Michele Visaggi, dopo la formazione pianistica, conclude i suoi studi

Transcript

Michele Visaggi, dopo la formazione pianistica, conclude i suoi studi
Michele Visaggi, dopo la formazione pianistica, conclude i suoi studi clavicembalistici col massimo dei voti e
la lode presso i Conservatori di Bari, Como e Matera, nelle classi di Marina Scaioli, Danilo Costantini e
Andrea Coen. Prosegue i suoi studi sulla prassi esecutiva su antichi strumenti a tastiera con rappresentanti
autorevoli del concertismo internazionale, quali Emilia Fadini.
Ha modo di proporre le proprie interpretazioni su pregevoli strumenti artigianali delle diverse scuole
costruttive, in ragione dei differenti repertori proposti, ed anche su un rarissimo clavicembalo
rinascimentale autentico di scuola napoletana, recuperato e restaurato integralmente nel pieno rispetto
dell’integrità funzionale e filologica da Augusto Bonza.
Autore di studi e pubblicazioni inerenti la teoria e la prassi del basso continuo nei secoli XVII e XVIII, è
ricercato accompagnatore dei recitativi nel teatro d’opera, come testimoniato da numerose registrazioni
discografiche e produzioni operistiche del Teatro Petruzzelli di Bari per la regia di Michele Mirabella, di cui è
stato raffinato interprete.
Svolge concerti in Italia, Israele, America, Tunisia, Turchia, Polonia, Germania, invitato a prestigiosi festival
di rilievo internazionale, tra cui si segnala: “Wratislavia Cantans”, Wroclaw, Polonia, “Festival internazionale
di El-Jem”, Tunisia, “Festival Lodoviciano”, Viadana (Mantova), Festival di musica antica “Il Montesardo”,
Alessano (Lecce), “Antiqua 2004”, Torino, Festival de Musica Renacentista Y Barroca “Misiones de
Chiquitos”, Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), Festival “Farinelli” Andria (Bari), Festival “Traetta”, Bitonto
(Bari), Festival “Millico”, Terlizzi (Bari), Festival “Mousikè”, Bari, Encuentro musical Boliviano-Europeo, La
Paz (Bolivia), Festival di musica da camera “Le vie del Barocco”, Savona, Festival “Segni Barocchi”, Foligno,
“Digressione Contemplattiva”, Molfetta, “Arte e Musica”, Bari, “Festival del XVIII” secolo, Roma, Lecce,
Treviso.
Accompagna solisti tra i più rappresentativi del panorama musicale internazionale: Dan Laurin, Angelo
Manzotti, Sergio Balestracci, Paolo Pollastri, Jerome Côrreas, Francesco d’Orazio, Vito Paternoster, e
collabora con istituzioni concertistiche di rilievo: Orchestra sinfonica della Provincia di Bari, Orchestra
sinfonica della Provincia di Lecce, Orchestra Sinfonica della Fondazione Petruzzelli, Collegium Musicum Bari,
l’Astrée, Ensemble Terra d’Otranto. Su commissione dello stesso Collegium Musicum di Bari, infatti, ha
revisionato e trascritto il concerto per cembalo in sol minore di Giovanni Paisiello secondo il manoscritto
autografo custodito presso la biblioteca dell’Abbazia di Montecassino, nella versione per cembalo e soli
archi, eseguendolo in prima esecuzione moderna a Bari, sotto la direzione del M. Rino Marrone.
Docente di Teoria e Prassi del Basso, continuo presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, di Musica da
Camera presso il Conservatorio “Respighi” di Latina, e di Teoria, analisi e composizione presso il Liceo
Musicale “Casardi” di Barletta, affianca all’attività concertistica e didattica, un approfondito impegno di
ricerca musicologica, con particolare attenzione agli aspetti concernenti il repertorio belcantistico. Di
innumerevoli e straordinarie composizioni inedite di scuola napoletana, per lo più riconducibili alla
splendida tradizione settecentesca, è trascrittore e revisore. Significativo appare l’interesse dedicato alla
riscoperta ed al recupero delle composizioni del suo concittadino Vito Giuseppe Millico, celebre castrato e
compositore settecentesco, raffinato interprete delle opere di Gluck. Del festival “Millico”, che si celebra
annualmente a Terlizzi (Bari), è direttore artistico.
Hanno scritto di lui:
“.........Strumentista impeccabile, musicologo appassionato...ha selezionato brani adatti allo strumento e li
ha eseguiti in maniera eccezionale” (N. Sbisà, La Gazzetta del Mezzogiorno 6/6/2002).
“...Apprezzato clavicembalista pugliese.....è considerato tra i nostri più rappresentativi artisti nel panorama
nazionale della musica antica...... E’ parso perfettamente a suo agio nel cesellare con abilità tecnica e rara
sensibilità musicale i vari autori del ben impaginato programma.......Splendida esecuzione...successo
caloroso..”(A. Romanelli, Il Corriere della sera – Corriere del mezzogiorno, 6/6/2002).
“...Il Maestro Visaggi ha confezionato una breve, ma esauriente lezione di storia del clavicembalo prima di
posare le dita sulla tastiera e dare inizio al suo applauditissimo concerto...” (Italo Interesse, “Il Quotidiano
di Bari”, 06/06/2002).
“La serata, peraltro, viveva uno dei momenti più intensi con la lettura del concerto in si bemolle maggiore
per clavicembalo e archi del Napoletano Pier Domenico Paradies, impreziosito dal riconosciuto talento di
Michele Visaggi in veste di solista....” (Alessandro Romanelli, “Il Corriere della sera”, 26/09/2002).
“…Auditorium Vallisa al colmo della sua capienza per l’atteso concerto del duo pugliese composto dal
violinista Francesco D’Orazio e dal cembalista Michele Visaggi….. Terzo protagonista era poi il clavicembalo
ritrovato……..uno strumento che non finisce mai di stupire per le sue sonorità argentine e d’incredibile
brillantezza. Ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione nelle splendide pagine interpretate con classe
cristallina da D’Orazio e Visaggi. Successo calorosissimo..” (Alessandro Romanelli, da “Il Corriere della sera Corriere del Mezzogiorno”, 4/10/2002).
“…Una profonda analisi della partitura, lo slancio di una matura dinamica sonora, virtuosismi risolti con
eccellenza tecnica, una lirica cantabilità arabescante fraseggi musicali agilmente torniti e fluenti in osmosi
dialettica tra il violino di de’ Bonfils, il clavicembalo di Michele Visaggi e l’orchestra sinfonica della provincia
di Bari hanno reso particolarmente vivida l’esecuzione di questa pagina settecentesca (W. A. Mozart,
concerto per violino, cembalo e orchestra K. 315, ricostruito da Ph. Wilby)…. (Livio Costarella, da “La
Gazzetta del Mezzogiorno”, 1/8/2004).
Due solisti d’eccezione, come il violinista Massimo de’ Bonfils ed il clavicembalista Michele Visaggi hanno
poi retto la scena da par loro nell’esecuzione del concerto K. 315 di Mozart….Interpreti a proprio agio in
una pagina mozartiana certamente da riscoprire: il suono terso e limpido di Visaggi ha ben dialogato con
quello caldo e appassionato di de’ Bonfils, restituendo la giusta sobrietà ed una splendente chiarezza nel
fraseggio…(Livio Costarella, da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 1/8/2004).
Il 20 dicembre a Haifa e il 21 a Nazareth, l’Istituto Italiano di Cultura di Haifa ha portato sul palco il Duo
Massimo de Bonfils e Michele Visaggi. Per l’occasione De’ Bonfils e Visaggi hanno offerto un programma di
sonate tratte da un repertorio di compositori italiani dell’età barocca (Corelli, Albinoni, Geminiani, Vivaldi,
Tartini), donando al pubblico splendide esecuzioni, grazie al violino settecentesco di Massimo de Bonfils e al
basso continuo realizzato, sia al clavicembalo sia all’organo, da Michele Visaggi. Notevole è stato
l’apprezzamento da parte del pubblico per entrambi i concerti. (News ITALIA PRESS - n° 249 - Anno X, 23
dicembre 2003)