaglia pubblica, mi ricordo che sposai quella proposta che ci fece
Formigoni, che indicò l’ATO di Cremona come ATO pilota nel panorama
lombardo, disponibile ad aprire al 10% di presenza privata, in cambio del
finanziamento per la bancabilità del Piano che, non è un elemento
trascurabile perché se facciamo fare gli investimenti che diceva Araldi, di
decine di migliaia di Euro all’anno, bisogna anche avere le condizioni
economiche per poterlo fare. E quindi in quel momento, in quel momento
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io ero anche disponibile a quel tipo di mediazione, per poter raggiungere
un obiettivo che era quello della miglior qualità del servizio. Quell’obiettivo
non fu raggiunto, non perché si apriva al privato, ma perché in quel
momento si apriva troppo poco al privato. Non fu raggiunto perché il
problema era proprio quello di mettere a gara tutto il servizio, non solo un
pezzo. Poi certo, c’è chi storicamente, ha fatto sempre la battaglia a difesa
della gestione pubblica e io questo lo riconosco. Ma in quel periodo erano
una minoranza e anche questo va detto e va riconosciuto. Ecco, io quindi
credo che, la decisione di oggi, poiché la battaglia all’interno delle forze
politiche fu una battaglia molto pesante, molto cruenta e qualcuno pagò
anche dei prezzi a livello personale. Rispetto a questo, credo che la
decisione di oggi rappresenti in parte anche un risarcimento, non politico,
ma morale, per alcuni che già questa tesi l’avevano sostenuta e alla quale
avevano creduto. Ecco, quindi, l’unico elemento un po’ di disagio, è
vedere, vedere che nel panorama politico ci sono ancora persone con
ruoli di responsabilità che, negli anni, hanno impedito lo sbocco di oggi,
ecco. Purtroppo il tema della responsabilità politica nel nostro paese non
esiste e quindi, chi ha ritardato di 10 anni un processo che era già avviato,
oggi, dovrebbe fare una riflessione e alcuni di questi non ci sono più, ma
qualcuno
è
ancora
pienamente
con
posizioni
assolutamente
rappresentative, dentro il dibattito politico. Ecco, questo per me è l’unico
elemento di difficoltà rispetto al quale, ecco, do una lettura storica di
questa vicenda che, per una buona parte della mia attività politica, mi ha
coinvolto molto, ecco. Con gli amici della Lega sono d’accordo rispetto al
fatto che anche loro erano dentro la proposta formigoniana, perché
oggettivamente quando a noi ci arrivava la proposta di Formigoni, non era
una proposta personale, ma è una proposta di una maggioranza che
condivideva quel disegno, dopo il referendum, negli ultimi tempi, hanno
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condiviso in questo caso con le forze del centrosinistra più compatte
rispetto al passato, perché con questo va detto, c’è stata un evoluzione
anche all’interno del centrosinistra per arrivare ad un risultato che io
considero il risultato migliore e positivo in questo momento. Io credo però
che debba essere poi sottoposto al giudizio rispetto all’efficienza e alla
qualità del servizio che noi dovremo costruire, tenuto conto di
quell’elemento che io chiamo la bancabilità di questo ambito, che continua
ad essere un elemento che determinerà anche le scelte nei prossimi anni.
Ecco, quindi invito ad avere un approccio ideologico, a seguire questo
percorso, però con una disponibilità ed un’elasticità che verrà fuori
appunto, dall’evoluzione di una questione e dall’approfondimento che
verrà fatto poi nei prossimi anni, ecco, comunque mi pare che siamo
indirizzati su una buona strada.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene Consigliere Biondi. La parola ora al Consigliere Agazzi, prego.
CONS. AGAZZI
Davvero molto brevemente, ma solo per una sottolineatura di ordine
politico che potrà apparire antipatica, ma ha il pregio di essere veritiera. Il
Consigliere Biondi, come dire, era affaccendato a provare ad individuare
delle linee di coerenza rispetto al tema specifico, all’interno del quadro
politico e sottolineava come in taluni casi, chi ha responsabilità di avere
ritardato delle operazioni non ha più responsabilità dirette, altri invece, le
conservano e sono attori del dibattito politico, più o meno, ecco. Però
quando si intavola il discorso della coerenza, di carattere politico
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amministrativo, si intraprende una china che può essere un po’ scivolosa.
Visto che non lo fa nessuno, m’assumo il compito antipatico di farlo io,
cioè mentre le larghe intese soffrono molto a livello politico generale
nazionale, io registro invece che, in Provincia di Cremona sono vive, sono
efficaci, a servizio, peraltro, di un buon lavoro politico amministrativo del
Consiglio Provinciale di Cremona, perché abbiamo portato avanti degli
adempimenti importanti in maniera fruttuosa. Tuttavia, rispetto a qualche
mese fa, ho l’impressione che non sia cambiato moltissimo, soprattutto a
livello di maggioranza consiliare, cioè io non vedo una maggioranza a
ranghi completi a livello di questo Consiglio Comunale, vedo il numero
legale garantito dalla minoranza, dalla minoranza tutta, cioè Rifondazione
Comunista. È una cosa rispetto alla quale esprimo plauso, è un nuovo
clima, le maggioranze variabili che rispetto a concordati i punti
programmatici che dovevano, nell’auspicio della presidenza della
Provincia, caratterizzare la parte conclusiva di questa tornata, sono
evidentemente in atto. Nel Gruppo del PDL non noto che la nuova
conduzione abbia sortito una presenza folta dai banchi del medesimo, e
prendo atto... no, siccome non lo fai tu, devo farlo io. Prendo atto di questo
nuovo quadro politico. Sarebbe bella cosa comunicarlo però ai cittadini
elettori, perché non è un quadro politico che nasce dal vaglio del lavacro
elettorale, è qualcosa che è maturato all’interno delle istituzioni, di cui non
avremo notizia perché manca perfino l’informatore, cioè chi fa la
mediazione, no? Si chiamano media, no? Chi fa la mediazione tra la
politica, le istituzioni e i cittadini. Non avremo notizia perché a nessuno
conviene che ne abbia notizia. Tuttavia, per quanto sia funzionale a un
buon lavoro politico amministrativo e io me ne compiaccia, sono la
persona più adatta a rimarcare che deve essere rimarcato qualcosa
rispetto a qualche settimana fa, soprattutto nella minoranza. Grazie.
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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Agazzi. La parola al Consigliere Dusi.
CONS. DUSI
Le ultime parole di Agazzi mi convincono sempre di più che non è
cambiato nulla, invece, per altri è cambiato molto. Per me non è cambiato
nulla, perché io considero l’azione di per se positiva, ma c’è un ma. Io
chiedo che nelle premesse della delibera, venga preso atto di un altro
deliberato. E cioè quello che è stato fatto a dicembre del 2012 e cioè che
vengano inserite le richieste ben chiare e specifiche di quella delibera,
perché altrimenti io non voto favorevole. Perché i giochi sono belli fino a
quando sono gli occhi chiari e trasparenti. Mi sa che quest’operazione
abbia un qualche cosa di non molto chiaro, cioè nei vari dibattiti, nei vari
interventi che sono stati fatti, non si è parlato di intento per arrivare alla,
diciamo, alla definizione del referendum. Ognuno ha fatto di per se una
valutazione positiva del passaggio, perché il passaggio deve essere
positivo ed è positivo nel momento in cui arriva, arriva a determinare
un’azione di carattere politico, lo dico anche ai Consiglieri della Lega. Nel
momento in cui, questo passaggio può determinare e viene scritto che può
determinare una gestione con l’intento della delibera di dicembre, ma se
questo non c’è, entro è un passaggio che ognuno può interpretare come
vuole e domani, può decidere come vuole. Questo è il problema. Questo
passaggio domani può essere deciso sia privatizzata, l’acqua, sia pubblica
e secondo me se non viene chiarita nella premessa della delibera, non
dice nulla di chiaro. È un passaggio obbligato, è un passaggio lineare,
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obbligato, che potrebbe causare questo intento, ma che potrebbe anche
non causarlo se non viene scritto. Pertanto, io chiedo che nelle premesse
si vada a recuperare, a recuperare tutto l’intento della delibera di
dicembre, e se non viene fatto questo, significa che il gioco non è così
chiaro come dice Agazzi e che l’intento non è così chiaro come dice
Agazzi. Questo è il problema. Quindi, la questione è ancora tutta da
discutere e da definire. Questo è un passaggio, è un passaggio che
potrebbe dico che potrebbe dare inizio ad un percorso che porta, che
porta al’esito referendario, ma non è detto che questo passaggio sia
chiaro e che lo porti all’esito referendario, è solo un passaggio che se non
viene, che se non viene integrato da un’azione di carattere politico, è
chiaro che è un passaggio incerto, che non ha ancora nessuna decisione.
Pertanto, io chiedo che nelle premesse di questa delibera, vengano
inserite le azioni della delibera di dicembre 2012.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie Consigliere Araldi, la parola al Consigliere Malvezzi.
CONS. MALVEZZI
Ho ascoltato attentamente i vari interventi, e devo dire che mi ha colpito
positivamente il tono e i contenuti, perché m’è parso che alcuni accenti più
di carattere ideologico che hanno caratterizzato questo dibattito negli anni
scorsi e nei mesi scorsi, mi sembrano un po’ sfumati e questo quando la
dimensione della diffusione ideologica si affievolisce, emergono anche di
più le ragioni e i temi veri. I temi veri sono che noi ci troviamo nella
situazione in cui il nostro paese, voglio portarvi queste riflessioni, si trovino
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situazioni in cui l’Azienda che possiede le telecomunicazioni, sta
passando la proprietà ad una compagnia, ad uno ... ad una compagnia
diversa dalla nostra. Questo è il contesto in cui noi stiamo vivendo. Questo
perché io penso che le discussioni che noi facciamo è giusto che lo si
facciano, sono 12 anni, come ricordava bene Biondi che io sento
tantissime discussioni a riguardo, e purtroppo, gli investimenti non sono
stati fatti nelle misure in cui avrebbero potuto, avrebbero potuto essere
fatti se 12 anni fa tutto andava bene, si fosse colto l’opportunità che noi
purtroppo, è il nostro territorio, purtroppo, in diverse occasioni ha perso
l’opportunità di diventare il promotore e quindi, di cogliere i frutti buoni,
anche di intuizioni buone. Io sto imparando anche per le esperienze che
sto facendo adesso, di essere pragmatico nelle cose, di non attaccarmi a
dei tre concetti che impediscono poi, di raggiungere gli obiettivi. Dusi
diceva che questo è un passaggio che non preclude altre soluzioni, ma
anche rispetto a questo passaggio, anche l’ipotesi della gestione
cosiddetta pubblica, non si potrebbe neanche fare, per cui, io dico questo
è un passaggio che viene fatto. Di certo io non mi sento oggi e penso che
nessuno possa farlo, con un sufficiente grado di responsabilità, di poter
ipotecare per i prossimi anni, un modello che, io penso che sul quale
presto saremo chiamati, magari a fare delle riflessioni. Allora, io penso che
è giusto tenere conto di ciò che i cittadini chiedono, è giusto tenere conto
di ciò che i rappresentanti del popolo chiedono e anche le forze politiche.
È giusto anche non ipotecare in futuro per le prossime generazioni, perché
ciò che è stato detto, c’è la necessità di investimenti, la necessità che, ad
esempio, i nostri impianti vengono adeguati e ce ne sono tantissimi.
Ricordo che ci sono anche Sindaci che oggi sono sotto sanzioni. Ci sono
impianti di depurazione che hanno bisogno di essere totalmente
ristrutturati, ci sono fognature che necessitano di essere adeguate. Allora,
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rispetto a queste situazioni, io penso che fino infondo i nostri cittadini, e
vado a terminare, i nostri cittadini chiederanno a noi e ai Sindaci, di fare in
modo che magari l’acqua che possono bere sia più buona di quella di
adesso. Che magari l’ambiente venga maggiormente rispettato attraverso
la
realizzazione
di
impianti
che
possono
garantire
un
migliore
efficientamento ed una maggiore qualità delle acque di scarico. Vi ricordo
che, per esempio, c’è tutto un problema legato ai nitrati che riguarda
anche il mondo agricolo, c’è tutto il tema delle fognature che disperdono,
questo sì, c’è anche il tema delle condotte che disperdono, in realtà in
questi anni è stato fatto anche un lavoro che riguarda i lavori importanti,
devo dire, che c’è stato da parte di tutte le Società che gestiscono. Ora, io
vi lascio con questi elementi di riflessione. Non guardiamoci troppo
l’ombelico, guardiamo quello che sta accadendo intorno a noi e al nostro
paese, rendiamoci conto fino infondo, che gli Enti Locali anche le Regioni,
anche lo Stato, stanno facendo i conti con una situazione che è prefallimentare. Pre-fallimentare e ce ne stiamo accorgendo ogni giorno, nei
tentativi di chi ha la responsabilità di condurre questo paese, anche in un
momento così difficile, istituzionale, che stiamo vivendo anche in queste
ore, documenta e io ne percepisco la drammaticità, come occorre un di
più di amore per il nostro paese, occorre un di più anche di comprensione
delle dinamiche che avvengono a livello internazionale e magari, un po’
meno di ideologia io oggi questa prospettiva in diversi interventi l’ho colta,
e per me questo è un segnale positivo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Malvezzi. La parola a Trespidi.
50
CONS. TRESPIDI
Io credo che fra di noi dobbiamo tentare di fare un’operazione verità.
Stiamo giocando a carte scoperte, oppure c’è sempre la carta coperta che
poi si tira fuori il jolly e si cambia le carte in tavola? Io credo che, si teme
che ci sia il jolly da tirare fuori all’ultimo minuto, forse, non stava lottando
fino infondo il contenuto della delibera che ci apprestiamo a fare. Noi
stiamo delineando un percorso nel quale si prevede la modifica statutaria
e chiaramente, la questione del controllo analogo è propedeutico
comunque all’affidamento in house. Per cui, come dire, pur non chiedendo
l’atto di revocare la delibera che assume a livello gestionale, comunque, ci
apprestiamo a fare di diverso da quello che è stato deliberato, ma che la
Conferenza dei Comuni ha comunque chiesto e ottenuto a stragrande
maggioranza dell’assemblea che ci è stata a maggio. Per cui, penso che
noi dobbiamo scrivere al territorio cremonese dopo che 12 anni,
finalmente, siamo arrivati ad una Società unica, finalmente la politica sta
cercando di fare la politica, e finalmente ai cittadini cremonesi si da un
unico gestore del servizio idrico, partendo anche da un dato e da un
presupposto, che quando con il Presidente del Consiglio siamo andati ad
Arezzo, se ti ricordi, quando ci siamo confrontati con gli aretini, ci dissero
che se avete se avete ... delle Società pubbliche, il percorso sarà molto,
ma molto impervio. Anzi, saranno loro che detteranno i tempi e il modello
che si realizzerà. Io devo, credo, e tutti dobbiamo considerare che le
nostre Società pubbliche, non solo non hanno ostacolato il percorso, ma
se vogliamo l’hanno anche trasferito, tant’è che stanno facendo operazioni
che comunque, consentono di raggiungere l’obiettivo di avere una Società
detenuta interamente dagli Enti pubblici. Per cui, credo che da questo
punto di vista il rivendicare quelle che sono state le condizioni preliminari,
51
dire che noi l’avevamo detto, oppure quant’altro, serva a poco perché
quello che vogliamo fare è guardare al futuro e non vedere il passato. Se
guardiamo il passato devo dire che il modello con l’operazione che stiamo
facendo oggi, me l’avete bocciato tutti in una mozione del dicembre
scorso. Però come dire, non è un problema questo. Cioè l’importante è
che si arrivi all’obiettivo che si vada avanti, che si realizzi, ma soprattutto,
che come dire, l’affidamento e le cose che si chiederanno alla futura
Società di gestione, siano cose importanti come, come dire, nell’ascoltare
anche l’altra Società, i lavori che hanno fatto, di persuasione verso i
cittadini sul come comportarsi rispetto al consumo dell’acqua. Sarebbe
interessante sapere qual è nel territorio cremonese, il consumo di acqua
minerale. E valutare quant’è il quantitativo che viene utilizzato, che viene
bevuto, rispetto a quello che è quello dell’acqua pubblica. Io ho avuto
anche l’opportunità di vedere come si sta lavorando nei nostri centri di
valutazione dell’acqua, il tipo di emulazione, ma anche analisi e
quant’altro. Devo dire che noi abbiamo un acqua più che eccellente.
Però... quasi da imbottigliare, quasi da imbottigliare. E credo che uno dei
compiti che avrà la Società debba anche essere questo, cioè incentivare
quello che è l’uso o no dell’acqua minerale. L’acqua del rubinetto,
incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto sconfessando un po’ quelli che
sono i consumi dell’acqua minerale. Credo che debbono fare anche opera
di educazione, cioè non credo che sia una grande opera di educazione il
rispetto al consumo dell’acqua da non poter risolvere, non andiamo a
vedere i motivi per i quali. Però dobbiamo guardare avanti e non guardare
indietro, e tentare di fare un ragionamento che ci consenta guardare al
futuro in modo trasparente senza vedere praticamente che c’è jolly brutto
da tirare fuori. È vero che non è stato un percorso lineare, un percorso
difficile, però credo che tutti dai vari versanti abbiano lavorato per arrivare
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ad un obiettivo comune per cui, non si tentato di far prevalere interessi
particolari. E credo che Virgilio quando dice che il Sindacato tutela solo
interessi particolari, secondo me sta un po’ esasperando l’interpretazione
che è l’azione del Sindacato. Non credo che il Sindacato stia tutelando
interessi particolari, almeno che non sia un Sindacato autonomo, o
quantomeno, un Sindacato di un certo tipo. Per cui, direi guardiamo
avanti, non siamo arrivati, non siamo arrivati, è un percorso che comincia
oggi, mi auguro che finisca entro la fine del mese prossimo, oppure il
mese di novembre, e che si voti quasi nel 2014 con una Società unica, un
affidamento diretto anche se temporaneo per tre anni. In questi tre anni
avremo modo di valutare, quelli che stanno a gestire, qual è il modello più
efficiente e il modello più adeguato, per gestire il servizio idrico nel nostro
territorio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Trespidi. È il momento del Consigliere Mainardi.
CONS. MAINARDI
Io volevo in primo luogo rispondere ad Agazzi, sulle larghe intese. Noi
saremo presenti a votare questa delibera, perché la riteniamo giusta e
voteremo a favore, come saremo presenti per mantenere la funzionalità in
Consiglio. Usciremo quando riterremo opportuno uscire. Però se Agazzi
ha dei problemi con la maggioranza, può benissimo presentare un ordine
del giorno di sfiducia nei confronti della Giunta e noi, glielo votiamo due
volte. No, no ... di sfiducia nei confronti dell’opposizione non si può,
perché l’opposizione non governa. Se Agazzi ritiene di farlo, noi lo
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voteremo due volte, non una, due volte. Secondo. Io sono d’accordo come
l’ha impostata lei, signor Presidente, un atto normale dopo un dibattito
normale e anzi, democratico, che c’è stato, anche se lei ha posizioni
diverse. Mi meraviglio di questo dibattito. L’acqua pubblica a Cremona c’è
sempre stata. Cioè non è che c’è stata l’acqua privata. L’acqua pubblica
c’è sempre stata, per me. Perché le Aziende pubbliche adesso sono
retrocesse, si fa tutto quello che si vuole. Ma le Aziende pubbliche che
hanno gestito l’acqua sono gestione di acqua pubblica. E credo che noi
abbiamo riconfermato la possibilità di gestire, rispetto alle valutazioni del
referendum, rispetto alle altre cose, quello che sta avvenendo, che sta
avvenendo. Facciamo un operazione di unificazione delle Aziende, io
sono coerente, non ero d’accordo sul misto... sulla Società mista con il
Presidente Salini, come non ero d’accordo, come Capogruppo del PD, con
la gestione mista, Biondi, della precedente Amministrazione. No, io sono
coerente. Non te ne sei accorto, però non l’abbiamo fatta. No, no, non eri
in splendida solitudine, me lo ricordo benissimo la riunione che abbiamo
fatto qui in cui abbiamo detto che quella proposta non era accettabile.
Detto questo, poi dopo sai, io ho l’età, posso anche dimenticarmi, l’età
avanza e quindi... Detto questo, io credo che si debba prendere atto di
una cosa: rispettiamo la decisione dei Sindaci, rispettiamo la decisione
referendaria, ci saranno problemi poi, se ci saranno problemi li
affronteremo. Come si affrontano tutti i problemi che devono sorgere. La
cosa che non possiamo più accettare, e credo che la Provincia e tutti
dobbiamo operare in questo modo, è che si concluda quest’operazione e
che quest’operazione ci permetta di dare risposte ai problemi concreti
della gente. Ai problemi concreti della gente. E io non sto a rivendicare
niente. Non sto a rivendicare niente. Sto dicendo che c’è stato un dibattito
democratico in questa Provincia, c’è stata una partecipazione dei Sindaci
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efficiente ed efficace, c’è stata una riflessione complessiva di forze vere, di
questa Società che ci hanno permesso e ci permettono una soluzione,
saranno quelle forze vere, che ci permetteranno di superare le difficoltà
che avremo. E che si avranno come tutte le Società. Private e pubbliche,
hanno in questa situazione economica. Quindi tutte le Società private e
pubbliche hanno in questa situazione qua. Quindi, noi voteremo a favore.
Invitiamo innanzi tutto i Sindaci a fare la stessa cosa che stiamo facendo
oggi, perché questa è una delle condizioni. E le diciamo un'altra cosa. Dal
momento in cui si discuterà lo Statuto della gestione, io credo che la
funzione dei Sindaci debba essere valutata per quella che è. E anche
quando si parla di un controllo analogo della Provincia, ci possa essere e
si debba considerare che non c’è solo la Provincia, ma ci sono i Sindaci, ci
sono delle comunità che possono essere importanti nello sviluppo di
questa cosa. Quindi, noi voteremo a favore.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Mainardi. Allora, dai vostri interventi mi sembra di
avere capito come ci ... i dati per il voto. Però, naturalmente c’è spazio
anche per palesare come si andrà a votare. Quindi, se vogliamo ... Prego,
prego, ora.
CONS. SALINI
A me sembra doveroso dare anche qualche riscontro degli interventi che
ci sono stati e specificare appunto, che lo spirito di questa delibera, è
appunto quello di arrivare ad una conclusione di un percorso che ha avuto
tutte le caratteristiche che avete ricordato. Una precisazione importante
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anche per dare al territorio, comunque, un riscontro non... cioè perché il
territorio non aggiunga preoccupazioni alle preoccupazioni che ha già.
Cioè, in questi due anni di discussione, discussione serrata, ecco, per
dire, non è corretto dire che abbiamo perso due anni. Gli investimenti sono
andati avanti, quindi, questo è un territorio nel quale, comunque, il ritmo
degli investimenti, fino ad ora, è stato quantomeno proporzionato alle
capacità che il territorio ha di reinvestire gli introiti derivanti dalla tariffa più
quello che ci arriva dagli organi superiori. Ed è vero che c’è stato un
ritardo di carattere politico-culturale, cioè è stata progressivamente rinviata
una decisione per ragioni di carattere politico, grazie al cielo, a fianco di
questo ritardo politico, non abbiamo avuto un ritardo degli investimenti.
Per cui, abbiamo un territorio che ha i problemi che sono stati rilevati,
perché vero che ci sono perdite importanti, è vero che ci sono difficoltà
nella depurazione in alcune zone, è vero che abbiamo un sistema fognario
allo stato di tragedia. Però siamo... abbiamo un servizio idrico integrato
certamente migliore di molti servizi idrici integrati, abbiamo un’acqua
ottima, in alcuni territori migliore che in altri, il territorio Cremasco ha
un’acqua migliore e quindi, ha costi, diciamo, di potabilizzazione inferiori ai
costi che sono sostenuti nel territorio cremonese, questo è un problema di
carattere morfologico, però gli investimenti sono andati avanti. È vero che
a questo punto noi siamo alla dead line, oltre qua non possiamo andare,
perché adesso siamo arrivati ad un impostazione dei Bilanci pubblici tale
per cui o si prende una decisione adesso, o effettivamente i nuovi limiti
all’indebitamento dei Comuni e del patto di stabilità ecc., ecc.,
impedirebbe questo ritmo di investimenti. Quindi è vero oggi noi non
possiamo più ritardare ed è uno degli elementi che hanno convinto
quest’Amministrazione a chiuderlo da un certo punto di vista il dibattito,
perché non ci sono più spazi, ok? Nonostante permangano le differenze.
56
Allora, qual è la mia e penso la nostra preoccupazione. Noi abbiamo
concluso una fase, la nuova fase è verificare fino infondo la sussistenza, e
questo è il primo passaggio, di tutti quei requisiti affinché Padania Acque e
Gestione abbia l’affidamento. I requisiti affinché Padania Acque e
Gestione abbia l’affidamento, sono diversi, uno di questi, è la presenza
diretta degli Enti Locali nella compagine societaria e lo stiamo facendo.
Speriamo che il ritmo, diciamo, delle delibere dei Consigli Comunali sia
serrato in modo tale che non ci siano ritardi. Gli ulteriori elementi da
verificare saranno la sussistenza del controllo analogo e qui mi permetto
di dare un riscontro alle osservazioni fatte sia dal Consigliere Virgilio, che
dal Consigliere Mainardi, ma anche sottotraccia mi pare che caratterizzino
le preoccupazioni di tutti, sono certamente orientato ad assicurare un
controllo analogo che, pur essendo in capo alla Provincia, debba essere
condiviso per i Comuni. Io questo l’ho sempre detto e questo è un
elemento anche di, come dire, di garanzia politica che ho sempre
sostenuto, io nella fase di discussione che ha preceduto la formazione
della Legge Regionale sull’argomento, ero delegato dell’UPL sull’idrico e
ho proposto io personalmente, addirittura che ci fosse il parere vincolante
della Conferenza dei Sindaci sui Piani di Ambito che conoscete,
caratterizzare, diciamo, l’assetto attuale. Ed è una forzatura giuridica con il
parere vincolante, tanto è vero che è stato oggetto dei legali Regionali che
l’hanno, diciamo, in prima battuta contestata e poi... Questo perché non si
da in un regime di equilibrio giuridico, un parere vincolante di un soggetto
che non ha la competenza. Se la competenza è in capo alla Provincia, è
un po’ particolare che vi sia un parere vincolante di un soggetto diverso
dalla Provincia, perché è chiaro che quel soggetto, di fatto, diventa una
co-competenza. La politica è arrivata a quella conclusione e vi assicuro
che è nel mio e nel vostro interesse, che lo stesso spirito caratterizzi la
57
costruzione del percorso che porti all’esistenza, alla sussistenza e al
controllo analogo in capo alla Provincia e ai Comuni, per quanto riguarda
la futura gestione e l’affidamento del servizio prevede anche che la
Società che intende essere destinataria al servizio, dimostri di essere in
grado di fare gli investimenti. È chiaro che vi è la necessità di verificare la
capacità economico-finanziaria del soggetto, in ordine alla capacità di
realizzare gli investimenti che il Piano d’ambito ha approvato. Il Piano di
ambito ha approvato sul triennio circa 70.000.000.000 di Euro di
investimenti, è necessario che la Società che vuole avere l’affidamento,
sia in grado di sostenerlo. Il nostro compito è semplicemente questo:
capire se ci sono le condizioni perché gli investimenti si realizzino e che
nello spirito di molti, non di tutti, ma di molti, la discussione sui modelli
gestionali è stata sempre orientata a capire quale fosse la formula migliore
per assicurare la presenza di un territorio di una Società capace di fare
investimenti. E questa rimane la preoccupazione di fronte a chi riteneva
che fin da subito, già due anni fa, un certo tipo di assetto societario
avrebbe garantito
la capacità di realizzare
investimenti,
altri in
maggioranza, hanno ritenuto che quel modello societario, pur essendo
capace di garantire gli investimenti, non fosse coerente con un certo tipo
di assetto, io personalmente, siccome non sono ossessionato dai problemi
politici, ma sono, diciamo, mi assumo la responsabilità del Governo del
territorio, pur ribadendo che ci sono vie diverse, alcune, a mio parere più
spedite, altre più complicate da costruire, ma il mio obiettivo rimane lo
stesso: garantire al territorio una Società capace di fare gli investimenti.
Allora, noi abbiamo la necessità quindi, di essere molto rigorosi da questo
punto di vista. Dobbiamo fare tesoro dei fallimenti che sul territorio, gli
affidamenti in house, hanno accumulato, e non commettere gli stessi
errori, perché dobbiamo riuscire ad evitare che anche a Cremona succeda
58
quello che è successo a Lodi, quello che è successo a Bergamo, che è
successo là dove si è ritenuto in maniera un pochino rigida, di non
accettare alcune modifiche, non dico di accettare e di privatizzare l’acqua,
queste sono forzature, giustamente, anche voi l’avete sottolineato, ma di
trovare quei correttivi che non rallentino gli investimenti. La discussione di
oggi o è orientata a quest’obiettivo o non lo è. Il riferimento fatto dal
Consigliere Virgilio al Premio Nobel Hostrom è un riferimento perfetto, la
Hostrom ha preso il Nobel sull’econom propriertys, cioè su quei beni
comuni che non sono né dello Stato, né del mercato, ma che sono gestibili
da quel processo di democrazia gestionale che evita la cannibalizzazione
di questi beni, l’acqua ne è un esempio, sia da parte del mercato, che da
parte dello Stato. Io sono di quell’opinione, è questo il punto: evitare una
cannibalizzazione da parte del mercato o da parte dello Stato. (voce fuori
microfono) Questo è il tema, esatto, perché sono... è proprio il contrario,
essendo proprio la caratterizzazione di questi beni, è proprio il fatto di
essere di tutti, di tutti, e quindi, la storia ci ha... la Hostrom fa riferimento a
modelli cooperativi che abbiamo, diciamo, in Sud America, che hanno
alcune caratteristiche particolari, difficilmente attuabili da noi, però
insomma, il punto di riferimento secondo me, il riferimento anche culturale
a me piace molto. Lo dico al Consigliere Virgilio, e mi permetto di dire mi
piace dire che davvero la discussione è accesa a questo tipo di
approfondimento, perché questo è un po’ forse quello che manca, cioè la
disponibilità a non, a non trattare l’argomento come dire, con la foga della
campagna elettorale. Però mi rendo conto che a tutti la Hostrom non
interessa, comunque a me interessa quindi, ho reagito volentieri alla cosa,
alla sottolineatura fatta da Virgilio. Quindi, da questo punto di vista finiamo
il percorso. La stiamo aggiustando giuridicamente, la dobbiamo aggiustare
anche nel tema del controllo analogo, dobbiamo capire se sono capaci di
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fare gli investimenti, cioè se sono capaci di farli, e là dove ci saranno,
come ci ricordava Mainardi, dei correttivi da fare, li faremo. Speriamo di
non doverne fare di troppo importanti di correttivi. È chiaro questo, è
chiaro che noi ci auguriamo che il percorso che è stato chiesto dai
Sindaci, sia un percorso che fra due mesi non ci costringa a dire non
hanno i soldi, non hanno il mutuo, non hanno gli affidamenti sufficienti,
perché noi come territorio, ci mettiamo nelle condizioni di garantire la
maggior collaborazione possibile, affinché non ci siano ulteriori ritardi. Vi
anticipo che, chiaramente, l’ATO e la Provincia hanno pensato anche a
delle contromisure affinché qualora dovesse rivelarsi e manifestarsi
qualche problemino di carattere economico finanziario, nel soggetto
giuridico di cui stiamo parlando, comunque gli investimenti continuino.
Quindi, mi pare che in effetti, il contributo dato dalla discussione sia
importante, vi assicuro che anche oltre la discussione è stato fatto un
lavoro che permetta anche di sanare quegli eventuali con d’ombra, lasciati
appunto, come tali da una discussione che, inevitabilmente, è stata un po’
generica, a volte ha consentito di avere degli approfondimenti utili, a volte
ha un po’ divagato, però insomma, fortunatamente c’è qualcuno che sta
sul pezzo e quindi, io mi auguro che entro brevissimo questa Società
ottenga l’affidamento e do sicurezza a tutti in ordine al fatto che, in ogni
caso, gli investimenti non si interromperanno.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie Presidente. La parola al Consigliere Gelmini.
CONS. GELMINI
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Grazie Presidente. Vorrei, senza entrare troppo nel merito di tutto ciò che
è già stato detto, aggiungere un ulteriore elemento a questo dibattito, o
meglio, condividere con voi un auspicio e una preoccupazione, mi sembra
che, e questo emerge dalle dichiarazioni di tutti, che questo sia un
momento importante per arrivare all’affidamento della gestione e quindi,
del servizio idrico a questa Società unica e partecipata dagli Enti Locali.
Questo va benissimo, tutte le discussioni e gli interventi che avete fatto...
non voglio entrare nel merito ma, voglio aggiungere questo: va bene il
ragionamento attuale di voler affidare a questa nuova Società questa
gestione, ma spero che nel breve e medio termine, più breve che medio,
si arrivi anche a discutere delle restanti Società o meglio, della chiusura
delle restanti Società, o meglio, degli sprechi e quindi, di evitare gli sprechi
che inevitabilmente si creerebbero, con la rimanenza di tutte le Società,
quindi, che non andrebbero più ad adoperare. Spero che questo problema
venga affrontato, auspico che questo sia, questo momento sia condiviso
per arrivare ad una gestione unica che preveda anche appunto,
l’abbattimento di questi troppi CDA che, sicuramente, ci sono ancora in
Provincia. Di conseguenza, una opportuna e approfondita analisi, sui costi
di gestione di questa Società, inerenti per esempio al personale e a tutte
quelle voci di spesa che, negli Enti Locali vengono così approfonditamente
controllate dal patto di stabilità ecc., a tutte le altre... Ma, anche in questi
CDA nascondono quell’odiato spreco pubblico, che poi, va a creare
quell’enorme debito pubblico che grava sulla testa dei nostri cittadini che è
un peso per tutti noi. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
61
Grazie Consigliere Gelmini. C’è ancora spazio per intervenire, per... è
così? Non ci sono più richieste? Per dichiarazione di voto, reputate di
dovere sintetizzare qualcosa? Avete già esplicitato? Già dato. Procediamo
alla nuova votazione. Duplice anche in quest’occasione, la prima per il
dispositivo e per l’immediata eseguibilità.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione:
presenti n. 26 Consiglieri,
votanti n. 25
(temporaneamente assente Cons. Doldi); favorevoli n. 23; astenuti n. 2
(Dusi, Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
Consiglieri,
favorevoli
presenti n. 26
votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Doldi);
n.
25.
Ne
proclama
l'approvazione
all'unanimità.
La
deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 78 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Abbiamo terminato la trattazione delle delibere giuntali, passiamo ora,
come
concordato
in
ufficio
di
presidenza
62
alla
trattazione
delle
interrogazioni. Ne abbiamo ipotizzate quattro. La prima è di competenza
dell’Assessore Orini, che però essendosi dovuta assentare per qualche
momento, mi ha pregato di farla slittare in coda. Procediamo quindi alla
trattazione dell’oggetto n.12.
Oggetto n. 12 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE TORCHIO
AVENTE AD OGGETTO DOPO CIGNONE CONTINUA LA DISCARICA
SELVAGGIA CON 28 MILA METRI QUADRATI DI RIFIUTI INQUINANTI
ALL’EX MACELLO DI CREMONA.
CONS. TORCHIO
Sì, la considerazione è che per un certo periodo il nucleo elicotteristico dei
NOE ha sorvolato, ed è andato a rilevare praticamente ogni cosa e in
effetti, la questione era legata proprio a quelle aree che in base alla
proposta urbanistica erano proprio le più vocate proposte che il Comune di
Cremona aveva fatto. Nella fattispecie, il livello di vulnerabilità è che
mentre a Cignone era un privato, lì non si sa bene se quelli che gestivano
per conto terzi o quanti altri, avevano occupato quest’area che è a ridosso
delle abitazioni private e creando quindi, non tanto per uso degli elicotteri,
dei velivoli, ma in generale per la diffusione della notizia, l’allarme. Ma
rispetto all’interrogazione io ringrazio naturalmente per la risposta quale
essa sia, però poi le Amministrazioni le Aziende elettriche e quanti altri, si
sono impegnati e quindi, c’è un quadro di evoluzione rispetto al reato, al
presunto reato che è stato individuato. Però non è stata l’ultima, e
probabilmente, non lo sarà nemmeno all’infinito, delle situazioni di
degrado, perché poi la stessa questione era venuta fuori sull’area della
63
stazione ferroviaria, per quanto riguarda rete FS o non so come si chiama,
nello scorporo, nello spezzatino aziendale a suo tempo deciso, RFI o
quello che è e quindi, di fatto la situazione è in costante incremento la
preoccupazione e l’allarme dei cittadini, è che mentre a livello locale i
nuclei volontari ecologici ... e tutti questi qui, vanno a dare le multe a chi
brucia la foglia nel campo o il sacchetto, dall’altra parte ci sono situazioni a
macchia di leopardo che riguardano anche aree pubbliche, che sono
invase dalla presenza di questi aspetti. E a questo punto, non per
insistere, una raccomandazione rispetto al ventaglio dei ruoli che sono
sciolti dalla nostra Polizia Provinciale è anche legato al fatto che con un
organico diverso e per le mansioni che non siano esclusive sulle multe,
sarebbe opportuno, magari, un impiego più legato anche a questi aspetti
dell’abuso che avviene per i rifiuti. Ovviamente, con rispetto per il ruolo ed
il lavoro che stanno svolgendo i nostri Agenti della Polizia Provinciale che
è fuori discussione, mai stato messo in dubbio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie
Consigliere
Torchio.
Le
faccio
rispondere
direttamente
dall’Assessore Pinotti, prego.
ASS. PINOTTI
Eccoci. Sì, per la risposta a quest’interrogazione devo dire che ripercorro
per sommi capi quanto relazionato in merito alla questione di Cignone. Lei
si ricorda quello che perfettamente avevamo detto in quell’occasione, nel
senso che, nel caso specifico nell’area dell’ex Macelli il Comune di
Cremona, come Provincia di Cremona, non siamo stati coinvolti da noi né
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nelle operazioni di sequestro, né per quanto riguarda la messa a
conoscenza dei verbali di sequestro giudiziario e quindi, non abbiamo
ulteriori informazioni rispetto a quelle che sono state di pubblico dominio.
Voglio semplicemente ricordare, ma perché è proprio la normativa che
definisce il quadro delle responsabilità e degli Enti coinvolti nei casi di
abbandono di rifiuti, in questo caso l’Ente competente per il ripristino
ambientale è comunque individuato nel Comune al quale noi non siamo
mai venuti meno nel fornire le indicazioni che possono essere messe
nell’ordinanza sindacale per il ripristino, per il ripristino ambientale. Per
quanto invece riguarda l’azione interforze, è un’idea molto interessante,
bella da perseguire che già attualmente, noi perseguiamo quando
interveniamo in casi di questo tipo, ad esempio, ricordo nel caso di
Cignone siamo sempre noi a coinvolgere i NOE per poter effettuare
un’attività così definita interforze. Certo, una mappatura sistematica e
molto dettagliata dell’intero territorio, è difficilmente perseguibile per la
grande disponibilità di risorse economiche e anche di personale che
dovrebbero essere messe in cantiere. Nonostante tutto, proprio settimana
prossima, ho un incontro anche con le nostre Guardie Ecologiche per non
far venire meno e per mantenere un costante presidio del territorio. Per
quanto diceva insomma, le responsabilità che al momento sul caso
specifico, non è possibile attribuire ad alcun soggetto fisico e giuridico la
responsabilità per l’abbandono dei rifiuti in zona ex Macello. Ricordo
ancora una volta, che l’art. 192 dell’articolo 152 del 2006 cioè il Testo
Unico Ambientale pone in capo al Comune il compito di rimuovere i rifiuti
qualora i soggetti responsabili, di solito con il proprietario dell’area, non
ottemperino ai contenuti dell’ordinanza sindacale. Questi sono, è quanto
dispone la legislazione in merito, con qualche limite e con un impegno che
65
il nostro servizio non viene... non fa mai venire meno nel caso si
verifichino casi di questo tipo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Consigliere Torchio, se vuole rispondere, prego.
CONS. TORCHIO
Sicuramente per quello che è l’andamento io non posso che ringraziare.
Devo dire una considerazione: che siamo in un economia da guerra e che,
così come stanno ripulendo i cimiteri di tutto il rame, prolificano le
discariche abusive. Quello che è grave è che in aree presidiate e di
proprietà pubblica questo possa avvenire in una maniera crescente sul
Piano esponenziale. E quindi, io non lo so ma gli strumenti di vigilanza o
il ... Pollastrelli vari, ecco, voglio dire, tutte queste specializzazioni, alla
fine, se non portano al risultato complessivo di bloccare questi fenomeni di
depredazione del territorio di inquinamento, diventa come la terra dei
fuochi che c’è attorno a Napoli. Ecco, e questo è drammatico, perché la
questione di questi passaggi illeciti e di tutto quanto è, ne rimane di poche
persone che, con le precise responsabilità che nottetempo occupano
quello che è stato messo a disposizione della comunità per dei servizi ai
cittadini. Questo è anche per le piazzole di sosta, per le piazzole
ecologiche, quindi, noi la linea di tendenza è di raccomandare una linea di
attenzione su tutti questi aspetti e augurandoci, evidentemente, che
queste infiltrazioni non siano sempre più invasive. Grazie.
L'interrogazione viene inserita al n. 79 del registro delle deliberazioni
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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie. Ripeschiamo l’interrogazione del Consigliere Torchio nella
quale si domanda:
Oggetto n. 11 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD
OGGETTO:
RICOLLOCAZIONE
LAVORATORI
EX
TINTORIA
EUROPEA DI ISOLA DOVARESE E SITUAZIONI ANALOGHE IN
PROVINCIA.
CONS. TORCHIO
La ringrazio. Ho l’impressione avendone parlato anche con l’Assessore,
che la vicenda richieda qualche approfondimento, non tanto per criticare le
modalità operative e nemmeno la sensibilità che l’Assessore e i settori che
l’Amministrazione ci ha illustrato. Quanto per una verifica, per la
concretezza dell’intervento delle Agenzie che sono state messe in
movimento. Io ho l’impressione che lo dicevo anche ai Sindacati qualche
giorno fa, noi non possiamo alimentare delle Agenzie che alimentano se
stesse, o la formazione del formatori, perché noi dobbiamo pensare a
rimettere a posto i lavoratori. Mi pare che il professor Catalano, in qualche
trasmissione notturna qualche decina di anni fa, forse, è arrivato alle
stesse, agli stessi risultati. Il problema è che oramai il meccanismo
cosiddetto istituzionale sta autoalimentando una serie di speranze che non
producono sbocchi concreti. Ho l’impressione che anche a sinistra la parte
dei lavoratori che si riconosce in gran parte fuori oramai, da questo
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sistema e da questo schema elettorale, noi dobbiamo porre dei rimedi. E
quindi, non è tanto l’entità delle risorse, signor Assessore, quanto come
possiamo in futuro spenderle. Recentemente sulla vicenda Tamoil sono
emerse delle critiche con dei comunicati che però non hanno visto la luce
se non circolo degli indiziati, come gli addetti ai lavori. Il problema è dopo
l’operosa iniziativa delle istituzioni a Roma e qui ad Isola Dovarese con il
Comune che manco si è seduto al tavolo dei negoziati, perché ha ricevuto
in dono un’Ape dall’ex imprenditore che ha tacitato ogni azione critica ed
opportunistica. Quante Api dovremo avere, ecco, per risolvere i problemi?
La questione della Tamoil è quando saranno finiti gli incentivi, questi a
48/50 anni saranno con le terga sul pavimento, per terra, cosa faremo e
cosa potremo fare con gli altri 250.000 Euro di fondo? Non sono sufficienti
per l’universo delle richieste e delle esigenze che ci sono. Nel frattempo
l’elenco delle Aziende, anche quelle che non si possono pronunciare
come Abiles aumenta, la gente è in condizioni di estrema precarietà. Ci
troviamo centinaia di persone fra Tamoil ... ecc. Ecco, cosa fare? Questo
è in sostanza il quesito. Io ho posto questo problema, perché vi sia la
sensibilità in maniera diretta o con qualche mecenate sponsor che ha
avuto magari in Provincia di Cremona affidamento di lavoro per qualche
centinaia di milioni di Euro, come avviene nel settore dell’energia, di
provvedere mettendosi una mano sul portafogli, a compensare i fondi
necessari per introdurre queste persone nell’unico ramo che da ancora
profitto. E sappiamo tutti è un business che è quello energetico. Lo ha
capito con il collegamento con Azerbaigian dei grandi riferimenti energetici
mondiali, possiamo capire se la Provincia di Cremona diventa un punto di
riferimento per lo stoccaggio di tutta l’alta Italia. Io la ringrazio Assessore,
so che da tempo ha pronta la risposta e sono quindi tutto orecchie per
sentirla.
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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. Prego, Assessore Orini. Prego.
ASS. ORINI
...Onorevole Torchio da tempo vi era quest’interrogazione, poi per una
serie di ragioni anche legate alla pausa estiva, è finita adesso. Ma in effetti
stando solo su Isola Dovarese non è cambiata molto la situazione rispetto
a due mesi fa. Come sapete, lì sono tre, diciamo, gli Enti che si occupano,
diciamo, della ricollocazione e sono lo IAL Lombardia, il vecchio IAL CIS,
diciamo, l’ENAIF ... sono peraltro Enti non certo imposti dalla Provincia,
ma scelti dalle rappresentanze sindacali degli stessi lavoratori. La
ricollocazione nel caso di Isola Dovarese è molto difficile, in parte, per le
ragioni prima messe in evidenza dallo stesso Onorevole Torchio, in parte
aggiungiamo senza, penso, tema di come dire, offendere alcunché, ma
per amore di verità che le professionalità sono, diciamo, a volte
abbastanza come dire, parcellizzate e a volte spesso si tratta in quel caso
di lavoratori, chiamiamoli generici che quindi, fanno fatica, chiaramente, a
ricollocarsi. Molti di essi vengono da altri paesi e hanno provato quel
lavoro e hanno... incontrano una fatica, ripeto, maggiore per una
questione di professionalità. Devo anche dire e questo è stato anche
ammesso dai Sindacati che, in alcuni poli dei lavoratori e delle lavoratrici
c’è stata anche una certa tra virgolette resistenza anche ai percorsi che
dovevano fare, perché è chiaro che ricollocarsi dopo magari anni in cui si
è abituati ad un certo lavoro, dover apprendere, e doversi anche spostare,
ecco, di qualche magari chilometro, non è sempre facile. Quindi,
69
concorrono oltre alle situazioni esternate dall’Onorevole Torchio, parlo di
Isola Dovarese in particolare, anche queste altre situazioni. Devo dire
comunque, che il settore lavoro è molto impegnato, sia su Isola Dovarese
che anche sulle numerose altre situazioni presenti in tutta la Provincia, nel
cremasco abbiamo delle situazioni legate, come sappiamo, alla crisi
edilizia e anche del legname. Nel cremonese è stato già esternalizzato
riguardo a Tamoil ma, potremo aggiungerne delle altre. Ecco, il settore è
molto attivo. Proprio ieri è stata presentata una iniziativa Lavoro Subito in
cui utilizzando il mezzo, diciamo, del tirocinio come fonte per far entrare in
questo caso, non solo i giovani, dall’8 gennaio i giovani, ma prima proprio
gli over 45 che sono stati espulsi dal mondo del lavoro, ecco, si ritiene di
poter far qualcosa, in questo caso, lo sponsor è la Fondazione CARIPLO.
Ecco, anche lì però, io l’ho sottolineato anche ieri, occorre sensibilità a
metterci in gioco da parte del lavoratore, ma anche disponibilità da parte
delle Aziende e quindi, mi sono permessa anche di cercare di coinvolgere
le Associazioni di categoria come punto di snodo. Poi, per quello a cui
accennava l’Onorevole Torchio diciamo più ampio, è chiaro che il settore
da lei indicato, può essere un settore veramente strategico e quindi, in
futuro, sicuramente in un futuro anche prossimo, bisognerà assolutamente
tenere presente, diciamo, questa prospettiva. Ecco, io ricordo che a breve
dovrebbe essere fissato, se non ci sono problemi da parte dei vari
componenti, per il 10 ottobre un tavolo di governance dalle politiche attive
a passive, ma io sottolineo lative, in questo caso, del lavoro, che insieme
alle Associazioni di categoria e ai Sindacati stessi, dovrà affrontare,
diciamo, una serie di problematiche tra cui quelle messe in evidenza, non
nascondendosi che data la situazione di grave e perdurante crisi ormai
strutturale, è difficilissimo arrivare alla risoluzione. Però la Giunta, per
quanto mi riguarda, non rientra nelle mie corde, e quindi, ritengo che
70
utilizzammo le risorse non solo finanziarie ma anche umane e progettuali,
si possa lavorare per cercare di ottenere il più possibile in questo difficile
campo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Torchio, deve controbattere?
CONS. TORCHIO
Per significare la comunanza di vedute, chiederò di fronte alle
Amministrazioni locali abbandonate all’inazione, come a Isola Dovarese,
che cosa potrà succedere e se è immaginabile che l’Amministrazione di
Bordolano gestisca lei il rapporto con la ... con un appalto da
80.000.000.000 di Euro senza porre i problemi ad una dimensione di
carattere Provinciale. È questo il vero problema. Quindi, noi al tavolo del
10 ottobre con le politiche attive o passive del lavoro ... senza parola, però
chiederemo di venire, penso di interpretare il pensiero anche di altri
colleghi che hanno voluto una Conferenza Provinciale su questi temi, e
abbiamo tenuto a San Vitale qualche tempo fa. Perché anche se la
Provincia dovesse declinare e non esserci più, non è pensabile che
Amministrazioni di 500/1.000 abitanti si mettano ... dei problemi che sono
dell’intera Provincia e dell’intera Regione. Quindi Assessore, su questo
non ci siamo. Se la ... che ha avuto un appalto di 60 o 70 milioni, vuole
tirare fuori 50 o 100.000 per dare la possibilità della mobilità ed
incrementare il fondo della Provincia noi questo vorremo chiedere, anche
perché mi risulta che è in mora il sistema ENI di realizzazione degli
impianti di stoccaggio sotterraneo. E questo comporta una sanzione a
71
livello europeo di diversi milioni di Euro. Quindi, è molto più facile avere la
sinergia territoriale che non avere una sanzione di questa natura o
comunque, più auspicabile. Ecco, io lo ringrazio ma mi pare che nel
sistema comunque complessivo vi sia un avvitamento burocratico anche
della componente sindacale, che non pesa all’interesse diretto dei
lavoratori, ma quanto ad autoalimentare quelle che erano le proprie
prospettive. Se però i lavoratori non ci sono, non si può pensare che solo i
pensionati mantengono l’attività sindacale. Quindi, è evidente che la
realizzazione
delle
nuove
opportunità
di
lavoro,
di
mobilità,
è
fondamentale per noi, perché alla fine, saremo mostrati a chiamare la
pace in base anche a quello che abbiamo realizzato in termini concreti.
Grazie.
L'interrogazione viene inserita al n. 80 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. Procediamo con l’oggetto n.13.
Oggetto n. 13 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. VAILATI AVENTE AD
OGGETTO SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE.
CONS. VAILATI
L’interrogazione risale all’inizio del giugno scorso, quando cioè era entrato
in vigore il nuovo contratto e soprattutto, si erano viste le prime criticità
dell’orario estivo che doveva essere, e poi lo è stato effettivamente, una
72
sorta di banco di prova in vista dell’autunno e dei grossi problemi che
l’avvio
delle
scuole
comportano.
Caso
vuole
che
si
affronta
l’interrogazione proprio mentre sta partendo l’orario invernale che quindi,
diventa importante la risposta che si darà oggi, dovrebbe spero, sollevarci
rispetto al prossimo futuro, almeno che, alcune domande, non siano state
risolte. Per cui, ha senso quest’interrogazione per sapere, ad esempio, a
che punto è l’informazione con i Comuni, il servizio pubblico e diritto dei
cittadini anche fuori dalle tratte economicamente redditizie, gestione unica
o ancora di fatto divisa tra le Aziende in base alle storiche tratte che
facevamo prima. È questo un po’ l’elenco delle domande che erano
presenti nell’interrogazione, per esempio il discorso del trasporto pubblico
su chiamata, che mi sembra migliorato tanto. Ecco, queste erano le
domande.
Una
risposta
che
riteniamo
abbastanza
importante
a
settembre ...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Vailati. Risponde l’Assessore Leoni.
ASS. LEONI
Non più tardi di sabato scorso abbiamo tenuto a Crema un convegno
realizzato dal Comune di Crema e patrocinato dalla Provincia, proprio sul
tema del trasporto pubblico. E in quella sede è stato proprio presentato in
modo dettagliato tutto il sistema trasportistico che grava su Crema e quel
territorio. Non so se devo rispondere punto per punto, se faccio un
ragionamento generale, per l’attenzione a quella che s’è posta... Perfetto,
di fatto questo è un passaggio in divenire. Oggi, in questa fase di
73
assegnazione di nuovo contratto, di nuovo servizio, è stata un’azione a
garantire il servizio pubblico e a bloccare quello che era il rischio di non
riuscire più a garantirlo, ad erogarlo il trasporto su gomma. Quindi, fatto
questo, garantito questo, non è stato solo un fotocopia o un copia e incolla
del contratto, ma si è messa anche la ... per tentare di recuperare lo
storico dei servizi esistenti direi era un buon servizio quello che c’era,
parlo del Mio Bus, parlo del trasporto, diciamo, in generale su gomma. Noi
abbiamo tentato di, attraverso questo servizio e attraverso questo
contratto coinvolgendo subito i Comuni e quindi, un informazione sul
territorio è stata fatta, posso dirlo, a tappeto, perché abbiamo fatto più
incontri nelle consulte dei Sindaci. Abbiamo incontrato successivamente
diciamo nella sede della Provincia e poi, puntualmente, chi aveva delle
problematiche specifiche sono stati incontrati e sono stati coinvolti non
solo a dire dare una risposta alla richiesta, ma un coinvolgimento per fargli
comprendere quanto amministratori su in trincea e quindi, li definisco così,
quindi, al front office con il cittadino, a coinvolgere quello che doveva
essere una giusta informazione alla gente. Sono stati reintegrati, quelli che
parevano essere eliminati, il trasporto, ad esempio, Bagnolo-Maiano,
Bagnolo-Maiano-Monte, reintegrati, logicamente... proprio perché non è
un copia e incolla, ma è un tentativo di decentramento, come tutte le
operazioni di nuova progettualità o in parte di una nuova progettualità,
hanno bisogno di una fase di riassestamento. Le Aziende, proprio perché
siamo sollecitati da noi, sono attente ad adeguare quelli che sono gli orari,
alle dimostrare e vere esigenze, dov’è possibile farlo, logicamente. Direi
che siamo in una fase abbastanza concreta, si è concretizzato quello che
è il progetto, il servizio e il potenziamento del servizio Mio Bus voluto da
quest’Amministrazione recuperando un lavoro fatto con il facente
Assessore del Comune di Crema, è stato potenziato non tanto a raggiera
74
sulla ... di Crema. Io non riesco a parlare se c’è questo subbuglio,
scusatemi ma...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Ha ragione. Ascoltiamo l’Assessore in silenzio, altrimenti ...
ASS. LEONI
Quindi, il potenziamento del Mio Bus sulla base della scorta di esperienza
di Mio Bus, se ha fatto un progetto pilota nel quadrante nord-est della città
di Crema e quindi, da Crema verso Uncino e tutto quel territorio, creando
un servizio Mio Bus che manca che interagisce sui Comuni. Una ...
direttrice che ... sulla città Crema, si è creata una sorta di rete che poi,
confluisce su Crema. Questo progetto verrà poi, ci sono già dei buoni
risultati, ci sono delle risposte positive dei Sindaci su questo quadrante,
vedremo in che modo, se è necessario, potenziarlo anche a sud di Crema.
Nonostante che quei Comuni a sud di Crema hanno delle direttrici, un
pullman che passano direttamente nel paese e vanno in città. Quindi,
quello che è stato fatto, è stato fatto con un attenzione. Sono state create
delle condizioni all’Azienda, all’Azienda vincitrice della gara che il progetto
doveva essere contemplare il 70% rigido, quindi, il servizio rigido a
lavoratori e a studenti e il 25% sono mobili, quindi, al nuovo, alla miglioria.
Mi sembra che ci sia una buona risposta, soprattutto abbiamo anche...
abbiamo inaugurato, presentato alcuni bus in Piazza a Crema sabato vi
posso dire di alto livello. Alto livello, sono di... generazioni di sesta ... e
EO6 ... EO6, hanno un entrata, hanno solo un entrata e un uscita centrale
e quindi, hanno anche cercato di fare cultura su quello che è l’utilizzare il
75
servizio pubblico, qualche cittadino deve pagare il servizio pubblico. Sono
bus dotati anche di tecnologia innovata, cioè la videosorveglianza, c’è la
webcam che registra quello che sono gli impegni e i mezzi. c’è un
investimento importante in questi anni 8 anni di 2.000.000 di Euro che le
Aziende dovranno ... dovranno investire sul rinnovo. Quindi, c’è un lavoro
secondo me oggi è in divenire ma, sempre perfezionabile. Che poi si
pone, penso di terminare, quello che potrebbe essere un po’ cercare di
dare un quadro più generale, di pone e, diciamo, crea le condizioni come
prima Provincia, come prima Provincia, a livello Regionale e ancora
oggi ... nazionale, ha garantito il contratto dando il servizio pubblico ... Le
altre Province, è uscito anche in Conferenza sabato, in Provincia di
Genova sono disperati, probabilmente salteranno i contratti, salterà il
servizio ... su gomma. Altre Province sono nelle stesse condizioni. Credo
che noi abbiamo come Provincia, come tutti quanti abbiamo lavorato, per
creare le condizioni ... poi lasciare un testimone ai nuovi amministratori
bisogna lavorare l’Agenzia futura, e quindi, sarà garantito il trasporto
pubblico sul territorio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore Leoni. Consigliere Vailati.
CONS. VAILATI
No, semplicemente per dire lui sa quali sono i problemi che abbiamo
sollevato a suo tempo sulle cose. Uno dei quali era noi pensavamo che
questo progetto fosse di fatto stato preparato dalle Aziende, insieme alla
Provincia, ma dalle Aziende e come progetto, come proposta votato, e si
76
vedeva all’inizio il rischio che la Provincia, cioè l’Ente pubblico che è...
subisse quasi quello che loro avevano posto. Questo l’importante è che
cioè non si faccia più, cioè nel senso che man mano che s’integra il
progetto, man mano che diventa concreto nelle cose, ecco, il fare questo
non è solo il dialogo con la gente, ma che la Provincia faccia un suo ruolo
di servizio pubblico, a garante, insomma, dell’utenza. E mi sembra che
questa che è un po’ un, diciamo un effetto di origine, ma neanche forse si
poteva fare solo così se si voleva trovare le Aziende che lo facevano. Però
ecco, mi sembra che un rapporto su questo livello fra servizio pubblico
perché pur sempre rimane un servizio pubblico anche se gestito, ecco,
venga fatto e venga tenuto presente che le stesse Aziende di fatto non era
un’Azienda Unica in origine, hanno dovuto mettersi insieme quindi, molti
hanno voluto così alcune tratte erano loro. Ecco, percepirlo ecco, proprio
come un nuovo modo di intendere la cosa ... su quanto diceva sul Mio
Bus, sul
tentativo a nord-est ecc., mi sembra comunque un buon
camminare.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Prego. Grazie Vailati. Per una veloce controreplica. Assessore Leoni.
Grazie Assessore.
ASS. LEONI
Fra un po’ li provo tutti e tre. No, va bene, sono d’accordo. Confermo
quanto... quanto detto. Una precisazione perché è una precisazione di
ordine giuridico. Non è che il progetto l’hanno costruito loro, perché deve
rimanere agli atti. Il progetto... noi abbiamo messo nel bando delle
77
condizioni e delle esigenze e delle richieste. Le Aziende concorrenti al
bando dovevano presentare un progetto e raccontarlo. Questo sta a noi
decidere se il progetto è da ... buono o meno. È solo un chiarimento, è
solo un auspicio. Che quel servizio così com’è arrogato su Crema, sul
Cremasco, sia d’esempio anche per le altre Aziende facenti parte dell’ATI
perché la criticità forte che oggi abbiamo, è questa, in nessuna parte del
territorio si è efficientato, si lavora si è tutti... quindi, nessuno è perfetto,
perché anche loro hanno dei limiti, chiaramente. Noi siamo attenti,
cerchiamo sempre di riprenderli. Però l’esempio di impresa venga
utilizzato anche sul cremonese, e sul Casalasco dove oggi è un po’
carente come servizio. Quindi, l’esempio, la positività è questa, l’esempio
di averli messi insieme spero che sia una posizione al futuro che permetta
di raggiungere un equità di servizio uguale per tutto il territorio. Questo. Io
concordo con quello che tu sostenevi.
L'interrogazione viene inserita al n. 81 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Poiché per trattare l’oggetto n.14 sarebbe meglio la
presenza del Consigliere Biondi che se n’è andato, terminiamo con la
trattazione congiunta dei punti 15, 16 e 17 sono due interrogazioni e una
mozione.
TRATTAZIONE CONGIUNTA DEGLI OGGETTI 15, 16 E 17:
Oggetto n. 15 dell'Ordine del giorno
78
INTERROGAZIONE URGENTE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO
AVENTE OGGETTO DOPO APPROVAZIONE MOZIONE CONSIGLIO
REGIONALE NO INCENERITORI QUALE DESTINO PER LA 3A LINEA
ORA REVAMPING IMPIANTO DI CREMONA?
Oggetto n. 16 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD
OGGETTO 31 DICEMBRE SCADENZA PROROGA SERVIZIO RSU
AEM GESTIONI COMUNI DI CREMONA, VESCOVATO E ALTRI.
Oggetto n. 17 dell'Ordine del giorno
MOZIONE PRESENTATA DAL CONS. AGAZZI AVENTE AD OGGETTO
PREDISPONIAMOCI A SUPERARE SU TUTTO IL TERRITORIO
PROVINCIALE IN LINEA CON I PRONUNCIAMENTI EUROPEI E
REGIONALI LA TECNOLOGIA DELL’INCENERIMENTO PUNTANDO
SULLA DIFFERENZIAZIONE SUL RECUPERO E SUL RICICLAGGIO
DEI RIFIUTI.
CONS. TORCHIO
Penso che nella patria del Gattopardo, quando tutti sono d’accordo, su
qualcosa può succedere che questo avvenga perché nulla cambi. Allora,
seguendo l’evoluzione della problematica sui rifiuti, avendo registrato
ormai che il fronte dopo l’ultima Conferenza cremasca è coeso, non vorrei
che il risultato finale fosse come per il Tribunale di Crema, che ... tutti
d’accordo e poi dopo l’hanno chiuso. Voglio dire, se il Governo con il
Ministro, l’Assessore al femminile della Regione per il suo Comune tutti
quanti concordato che sul futuro dobbiamo andare alla differenziata a
79
tamburo battente. E non ci sono più gli inceneritori, naturalmente non
rappresentano il massimo a livello né nazionale, né Regionale,
bisognerebbe il prossimo Piano rifiuti Provinciale, raccogliesse queste
iniziative. La preoccupazione delle interrogazioni è legata anche al fatto
che secondo informazioni industriali che sono circolate, l’Azienda elettrica
municipalizzata di Cremona e un suo aggregato, sarebbero nelle
condizioni di procedere a detto procedimento processo revamping
dell’inceneritore dell’impianto di Cremona, termovalorizzatore ... insomma,
quella roba lì. E tutto questo al di fuori della mozione o dell’ordine del
giorno che trasversalmente, a livello Regionale, i gruppi di maggioranza e
di opposizione da quello che si apprende, stanno portando avanti. Ora, noi
impattiamo sulla gestione dei rifiuti, in Germania pare che con più
oculatezza e misure direi aperte alle novità, anche quelli della TDU CSU la
Cancelliera Angela Merkel, abbiano individuato dei percorsi per il recupero
e il riuso e non solo la raccolta, ma anche la trasformazione delle materie
prime e seconde in ... mi pare che i Verdi non siano al Governo in
Germania da diversi anni. Nonostante però questa preoccupazione di
carattere ambientale, non è altro che l’azione del Governo che non è
sicuramente un Governo di sinistra. Ecco, questo ha generato nel territorio
una serie di possibilità di lavoro e di occupazione, perché allora è stata
fatta questa differenziazione? È stata fatta per porre il problema sul futuro,
quali
sono
le
intenzioni?
La
seconda
è
che
sta
maturando,
sostanzialmente un termine per la gara per il nuovo... per l’assegnazione
appunto, all’AEM Gestioni del Comune di Cremona, Vescovato e altri,
sempre in questo contesto. Nel frattempo il collega Agazzi che aveva
presentato un'altra iniziativa, il dibattito che è maturato nel restante
Cremasco, a portato ad un ... sentire per quanto ho potuto apprendere e
leggere sui giornali. Attraverso una pronuncia della consulta territoriale
80
l’area dei Sindaci Cremaschi e mi pare che siamo alla vigilia di un quorum,
su questa materia, che si terrà domani. Già in precedenza l’Assessore si è
espresso in maniera molto aperta e disponibile, rispetto ad una
innovazione del futuro Piano dei rifiuti che rifletta anche queste proposte,
così come avevamo a suo tempo immaginato nell’audizione che si è
tenuta in Commissione e con la presenza anche di interlocutori esterni, di
gruppi come Amali e quant’altro, nella preoccupazione che se è vero, se è
necessario che occorrano dei consulenti, però è anche facile immaginare
che per il futuro. Su tutti questi aspetti abbiamo presentato, ho presentato
delle interrogazioni, sulla scorta anche di un dibattito che è cresciuto nelle
intensità e anche delle occasioni di presenza sulla stampa. Mi fare, che
però siamo di fronte ad una svolta, mi pare positiva e a questo punto se
fosse possibile continuare, anche in Commissione, di dare delle risposte
che abbiamo letto aperte sui giornali, questo ragionamento per arrivare
all’approvazione del Piano direi in maniera anche unitaria, da parte nostra.
Questo è l’auspicio e quindi, in questo senso mi sembra di poter dire già
da ora che la mozione ordine del giorno Agazzi si muoveva, si muovesse
in questa direzione e siccome sull’interrogazione non ci si esprime, ma
sull’ordine del giorno o mozione sì, se questo è contenuto, mi pare che si
potrebbe annunciare già da adesso che anche sull’argomento successivo
che è stato... c’è la disponibilità a sostenere e a portarlo avanti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Agazzi per la
presentazione della mozione.
81
CONS. AGAZZI
Grazie. Davvero molto brevemente perché l’ora è tarda e poi mi sembra di
poter dire che almeno il dibattito politico-mediatico in atto fa registrare una
tale entità di convergenze sul tema, che mi auguro si concretizzino anche
in quest’aula, quindi, non credo di dover spendere particolari parole sul
tema, non sulla conduzione dei lavori. Dicevo, prima che Torchio mi
facesse distrarre, è proprio riandando però alle parole dell’Onorevole
Torchio che... no, ma ti ho sentito... va bene comunque dai... allora mi
scuso se ho fatto un riferimento non pertinente. Brevemente, per dire
semplicemente che come Beppe Torchio ricordava, domani a Crema in
Municipio, verrà ospitato appunto un forum sul tema che ha tenuto
abbastanza banco a livello mediatico particolare in questi mesi, quello
della rivisitazione delle modalità di gestione dei rifiuti. Anche perché il
nostro stesso Ente, ha in atto un Piano di gestione dei rifiuti Provinciale, e
a livello Regionale, questa stessa fase, di cui può dare conto meglio di me
il Consigliere Regionale, è in itinere, a fine anno dovrebbe essere
approvato, il Piano di gestione dei rifiuti Regionale. Questi adempimenti si
vengono a collocare in un contesto più generale, in cui per esempio, vi è il
programma generale di azione dell’Unione Europea in materia di
ambiente, fino al 2020 che, in un documento che titola: vivere bene entro i
limiti del nostro pianeta, indica un po’ la direttrice da percorrere nell’ambito
dell’Unione Europea di cui facciamo parte anche nella nostra modestia di
piccolo territorio. Ridurre la produzione di rifiuti pro capite in termine
assoluti, limitare il recupero energetico di materiali non riciclabili,
dismettere le discariche, garantire un riciclaggio di elevata qualità. E poi, i
rifiuti pericolosi devono essere, questi sono un po’ i concetti di fondo,
gestiti in modo tale da limitare gli effetti dannosi per la natura umana e per
82
l’ambiente, tutti concetti assolutamente tranquilli... è importante, il
coordinatore Provinciale anche in zona cesarini, venga a sostenere il
documento di questo suo povero Consigliere. E dicevo quindi, che i rifiuti
pericolosi vengono gestiti in modo tale, da minimizzare gli effetti dannosi
per la salute umana e per l’ambiente, concetto, credo in linea generale
assumibile da parte di ogni persona di buonsenso e per raggiungere tale
proposito, è auspicabile che in tutta l’ Unione Europea si dice si ricorre in
maniera più sistematica a documenti di mercato che favoriscono la
prevenzione, il riciclaggio e il riutilizzo. E quindi, si dividono in alternative
alla discarica, per più progredire verso un economia circolare, verso un
uso senza soluzione di continuità delle risorse e i rifiuti residui quali...
Questo è l’obiettivo che viene tracciato dall’Unione Europea. Il 2 di luglio
del 2013, può testimoniarlo Malvezzi, il Consiglio Regionale ha approvato
la mozione 78 che impone lo stop all’ampliamento di tutti gli inceneritori
sul territorio della Lombardia, quindi, è interessato anche l’inceneritore di
Cremona, insieme a quelli di Desio, di Trezzo d’Adda, Corte Olona,
Dalmine è una mozione che è stata presentata originariamente dal
Movimento 5 Stelle, ma poi è stata sostenuta nel voto da una sorta di
larghe intese Regionali. Cioè dal PD, dal PDL, dalla Lista Ambrosoli, dalla
Lega Nord, dalla Lista Maroni, per cui è passato praticamente quasi
all’unanimità. E questo documento prevede che il Piano Regionale della
gestione dei rifiuti che appunto andrà in approvazione entro fine anno,
promuova la riduzione, riciclo e riuso dei rifiuti, con incentivi ai Comuni
virtuosi, questo è un buon concetto, nella raccolta differenziata, che
potrebbe sfociare questo tipo di politica, potrebbe sfociare se ha un senso,
nella dimensione delle tariffe per coloro che sono particolarmente virtuosi
in termini di raccolta differenziata e per quelli che sono impegnati ad
arrivare ad un buon livello. Faccio presente che il Cremasco da questo
83
punto di vista è abbastanza avanti, come sottolinea il documento che... è
andato via... il Partito Democratico ieri sera nella sua segreteria ha
approvato, il Cremasco è avanti, a fare scendere un pochino, diciamo, il
livello della qualità e della quantità dell’investire in termini di raccolta
differenziata, è proprio Cremona, la città di Cremona. E quindi, quando il
sottoscritto decide di protocollare quest’ordine del giorno perché venisse
trattato in Consiglio Provinciale, era proprio questo obiettivo: far fare a
tutto il territorio Provinciale un salto di qualità su questo tema della
gestione dei rifiuti. E quindi, anche ... poco, ha dei passi da fare e mi
sembra che li stia facendo, perché penso che in Commissione, insomma,
c’è stato un voto che ha visto anche la minoranza del Comune di Cremona
aderire alle proposte dell’Assessore Francesco Bordi che, effettivamente
peraltro, quando io ho protocollato quest’ordine del giorno l’Assessore del
Comune di Cremona Bordi mi ha contattato, ha dovuto visionarlo e ha
fatto una serie di iniziative di cui anche l’opposizione del Consiglio
Comunale a Cremona, ha dato atto e che vanno nella direzione che
questo documento auspicava, far fare a tutto il territorio Provinciale un
salto di qualità su questo tema. Queste sono
le sue interpretazioni
lievemente... lievemente malevole, alle quali uno potrebbe facilmente
replicare che l’inceneritore ... ha portato avanti meglio della legislatura
precedente ... (voci fuori microfono) E quindi, e quindi... Consigliere
Regionale lei stia buono, altrimenti le larghe intese Provinciali falliscono
subito. E ne avete bisogno ... Dicevo, trattandosi comunque di scelte che,
a mio giudizio, non sono di natura tecnica e quindi, non possono essere
appaltate alle municipalizzate del settore ... visto che è un atto un tavolo,
opportunamente varato dall’Assessore, al quale per esempio un Comune
come di Crema, non partecipava e si accontentava di mandare la
municipalizzata nel settore e questa cosa l’ho criticata, giustamente,
84
perché le scelte gestionali devono essere figli di indirizzi della politica e
che sono ancora di vecchio stampo e sono per il primato della politica e
delle, e delle assemblee elettive, altrimenti che ci stiamo a fare se non
diamo gli indirizzi alle nostre municipalizzate come assemblee elettive.
Ecco perché ho chiesto che gli indirizzi venissero dati anche per sostenere
il lavoro dell’Assessore Provinciale Gianluca Pinotti, dall’ufficio Provinciale
di Cremona. E quindi, io ringrazio, niente di personale di tutto ciò, ma
ritengo che l’Assessore Provinciale domani mattina si da un mandato da
parte del Consiglio Provinciale, cioè lui partecipa al forum domani a
Crema e può dare il conto del voto dell’assemblea elettiva che sostiene
quest’Amministrazione Provinciale, cioè del Consiglio Provinciale di
Cremona.
Niente,
cosa
diceva
...
fatto
riferimento,
ripeto,
ai
pronunciamenti europei e Regionali, il Consiglio Provinciale di Cremona
esprime piena adesione ai principi e agli indirizzi contenuti nei documenti
sopra citati, che reputo debbono essere coerentemente recepiti nel Piano
Provinciale in itinere per la gestione dei rifiuti. Quindi, era un ordine del
giorno assolutamente tranquillo, a mio avviso votabile da tanti, non da tutti
non lo so, non voglio interferire nelle vostre posizioni di voto, ma penso
che il fine sia questo: per fare un salto di qualità a tutta la Provincia su
questo tema ... Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Agazzi. Prima di ascoltare... ascoltiamo subito
l’Assessore Pinotti che risponde alle interrogazioni e poi la discussione.
Prego. Pinotti.
85
ASS. PINOTTI
Bene. Devo dire che in merito alla nuova pianificazione del ciclo integrato
dei rifiuti, finalmente si è innestato un interesse delle comunità locali della
nostra Provincia. Noi come Provincia di Cremona, iniziamo l’attività in
merito alla redazione del nuovo Piano rifiuti, esattamente il 21 settembre
del 2010. Da tre anni a questa parte, regolarmente, abbiamo incontrato i
Sindaci per poterli rendere partecipi di una delle pianificazioni più
importanti che la Provincia come Ente responsabile di questo Piano,
appunto, sottopone all’attenzione degli interlocutori in Provincia di
Cremona. Ci siamo poi ritrovati in un altro incontro nel 2012 e nel
frattempo, abbiamo analizzato un analisi molto dettagliata della gestione
del ciclo integrato dei rifiuti sulla Provincia di Cremona, evidenziando pro e
contro dell’attuale sistema, dopo di che, abbiamo attuato l’indagine
merceologica per comprendere quale tipo di rifiuto le nostre famiglie, i
cittadini della Provincia di Cremona propongono. Abbiamo fatto un focus
sulla produzione dei rifiuti speciali e loro destino nella nostra Provincia,
infine, abbiamo dettagliato in maniera molto puntuale i costi che
interessano la gestione dei rifiuti Provinciali. Questo perché, io l’ho sempre
detto, tutte le relazioni che abbiamo redatto, vanno in quella direzione, il
nostro primo interlocutore in merito alla pianificazione dei rifiuti, sono i
Sindaci. Il nostro obiettivo è che la pianificazione cammini sulle gambe
delle nostre Amministrazioni locali e si concretizzi nel rapporto che i
Sindaci hanno con le Società di gestione dei rifiuti. Abbiamo poi condiviso
quest’analisi il 19 di febbraio di quest’anno, il 16 di aprile abbiamo
effettuato la prima seduta di VAS alla quale erano presenti 12
Amministrazioni locali, 12 su 115. Nonostante tutto abbiamo poi varato
una serie e calendarizzato una serie di incontri molto tecnici, uno il 17 di
86
giugno di quest’anno, l’altro l’8 luglio sempre di quest’anno e abbiamo
l’ultimo tavolo tecnico di lavoro, al quale abbiamo invitato Regione
Lombardia. Nel frattempo abbiamo incontrato anche Regione Lombardia
proprio nel mese di settembre. Quindi, è un’attività in merito alla quale, di
certo, non ci siamo risparmiati, abbiamo detto e scritto quello che
pensavamo e che pensiamo in merito al ciclo integrato dei rifiuti. Devo
dire, che sono stato molto lontano dalle polemiche che ho visto da più
parti su questa tematica, polemiche tra persone che io non ho mai visto ai
tavoli di lavoro. Quindi, questa è una cosa che ho sottolineato, tutti hanno
parlato di rifiuti, ma io queste persone non le ho mai viste, ma neanche
per chiedere informazioni, per entrare nel merito, per essere meno
approssimativi e Provinciali su una tematica di questo tipo. Ciò che ho
posto sul tavolo è né più e né meno che un’analisi molto dettagliata di
quello che è nella Provincia di Cremona. Voglio partire da un
riconoscimento che questa Provincia in merito ai rifiuti è stato fatto molto.
Se oggi la Provincia di Cremona è uno dei territori con le maggiori
prestazioni da questo punto di vista vuol dire che qualche scelta è andata
in questa direzione. Certo, come tutte le realtà complesse su una tematica
così particolare, ci sono degli elementi, diciamo di criticità, ad esempio la
grande disomogeneità delle politiche seguite per la gestione della politica
del ciclo integrato dei rifiuti sulla nostra Provincia. Ma, io reputo che una
polemica su questo settore faccia un po’ schifo alla gente. Fa schifo a me
che la vedo da addetto ai lavori, penso che la gente non gliene freghi
niente di poter vedere che ci si scazzotta in diverse sedi su una politica di
questo tipo. Credo che la cosa migliore sia quella di produrre un Piano
rifiuti che corrisponda a delle esigenze: primo, risolvere le grandi
disomogeneità di cui vi parlavo prima, anche di prestazioni ambientali;
due, fare in modo che si raggiunga la miglior efficienza in un territorio che
87
ha possibilità di mettere a fattore Comune non solo la raccolta e le
performance di raccolta differenziata di rifiuti, ma anche una dotazione
impiantistica che è funzionale al raggiungere obiettivi ancor migliori sulla
gestione dei rifiuti nella Provincia. Questo è il vero obiettivo ambizioso. Ho
visto, ho seguito anche il dibattito in merito agli obiettivi di raccolta
differenziata, ma prima di andare sulla Luna, ci dobbiamo preoccupare di
avere, ad esempio, banalmente, una cosa piccola: meno rifiuti
abbandonati lungo le strade. Ad esempio. Oppure quello di consentire ai
territori che non hanno sviluppato percentuali di raccolta differenziata e
servizi porta a porta come ad esempio il cremasco, lì ci sono gli esempi
migliori, di poter condividere questi risultati anche su territori come ad
esempio quelli afferenti alla AEM, per esempio, come gestore, quegli
obiettivi ottimizzando la dotazione impiantistica che il territorio ha e che ci
ha consentito di gestire nel tempo il ciclo dei rifiuti, senza nessuna
emergenza anche quando l’anno scorso, un paio di anni fa di fronte alla
chiusura della discarica di Malagnino si era diffuso il panico proprio
quando avevamo sottolineato che non c’era motivo di alimentare questo
panico. Domani dirò questo, io l’ho già detto nella consulta Cremasca, ho
visto il documento che la consulta cremasca ha prodotto, che è un
documento molto interessante, contiene degli spunti ottimi in merito ai
quali noi stiamo lavorando da tre anni a questa parte, ho visto anche
documenti di forze politiche qua rappresentate e devo dire che non ci sono
difformità in merito agli obiettivi che da tre anni a questa parte, abbiamo
concretizzato e pubblicato sul nostro sito. Devo anche dire che quando
abbiamo la pianificazione proprio non ho voluto comprimere la possibilità
di confrontarsi in merito ad idee avanzate di gestione dei rifiuti, tanto è
vero che alcuni dei soggetti che hanno animato il dibattito sulla stampa in
merito ai rifiuti sono stati invitati da me non solo alla Conferenza di VAS,
88
ma ai tavoli tecnici che avevano la possibilità di confrontare le proprie
ipotesi con la Provincia e con i soggetti gestori del ciclo dei rifiuti sulla
nostra Provincia, diversi gestori, tutti rappresentati con la rappresentanza
dei Sindaci dei tre Comuni principali, della consulta dei Sindaci e dei nostri
consulenti. Questo perché di fronte ad una proposta penso che non sia
serio, affrontare la percorribilità di quella proposta, se quella proposta è
funzionale alle performance che il territorio della Provincia di Cremona ha
raggiunto. Da qua parto e questo dirò domani al forum rifiuti. Mi fa anche
piacere che sia stato organizzato nel Cremasco, perché da lì possono
essere esportate alcune buone pratiche che anche il Casalasco ha
effettuato. Nella nostra Provincia abbiamo gestori che non hanno
dotazione impiantistica e hanno ottimizzato la raccolta, il servizio di
raccolta differenziata e la valorizzazione delle frazioni differenziate.
Abbiamo
poi
operatori
che
invece,
hanno
investito
nel
tempo
nell’impiantistica, lasciando perdere o comunque, trascurando quella che
è invece, la raccolta porta a porta e il l’ottimizzazione della raccolta
differenziata. Ci sono obiettivi molto interessanti che noi concretizzeremo
nella nostra proposta di piano rifiuti, che sarà pronta tra la fine di ottobre e
l’inizio di novembre, per essere sottoposta ai 60 giorni di tempo di
osservazione, per poi essere conclusa all’inizio dell’anno prossimo. Sono
a portata di mano, dico che il documento della consulta cremasca è un
grande, è un documento che mettiamo concretamente, che è interessante
per i frutti che può dare e mi auguro che venga condiviso anche dalle altre
consulte e quindi, non c’è bisogno di essere divisi, ma di arrivare ad una
condivisione che non è il paradigma di tutti uniti su un obiettivo perché
nulla cambi. Ma, invece, è la possibilità di proseguire assieme sulla nuova
pianificazione che noi traguarderemo, il 2020, risultati altrettanto
lusinghieri di quelli fin qua realizzati.
89
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Possiamo aprire il dibattito. Virgilio.
CONS. VIRGILIO
Sì, noi cogliamo con molta attenzione l’intervento della Giunta rispetto a
questo tema, partendo da una consapevolezza e l’abbiamo visto anche
nel corso di questi mesi. Innanzitutto mi dispiace, perché il tema è un tema
secondo me è un tema estremamente importante, perché il tema dei rifiuti,
come quello dell’acqua, rimanda un po’ il rapporto che noi come Ente,
dovremo avere rispetto a questioni che riguardano i cittadini, riguardano
gli Enti Locali. A volte è un tema un po’ banalizzato. Noi rispetto all’ordine
del giorno, va bene, insomma, lo voteremo non credo che l’Assessore sia
più forte domani con quest’ordine del giorno votato. Non credo perché un
partito di maggioranza che si limita a ribadire, a sostenere le scelte
dell’Unione Europea in questa direzione di Regione Lombardia, forse, da
un partito di maggioranza si chiede di entrare un po’ più nei processi di
costruzione amministrativa. Penso anche che il dibattito nel corso di questi
mesi con piccoli partiti di centrosinistra che incalzano il PD con l’ansia di
sapere cosa ne pensiamo del termovalorizzatore, o le biciclettate a
Cremona, cioè non è questo che va a definire, insomma, un tema così
estremamente
complesso.
Penso
che
l’obiettivo
sia
quello
di
programmare, di definire un percorso, sul tema dei rifiuti, tenendo conto
delle peculiarità che un territorio che, fortunatamente, rispetto ad altri, ha
la fortuna di essere anche un territorio omogeneo per quanto riguarda la
sua conformazione. E quindi, penso che sia importante affidare alle
90
istituzioni pubbliche il compito, la politica, di tenere le redini delle decisioni,
bene ha fatto il Sindaco di Crema ad avviare questo percorso. Credo una
cosa, ne accennavo prima con l’Assessore. Questo tema richiama anche
altri aspetti. Cremona è indietro. Cremona è indietro rispetto alla raccolta
differenziata. Allora, io credo che una priorità che la politica deve definirsi
è quello di fare in modo che la strategia futura non sia condizionata né
dagli impianti, né tantomeno dalle Aziende e in modo particolare, dalle
logiche e dall’LGH e quant’altro. Cioè credo che la politica debba
riprendersi e debba prendersi la sua autonomia e questi sono poi gli
strumenti che vanno a determinare degli indirizzi politici. Penso che
questa cosa abbia molto a che fare con tutto il tema relativo ai beni
comuni, e penso che, i Comuni devono essere capaci di determinare gli
indirizzi alle Aziende. Probabilmente, il ritardo di questi anni, nonostante il
lavoro importante che è stato fatto per il ritardo di Cremona, è dovuto
probabilmente a una difficoltà di governance fra i due Enti principali:
Comune di Cremona e Provincia di Cremona. Faccio riferimento,
ovviamente, agli anni passati. Un'altra considerazione rispetto invece...
una considerazione che ha fatto l’Assessore di Reggio Emilia. Reggio
Emilia ha avviato un percorso nel quale ha messo appunto in discussione
il sistema, con l’obiettivo appunto, di andare a definire un nuovo sistema di
raccolta, cioè mettendo in discussione il termovalorizzatore. E il
ragionamento che faceva l’Assessore all’ambiente era un po’ questo:
quello di considerare il modello emiliano come un modello sempre
all’avanguardia che, sulla base di un passato industrialista, aveva definito
anche un suo sistema di raccolta dei rifiuti. Adesso c’è stata un
evoluzione. Anche nell’ambito delle politiche industriali, c’è un’attenzione
diversa all’ambiente e quindi, rispetto al tema dei rifiuti, anche qui deve
esserci una sorta di ridefinizione ed individuazione di priorità diverse e
91
quindi, una maggiore attenzione alla raccolta differenziata. Fra l’altro, in un
contesto territoriale che è molto più complicato rispetto al nostro, perché la
Provincia di Reggio Emilia ha la pianura, non ha la montagna, quindi, è un
territorio molto più complesso. Però anche dentro quel percorso l’esigenza
di andare, e questo è apprezzabile, ed auspicabile, nella definizione del
Piano rifiuti, a un percorso di condivisione con gli Enti Locali, con i Sindaci.
Personalmente apprezzato poi, il Consigliere Agazzi si arrabbierà, però
anche l’esigenza di un rapporto e di un incontro informale con le forze
politiche e di interlocuzione, perché si tratta di, cioè di un approccio
estremamente complesso e di conseguenza, credo che sia importante
utilizzare tutti i canali possibili di costruzione. Un appunto e chiudo,
rispetto al tema del termovalorizzatore di Cremona. Io penso che quella
scelta, anche se è stata una scelta in controtendenza rispetto ad un
referendum consultivo, sia stata una scelta lungimirante e di sistema, in
questo contesto, dentro al contesto di vent’anni fa, dentro il contesto
tecnologico ecc. Cremona ha organizzato all’interno di quel sistema un
suo modo, un suo metodo di smaltimento. Probabilmente con delle
criticità, però, forse, eticamente era discutibile il fatto che i nostri rifiuti
andassero probabilmente a finanziare qualcuno giù in Campania e quindi,
quella cosa lì è una cosa, a mio avviso, virtuoso, importante, ma è una
politica non può e anche una visione riformista non può restare agganciata
ad un percorso virtuoso di venti anni fa. Cioè il compito della politica è
quello di evolversene nei tempi, tenendo conto delle nuove competenze,
delle nuove sensibilità che ci sono. Quindi, penso che sia da questo punto
di vista, auspicabile andare a costruire insieme un percorso capace di
andare incontro a quelle realtà come Cremona, che sono a rispetto alla
raccolta differenziata più indietro rispetto al Cremasco.
92
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Virgilio. Vi sono altre richieste di intervento? Presidente, prego.
PRES. SALINI
No, era solo per fare una precisazione su alcuni temi che ho sentito
discutere poi, l’Assessore Pinotti ha già dato conto di molti dei particolari
tecnici che, magari, erano rimasti un po’ inevasi. Particolare che riguarda
ad esempio, la bontà del modello Cremasco che è stato... Però ecco,
facciamo presente un argomento a Cremona c’è il termovalorizzatore e a
Crema non c’è. Però non vorrei che si diffondesse l’illusione che i rifiuti
cremaschi non vadano nel termovalorizzatore, perché una parte dei rifiuti
cremaschi, il secco, va nel termovalorizzatore. Quindi, cioè la virtù del
cremasco non sta nel fatto di non avere il termovalorizzatore, perché se
non ci fossero i termovalorizzatori, il cremasco non potrebbe fare la
raccolta. Quindi, lo schema no, ecco, i cremaschi mi risulta che in gran
parte portino a Brescia la parte... Allora, l’elemento centrale, secondo me,
è trovare dei criteri di valutazione delle buone pratiche studiando i modelli
riusciti con la consapevolezza che domani mattina non si possono
chiudere i termovalorizzatori. Io spero che... esattamente. Quindi, secondo
me è utile una discussione come quella che è stata fatta per, come dire,
implementare il livello di concretezza dell’analisi e con Gianluca spesso ne
abbiamo parlato, però rendiamoci conto che il percorso migliore che
possiamo fare, è quello di assicurare ai cittadini una raccolta, e uno
smaltimento che sia, diciamo, adeguato alla tutela ambientale, adeguato
all’ecologia familiare, cioè ad assicurare alle famiglie di non avere
problemi con l’igiene domestica, però teniamo conto che i rifiuti non
93
possono essere annullati, perché in natura, diciamo, non è possibile
vanificare la presenza di quello che oggi esiste. Si può rimodulare, si può
riciclare, si può recuperare, ma una porzione dei rifiuti potrà sempre
comunque essere o messa in discarica, o bruciata, io mi auguro,
termovalorizzata. La dove non si è sfruttata la termovalorizzazione, fra
l’altro, ci pensi agli impianti di teleriscaldamento che vanno a gas o a
motore, come quello di Crema, nel tempo non funzionano, non tengono
economicamente, non stanno in piedi. Alla fine, com’è successo oggi, il
teleriscaldamento cremasco è arrivato ad un livello di costo per cui, non
conviene più attaccarsi al teleriscaldamento, perché c’è un disequilibrio,
perché il gas costa di più, il motore che può andare a teleriscaldamento
cremasco, va a gas è cresciuto il prezzo del gas, e quindi ad una famiglia
cremasca conviene avere una caldaia, che avere il teleriscaldamento.
Altrove invece, dove si televalorizza questo non accade. Quindi, non è... ci
vuole una buona dose di concretezza e secondo me lo strumento di
analisi messi a disposizione anche dalla Provincia e non solo dalla
Provincia, sono utili per arrivare a una puntuale conclusione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. Grazie Presidente. Qualche altro punto di riflessione? Barbati,
prego.
CONS. BARBATI
Sì. Grazie Presidente. No, era solo per... siccome ho partecipato anch’io
con delega alla consulta dei Sindaci cremaschi che si è tenuta la scorsa
settimana da cui appunto, sono emerse alcune direttive da esprimere
94
domani al forum dei rifiuti, a cui parteciperò molto probabilmente, e che
sono, rispecchiano quello che è stato votato in Regione da una mozione, e
rispecchiano le linee della Comunità Europea. Tra l’altro come appunto,
aveva già sottolineato l’Assessore Pinotti dalla consulta dei Sindaci
cremaschi è emerso un documento interessante, tra cui si chiede anche
per il prossimo Piano Provinciale di poter rendere disponibile una
tariffazione, che premi anche in qualche modo i Comuni virtuosi, verso
queste direttive che ha dato la Regione. Quindi, per quanto mi riguarda,
come Gruppo Lega Nord, voteremo la mozione di Agazzi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene, grazie Barbati. Araldi, a lei.
CONS. ARALDI
Assessore, soltanto per una sollecitazione e sollevare un problema: il
verde. Cioè una quantità di tonnellate enorme di verde privato e pubblico,
che deve essere portato in discariche che non hanno niente di serio,
perché sono dei mucchi di roba. E le pubbliche Amministrazioni sono
tenute a pagare dei prezzi secondo me del tutto ingiustificabili e
insostenibili. Personalmente ritengo, ritengo che quel materiale lì, possa
essere utilizzato delle centrali di Torchio quelle come si chiama... le
biomasse. No, va bene, di quelle che citi tu spesso. In Provincia di
Cremona mi sembra che ce ne siano tante, possibile che non si possono
utilizzare? Ma provi a pensarci, Assessore, provi a pensarci perché quella
gente lì utilizza tutto quello che gli serve. Quindi, secondo me può
utilizzare anche gli sfalci e anche i pezzi, i resti del bianco. Comunque ...
95
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. L’Assessore farà tesoro della sua... Torchio, a lei.
CONS. TORCHIO
È solo per dire che AEM regala a chiunque vuole il compostore per queste
cose. Quindi, non è vero sempre che le Aziende vogliono aumentare la
massa dei rifiuti, per avere un ricarico. Intanto la tariffa è fissa. Quindi
TARES o non TARES, adesso non so come si chiameranno. Hanno dato
la possibilità a tutti, di evitare di portare il verde e metterlo a disposizione
degli orti e quindi, questo c’è già. Se questo avvenisse in grande scala,
sicuramente, sarebbe un contributo concreto, mi riconosco, al discorso
che ha fatto lui, anche in termini energetici.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie anche a lei, Torchio. Altri contributi? Non vedo prenotazioni. Lascio
la parola all’Assessore Pinotti che mi ha chiesto una controreplica. Prego.
ASS. PINOTTI
Allora, io nell’esposizione di prima ho tralasciato tutti i dettagli in merito al
Piano rifiuti che sarà occasione di rivedere, di illustrare più come
approfondimento, il 2 di ottobre in Commissione agricoltura e ambiente.
Era anche una delle richieste, nell’interrogazione presentata quindi lì sarà
l’occasione per relazionare e vedere anche il termovalorizzatore e
96
l’incontro sarà proprio in quella sede. In merito al verde, devo dire che la
dotazione impiantistica della Provincia di Cremona è carente, per la
gestione di questa frazione di raccolta differenziata. C’è il compostaggio
Cremonese che è un impianto messo in funzione da pochi mesi che è
composta da una parte di verde raccolta ormai decisamente insufficiente
per il volume raccolto in Provincia di Cremona. Il verde ha generalmente
un bassissimo potere energetico, è ricco di lignina che non va bene per i
biodigestori e inoltre, una volta che viene conferito in piazzola, è un rifiuto.
La Legge dice che è rifiuto tutto ciò che il privato o l’attività produttiva
voglia disfarsi o non ha intenzione di disfarsi, diventa rifiuto. Il nostro
biogas salvo biofor e penso quello di prosus, adesso non so se è un
sottoprodotto o un rifiuto, non ricordo esattamente nell’autorizzazione, ma
penso rifiuto, perché utilizza uno scarto di produzione della lavorazione, i
nostri biogas non sono autorizzati per imbarcare rifiuti, utilizzano,
eventualmente, sottoprodotti dell’industria agroalimentare, ma non rifiuti.
Ecco, questo è un limite normativo che abbiamo visto, limite, ma anche
motivo di tutela delle biomasse della qualità che vengono avviate dalla
biodigestione. Però gli sfalci, l’erba, così, in genere hanno pochissima
energia, per questo, vengono alimentate con gli insilati o comunque, con
dei carboidrati che producono poi, producono poi metano. Questa è una
piccola segnalazione perché è stata sollevata nel corso di quest’anno, ma
c’è veramente pochissimo interesse ad utilizzare il verde per produrre
energia.
Oggetto n. 15 dell'Ordine del giorno
L'interrogazione viene inserita al n. 82 del registro delle deliberazioni
97
Oggetto n. 16 dell'Ordine del giorno
L'interrogazione viene inserita al n. 83 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Procediamo alla votazione della mozione n°17
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la mozione in
argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della
votazione:
presenti n. 22 Consiglieri, votanti n. 21 Consiglieri
(temporaneamente assente Cons. Malvezzi); favorevoli n. 20; astenuti n. 1
(Dusi). La mozione è approvata a maggioranza.
L'atto viene inserito al n. 84 del registro delle deliberazioni
La seduta termina alle ore 19,10.
98
CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
ADUNANZA DEL GIORNO 15 OTTOBRE 2013
L'anno duemilatredici, questo giorno quindici del mese di ottobre alle ore
15:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è
riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con
l'intervento dei Sigg.:
Presenti Assenti
Agazzi Antonio
Araldi Massimo
Barbati Filippo
Benzoni Maurizio
Bertusi Fabio
Biondi Giovanni
Bonaventi Piergiacomo
Castellani Vera
Ceccato Adriano
Chioda Francesco
Degani Fabrizio
Doldi Andrea
Dusi Giampaolo
Gallina Gabriele
Gelmini Manuel
Ghidotti Carlalberto
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Presenti Assenti
X
X
X
X
X
-
Losio Ivan
Mainardi Cesare
Malvezzi Carlo
Mazzocco Franco
Milesi Clara Rita
Rossi Luca
Salini Massimiliano
Torchio Giuseppe
Trespidi Giuseppe
Vailati Eugenio
Virgilio Leonardo
Zaghen Ernesto
Zanacchi Maria Rosa
Zanisi Giacomo Maria
Zelioli Rossella
Presenti n. 24
Assenti n. 7
1
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Risultano altresì presenti gli Assessori:
Presenti Assenti
BONGIOVANNI
FILIPPO
CAPELLETTI CHIARA
LEONI GIOVANNI
ORINI PAOLA
PINOTTI GIANLUCA
Presenti
Assenti
X
-
SCHIAVI SILVIA
X
-
X
X
-
X
X
SOCCINI MATTEO
X
-
Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Silvio Masullo
Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il
numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla
trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.
Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del
Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Bonaventi e Losio per
la maggioranza e Zanacchi per la minoranza.
All'appello risultano presenti n. 24 consiglieri ed assenti n. 7: Araldi
(giustificato),
Benzoni (giustificato), Bertusi (giustificato), Castellani,
Gelmini, Malvezzi (giustificato) e Zanisi.
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti
fra i Sigg. Consiglieri:
-
durante la votazione sull'immediata eseguibilità della proposta n. 5428
(Convenzione tra l'Università Cattolica del Sacro Cuore, la Regione
Lombardi, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio di
Cremona per il funzionamento dell'Alta Scuola in Management ed
2
Economia Agro-Alimentare (SMEA) di Cremona) entra il Consigliere
Gelmini. I consiglieri presenti sono n. 25.
-
durante la trattazione della proposta n. 5119 (Interrogazione presentata
dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: Azione legale del Comune
di Pieranica contro Provincia di Cremona per Piano territoriale d'area
dell'alto cremasco) entra l'Assessore Capelletti. I Consiglieri presenti
sono ancora n. 25.
-
durante la trattazione della proposta n. 5122 (Interrogazione presentata
dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: Revisione strumento
urbanistico di Borno: quali prospettive di valorizzazione per ex
sanatorio cremonese di Croce di Salven) entra il Consigliere Zanisi. I
Consiglieri presenti sono ora n. 26.
-
durante la trattazione della proposta n. 1342 (Mozione presentata dal
gruppo Lega Nord avente ad oggetto: sollecitiamo un patto con la
comunità SIKH fondato sul rispetto dei principi fondamentali della
costituzione – ex proposta n. 6298/2011) esce il Consigliere Biondi. I
Consiglieri presenti sono ora n. 25 ed in tal numero rimangono fino al
termine della seduta alle ore 18.00.
3
Inizio lavori ore 15,30
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Signori, buongiorno. Benvenuti a tutti i Consiglieri. Invito tutti i Consiglieri a
prendere posto per poter verificare la presenza del numero legale e dare
inizio alla seduta. Rinnovo il mio saluto e lascio la parola al Segretario per
effettuare l’appello.
Il Segretario procede all’appello dei presenti.
SEGR. GENERALE
Va bene. Il numero legale c’è.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie, Segretario. Diamo inizio alla seduta. Ringrazio subito Losio,
Zanacchi e Bonaventi che nomino scrutatori per oggi. Mi daranno una
mano per verificare le votazioni. Primo punto all’ordine del giorno tratta:
Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno
APPROVAZIONE
PROCESSO
VERBALE
CONSILIARE DEL 30 APRILE 2013.
Vi invito a votare l’oggetto.
4
DELLA
SEDUTA
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio
pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della
seduta del 30 Aprile 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione:
(temporaneamente
presenti n. 24 Consiglieri,
assenti
Doldi,
Zaghen);
votanti n. 22
favorevoli
n.
22.
La
deliberazione è approvata all'unanimità.
L'atto viene inserito al n. 85 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
I prossimi 5 oggetti trattano di alcune convenzioni che la Provincia nella
figura dall’Assessore Orini e del suo assessorato, hanno stipulato con
alcune Università e alcuni Enti. Per cercare di velocizzare e rendere più
ergonomica la seduta, faremo una trattazione congiunta, per poi votarle
singolarmente. Lascio la parola all’Assessore Orini per la presentazione di
tutti i punti, poi al dibattito e poi a votare. Prego Assessore.
TRATTAZIONE CONGIUNTA OGGETTI NN. 2, 3, 4, 5 E 6
Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
CATTOLICA
DEL
SACRO
CUORE, LA REGIONE LOMBARDIA, LA PROVINCIA, IL COMUNE E
LA
CAMERA
FUNZIONAMENTO
DI
COMMERCIO
DELL’ALTA
DI
SCUOLA
CREMONA
DI
PER
IL
MANAGEMET
ED
ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE (SMEA) DI CREMONA.
5
Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
CATTOLICA
DEL
SACRO
CUORE, LA PROVINCIA E LA CAMERA DI COMMERCIO DI
CREMONA PER IL FUNZIONAMENTO E LO SVILUPPO DEL CENTRO
RICERCHE BIOTECNOLOGICHE (CBR) DI CREMONA.
Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno
CONVENZIONE
TRA
L’ISTITUTO
GREGORIO
XVI
PER
L’EDUCAZIONE E LA CULTURA DI CREMONA, LA PROVINCIA DI
CREMONA, IL COMUNE DI CREMONA E L’UNIVERSITÀ CATTOLICA
DEL SACRO CUORE PER IL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA
AZIENDALE.
Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno
CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI CREMONA, COMUNE DI
CREMONA,
LA
CAMERA
DI
COMMERCIO
DI
CREMONA
E
L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER IL CORSO DI
LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI.
Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, LA
PROVINCIA DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA PER IL
SOSTEGNO AL CORSO DI LAUREA IN LETTERE E BENI CULTURALI,
PRESSO IL DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA E BENI CULTURALI DI
CREMONA.
6
ASS. ORINI
Grazie. I punti in questione, in effetti, sono molto simili, perché si tratta per
quattro di essi delll’Università Cattolica del Sacro Cuore, il quinto riguarda
una convenzione con l’Università di Pavia per musicologia. Tutti e cinque
sono però già stati presentati in Commissione istruzione e formazione e
quindi, come dire, già sono state analizzate, discusse, all’interno di questa
Commissione, sia per quanto riguarda il principio di base, sia per quanto
riguarda l’apporto anche economico che la Provincia da, sottolineo poi,
che in alcuni casi sono in continuità con ciò che l’Amministrazione
Provinciale ha fatto anche in anni precedenti. Partirei dalla convenzione
con l’Università Cattolica, la Regione Lombardia, noi, appunto, come
soggetto, il Comune, la Camera di Commercio, per il funzionamento
dell’alta scuola in management ed economia agro-alimentare chiamata più
semplicemente SMEA di Cremona. Vorrei sottolineare l’importanza di
questa cosiddetta alta scuola, che si riconnette con un po’ quella che è la
vocazione territoriale di questo territorio. Alla convenzione partecipa la
Provincia di Cremona, con un apporto di 28.000 Euro, il Comune di
Cremona con 34.000 Euro, e la Camera di Commercio di Cremona con
34.000 Euro. Per la SMEA, così come per l’organismo che è oggetto della
seconda convenzione, è previsto, anzi, è funzionante un Comitato di
coordinamento di cui fa parte la stessa Provincia. Per cui, quindi, abbiamo
modo anche, come dire, di partecipare in parte, perlomeno, anche se non
in senso chiaramente didattico alla progettualità di questo Ente. La
seconda convenzione riguarda gli stessi soggetti, tranne, in questo caso,
la Regione Lombardia, e lo sviluppo del centro di ricerche biotecnologiche
CRB di Cremona. In questo caso noi partecipiamo con un accordo
maggiore, 80.000 Euro, segue il Comune di Cremona con 59.600 Euro e
7
la Camera di Commercio con 17.000 Euro. Vi è anche, diciamo, in questo
caso, come dire, anche una compartecipazione nel Comitato anche della,
diciamo, dell’Istituto Gregorio XIV che pure partecipa all’accordo, diciamo,
posto alla base del funzionamento di questo Ente. Per quanto riguarda le
ultime due convenzioni, riguardano invece dei corsi di laurea, diciamo, veri
e propri, sia pur collegati ad altre sedi dell’Università Cattolica, ma aventi
ambedue, anche, chiamiamolo, un Dipartimento anche se così non viene
definito tecnicamente, a Cremona. Nel primo caso, si tratta del corso di
laurea in scienze e tecnologie alimentari, e credo di non dovermi
soffermare, sia sulla caratteristica, la connotazione legata al territorio del
nostro corso di laurea, ne abbiamo tra l’altro già parlato anche in sede di
Commissione, ma non devo, credo, neanche soffermarsi sull’eccellenza e
sulla buona reputazione, anzi, l’ottima reputazione, che questo corso di
laurea come dire, ottiene non solo con studenti cremonesi, ma anche al di
fuori, diciamo, del nostro territorio. Sottolineo anche che, il numero degli
iscritti non è in decrescita come nel caso di altre Università o di altri corsi
di laurea, e potrebbe vedere anche numeri più alti, se ci fossero maggiori
spazi, perché è veramente, diciamo, un corso di laurea molto gettonato,
tra l’altro, anche all’uscita i posti di lavoro si trovano alcuni di questi
ragazzi neolaureati sono richiesti anche da altri paesi, addirittura anche
negli Stati Uniti. Ecco, in questo caso noi partecipiamo con una somma
notevole 147.500 Euro, il Comune con 150.000 Euro e la Camera di
Commercio con 87.500 Euro. Abbiamo poi il corso di laurea sempre in
convenzione con l’Università Cattolica e sempre con i soggetti a cui
accennavo prima, in economia aziendale. Ecco, in questo caso la nostra
partecipazione è per così dire, meno forte dal punto di vista economico,
partecipiamo, com’è stato detto in Commissione, con 10.000 Euro, così
come Comune, mentre l’Istituto Gregorio XIV partecipa con 16.000 Euro,
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ma ci tengo a dire il tutto è stato concordato anche con l’Università
Cattolica e quindi, se la somma sembra molto inferiore, molto inferiore a
quella precedente, comunque, questo nulla toglie al funzionamento
generale
ed
è
del
tutto,
ripeto,
concordato
con
gli
organismi
dell’Università. Questo per quanto riguarda le convenzioni con l’Università
Cattolica del Sacro Cuore. L’ultima convenzione che questa già discussa,
riguarda l’Università degli Studi di Pavia, per un corso di laurea che viene
denominato lettere e beni culturali, ma che in realtà, per quanto riguarda la
città di Cremona, riguarda la cosiddetta come viene a volte definita, facoltà
di musicologia, anche se tecnicamente, diciamo, non è così. Però, in
effetti, il corso laurea in musicologia. In questo caso, noi partecipiamo con
un apporto di 43.900 Euro, 42.000 Euro è invece l’apporto del Comune di
Cremona. Tengo a sottolineare che, anche in questo caso, data anche la
caratteristica di questo corso che, si ricollega alla tradizione musicale della
città e di tutto il territorio, vi è un coordinamento di cui fa parte anche la
Provincia, e tengo anche a precisare che soprattutto, negli ultimi anni, da
quanto s’è formata la cosiddetta rete sulla valorizzazione della tradizione e
formazione musicale, l’Università e in particolare la facoltà di musicologia,
partecipa molto attivamente a questa rete e da il suo apporto che viene
ritenuto sotto vari aspetti prezioso anche da tutti gli istituti scolastici, o i
centri di formazione, o comunque, dagli altri Enti, all’interno dell’ambito sia
musicale, sia della tradizione artigianale legata alla musica, in altre parole
violini e organi musicali. Ecco, questo è quanto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore, anche per la sintesi in cui l’ha esposto i diversi punti.
Lasciamo 13 minuti ad ogni intervento, se vi è la volontà di approfondire o
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di dibattere le delibere in oggetto, già trattate, ovviamente, in
Commissione. Vi è comunque la possibilità, se vogliamo, di approfondire
in presenza dell’Assessore gli argomenti. Altrimenti passiamo già alla
votazione. Consigliere Torchio, prego.
CONS. TORCHIO
Nella sequenza dei rinnovi della presenza cremonese non appare al
momento, perché probabilmente, traguardato ad altra data, la questione
Politecnico. Se ho ben capito. Nel pacchetto complessivo, sostituisco
Araldi nell’auto-critica, il problema che emerge è sempre legato al rilascio,
in termini di possibilità concrete per i giovani, di sbocchi nell’area
territoriale. Una volta, ma anche adesso, accanto ad ognuna delle
convenzioni, veniva rendicontato l’andamento degli occupati che erano
stati come dire, l’oggetto della laurea superiore o specializzazione. E
questo dimostrava che erano, in effetti, dei riscontri positivi. Questo, fino
ad un certo punto, poi, io non ho, e quindi all’Assessore che so essere
diligente nel seguire tutte le questioni, probabilmente, sarà in grado, nella
replica, di darmi anche qualche ulteriore conoscenza, sotto questo profilo.
Proprio stamattina con la Commissione di garanzia, convocata dalla
Presidente
al
Politecnico,
abbiamo
insistito
sulla
possibilità
di
un’interazione tra le varie presenze universitarie che segnano anche un
contributo cospicuo da parte anche delle istituzioni cremonesi. Posso dire
una realtà, anche se può sembrare una cattiveria, di fronte ai tanti richiami
che abbiamo dal privato, quando ci sono da tirare fuori le palanche, per
quanto riguarda il sistema universitario, ecco, potremo dire anche noi la
nostra, però... Perché se non, sbaglio, è sostenuto totalmente dal sistema
pubblico, pur in queste condizioni di esasperazione in termini finanziari.
10
Quindi, i Consigli sono buoni, ottimi, però bisognerebbe approfondire, non
so se è una questione che l’Assessore abbia in qualche modo affrontato o
se la Giunta... Quella che è la performance, si dice in termini di possibilità
dirette, anche rispetto a quanto magari, in tema di bioenergie, non è il
caso di oggi, delle convenzioni, ma siccome vi è un CRB e vi sono altre
realtà che sono, comunque, in qualche maniera interconnesse al
ragionamento complessivo, di mutazione del nostro sistema economico,
con una sinergia anche con il Politecnico, per creare delle possibilità.
Perché nei moduli passati non so fino a che punto sono rimasti attuali.
Quando io sono arrivato da queste parti, molti anni fa, era innovativo aver
fatto l’ITIS, mi pare che fosse l’Amministrazione Manfredi che l’avesse
inaugurato. Ma dei periti chimici con tutta l’attività per esempio petrolifera,
o della raffineria, o la contrazione o la riduzione che c’è stata nel settore
non ultimo Mantova con l’altra raffineria e i problemi e i riscontri che ci
sono, punto di domanda: cosa ce ne facciamo se non ci sono degli
sbocchi. Dagli atti e dalle carte emerge che Ghisalberti non ha portato a
casa il 50% dello sfruttamento del metano. Però ha portato a casa
l’insediamento AGIP di Crema, l’autolinea che va quotidianamente a San
Donato. Allora, un riposizionamento strategico su tutti questi temi, forse,
rispetto al voltare pagina e basta, è un qualche cosa che s’impone nella
realtà. Perché se l’Ente Locale non è nelle condizioni per limiti della
finanza pubblica nemmeno di finanziare i corsi di riqualificazione, forse,
con il sistema universitario fa la tua nomilitade, e tu puoi portare all’interno
di queste strutture che paghi, una riqualificazione di alto profilo che,
sicuramente può servire ad altre attività nel territorio, al costo,
probabilmente, immagino zero, rispetto a quello che istituzionalmente noi
abbiamo dato. Perché è lì è stato dato un immobile che era l’ex ospedale
Aselli per il tubercolosi ecc. Là è stato dato un altro immobile Comunale in
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compartecipazione, parlo del Politecnico, alla Fondazione del Politecnico
con il Comune di Cremona e quindi, gli Enti cremonesi hanno sempre
messo la loro dote. Ed è una dote cospicua rispetto alle prospettive future.
Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Consigliere Torchio. Vi sono altre richieste di intervento? Se è
così... poniamo in votazione gli oggetti. Li voteremo uno per uno,
cominciando dal primo.
Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione:
presenti n. 24 Consiglieri, votanti n. 23
(temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 23. La deliberazione è
approvata all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
presenti n. 25
Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n.
24. Sull'immediata eseguibilità vota anche il consigliere Gelmini, appena
entrato. Il Presidente del Consiglio proclama l'approvazione all'unanimità.
La deliberazione è immediatamente eseguibile.
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L'atto viene inserito al n. 86 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione:
presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24
(temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 24. La deliberazione è
approvata all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione:
presenti n. 25
Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n.
24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è
immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 87 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n.
25. La deliberazione è approvata all'unanimità.
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Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti
n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 88 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n.
25. La deliberazione è approvata all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti
n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 89 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la
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deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori,
l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n.
25. La deliberazione è approvata all'unanimità.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di
mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta,
con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti
n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione
all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 90 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Passiamo come concordato in ufficio di presidenza, alla trattazione delle
interrogazioni, sono 4 una delle quali sarà in trattazione congiunta anche
una mozione. La prima interrogazione è prodotta dal Consigliere Biondi...
è indirizzata all’Assessore Pinotti che però non riusciamo ad ... in questo
momento. Se l’Assessore Schiavi è dei nostri, passiamo alla trattazione
dell’oggetto n°8.
TRATTAZIONE CONGIUNTA OGGETTI 8 E 9
Oggetto n. 8 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD
OGGETTO: 750 MILA EURO E PRIMARIATI PER L’OSPEDALE OGLIO
PO PROMESSI A FEBBRAIO ALLA VIGILIA DELLE REGIONALI,
DOVE SONO FINITI?
15
Oggetto n. 9 dell'Ordine del giorno
MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI TORCHIO, VIRGILIO,
ARALDI, MILESI, DUSI, BIONDI, ZELIOLI, CASTELLANI, MAINARDI,
VAILATI E ZANACCHI (PRIMO FIRMATARIO CONS. TORCHIO) PER
LA DIFESA E IL POTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE GENERALE DI
ZONA OGLIO PO.
CONS. TORCHIO
Sì, naturalmente non pretendo di presentarlo per conto di tutti i firmatari,
infatti, essendo una mozione, questa genera, sicuramente, la possibilità di
intervento da parte anche degli altri firmatari che vedo cospicui. È arrivato
un videomessaggio da Londra del Consigliere Araldi dove ci dice il suo
pensiero, poi ne daremo visione. In inglese, ovviamente. Allora, no, a
parte... La questione, com’è noto, è fra le più calde a livello territoriale ed è
oggetto
non
tanto
di
visioni
notturne
immaginare,
quanto
di
preoccupazione reale. Perché ogni qualvolta esiste la mannaia dei tagli, è
diverse volte che questo capita, uno degli elementi più colpiti, è proprio la
realtà sanitaria locale, ignari di una storia e di un passato che ha portato
non a realizzare come a Crema un’Azienda sanitaria autonoma, rispetto a
Cremona, ma addirittura una scissione dell’Azienda che esisteva,
unificata, fra il Casalasco Viadanese, forse, i Consiglieri Provinciali
animano queste discussioni all’atere non sono così anziani come me da
ricordarselo, ma sicuramente ogni qualvolta queste vicende sono capitate,
dal Consorzio di bonifica Navarolo come ben sai, Vice Presidente
Bongiovanni, a tutte le altre questioni, hanno generato nella zona, posso
dire con tranquillità che fossero bianchi, rossi, verdi o azzurri, non
interessa, delle reazioni unanime e contrarie a quest’impostazione e
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rimane ancora così la peculiarità, se si vuole, nella zona, anche per
quanto riguarda una serie di altre questioni. Allora, se la vicenda sta in
questi termini, abbiamo bisogno che le intese che sono state sottoscritte o
promesse nelle ricorrenti fasi elettorali, in questo paese annualmente
appunto, ricorrono, ogni qualvolta che comandino queste o quelle,
arrivano delle indicazioni di grandi tranquillità, si affrontino e si risolvano.
Com’è la situazione nei primariati quando ne mancano tre? Basta la BEST
o la BREST unit per poter dire che allora abbiamo risolto il problema? I
posti letto tagliati già in passato, è un atto significativo per il territorio? Gli
investimenti nella struttura all’atere da Bozzolo a Biedana vanno avanti? I
vertici tra i Dirigenti delle ASL e delle Aziende ospedaliere con i Sindaci e i
referenti politici del territorio, sono stati fatti? E avanti di questo passo.
Allora, mi pare che ci sia sufficiente carne al fuoco, al di là degli ulteriore
tagli con valori insigne ed erranei che gridano, sulla sanità, per affrontare
una questione: i Sindaci del territorio quando hanno chiuso due ospedale
per farne di tre uno, alla fine, erano persone consapevoli? Avanti rispetto
allo scadenziario politico? Non si sono abbarbicati ai campanili per tenere
lo status quo? La questione che è venuta a maturare a Soresina o da altre
parti, con venti anni di ritardo, lì è stata affrontata alla radice allora,
mettendo insieme due territori, che superamo ampiamente i 100.000 e
passa abitanti, per avere una struttura a servizio dell’area intermedia tra
Cremona e Crema. La quale, è dea, quindi, sotto tutti gli aspetti, ha una
propria referenza sul Piano del mantenimento del pronto soccorso
Dipartimento emergenza-urgenza, ed è naturale che abbia la filiera
complessiva dei primariati di quanto ammesso, oppure non si fa e allora si
declassa e allora si abbia il permesso di trasformare il territorio con le
decisioni del caso, perché, insomma, una situazione di questo tipo, non è
né carne e né pesce. Allora, alla fine, la questione dell’intensità di cure,
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che è l’altro degli aspetti di qualità che viene garantito, dovrebbe essere in
qualche maniera riscontrata sul territorio, con la filiera dei servizi che
garantiscono tutto questo e non penso che il sistema amministrativo locale
sia popolato da bamba che gridano alla luna e ormai hanno la luna. È
popolato di persone civili, responsabili, eletti direttamente dal territorio
che, rappresentano queste richieste. D’ora in avanti immagino che su
questi temi, ci possa essere una coesione, quella coesione che, anche in
passato nel nostro consesso è sempre stata registrata. Pertanto, se la
mozione può sembrare un iniziativa di parte, alla fine, raccoglie un
sentimento e un desiderio che è fortemente voluto all’interno della realtà
territoriale, non importa da quale parte politica, ma dal territorio nella sua
complessità, nelle sue intelligenze anche, nelle sue professionalità, nelle
sue autonomie. Quindi, è una situazione che richiede una risposta
sicuramente adeguata. In questo senso, la mozione va, non vuole
significare critica ad alcuno, quanto, necessità di assunzione d’impegno
chiaro per il futuro, perché quello che è stato fatto dalla generazione
politica precedente, possa riscontrarsi concretamente anche al di là delle
presenze elettorali, delle strette di mano, dei tagli dei nastri, ma nella
concretezza operativa, per dare una risposta di qualità ad un territorio così
significativo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Consigliere. Lascio la parola all’Assessore Schiavi per
rispondere alla sua interrogazione. Prego.
ASS. SCHIAVI
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Sì. Io voglio innanzitutto ringraziare il Consigliere Torchio anche per i toni
pacati con cui ha presentato una questione che so essere dolorosa ed
estremamente sentita dai cittadini dell’area Casalasca. Infatti, la vicenda
che ruota attorno alla riorganizzazione del presidio ospedaliero, ha avuto
dei risvolti molto importanti nella vita quotidiana delle persone. E so se è
stata oggetto di discussioni accese, ed interventi politici appassionati. Ci
sono stati numerosi incontri, anche pubblici, anche durante i Consigli
Comunali, che hanno visto coinvolti i rappresentati del territorio,
dell’ospedale, dell’ASL, della Regione e durante questi incontri sono
emersi dubbi legittimi, le paure, le perplessità da un lato, e le prospettive,
le soluzioni proposte dall’altra. Sono state date davvero molte spiegazioni
circa la possibilità di designare per l’ospedale di Oglio Po, un futuro di
ospedale per la cura dell’acuzie e sono state fatte promesse
sull’implementazioni di quelle condizioni operative che lo rendevano
concretamente possibile. Secondo alcuni, tali promesse non sono state
suffragate dai fatti, secondo altri, sono in fase di compimento e di
attuazione. Peraltro, è di venerdì la notizia della proroga e dell’avvio delle
procedure per indire i primi concorsi per il primariati dell’ospedale di
Cremona e di Oglio Po, dopo che la Regione ha approvato la relativa
copertura dei posti, dato significativo. Ecco, ciò potrebbe confermare
quanto l’Azienda ospedaliera di Cremona aveva anticipato già lo scorso
luglio, quando aveva diffuso una brochure per illustrare la progettazione
del nuovo modello organizzativo che orienta l’ospedale di Oglio Po, per
intensità di cura. In sostanza, l’ospedale non è più suddiviso per singole
unità operative, ma per aree di ricovero e percorsi di cura e assistenza.
Sono chirurgica, medica, critica dell’emergenza, materna infantile, salute
mentale e dei servizi. Ecco, tutto questo per quanto riguarda l’ospedale di
Oglio Po in senso stretto. Diciamo che però ultimamente la questione è
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diventata un po’ più complessa, ed interessa anche tutti gli altri ospedali
della Provincia, e tutto il territorio Provinciale. Diciamo il proponente ha
fatto una disamina storica del percorso che ci ha portato ad oggi, ma il
problema qui, come dire, è il domani. In effetti sono calati proprio in questi
giorni come una scure, due eventi di portata gigantesca. Il primo è su
fronte Regionale. Si è iniziato infatti, a ragionare di una riforma radicale
del modello organizzativo che sostiene l’intero sistema nazionale della
Regione Lombardia. Pare che l’idea di riforma, vada nell’idea di prevedere
accorpamenti amministrativi importanti, accanto all’espressa volontà di
sviluppare la rete sociosanitaria ed ospedaliera e territoriale, valorizzando
tutte le risorse del territorio. E di portata ben più tragica, invece, è la
bozza del Decreto Legge sulla stabilità che è in discussione proprio oggi a
Roma. Allora, se quanto scritto sulla bozza circolata dai media, verrà
confermato, ci troveremo di fronte ad una situazione tale, da mettere
seriamente in discussione il debito e la salute per usare le parole del
Presidente della Regione Campania Caldoro. Ma lo stesso Ministro
Lorenzin ha espresso allarme estremo. Per darvi un’idea, sarebbero
previsti tagli, ovviamente lineari, per più di 4.000.000.000 in tre anni, 1
quest’anno, 1 e mezzo il prossimo, 1,6 quello successivo. A cui,
s’aggiungono 2.000.000.000 di nuovi ticket su farmaci e sulla medicina
specialistica. A cui si aggiunge un taglio di 660.000.000 nel budget a
disposizione delle ASL e di questo, anche le nostre ASL, ne soffriranno.
840.000.000 di tagli alle strutture cliniche e ambulatoriali. I giornali hanno
scritto che il Fondo Sanitario Nazionale si ridurrà di altri 500.000.000, e da
ultimo, ci sarebbe il taglio alla spesa delle Regioni, ancora 1.000.000.000
e voi sapete che il Bilancio sanitario, di fatto, coincide per circa l’80% con
il Bilancio Regionale. È chiaro che si tratta di una riforma molto importante
che ha effetti significativi sulla vita dei cittadini, e nei fatti, di una
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rivoluzione nel modo di concepire i cardini fondanti del sistema della
Società della Salute. Ecco, io credo che un istituzione come la nostra, non
possa mostrare una sorta... non ho trovato un espressione migliore,
passatemela, di rassegnata timidezza e limitarsi a ragionare, nel dettaglio,
di una scelta organizzativa in tema di un ospedale come, di fatto, è il
concorso per i primariati. Io credo che un Consiglio Provinciale di fronte ad
una riforma così concepita, debba avere il coraggio di assumersi il ruolo
che poi gli è proprio, di esprimere i bisogni di cui sono portatrici le persone
che lo hanno eletto, e di farsi carico di portarli a livello competente di
Governo, sia in senso propositivo, rispetto al modello da costruire, sia in
senso di eventuale critica se ce n’è. Ecco, i bisogni che secondo me
devono... così, sono proprio, diciamo, quelli radicali e quindi, avere presidi
di cura vicini, che significa immediatamente accessibili per le urgenze che
consentono
di
evitare
i
disagi
degli
spostamenti
eccessivi
per
l’economicità, avere un eccesso... avere garantito un accesso agevole e
tempestivo sia in fase di diagnosi che di cura, a prestazioni di qualità,
appropriate, completano la gamma di alto livello, avere la possibilità...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Prosegua, prosegua pure.
ASS. SCHIAVI
...di esercitare una scelta libera, informata e consapevole fra le diverse
offerte di cura, ottenere l’erogazione di servizi e condizioni a costi tali, che
non impediscano l’accesso di tutti, che non escludano alcune categorie di
persone che poi sono tipicamente quelle più fragili e che ne garantiscano
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la continuazione e la sostenibilità nel tempo. Come dire, poi il modello
organizzativo che rende possibile e ottimizza tutto ciò, lo rende
compatibile con i Bilanci? Lo trovi chi ha i mezzi e il compito di farlo.
Questo non per scaricare le responsabilità, ma per rispetto dei ruoli o con
lo stesso rispetto che il territorio venga accordato a ciò che
consapevolmente e ragionevolmente, indica come proprio bisogno per
mezzo dei voci dei propri rappresentanti, per esempio Provinciali. È chiaro
che dobbiamo essere consapevoli che non possiamo chiedere ciò che non
può essere più sostenibile, viceversa, chi decide il modello organizzativo,
deve essere ben chiaro, che deve far fronte a quei bisogni che gli vengono
segnalati come non derogabili. Ecco, per questo io mi permetto di invitare
il Consiglio ad una riflessione più ragionata, magari in Commissione,
magari con i giusti tempi, su un testo di portata ampia, e non solo come
dire, limitato alla questione dei Primari di Oglio Po che sono... non ne
sminuisco certo l’importanza, ma in questo contesto, in quest’occasione,
credo che si possa cogliere l’occasione per veramente costruire qualcosa
che possa essere importante ed utile all’interno di questo quadro di
riforme. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Assessore. Abbiamo assunto la posizione della Giunta in
risposta all’interrogazione di Torchio. Apriamo ora il dibattito. Consigliere
Torchio, prego.
CONS. TORCHIO
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Non penso che... io non avendo il dono del vaticinio, il 5 febbraio scorso,
quando ho presentato con i colleghi questa cosa, non potevo immaginare
l’ulteriore giro di vite o raschiamento del barile, che è previsto dall’attuale
manovra finanziaria. E adesso come dice il Capogruppo Chioda, è stato
bucato, addirittura, a furia di raschiare. Quindi, certamente impostazione
incidentale come questa rispetto al discorso generale, non mi coglie
impreparato, sappiamo che non è questione solo Casalasca, o Bievanese,
o Cremonese o Cremasca, ma se vediamo le questioni americane del
Bilancio per molti aspetti si rischia di arrivare al default grazie a quella
riforma che è oggetto di braccio di ferro esasperato, e quindi, è un
problema ormai e tocca direi il senso universale del diritto alla salute. E
quindi, figuriamoci se da un consesso come questo, io dovessi fermare
rispetto al giusto richiamo dell’Assessore. E anzi, sono disposto, per
quanto mi riguarda, ad integrare immediatamente il documento con le
valutazioni che sono oggetto dell’attualità nelle scelte di Governo e nelle
scelte anche legate al patto di stabilità, o alle misure economiche che,
certamente, non devono andare ad incidere sul livello generale dei servizi,
perché, giustamente, il richiamo al modello organizzativo che deve far
fronte alle esigenze territoriali, significa che noi siamo fuori ad questa
responsabilità, ma in termini politici, l’apertura che l’Assessore Schiavi ha
dato, è pregevole, è apprezzabile, almeno da parte mia, cioè un organo
politico elettivo, se ci sarà ancora per il futuro com’è questo, al massimo
livello per territorio Provinciale, la legittimità di esprimersi, si diceva un
tempo sì sul Vietnam o sul Congo, ma anche e soprattutto su questi
argomenti, voglio dire. Allora, il suo segnale è positivo, io lo raccolgo, non
per dimenticare le problematiche, anzi, direi che dopo la pioggia, uno
spiraglio di sole, che se hanno aperto i concorsi per i primariati c’è e
quindi, realisticamente non si può dire che è tutto nero perché altri devono
23
decidere o comandano nei modelli organizzativi decisionali. Ma nello
stesso tempo, lo stimolo rimane ed è uno stimolo che si allarga anche ad
altre preoccupazioni e ipotesi che riguardano il nostro territorio, perché è
evidente che ogni volta che si chiude, qualche cosa, probabilmente, non
sempre si va verso il miglioramento del servizio complessivo. Ma c’è un
decadimento. Quindi, l’argomento è molto importante per poterne
discutere, ma anche in altro luogo, per quanto mi riguarda io sono solo
uno dei firmatari della mozione, significa che non vi sarà, spero, un rinvio
alle calende greche, perché l’Assessore stesso ha parlato di un’attualità di
una immediatezza
di intervento su questi temi.
Io penso
che
realisticamente, a braccia aperte, non solo per quanto mi riguarda, ma
anche legata ai gruppi. Quest’azione che le propone è accolta, e
naturalmente mi rimetto a tavola aperta per poter verificare se vi sono le
condizioni, ecco.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. Consigliere Chioda, prego.
CONS. CHIODA
Intanto sono d’accordo sull’iniziativa dell’Assessore e quindi, di portare
questo argomento in Commissione. Volevo sapere se con il parere di chi
ha proposto la mozione, con il parere del Consiglio, se l’Assessore si
poteva impegnare a mettere, a diciamo, mettere giù un documento di
massima, che sarà poi oggetto di discussione in Commissione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
24
Bene. Mi sembra di avere inteso, quindi, che sia possibile rinviare il
dibattito in Commissione per elaborare un documento più ampio e più
condiviso. Sbaglio? Quindi, domando al proponente, al primo firmatario, il
Consigliere Torchio è di quest’idea e quindi, se... mi sembra di avere
inteso così. Se i firmatari sono d’accordo, abbiamo dibattuto l’oggetto e
risposto all’interrogazione. D’accordo.
L'interrogazione viene inserita al n. 91 del registro delle deliberazioni
A conclusione del dibattito il consigliere Torchio, che provvede anche
all'illustrazione della mozione in rappresentanza degli altri consiglieri
firmatari, ne rinvia l'esame alla competente commissione consiliare.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Quindi, in attesa dell’arrivo... del ritorno dell’Assessore Pinotti procediamo
alla trattazione dell’interrogazione n°10.
Oggetto n. 10 dell'Ordine del giorno
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD
OGGETTO: AZIONE LEGALE COMUNE DI PIERANICA CONTRO
PROVINCIA DI CREMONA PER PIANO TERRITORIALE D’AREA
DELL’ALTRO CREMASCO.
CONS. TORCHIO
25
In effetti, non vorrei su quest’interrogazione, dare il senso opposto di quelli
di Rovigo, che dicono appunto, mi’ so’ di Rovigo, non m’intrigo, ma perché
ad un primo sguardo può sembrare una questione che interessa solo
un’area politica di maggioranza. In realtà, invece, si colgono delle
situazioni conflittuali. Già...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Consigliere, domando cortesemente: se può parlare vicino al microfono,
perché l’Assessore fa fatica come me a comprendere.
CONS. TORCHIO
L’Assessore fa fatica, perché...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
C’è brusio.
CONS. TORCHIO
Ella, signor Presidente, non rileva l’origine del rumore e la destinazione,
anzi probabilmente viene colta, ma l’origine non la rileva. Lei abbia il
coraggio di rilevare l’origine del rumore e si renderà conto che non è il
sottoscritto che parla piano, ma ci sono altri che lo sovrastano. Ma,
comunque, diciamo che, come diceva Faietta, l’ultimo spenga la luce. Ma,
comunque, tornando indietro alla questione, la situazione è tutta interna
alla realtà, ecco, di Governo, però qualche refolo arriva anche a chi è
26
all’opposizione. In effetti, se il Presidente della Commissione di garanzia,
vorrà dare luogo ad una più ampia informazione, mi pare che sia in una
fase di organizzazione di quest’incontro. Sentiremo il canto e il
controcanto di questi Comuni variamente interessati a quest’operazione.
Io ho l’impressione che in una delle zone dove ancora c’è ancora qualche
sussulto economico, l’idea di essere considerati in un Piano urbanistico
maggiormente, o in misura minore, sia direi decisivo per le stesse finanze
locali. In un momento di contrazione e di blocco dovuto al patto di stabilità.
Se così è, allora su questa vicenda c’è una situazione che come
amministratore di lungo corso, mi fa paura. Perché quando due
Amministrazioni si costituiscono una contro l’altra, ed è successo nella mia
zona tra Viadana e San Giovanni, in questo caso siamo nella stessa
situazione, un altro amministratore che si trova, magari, in un livello di
Governo diverso che però è decisivo per l’approvazione di un Piano
territoriale di coordinamento nell’Alto Cremasco o dei vari Comuni, si trova
a disagio, perché c’è qualcosa che se finora la questione si è dibattuta
all’interno degli organi e delle assemblee, o delle Conferenze di servizi, o
dei tavoli deputati, rimbalza ad un livello diverso, che è di carattere
giudiziario, la questione comincia ad assumere dei contorni abbastanza
preoccupanti. È lì quindi, che è nata l’iniziativa di chiedere alla Giunta
Provinciale di muoversi in direzione della, come dire, armonica
composizione, sempre che sia possibile, perché ad impossibilia nemo
tenetur, allora in questo caso è evidente che se questi signori riusciamo a
coinvolgerli, a sentirli, in riunione congiunta delle Commissioni di garanzia
e territorio, mi pare che ci sia la disponibilità, forse, anche noi poi,
nell’ambito delle nostre responsabilità faremo un’azione per cercare di
ritrovare il bandolo della matassa. Penso questo che anche da parte mia,
invece di sembrare una cavalcata delle Valchirie, sia un gesto di
27
ragionamento politico che dobbiamo fare. E vorrei che, in questo senso, si
riprendessero le fila di un Piano complesso che è quello dell’Alto
Cremasco e nella fattispecie di questo Gruppo di Comuni a cui è
interessato anche Pieranica perché avvicinandosi alla fatale scadenza
elettorale, gli elementi e i distinguo aumenteranno e ci sarà una rete che è
come quella della guerra dei cent’anni, se evidentemente, si vorrà
considerare
la
necessità
della
componente
territoriale
che
rappresentiamo, non solo della Giunta, ma anche a livello consiliare, di
prendere in mano gli sforzi per trovare l’intesa.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie
Consigliere
Torchio.
Risponde
l’Assessore
Leoni.
Prego,
Assessore.
ASS. LEONI
Vedi Giuseppe, io cerco di mandare un messaggio positivo su questo
percorso cercando di rimanere sul pezzo legato alla gestione del territorio.
Credo che sia necessario capire che il percorso dell’applicazione della
previsione del PTCP parte da lontano, questa situazione parte da lontano,
parte da una visione corretta che ha avuto la Provincia negli anni, nel
definire che nel Piano territoriale di sua competenza, che è quello del
coordinare i territori, avesse previsto, ha previsto e vigono, sono vigenti,
nel Piano del PTCP, delle previsioni per la limitazioni di Piani d’area. Di
fatto, quelle previsioni nascono anche sulla base di sollecitazioni dei
Sindaci, legati ai Protocolli d’intesa dell’epoca. Dove, di fatto, in quella
fase, e tu ne sai qualcosa, perché hai la conoscenza vera di chi è in
28
trincea, nasce sulla base di una provocazione positiva iniziale, dove tutti i
Sindaci la condividono, che è quella di mettiamoci insieme a lavoriamo
insieme. E poi, di fatto, trova poi difficoltà nell’applicazione, nel rendere
concrete quelle che sono le previsioni urbanistiche iniziali. Cosa voglio
dire? Che la difficoltà che io ho avuto modo di trovare nell’applicare la
previsione di PTCP e quindi, di iniziare il vero percorso di costruzione del
Piano d’area, dell’Alto Cremasco, dove ha trovato il primo incaglio? L’ha
trovato nella definizione a priori e quindi, alla definizione all’interno del
Piano territoriale, della ripartizione delle percentuali di insediamenti da
collocare in modo diversificato all’interno del Piano d’area. Cosa voglio
dire? Che, di fatto, c’è già una previsione di dove andare a collocare le
aree essenziali, le percentuali di produttivo, e via discorrendo. Da una
previsione progettuale che poi, dal momento in cui, si va ad applicare, ci si
va veramente a confrontare con i Sindaci del territorio, trova la difficoltà di
applicazione. Il percorso è stato difficoltoso, è stato vero, sentito, dietro c’è
un grande lavoro, credetemi, di diversi incontri, ma credo che chi sta
amministrando in un Ente di livello superiore com’è la Provincia, debba
assolutamente porre ascolto alla richiesta del territorio e questo te lo
specifico. Di fatto, quello che è la previsione urbanistica dettata dal PTCP
non va bene, non è stata voluta da quei Sindaci. Di fatto, noi si è dovuto
andare a creare un riequilibrio all’interno del perimetro del Piano d’area,
una ridistribuzione, ascoltando le volontà dei Sindaci di quel territorio.
Perché? Perché la Provincia, voi m’insegnate, non ha titolo a obbligare i
Sindaci nell’applicare il Piano d’area, ma ha solo il compito di
accompagnarli sul percorso e da raggiungere un risultato. Allora, quindi,
questo, diciamo, equilibrio difficile da trovare, vorrei tranquillizzare gli
animi, che lo stiamo raggiungendo con un lavoro silenzioso, un operatività
vera. Il territorio al di là, a prescindere dalle azioni così, diciamo, azioni
29
legali, delle quali non entro nemmeno nel merito, perché non credo che ci
sia nemmeno la fondatezza giuridica. Io sto su quello che è il lavorare con
i Sindaci e costruire con i Sindaci. I Sindaci a fronte di quest’indecisione di
un solo Comune, all’interno di quel Piano d’area, hanno loro di loro
iniziativa, convocato un tavolo dei Sindaci, e hanno definito di andare
avanti sul percorso. Di costruire, e di chiudere un percorso del Piano
d’area. Questa è la motivazione per la quale ho convocato un tavolo
ancora una settimana fa, e l’ho convocato per il 21 di ottobre dove, sono
convinto, chiuderemo la questione, l’azione, legata al Piano d’area
dell’Alto Cremasco. A fronte anche di che cosa? Che rispetto alla
previsione del 2004/2008 del PTCP, si è aperto un fronte legato
all’applicazione dei servizi e funzioni fondamentali, che non può non
tenere in considerazione l’urbanistica. Di fatto, all’interno di quel Piano
d’area si sono concretizzare delle nuove, delle ATI, o delle convenzioni fra
Comuni, che sono andate, di fatto, a ridefinire quelle che devono essere
anche il riequilibrio delle aree e della gestione delle aree. E quindi, si è
trovato e si troverà il 21, una forma anche sempre all’interno del Piano
d’area, senza modificarne la perimetrazione e quindi, senza farne una
variante, ma di fatto, all’interno del Piano d’area si trovava
un nuovo
riequilibrio voluto dal territorio e dal coordinamento, logicamente, della
Provincia che deve stare attenta per un riequilibrio, anche, di attenzione
sovracomunale. Credo, anzi, m’impegno una volta chiuso lunedì l’incontro,
io mi auspico, magari, di convocare una Commissione del territorio a
questo punto, è la proposta che faccio io, per andare ad deludere quello
che era il discorso conclusivo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
30
Grazie Assessore Leoni. Consigliere Torchio, se vuole replicare, ne ha
facoltà.
CONS. TORCHIO
Mi pare di capire dalle cose che ho letto, che l’azione tuttavia, sul piano
legale, sia nei nostri confronti, e non nei confronti degli altri Comuni.
Quindi, io auguro di ricomporre la questione, ma in ragione di questa
motivazione giuridica, per questo motivo specifico e ho chiesto alla
Presidente della Commissione di garanzia, se naturalmente, non vi sarà la
composizione della partita in termini di soddisfazione di tutti gli
interlocutori, poter continuare una vicenda al di fuori delle aree giudiziarie,
e all’interno di percorsi di carattere istituzionale. Che, tengo a ribadire che
non è una questione che mi tocca perché sono tutti degli ... della Lista
Torchio. No. È una questione altra, che si colloca anche in altri scenari
politici. Ecco, però è responsabilità cercare di trovare le composizioni e le
distribuzioni di questa partita, perché sinceramente con l’aria che tira e i
chiari di luna che ci sono, lo sapete meglio di me che vedere situazioni di
blocco completo della finanza e tutto quello che c’è attorno, una conflitto
fra Enti, in questa fase non è simpatico. Tutto lì.
L'interrogazione viene inserita al n. 92 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. Le ritorna la parola per l’interrogazione n°11.
Oggetto n. 11 dell'Ordine del giorno
31
INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD
OGGETTO: REVISIONE STRUMENTO URBANISTICO DI BORNO.
QUALI PROSPETTIVE DI VALORIZZAZIONE PER EX SANATORIO
CREMONESE DI CROCE DI SALVEN?
CONS. TORCHIO
Ecco, adesso va. Io chiedo scusa ai colleghi se questo argomento di tanto
in tanto ritorna, però al mutare del quadro amministrativo di Borno, ogni
qualvolta facilmente avviene, cambia l’Amministrazione, come immagino
se ne occupi l’Assessore Rossi e prima di lui l’Assessore Fontanella, ci
sono degli scenari e delle ipotesi diverse. Cose che, non ha visto
soluzione nemmeno con l’intervento di un’alta Autorità Ecclesiastica, di un
Principe della chiesa, nativo appunto di Croce di Salven, nei confronti
dell’allora governatore della Regione. Quindi, è un po’ più difficile per noi,
parlarne. Mi sembra che sia la terza Amministrazione che si avvicenda a
Borno, ognuna di loro, aveva una visione un tantino differenziata rispetto...
In effetti la questione per noi è di vitale importanza, ma lo è soprattutto per
loro, perché sono all’interno di un comprensorio turistico, che dovrebbe
segnare uno sviluppo. In una fase dove il turismo internazionale si
contrae, si sviluppa sempre di più una predilezione. Che cosa poterne
farne noi, dopo le fantasmagoriche proposte degli Enti benefici o pseudo
tali, che erano venuti anche da me, i fondi della Cariplo poi, revocati a
queste Istituzioni benefiche, da quello che posso capire e quant’altro.
Capire, come abbiamo fatto, senza evidentemente, mettere nessuna
penna di pavone, perché era normale attività amministrativa doverosa,
quello che è avvenuto a Maderno, con un interferenza dovuta alla nostra
titolarità all’interno della revisione dello Strumento Urbanistico di
32
Toscolano Maderno. Questa interrogazione è volta alla Giunta per
verificare se dopo tutti i colpi di mano che hanno tentato a Borno,
compreso quello dell’allora Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e
Sanitaria della Val Camonica che collima la funzione sanitaria con quella
socio assistenziale Foschini all’epoca, aveva tentato di cedere proprietà
attigue alle nostre, senza nemmeno interpellarci. Se quest’atteggiamento
da parte dell’Autorità sanitaria, mi sembra che si sia fermato, una ragione
in più per raccogliere le fila di quest’iniziativa con l’Amministrazione
Comunale e concordare insieme il da farsi, sempre insieme se fa parte dei
desiderato o se, invece, diventa una realtà concreta. Questo è il motivo
per il quale alla Giunta ho dato un segnale, ovviamente so che vi sono
stati anche dei confronti amministrativi, quindi, rispetto alla data di
presentazione sono passati due mesi e mezzo, vuol dire che qualche cosa
si è mosso, ma aspetto al risposta, appunto, dell’Assessore, per capire i
contorni della questione. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei Consigliere Torchio. Risponde l’Assessore Leoni. Prego.
ASS. LEONI
Qualcosa si è mosso, ma tanto importa muovere, verrebbe da dire. Ho
avuto il piacere di incontrare... di entrare nel merito della questione e ho
voluto incontrare il Sindaco, il nuovo Sindaco, di nuovo mandato, del
Comune di Borno. Ho avuto il piacere di andare a conoscere, anche, la
situazione di vedere anche com’è il complesso della proprietà a Borno, per
rendermi conto di cosa andavo a discutere. Credo di avere costruito una
33
buona intesa con il Comune di Borno e nello specifico con il Sindaco.
Cosa intendo dire? Cosa voglio dire? Quella che è la situazione, diciamo,
sull’azione di proprietà, sulle due proprietà, la Provincia di Cremona
adiacente, in fregio, alla proprietà dell’ASL di Borno, con due differenti
nature territoriali: una, di fatto, era una realtà... un altro strumento
importate perché è un bosco, fondamentalmente, di proprietà dell’ASL,
all’intorno del quale, sono inserite due strutture e due volumi, da sempre
destinati a sanatorio. Sono identificate nel PGT attuale, anzi, nel PRG
attuale vigente, sono identificate come area, assoggettata esclusivamente
ad area ad interventi sanitari. Quindi, visto e considerato che il Comune di
Borno è in itinere per arrivare all’adozione del PGT nei tempi, diciamo,
entro la fine dell’anno, ci siamo mossi per capire se c’erano le condizioni
per, così, creare con il Comune un apertura che potesse dare a quell’area
una possibilità, diciamo, di un’appetibilità commercialmente parlando, nel
mondo dell’immobiliare e non solo. Quindi, era stata depositata una
proposta prima, diciamo, attraverso l’intervento di Fontanella, una
proposta fatta dal Comune di prevedere nella variante, nel non PGT, di
prevedere sulla nostra area, una porzione di area residenziale, ecco. Il
confronto con il Sindaco è stato molto chiaro e il Comune non è
assolutamente disposto ad accettare questa proposta di residenziale.
Devo dire che io condivido questa posizione del Comune di Borno, perché
in quel contesto, il residenziale a fronte che Borno durante il periodo,
diciamo, non turistico è un abitato di forse 2.000 abitanti, invece
quadruplica nel periodo delle ferie, fare altro residenziale non avrebbe
senso, soprattutto in quella situazione e in quel contesto con lo spaccato
di territorio. Quindi cos’è nato da questo confronto? È noto che la proposta
che ho fatto al Comune è stata di quella considerato che la posizione era
ferma sul fatto del non s’accetta nessuna proposta da parte della
34
Provincia sul residenziale. Ho fatto una proposta al Sindaco che era quella
di dire, considerando che l’area ha un vincolo che è una zona AEF che è
esclusivamente dedicata al sanitario, di creare urbanisticamente le
condizioni e di ampliare a più destinazioni quell’area. Quindi, ho chiesto al
Sindaco la possibilità di prevedere nel nuovo PGT che quell’area possa
essere destinata non solo al sanitario, ma anche ad altre attività: turistico,
commerciali, sportive,
cioè creare un ventaglio di possibilità di
destinazione urbanistica per rendere quella proprietà più appetibile,
commercialmente parlando. Però questo non è sufficiente e ho condiviso
anche questo con il Sindaco, con il quale, credo, insomma, posso dire, c’è
stato un ottimo confronto, che è quello di dire che la Provincia da sola, o
l’ASL da sola, non portano a nessun risultato. Lì bisogna fare e
lavoreremo
per
questo,
un
osservazione
nei
tempi
del
Piano,
un’osservazione del Piano, un osservazione condivisa dei due Enti
proprietari: ASL e Provincia, che debbono insieme sostenere questa
posizione. A fronte di questa proposta e se dovessimo riuscire a fare un
osservazione condivisa con l’ASL, posso sbilanciarmi a dire che il
Comune accetterà questa proposta. Quindi, il mio impegno adesso, il mio
successivo, in questo periodo, sarà quello di incontrare, di chiedere un
incontro al Direttore sanitario dell’ASL di Borno, per raccontargli questa
proposta e coinvolgerlo nell’azione condivisa con il Comune, di modo che,
questo potrà, sono convinto, di permettere di trovare magari qualche
imprenditore che potrà fare una proposta al Comune, una proposta, un
progetto, una proposta di progetto, per costruire un percorso di urbanistica
contrattata, ecco. Questa è l’azione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
35
Grazie Assessore. Consigliere Torchio, ha tempo per la replica.
CONS. TORCHIO
Ringrazio l’Assessore Leoni, con il quale, giuro, non m’ero messo
d’accordo, perché sembrano tutti tarallucci e vino qua, ma... In effetti, di
fronte a poche settimane, per arrivare come lui dice alla fine dell’anno, e
ad avere come si dice, non si guarda il colore del gatto, è importante...
ecco. Gli auguro maggiore fortuna, nel passaggio di furbizia che l’allora
Direttore generale Foschini ebbe nei confronti nostri, è cambiato e
siccome era organico al centrodestra, era già in prima fila ad applaudire
Monti. Quindi, vuol dire che ... non si sa mai. Allora, chiedendo a me cosa
facevo. Io non ho mai fatto il Direttore generale per quell’area, e quindi,
capiamo tante cose che stanno avvenendo e che sono avvenute. Però
adesso il problema il colore del gatto, non ci interessa. L’importante è che
acquisisca dall’ASL ospedaliera sanitaria e compagna bella, della Val
Camonica o di Brescia ecc., tutta la disponibilità di un progetto Comune.
Se come ho sentito, il Comune di Borno l’Amministrazione è d’accordo, si
crea un buon presupposto per una valorizzazione. Anch’io sono d’accordo
che svincolare dalla semplice destinazione sanitaria in una realtà dove
l’Azienda sanitaria da altre parti, le case di riposo sono da altre parti, le
sanatorie non ci sono più, allora l’evidenza comporta iniziative turistico,
come ha detto, sportive o di fruibilità anche pubblica. Quindi, se dovremo
declinare la richiesta di residenziale che era stata fatta in precedenza, di
cui non sapevo, forse, sul piano sociale è più spendibile il discorso che sta
venendo avanti. Grazie.
L'interrogazione viene inserita al n. 93 del registro delle deliberazioni
36
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. Poiché mi comunicano che l’Assessore Pinotti
non farà in tempo a rientrare oggi in aula, passiamo direttamente alla
trattazione delle mozioni. La prima ad essere iscritta è la n°12.
Oggetto n. 12 dell'Ordine del giorno
MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO LEGA NORD AVENTE AD
OGGETTO: SOLLECITIAMO UN PATTO CON LA COMUNITÀ SIKH
FONDATO SUL RISPETTO DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE.
Come ricorderete, l’argomento era stato dibattuto in aula nella seduta del
19 luglio e poi, rinviato in Commissione, dove, mi sembra, che si sia
arrivati alla stesura di una mozione quantomeno condivisa. Gelmini.
CONS. GELMINI
Grazie Presidente. Io spero che la mozione sia condivisa. Sicuramente è
stata già dibattuta in un paio di Commissioni. Quello che voglio dire è un
po’ questo, cioè essere qua oggi in un periodo dove sono avvenute tante
brutte e tristi vicende a Lampedusa per quanto riguarda il problema
dell’immigrazione e parlare di immigrazione non è sicuramente facile. Il
rischio è quello di strumentalizzare la mozione, di fare tutte l’erba un
fascio, di prendere certe situazioni e mischiarle con invece questa
mozione che è nata su dei buoni propositi. Queste sono premesse che
voglio fare, al fine di evitare fraintendimenti, al fine di evitare che il dibattito
finisca in caciara, o comunque, non si riesca a discutere del merito della
37
mozione. Per questo, prima di tutto voglio dire ciò che la mozione non è.
Non è sicuramente razzista, non è sicuramente uno strumento di
contrapposizione verso una parte della cittadinanza che comunque, abita i
nostri paesi, le nostre terre. Quello che vuole essere questa mozione è un
momento dove, il Consiglio Provinciale, l’Istituzione, prende in esame tutta
una serie di criticità che sono state affrontate e discusse in Commissione,
ma anche con l’aiuto e l’esperienza di una persona molto qualificata
invitata dal Presidente Benzoni, di cui adesso non ricordo il nome, che
però è Presidente di un’Associazione che aiuta e mira a creare progetti, al
fine proprio, di affrontare tutti problemi che sono elencati in mozione, al
fine di arrivare ad un integrazione che possa definirsi vera. Molte volte dal
punto di vista della Lega nord, secondo noi, partiti e forze politiche anche
qui rappresentati in questo Consiglio, fingono di non vedere quello che
noi, invece, consideriamo importante per quanto riguarda l’immigrazione.
Consideriamo, continuiamo a sentire tanta retorica, ma non riusciamo mai
ad entrare nel merito dei problemi. Io in mozione ho voluto elencare tutta
una serie di problematiche che riguardano in particolare la comunità dei
Sikh e questa mozione riguarda appunto quella comunità, l’ho fatta io
semplicemente, perché abitando a Stiano, è a due passi da Pessina che è
sede del tempio Sikh più grande d’Europa, e nei paesi, nei Comuni
d’intorno, la prevalenza di, per quanto riguarda l’immigrazione di cittadini
stranieri, riguarda proprio questa fascia particolare di popolazione. Quali
sono tutti i problemi che ho voluto elencare? Beh, parliamo dei problemi
delle donne, parliamo dei problemi della lingua, parliamo dei problemi del
coltello. Cosa vuol dire del coltello? Vuol dire che ... battesimo, passatemi
il termine, fra virgolette, battesimo Sikh, i battezzati Sikh vengono vincolati
a portare un coltello dalla lunga lama sempre e comunque in ogni luogo.
Questo poteva avere senso nel 1600 quando la religione Sikh fu fondata,
38
in India con tutta una serie di diatribe, di guerre, non ha più senso in una
Società del giorno d’oggi non ha senso che accada, per esempio, alle
scuole medie del mio paese, degli insegnanti, dei professori, vadano in
allarme perché alcuni bambini vanno a scuola con un coltello. Non certo
per colpa dei bambini, ma per colpa del fatto che, a questi bambini dopo
che sono stati battezzati, fra virgolette, passatemi il termine, viene imposto
questo. Allora, tutti questi problemi secondo me, innanzi tutto dobbiamo
prenderne atto e secondo me votare una mozione di questo tipo vuol dire
prendere atto che questi problemi esistono ed è già un grande passo
avanti, perché molte volte fingiamo, ed è questo quello che a me da più
fastidio, fingiamo che tutti vada bene, che questi problemi non esistono.
Prendiamo atto innanzi tutto che questi problemi esistono e poi, pensiamo
come alleviarli, come cercare quantomeno di, se non di risolverli, di
limitarli, di estirparli, di arrivare a mettere in piedi qualcosa che possono,
piano, piano nel tempo far sì che questi problemi non esistano più, perché
tutte queste situazioni sono contrarie oltre che alle Leggi, a tutti i principi
fondamentali contenuti nella nostra Costituzione. Costituzione che,
sempre a fasi alterne, molti politici si riempiono la bocca. Cosa quindi nel
concreto si può fare? Nel concreto dal mio punto di vista si può
tranquillamente mettere in piedi tutta una serie di progetti di collaborazione
sia con le Associazioni del territorio, come abbiamo visto in Commissione,
che con questi responsabili di questo tempio più grande d’Europa, al fine
di arrivar a estirpare quei problemi lì. L’obiettivo nostro, deve far sì, deve
mirare, a far sì che i rappresentanti di questa religione, siano loro i primi
che predichino l’integrazione e di estirpare queste forme di integralismo.
Non possiamo pensare che, succeda invece sempre il contrario, perché
purtroppo, questi problemi, queste forme di integralismo, nascono
purtroppo, sempre collegate a una religione. Quindi, dal mio punto di vista
39
se iniziamo a mettere in piedi, stipulare una, tra virgolette, chiamatela
così, carta dei valori, dove vincoliamo con delle firme, questi rappresentati
dei Sikh a rispettare certe regole, uno, ne gioveremo noi come comunità e
ne gioverebbero soprattutto tutti quegli immigrati onesti che vivono ne
nostro paese e ancor più gioverebbero per esempio quelle donne che
oggi, Sikh nel nostro paese, sono costrette, per esempio, a fare un
matrimonio combinato. Non credo che noi al giorno d’oggi potremo e
dovremo cercare di accettare questa situazione. Chiudo solo dicendo che
spero, quindi, di avere spiegato il senso di questa mozione, spero che il
dibattito sia costruttivo e chiudo dicendo che, per esempio, una cosa
secondo me significativa che vuole segnare il passo un po’ con il passato,
chiamiamolo
così,
è
che
questo
tempio
è
stato
costruito
da
un’Associazione, quindi permessi a costruire, collaborazioni con la
Provincia e tutto il resto, e noi di quest’Associazione non abbiamo
nemmeno lo Statuto. Non sappiamo nemmeno quali sono i fini di
quest’Associazione. Beh, credo che questo sia un esempio piccolo e
concreto, che ci dimostri come sia opportuno cambiare un pochino rotta.
Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Gelmini. Poiché l’argomento è già stato dibattuto nel
Consiglio passato di luglio e ha già occupato anche due Commissioni ad
hoc, a cominciare che ha licenziato un testo, ero quasi per proporvi
unicamente il tempo per una dichiarazione di voto, forse del fatto che
quasi
probabilmente
non
si
arriverà
ad
una
convergenza.
Se
diversamente, ritenete che il dibattito odierno possa portare a un ulteriore
sviluppo, me lo fate presente, io sarei intenzionato a chiedere cinque
40
minuti per le dichiarazioni di voto per Gruppo. Se vi sono diversi
intendimenti, ben volentieri io lascio otto minuti di ... che diamo
comunemente per le mozioni. Possono bastare i cinque minuti per le
dichiarazioni di voto e per dibattere la cosa. D’accordo, bene, il dibattito è
aperto. Torchio.
CONS. TORCHIO
Io forse vorrei dire che non so se c’è lo spirito per arrivare ad una
votazione congiunta, ma sarebbe grave per me che non s’arrivasse,
perché alla base della licenza urbanistica di quel tempio, che poi non è
l’unico, perché forse un po’ quello di Martignana tra un po’ sarà più
grande, o forse altre nel Bresciano e quindi. Queste persone ci sono, si
riuniscono, hanno la loro fede. C’è un problema che la licenza è stata data
come centro culturale. Punto e basta. Quindi, se c’è da crescere nelle
cose che Gelmini chiede, e mi sembra che non chieda l’impossibile, anche
se non tutti saranno d’accordo, dobbiamo affrontare il problema di un
incontro e di un confronto, com’era iniziato in Commissione si era detto
che si sarebbe sviluppato, con i rappresentanti della comunità Sikh,
perché anch’io sono preoccupato rispetto a queste tematiche di
emancipazione, di, come si dice, messa a disposizione della ragazza
ancora in età giovane per il futuro di destinazione... cioè sono cose che
fanno parte di un bagaglio culturale sicuramente proprio, ma che nella
nostra realtà destano alcune motivate preoccupazioni. M’era sembrato di
capire, all’epoca, poi io non ho più seguito la questione, forse in maniera
diligente, che vi fosse la possibilità attraverso nuclei di mediazione
culturale che esistono, Associazioni, che sono state preposte a livello
territoriale, attraverso i distretti, mi pare, se non sbaglio, forse, ricordo
41
male, ma comunque, lasciatemelo dire che lo sforzo era di arrivare a
dettare questo problema, perché se noi votiamo anche tutte le mozioni del
mondo, ma alla fine non progrediamo di un millimetro, se le Autorità
preposte a livello di integrazione governativa, di Prefetture e di altro, o di
Forze dell'Ordine non sono interfacciate o di servizi sociali o di Distretti,
non sono interfacciate, portiamo a casa un ordine del giorno, ma non
otteniamo una crescita. Cioè se continua questa manifesta situazione di
differenziazione per dir poco, o di uso di... un retaggio del trapassato
remoto della loro storia e della loro cultura, ecco, evidentemente se è una
questione estetica, folcloristica, ornamentale, è un conto, se invece,
diventa un qualche cosa che può costituire un elemento di rifiuto o di
reazione da parte della popolazione locale, è un'altra questione. Ma
immagino che sia per molti, visto il livello di attenzione un po’ come
parlare del sesso degli angeli e quindi mi taccio al più presto. Però mi
sembra anche sotto il profilo culturale devo avere fatto uno sforzo anch’io
in queste parole. E vengo additato come il responsabile di quel tempio
che, in realtà, per quanto riguarda la destinazione ripeto, è sempre stato
definito ai vari livelli come un momento legato anche ad una indiscutibile
necessità di una possibilità non tanto di praticare una fede, ma quanto di
incontrarsi da parte di persone che appartengono a religioni direi
apofiliche sono continuamente lontani, diversi dai nostri. E mi pare che in
quel senso, i rappresentati della comunità, oltre, naturalmente al copricapo
e alle barbe ben note, fossero anche disponibili ad andare avanti su questi
profili. Allora, chiedo a Gelmini a cui riconosco tanta determinazione nel
portare avanti a distanza anche di anni, questa posizione, se vi è una
disponibilità oltre a quest’ordine del giorno, a fare quelle cose che poi
servono, come lui ha dichiarato nel suo intervento, e se questo può, in
qualche maniera, essere utile il proseguo futuro. Considerazione finale
42
nella dichiarazione di voto rispetto ad allora, la comunità Sikh anche per
iniziative a cui le Amministrazioni hanno dato il loro assenso, Cremona in
testa, parlo del Comune, ha organizzato riunioni ed incontri di migliaia e
migliaia di persone, dove, non risulta che sia stato usato il pugnale
ornamentale. In nessuna circostanza, e tantomeno se vi è un problema e
un difetto che è il retaggio degli inglesi, insieme alla lingua è stato l’uso
dell’alcool, che purtroppo, si diffonde con grande facilità all’interno di
queste comunità. Ma, di questo, evidentemente, non siamo tenuti a dare
un giudizio di carattere né etico e né morale. È una realtà che la comunità
si sia per buona parte integrata e abbia costituito la riqualificazione di
piccoli e medi centri che, giustamente, non avrebbero più nemmeno i
numeri per il funzionamento dei servizi essenziali delle scuole e abbiano
attivato anche il mercato della compravendita degli immobili che non sono
sicuramente di pregio, o palazzine al Parioli, ecco, a Roma.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Dusi.
CONS. DUSI
Non siamo arrivati a discutere o comunque, a ridiscutere in Commissione
questo documento, perché qualcuno aveva già pre-ordinato un possibile
non accordo sui tema elencati dallo stesso documento. Però è chiaro che,
se si prende la parte finale di questo documento, e ci si evince su che
cosa impegna questo documento, è chiaro che, poteva essere questa
parte finale una premessa di discussione, che poteva anche andare a
ritoccare, magari, quello che è lo spirito dei principi di questo documento.
43
La parte finale interviene con il coinvolgimento da parte dei soggetti per
affrontare un eventuale carta dei valori. Caro Gelmini, io vivo in una
comunità come la tua, dove spesso e volentieri, vedo questi soggetti, non
tanto aderire, aderire a dei principi fondati su un pezzo di carta, ma
addirittura giurare sulla Costituzione Italiana. Molti di questi soggetti che
da diversi anni vivono, lavorano, socializzano e naturalmente creano
anche la nostra economia, quasi una percentuale pari al 50% lavora nelle
nostre stalle lombarde, credo che, una grossa fetta di questi già hanno
giurato sulla Costituzione Italiana e quindi, hanno aderito a quelle che
sono i vostri intenti di questo documento, quello di far riconoscere la
costituzione come documento di valore da eseguire. Io ti dico, perché non
si è arrivati ad una altra Commissione? Probabilmente avremo potuto
evidenziare alcuni aspetti e magari, approfondire su questioni che
riguardano non tutti coloro che sono qui, che lavorano qui, hanno. Questi
aspetti negativi che sono elencati qui. Io credo che questo documento qui
io non lo voterò sicuramente. Penso che poter parlare sempre di queste
problematiche che, secondo me comporta anche arrivare a conoscenze
molto più approfondite, penso che serva ancora un approfondimento a
riguardo, e mi auguro che non si arrivi al voto di una roba del genere,
perché sarebbe come dire che coloro già hanno aderito alla Costituzione
Italiana, l’hanno votata, l’hanno giurata, e sono parecchi, sono Sikh, io
credo che, praticamente, non... è una cosa che questa non s’ha da fare. E
ritengo assolutamente sbagliata, in una fase come questa, dove la
stragrande maggioranza di questi, hanno già fatto richiesta di cittadinanza
italiana. Ecco, facciamo in modo di, invece, presentare mozioni che
portino, che portino a migliorare gli aspetti culturali, a migliorare gli aspetti
culturali esistente, facendo in nodo che ci siano costantemente
approfondimenti culturali che, possono anche migliorare gli aspetti, alcuni
44
aspetti di criticità che esistono. Però credo che sia giusto anche, capire i
processi che si stanno evolvendo, e creare gli interventi necessari nei
procedimenti che, credo, sono in corso e che, secondo me, stanno dando
un senso non ad un documento di questo tipo, ma a delle reali esigenze
che, possono mettersi... Tra l’altro questi vanno a scuola, vanno tutti a
scuola, vanno... non è che abbandonino la vita sociale della nostra... delle
nostre comunità, frequentano le nostre scuole sia materne, che
elementari, che superiori. Quindi, c’è un aspetto di integrazione basato già
sui valori sociali del nostro territorio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Dusi. La parola al Consigliere Gallina.
CONS. GALLINA
Sì, grazie. Io capisco il discorso di Dusi. È chiaro che riuscire a fare
magari un testo maggiormente condiviso, poteva essere approvato da
tutto il Consiglio, sarebbe stato meglio. Però diciamo che, io credo che
questa mozione qui, abbia comunque la possibilità di essere votata da
tutto il Consiglio. Ci sono delle premesse dove, verrà discusso anche con i
Consiglieri della Lega, magari, si poteva limare qualche cosa, ma credo
che poteva essere condivisibile e quindi, è già un po’ che ne parliamo di
questa mozione, credo proprio che sia opportuno andare alla votazione e
quindi, noi come ho già accennato, condividiamo la mozione anche con
qualche distinguo nelle premesse, però va bene in questo modo e
voteremo a favore. Un altro passaggio, sempre riferito all’intervento di
Dusi: non è un problema di multicultura o di Sikh, o di Sikh italiani o Sikh
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indiani, o... è un problema di comportamenti. È chiaro che noi quando
andiamo a criticare qualche cosa, critichiamo un comportamento. Se
anche un bambino italiano andasse a scuola con un coltello, credo che lo
criticheremo né più e né meno, sia che sia italiano, sia che sia Sikh. Lo
spirito di questa mozione è questo, quindi, ripeto, il Pdl voterà a favore di
questa mozione. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie. Grazie, Consigliere Gallina. Consigliere Virgilio.
CONS. VIRGILIO
Quando si è cominciato a parlare di questo tema, anche con tutte le
potenzialità della discussione in Commissione, perché l’incontro che
abbiamo fatto per esempio, con alcune Associazioni, ha dato anche a noi
come Ente, la possibilità di fare dei ragionamenti, di impostare dei
ragionamenti, dietro un contesto territoriale che è estremamente
frammentato, e anche la possibilità di diffondere delle buone pratiche di
integrazione. Credo che non sia un fatto il caso che il Comune di
Robecco, un Comune di centrodestra, è un Comune che ha avviato un
percorso virtuoso di integrazione. Credo anche che non sia un caso che
spesso e volentieri anche in dibattiti simili, io colgo una differenza fra
l’atteggiamento che ha il Gruppo della Lega che ha sempre le esigenze di
voler mettere delle etichette su questi temi e l’Amministrazione Provinciale
perché al di là delle risorse che sono quelle che sono, però in tema di
integrazione-immigrazione io non ho avvertito l’approccio dell’etichetta
leghista, ho avvertito un atteggiamento anche maturo, responsabile,
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abbiamo l’osservatorio. Poi quando facciamo il dibattito in Consiglio si
accelera la discussione perché noi vogliamo mettere l’etichetta su questo
tema e non è una cosa che fa bene rispetto al ruolo del Consiglio. Fra
l’altro, questo fenomeno che è stato definito da uno dei tanti documenti
della Conferenza Episcopale Italiana come una sorta di invasione gentile
ed invisibile. Perché esce adesso? Cioè esce nel momento in cui c’è
questa cosa dell’infrastruttura del tempio. Perché prima non è ci sia stato
così grande dibattito. Cioè questo è un popolo che arriva tranquillamente,
pacatamente, nelle nostre zone, segue prima i grandi circhi e poi si
stanziano in questo contesto territoriale, in perfetta sintonia con il loro
luogo di origine, anche all’interno di una medesima etica del lavoro. E
questi hanno salvato anche la nostra zootecnia, hanno garantito lo
sviluppo della nostra industria agro-alimentare. E io m’aspetterei da un
Partito estremamente territoriale, di appartenenza come la Lega, partire
anche da questo asse di ragionamento, e non da... semplicemente dalle
lame, dal... Cioè ci sono questi problemi, però partiamo da quest’aspetto e
dal fatto che questa comunità, comunque, è riuscita ad integrarsi, non ha
problemi particolari, il 40% di queste comunità è rappresentata da donne,
c’è la presenza di minori, non è che abbia arrecato... M’aspetterei questo
tipo di dibattito. Un dibattito che, purtroppo, non ci è stato l’occasione di
fare. Fra l’altro, e chiudo, anche rispetto al dispositivo finale, cioè io a volte
credo che un po’ ci sopravvalutiamo. Noi chiediamo di creare un tavolo
con i soggetti interessati, al fine di definire una carta dei valori. Allora, va
benissimo. Lo chiediamo come Ente in fase di estinzione? Lo chiediamo,
fra l’altro, con queste premesse? Cioè chiediamo di incontrare questa
comunità,
con
queste
premesse
che,
insomma,
non
sono
particolarmente... pongono degli accenti, pongono degli elementi di
pregiudizio. Allora, io credo che il nostro ruolo dovrebbe essere un ruolo
47
diverso, magari anche all’interno di questa finalità. Però come dire, siamo
in un contesto estremamente frammentato, che ha bisogno di giocare
sull’integrazione, ma non l’integrazione, la retorica dell’integrazione che,
spesso affascina anche la mia parte politica, ma l’integrazione vera, quella
sudata, in territori, nei singoli Comuni, perché come Ente noi ci mettiamo
in gioco su questo, sulla diffusione di buone pratiche, su questa fatica
quotidiana
che
ci
è
stata
raccontata
anche
dalla
Referente
dell’Associazione. Credo che il nostro ruolo sia questo all’interno della
Commissione, non semplicemente quello di piazzare una mozione che è
semplicemente la solita etichetta, vostra, che però non serve a niente.
Servirà a voi per, per rendere conto a voi stessi, ma non serve al territorio.
Io riconosco che ci sono degli elementi problematici, ma finisce lì, la
finiamo lì con questa cosa. E avrebbe delle potenzialità diverse in un
dibattito su questo tema e rispetto a questa comunità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Virgilio. Consigliere Agazzi. Che per dichiarazione di
voto però, aveva già fatto il suo collega. Prego.
CONS. AGAZZI
No, davvero molto brevemente. Semplicemente per, invece, riconoscere
al Gruppo consiliare della Lega Nord e al Consigliere Gelmini in
particolare, di avere posto un tema che è un tema che ha una sua attualità
e una sua fondatezza e di averlo fatto consentendo non poche limature al
testo che oggi arriva al vaglio del Consiglio Provinciale, insomma, che
come tra le righe, ha riconosciuto lo stesso Onorevole Torchio, è un testo
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che se uno ha la bontà di guardarlo con la lente di chi guarda il merito
delle cose scritte. Ha un dispositivo di delibera che è davvero molto
tranquillo, insomma, ecco, non chiede davvero la luna. Così s’è espresso
anche Torchio. Certo, pone un tema che può essere scomodo. Qualcuno
prima di me, poc’anzi ha detto che questa mozione rischia di essere la
consueta etichetta, per esempio di una parte politica, qual è la Lega Nord.
No. Io invece riconosco che ci consente di riflettere su un dato: che le
tanto
vagheggiate
Società
multietniche,
il
tanto
vagheggiato
multiculturalismo, alla prova dei fatti, ha non poche elementi di criticità che
nel quotidiano la nostra gente sperimenta. E non voler vedere questo,
significa, forse, non voler bene al proprio elettorato che poi, alla fine, su
questi temi è sensibile indipendentemente dalle condizioni pseudoideologiche che ciascuno ha. Perché nel quotidiano, sul proprio
pianerottolo, nei propri ambienti di vita, con le criticità si fanno i conti tutti i
giorni. E che poi, quest’autorizzazione, caro Beppe, sia nata in favore, mi
sembra di avere capito, di un centro culturale, perché questa è la dicitura
concreta che ben mi riporta alla mente quello che sta accadendo nella mia
città, insomma, anche lì la richiesta, quanto è arrivata in Commissione
urbanistica, era la richiesta presentata da un centro culturale arabo. Come
dire, io sono davvero liberale, cioè sono per la libertà di culto, di tutti i culti,
ma sono anche per rendermi conto pragmaticamente che le culture, al di
là di quello che, magari, la vostra parte politica pensa e quindi, ci sono le
etichette da una parte, ma ci sono anche quelle dell’altra, perché voi
avete, come minimo del multiculturalismo e della Società multietnica,
ecco, se uno guarda bene nel concreto le cose, le culture faticano a
diluirsi, perché è un bagaglio che ciascuno porta con se. Faticano a diluirsi
e quindi, le integrazioni non sempre sono facilissime. Quindi, aver posto
questo tema e in maniera, secondo me, anche tranquilla nel documento
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che viene portato al vaglio del Consiglio Provinciale, è un titolo di merito
per il Gruppo della Lega Nord. E spiace, che di etichetta in etichetta, non
si sia guardato al merito e al contenuto concreto posto, perché anche le
premesse, al di là delle disposizioni di delibera, si dicono alcune cose, ma
sono alcune cose oggettive, inopinabili, che appartengono a delle
consuetudini che, mi viene da sperare che rimangono solo, appunto,
ornamentali. In tutto ciò, come dire, di etichetta in etichetta, vedo che se
non è possibile un pronunciamento unitario in Consiglio Provinciale, è
perché ciascuno ha da difendere le proprie etichette, insomma. E quindi,
io voto con favore, con piacere a favore di questo documento.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Agazzi. La parola al Consigliere Trespidi.
CONS. TRESPIDI
Dunque, innanzi tutto non è un testo concordato in Commissione. Cioè si
è parlato di fare un testo concordato, ma non è mai arrivato il testo ai
Commissari per esprimere il loro parere. Questo come precisazione. Dopo
di che, credo che tutte le premesse che vengono poste siamo problemi
reali, siano anche problemi dovuti al fatto che noi, credo, da nessuna
parte, strutturalmente, non abbiamo mai preso in considerazione progetti
di confronto e inserimento, perché integrazione è un termine, Salini, poi,
da questo punto di vista è maestro... No? Allora, io questo testo non ho
problemi a votarlo, purché si tolga un completamento della frase del punto
3, cioè là dove si dice che le prediche devono essere fatte in italiano per
poter essere controllate dalle Forze dell'Ordine. Io credo che lo strumento
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delle prediche, o quantomeno delle conversazioni, quando vengono fatte
in luogo pubblico come sono le chiese, come può essere il tempio loro,
debbono necessariamente, come dire, orientarsi come nelle nostre chiese
dove, dal latino si passò in italiano, e loro dal, come dire, dalla loro lingua
passano all’italiano. Credo che questa sia anche una richiesta da porre,
perché come dire, nelle pubbliche adunanze, se sei in un territorio
straniero, devi farli nella lingua del paese dove ti trovi. Quando poi si parla
singolarmente, ognuno può utilizzare la lingua che vuole e quant’altro. Io
prendo, come dire, il buono che c’è in quest’ordine del giorno. E credo che
prima riusciamo ad impostare strutturalmente, i rapporti con le comunità
straniere che vengono da noi quand’anche non sono ancora, come diceva
Dusi, hanno fatto il giuramento e quindi, hanno accettato la cittadinanza
italiana, c’è tutto il periodo che li porta, come dire, che il percorso da fare
per arrivare ad avere questa cittadinanza. Per cui, credo che il fine sia
quello non tanto di punire o altro, ma quanto di fare in modo che le
persone straniere che sono obbligate a venire nel nostro territorio, trovino
un’accoglienza come dire, degna, o quantomeno, che li educhi al fatto che
quando vai in casa d’altri devi rispettare quelle che sono le tradizioni e le
culture degli altri, e quindi, devi rispettarle e non solo, ma devi praticare
anche quelle che sono le Leggi e le cose che chiedono loro. Se viene tolto
quel riferimento al punto 3, io voto a favore, altrimenti mi astengo. Cioè la
frase da togliere è, dopo popolazione: non potrebbero essere controllati
dalle Forze dell'Ordine. Se questo viene tolto, non ci sono problemi a
votarlo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
51
Grazie Consigliere Trespidi. Rileggo la proposta di emendamento appena
suggerito: punto 3 verrebbe cassata la parte che dice: non potrebbero
essere controllati dalle Forze dell'Ordine. Poi, il Consigliere Gelmini ci dirà
se verrà approvata questa proposta di emendamento. Consigliere Chioda.
CONS. CHIODA
Intanto comunico che il Gruppo Lega Nord in particolare il Consigliere
Gelmini, accoglie la proposta di emendamento, ovviamente, il Gruppo
Lega Nord vota a favore della mozione. Do atto come ha già fatto anche
Agazzi, anche Gallina, do merito a Gelmini di avere messo sul tavolo un
argomento che era necessario fosse oggetto di discussione. Non si è
riusciti a trovare un accordo, non credo che sarebbe stato possibile.
Penso che avremo potuto fare tutte le Commissioni del mondo, ma se da
una parte il mio Gruppo politico ha sentito l’esigenza di cercare di dare
una forma ad un evento così grande, com’è stato quello della costruzione
di un centro culturale di importanza europea, dall’altra non mi sono arrivati
questi gran consigli, queste grandi richieste. Ho sentito tanti giudizi nei
confronti del Gruppo consiliare della Lega Nord, e questa cosa si ripete
ogni qualvolta si tocchi l’argomento integrazione o stranieri. Mi ricordo
quella più bella sul burka quando poi l’opposizione ha pensato di
abbandonare l’aula. Non credo che sia questo il modo di confrontarsi. Fino
ad adesso, ripeto, ho ricevuto tanti giudizi e poche proposte in merito. Un
ultima cosa. Penso che, rifacendomi anche a quello che ha accennato
prima Agazzi, la stessa cosa sta succedendo anche nella città di Crema,
credo che ogni evento di questo genere e quindi, l’apertura di un centro
culturale che possa essere Sikh o che possa essere arabo, deve
comunque essere accompagnato da una collaborazione, da una carta dei
52
valori, dove, semplicemente, si ribadiscono dei concetti fondamentali, i
diritti delle donne, e non si può fare altro che del bene ad un processo di
integrazione. L’ultima Commissione che è stata dedicata in merito,
rilevava appunto una scarsissima consapevolezza delle donne indiane,
dei propri diritti. Molte delle quali, giusto ad esempio, non erano nemmeno
al corrente che si potesse divorziare. Quindi, partendo da questa
situazione, il Gruppo Lega Nord ha sentito l’esigenza di proporre qualcosa
e credo, che la mozione vada assolutamente in questo senso. Grazie. >>
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie a lei, Chioda. È prenotato Gelmini. Reputa di intervenire, o è già...
ancora un paio di minuti, se lo ritiene, però.
CONS. GELMINI
Sì. Voglio intervenire semplicemente perché l’attentissimo Presidente
della Commissione affari istituzionali, mi fa notare questo. Che nel primo
punto delle considerazioni, ho scritto che nel 2011 essendo ormai nel
2013, mi suggeriva di sostituire nel 2011 con tuttora. Tuttora, tuttora nel
nostro territorio. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Correzione appresa. Si è prenotato il Consigliere Torchio per concludere.
CONS. TORCHIO
53
Sì, ma sicuramente, voglio dire, è un fatto di natura culturale, se mi è
consentito. Che rende la popolazione Sikh lontana almeno per 500 anni di
guerra che ha avuto con l’Islam. E considerare questa vicenda Sikh come
quella islamica la stessa cosa, mi sembra una grossa confusione di natura
culturale, che rilevano loro stessi quando interloquiscono con noi, e ci
chiedono, almeno visto che vogliamo assimilarli nei nostri usi e consumi,
di conoscere questo piccolo particolare. Voglio dire di più: nelle nostre
comunità questi insediamenti, ancora oggi, compensano l’equilibrio
interrazziale, e sono sicuramente un elemento di stabilità, cosa che non
c’è nella mozione. E quindi, a questo punto, è evidente che c’è una
volontà di approfondire nei fatti in concreto questo rapporto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie. Grazie Consigliere Torchio. Abbiamo terminato le dichiarazioni di
voto, possiamo passare alla votazione dell’oggetto ora. Invito i Consiglieri
scrutatori a dare un’occhiata alle mani alzate per verificare il numero dei
Consiglieri favorevoli.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la mozione in
argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della
votazione: presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente
assente Zaghen); favorevoli n. 16; astenuti n. 8 (Dusi, Mainardi, Milesi,
Torchio, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli). La mozione è approvata a
maggioranza
L'atto viene inserito al n. 94 del registro delle deliberazioni
54
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Sono le 17,45 come da intesa in ufficio di presidenza, avremmo terminato
la trattazione dell’ordine del giorno. Se ve la sentite, fuori sacco, possiamo
trattare un paio di oggetti. Proviamo. Dai, dai, la mozione n°13 è già un po’
datata, proposta dal Consigliere Milesi.
Oggetto n. 13 dell'Ordine del giorno
MOZIONE
PRESENTATA
DALLA
CONS.
MILESI
AVENTE
AD
OGGETTO. NO AI TAGLI ALLA POLIZIA DI STATO, PIÙ SICUREZZA
AI CITTADINI.
CONS. MILESI
I tagli alla Polizia di Stato sono sempre di attualità, perché comunque, le
risorse non le hanno mai. Anche se questa, comunque, è datata, se ne sta
parlando anche in Parlamento ultimamente, con dei tagli che so, che
riguardano addirittura 50.000.000 di Euro e delle risorse appunto,
stanziate dall’ultima Legge finanziaria. Quindi, i tagli alla Sicurezza, alla
Polizia di Stato, alle Forza Armate, se ne parla sempre, purtroppo. Questa
mozione riguardava, in particolare, i fatti avvenuti nel 2011, quando
appunto, il Corpo di Polizia di Stato, era stato, tra virgolette, a chiedere i
soldi ai cittadini per la benzina delle auto e per la riparazione e non solo la
Polizia di Stato, si parla anche della Forestale, non aveva i soldi, appunto,
per la benzina. Quindi, allora erano scesi in piazza, si erano mobilitati e
praticamente, avevano chiesta con questa protesta un po’ così, pubblica,
l’obbligazione per avere sicurezza, legalità e sviluppo, con tanto di codice
55
IBAM si erano appunto, fatti fotografare e conto postale, a favore del
fondo assistenza Ministero dell’Interno. Ecco, sicuramente allora fu una
cosa abbastanza scandalosa e abbastanza, possiamo dire, anche
riluttante. Cioè non possiamo pensare, noi cittadini, di dover pagare o
comunque, aiutare in questo modo le Forze dell'Ordine che, ci
garantiscono ogni giorno la Pubblica Sicurezza e quindi, la sicurezza di
tutti i cittadini. Sicuramente era forse un atto dovuto da loro, perché erano
in questo momento indignati come lo sono ora, che cancellato l’IMU,
probabilmente,
per
trovare
risorse,
il
Governo
farà
ancora
quest’operazione e appunto, taglierà chissà quanti milioni di Euro per le
Forze dell'Ordine. Ecco, allora in questa mozione io chiedevo che
appunto, i parlamentari primo, dovevano tagliarsi i loro privilegi, se ne
sono tagliati troppo pochi e a catena, ovviamente, tutti gli Enti come la
Regione, la Provincia e i Comuni. Era necessario, è necessario, dare il
buon esempio e quindi, mettere a disposizione una quota di quanto
riservato, in particolare qui si parlava di tagli alle auto blu, si chiedeva
appunto, che venissero tagliate le auto blu e quindi, in questa mozione io
chiedevo che anche il Presidente della Provincia si potesse ridurre le
spese relative all’utilizzo delle auto blu, a servizio esclusivo del Presidente
e degli Assessori, accantonando una quota da destinarsi, appunto, ai
Corpo di Polizia di Stato operanti in Provincia di Cremona e di sollecitare,
tramite altri Enti superiori, come la regione e i Ministeri, affinché si proceda
a ripristinare i fondi, per il comparto sicurezza e non si paralizzi l’attività di
controllo e sicurezza dei cittadini, in un momento anche oggi quindi, ripeto,
anche se la mozione è datata, in un momento così delicato di crisi sociale
ed economica.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
56
La ringrazio Consigliere Milesi. Apriamo il dibattito. Agazzi, prego.
CONS. AGAZZI
La mia più che altro è una questione a metà, tra il politico e il procedurale.
La stessa Consigliera Milesi, ha ripetutamente sottolineato che il testo
della mozione, fa riferimento a tutta una serie di accadimenti datati. Che
poi il problema come dire, dell’attività delle Forze dell'Ordine e del
sostegno economico di cui necessita sia reale e durevole nel tempo, ci
credo. Però noi votiamo quel testo lì. Allora la mia domanda è la seguente:
non è il caso che venga aggiornato, cioè, che ci sia una nuova stesura del
medesimo, e poi la successiva Conferenza dei Capigruppo dia una corsia
preferenziale nella trattazione, però, di un testo più aggiornato. Altrimenti,
noi votiamo qualcosa che fa riferimento a delle cose che, magari, sono
state superate da finanziamenti che, magari, sono stati anche integrati
successivamente. Io non ho il polso della situazione. Che fanno tagli
ulteriori, ok, però perché non scrivere un testo, diciamo così, più attuale
con meno riferimenti a fatti superati, cioè, altrimenti lei mi fa votare
qualcosa... (Cons. Milesi fuori microfono) Io infatti lo so... (Cons. Milesi
fuori microfono) No, ma proprio per questo, io le suggerivo e suggerivo
alla presidenza di aggiornare il testo e nel prossimo Consiglio dare una
corsia preferenziale a un testo però aggiornato sullo stesso tema che
voteremo nel prossimo Consiglio Provinciale, non andrebbe in ordine.
Però questa è la mia idea. Io di votare un documento un pochino superato
nei riferimenti di merito, credo che non sia neanche bello per il Consiglio
Provinciale.
57
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Agazzi. Prego, Assessore Bongiovanni.
ASS. BONGIOVANNI
No, volevo più che altro... certo, quello che dice il Consigliere Agazzi,
chiaramente, ha molto senso, però volevo intervenire nel merito di quello
che scrive la mozione, perché chiede al Presidente della Provincia di
ridurre le spese relative all’utilizzo delle proprie auto blu a servizio del
Presidente e degli Assessori. Questa cosa noi l’abbiamo fatta. Noi
avevamo due auto blu ed è stata ridotta ad un auto blu. Tra virgolette, è
stata ridotta a un auto blu. Noi molte di queste spese relative all’utilizzo
delle auto blu le abbiamo già fatte, le abbiamo già tagliate. Quindi, voglio
dire, la mozione si presta ad un aggiornamento, solo per questo. Poi, è
anche vero che, da Monti, a Letta, quante volte sono andati a dire che
tagliavano le auto blu, ecc. Quindi, il discorso è stato fatto. Ora, che lo
stato in sè continui a tagliare a destra e a manca, è verissimo, magari qua,
questa è focalizzata sulla Polizia di Stato, però magari, nel corso del
tempo la focalizzazione è anche su altri aspetti. Quindi, io credo che un
aggiornamento di questa mozione sia più che dovuto.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore. Se la Consigliera Milesi ritiene di ritenere valido questo
testo, lo possiamo porre in votazione. Se, diversamente, ritiene di
modificarne il dispositivo, piuttosto che parte del testo...
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CONS. MILESI
No. Io vorrei che questo, comunque, si votasse, ed eventualmente, loro
possono fare una dichiarazione di voto, se appunto, hanno cercato di
attuare, o comunque hanno fatto i tagli che magari allora erano richiesti
anche dalla mozione, che lo dicano, con una dichiarazione di voto, sì,
l’avete detto, però va bene, si tratta di votare la mozione e magari, dopo,
ne faremo un’altra più attualizzata.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
D’accordo. Allora, mi sembra che già l’Assessore Bongiovanni abbia già
speso una parola per quanto riguarda la Giunta di maggioranza, per
interventi fatti già in merito al testo. Se reputate, possiamo già mettere in
votazione l’oggetto, perché vedo che già stanno votando. Dichiarazione di
voto? Gallina, prego.
CONS. GALLINA
Siccome come ha già detto Agazzi, la mozione ormai è un po’ datata e le
cose sono già state fatte, non ha senso assolutamente andare avanti con
tutta la mozione. Se la Milesi vuole andare avanti, voteremo contro
sicuramente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Consigliere Virgilio.
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CONS. VIRGILIO
Sì, anche per quanto riguarda il nostro Gruppo noi non siamo nelle
condizioni di poter determinate su un tema così rilevante, un atto di
indirizzo dell’Amministrazione Provinciale. Quindi, visto che, poi, come
diceva giustamente il Presidente del Consiglio, l’Assessore Bongiovanni
su questo tema relativo alle Forze dell'Ordine, cambiano anche nel corso
del tempo, ci sono anche esigenze di priorità nuove, perché tutto il tema
adesso attuale dell’emergenza carceri che riguarda tutto il sistema
giustizia, è un tema altrettanto... è un tema altrettanto rilevante. Quindi,
anche per questo motivo, se non c’è la volontà politica di aggiornare il
testo, noi ci asterremo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Virgilio. La parola a Degani.
CONS. CHIODA
Il mio posto è occupato da Gelmini. Il Gruppo Lega Nord voterà contro per
i motivi che già sono stati elencati in precedenza, e anche perché è un
problema talmente complesso che, l’ottica di un testo condiviso deve
essere sicuramente più generale e non fare riferimento alla possibile auto
blu della maggioranza, del Presidente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie. Consigliere Torchio.
60
CONS. TORCHIO
Io penso che realisticamente domani con un ordine del giorno votato da
pochi, bocciato l’idea, invece, mi pare che si fa strada l'idea di un
aggiornamento sui temi che stanno a cuore a tutti, beh, anche su questo
la Giunta sia disponibile, perché intanto che parliamo di questo, possiamo
parlare dei canoni che non sono stati adeguatamente ecc., ecc. Ecco,
voglio dire, ci sono diversi corni del problema e voglio dire, la sensibilità
del territorio è pari alla sensibilità di chi, da altre parti, dovrebbe rispondere
tempestivamente e concretamente, non accumulare dei ritardi, perché se
allora la si vede in un ottica di equilibrio, non per mediare... Allora, io
penso che per il passato è stata presentata addirittura una mozione in cui
si diceva come mai questi canoni non venivano riscossi, ci sia una volontà
trasversale di farsi carico della situazione. Lo dico a Clara, con cui ho un
buon rapporto. Però bisogna anche che il Presidente, che so, della
Commissione affari istituzionali, che è tutto impegnato, giustamente, in
altre e... o della Commissione di garanzia, ci diano una mano, nel parlare
di questo argomento, tempestivamente, mettendo e rimettendo, come si
dice, la palla al centro e cercando di combattere una battaglia che sta a
cuore a tutti, perché questo Comune, questa Provincia già in passato si è
occupata anche degli organici dell’Arma. Dava fastidio che le Stazioni
che... ecc., ecc. Io voglio dire, concludendo, che non mi sono sorpreso,
però quando ho avuto il mio incidente, ero a Torre Picenardi, ed è arrivata
la pattuglia di Sospiro, perché anche lì si va a turnazione, perché ce n’è
uno che vigila e gli altri che hanno gli orari ridotti, gli organici ridotti e
quant’altro. Vuol dire che, in effetti, il problema c’è e non è stato definito.
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Ma, lo facciamo con rispetto e io invito veramente Clara se,
evidentemente lo ritiene, di portare l’argomento nelle sedi interne ancora.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Torchio. Presidente, prego.
PRES. SALINI
...sicuramente ricorda anche l’Onorevole Torchio come ancora in passato
la Provincia mette a disposizione qualche unità di personale, per la
Prefettura, per i Tribunali ecc., che rimangono comunque, il cui costo,
diciamo, viene sostenuto comunque dalla Provincia. Quindi, sono piccoli
contributi che, in un modo o nell’altro si danno, per mantenere un
equilibrio e una relazione costruttiva con le altre istituzioni, ecco, era
giusto per... perché si sapesse che vengono fatti questi piccoli gesti che
però sono segnali che dimostrano un tentativo di collaborazione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Bene. Milesi è intenzionata a mantenere in essere la mozione?
CONS. MILESI
Riportiamo in Commissione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
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Allora, vi ringrazio per avere dato la disponibilità fino a quest’ora tarda
della giornata. Ci vediamo alla prossima riunione. Buona serata a tutti.
Termine lavori ore 18,00
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