Delibera 111/13 - Provincia di Cremona
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Delibera 111/13 - Provincia di Cremona
N. d'ord.111 reg deliberazioni CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 23/12/2013 APPROVAZIONE PROCESSO VERBALE DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 27 SETTEMBRE E DEL 15 OTTOBRE 2013. L'anno duemilatredici, questo giorno ventitre del mese di dicembre alle ore 14:00 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Agazzi Antonio Araldi Massimo Barbati Filippo Benzoni Maurizio Bertusi Fabio Biondi Giovanni Bonaventi Piergiacomo Castellani Vera Ceccato Adriano Chioda Francesco Degani Fabrizio Doldi Andrea Dusi Giampaolo Gallina Gabriele Gelmini Manuel Ghidotti Carlalberto Presenti n. 26 X X X X X X X X X X X X X X X X - Presenti Assenti Losio Ivan Mainardi Cesare Malvezzi Carlo Mazzocco Franco Milesi Clara Rita Rossi Luca Salini Massimiliano Torchio Giuseppe Trespidi Giuseppe Vailati Eugenio Virgilio Leonardo Zaghen Ernesto Zanacchi Maria Rosa Zanisi Giacomo Maria Zelioli Rossella X X X X X X X X X X X X X X X - Presenti Assenti X X - Assenti n. 5 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO CAPELLETTI CHIARA LEONI GIOVANNI ORINI PAOLA PINOTTI GIANLUCA X X X X X - SCHIAVI SILVIA SOCCINI MATTEO Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott. Silvio Masullo Il Presidente del Consiglio , constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. 2013 / 111 1 di 5 Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Losio e Gelmini per la maggioranza e Vailati per la minoranza. All'appello risultano presenti n. 26 consiglieri ed assenti n. 5: Benzoni (giustificato), Ceccato (giustificato), Doldi, Mazzocco (giustificato), Milesi (giustificata). Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 7083 (Approvazione delle Controdeduzioni alle osservazioni e al parere della G.R. N. X /1007_2013 alla variante di adeguamento parziale del PTCP al PTR, adottata dal C.P. Con atto n. 65_2013. Approvazione delle modifiche conseguenti. Approvazione definitiva della variante di adeguamento parziale del PTCP al PTR) entra il Cons. Doldi. I Consiglieri sono numero 27. - durante la trattazione della proposta n. 7067 (Regolamento di contabilità dell'Ente – Integrazione) entra l'Ass. Schiavi. - durante la trattazione della proposta n. 6669 (Bilancio di Previsione 2014–2016 Documento unico di programmazione 2014-2016 e relativi allegati) escono i Cons. Zaghen e Mainardi. I Cons. presenti sono ora in numero di 25 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle ore 19.40. 2013 / 111 2 di 5 IL CONSIGLIO PROVINCIALE Sentito il Presidente del Consiglio ________________________________________________________________________ DECISIONE Approva i processi verbali delle sedute consiliari del 27 settembre e del 15 ottobre 2013. ________________________________________________________________________ MOTIVAZIONI I verbali di ogni adunanza sono spediti a tutti i Consiglieri tramite e-mail appena disponibili. Il Consigliere che intenda proporre rettifiche ai verbali le presenta per iscritto, entro dieci giorni dalla spedizione, al Segretario Generale. I verbali vengono approvati nella prima seduta utile di Consiglio e, dopo l’esame dei Consiglieri, vengono sottoscritti dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale. ________________________________________________________________________ NORMATIVA Artt. 60 e 61 del Regolamento degli Organi Istituzionali. ________________________________________________________________________ PARERI Parere favorevole espresso ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 267/2000 in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa. Non risulta necessaria l'espressione del parere di regolarità contabile in quanto il presente atto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell'Ente. ________________________________________________________________________ ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE Processi verbali del 27 settembre e del 15 ottobre 2013. I processi verbali verranno conservati agli atti dell'Ente. ________________________________________________________________________ Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale del 27 Settembre 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. La deliberazione è approvata all'unanimità. 2013 / 111 3 di 5 Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale del 15 Ottobre 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. La deliberazione è approvata all'unanimità. 2013 / 111 4 di 5 Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Dott. Carlalberto Ghidotti IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Silvio Masullo Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni. CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 27 SETTEMBRE 2013 L'anno duemilatredici, questo giorno ventisette del mese di settembre alle ore 14:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Agazzi Antonio Araldi Massimo Barbati Filippo Benzoni Maurizio Bertusi Fabio Biondi Giovanni Bonaventi Piergiacomo Castellani Vera Ceccato Adriano Chioda Francesco Degani Fabrizio Doldi Andrea Dusi Giampaolo Gallina Gabriele Gelmini Manuel Ghidotti Carlalberto X X X X X X X X X X X X X Presenti Assenti X X X - Losio Ivan Mainardi Cesare Malvezzi Carlo Mazzocco Franco Milesi Clara Rita Rossi Luca Salini Massimiliano Torchio Giuseppe Trespidi Giuseppe Vailati Eugenio Virgilio Leonardo Zaghen Ernesto Zanacchi Maria Rosa Zanisi Giacomo Maria Zelioli Rossella Presenti n. 25 Assenti n. 6 1 X X X X X X X X X X X X X X X - Risultano altresì presenti gli Assessori: BONGIOVANNI FILIPPO CAPELLETTI CHIARA LEONI GIOVANNI ORINI PAOLA PINOTTI GIANLUCA Presenti Assenti X - X X X X - Presenti Assenti SCHIAVI SILVIA - X SOCCINI MATTEO X - Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Silvio Masullo Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Degani e Losio per la maggioranza e Virgilio per la minoranza. All'appello risultano presenti n. 25 consiglieri ed assenti n. 6: Agazzi, Benzoni (giustificato), Bertusi, Mainardi, Rossi, Zanisi (giustificato). Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 5054 (Aggiornamento del Piano di emergenza di protezione civile del rischio idraulico del fiume Po Adozione) entra il Consigliere Agazzi. I consiglieri presenti sono n. 26. 2 - durante la trattazione della proposta n. 5103 (Bilancio di Previsione 2013 – Variazioni) entra l'Assessore Schiavi. I Consiglieri presenti sono ancora n. 26. - durante la trattazione della proposta n. 5105 (Art. 193 T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 267/2000 – Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio 2013) entra il Consigliere Mainardi, che non partecipa comunque alle operazioni di voto dell'oggetto. I Consiglieri presenti sono n. 27. - durante la trattazione della proposta n. 5141 (Operazione di retrocessione della proprietà di “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalla società partecipata “Padania Acque S.p.A.” a mezzo della riduzione proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) esce il Consigliere Zaghen. I Consiglieri presenti sono n. 26. - dopo la votazione della proposta n. 5141 (Operazione di retrocessione della proprietà di “Padania Acque partecipata “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalla società S.p.A.” a mezzo della riduzione proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) escono i Consiglieri Milesi e Zanacchi. I Consiglieri presenti sono n. 24. - durante la trattazione della proposta n. 2887 (Interrogazione presentata dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: “Dopo Cignone continua discarica selvaggia con 28 mila m2 di rifiuti inquinanti all'ex macello Cremona” escono il Presidente Salini e i Consiglieri Trespidi, Biondi e Ceccato. I Consiglieri presenti sono ora n. 20. 3 - durante la trattazione della proposta n. 4110 (Mozione presentata dal Consigliere Agazzi avente ad oggetto: “Predisponiamoci a superare su tutto il territorio provinciale, - in linea con i pronunciamenti europei e regionali – la tecnologia dell'incenerimento, puntando sulla differenziazione, sul recupero e sul riciclaggio dei rifiuti” rientra il Presidente Salini ed entra il Consigliere Rossi. I Consiglieri presenti sono n. 22 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle ore 19.10. 4 Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno APPROVAZIONE PROCESSI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 11 APRILE E 19 MARZO 2013 Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della seduta dell'11 Aprile 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della seduta del 19 Marzo 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. L'atto viene inserito al n. 69 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno COMUNICAZIONE PRELIEVO FONDO DI RISERVA EX ART. 166 D. LGS. 267/2000. Il Consiglio prende atto. Presenti n. 25 Consiglieri. L'atto viene inserito al n. 70 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno 5 AGGIORNAMENTO PIANO DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE DEL RISCHIO IDRAULICO DEL FIUME PO. ADOZIONE. (Interventi fuori microfono) CONS. TORCHIO .... bisogna votare, però vogliamo che anche ai livelli superiori ci siano le sensibilità che noi Padani avvertiamo ogni giorno, con il livello di vulnerabilità delle nostre aree e dei nostri fiumi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Araldi. CONS. ARALDI Molto brevemente, intanto, per congratularmi con i funzionari che hanno fatto questa cosa, perché se l’hanno fatta com’è scritta, l’hanno fatta veramente bene. La puntualità con cui sono stati elaborati questi dati è degna di plauso e ho piacere di farlo. Cos’ha detto? Sì, gli do una caramella, oppure gli faccio parlare con te ... dopo, dopo. Adesso credo che la palla tocchi ai Comuni, quindi, credo che la Provincia debba vigilare perché i Piani Comunali vengano fatti, e vengano fatti in maniera altrettanto puntuale quanto quelli della Provincia e la Provincia deve mettere a disposizione gli strumenti per poter andare incontro a quelle osservazioni che faceva Dusi sul trasporto del latte, piuttosto che non dei vitelli o degli animali. Un'altra cosa che volevo dire gli argini 6 comprensoriali, consortili, non sono di competenza della Provincia. Però io credo che si dovrebbe trovare la possibilità di avere un occhio anche su questi argini, perché poi alla fine, quando cedono, i danni devono essere comunque ristorati dal pubblico. Allora se si riesce ad avere un minimo di controllo, perché non ci siano... io frequento gli argini comprensoriali del Casalasco, non sono tutti allo stesso livello, non capisco perché, ma insomma, perlomeno dovrebbero avere tutti lo stesso livello e non tutti hanno la stessa solidità. Già nel 1994 s’intervenne e lo stato pagò fior di milioni, non solo per fare gli argini, ma anche per ristorare gli argini che erano dentro lì. Quindi, una forma di attenzione anche se non è di competenza stretta della Provincia, secondo me sarebbe opportuna, se possibile, grazie. Sulla fascia C l’intervento più importante è quello di rivolgersi ai vari Santuari, perché se dovesse andare fuori dagli argini mastri, solo l’Altissimo ci può proteggere. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere. Se non vi sono altri interventi, lascio la parola all’architetto Rossi per commentare le esposizioni, prego, architetto. ARCH. ROSSI Sì, ringrazio comunque in particolare il Consigliere Araldi che ha dato atto del buon lavoro fatto dagli uffici e fa sempre piacere. Non per piaggeria, ma considero anche che l’intervento al di là, nella sostanza, che ha fatto, credo che abbia un po’ centrato l’obiettivo nostro. Il Piano che oggi abbiamo presentato è prima di tutto frutto di una concertazione che è stata fatta sia con la Provincia di Piacenza, sia con la Provincia di Parma, per 7 quanto riguarda anche gli aspetti che sono segnalati anche dal Consigliere Dusi per quanto riguarda la viabilità, per cui, è stato fatto un attento studio dei Piani di emergenza e quindi, ci siamo confrontati su questi. Ovviamente tutto è migliorabile e tutto poi, diversamente, si può rivedere e sistemare. C’è un aspetto che va detto, appunto, al di là della concertazione, questo Piano è prodromico, affinché poi i Piani di emergenza dei Comuni vengano modificati e vengano sistemati. Per cui, l’indicazione che noi diamo è importante, proprio perché nella fase soprattutto gestionale, attraverso il Piani Comunali, si possa intervenire. Il Consigliere Dusi ha toccato un aspetto importante riguardo all’aspetto del bestiame soprattutto nelle aree golenali, sono, a seconda se consideriamo gli argini maestri, gli argini comprensoriali, dagli 11.000 ai 14.000 capi che interessano l’area, è ovvio che abbiamo fatto anche qui tutta una serie di incontri e di riunioni sia con i veterinari Provinciali, sia con le Associazioni di categoria, perché il benessere animale è considerato una questione estremamente importante da cui tenerne conto. Per cui, il fatto di avere individuato delle zone e il non scostamento di intere masse di bestiame da una parte all’altra, è nato proprio dalla necessità di far valere il benessere animale, con una perdita anche di carattere economico che sarebbe stata estremamente importante, oltre che di carattere organizzativo. Per quanto riguarda l’aspetto legato alla fascia C, ricordiamo che questa è una competenza che riguarda l’Autorità di Bacino per cui, c’è un Piano dell’Autorità di Bacino, anche questo, che è stato letto insieme anche al lavoro che è stato fatto da AIPO, riuscire a capire quali sono le competenze in merito alla fascia C dove noi andiamo a governare e a prendere anche delle indicazioni che sono di natura superiore. Per cui, credo che il lavoro che è stato fatto, è un lavoro estremamente importante e che abbia tenuto conto, ma sia soprattutto di aiuto ai Comuni affinché 8 questi adeguino i loro Piani e attraverso l’adeguamento dei loro piani, si possa intervenire in maniera puntuale. Certo, abbiamo valutato anche dal punto di vista economico quale potrebbe essere l’impatto di andare a, diciamo così, di adeguare gli argini che sono di carattere comprensoriale. Le somme sono importanti, di certo non possono essere messe a disposizione dal nostro Ente, però sono proposte progettuali che, eventualmente, sono da riprendere e che possono essere presentate agli organi Regionali affinché poi, si trovino risposte adeguate per poter intervenire a sostegno anche di questa parte estremamente importante della difesa del territorio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie architetto. Se non vi sono altre richieste di intervento, passiamo alla votazione. Prego. Milesi. CONS. MILESI (fuori microfono) ARCH. ROSSI Sì. Loro hanno partecipato insieme a noi all’estensione del Piano per cui, l’hanno validato dal punto di vista finale degli strumenti, le loro delibere, ma l’importante è che l’abbiano partecipato, soprattutto con la Prefettura sono stati fatti molti tavoli di lavoro insieme, perché poi il soggetto, diciamo così, decisionale soprattutto all’inizio, in una fase di emergenza, che viene dichiarata dallo Stato, diciamo così e poi successivamente governata attraverso dei commi e il tavolo prefettizio, per cui sia con loro, che con l’ingegner La Veglia che è il responsabile per quanto riguarda AIPO della 9 struttura legata a Cremona, hanno fatto tutto il lavoro insieme di concertazione e hanno partecipato direttamente ai tavoli di informazione di questo Piano. (Cons. Milesi fuori microfono) Sono tavoli tecnici che abbiamo fatto noi, per i verbali non è che... cioè ... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. Grazie. Possiamo passare alla duplice votazione. La prima votazione votiamo il dispositivo e poi l’immediata eseguibilità. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 25; astenuti n. 1 (Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 71 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno SP N°3 MONTANARA-GABBIONETA DECLASSIFICAZIONE A STRADA COMUNALE DEL TRATTO VIARIO DAL KM 0+000 AL KM 2+570 IN COMUNE DI VESCOVATO. 10 ASS. LEONI L’argomento è già stato oggetto di discussione in Commissione: è già stato valutato. Sulla base della richiesta soprattutto del Comune di declassare quella strada che va dalla ex 10 da Via Mantova, fondamentalmente verso Pescarolo e Gabbioneta, non ci sono più le condizioni, diciamo, legate all’esigenza di avere una strada Provinciale e quindi, il percorso è affinché si possa arrivare al declassamento totale di Pescarolo. Questo è un primo step, la nuova rotatoria di Vescovato crea le condizioni perché sia l’attività di gestione delle strade possa essere garantita sia a livello Provinciale che a livello Comunale arrivando a Pescarolo. Ripeto, il Comune in base alla normativa che c’è nella strada è servito dalla Via Mantova, quindi, ci sono tutte le condizioni perché questa, questo iter possa vedere la definizione anche a livello Regionale. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Grazie. Argomento come tutti quelli oggetto delle delibere già dibattuto in Commissione. Richieste di interventi? È leggero, penso che non ci sia bisogno di procedere ulteriormente. Anche qui doppia votazione. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente 11 assente Cons. Araldi); favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, favorevoli votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Araldi); n. 25. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 72 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno ART. 194, COMMA 1, LETT. A) RICONOSCIMENTO DI DEBITO FUORI BILANCIO. PRES. SALINI Si tratta di una vicenda che risale all’ottobre del 2008, siamo di fronte ad una sanzione emessa dall’Amministrazione Provinciale, appunto, per un importo pari a 2.100 Euro, vi fu un ricorso e al ricorrente sono state riconosciute le . Per cui oggi a distanza di parecchio tempo, su una vicenda che questo Ente, ovviamente, aveva anche un po’ dimenticato, l’importo non è eccessivo, però va riconosciuto un debito fuori Bilancio perché vengono contenute le spese relative alle imposte e agli importi relativi agli oneri accessori relativi alla causa. Per cui, il riconoscimento dei debiti fuori Bilancio oggetto di questa delibera, fa riferimento, appunto, a questo ricorso dove la Provincia è risultata sconfitta, diciamo così. E 12 quindi, il pagamento può essere fatto solo attraverso il riconoscimento di legittimità di questo debito. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie Presidente. È da porre in votazione e quindi, invito tutti i Consiglieri a fare rientro in aula. Procediamo alla votazione. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 23 (temporaneamente assenti Cons. Malvezzi, Milesi, Vailati); favorevoli n. 23. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: Consiglieri, presenti n. 26 votanti n. 23 (temporaneamente assenti Cons. Malvezzi, Milesi, Vailati); favorevoli n. 23. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 73 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno BILANCIO DI PREVISIONE 2013. VARIAZIONI. 13 PRES. SALINI Sì, allora abbiamo da fare alcune piccole variazioni. Le richieste che sono pervenute dai vari settori Provinciali, per l’iscrizione al Bilancio 2013 riguardano assegnazioni Regionali Comunali con destinazione nella spesa vincolata. Gli importi sono: Euro 25.000 sui circuiti teatrali, 240.000 sulla procurazione Provinciale formazione apprendisti, 30.000 Euro al Comune di Cremona come capofila del progetto territoriale semplificazione e servizi, rese. E al fine di accogliere queste richieste, possiamo provvedere alla variazione di Bilancio nel seguente modo: sarò su queste piccole variazioni sempre abbastanza spedito, perché le conoscete e come sempre, la Commissione le ha trattate. Allora, abbiamo lo stanziamento di 10.000 Euro su spese per istruttoria tecnica per domande e realizzazione gestione impianti smaltimento recupero rifiuti, abbiamo 20.000 Euro coerentemente con il Regolamento Regionale in argomento per quanto riguarda gli introiti e le sanzioni in materia forestale, sempre con utilizzo vincolato. L’adeguamento degli stanziamenti su capitoli di entrata su adeguamenti capitoli di uscita collegati che si riferiscono all’emissione di ruoli, per sanzioni e tributi Provinciali. Poi abbiamo 204.000 Euro e rotti per competenze maturate su progettazioni ed investimenti, abbiamo 101.828 Euro finalizzati ad interventi non procrastinabili riguardanti le spese generali di funzionamento di questo Ente. Sui sistemi informativi abbiamo 28.640 Euro. E poi ci sono storni, impinguamenti sempre riferiti a questo nel rispetto dell’equilibrio economico del Bilancio corrente. Queste sono, diciamo, in estrema sintesi le destinazioni che abbiamo ipotizzato e per quali, è stata fatta tutta la verifica riguardo agli equilibri di Bilancio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 14 Bene, grazie Presidente per la sintesi già dibattuto in Commissione ed analizzato. Vi sono richieste di intervento? Non ne vedo. Procediamo alla votazione doppia anche questa volta. Dusi, prego. CONS. DUSI Sì, le spiegazioni che sono state date a livello di Commissione mi pongono come sempre, perché come in altre Commissioni c’è stato lo stesso risultato. Impongono come sempre la possibilità di essere critico su queste variazioni. Perché? Perché secondo me le variazioni sono gli unici argomenti di dibattito tecnico e politico, che i Consiglieri devono sviluppare e per svilupparle, devono avere la massima conoscenza delle stesse variazioni. Quindi, io l’ho già chiesto una volta in passato, ma lo richiedo ancora, credo che il ragioniere capo non possa dare tutte le spiegazioni che avvengono all’interno del contesto delle variazioni. E quindi, chiedo che nel momento in cui c’è la Commissione che deve sviluppare, deve analizzare le variazioni di Bilancio, io chiedo che i depositari delle variazioni vengono a riferire, il contesto delle variazioni stesse. Allora, allora, se si tratta di piccole cose è chiaro che lo stesso ragioniere capo le conosce. Ci sono invece questioni, per le quali lui non è addentrato nella variazione stessa e non sa le motivazioni politiche e tecnico politiche della variazione. Io credo che su queste robe qui, siccome ribadisco le variazioni sono l’unico argomento di dibattito politico e tecnico, che può essere assunto dai Consiglieri Provinciali. Il controllo lo si fa su queste cose e credo che sia giusto che ci sia un minimo di conoscenza degli argomenti. Lo ribadisco, lo richiedo ancora, sia nell’ultima variazione dei Consigli scorsi, sia in questa, ci sono state argomentazioni per le quali è 15 chiaro che il ragioniere capo non ha potuto... e per ottenere risposte adeguate, bisogna rivolgersi all’Assessore di competenza o al Dirigente di competenza. Quindi, diventa un problema... credo che si possa risolvere, però deve essere all'attenzione da parte dell’Amministrazione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere. Se non vi sono altre richieste di intervento procediamo... Zanacchi, prego. CONS. ZANACCHI ... la tesi che ha appena detto in questo momento Dusi, naturalmente si tratta di discernere quelle che sono le variazioni piccole, da quelle che sono delle variazioni che sottendono a delle progettualità o dei temi più complessi. In effetti, a volte, anche grosse cifre vengono inserite il Bilancio e sono probabilmente dei finanziamenti, qualcosa che, magari, viene dalla Regione, viene dallo Stato, per cui si possono fare, eventualmente, delle ulteriori attività e questo comporta comunque delle progettualità. Ecco, in questo senso, mi sento di sostenere la tesi del Consigliere Dusi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Zanacchi. Il dibattito può proseguire. Se non vi sono richieste di intervento, lascio la parola al Presidente Salini. Prego, Presidente. 16 PRES. SALINI Condivido la richiesta, mi faccio carico, diciamo, di dare le risposte che i Consiglieri Dusi e Zanacchi hanno chiesto di avere. Come sapete, il Presidente della Commissione lo sa, io sono sempre disponibile, ogni volta che è stata chiesta la mia presenza in Commissione, sono stato presente in alcuni casi per variazioni importanti in altri casi per questioni le cui implicazioni politiche comportavano l’opportunità che io fossi presente. Ribadisco la mia disponibilità, la Commissione tramite il suo Presidente quando vorrà avere maggiori chiarimenti su alcuni specifici temi e quindi, anche su alcune specifiche variazioni, sia la mia che quella del Direttore generale, la disponibilità è confermata. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Presidente. Mettiamo in votazione l’oggetto. Volentieri. Consigliere Araldi. CONS. ARALDI Approverò queste variazioni di Bilancio, perché non ho tanta voglia... Volevo però chiedere una cosa. Mi sembra di avere capito che viene istituito un capitolo di 40.000 Euro per le sanzioni riguardanti le piante, gli alberi. Sarei interessato a sapere se entrano in Provincia 40.000 Euro, devo pensare che dei cittadini tirino fuori 40.000 Euro? Che cazzo di reati possono far contro le piante? Si domandano. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 17 Le facciamo un po’ rispondere in maniera puntuale dall’Assessore Pinotti. CONS. ARALDI No, ma m’accontento di una spiegazione anche più tardi, telefonica. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Allora demanderemo ad un altro momento questa risposta. Per dichiarazioni di voto? Concluse? Procediamo alla votazione. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 18; astenuti n. 7 (Castellani, Milesi, Torchio, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli); contrari n. 1 (Dusi). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 26 Consiglieri; favorevoli n. 26. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 74 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 7 dell'Ordine del giorno 18 COMPLESSO IMMOBILIARE VIA MANZONI 39/VIA BORGHETTO 10 IN CREMONA. ESTINZIONE ANTICIPATA SENZA INDENNIZZO PRESTITI FLESSIBILI DELLA GESTIONE SEPARATA DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI. PRES. SALINI Sì, anche qui brevemente. Stiamo facendo riferimento a investimenti nell’ambito dell’edilizia scolastica. Come sapete uno degli investimenti più rilevanti che quest’Amministrazione ha deciso di fare sul territorio cremonese, in particolare nel Comune di Cremona, riguarda l’intervento sulle Dorotee, la decisione che si è assunta come politica di Bilancio è la seguente: si ritiene, considerato che, i mutui com’è noto vanno... l’utilizzo dei mutui da parte dell’Ente soprattutto di questi tempi comporta non solo un impegno in ordine al pagamento della rata quindi, in termini di oneri finanziari, in particolare, ma comporta anche la presenza di un mutuo all’interno del nostro Bilancio, comporta l’occupazione di uno spazio all’interno del tetto massimo che gli Enti Locali hanno, come capacità mutuataria. Avendo noi la possibilità di sostenere il costo legato agli investimenti di cui si tratta, almeno per qualche anno, non necessariamente ricorrendo al mutuo, congelato il mutuo, per una somma pari a 2.540.000 Euro, che è il corrispondente delle rate annuali fino al 2017, la rata è di 635.000 Euro e per quest’anno siccome abbiamo capienza, utilizziamo parte della parte vincolata dell’avanzo di Amministrazione, appunto, 635.000 Euro. Questo che cosa ci consente di fare? Ci consente di continuare nell’investimento suddetto, ma ci consente di tenere libera quella porzione, pari appunto alla rata di quest’anno, nel nostro tetto di capacità mutuataria. E questo, diciamo, a parità di utilizzo di 19 risorse Provinciali, teniamo libera una parte di quel tetto per eventuali altri investimenti. È chiaro che in questo momento come tutti gli Enti, siamo tutti prossimi al tetto perché questo tetto viene ogni anno abbassato. Però questa è una prudenza che noi ci possiamo permettere, pur continuando con l’investimento sulle Dorotee e questo, diciamo, è l’investimento sui 635.000 Euro oggetto di questa delibera, ha questa finalità. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. Grazie Presidente. Vi è richiesta di delucidazione, dibattito da parte dei Consiglieri. Non vedo richieste di intervento. Se è così, dichiaro di mettere in votazione l’oggetto. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Agazzi); favorevoli n. 15; astenuti n. 10 (Araldi, Biondi, Castellani, Dusi, Milesi, Torchio, Zanacchi, Zelioli, Vailati, Virgilio). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Agazzi); favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione deliberazione è immediatamente eseguibile. 20 all'unanimità. La L'atto viene inserito al n. 75 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 8 dell'Ordine del giorno ART. 193 TUEL APPROVATO CON DECRETO LEGISLATIVO N°267/2000. RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E ATTESTAZIONE DEL PERMANERE DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO PER IL CORRENTE ESERCIZIO 2013. PRES. SALINI Anche qui allora, la verifica sugli equilibri di Bilancio e l’attuazione dei programmi ha dato un esito sostanzialmente positivo, con tutti i mal di pancia che conoscete, in ordine alla possibilità dell’Ente di mantenere il ritmo degli investimenti, così come programmati. I ma di pancia derivano dall’enorme volatilità dei, diciamo, degli stanziamenti che il Governo e in seconda battuta la Regione, garantiscono agli Enti di livello inferiore fra cui la Provincia, però diciamo che, nonostante tutte le difficoltà l’attuazione del programma è sostanzialmente garantita. Sul 2013 tuttavia, arrivo al punto più importante della delibera in oggetto, sul 2013 registriamo un importante variazione, diciamo così, in difetto delle entrate programmate, derivante dall’imponente diminuzione delle entrate con riferimento all’RC Auto. Abbiamo solo nei primi 6 mesi circa 600.000 Euro in meno rispetto a quanto previsto, è un problema che non riguarda solo questa Provincia, riguarda tutte le Province, e quindi, siamo intervenuti a questo riguardo, peraltro, non siamo intervenuti solo per quanto riguarda le politiche, diciamo relative al mantenimento dell’equilibrio di Bilancio. Siamo intervenuti anche con azioni finalizzate all’aumento dei controlli a questo proposito, perché... e con questo anche la Polizia Provinciale sta facendo 21 tutta una serie di possibilità, diciamo, dei controlli definiamola di ultima generazione sul problema dell’individuazione degli evasori. Dato di partenza per noi è abbastanza pittoresco, perché come voi sapete, la Provincia ha il polso anche del numero di macchine in circolazione perché gestisce anche l’IPT. E i numeri non combaciano, dicevo, più macchine che assicurazioni pagate in circolazione. Questo significa appunto che tra i tanti problemi sociali che ha generato la crisi, c’è anche quello della presenza massiccia dei veicoli in circolazione non assicurati. I dati di cui stiamo discutendo, ne sono la dimostrazione plastica. Tuttavia, appunto, alla luce di questo elemento, abbiamo fatto il nostro principale intervento e un elemento di equilibrio per quanto riguarda anche con questo intervento gli equilibri sono garantiti. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie Presidente. Vedo la prenotazione del Consigliere Araldi, prego. Non è prenotato? CONS. ARALDI ...che lei presiede, perché dall’analisi da quello che ci ha detto, salta fuori che è una macchina che funziona perfettamente questa, perché i piccoli ed eventuali ritardi che ci sono, sono dovuti solo alla mancanza di finanziamenti, o finanziamenti che non arrivano. Tutto il resto funziona bene. Mi sembra che ci sia qualcosa di autoreferenziale in tutto questo. Mi capita di dire così. Dopo di che, ne prendo atto, se siete bravi, complimenti. 22 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. Araldi. Altre richieste di intervento? Consigliere Torchio, prego. CONS. TORCHIO La questione drammatica della riduzione della RC Auto che ha sottolineato nella breve introduzione il Presidente, è legata un po’ a tutto il declino e a tutto il sistema delle utenze ecc. Quindi, le conseguenze sono evidenti sul Bilancio, ma sono evidenti anche nella situazione più generale della circolazione, e dei malcapitati che sono oggetto di incidenti con gente che non ha le coperture, che scappa, che oramai è diventata una costante. Ecco, questo è uno degli elementi che dovrebbero spingere a correggere e a modificare anche come più volte ha chiesto la Provincia, il sistema delle entrate, perché il ragioniere capo già sa che questa vicenda è stata oggetto di tante questioni. La prima legata ai noleggi che si fanno nelle città, o nelle Province dove si paga meno. A ricaduta adesso c’è il tema chi non paga i premi, e chissà quale diavoleria salterà fuori ancora e come sarà possibile e comunque, siccome hanno deciso di liquidare, di liquidarci, è evidente che se l’operazione continua in questa maniera, indica e riflettere quella che è la situazione generale del paese che è legata al declino, anche di carattere economico. Naturalmente è solo una valutazione che è legata all’andamento generale, non è un appunto sicuramente, però è difficile fare le nozze, o meglio, si possono fare, ma alla fine, saranno le nozze con i fichi secchi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 23 La ringrazio Consigliere Torchio. Consigliere Zanisi. Gelmini, sì. CONS. GELMINI Grazie Presidente. Come Gruppo della Lega sicuramente voteremo favorevolmente a questo provvedimento. Vorrei fare un piccolo intervento per sottolineare un aspetto un po’ trascurato nel dibattito su questo tema. Qualche anno fa con un altro tipo di Governo in Italia si parlava di federalismo fiscale e tra l’altro, nei Decreti attuativi del federalismo fiscale c’era proprio una importante innovazione che poi è stata bloccata, sotterrata e rimarrà ancora lì nei cassetti, che era quella proprio quella di dare alla Provincia, che si vuole abolire, la possibilità di recuperare quest’evasione di cui stiamo parlando, quest’evasione che ci sta penalizzando come Enti Locali. Quindi, oltre il danno la beffa sempre derivata dallo Stato centrale che da una parte ci toglie trasferimenti e capacità quindi di agire su problemi del nostro territorio e dall’altro con Leggi che ritengo ingiuste, ci obbliga a registrare un ulteriore perdita in Bilancio, ulteriori non entrate, semplicemente perché non abbiamo la possibilità di mettere in campo gli strumenti per recuperare l’evasione quando nel 2013, e si parla nel 2013 di installare questi impianti tipo multa nuova, come si chiama, sulle strade per fotografare le targhe, quando abbiamo uffici in Regione o quelli della motorizzazioni gestiti ancora, non so da quale Ministero che, chiaramente opportuni software e intelligenti trasferimenti di competenza agli Enti Locali, quindi, delegare secondo il principio della sussidiarietà di cui i vari Araldi, si riempiono la bocca in tante Commissioni, ma poi dopo nei fatti si dimenticano. Nella realtà poi, di queste cose ci si riempie sempre la bocca, ma non si fanno mai, il risultato è questo, il risultato è che siamo qua a registrare ancora un ulteriore 24 perdita e quindi, sempre più incapaci di affrontare ed agire i problemi del nostro territorio e per colpe non nostre, per colpa di uno Stato che, non ci mette nelle condizioni di agire, per colpa, quindi, di responsabilità politiche poi, cercatele voi ecco, io concludo qua e sicuramente la Lega voterà favorevolmente a questo provvedimento. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Gelmini. Proseguiamo con gli interventi, se ve ne sono. Se nessuno intende prendere la parola, procediamo con la votazione. È così? D’accordo. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 27 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assenti Cons. Mainardi, Agazzi, Zaghen); favorevoli n. 22; astenuti n. 2 (Dusi, Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: Consiglieri, votanti n. 24 Agazzi, Zaghen); presenti n. 27 (temporaneamente assenti Cons. Mainardi, favorevoli n. 24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. 25 L'atto viene inserito al n. 76 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 9 dell'Ordine del giorno COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO IN ORDINE ALLA DELIBERAZIONE N°377/2013 DELLA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA. PRES. SALINI Si tratta di una comunicazione molto semplice, la Corte dei Conti ha chiesto a questo Ente di dare conto nel percorso che ha caratterizzato l’intervento della Provincia presso il Governo, attraverso un'ingiunzione di pagamento, con cui lamentiamo, abbiamo lamentato, un nostro credito parecchio vecchio, di circa 5.000.000 di Euro che il Governo ancora non ha pagato. E l’ingiunzione di pagamento decisa da questo Ente nei confronti del Governo su questo credito che vantiamo da molti anni, aveva e ha lo scopo di evitare che una pendenza di questo genere si ripercuota negativamente sulla capacità di questo Ente di adempiere ai propri obblighi nel pagamento dei propri fornitori, comunque, diciamo, nell’attività normale dell’Amministrazione Provinciale. La Corte dei Conti ha voluto conoscere, diciamo, tutti i dettagli di questa procedura e con una, diciamo, una riunione molto simpatica, il nostro Ente ha riferito dettagliatamente le caratteristiche della procedura fatta e la Corte dei Conti ha preso atto della correttezza della nostra azione e quindi, io sono tenuto per Legge a riferire al Consiglio dell’esito di questa cosa e così ho fatto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 26 Grazie Presidente. La comunicazione veniva proprio da una richiesta della Corte dei Conti di mettere a conoscenza anche Consiglio. Fatto. Il Consiglio ne prende atto. Presenti n. 27 Consiglieri. L'atto viene inserito al n. 77 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 10 dell'Ordine del giorno OPERAZIONE DI RETROCESSIONE DELLA PROPRIETÀ DI PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A. DALLA SOCIETÀ PARTECIPATA PADANIA ACQUE S.P.A. A MEZZO DELLA RIDUZIONE PROPORZIONALE DEL CAPITALE SOCIALE CON ASSEGNAZIONE PRO QUOTA DELLE AZIONI DI PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A. PRES. SALINI La delibera in oggetto da riferimento al percorso presso il quale si sta arrivando ad una struttura di Padania Acque Gestione, tale da poter ricevere un affidamento diretto in house, dall’ATO del territorio Provinciale e com’è noto, la possibilità che questa Società possa ottenere questo tipo di affidamento, è data dal rispetto da tutta una serie di fattori e fra questi, vi è anche la necessità che la compagine sociale della Società stessa Padania Acque S.p.A. sia costituita dagli Enti Locali, tra cui anche la Provincia, e non dalle Società patrimoniali, così come accade oggi. Il percorso che porta a questa nuova, a questo novo assetto societario, per quanto riguarda uno dei quattro soci di Padania Acque Gestioni cioè Padania Acque e Patrimonio, implica che i soci della Società Padania 27 Acque e Patrimonio, deliberino in Consiglio appunto, il loro assenso a questa, chiamiamola retrocessione delle quote e nel caso specifiche appunto, di Padania Acque e Patrimonio, è utile ricordare che la retrocessione avviene a titolo gratuito, diciamo così, nel senso che questo Ente non pagherà le quote di cui disporrà all’interno di Padania Acque e Gestione, e quindi Padania Acque e Patrimonio, effettua quest’operazione riducendo il proprio patrimonio, per un valore pari alla partecipazione stessa. L’Amministrazione Provinciale ha deliberato in Giunta il proprio assenso a questo percorso, ritenendo che nel caso di Padania Acque e Patrimonio, siano stati rispettati gli elementi posti alla base di tutta l’operazione nelle varie sedi, anche politiche, di discussione. Se poi i Consiglieri vorranno avere chiarimenti di altro genere, io sono qui, appunto, per darli. Se invece basta questo, visto che l’oggetto della delibera di oggi è la retrocessione della Padania Acque e Patrimonio alla Provincia, io nell’illustrazione dell’oggetto mi fermo qui. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI È corretto. Grazie Presidente. C’è spazio per le vostre richieste di intervento. Consigliere Chioda. CONS. CHIODA In riferimento a questo Regolamento, ovviamente, il Gruppo consiliare Lega Nord accoglie con favore e voterà sì al provvedimento. È utile però fare un po’ una cronistoria di quello che è successo e come s’è sviluppato il percorso in questi mesi. Quindi, ad oggi, negli ultimi giorni, assistiamo ad una convergenza di tutte le forze politiche, anche quelle inizialmente 28 restie, sulla posizione espressa dalla Lega Nord più volte in questo Consiglio Provinciale. Il gruppo consiliare non nasconde il fatto che ciò dia grande soddisfazione, e rafforza l’idea che il percorso da lei delineato già nell’autunno 2011 ha portato avanti con determinazione, con qualche difficoltà sia stata comunque la strada giusta per l’attribuzione del servizio idrico integrato Provinciale. Oggi riteniamo necessario ripercorrere brevemente le tappe di questo tribolato percorso che ha visto più volte le forze politiche presenti in questo Consiglio, assumere decisioni a nostro avviso ambigue. Dopo aver più volte reso pubblica la propria posizione in merito al servizio idrico integrato, a marzo 2012 la Lega Nord presentava a questo Consiglio una mozione approvata dall’attuale maggioranza, con la quale, s’impegnava il Presidente della Provincia, ad adoperarsi affinché il soggetto giuridico che accoglierà l’attività di gestione del servizio idrico integrato, veda la componente pubblica essere azionista diretta. Quindi, si chiedeva la partecipazione diretta degli Enti pubblici. Nel novembre 2012 la Lega Nord notando comportamenti ambigui da parte di alcune forze politiche, forse, più attenti agli interessi delle società partecipate che a quella dei cittadini, e registrando che il Presidente non aveva dato seguito alla mozione di marzo, chiese a questo Consiglio di ribadire che la parte pubblica fosse rappresentata da un unico soggetto giuridico, partecipato dagli Enti Locali. Quindi, parliamo del novembre 2012, le forze politiche rappresentanti questo Consiglio, confermando i sospetti della Lega Nord, con voto determinante il PDL e il PD, di affossare la mozione. Non demordendo e con la convinzione che la partecipazione diretta degli Enti Locali rappresenti una garanzia per i cittadini, veri beneficiari del servizio idrico, un mese più tardi nel dicembre 2012 la Lega Nord presentava una nuova mozione, questa volta approvata con i voti determinati, ovviamente, dal Gruppo consiliare Lega Nord, e dal Partito Democratico, senza il voto 29 del PDL, con la quale, prendendo atto della situazione amministrativa e legislativa, s’impegnava il Presidente a modificare il Piano di ambito e di connesso modello gestionale, al fine di adottare la gestione cosiddetta in house, che prevedeva l’affidamento diretto ad una Società esclusivamente e direttamente partecipata dai Comuni, o altri Enti Locali, compresi nell’ambito territoriale ottimale. Quindi, a dare corso alla cosiddetta acqua pubblica. Ribadiamo quindi, la grande soddisfazione all’apprendere che il percorso delineato dalla Lega Nord prosegue e ha trovato l’accordo di tutte le forze politiche Provinciali. Le quali si apprestano, se non lo hanno già fatto, a votare in tutti i Comuni che partecipano a Padania Acque S.p.A. delibere similari a quelle proposte da questo Consiglio Provinciale. Entro pochi mesi quindi, potremo affermare che la Società decurtata a ricevere in via provvisoria o in via definitiva l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato Provinciale, è totalmente partecipata direttamente agli Enti pubblici. Ci spingiamo anche oltre, auspicando che il contratto di percorso mancante per la definizione dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato Provinciale, prosegua nel solco tracciato dall’Amministrazione approvata a dicembre 2012. La Lega Nord proseguirà a vigilare e si farà promotrice di tutte le azioni necessarie affinché un bene primario come l’acqua, sia gestito con la massima attenzione e nella ricerca del massimo beneficio a favore dei cittadini, con lo scopo di perseguire la maggior soluzione possibile, in temi di qualità dell’acqua, in temi di depurazione ed in termini di tariffe del servizio. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Chioda. Consigliere Araldi. 30 CONS. ARALDI Mi dispiace, ma non riesco ad appassionarmi al dibattito in atto, sul fatto che l’acqua debba essere pubblica o l’acqua debba essere privata. Se l’interesse del cittadino cremonese è che l’acqua sia pubblica, o l’acqua non lo sia. Perché ho la sensazione che il problema non possa essere questo, ma debba essere un altro. E cioè l’uso che facciamo dell’acqua, è un uso corretto? Questa domanda mi nasce dal fatto che nel 1987 quando ero, sì parlo di preistoria, Sindaco a Casalmaggiore, c’era un ordinanza del mio predecessore che impediva l’uso dell’acqua al pomeriggio, perché sennò quelli che abitavano al terzo piano e oltre delle case, non avrebbero potuto usare l’acqua nemmeno per farsi la pastasciutta. Allora riuscimmo a rifare l’acquedotto eliminando il 30% di perdite che il vecchio acquedotto faceva, e telebrarono, non so se il termine è giusto, ma mi sembra che sia proprio quello lì, tre pozzi, arrivando al limite delle acque salsa, per avere un acqua che non è proprio un acqua particolarmente buona. La dimostrazione è che a Casalmaggiore c’è un uso, probabilmente come in tutta la Provincia, come in tutta Italia, assolutamente sconsiderato di acque cosiddette minerali, per cui, l’acqua cosiddetta potabile, o che viene resa potabilizzata, viene utilizzata innanzi tutto per lavare le automobili, per innaffiare i giardini e gli orti, o per pulire i water. Tra l’altro, consideriamo già un fatto positivo l’avere fatto delle cassette di acqua con due pulsanti: una per la pipì che ne esce meno, e una per il resto che ne esce un po’ di più. Qui non siete arrivati neanche a questo, avete ancora un solo pulsante. La rete cremonese oggi, perde almeno il 25% dell’acqua che viene tirata su. Quindi, l’interesse dei cittadini non sta mica nel fatto che l’acqua sia pubblica. Ma che ad esempio, non se ne perda di acqua. Il 31 25% dell’acqua che viene tirata su dai pozzi, non arriva all’utenza finale si perde lungo le tubazioni. Ma la cosa più grave è l’uso assolutamente improprio dell’acqua. Qui s’immagina una Società di gestione che possa fare investimenti di milioni di Euro nei prossimi tre anni, qualcuno sostiene che questo sia possibile, visti i Bilanci. Io credo che... non sono un conoscitore di Bilanci, mi permetto di avere qualche perplessità, soprattutto perché sento che vogliono ricorrere anche ai bond, che sarà una strada sicuramente ammessa, ma ci vogliono degli avventuristi per sottoscrivere dei bond, secondo me, in situazioni come queste. Poi, naturalmente sarò smentito data la solidità della Società che si andrà a costruire che però io vedo. Questi investimenti per quanto attiene l’acquedottistica, saranno ancora commisurati all’uso improprio che si fa dell’acqua. Bisogna, credo, faccio un altro passo indietro, parlo di realtà che conosco personalmente, nel Comune di Casalmaggiore ci sono almeno, almeno, 1.200 pozzi che non servono per l’acqua per uso umano, da bere, voglio dire. Molti di questi servono per innaffiare l’orto, il giardino. Si chiede che questa gente faccia due analisi all’anno della qualità dell’acqua, per poter fare questo uso. Siccome la Legge è abbastanza stupida, è evidente che le analisi non vengono fatte. Nemmeno quelli che l’acqua la bevono. Paradosso. Allora, se si deve ridurre l’uso improprio dell’acqua, chi lo può fare il gestore? Che vive del fatto di vendere l’acqua? Sarebbe come chiedere al cappone di festeggiare due volte il natale. Difficile che questo possa succedere. Immaginare che ci sia una Legge nazionale o un provvedimento nazionale che interviene su queste cose, è illusorio, considerato lo stato del nostro paese, però io credo, Salini, che la Provincia, la Provincia di Cremona, sia un ambito abbastanza governabile, perché si possa tentare di modificare il comportamento dei cittadini Cremonesi verso un atteggiamento più 32 virtuoso, nei confronti dell’acqua. Se a Casalmaggiore si è arrivati alle acque salse per poter avere un acqua semplicemente bevibile, dove la presenza di ammoniaca, viene giustificata con il fatto che è di origine geologica e quindi, si può bere. Misteri della scienza. Se a Spineda c’è una quantità di detriti che rendono l’acqua, Spineda Rivarolo del Re, pressoché imbevibile se abbiamo quantità di arsenico che rendono difficilmente bevibile l’acqua, sarà il caso di intervenire su queste cose o lasciamo che le cose vadano come l’acqua verso la bassa? Possiamo farlo. Io credo però che debba essere dato un input all’ATO, visto che esiste e che è un organismo, così, si fa per dire, utile perché un atto che viene definito ottimale, solo perché i confini sono quelli della Provincia, è così, una forzatura assolutamente inaccettabile. Ma, così sono le cose. Di dare all’ATO, per esempio, l’input di ragionare sulla riduzione dell’uso improprio dell’acqua. Solo in questo modo quando io userò l’acqua solo per bere e per dare da mangiare e quindi, consumerò un metro cubo di acqua al giorno, o al mese, potrò pagarla anche 10 Euro se questo vale la pena, perché ne userò il 40% in meno, ma la userò dell’acqua che sarà acqua buona. C’è gente che usa l’acqua minerale per fare la pastasciutta, ormai, vogliamo rendercene conto di queste cose, o continuiamo a dissertare sul fatto che gli angeli sono maschi o femmine senza domandarci se gli angeli esistono? È così fondamentale la discussione che ha lacerato le nostre anime, i nostri cuori, e le nostre capacità sul fatto che l’acqua debba essere pubblica o privata? Non sarà forse, più importante ragionare sull’uso che si fa dell’acqua? Perché al di sotto dei 200 metri in cui sono arrivati i pozzi di Casalmaggiore non si può andare. Una soluzione per la prossima acqua saranno le autobotti che la portano. Io non voglio mica essere catastrofista, vi do delle possibilità. Quando sarà finito questo percorso, e le azioni saranno retrocesse e tutte queste 33 cose qui, alla Provincia spetterà un altro compito che si chiama, me lo sono scritto perché non voglio mica fare degli errori, qua ragazzi sennò ti prendono in castagna subito. Controllo analogo. La Legge prevede che il controllo analogo abbia una funzione molto più pregnante dell’utilizzo del Codice Civile in ordine alla governance delle Società. Quindi, il parere deve essere questa Padania Gestione, ha le caratteristiche per fare queste cose. Se partissimo da zero, cioè se non ci fosse niente, e i Comuni decidessero di conferire il Padania Gestione non il solo patrimonio, ma anche la loro gestione, dovrebbero trasferire anche il loro personale. In questo caso, nulla questio. Ma, noi ci troviamo in una situazione diversa. I Comuni trasferiscono le competenze, ma il personale l’hanno già utilizzato per altre cose. Lo stato di fatto è che c’è un costo di personale nella gestione che è indipendente della capacità di Governo della Provincia o degli Enti Locali. Se domani, e sottolineo il se, come dice la nota canzone ... dovesse succedere che un cittadino ... o una Società concessionaria di servizio idrico, l’Emilia, di cui sono socio, socio importante, in Emilia, dovesse verificare che il costo... che l’avere dato in house la gestione dell’acqua fosse anche economico per il cittadino e si rivolgesse al TAR, si avrebbe una situazione che lascerebbe un po’ divertito, perché avremo costituito una Società che non può funzionare, ma che però funziona sul fatto che l’acqua non può essere non distribuita, ma che comunque, toccherebbe ad un altro distribuirla. Insomma, io sono abbastanza vecchio per non poter arrivare a vedere queste cose, però mi divertirebbe tanto campare qualche anno in più per potermi divertire. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 34 Grazie a lei, Consigliere Araldi. La parola al Consigliere Torchio. CONS. TORCHIO Io penso che se il Comune di Casalmaggiore ha risolto i problemi, è anche perché l’allora Consorzio dell’acqua potabile, caricandosi con la quota parte della Provincia, l’onere, è riuscito in tal modo a fare gli investimenti e l’abbandono pluridecennale che la rete di Casalmaggiore aveva generato. Quindi, voglio dire, amabilmente ad Araldi che il sistema di relazioni sovra comunali che i nostri predecessori, partendo da Patrini per arrivare a tutti gli altri, avevano generato e realizzato le capacità di realizzare una rete pubblica. È evidente però il suo richiamo perentorio al risparmio. Io lo condivido, perché quando a mio suocera arriva una bolletta di 368 Euro di acqua, evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Quando di fronte a tutte le ... sulla Società unica la fattura è intestata a Padania Acque che devo ancora recarmi alla AEN in Via Trento e Trieste per risolvere la partita, vuol dire che il processo di unificazione è ancora in itinere. Quindi, il cittadino oggi reca sulla sua pelle, tutti i segni di un ritardo che, al di là delle enunciazioni, è rimasto ancora direi così presente e così importante. La prima cosa che qui non è ideologica, ma penso che sia nell’interesse di tutta la comunità, è immaginare di avere una qualità delle acque all’altezza della situazione. La qualità delle acque è legata anche alla considerazione che chi ci governa può o meno considerare Alitalia, Telefonica, Telecom, con le reti idriche, qualche cosa che interessano il paese, oppure non interessano e quindi, sono sul mercato. E questo è un altro degli aspetti che dovrebbe caratterizzare la differenziazione e la discussione di natura politica, perché dai tempi della prima Repubblica che insieme ad Araldi ho condiviso quando, il Governatore Rossi, il Presidente della Regione, 35 andava alla Cassa Depositi e Prestiti, assicurava di intervenire per l’abbattimento di un punto sulla questione ... del tasso bancario, la Cassa Depositi e Prestiti gli dava 1.000 miliardi a botta, per il sistema di riqualificazione del ramo idrico, di depurazione o di fognatura, che dir si voglia. Adesso di questo non se ne parla e non penso che la qualità con l’esercizio di una rete pubblica oggi sia qualche cosa che fa la differenza rispetto a tutto quello che è il business attorno al ciclo idrico. La ragione era il 95% del business sulle acque minerali. E sarebbe grave e non ci fosse un efficientamento del 5% dell’acqua che usiamo per i cessi. In Germania ci sono tre reti distinte di canalizzazione dell’acqua a seconda della qualità e dell’uso. Da noi la seconda rete è solo un optional per quanto riguarda le nuove costruzioni. In Germania a proposito di energia tutto il vapore prodotto dalle biomasse viene utilizzato e viene immesso anche il gas della rete del metano della città. Da noi questo non avviene. Nessuno dei 300 impianti di biogas ad eccezione di quello collegato con la Curia e l’ospedale ... utilizza i vapori. C’è tutto un sistema di recupero dell’energia che ha garantito alla Merkel anche di vincere le elezioni, perché avendo realizzato e magari a fare un Governo con i Verdi. 1.000.000 di posti di lavoro nelle energie alternative ma è evidente che a questo punto Parigi e Berlino, stanno ripubblizzando le reti. Quindi, c’è tutto un dibattito a livello europeo. Probabilmente noi riteniamo che sia una questione ideologica, è anche una questione di sostanza, per quanto riguarda una politica che però non deve vedere, sono d’accordo con Araldi, il controllore coincidere con il controllato o quello... Noi su questa partita penso abbiamo dato anche un segnale rispetto alla tariffa con l’applicazione delle ... cioè la possibilità, sostanzialmente, di remunerare gli investimenti. Sappiamo che a rigore di Legge o di regola o in punta di diritto qualcuno potrebbe impugnare il ... Però non è pensabile che il 36 cavallo o in questo caso essendo i nitriti o non ragli l’asino com’è stato detto dai nostri pozzi, abbia bisogno di essere alimentato, in qualche maniera. Quindi, è evidente che la sola tariffa che non è adeguata non possa provvedere agli investimenti, però oggi noi analizzando i Bilanci che sono stati approvati dall’Azienda, in particolare i riferimenti a Padania e in riferimento alla gestione e alla possibilità che ci sono in quel Bilancio e al cosiddetto, virgolette, tesoretto, non siamo sicuramente sul lastrico. E comunque, anche rispetto ad una diatriba che ha visto i Comuni cremaschi nell’impossibilità di provvedere direttamente, Padania è stata nelle condizioni, di assolvere, tenendo in pancia i riferimenti legati alla quota azionaria dei Comuni cremaschi. Ecco perché il discorso di Chioda è un discorso chiaro. Noi non abbiamo mai voluto metterci delle bandierine, perché è evidente che se la Lega ha fatto un percorso, è un percorso nella sua piena e totale autonomia. Però vogliamo dire che questa vicenda non sono tanti i soli, al di là delle formule, per ovviare alle situazioni contingenti direi anche a livello territoriale, perché nei Comuni, nelle assemblee delle Società e anche nel consesso vi è stato un rapporto di carattere operativo e di carattere costruttivo. E penso anche ad un'altra questione: che non vi debba essere sulla partita un’ideologizzazione, perché alla fine, è possibile mantenere la situazione a Governo se vi sono le risorse. Quindi, uno dei grandi temi per il futuro sarà sicuramente se su questo ramo vi sarà la possibilità di ottenere dei finanziamenti, di rioccuparsi delle cose che sono state lo strumento di lavoro e di impegno per tutta la durata dell’attività, dalle origini, fino ad oggi, le reti e in particolare in riferimento ai servizi pubblici. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 37 Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Gallina. CONS. GALLINA Sì, grazie. Soltanto per puntualizzare due cose e poi per fare la dichiarazione di voto che, ovviamente, sarà favorevole. Prima ho sentito l’intervento del Consigliere Chioda che, per tutto il rispetto che va agli alleati, vorrei dire che anche il PDL sul tema della retrocessione delle quote ai Comuni non ha mai avuto nessun dubbio, cioè i temi che sono, diciamo, più volte stati toccati nelle diverse mozioni, hanno portato a volte delle votazioni, diciamo, con maggioranze variabili o con appoggi variabili, perché il tema non era sulla retrocessione delle quote ai Comuni, ma era sul tema, l’abbiamo già visto una volta, dell’affidamento in house. Quindi, erano altri temi che oggi comunque, non vengono toccati da questa delibera. E deve essere anche chiaro che, come ha detto Araldi prima, che a lui il tema dell’acqua se pubblica o privata, non gli appassiona, non lo appassiona, io con una battuta, non appassiona neanche me, cioè non è in discussione. È ovvio che l’acqua siamo lontani dai referendum, siamo lontani da tutto. È ovvio che l’acqua è stata sempre pubblica c’è la Conferenza dei Sindaci con l’ATO che deciderà tariffe, investimenti e priorità tutto quanto. Quindi, lo ridico ancora una volta, è inutile anche dirlo, nel senso poi che chi dovrà giocare la parte del centrosinistra, giocherà la parte del centrosinistra, chi invece giocherà un'altra parte, giocherà un'altra parte. Quindi, oggi qui si sta trattando il tema della retrocessione delle quote ai Comuni che, da sempre il PDL ha appoggiato, anzi, ancora in anni passati, ma stiamo parlando già di 4, 5, anni fa, in assemblee di Società sia in Padania che anche in SCRT era già stato portato avanti il tema anche da alcuni Sindaci di riferimento del PDL sulla 38 possibilità di arrivare a questo punto. Quindi, nel senso, il tema era già lanciato con molto contributo della Lega che, ha portato avanti anche questa partita e altre cose, perché penso che su questo sono sempre d’accordo. Volevo solo puntualizzare questo e dire che voteremo a favore. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Gallina. La parola al Consigliere Virgilio. CONS. VIRGILIO Grazie Presidente. Io penso che, invitato anche dalle considerazioni che faceva il Consigliere Araldi, il Consigliere Araldi abbia ragione quando dice che noi ci stiamo occupando, probabilmente del 15% dell’acqua pubblica, perché c’è tutta una partita su cui non stiamo discutendo. Non credo però che il tema sia tanto la questione riferita alla gestione pubblico-privata. Il tema dei beni comuni, nasce su un tema estremamente specifico come quello del Governo dei bacini di irrigazione. Helen Hostrong vince il premio nobel per l’economia, proprio per questo, partendo da una specificità di politiche pubbliche, per poi approdare su temi di carattere generale, anche da un punto di vista del significato valoriale, evocativo, la questione dell’ambiente, la questione delle risorse naturali, della loro gestione ecc. E se declino questo concetto all’interno del dibattito che stiamo facendo, è vero che probabilmente il tema non è tanto quello di dividerci, rispetto al tema gestionale in house, o Società mista, o Società privata. Ma quello di discutere un contesto nel quale gli strumenti legislativi non sono ancora adeguati, non sono ancora adeguati, a un processo capace di valorizzare la centralità delle comunità e dei territori. E quindi, al di là delle 39 considerazioni che poi faceva il Capogruppo della Lega, attraverso questo crono programma che mi sa un po’ come quegli ibridi rivisitazione della storia, no? Che rinnegano la storia, magari, in un modo un po’ autoreferenziale. Io do atto alla Lega di avere portato avanti delle battaglie importanti, soprattutto in riferimento alla centralità e al ruolo dei Comuni. E penso che, da questo punto di vista noi dobbiamo proseguire all’interno di questa direzione. Io credo che due anni fa, quando si discuteva rispetto alla questione dei modelli, c’era una componente tecnica che ci diceva che non era possibile un certo tipo di gestione. Modello, modello gestionale. C’era una tecnicalità che ci vincolava rispetto a determinati modelli gestionali. Ora di acqua sotto i ponti ne è passata e abbiamo visto che grazie alla politica si è individuato insieme, insieme un percorso condiviso, si è affermato, a mio avviso un principio importante che è il principio di libertà da parte dei soggetti del territorio e degli Enti Locali di auto-organizzarsi, ovviamente, anche all’interno di un quadro normativo. Però questa cosa di vedere i Sindaci appartenenti a culture politiche diverse, cercare di costruire politiche pubbliche senza la cosa della polemica, però sono approdati ad un risultato, a mio avviso, a mio avviso importante. E questa logica ha portato alla centralità dei Sindaci, ad un percorso politico territoriale maturo, perché sono state importanti le manifestazioni, per noi è stata importante anche l’interlocuzione, sono stati importanti i momenti conflittuali, ma è stato fondamentale anche il confronto in questo senso. Sono state importanti le Aziende, però abbiamo capito che oltre a tavolo delle Aziende, è importante anche costruire un tavolo degli Enti Locali e quindi, dare spazio alla politica e questo è un tema fondamentale su tutti gli ambiti dei servizi pubblici, dei servizi pubblici locali. Ora, e lo chiedo anche alla Lega, coerenza fino infondo, si è parlato anche di controllo analogo. Allora, è vero che c’è un 40 impianto legislativo Regionale che parla di controllo analogo riferito alla Provincia, però stiamo facendo rifermento a una Legge che, ormai, come dire, è abbastanza messa in discussione, cioè vale a dire che forse non è più in sintonia con i tempi, come forse, probabilmente, non è più in sintonia con i tempi dopo l’esito referendario, un impianto legislativo che da ancora la possibilità di istituire delle Società private, cioè questa cosa è una cosa in itinere, perché formalmente l’Amministrazione Provinciale, quando aveva l’idea della Società mista, non era contro la Legge, però andava contro una scelta. La scelta Araldi c’è stata. La centralità del ruolo pubblico, di un attenzione rispetto ai servizi pubblici locali. Fra l’altro, rispetto al controllo analogo, se non sbaglio, c’è già sentenza che va in questa direzione. La Corte di Strasburgo recentemente ha sostenuto l’idea di un controllo analogo congiunto e non esclusivo, nel momento in cui sono più gli Enti Locali chiamati in causa. Da questo punto di vista, io credo e questo è un invito che faccio a tutte quelle forze politiche, Lega compresa, che Amministrazioni, hanno di sostenuto essere le coerenti idee rispetto e la a centralità quando le delle loro Amministrazioni, i loro rappresentanti, dovranno definire uno Statuto e sancire questo principio, perché è un principio estremamente importante. Per queste ragioni, noi voteremo ovviamente a favore, consapevoli che il percorso è in itinere, che ci sono delle... che chieda come, dire, da monitorare per salvaguardare, valutare adesso la questione e la partita relativa agli investimenti. Io credo che siamo in una direzione, a mio avviso, giusta, opportuna, importante, perché nel momento in cui, dalla conflittualità siamo passati all’esigenza di confrontarci e di costruire, i risultati poi si sono ottenuti e questo senza mettere come dire, le bandierine in mano a ciascun Gruppo, a ciascuna forza politica. Anche perché non è il contesto, non siamo nel contesto nel quale i partiti 41 possono vantarsi di quest’aspetto, visto che, ormai, i partiti rischiano di essere sempre più ridotti a sindacalisti di micro territori rispetto invece ad una visione di Area Vasta in questo caso credo che i Sindaci abbiano mostrato invece, abbiano dato una lezione di lungimiranza significativa. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie. Grazie Virgilio. La parola al Consigliere Biondi. CONS. BIONDI Sì, io prendo atto oggi di questa decisione che segna un passaggio ulteriore in una direzione che, in qualche modo, sembra abbastanza definita. Però non credo che sia il momento né di festeggiare né rivendicare grandi meriti. Io ricordo che fui fra i fondatori dell’ATO, eravamo nel 2001 e poi appunto presiedetti l’ATO per sei anni e uno degli obiettivi della nascita dell’ATO era la riorganizzazione, la razionalizzazione del servizio idrico nel nostro territorio. Sono passati 12 anni. Sono passati 12 anni e quello che abbiamo visto in questi 12 anni, è stato un campionario di mediocrità, nel senso che le forze politiche, in primis, anche quelle alle quali io ho aderito nel corso di questi anni, hanno gestito questa trasformazione con una fortissima debolezza politica. In questi anni c’è stato lo strapotere delle Aziende nel nostro territorio, legate a logiche territoriali, che hanno anteposto le loro esigenze alla razionalizzazione del sistema. Cioè questa è la storia nel nostro territorio poi, ognuno di noi può rivendicare la sua piccola storia dentro questo. Io ricordo che già almeno dieci anni fa, quello che vien prefigurato dalla decisione di oggi, qualcuno l’aveva già visto. Qualcuno attorno a Padania Acqua, voleva già costruire 42 la Società Provinciale dell’acqua, partecipata dai Comuni. A questo, si contrappose un altro disegno, altrettanto legittimo, comunque da me condiviso, che era invece quello della Società sovra provinciale Linea Group, che doveva partecipare alle gare, che poteva e doveva partecipare alle gare anche del servizio idrico. Peraltro, questa è una discussione che fu tutta interna al centrosinistra, giustamente, quello va detto perché in quella fase il centrodestra a livello Provinciale era oggettivamente insignificante, a livello amministrativo. Mentre, invece arrivava dalla Regione un disegno, che era quello della Società mista. Era quello della Società mista che, portava ad una presenza del privato. Ecco, quindi, come dire, il percorso di questi anni ha delle responsabilità pesanti, oggi arriviamo in ritardo, forse, a prendere una decisione giusta. Perché c’è stata un evoluzione, perché il referendum a furor di popolo hanno indicato una linea più chiara e allora adesso arriviamo tutti lì. Io poi continuo ed insisto nel pensare che il problema dell’acqua sia veramente complesso, come si diceva prima, e quindi, la qualità del servizio è un elemento come dire, che si antepone al modello di gestione. Però io credo che il primo passaggio sia proprio questo: Società pubblica, Società pubblica, partecipata dai Comuni e poi, cerchiamo di capire tutti assieme, se è la soluzione migliore per il nostro territorio. Io qualche anno fa e su questo mi assumo le mie responsabilità, pur avendo su questo sempre fatto una battaglia pubblica, mi ricordo che sposai quella proposta che ci fece Formigoni, che indicò l’ATO di Cremona come ATO pilota nel panorama lombardo, disponibile ad aprire al 10% di presenza privata, in cambio del finanziamento per la bancabilità del Piano che, non è un elemento trascurabile perché se facciamo fare gli investimenti che diceva Araldi, di decine di migliaia di Euro all’anno, bisogna anche avere le condizioni economiche per poterlo fare. E quindi in quel momento, in quel momento 43 io ero anche disponibile a quel tipo di mediazione, per poter raggiungere un obiettivo che era quello della miglior qualità del servizio. Quell’obiettivo non fu raggiunto, non perché si apriva al privato, ma perché in quel momento si apriva troppo poco al privato. Non fu raggiunto perché il problema era proprio quello di mettere a gara tutto il servizio, non solo un pezzo. Poi certo, c’è chi storicamente, ha fatto sempre la battaglia a difesa della gestione pubblica e io questo lo riconosco. Ma in quel periodo erano una minoranza e anche questo va detto e va riconosciuto. Ecco, io quindi credo che, la decisione di oggi, poiché la battaglia all’interno delle forze politiche fu una battaglia molto pesante, molto cruenta e qualcuno pagò anche dei prezzi a livello personale. Rispetto a questo, credo che la decisione di oggi rappresenti in parte anche un risarcimento, non politico, ma morale, per alcuni che già questa tesi l’avevano sostenuta e alla quale avevano creduto. Ecco, quindi, l’unico elemento un po’ di disagio, è vedere, vedere che nel panorama politico ci sono ancora persone con ruoli di responsabilità che, negli anni, hanno impedito lo sbocco di oggi, ecco. Purtroppo il tema della responsabilità politica nel nostro paese non esiste e quindi, chi ha ritardato di 10 anni un processo che era già avviato, oggi, dovrebbe fare una riflessione e alcuni di questi non ci sono più, ma qualcuno è ancora pienamente con posizioni assolutamente rappresentative, dentro il dibattito politico. Ecco, questo per me è l’unico elemento di difficoltà rispetto al quale, ecco, do una lettura storica di questa vicenda che, per una buona parte della mia attività politica, mi ha coinvolto molto, ecco. Con gli amici della Lega sono d’accordo rispetto al fatto che anche loro erano dentro la proposta formigoniana, perché oggettivamente quando a noi ci arrivava la proposta di Formigoni, non era una proposta personale, ma è una proposta di una maggioranza che condivideva quel disegno, dopo il referendum, negli ultimi tempi, hanno 44 condiviso in questo caso con le forze del centrosinistra più compatte rispetto al passato, perché con questo va detto, c’è stata un evoluzione anche all’interno del centrosinistra per arrivare ad un risultato che io considero il risultato migliore e positivo in questo momento. Io credo però che debba essere poi sottoposto al giudizio rispetto all’efficienza e alla qualità del servizio che noi dovremo costruire, tenuto conto di quell’elemento che io chiamo la bancabilità di questo ambito, che continua ad essere un elemento che determinerà anche le scelte nei prossimi anni. Ecco, quindi invito ad avere un approccio ideologico, a seguire questo percorso, però con una disponibilità ed un’elasticità che verrà fuori appunto, dall’evoluzione di una questione e dall’approfondimento che verrà fatto poi nei prossimi anni, ecco, comunque mi pare che siamo indirizzati su una buona strada. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene Consigliere Biondi. La parola ora al Consigliere Agazzi, prego. CONS. AGAZZI Davvero molto brevemente, ma solo per una sottolineatura di ordine politico che potrà apparire antipatica, ma ha il pregio di essere veritiera. Il Consigliere Biondi, come dire, era affaccendato a provare ad individuare delle linee di coerenza rispetto al tema specifico, all’interno del quadro politico e sottolineava come in taluni casi, chi ha responsabilità di avere ritardato delle operazioni non ha più responsabilità dirette, altri invece, le conservano e sono attori del dibattito politico, più o meno, ecco. Però quando si intavola il discorso della coerenza, di carattere politico 45 amministrativo, si intraprende una china che può essere un po’ scivolosa. Visto che non lo fa nessuno, m’assumo il compito antipatico di farlo io, cioè mentre le larghe intese soffrono molto a livello politico generale nazionale, io registro invece che, in Provincia di Cremona sono vive, sono efficaci, a servizio, peraltro, di un buon lavoro politico amministrativo del Consiglio Provinciale di Cremona, perché abbiamo portato avanti degli adempimenti importanti in maniera fruttuosa. Tuttavia, rispetto a qualche mese fa, ho l’impressione che non sia cambiato moltissimo, soprattutto a livello di maggioranza consiliare, cioè io non vedo una maggioranza a ranghi completi a livello di questo Consiglio Comunale, vedo il numero legale garantito dalla minoranza, dalla minoranza tutta, cioè Rifondazione Comunista. È una cosa rispetto alla quale esprimo plauso, è un nuovo clima, le maggioranze variabili che rispetto a concordati i punti programmatici che dovevano, nell’auspicio della presidenza della Provincia, caratterizzare la parte conclusiva di questa tornata, sono evidentemente in atto. Nel Gruppo del PDL non noto che la nuova conduzione abbia sortito una presenza folta dai banchi del medesimo, e prendo atto... no, siccome non lo fai tu, devo farlo io. Prendo atto di questo nuovo quadro politico. Sarebbe bella cosa comunicarlo però ai cittadini elettori, perché non è un quadro politico che nasce dal vaglio del lavacro elettorale, è qualcosa che è maturato all’interno delle istituzioni, di cui non avremo notizia perché manca perfino l’informatore, cioè chi fa la mediazione, no? Si chiamano media, no? Chi fa la mediazione tra la politica, le istituzioni e i cittadini. Non avremo notizia perché a nessuno conviene che ne abbia notizia. Tuttavia, per quanto sia funzionale a un buon lavoro politico amministrativo e io me ne compiaccia, sono la persona più adatta a rimarcare che deve essere rimarcato qualcosa rispetto a qualche settimana fa, soprattutto nella minoranza. Grazie. 46 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Agazzi. La parola al Consigliere Dusi. CONS. DUSI Le ultime parole di Agazzi mi convincono sempre di più che non è cambiato nulla, invece, per altri è cambiato molto. Per me non è cambiato nulla, perché io considero l’azione di per se positiva, ma c’è un ma. Io chiedo che nelle premesse della delibera, venga preso atto di un altro deliberato. E cioè quello che è stato fatto a dicembre del 2012 e cioè che vengano inserite le richieste ben chiare e specifiche di quella delibera, perché altrimenti io non voto favorevole. Perché i giochi sono belli fino a quando sono gli occhi chiari e trasparenti. Mi sa che quest’operazione abbia un qualche cosa di non molto chiaro, cioè nei vari dibattiti, nei vari interventi che sono stati fatti, non si è parlato di intento per arrivare alla, diciamo, alla definizione del referendum. Ognuno ha fatto di per se una valutazione positiva del passaggio, perché il passaggio deve essere positivo ed è positivo nel momento in cui arriva, arriva a determinare un’azione di carattere politico, lo dico anche ai Consiglieri della Lega. Nel momento in cui, questo passaggio può determinare e viene scritto che può determinare una gestione con l’intento della delibera di dicembre, ma se questo non c’è, entro è un passaggio che ognuno può interpretare come vuole e domani, può decidere come vuole. Questo è il problema. Questo passaggio domani può essere deciso sia privatizzata, l’acqua, sia pubblica e secondo me se non viene chiarita nella premessa della delibera, non dice nulla di chiaro. È un passaggio obbligato, è un passaggio lineare, 47 obbligato, che potrebbe causare questo intento, ma che potrebbe anche non causarlo se non viene scritto. Pertanto, io chiedo che nelle premesse si vada a recuperare, a recuperare tutto l’intento della delibera di dicembre, e se non viene fatto questo, significa che il gioco non è così chiaro come dice Agazzi e che l’intento non è così chiaro come dice Agazzi. Questo è il problema. Quindi, la questione è ancora tutta da discutere e da definire. Questo è un passaggio, è un passaggio che potrebbe dico che potrebbe dare inizio ad un percorso che porta, che porta al’esito referendario, ma non è detto che questo passaggio sia chiaro e che lo porti all’esito referendario, è solo un passaggio che se non viene, che se non viene integrato da un’azione di carattere politico, è chiaro che è un passaggio incerto, che non ha ancora nessuna decisione. Pertanto, io chiedo che nelle premesse di questa delibera, vengano inserite le azioni della delibera di dicembre 2012. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie Consigliere Araldi, la parola al Consigliere Malvezzi. CONS. MALVEZZI Ho ascoltato attentamente i vari interventi, e devo dire che mi ha colpito positivamente il tono e i contenuti, perché m’è parso che alcuni accenti più di carattere ideologico che hanno caratterizzato questo dibattito negli anni scorsi e nei mesi scorsi, mi sembrano un po’ sfumati e questo quando la dimensione della diffusione ideologica si affievolisce, emergono anche di più le ragioni e i temi veri. I temi veri sono che noi ci troviamo nella situazione in cui il nostro paese, voglio portarvi queste riflessioni, si trovino 48 situazioni in cui l’Azienda che possiede le telecomunicazioni, sta passando la proprietà ad una compagnia, ad uno ... ad una compagnia diversa dalla nostra. Questo è il contesto in cui noi stiamo vivendo. Questo perché io penso che le discussioni che noi facciamo è giusto che lo si facciano, sono 12 anni, come ricordava bene Biondi che io sento tantissime discussioni a riguardo, e purtroppo, gli investimenti non sono stati fatti nelle misure in cui avrebbero potuto, avrebbero potuto essere fatti se 12 anni fa tutto andava bene, si fosse colto l’opportunità che noi purtroppo, è il nostro territorio, purtroppo, in diverse occasioni ha perso l’opportunità di diventare il promotore e quindi, di cogliere i frutti buoni, anche di intuizioni buone. Io sto imparando anche per le esperienze che sto facendo adesso, di essere pragmatico nelle cose, di non attaccarmi a dei tre concetti che impediscono poi, di raggiungere gli obiettivi. Dusi diceva che questo è un passaggio che non preclude altre soluzioni, ma anche rispetto a questo passaggio, anche l’ipotesi della gestione cosiddetta pubblica, non si potrebbe neanche fare, per cui, io dico questo è un passaggio che viene fatto. Di certo io non mi sento oggi e penso che nessuno possa farlo, con un sufficiente grado di responsabilità, di poter ipotecare per i prossimi anni, un modello che, io penso che sul quale presto saremo chiamati, magari a fare delle riflessioni. Allora, io penso che è giusto tenere conto di ciò che i cittadini chiedono, è giusto tenere conto di ciò che i rappresentanti del popolo chiedono e anche le forze politiche. È giusto anche non ipotecare in futuro per le prossime generazioni, perché ciò che è stato detto, c’è la necessità di investimenti, la necessità che, ad esempio, i nostri impianti vengono adeguati e ce ne sono tantissimi. Ricordo che ci sono anche Sindaci che oggi sono sotto sanzioni. Ci sono impianti di depurazione che hanno bisogno di essere totalmente ristrutturati, ci sono fognature che necessitano di essere adeguate. Allora, 49 rispetto a queste situazioni, io penso che fino infondo i nostri cittadini, e vado a terminare, i nostri cittadini chiederanno a noi e ai Sindaci, di fare in modo che magari l’acqua che possono bere sia più buona di quella di adesso. Che magari l’ambiente venga maggiormente rispettato attraverso la realizzazione di impianti che possono garantire un migliore efficientamento ed una maggiore qualità delle acque di scarico. Vi ricordo che, per esempio, c’è tutto un problema legato ai nitrati che riguarda anche il mondo agricolo, c’è tutto il tema delle fognature che disperdono, questo sì, c’è anche il tema delle condotte che disperdono, in realtà in questi anni è stato fatto anche un lavoro che riguarda i lavori importanti, devo dire, che c’è stato da parte di tutte le Società che gestiscono. Ora, io vi lascio con questi elementi di riflessione. Non guardiamoci troppo l’ombelico, guardiamo quello che sta accadendo intorno a noi e al nostro paese, rendiamoci conto fino infondo, che gli Enti Locali anche le Regioni, anche lo Stato, stanno facendo i conti con una situazione che è prefallimentare. Pre-fallimentare e ce ne stiamo accorgendo ogni giorno, nei tentativi di chi ha la responsabilità di condurre questo paese, anche in un momento così difficile, istituzionale, che stiamo vivendo anche in queste ore, documenta e io ne percepisco la drammaticità, come occorre un di più di amore per il nostro paese, occorre un di più anche di comprensione delle dinamiche che avvengono a livello internazionale e magari, un po’ meno di ideologia io oggi questa prospettiva in diversi interventi l’ho colta, e per me questo è un segnale positivo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Malvezzi. La parola a Trespidi. 50 CONS. TRESPIDI Io credo che fra di noi dobbiamo tentare di fare un’operazione verità. Stiamo giocando a carte scoperte, oppure c’è sempre la carta coperta che poi si tira fuori il jolly e si cambia le carte in tavola? Io credo che, si teme che ci sia il jolly da tirare fuori all’ultimo minuto, forse, non stava lottando fino infondo il contenuto della delibera che ci apprestiamo a fare. Noi stiamo delineando un percorso nel quale si prevede la modifica statutaria e chiaramente, la questione del controllo analogo è propedeutico comunque all’affidamento in house. Per cui, come dire, pur non chiedendo l’atto di revocare la delibera che assume a livello gestionale, comunque, ci apprestiamo a fare di diverso da quello che è stato deliberato, ma che la Conferenza dei Comuni ha comunque chiesto e ottenuto a stragrande maggioranza dell’assemblea che ci è stata a maggio. Per cui, penso che noi dobbiamo scrivere al territorio cremonese dopo che 12 anni, finalmente, siamo arrivati ad una Società unica, finalmente la politica sta cercando di fare la politica, e finalmente ai cittadini cremonesi si da un unico gestore del servizio idrico, partendo anche da un dato e da un presupposto, che quando con il Presidente del Consiglio siamo andati ad Arezzo, se ti ricordi, quando ci siamo confrontati con gli aretini, ci dissero che se avete se avete ... delle Società pubbliche, il percorso sarà molto, ma molto impervio. Anzi, saranno loro che detteranno i tempi e il modello che si realizzerà. Io devo, credo, e tutti dobbiamo considerare che le nostre Società pubbliche, non solo non hanno ostacolato il percorso, ma se vogliamo l’hanno anche trasferito, tant’è che stanno facendo operazioni che comunque, consentono di raggiungere l’obiettivo di avere una Società detenuta interamente dagli Enti pubblici. Per cui, credo che da questo punto di vista il rivendicare quelle che sono state le condizioni preliminari, 51 dire che noi l’avevamo detto, oppure quant’altro, serva a poco perché quello che vogliamo fare è guardare al futuro e non vedere il passato. Se guardiamo il passato devo dire che il modello con l’operazione che stiamo facendo oggi, me l’avete bocciato tutti in una mozione del dicembre scorso. Però come dire, non è un problema questo. Cioè l’importante è che si arrivi all’obiettivo che si vada avanti, che si realizzi, ma soprattutto, che come dire, l’affidamento e le cose che si chiederanno alla futura Società di gestione, siano cose importanti come, come dire, nell’ascoltare anche l’altra Società, i lavori che hanno fatto, di persuasione verso i cittadini sul come comportarsi rispetto al consumo dell’acqua. Sarebbe interessante sapere qual è nel territorio cremonese, il consumo di acqua minerale. E valutare quant’è il quantitativo che viene utilizzato, che viene bevuto, rispetto a quello che è quello dell’acqua pubblica. Io ho avuto anche l’opportunità di vedere come si sta lavorando nei nostri centri di valutazione dell’acqua, il tipo di emulazione, ma anche analisi e quant’altro. Devo dire che noi abbiamo un acqua più che eccellente. Però... quasi da imbottigliare, quasi da imbottigliare. E credo che uno dei compiti che avrà la Società debba anche essere questo, cioè incentivare quello che è l’uso o no dell’acqua minerale. L’acqua del rubinetto, incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto sconfessando un po’ quelli che sono i consumi dell’acqua minerale. Credo che debbono fare anche opera di educazione, cioè non credo che sia una grande opera di educazione il rispetto al consumo dell’acqua da non poter risolvere, non andiamo a vedere i motivi per i quali. Però dobbiamo guardare avanti e non guardare indietro, e tentare di fare un ragionamento che ci consenta guardare al futuro in modo trasparente senza vedere praticamente che c’è jolly brutto da tirare fuori. È vero che non è stato un percorso lineare, un percorso difficile, però credo che tutti dai vari versanti abbiano lavorato per arrivare 52 ad un obiettivo comune per cui, non si tentato di far prevalere interessi particolari. E credo che Virgilio quando dice che il Sindacato tutela solo interessi particolari, secondo me sta un po’ esasperando l’interpretazione che è l’azione del Sindacato. Non credo che il Sindacato stia tutelando interessi particolari, almeno che non sia un Sindacato autonomo, o quantomeno, un Sindacato di un certo tipo. Per cui, direi guardiamo avanti, non siamo arrivati, non siamo arrivati, è un percorso che comincia oggi, mi auguro che finisca entro la fine del mese prossimo, oppure il mese di novembre, e che si voti quasi nel 2014 con una Società unica, un affidamento diretto anche se temporaneo per tre anni. In questi tre anni avremo modo di valutare, quelli che stanno a gestire, qual è il modello più efficiente e il modello più adeguato, per gestire il servizio idrico nel nostro territorio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Trespidi. È il momento del Consigliere Mainardi. CONS. MAINARDI Io volevo in primo luogo rispondere ad Agazzi, sulle larghe intese. Noi saremo presenti a votare questa delibera, perché la riteniamo giusta e voteremo a favore, come saremo presenti per mantenere la funzionalità in Consiglio. Usciremo quando riterremo opportuno uscire. Però se Agazzi ha dei problemi con la maggioranza, può benissimo presentare un ordine del giorno di sfiducia nei confronti della Giunta e noi, glielo votiamo due volte. No, no ... di sfiducia nei confronti dell’opposizione non si può, perché l’opposizione non governa. Se Agazzi ritiene di farlo, noi lo 53 voteremo due volte, non una, due volte. Secondo. Io sono d’accordo come l’ha impostata lei, signor Presidente, un atto normale dopo un dibattito normale e anzi, democratico, che c’è stato, anche se lei ha posizioni diverse. Mi meraviglio di questo dibattito. L’acqua pubblica a Cremona c’è sempre stata. Cioè non è che c’è stata l’acqua privata. L’acqua pubblica c’è sempre stata, per me. Perché le Aziende pubbliche adesso sono retrocesse, si fa tutto quello che si vuole. Ma le Aziende pubbliche che hanno gestito l’acqua sono gestione di acqua pubblica. E credo che noi abbiamo riconfermato la possibilità di gestire, rispetto alle valutazioni del referendum, rispetto alle altre cose, quello che sta avvenendo, che sta avvenendo. Facciamo un operazione di unificazione delle Aziende, io sono coerente, non ero d’accordo sul misto... sulla Società mista con il Presidente Salini, come non ero d’accordo, come Capogruppo del PD, con la gestione mista, Biondi, della precedente Amministrazione. No, io sono coerente. Non te ne sei accorto, però non l’abbiamo fatta. No, no, non eri in splendida solitudine, me lo ricordo benissimo la riunione che abbiamo fatto qui in cui abbiamo detto che quella proposta non era accettabile. Detto questo, poi dopo sai, io ho l’età, posso anche dimenticarmi, l’età avanza e quindi... Detto questo, io credo che si debba prendere atto di una cosa: rispettiamo la decisione dei Sindaci, rispettiamo la decisione referendaria, ci saranno problemi poi, se ci saranno problemi li affronteremo. Come si affrontano tutti i problemi che devono sorgere. La cosa che non possiamo più accettare, e credo che la Provincia e tutti dobbiamo operare in questo modo, è che si concluda quest’operazione e che quest’operazione ci permetta di dare risposte ai problemi concreti della gente. Ai problemi concreti della gente. E io non sto a rivendicare niente. Non sto a rivendicare niente. Sto dicendo che c’è stato un dibattito democratico in questa Provincia, c’è stata una partecipazione dei Sindaci 54 efficiente ed efficace, c’è stata una riflessione complessiva di forze vere, di questa Società che ci hanno permesso e ci permettono una soluzione, saranno quelle forze vere, che ci permetteranno di superare le difficoltà che avremo. E che si avranno come tutte le Società. Private e pubbliche, hanno in questa situazione economica. Quindi tutte le Società private e pubbliche hanno in questa situazione qua. Quindi, noi voteremo a favore. Invitiamo innanzi tutto i Sindaci a fare la stessa cosa che stiamo facendo oggi, perché questa è una delle condizioni. E le diciamo un'altra cosa. Dal momento in cui si discuterà lo Statuto della gestione, io credo che la funzione dei Sindaci debba essere valutata per quella che è. E anche quando si parla di un controllo analogo della Provincia, ci possa essere e si debba considerare che non c’è solo la Provincia, ma ci sono i Sindaci, ci sono delle comunità che possono essere importanti nello sviluppo di questa cosa. Quindi, noi voteremo a favore. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Mainardi. Allora, dai vostri interventi mi sembra di avere capito come ci ... i dati per il voto. Però, naturalmente c’è spazio anche per palesare come si andrà a votare. Quindi, se vogliamo ... Prego, prego, ora. CONS. SALINI A me sembra doveroso dare anche qualche riscontro degli interventi che ci sono stati e specificare appunto, che lo spirito di questa delibera, è appunto quello di arrivare ad una conclusione di un percorso che ha avuto tutte le caratteristiche che avete ricordato. Una precisazione importante 55 anche per dare al territorio, comunque, un riscontro non... cioè perché il territorio non aggiunga preoccupazioni alle preoccupazioni che ha già. Cioè, in questi due anni di discussione, discussione serrata, ecco, per dire, non è corretto dire che abbiamo perso due anni. Gli investimenti sono andati avanti, quindi, questo è un territorio nel quale, comunque, il ritmo degli investimenti, fino ad ora, è stato quantomeno proporzionato alle capacità che il territorio ha di reinvestire gli introiti derivanti dalla tariffa più quello che ci arriva dagli organi superiori. Ed è vero che c’è stato un ritardo di carattere politico-culturale, cioè è stata progressivamente rinviata una decisione per ragioni di carattere politico, grazie al cielo, a fianco di questo ritardo politico, non abbiamo avuto un ritardo degli investimenti. Per cui, abbiamo un territorio che ha i problemi che sono stati rilevati, perché vero che ci sono perdite importanti, è vero che ci sono difficoltà nella depurazione in alcune zone, è vero che abbiamo un sistema fognario allo stato di tragedia. Però siamo... abbiamo un servizio idrico integrato certamente migliore di molti servizi idrici integrati, abbiamo un’acqua ottima, in alcuni territori migliore che in altri, il territorio Cremasco ha un’acqua migliore e quindi, ha costi, diciamo, di potabilizzazione inferiori ai costi che sono sostenuti nel territorio cremonese, questo è un problema di carattere morfologico, però gli investimenti sono andati avanti. È vero che a questo punto noi siamo alla dead line, oltre qua non possiamo andare, perché adesso siamo arrivati ad un impostazione dei Bilanci pubblici tale per cui o si prende una decisione adesso, o effettivamente i nuovi limiti all’indebitamento dei Comuni e del patto di stabilità ecc., ecc., impedirebbe questo ritmo di investimenti. Quindi è vero oggi noi non possiamo più ritardare ed è uno degli elementi che hanno convinto quest’Amministrazione a chiuderlo da un certo punto di vista il dibattito, perché non ci sono più spazi, ok? Nonostante permangano le differenze. 56 Allora, qual è la mia e penso la nostra preoccupazione. Noi abbiamo concluso una fase, la nuova fase è verificare fino infondo la sussistenza, e questo è il primo passaggio, di tutti quei requisiti affinché Padania Acque e Gestione abbia l’affidamento. I requisiti affinché Padania Acque e Gestione abbia l’affidamento, sono diversi, uno di questi, è la presenza diretta degli Enti Locali nella compagine societaria e lo stiamo facendo. Speriamo che il ritmo, diciamo, delle delibere dei Consigli Comunali sia serrato in modo tale che non ci siano ritardi. Gli ulteriori elementi da verificare saranno la sussistenza del controllo analogo e qui mi permetto di dare un riscontro alle osservazioni fatte sia dal Consigliere Virgilio, che dal Consigliere Mainardi, ma anche sottotraccia mi pare che caratterizzino le preoccupazioni di tutti, sono certamente orientato ad assicurare un controllo analogo che, pur essendo in capo alla Provincia, debba essere condiviso per i Comuni. Io questo l’ho sempre detto e questo è un elemento anche di, come dire, di garanzia politica che ho sempre sostenuto, io nella fase di discussione che ha preceduto la formazione della Legge Regionale sull’argomento, ero delegato dell’UPL sull’idrico e ho proposto io personalmente, addirittura che ci fosse il parere vincolante della Conferenza dei Sindaci sui Piani di Ambito che conoscete, caratterizzare, diciamo, l’assetto attuale. Ed è una forzatura giuridica con il parere vincolante, tanto è vero che è stato oggetto dei legali Regionali che l’hanno, diciamo, in prima battuta contestata e poi... Questo perché non si da in un regime di equilibrio giuridico, un parere vincolante di un soggetto che non ha la competenza. Se la competenza è in capo alla Provincia, è un po’ particolare che vi sia un parere vincolante di un soggetto diverso dalla Provincia, perché è chiaro che quel soggetto, di fatto, diventa una co-competenza. La politica è arrivata a quella conclusione e vi assicuro che è nel mio e nel vostro interesse, che lo stesso spirito caratterizzi la 57 costruzione del percorso che porti all’esistenza, alla sussistenza e al controllo analogo in capo alla Provincia e ai Comuni, per quanto riguarda la futura gestione e l’affidamento del servizio prevede anche che la Società che intende essere destinataria al servizio, dimostri di essere in grado di fare gli investimenti. È chiaro che vi è la necessità di verificare la capacità economico-finanziaria del soggetto, in ordine alla capacità di realizzare gli investimenti che il Piano d’ambito ha approvato. Il Piano di ambito ha approvato sul triennio circa 70.000.000.000 di Euro di investimenti, è necessario che la Società che vuole avere l’affidamento, sia in grado di sostenerlo. Il nostro compito è semplicemente questo: capire se ci sono le condizioni perché gli investimenti si realizzino e che nello spirito di molti, non di tutti, ma di molti, la discussione sui modelli gestionali è stata sempre orientata a capire quale fosse la formula migliore per assicurare la presenza di un territorio di una Società capace di fare investimenti. E questa rimane la preoccupazione di fronte a chi riteneva che fin da subito, già due anni fa, un certo tipo di assetto societario avrebbe garantito la capacità di realizzare investimenti, altri in maggioranza, hanno ritenuto che quel modello societario, pur essendo capace di garantire gli investimenti, non fosse coerente con un certo tipo di assetto, io personalmente, siccome non sono ossessionato dai problemi politici, ma sono, diciamo, mi assumo la responsabilità del Governo del territorio, pur ribadendo che ci sono vie diverse, alcune, a mio parere più spedite, altre più complicate da costruire, ma il mio obiettivo rimane lo stesso: garantire al territorio una Società capace di fare gli investimenti. Allora, noi abbiamo la necessità quindi, di essere molto rigorosi da questo punto di vista. Dobbiamo fare tesoro dei fallimenti che sul territorio, gli affidamenti in house, hanno accumulato, e non commettere gli stessi errori, perché dobbiamo riuscire ad evitare che anche a Cremona succeda 58 quello che è successo a Lodi, quello che è successo a Bergamo, che è successo là dove si è ritenuto in maniera un pochino rigida, di non accettare alcune modifiche, non dico di accettare e di privatizzare l’acqua, queste sono forzature, giustamente, anche voi l’avete sottolineato, ma di trovare quei correttivi che non rallentino gli investimenti. La discussione di oggi o è orientata a quest’obiettivo o non lo è. Il riferimento fatto dal Consigliere Virgilio al Premio Nobel Hostrom è un riferimento perfetto, la Hostrom ha preso il Nobel sull’econom propriertys, cioè su quei beni comuni che non sono né dello Stato, né del mercato, ma che sono gestibili da quel processo di democrazia gestionale che evita la cannibalizzazione di questi beni, l’acqua ne è un esempio, sia da parte del mercato, che da parte dello Stato. Io sono di quell’opinione, è questo il punto: evitare una cannibalizzazione da parte del mercato o da parte dello Stato. (voce fuori microfono) Questo è il tema, esatto, perché sono... è proprio il contrario, essendo proprio la caratterizzazione di questi beni, è proprio il fatto di essere di tutti, di tutti, e quindi, la storia ci ha... la Hostrom fa riferimento a modelli cooperativi che abbiamo, diciamo, in Sud America, che hanno alcune caratteristiche particolari, difficilmente attuabili da noi, però insomma, il punto di riferimento secondo me, il riferimento anche culturale a me piace molto. Lo dico al Consigliere Virgilio, e mi permetto di dire mi piace dire che davvero la discussione è accesa a questo tipo di approfondimento, perché questo è un po’ forse quello che manca, cioè la disponibilità a non, a non trattare l’argomento come dire, con la foga della campagna elettorale. Però mi rendo conto che a tutti la Hostrom non interessa, comunque a me interessa quindi, ho reagito volentieri alla cosa, alla sottolineatura fatta da Virgilio. Quindi, da questo punto di vista finiamo il percorso. La stiamo aggiustando giuridicamente, la dobbiamo aggiustare anche nel tema del controllo analogo, dobbiamo capire se sono capaci di 59 fare gli investimenti, cioè se sono capaci di farli, e là dove ci saranno, come ci ricordava Mainardi, dei correttivi da fare, li faremo. Speriamo di non doverne fare di troppo importanti di correttivi. È chiaro questo, è chiaro che noi ci auguriamo che il percorso che è stato chiesto dai Sindaci, sia un percorso che fra due mesi non ci costringa a dire non hanno i soldi, non hanno il mutuo, non hanno gli affidamenti sufficienti, perché noi come territorio, ci mettiamo nelle condizioni di garantire la maggior collaborazione possibile, affinché non ci siano ulteriori ritardi. Vi anticipo che, chiaramente, l’ATO e la Provincia hanno pensato anche a delle contromisure affinché qualora dovesse rivelarsi e manifestarsi qualche problemino di carattere economico finanziario, nel soggetto giuridico di cui stiamo parlando, comunque gli investimenti continuino. Quindi, mi pare che in effetti, il contributo dato dalla discussione sia importante, vi assicuro che anche oltre la discussione è stato fatto un lavoro che permetta anche di sanare quegli eventuali con d’ombra, lasciati appunto, come tali da una discussione che, inevitabilmente, è stata un po’ generica, a volte ha consentito di avere degli approfondimenti utili, a volte ha un po’ divagato, però insomma, fortunatamente c’è qualcuno che sta sul pezzo e quindi, io mi auguro che entro brevissimo questa Società ottenga l’affidamento e do sicurezza a tutti in ordine al fatto che, in ogni caso, gli investimenti non si interromperanno. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie Presidente. La parola al Consigliere Gelmini. CONS. GELMINI 60 Grazie Presidente. Vorrei, senza entrare troppo nel merito di tutto ciò che è già stato detto, aggiungere un ulteriore elemento a questo dibattito, o meglio, condividere con voi un auspicio e una preoccupazione, mi sembra che, e questo emerge dalle dichiarazioni di tutti, che questo sia un momento importante per arrivare all’affidamento della gestione e quindi, del servizio idrico a questa Società unica e partecipata dagli Enti Locali. Questo va benissimo, tutte le discussioni e gli interventi che avete fatto... non voglio entrare nel merito ma, voglio aggiungere questo: va bene il ragionamento attuale di voler affidare a questa nuova Società questa gestione, ma spero che nel breve e medio termine, più breve che medio, si arrivi anche a discutere delle restanti Società o meglio, della chiusura delle restanti Società, o meglio, degli sprechi e quindi, di evitare gli sprechi che inevitabilmente si creerebbero, con la rimanenza di tutte le Società, quindi, che non andrebbero più ad adoperare. Spero che questo problema venga affrontato, auspico che questo sia, questo momento sia condiviso per arrivare ad una gestione unica che preveda anche appunto, l’abbattimento di questi troppi CDA che, sicuramente, ci sono ancora in Provincia. Di conseguenza, una opportuna e approfondita analisi, sui costi di gestione di questa Società, inerenti per esempio al personale e a tutte quelle voci di spesa che, negli Enti Locali vengono così approfonditamente controllate dal patto di stabilità ecc., a tutte le altre... Ma, anche in questi CDA nascondono quell’odiato spreco pubblico, che poi, va a creare quell’enorme debito pubblico che grava sulla testa dei nostri cittadini che è un peso per tutti noi. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 61 Grazie Consigliere Gelmini. C’è ancora spazio per intervenire, per... è così? Non ci sono più richieste? Per dichiarazione di voto, reputate di dovere sintetizzare qualcosa? Avete già esplicitato? Già dato. Procediamo alla nuova votazione. Duplice anche in quest’occasione, la prima per il dispositivo e per l’immediata eseguibilità. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri, votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Doldi); favorevoli n. 23; astenuti n. 2 (Dusi, Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: Consiglieri, favorevoli presenti n. 26 votanti n. 25 (temporaneamente assente Cons. Doldi); n. 25. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 78 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Abbiamo terminato la trattazione delle delibere giuntali, passiamo ora, come concordato in ufficio di presidenza 62 alla trattazione delle interrogazioni. Ne abbiamo ipotizzate quattro. La prima è di competenza dell’Assessore Orini, che però essendosi dovuta assentare per qualche momento, mi ha pregato di farla slittare in coda. Procediamo quindi alla trattazione dell’oggetto n.12. Oggetto n. 12 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE TORCHIO AVENTE AD OGGETTO DOPO CIGNONE CONTINUA LA DISCARICA SELVAGGIA CON 28 MILA METRI QUADRATI DI RIFIUTI INQUINANTI ALL’EX MACELLO DI CREMONA. CONS. TORCHIO Sì, la considerazione è che per un certo periodo il nucleo elicotteristico dei NOE ha sorvolato, ed è andato a rilevare praticamente ogni cosa e in effetti, la questione era legata proprio a quelle aree che in base alla proposta urbanistica erano proprio le più vocate proposte che il Comune di Cremona aveva fatto. Nella fattispecie, il livello di vulnerabilità è che mentre a Cignone era un privato, lì non si sa bene se quelli che gestivano per conto terzi o quanti altri, avevano occupato quest’area che è a ridosso delle abitazioni private e creando quindi, non tanto per uso degli elicotteri, dei velivoli, ma in generale per la diffusione della notizia, l’allarme. Ma rispetto all’interrogazione io ringrazio naturalmente per la risposta quale essa sia, però poi le Amministrazioni le Aziende elettriche e quanti altri, si sono impegnati e quindi, c’è un quadro di evoluzione rispetto al reato, al presunto reato che è stato individuato. Però non è stata l’ultima, e probabilmente, non lo sarà nemmeno all’infinito, delle situazioni di degrado, perché poi la stessa questione era venuta fuori sull’area della 63 stazione ferroviaria, per quanto riguarda rete FS o non so come si chiama, nello scorporo, nello spezzatino aziendale a suo tempo deciso, RFI o quello che è e quindi, di fatto la situazione è in costante incremento la preoccupazione e l’allarme dei cittadini, è che mentre a livello locale i nuclei volontari ecologici ... e tutti questi qui, vanno a dare le multe a chi brucia la foglia nel campo o il sacchetto, dall’altra parte ci sono situazioni a macchia di leopardo che riguardano anche aree pubbliche, che sono invase dalla presenza di questi aspetti. E a questo punto, non per insistere, una raccomandazione rispetto al ventaglio dei ruoli che sono sciolti dalla nostra Polizia Provinciale è anche legato al fatto che con un organico diverso e per le mansioni che non siano esclusive sulle multe, sarebbe opportuno, magari, un impiego più legato anche a questi aspetti dell’abuso che avviene per i rifiuti. Ovviamente, con rispetto per il ruolo ed il lavoro che stanno svolgendo i nostri Agenti della Polizia Provinciale che è fuori discussione, mai stato messo in dubbio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Le faccio rispondere direttamente dall’Assessore Pinotti, prego. ASS. PINOTTI Eccoci. Sì, per la risposta a quest’interrogazione devo dire che ripercorro per sommi capi quanto relazionato in merito alla questione di Cignone. Lei si ricorda quello che perfettamente avevamo detto in quell’occasione, nel senso che, nel caso specifico nell’area dell’ex Macelli il Comune di Cremona, come Provincia di Cremona, non siamo stati coinvolti da noi né 64 nelle operazioni di sequestro, né per quanto riguarda la messa a conoscenza dei verbali di sequestro giudiziario e quindi, non abbiamo ulteriori informazioni rispetto a quelle che sono state di pubblico dominio. Voglio semplicemente ricordare, ma perché è proprio la normativa che definisce il quadro delle responsabilità e degli Enti coinvolti nei casi di abbandono di rifiuti, in questo caso l’Ente competente per il ripristino ambientale è comunque individuato nel Comune al quale noi non siamo mai venuti meno nel fornire le indicazioni che possono essere messe nell’ordinanza sindacale per il ripristino, per il ripristino ambientale. Per quanto invece riguarda l’azione interforze, è un’idea molto interessante, bella da perseguire che già attualmente, noi perseguiamo quando interveniamo in casi di questo tipo, ad esempio, ricordo nel caso di Cignone siamo sempre noi a coinvolgere i NOE per poter effettuare un’attività così definita interforze. Certo, una mappatura sistematica e molto dettagliata dell’intero territorio, è difficilmente perseguibile per la grande disponibilità di risorse economiche e anche di personale che dovrebbero essere messe in cantiere. Nonostante tutto, proprio settimana prossima, ho un incontro anche con le nostre Guardie Ecologiche per non far venire meno e per mantenere un costante presidio del territorio. Per quanto diceva insomma, le responsabilità che al momento sul caso specifico, non è possibile attribuire ad alcun soggetto fisico e giuridico la responsabilità per l’abbandono dei rifiuti in zona ex Macello. Ricordo ancora una volta, che l’art. 192 dell’articolo 152 del 2006 cioè il Testo Unico Ambientale pone in capo al Comune il compito di rimuovere i rifiuti qualora i soggetti responsabili, di solito con il proprietario dell’area, non ottemperino ai contenuti dell’ordinanza sindacale. Questi sono, è quanto dispone la legislazione in merito, con qualche limite e con un impegno che 65 il nostro servizio non viene... non fa mai venire meno nel caso si verifichino casi di questo tipo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Consigliere Torchio, se vuole rispondere, prego. CONS. TORCHIO Sicuramente per quello che è l’andamento io non posso che ringraziare. Devo dire una considerazione: che siamo in un economia da guerra e che, così come stanno ripulendo i cimiteri di tutto il rame, prolificano le discariche abusive. Quello che è grave è che in aree presidiate e di proprietà pubblica questo possa avvenire in una maniera crescente sul Piano esponenziale. E quindi, io non lo so ma gli strumenti di vigilanza o il ... Pollastrelli vari, ecco, voglio dire, tutte queste specializzazioni, alla fine, se non portano al risultato complessivo di bloccare questi fenomeni di depredazione del territorio di inquinamento, diventa come la terra dei fuochi che c’è attorno a Napoli. Ecco, e questo è drammatico, perché la questione di questi passaggi illeciti e di tutto quanto è, ne rimane di poche persone che, con le precise responsabilità che nottetempo occupano quello che è stato messo a disposizione della comunità per dei servizi ai cittadini. Questo è anche per le piazzole di sosta, per le piazzole ecologiche, quindi, noi la linea di tendenza è di raccomandare una linea di attenzione su tutti questi aspetti e augurandoci, evidentemente, che queste infiltrazioni non siano sempre più invasive. Grazie. L'interrogazione viene inserita al n. 79 del registro delle deliberazioni 66 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie. Ripeschiamo l’interrogazione del Consigliere Torchio nella quale si domanda: Oggetto n. 11 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD OGGETTO: RICOLLOCAZIONE LAVORATORI EX TINTORIA EUROPEA DI ISOLA DOVARESE E SITUAZIONI ANALOGHE IN PROVINCIA. CONS. TORCHIO La ringrazio. Ho l’impressione avendone parlato anche con l’Assessore, che la vicenda richieda qualche approfondimento, non tanto per criticare le modalità operative e nemmeno la sensibilità che l’Assessore e i settori che l’Amministrazione ci ha illustrato. Quanto per una verifica, per la concretezza dell’intervento delle Agenzie che sono state messe in movimento. Io ho l’impressione che lo dicevo anche ai Sindacati qualche giorno fa, noi non possiamo alimentare delle Agenzie che alimentano se stesse, o la formazione del formatori, perché noi dobbiamo pensare a rimettere a posto i lavoratori. Mi pare che il professor Catalano, in qualche trasmissione notturna qualche decina di anni fa, forse, è arrivato alle stesse, agli stessi risultati. Il problema è che oramai il meccanismo cosiddetto istituzionale sta autoalimentando una serie di speranze che non producono sbocchi concreti. Ho l’impressione che anche a sinistra la parte dei lavoratori che si riconosce in gran parte fuori oramai, da questo 67 sistema e da questo schema elettorale, noi dobbiamo porre dei rimedi. E quindi, non è tanto l’entità delle risorse, signor Assessore, quanto come possiamo in futuro spenderle. Recentemente sulla vicenda Tamoil sono emerse delle critiche con dei comunicati che però non hanno visto la luce se non circolo degli indiziati, come gli addetti ai lavori. Il problema è dopo l’operosa iniziativa delle istituzioni a Roma e qui ad Isola Dovarese con il Comune che manco si è seduto al tavolo dei negoziati, perché ha ricevuto in dono un’Ape dall’ex imprenditore che ha tacitato ogni azione critica ed opportunistica. Quante Api dovremo avere, ecco, per risolvere i problemi? La questione della Tamoil è quando saranno finiti gli incentivi, questi a 48/50 anni saranno con le terga sul pavimento, per terra, cosa faremo e cosa potremo fare con gli altri 250.000 Euro di fondo? Non sono sufficienti per l’universo delle richieste e delle esigenze che ci sono. Nel frattempo l’elenco delle Aziende, anche quelle che non si possono pronunciare come Abiles aumenta, la gente è in condizioni di estrema precarietà. Ci troviamo centinaia di persone fra Tamoil ... ecc. Ecco, cosa fare? Questo è in sostanza il quesito. Io ho posto questo problema, perché vi sia la sensibilità in maniera diretta o con qualche mecenate sponsor che ha avuto magari in Provincia di Cremona affidamento di lavoro per qualche centinaia di milioni di Euro, come avviene nel settore dell’energia, di provvedere mettendosi una mano sul portafogli, a compensare i fondi necessari per introdurre queste persone nell’unico ramo che da ancora profitto. E sappiamo tutti è un business che è quello energetico. Lo ha capito con il collegamento con Azerbaigian dei grandi riferimenti energetici mondiali, possiamo capire se la Provincia di Cremona diventa un punto di riferimento per lo stoccaggio di tutta l’alta Italia. Io la ringrazio Assessore, so che da tempo ha pronta la risposta e sono quindi tutto orecchie per sentirla. 68 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Prego, Assessore Orini. Prego. ASS. ORINI ...Onorevole Torchio da tempo vi era quest’interrogazione, poi per una serie di ragioni anche legate alla pausa estiva, è finita adesso. Ma in effetti stando solo su Isola Dovarese non è cambiata molto la situazione rispetto a due mesi fa. Come sapete, lì sono tre, diciamo, gli Enti che si occupano, diciamo, della ricollocazione e sono lo IAL Lombardia, il vecchio IAL CIS, diciamo, l’ENAIF ... sono peraltro Enti non certo imposti dalla Provincia, ma scelti dalle rappresentanze sindacali degli stessi lavoratori. La ricollocazione nel caso di Isola Dovarese è molto difficile, in parte, per le ragioni prima messe in evidenza dallo stesso Onorevole Torchio, in parte aggiungiamo senza, penso, tema di come dire, offendere alcunché, ma per amore di verità che le professionalità sono, diciamo, a volte abbastanza come dire, parcellizzate e a volte spesso si tratta in quel caso di lavoratori, chiamiamoli generici che quindi, fanno fatica, chiaramente, a ricollocarsi. Molti di essi vengono da altri paesi e hanno provato quel lavoro e hanno... incontrano una fatica, ripeto, maggiore per una questione di professionalità. Devo anche dire e questo è stato anche ammesso dai Sindacati che, in alcuni poli dei lavoratori e delle lavoratrici c’è stata anche una certa tra virgolette resistenza anche ai percorsi che dovevano fare, perché è chiaro che ricollocarsi dopo magari anni in cui si è abituati ad un certo lavoro, dover apprendere, e doversi anche spostare, ecco, di qualche magari chilometro, non è sempre facile. Quindi, 69 concorrono oltre alle situazioni esternate dall’Onorevole Torchio, parlo di Isola Dovarese in particolare, anche queste altre situazioni. Devo dire comunque, che il settore lavoro è molto impegnato, sia su Isola Dovarese che anche sulle numerose altre situazioni presenti in tutta la Provincia, nel cremasco abbiamo delle situazioni legate, come sappiamo, alla crisi edilizia e anche del legname. Nel cremonese è stato già esternalizzato riguardo a Tamoil ma, potremo aggiungerne delle altre. Ecco, il settore è molto attivo. Proprio ieri è stata presentata una iniziativa Lavoro Subito in cui utilizzando il mezzo, diciamo, del tirocinio come fonte per far entrare in questo caso, non solo i giovani, dall’8 gennaio i giovani, ma prima proprio gli over 45 che sono stati espulsi dal mondo del lavoro, ecco, si ritiene di poter far qualcosa, in questo caso, lo sponsor è la Fondazione CARIPLO. Ecco, anche lì però, io l’ho sottolineato anche ieri, occorre sensibilità a metterci in gioco da parte del lavoratore, ma anche disponibilità da parte delle Aziende e quindi, mi sono permessa anche di cercare di coinvolgere le Associazioni di categoria come punto di snodo. Poi, per quello a cui accennava l’Onorevole Torchio diciamo più ampio, è chiaro che il settore da lei indicato, può essere un settore veramente strategico e quindi, in futuro, sicuramente in un futuro anche prossimo, bisognerà assolutamente tenere presente, diciamo, questa prospettiva. Ecco, io ricordo che a breve dovrebbe essere fissato, se non ci sono problemi da parte dei vari componenti, per il 10 ottobre un tavolo di governance dalle politiche attive a passive, ma io sottolineo lative, in questo caso, del lavoro, che insieme alle Associazioni di categoria e ai Sindacati stessi, dovrà affrontare, diciamo, una serie di problematiche tra cui quelle messe in evidenza, non nascondendosi che data la situazione di grave e perdurante crisi ormai strutturale, è difficilissimo arrivare alla risoluzione. Però la Giunta, per quanto mi riguarda, non rientra nelle mie corde, e quindi, ritengo che 70 utilizzammo le risorse non solo finanziarie ma anche umane e progettuali, si possa lavorare per cercare di ottenere il più possibile in questo difficile campo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Torchio, deve controbattere? CONS. TORCHIO Per significare la comunanza di vedute, chiederò di fronte alle Amministrazioni locali abbandonate all’inazione, come a Isola Dovarese, che cosa potrà succedere e se è immaginabile che l’Amministrazione di Bordolano gestisca lei il rapporto con la ... con un appalto da 80.000.000.000 di Euro senza porre i problemi ad una dimensione di carattere Provinciale. È questo il vero problema. Quindi, noi al tavolo del 10 ottobre con le politiche attive o passive del lavoro ... senza parola, però chiederemo di venire, penso di interpretare il pensiero anche di altri colleghi che hanno voluto una Conferenza Provinciale su questi temi, e abbiamo tenuto a San Vitale qualche tempo fa. Perché anche se la Provincia dovesse declinare e non esserci più, non è pensabile che Amministrazioni di 500/1.000 abitanti si mettano ... dei problemi che sono dell’intera Provincia e dell’intera Regione. Quindi Assessore, su questo non ci siamo. Se la ... che ha avuto un appalto di 60 o 70 milioni, vuole tirare fuori 50 o 100.000 per dare la possibilità della mobilità ed incrementare il fondo della Provincia noi questo vorremo chiedere, anche perché mi risulta che è in mora il sistema ENI di realizzazione degli impianti di stoccaggio sotterraneo. E questo comporta una sanzione a 71 livello europeo di diversi milioni di Euro. Quindi, è molto più facile avere la sinergia territoriale che non avere una sanzione di questa natura o comunque, più auspicabile. Ecco, io lo ringrazio ma mi pare che nel sistema comunque complessivo vi sia un avvitamento burocratico anche della componente sindacale, che non pesa all’interesse diretto dei lavoratori, ma quanto ad autoalimentare quelle che erano le proprie prospettive. Se però i lavoratori non ci sono, non si può pensare che solo i pensionati mantengono l’attività sindacale. Quindi, è evidente che la realizzazione delle nuove opportunità di lavoro, di mobilità, è fondamentale per noi, perché alla fine, saremo mostrati a chiamare la pace in base anche a quello che abbiamo realizzato in termini concreti. Grazie. L'interrogazione viene inserita al n. 80 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Procediamo con l’oggetto n.13. Oggetto n. 13 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. VAILATI AVENTE AD OGGETTO SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. CONS. VAILATI L’interrogazione risale all’inizio del giugno scorso, quando cioè era entrato in vigore il nuovo contratto e soprattutto, si erano viste le prime criticità dell’orario estivo che doveva essere, e poi lo è stato effettivamente, una 72 sorta di banco di prova in vista dell’autunno e dei grossi problemi che l’avvio delle scuole comportano. Caso vuole che si affronta l’interrogazione proprio mentre sta partendo l’orario invernale che quindi, diventa importante la risposta che si darà oggi, dovrebbe spero, sollevarci rispetto al prossimo futuro, almeno che, alcune domande, non siano state risolte. Per cui, ha senso quest’interrogazione per sapere, ad esempio, a che punto è l’informazione con i Comuni, il servizio pubblico e diritto dei cittadini anche fuori dalle tratte economicamente redditizie, gestione unica o ancora di fatto divisa tra le Aziende in base alle storiche tratte che facevamo prima. È questo un po’ l’elenco delle domande che erano presenti nell’interrogazione, per esempio il discorso del trasporto pubblico su chiamata, che mi sembra migliorato tanto. Ecco, queste erano le domande. Una risposta che riteniamo abbastanza importante a settembre ... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Vailati. Risponde l’Assessore Leoni. ASS. LEONI Non più tardi di sabato scorso abbiamo tenuto a Crema un convegno realizzato dal Comune di Crema e patrocinato dalla Provincia, proprio sul tema del trasporto pubblico. E in quella sede è stato proprio presentato in modo dettagliato tutto il sistema trasportistico che grava su Crema e quel territorio. Non so se devo rispondere punto per punto, se faccio un ragionamento generale, per l’attenzione a quella che s’è posta... Perfetto, di fatto questo è un passaggio in divenire. Oggi, in questa fase di 73 assegnazione di nuovo contratto, di nuovo servizio, è stata un’azione a garantire il servizio pubblico e a bloccare quello che era il rischio di non riuscire più a garantirlo, ad erogarlo il trasporto su gomma. Quindi, fatto questo, garantito questo, non è stato solo un fotocopia o un copia e incolla del contratto, ma si è messa anche la ... per tentare di recuperare lo storico dei servizi esistenti direi era un buon servizio quello che c’era, parlo del Mio Bus, parlo del trasporto, diciamo, in generale su gomma. Noi abbiamo tentato di, attraverso questo servizio e attraverso questo contratto coinvolgendo subito i Comuni e quindi, un informazione sul territorio è stata fatta, posso dirlo, a tappeto, perché abbiamo fatto più incontri nelle consulte dei Sindaci. Abbiamo incontrato successivamente diciamo nella sede della Provincia e poi, puntualmente, chi aveva delle problematiche specifiche sono stati incontrati e sono stati coinvolti non solo a dire dare una risposta alla richiesta, ma un coinvolgimento per fargli comprendere quanto amministratori su in trincea e quindi, li definisco così, quindi, al front office con il cittadino, a coinvolgere quello che doveva essere una giusta informazione alla gente. Sono stati reintegrati, quelli che parevano essere eliminati, il trasporto, ad esempio, Bagnolo-Maiano, Bagnolo-Maiano-Monte, reintegrati, logicamente... proprio perché non è un copia e incolla, ma è un tentativo di decentramento, come tutte le operazioni di nuova progettualità o in parte di una nuova progettualità, hanno bisogno di una fase di riassestamento. Le Aziende, proprio perché siamo sollecitati da noi, sono attente ad adeguare quelli che sono gli orari, alle dimostrare e vere esigenze, dov’è possibile farlo, logicamente. Direi che siamo in una fase abbastanza concreta, si è concretizzato quello che è il progetto, il servizio e il potenziamento del servizio Mio Bus voluto da quest’Amministrazione recuperando un lavoro fatto con il facente Assessore del Comune di Crema, è stato potenziato non tanto a raggiera 74 sulla ... di Crema. Io non riesco a parlare se c’è questo subbuglio, scusatemi ma... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Ha ragione. Ascoltiamo l’Assessore in silenzio, altrimenti ... ASS. LEONI Quindi, il potenziamento del Mio Bus sulla base della scorta di esperienza di Mio Bus, se ha fatto un progetto pilota nel quadrante nord-est della città di Crema e quindi, da Crema verso Uncino e tutto quel territorio, creando un servizio Mio Bus che manca che interagisce sui Comuni. Una ... direttrice che ... sulla città Crema, si è creata una sorta di rete che poi, confluisce su Crema. Questo progetto verrà poi, ci sono già dei buoni risultati, ci sono delle risposte positive dei Sindaci su questo quadrante, vedremo in che modo, se è necessario, potenziarlo anche a sud di Crema. Nonostante che quei Comuni a sud di Crema hanno delle direttrici, un pullman che passano direttamente nel paese e vanno in città. Quindi, quello che è stato fatto, è stato fatto con un attenzione. Sono state create delle condizioni all’Azienda, all’Azienda vincitrice della gara che il progetto doveva essere contemplare il 70% rigido, quindi, il servizio rigido a lavoratori e a studenti e il 25% sono mobili, quindi, al nuovo, alla miglioria. Mi sembra che ci sia una buona risposta, soprattutto abbiamo anche... abbiamo inaugurato, presentato alcuni bus in Piazza a Crema sabato vi posso dire di alto livello. Alto livello, sono di... generazioni di sesta ... e EO6 ... EO6, hanno un entrata, hanno solo un entrata e un uscita centrale e quindi, hanno anche cercato di fare cultura su quello che è l’utilizzare il 75 servizio pubblico, qualche cittadino deve pagare il servizio pubblico. Sono bus dotati anche di tecnologia innovata, cioè la videosorveglianza, c’è la webcam che registra quello che sono gli impegni e i mezzi. c’è un investimento importante in questi anni 8 anni di 2.000.000 di Euro che le Aziende dovranno ... dovranno investire sul rinnovo. Quindi, c’è un lavoro secondo me oggi è in divenire ma, sempre perfezionabile. Che poi si pone, penso di terminare, quello che potrebbe essere un po’ cercare di dare un quadro più generale, di pone e, diciamo, crea le condizioni come prima Provincia, come prima Provincia, a livello Regionale e ancora oggi ... nazionale, ha garantito il contratto dando il servizio pubblico ... Le altre Province, è uscito anche in Conferenza sabato, in Provincia di Genova sono disperati, probabilmente salteranno i contratti, salterà il servizio ... su gomma. Altre Province sono nelle stesse condizioni. Credo che noi abbiamo come Provincia, come tutti quanti abbiamo lavorato, per creare le condizioni ... poi lasciare un testimone ai nuovi amministratori bisogna lavorare l’Agenzia futura, e quindi, sarà garantito il trasporto pubblico sul territorio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore Leoni. Consigliere Vailati. CONS. VAILATI No, semplicemente per dire lui sa quali sono i problemi che abbiamo sollevato a suo tempo sulle cose. Uno dei quali era noi pensavamo che questo progetto fosse di fatto stato preparato dalle Aziende, insieme alla Provincia, ma dalle Aziende e come progetto, come proposta votato, e si 76 vedeva all’inizio il rischio che la Provincia, cioè l’Ente pubblico che è... subisse quasi quello che loro avevano posto. Questo l’importante è che cioè non si faccia più, cioè nel senso che man mano che s’integra il progetto, man mano che diventa concreto nelle cose, ecco, il fare questo non è solo il dialogo con la gente, ma che la Provincia faccia un suo ruolo di servizio pubblico, a garante, insomma, dell’utenza. E mi sembra che questa che è un po’ un, diciamo un effetto di origine, ma neanche forse si poteva fare solo così se si voleva trovare le Aziende che lo facevano. Però ecco, mi sembra che un rapporto su questo livello fra servizio pubblico perché pur sempre rimane un servizio pubblico anche se gestito, ecco, venga fatto e venga tenuto presente che le stesse Aziende di fatto non era un’Azienda Unica in origine, hanno dovuto mettersi insieme quindi, molti hanno voluto così alcune tratte erano loro. Ecco, percepirlo ecco, proprio come un nuovo modo di intendere la cosa ... su quanto diceva sul Mio Bus, sul tentativo a nord-est ecc., mi sembra comunque un buon camminare. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Prego. Grazie Vailati. Per una veloce controreplica. Assessore Leoni. Grazie Assessore. ASS. LEONI Fra un po’ li provo tutti e tre. No, va bene, sono d’accordo. Confermo quanto... quanto detto. Una precisazione perché è una precisazione di ordine giuridico. Non è che il progetto l’hanno costruito loro, perché deve rimanere agli atti. Il progetto... noi abbiamo messo nel bando delle 77 condizioni e delle esigenze e delle richieste. Le Aziende concorrenti al bando dovevano presentare un progetto e raccontarlo. Questo sta a noi decidere se il progetto è da ... buono o meno. È solo un chiarimento, è solo un auspicio. Che quel servizio così com’è arrogato su Crema, sul Cremasco, sia d’esempio anche per le altre Aziende facenti parte dell’ATI perché la criticità forte che oggi abbiamo, è questa, in nessuna parte del territorio si è efficientato, si lavora si è tutti... quindi, nessuno è perfetto, perché anche loro hanno dei limiti, chiaramente. Noi siamo attenti, cerchiamo sempre di riprenderli. Però l’esempio di impresa venga utilizzato anche sul cremonese, e sul Casalasco dove oggi è un po’ carente come servizio. Quindi, l’esempio, la positività è questa, l’esempio di averli messi insieme spero che sia una posizione al futuro che permetta di raggiungere un equità di servizio uguale per tutto il territorio. Questo. Io concordo con quello che tu sostenevi. L'interrogazione viene inserita al n. 81 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Poiché per trattare l’oggetto n.14 sarebbe meglio la presenza del Consigliere Biondi che se n’è andato, terminiamo con la trattazione congiunta dei punti 15, 16 e 17 sono due interrogazioni e una mozione. TRATTAZIONE CONGIUNTA DEGLI OGGETTI 15, 16 E 17: Oggetto n. 15 dell'Ordine del giorno 78 INTERROGAZIONE URGENTE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE OGGETTO DOPO APPROVAZIONE MOZIONE CONSIGLIO REGIONALE NO INCENERITORI QUALE DESTINO PER LA 3A LINEA ORA REVAMPING IMPIANTO DI CREMONA? Oggetto n. 16 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD OGGETTO 31 DICEMBRE SCADENZA PROROGA SERVIZIO RSU AEM GESTIONI COMUNI DI CREMONA, VESCOVATO E ALTRI. Oggetto n. 17 dell'Ordine del giorno MOZIONE PRESENTATA DAL CONS. AGAZZI AVENTE AD OGGETTO PREDISPONIAMOCI A SUPERARE SU TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE IN LINEA CON I PRONUNCIAMENTI EUROPEI E REGIONALI LA TECNOLOGIA DELL’INCENERIMENTO PUNTANDO SULLA DIFFERENZIAZIONE SUL RECUPERO E SUL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI. CONS. TORCHIO Penso che nella patria del Gattopardo, quando tutti sono d’accordo, su qualcosa può succedere che questo avvenga perché nulla cambi. Allora, seguendo l’evoluzione della problematica sui rifiuti, avendo registrato ormai che il fronte dopo l’ultima Conferenza cremasca è coeso, non vorrei che il risultato finale fosse come per il Tribunale di Crema, che ... tutti d’accordo e poi dopo l’hanno chiuso. Voglio dire, se il Governo con il Ministro, l’Assessore al femminile della Regione per il suo Comune tutti quanti concordato che sul futuro dobbiamo andare alla differenziata a 79 tamburo battente. E non ci sono più gli inceneritori, naturalmente non rappresentano il massimo a livello né nazionale, né Regionale, bisognerebbe il prossimo Piano rifiuti Provinciale, raccogliesse queste iniziative. La preoccupazione delle interrogazioni è legata anche al fatto che secondo informazioni industriali che sono circolate, l’Azienda elettrica municipalizzata di Cremona e un suo aggregato, sarebbero nelle condizioni di procedere a detto procedimento processo revamping dell’inceneritore dell’impianto di Cremona, termovalorizzatore ... insomma, quella roba lì. E tutto questo al di fuori della mozione o dell’ordine del giorno che trasversalmente, a livello Regionale, i gruppi di maggioranza e di opposizione da quello che si apprende, stanno portando avanti. Ora, noi impattiamo sulla gestione dei rifiuti, in Germania pare che con più oculatezza e misure direi aperte alle novità, anche quelli della TDU CSU la Cancelliera Angela Merkel, abbiano individuato dei percorsi per il recupero e il riuso e non solo la raccolta, ma anche la trasformazione delle materie prime e seconde in ... mi pare che i Verdi non siano al Governo in Germania da diversi anni. Nonostante però questa preoccupazione di carattere ambientale, non è altro che l’azione del Governo che non è sicuramente un Governo di sinistra. Ecco, questo ha generato nel territorio una serie di possibilità di lavoro e di occupazione, perché allora è stata fatta questa differenziazione? È stata fatta per porre il problema sul futuro, quali sono le intenzioni? La seconda è che sta maturando, sostanzialmente un termine per la gara per il nuovo... per l’assegnazione appunto, all’AEM Gestioni del Comune di Cremona, Vescovato e altri, sempre in questo contesto. Nel frattempo il collega Agazzi che aveva presentato un'altra iniziativa, il dibattito che è maturato nel restante Cremasco, a portato ad un ... sentire per quanto ho potuto apprendere e leggere sui giornali. Attraverso una pronuncia della consulta territoriale 80 l’area dei Sindaci Cremaschi e mi pare che siamo alla vigilia di un quorum, su questa materia, che si terrà domani. Già in precedenza l’Assessore si è espresso in maniera molto aperta e disponibile, rispetto ad una innovazione del futuro Piano dei rifiuti che rifletta anche queste proposte, così come avevamo a suo tempo immaginato nell’audizione che si è tenuta in Commissione e con la presenza anche di interlocutori esterni, di gruppi come Amali e quant’altro, nella preoccupazione che se è vero, se è necessario che occorrano dei consulenti, però è anche facile immaginare che per il futuro. Su tutti questi aspetti abbiamo presentato, ho presentato delle interrogazioni, sulla scorta anche di un dibattito che è cresciuto nelle intensità e anche delle occasioni di presenza sulla stampa. Mi fare, che però siamo di fronte ad una svolta, mi pare positiva e a questo punto se fosse possibile continuare, anche in Commissione, di dare delle risposte che abbiamo letto aperte sui giornali, questo ragionamento per arrivare all’approvazione del Piano direi in maniera anche unitaria, da parte nostra. Questo è l’auspicio e quindi, in questo senso mi sembra di poter dire già da ora che la mozione ordine del giorno Agazzi si muoveva, si muovesse in questa direzione e siccome sull’interrogazione non ci si esprime, ma sull’ordine del giorno o mozione sì, se questo è contenuto, mi pare che si potrebbe annunciare già da adesso che anche sull’argomento successivo che è stato... c’è la disponibilità a sostenere e a portarlo avanti. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Agazzi per la presentazione della mozione. 81 CONS. AGAZZI Grazie. Davvero molto brevemente perché l’ora è tarda e poi mi sembra di poter dire che almeno il dibattito politico-mediatico in atto fa registrare una tale entità di convergenze sul tema, che mi auguro si concretizzino anche in quest’aula, quindi, non credo di dover spendere particolari parole sul tema, non sulla conduzione dei lavori. Dicevo, prima che Torchio mi facesse distrarre, è proprio riandando però alle parole dell’Onorevole Torchio che... no, ma ti ho sentito... va bene comunque dai... allora mi scuso se ho fatto un riferimento non pertinente. Brevemente, per dire semplicemente che come Beppe Torchio ricordava, domani a Crema in Municipio, verrà ospitato appunto un forum sul tema che ha tenuto abbastanza banco a livello mediatico particolare in questi mesi, quello della rivisitazione delle modalità di gestione dei rifiuti. Anche perché il nostro stesso Ente, ha in atto un Piano di gestione dei rifiuti Provinciale, e a livello Regionale, questa stessa fase, di cui può dare conto meglio di me il Consigliere Regionale, è in itinere, a fine anno dovrebbe essere approvato, il Piano di gestione dei rifiuti Regionale. Questi adempimenti si vengono a collocare in un contesto più generale, in cui per esempio, vi è il programma generale di azione dell’Unione Europea in materia di ambiente, fino al 2020 che, in un documento che titola: vivere bene entro i limiti del nostro pianeta, indica un po’ la direttrice da percorrere nell’ambito dell’Unione Europea di cui facciamo parte anche nella nostra modestia di piccolo territorio. Ridurre la produzione di rifiuti pro capite in termine assoluti, limitare il recupero energetico di materiali non riciclabili, dismettere le discariche, garantire un riciclaggio di elevata qualità. E poi, i rifiuti pericolosi devono essere, questi sono un po’ i concetti di fondo, gestiti in modo tale da limitare gli effetti dannosi per la natura umana e per 82 l’ambiente, tutti concetti assolutamente tranquilli... è importante, il coordinatore Provinciale anche in zona cesarini, venga a sostenere il documento di questo suo povero Consigliere. E dicevo quindi, che i rifiuti pericolosi vengono gestiti in modo tale, da minimizzare gli effetti dannosi per la salute umana e per l’ambiente, concetto, credo in linea generale assumibile da parte di ogni persona di buonsenso e per raggiungere tale proposito, è auspicabile che in tutta l’ Unione Europea si dice si ricorre in maniera più sistematica a documenti di mercato che favoriscono la prevenzione, il riciclaggio e il riutilizzo. E quindi, si dividono in alternative alla discarica, per più progredire verso un economia circolare, verso un uso senza soluzione di continuità delle risorse e i rifiuti residui quali... Questo è l’obiettivo che viene tracciato dall’Unione Europea. Il 2 di luglio del 2013, può testimoniarlo Malvezzi, il Consiglio Regionale ha approvato la mozione 78 che impone lo stop all’ampliamento di tutti gli inceneritori sul territorio della Lombardia, quindi, è interessato anche l’inceneritore di Cremona, insieme a quelli di Desio, di Trezzo d’Adda, Corte Olona, Dalmine è una mozione che è stata presentata originariamente dal Movimento 5 Stelle, ma poi è stata sostenuta nel voto da una sorta di larghe intese Regionali. Cioè dal PD, dal PDL, dalla Lista Ambrosoli, dalla Lega Nord, dalla Lista Maroni, per cui è passato praticamente quasi all’unanimità. E questo documento prevede che il Piano Regionale della gestione dei rifiuti che appunto andrà in approvazione entro fine anno, promuova la riduzione, riciclo e riuso dei rifiuti, con incentivi ai Comuni virtuosi, questo è un buon concetto, nella raccolta differenziata, che potrebbe sfociare questo tipo di politica, potrebbe sfociare se ha un senso, nella dimensione delle tariffe per coloro che sono particolarmente virtuosi in termini di raccolta differenziata e per quelli che sono impegnati ad arrivare ad un buon livello. Faccio presente che il Cremasco da questo 83 punto di vista è abbastanza avanti, come sottolinea il documento che... è andato via... il Partito Democratico ieri sera nella sua segreteria ha approvato, il Cremasco è avanti, a fare scendere un pochino, diciamo, il livello della qualità e della quantità dell’investire in termini di raccolta differenziata, è proprio Cremona, la città di Cremona. E quindi, quando il sottoscritto decide di protocollare quest’ordine del giorno perché venisse trattato in Consiglio Provinciale, era proprio questo obiettivo: far fare a tutto il territorio Provinciale un salto di qualità su questo tema della gestione dei rifiuti. E quindi, anche ... poco, ha dei passi da fare e mi sembra che li stia facendo, perché penso che in Commissione, insomma, c’è stato un voto che ha visto anche la minoranza del Comune di Cremona aderire alle proposte dell’Assessore Francesco Bordi che, effettivamente peraltro, quando io ho protocollato quest’ordine del giorno l’Assessore del Comune di Cremona Bordi mi ha contattato, ha dovuto visionarlo e ha fatto una serie di iniziative di cui anche l’opposizione del Consiglio Comunale a Cremona, ha dato atto e che vanno nella direzione che questo documento auspicava, far fare a tutto il territorio Provinciale un salto di qualità su questo tema. Queste sono le sue interpretazioni lievemente... lievemente malevole, alle quali uno potrebbe facilmente replicare che l’inceneritore ... ha portato avanti meglio della legislatura precedente ... (voci fuori microfono) E quindi, e quindi... Consigliere Regionale lei stia buono, altrimenti le larghe intese Provinciali falliscono subito. E ne avete bisogno ... Dicevo, trattandosi comunque di scelte che, a mio giudizio, non sono di natura tecnica e quindi, non possono essere appaltate alle municipalizzate del settore ... visto che è un atto un tavolo, opportunamente varato dall’Assessore, al quale per esempio un Comune come di Crema, non partecipava e si accontentava di mandare la municipalizzata nel settore e questa cosa l’ho criticata, giustamente, 84 perché le scelte gestionali devono essere figli di indirizzi della politica e che sono ancora di vecchio stampo e sono per il primato della politica e delle, e delle assemblee elettive, altrimenti che ci stiamo a fare se non diamo gli indirizzi alle nostre municipalizzate come assemblee elettive. Ecco perché ho chiesto che gli indirizzi venissero dati anche per sostenere il lavoro dell’Assessore Provinciale Gianluca Pinotti, dall’ufficio Provinciale di Cremona. E quindi, io ringrazio, niente di personale di tutto ciò, ma ritengo che l’Assessore Provinciale domani mattina si da un mandato da parte del Consiglio Provinciale, cioè lui partecipa al forum domani a Crema e può dare il conto del voto dell’assemblea elettiva che sostiene quest’Amministrazione Provinciale, cioè del Consiglio Provinciale di Cremona. Niente, cosa diceva ... fatto riferimento, ripeto, ai pronunciamenti europei e Regionali, il Consiglio Provinciale di Cremona esprime piena adesione ai principi e agli indirizzi contenuti nei documenti sopra citati, che reputo debbono essere coerentemente recepiti nel Piano Provinciale in itinere per la gestione dei rifiuti. Quindi, era un ordine del giorno assolutamente tranquillo, a mio avviso votabile da tanti, non da tutti non lo so, non voglio interferire nelle vostre posizioni di voto, ma penso che il fine sia questo: per fare un salto di qualità a tutta la Provincia su questo tema ... Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Agazzi. Prima di ascoltare... ascoltiamo subito l’Assessore Pinotti che risponde alle interrogazioni e poi la discussione. Prego. Pinotti. 85 ASS. PINOTTI Bene. Devo dire che in merito alla nuova pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti, finalmente si è innestato un interesse delle comunità locali della nostra Provincia. Noi come Provincia di Cremona, iniziamo l’attività in merito alla redazione del nuovo Piano rifiuti, esattamente il 21 settembre del 2010. Da tre anni a questa parte, regolarmente, abbiamo incontrato i Sindaci per poterli rendere partecipi di una delle pianificazioni più importanti che la Provincia come Ente responsabile di questo Piano, appunto, sottopone all’attenzione degli interlocutori in Provincia di Cremona. Ci siamo poi ritrovati in un altro incontro nel 2012 e nel frattempo, abbiamo analizzato un analisi molto dettagliata della gestione del ciclo integrato dei rifiuti sulla Provincia di Cremona, evidenziando pro e contro dell’attuale sistema, dopo di che, abbiamo attuato l’indagine merceologica per comprendere quale tipo di rifiuto le nostre famiglie, i cittadini della Provincia di Cremona propongono. Abbiamo fatto un focus sulla produzione dei rifiuti speciali e loro destino nella nostra Provincia, infine, abbiamo dettagliato in maniera molto puntuale i costi che interessano la gestione dei rifiuti Provinciali. Questo perché, io l’ho sempre detto, tutte le relazioni che abbiamo redatto, vanno in quella direzione, il nostro primo interlocutore in merito alla pianificazione dei rifiuti, sono i Sindaci. Il nostro obiettivo è che la pianificazione cammini sulle gambe delle nostre Amministrazioni locali e si concretizzi nel rapporto che i Sindaci hanno con le Società di gestione dei rifiuti. Abbiamo poi condiviso quest’analisi il 19 di febbraio di quest’anno, il 16 di aprile abbiamo effettuato la prima seduta di VAS alla quale erano presenti 12 Amministrazioni locali, 12 su 115. Nonostante tutto abbiamo poi varato una serie e calendarizzato una serie di incontri molto tecnici, uno il 17 di 86 giugno di quest’anno, l’altro l’8 luglio sempre di quest’anno e abbiamo l’ultimo tavolo tecnico di lavoro, al quale abbiamo invitato Regione Lombardia. Nel frattempo abbiamo incontrato anche Regione Lombardia proprio nel mese di settembre. Quindi, è un’attività in merito alla quale, di certo, non ci siamo risparmiati, abbiamo detto e scritto quello che pensavamo e che pensiamo in merito al ciclo integrato dei rifiuti. Devo dire, che sono stato molto lontano dalle polemiche che ho visto da più parti su questa tematica, polemiche tra persone che io non ho mai visto ai tavoli di lavoro. Quindi, questa è una cosa che ho sottolineato, tutti hanno parlato di rifiuti, ma io queste persone non le ho mai viste, ma neanche per chiedere informazioni, per entrare nel merito, per essere meno approssimativi e Provinciali su una tematica di questo tipo. Ciò che ho posto sul tavolo è né più e né meno che un’analisi molto dettagliata di quello che è nella Provincia di Cremona. Voglio partire da un riconoscimento che questa Provincia in merito ai rifiuti è stato fatto molto. Se oggi la Provincia di Cremona è uno dei territori con le maggiori prestazioni da questo punto di vista vuol dire che qualche scelta è andata in questa direzione. Certo, come tutte le realtà complesse su una tematica così particolare, ci sono degli elementi, diciamo di criticità, ad esempio la grande disomogeneità delle politiche seguite per la gestione della politica del ciclo integrato dei rifiuti sulla nostra Provincia. Ma, io reputo che una polemica su questo settore faccia un po’ schifo alla gente. Fa schifo a me che la vedo da addetto ai lavori, penso che la gente non gliene freghi niente di poter vedere che ci si scazzotta in diverse sedi su una politica di questo tipo. Credo che la cosa migliore sia quella di produrre un Piano rifiuti che corrisponda a delle esigenze: primo, risolvere le grandi disomogeneità di cui vi parlavo prima, anche di prestazioni ambientali; due, fare in modo che si raggiunga la miglior efficienza in un territorio che 87 ha possibilità di mettere a fattore Comune non solo la raccolta e le performance di raccolta differenziata di rifiuti, ma anche una dotazione impiantistica che è funzionale al raggiungere obiettivi ancor migliori sulla gestione dei rifiuti nella Provincia. Questo è il vero obiettivo ambizioso. Ho visto, ho seguito anche il dibattito in merito agli obiettivi di raccolta differenziata, ma prima di andare sulla Luna, ci dobbiamo preoccupare di avere, ad esempio, banalmente, una cosa piccola: meno rifiuti abbandonati lungo le strade. Ad esempio. Oppure quello di consentire ai territori che non hanno sviluppato percentuali di raccolta differenziata e servizi porta a porta come ad esempio il cremasco, lì ci sono gli esempi migliori, di poter condividere questi risultati anche su territori come ad esempio quelli afferenti alla AEM, per esempio, come gestore, quegli obiettivi ottimizzando la dotazione impiantistica che il territorio ha e che ci ha consentito di gestire nel tempo il ciclo dei rifiuti, senza nessuna emergenza anche quando l’anno scorso, un paio di anni fa di fronte alla chiusura della discarica di Malagnino si era diffuso il panico proprio quando avevamo sottolineato che non c’era motivo di alimentare questo panico. Domani dirò questo, io l’ho già detto nella consulta Cremasca, ho visto il documento che la consulta cremasca ha prodotto, che è un documento molto interessante, contiene degli spunti ottimi in merito ai quali noi stiamo lavorando da tre anni a questa parte, ho visto anche documenti di forze politiche qua rappresentate e devo dire che non ci sono difformità in merito agli obiettivi che da tre anni a questa parte, abbiamo concretizzato e pubblicato sul nostro sito. Devo anche dire che quando abbiamo la pianificazione proprio non ho voluto comprimere la possibilità di confrontarsi in merito ad idee avanzate di gestione dei rifiuti, tanto è vero che alcuni dei soggetti che hanno animato il dibattito sulla stampa in merito ai rifiuti sono stati invitati da me non solo alla Conferenza di VAS, 88 ma ai tavoli tecnici che avevano la possibilità di confrontare le proprie ipotesi con la Provincia e con i soggetti gestori del ciclo dei rifiuti sulla nostra Provincia, diversi gestori, tutti rappresentati con la rappresentanza dei Sindaci dei tre Comuni principali, della consulta dei Sindaci e dei nostri consulenti. Questo perché di fronte ad una proposta penso che non sia serio, affrontare la percorribilità di quella proposta, se quella proposta è funzionale alle performance che il territorio della Provincia di Cremona ha raggiunto. Da qua parto e questo dirò domani al forum rifiuti. Mi fa anche piacere che sia stato organizzato nel Cremasco, perché da lì possono essere esportate alcune buone pratiche che anche il Casalasco ha effettuato. Nella nostra Provincia abbiamo gestori che non hanno dotazione impiantistica e hanno ottimizzato la raccolta, il servizio di raccolta differenziata e la valorizzazione delle frazioni differenziate. Abbiamo poi operatori che invece, hanno investito nel tempo nell’impiantistica, lasciando perdere o comunque, trascurando quella che è invece, la raccolta porta a porta e il l’ottimizzazione della raccolta differenziata. Ci sono obiettivi molto interessanti che noi concretizzeremo nella nostra proposta di piano rifiuti, che sarà pronta tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, per essere sottoposta ai 60 giorni di tempo di osservazione, per poi essere conclusa all’inizio dell’anno prossimo. Sono a portata di mano, dico che il documento della consulta cremasca è un grande, è un documento che mettiamo concretamente, che è interessante per i frutti che può dare e mi auguro che venga condiviso anche dalle altre consulte e quindi, non c’è bisogno di essere divisi, ma di arrivare ad una condivisione che non è il paradigma di tutti uniti su un obiettivo perché nulla cambi. Ma, invece, è la possibilità di proseguire assieme sulla nuova pianificazione che noi traguarderemo, il 2020, risultati altrettanto lusinghieri di quelli fin qua realizzati. 89 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Possiamo aprire il dibattito. Virgilio. CONS. VIRGILIO Sì, noi cogliamo con molta attenzione l’intervento della Giunta rispetto a questo tema, partendo da una consapevolezza e l’abbiamo visto anche nel corso di questi mesi. Innanzitutto mi dispiace, perché il tema è un tema secondo me è un tema estremamente importante, perché il tema dei rifiuti, come quello dell’acqua, rimanda un po’ il rapporto che noi come Ente, dovremo avere rispetto a questioni che riguardano i cittadini, riguardano gli Enti Locali. A volte è un tema un po’ banalizzato. Noi rispetto all’ordine del giorno, va bene, insomma, lo voteremo non credo che l’Assessore sia più forte domani con quest’ordine del giorno votato. Non credo perché un partito di maggioranza che si limita a ribadire, a sostenere le scelte dell’Unione Europea in questa direzione di Regione Lombardia, forse, da un partito di maggioranza si chiede di entrare un po’ più nei processi di costruzione amministrativa. Penso anche che il dibattito nel corso di questi mesi con piccoli partiti di centrosinistra che incalzano il PD con l’ansia di sapere cosa ne pensiamo del termovalorizzatore, o le biciclettate a Cremona, cioè non è questo che va a definire, insomma, un tema così estremamente complesso. Penso che l’obiettivo sia quello di programmare, di definire un percorso, sul tema dei rifiuti, tenendo conto delle peculiarità che un territorio che, fortunatamente, rispetto ad altri, ha la fortuna di essere anche un territorio omogeneo per quanto riguarda la sua conformazione. E quindi, penso che sia importante affidare alle 90 istituzioni pubbliche il compito, la politica, di tenere le redini delle decisioni, bene ha fatto il Sindaco di Crema ad avviare questo percorso. Credo una cosa, ne accennavo prima con l’Assessore. Questo tema richiama anche altri aspetti. Cremona è indietro. Cremona è indietro rispetto alla raccolta differenziata. Allora, io credo che una priorità che la politica deve definirsi è quello di fare in modo che la strategia futura non sia condizionata né dagli impianti, né tantomeno dalle Aziende e in modo particolare, dalle logiche e dall’LGH e quant’altro. Cioè credo che la politica debba riprendersi e debba prendersi la sua autonomia e questi sono poi gli strumenti che vanno a determinare degli indirizzi politici. Penso che questa cosa abbia molto a che fare con tutto il tema relativo ai beni comuni, e penso che, i Comuni devono essere capaci di determinare gli indirizzi alle Aziende. Probabilmente, il ritardo di questi anni, nonostante il lavoro importante che è stato fatto per il ritardo di Cremona, è dovuto probabilmente a una difficoltà di governance fra i due Enti principali: Comune di Cremona e Provincia di Cremona. Faccio riferimento, ovviamente, agli anni passati. Un'altra considerazione rispetto invece... una considerazione che ha fatto l’Assessore di Reggio Emilia. Reggio Emilia ha avviato un percorso nel quale ha messo appunto in discussione il sistema, con l’obiettivo appunto, di andare a definire un nuovo sistema di raccolta, cioè mettendo in discussione il termovalorizzatore. E il ragionamento che faceva l’Assessore all’ambiente era un po’ questo: quello di considerare il modello emiliano come un modello sempre all’avanguardia che, sulla base di un passato industrialista, aveva definito anche un suo sistema di raccolta dei rifiuti. Adesso c’è stata un evoluzione. Anche nell’ambito delle politiche industriali, c’è un’attenzione diversa all’ambiente e quindi, rispetto al tema dei rifiuti, anche qui deve esserci una sorta di ridefinizione ed individuazione di priorità diverse e 91 quindi, una maggiore attenzione alla raccolta differenziata. Fra l’altro, in un contesto territoriale che è molto più complicato rispetto al nostro, perché la Provincia di Reggio Emilia ha la pianura, non ha la montagna, quindi, è un territorio molto più complesso. Però anche dentro quel percorso l’esigenza di andare, e questo è apprezzabile, ed auspicabile, nella definizione del Piano rifiuti, a un percorso di condivisione con gli Enti Locali, con i Sindaci. Personalmente apprezzato poi, il Consigliere Agazzi si arrabbierà, però anche l’esigenza di un rapporto e di un incontro informale con le forze politiche e di interlocuzione, perché si tratta di, cioè di un approccio estremamente complesso e di conseguenza, credo che sia importante utilizzare tutti i canali possibili di costruzione. Un appunto e chiudo, rispetto al tema del termovalorizzatore di Cremona. Io penso che quella scelta, anche se è stata una scelta in controtendenza rispetto ad un referendum consultivo, sia stata una scelta lungimirante e di sistema, in questo contesto, dentro al contesto di vent’anni fa, dentro il contesto tecnologico ecc. Cremona ha organizzato all’interno di quel sistema un suo modo, un suo metodo di smaltimento. Probabilmente con delle criticità, però, forse, eticamente era discutibile il fatto che i nostri rifiuti andassero probabilmente a finanziare qualcuno giù in Campania e quindi, quella cosa lì è una cosa, a mio avviso, virtuoso, importante, ma è una politica non può e anche una visione riformista non può restare agganciata ad un percorso virtuoso di venti anni fa. Cioè il compito della politica è quello di evolversene nei tempi, tenendo conto delle nuove competenze, delle nuove sensibilità che ci sono. Quindi, penso che sia da questo punto di vista, auspicabile andare a costruire insieme un percorso capace di andare incontro a quelle realtà come Cremona, che sono a rispetto alla raccolta differenziata più indietro rispetto al Cremasco. 92 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Virgilio. Vi sono altre richieste di intervento? Presidente, prego. PRES. SALINI No, era solo per fare una precisazione su alcuni temi che ho sentito discutere poi, l’Assessore Pinotti ha già dato conto di molti dei particolari tecnici che, magari, erano rimasti un po’ inevasi. Particolare che riguarda ad esempio, la bontà del modello Cremasco che è stato... Però ecco, facciamo presente un argomento a Cremona c’è il termovalorizzatore e a Crema non c’è. Però non vorrei che si diffondesse l’illusione che i rifiuti cremaschi non vadano nel termovalorizzatore, perché una parte dei rifiuti cremaschi, il secco, va nel termovalorizzatore. Quindi, cioè la virtù del cremasco non sta nel fatto di non avere il termovalorizzatore, perché se non ci fossero i termovalorizzatori, il cremasco non potrebbe fare la raccolta. Quindi, lo schema no, ecco, i cremaschi mi risulta che in gran parte portino a Brescia la parte... Allora, l’elemento centrale, secondo me, è trovare dei criteri di valutazione delle buone pratiche studiando i modelli riusciti con la consapevolezza che domani mattina non si possono chiudere i termovalorizzatori. Io spero che... esattamente. Quindi, secondo me è utile una discussione come quella che è stata fatta per, come dire, implementare il livello di concretezza dell’analisi e con Gianluca spesso ne abbiamo parlato, però rendiamoci conto che il percorso migliore che possiamo fare, è quello di assicurare ai cittadini una raccolta, e uno smaltimento che sia, diciamo, adeguato alla tutela ambientale, adeguato all’ecologia familiare, cioè ad assicurare alle famiglie di non avere problemi con l’igiene domestica, però teniamo conto che i rifiuti non 93 possono essere annullati, perché in natura, diciamo, non è possibile vanificare la presenza di quello che oggi esiste. Si può rimodulare, si può riciclare, si può recuperare, ma una porzione dei rifiuti potrà sempre comunque essere o messa in discarica, o bruciata, io mi auguro, termovalorizzata. La dove non si è sfruttata la termovalorizzazione, fra l’altro, ci pensi agli impianti di teleriscaldamento che vanno a gas o a motore, come quello di Crema, nel tempo non funzionano, non tengono economicamente, non stanno in piedi. Alla fine, com’è successo oggi, il teleriscaldamento cremasco è arrivato ad un livello di costo per cui, non conviene più attaccarsi al teleriscaldamento, perché c’è un disequilibrio, perché il gas costa di più, il motore che può andare a teleriscaldamento cremasco, va a gas è cresciuto il prezzo del gas, e quindi ad una famiglia cremasca conviene avere una caldaia, che avere il teleriscaldamento. Altrove invece, dove si televalorizza questo non accade. Quindi, non è... ci vuole una buona dose di concretezza e secondo me lo strumento di analisi messi a disposizione anche dalla Provincia e non solo dalla Provincia, sono utili per arrivare a una puntuale conclusione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. Grazie Presidente. Qualche altro punto di riflessione? Barbati, prego. CONS. BARBATI Sì. Grazie Presidente. No, era solo per... siccome ho partecipato anch’io con delega alla consulta dei Sindaci cremaschi che si è tenuta la scorsa settimana da cui appunto, sono emerse alcune direttive da esprimere 94 domani al forum dei rifiuti, a cui parteciperò molto probabilmente, e che sono, rispecchiano quello che è stato votato in Regione da una mozione, e rispecchiano le linee della Comunità Europea. Tra l’altro come appunto, aveva già sottolineato l’Assessore Pinotti dalla consulta dei Sindaci cremaschi è emerso un documento interessante, tra cui si chiede anche per il prossimo Piano Provinciale di poter rendere disponibile una tariffazione, che premi anche in qualche modo i Comuni virtuosi, verso queste direttive che ha dato la Regione. Quindi, per quanto mi riguarda, come Gruppo Lega Nord, voteremo la mozione di Agazzi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene, grazie Barbati. Araldi, a lei. CONS. ARALDI Assessore, soltanto per una sollecitazione e sollevare un problema: il verde. Cioè una quantità di tonnellate enorme di verde privato e pubblico, che deve essere portato in discariche che non hanno niente di serio, perché sono dei mucchi di roba. E le pubbliche Amministrazioni sono tenute a pagare dei prezzi secondo me del tutto ingiustificabili e insostenibili. Personalmente ritengo, ritengo che quel materiale lì, possa essere utilizzato delle centrali di Torchio quelle come si chiama... le biomasse. No, va bene, di quelle che citi tu spesso. In Provincia di Cremona mi sembra che ce ne siano tante, possibile che non si possono utilizzare? Ma provi a pensarci, Assessore, provi a pensarci perché quella gente lì utilizza tutto quello che gli serve. Quindi, secondo me può utilizzare anche gli sfalci e anche i pezzi, i resti del bianco. Comunque ... 95 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. L’Assessore farà tesoro della sua... Torchio, a lei. CONS. TORCHIO È solo per dire che AEM regala a chiunque vuole il compostore per queste cose. Quindi, non è vero sempre che le Aziende vogliono aumentare la massa dei rifiuti, per avere un ricarico. Intanto la tariffa è fissa. Quindi TARES o non TARES, adesso non so come si chiameranno. Hanno dato la possibilità a tutti, di evitare di portare il verde e metterlo a disposizione degli orti e quindi, questo c’è già. Se questo avvenisse in grande scala, sicuramente, sarebbe un contributo concreto, mi riconosco, al discorso che ha fatto lui, anche in termini energetici. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie anche a lei, Torchio. Altri contributi? Non vedo prenotazioni. Lascio la parola all’Assessore Pinotti che mi ha chiesto una controreplica. Prego. ASS. PINOTTI Allora, io nell’esposizione di prima ho tralasciato tutti i dettagli in merito al Piano rifiuti che sarà occasione di rivedere, di illustrare più come approfondimento, il 2 di ottobre in Commissione agricoltura e ambiente. Era anche una delle richieste, nell’interrogazione presentata quindi lì sarà l’occasione per relazionare e vedere anche il termovalorizzatore e 96 l’incontro sarà proprio in quella sede. In merito al verde, devo dire che la dotazione impiantistica della Provincia di Cremona è carente, per la gestione di questa frazione di raccolta differenziata. C’è il compostaggio Cremonese che è un impianto messo in funzione da pochi mesi che è composta da una parte di verde raccolta ormai decisamente insufficiente per il volume raccolto in Provincia di Cremona. Il verde ha generalmente un bassissimo potere energetico, è ricco di lignina che non va bene per i biodigestori e inoltre, una volta che viene conferito in piazzola, è un rifiuto. La Legge dice che è rifiuto tutto ciò che il privato o l’attività produttiva voglia disfarsi o non ha intenzione di disfarsi, diventa rifiuto. Il nostro biogas salvo biofor e penso quello di prosus, adesso non so se è un sottoprodotto o un rifiuto, non ricordo esattamente nell’autorizzazione, ma penso rifiuto, perché utilizza uno scarto di produzione della lavorazione, i nostri biogas non sono autorizzati per imbarcare rifiuti, utilizzano, eventualmente, sottoprodotti dell’industria agroalimentare, ma non rifiuti. Ecco, questo è un limite normativo che abbiamo visto, limite, ma anche motivo di tutela delle biomasse della qualità che vengono avviate dalla biodigestione. Però gli sfalci, l’erba, così, in genere hanno pochissima energia, per questo, vengono alimentate con gli insilati o comunque, con dei carboidrati che producono poi, producono poi metano. Questa è una piccola segnalazione perché è stata sollevata nel corso di quest’anno, ma c’è veramente pochissimo interesse ad utilizzare il verde per produrre energia. Oggetto n. 15 dell'Ordine del giorno L'interrogazione viene inserita al n. 82 del registro delle deliberazioni 97 Oggetto n. 16 dell'Ordine del giorno L'interrogazione viene inserita al n. 83 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Procediamo alla votazione della mozione n°17 Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la mozione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 22 Consiglieri, votanti n. 21 Consiglieri (temporaneamente assente Cons. Malvezzi); favorevoli n. 20; astenuti n. 1 (Dusi). La mozione è approvata a maggioranza. L'atto viene inserito al n. 84 del registro delle deliberazioni La seduta termina alle ore 19,10. 98 CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 15 OTTOBRE 2013 L'anno duemilatredici, questo giorno quindici del mese di ottobre alle ore 15:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Agazzi Antonio Araldi Massimo Barbati Filippo Benzoni Maurizio Bertusi Fabio Biondi Giovanni Bonaventi Piergiacomo Castellani Vera Ceccato Adriano Chioda Francesco Degani Fabrizio Doldi Andrea Dusi Giampaolo Gallina Gabriele Gelmini Manuel Ghidotti Carlalberto X X X X X X X X X X X Presenti Assenti X X X X X - Losio Ivan Mainardi Cesare Malvezzi Carlo Mazzocco Franco Milesi Clara Rita Rossi Luca Salini Massimiliano Torchio Giuseppe Trespidi Giuseppe Vailati Eugenio Virgilio Leonardo Zaghen Ernesto Zanacchi Maria Rosa Zanisi Giacomo Maria Zelioli Rossella Presenti n. 24 Assenti n. 7 1 X X X X X X X X X X X X X X X - Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO CAPELLETTI CHIARA LEONI GIOVANNI ORINI PAOLA PINOTTI GIANLUCA Presenti Assenti X - SCHIAVI SILVIA X - X X - X X SOCCINI MATTEO X - Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Silvio Masullo Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Bonaventi e Losio per la maggioranza e Zanacchi per la minoranza. All'appello risultano presenti n. 24 consiglieri ed assenti n. 7: Araldi (giustificato), Benzoni (giustificato), Bertusi (giustificato), Castellani, Gelmini, Malvezzi (giustificato) e Zanisi. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la votazione sull'immediata eseguibilità della proposta n. 5428 (Convenzione tra l'Università Cattolica del Sacro Cuore, la Regione Lombardi, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio di Cremona per il funzionamento dell'Alta Scuola in Management ed 2 Economia Agro-Alimentare (SMEA) di Cremona) entra il Consigliere Gelmini. I consiglieri presenti sono n. 25. - durante la trattazione della proposta n. 5119 (Interrogazione presentata dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: Azione legale del Comune di Pieranica contro Provincia di Cremona per Piano territoriale d'area dell'alto cremasco) entra l'Assessore Capelletti. I Consiglieri presenti sono ancora n. 25. - durante la trattazione della proposta n. 5122 (Interrogazione presentata dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: Revisione strumento urbanistico di Borno: quali prospettive di valorizzazione per ex sanatorio cremonese di Croce di Salven) entra il Consigliere Zanisi. I Consiglieri presenti sono ora n. 26. - durante la trattazione della proposta n. 1342 (Mozione presentata dal gruppo Lega Nord avente ad oggetto: sollecitiamo un patto con la comunità SIKH fondato sul rispetto dei principi fondamentali della costituzione – ex proposta n. 6298/2011) esce il Consigliere Biondi. I Consiglieri presenti sono ora n. 25 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle ore 18.00. 3 Inizio lavori ore 15,30 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Signori, buongiorno. Benvenuti a tutti i Consiglieri. Invito tutti i Consiglieri a prendere posto per poter verificare la presenza del numero legale e dare inizio alla seduta. Rinnovo il mio saluto e lascio la parola al Segretario per effettuare l’appello. Il Segretario procede all’appello dei presenti. SEGR. GENERALE Va bene. Il numero legale c’è. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie, Segretario. Diamo inizio alla seduta. Ringrazio subito Losio, Zanacchi e Bonaventi che nomino scrutatori per oggi. Mi daranno una mano per verificare le votazioni. Primo punto all’ordine del giorno tratta: Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno APPROVAZIONE PROCESSO VERBALE CONSILIARE DEL 30 APRILE 2013. Vi invito a votare l’oggetto. 4 DELLA SEDUTA Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) il processo verbale della seduta del 30 Aprile 2013 ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: (temporaneamente presenti n. 24 Consiglieri, assenti Doldi, Zaghen); votanti n. 22 favorevoli n. 22. La deliberazione è approvata all'unanimità. L'atto viene inserito al n. 85 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI I prossimi 5 oggetti trattano di alcune convenzioni che la Provincia nella figura dall’Assessore Orini e del suo assessorato, hanno stipulato con alcune Università e alcuni Enti. Per cercare di velocizzare e rendere più ergonomica la seduta, faremo una trattazione congiunta, per poi votarle singolarmente. Lascio la parola all’Assessore Orini per la presentazione di tutti i punti, poi al dibattito e poi a votare. Prego Assessore. TRATTAZIONE CONGIUNTA OGGETTI NN. 2, 3, 4, 5 E 6 Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, LA REGIONE LOMBARDIA, LA PROVINCIA, IL COMUNE E LA CAMERA FUNZIONAMENTO DI COMMERCIO DELL’ALTA DI SCUOLA CREMONA DI PER IL MANAGEMET ED ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE (SMEA) DI CREMONA. 5 Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, LA PROVINCIA E LA CAMERA DI COMMERCIO DI CREMONA PER IL FUNZIONAMENTO E LO SVILUPPO DEL CENTRO RICERCHE BIOTECNOLOGICHE (CBR) DI CREMONA. Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno CONVENZIONE TRA L’ISTITUTO GREGORIO XVI PER L’EDUCAZIONE E LA CULTURA DI CREMONA, LA PROVINCIA DI CREMONA, IL COMUNE DI CREMONA E L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER IL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE. Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI CREMONA, COMUNE DI CREMONA, LA CAMERA DI COMMERCIO DI CREMONA E L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI. Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA, LA PROVINCIA DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA PER IL SOSTEGNO AL CORSO DI LAUREA IN LETTERE E BENI CULTURALI, PRESSO IL DIPARTIMENTO DI MUSICOLOGIA E BENI CULTURALI DI CREMONA. 6 ASS. ORINI Grazie. I punti in questione, in effetti, sono molto simili, perché si tratta per quattro di essi delll’Università Cattolica del Sacro Cuore, il quinto riguarda una convenzione con l’Università di Pavia per musicologia. Tutti e cinque sono però già stati presentati in Commissione istruzione e formazione e quindi, come dire, già sono state analizzate, discusse, all’interno di questa Commissione, sia per quanto riguarda il principio di base, sia per quanto riguarda l’apporto anche economico che la Provincia da, sottolineo poi, che in alcuni casi sono in continuità con ciò che l’Amministrazione Provinciale ha fatto anche in anni precedenti. Partirei dalla convenzione con l’Università Cattolica, la Regione Lombardia, noi, appunto, come soggetto, il Comune, la Camera di Commercio, per il funzionamento dell’alta scuola in management ed economia agro-alimentare chiamata più semplicemente SMEA di Cremona. Vorrei sottolineare l’importanza di questa cosiddetta alta scuola, che si riconnette con un po’ quella che è la vocazione territoriale di questo territorio. Alla convenzione partecipa la Provincia di Cremona, con un apporto di 28.000 Euro, il Comune di Cremona con 34.000 Euro, e la Camera di Commercio di Cremona con 34.000 Euro. Per la SMEA, così come per l’organismo che è oggetto della seconda convenzione, è previsto, anzi, è funzionante un Comitato di coordinamento di cui fa parte la stessa Provincia. Per cui, quindi, abbiamo modo anche, come dire, di partecipare in parte, perlomeno, anche se non in senso chiaramente didattico alla progettualità di questo Ente. La seconda convenzione riguarda gli stessi soggetti, tranne, in questo caso, la Regione Lombardia, e lo sviluppo del centro di ricerche biotecnologiche CRB di Cremona. In questo caso noi partecipiamo con un accordo maggiore, 80.000 Euro, segue il Comune di Cremona con 59.600 Euro e 7 la Camera di Commercio con 17.000 Euro. Vi è anche, diciamo, in questo caso, come dire, anche una compartecipazione nel Comitato anche della, diciamo, dell’Istituto Gregorio XIV che pure partecipa all’accordo, diciamo, posto alla base del funzionamento di questo Ente. Per quanto riguarda le ultime due convenzioni, riguardano invece dei corsi di laurea, diciamo, veri e propri, sia pur collegati ad altre sedi dell’Università Cattolica, ma aventi ambedue, anche, chiamiamolo, un Dipartimento anche se così non viene definito tecnicamente, a Cremona. Nel primo caso, si tratta del corso di laurea in scienze e tecnologie alimentari, e credo di non dovermi soffermare, sia sulla caratteristica, la connotazione legata al territorio del nostro corso di laurea, ne abbiamo tra l’altro già parlato anche in sede di Commissione, ma non devo, credo, neanche soffermarsi sull’eccellenza e sulla buona reputazione, anzi, l’ottima reputazione, che questo corso di laurea come dire, ottiene non solo con studenti cremonesi, ma anche al di fuori, diciamo, del nostro territorio. Sottolineo anche che, il numero degli iscritti non è in decrescita come nel caso di altre Università o di altri corsi di laurea, e potrebbe vedere anche numeri più alti, se ci fossero maggiori spazi, perché è veramente, diciamo, un corso di laurea molto gettonato, tra l’altro, anche all’uscita i posti di lavoro si trovano alcuni di questi ragazzi neolaureati sono richiesti anche da altri paesi, addirittura anche negli Stati Uniti. Ecco, in questo caso noi partecipiamo con una somma notevole 147.500 Euro, il Comune con 150.000 Euro e la Camera di Commercio con 87.500 Euro. Abbiamo poi il corso di laurea sempre in convenzione con l’Università Cattolica e sempre con i soggetti a cui accennavo prima, in economia aziendale. Ecco, in questo caso la nostra partecipazione è per così dire, meno forte dal punto di vista economico, partecipiamo, com’è stato detto in Commissione, con 10.000 Euro, così come Comune, mentre l’Istituto Gregorio XIV partecipa con 16.000 Euro, 8 ma ci tengo a dire il tutto è stato concordato anche con l’Università Cattolica e quindi, se la somma sembra molto inferiore, molto inferiore a quella precedente, comunque, questo nulla toglie al funzionamento generale ed è del tutto, ripeto, concordato con gli organismi dell’Università. Questo per quanto riguarda le convenzioni con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’ultima convenzione che questa già discussa, riguarda l’Università degli Studi di Pavia, per un corso di laurea che viene denominato lettere e beni culturali, ma che in realtà, per quanto riguarda la città di Cremona, riguarda la cosiddetta come viene a volte definita, facoltà di musicologia, anche se tecnicamente, diciamo, non è così. Però, in effetti, il corso laurea in musicologia. In questo caso, noi partecipiamo con un apporto di 43.900 Euro, 42.000 Euro è invece l’apporto del Comune di Cremona. Tengo a sottolineare che, anche in questo caso, data anche la caratteristica di questo corso che, si ricollega alla tradizione musicale della città e di tutto il territorio, vi è un coordinamento di cui fa parte anche la Provincia, e tengo anche a precisare che soprattutto, negli ultimi anni, da quanto s’è formata la cosiddetta rete sulla valorizzazione della tradizione e formazione musicale, l’Università e in particolare la facoltà di musicologia, partecipa molto attivamente a questa rete e da il suo apporto che viene ritenuto sotto vari aspetti prezioso anche da tutti gli istituti scolastici, o i centri di formazione, o comunque, dagli altri Enti, all’interno dell’ambito sia musicale, sia della tradizione artigianale legata alla musica, in altre parole violini e organi musicali. Ecco, questo è quanto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore, anche per la sintesi in cui l’ha esposto i diversi punti. Lasciamo 13 minuti ad ogni intervento, se vi è la volontà di approfondire o 9 di dibattere le delibere in oggetto, già trattate, ovviamente, in Commissione. Vi è comunque la possibilità, se vogliamo, di approfondire in presenza dell’Assessore gli argomenti. Altrimenti passiamo già alla votazione. Consigliere Torchio, prego. CONS. TORCHIO Nella sequenza dei rinnovi della presenza cremonese non appare al momento, perché probabilmente, traguardato ad altra data, la questione Politecnico. Se ho ben capito. Nel pacchetto complessivo, sostituisco Araldi nell’auto-critica, il problema che emerge è sempre legato al rilascio, in termini di possibilità concrete per i giovani, di sbocchi nell’area territoriale. Una volta, ma anche adesso, accanto ad ognuna delle convenzioni, veniva rendicontato l’andamento degli occupati che erano stati come dire, l’oggetto della laurea superiore o specializzazione. E questo dimostrava che erano, in effetti, dei riscontri positivi. Questo, fino ad un certo punto, poi, io non ho, e quindi all’Assessore che so essere diligente nel seguire tutte le questioni, probabilmente, sarà in grado, nella replica, di darmi anche qualche ulteriore conoscenza, sotto questo profilo. Proprio stamattina con la Commissione di garanzia, convocata dalla Presidente al Politecnico, abbiamo insistito sulla possibilità di un’interazione tra le varie presenze universitarie che segnano anche un contributo cospicuo da parte anche delle istituzioni cremonesi. Posso dire una realtà, anche se può sembrare una cattiveria, di fronte ai tanti richiami che abbiamo dal privato, quando ci sono da tirare fuori le palanche, per quanto riguarda il sistema universitario, ecco, potremo dire anche noi la nostra, però... Perché se non, sbaglio, è sostenuto totalmente dal sistema pubblico, pur in queste condizioni di esasperazione in termini finanziari. 10 Quindi, i Consigli sono buoni, ottimi, però bisognerebbe approfondire, non so se è una questione che l’Assessore abbia in qualche modo affrontato o se la Giunta... Quella che è la performance, si dice in termini di possibilità dirette, anche rispetto a quanto magari, in tema di bioenergie, non è il caso di oggi, delle convenzioni, ma siccome vi è un CRB e vi sono altre realtà che sono, comunque, in qualche maniera interconnesse al ragionamento complessivo, di mutazione del nostro sistema economico, con una sinergia anche con il Politecnico, per creare delle possibilità. Perché nei moduli passati non so fino a che punto sono rimasti attuali. Quando io sono arrivato da queste parti, molti anni fa, era innovativo aver fatto l’ITIS, mi pare che fosse l’Amministrazione Manfredi che l’avesse inaugurato. Ma dei periti chimici con tutta l’attività per esempio petrolifera, o della raffineria, o la contrazione o la riduzione che c’è stata nel settore non ultimo Mantova con l’altra raffineria e i problemi e i riscontri che ci sono, punto di domanda: cosa ce ne facciamo se non ci sono degli sbocchi. Dagli atti e dalle carte emerge che Ghisalberti non ha portato a casa il 50% dello sfruttamento del metano. Però ha portato a casa l’insediamento AGIP di Crema, l’autolinea che va quotidianamente a San Donato. Allora, un riposizionamento strategico su tutti questi temi, forse, rispetto al voltare pagina e basta, è un qualche cosa che s’impone nella realtà. Perché se l’Ente Locale non è nelle condizioni per limiti della finanza pubblica nemmeno di finanziare i corsi di riqualificazione, forse, con il sistema universitario fa la tua nomilitade, e tu puoi portare all’interno di queste strutture che paghi, una riqualificazione di alto profilo che, sicuramente può servire ad altre attività nel territorio, al costo, probabilmente, immagino zero, rispetto a quello che istituzionalmente noi abbiamo dato. Perché è lì è stato dato un immobile che era l’ex ospedale Aselli per il tubercolosi ecc. Là è stato dato un altro immobile Comunale in 11 compartecipazione, parlo del Politecnico, alla Fondazione del Politecnico con il Comune di Cremona e quindi, gli Enti cremonesi hanno sempre messo la loro dote. Ed è una dote cospicua rispetto alle prospettive future. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Consigliere Torchio. Vi sono altre richieste di intervento? Se è così... poniamo in votazione gli oggetti. Li voteremo uno per uno, cominciando dal primo. Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri, votanti n. 23 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 23. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 24. Sull'immediata eseguibilità vota anche il consigliere Gelmini, appena entrato. Il Presidente del Consiglio proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. 12 L'atto viene inserito al n. 86 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 3 dell'Ordine del giorno Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 24. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Rossi); favorevoli n. 24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 87 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. 13 Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 88 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 89 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 6 dell'Ordine del giorno Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la 14 deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. La deliberazione è approvata all'unanimità. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 90 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Passiamo come concordato in ufficio di presidenza, alla trattazione delle interrogazioni, sono 4 una delle quali sarà in trattazione congiunta anche una mozione. La prima interrogazione è prodotta dal Consigliere Biondi... è indirizzata all’Assessore Pinotti che però non riusciamo ad ... in questo momento. Se l’Assessore Schiavi è dei nostri, passiamo alla trattazione dell’oggetto n°8. TRATTAZIONE CONGIUNTA OGGETTI 8 E 9 Oggetto n. 8 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD OGGETTO: 750 MILA EURO E PRIMARIATI PER L’OSPEDALE OGLIO PO PROMESSI A FEBBRAIO ALLA VIGILIA DELLE REGIONALI, DOVE SONO FINITI? 15 Oggetto n. 9 dell'Ordine del giorno MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI TORCHIO, VIRGILIO, ARALDI, MILESI, DUSI, BIONDI, ZELIOLI, CASTELLANI, MAINARDI, VAILATI E ZANACCHI (PRIMO FIRMATARIO CONS. TORCHIO) PER LA DIFESA E IL POTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE GENERALE DI ZONA OGLIO PO. CONS. TORCHIO Sì, naturalmente non pretendo di presentarlo per conto di tutti i firmatari, infatti, essendo una mozione, questa genera, sicuramente, la possibilità di intervento da parte anche degli altri firmatari che vedo cospicui. È arrivato un videomessaggio da Londra del Consigliere Araldi dove ci dice il suo pensiero, poi ne daremo visione. In inglese, ovviamente. Allora, no, a parte... La questione, com’è noto, è fra le più calde a livello territoriale ed è oggetto non tanto di visioni notturne immaginare, quanto di preoccupazione reale. Perché ogni qualvolta esiste la mannaia dei tagli, è diverse volte che questo capita, uno degli elementi più colpiti, è proprio la realtà sanitaria locale, ignari di una storia e di un passato che ha portato non a realizzare come a Crema un’Azienda sanitaria autonoma, rispetto a Cremona, ma addirittura una scissione dell’Azienda che esisteva, unificata, fra il Casalasco Viadanese, forse, i Consiglieri Provinciali animano queste discussioni all’atere non sono così anziani come me da ricordarselo, ma sicuramente ogni qualvolta queste vicende sono capitate, dal Consorzio di bonifica Navarolo come ben sai, Vice Presidente Bongiovanni, a tutte le altre questioni, hanno generato nella zona, posso dire con tranquillità che fossero bianchi, rossi, verdi o azzurri, non interessa, delle reazioni unanime e contrarie a quest’impostazione e 16 rimane ancora così la peculiarità, se si vuole, nella zona, anche per quanto riguarda una serie di altre questioni. Allora, se la vicenda sta in questi termini, abbiamo bisogno che le intese che sono state sottoscritte o promesse nelle ricorrenti fasi elettorali, in questo paese annualmente appunto, ricorrono, ogni qualvolta che comandino queste o quelle, arrivano delle indicazioni di grandi tranquillità, si affrontino e si risolvano. Com’è la situazione nei primariati quando ne mancano tre? Basta la BEST o la BREST unit per poter dire che allora abbiamo risolto il problema? I posti letto tagliati già in passato, è un atto significativo per il territorio? Gli investimenti nella struttura all’atere da Bozzolo a Biedana vanno avanti? I vertici tra i Dirigenti delle ASL e delle Aziende ospedaliere con i Sindaci e i referenti politici del territorio, sono stati fatti? E avanti di questo passo. Allora, mi pare che ci sia sufficiente carne al fuoco, al di là degli ulteriore tagli con valori insigne ed erranei che gridano, sulla sanità, per affrontare una questione: i Sindaci del territorio quando hanno chiuso due ospedale per farne di tre uno, alla fine, erano persone consapevoli? Avanti rispetto allo scadenziario politico? Non si sono abbarbicati ai campanili per tenere lo status quo? La questione che è venuta a maturare a Soresina o da altre parti, con venti anni di ritardo, lì è stata affrontata alla radice allora, mettendo insieme due territori, che superamo ampiamente i 100.000 e passa abitanti, per avere una struttura a servizio dell’area intermedia tra Cremona e Crema. La quale, è dea, quindi, sotto tutti gli aspetti, ha una propria referenza sul Piano del mantenimento del pronto soccorso Dipartimento emergenza-urgenza, ed è naturale che abbia la filiera complessiva dei primariati di quanto ammesso, oppure non si fa e allora si declassa e allora si abbia il permesso di trasformare il territorio con le decisioni del caso, perché, insomma, una situazione di questo tipo, non è né carne e né pesce. Allora, alla fine, la questione dell’intensità di cure, 17 che è l’altro degli aspetti di qualità che viene garantito, dovrebbe essere in qualche maniera riscontrata sul territorio, con la filiera dei servizi che garantiscono tutto questo e non penso che il sistema amministrativo locale sia popolato da bamba che gridano alla luna e ormai hanno la luna. È popolato di persone civili, responsabili, eletti direttamente dal territorio che, rappresentano queste richieste. D’ora in avanti immagino che su questi temi, ci possa essere una coesione, quella coesione che, anche in passato nel nostro consesso è sempre stata registrata. Pertanto, se la mozione può sembrare un iniziativa di parte, alla fine, raccoglie un sentimento e un desiderio che è fortemente voluto all’interno della realtà territoriale, non importa da quale parte politica, ma dal territorio nella sua complessità, nelle sue intelligenze anche, nelle sue professionalità, nelle sue autonomie. Quindi, è una situazione che richiede una risposta sicuramente adeguata. In questo senso, la mozione va, non vuole significare critica ad alcuno, quanto, necessità di assunzione d’impegno chiaro per il futuro, perché quello che è stato fatto dalla generazione politica precedente, possa riscontrarsi concretamente anche al di là delle presenze elettorali, delle strette di mano, dei tagli dei nastri, ma nella concretezza operativa, per dare una risposta di qualità ad un territorio così significativo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Consigliere. Lascio la parola all’Assessore Schiavi per rispondere alla sua interrogazione. Prego. ASS. SCHIAVI 18 Sì. Io voglio innanzitutto ringraziare il Consigliere Torchio anche per i toni pacati con cui ha presentato una questione che so essere dolorosa ed estremamente sentita dai cittadini dell’area Casalasca. Infatti, la vicenda che ruota attorno alla riorganizzazione del presidio ospedaliero, ha avuto dei risvolti molto importanti nella vita quotidiana delle persone. E so se è stata oggetto di discussioni accese, ed interventi politici appassionati. Ci sono stati numerosi incontri, anche pubblici, anche durante i Consigli Comunali, che hanno visto coinvolti i rappresentati del territorio, dell’ospedale, dell’ASL, della Regione e durante questi incontri sono emersi dubbi legittimi, le paure, le perplessità da un lato, e le prospettive, le soluzioni proposte dall’altra. Sono state date davvero molte spiegazioni circa la possibilità di designare per l’ospedale di Oglio Po, un futuro di ospedale per la cura dell’acuzie e sono state fatte promesse sull’implementazioni di quelle condizioni operative che lo rendevano concretamente possibile. Secondo alcuni, tali promesse non sono state suffragate dai fatti, secondo altri, sono in fase di compimento e di attuazione. Peraltro, è di venerdì la notizia della proroga e dell’avvio delle procedure per indire i primi concorsi per il primariati dell’ospedale di Cremona e di Oglio Po, dopo che la Regione ha approvato la relativa copertura dei posti, dato significativo. Ecco, ciò potrebbe confermare quanto l’Azienda ospedaliera di Cremona aveva anticipato già lo scorso luglio, quando aveva diffuso una brochure per illustrare la progettazione del nuovo modello organizzativo che orienta l’ospedale di Oglio Po, per intensità di cura. In sostanza, l’ospedale non è più suddiviso per singole unità operative, ma per aree di ricovero e percorsi di cura e assistenza. Sono chirurgica, medica, critica dell’emergenza, materna infantile, salute mentale e dei servizi. Ecco, tutto questo per quanto riguarda l’ospedale di Oglio Po in senso stretto. Diciamo che però ultimamente la questione è 19 diventata un po’ più complessa, ed interessa anche tutti gli altri ospedali della Provincia, e tutto il territorio Provinciale. Diciamo il proponente ha fatto una disamina storica del percorso che ci ha portato ad oggi, ma il problema qui, come dire, è il domani. In effetti sono calati proprio in questi giorni come una scure, due eventi di portata gigantesca. Il primo è su fronte Regionale. Si è iniziato infatti, a ragionare di una riforma radicale del modello organizzativo che sostiene l’intero sistema nazionale della Regione Lombardia. Pare che l’idea di riforma, vada nell’idea di prevedere accorpamenti amministrativi importanti, accanto all’espressa volontà di sviluppare la rete sociosanitaria ed ospedaliera e territoriale, valorizzando tutte le risorse del territorio. E di portata ben più tragica, invece, è la bozza del Decreto Legge sulla stabilità che è in discussione proprio oggi a Roma. Allora, se quanto scritto sulla bozza circolata dai media, verrà confermato, ci troveremo di fronte ad una situazione tale, da mettere seriamente in discussione il debito e la salute per usare le parole del Presidente della Regione Campania Caldoro. Ma lo stesso Ministro Lorenzin ha espresso allarme estremo. Per darvi un’idea, sarebbero previsti tagli, ovviamente lineari, per più di 4.000.000.000 in tre anni, 1 quest’anno, 1 e mezzo il prossimo, 1,6 quello successivo. A cui, s’aggiungono 2.000.000.000 di nuovi ticket su farmaci e sulla medicina specialistica. A cui si aggiunge un taglio di 660.000.000 nel budget a disposizione delle ASL e di questo, anche le nostre ASL, ne soffriranno. 840.000.000 di tagli alle strutture cliniche e ambulatoriali. I giornali hanno scritto che il Fondo Sanitario Nazionale si ridurrà di altri 500.000.000, e da ultimo, ci sarebbe il taglio alla spesa delle Regioni, ancora 1.000.000.000 e voi sapete che il Bilancio sanitario, di fatto, coincide per circa l’80% con il Bilancio Regionale. È chiaro che si tratta di una riforma molto importante che ha effetti significativi sulla vita dei cittadini, e nei fatti, di una 20 rivoluzione nel modo di concepire i cardini fondanti del sistema della Società della Salute. Ecco, io credo che un istituzione come la nostra, non possa mostrare una sorta... non ho trovato un espressione migliore, passatemela, di rassegnata timidezza e limitarsi a ragionare, nel dettaglio, di una scelta organizzativa in tema di un ospedale come, di fatto, è il concorso per i primariati. Io credo che un Consiglio Provinciale di fronte ad una riforma così concepita, debba avere il coraggio di assumersi il ruolo che poi gli è proprio, di esprimere i bisogni di cui sono portatrici le persone che lo hanno eletto, e di farsi carico di portarli a livello competente di Governo, sia in senso propositivo, rispetto al modello da costruire, sia in senso di eventuale critica se ce n’è. Ecco, i bisogni che secondo me devono... così, sono proprio, diciamo, quelli radicali e quindi, avere presidi di cura vicini, che significa immediatamente accessibili per le urgenze che consentono di evitare i disagi degli spostamenti eccessivi per l’economicità, avere un eccesso... avere garantito un accesso agevole e tempestivo sia in fase di diagnosi che di cura, a prestazioni di qualità, appropriate, completano la gamma di alto livello, avere la possibilità... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Prosegua, prosegua pure. ASS. SCHIAVI ...di esercitare una scelta libera, informata e consapevole fra le diverse offerte di cura, ottenere l’erogazione di servizi e condizioni a costi tali, che non impediscano l’accesso di tutti, che non escludano alcune categorie di persone che poi sono tipicamente quelle più fragili e che ne garantiscano 21 la continuazione e la sostenibilità nel tempo. Come dire, poi il modello organizzativo che rende possibile e ottimizza tutto ciò, lo rende compatibile con i Bilanci? Lo trovi chi ha i mezzi e il compito di farlo. Questo non per scaricare le responsabilità, ma per rispetto dei ruoli o con lo stesso rispetto che il territorio venga accordato a ciò che consapevolmente e ragionevolmente, indica come proprio bisogno per mezzo dei voci dei propri rappresentanti, per esempio Provinciali. È chiaro che dobbiamo essere consapevoli che non possiamo chiedere ciò che non può essere più sostenibile, viceversa, chi decide il modello organizzativo, deve essere ben chiaro, che deve far fronte a quei bisogni che gli vengono segnalati come non derogabili. Ecco, per questo io mi permetto di invitare il Consiglio ad una riflessione più ragionata, magari in Commissione, magari con i giusti tempi, su un testo di portata ampia, e non solo come dire, limitato alla questione dei Primari di Oglio Po che sono... non ne sminuisco certo l’importanza, ma in questo contesto, in quest’occasione, credo che si possa cogliere l’occasione per veramente costruire qualcosa che possa essere importante ed utile all’interno di questo quadro di riforme. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Assessore. Abbiamo assunto la posizione della Giunta in risposta all’interrogazione di Torchio. Apriamo ora il dibattito. Consigliere Torchio, prego. CONS. TORCHIO 22 Non penso che... io non avendo il dono del vaticinio, il 5 febbraio scorso, quando ho presentato con i colleghi questa cosa, non potevo immaginare l’ulteriore giro di vite o raschiamento del barile, che è previsto dall’attuale manovra finanziaria. E adesso come dice il Capogruppo Chioda, è stato bucato, addirittura, a furia di raschiare. Quindi, certamente impostazione incidentale come questa rispetto al discorso generale, non mi coglie impreparato, sappiamo che non è questione solo Casalasca, o Bievanese, o Cremonese o Cremasca, ma se vediamo le questioni americane del Bilancio per molti aspetti si rischia di arrivare al default grazie a quella riforma che è oggetto di braccio di ferro esasperato, e quindi, è un problema ormai e tocca direi il senso universale del diritto alla salute. E quindi, figuriamoci se da un consesso come questo, io dovessi fermare rispetto al giusto richiamo dell’Assessore. E anzi, sono disposto, per quanto mi riguarda, ad integrare immediatamente il documento con le valutazioni che sono oggetto dell’attualità nelle scelte di Governo e nelle scelte anche legate al patto di stabilità, o alle misure economiche che, certamente, non devono andare ad incidere sul livello generale dei servizi, perché, giustamente, il richiamo al modello organizzativo che deve far fronte alle esigenze territoriali, significa che noi siamo fuori ad questa responsabilità, ma in termini politici, l’apertura che l’Assessore Schiavi ha dato, è pregevole, è apprezzabile, almeno da parte mia, cioè un organo politico elettivo, se ci sarà ancora per il futuro com’è questo, al massimo livello per territorio Provinciale, la legittimità di esprimersi, si diceva un tempo sì sul Vietnam o sul Congo, ma anche e soprattutto su questi argomenti, voglio dire. Allora, il suo segnale è positivo, io lo raccolgo, non per dimenticare le problematiche, anzi, direi che dopo la pioggia, uno spiraglio di sole, che se hanno aperto i concorsi per i primariati c’è e quindi, realisticamente non si può dire che è tutto nero perché altri devono 23 decidere o comandano nei modelli organizzativi decisionali. Ma nello stesso tempo, lo stimolo rimane ed è uno stimolo che si allarga anche ad altre preoccupazioni e ipotesi che riguardano il nostro territorio, perché è evidente che ogni volta che si chiude, qualche cosa, probabilmente, non sempre si va verso il miglioramento del servizio complessivo. Ma c’è un decadimento. Quindi, l’argomento è molto importante per poterne discutere, ma anche in altro luogo, per quanto mi riguarda io sono solo uno dei firmatari della mozione, significa che non vi sarà, spero, un rinvio alle calende greche, perché l’Assessore stesso ha parlato di un’attualità di una immediatezza di intervento su questi temi. Io penso che realisticamente, a braccia aperte, non solo per quanto mi riguarda, ma anche legata ai gruppi. Quest’azione che le propone è accolta, e naturalmente mi rimetto a tavola aperta per poter verificare se vi sono le condizioni, ecco. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Consigliere Chioda, prego. CONS. CHIODA Intanto sono d’accordo sull’iniziativa dell’Assessore e quindi, di portare questo argomento in Commissione. Volevo sapere se con il parere di chi ha proposto la mozione, con il parere del Consiglio, se l’Assessore si poteva impegnare a mettere, a diciamo, mettere giù un documento di massima, che sarà poi oggetto di discussione in Commissione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 24 Bene. Mi sembra di avere inteso, quindi, che sia possibile rinviare il dibattito in Commissione per elaborare un documento più ampio e più condiviso. Sbaglio? Quindi, domando al proponente, al primo firmatario, il Consigliere Torchio è di quest’idea e quindi, se... mi sembra di avere inteso così. Se i firmatari sono d’accordo, abbiamo dibattuto l’oggetto e risposto all’interrogazione. D’accordo. L'interrogazione viene inserita al n. 91 del registro delle deliberazioni A conclusione del dibattito il consigliere Torchio, che provvede anche all'illustrazione della mozione in rappresentanza degli altri consiglieri firmatari, ne rinvia l'esame alla competente commissione consiliare. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Quindi, in attesa dell’arrivo... del ritorno dell’Assessore Pinotti procediamo alla trattazione dell’interrogazione n°10. Oggetto n. 10 dell'Ordine del giorno INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD OGGETTO: AZIONE LEGALE COMUNE DI PIERANICA CONTRO PROVINCIA DI CREMONA PER PIANO TERRITORIALE D’AREA DELL’ALTRO CREMASCO. CONS. TORCHIO 25 In effetti, non vorrei su quest’interrogazione, dare il senso opposto di quelli di Rovigo, che dicono appunto, mi’ so’ di Rovigo, non m’intrigo, ma perché ad un primo sguardo può sembrare una questione che interessa solo un’area politica di maggioranza. In realtà, invece, si colgono delle situazioni conflittuali. Già... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Consigliere, domando cortesemente: se può parlare vicino al microfono, perché l’Assessore fa fatica come me a comprendere. CONS. TORCHIO L’Assessore fa fatica, perché... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI C’è brusio. CONS. TORCHIO Ella, signor Presidente, non rileva l’origine del rumore e la destinazione, anzi probabilmente viene colta, ma l’origine non la rileva. Lei abbia il coraggio di rilevare l’origine del rumore e si renderà conto che non è il sottoscritto che parla piano, ma ci sono altri che lo sovrastano. Ma, comunque, diciamo che, come diceva Faietta, l’ultimo spenga la luce. Ma, comunque, tornando indietro alla questione, la situazione è tutta interna alla realtà, ecco, di Governo, però qualche refolo arriva anche a chi è 26 all’opposizione. In effetti, se il Presidente della Commissione di garanzia, vorrà dare luogo ad una più ampia informazione, mi pare che sia in una fase di organizzazione di quest’incontro. Sentiremo il canto e il controcanto di questi Comuni variamente interessati a quest’operazione. Io ho l’impressione che in una delle zone dove ancora c’è ancora qualche sussulto economico, l’idea di essere considerati in un Piano urbanistico maggiormente, o in misura minore, sia direi decisivo per le stesse finanze locali. In un momento di contrazione e di blocco dovuto al patto di stabilità. Se così è, allora su questa vicenda c’è una situazione che come amministratore di lungo corso, mi fa paura. Perché quando due Amministrazioni si costituiscono una contro l’altra, ed è successo nella mia zona tra Viadana e San Giovanni, in questo caso siamo nella stessa situazione, un altro amministratore che si trova, magari, in un livello di Governo diverso che però è decisivo per l’approvazione di un Piano territoriale di coordinamento nell’Alto Cremasco o dei vari Comuni, si trova a disagio, perché c’è qualcosa che se finora la questione si è dibattuta all’interno degli organi e delle assemblee, o delle Conferenze di servizi, o dei tavoli deputati, rimbalza ad un livello diverso, che è di carattere giudiziario, la questione comincia ad assumere dei contorni abbastanza preoccupanti. È lì quindi, che è nata l’iniziativa di chiedere alla Giunta Provinciale di muoversi in direzione della, come dire, armonica composizione, sempre che sia possibile, perché ad impossibilia nemo tenetur, allora in questo caso è evidente che se questi signori riusciamo a coinvolgerli, a sentirli, in riunione congiunta delle Commissioni di garanzia e territorio, mi pare che ci sia la disponibilità, forse, anche noi poi, nell’ambito delle nostre responsabilità faremo un’azione per cercare di ritrovare il bandolo della matassa. Penso questo che anche da parte mia, invece di sembrare una cavalcata delle Valchirie, sia un gesto di 27 ragionamento politico che dobbiamo fare. E vorrei che, in questo senso, si riprendessero le fila di un Piano complesso che è quello dell’Alto Cremasco e nella fattispecie di questo Gruppo di Comuni a cui è interessato anche Pieranica perché avvicinandosi alla fatale scadenza elettorale, gli elementi e i distinguo aumenteranno e ci sarà una rete che è come quella della guerra dei cent’anni, se evidentemente, si vorrà considerare la necessità della componente territoriale che rappresentiamo, non solo della Giunta, ma anche a livello consiliare, di prendere in mano gli sforzi per trovare l’intesa. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Risponde l’Assessore Leoni. Prego, Assessore. ASS. LEONI Vedi Giuseppe, io cerco di mandare un messaggio positivo su questo percorso cercando di rimanere sul pezzo legato alla gestione del territorio. Credo che sia necessario capire che il percorso dell’applicazione della previsione del PTCP parte da lontano, questa situazione parte da lontano, parte da una visione corretta che ha avuto la Provincia negli anni, nel definire che nel Piano territoriale di sua competenza, che è quello del coordinare i territori, avesse previsto, ha previsto e vigono, sono vigenti, nel Piano del PTCP, delle previsioni per la limitazioni di Piani d’area. Di fatto, quelle previsioni nascono anche sulla base di sollecitazioni dei Sindaci, legati ai Protocolli d’intesa dell’epoca. Dove, di fatto, in quella fase, e tu ne sai qualcosa, perché hai la conoscenza vera di chi è in 28 trincea, nasce sulla base di una provocazione positiva iniziale, dove tutti i Sindaci la condividono, che è quella di mettiamoci insieme a lavoriamo insieme. E poi, di fatto, trova poi difficoltà nell’applicazione, nel rendere concrete quelle che sono le previsioni urbanistiche iniziali. Cosa voglio dire? Che la difficoltà che io ho avuto modo di trovare nell’applicare la previsione di PTCP e quindi, di iniziare il vero percorso di costruzione del Piano d’area, dell’Alto Cremasco, dove ha trovato il primo incaglio? L’ha trovato nella definizione a priori e quindi, alla definizione all’interno del Piano territoriale, della ripartizione delle percentuali di insediamenti da collocare in modo diversificato all’interno del Piano d’area. Cosa voglio dire? Che, di fatto, c’è già una previsione di dove andare a collocare le aree essenziali, le percentuali di produttivo, e via discorrendo. Da una previsione progettuale che poi, dal momento in cui, si va ad applicare, ci si va veramente a confrontare con i Sindaci del territorio, trova la difficoltà di applicazione. Il percorso è stato difficoltoso, è stato vero, sentito, dietro c’è un grande lavoro, credetemi, di diversi incontri, ma credo che chi sta amministrando in un Ente di livello superiore com’è la Provincia, debba assolutamente porre ascolto alla richiesta del territorio e questo te lo specifico. Di fatto, quello che è la previsione urbanistica dettata dal PTCP non va bene, non è stata voluta da quei Sindaci. Di fatto, noi si è dovuto andare a creare un riequilibrio all’interno del perimetro del Piano d’area, una ridistribuzione, ascoltando le volontà dei Sindaci di quel territorio. Perché? Perché la Provincia, voi m’insegnate, non ha titolo a obbligare i Sindaci nell’applicare il Piano d’area, ma ha solo il compito di accompagnarli sul percorso e da raggiungere un risultato. Allora, quindi, questo, diciamo, equilibrio difficile da trovare, vorrei tranquillizzare gli animi, che lo stiamo raggiungendo con un lavoro silenzioso, un operatività vera. Il territorio al di là, a prescindere dalle azioni così, diciamo, azioni 29 legali, delle quali non entro nemmeno nel merito, perché non credo che ci sia nemmeno la fondatezza giuridica. Io sto su quello che è il lavorare con i Sindaci e costruire con i Sindaci. I Sindaci a fronte di quest’indecisione di un solo Comune, all’interno di quel Piano d’area, hanno loro di loro iniziativa, convocato un tavolo dei Sindaci, e hanno definito di andare avanti sul percorso. Di costruire, e di chiudere un percorso del Piano d’area. Questa è la motivazione per la quale ho convocato un tavolo ancora una settimana fa, e l’ho convocato per il 21 di ottobre dove, sono convinto, chiuderemo la questione, l’azione, legata al Piano d’area dell’Alto Cremasco. A fronte anche di che cosa? Che rispetto alla previsione del 2004/2008 del PTCP, si è aperto un fronte legato all’applicazione dei servizi e funzioni fondamentali, che non può non tenere in considerazione l’urbanistica. Di fatto, all’interno di quel Piano d’area si sono concretizzare delle nuove, delle ATI, o delle convenzioni fra Comuni, che sono andate, di fatto, a ridefinire quelle che devono essere anche il riequilibrio delle aree e della gestione delle aree. E quindi, si è trovato e si troverà il 21, una forma anche sempre all’interno del Piano d’area, senza modificarne la perimetrazione e quindi, senza farne una variante, ma di fatto, all’interno del Piano d’area si trovava un nuovo riequilibrio voluto dal territorio e dal coordinamento, logicamente, della Provincia che deve stare attenta per un riequilibrio, anche, di attenzione sovracomunale. Credo, anzi, m’impegno una volta chiuso lunedì l’incontro, io mi auspico, magari, di convocare una Commissione del territorio a questo punto, è la proposta che faccio io, per andare ad deludere quello che era il discorso conclusivo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 30 Grazie Assessore Leoni. Consigliere Torchio, se vuole replicare, ne ha facoltà. CONS. TORCHIO Mi pare di capire dalle cose che ho letto, che l’azione tuttavia, sul piano legale, sia nei nostri confronti, e non nei confronti degli altri Comuni. Quindi, io auguro di ricomporre la questione, ma in ragione di questa motivazione giuridica, per questo motivo specifico e ho chiesto alla Presidente della Commissione di garanzia, se naturalmente, non vi sarà la composizione della partita in termini di soddisfazione di tutti gli interlocutori, poter continuare una vicenda al di fuori delle aree giudiziarie, e all’interno di percorsi di carattere istituzionale. Che, tengo a ribadire che non è una questione che mi tocca perché sono tutti degli ... della Lista Torchio. No. È una questione altra, che si colloca anche in altri scenari politici. Ecco, però è responsabilità cercare di trovare le composizioni e le distribuzioni di questa partita, perché sinceramente con l’aria che tira e i chiari di luna che ci sono, lo sapete meglio di me che vedere situazioni di blocco completo della finanza e tutto quello che c’è attorno, una conflitto fra Enti, in questa fase non è simpatico. Tutto lì. L'interrogazione viene inserita al n. 92 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Le ritorna la parola per l’interrogazione n°11. Oggetto n. 11 dell'Ordine del giorno 31 INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONS. TORCHIO AVENTE AD OGGETTO: REVISIONE STRUMENTO URBANISTICO DI BORNO. QUALI PROSPETTIVE DI VALORIZZAZIONE PER EX SANATORIO CREMONESE DI CROCE DI SALVEN? CONS. TORCHIO Ecco, adesso va. Io chiedo scusa ai colleghi se questo argomento di tanto in tanto ritorna, però al mutare del quadro amministrativo di Borno, ogni qualvolta facilmente avviene, cambia l’Amministrazione, come immagino se ne occupi l’Assessore Rossi e prima di lui l’Assessore Fontanella, ci sono degli scenari e delle ipotesi diverse. Cose che, non ha visto soluzione nemmeno con l’intervento di un’alta Autorità Ecclesiastica, di un Principe della chiesa, nativo appunto di Croce di Salven, nei confronti dell’allora governatore della Regione. Quindi, è un po’ più difficile per noi, parlarne. Mi sembra che sia la terza Amministrazione che si avvicenda a Borno, ognuna di loro, aveva una visione un tantino differenziata rispetto... In effetti la questione per noi è di vitale importanza, ma lo è soprattutto per loro, perché sono all’interno di un comprensorio turistico, che dovrebbe segnare uno sviluppo. In una fase dove il turismo internazionale si contrae, si sviluppa sempre di più una predilezione. Che cosa poterne farne noi, dopo le fantasmagoriche proposte degli Enti benefici o pseudo tali, che erano venuti anche da me, i fondi della Cariplo poi, revocati a queste Istituzioni benefiche, da quello che posso capire e quant’altro. Capire, come abbiamo fatto, senza evidentemente, mettere nessuna penna di pavone, perché era normale attività amministrativa doverosa, quello che è avvenuto a Maderno, con un interferenza dovuta alla nostra titolarità all’interno della revisione dello Strumento Urbanistico di 32 Toscolano Maderno. Questa interrogazione è volta alla Giunta per verificare se dopo tutti i colpi di mano che hanno tentato a Borno, compreso quello dell’allora Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e Sanitaria della Val Camonica che collima la funzione sanitaria con quella socio assistenziale Foschini all’epoca, aveva tentato di cedere proprietà attigue alle nostre, senza nemmeno interpellarci. Se quest’atteggiamento da parte dell’Autorità sanitaria, mi sembra che si sia fermato, una ragione in più per raccogliere le fila di quest’iniziativa con l’Amministrazione Comunale e concordare insieme il da farsi, sempre insieme se fa parte dei desiderato o se, invece, diventa una realtà concreta. Questo è il motivo per il quale alla Giunta ho dato un segnale, ovviamente so che vi sono stati anche dei confronti amministrativi, quindi, rispetto alla data di presentazione sono passati due mesi e mezzo, vuol dire che qualche cosa si è mosso, ma aspetto al risposta, appunto, dell’Assessore, per capire i contorni della questione. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei Consigliere Torchio. Risponde l’Assessore Leoni. Prego. ASS. LEONI Qualcosa si è mosso, ma tanto importa muovere, verrebbe da dire. Ho avuto il piacere di incontrare... di entrare nel merito della questione e ho voluto incontrare il Sindaco, il nuovo Sindaco, di nuovo mandato, del Comune di Borno. Ho avuto il piacere di andare a conoscere, anche, la situazione di vedere anche com’è il complesso della proprietà a Borno, per rendermi conto di cosa andavo a discutere. Credo di avere costruito una 33 buona intesa con il Comune di Borno e nello specifico con il Sindaco. Cosa intendo dire? Cosa voglio dire? Quella che è la situazione, diciamo, sull’azione di proprietà, sulle due proprietà, la Provincia di Cremona adiacente, in fregio, alla proprietà dell’ASL di Borno, con due differenti nature territoriali: una, di fatto, era una realtà... un altro strumento importate perché è un bosco, fondamentalmente, di proprietà dell’ASL, all’intorno del quale, sono inserite due strutture e due volumi, da sempre destinati a sanatorio. Sono identificate nel PGT attuale, anzi, nel PRG attuale vigente, sono identificate come area, assoggettata esclusivamente ad area ad interventi sanitari. Quindi, visto e considerato che il Comune di Borno è in itinere per arrivare all’adozione del PGT nei tempi, diciamo, entro la fine dell’anno, ci siamo mossi per capire se c’erano le condizioni per, così, creare con il Comune un apertura che potesse dare a quell’area una possibilità, diciamo, di un’appetibilità commercialmente parlando, nel mondo dell’immobiliare e non solo. Quindi, era stata depositata una proposta prima, diciamo, attraverso l’intervento di Fontanella, una proposta fatta dal Comune di prevedere nella variante, nel non PGT, di prevedere sulla nostra area, una porzione di area residenziale, ecco. Il confronto con il Sindaco è stato molto chiaro e il Comune non è assolutamente disposto ad accettare questa proposta di residenziale. Devo dire che io condivido questa posizione del Comune di Borno, perché in quel contesto, il residenziale a fronte che Borno durante il periodo, diciamo, non turistico è un abitato di forse 2.000 abitanti, invece quadruplica nel periodo delle ferie, fare altro residenziale non avrebbe senso, soprattutto in quella situazione e in quel contesto con lo spaccato di territorio. Quindi cos’è nato da questo confronto? È noto che la proposta che ho fatto al Comune è stata di quella considerato che la posizione era ferma sul fatto del non s’accetta nessuna proposta da parte della 34 Provincia sul residenziale. Ho fatto una proposta al Sindaco che era quella di dire, considerando che l’area ha un vincolo che è una zona AEF che è esclusivamente dedicata al sanitario, di creare urbanisticamente le condizioni e di ampliare a più destinazioni quell’area. Quindi, ho chiesto al Sindaco la possibilità di prevedere nel nuovo PGT che quell’area possa essere destinata non solo al sanitario, ma anche ad altre attività: turistico, commerciali, sportive, cioè creare un ventaglio di possibilità di destinazione urbanistica per rendere quella proprietà più appetibile, commercialmente parlando. Però questo non è sufficiente e ho condiviso anche questo con il Sindaco, con il quale, credo, insomma, posso dire, c’è stato un ottimo confronto, che è quello di dire che la Provincia da sola, o l’ASL da sola, non portano a nessun risultato. Lì bisogna fare e lavoreremo per questo, un osservazione nei tempi del Piano, un’osservazione del Piano, un osservazione condivisa dei due Enti proprietari: ASL e Provincia, che debbono insieme sostenere questa posizione. A fronte di questa proposta e se dovessimo riuscire a fare un osservazione condivisa con l’ASL, posso sbilanciarmi a dire che il Comune accetterà questa proposta. Quindi, il mio impegno adesso, il mio successivo, in questo periodo, sarà quello di incontrare, di chiedere un incontro al Direttore sanitario dell’ASL di Borno, per raccontargli questa proposta e coinvolgerlo nell’azione condivisa con il Comune, di modo che, questo potrà, sono convinto, di permettere di trovare magari qualche imprenditore che potrà fare una proposta al Comune, una proposta, un progetto, una proposta di progetto, per costruire un percorso di urbanistica contrattata, ecco. Questa è l’azione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 35 Grazie Assessore. Consigliere Torchio, ha tempo per la replica. CONS. TORCHIO Ringrazio l’Assessore Leoni, con il quale, giuro, non m’ero messo d’accordo, perché sembrano tutti tarallucci e vino qua, ma... In effetti, di fronte a poche settimane, per arrivare come lui dice alla fine dell’anno, e ad avere come si dice, non si guarda il colore del gatto, è importante... ecco. Gli auguro maggiore fortuna, nel passaggio di furbizia che l’allora Direttore generale Foschini ebbe nei confronti nostri, è cambiato e siccome era organico al centrodestra, era già in prima fila ad applaudire Monti. Quindi, vuol dire che ... non si sa mai. Allora, chiedendo a me cosa facevo. Io non ho mai fatto il Direttore generale per quell’area, e quindi, capiamo tante cose che stanno avvenendo e che sono avvenute. Però adesso il problema il colore del gatto, non ci interessa. L’importante è che acquisisca dall’ASL ospedaliera sanitaria e compagna bella, della Val Camonica o di Brescia ecc., tutta la disponibilità di un progetto Comune. Se come ho sentito, il Comune di Borno l’Amministrazione è d’accordo, si crea un buon presupposto per una valorizzazione. Anch’io sono d’accordo che svincolare dalla semplice destinazione sanitaria in una realtà dove l’Azienda sanitaria da altre parti, le case di riposo sono da altre parti, le sanatorie non ci sono più, allora l’evidenza comporta iniziative turistico, come ha detto, sportive o di fruibilità anche pubblica. Quindi, se dovremo declinare la richiesta di residenziale che era stata fatta in precedenza, di cui non sapevo, forse, sul piano sociale è più spendibile il discorso che sta venendo avanti. Grazie. L'interrogazione viene inserita al n. 93 del registro delle deliberazioni 36 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. Poiché mi comunicano che l’Assessore Pinotti non farà in tempo a rientrare oggi in aula, passiamo direttamente alla trattazione delle mozioni. La prima ad essere iscritta è la n°12. Oggetto n. 12 dell'Ordine del giorno MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO LEGA NORD AVENTE AD OGGETTO: SOLLECITIAMO UN PATTO CON LA COMUNITÀ SIKH FONDATO SUL RISPETTO DEI PRINCIPI DELLA COSTITUZIONE. Come ricorderete, l’argomento era stato dibattuto in aula nella seduta del 19 luglio e poi, rinviato in Commissione, dove, mi sembra, che si sia arrivati alla stesura di una mozione quantomeno condivisa. Gelmini. CONS. GELMINI Grazie Presidente. Io spero che la mozione sia condivisa. Sicuramente è stata già dibattuta in un paio di Commissioni. Quello che voglio dire è un po’ questo, cioè essere qua oggi in un periodo dove sono avvenute tante brutte e tristi vicende a Lampedusa per quanto riguarda il problema dell’immigrazione e parlare di immigrazione non è sicuramente facile. Il rischio è quello di strumentalizzare la mozione, di fare tutte l’erba un fascio, di prendere certe situazioni e mischiarle con invece questa mozione che è nata su dei buoni propositi. Queste sono premesse che voglio fare, al fine di evitare fraintendimenti, al fine di evitare che il dibattito finisca in caciara, o comunque, non si riesca a discutere del merito della 37 mozione. Per questo, prima di tutto voglio dire ciò che la mozione non è. Non è sicuramente razzista, non è sicuramente uno strumento di contrapposizione verso una parte della cittadinanza che comunque, abita i nostri paesi, le nostre terre. Quello che vuole essere questa mozione è un momento dove, il Consiglio Provinciale, l’Istituzione, prende in esame tutta una serie di criticità che sono state affrontate e discusse in Commissione, ma anche con l’aiuto e l’esperienza di una persona molto qualificata invitata dal Presidente Benzoni, di cui adesso non ricordo il nome, che però è Presidente di un’Associazione che aiuta e mira a creare progetti, al fine proprio, di affrontare tutti problemi che sono elencati in mozione, al fine di arrivare ad un integrazione che possa definirsi vera. Molte volte dal punto di vista della Lega nord, secondo noi, partiti e forze politiche anche qui rappresentati in questo Consiglio, fingono di non vedere quello che noi, invece, consideriamo importante per quanto riguarda l’immigrazione. Consideriamo, continuiamo a sentire tanta retorica, ma non riusciamo mai ad entrare nel merito dei problemi. Io in mozione ho voluto elencare tutta una serie di problematiche che riguardano in particolare la comunità dei Sikh e questa mozione riguarda appunto quella comunità, l’ho fatta io semplicemente, perché abitando a Stiano, è a due passi da Pessina che è sede del tempio Sikh più grande d’Europa, e nei paesi, nei Comuni d’intorno, la prevalenza di, per quanto riguarda l’immigrazione di cittadini stranieri, riguarda proprio questa fascia particolare di popolazione. Quali sono tutti i problemi che ho voluto elencare? Beh, parliamo dei problemi delle donne, parliamo dei problemi della lingua, parliamo dei problemi del coltello. Cosa vuol dire del coltello? Vuol dire che ... battesimo, passatemi il termine, fra virgolette, battesimo Sikh, i battezzati Sikh vengono vincolati a portare un coltello dalla lunga lama sempre e comunque in ogni luogo. Questo poteva avere senso nel 1600 quando la religione Sikh fu fondata, 38 in India con tutta una serie di diatribe, di guerre, non ha più senso in una Società del giorno d’oggi non ha senso che accada, per esempio, alle scuole medie del mio paese, degli insegnanti, dei professori, vadano in allarme perché alcuni bambini vanno a scuola con un coltello. Non certo per colpa dei bambini, ma per colpa del fatto che, a questi bambini dopo che sono stati battezzati, fra virgolette, passatemi il termine, viene imposto questo. Allora, tutti questi problemi secondo me, innanzi tutto dobbiamo prenderne atto e secondo me votare una mozione di questo tipo vuol dire prendere atto che questi problemi esistono ed è già un grande passo avanti, perché molte volte fingiamo, ed è questo quello che a me da più fastidio, fingiamo che tutti vada bene, che questi problemi non esistono. Prendiamo atto innanzi tutto che questi problemi esistono e poi, pensiamo come alleviarli, come cercare quantomeno di, se non di risolverli, di limitarli, di estirparli, di arrivare a mettere in piedi qualcosa che possono, piano, piano nel tempo far sì che questi problemi non esistano più, perché tutte queste situazioni sono contrarie oltre che alle Leggi, a tutti i principi fondamentali contenuti nella nostra Costituzione. Costituzione che, sempre a fasi alterne, molti politici si riempiono la bocca. Cosa quindi nel concreto si può fare? Nel concreto dal mio punto di vista si può tranquillamente mettere in piedi tutta una serie di progetti di collaborazione sia con le Associazioni del territorio, come abbiamo visto in Commissione, che con questi responsabili di questo tempio più grande d’Europa, al fine di arrivar a estirpare quei problemi lì. L’obiettivo nostro, deve far sì, deve mirare, a far sì che i rappresentanti di questa religione, siano loro i primi che predichino l’integrazione e di estirpare queste forme di integralismo. Non possiamo pensare che, succeda invece sempre il contrario, perché purtroppo, questi problemi, queste forme di integralismo, nascono purtroppo, sempre collegate a una religione. Quindi, dal mio punto di vista 39 se iniziamo a mettere in piedi, stipulare una, tra virgolette, chiamatela così, carta dei valori, dove vincoliamo con delle firme, questi rappresentati dei Sikh a rispettare certe regole, uno, ne gioveremo noi come comunità e ne gioverebbero soprattutto tutti quegli immigrati onesti che vivono ne nostro paese e ancor più gioverebbero per esempio quelle donne che oggi, Sikh nel nostro paese, sono costrette, per esempio, a fare un matrimonio combinato. Non credo che noi al giorno d’oggi potremo e dovremo cercare di accettare questa situazione. Chiudo solo dicendo che spero, quindi, di avere spiegato il senso di questa mozione, spero che il dibattito sia costruttivo e chiudo dicendo che, per esempio, una cosa secondo me significativa che vuole segnare il passo un po’ con il passato, chiamiamolo così, è che questo tempio è stato costruito da un’Associazione, quindi permessi a costruire, collaborazioni con la Provincia e tutto il resto, e noi di quest’Associazione non abbiamo nemmeno lo Statuto. Non sappiamo nemmeno quali sono i fini di quest’Associazione. Beh, credo che questo sia un esempio piccolo e concreto, che ci dimostri come sia opportuno cambiare un pochino rotta. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Gelmini. Poiché l’argomento è già stato dibattuto nel Consiglio passato di luglio e ha già occupato anche due Commissioni ad hoc, a cominciare che ha licenziato un testo, ero quasi per proporvi unicamente il tempo per una dichiarazione di voto, forse del fatto che quasi probabilmente non si arriverà ad una convergenza. Se diversamente, ritenete che il dibattito odierno possa portare a un ulteriore sviluppo, me lo fate presente, io sarei intenzionato a chiedere cinque 40 minuti per le dichiarazioni di voto per Gruppo. Se vi sono diversi intendimenti, ben volentieri io lascio otto minuti di ... che diamo comunemente per le mozioni. Possono bastare i cinque minuti per le dichiarazioni di voto e per dibattere la cosa. D’accordo, bene, il dibattito è aperto. Torchio. CONS. TORCHIO Io forse vorrei dire che non so se c’è lo spirito per arrivare ad una votazione congiunta, ma sarebbe grave per me che non s’arrivasse, perché alla base della licenza urbanistica di quel tempio, che poi non è l’unico, perché forse un po’ quello di Martignana tra un po’ sarà più grande, o forse altre nel Bresciano e quindi. Queste persone ci sono, si riuniscono, hanno la loro fede. C’è un problema che la licenza è stata data come centro culturale. Punto e basta. Quindi, se c’è da crescere nelle cose che Gelmini chiede, e mi sembra che non chieda l’impossibile, anche se non tutti saranno d’accordo, dobbiamo affrontare il problema di un incontro e di un confronto, com’era iniziato in Commissione si era detto che si sarebbe sviluppato, con i rappresentanti della comunità Sikh, perché anch’io sono preoccupato rispetto a queste tematiche di emancipazione, di, come si dice, messa a disposizione della ragazza ancora in età giovane per il futuro di destinazione... cioè sono cose che fanno parte di un bagaglio culturale sicuramente proprio, ma che nella nostra realtà destano alcune motivate preoccupazioni. M’era sembrato di capire, all’epoca, poi io non ho più seguito la questione, forse in maniera diligente, che vi fosse la possibilità attraverso nuclei di mediazione culturale che esistono, Associazioni, che sono state preposte a livello territoriale, attraverso i distretti, mi pare, se non sbaglio, forse, ricordo 41 male, ma comunque, lasciatemelo dire che lo sforzo era di arrivare a dettare questo problema, perché se noi votiamo anche tutte le mozioni del mondo, ma alla fine non progrediamo di un millimetro, se le Autorità preposte a livello di integrazione governativa, di Prefetture e di altro, o di Forze dell'Ordine non sono interfacciate o di servizi sociali o di Distretti, non sono interfacciate, portiamo a casa un ordine del giorno, ma non otteniamo una crescita. Cioè se continua questa manifesta situazione di differenziazione per dir poco, o di uso di... un retaggio del trapassato remoto della loro storia e della loro cultura, ecco, evidentemente se è una questione estetica, folcloristica, ornamentale, è un conto, se invece, diventa un qualche cosa che può costituire un elemento di rifiuto o di reazione da parte della popolazione locale, è un'altra questione. Ma immagino che sia per molti, visto il livello di attenzione un po’ come parlare del sesso degli angeli e quindi mi taccio al più presto. Però mi sembra anche sotto il profilo culturale devo avere fatto uno sforzo anch’io in queste parole. E vengo additato come il responsabile di quel tempio che, in realtà, per quanto riguarda la destinazione ripeto, è sempre stato definito ai vari livelli come un momento legato anche ad una indiscutibile necessità di una possibilità non tanto di praticare una fede, ma quanto di incontrarsi da parte di persone che appartengono a religioni direi apofiliche sono continuamente lontani, diversi dai nostri. E mi pare che in quel senso, i rappresentati della comunità, oltre, naturalmente al copricapo e alle barbe ben note, fossero anche disponibili ad andare avanti su questi profili. Allora, chiedo a Gelmini a cui riconosco tanta determinazione nel portare avanti a distanza anche di anni, questa posizione, se vi è una disponibilità oltre a quest’ordine del giorno, a fare quelle cose che poi servono, come lui ha dichiarato nel suo intervento, e se questo può, in qualche maniera, essere utile il proseguo futuro. Considerazione finale 42 nella dichiarazione di voto rispetto ad allora, la comunità Sikh anche per iniziative a cui le Amministrazioni hanno dato il loro assenso, Cremona in testa, parlo del Comune, ha organizzato riunioni ed incontri di migliaia e migliaia di persone, dove, non risulta che sia stato usato il pugnale ornamentale. In nessuna circostanza, e tantomeno se vi è un problema e un difetto che è il retaggio degli inglesi, insieme alla lingua è stato l’uso dell’alcool, che purtroppo, si diffonde con grande facilità all’interno di queste comunità. Ma, di questo, evidentemente, non siamo tenuti a dare un giudizio di carattere né etico e né morale. È una realtà che la comunità si sia per buona parte integrata e abbia costituito la riqualificazione di piccoli e medi centri che, giustamente, non avrebbero più nemmeno i numeri per il funzionamento dei servizi essenziali delle scuole e abbiano attivato anche il mercato della compravendita degli immobili che non sono sicuramente di pregio, o palazzine al Parioli, ecco, a Roma. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Torchio. La parola al Consigliere Dusi. CONS. DUSI Non siamo arrivati a discutere o comunque, a ridiscutere in Commissione questo documento, perché qualcuno aveva già pre-ordinato un possibile non accordo sui tema elencati dallo stesso documento. Però è chiaro che, se si prende la parte finale di questo documento, e ci si evince su che cosa impegna questo documento, è chiaro che, poteva essere questa parte finale una premessa di discussione, che poteva anche andare a ritoccare, magari, quello che è lo spirito dei principi di questo documento. 43 La parte finale interviene con il coinvolgimento da parte dei soggetti per affrontare un eventuale carta dei valori. Caro Gelmini, io vivo in una comunità come la tua, dove spesso e volentieri, vedo questi soggetti, non tanto aderire, aderire a dei principi fondati su un pezzo di carta, ma addirittura giurare sulla Costituzione Italiana. Molti di questi soggetti che da diversi anni vivono, lavorano, socializzano e naturalmente creano anche la nostra economia, quasi una percentuale pari al 50% lavora nelle nostre stalle lombarde, credo che, una grossa fetta di questi già hanno giurato sulla Costituzione Italiana e quindi, hanno aderito a quelle che sono i vostri intenti di questo documento, quello di far riconoscere la costituzione come documento di valore da eseguire. Io ti dico, perché non si è arrivati ad una altra Commissione? Probabilmente avremo potuto evidenziare alcuni aspetti e magari, approfondire su questioni che riguardano non tutti coloro che sono qui, che lavorano qui, hanno. Questi aspetti negativi che sono elencati qui. Io credo che questo documento qui io non lo voterò sicuramente. Penso che poter parlare sempre di queste problematiche che, secondo me comporta anche arrivare a conoscenze molto più approfondite, penso che serva ancora un approfondimento a riguardo, e mi auguro che non si arrivi al voto di una roba del genere, perché sarebbe come dire che coloro già hanno aderito alla Costituzione Italiana, l’hanno votata, l’hanno giurata, e sono parecchi, sono Sikh, io credo che, praticamente, non... è una cosa che questa non s’ha da fare. E ritengo assolutamente sbagliata, in una fase come questa, dove la stragrande maggioranza di questi, hanno già fatto richiesta di cittadinanza italiana. Ecco, facciamo in modo di, invece, presentare mozioni che portino, che portino a migliorare gli aspetti culturali, a migliorare gli aspetti culturali esistente, facendo in nodo che ci siano costantemente approfondimenti culturali che, possono anche migliorare gli aspetti, alcuni 44 aspetti di criticità che esistono. Però credo che sia giusto anche, capire i processi che si stanno evolvendo, e creare gli interventi necessari nei procedimenti che, credo, sono in corso e che, secondo me, stanno dando un senso non ad un documento di questo tipo, ma a delle reali esigenze che, possono mettersi... Tra l’altro questi vanno a scuola, vanno tutti a scuola, vanno... non è che abbandonino la vita sociale della nostra... delle nostre comunità, frequentano le nostre scuole sia materne, che elementari, che superiori. Quindi, c’è un aspetto di integrazione basato già sui valori sociali del nostro territorio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Dusi. La parola al Consigliere Gallina. CONS. GALLINA Sì, grazie. Io capisco il discorso di Dusi. È chiaro che riuscire a fare magari un testo maggiormente condiviso, poteva essere approvato da tutto il Consiglio, sarebbe stato meglio. Però diciamo che, io credo che questa mozione qui, abbia comunque la possibilità di essere votata da tutto il Consiglio. Ci sono delle premesse dove, verrà discusso anche con i Consiglieri della Lega, magari, si poteva limare qualche cosa, ma credo che poteva essere condivisibile e quindi, è già un po’ che ne parliamo di questa mozione, credo proprio che sia opportuno andare alla votazione e quindi, noi come ho già accennato, condividiamo la mozione anche con qualche distinguo nelle premesse, però va bene in questo modo e voteremo a favore. Un altro passaggio, sempre riferito all’intervento di Dusi: non è un problema di multicultura o di Sikh, o di Sikh italiani o Sikh 45 indiani, o... è un problema di comportamenti. È chiaro che noi quando andiamo a criticare qualche cosa, critichiamo un comportamento. Se anche un bambino italiano andasse a scuola con un coltello, credo che lo criticheremo né più e né meno, sia che sia italiano, sia che sia Sikh. Lo spirito di questa mozione è questo, quindi, ripeto, il Pdl voterà a favore di questa mozione. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie. Grazie, Consigliere Gallina. Consigliere Virgilio. CONS. VIRGILIO Quando si è cominciato a parlare di questo tema, anche con tutte le potenzialità della discussione in Commissione, perché l’incontro che abbiamo fatto per esempio, con alcune Associazioni, ha dato anche a noi come Ente, la possibilità di fare dei ragionamenti, di impostare dei ragionamenti, dietro un contesto territoriale che è estremamente frammentato, e anche la possibilità di diffondere delle buone pratiche di integrazione. Credo che non sia un fatto il caso che il Comune di Robecco, un Comune di centrodestra, è un Comune che ha avviato un percorso virtuoso di integrazione. Credo anche che non sia un caso che spesso e volentieri anche in dibattiti simili, io colgo una differenza fra l’atteggiamento che ha il Gruppo della Lega che ha sempre le esigenze di voler mettere delle etichette su questi temi e l’Amministrazione Provinciale perché al di là delle risorse che sono quelle che sono, però in tema di integrazione-immigrazione io non ho avvertito l’approccio dell’etichetta leghista, ho avvertito un atteggiamento anche maturo, responsabile, 46 abbiamo l’osservatorio. Poi quando facciamo il dibattito in Consiglio si accelera la discussione perché noi vogliamo mettere l’etichetta su questo tema e non è una cosa che fa bene rispetto al ruolo del Consiglio. Fra l’altro, questo fenomeno che è stato definito da uno dei tanti documenti della Conferenza Episcopale Italiana come una sorta di invasione gentile ed invisibile. Perché esce adesso? Cioè esce nel momento in cui c’è questa cosa dell’infrastruttura del tempio. Perché prima non è ci sia stato così grande dibattito. Cioè questo è un popolo che arriva tranquillamente, pacatamente, nelle nostre zone, segue prima i grandi circhi e poi si stanziano in questo contesto territoriale, in perfetta sintonia con il loro luogo di origine, anche all’interno di una medesima etica del lavoro. E questi hanno salvato anche la nostra zootecnia, hanno garantito lo sviluppo della nostra industria agro-alimentare. E io m’aspetterei da un Partito estremamente territoriale, di appartenenza come la Lega, partire anche da questo asse di ragionamento, e non da... semplicemente dalle lame, dal... Cioè ci sono questi problemi, però partiamo da quest’aspetto e dal fatto che questa comunità, comunque, è riuscita ad integrarsi, non ha problemi particolari, il 40% di queste comunità è rappresentata da donne, c’è la presenza di minori, non è che abbia arrecato... M’aspetterei questo tipo di dibattito. Un dibattito che, purtroppo, non ci è stato l’occasione di fare. Fra l’altro, e chiudo, anche rispetto al dispositivo finale, cioè io a volte credo che un po’ ci sopravvalutiamo. Noi chiediamo di creare un tavolo con i soggetti interessati, al fine di definire una carta dei valori. Allora, va benissimo. Lo chiediamo come Ente in fase di estinzione? Lo chiediamo, fra l’altro, con queste premesse? Cioè chiediamo di incontrare questa comunità, con queste premesse che, insomma, non sono particolarmente... pongono degli accenti, pongono degli elementi di pregiudizio. Allora, io credo che il nostro ruolo dovrebbe essere un ruolo 47 diverso, magari anche all’interno di questa finalità. Però come dire, siamo in un contesto estremamente frammentato, che ha bisogno di giocare sull’integrazione, ma non l’integrazione, la retorica dell’integrazione che, spesso affascina anche la mia parte politica, ma l’integrazione vera, quella sudata, in territori, nei singoli Comuni, perché come Ente noi ci mettiamo in gioco su questo, sulla diffusione di buone pratiche, su questa fatica quotidiana che ci è stata raccontata anche dalla Referente dell’Associazione. Credo che il nostro ruolo sia questo all’interno della Commissione, non semplicemente quello di piazzare una mozione che è semplicemente la solita etichetta, vostra, che però non serve a niente. Servirà a voi per, per rendere conto a voi stessi, ma non serve al territorio. Io riconosco che ci sono degli elementi problematici, ma finisce lì, la finiamo lì con questa cosa. E avrebbe delle potenzialità diverse in un dibattito su questo tema e rispetto a questa comunità. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Virgilio. Consigliere Agazzi. Che per dichiarazione di voto però, aveva già fatto il suo collega. Prego. CONS. AGAZZI No, davvero molto brevemente. Semplicemente per, invece, riconoscere al Gruppo consiliare della Lega Nord e al Consigliere Gelmini in particolare, di avere posto un tema che è un tema che ha una sua attualità e una sua fondatezza e di averlo fatto consentendo non poche limature al testo che oggi arriva al vaglio del Consiglio Provinciale, insomma, che come tra le righe, ha riconosciuto lo stesso Onorevole Torchio, è un testo 48 che se uno ha la bontà di guardarlo con la lente di chi guarda il merito delle cose scritte. Ha un dispositivo di delibera che è davvero molto tranquillo, insomma, ecco, non chiede davvero la luna. Così s’è espresso anche Torchio. Certo, pone un tema che può essere scomodo. Qualcuno prima di me, poc’anzi ha detto che questa mozione rischia di essere la consueta etichetta, per esempio di una parte politica, qual è la Lega Nord. No. Io invece riconosco che ci consente di riflettere su un dato: che le tanto vagheggiate Società multietniche, il tanto vagheggiato multiculturalismo, alla prova dei fatti, ha non poche elementi di criticità che nel quotidiano la nostra gente sperimenta. E non voler vedere questo, significa, forse, non voler bene al proprio elettorato che poi, alla fine, su questi temi è sensibile indipendentemente dalle condizioni pseudoideologiche che ciascuno ha. Perché nel quotidiano, sul proprio pianerottolo, nei propri ambienti di vita, con le criticità si fanno i conti tutti i giorni. E che poi, quest’autorizzazione, caro Beppe, sia nata in favore, mi sembra di avere capito, di un centro culturale, perché questa è la dicitura concreta che ben mi riporta alla mente quello che sta accadendo nella mia città, insomma, anche lì la richiesta, quanto è arrivata in Commissione urbanistica, era la richiesta presentata da un centro culturale arabo. Come dire, io sono davvero liberale, cioè sono per la libertà di culto, di tutti i culti, ma sono anche per rendermi conto pragmaticamente che le culture, al di là di quello che, magari, la vostra parte politica pensa e quindi, ci sono le etichette da una parte, ma ci sono anche quelle dell’altra, perché voi avete, come minimo del multiculturalismo e della Società multietnica, ecco, se uno guarda bene nel concreto le cose, le culture faticano a diluirsi, perché è un bagaglio che ciascuno porta con se. Faticano a diluirsi e quindi, le integrazioni non sempre sono facilissime. Quindi, aver posto questo tema e in maniera, secondo me, anche tranquilla nel documento 49 che viene portato al vaglio del Consiglio Provinciale, è un titolo di merito per il Gruppo della Lega Nord. E spiace, che di etichetta in etichetta, non si sia guardato al merito e al contenuto concreto posto, perché anche le premesse, al di là delle disposizioni di delibera, si dicono alcune cose, ma sono alcune cose oggettive, inopinabili, che appartengono a delle consuetudini che, mi viene da sperare che rimangono solo, appunto, ornamentali. In tutto ciò, come dire, di etichetta in etichetta, vedo che se non è possibile un pronunciamento unitario in Consiglio Provinciale, è perché ciascuno ha da difendere le proprie etichette, insomma. E quindi, io voto con favore, con piacere a favore di questo documento. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Agazzi. La parola al Consigliere Trespidi. CONS. TRESPIDI Dunque, innanzi tutto non è un testo concordato in Commissione. Cioè si è parlato di fare un testo concordato, ma non è mai arrivato il testo ai Commissari per esprimere il loro parere. Questo come precisazione. Dopo di che, credo che tutte le premesse che vengono poste siamo problemi reali, siano anche problemi dovuti al fatto che noi, credo, da nessuna parte, strutturalmente, non abbiamo mai preso in considerazione progetti di confronto e inserimento, perché integrazione è un termine, Salini, poi, da questo punto di vista è maestro... No? Allora, io questo testo non ho problemi a votarlo, purché si tolga un completamento della frase del punto 3, cioè là dove si dice che le prediche devono essere fatte in italiano per poter essere controllate dalle Forze dell'Ordine. Io credo che lo strumento 50 delle prediche, o quantomeno delle conversazioni, quando vengono fatte in luogo pubblico come sono le chiese, come può essere il tempio loro, debbono necessariamente, come dire, orientarsi come nelle nostre chiese dove, dal latino si passò in italiano, e loro dal, come dire, dalla loro lingua passano all’italiano. Credo che questa sia anche una richiesta da porre, perché come dire, nelle pubbliche adunanze, se sei in un territorio straniero, devi farli nella lingua del paese dove ti trovi. Quando poi si parla singolarmente, ognuno può utilizzare la lingua che vuole e quant’altro. Io prendo, come dire, il buono che c’è in quest’ordine del giorno. E credo che prima riusciamo ad impostare strutturalmente, i rapporti con le comunità straniere che vengono da noi quand’anche non sono ancora, come diceva Dusi, hanno fatto il giuramento e quindi, hanno accettato la cittadinanza italiana, c’è tutto il periodo che li porta, come dire, che il percorso da fare per arrivare ad avere questa cittadinanza. Per cui, credo che il fine sia quello non tanto di punire o altro, ma quanto di fare in modo che le persone straniere che sono obbligate a venire nel nostro territorio, trovino un’accoglienza come dire, degna, o quantomeno, che li educhi al fatto che quando vai in casa d’altri devi rispettare quelle che sono le tradizioni e le culture degli altri, e quindi, devi rispettarle e non solo, ma devi praticare anche quelle che sono le Leggi e le cose che chiedono loro. Se viene tolto quel riferimento al punto 3, io voto a favore, altrimenti mi astengo. Cioè la frase da togliere è, dopo popolazione: non potrebbero essere controllati dalle Forze dell'Ordine. Se questo viene tolto, non ci sono problemi a votarlo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 51 Grazie Consigliere Trespidi. Rileggo la proposta di emendamento appena suggerito: punto 3 verrebbe cassata la parte che dice: non potrebbero essere controllati dalle Forze dell'Ordine. Poi, il Consigliere Gelmini ci dirà se verrà approvata questa proposta di emendamento. Consigliere Chioda. CONS. CHIODA Intanto comunico che il Gruppo Lega Nord in particolare il Consigliere Gelmini, accoglie la proposta di emendamento, ovviamente, il Gruppo Lega Nord vota a favore della mozione. Do atto come ha già fatto anche Agazzi, anche Gallina, do merito a Gelmini di avere messo sul tavolo un argomento che era necessario fosse oggetto di discussione. Non si è riusciti a trovare un accordo, non credo che sarebbe stato possibile. Penso che avremo potuto fare tutte le Commissioni del mondo, ma se da una parte il mio Gruppo politico ha sentito l’esigenza di cercare di dare una forma ad un evento così grande, com’è stato quello della costruzione di un centro culturale di importanza europea, dall’altra non mi sono arrivati questi gran consigli, queste grandi richieste. Ho sentito tanti giudizi nei confronti del Gruppo consiliare della Lega Nord, e questa cosa si ripete ogni qualvolta si tocchi l’argomento integrazione o stranieri. Mi ricordo quella più bella sul burka quando poi l’opposizione ha pensato di abbandonare l’aula. Non credo che sia questo il modo di confrontarsi. Fino ad adesso, ripeto, ho ricevuto tanti giudizi e poche proposte in merito. Un ultima cosa. Penso che, rifacendomi anche a quello che ha accennato prima Agazzi, la stessa cosa sta succedendo anche nella città di Crema, credo che ogni evento di questo genere e quindi, l’apertura di un centro culturale che possa essere Sikh o che possa essere arabo, deve comunque essere accompagnato da una collaborazione, da una carta dei 52 valori, dove, semplicemente, si ribadiscono dei concetti fondamentali, i diritti delle donne, e non si può fare altro che del bene ad un processo di integrazione. L’ultima Commissione che è stata dedicata in merito, rilevava appunto una scarsissima consapevolezza delle donne indiane, dei propri diritti. Molte delle quali, giusto ad esempio, non erano nemmeno al corrente che si potesse divorziare. Quindi, partendo da questa situazione, il Gruppo Lega Nord ha sentito l’esigenza di proporre qualcosa e credo, che la mozione vada assolutamente in questo senso. Grazie. >> PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie a lei, Chioda. È prenotato Gelmini. Reputa di intervenire, o è già... ancora un paio di minuti, se lo ritiene, però. CONS. GELMINI Sì. Voglio intervenire semplicemente perché l’attentissimo Presidente della Commissione affari istituzionali, mi fa notare questo. Che nel primo punto delle considerazioni, ho scritto che nel 2011 essendo ormai nel 2013, mi suggeriva di sostituire nel 2011 con tuttora. Tuttora, tuttora nel nostro territorio. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Correzione appresa. Si è prenotato il Consigliere Torchio per concludere. CONS. TORCHIO 53 Sì, ma sicuramente, voglio dire, è un fatto di natura culturale, se mi è consentito. Che rende la popolazione Sikh lontana almeno per 500 anni di guerra che ha avuto con l’Islam. E considerare questa vicenda Sikh come quella islamica la stessa cosa, mi sembra una grossa confusione di natura culturale, che rilevano loro stessi quando interloquiscono con noi, e ci chiedono, almeno visto che vogliamo assimilarli nei nostri usi e consumi, di conoscere questo piccolo particolare. Voglio dire di più: nelle nostre comunità questi insediamenti, ancora oggi, compensano l’equilibrio interrazziale, e sono sicuramente un elemento di stabilità, cosa che non c’è nella mozione. E quindi, a questo punto, è evidente che c’è una volontà di approfondire nei fatti in concreto questo rapporto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie. Grazie Consigliere Torchio. Abbiamo terminato le dichiarazioni di voto, possiamo passare alla votazione dell’oggetto ora. Invito i Consiglieri scrutatori a dare un’occhiata alle mani alzate per verificare il numero dei Consiglieri favorevoli. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la mozione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 25 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assente Zaghen); favorevoli n. 16; astenuti n. 8 (Dusi, Mainardi, Milesi, Torchio, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli). La mozione è approvata a maggioranza L'atto viene inserito al n. 94 del registro delle deliberazioni 54 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Sono le 17,45 come da intesa in ufficio di presidenza, avremmo terminato la trattazione dell’ordine del giorno. Se ve la sentite, fuori sacco, possiamo trattare un paio di oggetti. Proviamo. Dai, dai, la mozione n°13 è già un po’ datata, proposta dal Consigliere Milesi. Oggetto n. 13 dell'Ordine del giorno MOZIONE PRESENTATA DALLA CONS. MILESI AVENTE AD OGGETTO. NO AI TAGLI ALLA POLIZIA DI STATO, PIÙ SICUREZZA AI CITTADINI. CONS. MILESI I tagli alla Polizia di Stato sono sempre di attualità, perché comunque, le risorse non le hanno mai. Anche se questa, comunque, è datata, se ne sta parlando anche in Parlamento ultimamente, con dei tagli che so, che riguardano addirittura 50.000.000 di Euro e delle risorse appunto, stanziate dall’ultima Legge finanziaria. Quindi, i tagli alla Sicurezza, alla Polizia di Stato, alle Forza Armate, se ne parla sempre, purtroppo. Questa mozione riguardava, in particolare, i fatti avvenuti nel 2011, quando appunto, il Corpo di Polizia di Stato, era stato, tra virgolette, a chiedere i soldi ai cittadini per la benzina delle auto e per la riparazione e non solo la Polizia di Stato, si parla anche della Forestale, non aveva i soldi, appunto, per la benzina. Quindi, allora erano scesi in piazza, si erano mobilitati e praticamente, avevano chiesta con questa protesta un po’ così, pubblica, l’obbligazione per avere sicurezza, legalità e sviluppo, con tanto di codice 55 IBAM si erano appunto, fatti fotografare e conto postale, a favore del fondo assistenza Ministero dell’Interno. Ecco, sicuramente allora fu una cosa abbastanza scandalosa e abbastanza, possiamo dire, anche riluttante. Cioè non possiamo pensare, noi cittadini, di dover pagare o comunque, aiutare in questo modo le Forze dell'Ordine che, ci garantiscono ogni giorno la Pubblica Sicurezza e quindi, la sicurezza di tutti i cittadini. Sicuramente era forse un atto dovuto da loro, perché erano in questo momento indignati come lo sono ora, che cancellato l’IMU, probabilmente, per trovare risorse, il Governo farà ancora quest’operazione e appunto, taglierà chissà quanti milioni di Euro per le Forze dell'Ordine. Ecco, allora in questa mozione io chiedevo che appunto, i parlamentari primo, dovevano tagliarsi i loro privilegi, se ne sono tagliati troppo pochi e a catena, ovviamente, tutti gli Enti come la Regione, la Provincia e i Comuni. Era necessario, è necessario, dare il buon esempio e quindi, mettere a disposizione una quota di quanto riservato, in particolare qui si parlava di tagli alle auto blu, si chiedeva appunto, che venissero tagliate le auto blu e quindi, in questa mozione io chiedevo che anche il Presidente della Provincia si potesse ridurre le spese relative all’utilizzo delle auto blu, a servizio esclusivo del Presidente e degli Assessori, accantonando una quota da destinarsi, appunto, ai Corpo di Polizia di Stato operanti in Provincia di Cremona e di sollecitare, tramite altri Enti superiori, come la regione e i Ministeri, affinché si proceda a ripristinare i fondi, per il comparto sicurezza e non si paralizzi l’attività di controllo e sicurezza dei cittadini, in un momento anche oggi quindi, ripeto, anche se la mozione è datata, in un momento così delicato di crisi sociale ed economica. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 56 La ringrazio Consigliere Milesi. Apriamo il dibattito. Agazzi, prego. CONS. AGAZZI La mia più che altro è una questione a metà, tra il politico e il procedurale. La stessa Consigliera Milesi, ha ripetutamente sottolineato che il testo della mozione, fa riferimento a tutta una serie di accadimenti datati. Che poi il problema come dire, dell’attività delle Forze dell'Ordine e del sostegno economico di cui necessita sia reale e durevole nel tempo, ci credo. Però noi votiamo quel testo lì. Allora la mia domanda è la seguente: non è il caso che venga aggiornato, cioè, che ci sia una nuova stesura del medesimo, e poi la successiva Conferenza dei Capigruppo dia una corsia preferenziale nella trattazione, però, di un testo più aggiornato. Altrimenti, noi votiamo qualcosa che fa riferimento a delle cose che, magari, sono state superate da finanziamenti che, magari, sono stati anche integrati successivamente. Io non ho il polso della situazione. Che fanno tagli ulteriori, ok, però perché non scrivere un testo, diciamo così, più attuale con meno riferimenti a fatti superati, cioè, altrimenti lei mi fa votare qualcosa... (Cons. Milesi fuori microfono) Io infatti lo so... (Cons. Milesi fuori microfono) No, ma proprio per questo, io le suggerivo e suggerivo alla presidenza di aggiornare il testo e nel prossimo Consiglio dare una corsia preferenziale a un testo però aggiornato sullo stesso tema che voteremo nel prossimo Consiglio Provinciale, non andrebbe in ordine. Però questa è la mia idea. Io di votare un documento un pochino superato nei riferimenti di merito, credo che non sia neanche bello per il Consiglio Provinciale. 57 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Agazzi. Prego, Assessore Bongiovanni. ASS. BONGIOVANNI No, volevo più che altro... certo, quello che dice il Consigliere Agazzi, chiaramente, ha molto senso, però volevo intervenire nel merito di quello che scrive la mozione, perché chiede al Presidente della Provincia di ridurre le spese relative all’utilizzo delle proprie auto blu a servizio del Presidente e degli Assessori. Questa cosa noi l’abbiamo fatta. Noi avevamo due auto blu ed è stata ridotta ad un auto blu. Tra virgolette, è stata ridotta a un auto blu. Noi molte di queste spese relative all’utilizzo delle auto blu le abbiamo già fatte, le abbiamo già tagliate. Quindi, voglio dire, la mozione si presta ad un aggiornamento, solo per questo. Poi, è anche vero che, da Monti, a Letta, quante volte sono andati a dire che tagliavano le auto blu, ecc. Quindi, il discorso è stato fatto. Ora, che lo stato in sè continui a tagliare a destra e a manca, è verissimo, magari qua, questa è focalizzata sulla Polizia di Stato, però magari, nel corso del tempo la focalizzazione è anche su altri aspetti. Quindi, io credo che un aggiornamento di questa mozione sia più che dovuto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore. Se la Consigliera Milesi ritiene di ritenere valido questo testo, lo possiamo porre in votazione. Se, diversamente, ritiene di modificarne il dispositivo, piuttosto che parte del testo... 58 CONS. MILESI No. Io vorrei che questo, comunque, si votasse, ed eventualmente, loro possono fare una dichiarazione di voto, se appunto, hanno cercato di attuare, o comunque hanno fatto i tagli che magari allora erano richiesti anche dalla mozione, che lo dicano, con una dichiarazione di voto, sì, l’avete detto, però va bene, si tratta di votare la mozione e magari, dopo, ne faremo un’altra più attualizzata. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI D’accordo. Allora, mi sembra che già l’Assessore Bongiovanni abbia già speso una parola per quanto riguarda la Giunta di maggioranza, per interventi fatti già in merito al testo. Se reputate, possiamo già mettere in votazione l’oggetto, perché vedo che già stanno votando. Dichiarazione di voto? Gallina, prego. CONS. GALLINA Siccome come ha già detto Agazzi, la mozione ormai è un po’ datata e le cose sono già state fatte, non ha senso assolutamente andare avanti con tutta la mozione. Se la Milesi vuole andare avanti, voteremo contro sicuramente. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Consigliere Virgilio. 59 CONS. VIRGILIO Sì, anche per quanto riguarda il nostro Gruppo noi non siamo nelle condizioni di poter determinate su un tema così rilevante, un atto di indirizzo dell’Amministrazione Provinciale. Quindi, visto che, poi, come diceva giustamente il Presidente del Consiglio, l’Assessore Bongiovanni su questo tema relativo alle Forze dell'Ordine, cambiano anche nel corso del tempo, ci sono anche esigenze di priorità nuove, perché tutto il tema adesso attuale dell’emergenza carceri che riguarda tutto il sistema giustizia, è un tema altrettanto... è un tema altrettanto rilevante. Quindi, anche per questo motivo, se non c’è la volontà politica di aggiornare il testo, noi ci asterremo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Virgilio. La parola a Degani. CONS. CHIODA Il mio posto è occupato da Gelmini. Il Gruppo Lega Nord voterà contro per i motivi che già sono stati elencati in precedenza, e anche perché è un problema talmente complesso che, l’ottica di un testo condiviso deve essere sicuramente più generale e non fare riferimento alla possibile auto blu della maggioranza, del Presidente. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie. Consigliere Torchio. 60 CONS. TORCHIO Io penso che realisticamente domani con un ordine del giorno votato da pochi, bocciato l’idea, invece, mi pare che si fa strada l'idea di un aggiornamento sui temi che stanno a cuore a tutti, beh, anche su questo la Giunta sia disponibile, perché intanto che parliamo di questo, possiamo parlare dei canoni che non sono stati adeguatamente ecc., ecc. Ecco, voglio dire, ci sono diversi corni del problema e voglio dire, la sensibilità del territorio è pari alla sensibilità di chi, da altre parti, dovrebbe rispondere tempestivamente e concretamente, non accumulare dei ritardi, perché se allora la si vede in un ottica di equilibrio, non per mediare... Allora, io penso che per il passato è stata presentata addirittura una mozione in cui si diceva come mai questi canoni non venivano riscossi, ci sia una volontà trasversale di farsi carico della situazione. Lo dico a Clara, con cui ho un buon rapporto. Però bisogna anche che il Presidente, che so, della Commissione affari istituzionali, che è tutto impegnato, giustamente, in altre e... o della Commissione di garanzia, ci diano una mano, nel parlare di questo argomento, tempestivamente, mettendo e rimettendo, come si dice, la palla al centro e cercando di combattere una battaglia che sta a cuore a tutti, perché questo Comune, questa Provincia già in passato si è occupata anche degli organici dell’Arma. Dava fastidio che le Stazioni che... ecc., ecc. Io voglio dire, concludendo, che non mi sono sorpreso, però quando ho avuto il mio incidente, ero a Torre Picenardi, ed è arrivata la pattuglia di Sospiro, perché anche lì si va a turnazione, perché ce n’è uno che vigila e gli altri che hanno gli orari ridotti, gli organici ridotti e quant’altro. Vuol dire che, in effetti, il problema c’è e non è stato definito. 61 Ma, lo facciamo con rispetto e io invito veramente Clara se, evidentemente lo ritiene, di portare l’argomento nelle sedi interne ancora. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Torchio. Presidente, prego. PRES. SALINI ...sicuramente ricorda anche l’Onorevole Torchio come ancora in passato la Provincia mette a disposizione qualche unità di personale, per la Prefettura, per i Tribunali ecc., che rimangono comunque, il cui costo, diciamo, viene sostenuto comunque dalla Provincia. Quindi, sono piccoli contributi che, in un modo o nell’altro si danno, per mantenere un equilibrio e una relazione costruttiva con le altre istituzioni, ecco, era giusto per... perché si sapesse che vengono fatti questi piccoli gesti che però sono segnali che dimostrano un tentativo di collaborazione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Bene. Milesi è intenzionata a mantenere in essere la mozione? CONS. MILESI Riportiamo in Commissione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 62 Allora, vi ringrazio per avere dato la disponibilità fino a quest’ora tarda della giornata. Ci vediamo alla prossima riunione. Buona serata a tutti. Termine lavori ore 18,00 63