MARAVIGLIOSO BOCCACCIO (2015)

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MARAVIGLIOSO BOCCACCIO (2015)
MARAVIGLIOSO BOCCACCIO (2015)
Regista: Paolo e Vittorio Taviani
Genere: Drammatico
Attori principali: Riccardo Scamarcio, Carolina Crescentini, Paola Cortellesi, Flavio Parenti,
Vittoria Puccini, Josafath Vagni, Kim Rossi Stuart, Lello Arena, Michele Riondino, Kasia
Smutniak, Jamin Trnca
Trama: Il film è ambientato a Firenze durante il periodo della diffusione della peste, nel
1348; racconta la storia di dieci ragazzi benestanti che si rifugiano in un casale di campagna
per fuggire dall'epidemia che si stava diffondendo nella città. Nell'arco di questi dieci giorni
i giovani decidono di raccontare una storia ciascuno ogni giorno (tranne il venerdì e il
sabato). Ogni giorno vengono eletti un “re” e una “regina”, a cui spettava il compito di
decidere quale sarebbe stato l'argomento da trattare in quella giornata. Nel Decameron di
Boccaccio il re e la regina venivano incoronati con una corona d'alloro, mentre nel film
questa incoronazione non compare. Un' altra differenza tra il film e l'opera originale è la
presenza di dieci servi che accompagnano i giovani, i quali non compaiono nel film; inoltre,
nel Decameron il servo di Dioneo diventa il maggiordomo dei dieci ragazzi. Il film inizia
con la scena di un uomo che, malato di peste, si butta dal campanile di Giotto; in realtà in
quel periodo esso era ancora in costruzione.
Prima novella trattata nel film: La prima novella che viene trattata nel film è la novella di
Monna Catalina (nell' opera originale è la quarta novella della decima giornata). Viene
raccontata da Lauretta e il tema della giornata è “gesti di generosità d'animo”. Il racconto
parla di Monna Catalina (Vittoria Puccini), sposa di Nicoluccio (Flavio Parenti), un
borghese di Firenze. Catalina si ammala e viene allontanata da Firenze dalla famiglia di
Nicoluccio, che pensa che la donna sia stata contagiata dalla peste. Durante il viaggio nel
quale Catalina viene portata in un casale della famiglia di Nicoluccio, gli uomini che la
stanno trasportando pensano che sia morta, e la abbandonano nella cripta di una chiesa nelle
vicinanze. Contemporaneamente, la carrozza che trasportava Catalina veniva seguita da
Messer Gentile (Riccardo Scamarcio), un uomo follemente innamorato della donna da
sempre. Messer Gentile si accorge che Monna Catalina viene lasciata all'interno di una
chiesa e decide di entrare. Alla vista della donna amata distesa su una lastra di marmo, si
avvicina e le da un bacio; ad un tratto si accorge che in realtà la donna è viva. La prende con
sé e la porta a casa sua per farla curare dalla madre. Quando Catalina si rimette, Messer
Gentile decide di organizzare un banchetto nel suo casale e fra gli invitati sarà presente
Nicoluccio. Durante il banchetto Messer Gentile intraprende un discorso nel quale racconta
tra le righe la storia di Catalina, parlando però di un servo abbandonato dal suo signore che
viene trovato da un altro, chiedendo ai presenti chi dei due signori avesse il diritto di
tenerselo. Tutti gli invitati, particolarmente Nicoluccio, sono d'accordo: il servo spetta al
secondo signore, ovvero colui che l'ha trovato. Improvvisamente appare Catalina con il
volto ricoperto da un velo, e nel momento in cui esso viene sollevato tutti la riconosco,
chiamandola “la Morta”. Messer Gentile spiega che la storia precedentemente raccontata era
riferita alla donna e chiede a Nicoluccio se fosse ancora della stessa opinione di prima;
Nicoluccio afferma che la sua opinione non è cambiata e che la donna spetterebe a Messer
Gentile, tuttavia afferma anche che lui la rivorrebbe con sé. Infine, Gentile Carisendi si tiene
Monna Catalina.
Differenze tra il Decameron e il film Maraviglioso Boccaccio:
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Nell'opera di Boccaccio Monna Catalina è incinta;
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Quando Catalina fa la sua comparsa al banchetto non ha il velo e non viene
riconosciuta;
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Nel finale Messer Gentile restituisce la donna a Nicoluccio.
Seconda novella trattata nel film: La seconda novella che viene trattata nel film è la novella
di Calandrino (nell' opera originale è la terza novella dell'ottava giornata); viene raccontata
da Elissa e il tema del giorno è “beffe reciproche tra uomini e donne”. La novella inizia con
Calandrino (Kim Rossi Stuart), Bruno e Buffalmacco che si trovano nello studio del pittore
per il quale lavorano. Calandrino è sempre stato oggetto delle beffe di tutti, e in quel
momento i suoi compagni decidono di fargli uno scherzo: lo convincono dell'esistenza di
una pietra che rende invisibile chi la tocca, l' Elitropia. I tre vanno a cercarla sulle rive del
fiume Mugnone e ad un tratto Calandrino crede di averla trovata; gli altri due glielo fanno
credere e convincono tutto il paese a stare al gioco e a fare finta che Calandrino sia
invisibile. Infatti, mentre l'uomo torna a casa tutti quelli che lo incontrano fingono di non
vederlo; rientrato a casa, però, la moglie lo rimprovera per essere arrivato così tardi per il
pranzo. In quel momento Calandrino crede che sua moglie sia una strega e che gli abbia
fatto perdere i poteri, e inizia a picchiarla. Contemporaneamente arrivano Bruno e
Buffalmacco che fermano l'uomo.
Differenze tra il Decameron e il film Maraviglioso Boccaccio:
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Nel Decameron quando Calandrino torna a casa nella città non c'è nessuno perché è
ora di pranzo e gli unici ad essere stati avvertiti dello scherzo sono le guardie delle mura;
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Nel finale del film la moglie di Calandrino, per vendicarsi, vuole tirargli la giara in
testa; questa scena è assente nel Decameron.
Terza novella trattata nel film: La terza novella che viene trattata nel film è la novella della
Badessa e le Brache del prete (nell' opera originale è la seconda del nono giorno); viene
raccontata da Elisa e il tema della giornata è libero. Il racconto parla di una suora di nome
Isabetta (Carolina Crescentini) che ha una relazione segreta con un giovane, amico di
famiglia. Una notte i due vengono scoperti dalle altre suore nel convento che si precipitano
a chiamare la Madre Superiora (Paola Cortellesi); la badessa, che a sua volta stava
passando la notte con il prete, si riveste frettolosamente ed esce dalla sua stanza con le
brache del prete in testa al posto del salterio. Isabetta viene rimproverata dalla badessa
davanti a tutte le altre suore per umiliarla, finché Isabetta si accorge e fa notare a tutte le
altre che la madre superiora porta le brache sulla testa. Dopodiché lei viene lasciata libera di
stare con il suo amante e la badessa consiglia a tutte le altre suore di fare come lei e Isabetta.
Differenze tra il Decameron e il film Maraviglioso Boccaccio:
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Nel film il giovane viene chiuso nella camera dalle suore;
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Nel film Isabetta viene fatta inginocchiare sui ceci, mentre il Decameron non presenta
questa scena.
Quarta novella trattata nel film: La quarta novella che viene trattata nel film è la novella di
Tancredi e Ghismunda (nell' opera originale è la prima della quarta giornata);
viene raccontata da Fiammetta e il tema della giornata è “amori infelici”. Ghismunda (Kasia
Smutniak), dopo la morte del marito torna a vivere con il padre Tancredi (Lello Arena), duca
di Salerno e padre molto geloso. Ghismunda conosce e si innamora dello scudiero prediletto
del padre, Guiscardo (Michele Riondino), e i due intraprendono una relazione segreta. Un
giorno però Tancredi scopre la relazione clandestina e, nonostante le preghiere della figlia,
cattura e uccide Guiscardo, facendo trovare il suo cuore alla figlia dentro una coppa
d'argento; dopodiché Ghismunda si uccide.
Differenze tra il Decameron e il film Maraviglioso Boccaccio:
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Nel film traspare particolarmente la gelosia morbosa di Tancredi verso la figlia, a
differenza dell' opera originale;
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Nel Decameron viene messa più in evidenza la morte di Ghismunda, che muore
avvelenata bevendo dalla coppa nella quale si trova il cuore di Guiscardo.
Quinta novella trattata nel film: La quinta novella che viene trattata nel film è la novella di
Federico degli Alberighi (nel Decameron è la nona novella della quinta giornata); viene
raccontata da Fiammetta e il tema del giorno è “amori felici”. La novella parla dell'amore
non ricambiato di Federico degli Alberighi (Josafat Vagni) per Monna Giovanna (Jasmine
Trinca), fedelissima moglie e madre di un figlio. Per conquistare la donna Federico sperpera
tutti i suoi averi e rimane solo con un falcone che diventa il suo migliore amico. Ad un tratto
il marito di Giovanna muore e il figlio si ammala, allora i due vanno a vivere in campagna
vicino all'unica tenuta rimasta a Federico. Il figlio di Giovanna conosce il falcone e
promette alla madre che se lei glielo donasse, lui sarebbe guarito. Allora la donna si reca alla
tenuta di Federico e gli chiede di poter pranzare con lui, in modo da chiedergli in dono il
falcone. Federico inizialmente è spiazzato perché, essendo molto povero, non ha niente da
cucinare alla donna amata; dopo numerosi ripensamenti, decide di cucinare il falcone.
Arivati al termine del pranzo, Monna Giovanna si fa coraggio e fa la sua richiesta a Federico.
Egli, intristito, le spiega che il falcone è quello che hanno appena mangiato. La donna
apprezza il fatto che Federico è disposto a dare qualsiasi cosa per lei, e manda i suoi fratelli
a chiedergli se vuole sposarla. Il figlio della donna muore.
Differenze tra il Decameron e il film Maraviglioso Boccaccio: Nessuna.
Commento: Il film è stato abbastanza interessante ed ha reso bene, nonostante le differenze,
l'opera del Decameron. I registi hanno scelto attori adatti ai propri ruoli e la figura che ci è
piaciuta di più, con la sua novella, è stata Paola Cortellesi che interpretava la madre
superiora nel racconto "La Badessa e le Brache". La colonna sonora utilizzata comprende
arie di opere liriche (ad esempio di Verdi e di Rossini). Il film è stato girato in Toscana
(Pistoia, Montepulciano) e nel Lazio (Basilica Sant'Ilia e Castello di Montecalvello); è
uscito nelle sale cinematografiche il 26 febbraio 2015.